Bollettino_Salesiano_195502


Bollettino_Salesiano_195502



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A. LXXIX N. 2
15 GENNAIO 1955
l'ERIOUIC:O IJl'IKDl(..l~.\\1.1'. DEI.l,E m•mrn E ,11,;,,w.,1 DI" (i!0\\,\\:\\1\\1 llOl>ll)
PER I DIR16liNTI DELLA PIA UNIONE DEI COOPBR!TORJ SALESIANI
DlR.EZIONE GENERALE: TOR~O (70<)) • VIA MARIA AUSIL!AfRICE, H . TELEFONO 21-ll7 ,
La Giornata del Suffragio
La grande famiglia dei Cooperatori unita anche dopo morte nel ricordo e nella preghiera.
Ambita ricompensa.
L'indimenticabile Cooperatore Salesiano :\\lons. l\\Torganti, Arciv. di Ravenna, nel [Vla-
1male dei Cooperatori Salesialli, parlando delle <• Ricompense del Cooperatore,>, scrive: 1< Anche
11ei suffragi della Congregazione e di llttti i Confratelli Coopera/ori dobbiamo riconoscere 1m'altra
ricompema preziosissima. Verrà un giorno d1e ciascun di 11oi, sorpreso dalla morte, dovrà inca111mi-
11arsi'all'eternità. " Che sarà di me - penseremo in quell'istante - quale sarà il mio giudizio'?
Anche salvandomi, quanto tempo dovro gemere in Purgaton·o per ta1111· miei debiti e miserie?".
i) Ma ecco che sul nostro Bollettino comparirà tra i dejullfi anche il nastro uonre, e tutte le
centÙl(lÌa di migliaia di Co0peratori pregheraru10 pel suffragio dell'allirna nostrn. Si pensi che è
difficile per la maggior porle m.'ere un suffragio sì 7.'asto e pronto quale /'t11•remo noi C'ooprratori,
per cui si pregherà su quasi tutta la faccia della terra•>.
Per assicurare ai nostri Cooperatori l'ambita ricompensa dei suffragi degli innumerevoli
soci, Don Bosco ha voluto che il Boilettino pubblitasse mensilmente l'elenco dei soci defunti,
con breve elogio per i pi(i benemeriti. f:>e si pensa che oggi la sola edizione italiana ne diffomk
circa 300.000 copie al mese, si può avere un'idea dell'eco dell'annuncio e dei suffragi che suscita.
Il compito dei Dirigenti.
. TI nostro venerato Rcttor l\\Iaggiore, vivamente sollecito che i Cooperatori non siano pri-
vati di tanto bene, invita i Direttori Diocesani, i Decurioni e i Delegati dei Cooperatori a curar~
l'attuazione delle prescrizioni del Regolamento, che raccogliamo nei segoenti punti:
1) 11 giorno dopo la festa di S. Francesco di Sales, i Cooperatori Sacerdoti sono invi-
tati a celebrare la 8. l\\1essa per i confratelli defunti; i Cooperatori non sacerdoti procure-
ranno di fare la santa Comunione e di recitare la terza parte del Rosarin (Regol. C. Vll, n. 4.).
2) I Decurioni, awenendo la morte di qualch.e Cooperato1·e, inviteranno i Soci locali
a pregare per la sua anima, e ne daranno avviso alla Dire1-:ione in Torino, perchè sia iscritto
* 24 tebbraio Commemorazione di Maria Ausiliatrice.
* 28 febbraio Commemorazione di S. Giovanni Bosco.
IMPEGNO DI FEBBRAIO
Organizzare tempestivamente i Corsi di .:sel"t. LI Spirìtua i per
i Cooperatori e per le Cooperatrici.
NeJ pro.ssimo meno tralteremo ampiamente I'argomonto.
1J

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tra i defunti, e si facciano per l'anima di lui le preghiere e i suffragi prescritti. (Cfr. Regol.
dei Decurioni). Dove mancassero i Decurioni, suppliranno i Delegati locali.
3) I Delegati Salesiani ispettoriali e locali si adopreranno per aiutare i Cooperatori e le
Cooperatrici a compiere con zelo questi atti di fraterna carità verso i Soci defunti, parlandone
negli incontri mensili e facendo loro rilevare la grazia che anch'essi potranno avere subito
dopo morte e ogrù anno nella Giornata del Suffragio.
Nelle Memorie B iografiche non si leggono senza commozione le premurose sollecitudini
con le quali Don Bosco, quando moriva qualche insigne Cooperatore, gli procurava i suffragi
di tutto l'Oratorio e piu tardi dell'intiera Congregazione. Anche per S. Giuseppe Cafasso e per
il Servo di Dio Pio IX - che egli stimava santi - ordinò copiosissimi suffragi. Ciò era
frutto del vivo sentimento di riconoscenza che nutriva per i suoi benefattori.
La pratica della Giornata del Suffragio per i Cooperatori defunti rappresenta dunque
una parte vitale dello spirito di Don Bosco e deve essere tramandata con religiosa fedeltà., quasi
a perpetuare oltre la morte i vincoli fraterni che legano i membri della nostra grande Famiglia.
Come si organ izza Bisogna dare comodità per le Confessioni a
tutti coloro che si accosteranno alla Santa Comu-
nione.
la Giornata del A celebrare si invita il Dfrettore Diocesano
o il Decurione o altro distinto Cooperatore. Man-
SUFFRAGIO ANNUALE cando questi, il Dirc.;ttore o altro Confratello.
Il Delegato è meglio che si tenga libero per
accogliere i Cooperatori e le Cooperatrici e dar
Se ne lissa la dClla, secondo la opportunità, loro posto conveniente in chiesa
possibilmente il 30 gennaio, come prescrive il DoYe è possibile far partecipare gli alunni
Regolamento, oppure in epoca più comoda ai dei nostri Istituti o le alunne della Figlie cli Maria
singoli Centri.
Ausiliatrice, tornerà molto caro ai Cooperatori ed
Se ne dà notizia per tempo, comunicando il alle Cooperatrici ed invoglierà i giovani stessi a
programma della funzione e delle pratiche di pietà, dare, a suo tempo, il nome alla Pia Unione.
con avvisi personali o anche con annunzi pubblici. Se ne stende sempre cronaca particolareggiata
La si illustra, nella conferenza mensile pre- e si conserva in arclùvio.
cedente o con appropriate parole all'inizio della Si può raccogliere l'elemosina - offerta li-
funzione stessa, facendo rilevare il tesoro della bera per l'applicazione; ma non è necessario
disposizione de) santo Fondat<,>re che fa applicare perchè l'impegno dell'applicazione è di Rego-
tante Sante Messe a suffragio dei Cooperatori lamento.
e delle Cooperatrici de-
..
funte, tante Comunioni e
tanti Rosari.
Si ricordano in modo
La "Catena della Luce"
particolare i Cooperatori
e le Cooperatrici locali
Nei Bollettino del febbraio pubblicheremo Le prime
più benemeriti o defunti
nell'anno decorso.
Per la funzione si fissa
l'ara più comoda alla
adesioni alla « Catena della Luce >►, apostolato che
rientra nel piano dei 1955 riguarda1tte la diffusione
della buona stampa e che si: propone di diffondere la
maggioranza dei Coope-
ratori e delle Coopera-
trici.
luce benefica delle rhinovate Letture Cauoliche in tanti
anzbienti dove non potrebbe giungere.
La lvlessa si pu() ce-
Per questa campag11a di tanta attualità e tanto cara
lebrare letta o cantata
- anniversaria pro plu-
a Don Bosco attendiamo l'efficace collaborazione dei
ribus defunctis - anche
Dirigenti della Pia Unione:
con l'assoluzione al tu-
mulo, se si vuole.
Ogni Centro, un anello della Catena della Luce
31

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Assistenza ai Co peratori infer I
I COOPERATORI SONO « CONFRATELLI»
La n:ra carità è sempre reciproca, soprattutto tra i membri d1 una stess;1 famiglia. E i Coope-
ratori sono davvero i <• confratelli» dei Salesiani, com{; li chiama Don Bosco.
Quando poi il Cooperatore è infel'mo o in necessità, allora diviene addirittura « lratdlo », anT.i
e • sostituto di G1..-sù Cristo*· Su questo punto il \\'angelo molto esplicito:
Q .he,·o fame e nu saziaste, avevo sete e m1 dl·ste da hert:, ero spoglio e mi ricopnsk ero i11fa1110
e mi visit,,stc... ln ,cntà vi dico: cìò che a,retc folto ad uno <lei mil-1 (rntel/i, si,1 pure il lliù piccolo,
,·oi l'anetc fatto a mcI,. (C.1po 25'' di 'i. 'J\\fattco).
QUANDO IL « CONFRATELLO » È INFERMO
Prima della Croce Rossa
Il Re~olarru:nto dei Cooperatori, nel capitolo dei ,; ,an-
taggi spirituali• dice: Quwu/11 1111 co11frutr/lo ditw,im i11jt.'r1110.
.,t ne dw tosto ll'lJ'l'tso al S11pn1,1re. Ess(I darà ordine rhe swno
11111alzalt• a Dio parl1colo.ri preghiere prr lui•>.
lncaricato di invigilim: e di <lame aniso è qualsiasi con-
lratello, per debito di carità e insieme di giustizia. U 811pc-
riore che deve t.'SSCr~· a, vis.1to i; anzitutto il Delegato Locale,
ossia il sacerdote salesiano incaricato dei Cooperatori nel
Centro do,e si trma l'infermo. Dm·c non ci fosse casa sa-
ksiàna i: il sacerdote Decurione ùei Cooperatori.
TI Regolamento <lei Decurioni ha un articolo che va
meditato p;1rola per parola:
« Se qualche Cooperatore cade ammalato, il Decu-
rione, informatone, lo visiterà caritatevolmente e gli
somministrerà tutti quegli aiuti, consigli cd assistenza
che al medesimo Decurione saranno compatibili... ».
I) \\uenziom· alle parole tlel Regolamento.
<< Lo , isitcrà caritàtevnlmcote e gli somministrerà t11tt1
qt;cgli aimi... Dunque 1a prima preoccupazione di chi ,,sita
un conlratdlo• o un;1 t consorella inh:rma sia qudla di una
carità conneta, soprattutto se s1 tratta d1 cooperatori po\\'1:ri.
Conosciure le condizioni economiche e le eventuali ne-
cessità dell'infermo, si sappia pron·1,."(lcrc con prudenza, ma
con generosità e con sollccitutline. S1 ricordi che la èllritÌI
ha due scop;li che la po~sono a ,·olte a<l11ggiarc: l'inadegua-
tezza ddl'an1to e il tempon·gg1amcnto nel prl'Sl,1rlo. Don
Roseo ci sia maestro: egli era generoso e tcmp~tho.
Tutti sanno che la Croce
Ro~sa fu fondata nel 1864.
Ma no,·e amu prima, du-
rante il colera che colpì la
città di Torino dal luglio al
i.eltembre 1855, Don Bosco ave-
va mobilitnto una <iquadra di
cinquanta giovani volontari co-
me « infermieri volanti». Di-
falli essi accorrevano a pre-
stare i primi soccorsi d'ur•
geru:a a qual'liasi richiesta e in
qualsiasi ora del giurno e detl.a
notte.
Don Bosco li aveva assicurati
contro il male, promettendo a
nome della Madonna che
e<isi, nè gli alt.ri alunni del
l'Oratorio sarebbero stati col•
pili dal colera, alla sola condi•
zi<>ne di mantenersi sempre in
gM11.ia di Dio. L'innocenza della
,·ha poten:ri1wa l'entufliasmo di
quegli infermieri volanti e ritt•
sciva ad arrivare alle anime
oltre che ai corpi. Difaui quelli
che non guarivano, facevano
tutti una sanl,3 morte.
Prima della Croce Rossa,
Don Bosco aveva cosi fondato
la sua « Croce d'oro >11 piccolo
c,;cn:ito di giovani apo<itoli che!,
attraverso fa cura dei corpi, mi-
ra,•a alle anime.
R) S1 sia hen persuasi che il m:ig)!'ior conforto spinwale pc.;r un Coopl.'ratore ammalato sani il
l'enderlo cosciente dcll11 :,ua nuo,·a. pre--1.insa coopcrozionc: l'apostolato ddlu soJfcrcn:r.a e della pn:ghicra.
c\\ll'infermo non parrà \\'t!rO d1 poter cosi aiutare l'opern dt•i tigli l dclk figlÌl' ili Don Bo:;co.
Se chi 1ts1ta t sac:ertlotc. non manchi ti.i impartire o~n• ·olta l.1 Bencdiz1nnt di :\\Iaria ,\\us1-
li,1tdce, l'unic:a hencdizionc dtlla :\\[adonna contenuta nel Rituale Romano. R1cortliamo a q11e::sto pro-
posito che reccntcnH'ntc il Rcttor J\\fagginrc.; ha roni:essn la facnltà d'impartire la llcnedizinne di 1\\1. A\\l•
silialrice 1111d1e ai Sun rdflt1 ( ·oopn·ut,,ri Suggensc., poi ::-l·mpre al paziente Ji ncorrcn• con fiducia
alla 'l\\Iadonna di Don Bosco, facendo la :--:o,·cna tanto consigliata dal nostro buon Padre. Prima con-
e dizione perchc tale no\\'ena sia ctiicace la Confessione e l.1 Comunione, cosi si ottcrra che l'infermo
si metta suhito in gm:r.ia di Dio, se già non lo fosse, td uhhia occasione di d11amarc al suo capezzale
il Parroco o il Cappdlano.
C) Il sacerdote salt:$1ano Delegato o il san·rdntc Dt.·nirione- non de,nno ,mstituirsi al Parroco
o al Cappellano ddl'Ospednk, mu favos-irnc e complctarnç l'opera.
D) Il Delegato o lo Zelatore, o 11 semplice confratl'll<> c:he fo , isatn si mtcn:s:.<t pure s1: il
Cooperatore ammalatu rice,·c tl,1 casa sua il JJ11lleflùw S11loi,1110.

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V1 consigliamo S. Giovanni Bosco
questo libro Maestro e gu,da del Sacerdote
Il grande Pontefice Pio XI, dopo di avere
luminosamente tracciato nell'enciclica Ad Ca-
tholici Sacerdotii \\e linee programmatiche dclla
vita e dell'apostolato sacerdotale, corona il suo
insegnamento con l'invito a considerare <• anche
solo l'agiografia cattolica del secolo XIX, cos1
ricca di nomi gloriosi dell'uno e dell'altro
clero, fra i q_uali brillano come astri di -prima
grandezza quei tre veri giganti di santità,
esercitata in tre campi così diversi, che noi
stessi avemmo la consolazione di cingere del-
l'aureola dei Santi: San Giovanni ;-.faria
Vianney, San Giuseppe Benedetto Cottolengo
e San Gimranni Bosco i>.
l1 Papa era convinto che per la tempestiva
e perseverante realizz37.lone delle sagge diret-
tive da lui proposte, niente poteva riusci.re
piu efficace della forza trascinatrice dell'esem-
pio dei Santi Sacerdoti, che la Chiesa con la
canonizzazione propone quali fulgidi modelli
e potenti intercessori celesti.
Assecondando il desiderio di Pio Xl, la
Libreria della Dottrina Cristiana, in una re-
cente sua pubblicazione, presenta ai Sacer-
doti San Giovanni Bosco quale fulgido mo-
dello di vita sacerdotale (1 ).
In esso viene delineata la figura di S. Gio-
vanni Bosco nelle ordinarie e comuni manife-
stazioni della vita e del ministero sacerdotale,
che ogni sacro ministro deve esercitare: la
Santa Messa, la preghiera sacerdotale e l'eser-
cizio del culto, l'amministrazione dei Sacra-
menti e in modo speciale del Sacramento della
Penitenza, soprattutto in ordine ai giovani,
l'esercizio del magistero sacro per mezzo dello
( rJ È il volume compilato dal Sac. Dor.rni,;rco
B1sRTE'ITO, Professore nel Pontificio Ateneo Sale-
siano, dal titiolo:
SAN GIOVANNI BOSCO
MAESTRO E GUIDA DEL SACERDOTE
Pagine XVI-448, con quat1ricromia in copertina
e 1.4 illustrazioni fuori testo, L. goo.
studio, della predicazione, deU'attività cate-
chistica, deg1i scritti, 1a cura delle vocazioni,
l'apostolato sociale a bene degli operai, l'amore
e la fedeltà al :Papa, la pratica della devozione
manana.
Sono pure descritte le fasi principali della
preparazione sacerdotale di Don Bosco e le
virtu che impreziosiscono il suo sacerdozio e
costituiscono il segreto del suo mirabile apo-
stolato in mezzo ai giovani e ad ogni. classe
di fedeli.
I singoli terni sono svolti alla luce dei
19 volumi delle Memorie Biog:rafid1e -cl.i San
Giovanni ]3osco e delle altre fonti rlella sua
vita e del suo pensiero.
D. Eugenio Cerra, biografo del Santo, dopo
averne letto, per incarìco del Rettor Maggiore,
la copia dattiloscritta, per la revts1one sale-
siana, ne ha dato il seguente g.i.udizio:
f Tn cose specialmente mi so110 piaciute: il
sema della misura, la buona scelta dei p1m1i di
vista da illustrare e il tono.
~ Altre pubblicazioui simili, ricm.•ate dalle Me-
morie Biografiche non hrni1u, sempre evitato le
ruperfiu.it.ò.; pur iii nofl lasàar nulla da purfe,
non presenta/10 quelfa disrrezio11e, che anche let-
terariamente è sempre enromiabife.
>> La sem.pfice lettura poi dei titoli nell'indice·
promette un insieme o meglio nn corpo dottrinale
che ben poco lascerà a desi4erare intorno a un
argomento di tcwta i.mportam:ta.
»QuaJZto all'inlonazione, nulla di cattedratu:.o,
ness1ma di q1telle esalJ.a:;io1u· che potrebbero urtare
certe surcettihilità i>.
Confidiamo perciò che l'incontro con Don
Bosco sacerdote, ·attraverso alla lettura di queste
pagine, che racco.mandiamo caldamente a tutti
i" Cooperatori Sacerdoti, possa riusci.re efficace
per la valorizzazione sempre maggiore della
vita e dell'apostolato sacerdotale, a incremento
del regno di Dio nel mondo.
2 fe b b r a i o - festa della Purificazione.
INDULGENZE PLENARIE 22 f e b b r a i o ~ Ca.Uedra di San Pidro m Anlioc:hia.

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Per meglio organizzarci
Invitiamo i Dirigenti della Pja Unione a presentarci
i questti inerenti all'organizzazione dei Cooperatori.
Risponderemo a tutti riportando sul Boll.ettirw le
risposte d'interesse generale.
Come trovare gli Oratori
per la Conferenza?
L'Ufficio Centrale 11tm è naluralmenle iu grado di prom;edere a
tulle le richieste. Converrà quindi che i Delegati lspettoriali e lo-
cali cerchino in loco la persona adatta, che potrà cuere un Salesiano
o (o stesso Direllore Diocesano o un Decurùme o un Sacerdote coo-
peratore, che conosca be11e la nostra Opera.
A chi spetta l'elezione
dei Decurioni
e dei Direttori Diocesani?
Come per ogni cooperatore, cmi per ogni Decurione I! Direttore
Diocesano I'd.ezione e di esclusiva spellanM del S11perù,:re Gene-
rale della Pia U11io11e., 'i'l quale eiT Successore di Don Bosco. I De-
legati locali, d'accordo col Delegato ispettorù1Je. possono proporr.e
i Decurioni. Analogamente i Delegati ispettoriali propongono i
Direttori diocesani, previo il consenso dell'Ordnuuio.
Non sarebbe possibile
ave.te i Diplomi
in bianco?
A chi sono destinati
i tagliandi
del foglio di propaganda?
Non è possiJJile. So/Janto l' Ufficw Centrale, in bare a• 1wmùuui"•i
presentali dai Del.eg.ati. e dafk Delegate; rilasàD. i diplt,mi_
Non si devono inviare e meuo ancora far inviare direttamenle ul-
/'Uffici.o Centrale, perchè quest,o no1t fa nessuna iscrizio'ne se non
per il tramite dei Decuric,U:, dei Delegati e deJle Deh'gate. f tagliandi,
come si è detto né vari convegni, siano distribuiti a persone che siatio
state dehitamenJ,e istruile .i-ullo sçopo della Pia l rnione e abbiano
le doti. per farne parw; poi sitmo ritirali Jai. Deiegati e conservati
11ell'arcl1P1JUJ locale. All'Uj}icio Centrale basta iuvictre gli ele11clti
dei ,,estri Cooperatori..
Prima di distribuire i f:ogli, sarà bPne caJ1cellcue dal tagliando le
pamfe: ~ da spedire alla Dfrezio,ie G-enerale... ~-
La nuova ulizùme sarà redatta iJ1 modo da eliminare I'inconve-
niente.
È conveniente inserire
il titolo di
« Cooperatore Salesiano »
sulle necrologie
dei quotidiani e dei
settimanali?
È lodevolùsimo e ci auguriamo e.Ile si e.steiido. sempre più la co110-
mmza di questo titolo di onore.
Prendìamo occasione prr raccomllndare d'inviare sollecitamente a
Torino l'ammn:tt'tJ della 1llOrte dei 11ostri cooperatori_
37

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LA GIORNATA DEL DIPLOMA
TORINO-CROCETTA n Delegato locale presso il Pontificio 1\\tent!() Salesiano volle as,;egnarle
la Jata dcll'Tmmm:olata, e nella chiusura solenne dell'Anno Ma1iano, dopo la preghiera di consac111-
zione a l\\Iaria, <'bhe la gioia <li consegnare ai trecento Cooperatori e Cooperatrici il diploma che
li fa membri della Famiglia di Don Bosco.
·
FOGLIZZO (Torino) - Centocinquanta Coopcn1tori chhcro la fortuna di rice, ere il diploma dalle
mani del Re,·.mo Don Luigi Ricceri, Consigliere Capitolare dei Cooperatori.
ACQUI (Alessandria) Altri centocinquantacinque Cooperatori e Coopcratnn sono entrati in
quella fiorentissima se~onc della Pia Unione, in una cornice di k•tizia e di fe~ta.
Attendiamo da.i Decurioni e Delegati, insieme con la relazione annuale della
Conferenza, quella della consegna de l diploma, dove questa ha avuto luogo.
Valido aiuto ai Parroci.
Ndle Parrocchie salcsiane di S. Biagio a /l'orll, cli 8. Apolli-
nare a R(l'l)e111u, e di S. Benedetto a li'rrmro i Cooperawn
S.ilcsiam sono stati organizzati in modo da es.-wrc un forte
manipolo di anim(• generose che intendono di affiancare l'opera
del proprio parroco in ogni ramo di apostolato e <li .\\7.ione
Cattolica, secondo il pensiero Jcl santo Fondatore.
Geniale iniziativa.
C n'ottantina di ('ooper-Jtori di Acqui, dopo a\\'Cr trascon;o
t11Lta la domenica 19 dicembre in sacro ritiro panccipanJu
fin dalla sera del sahato :tllc meditazioni e conferenze tenute
da Don Favilli. act.-ostam.losi ai santi Sacr.imcnti e riccn:ndo
la benedizione da S. E. Mons. Dell'Omo, \\'cscovo di Acqui,
as.<;istevano ad una brillante rappresentazione della fi lodram-
matica della Pia Unione, allietata dai cori ddle alunne delle
Figlie di \\faria Ausiliatrice.
Dovete parlare di
San Domenico Savio?
Provvedetevi
IL RAGAZZO SANTO
vislo da oratori, scrittori, giornalisti
il libro fatto per i con-
ferenzieri e gli oratori.
rne D e . L 600
~Cl PIA UNIONE lil'JUU!.I~
« Il reclutamento
va proprio fatto individualmente».
La Delegata Tspcttorialc di r·arese, nell'inviare
all'Ufficio Ccntr.ilc 2-1-4 nominativi di nuovi ('<>o-
peratori, scri,·e tra !"altro: 11 Tra ieri e oggi altri
1oo Cooperatori si sono aggiunti, tra cui il Par-
roco e il Sindaco, i quali si dissero onorati cli
appanenc:rc alla Tcri:a Famiglia Salesiana. 11 rc-
dutamento, se cosi pul, chiamarsi, va prop1;0
fatto indi, idualmcnk. Ciò che maggiormente al-
letta è la prospetti\\ a di partecipare ai menti
di tutto il la,·oro ,,alesiano nel mondo e: al ksoro
delle indulgenze.
È stata fatta la revisione
delle liste dei Cooperatori e delle Cooperatrici
della città e provincia cli Lecce. Il loro numero
e: asceso oltre i dnquc:cento e i moduli sono ~tari
scrnpolosumentc: riempiti e in\\"iati al Centro.
~\\hhiamo pure ricerntn gli elenchi aggiornati.
con llUO\\"<: iscrizioni di C. oopei-atori dalle seguenti
localitil:
.\\gngento - Canclli (.\\sti) - \\'aglio Serra (Asti)
- Rmo (Ilari) - "'.\\laronl.' (Hrc:sd;1) - C1stcrnino
(Brindisi) - Penzano Eupilio (Como) - Ferrara -
1\\ fessina-Tlisconk - Scelctta (;\\I cssina) - Cesano
;\\Jaderno (.\\Iilano) LcgnandJo (\\fila.no) - ~er-
,iaoo (.\\lilano) - San Colomhano al Lambro
(,\\I ilano) - Senna Lodigiana (l\\Jilano) - ~apoli-Vo-
mcrn - \\[arano ('.\\apoli) - Calta, uturo (Pah:rmo) -
Ravenna - Arno-Biassono (\\"arcsc) Busto
Arsizio (\\'arese) • Luino (Varese) - Marnate
(\\ aresc) • Solbiate (Varese) - Castegncro (\\'i-
cenza) - ~o,·izzo-Ilasso (Vicenza).
Sappiamo quanto costino questi la,·ori di aggior-
n: mento e ne siamo \\'Ì\\-amcntc grati ai Delegati
e alle Delegate della P. P.
38

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BIBLIOTECA DEL "SALESIANUM"
" S«tesi<UlWU ·· rivista trimt>stra[e f>er coloro che s1 occupano
di problemi teologici, filosofici, giuridici ed educativi
nello spirito di S. Gw7,-anni Bosco
ALBERTO CAVTCLIA
IL « MAGONE MICHELE »
Una classica esperienza educativa
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LA LEGGE BONCOMPAGNI DEL 4 OTTOBRE 1848
E LA LIBERTÀ DELLA SCUOLA
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IL TEOLOGO GUALA E IL CONVITTO ECCLESIA-
STICO DI TORINO
Pagg. 52
l) 200
El!JGENfO VALENTlNI
IL SISTEMA PREVENTIVO DELLA BEATA VERZERI
Pagg. 42
r50
EUGfu'llO VALENTINI
LA DIREZIONE SPIRITUALE DEI GIOVANI NEL
PENSIERO DI DON BOSCO
Pagg. 43
))
EUGENIO VALENTINI
LA SPIRITUALITÀ DI DON BOSCO
Pagg. 27
))
120
--
Per ordinazioni rivolgersi alla Sede Centrale della SOCIETA EDI-
TRICE INTERNAZIONALE - Corso Regina Margherita, 176 - To-
rino (725). Conto Corrente Postale 2/171.

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CATECH&Sf. F.di:::irmt1 P11rrnah1r ,. Orarnri,
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eJiiioni, I•. l>oo Cmtro <:arrrl1ìstìro Sa-
ln11mo, r•,11 .\\I. Aus:i/;atrue. 3~ - T,,r1110
(7ol)J - e c. p. 2/27196.
GIO\\'ANI Organo dcll'lnterscuola. Settima-
nale illu~1roto, istruttivo, ,,meno, eùucàti\\'O
sotto oi:111 n~petto; abbonamento unnuale di
30 numeri ù11 ottobre a mucigio, I,. , 700. Un
nwnero ~ettimnnnle di 411 paitine in rotocnlco
a colon, L. 6o. Estero dopp10 - l'im:::ra _\\[.
A1Mi11t1tn'u, •1 - Torinn.
GIO\\'l~N1'U MJSSJON>\\RI,\\. ,\\bhonamento:
Ordin,uio L. 400; Sostennorc L. 500 - E.~tero
(il doppio) - Vì11 \\I. .d"'·ilù1lrìu, Jl - Tori11u
(70<)) - c. c. p. 2/1355.
"MERIDIANO 12 " (Letture Cattoliche).
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