PREGHIAMO PER I NOSTRI MORTI
SALESIANI DEFUNTI
Luigi Ferrero t a Montalenghe (TO) a H nnni.
Cris1iano tulio cledlto alla fa.miglio e al l•voro, passò la •u• vita a bene-
Sac. Alfonso Pellegrin i t n Torino il 26-XI-1964 a 7T anni.
Era partito ragRzzo dalla su3 Trenco per compiere gli studi pre,so i
S2lesi1ni a Torino. Al termine di essi decise, ~Ome si dic:evo allora.,
d1 fermarsi per sempre con Don Bosco. E. Don Rmico? dopo elrca un
ficare il prossimo. Negli ultimi anni offerse la sua opera all'Istituto
Sale.siano, felìce di servire i Fish cii Don Bosco. Durante la dolorosa
e lunga malauio mai ebbe un lamento perché si era affidato con fiducia
pienn a r\\1arìa Ausiliatrice.
decennio di apostolato edi1catìvo, lo volle con se a VB.ldocco1 do,,e. Doct. Antonio Vignato t • V,cenva • 65 anni.
rimase fino a1Ja morte: 42 anni! L 'aveva chiamato l"allarn prcfe:_rto s:c- Luminoso et1empio di cristinno1 con h1 sua fed.- operante- i.n.~egnò come
I
nerJtle don Pieno Ricaldone come suo se11retario nel 192.2,. F. rimase amare Dio e il pros&imo. Ogni giorno, prima di inh':iare le s ue laboriose
anche accanto ai successori: don Pietre, Dcrrutl cti s. m ., don Renato JrÌO.rnau-·, 1eguiv.a la sanrn. 1'.1eua con il !Ylessalino a si accostava a.Ila
Ziggioni, oggi RcnfJr Maggiore, e don ,\\lbìno Fedri~ot..i. Calmo, ~~-tnto. Comun.ione.
signorile, dotato di tatto e prudenza, servì la Congregazione con dedi-
zione e Fedeltà assoluta,
Ma don PcJlegrini sapeva imprezio,ire il lavor() d'ufficio dedicandosi
nnchc nl min-istero s!lc-erdotale, ad optrc caritative- e aJ culto s3oro.
Chi ha partecipato Alle solenni celebrazioni Uturg.iche nell.a. nostra
BBSilic:l lo ricorda cerimoniere attento ~ devoto; nè sarù !acile dimen-
ticare quel sacerdote. dal portamco.to dignitoso che diritte,~a lo sno-
darsi della solennissima proi:,essione del 24 maggi() e le altre proces-
Teresa Notarlo t a San Beni~no Can. (TO) a 69 anni.
Cooperatrice Amontc del lavoro e drl 83crifkio, aiutò generotrn.merue
i S•!esinni di San llonigno e la Porrocchia. Dogna sorcl!a di un sacer-
dote, il canonico Not[lrio~ fu ~empre 13 prima co1 suo huon ~empio.
Sncrificò tutta la vita per In fomu1lio del fratello cev. GiuseppP, presi-
dente d egli Ex allievi dj Sao Benigno. NeR"li ultimi mnn.i soffr1 un vero
purgatorio senza. lan,enti, dando esempio di eroismo cristiano.
sioni tradizionali a Valdocc:o.
Camilla Geuna ha Fa lco t o o,asco (TO) • 6z anni.
Da oltre quarant'anni don Pclle.~ni dava !'annunzio della letizia
pasqua!e canrando con la sua bella voce boritonale I'Exultet. On, amiamo
pensarlo con gli an)l'.eli • cantore I'Exttllet della felicità che glt ha m~-
ritato una virn tutta spesa al servi:z.Jo di Dio.
Zelantissjma, intraprendente, sempre pron~, ad o_gni ini.1.iaLivsi di
bene. Fervente Coopcrntrice S11.lesiano., amò Ooa Roseo e le sut. opere.
Sua ricohezzo . i quattro figli, che educb con el,vat" spirito sQpranno-
turale.
Don Giuse ppe Lal<SCrG t • Montechiarugolo (PR) a 86 anrti.
Giovane eccellente. sul vent'anni, povero e contadino, dta.lla cnrità di un
maestro ebbe lezioni serali e fu consigliato a farsi sale-sin.no.
ru Consacrato ancerdote nel 1910 a 32 anni, iavorb con s.more nelle scuole
agrarie salesiane, nelle: quali pl0n1ere e alle quali sl d~dicb e.on com-
petenza tale do meritare dal Govc.rno m-ansionì ispettoriali. Per le sue be-
nemerenze nd campo agrario fu nominato c:aVRHerc del lavoro, Nellu popo-
lazione della ZOJUI di Lombriasco (Torino) las~iò un ricordo indelebile.
J\\"el 1932 fu chiaouw a dirigere la Scuola agraria d1 Montechiarugolo
(Parma). .Nel ".~6 S. E. mons. Colli ,·olle che regge••• quella parrocchia
e lo nominb Vicario Foraneo. Don Lazzero, già settantenne. ~i m1.se d
lavoro col fervore di un sacerdote no,•e,llo e con la pnJdc:n~ u saggezza ac-
cumulate 111 lunghi anni di mans10ni direttive.
Nlorl come un antico patriarca a 86 ann,i ai confratelli che lo c,rcon.da--
vano djede l'appuntamento in Parad1.so, poj li invitò a recitare con lut un
u lumo Te Dt>u.m di ringraZlAmento a Dio per il dono della vocazione.
Don Giuseppe I.ovato t a Torino • 83 anni.
Don Lore-o Del POl<sO t a Bilbao (Spogno) • 77 anni.
Don Davide O'SuUJvan f a Limerick (lrlnnda) a 68 onni.
Don Ercole Fontana t a Shillong (fndia-As,am) n 1)4 anni.
Don Giovanni Coru t • Cordoba (Argentina) • 58 anrti.
Don cario Fleblg t • Caracas (Venezuela) a 56 anni.
Coad. Giuseppe Russo t • Catania • 83 anni.
Coad. Rodolfo Palkovic t od Arcquipa (Perii) a 52 anni.
Caurlna Tamagnone t a Riva di Chiari (TO) a 92 anni.
Visse di fedr e cli sacrificio. Le due 61:lie (Sr. Maria e Sr. Anrui, Fi~lie
di M. A.) offermano di dovere al suo omore alla t\\lfadonnn la propria
vocazione religiosa. Aveva partecipato o.I pellcgrin1.1.g1;io dei Coopera-
tori • Lourd,-s nel 1958 alla belln et~ di 86 anni .•\\ncora nei,li ultimi
giorni ne rievoc.tva le l\\il.Ote cmozionì ed è morm so.spl.rando l'incontro
con la Madonn..
Dom enica Ra m etto In Picatonotto t • Osasco (TO) • 7S anni.
~1odello di onest:\\, laboriositfl e fiducia nella Provvidenza, educò i
fi.llli con mirabile d~dizlone e profondo sen•o cristiano. Aman le Opere
sal~sianc e ne seguiv:1 lo sviluppo attrmverso la léttura. assidua del Bol-
/,rtino.
Teresa Solera t o Osa<eo (TO)
Umùe e forte, svolse In ~us mi-;.sionc di maclt"e santific.o.nd() il diu-
turno h\\\\'oro, modello di onen-à e di la.boriosìtò. Nutri tenera divo-
%.ionc n 1'1aria .Ausiliatri~c e a San G. Bosco.
V irginia Colombo t • Sac:~onago (Varese), a 75 anni.
Mndre profon(lame.nte cristiana1 seppe allevare nel sa.nto timor di Dio
i auoi S fi~li. ìnse~nandr, loro rettitudine di mente e bontà d.i cuore.
Il buon Dio l'~s:1udl chiamando :-1I sacerdozio iJ figlio mons. Giovanni~
e rr11 le F.M.A. ,uor Luigina.
Annetta Ronl t a Viari~i (.\\sti).
Vi~e una vhn di fede, di J4voro e di sacrificio. Dcvt>tissima di Maria
J\\usilhtrice., le fece la generosa offerto. detJ1unica figlia, auor Vittorina.
TI 80/ltrtino Soletia110 ora lo sua compagnia fede'e e col auo arrivo
le recnva ogni volta una gioia nuova.
OOOPERATORI DEFUNTI
Don. Santi Duca t a Gangi (P,\\) • 82 anni.
Affezionato ex ollic,·o sale,iano, nel suo apostolato saccrdorale e par-
rocchiale introdusse e manrenne attiv-ll la devozione a l\\.-laria Ausilia-
trice e a S. C. Bosco. A"n.'iò molti giovP..ni, fra oui quattro nipoti, a
se~uirc la vocs.iionc religiosa nella Cong-rega.zie>nc: Sale-1fona. Ancon
nell'ultima malattia la Sua conversa7.ione preferita era su Don Bosco e
l'attunlit:l della sun nussione tra ha gioventù.
Teresa Do nato In De B eni t a Conegliano (Treviso).
rristiarui escmplQre-, zelunte Co..,pcro.tricc, vjsse tutta d.e.diu ali~ fa-
miglio e all'apostolaro. Gioiva dl essere ma.mma e sorella cli due Fielie
di Maria .Ausili-atrice.
ALTRI OOOPERATORI DEFUNTI
Don Alberto Binda, parroco di !\\fanvalle (V,\\).
Coopenuorc dl antica data ed e.x allievo dell'Oratono di ·rodno, con•
serv;iva 11n ricord9 n9sral1:_iço d,;Rli anni p~'!Sllti nellt• çll,~a di Pon
Bo&co e ricordava i consig:li ncevuti in conf~~iont: d:.\\l ~uo Sucçeuorc.
Nel suo ministero sncecdt1tale. si en propo~to di imitare San Giovanni
Bosco. Per la direzione dell'Oratorio femminile e dcli'Asilo chiamò in
parrocchia le Figlie di M. A.
Domenico P lcaron otto t a ÙS11sco ('rO).
Pauò irradiando lo splendore di una [ede v/vissim~. unila a profonda
bon•à. C6operatore. aHc.zionato, vive\\'11 d~ì nostri ideali ed era sempre
i! prim,o e partecipare- alleo adunanze.
Ampdno Ida - Bet'be.ris Negrn Caterina - Bari:nti Vir1?inio • Ber~oalio--
Adelina - Bianco Clelia - Bozzi Fra1ices.-o - [lus.,ohno Paolo - Cardtlla
l\\,laria - C11ru$O Giuseppina .. Cas,iani GiuReppina - Cavicç.bini Atto-
lino - Cel11ni Pietro - Ct:.rrua .l'\\Lauti.tio • Chanou.x Ferdinando - O'An-
11clo G•etnno - Oe Lis Oi111! Neld• - Fantino D. France,ieo - F ..,onc
Giuseppina - .Fedel Terz1lla - Fra:u~ato.n.i Fnzo - Ouerrina .t\\ltargherir9i -
Lnndi Giovanna - Lupotti Ciovanno - Maffuc-a don Giuseppe - Miottl
i\\-hr11herita - Nicolai Tolmina - PaBScrini Alfredo - Pcrwsio Maria -
Piazzola Maria - PietrosantJ Iole - Pihmi Fermo - Pombia Lena - Por-
porato Natalino - Porzio Rosìn-a - Rnmelli Dina - Rosse:T"ti Giuseppe -
Sergoglio Adclrnn - Stcllnto Emma - Zaccaria Paola - Zaccaria Rosa
L'ISTITUTO SALESIANO PER LE MISSIONI con sede In TORINO, eretto In Ente Morale con Decreto 12 gennaio 1924, n. 22, può l&gal•
mente ricevere LegaU ed Eredità. Ad evitare posslblll contestazioni si consigliano le seguenti formule:
Se trattasi d'un legato: « ... lascio all'Istituto Salesiano per le Missioni con sede in Torino a titolo di legato la somma di Lire... (oppure)
l'Immobile sito in... ,,.
Se trattasi, Invece, di nominare erede di ogni sostanza l'Istituto, la formula potrebbe esser questa:
« ... Annullo ogni mia precedente disposizione testamentaria. Nomino mio erede universale l'lst/luto Sales/ano per le Missioni con sede In
Torino, fasciando ad esso quanto mi appartiene a qualsiasi titolo"·
(luogo e data)
(firma per esteso)
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