• Ogg i co nduciamo tutt i un ritmo di
vita piuttosto frenetico: le cose da
fare so no se mpre tan te e il te mpo a
nostra disposizio ne non ci basta. È
vero che ab biamo più mezzi rispetto
al passato, che con l'automobi le,
co n l'aereo, co l telefo no e co l com-
puter faccia mo molto più rap id amen-
te cose che un a vo lta ri chiedevan o
più tempo; ma è pur vero che , sapen-
do di disporre di questi mezz i, facc ia-
mo ogg i e ci pe rm ettiam o molte più
cose che in passato non potevamo
nea nche immaginare. Pre ndiamo pi ù
impegni, fissiamo più appunta men ti
pe rché sapp iamo che i mezzi ce lo
conse nto no; ma intanto le nostre
giornate si fanno semp re più pie ne e
il ritmo più acce lerato.
Il lavo ro , come abb iamo avuto oc-
casione di notare, comporta oggi più
impeg no e più ded izio ne, ma anche
le es igenze perso nali e fa mili ari sono
cresc iute e vo lerle soddisfare richie-
de tempo ed energi e.
Il vivere di ogg i, poi , si è fa tto più
comp licato, più denso di occupazio-
ni e di preoccu paz ioni , da quell e pe r
la sa lute a quelle per il fisco, e una
crescente buroc ratizzaz ione assil la
di se mpre nuovi adempim en ti le per-
sone. Ci troviamo a dovere sbrigare
se mp re tan te· facce nde e gli impeg ni
este rni all a fam ig lia si fann o se mpre
più numerosi e più pressanti.
• Fra le situ azioni che non agevol a-
no e che anzi fo rtemen te cond iziona-
no il ritrovarsi insieme come fam igli a,
un'attenzione partico lare merita il la-
voro extradomestico della donna.
Anc he se la disoccupazione, seco nd o
le statistiche, raggiunge pe rce ntu ali
maggiori fra la popolazione femmini -
le, la donna che lavora fuori casa, a
tem po pieno o pari -ti me, è un dato di
fatto che riguarda oggi moltissime fa-
miglie. È anche questo un «seg no dei
temp i», fru tto e riflesso del l'emancipa-
zione del la donna, dell a presa di co-
sc ienza dell a pa ri dignità sociale dell a
donna rispetto all 'uomo.
Il lavoro extradomestico è certa-
mente, pe r la donna, occas ione e
fonte di realizzazione personale:
essa si es prime att raverso il lavoro,
mette a frutto le sue doti e le sue ca-
pac ità, porta nel l'ambiente di lavoro
le dimensioni dell a sua fe mminilità, si
riconosce utile all a soc ietà e sen te di
valere anc he al di fuori delle mura
domestic he. Co l suo lavoro la don na
co ntribui sce al sosteg no economico
della fam iglia e anche questo con-
corre a farla sentire più rea lizzata.
Ma è innegabile che il lavoro fuori
casa della donna è fonte di disagi per
la vita familiare. La sua presenza ridot-
ta a casa impone una ri distribuzione di
compiti fra tutti i membri della famig lia,
cosa non sempre agevole. Al lavoro
fuo ri casa si aggiunge, per la donna, il
lavoro domestico, la cui conduzione,
anche se collaborata a casa dal marito
e dai fi gli, grava soprattutto su di lei,
per cu i, quando è a casa, ha sempre
tante cose da fare e a cui pensare.
Se la do nna ha, poi, un lavoro a
tempo pieno , la sua presenza a casa
è ancor più ridotta e il cl im a di fam i-
glia ne ri se nte: dive nta più arido, più
freddo , più teso . Ne risentono anche
le pe rson e, i fig li in pa rticolare, per la
cui cresc ita la presenza fisica dell a
madre, soprattutto nell 'età infantile, è
fo ndamentale.
Il disag io, d'altra parte, non è dato
so lo dal la quantità (ridotta) di te mpo
di spo ni bile per la fa mi gli a; è dato an-
che dal la qual ità del la prese nza dell a
donna in famigl ia. Se, quand o è a
casa, essa è ass il lata dalle cose da
fa re o si porta dietro e dentro i pen -
sie ri e i pro blemi del suo lavo ro extra-
domestico, diffi cil mente avrà tempo
dispon ibi le, serenamente disponibile,
da ded ica re ai suoi ca ri.
• Un fattore ancora, strettame nte le-
gato alle situazioni di cui abbiamo
detto, è il frequente verificarsi, in fa -
mig lia, di impegni paralleli. Il marito
da una parte, la moglie dall 'a ltra, ora
per es ig enze pe rso nali, di relazione o
di altri interessi soc iali, si ritrovano
spesso , con temporanea mente o in
orari dive rsi, im peg nati in ambi en ti
diversi. Anche i figli , man mano che
cresco no, so no presi dai loro «im pe-
gni »: si tratta, magari, prima delle
semplic i festiccio le a casa dei com -
pagnetti , po i degli impegni di studi o,
di pa rtecipazione a un gruppo, del -
l'attivi tà sport iva o del corso di dan-
za, ma anche loro hann o le loro ra-
gioni e le loro «necessità» di uscire di
casa in certi orari, co in cidenti o non
co n quel li dei gen itori.
Comporre tutti questi impegn i e
co nciliarli co n l'esig enza di stare in-
sieme come famigl ia diventa oggi
sempre più prob lematico.
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PAROLA DI DIO
Le 10,38-42
«Mentre era in camm ino
con i suoi discepol i Gesù en-
trò in un villaggio e una don-
na, che si chiamava Mar ia, lo
ospitò in casa sua.
Marta si mise subito a pre-
pa rare per loro, ed era molto
affaccendata. Sua sorella in-
vece , che si chiamava Maria,
si era seduta ai piedi del Si-
gnore e stava ad asco ltare
quel che diceva.
Allora Marta si fece avanti
e disse:
- Signo re, non vedi che
mia so rel la mi ha lasciata da
so la a servire? Dil le di aiuta r-
mi!
Ma il Signore le rispose:
- Marta, Marta, tu ti affan-
ni e ti preoccupi di troppe co-
se! Una sola cosa è necessa-
ria . Maria ha sce lto la pa rte
migliore e nessuno gliela por-
terà via ».
At 2,42-47 : Vita de lla prima comu-
nità cri stiana
Fi l 1,12-21: S. Pao lo in carcere
evangel izza
Mt 12,46-50: I veri parenti d i Gesù
-- .
- ~-
. La sfida dei
«tempi familiari» .
È, perciò , una vera sfida per le fa-
mig lie quella di trovare , nell 'odierno
teno re di vita, dei tempi da ded icare
alle relazioni fami liari. Tante situazio-
ni, come abb iamo visto, cond izio na-
no o compro mettono questo biso-
gno: situazioni che spesso ci supera-
no o che non possiamo fac ilmente
ca mbiare come vo rremmo.
Non dipende da noi, per esemp io,
se il lavo ro ri ch iede oggi più ded izio-
ne e più competenza; non dipende
da noi se il vivere civile è oggi co m-