PER I° NOSTRI MORTI
SALESIANI DEFUNTI
Coad, Pietro Ferrarls t a Bost,on (USA)
a 59 anni.
Uomo di grandi doti d'intelligenza e di cuore,
era molto preparato nel campo della ae-ricol-
tura scientifica. Fu insegnante a Cumiana
mentre dirìgeva una rivista agricola na.zionale,
e preside al reparto di agricoltura dell'istituto
del Colle Don Bosco. Passò in seguito negli
Stati Uniti dove fu di gronde aiuto nell'av-
viare la nuova scuola agricola • Don Bosco• a
Huttonste1 Virginia. Fu poi consultore per lo
sviluppo di UnR scuola simile a Santa Cruz,
Bolivia. ·odi tornò negli Stati Uniti dove
svolse mansioni dtinsegnante e consulente in
diversi nostri istituti. Fu l ' uomo de.l lavoro
intellì.gente e ~acrificato, sempre al servizio
dei Riovani.
Sac, Gi useppe Omnc h cr t a Muzzano
(Jtalia) a 92 anni.
La sua lunga vita fu tutta consac,ro.ta al ser-
vi.zio ciel Signore e dei fratelli, in un lavoro
coscienzioso e spesso diffidle: direttore, par•
roco, catechista. maestro, confessore fino agli
ultimì giorni. D. Giuseppe è passato rr• noi
come l'uomo semplice e buono, dalla fede
limpida, di un candore incantevole, e c,ome
l ' uomo del lavoro perenne, Sapeva conqui-
stare le simpatie d1 tutti coo la sua giovialità
c. serenità di spirito, con la cordiaUtà e l"ine-
sauribile ottimismo. Queste simpatie si con-
cretizzarono, durante la guerra, in aiuti pre-
-ziosi per iJ sostentamento degli aspiranti e
con.fratelli, Attribuiva tutto questo a Maria
Ausiliatrice. Per essa nutriva una vivissima
devozione che comunicava agli altri. Fu puTe
de,·otinìmo di D. Bosco e dì S. Giuseppe.
La sua fede non si fermava a queste manife-
stazioni ma per-meava tutta la sua vita, e in
primo luogo la sw, obbedienza e disponibilità
per quanto gli veniva chiesto o proposto dal
Superiore.
Sa c. Mario Salatllnl t a Roma a 6 r anni.
Attaccato oUa Congregazione e- a Don Bosco,
amo sempre il 1-avoro, a cui si dedicò con
impegno e sacrificio, Sotto una scorza un _po'
rude nascose un cuore semplice e ge neroso.
Le alterne vicende della sua lunga malattia,
sopportata eon spirito di fede e di amore, ri-
vcla.rooo la sua forza spìritua.Je e un-a elevata
formazione religios-a,
Sac. Giuseppe CrucUlà t a Mazzarino
(Caltanissetta - Italia) a 62, anni.
Cresciuto in una famiglia profondamente cri-
stiana, maturò la sua vocazione tra i figli di
Don Bosco insieme ad una sorella tra le F.
di M. A, Fu sempre dedito al lavoro educa-
tivo nell' insegnamento dcl1a Religione nelle
scuole e nel ministe.ro sacerdotaJe spc.cie tra
i giovani di Oratorio. Mentre ritornava a casa
in motorino, dopo aver svolto la lezione di
Religione nelle scuole statali di un vicino
paese, per un incidente è caduto. 'Raccolto da
pa.asanti e ricoverato all'ospedale, dopo due
giorni di sofferenze ha reso la sua bell'anima
al Padre celeste. Preghiamo fraternamente in
suo suffragio.
COOPERATORI DEFUNTI
Giu seppi na Aclelalde Rovitro t a Torino.
Fin dai primi anni imparò da papà e mnmmn
ad amare le Missioni e ad aiutare i mis.sionaci.
Fu particolarmente delicata e benefica verso le
vocazioni missionarie aalf!Siane:, che aiutò con
generosità fino alla fine della sua vita.
Pasquale Laudato t a Materdomini di No-
cera a 68 anni.
Padre di due figli. missionari salesiani in Amaz-
zonia (don Luigi e don Francesco), non poté
esse.r~ da loro confortato negli ultimi momenti.
m.a senti presente: la Famiglia Salesiana che si
strinse numerosa e commossa attorno a lui, a
mamma Maria e ai familiari per far sentire
l'amore grande di Don Bosco pe r ehi gli ba
donato i suoi figli.
Giuseppe McrcaUl t a 92 anni.
Dopo una vira spesa :per Dio, per la famiglia
e nel servizio m ilitare della Patria, sopportò con
coraggio e rassegnazione un11 lunga e dolorosa
malatria. Con gioia enltÒ nella Casa del Padre.
Beatrice Trabucchi.
Fu segretario del Consiglio dei Coope.ratori
della sua zono, e spese la vita nel fare del gran
bene a tanti. Ebbe un amore arande per Don
Bosco, e seppe vivere cristianamente a.ncbe l'ul-
tima, dolorosa. e lunga malattia con cui Dio la
chiamò o. sé.
Michele Boscla t a Messina a 77 anni.
Dei sei figli che Dio mandò alla sua casa, fece
o. metà con Don Bosco: don Pietro è nùssìo-
nario in Brasile, don Luigi lavora in Sicilia,
sr. Graziell• ~ Figlia di M. Ausiliatrice. La sua
serenità di spirito, la giovialità, l'ottimismo,
frutto del suo abbandono in Dio, sono il più
dolce ricordo per quanti l'hanno conosciuto.
Ogni anno faceva i suoi Esercizi Spirituali coi
Cooperatori Salesiani, ai quali apparteneva,
dando luminosa testimonianza di fede. Padre e
sposo esemplare, lascia un esempio di immensa
fiducia nell.a Divina Provvidenza.
Piera Maso;ola l n Cogbl t n Milano a 69 anni.
Con vera fede, avviò i suoi quattro figli fin dalla
primissima età alla Con1unione quotidiana, con-
vinta che • è il Signore che educa alla bontà e
alla pure22a •. Quando Dio chiamò un figlio e
due figlie nella Famiglia Saleriana, si $enti
madre fortuo3ta e felice, pur nel distacco dolo-
roso. U'nn lunga malattia la costrinse in situa-
zione penosa per conti onni, ma dal 1973 ebbe
la viva gioia di ricevere ogni giomo Gesù_ Eu-
carestia dalle mani di una sua figlia suora. Ha
lasciato scritto nel testamento spirituale: 1 Siate
aempTe sereni, e se. la sofferenza verrà a bussare
alla vosrra porta, pensate c:he il buon Dio vi
vuole più vicini a Lui sulla via del Calvario, e
eh.e vi aiuterà, insieme alla sua e nostra Madre
celeste, a porta.re la Croce•·
Glusitppe Barbero t a Canelli a 87 anni.
Uomo semplice, generoso e silenzioso, educò
cristianamente i suoi figli. li suo sorriso inalte-
rabile era. la manifestazione del suo animo e
Pesprcssione delle sue virtù.
Mons. Felice Pcrdlnl f a Codogno (Milano)
• 84 anni.
Fu per 38 anni Rettore del Santuario di Co-
dogno. Svolse importanti funzioni in due cause
di beacifìc.azione, e fu custode delle Sfj. Reliquie
della diocesi di Lodi. Fu puye insigne benefat-
tore dell'Opera Salesiana.
Ro berto Panfilo t a Vilminore di Scalve
(Bergamo) a 68 anni,
Forse fu la sua infan.zfa travagliata a fargli sen-
tire la paternità come missione, e a fargli stì-
mare ed am;,re Don Bosco, padre degli orfani.
Ebbe dieci figli. Di essi, quattro sono sacerdoti,
tre nella Congregazione Salesiana. Fu Coope-
r-atore convinto e app:usionato.
Gino Lcnsl f a Finale Ligure a 86 anni.
Nato a Pisa e trasfe.rìtosi con la famiglia a
S. :Benigno Canavese, all'età di 8 anni fu ac-
colto daj Salesiani. Morta la mamma, entrò
nel Collegio di Don Bosco a Milano, appena
ultim,ato. Dovendosi quindi trasferire a Gcnov11-
Sam.pierdarena, fu accettato tra gli allievi della
Scuola Tipografica de.i Sa lesiani, distinguendosi
sempre per applicazione e bontll. Conobbe per-
sonalmente Doo Bosco e il Beato Michele Ru•,
e gradiva ricordarli quando incontrava gli amici
exallievi sale8iani, assaj numero.si nella zona di
Finale Ligure dove lavorava.
Olga Sangulnettl t a Roma.
Molto devota dì Maria Ausiliatrice e di Don
Bosco, benché ormai abitasse as&ai lontano,
ogni anno si recava a pregare presso i loro
altari nella chiesa salesiana di Vìa Marsala.
Aiutò sempre nei limiti delle sue pouibilità
le Opere di Don Bosco.
Maddalena sass o t a Trofarello (Torino).
Fu ex-allieva delle Figlie di M. Ausiliatrice
e zelante Cooperatrice salesiana. Aiutò s.pe-
cialme.ntc le missioni dell'India, sicura che
• chi dà ai poveri riceverà. il centuplo da Dio•·
Teresa Imperlale t a Frogag-nano.
Fu madre di 13 figli, e fu sempre lieta di aver
donato una figlia al Signore nelle FMA. Fu
fervente Cooperatrice salesiana. Lu suo. vita
fu una continua sofferenza fisica, accettata con
rassegnazione cristiana. AlJa figlia religiosa
augurava sempre che fosse felice di seguire
da vicino Ges ù. e a Lui tutto offrisse per la
santificazione propria e per quella dei genitori.
fratt,lli e parenti.
S. E, Mo n ,. Vittorio Long o , Vescovo tito-
lare dì Lorina, Ausiliare del Card. di Napoli,
t a Napoli a 73 anni.
Fu per molti anni Direttore Diocèsano dei
Cooperatoci Saleriani, •mmiratore di D. Bosco
e della sua Opera, ne viste lo spirito, che dj..
venne regola del suo apostolato, sia quando
fu Assistente Regionale dell' A.C.I., sia poi
come Vicario Generale e Ve.scovo Ausili.are.
Pochi giorni prima di morire invitato ad espri-
mere. il su.o pensiero in occasione della. e Set-
timana Europea di studio sulla Formazione
del Coopcnitore ,, disse con calore: • I sa-
cerdoti diocesani hanno bisogno di D. Bosco,
oggi soprattutto. D. Bosco è quanto mai
11.ttuale1 per capi.re i giovani e per rendere
fruttu.090 l'Apostolato sacerdotale, mediante
J'unione con Dio. l'amore all' Eucaristi_a, alla
Madonna e al Papa. J sacerdoti, la Chiesa
tutta hanno bisogno di D. Bosco. Fatelo co-
noscere•·
Era sempre disponibile per ogni richiesta
salesiana; non mancava mai agli incontri an-
nuali dei Cooperatori e a quelli dei Sacerdoti
Exnllievi--Cooperatori, animando ed incorag-
giando tutti con Jm sua presenza, con la sua
pa-ro1a e con la dolce~za e delicatezza del tratto.
Dio lo chiamò • sé nell'atto di distribuire
l'Eucaristia ai fedeli durante la S. Messa, che
tu l'ultima della sua vit~. • f!: troppo grande
l'uomo, figlio di Dio, per chiudere la vita
per •caso», ebbe a dire l'Arcivescovo di
Napoli. Card. Ursi, durante il rito funebre.
Se Dio presiede alla nascita di ciascun uomo,
non può essere assente alla chiusura della sua
vita. J:: il Signore cbe ru, voluto cbe Mons.
Lonijo concludesse la sua vita terreno. c~le..
brando l'Eucaristia•.
Per quanti ci hanno chiesto informazioni, annunciamo che LA DIREZIONE GENERALE OPERE DON BOSCO con sede In ROMA, riconosciuta giuridica-
mente con D. P. ael 2-9-1971 n. 959 e L'ISTITUTO SALESIANO PER LE MISSIONI con sede in TORINO, avente personalità giuridica per Decreto
13-1-1924 n. 22, possono legalmente ricevere LBgati ed Erediti,. Formule legalmente Valide sono:
se trattasi d"un legato: «... lascio alla Direzione Generale Opere Don Bosco con sede in Roma (oppure ali'Istituto Salesiano per le missioni con sede
in Torino) a titolo di legato la somma di lire .... . .. • . (oppure) rimmobile sito in ..•.. ».
se trattasi, invece, di nominare e rede di ogni sostanza l'uno o l'altro dei due Enti su indicati:
«... annullo ogni mia precedente disPoslzione testamentaria. Nomino mio erede universale la Direzione Generale Opere Don Bosco con sede in Roma
(oppure l'Istituto Salesiano per le Missioni con sede in Torino) lasciando ad esso quanto mi appaniene a qualsiasi titolo».
34 (luogo e data)
(firma per disteso)