cetta di vivere, in pienezza d'impe-
gno, questo progetto di santità.
Questo Regolamento, maturato
nello sforzo di Don Bosco di fedeltà
allo Spirito di Dio e alla storia dei
suoi giovani, è motivo oggi della no-
stra risposta come figli di Don Bo-
sco, per consolìdare estendere, e per
approfondire in noi ed in altri, que-
sto progetto di santità salesiana e se-
colare.
A questo proposito sono opportune
alcune considerazioni sul Regola-
mento che oggi abbiamo discusso e
che domani verrà revisionato ed ap-
provato.
Questa Regola di vita, appare
come il Codice del!'Alleanza tra lo
Spirito Santo e un gruppo specifico
nella Chiesa: è un libro di vita, spi-
ritualmente direttivo, aperto e col-
locato nel livello più alto della vita
cristiana secolare ed impegnata:
esige pertanto la conoscenza, l'ap-
prezzamento personale e la fedeltà
nel quotidiano. Diventa così una for-
te esperienza di Vangelo.
Infatti:
1) È un cammino vocazionale: è
un modo insigne per rispondere ad
una chiamata. Questa Regola di vita
ci offre un'immagine completa della
propria vocazione, e lo fa con certez-
za ed autorità.
Rifacendosi al Fondatore, svilup-
pa con autenticità l'itinerario evan-
gelico per vedere i valori e i dina-
mismi spirituali ed apostolici; offre
una piattaforma di sicurezza spiri-
tuale che sostiene e stimola la crea-
tività di chi s'impegna in questa de-
cisione di vita.
Inoltre, come Regola, orienta in
forma stabile la ricerca della pienez-
za della carità, specialmente pasto-
rale, salesiana. Guida con realismo
lo sforzo ascetico e fa crescere nello
Spirito del Fondatore.
È, in qualche cosa, una ispirazione
dello Spirito che offre al Coopera-
tore una modalità stupenda per vi-
vere il suo impegno cristiano. È una
proposta di vita, alla quale si rispon-
de con una vita veramente impe-
gnata.
2) È un modello carismatico: lo
Spirito Santo nel dono alla Chiesa di
questa vocazione specifica, fa sì che
questo strumento - la Regola di
vita - definisca i tratti fondamen-
tali del carisma, come espressione
unitaria di questa vocazione; supera
così qualsiasi diversità culturale.
Come forza di unità carismatica
integra e fa convergere i dinamismi
personali in una vera unità perso-
nale peculiare, dove Cristo, il Signo-
re, è il centro principale, esistenziale
di chi è chiamato a vivere questa
chiamata. Chi opera unito a Cristo
rende nuova la storia e diventa mo-
tivo di salvezza di molti, specialmen-
te dei giovani. Quindi, comporta una
forza per vivere la propria integra-
zione personale, centrata nel Signo-
re Gesù, e fa sì che il Cooperatore,
nella trasparenza della sua vita, di-
venti una persona completa, fattore
di unità nell'esperienza dello Spirito
e della missione salesiana, e testi-
monianza di unità vocazionale nella
Chiesa nel Servizio ai giovani.
3) È un costante confronto col
Vangelo: la Regola di vita indica
con concretezza e realismo le scelte
da fare per vivere oggi il Vangelo,
segnala gli elementi ascetìci e p~-
tici per assimilare Io spirito del Fon-
datore, rende chiara la mente e il
cuore del Cooperatore, come laico
impegnato, mettendo al confronto la
propria missione salesiana con altre
possibilità di vita e d'impegno cul-
turale ed apostolico.
Offre delle possibili.tà di espressio-
ni profetiche per saper annunciare il
vero servizio all'uomo, ai giovani, e
per saper denunciare con coraggio
quando la legge del Signore non è ri-
spettata o quando si calpestano i di-
ritti della persona nella odierna so-
cietà. Indica i mezzi e gli atteggia-
menti per una testimonianza fedele,
umile e valida per iJ nostro tempo.
È sostegno nelle difficoltà, ed è
cammino di pace interiore e di gioia
spirituale nella ricerciella volontà
di Dio. È la chiave di in rpretazione
per amare e salvare i gio ani, come
inquietanti ed esigenti destinatari
dentro le problematiche vissute da
una società in trasformazione cul-
turale, sociale e politica. La Regola
di vita è il modo concreto, salesiano,
per vivere con sincerità il Vangelo di
Gesù Cristo.
In sintesi: la volontà del Signore,
manifestata attraverso la Regola di
vita, secondo l'ispirazione di Don Bo-
sco, non esonera, non toglie l'inizia-
tiva, né la responsabilità personale.
Liberamente si entra nell'Associa-
zione, liberamente si rimane e libe-
ramente si può andare via. Ognuno
sappia rispondere con responsabilità
alla chiamata del Signore. La Re-
gola non tratta di una enumerazione
di cose da fare; ma è un ideale da
raggiungere, è un compito da svilup-
pare, è una missione da portare
avanti come cammino di santità e di
salvezza.
Allora, come comportarsi di fron-
te a questa Regola di vita?
1) Conoscenza e studio. La Regola
di vita è un impegno serio, persona-
lizzato; suppone una conoscenza
adeguata delle mete che si vogliono
raggiungere, e dei mezzi che si de-
siderano adoperare.
Quindi:
si richiede una conoscenza atten-
ta, personale, costantemente aggior-
nata ed illuminata attraverso dei
commenti, studi e orientamenti va-
lidi. Questa conoscenza fa parte di
una cultura salesiana, di sintesi tra
la storia che si vive e i valori e le
scelte proprie dell'impegno preso.
Inoltre si deve estendere alla pro-
pria famiglia, al gruppo o Centro di
riferimento salesiano in modo da ga-
rantire un certo livello culturale ne-
cessario per le intese, gli accordi e i
lavori comunitari.
Ignorare la propria Regola di vita
è segno di disinteresse vocazionale,
è manifestazione di decadenza spi-
rituale ed apostolica, è indice di su-
perficialità nel modo di far conosce-
re le proprie convinzioni e scelte nel-
la vita di ogni giorno.
2) Simpatia e coerenza verso la
Regola di vita: implica condividere
la stessa visione, gli stessi sentimen-
ti, e la stessa missione del Fondato-
re; è amare Don Bosco, e con Lui
amare Gesù Cristo, la Madonna, i
giovani bisognosi; è dimostrare sti-
ma verso il patrimonio spirituale e
apostolico ricevuto da Don Bosco e
viverlo coerentemente in famiglia.
Simpatia, infine, per chi vi accom-
pagna in questa vocazione: i vostri
fratelli salesiani e le Figlie di Maria
Ausiliatrice; simpatia e cordialità
verso ogni gruppo della Famiglia Sa-
lesiana.
3) Limpida e generosa adesione:
se c'è vera conoscenza e sincero ap-
prezzamento, allora ne segue una
adesione attiva, operosa, creativa
che incarna ogni giorno questo pro-
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