spazi di tempo libero o attività che non
le consentissero educazione severa
dei Hgli, dedizione generosa al lavoro.
onestà senza cedimenti, anche di
fronte a una lunga serie di penosi sa-
Criffci. La sua lede religiosa, senza
fronzoli, ma vigorosa e tenace, le ha
dato forza per assecondare la vo-
cazione salesiana e sacerdotale del
Hgllo don Osvaldo, al quale torna Il
soave e prezioso ricordo degli In-
segnamenti suol e dell'ammirazione e
benevolenza da parte di quanti la co-
nobbero.
■IIOQQI• HlfflNA ~atrlca t a
Calellodi Gallarate (I/A) a 84 anni
La sua lunga esistenza tu segnata
da numerose e grandi sofferenze.
Traglcamentè, In Incidenti stradali ri-
petuti perse Il marito e due Hgll. La sua
vita, purificata da tanto dolore, divenne
abbandono In Dio e donazione ge-
nerosa agli altri. Una delle figlie si do-
nò all'Istituto di Mana Auslliatrice, fa.
cendosl suora di Don Bosco. Passò gli
ultimi anni in compagnia delle suore
della Scuola Materna di Caiello, che la
tennero come loro mamma. Passava la
sua giornata riempiendo di preghiera e
di servizio umlle e generoso tutto il
tempo disponibile.
IIUSAffO ■AGGIO AIIPAUCIE Coo-
_.tnoe t Cavazzale (1/1) a 91 anni
La sua vita è stata una testimonianza
attiva e gioviale di madre cristiana.
Alimentava la sua lede ogni giorno con
la partecipazione alla santa Messa,
comunicandosi. Rendeva molto pra-
tica la sua cooperazione salesiana
Impegnandosi In parrocchia per tutte
le lnl.zletlve apostoliche e missionarie.
Fu cooperatrice di Don Bosco nel
senso pieno della parola: dei suol
quattro figli tre si consacrarono ge-
nerosamente a DiO, dei quali due nella
Famiglia Salesiana: don Federico
missionario in Giappone e Il coa-
diutore Flavio; e una figlia tra le Suore
di Nostra Signora al Monta Calvario.
Tra I suol meriti spicca pure quello di
aver letto conoscere anche ad altri
giovani la Congregazlone salesiana,
nella quele poi sono entrali. Maria Au-
slilatrlce, che Ella tanto amava, la volle
con sé proprio Il giorno della sua
commemorazione. Il 2• del mese (In
settembre), mentre li figlio sacerdote
Federico Iniziava la celèbrazlone della
santa Messa, In ospedale.
Insegnante elementare, educatrice
nel pieno senso della parola, medaglia
d'oro della Pubblica Istruzione. Con lo
spirito di Don Bosco, nella sua mis-
sione educativa ha collabora1o al fio-
rire di vocazioni sacerdotali. Tre suoi
scolari, ora già sacerdoti, per rl•
conoscenza alla loro Insegnante si
sono trovati al suo funerale, con-
celebrando la santa Messa. Sempre
generosa Inogni Iniziativa salesiana.
QAVIOU NUA Cooperavtc. t Padova
a 80 anni
SI è spenta serenamente, dopo Il rl-
COVBl"O all'ospedale. Rimasta vedova
giovanissima, ebbe li grande dolore di
perdere anche Il figlio poco più che
ventenne e la figlia dopo poco che si
era sposata. Cosi, rimasta sola, con
grande sacrificio e generosità si de-
dicò tutta all'amore di Dio e del pros-
simo. Era Impegnata In pa1Tocchia
nell'apostolato della preghiera e della
carità, aiutava chi soffriva con la pa-
rola e te opere. Fedele alle riunioni del
Coop81"atorl, fino a quando venne ri-
coverata, vi prendeva parte con In-
teresse e con amore, generosa sem-
pre, anche se le sue possibilità non
erano florida, Ma sapeva sempre dare
senza nulla chiedere. Amò Don Bosco
e l'Opera Salesiana: leggeva volentieri
e diffondeva Il Bollettino Saleslano.
LOIIQHI QINl!TTA Cooperetrtoe ed
llulhYa t Mede (PV) a 71 anni
Educata dalle Figlie di Maria Au-
slllatrice, ne aveva assimilato pro-
fondamente lo spirito salesiano. Era
presidente dell'Unione EJ<allleve, le
Invitava, le guidava, le accompagnava
nei momenti difficili della loro vita. La
sua pr-nza. ispirava fiducie, spa-
lancava I cuori. Tutti gli Impegni apo-
stolici hanno sempre ruotato attorno
alla sua persona: catechismo, stampa,
azione cattolica, associazione Coo-
pera1orl salesiani. Era conosciuta da
tutti proprio perché In tutte le cir-
costanze era la persona dlsponlblle a
dare una mano, con tanto amore. L'e-
sempio della sua fedeltà al principi
dell'educazione salesiana e Il suo cn-
stlaneslmo vissuto in pienezza e tra-
dotto In delicatezza e forza di sen-
timenti resta un segno di grande spe-
ranza per la crescita della nostra co-
munità cristiana, delle unioni Coo-
peratori ed Exallleve.
CIUVIEU..UO CATTACIN UIISIUNA
Cootiaratrtce 1 a Biandronno (VA)
La figlia Teresa con grande dolore
dà notizia della morte, chiedendo Il
passaggio dell'abbonamento di Bol-
lettino Salesiano dalla madre al suo
nome, perché questo le farà sembrare
di avere ancora la sua adorata mamma
assieme a lei.
l'IIACCtllA VlffOIIINA Caap-trtce I
Alessandria a 87 anni
IIASIETTI Z A - ALIESUIIDIIA
Cooper■ll'IH t Bologna a 80 anni
Di nobile ed antica famiglia bo-
logn- servi Il Signore nella gioia e
nella sofferenza. Reagl al male che
1·aveva colpita nella prima giovinezza
riuscendo a conseguire Il diploma di
pianoforte e a dedicarsi tutta al-
l'insegnamento. Ma la sua vita fu to-
prattutto una continua preghiera e
un'offerta a Dio di tutti I suol dolori per
l'apostolato del sacerdoti. Attiva e ge-
nerosa cooperatrice, visse nella più
rigida povertà, passò gli ultimi anni
quasi costantemente In cllnlca; e li suo
letto diventò altare dl dolore san-
tificante. Ritornò alla casa del Padre
con le mani cariche di opere di bene e
Il cuore colmo di gioia.
PACI: f'llltACIE IIAIIIA ~ldrlo4' f
Palermo a 47 anni
È deceduta Il 1• venerdl del mese di
ottobre, lesta degli Angeli Custodi.
Durante la sua malattia diede prove di
grande pazienza, serenità e ab-
bandono In Dio. La Madonna su Il suo
sostegno e li suo conforto. Ha fatto
una morte lnvldlablle, con Il distacco
totale di tutto senza rincrescimenti. Ha
lasciato la mamma novantenne, Il me-
rito e due figli al quali prodigava tutta
la sua vita. Partecipava volentieri am,
riunioni del Labo<atorlo •Mamma
Marg~erita, dova era felice di poter
lncon1rare le altre sorelle Cooperatrici.
Con il suo modo grazioso e faceto te-
neva tutte allegre. Pregava con farvore
e la. sua preghiera preferita era il santo
Rosario.
PASI■ IIUUIU. 1NNI. _,SAffl t
Montechiarugolo (PR) a 86 anni
Cristiana coerente, fervente Coo-
peratrice educò I figli al valori della le-
de. Tre di essi si sono consacrati al
Signore: Il maggiore !ratei Antonio,
diacono permanente dei Servi di Ma-
ria, e due figlie suor Velia e suor Mana
nelle Figlie di Maria Ausiliatrice. SI lm•
pegnò a diffondere la devozione al S.
Cuore, la recita del Rosario, la buona
stampa, anche In ambienti ostili, non
badando a sacrifici. Fece della sua vita
un dono per alleviare le sofferenze al-
trui e ne preparò molti all'Incontro con
Dio. Sempre disponibile nelle opere di
bene, anche nell'assistenza agli am•
malati, di preferenza I più soli e bi·
sognosl, sempre gratuitamente. Offrl le
sue ultime, lunghe sofferenze per la
Chiesa e per tante Intenzioni, per i
medici e le Infermiere che la curavano
e che rimasero edlllcatl per la serenità
e fortezza dal suo animo di fronte alla
morte.
Pt:1111:ffl CATEIIIIIA ved, VALLA
Cooperatrice t a Castagnole Piemonte
(Torino) a 73 anni
Ogni giorno Messa con la Co-
munione erano per lei tutto. De-
votissima di Maria Auslllatrloe (il 24
maggio di ogni anno era liii che guf-
dava l'Incontro di preghiera nella cap,
pella di Maria Ausiliatrice), era en-
tusiasta della persona e dell'opera di
Don Bosco e benefattrice Insigne del
missionari salesiani, del quali si In-
teressava costantementa. Lascia un
grande rimpianto, colmato dalla cer-
tezza che questa sorella, pur chiamata
improvvisamenta alla casa del Padre, è
già nalla pace di Dio.
PIS.Ala SAlfflNA CaapI ■blue t a
Messina a 65 anni
Una grave malattia l'ha portata alla
morte In due, tre giorni, lasciando tutti
sgomenti, ma nello stesso tempo S&-
renl, perché essa visse una vita di sa-
crificio vero, rinunciando al ma•
trlmonlo per assistere I suoi lamfllarl,
specialmente la mamma, morta a 97
anni. Era sempre presente alle riunioni
delle Cooperatrici, faceva a tutti Il do-
no della sua gioia Interiore e della sua
bella voce: era la prima ad lnalzare Il
canto di lode a Gesù e alle Madonna
Ausiliatrice, con Don Bosco santo, SI
ricorda la sua generosità nel sostenere
Il laboratorio .Mamma Margherita,, Il
cui scopo è aiutare l'oratorio e le mis-
sioni.
ZOLA ■IIAClAQUA EUDI! C -
pwalrtoe t Nave (BS)
Aveva tanta lede In Dio, semplice ma
profonda, devozlone vivissima a'Maria
vergine e madre. che diffuse nella sua
famiglia, ricca di sette figli; a amava lo
spirito di Don Bosco (era sorella di una
Figlia dl M. Auslilatrice). Vlsse con fe-
deltà totale la sua missione di sposa e
di madre. Dedita anche all"apostolato
in parrocchia, partecipò a movimenti e
Iniziative. Sopportò con grande ras-
segnazione la lunga, dolorosa ma-
lattia, da commuovere ed edificare
quanti l'avvicinarono, fino alla sua se-
rena morte.
ZORTl:A GUIDO Coopar■tore l Canal
S. Bovo (TN) a 77 anni
Da ragano - assieme ai suoi cugini
saleslani don Giovanni e don Luigi -
lu ospitato all'Oratorio di Torlno-Val-
docco, come profugo della Prima
Guerra Mondiale (1914-18). Per questo
ha sempre conservato una grande
devozione a Don Bosco, seguiva con
interesse sul Bollettino Salesiano le
vicende della sua opera e con cuore
generoso e grato aiutava In modo
particolare le missioni salesiani. A
questo spirito cristiano e salesiano
Ispirò la sua larnlglla, tanto che le llglle
insegnanti continuano a vivere e ope-
rare sull'esempio del padre. Impiegato
per quasi mezzo secolo nel Comune,
era ben voluto e stimato da tutti per la
sua rettitudine ed interessamento, per
le persone e le cose, In Parrocchia era
presente per tutte le pratiche religiose
e le opere di bene. Negli ultimi anni,
colpito da un malessere preoccupante
agli occhi, si era raccomandato al•
l"onterèéssioné cli don Filippo Rlnaldl; e
si eia sentito liberato da quel grave
disturbo. Andava preparandosi alla
morte, che lo colse di sorpresa, ma
non Impreparato. Parenti (tra cui un
nipote sacerdote salesiano) e il paese
tutto. a lui tento caro, lo considerano
un protettore in Cielo.
•
A quanti hanno chiesto informazioni, annunciamo che LA DIRE-
ZIONE GENERALE OPERE DON BOSCO con sede in ROMA, ncono-
sciuta giuridicamente con O. P del 2-9-1971 n. 959, e L'ISTITUTO
I SALESIANO PER LE MISSIONI con sede In TORINO. avente perso-
nalità giuridica per Décreto 13-1-1924 n 22, possono legalmente ri-
cevere Legati ed Eredità.
Formule valide sono:
- se s1 tratta d'un legato: • ...lascio alla Direzione Generale Opere
Don Bosco con sede ;n Roma (oppure all'/sfituro Salesiano per le
missioni con sede In Torino) a titolo di legato la somma d i lire...
(oppure) l'immobile sito in... per gli scopi perseguiti dall'Ente, e parti•
colarmentedi assistenza e beneficenza. di istruzione e educazione, di
culto e d1 religione,
- se s1 tratta mvece di nominare erede d i ogni sostanza l'uno o
l"altro del due Enti su Indicati·
• ...annullo ogni mia precedente disposizione testamentaria. Nomi-
no m,o erede universale la Direzione Genera/e Opere Don Bosco con
sede In Roma (oppure l'Istituto Salesiano per /e M,ss,oni con sede in
Torino; lasciando ad esso quanto mi appartiene a qualsiasi titolo, per
g li scopi perseguiti dall'Ente, e particolarmente di assistenza e bene-
ficenza, d i Istruzione e educazione, di culto e di religione•
(luogo e data)
(firma per disteso)
34 ■ BOLLETTINO SALESIANO • I GENNAIO <982 •