Bollettino_Salesiano_197702


Bollettino_Salesiano_197702



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BOLLETTINO SALESIANO
RIVISTA DELLA FAMIGLIA SALESIANA
ANNO 1D1 N . 2•4 GENN.•FEBBR. 1877
Spediz. m obb. post. - Gruppo 2° 170! - 2• qu1nd,c1ne
... Rendere i Cooperatori sempre più coscienti della loro identita:
- che cosa Don Bosco ha voluto che essi fossero;
- che cosa la Chiesa vuole che essi siano;
~ r - a quali impegni sono inv itati . - . (\\ ·I
. n::, .
,
't'V'-C U--1,..,,.
L'edicola è una
scuola aperta a tutti,
nella quale silenziosi
maestri - riviste,
albi, tascabili... -
sollecitano al male,
eccitano le più basse
passioni, presentano
modem di violenza.
I ragazzi sono i più
diligenti alunni, i più
esposti al veleno.
Bisogna fare
qualche cosa per
loro: educarli ad
amare le sane letture
e a difendersi da
quelle dannose.
A questo mira l'ini-
ziativa STAMPA PO-
POLARE, che si ricol-
lega alle 'LETTURE
CATTOLICHE' di Don
Bosco, avviata dalla
nostra Associazione~
Tutti i Cooperatori
hanno il dovere di so-
sten e r I a. OGNI
CENTRO ABBIA
QUINDI LA SUA RI-
VENDITA; OGNI
COOPERATORE NE
SIA DIFFUSORE.
PARTICOLARMENTE INDICATO PER I DIRIGENTI DEI COOPERATORI SA LE SIANI

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IL MAGISTERO DEL SUCCESSORE DI DON BOSCO
DURANTE IL CONGRESSO
Foto: L'omelia dall'altare papale In San Pietro.
« ...Gli elementi caratterizzanti lo spirito e
l'opera del nostro Padre, lasciati in eredità a tutti i
membri della sua numerosa e varia Famiglia,
hanno per Don Bosco un nome che tutti li
sintetizza: fedeltà operosa e~ntrepida, con amore
sincero, senza alcuna ombra o cedimento, al
Papa, e quindi ai Vescovi uniti con Lui. ..
...Accogliamo con rispetto e venerazione la
parola magisteriale del Papa. cercando di cono-
scerla e di approfondirne i validi e ricchi contenu-
ti.
Difendiamola quando la vedremo malintesa.
deformata, criticata. Ne abbiamo ogni giorno
occasione sui più svariati argomenti di attualità.
Preghiamo per lui che porta la pesante croce
in nome di Cristo;come successore di Pietro.
E offriamogli tutto il calore del nostro amore:
ripetiamo a lui le parole che Pietro diceva a Cristo:
« Sai che io ti amo ».
Santo Padre: sapete che i Cooperatori Sale-
siani non solo vi obbediscono, ma, come il loro
Padre ha insegnato, vi amano come figli devoti e
coscienti della preziosità e della durezza del
vostro mandato.
Ripartiremo da Roma con questi sentimenti
salesiani e con questa volontà realizzativa.
E sarà questa la nostra preghiera in questa
celebrazione Eucaristica che intendiamo appli-
care - quale omaggio di amore riconoscente -
secondo le intenzioni di Paolo VI.
Il Signore lo conservi. Gli dia vitalità e lo renda
vittorioso contro le trame del maligno che non dà
tregua alla Chiesa di Dio e al suo capo. »
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Foto: L'omelia al GG.CC. del Convegno Europeo, a Grottalerrata.
« ...Formare uomini nuovi per costruire cri-
stiani nuovi: formazione integrale: ecco l'ideale a
cui vi chiama Don Bosco. E voi avete raccolto
l'app~llo del vostro Padre ed Amico: Don Bosco...
...Don Bosco è stato costruttore di templi, di
cappelle, di istituti. ma è stato specialmente co-
struttore di uomini, di cristiani, di santi.
Questa opera di costruzione, che è la vostra
scelta generosa entrando nelle file dei Coopera-
tori salesiani , si traduce oggi con una parola
globale, ma pregna di impegni e di valori:
Costruire insieme nelle e per le anime: ecco il
programma che Don Bosco vi assegna attraverso
il Regolamento: un programma che mai come
oggi è urgente, appassionato e vitale, special-
mente per i giovani le cui personalità sono oggi
da tante forze maligne, dai mille aspetti, deviate,
deformate, avvelenate, distrutte.
EVANGE[IZZARE! che vuol dire far cono-
scere all'uomo la sua dignità di persona, vuol dire
fargli conoscere i suoi rapporti di origine e quindi
di docilità e di riconoscenza verso Colui che
chiamiamo PADRE NOSTRO!...
...I costruttori della civiltà dell'amore di cui
parla Paolo VI saranno le nuove generazioni, voi
giovani, specialmente voi GIOVANI COOPERATO-
RI, se saprete impregnarvi di quell'irresistibile
propellente che si chiama l'amore di Cristo,
quell'amore a cui vi ha chiamato l'amore di Don
Bosco».

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- COSI VA BENE
Un modo pratico per sensibilizzare ai risultati
del Congresso e del Convegno Europeo
INIZIATIVA DA IMITARE
COOPERATORI SALESIANI
Consiglio lspelforio - << Adrimica ))
Perugia. 22 novcm bre 1976
Carissimo Sig. Diretlon:,
il Congresso Mondiale Cooperal()ri. voluto <lai
Rettor Maggiore in occasione del Centenario detrAs-
~ociazione. ha visto re1,ponsabilmente i CC.SS. di 40
nazioni diballere temi concreti e giungere a soluzioni
operative di comprovata validità. ~econdo le più
genuine tradiLioni salesiane.
Sarà nostra cura di farLe avere. al più presto, le
conclusi(ini a cui il Congresso è giunto perché rite-
niamo indispensabile che_ le altre componenti della
Famiglia Salesiana ne prenda.no atto e acçolgano
l'invito "...a cercare e scegliere insieme idonee strate-
gie al fine di realizzare quella« unione dei buoni>> che
è il solo modo oggi per un'efficace opera di penetra-
Lione cd animaLione evangelica secondo il progetlo di
Don Bosco''.
Poiché il Direuore (o chi da lui delegato) è per i
CC.SS. la << guida spirituale >> per la formazione e
l'animazione del Centro. ci rivolgiamo a Lei oggi
perché ci aiuti a concretizzare que:-te volontà di fede e
di amore.
Vorremmo quindi. insieme al Delegato lspe11oriale
Don Ferri, venire presso la Casa Salesiana da Lei
direua, per incontrarci prima con i Confratelli della
Comunità. poi con i CC che formano il Centro ed
inoltre con un gruppo di quei giol'ani (i pili grandi) che
Lei l'Orrà scegliere per 1111 primo contafto ed una prima
ìnforma:ione sulle cara((eri.1·1iche dì questa << tompo-
nente >) della Famiglia Salesiana.
Lasciamo a Lei di scegliere i due giorni adatti a
tale scopo che possano coincidere con il « ritiro
mensile >> oel CC.SS. Avremmo comunque desiderio
di completare que~ti incontri entro il 28 febbraio
prossimo.
Nel ringraziare Lei e tulla la Comunità per
l'allènzione che vorrete riservarci, restiamo in attesa e
La salutiamo con tanto affetto nel nome di Don
Bosco.
p. Il Consiglio Ispettoriale
il Segretario-coordinatore
Angelo Teì
LA PICCOLA STRENNA DEI GG. CC.
INVIATA A 1500 TRA SALESIAN I E F. M.A.
D'ITALIA per far loro conoscere i risultati del
Convegno Europeo.
~ t-litnv,to
: ~~gioire
: * con noi
Ai Salesiani e alle Figlie dì
M. Ausitia1riu ,he animano
Centri Giovanili, Oratori,
Parroc,hìe e Gruppi d'im-
{Mgno.
LA LETTERA CHE ACCOMPAGNAVA LA MO-
ZIONE FINALE DEL CONVEGNO. DICEVA TRA
L.ALTRO:
<< ...Carissimi Confratelli e Consorelle.
c'i presentiamo: siamo dei Giovani Cooperatori
Salesiani... Desideriamo partecipare anche a voi le
Conclusioni del Convegno. Vogliate vedere in ciò un
gesw che diventa segno del nostro essere con voi
Famiglia di Don Bosco. e un invito esplic ito a darci
fiducia, a mostrare interesse e a suscitar e nuove
vocazioni per quel ramo secolare dell'identica Fami-
glia al quale voi non siete meno interessati di noi... l>.
QUESTA LETTERA HA IL SIGNIFICATO DI
UNA MANO C HE SI STENDE: .INCONTRERA'
QUELLA DEI SALESlANI E DELLE FMA PER
STRINGERLA IN SEGNO DI MUTUA COM-
PRENSIONE E OPERATIVTTA'?
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IL CONVEGNO DELLA CHIESA ITALIANA SU
«EVANGELIZZAZIONE E PROMOZIONE UMANA»
Tre riflessioni di Gabriella Lai Gaudenzi che ci ha rappresentato
« Nel Convegno la Chiesa ha vissuto se s/essa nella reallà
s/orica attuale )).
11 Convegno Evangelizzazione e Promozione umana e
nelle sue finalità e nella sua impostazione, riflette ~n
momento di particolare importanza dell'attuale vita eccle-
siaJe.
I diversi gruppi rappresentati, tessuto vivente della
Chies~ in cammino, si sono ritrovati insieme ai propri
paston per guardare non tanto i limiti del mondo a11uale e
quindi le barriere che esso pone all'espansione dell'am~re
di Dio, ma ciò che questo mondo creato presenta e propone
di valori umani che, riflesso dell'amore eterno del Padre
nel Cristo. diventano, nello Spirito Santo. sempre più
mezzo di Redenzione.
E' la Chiesa che, svincolandosi dal negativo del limite
c~~incia ad inserirsi, pastoralmente consapevole dell~
difficoltà. nel positivo dell'evoluzione del cosmo e dell'uo-
mo, nelle sue diverse manifestazioni cosmiche umane
social.i, religiose.
'
'
E' la Chiesa Totale del Cristo risorto che comincia
prendendo sempre più coscienza di sè e della sua Missione'
a impossessarsi dei valori creati, e, affermandone la lor~
intrinseca positività, li fa divenire strum~nti di Redenzione.
In _questa importante visuale deve essere visto, prima di
tut~o. 11 valore teologico umano del convegno, nel quale la
Ch_1esa ~ostra_non solo_ di essere adeguala ai /empi ma
guida de, tempi, non togbendo niente al positivo messaggio
che _l'au_uale mome~to storico fa, ma dandogli contenuto,
mot1vaz1one, armonia, coordinamento.
E' un yasso di estrema maturità della Chiesa, al quale
d~v~ corrispondere altr~ltanta maturità da parte del singolo
c~1~uano, nella__valutazione ed uso dei valori creati, perce-
p1l1 sempre p1u e sempre meglio come segno simbolo
mezzo di vita ecclesiale.
'
<< Il Convegno nelle realtà Teologiche del Cristo Misti-
rn )).
11 ~onvegno Evangelizzazione e Promozione umana, in
una visuale escatologica, comincia a vivere la Comunione
dei Santi. La valorizzazione dei valori creali nel Cristo
Mistico, Risorto e vittorioso, rende il cristiano s~cerdote del
Cre_ato, e, in comunione liturgica di studio, di ricerca, di
ansia apostolica, lo unisce alla Chiesa ministeriale non
soltanto a livello teorico, ma nel concreto fattiv~ del
momento esistenziale. Nel Cristo, la creazione tutta, l'uomo
n_eUa sua totaJità di natura e di G razia, la Chiesa nella
ncchezza e dinamicità del suo significato più ampio,
vengono ad essere ricapitolati, conclusi attuati in una
unità, che superando il limite propri~ deU'u~ano si
concretizza e si significa nella dimensione liturgica 'che
larga parte ha avuto nel convegno, dimens.ione partecipata
e vissuta, naturalmente, in modo più o meno ampio, a
seconda del grado di libertà che la comunità ecclesiale ha
avuto nel vivere se stessa. Di qui il diritto e l'esigenza che la
Chiesa ha. di quando in quando. di essere se stessa e solo se
stessa, fra il mondo e Dio, come segno e simbolo di Cristo,
pur con mete e visuali grandi quanto è grande il mondo
creato. La Chiesa, pur nella chiara ed aperta valorizzazione
di ciò che è umano, non ha la pretesa di essere compresa e
quindi approvata dal mondo tutto: cesserebbe di essere
<<lievito che fermenta la massa >>, e cesserebbe il suo stato di
missione che è la caratteristica propria della sua presenza
nel mondo attuale.
Tale convegno è stato definito, con una punta di
risentimento non celato, << la Chiesa dei fedelissimi)) e non
<<dei fedeli >>... Non è un'offesa quest'affermazione, avendo
la Chiesa il preciso dirillo e dovere. di vivere in particolari
circostanze. la dinamicità Liturgica ed ecclesiale, nella sua
ricchezza e totalità. La Chiesa che prega, che studia. che
opera, sono tre dimensioni della stessa dinamicità ecclesia-
le, e tanto più tale dinamicità sarà vissuta nelle verità
teologiche ad essa intrinsecl\\e, tanto più essa sarà cattolica.
cioè universale, e potrà essere in vero cd autentico dialogo
con il mondo intero, senza inferiorità e compromessi.
<<il Convegno ci fa sentire Chiesa in tino Chiesa
in cammino)).
In una Chiesa del Cristo risorto che. pur nella soffe-
renza generativa, riscatta i suoi diiitti di madre, passando
dall'atteggiamento di <<adeguazione >> a quello di <<guida>>
della società attuale, non c'è posto per il cristiano timoroso
e statico, ma non c'è posto neppure per il << cristiano 1>eh.e,
identificando Dio nei valori creati, rifiuta qualunque
motivazione e finalità divina del creato stesso, arrivando a
c~nseguenze materialistiche che, sminuendo la sua dignità
d1 uomo naturalmente e soprannaturalmente totale smi-
nuisce anche il creato, togliendole validità, cont~nuto.
armonia.
L'atteggiamento del cristiano nel momento attuale deve
essere quello di chi è in cammino con la Chiesa in cammino
scoprendo e vivendo della Chiesa la dimensione redentiv~
e vittoriosa del Cristo Risorto, e condividendo con lei il
coraggio, le mete, le sofferenze, le speranze, in un contesto
apostolico non facile che non deve essere ignorato.
In una Chiesa del positivo che assume i valori umani
come valòri ecclesiali redenli, i/ Coopera/ore Salesiano deve
diventare cooperatore sempre più <<ecclesiale». vivificando
con la spiritualità eminentemente positiva di Don Bosco,
che sceglie i giovani e promuove per loro un metodo
educativo fiducioso dei valori creati, la linea evoluliva della
Chies~ s_tessa, attraverso l'esuberanza, la forza, il coraggio
propn da un gruppo ecclesiale giovane in una Chiesa giovane
in cammino.
G. G.
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EVANGELIZZAZIONE E
PROMOZIO"E UMA
Tema di studio di quest'anno
I CAPITOLI ISPETTORIALI SALESIANI :
tempo di verifica
VI CHIEDIAMO
DI TENERE IN CONTO...
PENSIERI
La remmonianza è la trasmissione del messaggio cri•
stiano per via di esempio, per via di parole, per via di
opere, per via di vita vissuta, di sacrificio, in omaggio alla
verità pos~eduta come valore. E', come dice Paolo VI. la
verità professata. con inten2.ione di comunicarla agli altri. Il
chi.: ~uppone una convinzione propria. per.,onale. che esige
a sua volta. una coscienza istruita e convinta.
Quale testimonianza cristiana può dare chi non ha
sufficiente cognizione di Cristo? Clii non vive della sua
parola e della sua grazia'! La testimonianza non è una
semplice professione esteriore, conven:t.ionalc; non é un
mestiere abituale: è voce della propria coscienza. è un
frullo dr vita interiore. un a110 di maturità e dr coraggio. al
quale il cristiano dovrebbe essere sempre preparato.
La nostra restimo11ia11:a è e deve essere una testimo-
nianza a catena: Cristo é il primo grande testimone di Dio.
Verbo Lui stesso di Dio, il Maestro che domanda fede nella
Sua Persona, nella Sua paro la. nella Sua missione.
Poi viene il Battista. poi sir apostoli, i testimoni oculari
ed auncolan: «Noi abbiamo veduto e lo attestiamo• dice
S. Giovanni l'evangelista.
Il giovane cooperutorc salesiano. come daltronde ogni
fedele crbtiano convinto, continua la catena di testimo-
nianza che da O iovanni Battista si prolunga fino ad un
altro O iovanni, don Bosco, che diventa il nuovo profeta,
l'instancabile evangelizzatore. l'ardente apostolo. il fedele
testimonio.
Il Convegno Europeo dei Giovani Cooperatori Sale-
s.iani ha posto l'accento proprio sulla testimonianza della
vita essere cioè<< profeti di opere e non di parole 1>, secondo
una felice espressione dr Don Ricceri). e sul dovere e il
bisogno di cvangeli2.2are 11 mondo non cristiano e quello
scrìstianiaato: soltanto cosi si può costruire insieme la
civiltà dell'amore.
Questo i giovani cooperatori lo hanno ben capito. come
si avvertiva dagli accenti accorati e dagli interventi accesi
ma sereni con cui molti sono intervenuti nella discussione...
Don Nino Fallica
(da // Ragno. Catania gennaio 1977).
Un dovere che è un dono a stesso:
acquistare e studiare Il testo
VANGELO E' SVILUPPO
due volumi di Don Sabino Palumblerl, sale-
siano.
« ...una lettura proficua, un utJle e gradito
studio.•. libro estremamente attuale... •·
(Don G. Raineri)
Il ' messaggio' che qui appresso• riportato, è uno di queill lnoltratl In
questo periodo alle Assemblee del Salesiani. Euo •U991'rl- una
presenu continua del problemi del CC nell'Importante r1n...1one che
I Salesiani stannocompiendo.
I COOPERATORI SALESIANI
DELLA LIGURIA E TOSCANA Al MEMBRI
DEL CAPITOLO ISPETTORIALE SALESIANO
Sapendo che vi radunate in <t Capitolo lspettoria-
le ». ci premuriamo di assicurarvi Il sentimento della
nostra partecipazione.
Siamo della Famiglia: le cose vostre sono nostre e
interessano anche noi! Siamo sicuri anche che voi
sentite lo stesso delle cose che cl riguardano diretta-
mente.
Per questo:
I) vi assicuriamo una gìornata di preghiera nei giorni
che precedono il Capitolo
Il) avendo come punto d1 riferimento il pensiero di
D. Bosco e gli orientamenti del vostro C.G.S.:
a) ci presentiamo a voi per quel che ogg, siamo
b) e vi chrediamo di tener in conto. seriamente e
fraternamente, cosl come si dice all'art. 30 del vostri
Regolamenti, le nostre necessità e di soccorrerle col
vostro servizio, privilegiando la cura e /a animazione di
Giovani Cooperatori! Ci stanno tanto a cuore, ora che
incominciano a nascere.
Siamo già riconoscenti, e talvolta ammirati, per la
comprensione e lo spirito di servizio e di sacrificio con
cui ci servite.
Ci augur,amo ora che questo vostro Capitolo lspet-
toriale rafforzi i nostri legami di fraternità salesiana e
faccia nascere forze nuove di collaborazione e di
fecondità, specialmente per noi posti da D. Bosco a
servire secondo il suo spirito K nel secolo ».
I Consiglieri
deì due Consigli lspettorìali
dell'lspettoria Ligure-Toscana,
riunitì in Alassio
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CONCORSO «MISSIONI SALESIANE ANNO CENTO»
PER LE SCUOLE STATALI
A VOI I RISULTATI
Anzitutto un gra::ie a quanti hanno collaborato
alla riuscila del Concorso: agli Insegnanti. agli alunni.
alla giuria. ai corre llu ri. a quanti hanno procurato i
premi e all'istancabile animato re Do n Ello re Fracassi.
La partecipazio ne e la riuscita sono a nda te aJ di là
delle previsioni. Le cifre che o ra diamo sono di per
eloquenti, anche se si riferiscono solo alla fase nu::io-
nale: mo lti altri alunni infatti furono selezio nati nelle
fasi locali e regionali.
ALUNNI PARTECIPANTI: 7012 con 4584 dise-
gni. 2363 temi e 650 lavo ri di altro genere.
APPARTENENZA: 2315 alle Scuole Medie infe-
riori e 4697 a lle Scuo le Ele mentari c iclo.
Da quante classi provennero i lavori? Da 135 di
Scuo la Media e da 214 Elementari, interessando ben
526 insegnanti.
E da quali regioni d'Italia? Dalle seguenti : Cala-
bria 3. Campania 323. Emilia 136. Lazio 1297,
Liguria 24, Lo mbardia 482. Lucania 3, Mo lise 12,
Piemonte 446. Puglie 241. Romagna 35. Sardegna
163. Sicilia 41 I. T oscana 203. Umbria IO. Veneto-
zona est 151 , Veneto-zona Ovest 1003. Come si vede.
tutte le Regioni furono presenti. eccello: Abruzzi e
Marche. Le provincie. meno Anco na. Avellino, Fire n-
ze, Fo rll Genova. Imperia. L'Aquila, Macerata. Por-
deno ne. son o state tulle presenti.
Una parola sulla premiazione. II premio è
andato a 19 concorrenti. il a 36, il Jo a 36. il a
520. il a 850. per un to tale di 1461 aJunni. (più di I
su 5 ha avuto il premio).
I restanti 5551 hanno avuto un elegante diploma-
ricordo, con un piccolo ma grazioso do no proveniente
dal Terzo Mondo.
li primo premio è consistito in un viaggio a
Lourdes o a Torino: mentre agli altri sono stati dati
premi vari: oggetti esotici, abbonamenti a riviste per
ragazzi, libri. ecc. La premiazione, che si sta attuando
om1ai nelle varie regioni d'Italia. ebbe il via a
Torino-Valdocco, presenti i Missionari dell'ultima
p·artenza. Il Rellor Maggio re in persona volle premia-
re. in una festosa cornice, i piccoli concorrenti.
E chi ha finanziato la premia::ione? E' Signjficativa
la partecipazione dei Cooperatori adulti che hanno
solidarizzato offrendo dei Buoni-Premio per un valore
di Lire 3.056.000.
Altre personalità (lo stesso Rettor Maggiore, al-
cuni Ispettori salesiani. il Segretariato Nazionale delle
Pontificie Opere Missio narie), enti, editrici, riviste,
hanno offerto il loro do no. Il Bollellino Salesiano ha
partecipato all'offerta dei premi ospitando in coper-
tina uno dei più espressivi disegni.
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E' doveroso anche un accenno alla Mostra dei
la vori. Fu falla a suo tempo in diverse regioni. ma il
culmine lo si ebbe a To rino-Valdocco e soprattutto
alla Casa Generalizia di Ro ma, in Via d ella Pi~ana. in
occas io ne del Co ngresso Mo ndiale dei Cooperatori.
Tagliarono il na~tro il Succes~ore di Do n Bosco e
Mo ns. Ro~alio CastiIlo.
Concludendo possiamo dire che si è trallato di
un'esperienza che dovrebbe essere valo rizzata e so-
pra 11u1to imitata.
Il Centenario infani è trascQr~o. ma il problema
della Missio ne resta.
Hanno meritato il J0 Premio:
TEMA
CONATI Rita (Fumane-Vr. 3• media): ZARDINI
Daniela (Marano-Vr. 2• media): G IGLIONE Fio rella
(Raffadali-AG. I• media): SODO Danièla (Galatina-
LE. media): MORODER Bernd (Ortisei-BZ. lingua
ladina): DELL' UOMO Paolo ( Latina, 5u elementare):
BERARDI Barbara (Gualdo Tadino-PG, 4" elemen-
tare): CACCIOPOLA Pao la (Latina. 3• elementare):
BORZELLINO Alessandra (Salerno. se. ele.).
ESPRESSIONE ARTISTICA
MAURO Rita (Roma. 3• media): CAON Maria
Grazia (Gassino-TO. 2" media): ANTONELLI Lucia
(S. Gimignano-SJ, 111 media): CANEDO Anna Maria
( Lanusei-NU. media): GRUPPO DI ALLIEVI
(Sellefrati-FR. 5• elementare). MANZ[NI Gianni (I-
sola Mo rosini-GO. 4• elcm.): COSTANZO Cristina
( Latina. 3" elem.): LOMBARDO Maria Rosa (Cata-
nia. elementari): Pre mio Speciale Extra: Seco nda
Media « A >> e «B >> Scuola << Felice Ressico »- Palestro
( Pavia).
..!.·:··"··'·~·I·I·S··:·.·.·S··I·O••N1I1S1Af•CL··O·E··N·S··CI··AO···NR···SE..·O··A··N···N··I··C··E··~··'·T··O··.·.··.·:;...
,:
COOPHlRATORJ SAL!il$1AN1.
:
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- - -- - 001'76 ROW:4 4 VLl,.l,JI Oll!IJ a.A.L.E&l.4.NJ, W
.:
Ii••:::
9l presente omaggio i un piccolo segno di
RICONOSCIMENTO n PLAl;SO
,,.,, la partecipazione al C=rso.
I::
&so riCtJTderà la SOLIDARJBTÀ che ogni cristi= da""
•=.••::
i
i
a11Qre con i Mis-sionari. che# evangeliuando, si rendono bene- :.
! :.:
meriti della promozione dell'uomo.
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:1&::.;.•.:_
Romo, rU>wmbrw 19?6
:.:_ • ••
: ►•::,;::.:,:•:;.•.+;:;.•;;,,:•o::•;;;::;.:•.-::.:

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NOTIZIE
Don Omero PARON è il nuovo ispettore dell'ispetto-
ria VENETO-EST, che succede al compianto Don
Tullio SARTOR. Rallegramenti al nuovo Ispettore e
assicurazione di preghiere e collaborazione.
E' stata curata la stampa di un fascicoletto a
carattere divulgativo dal titolo ~ Quello che il Con-
gresso Mondiale e il Convegno Europeo hanno
detto a tutti i Cooperator, Salesiani ». Scopo: dare la
possibilità a tutti i Cooperatori di avere tra le mani i
testi delle Conclusioni dei due importanti Assemblee
e del discorso di Paolo VI. Se ne consiglia la più
larga diffusione (L 100 la copia, presso gh uffici
ispettoriali e nazionale).
L'animazione e Il necessario collegamento tra i
Consigli dei Centri della Campania sono stati assi-
curati con la programmazione di quattro incontri
zonali aperti anche ai cooperatori che desiderano
parteciparvi.
I Consigli del Lazio hanno svolto la loro Giornata di
studio a Roma, li 19 dicembre scorso, presenti tra gli
altri l'ispettore Don Salvatore De Bonis e il nuovo
delegato ispettorlale Don Ilario Spera
Note rilevanti lo spirito di iniziativa nello svolgimento
dei lavori e il senso di responsabilità dei partecipan-
ti. Tenne la conferenza sul tema di studio dell'anno
D. Armando Buttarelli.
Giornata dalla Famiglia Salesiana celebrata a Mon-
tecatinì T (Pistoia), ~ un momento di comunione nel
quale sI poté vivere in un reciproco rapporto di
carità, nella convinzione che ogni gruppo non si
può realizzare da solo, ma in rapporto e con
l'apporto degli altri gruppi che lo completano ,.
Nelle loto: Momenti della Premiazione e della Mo1tra, a Roma e
Torino.
lMPORTAl\\JTE
rTRASMISSIONE RADIO
A CURA DEI COOPERATORI
« C 'E' ANCHE LA CRONACA BIANCA: E' UN
MOTIVO DI SPERANZA » è il tema della tra-
smissione che andrà In onda Il prossimo 15
febbraio, dalle 18.35 alle 18.55 circa, su radio 1.
I Sarà un lnvrto atla fiducia e alla bontà un.
autentic o messaggio cri stiano. Per questo ogni
Centro vorrà curare una fitta propaganda per-
ché grande sia Il numero del radloascoltatorl.
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Spedlz. In ebbon. postale • Gruppo 2° (70) - 2• quindicina
BOLLETTINO SALESIANO
Oulndlcln11/t1 di inform11zion11 e di cu//ur• r111/glosa
S'Invia gratuitamente al Cooperatori, Bene-
meriti e amici delle Opere di Don Bosco
Direzione e amministrazione: Via della Pi-
sana, 1111 C.P. 9092 00100 Roma-Aurelio
Tel. 64.70.241
Direttore responsabile: Teresio Bosco
Redattore: Armando Buttarelll Viale dei Sale-
siani, 9 00175 Roma - l ei. (06) 74.80.433
Autorln. del Trib. di Torino n. 403 del 16 febbraio 1949
C. C. Po1tale n. 2-1355 Intestalo a: Dlredone Generale
Opero Don Bosco . Torino
C.C.P. 1-5115 Intesi. a Dir. Gen. Opere D. Bosco • Roma
Per cambio d"lndlriuo Inviare anche l"lndlrluo precedente
PER UN SANO RIPOSO - PER CONOSCERCI MEGLIO
VACANZE FAMILIARI PER COOPERATORI
NEUE DOLOMITI
E' un esperimento che vogliamo fare, in attua-
zione di quanto prevede il programma di questo
anno. I Cooperatori che, desiderando trascorrere
il necessario periodo di vacanze in montagna non
potrebbero farlo per impossibilità finanziarie, pos-
sono usufruire di questo servizio nel quale trove-
ranno possibilità di riposo, ambiente tranquillo,
amicizia sana, clima spirituale confacente al loro
essere salesiano e, infine spesa modica se rap-
portata a quella det normali alberghi.
La possibilità è offerta specialmente a nuclei
familiari. sempre però che siano di cooperatori. I
posti, evidentemente limitati, sono concessi tino
ad esaurimento delle disponibilità. Sollecitare
quindi le iscrizioni.
Sede de1ta « vacanze lamlllarf a:
e Soggiorno D. Bosco•· FONTANAZZO
zona Campltello di Fana (Trenlo),
alt. 1400 melrl.
Mese di luglio e.a.
Organizzazione a cura dell'Ulllclo nazio-
nale Cooperalorl.
Il programma viene Inviato a chi ne farà
richiesta (rlchledens a: UII. nu. Cooperato-
ri, V.le del Salesiani, 9 00175 Roma).
~-- COLLANA MODELLI - E' stato pubblicato il n° 7
FRANCESCO BENITEZ
a cura di Don Angelo Martin, s.d.b.
, Un uomo singolare che all'anagrafe crono-
logica risale al secolo scorso, a quella salesiana è
di oggi, anzi di domani. fuori del tempo, contem-
poraneo.
Un ex generale d 'armata, sindaco, governato-
re, che profonde tutti i suoi ben, m opere di carità
e contemporaneamente sta cinque ore in pre-
ghiera, che si improvvisa professore di spagnolo
e passa il week-end ad evangelizzare i ragazzi,
che - in una parola - vive lo sp,rito salesiano
nel mondo... Un vero contemplativo nell'azione ».
(Richiederlo all'Ufficio Centrale direttamente)
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