giovani che lo videro prima insegnante
nei Licei di Fogllzzo e Alassio e quindi
docente universitario. Della sua vasta
produzione scientifica nonché della
sua multiforme attività di ricercatore
sono testimonianze efficaci oltre una
settantina di pubblicazioni d'altissimo
livello. Fu tra I primi e più quotati stu-
diosi della Santa Sindone di Torino. Il
rapporto educativo con gli allievi era
costantemente nutrito di saggezza sa-
cerdotale e la sua apparente severità si
stemperava facilmente In cordiale
amabilità, in una comprensione gene-
rosa e dlsponlblle ad ogni richiesta. Le
sue radici spirituali affondavano In una
cultura teologica direttamente Ispirata
CALI aac. VINCENZO Salnlano t Ca-
lania a 75 anni
Dinamismo, zelo Instancabile e ricco
di Iniziative hanno caratterizzalo l'azio-
ne apostolica e salesiana del don Cafi
di Ieri, soprattutto in quelle Opere cl)e,
per la loro configurazione e collocazio-
ne, avevano In lui e In pochissimi altri
confratelli • Il tutto• della presenza sa-
lesiana. La stessa passione per le ani-
me lo portava a quel contatto conti-
nuo, costante. disinteressato con la
gente, attraverso il ministero delle con-
fessioni, il catechismo, le conversazio-
ni, le premiazioni delle gare, che fu-
rono In lui nota caratteristica. In co-
munità, che considerò sempre come
insostitulblle punto di riferimento delle
attività di tutti e di ciascuno, specie In
questi ultimi anni, alla saggezza e alla alla Parola di Dio e In una salesianità
discrezione della sua presenza univa assimilata anche in uno studio diretto
la capacita di rasserenare e sdramma- dello spirito di Don Bosco.
tizzare con le frasi lapidarie, la sonora
risata, gli indimenticabili •stornelli•
conviviali.
PIRAS coad. GIUSEPPE Salnl■no t
TRECARICHI co■d. ANTON INO Sai•
siano t Messina a 66 anni
Fece la professione perpetua Il 16
Racco (Genova) a 70 anni
agosto 1939. Entrato come aspirante
Proveniente dalla natla Gergei (Nuo- al sacerdozio, per motivi di salute do-
ro) il buon Peppino approdò al collegio vette rinunziarvi, Scrisse nel suo dia-
di Genzano di Roma e subl li fascino di rio: • Il sacrificio è enorme, compen-
Don Bosco. A vent'anni si ascrisse alla salo dalla gioia di rimanere con Don
Società Salesiana e si distinse per la Bosco». È stato sempre un autentico
pietà e per la tenacia ne: lavoro nell'uf• salesiano, profondamente religioso,
licio di infermiere. A Roma (Casa di cordiale, buono con tutti. Lavoratore
San Tarcisio e Ateneo) e a Torino Instancabile nell'insegnamento, nell'O-
(Crocetta e Casa Madre) fu, per un cin- ratorio. in mezzo ai giovani ha dato
quantennio, Il buon samaritano che si sempre e generosamente tutto quello
prese cura dei suoi fratelli con dedizio- che poteva. Non si è mal risparmiato,
ne generosa, singolare competenza e nemmeno quando Il cuore non reg-
vivo spirito di sacrificio.
geva più alla fatica L'Inazione era per
lui una tortura. Oltre Il suo lavoro or-
t SCOTTI sac. PIETRO Salnlano Ge- dinario faceva con abilità assistenza ai
nova a 93 anni
nostri lavori edlll e servizio di ragione-
Etnologo, medico e ricercatore di ria. Spiccavano In lui le qualità umane:
fama Internazionale, don Pietro Scotti carattere equlllbrato, Intelligente, sem-
si è spento il 23 maggio 1982 nella plice, allegro, sereno, fraterno con tutti
casa salesiana di Genova-Samplerda- e delicato nel tratto. Nelle Comunità
rena che dal 1945 - anno In cui as- salesiane si è sempre sentito a casa
sunse l'Insegnamento universitario a sua: cosi diceva al suol famlllerl. La
Genova e a Pisa - ere diventata sua congregazione ha perduto in lui un
abituale dimora. Quella di don Pietro fu uomo di grande valore. In compenso cl
una lunga vita dedicata all'insegna- resta una eredità grande: Il bene che ci
rnento e all'Impegno educativo tra I ha lasciato.
•
BROCARDO TERESA ved. BROCAR-
DO Cooperatrice t Murazzano (CN) a
94 anni
Ha chiuso la sua lunga giornata per
ritornare al Padre In giorno di sabato,
come desiderava, Ere nata proprio
l'anno della morte di Don Bosco da ge-
nitori quasi coevi del Santo In un pae-
se dillle Langhe non lontano dal Bec-
chi dove • l'Amico del giovani• era
molto conosciuto e amato. Fu devotls•
slma di Don Bosco e del suol succes-
sori, sempre Interessata all'azione mis-
sionaria. Madre di cinque figli ne donò
generosamente due alla Congregazio-
ne Salesiana: don Pietro e don Giusep-
pe. Visse nella semplicità e nel na-
scondlmento unlfloata da fede profon-
da e intensa preghiera. Dio, la famiglia,
i più poveri che sempre predilesse fu-
rono l'asse delle sua vita. Con ricono-
scente e nobile gesto, le Consorelle
della .confraternita del Carmine •• alla
quale era Iscritta, vollero portarle e
braccia nel corteo funebre.
GAGLIARDO MARIELLA t S. Agata di
Mllltello (IAE) a 28 anni
Una vita di semplicità e di lede. Col-
piva In lei soprattutto le sua serenità e
la sua capacità di donazione. Il suo ul-
timo anno di esistenza fu una costante
assimilazione al Cristo Crocifisso; offri
le sue sofferenze per la gioventù del
paese che le tributò un funerale ve-
ramente eccezionale,
MANTEGAZZA VIRGINIA Coopetalrl•
ce t 93 anni
Donna di profonda fede, che ha
dato con generosità al Slgnore un li•
gllo sac«dote nella Congregazione
Salesiana missionario in Giappone da
quasi 50 anni. Ha vissuto nella pre-
ghiera per aiutare Il figlio nella sua
missione di apostolato. Ai tunerall han-
no partecipato Salesiani di varie co-
muni t à.
MARAGOTTO DANIELE Cooperato,. I
Abano Terme (PD) a 54 anni
Dopo una giovinezza lieta e serena
che aveva trovato nell'ambiente sale-
siano di Monteortone e nella Azione
Cattolica I luoghi naturali per la sua
formazione, impiegò tutta la sua vita In
un servizio umile e costante ella Chie-
sa e elle società. Scelse e visse la vita
matrimoniale come autentica • voca-
zione laicale• nelle Chiesa. Attaccatis-
simo alla sua famiglia, laborioso, re-
sponsabile, discreto Insegnò più con
gli esempi che con le parole. Generoso
e modesto, amò il prossimo con gesti
concreti. Sapeva suscitare iniziative
sempre ruove nelle azione pastorale
senza farsi accorgere: elemen1o cata-
lizzatore, generoso, discreto e umile
sempre, con i giovani prima. e con gli
anziani più bisognosi poi. Porto sem-
pre e ovunque uno stile sereno, pieno
di gioia e di entusiasmo. Colorò la sua
fede profonda e Il suo apostolato oon
la gioia e Il sorriso di D. Bosco.
MARDEGAN SECONDO Cooperatore
f Castello di Godego (TV)
Fratello di un salesiano, Giovannino,
che lo precedette nel.la casa del Padre,
Secondo coopero per 35 anni all'opera
salesiana di Godego, prestandovi tutto
se S1esso, nel servizi familiari, Il suo
animo era ormai del tutto salesiano. La
grazia del Signore compì in lui quanto
di meglio potevano consentire le sue
doti umane, semplici ma ben realizza-
te. lnstacablle nel lavoro, attento e
sensibile alla vita comunitaria dei Sa-
lesiani che condivideva con discrezio-
ne in tutti I suol momenti, di francesca-
ne semplicità nel suoi rapporti con tut-
ti, esemplare nella devozione all'Eu-
carestia, all'Ausllletrlce e a don Bosco.
PANIZZA GIUSEPPE Cooperatore
t Pianiga a 77 anni
È stato un educatore Impareggiabile
di più generazioni, uomo di vasta col-
tura, di fede ardente, seguiva cor;I oc-
chio attento e spirito di umile pbbe-
dienza I nuovi Indirizzi della Chiesa
postconciliare. Apostolo di Azione Cat-
tolica nelle file di • Pio Xl e Pio Xli•
aveva lntullo la necessità di un nuovo
laicato autentico e consacrato. Era
Terziarlo francescano, fervente coo-
peratore salesiano come la mamma da
cui ha ereditato l'amore per la Chiesa e
per l'umile grande Santo d'ASSISI, e
per Il Santo del giovani, S. Giovanni
Bosco. Si Iscrive ella Società Operaia,
ne vive lo spirito, ne segue le Iniziati~.
fu attivissimo nelle varie forme della
pastorale parrocchiale. Fu presente
sempre nel cammino della cultura. del-
le stampa, della politica, nelle attlvl1à
sociali, nelle opere di carità cristiana. e
di assistenza sociale verso I poveri e i
bisognosi. Fu salesiano dallo spirito
aperto e faceto. Liturgia, canto, e suo-
no, erano curati con squisita compe-
tenza. La sua figura crlS1Iana simbolo
di lede e di amore vissuti resta di
esempio al giovani e agli adulti,
RATTAZZI GIUSEPPE Cooperatore t
Melazzo (AL) a 82 anni
Ottimo padre di famiglia, seriamente
Impegnato nell'educazione del flgll, ri-
masti orfani di madre nell'inlanzia, era
felice di appartenere, come Coopera-
tore, alla Famiglia Salesiana, a cui ave-
va dato tre figlie: Sr. Teresa, Sr. Adria-
na, Sr. Maria Gloria, Figlte di Maria Au-
siliatrice. La sua vita semplice fu carat-
terizzata dall'amore elle preghiera e al
lavoro e de una bontà sincera, cordia-
le, aperta a tutti. Quando, negli ultimi
anni, le forze fisiche in declino non gli
permisero più di lavorare, riempi le
giornate di preghiere e di accettazione
generosa della sofferenza. La sue mor-
te serene fu un •SI• alla Volontà di
Dio, come tutta la sua vita.
A quanti hanno chiesto informazionì, annunciamo che LA DIRE-
ZIONE GENERALE OPERE DON BOSGO con sede in ROMA, ricono-
sciuta giuridicamente con D.P. del 2.g.1971 n 959, e L 'ISTITUTO
SALESIANO PER LE MISSIONI con sede ln TORINO, avente perso-
nalità giuridica per Decreto 13-1-1924 n. 22, possono legalmente ri-
cevere Legati ed Eredità.
Formule valide sono:
- se si tratta d'un legato: • ...lascio alla Direzione Generale Opere
Don Bosco con sede In Roma (oppure all' Istituto Salesiano per le
missioni con sede In Torino) a titolo di legato la somma di lire...•
(oppure) l'immobile sito in... per gli scopi perseguill dall'Ente, e parti-
colarmente di assistenza e beneficenza, di ostruzione e educazione, di
culto e d1 religione, .
- se si tratta Invece df nominare erede di ogni sostanza l'uno o
l' altro dei due Enti su Indicati:
• ...ann ullo ogni m,a precedente disposizione testamentaria. Nomi-
no mio erede universale la Direzione Generale Opere Don Bosco con
sede In Roma (oppure l'Istituto Salesiano per /e Missioni con sede In
Tonno) lasciando ad esso quanto mi appartiene a qualsiasi titolo, per
gli scopi perseguiti dall'Ente, e particolarmente di assistenza e bene-
ficenza, di Istruzione e educazione, di culto e di religione,.
(luogo e data)
(firma per disteso)
33 • BOLLETTINO SALESIANO • 1 GENNAIO 1983 •