Bollettino_Salesiano_195308


Bollettino_Salesiano_195308



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Bollettino Salesiano
PERIODICO QUINDICINALE DELLE OPERE E MISSIONI DI S. GIOVANNI BOSCO
PER LE CASE SALESIANE, I DIRETTORI DIOCESANI E
DECURIO~C
DlREZJONE GENERALE TORINO '709) - VIA COTTOLENGO. 3~ . TELEF. li-Ili
ANKO LXXVIJ
15 APRILE 1953
NUMmo 8
La seconda Conferenza annuale.
P er la fesfa di Maria Santissima A us iliatrice.
Si avv1cma il mese di Maria SS. Ausiliatrice
che quest'anno sarà celebrato in tutti i centri
salesiani con particolare fervore, ricorrendo, il
17 maggio p. v., il 50° anniversario della Ponti-
ficia Incoronazione dell'Immagine taumatu1·ga
(17 maggio 1903).
Il terna per la seconda conferenza annuale ai
Cooperatori ed alle Cooperatrici, prescritta dal
Regolamento, non può essere che quello della
d.ivozione a Maria SS. sotto questo bd titolo
di <• Ausiliatrice del popolo cristiano~. di palpi-
tante attualità·.
Direttori Diocesani, Decurioni e Salesiani In-
caricati ddla Pia Unione troveran110 abbondante
materia nelle varie pubblicazioni della S. E. I.,
negli Alli del Capitolo~ nel commento alh,
<< Strenna•> del compianto Rettor :Maggiore Don
Pietro Ricaldone, pel 1949 (Alli del Capitolo,
settembre-ottobre r9+8, n. 149), nell'ampia pub-
blicazione di Don Giulio Barberis (li culto di
COOPERATORI SALESIANI A ROMA
Con ques to titolo è uscito il vo lume deg li A tt i d e l Convegno di Ro1na.
Elegante edizione della SEI in carta lucida: 104 pagine, formato "Bollettino", 66 illu-
strazioni. Copertina a colori. Si invia dietro offerta di L. 500.
Raccomandiamo ai rev.mi Direttori ed Incaricati dei Cooperatori di provvederne
copia per l'archivio e di fare propaganda tra i Cooperatori. Tornerà pure molto utile
a i Rev.mi Direttori D iocesani, Decurioni e Zelatori.
Per le ordinazioni, indirizzare l'offerta a:
UFFICIO CENTRALE COOPERATORI - Via Cotlolengo, 32 - TORINO (709)
specincando: Per· fJli Atri de l Co11vey110 <li Ronw..
e Per la conoscenza e la diffusione della « Pia Unione dei Cooperatori e delle Cooperatrici
Snlesiane •, l'Ufficio Centrale Cooperatori S11lesia11i - Via Cottolengo, 32 - Tor1110 (709) tiene
pure a disposizione:
D. Ei GENIO Crnu. - I Cooperatori Salesiani. (Un po' di storia)
D. Guoo F,wr:-11. - Don Bosco e l'apostolato dei laici
L. 150
L. 150
La Pia Unione dei Cooperatori Salesiani. (Opuscoletto di propaganda)
L. IO
Elenco delle Indulgenze, Privilegi e Favori spirituali concessi dai Sommi Pontefici alla
Pia Unione. (Foglio in grande da esporre nell'atrio delle chiese)
Foglieni di propa~anda e m0thLli di iscrizione.
L. zo
Per ord111azio11i ri?•o.'Kersi al/'UFFICIO CENTRALE COOPERATORI SALESIANI
Vin Cottolrn~o, 32 · TORINO (709).
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Maria Ausiliatrice nel nwrul-0), e nel volume di
imminente pub~licaz.ione alla S. E. I. per le ce-
lchi:azioni giubilari (L'A.usiliatrice della Chiesa e
rki Papa).
Qui ncnnhamo un brano della conferenza che
S. Giovanni Bosco tenne a Torino, nella Basi-
lica di Maria Ausiliatrice, ai Cooperatori ed alle
Cooperatrici, il 23 maggio r884:
«Già pmssimo alla fine dei 111ù•igiorni - disse -
io godo immmsamente nel vedere che, invece di
samare, i favori di 11/aria aumentmw ogni giorno
e in ogni parie. Aumenlano in Italia, nella Spag,u1,
nel l'ortflgallu, nel Belgio, nella Russia, nella Po-
lo11ia, nell'Austria, riel/a Repubblica Argentùw, nel-
l' L'ruguay r nella Patagonia. Tuta i giomi, or da
questa, ora que/11(1/tra contrada, anche lontanissima,
si ricevono l1111glze esposizioni di grazi,e straordi-
narie, olte,mte ad intercessione di 1\\Iaria Am·ilia-
lrice. E i Cooperatori Sal~iani e le Coopera-
trici sono gli strumenti cui si serve Iddio
per propagare sempre più le glorie della sua
Genitrice. Tloi tutti ne <UJvete essere contenti e
inlnnto riporre la più gra,ule fidtl.CÙI nel pat.rocirzio
di Marun. (Mem. Biogr., voi. XVII, p. 149).
Il volume di Don Barberis documenta ampia-
mente il contributo <lei Cooper.itori alla diffusione
del culto di l\\Iaria S~. ,\\usiliatricc nel mondo.
Ma se fosse aggiornato t.lirehbe assai Ji più.
Pcrchè effettiYamente in questi ultimi cim1ua.nta
anni si sono moltiplicate chiese e cappelle e la
cara immagine d, lla «Madonn·1 di Don Bosco,,,
e come la chiarn;i il popolo, entrata anche in
multe case a distinguere le famiglie <lei nostri
Cooperatori. Le prossime celebrazioni offrono una
ottima occasione per infervorare le anime alla
praLica <li questa salutare divozionc c.he ha la
grande missione sociale di implorare il partico-
lare patrocinio di :V1ana SS. sulla Chiesa e sul
Papa, la difesa del popolo cristiano, la tutela di
tuLta la civiltà cristiana.
Approfittiamone quindi per far ben compren-
dere ai nostri Cooperatori lo scopo di questa di-
vozione e per animarli a coltivarla ed a propa-
garla, secondo lo spirito di Don Bosco.
Il ReHor Maggiore fra Cooperatori.
La v1s1ta del Rettor Maggiore alle Case Sale-
siane, iniziata dopo la sua nomina e tuttora in
corso a tappe periodichè da una Ispettoria al-
l'altra, attrae attorno al V Successore di S. Gio-
vanni Bosco folle di Cooperatori desiderosi di
farne la conoscenza personale, di udire la sua
parola e riceverne la benedizione. Alla fine di
febbraio sostò nella [spettoria Meridionale ed
ebbe festose accoglienze a Napoli, Torre Annun-
ziata, Portici, Caserta e Salerno ove assistette
alla posa della prima pietra dell'Opera Salesiana.
Prosegui quindi per la Sicilia, passando per
le 24 Case fra manifestazioni grandiose di cui
darà notizia il Bollettino del del mese. Ovunque
egli parlò ai Cooperatori ed alle Cooperatrici,
rifacendosi al Convegno di Roma cd alle auguste
esortazioni del S. Padre sul fervore della vita
cristiana escmplare ed attiva nell'apostolato se-
condo lo spirito di Don Bosco, soprattutto per la
salvezza e la cristiana educazione della gioventù.
Straordinaria solennità assunse la Conferenza
a Catania, dove si proffcrse la vetusta Cattedrnlc
sfarzosamente addobbata, e lo stesso Ecc.mo Ar-
civescovo Mons. Guido Maria Bentivoglio volle
dargli il benvenuto dicendogli tutta la sua sod-
disfazione e gratitudine per l'ope;a che i Salt!-
siani e le Figlie di Maria Ausiliatrice svolgono
nell'Archidiocesi.
Il ricevimento ufficiale si svolse nel salone dd-
l'Istituto Maria Ausiliatrice col saluto del Sm-
ùaco Sen. Prof. l\\lagrì ed uno scdto programma
musico-letterario nel corso del quale il Rettor
Maggiore presentò il diploma al nuovo Diret-
tore Diocesano Mons. NicoW. Ciancio. Mo11si-
gnorc, ringraziando, disse: «La diocesi, e spe-
cialmente il clero secolare che io rappresento,
apprezzano l'opera salesiana, e per la soluzione
dei problemi che essa affronta, sono pronti a
dare ogni collaborazione•>.
A Palermo giunse da :Vlonreale in un corteo
di 13c macchine. Cooperatori e Cooperatrici, dopo
aver partecipato al ricevimento, affollarono il
Teatro Massimo dove lo stesso Presidente <lella
Regione On. Restivo ed il Sindaco prof. Scaduto
gli porsero il saluto ufficiale della Hcgionc e
della Città. li sig. Don Ziggiotti ringraziando
disse la sua ammirazione per lo sviluppo del-
l'opera salc.,;iana in Sicilia, che egli aveva avuto
agio di valutare nel biennio trascorso nell'Isola
come Ispettore, e lasci6 ai Cooperatori cd alle
Cooperatrici con la parola del Papa l'appassio-
nato incitamento alla cura della gioventù esposta
oggi a tanti pericoli. Questo tema egli sviluppò
in tutti gli altri incontn coi Cooperatori che ga-
reggiarono con gli Ex allil.!vi nel rendergli omaggio.
ì\\Iessina, che gli diodc il benvenuto all'inizio
ddla visita, se lo godette negli ultimi giorni e
i Cooperatori e le Cooperatrici affollarono la
Cattedrale dell'Archimandritato ed il teatro Sa-
voia. Quivi, dopo il saluto del Sindaco Avv. Car-
melo Fortino, parlò a 11ome dei Cooperatori il
Direttore Diocesano Rev.mo Mons. D'Andrea.
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ORIENTAMENTI DI APOSTOLATO
:\\ fll,·orire l'at1uà1.Ìone dd pr,,un,mma sale,iano d1
oournz1one tll'lla !1'111\\·entù mculca111 rnn t~nto ardore
dal Rcttor l\\fa1?111on, 111 tutrc le sue ~onrcrC'nzc e colloqui
cni Conperatnri e le ( 'onpcmtrici dumnlc la ,i-iit,1 ,1llc
Co,c, i,ccu autorcvc,11 rilie,·i dcli' 1.m.rno Canlinalc .\\r-
CÌ\\'CSCO\\ o di Firenze Eh.1 D.11la ( n~t.1 che urge pro-
porre alln consid.-r.i,ion~ ddlc puhhlichi.' auwritu, dl.'i
1?eni1ori e dci?li cdm~11ori perchì: mn:stono prohlcmi
cduc,uivi di eccezionale grav1ti1:
PIWULEi\\II :,\\lODERNI DELL'EDFC•.\\ZIO"-E
La stampa.
,'1e.<1 fn i f'e.«m•ì d,•11' /111,hilferrn <cn<sem n 111111 ,
r·,•.,c,n,, per d11i,d1•rt• al .','m111110 l'm1/1•fin• di es1n11lrr1• n
/llfttl In Chie.w In fe.1111 dr, !(m11d1 mnrfiri T11m11lf1.<n
,\\lrl(lrt t il V.•um·1> Gun·amzi 1-ì,her. ,\\Jotirtrt•t111f> lt1
loro ncluesta r/111/11 ntt1ml, neussità ,lì /11r111re a, rnttr,fìr,
q11el/,i fartezc::a t" r1111,111-fl m:I br11r rii,: si UÌ!fe dat'flllli
a~I, 111n11111en nl'mic, ,li T>i11, che lw11110 dirhiar,1/0 gt1t'rm
i111pl11rahìlt alla <.:1111•.w rd a/ .ruo r•11ngel,,. lo /ir, "'"""·
di11rame11/e risp11.f/11 rii,• armglie1·t1 r1111 r11111.,iasmo lfl ri-
r/111!.rta dei rottfl/ir, ltlJ/./r.n. .Van prr 1111/111 a 110.<tro fl/11•
111notrnme11to l' fl ll•JJlrn rm1(orlt1, uri11e11do m:li ,-h,ri,
,\\'an Paolo ri mrllr tfi11an:::i i;z 1111 q1<ndro t11Prm·i,:liow
gli rroi c/l'lla /ttlr, ,tli ml/iriti gimti dtr 111irn11,fo <11 rit:lfl
r1ppm110 pl!r la /t•de drhl'llaro110 i rrJ111i, operaro110 la J!/11•
slir:i11, e.,riusno la 1•i<d,•11::a del j1111rn, a{frrmt,1rn11n il
/af!lifl delle spmlt•, flfmno lflp1d1Jt1 ,: se.,:at,, 0111/armm
rammqhi n,pati d, pl'!li t!i prmT<', 111r11did11, 1mgu,ri11I1,
aOlilli, esri tfei ,111,1/, il mrmd11 """ ,.ra dei,10 •. (:o.<Ì
I' ,l/'fl<t11lu P,10/0 t'll•>lr rl,e i11 t·t• 1,1 della for::,1 imo/>·
prrniihile dell'l'<cmp,,, lfl fede a/tr11i ·"" ,rmmln alla 110.1/ra
fedt•, ,,alt• 11 thrr II n1•di-rl', a .,pemrt•, ml nmare, a •offrire
prr il l',mge/o.
F,/,li,•11r, In stampa q111,tidia11a, la stampa sttli11u11mle,
qu,1/i tn'1.·enime11t1 f,1 rn11t1>rtre m moi f,t111rii' J)cfitri r
proussi r, al,;111;.1, ttm/o spesso 111 crmwca 11era di <tt·
rnttcrt fm11ilmre.
Cm) le piri rih11t1r11111 11,ju1111e q1wtùl11111t· ro11 1111 /m,o
,h />flrtirnlari rr1a<1prirrit1111i ri /11111111 rr,11r,.<eue ai /,.11,,ri,
11i J.:IOP"lll, al popo/tJ, a ltl./lL come se 11 1J!nort1JJt.' la t, r-
rìl,,/t" " 1111,ni tfirri i11~sp/imhile: fur::a drll'esempi,, pn
rm1d11rre nl/'i111it,1:1011,• di co!pr flllrlt<! r11ormi. l'amirt1
.111pfr11::11 ern 11wlru ('111 d, 11oi ,,,r,ì,,111,e I' ,:iwlum·a prr-
jino rin' impe,ual,i/i oh,•1·r11;:;ioni /)fJf,"lssrro destarli' in nitri
/(1 brumn di Se/,(Uilt· ,. ti, imtture. (.)11,11ulo l!ro5/ra/o u,J.tni)
di hmriare e relllmem,· hmc,, i11 De/fu 1/ lr111pio di I>i,ma,
111erm•1g/ù1 dell'ur/e gru11, per r<'11do, rns) i111111,,rtt1lr il
suo ,rom~t fu f><'r 1111rstt1 pazzia r,m l'1111111to a u:orlt', e
t1 llltti <nito r,,·1111 ,/1 11wr/<' /11 J,r,•srnlto di lll<lÌ 11ri111111,,r~
l'autore del mis/t1rto /<1 rui weuwn11 prrcl n /11 cru1sert1alfl
,lr1/lr, ,torìrn T,•op11111/>t1, T saggi di l)el/11 /•r11.<t1t·rm() r,•1·10
al/,; /enih,Lt: Janlif<Ì om rm l'esc111pi11 i11d11ce e trmri1111
""" ,miu,z,o,w.
Xon ha dintto a nNmna fihut,ì rlti11,1,711e se ttt srn·t
prr rcmtmniturre i rt1•,ri e />cn•,·rlirt" Jr rnsri.-11u. /Jr11
erau mnre per rhi dùi'.lt' i dcs/111i dei pnpr,li,. i,, parti-
rolm uw,lc, dri !(wt·r1111, il tlin·,•n ti, 111t•l/rrr di11,111~i a
11,rti t'umpi di b,mt,i, di ,t111.rr1zi11, ,I, ng11i piti bl'lla e
prrzwsa t·frttì.
Il c inema.
L'ed11rw:::io11~ t' il ri,wmn ,<mm due ru111i111 rhr si' eli•
du110 11 1 irt•ndn. Si potr.-1,1,1' ,111:=1 dfrr dw 11111/11 è fJilÌ
a11tied11rt11i1·11 clt'{ rimmw Il ri11t·111,1 111"111i ,f',,,di11ari11
presrmcle r11tulll1e11te tluf M1f>rm11111t11rah di,1,11,:.,:r,u/,, rot
quanto ;. 1·s,ru::1ale: ptr /'t'd11cn::ìo11e flllrhe «mpli-
n:m,-11/e 1lllllltlfl. D~fatlt t1t·I riuemn 111r1i llt'Hllll ac<en11n
a Dio, fllh m, npere, nl/1• me Jesre, al -"'" \\,,me. Sro111-
parisron11 m/u11q11e i tre f)l'i1111 rc111umd11111r1111 dr/fr, letti!<'
T'ie11e P"'" l/ll,1l111n11t· r/111m1<1f11 il q11,1rt1> (IJ1111111dflmn1tn,
percl,i· d,.,tm·ti:r dalle hm, I rd1J1cw dellu f111111f!l1t1. C:nntrh
il qai11ttJ r ,/ <tllù1111 mm,111il,1111011a il ,i111'111,1 d,ì la mm-
smw pu/1/,/irit,i al/'om1ndi,,, al micìdio, al jurw, """
t·t"nd,•/111, nf/11 ra/1111111t1, 11/111 m111dalo. Prz il .tt•s/11 r ,/
110111, s1 />11:ì ,lirt• clu· """ n <io .film che 11u11 11,• ./naia 1,r-
,-ibi!t· s1n1--iu t mm 11i tn,,11 In Jlla rnl(imu· rii ,·itn t di
incredi/1111 g11r1rlal!ni I: m11 11 dur1fo.!!n il r1111111fl fa scom-
parire il V.m!!do. :\\on t·1 si trut·,1 11wi 1111 rid1im11n al/11
m11 11111,ale pur ta11to ml,limr, flJ/e sttr bra/ltudi11i, p11r
/liii/O romr,/,1/riri, lllflÌ ,1ra11111 ullt ('rllt ,I I l 'i111~do
mint1rcif1ft' o; 1110/t.•nui, ali(~ ,·ter11r. r,ro111es.\\l' r/1,· ~·on·t•t:-
l{n110 f/11>/llli pellegr111m11, i11 1111,•slo esilì11 ,Id 11/fmdo.
E q11r111/o 111/11 Ja111it:li11 m•I r111r111a SPllfmmo la paro/o
flll{flts,·1 rlrl p,,,,ujìre Pio Xl •ll'll'e11<ir/u,1 l'n,11 connuhii
r q111111ro san·, ,n JlmP,.><iln ,l/,,ns. Cfr,1rili in Cinema C'
morale. l.'111/ua ro11ce~1m1t dd rampo del/a r 11,1 rhe n·e11/rt1
nel u,111 r111111111dm11e11to ,' i11/tlft1/t1 da c,o rhr si potrei,{,.,
rhiamarr il 111t1tri111011ir1 ,·,, .f,/111 •. il 1/llfllr altro 111m ,.
st 11011 111111 irre1•err111t ed 1111p11rlira mQstm dellr ,.,,,,,a.
mì110~1om dd 111atn111011u, e ddlt1 111ferlt'lt1i ru11111'.{flle, cltt"
lrnscin11 ,1 t t',lcre lr tu,::~ S1·ittcolatt' dt1 ogni Je::ame
mr>m/e, saltamo rome fo111,· di pituae ,c11m·1f,· 11011 rlJlllt
c,pem di Di11, rome sa111" i.,11111111, 11flìci11 11<1t1u·t1/e t" fel,-
ciril pura, i11 cui l'f'lemrlllo .,pui11wle se111pr,• w1'l'mttl P
dumi,111, 1·1>111t u11oln ,. 111 pori rr111po trir11ifri di 1111 a11111rt'
fedele fi,m alft1 tomha, Jum 111/11 porta del/'rtn111ta.
e•; ,ti f't'K._l!ID. Il mntr11111111it1 ,,,,,, ,,,,,. r•,,lt,· dit'icllt'
1110111·0 cl, umorismo. SOJ.'J!l'ltn tli commeJù,. n··} rhc• su11nt1
Cf/1/lt' '""' c,r,ìhi!t surn'/c-f!tl 1111n·re11::fl. F.pp111t ,; ,firt'hht·
c/ze ogr:1 sp1•r1alme11fe r1 sm i11 1!iro ueì do111i11ì tlt·ll'llrlt•
,.id,, "" 111<1/ri K•'11111 crearn appo.,111 pu ,:et1nre 1111 wflilf
di 1ro111a .111/ m11trimo1110 i- su/l'amore cht' r.<rn cr,nrnrm
t mhf1111a Jr1rr11,fo11t" 1111 dvt~lt' impr1t,,rìhi/,· ,. 1111 diritto
im:iolabilt', /11 ,11111/d,e <m,, <i ; r,sfl/o far c11.lrr,' il ridi-
colo mila s/1·u,1 urimt111it1 rristimm, rit·Ì/; ,i rdigmst1.
Deci.w111c11r,• 111oi fa .,rona d1•/!'11111a11i1,i 1,,. pri•scmalo
alle )!t'llt'rt1:i1111i rr""!f.·c,·11/i, '!./'t'NIIIZII di tJ_!!lli 11t1t·1·11irc, u11,1
srun/n (OH 11/•erta di m<Jknstume rome il ci11~11urtn:?rafn,
Si proihùrn11r, g1ur/m11e111e i gwra,r,,fi ,lj ,:11, rrn, 111,1 prim,,
st -::i.-11110 lr immmrret·nl, J•r0<la ;io11i 1mmornli ,. spesso
sat1111id1e dli! si esihi<,·,,110 ,,; 110</ri fw/i1111{i
o\\ umn pi,i neda c/11 il d11,·11111 possa ,rndm t'S<III<" dt1
d1n•erc,u ,Ì.1r,,,r q1N11dt1 tm/111 i11ggelfi .w,-1·I. G,·11eral-
m1•11tc: q11,111tlo rappr,·st nr11 i misteri d,•/111 lt"-'I fl S1111/11
Fr,lt\\ Ì 1>110111 flt• rim,111so110 11mart·ggù1t, fJ per In ]IIC1'11
n,,, ,lelus,; i /onr,mi d11
11011 solo wm si rit1t."l·in11m1u a
Lr1i, ma re Il~ t1/luntu11t1110. ,\\'itttto sforzo, 111111u1 t·otztraf•
fa:::ionr 1111u111,1 ,,,,,., rt~1.1i:iut1'4!t'rt: le nlfr::zr t,as/11mi111JJf'
d~/1<1 dii 1111Ui. 1l11r/11• t t,•1111 a(!10.~rafh·i il, l'fl1111 esse,·;
lr11/ln/1 fflll ,.,.,,, S(l!{t/1'::.:a t' q11•111to si />ll'i 11rl/o spiritn
tlel cn1/1<1tll'J11110, se 11011 s, t•110Je m:en1e r/jrtt, per/11111
ISS

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deletni· per la 11osrra sa1Iln fl!<le. Gt1wra/me11te è ancl,e
desiJerab,fr che mcndori, relir:10si, suore, r,0,1 rompari-
mm" m<1i ,u:i /ì/,m rin,:mntr>,:ra{ici. Chi rappre.,.,,u,, U1li
persmtnl!<!Ì difjìrilmente p11ò dipartarsi con tp,.elln d~nità
mu:J,e t'Sl<·rillrt' che /mrr si esige, m·/1,· produzi<,ni li cil-
rattere qi,mÌ mero. Gb .,pettatori, .<e h11rmi, ne reSfflTIQ
pi'nostwtente itrrprenim1t1ti; ,,. mtili nlill fede o anrlie
.,emp/icn,rente rccttià, sr i11dirpon11011Q t·eno la religiom:.
E dll tutto questr, llf>pari.rct' di qr,ale mi,:i,liak potnt:,a
pmw J,.,porre il cinema, ~• ill1,dt1rt:, fH!r sedurre, per
tnucùwre a/la im11Mralità più ifauinta e più delrtt'ria.
F. perclw i cùu:mn, wrgenti di fam,utici J(Ui1ila![Tli si ,,m,110
111,,lt1f'licarulo pauros,w~ntl', è da prctcnJ,-re che q11,mti
;,,,,,,,., il d0f•1•re di rigilnre e ,li esigere il ri,petrr, ,·enQ
itll/Ì t' spécwb11e11te t.·ers11 i fo11ci111/i eri i .1?ittr:a11i, """
,,.,ut,im, meno II compitr, cr,s) grare ,. ro,ì Jn,ro di rerprJ1J-
mbii,1à per quanti tle,m110 ctJJttnburre 111/'edtu:11::iivl'll' delle
g~11t·r-t1.ziuni tl'fP1:enir~.
Le mode.
,\\la 11<m credr, .,i possa parlare di t•1luwz1one senza
u,i a,ce1t1w alle mode ùrtrert'cunde rhe MJUO ormai r1>sì
lar,;ome11le 11.sutc e cosi r11creJil1iln11mte tollerate.
Q1ttlnlo rl"V'l'Ù.11w ncil~ rolr111.Ù!, ,u.-1/t· stazioni climr1Lid11!1
nel/,, città, n meglio dappertutto, .1i cow1sc, perfe1111mc11te,
e mm ,ola111e11te la mnda Jemmuule è prr,wre, ma i bw11-
bùci, i gi,,.1•inetti, tt,/t ttomiu.i, 1:eslr,no tllt1/ll11tente ta11to
•P~•so! E que.sto ,·011tro qtwbum crciltà e in modo pw ti-
colare co11trh la ci1.•iltrl crir11um1.
Quurrdo il mÌ.<>l(illUrto s, pri,setlla ,ul 11110 trib,i rii pa-
galll il primo mo 11j]icù, Ì! Cll11U,!/llare II ciusc1111(J 1111 t·e-
s/1/u: è nalllrale. Presso d, 1w1 zm:ece s, rafforza ornwz
il nz::o tli spog/iùrsi, 11u:111,e llllli, ,i pu.iJ dire, , nti della
Clueso oltre che alla santificn::io11e dell'a11i11u1 m,rwzo
n11,he ad tnw quasi ronsacra::iotll! del cr,rpo 1/el cri,1iu110.
,\\e/ buttes,mo se 11e wperKI' il ct1Jx1 co11 l'acqua bene-
dnt11 il wbatu snfllo ,. il sabato di I'entec,iste; se ne co11-
mcrn la front,· co11 la S Cresima; li, S. Comunione
rE11de le ruR membm 1e1111>i11 di Dw; 111 cristitma 111urc1Lle
si c011sacra1w tu.tti i sensi con la E'stn.~ma Utt::11)ne; i
.11wi r1nnizi 111llrt<1li .,i st/>pel/isco110 in terra co1rsaanlt1,
nn ti rm11p1.1scmto; e se tn11·(l(e Qssa 1111ullll! fuori del ci-
1111/uu, 11011 le abba11d01iale alla loro sm·te, 11w piamente
fr rn.-cogliete e le portate in terra berw.derta. Come J1m-
jrmare Le p1·uprie t111'111bra re1ul1111rlolc· O!tlfelto, per chi
Ku,ml11, di J1e1rsioi, di affetti, ,li desideri illeciti, fr,rse
di grm•, rnlper J;· poi 11011 meno ciPp{t,rl!'!:ol~ clte 11~ppure
le d,iese simm rispettate e ti tempio e l'altare rubiut1110
f'el'I' prufano::wni per parie di crisliam 11011 dere11LP1ne11te.
1•ntit1 e clte così {)rete,ulom, di rice,·,•ri, 1 S11crwne11t1.
ilo letto i11 q1111/rl1e nostro giornale e 111 qualche rrvzsta
,wslm rlre si arc,zsmm roml' rolpew1li di cu1111il'l't1,.a i
.wue1-doti e , t.'escot·z perc/u:_ tlduno nonne, em{l_1111no di-
.,posi:;irmi. mm11r,111111J .wn:::ìr,,ri e poi /111/0 finiue ,111i e
1di i11com•t'1lÌttl/Ì perd11rrmo nellt• r10.111·e cliiese co11 mem-
tiiglin dd feddi du ne restano Je/11,ì e r1111ttrt'.,t.~it1ti ()ui
n•rr1111c11te fJfforre prerisme. Alla buc,1111 1.-r,/u111,i dei .\\'/t-
p,,Jto,i 11/JII SNllprr risp,mde la so.ttKe:::irmP dei sudditi t'
11pp/1n1rt! c,•rte 11,,rmc rie.,ce talura p1aticume11le impos-
xibilt•. ,\\'e!l,· par1·111·c/1ir c/01·,· c'i• Wt ;~,!,, w,·e,·dot;• wme
p11,;i egli, re/i•brnnd" In S . .\\[p.,·w, o rllt,·nd,·ndo alle «m•
Jessioni, t·1gilare stt qu:rnti eutrcuw i11 t..11ir,sa~ E p,,, 1111
intern·11to diretto smebb1• possibile, sarebbe prudenr,· ~ /11
tJ1t,ildll' parrt,rd,ia i11 {>flWJ/o fu 11ffidato ugli 1w111ini
rnttolid il comp,u, di n:~il11re e rirhiamt1re i tulpei·olì;
ma 1i do,,,m,, tosto smrtt"e po ragù11n l!ridl!Tlli. Si ;
a11chl! Slllff!erico di disporre almeno i,, città par una specie
di l(llllrdil' del h111J11 costw11e i11 chiesa; ma ci am111oniue
1/ vesCO'i.'O 1nartire san Tmnmaso che la clzi.esa no,, si
ai,/IJ(fisce c11111,• 1111 nmrfx, di lwlttJJflia.
Porsi' occorre,ebi>ero altri pmt·vedim,•nfl da chi polesse
em1111arli e,/ l!si:;nne l'os,en,:w,:za. Alesi f11 Y'icM·etti la
,·isita del Vescrn,o di Alaiorca, una delle isole Baleari.
1\\Ti diceva che collÌ a tutte le stagio11i, al tesa In bellezza
e l'ùua>rto 111ercrvigllaso dei lunghi, piorm,o da tutte le
nazirJtlJ. /tJr~stiPri r,in.za numrr,, in q1uUu1u1ue stngiuM,
e qrmuli m1rlte è rl,m11nm1te la modo p11Ja11a1rice;
clrit·,h·11du<tli pni io se t·i era110 pr0f,t•edime11/1 co1r/ro .tilt
almsi 11el t·ntire, HtÌ rispose dw nl/11 111r1rri,w in lfltti glt
r1lbt>r::l1i ,I proprit•tnl'io o diretto,,. deve nfi,ttare il pcr-
me.t.rn cli urcire a rlriunque si pre.tentn.r.sr rfJII 1·erti non r1111-
••e11ienti e qu.e,tn per ordine del Gr11·ernntnre rlell'ùolo.
St• noi per UttifJ ragiotzi mm pr,uitrm/J ,._..,gae allrettm1tn,
vediamo d1e si combatta agili mOll,; procace almeno con
la /1,rz11 ,mmlÌret·ull! ,. $pes>1, <'J]icau del/'eu·mpir,.
Frrn, iulle e d1.111nf, rpecwlmerl/e se ascritte alle nostre
,zsrnciazùmi, si /urciaun 1111 dm•ere di 1·estir~ r111est1w1eme.
lnc,m/raHdosi co11 per,one che. i11du~i.e11ti i·erso le t,ra11-
11id1e ts1ge,iz,, dr/la 111,,d,z, 11011 rispettmw le leggi dellfl
crtstimw m1Jdes1io, 11011 trosc1<ri110 di mostru111e m11ra-
~•ì,i:lw e Jisgu.sto. N~ si dù1umti.da di~ i11 cnst1 nostm cQ-
t1w1uliumo m 1 e 1/QII ., /Jenne/la che la nostra dimora
v1mga pnJonata da person..· 11ot1 1110<1estmue11te ,:eslite.
Cr.>1 le do,me e /,, frmcirille morigerate """ r.·uitmo fa-
miglie dr,t1•e si usi mw m(l(lti non ronf<tce11tl! ai cristimzi.
San.
Gim·a111n·
lJosct,,
recatosi
i11
ttna
r1uo.
1
't';
ossert:ò
una stgw,ra ù1dernnteme11te t•estztlt ,, ,t Santo tostr, 11
Ìllll/lt'tfiatmnente, m,uut1mda cllr quella casa 110n era
pe., Lui.
U11a speda/iuima raccr,mamlazioue ni genitori per i
ba,11b1n1, funciu/11 e gwvmett,, che vengono 11/la :Wessa,
ullu d.ot1ri11a cr~ti<ma, " si preuntmw pu la Crtsi11111 o
per la Comut11011e se111frestitt, i11 costume quasi da bll/(tUJ.
Leggete in sa11 [,1«:a fo 11ascito del Salvatore. La Jlfodr,n111J
ai·val!!,e il ce[Pste lln111/m10 i11 po·vere fasce e r1ua11do glz
llllffe{i vaw10 a im•it11re i pastori alt'atlorazio11e 101111
avt•ert,tz che il Bw,J,i,w celeste è coperto di miseri pa,1-
11iallì. O come è ,grwratu o dimetdll'llta l'accesa iuorw-
::io11e di S, Paolo: lo n' snmgiuro o fratelli, pu la
miserici,rdù, di Dio, c}u, presentiate i t'tJitn corpi ostia
viva, st111ta, accettevole a Dio!• (Rom. X ll -1).
La coeducazione.
F.g1111l111P11tp nn11 è senza pnicolo la cosi detta coeJ,._
cazim1e. Se11tu111w Il Pmztejice Pw )(I 11e/la sw, E11n-
rlir<1 mli,, 1·duc<1iìo11e rristia11<1 rl<!lltz gim•,mtù: Erro11eu
e f>d 111c1oso ali'edurazume cnsltmw è il co,1 dettn metodo
tiella cocJU<·~zionc frmdnto sul 11a111ralimw 11rg11t1Jre del
p,·rcato DTll/lllfl/e oltre che .w uno depforab,le confuswne
tli irlee cl,~ sa1111bia la /e!filtima ,·01winn,011 i,ma,w cmi
la prm11iu11ità ed egu11,:lit111a11 lll'e/luttice. li Creatore
lw r,rdituzta e ,lispoHtl i<I ,·011ù1·en<::a perfetta dei due
se.m .wltmtffJ 11ell'1mità del motnm1mw e a grado a grado
di.,tit1t,1 nella fm11iglu1 e ue/111 rnnettÌ ••.
r·er111ne11te press(J dz noi 11011 SI ha d'ordinnrio lmll
coed1tcr,::w11e t•er11 e propria. l11ve/'e è m,,·er/1(<1 la s01•erd1ia
dit,wstichez::a frn rag11,:::::i e r<1g<1::ze come cmche I co11-
tatti freq,u'1lti tra gw,•er,/1, m1,.1e/r1l,, e f~mmi11ifo. ,Velie
rolnm'e, r1ei 1·ù1,:gì, nelfr .,rnrril11111de festive, 11elle recite

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tratralt molto <{>esso si ha la prcnnisc.uità lame11tata. Cosi
rerti strani co11wgni diunn· e 1wttur11i, dm•e si notano sem-
pre i medesimi !fi,:n,ani e le meden:me ragazze, mm sono
sen:m pericnlo. Ecco in nrl(onunto la parolfl sapiente e
permnsit~, del C,mfinale ,\\louimi in mw dei moi pre-
ziosi libri· Si tÙ111' ,flf]1·n11m11l0 da noi 1rn'usnr,:;a rhe
merita il pitì r11te11t,1 studio. È il rr:mle!fnn che asmmo11n
le fanciulle di frmrtc ai gù1rm1i e la fora rmlinarÙl pre-
seu:m nei gn,pp, che a smpn dì dit•r7ti111e11tfl si Jorm=
fra i ragfl:::zi. Gruppi di tal ge11ere ,·eduti cm, orr.!tir, in-
differenti' da multi, frpirann f!Ìllrte preocmfm::inni ne,
più i11te/liflt'11tÌ clte comprerulrmo come tali riunioni jini-
um,n ,,,Ji11flr-inmente per u,ere wma od occmi,me d1
vm:1 i/mmi mar,1/t. Gim.,r1111 rii 1111/Fa!tro sol!ec,ti fuor-
d1è del diT·utimento, .;nffralli ml ogni .,nn•e![limr,m, fa-
cilmente passano a dì.,cnrsi e ad attr.(/(/ÙW1e111i unr-re/11.
1f /11rpiloq11ia />ÌIÌ nscc,111 nef/r loro rmr,•eru1::iom e le
SUf!.!fesrioni collettn•e porttmn a lib11rtà affatto disdice-
f:'olt •·
Ora la deplorata pr,misct1ità cond11ce mrzitr.Utt alla
""ucoli11i::::a..im1e della .l{Ìm·i11i'lta. Difatti le mgaz::e so-
sti/11,scono alle t·esti loro f>ropne, i calzoni: ama110 fumare
in pr-i,·1110 ed in p"/Jh!ico; llf/11 appre::::0110 gite, {>asr~Jl-
giate, viaggi se mancano I rapa;;:::,, si deliziano delle
asce•isio11i alpi11e p11rchè non 11w11chi110 gi,n•i,wtti! ,Vei dt
futroi frorte di ragaz:Je e ragaz::ì cnrronn disperatamentl'
•·ie di città e dì campagna in bicicletta, in lambretta, 1m
motocicletta.
Effettn sicuro e dell'teria di simile coeduca::ione è per
la Jar,riulla la perdita dell',rmore a//11 casa che della dmm,,
dtJ,-rehhe essere il regntJ im·ontmrtltto. Ai>t·iene si può
dire della ginrinetta, quello che del monaco nei Ttffuard,
de/{11 rei/a Sunndo l'Im1mziorw di Cristo il re/igiostJ
che mrri la cef/a ri /rut•a vere delt.::ue: ,e perde l'amare
alla rei/a no11 In riucquistfl più.
li Cardinale Faulhaher nel ,·uo lihro ![enialismuo
Donne nella Dihbia commenta il fltal/1//flro eloqw dd!,,
damrafnrte du: legf(wmo nel librn dei Prowrh1 e ,u, rill't'(I
le caratterùtid1e 111imhib11e11/e. Dedizione perferta nf/,1
Jamiqlia: omore nl lm·,,ro "ccr1111pagrratn da pere,me
.trwu.1. rarità J<Jcir1lt 'f't'T$O i dnuu~;tiri e i..'l!rl"a i /W1.•rn-.-
oprre di 111i'.rericordic1 .<f>irituah- rers11 ì dubbio.d, gli Ìl/W>-
ran1t, i colpe-voli: li11(fua~,tio sempre parer,, sapient,·,
ed,imMrP.
f ttin1·t1111, r.htt pe1t.S(IIIO di t'lmtr<1rrt· 11tatru11onz'o, non
ue/gm1,1 per rr,mpag,m de/111 pmprifl ••itn rma fanc11,l!t1
eoed11ca/l1. Neppure da /r,11/n,m wm•i~lierebl,p n/lr1 doww
forte ,/pfla Scrir111ra. urtn Jfffirilmmte m,re/,1,em i,, lei
una sposa mo iel/o, wui madre operosa, "'"' sapie11te
edurntriu dei .tìgii
tf1 ELIA Card. 0A.LL\\ Cos 1 ,.
lspettoria Meridionale.
Comitato l spettoriale.
L'hpettoria Meridionale ha ripreso in pieno l'orga-
nizzaz.ione della Pia Unione, attuando sollecitamente
le proposte e i voti del Convc,.'110 Romano. Primo
passo, la costituzione del Comitato r,peuoriale Coo-
peratori che, sotto la guida dcli' Ispettore Salesiano
Rev.11w Dm, Ruggero Pilla, risultò così composco:
Direttf/re DioceJmlO dei Cnoperotori:
S. E. Rev.ma Mons. Grusv.rJ>F. OP. N1cotJ, Au-
siliare dell'Em.mo Card. Arcivescovo d1 Napoli.
Delegato frpettoriale dei Cooperatori:
Rev. Don AncAtJIO VAC\\t.Ellllli,
Deca110 dei Ct/opemtori di Vapoli:
Duca NtC'O(J\\ l\\1AS"l'liL!,ONB.
Presidt'1lte Regù,11a/, Ex a/lin·i.
On. ALESSA'<DIIO G \\ 'TTA.
1.rpellrice delfr Figlie rii Jlr,ria Aus-i/intrire:
Rev. Madre EutA lkJ'\\10\\lt.
Presidente de/li> Dame Patronesse:
Barone,isa '.\\lAIIIA Tus I 1.
Preside11te Re.riinrtule E\\· 111/iet•e:
Signora IOLE TA\\'l~t\\RO.
li Comitnto tenne la prima adunanza il 16 febbraio
u. s. Apcn;e la se<lutu, con la recita dell,1 pr~hicra,
S. E. Rev.ma l\\Ions. Giuseppe De Nicola, Direttore
Dioce!>:tno. Quindi l' lspellore, riconlato il Conve(\\no
Ronnno e riassunta l'attività svolw nella Ispcttoriu
in passalo, pro"]>CttÒ lo scope> udi.i riuntone: prinw
presa di contatto con 1 <lireni responsabili dei , ·ori
movimenti salesiani =chili e femminili deU'[spertoria
per coordinare il 1n-oro in vista di unti piu cltit:.;1ce or-
_gani½zazione dell I Pin Unione dei Coopt1ratori. Preci-
sate le direttive per la costituzione dei Comitati locali,
sia nei centri dove vi sono Case Salesiane o delle Fi1.?lie
di Mari.a Austliatnce, sia dove esistono soltanto )'.(ruppi
di Couperntori, l'Ispettore propose alla più sollecita
atcuazione:
1) L'al!'S(Ìornamento de!!:li elenchi dei Cooperatori
e delle Cm,pemtnci, con un'accumta revi~ione degli
indirizzi e l'iscrizione re1?olare di nuovi Cnoperntori;
:?) Ili cum spirituale della Pia Unione per corri-
spondere sempre mei-:lio a ll'idea le di San Giovnnni
130,cu e alla fiducia ùel Santo Padre, che nel <.liscorso
di Casrclgandolfo la benedisse come un.a delle asso-
ciazioni <.lei lnicato cattolico militanti r,el rriunfo del
regno di Nostro Si~or Gesù Cristo nel monùo.
A w.l fine raccomandò, oltre le .:onfereru.~ annunli,
la , gi,,rnata 111.emile della ,p,rwu,L,ul mles1mw. , (pos-
sibilmente il :q di o;.,,ni mc:.e) nelht qual" tutte le porte
delle nostre chiese e cappelle c.l.ovranno apnrsi ni Coo-
peratori t'<..I alle Cooperatrici per infrn·orarl.i olla pietà
ed all'apostolato con appropriate esortazioni e la m,1s-
s_ima comoilitll di .iccnsmrsi ai Ss. Sacrnmenti e so<lùi-
sfan, le loro devoZloni.
Dopo queste raccomnnda1.illm di ordine generali.',
avendo ,I Comitato Ispcttonale anche funzione d, co-
mitat'> loca le per la citt/1 di "lapoli e per l'Archidiocesi,
si passò a trattari.' dclla prnssuna Conferenza salesiana
e del ricevimento dd Rcttor l.vlaggiore, aMeso p,:,i
11,iomi 2+-25-26 febbraio.
157

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La Conferenza Sales iana.
lspettoria Orientale.
l.'nnnuale Confor,·nw Sal,~,iana, in pmssimu:. tldla
C.-,t.t Ji San Fruncesco di !--aie. , ru fis.'Sat.1 alla tlome-
ni,il :u fohbrn,o nd Salone del ( cnacolo Sl'rnfirn di
Sant.1 Maria La ;\\,ova cd afli<luhl n S . E. l'On. ,·\\.-v.
\\n~elo Raffocle lcr\\'c•lino. I.'nn:uruta prepn1 azinne e
la famn Jdl'illu,11c ormore attms~em una foll.i d1 Coo-
pcrolon e d, c,,.,,,,.,.,trici che l(remimno lc:itenilmente
il ~:1lune.
Prl'sictll'!IC S. I Rcv.ma l\\lnnfi Giw;cppc Dc Ni-
col.i, .\\usiliarc dcll'l'm.mo Card inale Arci,.,scon> e
Dircllnre Diuce~ano ù,:llit l'iu L ninne, che, nlln fine,
impartì la Benedi~ione.
I 'Onorc,·olc lcr\\'olino, ~ià Pr,.,.iùcnte Gcner:tlt: dd-
l'Ar.1one Cattoltc, ltalùrna, ricordando i fre<)uenti
cullnc1ui col Santo Pati re l'io Xl che parlavn con wn ta
commozione cli Don ffogco, mise 111 piena luce In mis-
si•>nc Jci Coopcrntun Salesiani si,condo il penq1ero del
Santo e tlcr ~u,11 !-iu, ·n-s.~on ,ulla scona tlei tlucumcnri
pon11lici, trasfondt:nJo in tuttì il più fcniJo entusiasmo.
BETLE."1ME (Gio rdania). - I.a Conforen1.a Sa-
le. 1.1111 per la re ,la d, San 1-'rJOC<"<C<> di Sales {· riuscito
qu, ,1 annu partknlnrmcnte l(r.1d1ta e solcnrw.
Tanto nllu \\ lessn c·nntarn, co,ne ull 'aclunanza in ter-
\\<:llncm le primip11l1 \\uturi111 i:on a 1:11p11 il Cìon•ma-
torc, il Smdaco, gli .tl11 mcmhri d("I i\\lunrc11rn1 e rap-
l'rt'$t:111ll.nti di 11lc1111i è\\lin,-tcri Jdla C11p1t11lc. Al
\\'ani::clo l' lncaric no dei Coopcmtori Don Giort11n Fa-
th11lluh k-s~e il dì,rnrso tenuto dal Snnto Pndr(" .11 Con-
' c11no Romanu. tradotto in ltntiua araba. Al trutteni-
nwnto pom,•ridi.1nn renn<· l,1 l'onfcn:nz11 ti \\'ic.1rio
Palriarcnle tlei !-imani canoùc1, ,li.mo e rev.mo \\lons.
K~rrum, eh.: c·omm..-mò am1>i.1mc•ntc: il di,nm,o del
l'upn letto al 1m1111no.
L' Incaricato Jet Coopcrutori rinr.:mziit 11li inter\\'e•
nuti, ,!tede relnziunc dell'attintÌt Jclh1 Pia L niune nei
due :111111 <lecor,1 dall;t costituzione utlìciJlt- ,. tl1,1ribul
- a tutti copia del discon-o del 1-'ap,1 tradotto nella lingua
l0<."l1h:.
lspettoria Lombardo-Emiliana,
MODENA. Tenne la Cnnfrrcn7,0 nel ~alone J cl
no,1 ro Istituto, leltcrulmentc urc011to d i Coopetatari
e J1 Cooperatrici, imirnti dal 1)1rcttore r>c:n :--.awlc
Outtino, il no,tro confratclln Don \\lezzoli, ti quale
p11rli1 della putcmità ~pirituulc di Don Bosco
l'11•sicdene lo ste.,so Ecc.mo \\rciYcscovo J\\lon~. Cc-
~ari, /1occoleri, s<'mprc mnto bcncYulo ,·cn,o l'Opcru
!;alc-smna.
•\\ll,1 chiusa, il l>ircuore pro,p,·11ò, molto oprortu-
numente, l'incremento della Pia l nione nell'.\\rcludio-
cc,i eò 11 laYnro dt ngl(inrnam,•ntn orga.niualÌ\\'O chi,
s1 8tl1 comp1cnclo. S. E. Mons. Arci~escovo volle- a4-
gìu111:cre la sua p.1rnl11 tli elo1,tin pt-r l'apos1nlJt11 ctluca-
tn·o dc, Salcsiuni cd, impartilil l,t hcnctliztonc pasto-
r.ile, ,ciolse l'mlun,1nza lan.:ianJu ul ciclo con tutta la
~Uit ,ucc il grido di \\·iq Uon Bosco•.
t'oopcr:itori e Coopcrnt nci rimisero la lnro o tforta
II•• mani tl1:I l>m:uore che la foçe pervcnm, sub1LO
ul lh·ltor \\fal(l!l<>rc
S. MARIA LABANTE (Bologna). - !,',\\hate,
rev .mo Don ::-,..at,tlc l'mna, ha 1aJunato I Cooperntori
1iro1\\1to nel 4iornn tll'ila festa e.li h. l•nmcesco dt Sales e,
tlnpo la S. 1\\ lcss,1, li ha intrattenuti nell;1 nwd11,1zmne
dd di.<corso tld Sunto Padre nl C..:011\\ ~'llo l{nmano,
sottolin<-ando i:li impt•l!ni tl1 fomiazionc s1'iritu.1le e
,h 11postolato r,.•nkol:1rmentc rnct·o1nandati,
Cnnpcrnton e t ·oupcratrici, t'.lllllprentlenJo lwnc che
le Opcrt• <li Don Busco, in crc.,c-,·ntc S\\"iluppo, hanno
pur h1s111?no del loro costante ,o~tn!Do, .1I termine
dc-ll'odunanza hilnnn pn.•scntato oll'.\\hate la l,,ro of-
ferto che t'l!h si ~ :ufrcttato ad im·iare 11] Rcttor :\\log-
,:?"inn- con IJ rela1.1uné.
lspettoria Novarese-Alessandrina.
BIELLA. - L:i chiesa di S11n Cassi.mo, il teb-
hr,tio, s1 grcmi tli C'ooperawri e tli Coopcnlll ,ci nvidi
dt ud 11c il nostro Don B rat,rn, per 23 nnm lspenore
ddle Orere Snle'lhmc in Cina, ,·hi, tenne la Cunforcow
illus1mndo con dati elo4uenti la pronida missione
Jdl,1 Pia Unione .1 fianco dei Sal.-..iani e delle Fi!l'lie
dt l'llana Ausiliatrice per la dila1az1one del regno cli
D io, l.1 ~nh·ezz,1 cll'i lc .mimc t' srwrinlmentc 1\\·duc.izione
clcll,1 L(iOn:ntu. 11 D irettore e l' Incaricato dc• Coope-
raturi Don G 1u,,·1>pc Rertainu cur,mo anch,- k riu-
mu111 mt:n~1li con -dc,vote fum,iont il 24 e l'ult1mn 11inrno
del mese atl onore d1 ~taria Au,ih,11ri1:e e tic :,;, G,o-
vnnnì Bosco, cd hnnno il conforto dt un fon ido con-
corso.
A CANELLI ~i tenne il 15 fehhraio nella Parrocchia
d, San 'J'omnu..o d1e il Parro,:n D,m Filippo Sartnre,
D~uru>ne dei lnoreruton, mise ,·olentieri u disposi-
zione della Pia L ninne. L' l nc·ar1c·.1ro Sal,·,1.1110 Don
( ;mv:11101 Aranda in Yitò Coupcr,1wri e l'oopcrutdci
:tnd,c cun L(r:1mli mantfest i murali. F il D in•ltnn: del
no,1ro Istituto Acr.,rìo • Farn,·ellì • condusse i ~io-
,·:int n d«orare col c.mto e col ~cn·17.10 lnurij1<:o la tle-
\\'Ota funzìonc.
l'n'nnpru,, is,1 e ahhond.inte n,·vicata hlocco pur-
troppo parecch i in casa. I\\.Lt1 1!.11 imen·cnlHi sc~uirono
con ~ ninùc int,•resse il cnnft't •n i,•re 01111 I ,Il\\ 1sotto
Cilll'rrlllo, delle nostre .\\Iiss10111 della Cina, clw 1llu,trò
lei spirito ed il prui:n1mm;1 Jdla l'in Unione,, con un
bd prospetto tldl'<lpcrn di Don Uosco nell'ou ,Hluale.
Dupu 111 cnn[crenz,1, ~Ii ,1lu11ni tlell' IMitutn nille-
~rn1ono I Coupc•rutori con unu hrillantc operccta.
Il l'c6idcntc degli f~x 11llìc,1 \\n. Frann,,to Rei-
lati l<·ee più ,ohe la spola con la sua Lancia per por-
i.tre eonleren,il'r,;, ~upcriori e c,mtori dal lontano Isti-
tuto ,11!,1 P.irroc.:hi,1.
Au1orrz2uiuru: <ld 'l'trbunale dì Torino 111 data 1b-~• l'H'I n. 403
Con Approvazione Ecck,.1.stru.
Otf Graf. S.E. l. • U,rcuon,: 0011. D l'tl1110 ZLR111so. Condire11. rc1pon1.: D. Guroo FA\\·1-11, ,.,~ Cottulcn110 3:,, - Torino(709).