PER I NOSTRI MORTI------------~----..
PREGHIAMO
SALESIANI DEFUNTI
Sac. Gio vann i Ferrarese t a Varese a 59 anni.
Mentre camminava. per una via centrnlc di
Varese. a poche centinaia di metri dnll'Istituto,
un'improvvisa parnlisi curdiaC!.tt lo stroncò in
un ìsro.nte. Forse Don Giovanni non sj accorse
neppure che sta.va morendo, ma alla mor-tc si
preparava da lunghi anni in soffcrenz;a e pré.•
ghiera. D'intelligenza metodica e brillonte,
compì gli studi presso la Gregoriana di Roma,
O\\'t tonsegui i R'.rad.i accademici. Già da chie-
rico e poi da snrcrdote insegnò filosofill negli
studentati di Foglizzo e di Nave, ;Presto però
il Signore s; lnscrl nella sua vita con una
grave croce: un progressivo esaurimento cui
si ag~iunsero ,·ati disturbi lo ridussero ine~
sai-abilmente all'impotenza. 1mpossibilitato di
agire, passavu molte ore giornaliere in chiesa.
Con la sua preghiera permeata ru fede e amore
attirava que.Ua forza divina che trasforma il
mondo, e richiamava anche noi, immersi nel-
l'attività assorbente_, a ,..-alori superiori cli fede.
Per questo egli rimarrà in gratitudine nel
nostro .1:icordo.
Saç, Adamo SalUPPo t o Goohen (New York -
USA) a 70 anni.
Mod imp.covvisamente, però in gra.ndissim.a
pace, poche ore dopo aver celebr:J.to il suo
trentasettesimo anniversario dell'ordinazione
sace-rdotale. Nato in llalia e tra"$ferìtosi con
] 3. fa-mig-lia in America, frequentò il Manhattan
College per gli studi superiori. Poi 1e_ntl la
vocazione Aacerdotale i più rnrdi, ai tempi di
don Pittini quella salesiana. Espletò varie
1
mansioni salesiane, se.rviz-levole ed umile verso
i confratelli e .gli aspiranti <li Goshcn.
Saç, Emilio Lensi t a C6rdoba (Argentina) a
87 anni.
1n questi anni i salesiani dell•ispettoria vede-
vano in lui l'ultimo dei grandi missionari
della prima Ot:'1, La su.a intera vita fu consa ..
cr-sra olla n1issione di educare f giovani nei
nostd collegi e oratori, e alle cure pastoraH
nelle nostre p~cocchic. La sua « passione
dominante • fu la çatec.hesi e la preparn7,lone
dei bambini della prima Comunione, e l'insULn-
cabilc dedicazione al ministero delle confes-
sioni. A qut!sti ministeri dedicò le sue energie
quasj fino alla vigilia della ,ua morte.
Coad. Vlnce.n"o G'riinthann er t • Penz-
berg (Germania) a 66 anni.
!\\-tolti lo conoscevano soltanto come • Vincen-
zo•. Così fu chiamato quando era portinaio in
diverse ca.se e quando foce.\\•a da quidn per la
l!ngun tedesca nelle Catacombe <li S. Callisto
a Roma. Per molto tempo snran-no ricordate
le sue doti musicali. Acutamente l"ncia.vp. le
sue battute rallegT11ndo la vita salesiann dì
ogni _giorno. ln quale grado sfo stnto credente1
pio e fedele. a Don Bosco riusciva a capirlo
solo eh.i lo conosceva bene. Lo fu ~ra.mente.
Sa ç. Giovanni De Belli t n Pordenone. Da
molti mesi le condizioni della sua esistenza
era.no strettRmcnte pl'.'ecarie per grave scom-
penso cnrdia.c.01 ma la ,ua partenza repentina
addolora 11ssai. Conserviamo con fraterno af-
fetto il ricon.lo di lui. salesinno c::duc.11tore,
mac.stro entusiasta di .-trce ed attività musicali,
Jieto ed esperto alln guida di schiere giovanili,
a Yeronn, n Gorizia, a Trento, a l\\logliano ed
a Pord~nom:.
COOPERATORI DEFUNTI
M on s. E'elic:e Bonomlni, Vescovo di Como
t a Como • 79 onni.
ln 26 anni dì episcopato a Con,o ha pereprso
la Diocesi moltissime volte, ha incontrato La
sun ~ente in occasioni divc.rsissi.me, ha perl.ato
con tutti con quc:J la sua parola chiara e forte
degli anni più belli del suo opiscopato. Rìcor-
diam6 il Vèscovo nella solennità delle celc-
bu.zioni, ne.Ila forza della sua autorità, ma
soprat.tutto nel suo a.rteggiamento dì pre-
ghiera. Molte volte abbiamo sentito come lode,
al di sopra di tuue te altre, questo: i ~ -un
uomo di preghiera •· Ora possiamo aggiun-
gere: • Fino alle soglie della morte•. Nel
1962, quando D. Riccerj e.ra Direttore Gene-
rale dei Coop-crntod.1 abbiamo organizzato in
questa Diocesi due convegni di Sacerdoti Dio-
cesani - scrive don Rodolfo Vignnto -: uno
u Como nel Seminario M.aggiore e l'altro a
Sondrio prcHo l'Istituto Salesiano. Il Ve.scovo
li ha presieduti tutti e due, presenti O. Ricce:r:i
e il nostro hpettore di ~lilano. I Sacerdoti
Diocesani partecipanti furono o]tre un centi-
naio in ciascuno dei convegni e moltis,lmi si
iscrissero nell'Associazione. fn particola.re, a
me che ero delegato regioruile il Vescovo rac-
comand0 dj controllnrc bene 1-a sua iscrizione,
perché vo)e,·a essere Cooperatore Salesiano.
Lo era gil\\ ùa molti annil
S. E. Mons. Giova nni Budc:o, Arcivescovo lit.
di Leucade e Visitatore Apostolico Emerito
degli Ucraini, t a Roma a 83 anni.
Per oltre 26 anni, dal 28 luglio 1945 al 29
1,overnbl""e t971, aveva svolto instancabilmente
l'incarico di Visitarore Apostolico dei circa
500.000 profughi ucraini tra.s(eritisì nell'Eu-
ropa ocddentale d.opo l'ultima guerra mon-
dfale. Creatore. e protettore dì numerose
scuole cd istituzioni scienti.fiche e culturali
ucraine in Germania e Francia. P-reporò il
terreno per l'erezione degli Es11rc:ati Apostolici
per ì fedeli ucrainì di Fnrncio., Germania e
Gran Bretagna, di B.rasilè e Argentina, nonch~
di quello dell'Australia . Pe.l· il suo zelo pasto-
rule si ern guadagnato, in s-eno alla comunità
ucraina, l'appellativo di • Pastore dei Pro-
[ughi •·
Glunppe M ainardi t 11 Vigevano (Pavia).
CriS"tiono di Messa e: Comunione quotidiana,
c.on&acrò la sua lunga vita alla famiglia e al
lavoro. .Beneficò molti. Schivò però sc1npro
di m.et"tersi in evidenza. Dtvotissìmo di Don
Bosco, volle offrire le prime due grandi colonne
nu1irmoree dell'altare del Santo nella Basilica
di 1\\1aria Ausiliatrice, e ogni nnno il 31 gennoio
pellegrinava a Valdocco portando unn generosa
offerta al Succes•ore di Don Bosco. Circondò
di .schietta e fatth1a anùcfa:in i Salesiani e le
Figlie di Maria Auailiat:riet é beneficò con
larghezza le Missioni Salesiane. Con a.e.rena
conformità alla volontà di Dio aeç:ettò ln malattia
della figi.fa e la perdita della cara ,;posa, che
lo prec-edette di quattro anni nella Casa del
Padre.
Glunpplna De l Torchio Franu:ttl
Rima.sta vcdovn in giovane età si dedicò al
fo.voro, nlla preghiera e all'educazione del suo
unitQ figlio cbc segul con gioia nella sua ascesa
al Sacerdozio, offrendolo serenamente si
Sh::nore nelln SocictA Salesiana e fidando,
per .!fe stessa, unicarnente nell'aiuto e nel-
l'assìstenz,, della Provvidenza che sempre la
protesse in maniera visibile.
Una lunga malattia Je dìede la possibilità di
mettere in luce la grande. Fede eh.e sempre
l'animò e sostenne nella solitudine della sua
vita.
De Ponti Lulgl t a Treviglio a 03 anni.
.Fratello di don Giovanni, mis.sionnrio salesiano
in fndia, fu autentico e ·fervente criatiano e
spese turta la vita per la sua famiglia. Coope•
ratoJ"e benemerito, amò Don Bosco e sostenne
l'Opera Salesiana de_lla cimi fin dai suoi inizi.
Fu benedetto dal Signore con la vocoxione del
figlio Carlo, canonico loteranense e dallo figlia
Adele, Figlia di Mana Ausiliatrice. La sua
predilezione fu s<ttnpre per l'Oratorio Salesiano
che frequentò per quasi So anni. fioo a pochi
mesi prima della nlorte.
Lavorò all'Oratorio come assistente, cate-
chista e maestro di banda. Era conosciuto da
tutti come il •nonno • dell'Oratorio.
Adolfo Praduroux t a Hone (Aosta) a
81 anni.
Uomo lineare e rettò, rivelò sempre una coe-
renz.a forte e delicata ai principi di fede, che
ben app.resi, seppe trasformare più con l'esem-
pio che con le parole. Generoso nel donare
un figlio a Don Bosco, si sentiva fiero di appar•
tenere alla Fa.miglia Salesiana come coopera-
tore. Lo fu ne.l sen.so pieno del termine. Mem-
bro qualificat<> nell'Amministrazione comu~
nalc, sepp4! difendere e.on zelo, ardore e per-
sino con rischio i principi di fede, quando li
soapenava insidiati. Il ricordo rin,arn\\ in
benedizione presso quanti conobbero la sua
caratteristica 6gur-a di cristiano.
Carlino FtscaJerti t a Bologna a 53 anni.
Ave.vn un solo desiderio, mettersi più piena-
mente a servizio dei giovani delJ1 Oratorio
Don Bosco nella peòferla di Bologna. Lu
mabttia (e poi la morte) stroncò questi suoi
e nostri pro_getti, .m.3 mise in luce la sua grande
fede e il suo conggio. Aveva scoperto da poco
Don .BoscQ e ne era rimasto avvinto.
Per gli amici, che lo hanno seguito con ammi-
raz·ione nella malattia, egli rimane richia1no
di fede e di dedizione.
Francesco Baggio t a Cavazzale (Vicenza)
• 86 anni.
Pro[l,l,Se tutta la sua vita nel lavoro, nella pre-
ghiera, nell'educazione dei figli, due dei qunti
si consacrarono a Dio nella Congregazione Sale-
sianA: Federico, missionar.ìo coadiutore in
Giappone, e Fulvio. ;\\nche unn figlia, Sr. Dina,
si consacrò al Signore come suora det Santo
Calvario, e Jo poté assistere fino alle ultime
ore. Uomo di vita semplice, di vita cristiana
genuina e forte nella sofl'erenis seppe guar-
da.re in alto con speranza cristiana.
Olga Maniero ved. Barsan t a Portoval-
travaglio CVA) a 80 anni.
Anima semplice, generosa, silenziosa, visse di
fede, di dedizione alla fnrniglia e di preghiern.
Era molto devota dì M. AusiHatrice e di
D. Bosco. Educò cristianamente i suoi otto
figli, dei quali due donb al Signore nell' Isti-
tuto delle Hglie di M. Ausiliatrice. Rimane
un grande esempio di • donna forte•• che
spese la vita pe.r Dio e pe.r il prossimo.
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Per quanti ci hanno chiesto informazioni, annunciamo che LA DIREZIONE GENERALE OPERE DON BOSCO con sede in ROMA, riconosciuta giuridica•
mente con D.P. del 2-9-1971 n. 959 e L'ISTITUTO SALESIANO PER LE MISSIONI çon sede in TORINO, avente personalità giuridica per Decreto
13-1-1924 n. 22, possono legalmente ricevere Legati ed Eredità. Formule legalmente valide sono:
se tranasi d'un legato: «... lascio alla Direzione Generale Opere Don Bosco con sede In Roma (oppure all'Istituto Salesiano per le missioni con sede
in Torino) a titolo di legato la somma di lire ......... (oppure) l'lmmoblle sito in ..... »;
se trattasl, invece, di nominare erede di ognl sostanza l'uno o l'altro del due Enti su indicati:
«... annullo ogni mia precedente disposizione testamentaria. Nomino mio erede universale la Dirttzione Generale Opere Don Bosco con sede In Roma
(oppure l'Istituto Salesiano per le Missioni con sede in Torino) lasciando ad esso quanto mi appartiene a qualsiasi titolo».
34 (luogo e date)
(firme per disteso)