degli stimoli sessuali odi.emi, trovava che rispetto
all'inizio del secolo essi sono cresciuti da , a 50!
Ora pensiamo che in conseguenza di questo tatto
e di altri di natura flsica la maturcuione puberale
ha subito negli ultimi tempi un anticipo che rag-
giunge in parecchi casi flno i due annl (da 14 a
12 m media per le ragazze e da 15 a I J per i ra-
gazzi). Inoltre riflettiamo che la forza di controllo
esterno (genitori, educatori, autorità) è assai dimi-
nuita, mentre quella di autocontrollo sente le debo-
lezze di un'educazione spesso mancata o incompleta.
-,. le iniziazioni indebite del compagni, delle
occasioni esterne, della educazione sessuale mal
condotta.
Chi dà ai giovani le informazioni che rlguar
dano lo vita e I suol problemi'?
Tutti gli studiosi sono concordi nell'indicare
nei compagni lo prima fonte, poi in osservozlonl ed
esperienze personali, e solo percentuali minime nei
genitori.
E flnalmente c'è il fatto dello educazione se55uale
mal condotta. Genitori, educatori, insegnanti, me-
dici ecc. possono danneggiare la moralità del gio-
vani proprio pretendendo di istruirli, ma in modi
e con mezzi indebiti, dannosi.
Pio Xl ha indicato dove stanno gli err ori e i
pericoli In tali interventi: 1) Si ispirano al natu-
rollsmo, che nega o non tiene In conto le inclina-
zioni disordinate e le debolezze che conseguono
al peccato originale, e non crede o non impegna
i mezzi della Grazia; 2) attua una temeraria ini-
ziazione ed istruzione preventiva per tllffl indistin-
tamente, e anche pubblicamente, e, peggio, con
l'esporli per tempo alle occmionl, per assuefarli,
come essi dicono, e quasi indurirne l'animo contro
quei pericoli; 3) si preoccupano di illuminare l'igno·
ranza Intellettuale, ma non di rafforzare l'Inferma
volontà, diminuendole le occasioni e sostenendola
con i mezzi della Grazia; 4} la coedrizlone del sessi,
attuata come sistema che confonde la legittima
convivenza umana con la promiscuità ed uguaglianza
livellatrice (cfr.: Divini illius Magisfri).
Pio X li ba ripreso l'argomento mettendo in
guardia anche da movimenti e stampe di ambiente
cristiano, che hanno perso il senso dell'equilibr io
giusto (Discorso 18 settembre 1951).
4- li silenzio del genitori.
Qualcuno va ancora ripetendo che il metodo
della C hiesa è il metodo del silem:io, in questo
campo. Nulla di più falso. Non hanno Insegnato
cosl i papi, nè Pio Xl, se lo si legge tutto, nè tanto
meno Pio X li.
Alla personale necessità di sapere e capire, alle
errate e spesso oscene descrizioni dei compagni,
alla scuola della pomograA.a pubblica, che cosa
aggiunge il silenzio dei genitori? Qualcosa che si
avvicina al delitto ed ucativo. La scusa di non
sapere cosa fare e come fare, vale fino a un certo
punto. La ripugnanza a parlare nasconde spesso
un concetto non cris1iano della realtà di bene
cbe Dio ha concesso all'uomo con le potenze della
vita e della famiglia cristiana. E fa sospettare che
non si sia ancora risolto In senso positivo di ma-
turità il proprio p roblema personale.
@J Il dovere dei genitori
Lasciamolo dichiarare dai Papi.
Pio X l nell'Enciclica Divini 1//ius Magistrl dà
le indicazioni di modo per quando, • attese tutte
le circostanze, qualche Istruzione Individuale si
rende necessaria, a tempo opportuno, da parte
di chi ha da Dio la missione educativa e la grazio
di stato t.
Pio X 11: • Sta a voi il preparare I vostri tigli e le
vostre flglie a traversare con franchezza, come chi
passa fra le serpi, quel -periodo di crisi e di trasfor-
mazione fisica ... Toccherà allora a voi -per le vostre
flglie, al padre per i vostri Agli, - In quanto appa-
risca necessario, - di sollevare coutamente, deli-
catamente, il velo della verità, e dare loro risposta
prudente, giusta e cristiana a quelle questioni e
a quelle Inquietudini. Ricevute dalle vostre lab-
bra di genitori cristiani, all'ora o-pportuna, nel-
l'opportuna misura, con tutte le debite cautele, le
rivelazioni sulle misteriose e mirabili leggi della
vita saranno accolte con riverenza mista à grati-
tudine, illumineranno le loro anime con assai
minor pericolo... • (Discorso 26 ottobre 1941 ).
B IBLIOGRAFI A
1. Lo dottrina della Chlt1a ,1 trova raccolla nel volumi ;
L'Educazione '-' Il Matrimonio, della collana • lnaegnamenll
Pontifici •• Poollnc, Roma.
2. Il pen'lf,ro di Don Bo#O si trova bene uposto da
P BRAIDO, Il Sistema preventivo di Don Bosco, PAS
3. Tratta~/onl gtnttofl utili p•r I !ftnJtorl o ptr conferenze
o genitori:
e,• R. BIOT, Educare a/l'amort. Torino, Marleltl. I Qf2 ed,)
G. GNOCCHI, Educazione dtl cuort Br.,cta. La Sc1<ol•
,o6o (6• ed.)
A GRueeR, // dramma della ptthtrtd, Romo, Paoline, 1qs8
P, LIGCtRI, Problemi della vita motrlmonlale, MIiano, LI Cua
1Qp; cap. X.
e. PAGANUZZI, Purezza e pubertà, Brescia, La Scuola, 104,
G SAITTOAI, Appun1/ di u.ssua/01/a per educatori • sacerdoti.
Roma, 19s6.
I M TINIVJ:~LA Educa::/ont alla purtua, Torino. 1944-
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n/fd g/ovon/11, Torino, Boria, 1062.
A aeRG~.Eduaoi!IOn• susual• • offelflva. VIiiano, La Casa,, Of7
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