38 · I MAGGIO 1985
I NOSTRI
MORTI
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CAMERA sig. CARLO, cooperatore
salesiano t Cassolnovo (PV) a 72
armi
Fu, per circa vent'anni, dlflusore di
buona stampa. Con la sua bicicletta
andava di casa In casa a distribuire
giornali, in ogni stagione, con qual•
siasl clima. Quando la salute gli im-
pedl di continuare, fu sua grande sof-
ferenza dovervi rinunciare. Il Parro-
co, nell'omelia funebre, lo definl •Po-
stino di DIO•.
TURRA sac. GINO, salesiano t Ca•
stellammare di Stabia a 64 anni
Dall'ambiente familiare assimilò la
religiosità e la vocazione al lavoro; in
quello di piena serenità ed intensa
salesianltà del Don Bosco di Verona
maturò quella salesiana e sacerdota-
le; le circostanze lo portarono a far
fiorire l'altra del servizio al fratelli nel-
l'amministrazione dei beni temporali,
apostolato Indiretto, ma indispensa-
bile e da lui Incarnato come missio-
ne. Tutta la sua vita, fino alla morte
silenziosa, è stata un continuato atto
di fedeltà a queste vocazioni, inter-
pretate con personalità di tempera-
mento forse singolare, ma che la-
sciava sempre spazio per far scopri-
re la sua bontà e capacità dì ami•
cìzia.
MANGIONE LA BARBERA slg.ra
CATERINA, t Palermo a 62 anni
Anima squisitamente sensibile e
generosa, fece sue le varie attività
dell'Associazione e ad esse parteci-
pò sempre con gioioso slancio rico-
prendo responsabilità a livello ispet-
torlale e nazionale. Ebbe un partico-
lare interesse per i poveri e gli handi-
cappati. Forte della sua fede, sop-
portò con coraggio le sotterenw del
suo male ed è tornata al Padre soste-
nuta dalla preghiera, quella stessa
che le diede forza nel suo Calvario, Il
suo ricordo è vivo nel cuore di tutti e
ci sprona ad essere attivo testimoni
del Vangelo nella nostra vocazione
salesiana.
CHECCA arch . SERGIO, exalllevo
e cooperatore salesiano 1· Grotta•
lerrata [Roma) a 52 anni
•Un laico cristiano che si è distinto
nella comunità ed è entrato in tanti
cuori• È stato questo il giudizio del
Vescovo di Frascati in occasione del
funerale. Ricco di vita interiore che
alimentava con la Messa quotidiana
e con una filiale devozione alla
Madonna.
Ha dato gloria a Dio e onore alla
Chiesa con opere di architettura sa-
cra, come la Chiesa di S. Giuseppa a
Grottaferrata, primizia della stessa ri-
forma liturgica voluta dal Concilio.
I Salesiani gli debbono il restauro,
fatto con Intelletto d'amore, Insieme
con l'ingegnere Mergè di Villa Tusoo-
lana a Frascati, già del Vanvitelli ed
ora Centro di Spiritualità dell'lspetto-
ria Romana. Ultimo suo lavoro è sta·
to la sistemaz,one del presbiterio del•
la Basilica Maria Ausiliatrice di
Roma.
STELLA cav. ROSARIO, exalllevo
t Naro (AG) a 88 anni
Chi l'ha conosciuto ne ha apprez-
zato le profonde virtù umane, la cor-
rettezza morale; figura di gentiluomo
vecchio stampo e funzionario. Abile
e preparatissimo, diede all'Agenzia
della Banca agricola cooperativa, di
Naro, un impulso tale da farne un
centro propulsore, non solo delle atti-
vità economiche, ma anche di non
poche inizlatlve culturali e religiose.
Exalllevo salesiano del San Basilio
di Randazzo, portò a Naro la voce dì
Don Bosco e ne diffuse Il culto, fede-
le agli ideali del suo illustre concitta-
dino don Antonio Fasulo.
dogma e all'intero fronte della cultu-
ra, sempre la Sapienza lo trovò di-
sponibile per il servizio del suo pros-
simo. Dal suo stesso nome aveva
tratto il motto: •Ut salves•, a bisogna
riconoscere che ha chiuso la sua
giornata In piena coerenza con
quell'impegno.
Direttore e collaboratore di riviste
di catechesi; curatore di un Catechi-
smo de/ documenti del Concilio; au-
tore di un Commento al /ezìonario 11·
turgìco (12 voli.). Coautore con G. 8 .
Mondin di un Corso di Pedagogia e
Filosofia (3 voli.); ma soprattutto In-
segnante educatore e apostolo,
avendo dedicato al giovani di un col-
legio romano e ai fedeli delle •sue
parrocchie• di Roma e Ariccia larga
parte del suo dinamismo e della sua
lieta sollecitudine. Questo fu don F.
Salvestrlnl a giudicarlo solo da un
sommario bilancio di opere.
Ma egli tu soprattutto ricco di urna•
nità e di spiritualità: glielo hanno rico-
nosciuto i giovani accorsi a pianger-
lo, e i fedeli di Ariccia che ne hanno
reclamato la salma. Chi lo conobbe,
chi da lui ha attinto amicizia e pen-
siero, sa quanto fu generoso e giu-
sto, equanime nel far coincidere Idee
e comportamento, sintonizzato con Il
Cristo del Vangelo e con il Don Bo-
sco del poveri. Lo ha debitamente
commemorato l'arcivescovo E. Cu-
nial presiedendo alle esequie nella
basilica di S. Maria degli Angeli.
SALVESTRINI sac. FERNANDO • a
Roma a 68 anni
Spiritualmente salesiano, si è con-
gedato dal mondo leggendo affettuo-
samente due pubblicazioni, le sole
che il male lungamente sofferto gli
consentisse ancora (a stento) dl sfo-
gliare: la Vita di Don Ricaldone, con
cui ebbe stretti e proficui rapporti, e il
Bollettino Salesiano, con cui accom-
pagnava le vicende della -Famiglia•
a cui si senti sempre legato.
Don Salvestrini fu scrittore versati•
le e brillante per forma e contenuto.
Dalla poesia al teatro, dall'educazio-
ne alla catechesi, dalla liturgia al
MpeArRatTrlIcNeELsaLlIeAsiDanAaInt
Albano,
Potenza
coo-
Cooperatrice di profonda pietà,
sincera fede, grande bontà e sempli·
cità, attaccamento alla croce ed al
sacrlficio.
Provata dalla malattia è rimasta fe-
dele al Signore, che l'ha preparata al
suo Incontro, purificandola attraver-
so la sofferenza redentrice.
LA TORRE slg.ra P. ALMA, coope-
ratrice t Cisternlno (SR) a 78 anni
•Di fervente educazione cristiana.
si distinse per zelo e apostolato.
Iscritta all'Azione Cattolica da moltis-
simi anni è stata una delle prime
Cooperatrici Salesiane, lavorando at-
tivamente accanto ai Salesiani del lo-
cale Istituto, ha vissuto l'intera esi-
stenza in purezza di spirito e di senti-
menti glorificando il Signore con le
opere e la preghiera continua•.
CREMONINI slg.ra ANASTASIA,
cooperatrice t Roma a 86 anni
Fu tanto devota di San Giovanni
Bosco, da cui apprese, attuò e Inse-
gnò ,I metodo per l 'educazione del
giovani a1 suol 5 figli e alle 3 figlie. Fu
tanto felice quando la sua Parroc-
chia, dedicata al Sacro Cuor di Ge-
sù, fu retta per alcuni anni dai Sale-
siani, a cui diede efficace collabora-
zione. Vera cristiana, ricca di Fede
sicura, trovò sostegno nella frequen-
te meditazione della Passione di Cri-
sto. Dio la chiamò alla Patria nel pe-
rlodo quaresimale, proprio come lei
aveva sempre desiderato.
DISTANTE avv. VINCENZO, ex-
allievo t Venosa (PZ) a 48 anni
•Dedicò la vita alla famiglia ed alla
scuola e mai dimenticò gli anni tra-
scorsi dal Salesiani, per I quali con·
servava sempre affettuosa stima e
gratitudine.
La sua prematura scomparsa le-
scia nel più profondo dolore la mam-
ma, la moglie e le sorelle, che chie-
dono per lui generose preghiere di
suffragio•.
RUGGIERO slg.ra TERESINA, coo-
peratrice t Volturino (FG) a 90 armi
Donna semplice, mite, laboriosa
ispirò la sua vita alla pratica sponta•
nea delle Beatitudini evangeliche.
Nel chma di fede e di preghiera
che si respirava In casa sbocciò la
vocazione salesiana del tiglio don
Gaetano.
· Provata negli ultimi anni dal dolo-
re, seppe conservare la calma e Il
sorriso di sempre, sorretta dalle af•
fettuose altenzioni del marito e da
una accettazione serena della volon-
tà di Dio.
Le esequie, rese solenni dalla par-
tecipazione di numerosi concele-
branti e dalla presenza dei giovani
del Pontificio Seminario Regionale
Liceale di Taranto, sono state una te•
stlmonianza corale di stima e di grati•
tudine a •Mamma Teresina•.
A quanti tianno chiesto informazioni, annunciamo che LA DIRE-
ZJONE GENERALE OPERE DON BOSCO con sede in ROMA, rico-
nosciuta giuridicamente con D.P. del 2-9-1971 n. 959, e L'ISTITUTO
SALESIANO PER LE MISSIONI con sede in TORINO, avente perso-
nalità giuridica per Decreto 13-1-1924 n. 22, possono legalmente ,1.
cavare Legati ed Eredltll.
Formule valide sono:
- se si tratta d'un legato: • ... lascio alla Direzione Generale Opere
Don Bosco con sede In Roma (oppure all'Istituto Salesiano per le
missioni con sede In Torino) a titolo di legato la somma di lire....
(oppure) l'immobile sito In... per gli scopi perseguiti dall'Ente, e parti-
colarmente di assistenza e beneficenza, di Istruzione e educazione,
di culto e di religione•.
- se si tratta invece di nominare erede di ogni sostanza l'uno o
l'altro del due Enti su indicati:
• ... annullo ogni mia precedente disposizione testamentaria. Nomi-
no mio erede universale la Direzione Generale Opere Don Bosco con
sede in Roma (oppure l'Istituto Sa/es/ano per 1s Missioni con sede in
Torino) lasciando ad esso quanto ml appartiene a qualsiasi titolo, per
gli scopi perseguiti dall'Ente, e particolarmente di assistenu e bene-
ficenza, di istruzione e educazione, di culto e di religione•.
(luogo e data)
(firma per disteso)