Bollettino_Salesiano_194505


Bollettino_Salesiano_194505



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BOllETTlì\\10 PERIODICO MEN-
Anno LXIX n. s
SILE PEJl 1 COO-
SJ.\\!.ESIJ.\\ì' r PERATORJ DELI,I,
OPERE E l\\HSSIONI
\\__ DI s. e ro. llOSCO
L U GLIO
AGOSTO 19 45
Jn 011eq11io ali, Jisposi::ioni 111i11islcriafì per la li111ita::io11e della caria, I'edi:::ione italiana soslitrdsc~ lt altre ,di::io11i ,stut.
Ripres a
Non è ancor sereno il cielo. Fosche nubi anzi minacciano l'orizzonte mentre l'atmosfera stenta
a scaricarsi di t11t(a l'efetlricittì acc1111111latn. i11 gt1errn.
Però, grazii- a D io, il ciclone è passato. Ed i superstiti, che si sè11to110 grati al Signore per In
consen·~ione della vita, e 11e comprendono il 1.·alore e la responsabilittÌ, si mN/0110 decisamente e ge-
11erosamenlc a servizio dr.I bene co1111111e.
L'nempio più s11bli111e ce lo dà la Chiesa, la gr<m <• madre dei santi•>, che, per l'e1111l!sima i•olta
i11 venti secoli, disprez:::ata nell'orn dell'esaltazio11e e dell'orgoglio, riprende la SIia materna missione
11ell'nra d<·lla st·e11turn, _per ridt1re all'umanità dissanguata, depredata ed m·i·i!ita, 11110'1.'I' r-isone di vita.
La parte dei Cooperatori e delle Cooperatrici salesiane.
I Coopemtori e le Cooperatrici salesiane possono portare. 1t11 prezioso cò11trib11to alla ripr<'st1
a; ro1111111e, grazie allo spirito di D011 Bosco che li informa. Lo spirito di Don Bosco è i11fatti eminente-
mente attiv:o; ma dotato di quella dose prudenza, di bontà e di saggezza che re11de be11rjìca l'atti·vità.
Sono i doni particolari che il Stwto Padre Pio XI gli ha uffir-ialmente rico11osci11to e che la li-
turgia continua a proclamare colle scritturali parole dell'<< Tntroito >\\ della $1W 111essa: Deùit ei Domi-
nus sapicntiam et prudentiam multam nimis et latitudi11em cordis (I II Libro dei Re, IY, 29).
Sapienza, prudenza, amore .
Si tratta di guarire da 1111a epidemia mondiale clze ci ha ridotti nelle più 111isere-1·nli co11di::::io11i.
Non si può quindi procedere con 1:iolenza e volgarità. Ci vuole tutta l'amorevolezza della carità cri-
stiana per curt11·e le 11a:::io11i ed i popoli martoriati, e portarli dalla cowrnle:i·ce11.-st1 alla g11angio1w.
Gli animi sono ancor troppo armati, intossicati dall'udio rhe ha infettato tulla fl1 ge11el'azio11e.
e Ed il processo di disinfezione compromesso da altri veleni che 't:e11go110 propinati come medi-
cine, mentre sono tossici virulenti,
Ci t·1w! buon senso è buo11 cuore per rifarsi, per ri/1re11dere il corso 11omw!e del!n vita ed avviarsi
ad 1111 benessere reale e d1trat11ro.
L'aiuto di Dio.
SopratllfltO ci v111Jle l't,into di Dio. Perchè l'esperienza dei secoli confemw qru:llri che dice J,
Sacra Scrit.t11ra: Nisi Dominus aedificaverit domum1 in vanum _laboruvcmnt qui aeùilìcant eam:
Se il Signore 11011 presta l'ope,a sua, fatica110 invano coloro che sudano a cast.mire (Sal1110 126, 1).
Gli 110111i11i, da soli, 11011 fan che torri di Babele, anche quando architettano le più ardite costru-
zioni. E la confusione delle liugue sta a doc11111e11tarr l'elet11a discordia cuori. Preghiamo quindi
1·1 Signore a be11('(/ire tutti gli sfor:::i dei buoni e collaboriamo ge11rrosm11e11/I', collo spirito di Don llo-
sco, alla ricostrudone materù1le, morale e cit:ile dei ,nst,i paesi.
L e opere di D on Bosco .
11/a 11el programma generalr faccicwto ilgi11stu posto alle opere nostre. Cooperntori e Cooperatrici.
salesiane, noi abbi,11110 legato il nostro c11ore con affetto pariicolare alle opere ed alle Missio11i sale-
siane. l i Rettor Nlaggio,-e nella ma circolare di capodanno ci darà il bilancio delle rovine e delle vit-
time della Famiglia salesiana. ?ila qualche cosa già sappiamo. I danni sono enormi. E le vittime,
poche grazie a Dio, in lilllia, salgono a ce11li11aia in altre 11azio11i.
Jliutiamo quindi il succes~·ore di Dcm Bnsco a r1Ja,-e le case distmtte, a riparare le dm111eggic1te,
a suffragare le vittime. Tanto più che alle porte degli ospizi e degli istituti salesiani e delle Figlie di
J\\Iaria Attsiliatrice bussano a migliaia 01/ani e derelitti, che /umno bisogno di llttto, ma sopral111llo
di ·,ma b11011a ed11cazio11e.
È il Santo che, per mezzo dei suoi figli, stende ancora la mano ad invocare la riostra carità.

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SOTTO LA CUPOLA
La festa di S. Luigi
DELL'AUSILIATRICE
Il mcSI: ùi giugno ha segnato il termine ùcl-
l'anno <1colastico. Ed i- nostri alunni interni,
dopo una devota funzione ùi rin~-ziamento
al Sacro Cuore di Gesù. han fotto ritorno alle
loro case. \\ In. a confortarci ddla loro at-.-,;cni,a
è aumentato il numero degli urnwriani che
affiuirono giornalmente al primo Oratorio per
le pratiche di pietà, le ricrl'azioni e il dopo-
sruola, suppkndo gli interni ;inchc pd servi-
;,io ddlc sante :\\[esse nella hasiliea ùdl' -\\usi-
liat rice.
Conferenza episcopale.
11 12 giugno abbiamo il\\'UlO la gioia ùi ospi-
tare gli Ere.mi r·esC<r.;i dPI Pin11011tr che, sono
la pn.-sidcnza deJl'Em.mo Cardinal Fossati,
tennero le loro conferenze annu:1li sotto lo
sguardo della \\'ergine Ausiliatrice.
Ritorno dei Superiori da Roma.
Due giorni dopo ritornarono a Torino i Su-
periori che il Rettor :'.\\1aggiore aveva tempesti-
,·amcnte inviato a Roma, olla ,·igilia della li-
hcrazione della capita.le, Pl'r prender suhiw
contatto cogli Isòtuti pr<•~tt'Ssjvnmcntc sot-
trntd all'A.,;sc: il rcv.mo sig. Don Pietro ·Rcr-
ruu, Prefetto generale; il re, .1110 si~. Don Pie-
tro Tirone, Catechista gcner.ilc; ed il rev.mo
!<Ìg. Don .\\nwnio Candela, Consiglit:re Pro-
fos:;ionale geni:rale. :\\ccolt1 con p.nerna effu-
sione cl:11 Rcuor :\\laggion.•, d:1 alfctmose di-
mostrazioru degli altri superiori e dei confra-
tdli, (.-Si.i corsero a ringraziare la \\'crgi11c :\\11-
sil iatricc e :-i. Giova n11i Buscò; poi ci diedero
tante c..-ure notizie. La più grnlìita fu tiuella <li
una :,;pccialc hcncùizionc dd Samo Padre, che
in pri\\'ata udicn;-,a an:rn in(..":.iricato il Prefetto
i:encralc di rcc:i.rla a Torino. Poi i l-31Uli del
nnstro Em.mo Cardinah: Protettore Carlo Sa-
lolli e del nostro Em.mo Cardinale salesiano,
A11guw1 Tllond, Primate di Polnnia. Già a,c-
,·a,;10 saputo che egli era. stalO lihernto daJla
prigionia in Germania, e che alt ravc:r:;o la Fran-
cia era ~iunto felicemente a Roma. !\\la ci ha
rallegr.tto il saperlo in buona salute l' la spe-
rall7:i ùi YClk·rlo presto a Torino. Per alcune
$Crc, il s1g. Don Berruti, nel sermoncino della
e Buona notte•• ci parlò dell'attività dti con-
f-ratclli ddle varie Case dcll'ltalia centrale,
meridionale ed insulare, specialmente a van-
t.it?gio degli orfani e dei figli tldla strada.
vide :1ffiuire al primo Oratorio ft.-sùvo centi-
naia d i fanciulli, ùi ex allic\\'i e padri di fami-
glia, che ebbero le loro funzioni nctla basilica
di 1\\Iaria .\\usiliatricc e sfilarono pci cortili
colla tradizionale processione, onorata dall.i
prc:;cnza <lei ',upcriori maggiori. Intanto i no-
stri stu<llnti <li teologi.,, con un bel numero
di 1\\hri confrntclli si raccol!<cro pc! primo corso
di s:inti Spirituali Esercizi, che si conclu,wi
la , ,gilia di San P i1:trr1.
L 'onomastico de l Rettor Maggiore.
La fc:-ta del Principe tlegli <\\postoli è pure
l'onnm:istico del nostro veneratissimo Rettor
:\\la~giore. In altri anni si solcrn celebrare con
un denso programma di manifcstaY.ioni. Man-
cando gli alunni interni, quest'anno si concen-
tri', nel fervore ddle sacre funzioni cclchrntc
d..il l V Successore di Don Bosco ed in una
~raztOAA .icc-Jdcmìa, dur:intc la quale venne
proiettato per la prima voltn. il bellissimo filn1
documentario del ritorno dei Corpi Santi in
Torino, il 13 maggio u. s. La banda, formata
ll:ti confratelli, ha ripreso le antiche tradizioni,
allietando la Casa madre anche con un po'
di conccr10 in cortile.
Sacre Ordinazioni.
,n Il lugliò S. E. ::\\Ions. Pinardi tenne le
Men: Ortlinazioni nella basilica di Maria Au-
siliatrice, promoventlo undici studenti cli teo-
lo~ia ùcll'lspcttoria fa1halpina al Sacerdozi!l
cd altri tredici al Suddiaconato.
11 giorno seguente si inizib un secondo turn<)
di Escrci.r.i SpirituaH, al quale parteciparono
a11che tutti i Superiori del Capitolo.
La sera del 1, il Rcttor '.\\laggiorc, nel ser-
moncino ddla ~ Buono notte • ci diede la nn-
ti:zia della partenza <lell'Em.mo C:ird. Hlond
per la Polonia, quale inviato speciale del Santi>
Padre. Ci in,;tò a prt.-gare per la sua delicata
missione e ad estendere le nostre preghiere
anche 11 sollievo dei confr:nclli e delle suon:
della Jngosl.wia, dell'Ungheria e del Giappo e
che si trn,·a,·ano nelle condiid,rni pii1 pericolose.
S. E. Mons. Laravoire.
11 2 agosto giunse frn noi il nostro Yc
scoyo d 1 Kri~hnagar, condotto dagli Alleati
in aereo a Roma. Dopo un brcv1: soggiorno
26 -

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I N F A M I G L I A nella capitale, confortato dall'udienza del Santo
Padre, egli si è affrcttnto a venire a Torino
per darci notizia della nostra missione di
Krishnagar, che, grazie a Dio, è sfuggita alla
furia della guerra e continua il suo aposto-
lato con crescente fervore fra quelle povere
popplazioni, tanto provate dalla carestia e dalle
epidemie. Accolto con affettuosa espansione
dal Rettor l\\Iaggiore, dai Superiori e dagli
alunni presenti nella Casa-madre, S. E. si
trattenne una ventina di giorni, poi riparti
alla vo:ta degli Stati Uniti. donde raggiun-
gerà <li nuovo la sua d:ocesi.
Rom a - Il Giubileo d el nostro Cardinale
Protettore.
li 22 settembre, come abbiamo a suo tempo
annunciato, il nostro EmincnLissimo Cardinal
Protettore Carlo Salotti celebrò la sua l\\lcssa
d'Oro nell'intimità del raccoglimento e ddla
preglùera. I confratelli di Roma colsero quindi
l'occasione <lcl suo onomastico, + novembre,
per fcstcggi:irlo nel nostro Ospizio del Racro
Cuore.
Sua Eminenza si trattènne a mensa coi con-
Funzion.i e pellegrinaggi. fratelli e gradl l'omaggio di una riuscitissima
accademia. L'indomani poi celebrò la santa
Le difricoltà dei viaggi_ non hanno cons1:ntito :\\le:isa nella basilica, che tante volte risuonò
-l'organizzazione di grandiosi pellegrinaggi; della sua calda appassionata cloquenr.a, ele-
tuttavia, quasi ogni giorno abbiamo Yisto af- vando, aJ \\ 'angelo, un fcr\\'ido inno di grati-
fluire alla basilica pelle-
grini isolati odin gruppi
tudine aJ Signore, di
ctivozione a Don lloscn
a sciogliere alla l\\Ia-
donna il tributo <lclb
loro divozione e ricono-
scenza.
Il « Bol letti n o Sa le siano, ed il
pe riod ico «Maria Au si liat r ice >,
d'ora innanzi usci ra nno solo ogni
e di amore alla noslm
Congregazione. li sig.
Don Berruti si rese in-
terprete dei sentimenti
Per la fosta dcli'As-
sw,ta tenne solenni:
pontificale S. E. l\\fons.
due mesi, f, nchè non avremo ca rta
a suffic ienza pe r la tira tura
di tutta la Famiglia sa-
lesi:tna, presentandogli
felicitazioni ed auguri
Laravoire.
o rdinaria mensile.
cd assicurandolo delle
li 23 agos to, alle ore
nostre preghiere. Gli
17130,1'Apostolato della
aveva anche i1.wiato. in
Preghiera tenne una solenne funzione di pro- antecedenza una modesta offerta per le tante
piziazione rer la ricm,truziont: morale e ma- opere che egli benefica; ma Sua Eminenza la
teriale della Patria. Cfficib l'Ero.mo Cardinale rimandò con una affettuosissin1a lettera in cui
* Arcivescovo e tenne il Jiscorso ù'oc1.'tlSi()uc il dice..-a fra l'altro: La generosa offerta im·ia-
rev.mo P. Goria S. J.
tami dai Salesiani e dalle F~r:lie di Maria _lusi-
Dalla metà d i luglio ai primi <li settembre, liatrice per rma santa .lfessa, se mi fosse per·ve-
corsi speciali di ripetizione raccolsero oltre 100 1mta da altre fonti l'O'L-rei accettata p(!r desti-
alunni delle scuole medie. L'Oratorio · festivo 11al'la ai bis11g11i della mia tor111e11tala dioct'si
organizzò anche qualche settimana di vacartZà Prenestina. jfa siccome i miei cari Salesiani
in montagna pc:r gli or:.i.toriani più biso- non sono stati risparmia.ti dalla guerra che ha
gnosi.
distrutto le loro case e i loro collegi, così rimetto
li 2 settembre, mentre gli ex allievi della l'offerta perchè i superiori se ne srr~•a110 //l'r le
Casa-madre riprendevano i loro riùri mensili, ta11te rovine da rip(lrare. la S. J l essa fa cele-
nella cappella delle Reliquie si celebra,-a la brerò 11g11alme11te in 1111 giomo da stabilirsi, 11ella
liturgia in rito bi_zantino-slavo ver la colonia basifica del Sacra Cuore allei presem:;a di tt1tle
<lei fodcli orientali-sla,·i.
le rappreserr/an:sf' salesi<me di Roma, per chie-
dere a Dio e al grande Do,i Bosco protezione
T ris ti notizie ed aiuto per tutto quel complesso di opere rhe
formano la. gioia e la gloria della Pia Società*·
ci giunsero nei mesi decorsi <l'oltremare: la
morte di S. E. i\\Ions. Enrico irourào, Ye-
scovo di Cafclandia (Brasile); cli S. E. 1\\Ions.
Vincenzo Priante, Vescovo di Corumbà (Bra-
La lettera è un nuovo documento della pa-
terna predilezione che Sua Eminenza ci pona
e di cui non potremo mai essergli abba-
stanza grati. Lo conservi ancora molti anni il
sile); e di 1\\Jons. Enrico Dcferrari, Prefetto Signore al hene non solo della sua Diocesi,
Apostolico dell'Alto Orinoco (Yenezuelaì.
ma di tutta la Chi.:sa. ed a consolazi1mc nostra.

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Nuovo Vescovo salesiano.
Argentina e Cile.
,, L'Osservatore Romano" ha <lalo nolizia
che il Santo Padre ha promossi) alla chi.:sa
c.1ttcJrale di R. Carlo <li Ancud (Chilc) il
rcv.mo Don Ca11dido Rada, Direttore dd no-
stro Collegio di Valparaiso. Al nuovo ve-
scovo salesiano le più vive felicitazioni e
l'augurio di w1 lungo e focon<lo apostolato
ndla terra irrorata Jai sudar i dei nostri pri-
mi missionari.
Jugoslavia.
Il nostro Don ~lich,·lc Bruncc, d,1I Refu,ftee
Cwnp Spittaf 1,.-anrten, il 30-n-1945 ci annun-
ciava l'organizzazione Ji provvidenziali Ora-
torii 11ei campi di co11centra111ento sloveni ove
una folla cosmopolita cra spiritualmente del
tutto abbandonata. Cominciarono la caratte-
ristica opera di Dc)n Bosco a J,;/ag/!11/urt e fu
un vero successo: in pochi giorni, oltre un cen-
tinaio di oratoriani. Piovvero quindi domande
da tutti gli altri campi di concentramento per
l'invio di salesiani internati a curare l'educa-
zione della povera gioventù, che da quattro
a1mi non aveva piì1 alcuna assistenza religiosa,
avendo i tedeschi, dall'inizio dell'occupazione,
cacciato tutti i sacerdoti. ~ Non ci si può fare
un'idt,>a - scriveva - delta necc;ssità e della
pr+>vvidenza di un oratorio salesiano in questi
campi di concentr-amento dove tutto il giorno
devono convivere insieme vecchi, giovani e
bambini di diverse nazioni, Mongoli, Unghe-
resi, Ucraini, Russi, Croati, ecc. in mezzo ad
una curru?,ionc di costumi spaventosa~.
Col sistema di Don Bosco, coll'istruzione
religiosa e colla cura dci Sacramenti, i nostri
confratelli haiu10 ottenuto ovunque consolanti
risultati.
Belg io e Polonia.
e Dal Belgio giunta notizia della prodigiosa
puservazione della casa di Kortryk (Courtrai).
Tutta h1 città è stata distrutta. Solo l'istituto
salesiano e quello delle Figlie di :Vlaria Ausi-
liatrice, con pochissime altr~ case, rimasero
in i;tiedi. Yarie persone asserirone di aver vi-
sto la l\\laùonna sttmdcre il suo manto sulle
due case. li fatto è che forono realmente pre-
servate dal la distruzion,c.
In Po!onia, nel mese di luglio del 19-1-4,
dicci salesiani sono stati massacrati a r·ar-
savza.
;(ci mesi di marzo-aprilu ,945 sono aumen-
tate le notizie da ,,arie Jspcttorie e l\\fis-
sioni di America. Buenos Aires è P1111tarenas
hanno celebrato con grande solennità il cen-
te11ario dplfa 11ascita di 111011s. Giuseppe .Fa-
g110110 (1844-19++)· Yi concorsero le più alte
autorità ecclesiastiche e civili. li1 P1111ta-
renas è stato pure indetto il Congresso Euca-
ristico Nazionale Cileno pcl 1946. L a prepara-
zione grava tutta sulle spalle dei nostri confra-
telli che costituiscono l'unico clero e l'unica
congregazione religiosa. Il programma si è già
iniziato ton l'erezione di una <,Toce in cemcnLo
a1 mato, alta 21 met:ri, sulla cima del Capo
Frowa.rd, che sporge sullo stretto tli Magellano
tra l'Oceano Pacifico e l'Oceano Atlantico. B
una delle più grandi del mondo e porta scritto,
alla hase, il motto scritturale: Do111i11abit111· a
mari 11sq11e ad 111ar11, et a flu111i11e usque ad ten11i-
11os orbis terrarum.
~cl novembre del 1943, si tenne a Co11cep-
tio11, nd Cile, un Co11gresso Catechistico Na-
zionale, ed i nostri Istituti conseguirono i primi
premi c due gagliardetti nelle gare catechisti-
che, raggiungendo anche il primo premio nd-
l'Esposizione :'\\l'a"tionalc Catechistica.
Bolivia e Brasile .
Nella Bolivia i confratelli addetti ai Semi-
nari (liocesani, affidati dalla Santa Sede alla
Società Salesiana, si sono acquistati grande
stima e benevolenza coll'applicazione del si-
stc_ma prev~ntivo di Don Bosco.
Da Recife (Nord Brasile) l'Ispettore D. Gui-
do Borra scriveva, il 23-m-1945 «Il 15 mar-
zo abbiamo incominciato regolarmente l'a11110
scolastico. Non abbiamo mai avuto tanti alunni.
A B ahia: 200 studenti e 150 artigiani interni.
Cogli esterni arrivano quasi a 600. Abbiamo
potuto far posto a tutti con la costru~ione ag-
giunta al nostro Istituto dalla L. B. A. Renfe
ha 300 interni e 633 esterni. A Belém abbiamo
già il corso superiore corrispondente al nostro
liceo classico. La trasformazione edilizia ili
questa casa è qualcosa di prodigioso. Nel 1935
mi pareva impossibile trasformare quel vec-
chio convento. Oggi abbiamo potuto acqui-
stare tutto l'appezzamento circostante, allar-
gare il cortile e rinnovare tutte le pareti. An-
che nelle Jlissio11i potemmo mantenere tutte
le posizioni ed aprire tre nuovi centri: a Ca-
c/weira; a S. !sabei (Rio .Vegro) per aspLl'anti

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missionari; cd a S. Cw1vs do Jn111t11·i (Rio
!1111drir11).
» Kcl mese di giugno si terrà un Co11gresso
I11ter1111u1rica1w di Hd11cazio11e Callulica in Bo-
gotà (Colnmbia) cd il nostro Don Giovanni
Rcsen<lc, llircttorc della Lapa in S. Paulo, rap-
prcSt:nterà lllttO il Brasile •·
Chaco Paraguayo.
J\\ Puerlo Pùwsco, l\\'.Ii~sionc indipendente
a noi affidata, si è tenuto un Congresso Euca-
ristico onorato dall'intervento di Prelati e<l au-
torità civili. Le solenni funzioni, le sessioni
parziali e generali, la grandiosa processione
che si snodò sulle rive del fiume, destarono
grande fervore euc.'lristico fra i ci, ili e fm gli
indigeni della mis~ìone addetti ai lavori nelle
fabhriche <li tannino.
di , çoo 11ostri e.\\ ttlliei•i ne.i Tallcres Don
noscÒ di ~lontcvidco, il 20 dello sh.'SSO m1.-sc;
e <li tlll altro convegno di oltre 1111 migliaio
in Paysandi'1. L'organizzazione é perfetta. Ogni
centro ha un'ora settimanale di btruzione reli-
giosa, con garn annuale a voce e p1tr iscritto.
li 26 maggio il ::--;unzio i\\postòlico 8. E.
l\\lons. Le\\'a.ll1c benedisse e collodi la pnmti
p-ietta tM tempio di 1'/arin Ausilial.rice nei 'l'al-
lcres Don Hosco: tempio che egli n1olc arti-
stico e gran<lio~o in proporzione dell'c$pan-
sione salesiana nel!' Urnguay.
L'i1t.srg11amr11l0 catechisticu, bene urganiziato,
si va estendendo dagli oratori e dai collegi alle
masse del popolo in tutte le chiese pubhlid1e.
[,'istituto dr/le Fi,l(lie di Uarù, Amili11Jr,ce
i11 As1111ci611 conta 400 alunne nelle scuole ma-
gistrali e 700 ntllc elementari.
Colombia - Equatore - Messico.
In Colomhia, a Ca,ìo de Loro è morto di
lebhr.i il nostro Don Pr~pcro l\\lasari che per
n:mi anni sopportò il disfacimento del suo
corpo, prodi~ando il suo apostolato fra i leb-
brosi, con l'eroismo e l'abnegazione dei santi.
La \\lissionc di \\/rude::; r G1wldq11i:::a, nell'E-
quatore, ha cdebrato il cintJUnntcnario <li fon-
dazione. Onorarono le feste le supreme autorità
della Rt!puhhlica. Destarono l'ammirazione di
tutti, i ccnro e piì.1 Kivarctlì condotti a Quito,
Guayaquil e Cucnca, che i;i prcsentarnno lindi,
spigliati, impeccabili nel canto e nella ginna-
stica. Vennero colmali di doni cd applnudi1i
entusiasticamente do, unquc.
Una leltcm del 18 d:ccmbrc 19+-1 del
nostro D. l'ischedda, ci informa che I.i. Casa
Centrale delle :\\lissioni s.ik:;ianc in Cucnca.
ultrc alla sezione di formaiionc, l1n una s1.:uola
cle1m•ntarc con 1100 allievi cd w1a scuQla pro-·
fessionale con 50 artigiani. LaYoro in abbon-
danza e gran buoH-t Yolontà.
ì\\cl \\lessico, le nostre opere h:1nno riprc.-so
Yita, grnie nl nuovo clima ~uccedutn alle pas-
sate difficolt11. li personale è ridouu a sole 6
1, case con 3.ì s;1lesiani. Tutta,ia t·s~i riescono
ad accudirl· 8 chic~e pubbliche, oratori fo-
sti,·i cd 8 fm istituti e scunle esterne che ac-
colgono duecento, tn:cento 1; fino a cinque-
cento ali ievi ciascuna.
Uruguay e Paraguay.
Da ttlU\\ lettera del nostro hlpcttorc Don
Luigi \\aula, in data 22 maggi<♦ 1.9+5, rilt:vi:,mo
la splendida riuscit.1 dt un gr;1ndioi;o Co11vrg110
Haiti.
~et setlemhrc del H),H un fulmine si è ab-
han1.1to suUa nostra c.,sa di Pori au Pri11cr de-
stando un incendio 1:hc in brcYc di11lru.<\\Sc l.i-
boratori e cappella. C,mzie a Dio non si ebbero
Yittime. li Presidente della Ropubblica si as-
sunse l'impres:l della ricostruzione in condi-
zioni ancora migliori cd ha già fauo iniziare i
lavori .
DALLE NOSTRE MISS IONJ
India.
Buone notizit: ci 11nno ~i1111Lt: nel gennaio
19+5 tla 8. E. l\\lon~. !.\\lathi,1s, .\\rdn·scovo
di l/atirns, il quale ha compiuto il primo de-
cennio e.li governo dcll'.\\rchidioccsi. Quantlo
c~li vi arrivò nel 1935. il clcrn secolare incliicno
cuntaYa appena q sacerdoti. Oggi snno 32. Il
fiorente scmin:1rio ini1.iato a Poonamallcc e
tcmpor:incamcnte trasf1.:ri10 a Yercaud, dà an-
nualmente un bel contrihuto <li sacerdoti for-
m:iti secondo lo spirito di Don Bosco. L'infa-
ticabile .\\rcin.·scovo ehbe la ronsoh\\zionc, in
t!icci mrni, di costruire sette chiese con rebtin,
C:èsc parrocchiali, due com·emi, tre scuole l'<l
un s.1lonc puhhlico, il più gnnde di l\\ladrai;,
pt•r le riunioni cattoliche. Ali ualrn<·ntc sta co-
i;truendo altre due clucsc con annesse t·asc
parrocchiali.
:-1. E. I\\lons. Laravuire-ì\\lorrow, Ycscovn di
J.."risl11inf11r, ha potuto kncrc in diocesi il :;u•>
pcrl'onalc anche dur11nte la guerra, sicchl" l'a-
postolato non ha suhlto interruzione, anzi si
i.· :,nd.iw .mche mt.~lio or[(amuantln coll'aiuto
dei nostri confratelli.

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S. E. !\\lon!':. Ferrando. vescovo di Sliil/011g, Zappalà e O. Zola; e cintiue diaconi: Colombo,
si , idc invece scemare di molto il suo perso- Composta, Gìacomin, Lupi e Piras
nale, internato in campi di concentrnnknto.
Epperò, le opere missionarie, nono:;lantc la
Da una lctlcr.\\ di S. E. /11011.1. Ferrando, in
mluzione del personale e l;1 ct:ssazionc totale ~ala del 24-111-1945, s1ralciam11 le seguenti no-
degli aiuti d,1ll'Europa, banno porutn mante- tmc dcli'..-\\ssam: « ••• Ci furono momenti diffi-
nere un'utÙ\\'Ìtà che ha dd prodigioso. L'Isti- cili, specie quando i Giapponesi entrarono in
tuto di Bom/J(ly ospita oltre 800 alunni cd esige .\\ ssam. l n ~c11crale le Auwrità guardarono con
un urgente ampltnmento per le numcros~ do- simpatia lt· opere no::Mt·, e non si cbhc a de-
mande di acccttazione.
plorare il mm1mo incidente, pcrcht.. la pruden-
.\\ rei/ore, accanto all'orfanotrofio t Don za ~uìdo St mpre i passi th unti. C1 furono rL·-
J3nsco -, chi: cnnta T20 artigiani cd Ro studenti, stri:r.ioni. lo stesso non potevo ~1rnre senza
si è aperta un.t scuola superiore frequentata p~rmcssi, specialmente nelle zone di opera-
da 500 allitvi esterni. Orfanotrofio e i.cuoia nonc. 1 molti soldati, specie amc.-rìe:1ni, cbhero
hanno edifici moderni.
campo di ammirare l'opera nostra e ci aiuta-
I .a scuola S. Gahriele a .1/,uira.s ouicnc splen- rono assa1. i\\lolti nostri ~·difici sono aocor,1
didi risultati: gli allievi che raggiungono il mi- requisiti. 'Siamo qui in :\\lissionc ncll'Assam
gli;1io, furon 1utti promns.c;i ai pubhlici esami piì1 di 30 sacerdoti e una ventina Ji chicrici e
del 1944.
coadiutori. La m.1AAiur parte dci nostri con-
A 1'irnptttt11r si i: aperto un asp1ram.tto che fratelli e ancora lontana e qut..-sto :-piega le no-
conta già UJl:\\ trentina di ottimi giov.ini. Son l;trc difficoltà. O~nunn dì 11ui deve lavMarc per
quasi ultimate le trattati,·e per 1\\·rezione di due e magari anche pa lrc. La gut·rra in :\\s-
una nuo,·a casa di fnrmaiinne per I' bpl miria sam ha fatto iwilupp-.trc la provincia m moJo
dd Sud-India, a 1·em111d.
straordinario: strade t- ponti ovunque; diretta
A Sltil/011g la nostra t Don Ilosco I nllustrial comunicazione: con la China, con la Birmania
8chool ~ fece ut1a esposizione <li l:wori d1c tra- Pnsti intt·rùetti ai :.\\lissionari sono ora presi
scese l'interessamento <li una scmplic(.' mostra d'assalto tla tante sètte; ovunque sete d'istru-
scolastica. L'inaugurò lo slc.,;SO Gon-rnatorc zione, di scuole, ccc. La nostra sperani.a è che
della Pro-.;ù1cia ,tlla prcsenr.a delle L L. EE. ritornino i confratelli pt;r poter aprire ahru:no
cd Hev.ml· :\\lons. :\\fathius, ì\\1ons. Ferrando, lluc nuove ~tazioni e cm,ì facilitare il lavoro
l\\fons. Laravoirc-J\\lomm ._. fu v-isit.nl.l d.1 ogni risparmiare fatiche in:1111.lite ai missionari
ceto ùi cittadini. mccoclienJ,, lodi e plauso essere più 1111iti nd corpo e nell'anima. I pro-
iJ:i ~rsonalità cristiane l' pa.1;:1nc.
hlt•mi <lei dopowierr., 11;1r.1nno enormi e trc-
l I Yecchio orf:motTofio ha ceduto il posto ·11end1, ma 1I buon Dio che ci h:t :iiutati ci
a 1\\uovi grandiosi edifici nei quali funziun:i, aiuterà ,Hlcllrn ~-
accanto alle scuole profcssmnali, anche 1111 liceo-
ginnasio molto frequentato d;ii Khasi
Birmania.
1.'lspettore tlt·gl1 internati D. E. Cinato, dal
Campo di Dl'hra D1m scriveva in data 5-11-1935:
Ho una bella notizia d:1 durlc: nella seconda
metà dello scorso gennaio un altro gruppo di
2-4 coofratclh hn lasciato il campo per far ri-
torno alle no~tre case e missioni. Andarono
tutti in quelle dd sud, non potendosi ancora
raggiungere qudh: del nord Può immaginare
la gioia dì ruui. llnnno già scntto di .n-cr fatto
Il nostro Don Ubaldo lfoniin, ddla C.lsa
di Mt111dafny, scrive,a in datn 30 aprile
19,H: •• Caro P,Hlrc, i vostri figli in Hirmania
stanno bene. La casa è danncg~iuta; ma ,
danni soM riparabili; speriamo di cominciare
prc!lto. Desideriamo nntizìc ,·ostre, dei supe-
riori e dei confratelli. Abhinmo tanto pregato
pt·r ,·oi e continueremo fcr,orosamentc anche
in a\\Tcnirc. lmploriamn la \\'Ostra lx:nnlizione •·
buon viaggio e di aver rice\\'Uto le pili festose
e cordiali acco~licnzc. Qui ne rimangono an- Thailandia.
corn una cinquanlina, che spero ,·erra11no libt-
rati a hrcvc sc:1denza. Frn un mese !lpt;ro ili
poH·r partire anch'io. li IIJ di questo mese
sont> st:iù nrdi11,111 tlu( 1111,·rf/1 sacerdoll: Don
l Tn tdcgromma d.1 Bonkok in dat,1 27 lu-
glio 19-45 ci tla\\'a r.issicumn•i notizie: t ('011-
f ra1dli. .1111111' tutli .1al.i. C'mt• l11flr "f'tTlr. -
( ·IS/..'TT.·l l►•
Le Case Solesione e quelle delle Figlie di Merio Ausilialrice obbieno lo bontà di monderei
une dettogliel11 relazione del danni subili delle guerre e delle villime eccerlale,
nonchè dell'epostolato svolio in questi anni e sollievo di tenie sonerenze.

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NECROLOGIO
Salesiani defunti:
c.,. S. E. MO.\\S.•,JOlR.:JO /,:\\RICO, 1·,.,,,n, d,
/tlanJio, t nella ~ua residenza ,·escovilc • 6M ann, D<1po
1tli ,tudi ginnnsiali nrl no;tro collegi~ d, N,ctheroy (Uru:
-.,te), \\"filnc in Italia, nve comrl tutti , cnr,af r-ccle~uu.,ttc1
tino Alla laurea ,n filo,,ofi.i. Tenne quuu.h l'm,cgnamcnto
e po, la dm,wme ,n ,-an 110><1ri i-muti ~d Hl'llole. ~om,-
notn nel X</~4 ,\\mmin1stratorc .~postohco d, Campu,, lu
dcttll Vc,;co,ll nel ,,125 Trasferite, ùllu Cà.lt<'drulc J, C:a-
foJ.,ndia, chnL,c lit llu.J OfH:r(h.:8 1t,orn11to. p~Hconte 1ascianJu
caro rlcnrdo dd ~uo iclo '-" delle auc \\'inu
.IIOJ\\'S. 11/WEJUURJ E.\\ R/('(), Pnfrrro .-lp,,~1,,/1eo
Jr/1'. llto Ori1111cfJ (\\"c1w;,11du), t nel luglio 19~5 u 70 n11111.
Rit't;\\'U.IU 1·,11110 .ul,--.i,nn J.i \\lun,. uuihcro nel 18113,
raril per I' \\ll\\cflc.& • 1r:,«:or,.e 4u.,~, 111.ti.. I_• ~,~ ,;,;i nd
\\'cnr7.uda, ,,ssumenJo w,iw,1,1m,·1Hc la d1rc7,1onr Jcll,
110,tre cn,~ p, 1nrìp,1li • r,111 di 1\\11111 l'lspcuona, lint h~
n•I 193:2 fu n<>ll\\in.im Profcuo Apo,,olicu e pf"l'<l<IO .ili.,
nuu,,. \\li, 11mc dcli \\hv Onnocn. ove c.,aurl la ,ru~ lihn
utile fuichc Jtll'ap,, rul.,o cnn 1pprcttà1<• >do p~sron,lc.
Snr. R,18'/'JilLO SGCO.VVO, da l'rllrulo (\\ 'crtdli),
t • Chiari (llrc~ci'1) I' 11-,•1-r9<45 u 6~ nnn,.
En, ancora , ci\\Uto a Turino I"'' la r:ra,;lu,nnc d.:1 C. nrp,
Jc1 11o,;tri Santi dalla ,~dc di .roll•mcnto, ,I 1~ maµ11,11
u .-J a,·c,•a capeg111nu, )lii "" all1cv1 cn11undu con p~•-
~wni: ll suu cr Don l!o~co rltornD- ~. L1n mc~u ùopo voluvu
•u• itll'cternitil, ,n un tn,1iico incidente, lasciando in qwn11
lo cunobb<,ro 11 nmpiAnlO del •uo i;:ran <c.nnr~, ddl,
tlCfenne ~Ìn\\·1n~J.a 1u1t.11 icn·orl' J1 pietà e J1 •f'0"-1(111110.
Profc::;.:iore. C' ,lire-non: del nostr i l~titu11 cuntva la fornu..
zionc deidi nlunni \\ on 11: più -..fT,HtUof\\e ..olt\\'t·itudini
Sar. RQ\\('/1..l.JL llBI.\\'0, w L.oul. J, L",,..,11,
("l'nrilloJ, t ,, l',o~,AH<> (Torino) il 6-1\\'•HHS d 7ft •<1t11.
Tm I prinu ulunm Jd nn,rrn còlleg10 J, La ;-ia,uttc
diede il benvenuto a Don Uosco nel 1870 coll.1 s1.1;1 bcJL,
,·o.:r m un a,,nln chr i:11 n1eri1n ,I plou,u del S,,nr,,. Fu1-
t•h-i ,alc:~i...lno. diro...ç i:iu,·J.n.i~'-inm nuit." ("a-..c Ji Fr-.an~11
e dr! llcl~o i, chiuse 1 ~uoi i.tiom, 111 ltaLa ,tHnt lllll,,1rn
Ji c.ulto grr1:ui-iuno e di 1coloi:ia 111ornlc nrl n,,,rro bti•
uun "ft.!nlo.i:ico rntermtzionnlc nvc pre....tavil ni ~hicrk1
,anche In ,u.. ..ai:,tia Jire,:ione •riritllllt'.
Sat'. I' -IRVEl,1,0 FR.·l.\\'C'ESCO, '1a C,r1ru1 ( \\,111,
t u Chieri (S, Lu.i0) il zf,-n.1114~ ., 81! -anni.
<:io,·!nctto ,wJ~tt'i, ,1ll0 0r.1w'.i" di Tnrutu 1., p~cJ.ik- •
i on1 J.1 Dun BoM::O, .:J .ss1nulu 1.n,..- be.ne: In ,rurrto ,1d
!-lo.anttt da dt1 iwcn.:. e fornurc "'11.1:nu.u1.hncntt: rl9r tanti a111u
, chi~nc, dn nostri ~tudono,ri 1coh,gid ~ fil<>,ofici. 1..-un
1l wiw nome 111 1noJ11 , pccilllc 11llu filnsntia cui dcdirn lo
Mudw e r1n'iç!JllATilento finn ulla n:cchia.m hL;.ciw,do i,r-
pt\\:l.1.'..1te ruhhlil·,l~IOOf.
Sitr. r'lG.\\'f>/.0 l 'l,\\CE\\'/.0, d.i f1m111·, t T1c-
,·i11lit1 (l:lcr1111mnl il 5•1\\•H).\\S .1 (18 ~nm
t·onnbhc l>mt U.,4·n nel cdllc11an d, [,;,n,o che l'Jccol,,
.,,à r r idi ...tuJi ~unnd.5iali e cun~rù tutta h, -u.. \\;tia 111\\'1n-
•tL111o1n1entn n.-lL, Snc S,11.,.,.1<1•.
s,,,, BOSCIII GAI•."/ ,-ISO, ,l,1 Fncn,u IRtt,·cnnu),
t • l'isa 1'1-111-19.+s 7➔ anni.
\\nuna u,u·c-r,,d.t. c:uorc st.e'nt"t(ho fi1u, ,l ,,1cr1h1 ·n.
11en.,c pagine eroiche J, rnri1¼ a (nms.tth,o rra k , it•
1i1111, dtl colcn, ,·inndt, coijli infermi !!iorn<> e, notte m•I
l:1izaretto, cd a Pisa o,·e ptr p1it ti , due m<·,i "Idi sfid,1v.1
I• furia drll~ llU•rra 1wr soccorrcrr i frri11, ••ppdl1re i
rnor11, pron·c:Jt'R ,·i,·cr, alla l"'s>Olallon,• hloccnt2 ,n
Ca.•a con n ore di coprifuoco.
S11r. U .tlZZ. J GfO. BAT1'., d.. Abbwc11rnsso (i\\ l i-
t J.nu), a l;avd11liit (\\.tr..-elli) 11 20-Tl••l)-♦S J 70 llllni.
Sp.-,;e la u.a lunga c,n•lc~ qu.i<i rum, nc11h Onuori
d, F•cnm, Trcn11lio e Pordenont, f,u:cndn un i,-an hcnc
in mezzo 3lln 11io,-entù
S11r. F..!J.R/Nt l GEROl,,UfO, dJ Fu.-iun•no (Ra,·cn•
na), t ~ R,oln &itni (Rllvcnnal 11 4-ll· ll>-*S ~ 82 •nn,.
Nel srm.illllriu d, l·•cnz.a, ,otto la ,cuiw d1 ;\\fon,. Ta-
roni, maturi, la SU3 vocnione sal.-.iana. \\ccolto d.t Oun
Bcuw all'On11orio, crchhe alla scuol11 del Santo te, ,lnp,,
un,\\ hrcYc rcrinnncnz.1 m Ar!lenuna, pn:..tò 11 .su.o m1n1-
s1cro fino all'ultimo nrllc nostre Cu,;e d'lcal,a.
Comi. BO.\\ELLI GIO I.A.\\"\\/, d• Coccconaro ( \\.11),
t a Pinerolo :'>lonll' Oli,·eto (Tnr,nc;,) 11 IJ•\\'•l•>H a
9J o.nni.
Accolto dn O. llò11ç11 111l'Oratorio d, Torino, come u1u1u
p~ncrrie.n,. .:onrinuò q11dl'ufficio ,n Italia cd in l'alc,11n.1
lino alla ard• n-.:ch1111u che coronò la ,wa \\lt.1 d, Ja,·om
e d1 \\ inia tn un -.r-r~nn tra1uon10. nu~ntrc- le- ~ntc "'Jl"i.the-
JI D. lln,,i; 1orna,,1no trinnfdn11·111 .. d11lh1 ,cdc di ,f1.1ll,1-
nwn10 11ll11 bu,ilicai drll' \\u.,ili11tri«·
C:oa.l. 7.1 \\'!.\\' GIOR(,10, da I llln1n (llulz.1nol, 1 a
l'ruJn!{t> (.\\,ti) il JO·l-1<>45 l\\ 8J •nni.
'
L11'><!i l, llllro ricordn J, ,i: nelle nò,1rc •-cunlc prnf•••ÌO•
naia J, R11 c,•ll11na nvc rimase Jol 11!89 firln ncl1 infau,1i
rÌ\\·olJ?inu:11ti ..:hc. le, cu~uin ero t1 ri0\\('4trc.&rc
C'0<1,/. B/10.V\\ER <Jl:.IURUO d• >.cu,uJ1 an 'l•in
(Gcrm,H11n), I rn Polnnrn in gucrr,, ,I 20-1-111-15 .1 J9 anni.
('/, GIL S<;. I.Yl F\\ RTCO. <l,1 rrnneofork (Gcrin••
t ruo). in ~ucrl'll (Fninnft) nel llfH .1 p 011111.
t C1111,I. Jll'f{f,TBALl:'R K\\IU('/J, du \\\\,,IJ (C,crnu-
, ni11), in 11u~rru (frJIJ,11 nel 1944" 31 anr11.
('o,,,/ (', I\\ "OBBl<J \\I ISSI\\/() d.1 C•1.111ia. t ., C'1-
1ena C:"\\apnli) 11 :r,-,·111-1,143 a 31 anni.
rl,. J!ICJIO.\\J . I\\ GF/ O, J., (;,·n1.anro (Roma), t a
Hum,1 il 1o•T•lt>+4 ~• ::=9 nnui.
('I, SCIIM F.lffiR r,,or•. GIORGIO. <la l.in1_..,nJorf
((;, rnuni~). t ,n l!ucrr. 11,;nqheri,I 11 1!>-1-1<1H a 291m111.
Cli. Gl.1 \\i(}lf C.-1/U.O, dli So11Jri1>, t m Sp,11111.1 al
2(>•\\ U l-1t)4+ .1 i:t unni
Ch. GOL ll'/1'.I '1 IJUO. cù S..m'Elia 1'1ani,i (C. •m•
pnh•--o), t IVI 11 S·IX• 11143 a :q u1111.
Comi. CAl'.-nLt:RO BER.\\ lflf)O, Ja Cun~o, 1 •
San lkme1111 Cana,·e,c. ,I ,,♦-1,· u. s.
r,.,,J .-IC-ETO C I.H/1.1.0, da Occ1m,ano (Ale,,an•
t d11~). .I Colle D. Bo••" (.-\\.,ti) 11 q-,n-1945 a 76 :mm,
Cond. AU,0,17"Tl Gl,ICO.\\U), ,In Villn• tellonc (Tu•
r111t1), t a f111dino (Torino) il t<J•l\\• l•HS n 76 anni.
i;., U, BOrX;J-. IT P.ISQl '.-ll.E ili t .-\\ya• C\\ o<til), "
l'i<>S"2«.:n (Tori11n) 11 1 l•l'J45 J 20 .tnn,.
Ch, 8C:T'/'J.\\'ONJ /,( DOr-JC'O. d.1 (.':1he11zann (Bcr-
J?~moi, t u Trni11lio (U.ri amni 1! ')•IU-J ?4S a 26 anm,
Co,~/. .11().\\ICO l"IROISJO J• Donit11> (Ss-wcraJ,
t d Roma il 4-\\t-19~ .1 57 anni .
t c.,m/. B ll,VI GJFSBJJPE. J.1 I.li (Al.,..,,,nJria}, .l
Tnr,n,, (O,p. '\\brrini) ti 27-,111-1•1-+.5 • J7 anni.
C()(h/ GARRO.\\"E ClC'SEPPR, J3 Brio.nu (\\·crulli),
t • Chieri (:,, Luigi) al 27-v-19-15 (17 ann,.
Cooperatori defunti:
t \\fo11s .'1 IRCO F.IJJRIS, ,I 12-,1 tL a 7i anni.
\\\\·cch.io ;unico e 1.durnc Coopt-·t1ttnrc ,;1h,-..1'°'no. dcvu-
1i-. 1n\\u di l\\ l uia AIJ..iihàtl'Jl'e ~ d1 Dnn Hn,c.c:o, tra"'fw-c
nd Coll,'1!iO \\ 'c-.:O\\'ilc, cnme R~irnrc dd Sc11m1.trio, I,,
'!l'ir110 dt"I Santo e,,rctiment.1nJnn, ~omoLlmi frutti J.,
èJUC'.IZIOOè.
fog. C,imm. GUST,• I l O DUFOUR, t u Cnrn1!glla110,
il ••1-,·111 u. •· atl Sli ~nni.
l'.,pà Du.four en, chu1ni:n11 J.Ua mu,-1 dcllli <1pcrai
delle ,ue mdu.,tne ch'c11li.olm1n·.1 e rnu.ta,11 prorrio com•
suo, lighuoli. l\\1" il ,un cuore p>rcrno non •i c,muri nel
c.unr,c) dell'utti\\·ità tecnica ed amnuni~trari,·u. Si prodiJ;rb
a tuuo un nlònJo J, h.,nelica11, ('l:rchi: e1dì iere delle
bc:ncficcnu il ,u11 più c.,rn .1r,o.,1nL110. impruio»ro J.11-
l'imegrit:l. di un,i vita ,.mc,lic,i cSl·mplarc, orn•m ddh,
più lumino•c virtù ci, ichc e monili. C'oopcn11ntl' 11ffozio-
n.tti»-imo, prc,tl> 111l'OP"n, no•tr~ '• più .,,.,Jua e ~cn,·-
ro"• a>,i~tc-n7a, I.argo Ji ,iiuri r J, ~cor,i 111. tutte- l1:
cjrco..t1ut1..r
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l)o,mn .HALHA SUFl.4 ROUDE, t nd tJ!z_io, U 23-v
u. 4-. a 74 anr1i.
Cre5ciurn ndl.1 nc,bilc famiglia T+Hlmaud, ne crediti>
lu s1,irito cristinno di caritn e <li bcneficenz.i, prodi1<Jndu
tutta la sua vita ai p<l\\'CrÌ cd ni bisognosi. Fcrv,·nte Coo-
1'<!1'11lricc ,alttsinnu, avew curn particolare dcllu chiesa
<ldl.1 U~din di Llzio, un noi off,ciua, provve,lt-nuo per-
n1to ui più mod,•,ti servizi <li puli1,in pcl d,;coro della
c~~n di Uo " pcl culto lituriico. Coi Sulcsiani è colle
[:Oi~lic <li 1\\,forit1 Ausili:urice u,·t..~·11 tutte le solecituùlni
di una mamma.
RIZZATO GlOVrLVNI, t ,1 Fara Vicentina, il uJ- tV
u. s.
l'adre esemplare, fu benedetto da Dio colln vocaz:onc
roliJtiosa di due fil!'.ltole e di due fi!lli nlla Societù Saksiuna.
Uno di que~ti. Don CiovBnni, n1issionar-io in Cinn.
FeRRERO LUCI.-1, J .1 Rivlllr.i Torinc~c, a 57 anni.
:\\!oddio dt madr.; cristiana, seppe ~•1212iamentc edu-
cMe i suoi numerosi figlioli, nteritondosi da Dio Ju vo-
cazjone d1 uno ulla Società S.tlc:siann.
Co111•11•• lfl1J. DUR.INTE DURANTI, t :J Firenze
il 2J· N• 19+1·
h,signe benefottore dell'Opera soles,nna di Firenze,
ero model lo di v,t., cristiana e di integrità profossionale
Gcn~H;O~iss-imo <li cuore, sosteneva tonte opere buone coo
vem ~p'rito eHngclico. Alla nostra lo lcgavJ una vivis-
~ima ammirazlonc uno granJe divozione nl sarlto fon•
Ù;1tore Don Bo,co:
Dori. Rag. l'JSCENZO RJCHlERf, t a Torino , il
1+ ~iugnt1 u. s. n 4-4 anni.
'.\\!orte immamm 11c stnincò precocemente Jq cua esi-
:t.tcnzu. m<:nrre ferveva la ~ua allività nel campo am1nini -
strativo-indu.strinlc e si protendeva in ta.nre opere d i ca-
rirà cristinna con p.1rticolarè predilczion~ per le no\\lre
mis.'ìioni.
lng. Arri,. 0.4ET.•LVO COPPOLl , t a S. Valentino.
il 23-vn-1945.
Fin dall'inizio d,•ll'Qpe.ro salcsiuna in Terni ucne molte
prove di bontà e di affetto sincero e lo dimo,trò nei lavori
da lui diretti con disinteresse e ,:ompetenza ,. nelln stc•
su ra del prol!CLto del nuo,·o Convino.
Contessa lJN,YA. TffELLUNG DE COURTELAR l ',
t a Ponzane d'Acqu, il 15-1v-1945 ad 81 onni.
Sorella dell'Em.mo Card. Caccia Dominioni, niomma
di tutdici figli, trascorse I:, magJ{ior p,1rte della sua ,·ita
nella preghiera e nelle opere di carità, edificando tutti
còn la praticu di ogni cristiana Yirtl.l. Fervente ammira-
trice dell•Opern. salesinnu. e ,~Alida Coopcn.nrice, ricor-
dava sempre con gioia il primo in comrn con Don Bosco
avvenuto in Milano nella ca~a r,atcrno, rrnendonc <;On•
fono di spiritu.nle e1cwn:donc.
A..'VNA SCFILAPFER FAllUBUHL, t a Lucerna
il l S•Vl• 1<)+5 ad 83 anni.
:vradre ec.cm.pla.re 4ìl fervente cooperatrice, anjrna.ra da
profonda pietà e spirito di sacrifici(), seppe educare cri-
siiarutmente la sua famiglia, felice di aver datò il figlio
Don Gio,,:inni alla Societ:i Salesiana.
JJ.4.Rl.1 l'JT'l'ORIA CAJ IER_.-L\\".,J, t a Torino il
12·.Xll U, s.
Sorella dello Sc~retnria det Comitato Ccntrnlc Damc-
Putrunesse 111: sostenova l'npo"'tolnto per 1c Opere e j\\li~-
sioni :hksinne col f<en-Clrc della preJcthiern e della dtvo-
:.ione ,, S. Giov,mrn Bosco.
Aftrj Cooperatori defunti:
B:m1le GiocondJt, Tori110 - Barbe_ns \\latteo, .·lsti
B:u-rcl Luigi, Brrmo11e (Ao~ta) • Bartoccini Luis,i, S. Q11i-
1ico (Gro~s,1:0) - Bernrclo GilLscppe, 8usru (Cuneo) •
Ucrtiot'fli Clara, Ri-r:crrolo Ca11. (Torino) - liussolino Gio-
va11na, Uo,i11go .llonf, (Alc!<S.) - C1tmpanll Ro,ina, Tori,10
- Canciani G iu,cppe, Grigt1asco (Novnn1) Caudcr.t C:"n.
Frnncè~co, 21J1i,w - Ceva~eo Maria, Borgogl,' (Gc11(lva) -
Cònuto Girolomo, 81P11an::re(Viccnz•) - Cro~ra Telesforo,
Tr,ri110 - Dal'Armi Carolina, Lio11 (Pad ova) - Echdlc ;\\lar~I,.
l\\la, ia, Ca,;our (Torino) - G.illi Olimpia, BeM:ÌIJ (Sviz-
zera-Ticino) - G.1lliani Caterina, Co.•o (Bergamo) - G.il-
lina Luil(i, 1\\"or•ara - Grc11orio Cnv. Uff. Akssanuro, Fa-
""'" (Rovi.no) - Grosso Franccscn, Pet·~ro1,10 (Cuneo) -
Gros.w G1ov..Pe, era_q11o(Cunco) - Gucnza u Curo lina, Erbn
(Como) • Lometto Quintn, Orrliicppo I. (Vere.)• :\\tarocco
Tcresn, Torino - ,.'lascll 1 U.1ni~tmi (;iudluA, San·~no (Bo-
logn") - :-,;eiroui F r•ncesC11, Rirnli (Torino) - >:en•o l\\li-
chele, S~mmarir,a Penro (Cuneo) - Paoloni Ricc,irdo,
Torrmtl) (Udine) - Petrini Giovannina Ved. Ronco, Sa11
Giorgio Ca11. (Aosta)• Raffera Ani,;ela, S. Da111ia110 d'.-lsri
Sampò Can. C~rlo, Sustt (Torino) • Sanoretti \\fon:thc-
rim, Torino - Thomas~et VìrJlinia, At'ist1 (,\\osrn) - Tor-
cclii Elenn, C<>rbert-a (Milano) • Turco D. Pietro, Roup-
t'l'rn110 (Asti) > Vibmi Lorcnz·,. La Mon-n (Cuneo) -
Zunino Gacomo, lforeortror1~ (Asti).
TESORO SP IRI TUALE
I Coopcr,~tc,ri che, co11fessnti t c<u1mnirati, visitano una
chics., o pubblica cnppclla (i Religio,;i e le Rdigiose, 1n
loro c:ap11dl11 privata) 1: qui,·i prc;."1n0 secondo l'inten-
zione del Sommo Pontefice, possono acquistare:
L'l'.\\DULGE:S:ZA PLE'-ARIA
0GN1 MESE:
, ) In un giorno dèl mese n loro scelto.
2) U giorno in cui fanno I'Etcrri::ù, drlln Buonll 11,orte.
1) Il ;.-iorno in cui panccip11no allii Co,,Jer,11:a 111,mi/e
salesin110.
KF.1. MllSE DI SYrn,rnnE ANCHE:
Il giorno 8 Natività di MM,a SS.
r z - No\\1\\c di Maria.
14 - Esaltazione di S. Croce.
15 - I Seue Dolori di ~lari<l SS.
29 - S. Michele Arcangelo.
NEL u t s~ . DI OTTOBRE ASCHE:
11 giorn~ 7 - Festa dd Rosario.
11 - Maternità di :'Ilaria SS.
16 - Purità di Maria SS.
AGGIORNAMENTO INDIRIZZI
Tutti i nostri Cooperalori sono vivamente pregali a preciserei il loro alluole
definitivo indirizzo, per eviterei dispersioni di copie che costano lento coro.
Decurioni, zefalori e zelatrici obbi_eno la bontà di verificare la residenza dei
'1ngoli e di r41llnovarcene la trascrizione precisa con: cognome, nome,
via, numero , località e provinci11, a ca1alteri chiari e ben inlelligibili.
COOPERATO R L DEFUNTI Quanli sono a conoscenza del decesso
di Cooperatori o di Cooperatrici facciano ìl favore di informarcene, per
poterne elencare i nomi nel n e e r o I o g i o e ollenere copiosi suffragi.
Pubblt(Hr:rione. aUlorizurn N 11 .P. 8o A. P. D.
Con appro,-n:,;io-ne EcclcsiHòcn.
OfT. Cror. Jcflo Socictl Eclitr. Jntemazioo~fc. Direttore reouon,abi'.c: D. GUIDO FA VINI. vin Couolengo, 32. 'l'orino (109).