PER I NOSTRI MORTI
SALESIANI DEFUNTI
Coad. Francesco Monticone t a Torino-
Valdocco a 63 anni.
Entrato a I VTC.a carne vocazione 3dulta. pa.rtl
per le missioni nel 1039. Lavorava nelle zone
più abbandonate de)PAmazzonia, a 4 giorni di
cammino dall.a cosiddetta ci-viltà. L'unica ri..
sorsa della sua comunità era un trattore con il
quale contava di prepara.re uno pista nella fo-
resta e s cavare un e.ano.le per irrigare una pi•n-
tagione. di banane. Ed c.ra una comunità ri.cca
di 90 piccoli Kiva.ri e di una tettoia casa-scuola.
NegU ultimi A"iorni di vita è venuto un suo
Indio • trovarlo. Spalle larghe, muscolatura pos-
sente, era commosso come un bmn,bino davanti
nJ suo grande arnico che moriva.
Sac. Pietro Arneodo t • San Maurizio Ca-
navese.
Per 37 anni si ~ prodigato nelle comunitù di
Novara, Maroggia, Borgo San l\\fartino, Biella:
insegnante ed economo, as!Cistente ed... ins:r-
viente an•occorrcnza. Sacerdote .sempre.
Con cuore sacerdotale ai spese da ultimo per
l'assistenza spirftuale ai malati. Di anitno buono
e semplice appre1.z11vn lo concordia e l'amicizia.
Ne diedero testimonianza i numero.si compagni
ed amici che furono presenti alle esequie, do...
ltnti pt"r I-a sua improvvisa ed immatura scom-
parsa.
Sac. Ettore CastoJdl t o Campo Grande
(Mato Grosso • Brasile).
Per tanti anni fu Parroeo e Direttore zelante
dell'Oratorio S. Giuseppe in quella cittù del
Maro Gros.so che egU vide tra.sformarsi da cit-
tadina in un srnnde c:entro di oltre TOO mila
abitanti. Salesiano di cuore aperto. seppe at-
trar-re la gioventU che educò oll'umore di Dio.
Come missionario, ancoru negli ultimi mesi di
vita si spinse in viaggio apostolico fino oi con-
fini del Pa.raguay affrontando disagi e fatiche
che stroncarono In sua salute.
S.ac. Celestino Abbate t a Corigliano d'Q.
tranto (Lecce) a 7~ anni.
Si era fatto salesiano per esse.re missionario e
cosi ottenne di andare nel Paraguay. Per n,o-
tlvl di salute dovene ritornar~ dopo solo J anni
con g.ra.ndc sacri.fido. Ma l'umore. per le Mis-
sioni lo conservò tutta Ja vita. Avev$i: il talento
pratico delramministrntore. -Altro campo di In-
VOTO in cui profuie le sue energie sacerdotali
furono le confessioni. Era infaticnbile e pareva
dimtnticare tutti gli altri impegni fino a quando
l'ultimo penitente non fosse staro soddisfatto.
Era felice quo.odo poteva cbnfessare i paesani
e dialogare con essi nel nativo dialetto greco-
corigliancse. Pieno di. bonu\\ &3peva cattivarsi
l'animo di tutti col buon trntto che lo distin-
gu~va. Chi lo avvjcinavo ri ma.nev11 conquistato
dal suo fare bon<trio e foc&o e nollo stesso
tempo schietto e fermo e gli :I.li affezionava per
sempre. Negli ullimi te<npi di dolorè offri la
sua vita per le voca:z.ioni.
Sac, Luigi Rossetti t a Estoril (Portogallo)
1 81 anni.
Mori vittima <li un collaS<lo cardiaco. Ci ha la-
sciato l'esempio di una ~·ito piena. Nelle dive.ne
mansioni che gli affidò l'obb•dicnzn si distiru,e
per la sua laboriosità apostolica. soprattutto ntl
ministero del confessionale, per il suo gl!nio
umori-stico e u.Hegro1 e per il :,:uo spirito di fede
e di amore alla (.;on~re~azionc. l\\lon sulla
brccCJa. Gli ultimi 22 anni f-u con&ssore ricer-
caro dalle Comuni,~ della zona e dagli alunni
e fedeli delJa nostra <appella di Estoril. Era un
uomo di Oio. come era stato suo fr:ttello
P . Ern\\inio. Dì temperamento gioviale, mance-
ncva l'n.llcgria tra i confratelli e i giovani con
le sue battute e barzeJlettc ~pontanee e nrgure.
A contatto eon le grandi figure di salesiani come
don Rua. don Albera, card. Caglìero, che àcor-
dava con ofl'etto1 si formb nell'amore di Don
llosco e a.Ila Congregazione e nelPndempi.mento
dei suoi doverà religiosi con,e c.spressione. c:hinra
della sua fede.
Sac. Luigi BorseUo t a Torino-Agnelli a
80 anni.
Per 2-2 anni Cappellano militare, pe.r 2.5 Cap..
_pellnno ol • Ferrunt:i Aporti •, l'anrica « Gene-
rala • dj Don Bosco, don Luigi Bonello hn
svolto un apostolato n.lesiano e sacerdot ale fuori
delle comuni strutture della Congregazione, ma
con il cuore e lo ~pìrito di Don Bosco.
Per don Albera e don Rinald1, da lui personal-
men,c conosciuLi, ebbe sempre una profonda
v~ncrazione èd un grod1tiHimo ricordo.
11 ricco medaglie.re attesta i tanti .riconoscimenti
avuti per le sue be.ncmerenz.e. La medaglia µerò
pill gloriosa per lui fu quella di essere stato
sempre e dovunque • Sacerdote •·
Coad. Massimo Barbieri t a Betlemme
(Israele) • 6, anni.
Per 36 anni lavorò a Betlemme e per 7 in
Aleppo, sempre c:.ome viceca-po o cn po sano.
La r-.ara competenza tecnica lo rese noto in
T~rra Santa e in Giordania, fin quasi olla ce-
lebrit.\\, pa.rtie,ola.rme-nte negli ambienti ecc:ilesia-
stioi e religiosi. Il maggior me.rito pe.rb sta nelln
tcstimonfo.nzo, dat.a ovu.nque, di autentico ,mie-
si.ano coa.dlutoTe, ftdele allo spir;ito dèl Fonda-
tore. Per I oumcros.i cxaUicvi, per le loro fa-
miglie e per i tanti conoscenti, il s1g. Barbieri
divenne. e rfmnrn\\ !&emprc un P"-nto di riferi-
mento sicuro, che oricnra e .sorregge ne!lla vitz
cristiana. Ha insegnato bene e ha dato l'esempio
di uomo compito e di religioso convinto e coe-
rente.
Sac. Vittorio Bardelli t n Sesto S. Giovanni
(Milano) a 60 anni.
Visse la sua voca"Zione salesiana nell'nttività sco..
lutioa. Dotato di vivace intelligenza, di buona
prcpcira.zionc C\\Jlturalc e favorito do un cant-
tere amabile, ebbe facile entratura pre~so i ~io-
v-aru che lo conrraccambiarono con sincera st1m11
e ammirazione. Le no.stre comunità di Moden:i,
Bologna, Milano, Treviglio, Parma lo conob-
bero zelante sacerdote, apprezi.::11:0 insagnuntc,
cordiale: confratello Destinato recentemente alla
ca-sa di Sesto S. Giovan'ni anche per essere più
vicino alla mamma da anni immobilizzata in un
Jctto, ebbe i _primi sintomi del n,aJe che inuso-
rabihnent<", nonostante 1iJH interventi dell!t
scienza: mcc'jca, doveva portru·lo precocemente
alla tomba. Mori circonc;lnto doll'nffet10 dei fo-
miliui e sostenuro dalle preghiere dei con!ratelh.
Sac. Giuseppe Galliani t a li C:aà-o (Egitto)
a 64 anni.
Entraro ormai giovanotto ncll'as-pi.rantato mis-
s-ionnrio d'lvrea, c.ompletò la suo formazione in
Terra Santa, Jovc fu ordinato sacerdote. Come
tale lavorò in va.rie case. d..?IPj!i.pettoria. Neg1i
ultimi 15 anni fu confea!-!ore ctl Cairo. Visse
profondamente, con cnturi2'imo e cocnmza la
vocazione Ji s-ac-erdote•educntore e ne esercitò
la m1.ssione in uno sule deJ?nO dì 11mmìraz:1orn:
e di imi,,tziunc. L3 -sua dlruiion~ spirituale en,
molto apprezzarn da religiosi e mohJssi.mo dai
gjovani. L"accoglienza paterna, la comprèn.sione
umana, la c.h.iarczza di giudizio, i modi inco-
raggianti al bene1 facevano desiderare il suo mi-
rùuero. A q-ue;sto univa l'in..,e.gnamento che non
volle interrompere se non di fronte all'inesora-
bilità del male che doveva portarlo all'eternità.
Sac. Rosar io LJvatlno t o Palermo a 9z aani.
Fu buon religioso, educatore salesiano attivo,
rffponsabile ed amico dei suoi allievi. Inse-
gnante, conslglicre, catechista valente, seppt,
infondere negli alunni. oltre la cultura, una pro-
fonda devoz.iont: a Maria .Ausiliatrice e a Don
Bosco, che traluceva dal suo viso, d-:al suo con..
tegno e dnl suo sorri$o sempre $ereno e ,'Oo-
viale. Nell'età matura, finché forze e salute lo
perm.isero, godenero i frutti della sua profortda
dcvoz.ione mariana Je F.M~A. e Je alunne dei
loro istitui..i a cui }' obbedienza l'aveva destinato.
Sac. Mario Zocchl t n VcrcclJi a 6s annj,
Dedicò tutta la sua vita sacerdotale salesiana
olle missioni deil'!ndì.a, dove è .ricordato con
srim.a e vcncra:tiont per l'attività indefessa, il
gr:.nde zelo e la v-ita religiosa esemplare. Rieo-
trato in ltaliu per motivi di salutc1 trnscorse gli
ultimi dodici me•i di vita nella casa di Vercelli
continuando. secondo le possibilità. il l11voro
per Je mis~ioni, che sempre ricordava. e di cui
continuamente parlava entusiasmando giovani,
confratelli e quanti lo ascolta vano.
Sac. Giovanni De BeUI t a Pordenone (ltalia)
• 65 anni,
La chiamJlra di Dio lo trovò obbediente e se-
reno. Da lungo tempo or-mai si preparava al-
l'incontro co1 Padre. 11 suo cuore buono e pieno
di armonie non sos.te.neva più lo slancio di vita
e l'ansia salesiana di apostolato. Dotato di fi..-.c
sensibilità t dt!lietttczza, suscitava io tu.tti quelli
che incontra,re amidzia duratura in uno stile dì
fraternità salesiana. Portò nel diuturno lavoro
della scuola, sacrificato ma lieto. unn avvedu ta
vigilanza di ani, gesti e parole, con una didat-
tica paizicnte che forgiava i ragazzi alla &cienza
e nUa vita. ~la il mezzo più suo di comuoica-
tionc e di educaziont fu la musica, lntcsa come
interpretazione dell'anima dei giovani che è le-
tizia e liberti.. Nelle cn.sc di Veroru:i, Trento,
Gorizia, Moglfano e Pordenone 1Jisciò largo
rimpianto di sé.
COOPERATORI DEFUNTI
Mons. Alessandro BeUuccJ t a Fermo (/\\P).
Di famiglia tradiz.iomalmente. am.1ca della Con-
gregn.zione Salesiana. dcdicà tutro la suo lunga
vita ai giovani, specialmente. nell'insegna-
mento. Fu stimatissimo insegnante di Reli-
gione nc,ll'lstituto Tecnico Industriale di
Fermo, il primo del gene.re sorto in Itnlia.
Luigia Pronello t a Piossdco • 58 anni.
11 suo ricordo e il suo esempio vivono nel c.uo.re
di chi la conobbe.
Irma Borino t a Villata.
Sposa esempio.re e donnn di preghiera, fu
felice di aver donato al Siijnore l'unica sua
figlia, Suora di Maria Ausiliatrice. Fece della
Me!sa il centro della ..su a giornate. e l'unica
pena degli ultimi me.si fu quella d.i e$serne
impedita. t tornata serena :,l)a Ca•a del Padre
dicendo • Atnen •·
Per quanti c l hanno chiesto informa:ilon!, annunciamo che LA DIREZIONE GENERALE OPERE DON BOSCO con sede in ROMA, riconosciuta giuridica-
mente con D. P. oel 2-9-1971 n. 959 e L'ISTITUTO SALESIANO PER LE MISS IONI oon sede in TORINO, avente personalità giuridica per Decreto
13-1-1924 n. 22. possono legalmente ricevere Logoli od Eredità. Formule legalmeme valide sono:
se trattasi d'un legato: «... lascio alla Direziona Generale Opere Don Bosco con sede in Roma (oppure all'Istituto Salesiano per /8 missioni con s.ode
in Torino) a titolo di legato la somma di lire ....••.•. (oppure) l'immobile sito In ... , . ».
se trattasi, Invece, di nominare erede di ogni sostanza l'uno o l'altro dei d ue Enti su indicali:
e ... annullo ogni mia precedente disposizione testamentaria. Nomino mio erede universale la Direzione Generalo Opere Don Bosco con sede In Roma
(oppure l'Istituto Salesiano per le Missioni con sede in Torino) lasciando ad esso quanto ml appartiene a qualsìasi titolo».
34 (luogo e data)
(firma per disteso)