Organizziamoci!
Casella bianca
Credo in Oeum
Non vi siti fastidioso, uomim pensosi, 11011 vi sfo
vano, uomini cre<lenti, ritornare con energia spirituale
nl ricordo incancellabile ài Dio: di Dio mistero e
realtà vivente. di Dio luce e principio d'ogni ordine
e d'ogni sapienza, di Dio fonti' d'ogni esisten:a e ra-
gione profonda d'o~ni legge scie11t~fica e morale, di
Dio centro inalienabile d<'lla nostra. ·vita, di Dio bontà
inejf<ibile vegliante a colloqui.o col nostro umile di-
scorso nella quotidiana esperienza.
Noi ripeteremo ciò che altrn volta dicemmo: dob-
biamo stare in guardia dal pericolo dell'itlofotria
moderna. Oggi. l'uomo è tenttllo di adorare se stesso.
di fare di sè il termine snpremo non solo del pensiero
e della storia, ma della realtà, e di credere che egli p11ò
da sè, con le sole sue forze, veramente progredire e
salvarsi; tentato di cercare, in altri termini, la sola
sua gloria. 1101, la gloria di Dio.
Questo tr1J11tendo e fatale .~postamento dell'asse del
vivere umano sta avnnendo sotto i nostri occhi; da
teorica Lo negazione di Dio sta divent(mdo prntica:
da ristretta ad alcune menti speculative sta diventando
mito delle folle; all'ateismo rariorralista e scolastico
sta succedendo l'ateismo materialista e socinlv. Sta
affermandosi una mentalità falsamente nmanistù;a
imbevuta di radicale egoismo, perchè chiusa alla cono-
scenza e all'amore di Dio, e forHlamentalmente ùiquieui
e sovversi'Va, pcrchè chiusa alla luce e alla speranza
di Dio. (dal Badiomessaggio Na1.afuio di Paolo VI - 22-12-66)
Nel dialogo
non compromettiamo la Fede I
Ariclie riel nostro tempo la fe,le il bersaglio di ta111e
negazioni (« Non rii tutti è la fede» scrive S. Paolo)
ed è campo di tante controversie anche fra i credenti.
Forse sono giunti anche a voi echi di opinioni errate,
che osano sostenere interpretazioni. arbitrarie e offen-
sive di verità sacrosanta della jfule cattolica; si sono.
ad esempio. sentite voci - poche, per la verità, ma
spurse nel mondo - che tentano deformare dottrine
fondamentali, chiaramente professate dalla Chiesa di
Dio, - cin·ii, ad esempio, la risurreriorie di Cristo,
la realtà. della sua vera presem:a nella Eucaristia,
ed anche la 11erginità della Madonna e di co11seguenzo
il mistero augusto dell'lncania--ione ecc. - E ciò
che spaventa non è soltanto la gravità di queste
false afferma..-ioni, ma altresì l'audacia irriverente
e temernria, co11 cui sono pro11u11ciatc, lasciando i11-
tra11edere che si insi,mci q1ia e là il crit(!rio di giudi-
care le verità della fede a piacimento, secondo la propria
capucità di intendere e il proprio gusto di interlo-
quire nel campo teologico e religioso.
(Paolo VI • 1-12-66)
Quattro sono le qualifiche che in un candidato
Cooperatore vanno tenute in considerazione ed
espresse nell'atto di iscrizione: ExalHevo, Genitore
(o _parente) di Salesiani o di Figlie di Maria Ansi•
lialrice, Insegnante, Dirigente cli Associazione. I
nuovi moduli d'iscrizione. subito accanto alla colonna
della « da La di iscrizione» scelta e proposta da]
Delegato locale, hanno la casella delle « qualifiche
del soggetto ». Si tratta proprio e solo di queste
quattro qualifiche, lr quali perciò vanno espresse
per norma di chi deve convalidare la proposta
d'iscrizione (il Delegalo ispetloriale) e di chi deve
rilasciare il Diploma a nome del Hettor Maggiore
(Ufficio centrale).
Per tutte le altre determinazioni, come ad esempio
"casalinga", "operaio·', "studente", "professioni-
sta", "pensionato", ecc. non occorre punto far
cenno: si lascia... casella bianca.
La casella bianca non vuol dire però « assenza d.i
qualifica», ma significa solo « sottintesa la quali-
fica essenziale, comune, ossia cli base », che tutti i
candidati debbono possedere o almeno sforzarsi cH
possedere: quella dello spirito $alesiano. Essa è tlav-
vero la qualifica "radicale", in quanto sta alla radice
stessa di ogni proposta di iscrizione. Lo spirito di
Don Bosco infatti è la condizione indispensabile per
inserire un buon cristiano neJl•apostolato salesiano,
clichiarandolo « salesiano esterno » o « nostro con-
fratello nel mondo ».
Nell'ultimo Convegno dei Delegali Ispettoriali
d'Italia, svoltoirl a Roma il 25 novembre attorno al
Delegato Nazionale, una delle tre relazioni in pro-
gramma recava per titolo « Il Cooperatore qualifi-
calo».
Chi si attendeva una discrimina:rione fra Coopera-
tori dotati o meno dotati, fra giovani o non pit1
giovani, fra ultradinamici o tempisti, è rimasto
deluso, percbè il Delegato della Subalpina, don Boffa.
ha incentrato tutte le qualifiche dell'apostolo sale-
siano nella sola veramente essenziale: quella dello
stile salesiano. Solo chi è formato sullo stampo di
Don Bosco può agire, pregare, parlare, insegnare.
vivere da salesiano, in qltalunque campo (anche .non
giovanile) e in qualunque ambiente (anche in un
ospedale). Se un Cooperatore deve essere un « sa·
lesiano nel mondo» dobbiamo preoccuparci anzitutto
della sua formazione tipicamente salesiana, ossia
dol>biamo qualificarlo come salesiano. E in ogni
campo ci si q1.talifica con lo studio e con l'esercizio.
Chi non è Exallievo, o in contatto fanùliare con
noi, deve prima acquisire, almeno allraverso il
Bollettino Scilesiano, la conoscenza dello spirito
dell'opera a cuj vuole cooperare.
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