IISIIMPI tv!
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MILANO - Sono maturati i
primi frutti del Laboratorio
delle Cooperatrici
Le Cooperatrici del Laboratorio
sorto presso il Centro lspettoriale
salesiano, per la festa di Don Bo-
sco hanno potuto offrire a S. E.
:Vlons. Montini cinque paramenti
sacri completi per le chiese po-
vere dell'Archidiocesi di Milano.
L'Ecc.mo Arcivescovo si è dichia-
rato • veramente commosso» per
il filiale gesto di genornsità. Orn
quelle attive Cooperatrici si pro-
pongono di offrirne altri ci nqui.:
al Rev.mo Ispettore per le case
salesia,,e povere, e ancora altri
cinque al ,·cnerato Rertor Ma_g-
giore per le Missioni.. E tutto
q uesto per la prossima Pasqua I
CHARLEROI (Belgio) - I Coo•
peratori nella città del carbone
Citiamo da una corrisptmden:w
del Delegato locale: «Abbiamo te-
nuto la prima riunione di. Coope-
ratori nel paese nero, dove non
ci sono ancora èase salesiane.
Vi hanno partecipato 125 persone,
tra cui due deputati ex .ministri,
ingegneri, industriali, ecc. Fu un
successo insperato. Charleroi è
sulla linea Liegi-Tournai ed è
una regione molto industriale. Vi
manca un istituto salesiano, con-
sicletato necessario e atteso da
centinaia e centinaia di persone,
pronté ad appoggùlre .in tutti i
modi la nostra fondazjone. I Coo-
peratori sono l'anima del movi-
mento... ».
r i l , , a [,,Rtle_t:_a, dell'abate di Labante (Bologna)
Decurione dei Cooperatori
M . R. Sig. Rettor Maggiore dei Salesiani,
IL 29 gennaio u. s., favoriti da una bella giomata di sole e dalle strade li-
bere dalla neve, si sono radunati cmthe qllest'a,1110 numerosi i Cooperatori e
le Cooperatrici di Lalumte (Bologna), sotto la presidenza del sottoscritto, per
ascoltare il messaggio da Lei i11vi.ato ton la lettera di caporkimw.
Prima però ho creduto bene di dare loro qualche notizia circa la origine, lo
scopo e la spiritualità dei Cooperatori come li ha •;oluti Don Bose-0, facendo
loro 'IIOtarè come la cooperaziQ11e chiesta dàl Santo nòn si limiti all'offerta
o aiuto materiale, pur tanto necessario e pre:zioso per la diffusione del bene e
a sostegno deUe opere salesiane, ma anche e direi wpmttutto consista Ùt una
cooperazione a realizzare questo bene, prima in se stessi con una vita vera-
mente cristiana, e poi negli altri co/l'&tmirli e aiutarli a fuggire il male. Perrl1è
è vero che le Opere salesiane hanno bisogno di soldi, ma è più, vero che hanuo
bisogno della benedizione di Dio e del mo aiuto, senza del qullle anche i
soldi ottengono paco (nisi Dominus aedificaverit domum...); ma questa
benedizione e questo aiuto si ottengono con la prefjhie1·a, le buone azirmi e
con la vit:<1 di grazia, e questo è soprattutto quello che S. Giovam1i Bosco
chiede e i Cooperatori de,.•0110 fare...
Molto 1>pportu11a poi la stre1111a 19$ì• Se tutti quelli che sono cattolici (J'l)es-
sero quella fermezza di camttere che ha avuto S. Domenico Savio, le cose
rmr/rebbero tanto meglio, la Chiesa avrebbe meno difficoltà, la rcligio11e si.
diffonderebbe più rapidamente ed anche il Santo Padre sarebbe meno af-
flitto; invece quanti conigli e peggio ancora quanti falsi cristimti, che no11
~'Ogliono approjìttare della sicurissima gllida dataci da Gesù benedetto!
1 CoO'perat.nri sona tl1UJmati a dar prova delln loro ferme;;:za di carattere e
speriamo non falliscano.
Che S. Domenico Savio ottenga a tutti i cattolici pirì coerenza e più co-
rnggio per il cammino sulla via del bene.
Vo/enlieri accompagneremo ,: suoi p1·ossi11ù viaggi con le nostre preghiere.
intanto inviamo, tutti assieme, rm piccolo contributo anche di ordi"e mate-
riale, è una goccia d'acqua che porterà il mo frutto . Con ossequi
Labante, 8-n-1957
Dcv.mo Don NAT/\\1.8 PIAZZ-A
BETLEMME - La giornata dei
Cooperatori
La domenica 27 gennaio 1957,
festa anticipata di S. Ftancesco di
Sales, si tenne a Betlemme la
giornata dei Cooperatori Salesiani.
Nel pomeriggio, ebbe luogo nel
salone-teatro dell'Orfanotrofio Cat-
tolico l'annuale conferenza, tcnutn
dall'Archimandrita, Vicario patriar-
cale dei Greci Cattolici in Gerusa-
lemme, Mons. Giubr.iil Abi Saach1.
Tra le Autorità intervenute si
notarono in prima fila j\\ Gover-
natore della città, l'Ambasciatore
dj Spagna ad Amman S. E. David
Carrefio Gonzalcz Pumariega, jJ
Giudice supremo (Kadi) del Di-
stretto, il Comandante della Po-
lizia, il S indaco, e molte a ltre
-personalità tivili e religiose.
La rappresentazione di una le-
pida commedia e la proiezione <li
alcuni film gentilmente offerti dal-
!'Arnba&ciatore di Spagna, con-
clusero la serata con soddisfa~ione
generale.
TORINO · CROCETTA - Per
la formazione del Cooperatore
Riportiamo ria una Circolare del
Delegato locale (Juesto elenço, che
rivela l'inte11sa vitalità spirituale
di quel Centro:
1° - Confere11za ad ogni primo sa•
bato del mese, ore 1 6.
2° - Gicrnata Maria:na al :z+ di
ogni mese in onore cii Maria Au-
s il iatrice. La S. Messa delle ore 8
è per tutti i nostri Cooperatori,
vivi e defunti.
3° - Esercizio della B11011a illforte
e commemor~ione di Don Bosco
l'ultimo giorno di ogni mese, ore 17.
4° - Da qualche tempo tutti i ve-
nerei.i sera alle ore 20,+s si tiene
una conversazione religiosa per in-
vogliare i Cooperatori alla lettura e
meditazione della Sacra Bibbia.
CATANIA - Cooperatori fra
gli zolfi
Riportiamo dal gù,maleuo " J\\1a-
ria Ausiliatrice nella luce della
carità " dtlle Figlie di M. A. di
Caurnia: 1 Il giorno 1° dicembre
u. ~- sono stati inaugurati i nuovi