Bollettino_Salesiano_195404


Bollettino_Salesiano_195404



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A. LXXVIIJ N. 4
15 FIBBl!lAIO 1954
1ano
PERIODICO QUINDICINALE DELLE OPERE E !VIISSCONI 01 S. GIOVANN( BOSCO
PER LE CASE SALESIANE I DIRETTORI DIOCESANI E I DECURIONI
DIREZIONE GENERALE· TORINO (709) · VIA COTTOLENOO. 3~ · TELEf' . ll•1l7
- - - - - - - ------- ----
TACCUINO DEL DECURIONE
22 Febl:J - Indulgenza Plenaria 11,crabile da tutti i Cooperatori salesiani alle
condizioni solite.
24 Febh.~~" - Commemorazione di Maria Ausiliatrice.
2 Marzo - 780 compleanno di S. S. Pio XII e 15° anniversario della sua
elezione a Vicario di N. S. Gesù Cristo.
5 Marzo - Quarto anniversario della Beatificazione di Domenico Savio.
9 Marz - Festa del Beato Domenico Savio, che morì il 9 marzo 1857 a
l'vlondonio (Asti).
SFOGLIANDO LE <<MEMORIE BIOGRAFICHE» DI DON BOSCO
19 Febb1
- Do11 Bòscò predice al Papa Pio 1X che avrebbe superato i 25 armi di
po11tificato: ~ Videbis dies Petn et ultra».
a8 F bbi-am 11;1-10 - Muore a Frascati il Cardinal Gioi,am1i Cagbero a 88 mmi di età.
9 Marzo 185~ - Don Bosco in udienza da Pio IX, che gli comiglia di fondare la congrega-
zione salesiana. Don Bosco racconta al Papa la visione avuta da Domenico S(l'!JÌO
sulla corn·ersione del!' fnghi&erra.
UN PENSIERO TRATTO DAGLI SCRITTI DI SAN FRANCESCO DI SALES
« La cura negli affari è più perfetta quanto più si ap-
prossima alla cura che ha Iddio di noi. lddio opera
con grandissima attività, e pensa e provvede a tutti, ma
senza agitazione e senza perdere la soavità e la quiete ».
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'Divenne l'idolo dei suoi parrocchiani'
Cresceva la fama della santità di Don Bosco, e
con essa il numero delle persone che da ogni parte
accorrevano a lui per consiglio. Tra queste non erano
pochi i sacerdoti che lo consultavano per avere
sapienti norme di direzione spirituale per le varie
classi di persone. Erano soprattutto parroci giovani
che dovevano prendere o avevano preso da poco
ternpo possesso della parrocchia.
Nel I 867 il Vescovo di Cuneo mandava certo
Don Calandra parroco a Boves, donde l'antecessore
era stato costretto a fuggire dagli stessi parrocchiani.
Monsignore. nell'affidargli quella difficile mis-
sione, aveva pianto.
Don Calaridra, preoccupatissimo, andò all'Ora-
torio per consigliarsi con Don Bosco.
Il Santo gli diede questa norma: "aver cura dei
fanciulli. degli infermi e dei vecchi". Quindi com-
mentò il suo consiglio cosl: "Fermare i fanciulli per
via, accarezzarli. mandare per mezzo loro un saluto
ai genitori: ch-iamare col nome di padre e di madre
i vecchi, salutarli per primo, chiedere notizie della
loro sanità: assiduità e interesse nel visitare gl'in-
fermi; procurare le cose più necessarie a chi fosse
povero
Don Calandra segul fedelmente i dettami di Don
Bosco e tosto divenne l'idolo dei suoi parrocchiani.
Nel 1888 - vent'anni dopo - narrava che per
chiesa, ospedale, asilo infantile, ricovero dei vecchi
i suoi fedeli gli avevano dato in elemosina la bella
somma di un milione e duecentomila lire di allora!
(" Memorie Biografìche ", voi. VI, pag. 895).
Nell'occasione della festa di
S. Francesco di Sales il nostro
Regolamento prescrive la prima
de1le CONFERENZE ANNUA-
LI. La seconda è fissata per la
festa di Maria Ausiliatrice. Ab-
biamo già ricevuto diverse re-
lazioni. E ringraziamo di cuore
i rev.mi Direttori Diocesani,
Decurioni e Salesiani Incaricati
dei Cooperatori, della cura con
cui l'hanno organizzata. Racco-
mandiamo caldamente a chi
non l'avesse ancora fatto di
provvedere possibilmente entro
questo mese.
Ricordiamo · poi che la Con-
ferenza non deve ridursi a
qualche- commemorazione sa-
lesiana, .ma deve aver di mira
la formazione ed il progresso
spirituale dei nostri Coopera-
tori e delle nostre Cooperalrici
con indirizzi pratici di aposto-
lato, secondo le indicazioni
date dal Rettor Maggiore nt'ila
circolare di Capodanno ed i
bisogni particolari dei tempi.
Ringraziamo, anche da queste
colonne, delle offerte raccolte
durante la conferenza ed inviate
al Rettor Maggiore. È dispo•
sizione di Don Bosco che le
collette prescritte in quuste due
occasioni vengano inviate al
Reuor Maggiore per le spes.,
generali. Le necessità son tante,
al giorno d'oggi, che ci sentiamo
grati anche del più modei,to
concorso.
(Jl accomandiamo in modo particolare ai Direttori Diocesani, Decurioni e .','alesiani
I11caricati dei Cooperatori la diffusione delle LETTURE CATTOLICHE "DON BOSCO".
La Collana, che è costata al Santo tanto lavoro e tanti sacrifici, continua, dopo
oltre cento anm, la ma mzsswne nella famiglù, cristiana. In marzo uscirà:
Dott. Gi.,coMo lWE.ZZAC.~""• Epopea divina - XV: I MACCABEI
Indirizzare !lii ahhonurucnt1 (halia, annuo L. l!oo; seme,-trnle L. 400 - Estero, annuo L . 1000: ,c1111.:::arale L. ~oo)
all',\\1nministruzmnc delle f,etttu,• Ca1to!irlte: S. E. I. - Corso Rci,:ina i\\lan,herìta, 170 - Torino (7z5) - c. c. r . I71
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LA COOPERAZIONE DELLA SOFFERENZA
l\\lolti, quando ci im·iano la
21-1-195+: « A soli tre giorni
domanda di iscrizione alla Pia
di distanza dall'arrivo del TJol-
1Jnione, ci chiedono pure che
letti110 ho visto giungermi il
cosa debbono pagare...
diploma di Cooperatore che mi
San Giovanni Bosco non ha
ha tanto rallegrato l'animo, cd
stabilito alcuna quota neppure
oggi la sua cara lettt!ra. È stata
ali'atto dell'iscrizione.
Egli si rimise aJ buon senso
davvero una ca.tena di letizie.
Il Signore mi ama immensa;
e<l al buon cuore dei Coope-
mente. Questo mio incontro con
ratori e delle Cooperatrici che
lei è una delle più belle grazie
si rendono facilmente conto
che il Signore mi abbia m:m-
delle spese generali e, secondo
dato. Non saprei come ren-
le loro possibilità, fanno annual-
dermi riconoscente. La mia
mente, od anche più spesso,
forma di apostolato non può,
la loro offerta.
in prevalenza, esser fatta che di
Cosi il Santo ha lasciato la Il Servo cU 010 Don Andr-Oa Bcltraml. preghiere: di pn:ghiere perchè
porta aperta anche a coloro che
le mie comliziom fisiche non
non possono dare un centesimo e offrono pre- mi permettono di esplicare un apostolato di
ghiere, atti di virtù, mortificazioni e sofferenze azione, di rischi, come sarebhe il m10 grande
per l'Opera Salesiana.
anelito. Comunque sia sempre fatta la vo-
Un esempio fra tanti. lontà del Signore! Se il Signore mi ha as-
segnato questa forma di apostolato è segno
In questi ultimi mesi, un giovane povero, ch'Egli sa che io non potevo svolgerne una
paralitico, ci scrisse chiedendo il Bollettino dissimile. Ccrcherb di svolgerla sempre
Salesiano per confortare le on: di solitudine meglio, pregau<lo :sempre con più arùo1 e... 1>.
con qualche buona lettura. Gli abbiamo in-
viato non solo il periodico, ma anche il di- Quante altre anime, generose fino al-
ploma di Cooperatore esortandolo ad offrire i'eroismo, possiamo tro,·are in mezzo al nostro
un po' delle sue pene per le nostre Opere e buon popolo cristiano, capaci di soffrire e di
specialmente per le nostre ;,\\1issioni. Ce ne offrire le sofferenze, anche più gravi e lunghe,
ringraziò con lettere commoventi:
al Signore, per le nostre Opere e Missioni,
. 13-1-1954: « L'arrivo della sua cartolina è per la Santa Chiesa, pei fratelli persegui-
stato per me una bella sorpresa, una sor- tati!...
presa meravigliosa. Nell'apprendere che mi E quantil gioia e quanti meriti 1 nostri
avrebbe mandato il Bolle/lino Salesiano provai Direttori Diocesani e Decurioni possono loro
una gioia grande. Oggi poi mi son visto re- procurare iscrivendole alla Pia Unione dei
capitare dal portalettere il bel periodico e Cooperatori! Richiamiamo questa forma pre-
non so descriverle la contentezza. Non so ziosa di apostolato che attira alla nostra Fa-
come ringraziarla... Poichè, per il mio stato mi~lia spirituale infinite grazie e ricambia i
di povertà, non posso inviare offerte, son generosi offerenti con tanti tesori d1 Indul-
h~n lieto di otfrire la mia sofferenza per gcnzc.
l'Opera Salesiana. La offrirò senza riserva, A confortare poi queste anime cosi pro-
perchè soffrire per il Signore non e soffrire, \\'ate consigliamo la IP.ttura della vita del
è gioire. Sono paralizzato e in questo stato Fervo di Dio Don Andrea Beltrami ed il
non posso che leggere e pregare. Sono quasi ricorso alla sua particolare intercessione.
sempre solo e la tristezza della solitudine
è alleviata dalle buone letture avute dalla
carità di buone persone... Prego per tutti,
I) E. C!iHl!I. - li Servo di Dio Don Andrea
perchè per tutti desidero il bene. Mi adopero Beltrami. - S. E. I. - Torino
I.. 300
nei modi che mi sì consentono, nelle opere di
i\\1.JNCHJ,1.1.1. - Meraviglioso sofferente- (D. Amil-
apostolato... •►•
care Bertolucci). • L. D. C. • Torino.
L. 300
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CON DON BOSCO E COI TEMPI
È il motto, e quasi la parola <l'online, dd V Succe,-
son· Ji Don Bo~co per l\\Jt tll la trip lic-, Famii?lia Su-
k-si:1na.
All'attuazione pmtira non poteva giungere più op-
portuna la Le1tu<1 ,let Pre1ide1111 del/,, (;r,nfo·n,:u Epi-
uop,dt ti'ltulia dd 2 tebbl'aio u. s.
1 n0:1tri Direttori Dioce,;ani e Decurinni l'llnanno
!li,1 letti e sp1cqatn do! pcrl,(amo ai fedeli
Ai Cooperatori ~nle~i.mi e,I ~Ile Cooperatrici gioverà
snnolinenrc, nel corso delle conferenze, i punti proposu
per I' ,41111/l 1foritillll e che più dirc11arnc-n1e rientrann
nel programma nsscgnuto du S. Gio,·,mm Bosco, e cioè.
/,(J de,:o:::Ùlw! ,11lt1 Vtrgiue - L'unità dei Gatrnlit:i Lu
prop 1,[tlllda protemwre - li co,111111e criltiano - La rura
J,,, d,•llt1 gicn 1111tti - ,1,1111/)a.
lliportinmo quindi i 1r:111i corrispondenti d•·ll'impor-
tantissimo documento, mentre rnccomandiumo di grnn
cuore alle pri,·ate e puhblichc pref.!hicn, i nostri fratelli
n·,wolti clnlla ptr.-~-cuzione nei paesi comunisti <l\\'c I.,
voce della Chiesa i: stata ormai ri<lotm .il silenzio, elle
lagrime, ai gemili, alt.i soifl>renze fino al saniiu•·· Ab-
biamo fra le migliaia di eroi, vittime di çrui.leltà e Jj
barbarie inaudite, Salc,;ianì, Figbe i.li !\\!aria ,\\u~ilia-
trice, Coopcm1ori, Cooperatrici, Ex nllic,·ì cd Ex ullie,c
e perfino gìornni nlunni dei no~tri Istituti cd Ot'atol'i.
È di questi J{iomi la notizia della chi11sun1 del n(i.tm
Orfanolrufio di Pc.:hino, l:is.-iutn 1wr ult ,mo nella •<·ne
delle persecuzioni. I Confr:1rcl11 sonr, stuti ~~iliati, cd
i po\\'eri urfani 11 diM·rt•;,ionc d<'lle au1orita coinunist<'.
Dio \\'egli ~u dt loro e su tutti ~h 11hri elle soffronn nelle
carceri, nei 01n,p1 J1 concentra,n~nto, llt la\\'ori forY.ntt,
nl'lle cdlc .11 tnrtur.1...
Dalla Lettera dei Presidenti regionali dei Vescovi d'rtalia.
/.' Imw mm·imw.
Il ,':,'a11to Prtclre cr,11 In mn L~rtufl r.'11ndir11 Fu1~(•tL~
Corom1 ri lw im.·ituti <l ulebmu dal/'!l tlirembre 19:;3
a/1'8 dirembre ICJS·l 1111 i11/ero A,mo Mariano•· f<[[i
t•11()/r cbe ci si strimfll, con /ti preahina e c,m /1• opere, 111
1111 pr,,fon,Jn 1ù1,11wnmr11tl' morale 111/c,r11n n/111 T'rr_{/Ìllf
]111111<1tolt1ta.
J~,, ,1,,,•o~i<mt• t1llfl I't•1 yiu<>.
•V111, per /11 jjftale /rdd11i d1P n 1wisu t1I S11/m'l111>
Pa.,tore, sermrdando e cmm11e11tu11Jo la Sua e.~ort(J:;i,,tu,,
f'i 1m:i111mm " t1i11tre soprallutln I,, 5pi,ito J, quert,1
1111110 .Wariam,. La Sa111issù11tr Vergm,· è .'vfadre di /)io
e 1\\,latlre 11osll,1. Qun11do ì' presente lu ,l/adre, ci sì rcrtte
ur1itr, la Ja,m~lia vit•e. Co.<i è per nr,i; la preu11za del/,1
Sa,1111 T'rrg11w, 11u,ggir,rmrnte immcata ed mwrnw, rlr.-r
rendere pf/t1mte ed r.OiriPnte il .mun dt!lla rtmt<i I' m111-
,Jr,, premù111e Ira /1ttl1 i rr1stia111, cle.-e u{{raullure qu,·1/i
pr,111 1 non ,i ,, 11,wmm, e [//r fri11nf,1, t' i/ ,e11M1 ,kl/n 11111-
''l'Hnh- Jm11iglu1 di Dio•, 11t'llt1 q1wle tutti i hattrz:w/1
rn11n111tonn. .,·,,,, è pos,,ibi/,• g1u,rd,,re a/ln l'ergi11i: t
1mm/e1wre /11 ,htreZ'Zf/ rii cuore, /'11rumll.<1IIÌ e l'odill, ,,,
dÌ.<1t11Ìll118 dello' 1111•11/1. Se la prere11:m .le/lfl .\\lmlrr t'eitHl'
J~1·t• 1·e>11le,t 1!I, ,,,11111111 buoni 1·ersn llltti, ,l!:·l'e "' J1J1
.f,irt, 1i1,,ill unire 11m111t1 p,·, /11 rrirtuwa, ape,rn prr,fes-
sw11r rl, ,.,ir11. lie snflo ,·ir-,m
N01 pn1,1111n mtsf11d11w11r, ,-h~ Jr111to del/'. /1111(1 '11111,mn
si11 la corta11Je u11ittÌ dt tu/11 i ,·atto/id ,. ,I, tulle lt• /llr:::~
rollr,lirlr•. 1-.' rimr1lùm111 a 1,1111, grmt,ii e p,n n/,, rhe /,,
1111it,ì delle /ore:;, p7csttflplm,• iu ,-i,1w·11110 la pfr1111 ,il,/,•.
cl1en::t1 agli 1>1J"l(ll'1111e11// del Romf/110 Pm1t,:Ji1·,· eJ III J!t'-
,,,.,.,.. 11/lt• ,11ir1111 direttlt'e dr/la ,:111nfl, In ,·ir1ù d,lla C<l·
rir,ì $etl::t// In ,pia/e 11011 m.,ri.,te lfl ,,,111·,mlia, In rim,nru,
!tl'llt'1()5n "'' <)Jfrll .Jmm,, ,/, /lfl1'tt/<I r p,ii,/1/,r,, t'J.111/.<I/UI.
(Jgm umtl<> 1{ t(Lu1/e, 111 JJ/IJJJlr!Ull di sttJ>rema ,hft·.~,, com,•
soIJ11 1111dli in n11 ,,i,·iamr, · ,/i,i11•111ic11 11n11 rii ,111e•t,
vuuì, può fncr/111e111c tlù:entme .frm~tfr,. {!rumto più I/li
1umri11i $t1lgmw i11 rnp1111.'lt1bilitti, fmlU, piri deu,111, troe1r
rl cuo:·.. ,li.<1a,l'llto ,/alla pret:ale11;:a, ,In/la ,:lon't1 r olnl
/11cr() deJ/11 prop,in pr, .,una. Sulla 1111ir11 ,lri cu/11,/i,-i "
bma !fl ,'1}1r,.e11:::t1 t/e/ln lorn o•J!amzza;;1m1e, <1a "' I rn111po
dr/I'af>Mtlllato di ,Jzim,e CtJl!o/ù•fl, ria 11,-//,· '>f>t'rt rn!-
l,,gt1ft' mrr la 111e,les111w, .,ìa 111 /11tt,· Je im·;mti,·1· rl1t• 1
e,11tr,llr1 PM<l/tlll premlere 11tl/<1 1·il<1 rwiefl.
P11d11ndo di ,mit,i, i11tn11lim110 ,lj p11r/r,re di rm111i
atfit•a •· Eua ,•sil{e rhe mm ,oh, ,i st1rri/idll d,i rhi,w,;11r
e c111wros'1Wt'lltt· tJlt<HllfJ oret11·rt• pttr eq·e,·r, amCf,rdr, mn
che og11i bnttrz::au,, ctJmtiu tlrllu .nm fede, ,/1>111 In pm-
pria rJ{'lero per il /ie11R ~ pe, lo reden:::io11e ,tei fraulli.
Oggi chiunql1e. pOCt'ndo fare ,,uakO!\\a pèr il hm,·
comune nella partecipazione anche ,illc ~i\\'ìli re.,pon,a-
,,u,, b1litii, pensa solamente allt" t·ose propril', non
dirsi
che l>SServi tutta h1 l~i<c di Dio. Nai im:1/iomn rurri i
!,,tir/i, rf1e ,,,1g/in1111 t<Stl'i' pie11m11w/1> merilM:oli ,li 1<1I
llfJIIJr, 11 rrmsiderflrr co111e dr,nro,a la /om f>(lrfrrr[>a.::ÌQ,r,•
al/1t•a ,, al/11 ,Jzìrme Cn11nl1ra, 1, a IJUa/rww rl, quel/,•
..J,wrim:fo11i le quo/i ,i ispirn11n rit1ru,m1n11<' alla /tdr:
e,/ c)/IP 1l'.JH11h11r Jrl/n mn1t1/f' rnstituu1
L<1 p1·01mywulu profrst.tmlP.
Dnhhinmn pm ,/,,,, 111cill•e l'mt•II< tìcata prop.:1tmrda
prf1f1•s.t,nrfP, nrditwritllllf1''e ,li ongine r11n11irr,1. eh,
,,,,i, " vien-, tt "'"' nare nwh ttel 11nrtm P,1ese f>"•·11irtMÌ er-
111 1111 riore t'1111ittì 1pil'lt:wle ,I,•/ (''1f>olo ,11,lùmo,
a sta care dn/1 wr sac 1• <e,0/a,·1 trndizfori e dal ;,:tu,
,/ella Cl, ·,.m CnrMlicn, r.c,11 argum,•11•1 ,J,,.riosi e ,per-n
ad ,•.<m ,:rm·emnrte r,Ife11.<rv·i, popolaz:oni sentpliri sp,,-
•·11/r111d<J ml/e loro 111iu,., rm1 lizillni 111ot,·,iali; e /11((0
citi ru.-i M1iJc11te va11t11ggio. no11 gitl dd/n pratica rr·/,.
J(Ùlsll rlu· t 1u to~ttJ i11 ,nt1 ,11a ,na tltt! cnwu111.<mo nfra.,

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i r11i l'Sf>Mtt'J1/1' e la etti stampa 11rm r.ela110 /11 {r,m Jim-
f>"lin ~ il loro ,1pf>"t:1tio ,1 Wle Jùgug,11,it·• 1m,pa-
g,mJa pr lrstante.
'°" J,n,itiamo tutli i Pmr()ct, le Au0t'1a:noni, 1 j,J,li' a
son•tgliar, a11iJua Jdi1Jm:a, ad 11,for11wrr rot1 sul-
/eritud1M chi dì duw,,._ ,.J " mellue temptstrt:nmente
111//'at•tJÌS11 i fratrlli ;,, (ll'rtrt1'n, t1omhè a 1,re11d1•r1' q11rllt!
im:iatitr rhe ,1()/u1ù111u 11, <l't1r1rù~ ,, rnmh(1ttt·rt• fùH1dit1
li',a al/11 /•'erlr.
A yur.sto prnp,,iitu 1•fr11t opporlu110 riMr.iart' d1t' /11
miglimt arma - , 11011 so/n pt'r J,(,mdur la 11m1ra San/11
R,Jigion, d!7U,, ,nsidw protefllllltl' - è s<'111p,, l'msq:na-
111,nto d1l1Rrn1,, rn,mnzww é! ~ostante J,d Catrc·himm sin
,u rt,ga:::i dU' <1gli adulti. Son è un::a motiM rl, I,
pro/wg,mda prottstan/i> u Jirrga in questi gwrm m11 p·,r•
/Ìrol11re prtferen3h t·asn qru/lt! rrgim1i ,/,,1•(' AJ rìlir11t'
dU' /'1Jrg,miztazio11r del Cat1•11iimw ~ia pii, ,lt'holr, <' ,/11..e
111t111e111w o sono i,mdt'g:1111~ ,~ i11i:i4J/i1·,, 11tu a 10/ti,·n,1•
l'irtru::fo,,e rt!liginsa dt!llr ,litHne ,atq:nri~ d1 wlrt/11.
C,ò rlrnnt<l prr /ti/ti un srrio , grm,·~ nc/1ia1110.
.\\'nn ti " difende /aml'nt,mdosi, beruJ c>rgani:::::anJ,,n.
B 1•ii1t,a riconl .u J,, /ormu/., .-,,,. • non s1 J,l ot1tnni~1•-
...,011r sr.11c:t1 precedr,Ut' rn/nnr1a::u,1~ •·
In 'I" ,tn 11nn1) la J,/111/r ,le,.,,::iu11r 11wru11111 /u, r,11,
Qf!H('L/0 l I ,n1111uula1a. '.}11nt11 1111ru/J1I est11zw11t' ,la/In
rnlpa t! ,, tt'sta /um111usa inuirntd, nfufgenz, nell'rn11111u,,..
l,110 ro11up11nnll" J,./Jn ~fnJrt' dt /J,., t' 11dla sua rtllrrn
t""'""''• , ttn
<osfltr11s,·01zn lo;:uwmentt ..m ,o,,j,nnl • ,,,,
r-1,·l,i,1111,. e.I 1111,1 rnml,mnn. /:xi,.:r,,w pe,rh} i'//1111n
,\\forit11111 ,i,1 t'flll/01 me u/1,1 11111 p,1rtirn/11re ,1,.,·11:in11c.
u11 c11r<1Ji.l(W<•J rl1ort111 alla 11/l)M/llti dr!la ~-i1a.
/, 1 p rre.::~,, e la r11oJt,lù1, rl,.- ; la drfrw dtila p11rr-:: ,,
,,j,,,..n,. J,·bbonn Jn:r,nta,,. <'Kl/t'llo di tt'ri.1 rijfn11ont', mm,:/,;
pr111,:1'p10 d, r.oJ,r1trrosr
1,,, nwralr 11tm } fn1111
e$C/ur,vw1e11u qllt'<lt nrtu, /mi'> quatr f:'irt,i drbhm,n
mn11.fuar 1, •ll!llt, lu~r ddla /1mnaro/,,1<1, ro11 nngn/,1rr
11ffr1mml! ed 11np,,,:11n.
S m111 p~•ltl11/n ,l'tl1lf fo, , 1,,. 1111/t• /r pm1i,·/r;- p,r• I' lt/ 11,·
lt• 1111111i/e.,1a:n111 ts/tr,w. i.,pimrr d11H' ,1111111 \\fnr11111t1,
dtbb(1nu enr.,r ,u-com/1(1.~PJtllr ,,,,, '>~,,; :tlo I/Il im:1a111 r
111m1ttosr, 11mltifor111i I' r,,r,iggìo<t' /)t'r !u sr,Ìtl ,if11rn1,
tft/ COl/!Jlllc'. •
,,,., talr 111ut1tv, r<JCfrlnlOfld1amo '" Sar.rt' J\\fissioni, glt
lùt•t'l:i SpmtUJ11i pr, mugo,i<', i Ritiri Minimi. E rar-
rnmandi 1111<1 ,l1r q11('ftt' i11izi,11mr non 1in110 volti' sol,m1r11•
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i11i:;:ÌtJ/Ìt'1', Ì' /u gim·t11tÌI. J.;,m, mpprese111,1 il d,111111111
a11d1t! fm,.r,i11w. Il 1110 11rirt1ta111rn10 rarti ,ln,•r111111,mt,·
per (11 pa f' t' per la riri/t,I. Son mnn,·,,n,, clrian 1i11tm111
d, quanM t,,[I!' problema si ,ir,·,n.vmli,
I.e ,mghon morir d~uono m1pitgaru a d,j,•sa rd a
1alt·r:11a dr, gìa,:m,i di o,:m rtn ~- Je<so, r m1z11J1/lo ,k,
fan.-i11//i. Senza indugi<> e rifrn·n.
Quf's/11 p,,,dvmir1nntt' prtlb/01u1 detV! rs.<ar te,ruto so111-
111<1111rtr1t' /1rt'se11t.! 11dl,i ripar1tt1i1111t' ,/r[ tempo, dei ml'U:i
r. ,it'lfr im:111/1tl' dn paru ,li IU/IÌ I P11"ori e Ji t1111i ,
foro co/Jabt_,mtori, 11onclù da poru ,li rnl,,rn dre dingono
Assona::ioni di A::iotU' Cattolim o /Jtituti ,ed Oprrt'
,iest111nu al brm· dtllt1 Rtot•emtì.
Snt suppli<l11m110 i nnstrr Cnnfmtt/Ji 11eJ Sn,,,do:m
a 11011 n·/illll'rst mm 1l1S'po111111 ,lal/'aptJ.Hnlato gint·m11/r,
pc, il tlnwr~ rii 11011 ,n.·tn1," lr ,loti" ,li 11t:,·1·11,• ur11111i eso111 ile
cu11 gli 1m111 lt! p,mi/11lit1i. :lb/1i.111w p1,•.<t'lllr eh,• si hw11ri1
Ira i 1!Ìt1nmi 1u,n ~• m·,•nrr 1111 111tUS$fl persnn,,t,: d,r
In pr~l11at1, 11 racrifiriu, la fùl11rw. t'd ,I rc,rw:gw dr/la
u111i/1ci so11u pomh1/i a lul/1 roforn i ,111nli, mn l'O,Jmt'
Sacro, ltanr,n la ,f1t.·ma prom~su, '11 11111111rm:1t1 pari t' n11d1e
m,1g,,"IOTt! ,lr1 loro sarrrdotnlt dot•rri
l.At sfoHIJUI.
f'n 1ft.'l1er11I~ Vm-;;o di ru111m•t1111e,a" ,lr/ n1l·t1,11u• 111,11
p111J p,,.wndrrr dal problt11111 ,Irl/11 st,1111pn, ed 1,gg1
falle lr pmp,-,r::mm - di'( Cllll!'IIU1 e .lei/a lt'/evmo.
i.a /u11n, e pertmtt" la mpnf,,-,,1lt1n cot1 nn s1 r,11 r
da, pm, /nn110 si rlU' ,lai pi,i n de/,gl,i lii/a stm11pa, lrtta
c,gm gwmo, In pr,,pria /ncolta d1 pr,uarr t ,I, ,:md:car,•
E i pii, l,-ggu1w Q stm11p,1 ta/ltt'<r o st<rmpa ind(!Jernll~,
,md,.- mrnlrt' prr ,mi 11 pn11t
ti p,·,,l,/.-11w dr/I,, ll1111t/1t1
rrmi111111m~11/t cnsfrtllli,,n clir llrl(I! ,1111p1,1m,11tc d1/Tnndnr.
Q11,•11i '"'"' i gra,.; ttrmi111 ,lt-1/a J,r.-,,crup,,::ir,1r,· dtr
tutti I Pastori St!nUmo.
;Von I nostro inte.nJ.1111t11to .J, tra/lnuU' a f,mdo, ma
solo , rtdmmo ,l0t,rro10 rrrhiaman.,, lt1 t•ig1J,, nrra dr,
Pastori e il gnit'roso ,mprgno dei (,,.Irti.
l,n,j1wmo 110n solo ml intt'nsif,cllrt ltl/11' lt im:::i111ir.t'
p,, l,1 ,·1,w,pr1, ma a rirflrdort\\ tun frrqu~nza, 11,:1 p,i
eser€i~i ,li q11,11n a1111n rhet u,•1,tlinuln ,,u,,lro.,a tltt lr1m,,,,...
pul, ,lrridtr~ ,/,/ prupriu ,,ri1·1110111rnto rpirit,wlr. t' dt'II,,
pro/1 i,1 Jt,lt rrl,gfosa, e rf,,. ajfi.Jnr11 ,,,1 1111n stampfl n,.
tonar t'll/t' a,:r·i'rm ,,(la R,•ligiont' t' (Il/a morale t'll/1/J/r, ,,
;., o/(rt' 1u1•o, llll<J ro/J>t!u lt ì,urp,,n::11, d1t p,,;, f)<)rtnrt'
i,rca/c1,labìlt: d1111110 all'a i?tu.
St.l!llttha1tw rnmr wii, "'" t grm umm, ti p..,,mlo d1
re, Ili 5/a111pt1 ['enodua, smtomtu '"'' l11rg/,e:::::a di mr~n
a1Jt1/l1tt11 d11 111111 ,lùpre;;zllbi/i 11f1/•01&i, lt1 qtwlr mirn <1
cli{flHldnr 11egli mr,l,i~nti Ji 11/1,, ,·11/111m - mmi piri
cli •11tl/11to """ si prnii - la d,,11r111n 11wf\\·i,1,1, od almr1111
" .,~,,/e un c/inw di /tJt·orr.
Dr1runrù11110, moltrr, comi! """ 1~110 grat·, µ, lt'o/,>,
quel/,, n11111p,, rh" ,lj proponto prrtri,ulr ,l.,fk rsiget1::r
ai,1ì<1nt rin r1r/l<J d~rri::io~ dr, fatti .li r11ma111 romf!
nella ••al11ta::1c,nr dr/le dof/1wr.
I '"""iiri 1hr 11tllt1 .<u/t,1 ,ldl11 M<1111pa J<1 l,•J/i:•·•r, "
spuin/1,1et1M ,li ,111rllfl qw,tidi1111f/, 1·0J1l1tmn e.ue,e f1>t1r11ri
cm, l,1 /,,,,, j,•dtt, lftJU ,ln·,JJUJ Juu,arti guida,(' t111ir,11111•n1r
d11 si111f>11tie um:1011flli, dal piarr1e, tlal/,r curimitcl, J.,l-
l'wte,nsr, c/111/<1 pusmi:io11,, ma &11bord111arr /a suita a
n:Mni p111 nohil,, quale l'amore al/a erriui. In rirerra
,/dia g1111tu:w, 1/ profitto dr/lo Jpmlo.
<:mrrlu.Jrndo q11t'~ti nostri rìr/u,1111i J11Jla n1111(1l11::1v11e
lllol'lllt", tllg}:t'l 1/fl rlatr.1111110 dt ,,. lmmo, 0/111", ci ,,rn11r
ojlern1m ~ f11rt,·111t•11te , he il p, .,1,/t111,1 ,1~1 co,1111111' 1111rt1.',,
>. 11,l/'1mli11n prtl/Ìto prolll,mw ,.,,,;,,,,,,,,. ~ i11tin11r prr,b{""'· 1
r11111prr111n~ ,11pt'lto " Wlli s:h 1111,1 problemi. I', 101 ,
1mr/1r prtlblt!»lt <~1al1 r probltmr uo11m111n ,\\[(I quur,
SflllO 1uhur1l11t1111 t1l prnblrmll mornl~, dw r,ntane risMII ,
ad t!SSI (Qfflr n1bQrdinart/t' •• 111 11wrlo /,r/e da rlrt rmn,,.
11/usari,•, o p,ima o pni, ttl/U /r 10/11:;:iorri, '"" rum r:ir11e
mfjirirntrm,ml<' rfo,{11> il prnblrma 111omlr.
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I Cooperatori nell'Uganda.
Tra le notizie del Bollettino del marzo p. v.
ce n'è una che merita particolare rilievo: la
partecipazione dei Cooperatori al Congresso
ln!emazionale dell'Apostolato dei Laici che
si lenne 11el cuore dell'Africa, nella terra dei
11-lartiri, a Kisubi 11Rlf'Uganda verso la met'à
di dicembre dello scorso anno. I dirigenti
della Pia Unione sono stati rappresentati dal
nostro Confratello Don De Burgh, Incaricato
dei Cooperatori Salesiani del Sud Africa. I
Cooperatori e le Cooperatrici sono stati rap-
presentati dal Prof. Pietro Kyupi, Congolese,
Insegnante nelle pubbliche scuole del Congo
Ilelga. Ambedue si sono sottoposti au un
vi,1ggio non indifferente ed a spese notevoli
per raggiun~ere da Lansdowne, nel Sud
Africa, e d .1I Congo Belga. la sede del Con-
gresso. Ma furono accolti con straordinaria
benevolenza e calorosi applausi. Il nome di
Don Bosco, già tanto caro in quelle regioni,
ha attirato ai rappresentanti della Pia Unione
tanta simpatia.
11 Congresso fu presieduto dal Cardinale
De Gouvcia, Arcivescovo di Lourenço :\\1arques
(Mozambico), con 5 Arcivescovi e 19 Vescovi;
240 Delegati dalle varie parti del mondo.
Autorità e Vescovi hanno chiesto l'invio di
SJ!esiani in quelle terre feconde di bene. Ed
hanno fatto sentire ancora una volta al
nostro Rettor Maggiore la pena della insuffi-
cienza di personale.
La prima cartolina, del 9 dicembre, che ci
recava anche la firma dell'Avv. Comm. Vit-
torino Veronese, Segretario del Comitato
Permanente pei Congressi \\londiali dell'Apo-
stolato dei Laici, diceva: << Don Bosco è molto
amato qui e tutti i Vescovi vogliono avere i
Figli di Don Bosco>>.
J.llessis quidem multa: operarii autem pauci!...
Ci vogliono vocazioni e buone vocazioni an-
che di confratelli Coadiutori, maestri d'arte
per scuQle professionali. Bisogna pregare,
cercare e... aiutare.
TI nostro Confratello fu invitato a far parte,
come Consulente e Segretario, della Com-
missione speciale per la Gioventù. Il Prof.
Kyupi, come Consulente della Commissione
speciale per l'Educazione.
,~
Entrambi son tornati pieni di fervore e di
emozioni dolcissime per le belle giornate
trascorse: gente di ogni colore, ma d'un sol
cuore infiammato dall'amore di Cristo e delle
anime.
Conferenza Salesiana in Strada Casen-
tino (Arezzo).
La tenne S Ecc. Rev.ma Mons. Giovanni
Giorgis, Vescovo di Fiesole. Parlò con entu-
siasmo di D. Bosco, lumeggiando ai Coope-
ratori la missione più specitìca <lei Santo, cioè
la ricerca e la salvezza della gioventù perico-
lante, soprattutto mediante la ispirata attua-
7.Ìone del suo sistema educativo: ragione,
Religione, amorevolezza.
Sua Eccellenza \\'Olle passare tutta la Festa
di D. Bosco nel nostro Aspirantato: tessè,
aJla l\\Iessa solenne, il panegirico <li D. Roseo.
c\\mministrò la S. Cresima. Parlò agli Oratoriani
e alle Associazioni di Az. Cattolica. Al ban-
chetto di famiglia udì con piacere rievocare
i canti Alpini <lei suo lontano Cappellanato
\\1ilitare e brindò alla letizia delle Case di
D. Bosco, permeata di Grazia di Dio e di
presenza Mariana..
I giovani alla festa di Don Bosco a To-
scanella (Bologna).
«Dal novembre 1948 sono Arciprete a
Toscanella. Anche quest'anno ho celebrato
con particolare solennità la festa di S. Gio-
vanni 'Bosco. Quest'anno l'ho fatta precedere
da un Triduo abbastanza frequentato non
ostante la pessima stagione.
,> II 311 giorno della Festa, i ragazzt, i gio-
vani delle Associazioni cli A. C. e anche quelli
non iscritti all'A. C. si sono accostati nume-
rosi ai Santi Sacramenti. Alla \\fossa delle
ore 11 hanno cantato i Soci dell'Azione cat-
tolica. A.lle tre '.\\1esse ho parlato della vita e
opere del Santo e ho invitato tutti ad imitarlo.
»:'.'l"el pomeriggio, dopo il Rosario ed il
Panegirico, si è cantato l'inno a Don Bosco
a voce di popolo. •\\I termine della funzione
ho distnbuito ai bambini e bambine presenti
un piccolo regalo. La cara festa ha lasciato in
tutti un'ottima impressione.
•> Mi raccomando alle preghiere della Fa-
miglia Salesiana che ovunque prega, soffre e
lotta per il finale trionfo di Cristo ~.
Toscanella (Bo!o~oa), 3 febbraio 1 954.
In X.to
Don GUERRINO lVLAlNE'rn.

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BIBLIOTECA DEL "SALESIANUM"
"Snlesim111111 .. n ·1'ÌJtll tnm,.strale per coloro cJ,,,. r, ocrup"'zo
di problm11 tenlngiri, jilosofiri, gi11n·,1,,; e peda,l{ogid
- uello spirito di S. Gio-l'lltmi Bosco
BERT1r no-BROCCARDO-C,\\STANO-LEONCJO DA Slt.VA-GNOLFO-PIORA
L'AUSll..IATRICE NEL DOì\\fMA E NEL CULTO
Relazioni presentale al Congresso ì\\Iariologico I nterna'l.ionalc.
.,;, Pagg. r(>.:> • • • . • • • • • • • • • • L . -o
PIIITHO BROCCARDO
GEROLAMO DA SIENA
ì\\laestro di vita spirituale.
Pagg. 47 . . . . . . .
200
BROCCARDO-GAl\\lBARO-GTRAUDI-CERIA-TThìVELLA-C,\\SOTTI-Pl!RA
DOMENICO SAVIO
Studio e confert·nzc m occasione della sua Beatificazione.
Pagg. 102 . • • • . . . ••
<;t:-.O CORALLO
LIBERTÀ E DOVERE NEL PROBLEMA DELLA VO-
CAZIONE
Pagg. 51
)) 200
GIUSEPPE PACE
LE LEGGI MERE PENALI
Pagg. 112 • . . . .
300
VAU-' NTINI-CAVIGLIA-MATTAI
DON BOSCO E IL ,48
Pagg. 55
200
EUGENIO VALENTINI
VOCAZIONE E FORMAZIONE
Pagg. 23
)) TOO
~
Per ordinazioni rivolgersi alla Sede Centrale della SOCIETA EDI-
TRICE INTERNAZIONALE - Cnrso Regina 1\\Iarghcrita, 176 - To-
rino (725). Conto Corrente Postale 2/171.

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ORDINI E CONGREGAZIONI RELIGIOSE
11 c1I1tA u1 ~IARIO ESCOIL\\H
Introduzione tli S. Em. il Card. GtoVANNJ \\DFODATO PJA7.7.A
\\'ol.
pag. qoo L. 3000
\\'ol fl · paJ?. 76S L. 3000
Le pagine d1 que-5t'opera si propongono, nell'intenzione di chi le ha raccolte. di ac-
cennare alla multiforme attività svolta nel corso dei si:coli dalle famiglie religiose di diritto
pontificio: tli sottolinearne, ma scmia enfasi alcuna, il gigantesco contributo alta storia
e, Jell'umana civiltà: di raccnnrnrnc, come di volo, la storia che fu, e sarà !\\t!mpre una
guerra illustre contro il tempo, perché tutta te~ alla conquista dell'eternità.
'l'une le <• vocì o di cui l'opera si compone cii pruno volume sugli Ordini, il secondo
sulle Congregazioni) sono state redatte da studiosi appartenenti aUe :.ingole famicdie reli-
giose: im·itn1i per la ma~ior parte dei casi, dal compilatore; desigi1a1t:, nitre rnlte, dai
rispe1ti\\'i "Upcriori
Per favorire la diffusione dell'importantissima opera, la SOCIETÀ EDITRICE
INTERNAZIONALE concede al REV.MO CLERO la possibilità di acquistare
due volumi con un comodo pagamento dilazionato in dieci rate mensili.
Au1unna:&10nc Jcl TnbunaJc d1 Tonno 111 d•ta 11>--1-1cn11 - n. 40J
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Offi,,ne Grafiche S. l>- I. • Rcdanorc ,. Con,lrrcllore --bìlc,, O Gu100 FAv1N1, v,a Cottolt-11110. 3:.1 Tonn<o (709).
e Facciamo no10 ai benemcrlcl Coopcra1on che le Opere Salesiane hanno il
Conio Corrente Postale numero :!-1:l;i:; (Torino) sotto la denominazione:
DIREZIONE GENERALE OPERE DT DON BOSCO TORINO.
Ognuno può ulersene, con mparmio di spesa, nell'inviare le proprie
offene. ricorrendo alJ'ufficio posi.aie localo per il modulo relativo.
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Dirtt,one· 1'0Uf:-;Q 17091 - VIA COTTOLENGO, 3-1 - TELt::FON0·22•117
Si inni gn1u11amemc
::;ped,i. tn •hhon postale Gruppo -.io
l'l"'r correzmn1 d'm..
d1r12:zo tu Jlrega d,
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completo e ben
t<:r,uo, anch<, il
,•ca,hlo indirizzo.
Si ringrazia.no i
s.ignori Agenti
Postali che re-
~pingono, con lo
notificaziooj di
uso, i BollettiGi
non recapitati.