Bollettino_Salesiano_194702


Bollettino_Salesiano_194702



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BOLLETTINO ANNO LXXI
NUMERO a
SALESIANO
PERIODICO QUINDICINALE DELLE OPERE E MISSIONI DI S. GIO. BOSCO
PER. I REVERENDISSIMI DIRETTORI DIOCESANI E DECURIONI
Direzione Ge nerale - Torino (109) - Via Co ltolengo, 3a - Telefono :aa - 117
IS GENNAIO 1947
Pu la Conferenu Salc,lana • Il <Àntenarlo del•
l'Or•torìo di V4ldocco: Rovereto, Cornedo Vlcen•
tino, Cuorgnè Canav., Fossano, Belgio, Inghllterr4
Da, Notiziario delle Figlie di Mario Au,lll<1trlce •:
Nlzu Monferrato, Chaco PH.i1uayo India.
eON FERENZA SALESIANA. Ricordiamo a tutti i Cooperatori ed a tutte
le Cooperatrici quanto prescrive il Regolamento della Pia Unione al capo V, n. 8:
« Nel giorno della festa di S. Francesco di Sales e della festa di Maria Ausilia-
trice, ogni Direttore, ogni Decurione radunerà i suoi Cooperatori per animarsi
r eciprocamente alla divozione verso di questi celesti protettori, invocando il
loro patrocinio a fine di perseverare nelle opere cominciate secondo lo scopo
dell'Associazione». Raccomandiamo vivamente a tutti di intervenire, anche per
lucrare l'Indulgenza plenaria che vi è annessa. In ciascuna delle conferenze
- come precisa lo stesso Regolamento al capo VI, 4 - si farà una colletta che
verr à rimessa al Rettor Maggiore per le Opere e Missioni c he ne hanno maggior
bisogno. Per quelli che si trovano vicini ad una chiesa salesiana rammentiamo
pure un altro privilegio concesso il 9 maggio 1876: « Indulgenza plenaria nella
festa di S. Francesco di Sales, a tutti i fedeli cristiani, i quali, confessati e
comunicati, dai primi vespri al tramonto del sole di detta festa, visiteranno
qualsiasi chiesa salesiana, pregando secondo l'intenzione del Sommo Pontefice ».

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Per la CONFERENZA SALESIANA
Pubblichiamo qui la circolare che si soleva diramare ai rev.mi Direttori Dioce-
sani e Decurioni in prossimità ,.!ella festa di S. Francesco di Sales, per l'organiz-
zazione dell'annuale Conferenza ai Cooperatori ed alle Cooperatrici Salesiane.
DrnEZIONE GENERALE
COOPERATORI SALESIANI
Torino - Via Cottolcngo, 32
Torino, , 0 gennaio 1947.
Ai Benemeriti Direllori Diocesani, D ecurioni, Zf'!atori e Zelatrici dei Cooperatori Salesiani.
La ripresa, che, dopo le distru:::ioni e le interruzioni della guerra, è la parola d'ordi11e in ogni
campo, è anche l'esortazione che il quarto successore di San Giovanni Dosco, rev.mo Don Pietro
Rjcaldonc, ri1:olge particolarmente ai Dirigenti la Pia Unione dei Cooperatori Salesiani.
Ve la ripetiamo in suo nome dopo rn•er celebrato il Centenario dell'Oratorio Salesiano di Val-
docco, all'aprirsi di tm nuovo periodo della nostra Opera e alla i•igilia dr,fle feste del nostro Patrono
e del nostro Fondatore.
Speriamo di poter riprendere col 1947 i Coni,egni dei Decurioni Salesiani che con tanto lieto
e consolante snccesso si soleva110 tenere periodica1111'11te 11el!'a11te-g11erra in tutte le nostre Ispetturil'
d'ltalia colfo partecipazione dell'Ecc.mv Episcopato e di larghe, elette rnpprrsmta11ze di Clero di
tutte le diocesi. - Ne daremo preavviso e istmzioni nel nostro Ilollettino.
Lr d(!Jicoltà delle com11nicazio11i, ci rostri11gera11110 purtroppo a limitame il numero: di molti
Decurioni doi1re1110 contentarci di aver l'adesione.
lita a queste restrizioni potrà supplire lo zelo dei Direttori Diocesani e dei D ernrio11i
promuovendo le feste salesiane e le conferenze a1111uali dei Cooperatori 11ei singoli centri.
A Voi, benemeriti fratelli in Don Bosco, r affidato il compito di riprendere, mantenere desta e
sviluppare la be11ejìca attività dei Cooperatori Salesiani cui va il merito dei progressi che le istitu-
zioni nostre lu.111110 avuto nei primi cento a1111i di vita e a cui la celeste Au.siliatrice assegna una santa
missione 11ella ricostmzio11e religiosa e morale di cui si sente più che mai urgente il bisogno.
Richiamando il rPgolamento della Pia Unione vi preglziamo:
DI CELEBRARE, anche abbinandole e, se occorre, trasportandole ad altri giorni, le
feste di S. Francesco di Sales (29 gennaio) e di S. Giovanni Bosco (31 gennaio).
DI PROMUOVERE LA CONFERENZA SALESIANA.
Ove non può aver luogo la Conferenza pubblica, si raccolga110 i Cooperatori e le Cooperatrici
in ima riw1io11e privata che valga ad i11formarli dell'attività salesiana e ad ùifervo,·ame lo zelo.
Argomento opporlu110 della Co11ferf1J.Za potrà essere:
a) La Circolare del Rettor Maggiore pubblicata nel Bollettino Salesiano r0 germaio corr.
b) Il Centenario. Uno sguardo all'opera di Sa11 Giova1111i Bosco iri questo primo pe-
riodo, 18+(> - 1946.
c) La ripresa. Appello alla coopemzio11e, raccoma11da11do particolarmente i 1wstri Or/0110-
trofi e l'assisterua alla gioventù povera ed abbandonata; la Crociata catechistica tanto caldeggiata
dal Retlor l\\1aggiore, e La cura delle vocazioni.
Della Conferenza e delle feste promosse preghiamo inviare breve relazione alfa Direzione dei
Cooperatori Salesiani - Via Cottolengo, 32 - Torino ro9.
La visione del bene compito ci conforti e ci incornggi a sostenere ed allargare, collo spirito di San
G. Bosco, la sua opera provi1ide11ziale che dall'esperienza di zm secolo appare, con caratteri 11011 più
dubbi, ispirata da J\\Jaria Ausiliatrice, voluta e benedetta da Dio.
Dcv.mi il). C. I.
Sac. PmTRO BeRRUTr, Prefetto Generale.
Sac. ANTONIO FASULO, Segretario d. P. U. CC. SS.

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IL CENTENARIO
DELL'ORATORIO
DI VALDOCCO
È stato commemorato con discorsi e con
proiezioni dal Segretario della Pia Unione Gr.
Uff. dott. Don Antonio Fasulo a Rovereto il
4 novembre; a Corneclo Vicentino dal i al rn;
a Valdagno 1'11; a Navale il 12; a Forno Ca-
navese il 17 e, la domenica dicembre, a
Moncalieri.
A Rovereto la commemorazione tenuta nrl
teatro del Convitto municipale, coll'intervento
delle autorità, dei presidi, dei direttori delle
scuole cittadine e di scelto pubblico, servi come
inaugurazione ufficiale del convitto, che, ri-
messo a nuovo dopo l'occupazione militare dei
tedeschi e degli alleati, ha ripreso la sua piena
attività.
L'oratore, prima di illustrare colle proiezioni
gli umili inizi dell'Opera salesiana e la figura
centrale di don Bosco, ricordò i rapporti del
celebre filosofo roveretano, abate Antonio Ro-
smini, col nostro Santo.
Oon Bosco potè acquistare la casa Pinardi
grazie ad un prestito di 20 mila lire fattogli
dall'abate Rosmini il quale ebbe anche l'idea
di affiancarsi a lui fondando un suo istituto a
Yaldocco, presso la casa Pinardi.
La conferenza fu seguita col più vivo inte-
resse e coronata da applausi.
A Cornedo Vicentino, grazie allo zelo del
decurione salesiano Arciprete Don Luigi Fur-
lan, la commemorazione ebbe sviluppo più
ampio colla festa di S. Giovanni Ilosco, prece-
duta da un triduo nella chiesa parrocchiale sul
cui altare maggiore venne esposto il quadro
del Santo.
L'oratore tenne discorsi di circostanza nei
giorni del triduo infra 111ìssam, che si chiu-
deva colla benedizione e il bacio della reliquia
dal Santo, e, la sera dal pulpito; la domenica,
10, tenne alla l\\/Iessa della Comunione gene-
rale, un fervorino, alla Messa cantata il pane-
girico e ai Vespri il discorso commemorativo.
Anche a Cuorgnè Canavese, la dome-
nica 22, per iniziativa di un distinto Comitato
presieduto dal Prevosto e dal Sindaco, D. Fa-
sula commemorò il centenario con discorso
nella chiesa parrocchiale e conferenza con
proiezioni nel Collegio <t Morgando ».
Fossano - Giornata salesiana.
Il 17 novembre u. s. la città di Fossano ha
SC!,,'liito con crescente interesse il programma
della commemorazione del nostro centenario,
che lo 1,elante Direttore diocesano Mons. Lam-
berti, Vicario generale, col Direttore dd nostro
Convitto D. Marchisio, curò in tutti i parti-
colari.
Il- Capitolo della cattedrale mise a disposi-
zione l'ampio duomo che si gremì fin dal mat-
tino alla Messa dell'Ecc.mo Vescovo diocesano
Mons. Dionisio Borra, allietata dai canti dei
nostri convittori. Sua Eccellenza esaltò il suc-
cesso dell'opera di Don Bosco ricordando la
dolce sorpresa avuta alcuni giorni prima a
Roma al nostro Istituto Sacro Cuore di fronte
ai settecento <t ragazzi della strada & meravi-
gliosamente trasformati dallo spirito del Santo
educatore. Alla Messa delle 11 parlò il Diret-
tore del Bollettì110, il quale, dopo una confe-
renza intima ai Cooperatori cd alle Coopera-
trici nel salone del Convitto, tenne il discorso
commemorativo alla funzione vespertina. As-
sistevano in coro, col venerando Capitolo e coi
chierici del seminario, il Nunzio apostolico in
Colombia S. E. Mons. Beltrami e S. E. Mons.
Borra che impartl pontificalmente la Benedi-
zione Eucaristica. La giornata si concluse al
convitto con una dupljce conferenza a proie-
zioni luminose sulla vita, le opere e la gloria
di S . Giovanni Bosco.
BELGIO
Il nostro Istituto di Tournai, aperto cin-
quant'anni fa con tre alunni ed oggi fiorente
di 750 tra studenti ed artigiani, miracolosa-
mente scampato ai bombardamenti che hanno
distrutto metà della città, ha celebrato il suo
Giubileo d'Oro il 24 maggio con solenni fun-
zioni ad onore di Maria Ausiliatrice; con una
splendida commemorazione nel gran salone
del palazzo; omaggio in Municipio alle auto-
rità cittadine, ed al monumento ai Caduti;
convegno cx allievi. Il Rev.mo P. Humlbet
S. J. alla Messa solenne illustrò con un elevato
discorso le caratteristiche essenziali dell'Opera
salesiana: attualità sociale, morale e religiosa.
INGHILTERRA
A Bolton Cooperatori e Cooperatrici hanno
dedicato il loro convegno annuale alla celebra-
zione del centenario dell'Opera salesiana. Il
Direttore del nostro collegio, D on Walsh,
diede il benvenuto ed illustrò il programma
della giornata. Quindi il Direttore della no-

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stra casa cli formazione cli Shrigley parlò delle
vocazioni ed il rev. P. Leonardo Shaw S. J.,
cx allievo dell'Istituto, elevò un inno al si-
stema educativo di Don Bosco. Don Doyle,
tornato dal Sud Africa e Vicino Oriente, fece
un'interessante relazione dell'apostolato mis-
sionario salesiano nel mondo. In fine il signor
Keog, del Comitato dei Tutori del _Collegio,
espresse l'ammirazione e la gratitudme della
popolazione di Bolton per la saggia educazione
che viene impartita alla gioventù.
Con la benedizione rituale venne collocata
nell'atrio del Collegio una statua di Maria SS.
Ausiliatrice e nel parco del cortile una di San
Giovanni Bosco donata dalla locale sezione dei
Giovani Operai Cattolici.
L'inaugurazione di un ampio, modernissimo
fabbricato aperse nuove aule ai quattrocento
giovani che frequentano l'Istituto.
A Glasgow S. Giovanni Bosco è stato pro-
clamato patrono della nuova Casa La~orator!
Cattolici della città, diretta da un conutato d1
ecclesiastici e laici. L a casa che offre ai ragazzi
orfani lavoratori un caldo ambiente di fami-
glia venne benedetta dall'Arcivescovo S. E.
Mons. Campbell.
Dal
"Notiziario delle Figlie
di Maria Ausiliatrice"
N I ZZA ì\\TONFERRATO - Il 50° del-
l'Istituto S. Giuseppe.
L'Istituto S. Giuseppe che, come Casa di
Noviziato, prepara da cinquant'anni tante Fi-
glie di Maria Ausiliatrice alla professione reli-
giosa, ha chiuso le feste giubilari, il 5 ~gosto
u. s., con l'intervento del Rcttor Maggiore e
della Superiora Generale, Madre Linda Lu-
cotti.
Il signor Don Ricaldonc celebrò la Messa
della Comunità e presiedette la commovente
cerimonia, lasciando alle nuove professe sa-
lutari ricordi. Poi scese all'antica Casa gene-
ralizia per la vestizione delle nuove novizie
ed assistette ancora all'accademia commemo-
rativa, coronando i canti e le declamazioni
con la sua paterna parola.
DAL CHACO PARAGUAYO
Una lettera del febbraio scorso ci dà qual-
che notizia delle Figlie di Maria Ausiliatrice
Missionarie a Puerto Casado: un piccolo paese
composto di operai che lavorano nella fab-
brica del tannino. Parte sono indigeni e parte
civilizzati; ma anche questi vivono, purtroppo,
cosl immemori dei loro doveri morali e reli-
giosi da differire ben poco dagli altri. Gli indi-
geni appartengono a quattro diverse tribù, ben
separate e piuttosto ostili fra di loro. Alcuni
provenienti dalla primitiva Missione Salesiana
di Pucrto Napegue hanno una certa prepara-
zione di vita civile e cristiana; ma gli altri
sono in uno stato di ignoranza e di assoluto
abbandono.
E per tutta questa mèsse di anime non v'è
che un unico e solo Sacerdote, senza nessun
altro in aiuto. Si può immaginare, perciò,
quanto preziosa sia la collaborazione delle
quattro Suore, che vi svolgono un lavoro in-
tenso e proficuo, soprattutto in mezzo all'ele-
mento femminile, e, a traverso a questo, nella
formazione cristiana delle famiglie. Per le
fanciulle e donne indigene, tengono ogni giorno,
a turni diversi pei vari gruppi in cui sono sud-
divise, un ben avviato laboratorio di cucito e
ricamo. Oltre ai lavori di pratica utilità perso-
nale, ne fanno eseguire altri, che alla fine del-
l'anno esposti in un'apposita Mostra, ven-
gono ~enduti facilmente, procurando i mezzi
per l'acquisto del materiale necessai:io, e pe_r
pagare le lavoratrici con ricompense m ~enen.
Nelle riunioni quotidiane la Suora assistente
imparte pure l'istruzione religiosa, morale e
formativa nella lingua indigena.
Per le civilizzate hanno altre opere analoghe.
Le alunne delle Scuole Comunali, circa 150,
frequentano ogni giorno la Missione, do~e
imparano, col Catechismo, il cucito, il taglio,
il ricamo a mano e a macchina . Alcune, sotto
la guida della Suora organista, si addestrano
nel canto sostenendo i cori in Parrocchia.
Le gidvani più adulte ricevono speciali
istruzioni a parte in giorni determinati, ~e~-
tre non mancano le riunioni settimanali ri-
servate alle mamme. Alla domenica poi, fan-
ciulle e giovani si ritrovano presso le Suore
alJ'Oratorio festivo e per le funzioni parroc-
chiali.
DALL'INDIA - A servizio delJa Radio
Vaticana.
Durante la guerra, alcune figlie di 1\\lla~ia
Ausiliatrice, missionarie nell'India, furono chia-
mate a prestare la loro opera presso la Delega-
IQ

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zione Apostolica, per il serv1z10 della Radio
\\"atieana a favore dei prigionieri di guerra e
internati italiani.
Richieste nel marzo 1942 da S. E. Rcv.ma
l\\1ons. Pietro Leone Kicrkcls Delegato Aposto-
lico delle Indie Orientali, le due Suore italiane
allora internate come tutte le connazionali ncUe
rispettive resdenzc, non ottennero il permesso
di trasferimento che nel giugno succc:ssivo.
Stabilitesi subito a Ba11galore presso il Con-
vento delle R. R. Suore Carmelitane, dove
l\\Ions. Delegato aveva provveduto a trovare
conveniente alloggio, si accinsero al nuovo la-
voro. Quasi tutti i giorni - cinque volte alla
settimana - dalle 7,30 del mattino alle 9,30
ùi sera, sedute accanto alla radio nella solitaria
saletta conventuale, dovevano stenografare i
200 o 250 laconici messaggi, che una voce ro-
busta trasmetteva dal di là dei mari, dal cuore
della Chiesa e della Patria tra,·agliata. Contem-
poraneamente, nella vicina Delegazione, lo
stesso lavoro compiva pure il Rcv. P. Lom-
bardi delle l\\•fissioni Estere di Milano. Poi,
nel giorno d'intervallo, dopo rapiùo ma accu-
rato controllo c<l eventuale correzione dei tre
scritti, dattilografoYanu i messaggi in apposite
schede, munite dello stemma ponrificio. Con-
trollatili quindi di nuorn, separandC> gli ori-
ginali <lallc copie, li passa,·ano diligentemente
numerati per ordine alfabetico alla Delegazione,
che ne curava il relati,·o invio.
Dovevano pure dar corso alle migliaia e mi-
gliaia di messaggi scritti, che giungevano dal-
l'Ufficio Informazioni <.lei Vaticano, e che bi-
sognava classificare alfabeticamente e per gradi,
e poi chiudere in busta col rispettivo indii-izzo.
E tutto questo con la massima celerità, per
non ritardare ai poveri prigionieri la gioia ùi
quel solo contatto coi loro cari lontani.
Per esigenze delle nostre opere, le due Suore
dovettero cambiarsi più volte, ma il lavoro con-
tinuò scn:,,a interruzione o rallentamenti per
quattro anni consecutivi, fino al termine <lei
passato mese di giugno
ln procinto di far ritorno ai loro campi di
l\\ilissione, le nostre Sorelle ricordano la bontà
del Rev.mo Mons. Delegato e degli altri Su-
periori, che vollero manifestare spesso il sin-
cero e grato :ipprezzamento per il loro lavoro.
Dicono della riconoscenza dei prigionieri, dai
quali giunse più volte il <•grazie» sempre par-
ticolarmente gradito e incoraggiante; e del
conforto provato anche per alcune occasioni
cli diretto apostolato ad anime di bimbi e di
adulti, quasi a compenso dell'interrotta loro
attività missionaria.
CATE CH 5I È
Rif•ista Mensile per l'i11se-
==========- g11m11c11to del Catechismo.
Col 19+7 esce in doppio edizione:
CATECNÈSI SCUOLE ,WEDIE
vuole arrecare agli insegnanti di Religione un ap-
porto vivo, vario e attuale. E ciò per due vie.
La prima: DWATTIC:A CATf.ClilSTICA presenta espe-
rienze didattiche e schemi di lezioni.
La seconda: DALLA CULTIJRA ALLA RELICIONll offre
agli insegnanti di religione gli clementi che alla
reiigione offrono
la liturgia
la filosofia
la pedagogia con In psicologia, la sociologia,
l'arte, la letteratura, la storia, la scienza.
Ogni numero è completato da sei:nalazioni biblio-
grafiche, rilievi sulla vita dclla scuola, problemi d'at-
tualità nella loro attinenza con la formazione reli-
giosa.
Cr1TECHÈSI PARROCCIJJE - ORATORI
presenta idee ed esperienze di chi ha vissuto la
vita della Parrocchia c dell'Orntorio. Ciò intende
fare nelle sue rubriclw:
Lezioni didattiche - Spunti <li pedagogia e psico-
logia del giovane. contributi alla formazione del
i::iovane - Vitn dell'Oratorio - Formazione dei cate-
chisti - Segnalazione di iniziative varie.
QeoTE DI AnBO~A:\\IENTO PER IL 1947.
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valersi del teatro e della musica per le finalità edu-
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