Bollettino_Salesiano_195408


Bollettino_Salesiano_195408



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A. LXXVUJ N. I
lS APRILE 1954
Bollettino Salesiano
PERIODICO QUINDICINALE DELLE OPERE E MISSIONI DI S. G[OVANr-ll BOSCO
PER LE CASE SALESIANE I DlRET'TORI OfOCESANI E I DECURCO:'lfl
DIREZIONE GENERALE: TORINO (709} · VIA COTTOLENGO, H TKLKF. lt•tl7
I due grandi impegni di questo mese doppiamente mariano:
ORGANIZZARE la seconda Conferenza Annuale per i Cooperatori! (Vedere La
.l• pagina Jd presenti! numero).
PROMUOVERE corsi di Esercizi Spirituali per Cooperatori e per Cooperatrici
d'intesa con il Delegato lspettoriale I (Vedere articolo nella (-,,. pa-
gina del presente numero).
24 Aprile. - Commemorazione di Maria Ausiliatrice. Co11ferenza metzsi/e pei
· Cooperatori ( Vedere la pagina seguente).
3 Maggio, lunedl. - Invenzione di S. Croce. fodulge11za Plenaria per i Coo-
peratori Salesia11i.
8 Maggio, sabato. - Apparizione di San 1\\lichele Arcangelo. Indulgenza pl~-
naria per i Cooperatori Salesiani.
u Maagio, martedl. - Anniversario della santa morte del giovane Zeffirino
~ Namuncurà, detto il << Giglio della Patagonia>►, figlio di un Cacico con-
vertito dai Jv/issiona.ri Salesiani. Di lui è stata i11trodotta la Causa di Beati-
_ficazio11e. ]\\,fori nel 1905.
14 Ma~oio, venerdl. - S. Maria Domenica l\\liazzarcllo, Confondatrice e prima
~uperiora Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice.
1 5 Maggio, sabato. - Inizio della Novena in onore di Maria Ausiliatrice.
Il Quinto Successore di San Giovanni Bosco, DON RENATO ZIGGIOTTI,
rientrato in que11ti giorni alla Casa Madre di Torino dalla sua visita alle Opere
Salesiane della Svizzera, della Francia Settentrionale, del Belgio, dell'Olanda,
dell'Inghilterra e dell'Irlanda, porge a.i Rev.mi Direttori Diocesani, a.i Delegati
lspettoriali e locali, ai loro Comitati di Zelatori e Zelatrici il fraterno saluto
dei Salesiani e dei Cooperatori delle Nazioni visitate, coi più cordiali
AUGURI DI SANTe FESTE PASQUALI
15)

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24 del mese E.B.M.
C: NON È UNA SIGLA MAGICA
ma solo l'ahhre\\iaziont· dd proposito che la Pia l.'ninne
(ki Cooperatori intende mandare dfett-0 in <JU('St'anno ma-
riano. per ci-presso desiderio <lei Rt•\\·.mn Rcttor M:iggiore:
<• Prcft:-rilc la data del 24 del nwse per la Conferenza men-
sik pn::scritta dal Regolamento 11.
"i1ccome non c'è ormai nessun:~ Casa di Don Bosco, io
cui il 24 <lei mese non $Ìa distinto da una particolar1: funzione
religiosa, cosi i_, htnl! che nessun Centro della Terza Famiglia
di Don Bosw manchi all'appello: dnke appello pcrchè è ri-
chiamo di Mamma. Il 24 del mcs1: infatti ci ricorda la data
più cara p1:r un dcYot<> dell'Ausiliatrice: la festa del 24 maggio.
~ IL 24 MAGGIO
Tutti sanno che il 24 maggio è la festa di ::\\Iaria Ausiliatrice,
ma non turti sanno che essa ,enne istituita proprie, nell'anno
in cui nasceva Don Bosco, nel r~ 15, e che è una festa inti-
mamente legata al trionfo della Chiesa. Fu infatti rnluta da
Pio \\'J l in riconoscenza alla \\"crgine per la sua lihcrazionc
dalla prigionia e in attestazione dell'aiuto indefottihill· di ;\\laria
in tutte le lotte della cristianità contro le porll' dcll'infcmo.
Don Bosco fu il massimo apostolo di questa divozione,
tanto che l'Ausiliatrice viene anche chiamata II la :\\Iadonna
di Don Bosco ,1. :\\ncor \\'Ìvo il Santo, i miracoli operati con la
Benedizione di ì\\foria Ausiliatricc e con la ~oYcna in suo onore,
furono tanti che ncl 1868 pote sorgere come d'incanto il San-
tuario di Torino, del quale Don Roseo solna dire che ,, og11;
pi(!tra, ogni mutto,u- rappresmta 1111a grazia rirrtrittll ~-
Chi visita il Santuario, che ha pure il ritnlo e la maestà
di Rasilica. noterà subito che a differenza di tutti i santuari
del mondo, 4udlo ddl'Ausiliatrice non reca appeso alle pa-
e reti nessun e:i:-i·oto, nessun cuore d'argento. Il motivo lam-
pante: a quest'ora sarebbe occorso tappezzare tutte le pareti
interne ed esterne; e poi... già ogni pietra del magnifico tempio
canta una grazia di Maria; già tutta la mole non ì: che un
1.-.:-voto perenne: non occorrono altre attestaziuni.
Del resto tutti i pellegrini, che non staccherebbero mai gli
occhi dal grande quadro di l\\laria Ausiliatrice, dall'urna
Don Bosco, di S. l\\laria .Mazzarello, di Domenico 8a\\io, fi-
niscono per lasciare nel 8antuario ben più ili un scmplice
e:1:-wto, il loro stesso cuore purificato dalla grazia e rinnovato
dai buoni propositi.
~ ESERCIZIO DELLA B. M.
L,1 Cmiferl'/1:.-:a ml:ll.l'i!e (per quanti possono parteciparvi) è
chiamata <.l.1 Don Bosco col nom1: di fùercizio d1•/la Burnu
1llorle, pcrch& deve t$SCre esscmi:ùmcntc un ù1contro mU1silc
con Dio, ricc'Yllto nella Santa Comunione, prima ancora che
un incontro con i Diri)-(1:nti e con i fratelli del proprio Centro.
Nel prossimo numero parleremo in modo JYarticolare dcl-
l'E. B.M. {Escrci:r.io della Buona Morte). Int:mto nella immi-
nente Confcr1:nza annuale sarà bcne inculcare la divozione
a Maria Ausiliatrice, come la devozione mariana dell'ora pre-
scnlc, in cui sono in gioco le sorti della civiltà.
Pen~è la Madonna piange l
Ci si domanda insistentemente
il nostro pensiero ..ulle manifesta-
zioni che si narrano avvenute in
varie località della Sicilia, e parti-
colarmente a Siracusa. Eccolo:
La Madonna si fa veder piangere,
perchè:
I - La Chiesa, cioè il Corpo
mistico di Cristo, in vaste regioni
dell'orbe viene perseguitato, mas-
sacrato, seviziato, carcer.ito con
nuovi sistemi di crudeltà cosi raf.
finali, che superano di molto
quelli degli antichi tir.Ioni.
Il - La Madonna piange perchè
il Corpo mistico del suo Divin
Figlio è staio dilaruato e fatto a
brani da una quantità di confes-
sioni •· religiose, che in varie epo-
che sono sorte, o si sono separate
dall'unica Chiesa, fondata da Cristo
sulla roccia di Cepha.
Questa discordi.a di cosi gran nu•
.mero di cristiani, costituisce nelle
Missioni lo scandalo degli infe-
deli, e nuoce alla dilatazione del
Regno di Dio.
m La Madonna piange-, per•
chè un rilevante numero di Cat-
tolici ignora, o quasi, l'Evangelo,
e non vive più dello Spirito di
Cristo, materializzando la propria
fede in alcune forme tndizionali
che esercitano ben scarso riflesso
sulla loro condotta mora.le. Una
vita quasi pagana s'I.I d'un rudere
di Fede Cristiana.
IV - La Madonna piange, perchè
i Governi, in.vece di coadiuvare la
Chiesa nella repressione degli er-
rori e- del vizio, lasciano libero
éorso aJla propaganda dei cauivi,
o intralciano colle loro esigenze e
limita:doni l'opera salvatrice della
Religione.
V - La Madonna piange, perchè,
anche tra le aninie a Dio consa-
crate, molti non hanno ancora com-
presa la gravità dell'ora, e troppo
poco si preoccupano della nec:cs-
saria riforma della vita in loro
stessi e nel popolo cristiano affi-
dato alle loro cure.
VI - La Madonna piange perchè,
come ci assicura il Santo Vangelo,
ben pochi prendono la strada
stretta della eterna vita, e quindi
ben pochi la raggiun~ono.
,Hila11u, 11 fehhrùt0 l\\IC:\\lL[V
►l◄ ILDEFONSO Card SCHUSTER

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Come si svolge
la
Conferenza Mensile
1) S. Messa dei Cooperatori e delle Cooperatrici.
2) Comodità di accostarsi ai Ss. Sacramenti.
3) Discorsino e Preghiere per l'Esercizio dellàBuona Morte.
+) Benedizione di Maria Ausiliatrice.
5) Incontro familiare dei Cooperatori col Direttore della
Casa e col Delegato Locale.
L'impegno numero UNO
Chi ha letto nel numero r,recedentc sottn ìl
titolo di <• Sopr.ittutto idee chiare~ la relazione
del convegno dei Ddcgati Ispcttoriali per la Pia
Unione ha certamente notato la lung-a lista dei
compiti <lei Dirigenti. Fra quelli d.i carattere spi-
rituale spiccano tre impegni che i l>clcg11ti, a
nome anche dei Dircttori Diocesani e dei D~·cu-
rioni. si sono prefosi di realizzare nel corso di
CcjUest'anno mariano.
L'impegno numero I è quello di organizzare
in tutti i Centri la sccrmda Cwiferrm::a tl1/1111ale,
quella che il Regolamento stilato da Don Ilosco
nomina addirittura come prima, e che deve te-
nersi ogni anno in occasione della festa di 1\\Iaria
Ausiliatrice. Ben inteso che tale conferenza non
va nè confusa nè identificata con il panegirico
della festa; ma deve essere una Yera conferenza
indirizzata agli iscritti della Ter.ta grande Fa-
miglia di Don Bosco.
Come si vede la preoccupazione massima di
Don Bosco era la formazione spirituale dei Coo-
peratori, perche si sentissero e fossero davvero i
frntdli spirituali dei Salesiani. Una sola confe-
renza annuale è troppo poco; darehbe l'impres-
sione di un ponte con una solo testata, un ponte
in costruzione.
Siccome i Cooperatori che possono intervenire
alla conferenza mensile dell'Esercizio della Buona
Morte saranno sempre relativamente pochi, sa-
rebbe irrisorio restringere tutta la loro formazione
religiosa ad una sola -c.:onforenza aU'.umo.
Occorre dunque un secondo punto d.i incontro
sp1rituak t; cc lo addita Don Uosco stesso nel
Regolamento: la festa di l\\laria ,\\usiliatric.:c. La
data però non è impcgnatÌ\\·a: si può benissimo
e sarà più opportuno scegliere un giorno f~tivo
che c.1tLi nell'imminenza della festa o nell'ottava
cli es.'iU. Se in occasione della festa di San Frnn-
cesco di Sales o di Don HoscQ fn facile radunare
in ogni Centro qu.1si tutti ili iscritti, molto fa-
cile riuscirà radunarli nel mese di màgf.?io, al ri-
chiamo di \\Jaria. Tale conferenza non e pre-
scritto che sia tenuta in chiesa. anzi in alcuni
luoghi si è preferito il Salone-Teatro uell'annc..'SSa
Casa Salesiana per circondarla di un clima di
farmglia e rendere possibile anche un maggior
scambio di idee. Se poi il Direttore della Casa
Sak-siana potesse offrire un piccolo tratteni-
mento musicale o katrale col concon;o dei giova-
netti dell'Istituto, meglio ancorai Una co11fe-
renz1\\ <li questo tipo, çon discorso formativo e
informativo, canti. recitazione, discussione di pro-
blemi, in un alone di letizia salesiana si i: Le1rnt.a
con gran successo a Monaco d.i Baviera nel gcn-
nain scorso.
L'argomento della prossima Conferenza an-
nuale si impone già da se stesso: la forma-
zione spirituale del Cooperatore, mediante le
due conferenze annuali, gll Esercizi Spiri-
tuali e l'Esercizio mensile della Buona Morte.
Queste tre pratiche religiose sono la base
della spiritualità salesiana, le condizioni es-
senziali di vita della Pia Unione, che è uo
vero Terz'Ordine.
UN GTTJBILEO DI FAMIGLIA
Don , fot011io Pasulo, che per oltre <1uarant'aruù
ha cumto l'organiz7.azione e lo sYiluppo ddlà
Pia Unione in tutta Italia, e che or-.i continua
con giovanile entusiasmo il suo lavoro di pr<>pa-
ganda nell'Isola del Sole, ha celebrato la sua
~l~sa d'oro il 19 marzo u. s.
La Terza Famiglia di Don Bosco, unitamente ai
Superiori l\\faggiori della Congregazione che tanto
lo apprezzano, gli attesta la pii, viva riconoscenza
assicurandogli un ricordo particolari~imo nelle
preghiere.
IL RETTOR MAGGIORE Rl:-JGRAZ[A
sentitamente i Direttori Salesiani e i Direttori
Diocesani dei Cooperatori. chc con t.anW cornpren-
:,;ione delle attuali gra,i nc:1:cssità della Congre-
gazione in continuo sviluppo di opere, gli h:mno
inviato l'offerta raccolta in occasione della prima
Conferenza annuale. ~cUa sua recente visita alla
nuggior parte ùdle Case Salesiane dell'Europa ha
sentito dornnque appelli urgenti per nuove fon-
dazioni. È una vcr.1 pcrui pcl suo cuorn di padre
doverle differire per mancanza di personale e...
anche pcr mancanza di meni sufficienti a iniziarle.
rss

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la gtm
« Sono sfa/o mandalo per i fanciulli!».
« Datemi ragazzi, tanfi!».
La figura, l'opera e l'i<lcale di San Giovam1i
Bosco sono sostanzialmente legati ai giovani. Non
si può mncepire Don Bosco senza giovani attorno
:. Lui!
L'importanz11 enorme, fondamentale dcll'eùu-
cazionc l-ristiana ùdla gioventù, la rica,iamo
dalle lotte chi· la Chiesa ha sostenuto in tutti i
tempi, contro chi, m:1 modi più svarìati, rnrrebbc
strapparla alla sua mate;:rna azione. ,\\vvdenatc
allc fonti le acl1ue ùi un fiume, per tutto il corso
le acque saranno apportatrici di morte.
Comprendiamo allora tutto il valore dell'affer-
mazione di Don Bosco ai Cooperatori e alle
Cooperatrici riunite a Valdocco nella prima Con-
ferenza del 1878. ~ Yole1e fare una cosa huona?
Eùncatc la gioventù! ~- - " Volck fan: una cosa
santa? Educate la gioventù!•· - « Volete fare una
cosa santi!\\sima? Eùucate la gioventù!,),
E Don Bo$CO chiama appunto \\-ni anche
oggi come ieri - ottimi Conpt:ratori, ad aiutarlo
in quest'opera buona, santa, di\\·ina.
Oggi gli attentati alla Fcch·, allil purezza, al-
l'onestà dei fanciulli, si sono moltiplicati a dismi-
:,11ra, i giovani sono il bersaglin del fuoco incro-
ciato di mille e mille immonde bocche di c:1nnoni,
che rnmitano fango e veleno su di loro! Bisogna
difenderli!
I Successori ùi Don Bosco, i suoi Figlì mol-
tiplicano iniziative opere per venire incontro
aù appelli e hisogni, senza badare a sacrifici <li
ogni specie.
Awtc lt·tto sul Bulldtùw <li gennaio, avete
sentito il raùio-messaggio del Rev.mo Rettor
l\\laggiorc per la fosta di ·Don Rusco! Nella nostra
sola Italia, al centro, al sud, al nurd, nelle grandi
città industriali, in t:cntri popolosi si moltiplicano
le Opere Salesiane a favore della giovcnlì1: Scuole
Professionali, Oratori, Opere di assistenza sociale.
l\\la i hisogni so11 tanti... i mezzi non bastano,
le braccia non rh1pm1ùono alle esigenze. Coopera-
tori, aiut.atct:i !
... E come?
Non pensate a l{rnndi cosci Chi può, chi è
dot;llo dal Signore ùi mezzi finanziari, potrà fare...
llirei dm:r<Ì fare anche le gr:mdi cose! Del resto i
Cooperatori sono un cscrcito dove c'è post<> pt·r
tutti, ùove og11i atto, ogni intervento, ogni aiut•>,
anche il piu umile è scmpn: utile, desiderato e
prezioso I
Pl,nsn con t:ommozione alla :Vlaestra ('oopcm-
tricc sRlcsiana, cht.", assistente di Coloni;1, nella
scorsa estate, si accorge che certi ragazzi leggono
giornaletti tutt'altro che buoni, e con zelo e con
tatto salc.~iano rii:scc a ritirarli tutti, sostitut.'nd1>li
, olta per rnlta con altri giornaletti belli e buoni
e comperati eia lei. ;\\;on questa Coopera,:ione
Salesiana per la hurma .rtampai'
E quell'.iltro buon Cooperatore, cht: tutte le
ùomenichc malgrado i suoi 6o anni non
manca mai a fan· le sue lezioni di Catechismo
all'Oratorio? Egli att11a in pieno un punto fonda-
mentale ddla Cooperazione Saksiana... e, grazie a
Dio, non è il solo.
E quelle huone signore, lluci hravi maestri che
si incaricauo cli aniarc dei ragazzi nt:i nostri
Aspir-.tntati che prt·parano al Sacerdozio, alla \\ ita
~ali:i1iana ?... \\'i sono alcuni di t1uesti che ormai
si gloriano di a\\crc avviati diecint: di giovani alla
Congregazione. ai Seminari! Oh, Don Bosco come
llc\\'e benedire questi magnifici e veramente at-
ti\\'i Cooperatori, che dànno braccia e vite alla
sua Congregazione e alla Chiesa!
E le ottime Cooperatrici del Cremonese? Esse
rinnovano i fasti delle Cooperatrici dei primi
anni ùi Valdocco: confezionano la biancheria dei
Chierici Salesiani di quella regione e cun quale
materna diligenza!
E ci sono anche <1uelli fra i Cooperatori, che
forniti di meizi dalla Provvidenza, donano larga-
mente ai Figli di Don Bosco, mettendoli in con-
dizioni di aprire nuove opere, di accogliert: nuovi
appelli, di salmre nuo\\·e schiere di giovani.
Quest'anno ricorre il ùecennale della morte del
Conte Rcbauden11:o.
Mirabile esempio.
Questo disLinto :-iignurc, lJUesto ricco Patrizio
Piernontcse economizzava per sè la lira, ma ha
dato tutto il suo alle Opere di Don Busco. e
- notate! - mentre era ancora in \\'ita. Cosi
oggi il suo nome è legato ad una delle pii1 gran-
diose e feconde realizzazioni salesiane in Torino:
l'Istituto ~ l onti Rebaudcngo >>, dove centinaia di
giO\\·ani si prt"parano all'apostolato salesiano.
Anche oggi - grazie a Dio! - vi sono di questi
ministri ùclla Pron1dcn✓,a, ùi queste anime ge-
nerose, che affidano i loro beni ad una Btmca,
che li farà fruttare \\ cramcntc al cento per uno,
attu,mdo qudla Cooperazione Sak-siana, d1t: m~·ttl•
i Figli e le Figlie ùi Don Uo~co, poveri di mezzi
materiali, in condizione di poter allargare e rnn-
tinuare sempre il loro apo5tolato.

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Appunti della Conferenza ai Cooperatori Salesiani
tenuta il 14 febbraio u. s. nella Bas,I Ka d, Maria
Ausil,atrice dal Rev.mo Oon Lu1g1 Rìccer,, Con
s1gl ere Cdp1tolare per la Pia Unione. (Parte Il).
Ma Don lloi;co npl'le ch1ar:1m('nh.:: i ~nn è il
dt·uaro, uun sono i meni mall·riali il primo, il
1a:1andt~ i;ropn dei Coopt•ratnri ~. i tprnli sono
.111zi111110 im itat1 su un piuno, dirci, di parc·11-
1d,1 non a dare un oholo, come estranei ad
c:;trand, ma ad r,prrart·, act.":lnto ai Figli di Don
!losco, fratdli .1ccantn a frnh'lli, per completarli.
i.upphrli, alle\\ iarli.
E Don Hosco oggi dice a Voi, C'ooperntori
Coopl'f.llrici: Aiutakci t:nn la , ostnt opcrJ, ma
anzitutto t'IH>pcratc um q11dl'arrn.1 infallihilc ed
onnipotl'ntL· cht· ç la Preghiera •! E l'hanno ben
,lt:collo tante animt~ huonL', t;mtl' Coopcratrit:i
spct:iahncnte, t¾lh:st'im ito!
Bisognerd1bc lcgl(ere certt· lcttcn•: • :-;ono am-
malata da anni, sono opprcss.1 da pene: e dolori,
non pos..;o far nulla per \\'oi (tlicc w1a) - m.1
pr,'.J:o per le Opere di Don BosCò. Offro le mil'
pml', i miei dolori per il \\OStrn .\\postolato! t.
I~ <p•c~ta la pi1'1 efficacl·, la p1ì1 pokntc offcrt:1
che un Cooperatore, che una Cooperatrice p11Ì>
fare alle Opl're ili Don Boi,c1>.
\\ i ho indicato a grandi lince il Programma,
lunun11so e n,ibik, l·he abbraccia chi cntra nd~
l'esercito dt·i Cooperatori Salesiani.
Forse quakuno potrd rimanere un po' turhato
dinanzi :illa rnstità del campo. :":o! Uon Bosco
vi du;c: Fate, <1ud eh,· potete, :.oln quel che
potete, 11111 (11/to 'i"' I dw pvtl't,-! ,_
E io aggiungo:
In ttUt·sto g1~antcsco dudlo i Coopaatori Sn-
ll'Stani hanno già 1I ltJro pnsto. Essi sentono :tlll'lll':I
la parola di Don Bosco stil letto di morie: <• Con
I.i ,ostra .-ari.In.. .1hhia1110 fondato tante C'.1~e,
ahhi.111111 t oopcratt1 ad ,1sl'i11J!arc molte lacrim.:..• a
saharc tante aninw'•·
Oggi l'inntu d1 Dun llo~co ,: più urgcn·c, pii1
drammatico, e ~i confonde col grido del So111mo
Pon1dìcc, il 4ualc ha detto: • Oggi l'unica via
e per co11~uistarc le masse ir.,vialt' l;1 Caril,ì! P
Pt·r questo Don Bosco oggi, come tanti anni fa,
ript·tc; " Aiutat<:d; unit<·vi a noi! la mci;st· è
multa; l'opi.:ra ,·ostra, /11 t·u.1/m rt1rirti, non solo
non i• in111ilc, ma è lll'cc,;, aria. Da \\'Oi dipende la
i;nlutc dd corpo (' <lcll'nmrna di tanti ~imani, di
tante fanciulle: nelit· \\'o-tre mani sta la loro sorte
temporale ed ctcrn.1 •
Ciò che più imporla,
~ q11es1,1: nd \\llstro piceolo mondo, ,,; d1iarni l,1-
miglia, uflido, ~cuoia, olfieina, port11te In spirito
,li !'on ll11Sro: che: è volontà decisa di conyuista
sp1rit11ak· tli anime (Dammi anime!... e il suo
molto, il suo grido di hattaglia: quindi guada-
gnare :uunw a Dio, al lwnc, dnrc lun· alle aninw
rhe accosti,uno...) e spl·ci,tlrnentc .rpi11to di ra-
ril,i.
• È stato ,ktto che il :;n:. Xl X hn di1t() al monùr>
,I m11,1ro/o dr/l'amor,• 1 durativo di Don /Jo.u~o, come
ti :\\1e\\lÌOC\\"O ha dato il miratolo ddll' C'attcdrJli
r;, 1id1e. I~ \\ ero, l'Ù è il segreto della sua ~nn-
quis1a: Dnn Bosco è il !::ianto della hnntà sorn-
dcntc, meglio, è il !-anto della Carità!
t •no statista dei nostri tempi ha detto: « Clgg,
l'umaniù è dinanzi acl un dilemma: o la carità
cristiana o la hornha ntomil.',t! •· 'l'erribile , cntà,
tlcttu forse in un rnomu1t,1 di lu.:ido intcn·allo !
O la carità cristiana, che come dice S. Paolo
re- tostn11str., o l'atomica chc- d1stni~gc, e t'hc è
sprcssionc delle forze demolitrici.
e< lo stesso intendo di essere chiamato non
solo cooperatore, ma operatore, perchè i
Papi non debbono astenersi da queste opere
di beneficenza. Se vogliamo una società
buona, ()On vi è altro mezzo che quello di
educare bene questa povera gioventù che
presentemente scorrazza per le vie: essa
formerà tra breve il ~encre umano: se sarà
educata bene avremo una società costùma-
ta, e se male la società sarà in cattivo ~tato
e i nostri figli dovranno nella virilità lamen-
tare 1a cattiva educazione loro impartita
dagli antenati, se pur non dovranno ma-
ledire eternamente la loro memoria>>,
LEONE xm.
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LA GRANDE CENTRALE
Di sera la città s'i/lmnùlll come d'i11catito; ma
la fonte della Iure è ben /,mtaua, lassrì Ira le vette
che na.mmdor10 rm laghetttJ alpino e adom/,ra,p> a
t•alle zm modesto rd,jicio duve "'"'' cascata a::iona
le turhiM. Sm::::u la cm/raie elettrica rum ci sa-
rebbe il miracofo dell'1/lumi11azio1u urbana.
Anche pel crisfù1111) che 1:110/ t•ivere la sua fede,
senza la rijlessinne la lrice ,um si fa.
Uu Cooperatore salesiano, che dere essere ww
strada luminosa per altre a,1ime, ,um può trascurar1•
la fonte pri11cipale della S1'(1 lr,ce e del ~w, calore:
deve aiich'eg/i disporre di ,,no ce11trale. Ora questa
centrale delle e11.ergie spirituali ha u11 ,iome che 11011
è altisorumte, ma in compemo è di marca sicura:
Esercizi Spirituali.
Tre giumi di ritiro all'mmo su 365, s01w mnzo
del/'11110 per cmfo, 011zi mmo dell'1mo per trl'('eufo.
Eppure il Sig,wre saprà accumulare nelf'm1ime1 clte
si adatta a quel piccolo sforzo, 1111 tesoro di grazie
spirituali parago11abile a quello di una Cmtra/e
nel campo termico.
Del resto tutti ormai, anche i più poveri 11pcrui
ed impiegati, tro·1Jtmo modo di rifare Le forze del
corpo con almeM <lltn ginrni all'anno di compii-tu
riposo in ambiente diverso dall'abituale. E per
l'animu, le cui CMrgie sorw certamente più i11Sidìate,
non si troveronM almnw tre giomi di nstoro spi-
rituale?
l\\"011 si tt!111Q! Fare tre giorni di Esercizi. Spi-
rituali mm sig11ifica andarsi a chiudere in un c/1io-
rlro in rigoroso silenzio, salmodiando come certosini.
J rnri corsi che ogni lspéttoria promutn,erà per i
Cooperatori avranno una impronta sdu"ettamenù sa-
lesùma. I Delegati Ispettoriafi pei Cooperatt>ri si
dà,1110 già dattorno per trOfJore un luogo illcw1te-
fJOle e... coofortn;l)/e e ropra/futto per procurare
dei predicatori salesiani speoolizzati. Gli E'serci:si
poi si chiuderanno in bel/eiza cqn u110 gita cn/let-
tiva e col... rimpimitq che si.on trauorsi troppo i11
fretta!
Lo possono attestare quei Cooperatori e quelle
Co11pera1rici che nella scorsa estate parteciparono
agli Eserrizi Spirituali i11dett1 appmito per Loro
a Triuggiu e Castel111wv11 Foglia11i.
Quest'anno og11i Tspet111ria Salnia,u1 organiz-
zerà almmo ,m corso di Eserci-:::i per Coopera-
t<iri ed uno per l'ooperatri.ci. Si prf!'IJede 1111 grande
afflum> di ùcm::io11i in i,ista a,1c/1e dc//'a,111,1 ma-
ri<mo. Del resto se ogni CentrQ della Pia U11io,u
11011 procurasse che ttn solo iuritto, ci sarthbe già
modo di organizzare lltl corso riell'ambito della
t'elltiria di Centri di cui dispo11e l'lspettoria.
J,'imp11rta,ite è co111i11ciare, acro11te11tandosi anrhe
di 1111 ,wmem esiguo, perchP t1 certo che quelli
che provmrn un amw, ritnmmio pei primi l'anno
successi1•0, c non ri forna110 soli!
Nel prossi11111 numero c01mmicl1Prt1n.o le <Ù1tr
dei t•ari lumi nelle diPri Ispettorie. Pn- ora ci
sorw f>t'rrnmte quelle d1.//' lspettoria Lo111bartlt1,
che ha urgmiizwlu a11cora due lumi pei Coope-
rt1fori e due per le Caoperatriri, col ,fegm!11lt
ca/emùirio:
PeA Le COOP8RATRICI
PRIMO TllkNO - dal 5 giugno al 9 giugno,
a TRIUGGIO (Milano);
SllCONOO TURNO - dal 3 luglio al 7 luglio
a CASTELNUOVO FOGLIANI (Piacenza).
P8A I COOP8RATOAI
PRIMO TURNO - dal 5 agosto al 9 agoato
a CARAVATE (Varese);
SECQ:,,1){) TURNO - dal 16 agosto al 20 agosto
a CASTELNUOVO FOGLIANI (Piacenza).
Quota: L. 28oo compreso il pranzo ùella gita
di chiusura ed esclusi i viaggi.
- - Riwlgersi al Delegato Tspettoriale:
D. Giovanni MagistreUi • vi.a Copernico 19 - Milano.
aicer,.a, "2)r.1,i. 1jt,d,e6.
C()d-Ì,.. , La parte fondamentale delle pratiche di
pietà, quella che in certo modo 1e abbraccia tutte, consiste nel fare ogni anno
~li Esercizi Spirituali ed ogni mese l'Esercizio della Buona Morte.
aCredo che si. possa dire assicurata la salvezza cli un cristiano, se ogni mese
si accosta ai Santi Sacramenti e aggi.osta le partite di sua coscienza come se
dovesse cli fatto da questa vita partire per l'eternità.

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BIBLIOTECA DEL 0 SALESIANUM"
•• Salesimuun ·• rii1,sta lruneslrale per cofilro che si ocC1lpa11u
di proble1111 teologici, filosofici, f!iriridiri ed educativi
- 11ello spirito di S. Giouamu· Bosco
Al.BERTO CAVIGLIA
IL « MAGONE MICHELE»
Una classica esperienza educativa
Pagg. 62 . . . . . . . . . .
L. 200
VINCENZO SINISTRERO
LA LEGGE BONCOMPAGNI DEL 4 OTTOBRE 1848
E LA LIBERTÀ DELLA SCUOLA
Pagg. 60
200
GlUSEPPE USSEGLIO
IL TEOLOGO GUALA E IL CONVI'ITO ECCLESIA-
STICO DI TORINO
Pagg. 52
\\)
200
EUGENIO VALENTINI
IL SISTEMA PREVENTIVO DELLA BEATA VERZERI
Pagg. 42
r50
EUGENIO VALENTINI
LA DIREZIONE SPIRITUALE
PENSIBRO DI DON BOSCO
Pagg. 43
DEI
GIOVANI
NEL
EUGENIO VALENTINT
LA SPIRITUALITÀ DI DON BOSCO
Pagg. 27
l20
Per ordinazioni rivolgersi alla Sede Centrale della SOCIETA EDI-
TRICE INTERNAZIONALE - Corso Regina Margherita, r76 - To-
rino (725 ). Conto Corrente Postale 2/171.

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PSICOLOGIA E VITA Collana di Psicologia applicata al problemi
educatili - Diretta da GIACOMO LORENZINI
RUDOLF ALLERS
L'ADOLESCENZA E L'EDUCAZIONE DEL CARAffERE
Volume in-8 di pagine 172
L. 6oo
L'illustre autore, psicologo e psichiatra, già Di-
rettore dell'Istituto di Psicologia dell'Unh·ersità di
Vienna e attualmente professore di Psicologia del•
l'Università Cattolica di Washington in America, pre-
senta in questo ,·olume un affascinante srudio della
psicologia del giovanetto, cercando di coglierlo nel-
l'intimità del suo animo, nei momenti più difficili
deU'et:, critica e indica quei mezzi c!te la psicologia
moderna ~ in grado suggerire come più efficaci
per la fonnazione del carattere del l{io,·anetto.
Il libro è vivamente raccomandabile ai no~tri edu-
catori e ai genitori, perchè in esso vi troveranno
risolti con la magistrale competenza di uno scicn7.ÌB•
to al(giornatissimo e con Ili menralità di un pro-
tondo cattolico certi ardui problemi dell'educazione
giovanile
Per ordinazioni rivolgersi alJa Sede Centralo della SOCIETÀ EDITRICE INTERNAZIONALE,
Corso Regina Margherita, 176 • TotHNO (725) · Conto Corrente Postale 2/171
Au1onz;t!IZ1one dd 'l'nbun■le d, 1'ormo m data t (,-~• 19♦9 - 11. +oJ,
Con approvazione ea:lcsiasuca.
Olhcme Grafiche $. E. I. kedattor~ e Condirettore •~Ponsabile: D Gt1100 l•0AYIN1, v,a Cottolengo, 3:i - Torino (709).
e Facciamo noto ai benemeriti Cooperatori che le Opere Salesiane banno il
Conto Corrente Postale numero 2-laiiS (Tmoo) eouo la denominazione:
DIREZIONE GENERALE OPERE DI DON BOSCO - TORINO.
Ognuno può valeneoe, con risparmio di spaa, nell'inviare le proprie
offerte, ricorrendo all'ufficio p09tale locale per il modulo relatiYo.
BOLLETTINO SALESIANO
Direzione: TORINO (7091 - VIA COTTOLENGO, 3a - TELEFONO zz-117
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Spediz. in abbon. postai<,, Gruppo 2•
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sempre,
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completo e ben
5CJ'Jtto, oncbc 11
v«chìo mdlri,:zo.
Si ringraziano i
signori Agenti
Postali che re-
spingono, con le
notificazioni di
uso, i Bollettini
00D recapitati.