Bollettino_Salesiano_195508


Bollettino_Salesiano_195508



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A LXXIX. t,;,S
1S APRILE 195S
Bollettino Salesiano /!
PEl<IOOICO QlJ1',0Jc:l~AI f. DF.LLE OPF.:RE L MISSIONI 01 SAN GIOVANNI BOSCO
PER I DIRIGENTI DELLA PIA UNIONE DEI C0OPBBJ.TOBI SALESJAHI
OIP.EZIONE GE. ERAIE: TORIJ\\:O (709). \\'!A MARIA AlJ.:itLLAT~ICE, 31. TELF..FONO 22-117
La seconda Conierenza
ai (qoopettaloiti
La Prima Co,ife,,mza annuale mira a far cono-
scere la P,a Unione, a <lare una visione panora
mica dell'attività svolta d:tlla famiglia salesiana
nel mondo, a 1llustrarf' la campagna annualr
che que~t'anno i-: l'apostolato della buona stampa
La Seconda Co11feren1ta 1mece deve miraie
soprattutto alla formazione morale dei ( oopcra
ton, .,copo 1 / rmdamentale della Pia Unione
secondo il pensiero di Don Bosco che diede
sempre il pruno posto alla loro fonna7.lone so
prannrm~rale, ben sapendo che il piede non
muove ni: la mano lavora :,;c.; non son mossi da
un cuore che arda intensamc:nte e perennemente
per D10 (l\\.lons. 1\\NGR1s~r-.I)
Qwud1 potrebbe offrire una magnifica traccia
al conferenziere l'articolo del l{cgolamento
compilato da Don Bo:.co:
Scopo fondamentale dei Coopnatc,1, Saks1am
e si di far del bene a st stem merci un tenore d,
vit.ll, pt!1 quanto s, p11ò, sitnile o quellu che si tie,ie
nell.a <'ita comunt Pera'orchè 1110/t, andrebbero 11,,..
lentier, i11 un c/11ostro, ma eh, per età, c/11 pe, sa-
nttà o co11di:do11e, molt1jnm1 pe, difetto dt oppo,
t1mitò ,u sono assolutamente rmped1tt Costoro,
facendosi Cooperato11 Salesi(1m, possono commuare
a ,tare 111 mezzo alle /r,ro ordi11ane ouut>aziom
m seno alle propru famighe, e t:itere rame si d,
fatto fossero m Cong1ega:.no11e
Scendendo al pratico, s1 possono prt1porre al
Cooperami I alcuni mezzi atu a raggwngere lo
sc<tpo fo11damentalt della P,a Unione e ad attuare
l'idealt che propone loro Don Bosco: ., vÌ\\•erc
come se di fatto fossero in Congregazione•· Ne
citiamo tre, indicando qualche fonte che serva ;1
!,Viluppare gli argomenti.
- La divozione a Maria Ausiliatrice
È elemento essenziale della spiritualità sale-
siana. l\\on s1 concep,sc<: un Coopc, atore d1
Don Bosco che non condivida la fiducia illim1
tata, l'amore immenso che 11 Santo nutnn pt:•
Maria Ausiliatrice.
TACCUINO
dei
Dirigenti P. U.
15-z4 maggio • Nove113 e Festa dj Maria Ausiliatrice.
31 maggio - Commemorazione di S. G. Bosco.
IMPEGNO :vtENSILE
La seconda Conferenza ai Cooperatori
Conferi.mento dei Diplomi ai nuovi iscrilli.
* Orario-programma degli Esercizi Spirituali.
* Nuove iscriz.ioni alla P. U.
Annunciare i programmi delle Colonie estive.
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Abbiamo, tra le i!,.ltre, due fonti preziose:
La nostra divo~·ione a Maria Auszlzatn.ce
del compiamo Don R1caldone in Atti del Capitol.c
Superiore, settembre-ottobre 19481 n. 149.
20 L'AUS1.'liatrice dell.a Chiesa e del Papa.
Relazioni commemorative per il cinquantenario
dell'Incoronaz1one, 1953. S. .E. I. In quest'ultimo
volume si leggono testimor:ianze di mariologi
non salesiani di fama mondiale.
La seconda Conferenza può essere anche
un'occasione ottima per dare nuovo impulso
all'Arcuonfraternita dei Divoti di Marza Ausi-
liatrice. Quanto stesse a cuore a Don Bosco ce
lo dice l'articolo 9 delle Costituzioni, nel quale ci
ra un obbligo di promuover:a, mettendola sullo
stesso piano della Pia Unione dei Cooperatori
Fonri ottime sono, oltre le Memorie Biografiche,
le due opere già citate.
2° - Gli Esercizi Spirituali
La pagina dei Cooperatori del Bollettino del
maggio conterrà alcuni pensieri atti a persua
dere sempre più della necessità di crearsi ogni
anno quest'oasi spirituale per ricreare un poco
lo spirito immergendolo in una solitudine che,
secondo la bella espressione del Santo Padre
Pio XII, è ~ madre di meditazione e ispiratrice
di grandi pensieri e di propositi santi».
La seconda conferenza sarà Jn'occasione quanto
mai propizia per mettere a fuoco questo pro-
blema di vitale importanza per la conservazione
dello spirito genuinamente cristiano nei nostri
Cooperatori.
A persuaderli dell'importmza degli Esercizi
potranno servire alcuni pensieri di Don Bosco
riportati nel Bollettino Saleriano del mag-
gio 1954, pag. 167 (cfr. anche Memone Biogra-
fiche, passim).
inviaie all'VFFICIO CENTRALE
D'El COOPERATORI la data, iJ luogo, la retta
degli Esercizi Spiruuali organizzati nei vai·i
centri. Pr~ghiamo quindj i Hev.di Delegati e-
le Rev.de Delegate lspetTOriali di essere solle-
citi affincbè possiamo pubblicarne l'elenco sul
Bollttttno del primo del mese a comodità e
stimolo dei Cooperatori e delle Cooperatrici
...._,, .... N
1111 , ................._..
.. •• ,.._,,....._........,~. . . . .
- La Strenna del Rettor Maggiore
Utilissima anche questa pc:r la formazione
morale dei nostri cooperatori, i quali mentre ad-
ditano ai figli i mirabili esempi del Giovanetto
santo, ne sentono tutto il fascino con grande
vantaggio della loro anima. Se poi si propongono
di fare propna la pedagogia di Don Bosco nel-
!'educare i figli e gli allievi, hanno la gradita sor-
presa di trovarsi immersi in un mondo cosi ricco di
soprannaturale da restarne santamente contagiati.
È il pensiero del Card. Agliardi, che affermava
di sentirsi profondamente umiliato davanti alle
virtù eroiche di un giovanetto di quindici anni.
Per questo 3° punto fonte insuperabile rest.a.
la Vita scritta da Don Bosco e commentata
da Don Ceria.
Come si vede, i tre mezzi sopra elencati, con-
venientemente illustrati, possono essere tre pre-
ziosi veicoli di spiritualità salesiana; e noi ci au-
guriamo che i nostri Dirigenti organizzino con
la massima diligenza la SECOl\\'DA CONFE-
RENZA voluta da Don Bosco, per non privare i
nostri Cooperatori dei vantaggi spirituali ai quali
hanno diritto come membri della Pia Unione.
NB. - Per l'organizzazione della :z.• Conferenz-0 vedere
s Bollettino per Dirigenti del 1 dicembre 1954. pag. 475.
d CONFEBEl!fZA. SALESIANA.
non è il p anegirico di Maria Ausiliatrice;
non è un fervorino da tenersi alla massa dei ruvoti che accorrono alla festa
della Madonna di Don Bosco;
non è una predica che debba necessariamente farsi in chiesa, ma una confe-
renza che è preferibile tenere ai cooperatori in un salone per darle un tono
di famiglia e rendere possibile un maggior scambio di idee;
non esclude un clim.a di letizia salesiana con musiche, canti e scene sacre
dei giovanetti dell'Istituto annesso, come si è già fatto in qualche centro.
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Scelta
Nomina
Compiti
Diploma
Lo sviluppo della Pia Unione e le crescenti esigeu7.e della organizzazione
hanno consigliato la nomina di Zelatcn-i e Zela1nci, in aiuto ai dirigenti per age-
volate il complesso lavoro loio assegnato.
La scelta è lasciata ai Delegati locali che. conoscendo personalmente i
Cooperatori e le Cooperacrici del luogo possono valutarne le doti e le pos
sibilità
Per i centri in cw uon esistono Case Salesiane o delle Figlie di Maria Ausi-
liatrice. i Delegati si informeranno e si accorderanno con i rev.mi Direttori
Diocesani e con i Decurioni per scegliere Cooperatori e Cooperatrici fervenLl
e in ,>{rado di prestare la collaborazione necessaria.
Fatta la scelta i Delegati e le Delegate locab ne propongono la nomilla
all Ufficio Centrale di To1ino, comunicandone i dati e chitdendo il Diploma
Lo possono fare per il tramite del Delegato lspettoriale, oppure direttamente·
ma in quest'ultimo caso de,·ono poi segna.lame la nomina al Delegato Ispet-
toriale. per la trascrizione nello schedario dell'lspettoria.
I compib vengono praticamente fissati dai Delegati e dalle Delegate che
ne fanno la scelta, secondo le necessità delle rispettive zone di azione. Per
lo piì1 i Zelatori e le Zelatrici coadiuvano i Delegati e le Delegate
1) -nella revisioM e agJfiMn.ammto degli ùuiiYtz2:1
2) nel eontrollo delle iscritiom e del recapito de: Diplomi e dtl Bollettino
detle circolaYi e delle VU'l'ie comunie4.Zi.J.mi
3) netta organizzazione delle conferenze. dei rit,n mensili, del suff.,,agio
amiwùe, degli Escn;izi sp1riiual, e d.elle altre im.ziative che ve'l't'anno promosse
seccmdo le circostaw:e
4) nel notificare vari.azioni. decessi, nuove iscriziùni, ban,emenm.te parti-
colan o speciali nscessità
5) mila cun.t degli inferm~ e dei biwgnos,
6) nella propaganda.
Possono anche avere l'incarico di mansioni speciali.
a) pratiche d1 pietà, fungioni ret1giose. ule.brazioni, eu.
h) assisttnta relii,osa o sociale
c) 1nsegnamemo ca,tcchi.stico Orato•n doposcuo/1.1 ecc.
d) /mona stampa
e) vocazioni
f) Missioni.
Dove non vi sono Case salesiane o delle Figlie di )faria Ausiliatrice, gh Zela •
tori o Zelatrici potranno supplire alla scarsità di tempo disponibile dei De•
curioni e tenere in ordine lo schedario del paese e della wna, curando secondo
le direttive dell'Ffficio Centrale e del Delegato la vita dell'associazione e i
rapporti con i Delegati delle nostre Case più vicine.
AJ Delegati Ispettoriali potrà tornare utilt: co~tituire. d'accordo con la
Delegata Ispettoriale interessata, un buon comitato di Zelatori e di Zelatrici
a raggio ispettoriale o regionale, soprattutto per la propaganda salesiana buona
stampa, vocazioni, missioni. ecc
Il Diploma di nomina, :firmato dal Rettor Maggiore viene rilasciato dal
l'Ufficio Centrale di Tormo e inviato direttamente agli Zelatori e alle 7.elatrici
o per il tramite dei Delegati e delle Delegate a seconda che torna più comodo
ISS

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Come dice il rito/o di questa rubrica, non ci propomamo di dare un quadro completo del la11&ro
ve>amente ammz,evole di Tlorganzzza.zione dei nostri Cooperatori svolto in questi primi mesi del-
l'armo da molti Delegai. I spetton.ali e locali, - alcuni dei quali han dovuto partire dallo zero - , ma
La prima conferenza Sa- la divozione a Don Bosco e tissima, n.ntò a fondo il prn.
lesiana a Reggio Emilia
organi.zzerà la seconda confe-
ren7a a maggio. li Vescovo
blema dei C ooperatori da~anti
ad un udito rio attentissimo pe r
Fu p1·eparara con una pro•
pagand.a intelligeme e inrensa
dalle Figlie di M Ausiliatrice,
daJ Delegato Ispcttoriale e da
quello Locale di Montec.hi.aru-
golo, da cui dipende la Diocesi
di Reggio. Le giovani di A. C.
portarono a mano Je cfrcola-
rine. L'« Avvenire d'Italia >> ne
diede notizia. Lo stesso Ecc.nrn
Vescovo volle essere presente
col Vicario Generale, · nuo,•o
Direttore Diocesano dei oo-
peratori. Presenti pure ua,;i
tutti gl'insegnanti e i pr
S E. Mon~. Marchesani, che si
com piace di esbere siato dec u-
rione, dette la bUa piena ade -
sione c promise la no m ina di
un Direttore Diocesano. Anima
del movunemo il Cav. Franchi
Tonetto, assessore com.unale.
Altre conclusioni pratiche: la
costituzione di una rivendita
di H Meridiano t2 » e la fon-
dazione di un piccolo grup_po
diretto dal Prof. Vito Ciaurri
pcl" lo ~tudio e I/ diffusione
defla pl'dagogia di Don Bosco
e delle n ostre riv~te.
\\
ere quarti d'ora. In quella oc-
casi o ne fecero unica famiglia
il Collegio Civico, il Noviziato,
l' lstiruto Maria Ausiliatrice, la
Parrocchia di B. Ambrogio,
retta dal grande nO!.lrO am i\\-o
Mons. Calambrone, e il Co-
mune, guidato dall' ex allievo
si.gn?r Venturino. Cosl la città,
continuando a lavorare con
zelo, potrà dfrsi « salesiana ,>.
1
[
J
Un villaggio di
Cooperatori
sionisti più in vista. Doo
lini presentò Don Bos e
l'opo;ra sua, poco conosciu in
cinà. il Delegato parlò dei
Cooperatori. Mons. Ves •ovo
concluse benedicendo cu~i e
implorando la venuta deil Sa-
lesiani a Jleggio, che dèfìnl
(( campo meraviglioso per tdrm>.
Coincidendo la Conferrnza
con il Convegno delle Ex! al-
lieve delle Figlie di M. A,, il
Delegato Ispettoriale parlò falle
convenute comn:i.enrando l'ar-
i elo coronato al più
lusinghiero su ~esso
, Le Figlie _di J\\laria Au~ilia-
trice di PRESENZANO 1Ca-
L ~erta), ispirandoi;i alle dfrei~ve
dèl Cenlro per il potenziamento
Degna dj nota l'attività i.vole.a e la diffusione del Ter7' 0rdine
dalJe Figlie di M. Ausiliatrice Salesiano, sono riuscile a fon -
della Scuola Materna di AL R A. dare un verQ villagg io di Coo -
1 In città,. ~a Pia ,one trovò
suhlto bu ona acco lieo.za tra i
400 eh~ riceve.van il « Bollet-
peratori. Il giorno dt~la ~a
di Don Bosco ebbero la ~nia
d'i avere peri un'intera f:ÌO :ira
tino» etsi potè avie un primo S, E. Mons. SpcrandL:, M ttc:o
gruppo di1260 iscr ti. Le Suore Guido, VesQO\\'o di 'tean'1- ,il
non risparrruarono nè fatica nè qµaJe volle anch,· distriburr"{ i
ticolo di fondo del « Boile-t- tempo per ccrcarj aderenti; e Diplomi a bt-,n 150 CoopeJlacoii
tioo » di febbraio: L'educazlont> il loro :itelo, co clim•ato dal ,e Cooperatrici safesiani, èru -
dei figli sull'ese.fll.pior ùella Re-,·.mo (!;ao. Ma chisio, par- siasmando ructi "'far pari" del a
Mamma di S. D. Savio. 'Espose roco dellÀ zona dove risiede <( meravigliosa Opera di 1)r,n
quindi il programma della Pia la Scuola Materna, fu coronato Bosco».
Unione. Le Ex allieve non an- dal più lusinghiero successo.
cora iscritte chiesero l'iscri-
zione in massa; le altre rinno-
La festa di Don Bosco, che
segnò un vero trionfo deJ
Nuovo focolare di
varono la loro adesione piena
e cordi.ale, e tutte parteciparono
Santo nel popolo albese, con-
tribuì efficacemente a richia-
Cooperazione Salesiana
"
alla Conferenza.
Anche dove non ci sono
case Salesiane
mare l'ahenzione sui suoi Coo-
peratori. OrH si sta lavo1·ando
per raggiungere la piena rego-
larità di funz-ion.amento della
Pia Unione.
A VIGLIANO (Vercelli) lo
Figlie ru Maria Ausiliatrice
che vi dirigono un fiorente
Convitto operaio, organizzarono
il primo convegno di coopera-
tori salesiani in omaggio a
Preparata da una visita del
Delegato IspenoriaJe a Mons.
Vescovo e ~d alcuni amici ex
Verso l'avveramento di
una profezia di Don Bosco
Don Bosco nel giorno della sua
festa. Già al mattino accor,;ero
molti simpatizzanti, che si ae-
allievi, anche a CHIAVARJ fu
costarooo alla S. Comunione.
tenuta la Conferen:7.a nel salone
A VARAZZE la Conferenza Durante la Messa cantata il
della Casa Marchesani, pre- fu tenuta a chi.usu•·a della festa nostro Don Callioi da Billlla
sentl u na cinquantina di Coo- di Don Bosco, che fu celebrata vi tenne un discorso sulla
peratori e alcune Autorità. Ri- con sfarzosa solennità e ri- « Missione s-picituale del coo-
sultato pratico: costituzione di chiam.ò alla Parrocchia di pe,.ttore ». Nel pomeriggio,
un comitato di Zelatrici che S. Ambrogio vere folle. Q uesta dopo la funzione in chiesa, nel
rivedrà gli indirizzi, troverà festa può beo dirsi festa delJa salone del Convitto Rivetti si
nuovi Cooperatori, terrà d esta città e la conferenza, affolla- stiparono circa 500 persone,
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,.11,pf;cemente qualche notizia Jrammentaria cht possa ,;,rvve di edificaz,r:mc e d1 esempio P"r i D1
igcntr pi,i z~la,1t:! rht sono in lodr-ooltssima maggio1anza, e di s1imolo pe, g!t altri, ai quali finora
ollfJ mancati, piu che lo 2:elo, 1l tempo o la possibilità.
cSClusa la gio" e ncu , per ..scol-
rarc altra c on.terenTa: <t 1 Coo-
pcra1or1, milizia ,,,·elta di ani-
~;~,i per la c au;,a del bene » .
1 tennine fUt·ono raccolti i
110m1 di quelli e h, . c hiesero
l'iscrizione tra i Cooperarori e
rabbonamemo .i ~< :vleridiano
1 : ». Segui fa recita d e l dramma
<< t.a villa del mbtero » relatho
ai danni delle leuure cattive,
conforme alla campa~na an•
nuale. Così si,. acc,-~o un nuovo
/()('Olare di cooperazione ,;ale-
siana.
ollaborazione fruttuosa
u Qui ad ALESSANDRIA in
luue le nostre C::,se "i fa l'adu•
tanzo mensile! con E!<ercizio di
8uona Morte, ~rui.- allo zelo
4d Rev.mo ~ig. Dir,·uure, ben
éoadiu,-ato dai re,. Confratelli,
•mpre pronli a prte~1.trsi
Gli Esercizi Spirituali del
~-19 marzo sono riu,ciri molto
~ne: erano p_reseinti una ses-
it,nlin d.1 coòpCr11tric:-i. Molte
..~ri di famigli11 nnn hanno
pojuco e(!uirli conw a, •ebbero
tiiidcrato; per ~.. ,i farà un
•ll•o è!)~", <:on orario piu
idalio, (lal 4 al i af)rile A, , •
Saranon ancora pr,:dicati . dal
,ig. Direttore Don Alberto Bif-
6s e dal sig. Prefetto Don Lu-
dovico Per1usati. »
(La Di!l~(Jo.ta lspnum.ah)
Zelo industrioso
cc Per accelerare il lavoro di
controllo di GENOVA CENTRO
si consultò l'elenco dei telefoni,
e dove fu possibile si telefonò.
~ si ebbero belle e co~olanH
risposte: assicuru.ione cne il
te Bolfottino » arriva, gioia di
~re cooperatore e di posse-
dere il diploma, desiderio non
solo di rièevere il « Bollettino »
)ma anche di essert. coopera-
lOrt., ~c. Così, con la revisione
degli indirizzi, è possibile il
recluranieoto di nuovi coope•
ratori e cooperatrici. Il lavoro
i ancora molto, ma i.i continua
n amorosa dìligen.,,a, pen-
~;,ndo d ' incontrar. il compia- , enità dell'ambitnte e qud
cimentu di Don tto,t•o e di ~entirsi in famiglia c he fa tant<J
a\\lme orare la glo, in d el t,uu d et b ~ne , re n dera 1;1r.tditi quei,1i
d olci~s,mo nome e d.1 quello inc ontri e g l' intC'rvenutJ invo-
dE>Ua sua e nosh'a \\lladonna, gliuanno altri ad unirsi atta
M.,ria AusiliatriC<'
bella e grandt~ famiglia dei
<l D •ta I mmo.lt da Gt1:ova) C o operatori...
l~;i n:ui.trina d e l 2b un buon
gruppo di coopcr.ito ri era dJ
nuovo presente alla S . "1ess a
Zelatori di fatto
delle ore 8 1 Jurdnte la quale
furono dette le preghiere del-
<t In treno da J\\lai,i,io a Ge-
t\\nva è salito a Savona, fOll
allcri. un signor~. Verso Sim-
pierùarena mi ha doro.andato
,;e, eru ch,Ue Suore di S. Anna,
e s1;;n1t,ndo che ,·n• figlia di
Maria .\\usiliatric,·, ft'ce un oh!I
di )?ioiosa 1>orpre,a. Gli do•
l'Esercizio della Buona Morte
e il sig. Don Balda.o. fece al
\\ .ineql<> una breve ma sostan-
, w~a predica che completò i
IJt'lll">Ìe ri della seta precedente...
I.e stesse fun1:ion1 furono
frine a SampiertfarenA e nella
C'hiesina di S. Raffaele ».
ma11d11i se rice-vc•~,., il << Bol-
(La Dtlegata lsptttonal~)
k1lihn »: rispo-;e .1ffermativa-1
mcnte al!giungendo che due
volte all'anno manda offerta a
Un grazioso « per finire »
Torino. Gli accennai al nostro
lavoro di revisione, e mentre
,:,1avr dmnandandomi se po-
te,·o f)roporgli l'invito a con-
trollrre 1!l'indiriz2.1 di Camogli,
egli mi prevenne, offrendosi
,po111ane.amenn, a farlo con
tan10 piacere e dichiarandosi
di,;pll~h> a fare anche per altri
paei-,i, , alendos1, all'uopo, di
p,r,-.;on,: di sua fiducia».
Ecco un C('J<rp"ratore al qtÌalc
di Zelatore manca ,oltanm il
1i1olo e il diploma!
(La D tl vota l spettonale)
ti « Bollettino » del .15 di-
cembre ha da10 noti:ria che il
H,·v.mo Retior Maggiore, in
vili eccezionale, ha i;,cdtto tra
1.- cooperatrici lii bambina Lau
1;1 hvangelisti. Ora veniamo n
,apere che la piccola, tornata a
ca\\a d.alla Conferen:,a tenutai-,i
a Genova in corso Sardegna,
~on un po' di preoccupazione
dumandò al pap.i: « Avrò ca-
pilo bene r sono Mala molto
allenta, ma non bo capito tu110.
Mi pare però di aver capito
>,. che per essere cooperawri bi-
sogna fare tante opere buon.e...
La conferenza mensile
A !>era. dette le preghiert<,
inv,u papà e mamma a dire
il Pater e Ave a S. Francesco
« La ConferenLa mensile a di Sales r ichiesto ai soci, ag-
Genova nel mese di febbraio si giungendo: <<Siamo Coopera-
tenne in lre sedi: Sampierda- tori e dobbiamo cominciare
rerl1l, Corso Sardegna, Chiesina c;ubi10 a fare il nostro dovere.
San Raffaele.
J'erchè, vedi, papà, dom.altina
Venerdì 25 febbraio alfo tu esci di casa presto, poi hai
17,Jo un gruppo d'una sessan- ta.rue cose da pensa.re e... te ne
tina di cooperatori venne al• dimenticheresti. È meglio dirlo
l'Istituto d.1 corso Sardegna per sempre tutti insieme>>. E gli
li Ritiro mensile, il pclmo o(ti_mi genito ri accondiscendono
dacchè la Pia Unione ha preso commossi.
nuovo impulso. Non i-,j aspet-
Gli Angeli avranno recalo 11
1.a,-a tanto. li dC'liOIO contegno, Don Bosco il grazioso me<-•
la cordialità con cui si lratien- i.aggio ed Egli :wrà indubbia-
nero prùna e dopo la funzione, mente sorriso, benedicendo con
fanno sperare in un consolante particolare predilezione l a pic-
frutto spiritual.e. Inoltre la se- cola, 2.elanre cooperatrice.
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di parola. di Dio
L'eco della trasmittente
Tutti sanno cosa sia 1e,o sen?.a la voce e senta
un ton\\1eniente diaframma l'eco noo c'è. Quando
poi la voce colpisce contemporaneamente l'o.r-ec-
chio e il cuore dì un uomo si dice che la parola
trovu eco nel cuore umano
Fare i11 modo che la parola di Dio trovi eco nel
cuore u1nano si dice cou termine greco o cate-
chizzare ossia ~ far-echeggiare •·
Dunqu.e il catechismo è l'eco della parola di
Dio nelle orecchie e nel cuore umano E che la
parola dt Dio sia destinata ad essere annunciata
a ,'iva voce lo dice lo stesso nome dì \\'an~elo,
che significa appunto u il lieto annuncio •·
Gesù non ha scritto ma solo parlato, ai discepoli
e alle folle. Gesù non ha comandato di scrh ere il
suo :Vlessaggio divino. oa di farlo echegc1are:
Andate e predicate il \\"angelo a tutte le crea
ture"·
L'uomo che fa il catecllis1uo è il portavoce di
Dìo è la t trasmittente cl: Dio Quale opera più
santa. e piì1 onorifica di questa?
Ogni cateéhista è dunque necessariamente un
~ messaggi:ro deJ Sl.~ore , ossia con altra parola
greca un o angelo •
Ecr;o il pnmo du1logo tn1, la mamma e 1/ suo p·,po
a.ncof'a. ,.., fasu
Cici, dou'è la mamma;> - !S il pupo la fiss"'
negi1 occhi e le sorrid.e
- E dove è il papà) - E gl, occl:iett1 gmrni,
subito a destra o a sinistra in cerca de-t babbo.
- E dov'è il Bambino Gesù,_) - E la testir.;:,
del pupo .n alza ve,so la parete mentre gli occli.er.ti
si fissano sul quadro della S/lC1'a Fa1rugl,a Ed
ogni poco il daalogo ,n rimwva, ed ogm risposto
e premu,ta C!nl bacio~ (D. A.).
b) Era un /atto più 1m1co che ra-ro e wlli
saperne la causa. Pensate un ragazr:etto d; dodi(il
anni, mio alumio di seccmdo l\\1edia, che in tut~
lt inw-rogazioni di catechismo non mi sbagliai,11
mai una parola un ~ canuone Uinto 1Mlle ri-
sposte a memoria che nelle sp1eg<lZ'icm a senso. .
Era niento della mamma! Quella bYava d01ma
ogni sera gli interrogava la l.ezione di catechismo;
quando nasceva qualche dubbio nlecgeva ella stessa.
le pagme del testo ~ (M. L.J
c) È la volta di un papà. Si tratta di un va-
lente Professore di Università. Ex allievo Sale-
siano e Cooperatore.
L'angelo della famiglia
Nelle processioni nei pellegrinaggi, nei Con-
gressi Eucaristici il Noi 11ogliam Dio non manca
mai n cauto vibra d'entus.ias1uo e diventa pas-
sione quando giunge alle parole_ ~ Noi vogliam
*' Dio ru:Jla /a mi1<lia, .. nella scf.<()la, ... mll'officina
11a in tutti e tre questi ambienti sociali il Regno
di Dio si stabilisce solo con la parola ili Lui che
trovi eco nei cuori. Oggi più che mai c'è crisi. di
parola di Dio, d'istnlz:ione religiosa, crisi di
, augeli ~ che trasmettono la dottrina del Vangelo.
I Salesiani e 11; Figlie di Maria Ausiliatrice hanno
la missione specifica di far regnare Idclio nella
scuola e nell'officina con l'apostolato degli Ora-
tori e dell'insegnamento nelle Scuole medie e
nelle Scuole professionali ~a agricole. E nella
fami_glia? Chi è chiamato con vocazione specifica
ad essere l'angelo della tam:iglia? TI Cooperatore
e la Cooperatrice Salesiana. Soprattutto per questo
sono membri della .Pia Unione. per essere i porta.-
\\·or.e di Dio nella società, ed anzitutto nella fa-
miglia. cellula vitale della società civile.
Tre quadri... tre lezioni!
a) • Velle campa.gne della Bassa Lombardia le
mamme 1nsetrm1110 il catechismo ai lon, pupi prima
ancora che sa pprnno parlare. [' na manmu, sa be>te
, ile sr pur/a prù11u con gt1 occl11 elle con le labbra
Me lo srm visto daua-nti pu la prima votefJ
dopa una so/en1u, prem1a1tione rn cm i d1te figi,
liceis~ erano statt decorati con medagha d'oro fm
lo s/1,(,di<, della Religione. Si, congrati,lò co11 me tlie
ne ero l'Insegnante, ma io dovetti riversarne tutto
il merito su di hu
Il grande professore di latino e di gnco seguwa
i suoi due figli in quell'un,ca m-ia mauria. li ,Pet--
che me lo dichiarò ecl1 stesso " Sono conv:nto
che se conoscono bene Iddio, lo servono e lo amano.
Tn<~l.itt-annv an1,he nelle ali-re materii, s1,vlusti1,Jio e
sopratlutw si /ormeramw un carattere nella ,-esi-
stenza alle passioni. Essi lo sa,nno che nu inform<J
solo deUe loro leeumi di Religione! " (D S.)
SANTE INDULGDZE PLIRARII
3 maggio: Invenzione della Santa C roce.
8 » Apparizione di S. Michele
Arcangelo.
19
Festa dell'Ascensione.
Festa di Maria Ausiliatrice.
Pentecoste.

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BIBLIOTECA DEL "SALESIANUM"
"S«Lesianton ' rimsta trimntrale per coloro che st occupano
m problemi teotogici, filosofici, giuridici ed educmivi
nello spirito di S. Gzoiamzz Bosco
ALBERTO CAVIGLIA
IL « MAGONE MICHELE»
Una classica esperienza educativa
Pagg. 62
........
. . . . . . . L. 200
VINCENZO SI..NlSTRERO
LA LEGGE BONCOMPAGNI DEL 4 OTTOBRE 1848
E LA LIBERTÀ DELLA SCUOLA
Pagg. 60
l) 200
GIUSEPPE USSEGLIO
IL TEOLOGO GUALA E IL CONVITTO ECCLESIA-
STICO DI TORINO
Pagg. 52
l) 200
EuaENI..o VALENTINI
IL SISTEMA PREVENTIVO DELLA BEATA VERZERI
Pagg. 42
EuGE?-."IO VALENTIN1
LA DIREZIONE SPIRITUALE DEI GIOVANI NEL
PENSIERO DI DON BOSCO
Pagg. 43 . . . . . . . . . . . . . . . . . . >> 150
EUGENIO VALEK'TINI
LA SPIRITUALITÀ DI DON BOSCO
Pagg. 27
120
Per ordinazioni rivolgersi alla Sede Centrale della SOCIETA EDI-
TRICE INTERNAZIONALE - Corso Regina Margherita, 176 - To-
rino (725). Conto Corrente Postale 2/17r..

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lnte:5$ulu ttf ,cut~ e
profo.nd~ suuesnonf ti \\I01u.mè
fll ohrf' ,a V:11lorc u..rw ,t111phce.
rnono,tndtY per divcot.1,.rr una
chiave &t 'ànrerprecu.ionc. un nu<JVO morlo dJ
F . CENTO
il pensiero
vedttt- O 1r1ndr _poe.m.a dantesco
11 C.ui10 ra comcidcrc, Il conc,e,:to fonda1n~ntale
<lolla pcdaJOlfla di Dante con Il concetto fon<l~mMtalc
del Vanpelo: l'amore, s.-. qul 1'1:§•<UU-" del
ntppor,o educ::uore--t-duClndo la +t condblone
bu.tea ~•, la s~rann dt-11'eJuenione crjt Uan..-.
educativo di
DANTE
l.a pedagogia dell,1 O, , no Corr,,,,rtro 6 la
""eb"" pèd~ll'ogla del Vrmftslo, po$1" in v1:roJ d.al
m,u;-..•mo pOeC'a 4"t"fs;tl:u10 L'operi t onn.ai
11unta 211a $U.a 4• cdidoM: ua.Ua.n.. La
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CORSO REGINA MAR Gli ERITA 176 - TOR IN O 172~1 • CONTO CORHEl\\'TE PO ST \\I E N1:Mf RU l, 171
Autorit.1.a7,10ne del Tribunale d, 1'onnn ,n data 16 2-1949 - n. ~03
Con lpprovazione etcle,iasttca
O ir•tturc rcspon,,b,lc Sac Uott P111rno ZElllltNO, v~ Maria Aua,l,atrtce, 3a • Tor,no {709) Offìcinc Gratìchc SF.l
e Facciamo noto 2i benemeriti Cooperatori <'he le Opere Salesiane hanno il
Conto Cort'ente Postale numero 2 - 1 :1r,r, (Torino) so1to la dcoominauone:
DmEZIONE GENERAl,E OPERE DI DON BOSCO - TORINO,
Ognuno può valersene, con risparmio di spesa, nell'in, iare le propriè
offl!rte, ricorrendo all'ufficio postòl.1-, locaJe per iJ modulo relativo.
BOLLETTINO SALESIANO
Direzione TORINO (709) · VIA MARIA AùSILTATRICE, 32 - TEllFONO 22-117
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a<:ritto, 1111ch• 11
Yecdi1 nd,nuc-
Si ringra7jano i
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Postali che re-
spÌllgnn<>, con le
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uso, i llollettini
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