ebbe, anche in questo, un senso <li singolare
discrezione che lo preservi> da formule com-
plicare; ma tutto il suo zelo si è prodigato per
riallacciare e rendere sempre pit1 i.ntim.i e cor-
diali i rapporti <legli uomini con Dio con un
sincero spirito di pietà. Limitò infatti al mi-
nimo le «pratiche~ propriamente delle «di
pietà•>; ma cercò di improntarne tutta la vita,
mirando a quella che S. Francesco <li Sales
ch.iama bellamente la preghiera t,-illlle. Scrisse
sant'.\\gostino: Sapie11'::a dl'i/'1101110 è la pietà...
Or pietà è sen•ir Dio, 11è Dio si seroe altrimenti
che r111umdolo (V. l'ita cristiana, c. IV). E chi
volesse sintetizzare l'apostolato e<luc:itivo di
Don Bosco, lo potrebbe concentrare nel con-
cetto fondamentale cui l'ha ispirato, definendo
la pietà: il compimento del proprio dovere per
amore di Dio. "fulta la sua scuola ha mirato a
formar nei gio,·ani la coscienza religiosa per
assicurare;: una condotta degna dei figli di Dio
in qualunque condi1aone di vita e nello svol-
gimento di qu.ilsidSi attività.
Quanto alle pratiche di pietà, è interessante
una scorsa al Giot•ai1e Proi"lJl'duto, compilato
proprio cent'anni or sono, per mettere i.n mano
ai giovani un manuale adatto a loro. Le divo-
zioni sono limitate alle principali: divozione
a Gesù Crocifisso e Sacramentato, a \\lana
SS., a San Luigi, a San Giuseppe, all'.\\ngdo
Custode. La vita spirituale è impostata sulle
preghiere quotidiane, l'assistenza alla santa
Messa, la frequenza dei Sacrnmenti e l'eser-
cizio mensile della buona mone. Aggiunti il
vesperale delle domeniche l. feste principali,
il piccolo Ufficio della Beata Vergi.ne e 1'Uf-
ficio dei defunti. Ma la parte fondamentale
è dedicata alla fonnazione della coscienza con:
sci brevi istruzioni sulle Case 111:cessarù· ad 11n
gioi•a11e per divenir virtuoso; sette sulle Cose
da fuggirsi massùnmnente dalla gioventù; e Setti'
co11sidt'ra:::ioni per ciascun giorno dell'011110, a
mo' di brevi meditazioni. In fine, un rapido
riassunto dei Fondamenti della religione cat-
tolica. Si chiude con una scelta di salmi, di
cantici e di laudi sacre.
Per l'inaugurazione della chiesa di l\\laria
SS. Ausiliatrice, 1868, provvide anche a tutti
i fedeli con la compilazione d.i Il cattolico prO'l,'-
veduto per le pratiche di pietà. Ed anche in
questo piissimo manuale si uttcnnc ai criteri
seguiti per• li Giovane prowcduto ~- Due cose
si ebbt'ro specialmwte di mira - rileYa nella
prefazione - Guidare il c1is1iano olle fonti da
cui tali pratiche traggona origine, osseroando
come tsse fo11dansi s11/la Bibbia o sopra i.stitu-
:::ioni ecclesiastidu totalmente conse11ta11ee a
q11t111to è rivelato nei libri santi. lii secondo
6:
luogo, si prifemcrmo lt- prt•ghiere t gli eserm:1
dit-oti cui smw mmesse le s<mte i11d11lf?e11:::e, pu-
d1è, mi-ntre ,•ssc racchi,ido110 l'apprrrm::io11e ec-
clesiastica, servono sempr,• più li ftn conoscerr
i tnori i11PSa11ribili chr la di'l•iua 111isnimrdia ha
confidato a/l' i11/allibil, magistero della Chiesa
per ,;:,mtaggw dl'i fedeli. i,, quanto pui alle pre-
ghù-re furono di prefer1•11za scelte quelle composte,
dl'fft', u approi•ate dai snnti, opp11re usate nella
liturgie, dl'ila Chù·sa.
Si apre con una serie di istruzioni sulla
preghiera, sul segno ddla croce e sulle prin-
cip11li orazioni ùcl cristiano. Tratta quindi della
santa l\\lcssa, della divina parola, della retta
intenzione, <lcllu santificazione ùelle azioni quo-
tidiane e delle giaculatorie. Poi dà alcune «re-
gole di vita cristiana ,>. Qui.odi offre tante
belle preghiere. Ma s'indugia specialmente sui
Sacramenti dell'Eucaristia e della Penitenza
e sul Ririto mensile pcl quale suggerisce an-
che opponunc meditazioni e rifh:ssi. Ancor
oggi Il cattolico proviirduto sta tm i mi-
~liori manuali di pietà cristiana. E lo si può
raccomandare utilmente soprattutto ai nostri
Cooperatori, ai quali nel ca.p. \\ ìll del Rcgo-
lnmC"nto il Santo propone quanto Sl.!guc:
1) A i Coop1·ralori Salesiani 11011 è prescritta
cllnma opera esteriori, ma affinchè la loro 'tita
si possa i11 q11a/r/,e modu assimilLlre a quella di
chi •vive in comunità rel~1tio.w, loro si mccoma11da
la modestia negli abiti, la frugalità 11el/,1 mensa,
la m11plicità 111'1 suppellellile domestlCO, la ca-
stigatezw 11ci discorsi, I'esallezza ttti dm:eri
dl'l proprio stato, adoperandosi che le -perso11t>
dipe11deuti da /uro osseN•ilu, <' santificltino il
giomo festfro.
2) S0110 co11sigliati di fare ogni a11110 almeno
alcuni giorni di esercizi spirituali. L'ultimo di
ciascun mese, od i11 altro giorno di maggior co-
modità, faranno l'eserci::io della Buona Morte,
co11fessa11dosi e comu11ia111dnsi, come realmente
fosse l'ultimo dilla t"Ìta. Sia negli esercizi spi-
rit11ali, sia nel giorno in cui si fa l'eserci.-:;io
della Buona Morte, si lucra l'Indulgenza ple-
nari::i.
3) Ciasc1111n reciterà ogni giorno un Pater
Ave, a Sa11 Francesco di Sales, secondo l'inten-
zione del S01111110 Pontefici'. I sacerdoti e coloro
che recita110 I,• ore cano11iche o /'11.l]ido della
Beata T'ergine, sono dispmsati d,1 qursta pre-
ghiera. Per em basta rlll' nel din,10 ufficio
aggiungano t1 quest'uopo la loro inten:ione.
-1-) Procurùw di accosllllsi colla maggior fre-
q111'11~a ai stinti sacramenti della Co11fessùme e
della Comw,iam·, cilJ esstndo ordinariamente pre-
scritto per lucrare l'Indulgenza plenaria.
(Contimw).