Bollettino_Salesiano_196209


Bollettino_Salesiano_196209



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1.1 Page 1

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,
twro-
;IJ,R~- ..

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1.3 Page 3

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LE COLONNE
DELLA
CHIESA
Don Bosco, r uomo dell'1uniltà e della semplicità, preferì
1·1'.ia.m~re c~l 11~me di « sogrro » la t•isione cla flti. ,iarrn~a r:,~ .
at suo, figliuoli. 1ui secolo fa, la sera del 30 m(lggio 1862. !',1.ll
Jtla ad un secolo di distanza. chi esamini bene quello eh,, : J~
rnnwnemente si chia,ma « il Sogno tieffl, duf' Colonne ».
;;.j
...i,;I_ t'i srnrge una 1•isione profetica nella quali' i f11111ri
-~)
)'.,/'( ';: <~fl mn,; d,lln Chim tmano un",'",i,;pa,a d,,,c,i,ione .
..,~ ~ kaet.'". -'S~/if:rZt-n-- ---
-~:- -., 1 ~.!.~- --
Il sogno è noto: lo riassumrremo pl'r
~ommi capi.
Don Bosco Ì' ,-petta lori' della stPua.
staudo 9ll di uno scoglio iswlato in mezzo
al U1are. Lo spellatolo dte gli si presenta
agli orchi è Lerriucante.
La superficie immensa delle acque è co-
pt·rLa ,la nna quantità innumercvolt! di
navi. in a%etto rii ~ucrra. annate di tutto
punto: cannoni, anni di ogni specie, ma-
lerialt- incendiario e perfino stampe! Ogni
nave termina a pnLa con un potente P te•
mibile roi,Lro.
E tutta quella serie rli navigli 01<tili
marcia contro una NAVE maestm,a che
naviga nel mezzo del mare, guidata da un
Uomo vef<Lito di bianco. Non ci son dubbi:
quello è il PaJla. E allorno a<l essa, tante
alLre 11avi. eh{' <la lei dipendono e ri1·evouo
l,(li ordini.
[l mare è iu tempesta e il vcuto i.· con-
I rario.
Eppure quella NAVE h11 Ulla rotta brn
chiara, e cpwlla si sfor7,a di Regufre. La 1,i
,,ede solcare, sia pure a fatica, lr omfo,
diretta Yerso un punto preciso.
Don Boi,;co ue segue il movimento con
,ho interei-~e.
Proprio là, in fonclo. si v1•élono elevate
sulracqua due colonne robuste e alti..~ime,
sebbene di proporzioni alquanto diverse.
Sulla prima, più alta. brilla raggiante
un'Ostia di grandezza proporzio11a1a: <' u11
cartello reca scritto: <' Salus crede11ti11m:
salute dei e-redenti».
11:;

1.4 Page 4

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Sull'altra colonna, più hassa vi è la
statua della Vergine Immacolata, e una scritta
spiega: « A.rixilimn C/iristianorum: Aiuto dei
Cristiani ».
Verso queste due colonne il Comandante
supremo dirigi' la sua NAVE. Ad 11.ll certo
momento, vedendo crescere il furore dei
nemici e gli ostacoli alla navigazione, egli
chiama preBRO di i piloti delle navi mi-
nori. Tengono consesso per un po' di tempo,
ma per l'infuriart> ddla Lcmpcsta essi ven-
gono rimandati alle loro navi.
Fattasi alquanto l,onaccia, il Papa richiama
a ..è i co;m1mdant1, ma le naYi avvnsari<· mol-
Liplicano i loro colpi e non pocbt~ falle si
aprono nei fianchi della NAVE. prrò mira-
colosamente ounrate da u11 venticello soave
che spira dalle due coloruw.
Ad uu tratto il PoutC'ficc. colpito gravc-
mt•nte, cadi'. 1 suoi aiutauti lo rialzano; ma
colpilo di DUOYO. fllUOI'.(',
li grido della villoria si leva dalle navi
lll'U1iche. Ma al morlo Pontefici' ne succc<lr
Lo~to un altro, eletto rapidaml"nt,1 dai piloti
radunati a consiglio.
Il nuovo Papa, coadiuvato dai coman-
danti minori, concentra anch'egli i suoi sforzi
per superare l'ostile barriera e raggillllgtrì! le
.Allora il Vcggf'nte assi.str ad una scena cl'in-
forno.
Le navi avversarir. quasi in preda ad un
pazzo furore, si voltano, si sperdono, si urtano
I' si fracassano a vi.cruda, mentre anche le
navi minori, alleatfl di quella rhe ha toccato
la mèta, vl'ngono a legar;,i alle due colonne
provvidenziali.
Ln'wtima SCl'na. :\\folte altre navi, che per
timore si erano ritirale ad assiBterc alla hat-
taglia in disparte, quando la flotta avvcrsaTia
fu ridotla ad un mucchlo di rottami inghiot-
titi dal mare o vaganti sulle onde, si diressno
di lr·na alla volta dcJllP dul' rolonne, cui P~~"
purcJ ,:;i attaccarono. rimanendo tranquil1c con
la NAVE del Papa.
A questo « sogno » Don Bosco non diede
una spiegazione particolareggiala. Affermò
soltanto: « Le na, i dei nemici sono le perse-
cuzioni ohi" si preparano gravÌ!lsime per la
Chiesa. Quello che è accadnto finora è nulla
ir1 confronto a <1uanto di've suc(·edere. Du!' soli
mezzi restano pe·r salvarsi fra tanto scom-
piglio: la de,,ozione a J)foria SS. e la freq1u>r1za
alla Cormmione ».
Venticincp;1P anni dopo, mentre uu antico
allievo, presente alla narrazione dl'I sogno. ne
parlava in pTeseuza del Santo, affermando che
i Pontefici erano tre e non due come da al-
cuni si affermava. Don Bosco richiamò l'at·
tcnzionc di Don Lcmoync. il futuro suo bio-
grafo. E avrndogli qu<'sti rispo~Lo rhe secondo
le relazioni in sua l.llauo i Papi dPlla NAVE
erano due, il Saulo gli replicò: « Ti dico chi•
non sai niente ».
ci unisce ai cattolici del mo11do mtero
per onorare 0011 pal'ticolare affetto
la Madonna, invocandone l'aiuto po-
Poggiato s11 questa afft>nnazioue di Don
\\
Bosro, il pio Cardinale Srhustcr, dicci anni or
sono, in un articolo apparso su L'l1alia ili
Milano espose una sua interpretazione dcll'in-
teriw a protezione della Chiesa, per
trro sogno.
la salvezza della giovetttù e la fe-
Esso rapprc$eutrrt·hbe al vivo la sitnazion('
lice riuscita del Concilio Ecumenico
dt>Ua Chiesa dal 1862 finu al pontificato J.i
Pio ,\\..
Da quell'anno in poi le pnsecuzioui eonlro
la Chiesa si fecero frenetirhe. L'avvilimento
<lue colonne. Più , ohe Don Bo$co ha runprcs- Ìll cui essa venne a lrovàrsi. la guerra ,·outro
Aione chi" la NAVE eapitana venga scoufìtta r il clero, i Vf"s<'ovi. il Papa, c-ol pretesto dd 1><1-
travolta. Anzi, ad llll certo punto anche il h:re tl"mporalc si rese talmente sfarciata Pd
uuovo Papa radr e muore. Alle grida gioiose oppr,·ssiva, chi' qualchr storico moderno non
degli avversari, sicuri cll"lla vittoria. fan.,w eco e~ita a paragouarla a quella cht• essa ebbe a
quelle non meno liete dei fi,deli ehe salutru.10 il ~offrire sotto I,, scomparse dittat-ure e soffre
nuovo Pontefice.
ancora oltrecortina.
Quc$ti prl'ndc a reggere con mano frrma il
TI Rogno accenna anrhe a riunioni di piloti
tunonc, e superando ogni oi;tacolo guida la accanto al Ponte61'.e. Uua è certo qudla dt·l
NAVE sino alle du,· rolonnf'. Qui giunto, lega Concilio Vaticano primo, profeticamente an-
la prora ad un'àn<"ora che pendeva dalla co- nunziato eol nomr di « consc_sso ». che però
lonna con l'Osti.a, ç la poppa ad un'altr'àn- <( infuriando semprr più il vento <' la tem-
cora. pendente dalla colonua ovf' Lroueggia la pesta» viene ir1terrotto. È qnanlo avve111w
118 Vcxgint•.
alla presa di Roma, il 20 set-iemhrc 1870.

1.5 Page 5

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Due sono i PonLefici che cadono e muoiono:
Pio 121.. e Leone "\\.ìTI.
11 terzo Papa, tra sforzi inauditi riesce ad
ancorare la NAVE fra le due colonne salva·
Lrici. Questo Papa, secondo iJ Card. Schustcr,
è San Pio X. Egli corrisponde al Papa visto
da Don Bosco. non solo pcrchè nello stemma
recava l'àucora cui si attacta a salvezza la
Chiesa. ma puri- perchè rol decreto Sacra Tri-
dentina Svnodus. troncò le non mai finite di-
scusRioni pro e rontro la comunione frequente.
prononciandosi in favore di quest'ultima, tanto
da passar.-. alla storia come il Pontefice del-
l'Euc·areS"tia.
Della Vi-rgine poi egli fu devotissimo fin
da fanciullo. e per rimmacolata dimosnò una
devozione tutta speciale. manifestata dalla
visita quotidiana alla grotta di Lourdes in
Vaticano, dalla solennt incoronazione della
sua statua nella Lasilica di S. Pietro e dalla
partecipazione alle feste dell'Apparizione, mc•
diante una solenne enciclica e l'estensione
della festa a tutto il mondo cristiano.
Ancora llll Lòcco.
Nel sogno appaiono navi minori che stanno
a guardare la lotta a distanza. Raffigurano le
Chiese particolari chi' stentano a riconoscere
in tutta la sua ampiezza il primato romano.
Osserva il Cardinale: << Quando Pio X il
25 febhraio 1906 consacrò in San Pietro i
primi quattordici Vescovi non concordatari
francesi, ohi ricordava i presagi Don Bosco
dovè facilmente riconoscere che anche quel-
Pepieodio di riavvicinam.cnto era stato (da
lui) preveduto ».
Tanto pm che il graduale procedc,re del
tempo ci avvicina a quell'anno fatidico, vati-
cinato da Don Bosco, allorquando sulla cima
dei campanili del santuario di Valdocco, di re-
cente elevato alla MadoID1a egli avrebbe voluto
collocati due Angeli. recante• ciascuno in manu
una bandiera, stùl'una delle quali si doveva
incidere« LepanLo » e sull·a1tra. le cifre« 19... ».
cioè la data incompleta milknovecento, se-
guita da due fori o punLìni.
E il biografo di Don Bosco. or son rJn-
quanL'awl.i. scriveva: « Noi non abbiamo ù.i•
menlicaro quella data misteriosa la quale, a
parer nosLro. indica un nuovo trionfo della
Madonna. Che questo si affretti t' attiri tuttr
le genti sotto il manto Maria».
Que.,ta in,·oeazionc all'i.wionc tutti i po·
poli ai piedi della Madre di Gesù ci appare
tanto più attuale oggi che lr nazioni, ango·
l'<'iatc per un avvenire così fosco, cercano In
salvezza nell'unità, mentre in larghi btrali di
fratelli separati si è diffusa la nostalgia d1
un'unica Clùesa rronta u salvare, con la sua
forza compatta, il Cristianesimo e la civiltà.
minacciatll a rovina dalle forze del 'fole.
Forse il prodigio~o inLcrvcuto dell'Ausilia•
trice Mi Criijtiani, preannunziato rla S. Gio-
vanni Bosco, riguarda questa nostra epoca.
una delle più travagliate che ruomo ahhia
vissuto.
Esercizi Spirituali
Tale l'interpretazione del pio e dotto
porporato.
A nostro conforto vale la costatazione che
il soccorso dell'Eucarestia e il patrocinio della
Vergine, da quando il saJLto Pontefice legò a
loro indissolubilmente la Chiesa, non sono più
venuti meno.
Se le tempeste 8i fecero 11iù aspre, crebbe
pure il prestigio della Chiesa fino ad un ptmto
che cent'anni or sono era da stolto sperare.
Chi ue consideri l'aLt.uale spleudore e l'alta
stima ch_e il Papa gode prl"sso tutte le genti
anche non cristiane: le speranze che l'immi-
uentç Concilio ha fatto sbocdare nel mondo.
r le raffronti con i vitupèri a 1:ui sistemati-
camente venivano ~ottoposti la Chiesa e il mo
Capo nel periodo che va da Pio IX a Pio X,
dovrà esclamare con stupore: Questo muta•
mento è dovuto al1a potema dl\\i.na! ».
Pertanto il fc,licc a"'·cramento di questa
visiQuc è motivo di 6ùuc·ia pi-r tutta la fa.
miglia cristiana. La potenza dell'Eucarestia c
della , ~<'rgine Ausiliatrice è ancora a fma di-
o.posizione.
Per comodità dei nostri Coopera/ori ripe-
limno l'elenco dei corsi che si wolgera,1110
nel proHimo giugno, rinnm.10:ndo o qurmti
ho11110 a cuor~ il progre,so della propria
,mima e l'efficac10 del loro r1pastoloto, caldo
im:iro a partecipartJi e a condurvi 11/tri
membri dt'l/a Pia Unione
COOPERATORI
Gazzada (Varese): 28 giugno-1° luglio
Capaccio (Salerno): 28 giujino-1° lu1tlio
Zafferana Etnea (Catania): 7-10 giugno
Gibilmanna (1'alem10): 281!iugno-2 luglio
COOPERATRIC l
Montebelluna (Treviso). 28 giui:(no-
ro luglio
Fiuggi ( Frosinone): 7.7 gìugno-2 lu1~lio
S. AgneUo (~apoli): 7.J-29 g•u~o
117

1.6 Page 6

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La.
Piccola cronaca
delle giornate romane e torinesi
del neo-Cardinale
Sua Eminenza Raul Sllva Henrlquez,
Arcivescovo di Santiago nel CIie
(~iondi 8 mnrzo il Tdcgiornalr della RA [.'f\\' Tempio cli Don Bobco di Cinl'dtt:1, clm t~ ,n,-tb
pn·..t·utò l'arrivo atranoporto di Finmit•ino in prr•ghit•ra dinanzi al gran tflllldro dr·l-
rh·I Fecondo Lmlinalc drl Cii<'. l<•rzo dl'lla rabi;ide dw rapprl'i'cnta la ,rloria d1·l Santo.
tongrl'gazi11111• Snlt~iana: ua Emiuc11z11 Raiil
'"i giorui d1e c;.-guirono. il Carrlinale fece
Sih.-a Hcnri141wz.
, i..ita ai , ari dica..tcri romani ,. allt• r•asr
Sbarra\\'a tl.Llrar•rco alle 11.30. accollo a salt•~ianl'. Uuo degli incontri più t·ari d,•I nu-
festa dalla coloniu Cilena, 1'.0n a rapo gli Yello Porpuralo fu con i suoi MH'1·rduli ,. H'·
.\\mbahl'i11tori dl'lla Rl'puhlilica Ilei Ciii• prt•~ao minariRti d(•I Collegio Pio Latillo Anwrirauo.
il \\ Tatic-a,10 r il {)uirinalt·. da 1111 folto ;,truppo \\la l"i111;onrr11 pii, co mmoHnt,· t>l,1,r lllogo
dom,mit·a 11. 11 Santo
Padri- int ruttrunl' in
udìtrua partìcolart' il
nostro Cardinal.·: par-
larono d,·i gra,i pro-
blemi del Cattolire~i-
mo cil,·110 ,, latino-
amrri('uuo. Il Pnpa ~i
;:offcrniò sui $U8\\ i ri-
cordi clw lo l1•~11110
alla fa111i1?li11 ._9Jp,.ju.
na lìn dagli ,urni
della sua fnnciull,•zza.
qnaudo ,.foJ?liando il
Hollt•1ti1111 ,-,,1/,,çit,11(1.
lt'l?f!t•va ,li pr,•ff'ft•nza
lt· grazi,· ili J\\lnrin \\11•
i.iliatrk,•.
Intanto gi1111g1•\\',lll1•
a Rollla da Tnri110 il
H0•tro Ht•I Ior :\\fug-
giorl'. .- 1fol Ciii• 1·r-
d,•sia,.ti1•i tli S1111tia~Ct.
familiari ,. llllllt'I J•H
as;.i!!ter•· alle ...,Jn1ni
eJ.-·• llr,nw li Re,,· mo Hc,uo.r :.1agg1orc Je11~" il llll]lc110 di nomina col quale l>ua &uulta
G!ovanni XX.In
ali~ 1Jlll11hà c::irdlnallzh l'An:lvacovo dl San.ùallo, Em.mo ~ul Sllva.
funzioni tldla ..i.., a-
idouc alla sar·ru por-
pora.
di !::lalcsia11i. ('OH in tei;ta i dm· nwmhri f11·l
Capitolo S1111niorc Hl'' .m.i l)un Uorr:, •·
Don Hil-1·,.ri, il f'rocuralor<· Gc11nal1• Don Ca-
,.lfflo e il Pu•t ulaton· Gt•m•raJ,, Don Orlanti,,.
i$
La porpora della carità
$
U 19. marzu, ft•~ta di San Giu1<1·p111·. 7:i" 1111-
.\\.ccompn!!m1,·u Sua Eminenza rhp.-ttnr,· •a- niYersario d1•lr:n-rivo dei primi ~nl,•~i,mi in
lt-,iauo J,·1 Cii" IJ011 O,rar \\'al,•11;,11.-la.
lt-:rra ril,·na. Sua .;;antità C;iu, anni :\\XIII
Ci fu ,-uhitu un comm11s50 :-t·nmltin ,li •a- lcnnc il pr,•11nrnmciat11 Conri-.toro ~1•~• l'tn.
iuti: poi rautn ,it-ll',\\rnl,a.osrialort• ,lt·I Cii,• Alrordinr ,..,,rn t1/II/IP< 1•,ca11u I utti >>), ri-
HIJ 111·,·sso il \\ ' 111i,·a110 purt/1 Sua Emi1w11za al ma,nu m·lla ~ala .•ollanto il Pal'" ,. i trenta

1.7 Page 7

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Ro ,nu
Sua Santità Glovannl XXIII
consegna al Cardinale Sllva
Il sacro Pallio,
simbolo della dignità arcivescovile
Canlit1ali pregeuti in Romn. Ad essi
il Saulo Padre rivolsf una alloru-
1.ione che toccò diversi punti d<>lla
villi della Chiesa. Elencò i nomi di·i
diN·i ecclesiastici chiamati alla dJ-
gnità cardinalizia f' chiest' agli Emi-
nentissimi: « Signori Cardinali, che
v<· ne pare di IJUeste nomine? ». La
rii,posta risultò affermativa. c Sua
Santità aggiunse: «Ebbene. con l'a11-
Lorità di Dio Onuipolente, d ei sant.i
\\pMtoli Pietro e Paolo i; ~ostra,
neiamo e proclamiamo Ca1·dinali cli
Santa Romana Chiesa: nell'OrclinP tlei Preti:
Giuseppt· Da Costa ~unes. Giovanni Panico.
ll1lehranùo Antoniutti. Efrem Forni. Gin-
,·anrd LanclÌlznri Hicketts. Gabri<>l1) \\cacio
Coussa, llodolfo Silva Ilenrfquez. Lc·onr Giu-
srppe Sucncns; 11eU'Ordine dei Di<lcn11i: !\\Tichclr
Ilrowne. Gioacchino Aruwlmo ,r. AJhareda ».
Frattanto i Ca.i dinali cletli attendevano
nellP rispetti\\-e residPnze l'annuncio df•lla uo-
nriaa. li Card. Silva si trovavu m'll'lstituto
:farri) Cciore ili via Marsala. Erano cou lui
gli Amhasriatori del Cile pre~so la Santa
S,·dr ,. la R.:pubblica Italiana: I,• LL. KE. i
)fousiguori Callori cli Vignalr e Ycnini. il
nost1·0 Rrttor Maggiore, il , icario Generale
dell'Archidjocesi di Santiago P altre autorhà
,, peri,onalità. LesRc il Biglietto di nomina il
Ili·ttor Maggiore, e il D..,ac•to il Vicario Gr-
nr•ralc> di Santiago. n Canlinal,· ringraziò 1•cr
l'onore concesso alla Cougrcga:r.ioue Salesiana
f' al CilP, e dichiarò che la porpora ~ignift-
cava per lui nn invito a rivestirsi del ros,;o
purpureo della Carità.
JI me rcoledì 21 marzo il Santo Padrf nella
Sala Clemcntina. alla presenza di un pub-
blico ris tretto. chiamò personalmente i neo-
Cardinali. Previa una 'triplicr genuflessione,
uno 1wr uno si accostarono al trono del Papa.
cl.e impose loro la mozzetta e la berretta
rossa. rivolgendo a ciascuno parole di con-
gratulazione.
Poi Sua SanLità, ri~pondcndo all'indirizzo
cli riconoscente omaggio ddl'Em.rno Da Costa
N un<·s, r>arlò dr! signi.fìcatr, 1li quclle inscgm·
di porpora. e dei meriti dei uuovi Porporali.
E dopo avr, dctto che i neo-Cardinali rappre-
sentavano otto nazioni, aggiuLLSC: « Entrano
a far parle del Sacro Collegio grandi Ordini
e Congregazioni Religiose di antica e di mo-
<lema fourlazioue: Bcnedrttilli. Basiliani. Do-
menicani, l\\Iiuori Francescani r Sale-siani. Tutte
queste Famiglie re ligio$e, l.l cui attività cul-
turale. pu~torale e missionaria è preclaro
ornamento ùt•lla Chiesa di D io. ancora una
,·olta hanno anch'esse i loro rappresentanti
nul Srnato della Chiesa, nella persona di loro
Ggli benemeriti e iusigni ».
~
~ N ella B a silica Vatican a
~
Con In solenne caimouia del 22 marzo in
San Pic'trQ i nuovi Carùiuali crc•ali da Gio-
vanni :X'( Il I nel suo qtùnl<> Concistoro 1icc-
vettero il « galero >> ro~so 1•d cntr:rrono a far
parle di pieno diritto del Sacro Collegio. che
att ualme11t1• annovcra 87 memhri.
Annunc ialo dal suono delle tromhr che in-
lonarorw la marcia dd Lon.ghi. il Papa at-
traversò in sedia gestatorio la Rasilica e si
sedeHe in trono, sotto la cattedra; i cardi-
nali anziani fecero l'« obhedie11za »: nuo dopo
l'altro gennfiessero dinanzi al trono e ric<'-
vettcro l'ahbraccio del Pontefice; gli avvo-
tati roncii-toriali perorarono le ra11Sc dei santi;
due Cardiu.nU diaconi presrntarouo al Papa H!l

1.8 Page 8

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con gli occl1iali: Efrem
Forni. massiccio, dal vol-
to soave; Juan Landa-
wri Rickette:, altissimo.
due metri di statura.
con la cappa grigia per-
ohè virnc dai frati mi-
nori; Ga11rielc Acacio
Coussa che, c~bcudo hasi•
liano ili Aleppo. conserva
anche da i•ardinalc J"alto
copricapo nc.ro dei mo-
n.aci hizautini. ,.. a.uzichè
purpur('a. porta la cappa
di un ,iola tenrlt·nte al
blu. ornata di due s1 riscc
hianche paraUeJe: il no-
stro cardinale Raul Silva
Ilenriquez, cli aRp1itto
giovane: Leo Jos1•f Suè-
neru;. alto e giovani!~;
Michele Browue. ritratto
ideale d,·l frate domen.i-
cano, con la cappa nera
sormontata da lilla man-
1clh-tta hianca d'ermel-
lino: Anselmo Alhareda.
minuto. con la cappa
tutta nera pcrchì- pro-
viene dai Il(•nedeuini.
La cerimonia durò po-
lfonur • 11 solè.nne corteo dei nuovi Ern..lne.ntissimi --Porpornti.
In primo pl.-.no S\\111 Eminenza li Cardinale Sllva.
co pili di un·ora. L'.1 folla
seguiva in. religioso ri.len-
zio. Ma quando il Papa
i nuovi porporati; iJ Papa i111posc sul loro p_ass~ uuov.imrnte &a le trihune, nessuno
capo il galero rosso. rautico e ormai simbo- riusci a co111enere rentusia!c'mo dei fedeli.
lico ropricapo cardinalfaio, dalrarnplissima Gli appla1.1~i scrosciarono fragorosi. E aumen-
falda e dalla minuscola rupoletta; i nuovi tarono triando si vidt' il Santo Padre fermarsi
Cardinali andarono, infine. a sedersi fra gli r ahhracciarc un prcla10 vecchissimo. Era
anziani l' questi ultimi li accolst'rO con uo il centenario monsignor Cariuci. che si mise a
allluaccio.
piangl"re. mentre il Papa, dopo l"abhTnccio.
Per la prima volta i giornalisti italiani e gli stringeva affcLLuosamcntc la ruano.
strani1·ri accncli Lati in Vaticantl avevano 1.uui Terminato il Concistoro pubblico, ebhe
t~hunctla tutta per loro. situata in un ec- luogo il ConcistOio scgrt~to, nel quale dopo
ceTit·nte punto di osservazione.
le cerimonir simholirhc del chiuder(' e aprire
TI Papa, !wduto immobile nella luce do- la hocca dei nuovi Prìn.cipi drlla Chie~a.
rata df'Jrahside. 1•011 la mitra gialla sul capo Sua Santità consegnò a ciasruno l'anello car-
e tntto ravvolto nel rosso piviale araJ.escato, dinalizio e assegnò loro il « Titolo », cioi> una
richiamava alla memoria certi ieratici vescovi delle Chiese più antiche di Roma. AlrEmi-
dello scultore Man-iù. I ventinove Cardinali nentissimo Cardinale Silva venne assegnato
di vecchia nomina. seduti sulle bancate, in- iJ titolo di S. Bernardo alle TC'rnw. dli' gli
dossavano cappe violacee sotto l'ermellino, tornò particolarmente caro. percbè tcuuto
pcrchè in tempo cli quaresima.
da] Cardinale Sarto. diventato poi Pio X, e dal
A questi personaggi centrali faceva corona primo Cardinale Salesiano. Giovanni Cagliero.
il nereggiare degli ot-1piti d'onore che gremi- La solruuc presa di poi,sesso d.-1 <( Titolo »
vano le tribune. Nella tribunctta più vicina avvcJUlC la domenica 25 marzo, festa del-
al PonLrfìte st'devauo, l'uno accanto all'altro, l"Annunciazionc. 11 rwovo Porporato, nel rie-
il pn:sidcntc d"Ir\\anaa Dc Valcra e il pTin- vocare gli cSCCll))Ì dri suoi illustri predecessori.
cipe Alberlo di Liegi.
si auirurò di poterli imitare e- di portare ai
J neo-porporati avanzarono neirOTrliuc di no- suoi diocesani i palpiti del grande cuore di
150 mina: José da Co~ta Nuncs, piccolo di statura, Sua Santità Giovanni "-.'\\.lII.

1.9 Page 9

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1;itt, i-dì ~Q mnrio. Sua Emin,•nza il Cnrdi-
n;.ilc Sih:a arridi da Roma all'at'roporto di
Caiwll,· poco primn di m,·ungwrno. Yt'nli 111i-
1111ti dopo cntmv11 n,•l cortile di \\ aldoct'o, n
linnco della Bai.ili,·a !li '\\hrin .\\u~iliatri,·1·.
1utta la popola,.ium· della cittaddln on1t•tiiana
nn nel ntt1•111krlo. !'-,·e•t' dall11 111a,~1·hina t'UIO•
zionalo I' pallido: !?lrò lo ~J!Uardo a rh1•drr,•
i rnri luo~hi. I.a banda ,ldl'Oratorio .:quilli1
lrionfaJ,.. fu 111·rompagnatn al palchrtto, ol-
1,•~tito a rid,1~~0 cli•lh !'tat1111 di Don Ho~c,i.
Il •un >'/ruanlo ,•rn luri<lo. « f.: c·ommo,.,~o! >>
-.11~•11riavauo tutti. Flm,./,c,. 1<11rri-.i. fiori. dm·
,lbrnt:-i di h1·n"·1111t11. Il Cunlinal!' ri"po~c
l1r1•,.,111,•nt1•. in manina allaliilt·, tranquilla,
a,;>10l11taml'ntr prh-a di r,•lo1 ira. Poi la0 1·iò
~civolan· rn·I 1li~1·11rRc> u1La parola d1e fu « il
111tJ1in1 condutturte » di tutti i ~uoi di:lc·ursi:
« ,•aritil » C'ioi• « nmure ».
! « Dio è amore »
N,•l po1m·riggio visitò l'An·h e,:,co"" cli
Turino. Sua E111i1u·nza iJ Canlinal,· :\\laurilio
Fos~nu. rhe 1u-l 1938 ra,l'va ordinato san•r-
ilutc ndla Ba~ilfrn di \\la.ria ,\\u,.iliatricr. Ri-
' idt• c·un c<1rn111oziom• lo studentato teologiro
inkrnazionalc della Crocetta, dove av1•vn
1'011111iuto i suoi F!Ludi teologici. Festrggia-
n11•11ti. congratulazioni: un'onda di ricordi
,,1emprrn, ano l'anima iu una ~ottili' ,;J;ra·
zio,u• di no:-tali;a e di ric•ouu~c1!uza ver"'o il
Signor,·. Al Circ,,lo Latino- \\111,•ricano d••i
cliicri,·i del Sud Auu-rica, il Curdiuale paalì,
cl,•i gravi prohlr111i che inromhono su 1111,•l-
l'immrnso conlim•nlt': soprattutto la penuria
di cli>ro e l'a,.•alto frontale d..t comunii;mo.
\\ eucrdì. 30 marzo, il Cardinal... arcompa-
grtnto dal Rrttor \\faggior,•. visitò i luoghi
nativi di Don llo11co e l'crigl'ndo bRnluiuio
dt•I Colle. \\ sera tf'nne la prima « buono
notti'» ai confratl'lli della ca~o Madri'. Fu
~t'lllJllir.e: racconti, epi~odi d,·I Concistoro.
E~prc~,-e la sua ammirazion,• ,. 11!·, ozionc 1wr
Sua Santità Gio, anni X)..111, i-u11ì huouo e
1tlfa11rinaute.
Il i.ahato 31 fu una giornata clr1Hcata all,·
Fi~lic- di Maria A11siliatric1.•. Ct•khrò mP,,a
m·lla loro Cosa Generalizia. Parlò prendt•nilo
lo ~runto dall' Eph,tola ,. dal , •augelo dt>I
p;iorno: dimostrò rorue Dio a·H•s~c prntl'tl"
l'innorrnza ncll'Anl iro Tcstanwnt.c, (rpi!'Qllio
tli Su~iuma, <lai uorue ebraico d11• signifh·a
«giglio») ma lt-cr uutarf' l'itnmrnsa e ~11-
11t·r.iorc tcnerezzn di D.io nel ì'.\\110,0 Tt·,ta-
l 'Qrl•f<I - Il conllale lnconlro di Sua Em. Il C,.rdln.tle
Fossati. che celebra ctuest'an.no U trentennio di ca.rdlna..
lato. c:ol nco,porporaro Sat...lilno fun.mo Su..-~. eh~ nel 1938
veniva orc.llna10 cacerdn1e <bi CMdlnale Ft>5$10
llll.'nto: Dio ama l"anima 1111rhc se col1w"ulc ,.
fa di tuttu p1•r saharla (1•pisoclio della tlonn.1
precatriN·: e< Nt>asuno I i ha rondannata? li•
rhiedc Ge,.i1. quando tutli ~i 11ono "<'O~tati. -
~canch'io ti rondanno »).
, La_spi"l{".=fo~,t - ronrlmleva il Cardinal,• -
e umc-u: /J1n ~ amori'.
In mattinata ,;sitò l'Istituto Pedagogit-o
Jnternazionulc « Sacro Cuort· » delle Figlit· <li
'\\faria \\u~iliatric1•. Il suo , ilio si illuminì1
tli gioia ,p1a111lo le pi1•culi,o,-ime drll'(l-ratorio
~li offriro1111 liori. Il Carclinul,• ha una pr1•ùi-
lt>zione P"r i bimbi. per i ragazzi. t><-r i dr-
holi. p(•r i po,eri.
i~
Il gran.de
~ omaggio aooademico
~
.\\Jle ort· Hl i festr~~ianwnti torrnro110 la
punta. Ci fu l'omaggio ac,'udenùcn, pr,•~cnti
Il' auloriLì1 ciuacline: il Curdùtale l'lluurilio
Fossati. il \\ c_.•ovo Coarliuton, \\lons. St,•fano
Ti..ujvella, uh" rapprcsentann· ci\\'ili, politiche 1;;1

1.10 Page 10

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Cardinal<', daJla nascita finn
al Cardinalato. l\\Iise in ri-
lievo gli stuòi fatti a Torino_
poi il suo insrgnamcnto nello
m1drntato tt>ologico diii Cile.
la sua attività di direttore, il
suo fervore costruttivo (sPnza
un quattrino in tasca costrnì
tm gran tempio na1.ionalf a
Don l3osro e un nuovo stu-
dentato teologico), la sua opl'ra
ca:ritath·a tome presidente
della « Caritas Cilrna » e della
« Caritas lntf'rrutzionalc » dt>I
Sud America: i1tfì11e la rapidis.-
;;ima carri rra ( l 959: Vescovo
di \\' al11araiso; dm: anu.i dopo
Arcivescovo cli Santiago e dopo
pochi mesi l"clevaziouc alla
Cardinàl SUvn, con la paternità eh.e g.11 è cara1-
teristica1 ~•intrattiene col ragazzo che g_U ba. porto U benvenuto oella
Cas-a Madre a nome del èompagnl
porpora cardinalizia). Poi lesse
il te6to de l discorso -pruHu u-
ciato dal Cardinale a Roma
nell'atto d.i ricever<' il d<'Crl'to
e militari. Il teatro era gremito; a .fianco di nomina. Signore, - aveva concluso il Car•
dt>I palco si ergevano due mazzi cli grandi dinalP - Ttt sai tullo, T" lo sai d1e io ti amo.
bandiere d.i tutte Jp nazioni.
Qua11do entrarono i due Emi•
Ì.,,,.........,.._...,.,,.~..............-... ' ....,..,,......,,,., .,,....,,....,.,,.....,_.,.....,.,,.,...-,,...-,,.__,._.,,._,..,,.l
ncntissimi. l:!Cfuillarono gli
applausi e le note della banda.
Ed coco avanzare tre gio•
vau.i vestiti da guardie i<viz•
f "Mio Dio
J
\\
e mio
Tutto!,,
I
Ouendo Il Cardinale Sllva ricev&tte il De-
!
crelo di nomina all'allluime dlgnilò, e,clom6,
zerc soneggendo la han· {
Quale la risposw a tanta àeg11a.zio11e Il a tanta grazia?
dfora papale. La bauda suonò
rinno pontificio e il puh•
J,Uco ai rarcolsc in religiC\\so
~ilcnzio. Poi foco segujlo
l'inno iLaliano mcntrP altri
tre gioYani in divisa, Orfani
All'inviio del Signore, fattomi da.I Suo Vicario, lt
\\
J'
{ servirLo più da dcin<I, ad essere più unito a Lui nel fo-
{
i:oro apostoliro. la mia risposta non può essrre rhe u11n
\\
I
I
sola: « J\\,lio Dio e mio Tutto!».
« Tu sei il mio Dio: Tu sei il mio Signore. ed io po•
)
Mi Carabinieri, pre'!entava-
no la bandiera italiana. Ma
<111ando in immediata s11eces•
sionc fu oautato iu spagnolo
!'iwio del Cile ila tntti i
70() rngaz:,;i. e tre giovani
111 nostume cileno fecero svt·ll·
u,larc la bandiera uazionalc,
(
rero uomo che sono l'og_!!,etlo clel Tuo delicato e possente
amore, che sono pers1>g11itut<1 da/"1 Tua pr"dilezione e
\\
I
{ dalla Tua caritcì, mi trovo nella necessiuì <li ri!ipondere
col mio piccolo amore umano.
1
}
\\
Ardere mii/a jìtirnmc, del Tu<1 an-wre: dedicare n Te,
al Tuo sèrrizio, nella persona degli umili e dei bisognosi,
nella prrsona dei figli rhe T11 mi /zai dato, Ltllle le mie
l
il Cardinale, ,, uon lui i;olo,
bl commosse.
S<·guirono i vari uwnfri
J,•1 LraLLenimenLo diretti da
\\ povere forze umane, sacrijìcare s11ll'altarc del Tuo pres- {
1 sa11te amore tutta In mia vita e darmi, come il Tuo Corpo I
}
Santo, a tutti gli affamati di questo mondo, deve essere !(,
\\
I
} mia umile risposte/ alla Tua possente e/riamata di quest'ora». \\
Don Marco Bu11gioanni.
\\
Aiutatemi. carissimi confratelli e amici, a rit-estirrni dell<i \\
li presentator<' Franco Ro-
berto ne faceva brillante•
rnenle di volta in volta il
f\\
rossa porpoSra dell'amore: a corrispondere con una dedizione 1
totale alla anta Chù•sa, a Gesù rit•ente in noi, alle sue
coll,•gamcnto.
I amorevoli.çsimr ed infi11ite protte di ctrrità; a ripetere a 1
[I Heuor .Maggiore tracciò } Lui tutti, i giorni della mia vita, all'unisono con Pietro il )
.. ..... un ~ommario della , ila del } Pescatore: « Signore, Tu sai tutto. Tu sai che io Ti amo!». i
...., , ,...., .....,,...............,,,........... .,,,..._..,...._..,....,.,...\\.,...,,. ----.,,,..
................., ... .,,........ J
lri!! (sopra) 11 primo saluto della Casa Madre al tmo C.-,rdinale Salesiano S. [m. Raul S1lva /a/ centro) I Cardinali S1lva e Fossati e le allre Autori
durante II canfo dell'inno nazionale del Cile (sollo) Un aspello del lealro d1 Valdocco duranle il solenne omaggio acca;!emico al neo•Cardinale

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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2.2 Page 12

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2.3 Page 13

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S « Lei, Eminenza,
1 è avvocato come me"
~rguì la rie-vocazione della
,ita ùel Cardinal,• allra,erso
la proiezione cli alcune foto-
grafie; lo si rivide fanciullo.
pretu novello, v1·scovo u car-
ùinull', La rievocu11:ionc pr!'I',,·
lo ~punto dagli Araucani. an•
tiehi abitatori d1•1lt• \\nclc. .-he
in t,·mpi remoti attendeYano
1111 •t•gno mi~tc•rio,-u. una « co-
nwtu rnssa » clw avrebbe por-
taLu al loro popolo la ,;a(vezza.
I « Pueri Ca1ltnr,·,- )> d,·1-
l'a~piranlato i,alr,-iauo di Ca-
ndii ,•,,rpiirom, ~• urwndamt'llll'
I'/nno tilfo ,\\olle di B.,,,thov1•11.
L'avvocato 01 ozio Quagliu,
a nom,• dei C1lopc>ratrni e dt>ll1•
Or!!1111izruzioni laicali ~ate~i.m••
riH,l•c• alr.unc• parolr di augurio
al C.irclinal.. d,•11.a Carità; « Ll'i.
Emi,lC'nza. u,.., ocarn coow
mi·... ,tu ba rimmdato a di-
frnd,·n· Ji, 1·011~1• u11u111c pc•r
cl,•clfrarsi u11icauwnt1· alla cau~a
ùi Uio! fortunatn h·i!. .. ».
Un raga;1,zo dt•ll'Oratnrio ~a-
lesiano deTia '-rorrtta. aceom-
1•a~11ato da rliitarr,·, e!.eguì 1111
l'!llllu cilt>no; /,'orrliidea rossa.
S,·roruln la leJ!IW•1tl11 arauC"ann-
dl1·nr1 l'orchi1l1•a rn,.sa (fior••
r•·- nn1-ional1•). rnn~-,n a tra i
111li di porpora Lultt• Il' lacrim,'
cl,·i po, ,·ri. I ."applicazio1u- al
Cnrcl. Silva - rlic lia com,•
l'rogramma « Porl11n· il Van-
~.-lo ni po,·eri » 1, nt>llo stemma
,w,il motto « Caritas C:/,ri~ti urt,rt
» - rorre,,a farill'.
~,•guì una rin cwuzitmf' ddla
vi~ionr di Tion Uo~ro in rui
il Santo av,•, a t~o11templato lo
i;, iluppo dellr op\\'M' salesiaiw
•••••••••••
(a i/ritta, ◄l<1ll'alto m b,,.111)
'l'or•lm, - La b~ndll mWllc:ale della
Ca.a Madre dlreua dal M0 Lam•
berlo acco.mpagnA l'Inno del Cile
canl~to nella lingua on1(1nale dal 700
alllcvl. I "Putti canton,,; .. lkl
no.tro A..plrantllto di Canelll (Asti)
han.no rallegrato l'om1tr11lo al Cardi·
nato con Onls•lmc ei.ccuzioni poli
fonlcho, Noi l(rancle omagirlo
accademico un Jruppo di cantori,
accomp,111natl da cbllllrre. esegulsco
Il canto cileno "L'o..:bldea rossa".

2.4 Page 14

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E il Cardìnale:
- E chi più di voi l"ba dcino? Non ve lo
sentite in. ruore 1•he v'opprime, chf• v'agita,
che uon vi lascia stare, c che nello stesso
tempo vi attira e Yi fa presentire una spe-
ranza di quiete c di consolazione?...
L'effetto fu tuie che ohbligò ruditorio a
trattenere il respiro.
~
~
f~ « Catturato
da Don Bosco»
To.-lt11> - Uno del numeri più gus13l1 dtoll'accadcmia
al novello Cardinale ru l'adauamruuo scenico dell'ln·
con1ro dcll'lnnominato col Ca1·dlnale Federico Borromeo.
A chiusura parlò il Cardinale. Rievocò la
storia della sua vocazione ~all''<iana. Suo padre
e:ra stato educato dai Gesuiti. Una sera a
Santiago, tra amici univer.,ilari, il giovane
Raul discuteva sui diver~i ordini rtligiosi.
Un amico gli rivolse nna domanda imbaraz-
zante: « Pcrchè non ti fai salPsiano? ». L'uni-
versitario Rau.l Silva gli rispose: « Pnchè non
li conosco... F. poi. pcrch;. non mi piar.oiono ».
lla quella domanda - di;;se ;1 Card.in.a.le -
mi ritornava come la frase di Lucia all'Innomi-
nato: « Dio prrdona molti• cose per un'opera
di misericordia ».
Alcuni giorni dopo. il gio,auc Raill avvirinò
i Salesiani e ne fu soggiogato. Sua 'Eminrnza
usò una parola stupenda; tlisse: Fui Nltlurot()
do Don Bosco. Ne .lesse la vita, se ne entusia-
smò c fece suoi gli id,,a]j dd Santo. Da
mosse il filo provvidenziali' di Dio nc>lla sua
vita sacerdotale ed episcopale.
I1
I suoi preferiti
a Santiago. a Yalparaiso, a Pechino. Val-
paraiso e Santiago sono le diocesi dell'apo-
stolato episcopale di Sua Eminenza. Gli stu-
denti sudauu•ricani e asiatici dd Pontificio
Ateneo Salesiano supnarono se stessi nl'lla
wessins<·c11a.
Un breve inten·allo di gioia folcloristica:
gli aspiranti di Cauclli eseguirono UH cantn
napoletano a piì1 voci. Semplicemente dcli-
viM1(1: varia, a di Ciccrenclla che « teneva un
wardino e l'annacquava con J"acqua e col
vino». Sul fonde> corale ùomina~a la voce
bianca di un piccolo cantore: parl'va llll
flauto e cantava: chislo è u giardino di Ci-
cerenella.
fl pezzo forte della serata fu la ricostru-
zione i,cenica di una cplebre pagina di AlPs•
sandro Manzoni nei Promessi Sposi: l'incontro
tra il Card. Federigo e l'Innominato. Reci-
tavano gli attori della .RAl di Torino:
- Dio, Dio. Dio! Se lo vedessi!- Se lo scn•
tissi! Dov'è questo Dio? - chiedeva l'Inuo-
150 minato.
Domenica 1° aprile. C.1elo tc>rsissimo « come
Eullc Ande nei giorni di gran luce », cornmen•
lava il Cardinale. Torino era cLiusa nel Yen•
taglio dei monti bianchissimi di neve. li Cnr•
dinalc celebrò in Basilica la Messa df'lla co-
munità per i ragazzi. Poi fece il dono della
sua prl'seru:a a varie Case salc:;ianc dei ilin-
tot'Il.i. A mez1.ogiorno ci fu prnnzo in comuni;
per tutti i confratelli di Yaldocco. TI Retlor
}laggiorr nel brindisi rinnovò al C:ardinall•
i voti più profondi del cuore. Parlò in i,pa-
gnolo un parroco di Santiago. Sua Eminenza
ringraziò: fece l'elogio del clero <lolla ~ma Dio-
cesi, un clero poverissimo. tutto dl'dito al-
l'apostolato. Ringraziò i confratelli. Poi di~sc:
Pote1•0 essere rirco... Ho prl'frrito farmi po-
11ern, per parlare ai poveri... 1 ragazzi e la
gente rtmilP saranno semprt' i miei pr~f'1Jri1i.
A sera, n l'l.la Basilica di Maria Ausiliatrice,
a tutti i ragazzi e co11fratrlli 1iuu.iti, il Cardi-
nal<' dette la « buona notte » dcll'adtlio. Cari
ragazzi - disse - ricordateui: l'unica nostrCI
ricchezza ÌJ /"amore.

2.5 Page 15

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I Cooperatori Salesiani dei
sette Cenlri della città di Ca-
racas ( Venezuela), risponden-
do all'nppello lanciato dal
Successori' di Don Bosco nella
lettera di rnpodanno. hanno
voluto .fimii promotori di una
iniziativa che ha incontrato il
massimi> jtu•orl': fa SOtl0$Cn·
.ione del « mattone per il
Tempio <lrl Cnllf 11011 Tio-
sco ». NPI giro di appena
due mesi hanno rarrolto una
prima offerla di 400 dol-
lari, dando il ,,ia ad una bella
gara tra cooperatori, ex allievi
e dl'l'Oti tilt/ Santo. che non 1•0•
gliono rimanere assenti ed
esrlusi da 111110 il bene che si
compirò nel Santuario.
l,n noti::ia ci ha richiamato
un romr,wventP i>pisodio arTe•
nuto circa cmto anni fa mentrl'
si costruiva il Santuario di
Valdocco. episodio rhe destò
la commossa meraviglia degli
stessi operai mldetti ai lavori.
Ormai la costrozfone èra
siunta al tetto. si era ultimata
la 1,olta e restava scoperta solo
l'aren che dovet·a essere occti•
flfllli dalfo cupola. [ n pouero
riuenditore di frillta ern sreso
n Valdocco per rmdervi fo suo
merce. fpe11du i:isto la mwva
rlii11S11 in c·ostrw:ione " ar1111do
.çaputo che la costruiva in onore
tiella Afo1/on11a 11n preti> po1i1>ro
ron le o.fJerte dri buoni. t'olle
a11rh'1>gl1 portare il .mo ron-
1rib1tto. Chiamò il direttore dei
i<n:ori I' gli ron.~egn ò t11ttt1 In
.ma .fruita perd1è la dividesse
fra i murar.ori. i olendo poi, se-
condo la sua e;;pressiorlfl, fare
le cose l'Ornpl!'te, .~i fecr aiutare
1)_ mettersi, sulle sprille una
grossa pietr/1. e s'incamminò
sii per i ponti. Sotto il f{.flll!I'
peso il buon l'ecrhio tremat•a.
mo ff,li pareua fe[!.gerr, per il
jìne chi> si rra proposto.
Giunto in cima, depos11 il
snsso e tutto allegro esclamò:
« Ora sono contento perchè
spero di. poter partecipare in
qualr.he modo a tutto il bene
rhe sifaffì i11 q11e.•tci rhiesa ... ».
1.erto il b,a,.'uomo. per quanw
111timista nelle sue pre,,isio11i,
non at•rebbe mai immaginato
quale centro irradiatore rii
« bene » nell'ltalia e nrl mondo
sarebbe dit-e1111ta la diit>.ça
Mar/re dei Salesiani.
E:. il pmsiero l'spresso ,lai
nostro vencrnto Rettor ,'111g•
giore nella lettPrn di :-apodanno:
« TI Santuario del Colle Don
Bo.~ro sarà il montune1110 della
devozione e della ge11erositcì tlei
mMtri rooperntori, 11lli<>l'i ed
rx allievi. dei rleroti del Santo
r dei milfo I' mille amici 110.~tri,
eh,, ,orrauno rendersi propizio
Don Bosco nelle loro imprese
e nelle coutiugenze della vita.
<'olle l>t>n llos••u I. Jsti) - L'Economo G<!nèrale, Rev.mo Don Fedele Giraudl,
prende visione del Lavori del Tempio a San GJovannl Bosco,
all'lnlzlo della posa del ferro di armatura del primo zatterone dl fondazione al camp:mlll

2.6 Page 16

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Monsignor Ferdinando Prosperìni, Consulente Eccle.
siastlco del Segretariato Moralità, presenta questo
organo di coordinamento indispensabile per un'azione
efficace al fini della ricostruzione del senso mo-
rale e della repressione del malcostume, che sono
I due fronti della « campagna per la difesa della
moralità » proposta al nostri Cooperatori. Siamo
certi che saranno numerosi I Cooperatori di tutte le
categorie sociali, che si presenteranno ai Segreta-
riati Moralità diocesani e parrocchiali per avere
un pos1o e una responsabilità nella santa battaglia
I lrttori drl B1111Plfirl(/ S11/~siuno non !;i sa-
ranno cerlo allarmati per il tono batta!!Uero
drll'arLirolo. eh.- uri nuwero di ft•hLra:io fa.
ceva \\'l'O alla « campagna d,·lla m()ralità ».
bandita dal Rt•, .mo Rctlor \\laggion•.
Esso ì•, in fin dei conti, il « ((,no » del \\ an-
a gdo. prr tiualc il mondo r 1Ul campo ili
llallaglia (r quanrlo non lo è :slato ?) in cu.i il
b1.:11c rd il mali' ~ouo in perprtno contrasto.
li bcur trionferà eertameutc. pcrchi'· la sua
can~a ì· la t•au;,a di Dio. ma no11 s<·nza vittime
e senza ro, ine. Ciò dw importa è mettersi
dalla ,,arte di Dio. prr av1•r partt- al suo
trionfo. È appunto rapprllo. che <' stato lan-
ciato alla <<falange» di ,-oloro. rh1• si gltrriauo di
appartP1H•re alla Tt•rza Famiglia di Don Bo,ico.
Essi ,;;ono vnamcuLc. come ,iono ,;tati chia-
mati. una « falange »: clw, se av1•s11r co~demr.a
della propria forza ,. la usas1:1e con unità di
158 iutcnti e concordia di azioni!. raggiungerrhlw
risulta□ derisivi e• di inralcolahilc- purtala.
Tanto più che non si tratta cli una forza prr-
8rutr soltauto nrll'uuo o ndl'altro srttore drU;t
vita sociall·: i Cooperatori Salesiani, appunto
per il respiro immc-nso chr ha dato alla fiua
opera Don Bosco, sono numerosi,simi in tutti·
I,· catrgorir. in tutte le classi, in tutti gli or-
dini: così fra coloru che bagnano col sudore
della propria fatica il pane quotidiano. comi'
fra quelli clw con la loro intcl1ig11nza cd il loro
spi.cito di iniziati--. a muovono i pii1 11o<lcroi,i
inl!'l"anaggi dell"indublria. del commer<'ÌO. ùel-
f"economia. Sr 11c trovano 51.lile cattrd.rl' rlj
tutle IC' scuole. nelle forze armate. nella wa-
gi;,tra tura. nl'I Parlanwnto: uomini e donrn.'.
che hanno ndla , ila pubblica lr più alte re-
,;po11sahilità o le più modeste funzioni.
Forse nrssun"altra orgau.izza;,:ione ha prontR
fo_rzi• così cospicue e così qualificate per la
buona battaglia. Però... le forzf' non servono.
se n•f'tano inopert►sr. E non Rervono urp-
purc. o non raggiungono risultati apprezza•
hili. Re lavorano scuz'uriline, Be11za ilisciplina.
6{'UZa ;,trategia: insomma. senza un nwtodo
ed un coordinamento.

2.7 Page 17

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r;.;:~~
( di coordinamento
A questo punto il discorso si farebbe piut-
tosto difficile; ma, per non complicare le cose,
vogliamo limitarci, almeno per ora. a presen-
tare un organo di coordinamento, che cre-
diamo ulilissimo, anzi indispensabile. per la
ricostruzior,e del sens-o morale e per la repri-s-
sionc dri pul;Llid disordini. Sono i due aspetti
di questo apostolato.
L'organo di coordinamento è il « Segreta-
riato per la difesa della pubblirci moralitrì » o.
più hr<-vemente, il « Segretariato per la mora-
lità », che ha un'organizzazione ceritralc a
Roma per l'azione sul piano nazionale cd
un'organizzazione perifcric11 attraverso i Se-
gretariati Dioces(lni. ognuno dei quali opera
nell"ambito della rispettiva dioC<'l!>i.
È intuitivo che il Segretariato Centrale ba
rapporti diretti e frcqut•nti con i Srgretariat1
Diocesani. che ricevono da esso informazioni.
materiale di lavoro. consigli e 1natiche diret-
tive. Ed è altrettanto evideutt' chr il S1>grc-
tariato Diocesano si condanna quasi all'ina-
zione, se non ha corrispondenti in tulle le
pa1Tocchlc. ,\\n.zi nelle parrocchie. che hanno
una nole,ole efficienza (ce ne sono Ul'Ì grandi
agglomerati urbani che hanno dcfine di mi-
aliaia di anime) wL e< Incaricato» o « Dele•
~alo » yarrucchiale non basta. ma ha bisogno
di essere circondato da uno ~tuolo di collabo-
ratori. clic costituis cono t~o11 lui un Segreta·
riato o Comitato Parrocchiale. organizzato ili
maniera analoga a quello diocesano.
pegno - e quanto grande e quanto urgeut,'!-
di tutti i laici. che sentono il ùovcre e la no-
bihà di collaborare cou la Chiesa nell'opera
della salvezza delle anime.
Quindi ogni giorno più i Segretariati ai
vanno afl\\:nnando come organi delle Commllf'
dell'Apostolato dei Laici (generale, dioL·esa11e <'
p<rrrocchiuli). cioè coruc organi coordinat(lri rli
t1Llte le forze cattolicùe per il conser,,ruimento
de.i fini specifici, che sono loro propri.
Da quw1to detto risulta chiaramente quale
debba essere la struttura organizzativa d1·l
Segretariato per la Moralità: lo dirigr una
pe,rsona - ordi11arianwnt1' un legale - che
ahhia particolare competenza P sensibilità per
i problemi del eost11m1>, ron l'assist..nza spiri-
tuale di un Cons11lP11.te EcdesiaE.ti<-n e 11<·
fanno parti- i r.ipprt'sentarrti qualificati (quin,li
scelti 1>spressament<') rii tutti i Rami e i Mo-
vimenti ùi \\zinue Cattolira e dcllc altr1• Or-
ganizzazioni di apostolato (come le Lnioni dPi
Cooperatori Salesiani, i 1'frz'Ordin.i. lr Con-
grr,,.-:azioni )lariane. ccc.). nonchè allrn per·
Maria
Ausiliatrice
Il giorno in cui
, Coopera/or, salesiani
e I d1vo/1 della
, Medonne di Don Bosco i
sono /11/11 pellegrrnr a Valdocco,
almeno col desider,o
e con una fervente Comunione
Dicevamo che il Segretariato per la Mora-
lità (in tutti i suoi gradi: centrale, diocesano
e parrocchialt•) è un organo di coordinamento
delle forze cattoliche, che operano in questo
delicato r<l arduo settore. Poichè è un organo
delle Giunte di Azione Cattolica (centrafo, dio-
cosa1UL e parrocchiale) è evidente ohe esso
coordina innanzitutto i Rami cd i Movio1enti
di Azione Cattolica. Ma non soltanto quelli.
L'A:rione Cattolica è una delle form<' (in Italia
forse la più fortemente organizzata e la più
diffusa) di apostolato dei laici, ma non è la
sola; mentre la difesa della moralità è im-
CONCERTO E VEGLIA SANTA la sera e la notto d3tla vigilia
dalle ore 0,30 alle 12: Sante Messe
Ore IO: Grande Pontificale celebrato da S. Em. Rev.ma
Il slg. Card. Maurilio fossati, Arcivescovo di Torino.
Ore 15 e 16,30: Solenni funzioni Predica - Benedizione.
Ore 18,30: Vespri Pontllicall: PROCESSIONE Benedizione.
Ore 21,30: funzione di chiusura, CONCERTO
Domenica 2 7 maggio
ore 16,30: Conferenza ai Cooperatori salesiani
e la Mena Ponll"cale sarà trasmessa dalla RAI
151)

2.8 Page 18

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11 Ì t l 0 0 U 4 - f f
sone che, anche senza
Il <>onvegno del Sa<>erdo1i Decurioni
cora più pochi, com·è lo-
essere esponenti di alcuna
e Coopera1orl, presieduto dall'Eccel-
gico, i Segretariati Par-
organizzazione, possono
lentissimo Arch·c&<;oyo col •uo Auolliare
rocchiali.
dare per la loro forma- ~~~~­
Nella maggior parl('
zione cristiana. la loro
delle diocesi vien meno
conoscenza dri problemi morali, la loro au- la funzione di r.oorcli-namr,nlo, rhe è propria
torevolezza o le rcsponsahilità ili c-u.i R0110 del Segrrta1iato, perchè... mancano le forzr
lnve$litc, un valido eontrih11to di esperinLza, da coordinare. O, meglio, le forze ci sono, ma
di ]>Crlsino e di azione.
prr un malinteso « spirito di corpo » non si
La pratica insegna cl.1c. oltre i legali ed i laFciano coordinare ed agiscono - sr agi-
magistrati. gli insegnanti di tutti i gradi, 1 scono - in maniera slegata e perfino con-
medici, gli ufficiali e<l i funzionari in congedo, lradditoria. Il Direttore, ordinariamrnt e tlil
i dirigendi cli azienda. ecc. sono demrnti pre- professionista che dedica a questo apostolato
ziosi nrr i Segretariati ed è' appunto quando i ritagli del suo tempo libero, è-. magari, am-
si p11ò contare sopra una rosa di collaboratori, mirabile per il suo spirito di i.nizi.ativa e la
ognuno <lri quali può agir1• in un campo di sua sua abnegazione, ma... fa per uuo, mentre do-
spcrifìca competenza e nel settore sociale che vrebbe avere a sua dispoRizionc una fiLtn
gli è proprio, che l'attività formatira (si tratta schiera di apostoli esperti e fra loro affiatati.
b0prattutto di «formare» la pubblica opi- Siamo degli inguaribili ottimisti se sprriarno
nione) e rPprl'ssfra dei Segretariati raggiunge che queste pagine suscitino nuovi e coraggiosi
dei risultati apprezzabili.
combattenti per la difesa della moralità? Ci
auguriamo di sapere fra poco che ai Segreta-
riati Diocesa1ù e Parrocchiali si sono pre~f'n-
~
~ I segretariati
tati Cooperatori Salesiani di t11 ttc le categorit'
sociali e - pt'rsonalmcn.tc ed a nome dellr loro
organizzazioni - l,anno chiesto di avcr4-~ un
posto ed una responaabilità udla &anta bat•
~~ taglia.
Si tratta di salvare le anime dal fango pe-
stilenziale, cht' le ammorba. Le animr! erano
:Nessuno meraviglie,rà <li sapere che i Se- l'ansia ed il tormento di San G-io-varutl Bosco:
gretariati Diocesani, che hanno una simile ~e uon 11c siamo presi anchi, noi. a che serve
160 struttura organizzativa, sono... pochini ed an- essere << cooperatori » ddla sua Opera?

2.9 Page 19

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CONVEGNI DI COOPERATORI SACERDOTI
A CAGLIARI
Si tenni' il 1 J. febbraio ed è
il primo che hu lrwgo 11el-
/'Jsola. U presero parte nu-
merosi Sacerdoti appartenenti
a t•orie Diocesi sarde.
Il ro11fl'renziere Don Pietro
Brorardo porli'> sul tema· At-
tualità clt>IJ'Oratorio.
, li/a Lrntta;ioue. che ai•ei•tt
rippassionaw 1111/i.fece seguito
una interessante r.0111•ersazione.
bast1111 specialmente su scambi
di esperienze (parlarono coloro
che avevano iniziato COratorio
purrorcl,iale sull/J stile ,çale-
siano) e su domande circa lii
ma1iiPra di risolvere il pro-
blema dei locali, del person<!le
e_del~a ecl11mzione dtgli omto-
nan,.
S. E . Mons. Paolo Botto.
Arcfre.çcovo rli Cagliar-i. Coo-
peratore Salesiano, ascoltò gli
ìntervmti, poi rfrolse la sua
parola chiarificatrice ed 1•sor-
1a1rù:e, chi' si può riassumere
rosi: Sifacria, e a tutti i costi,
l'Oratorio:" si impari 1ln Don
Bosco e dagli altri grandi Edu-
n catori santi a JUTlo bene.
Delegato Tspettoriale Don
Butwrelli poi t'lllle dare una
risposta ai presenti che si di-
rhiaraTfmO preoccupati dr/la
mancanza di perso,iale. Don
Bosco, egli disse, aveva gièi
prol't•eduto a questo problema,
fondando la Pia Unione dei
Cooperatori Sale.siani. ,: cui
membri hanno come scopo pe-
culiare l'educazione della gio-
11entrì. Ù1t Parroco i/ quale ro-
glia fare un Orato-,io con lo
stile I' lo spirito sc,/esiani, furi-
dllndo la Pia Unione ha i coo-
peratori della sua opera.
Si parlò anrhe della stampa
P .<i fere la pre$e11tazione di
Mnidiano 12, di mi si diecle
ropiri ai presenti, esorumdoli
ad iniziare una ri11encli1a in
parrocchia.
A PIACENZA
li co111•egno. rhe ebbe Iuo.!.{o
il l " 1TU.1rzo. fu onoralo dalla
presenza dello stesso Ecc.mo
Arcit-escot•o 1\\lons. Umberto
Afold1iodi, dpf Ve.çcorn 111si-
liare S. E. Mons. Paolo Gliiz-
zoni e dal Direttore Genemle
dei Cooperlllori.
Anche qui il temei della gior-
nata dove1•a esserfl quello de/-
l'Oratorio. Doa Favini parlò
dell'Orat.orio come« opPra fon-
damentale rlPll'apostolato e del-
la pedagogia parrocchiale » e
ne illuminò il giusto concetto,
ricordando che per Don Bosco
l'istruzione religios11 è il .fin.I'
principale cli!ll'Ornto-,io: il re-
sto dei•e solo averi' ragione di
me:.zo quale allllltamento ai .u,io-
rani per farli inter-11enire.
Trattò quindi il prnblemn
vivo dell'Orat11rio porrocchialP:
il personale. rhe e.çige una for-
mozione p11ziente e 11ru1 cura
costante. allenandolo all'apo-
stola,o gioranila, e addestran-
dolo in pari tempo ,ml pian.o
peda,!l;ogico e pastorcile. D11n
Bosco trovò l'11iwo indispensa-
bile nei suoi primi Coopern-
lori. do S. Cius!'ppl! C11Jasso a
tanti signori e signore che si
prestarono a fare catechismo,
scuola e assistenza. Così anco,
oggi i Cooperatori salesiani
po.çsono direnwre i t•alidi col-
laboratori ,lel parroco nPlla
vitll dell'Omtorio.
Il 2() tema fn una presenta-
zio11e delltr Pio Uniom• dd
Cooperatori Salesiani, fwtn
dnl Dell'gato lspe1toriale Do,:
Vignato. che ill1i,ç1rò in bl!lla
sintesi l'orif!,ine. il "prngramnw,
lo spirito tlt>i CoopPrntori.
Fornì poi le nozioni pratiche
ptr Il' isrriziorri indii,idunfi Il
p!!r il fun=ionamerito di e-i1Pn-
111ali gruppi parrorchioli di
Cooperatori, dicendo pratica-
mente com.e possono collabo-
Tllre 1'011 i Sarerdoti della par-
rocchi11 nell'insegnàmento del
catechismo e nelle varie attività
proprie dell'Oratorio, nelle vi-
site agli i11fermi. specie se lon-
llmi, 11e/fo pulizia e ripara-
zione dei pnramtlnti sacri,
nella cura delle i-ocazioni, nel-
l'assist1mza ai gio(•ani appnm-
disti e nella d~lfu.~ione della
b11on(I iitampa.
. 1lla .fine il Direttore Gene-
rale dei Coopertllori pr6Sen-
ta1•a l'omaggio deroto del Rettor
Maggiore e su.o a S. E. l'Arci-
11escot10 Il lo l'SU11de1•a a S. E.
_Uon.~. Ghizzmli e a tutti i par-
tecipanti, f11rentlo voti che la
vis!iuta unione di ideali e di
inte11ti possa lrodu-,si nella
realtà quotidiana.
Chiuse l'adunam:o S. E.
l\\'1ons. Arcivescovo, che volle
esprimere il suo paterno com-
piacimento per q1u1n10 aveva
udiio e visto, e ri ngra-ziare i
figli di Don Bosco per un così
bello i,1contro.
161

2.10 Page 20

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1!: prossime la data in cui realizzeremo
il nostro Pellegrinaggio in preparazione al
Concilio "Ecumenico.
Le iscri:,iorù banno 11uprrato in varie T11pet-
torie ogni più ottimistica prev:isinne. Qnnl-
('una sarà prcsC'nlc con più di un migliaio
di pellegrini. Anche da varit> Na7.:ioni
d'Europa vrngouo confermali grup11i tli
pellegrini Cooperatori.
FPne ora la preparaziom•. la CJ1iale dcv'es-
srre. prima chf' lt►gistica, esst't1zialmf'nte
spiritualr. Il nostro è un pellt'grinaggio.
non lilla gita turistica, t~on scopi .-pirituali
ben definiti e con mì-tr eh<> servono ap-
pnnto a tali 11copi.
I giorni che prececlcrarmo la partenza, lo
~tesso viaggio che cì portnà a Homa,
tutto clevr iwrvire a prcpa1 arf• gli animi
a , iveri' intensamente e pro6cuam,•nte
quelle « giornate ».
Oguuna di csst, anà ,ma sna caratteri•
~tica, una sua intenzio1te: ('i t<arà la << (;ior-
11ata Sal(•siana». la « Giornata Papale »,
la « Giornata .\\lariana». Tutto convogliate>
v,•rso il grande evento che ri chiama a
Homa: il Concilio Eeumcuico.
n lìhrf'tto che verrà di;.trihuito ai pelll'-
pini sarà un'ottima guida pratica per vi-
vere lo 8pirito chf' animerà le giornate d,•1
Pcllegrin~~o.
11,2 Ci troveremo a Roma da tutte le rc-gioui
rritalia e da varie nazioru d'R11ropa. nel
grande Tempio di Don Bosco. 11uindi i11
S. Pietro, 11n.iti ai piedi del Santo Padre:
e a Pompei, nel Santuario della Regina
dfl SS. Rosario. coronand<> il mese sacro
alla Vergine nella sua Casa.
I.o « Giornate rli Pregbiera » per il Con-
cilio Ecumenico, indette <lai Hettor Ma!!•
giore. saranno giorni in cui ai Coopera-
lori che pellf'griueranno a Roma I' H
Pompei !'i unirnn.no spfritualmente i mcm•
bri della triplice Famiglia Salf'siana in un
coro unico di prl'ghicre e di s11pplirl1e pn
il felice esito di qncll'avvrnim!'nto che t!
in cima ai pensieri df'l Pa,lrt• Comun,:.
Le due tUfl.e del Pell.-grinaggfo sono 1,rn
noti·: noma. la sedi' del Vica1io di Cristo,
dir esl'rcita qn) cuorr di ogni cattolico
un fa_;,cino e lilla forza di attrattiva unica
al mondo: Pompei. la Città ,lt-1 miracolo
mariano. la Città del Rosa1·io. rol suo
compk·sso cli opere r.-lipose e caritat,iH.
tanto popolare in Italia e ll"I mondo,
anchf' attraverso il diffusissimo periodico
·• Il Rosario r ln Nuo1•c1 Pompt1i ".
t proprio a propo~ito un episodio dw ri-
guarda il nostto Don Bosco e il Fonda-
tore del Periodico, il @crvo di Dio Bar-
tolo Longo.
TI Santo non Jlelle_grinò a Pom1H•i l'erchò
l'iuiiio dt•l Tempio risale al 1876, ma pcl-

3 Pages 21-30

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3.1 Page 21

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l1•gri11,·1 nl Santuario rii ~Jnria Au11iliu1 rirc
il Fo,ulatore di Pmnp,·i. ravv. liar1ol11
l.0111,:0. attratto clall11 fuma cli santità cli
J>on Bni'co.
Haauontono IP ,'1,•mt1rit• fJio!;f,raficl,,. ,l,•1
~111110: « 'fon ;:appiamo lwne •~e · ni-1 llJIH
o m·I 1885. qurl ~ant'1101110 drll'av·voralo
Bartc,lo J,ougo, il crc•atllrr clt·lrOpna cli
l'ompo·i. n•nne a lron1rc Don Bo~co ,.
1•t111 il fart: proprio d,·i ~apolctani gli
clo11u111dì,:
- Uon Hosr.o. prr~tn, dimmi il tuo s1··
!(l'IHo: romc hai fotto a conquii;Lan• il
111011do?
-C'aro a\\.vocato. - gli ri~po~e - rt·colo
il mio -.egr,·to: manciu il Bflllellino S11-
lr.,i,in11 a chi lo , uok• 1• a chi non lo
, uolt•.
Don Bartolo col~•• a , olo l'idra. Egli puh-
hlil-n" u il periodico himcstralc intitolato:
11 H,rnirio e ln l-fod111rrw di PnmpPi; mu
non a, 1·va ancora 11 ronretto della pn•
h•n:r.11 n11,:p;illnta ormai dalla -.tampa. Tor•
natn a Vallr di Pom1,ci. migliorò la tipo•
gralìa. 1u·crcLhc le nian:hin,· t• moltiplicò
lt> rnpi,· dt"! periodic11: di -1000 che erano
rwl 181H, h· porlò in tlm· l11slri a 72.000.
P<.'r IJU<'•lo Don Ro~ro , itm,· considerato
lag~iì1 cumr colui elw « M·,rnò il pal'~o
alla ~f•Mnrlu tappn fii-I pc•rfodico i: ddlu
lipogralìa ,li Pompei».
Giornate di preghiera
per Il Oonalllo Eaumenlao
Come fu annunziato nel • BolleUlno Sa•
lesiano •· nel giorni 30-31 maggio o 1-2 giugno,
I Cooperatori Saleslanl d' ltalla compiranno
uno straordinario Pellegrinaggio a Roma
per testimoniare al Sommo Pontefice la
loro partecipazione filiale alle preghiere per
Il Concilio Ecumenico, possibilmente In una
Udienza speciale presieduta dal sottoscritto.
Il 1• giugno, veoerdl, sarà la giornata
del Papa con la S. Messa celebrata nella
Basilica di S. Pietro da un Emlnentluimo
Cardinale; e Il 2 giugno, Hbato, la Giornata
Mariana, al piedi della Vergine Santissima
del Rosario di Pompei, con la S. Messa
celebrata dal Rettor Maggiore. Invito perciò
tutta la Famiglia Salesiana a unirsi In lspl·
rito a queste giornate dl preghiera,
Il ConciIlo• Ecumenico dobbiamo con-
siderarlo come l'avvenimento più Importante
del secolo • come la più Imponente e solen-
ne manifestazione dall'unlt6 e cattolicità
della Chiesa fin dalle sue origini. San Glo•
vannl Bosco cl Infonda sempre più viva la
devozione al Sommo Pontefice e olla Chiesa,
Corpo mistico di Gesù Redentore,
IWI
01I Mnn91fo del Rill•r Magglort
a tulla la F1mfglla S1f11fafta

3.2 Page 22

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ORIZZONTE
~ L'Ispettore dei Salesiani del Medio Oriente
~ in udienza dal Re di Giordania
Sono 70 anni c-l1c , S,il•·~iani la, oranu 11,·llu
T1•rro di Gesù. 1n 1p11•~ti due terzi ili ~,•colo
Oou llo~~·o. tlalla, ulla di lktll·mmt>, 1wr 11wi:r.11
tlt•i suoi figli, I.in varralo i conlì11i della Palt,
stina rwr est1'111len· il su•> l,enefico influl!So
l'dtu•ati,·o 811 tutto il \\l1•1lin Oriente. n~J!Ì i
!-ti1l1·,iani d,•ll'IQpettoria G,·,ù Adole•(·rnt,• ,0110
oltr•• dul'ccnto ,. oltrl'ttant,, le Figlit> di \\furia
\\u,iliatricc. L"Opr.ra ,li Don Ilosco ~i 1•,-tPnd,·
in Giordania. Ji,raPh·. Uhano. Siria, Turchia.
Fç:itto. Pt>r,,ia.
Scrivt: l'TR-pettorl' Don Laconi: « Nri sct-
tant'unni di vilu ddJa lspHtoria quantu hcll,•
figure di sacl.'rdoti e tli coadiutori! Uomini di
pic-t à, di zt'lo. cli ~ar.rilkio !ICll.7.a riserva. Co-
nuhhero alruni la pri~iouia r l"e::-iliu. 11· hall1-
tur1· e il filo spim1tn 1l1·i rampi di co11r,·11t ra-
11wntn, il martirio 1h-lla Iapidazion1·. I lor,
sudori, fatichi• lacrime. povrrtì, e Ntmgm
hannu portato i 1·m1lini ùdl'l,p1·ttorin 1lal
(,iordano al '\\ilo, dal mar di Caifa al 111ar ~t•ro.
al Cru,pio. al gulf11 Pi>r,;Ìt·o.
La data venni' ,olt·w1cllll'Ott• comm1·111orntn
a Bt>tlem0tt" il 7 g,·1111ai11 11. "·• giorno in mi
l'l~pl'ttoria Orirntal1• fc11tl·~gia il 1>110 Patrono.
Gc,ù Adoh'6<'f'11h•. \\ i pr1.·,wro parti' I<' auto-
rità e le personalit ì, d1•I clero e dl'l laicato di
Betlemme e diutorni. \\fous. Neemrh, \\ il-ario
Patriarcale Latino di \\mrnan e affezionato
Coo1wratorl.', Cflll parola c·alda ,, co11vuu•1•1111•
Ili

3.3 Page 23

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tl'a<·ciò una sint11si ilell'Opt>l'a Salc$Ìana a "Br•
tlcm11w e nel l\\fodiu Oriente.
li Sindaco di B,•tlt•m1111•. ,;ig. Ayuh :\\fu.
•allam, cht" in data 12 novembl'e av1•va ron•
li-rito la cittadina111.u di Rl•tlemmr al 1111~tro
, enrrato Rcttor Mal!;l!ÌOrt•, rhiese ed ottt•nne
prr l'lt1petlore d.-i Sal.--.iaui una udil'nza "I'''·
riall' da S . .\\1. IlU~!,l'in, Re di Giordania. 11
20 gc·nna.io u. l'hpellorr col suo Segnturio
vcnn.-ro presentali dal Sindaco a Sua ,rurHtit,
rht> li at>colRe col più cordiafo bl'nnmuto.
Don Laconi pre~cntù a pandi line.- il 111·
,oro t·he 5'olgo110 ì Sale,iani a Hc•tl1•n11n,·
in fnvnrc• della i;ovrntìt OJWruia di Gior-
dauia. e il Si11dat'o dissr d,•llu ,iva <>oddisfa•
zfonc rlt•lla ciuadinauza <\\ tlrlla ,impatia rlw
circonda l'Opl'ra di Don 80,.-0. Il R1· .,e n••
compiactjllC altamrntc. A 'l"''blO punto ~i
w,lle in, i tal'<' il So\\'rano p1•r la grand~ mo•
stl'a rirofe~~iunal1: che , rrrù al11•stita u B,•-
tlemm,• 1ml 1963 per il r1•nt1•11arin dell'Or-
fanotrofio. TI Re ac1·1·Ltò ~,•nz'alLro l'invito
e formulò voti che il br111• fatto fino ad oggi
a fa\\'Ot!' ddla da~.;;c operaia e dt>t ragazzi po•
veri continui r si molti11lichi a vautag-gio di
tutto il R1·g110.
~ I cinquant'anni dell'Oratorio di Taormina
L'Oratorio alt>siono . Giorgio di Taormina
(\\frssinu) deY" la euu origùw ad wta nrihi);:
figura tli ge.ntildonnu ingl,•qr. ,ti"• :\\fnh,•I flill.
Fu lt>i clw al v,,dcn· In giovcnlù laqrmineM•
altha111lonata a ,-1• !llt!q•a 1·d !'Sposta al pcrirul11
di cndcrc in prt•da ul vizio, ~rhb,·111' fo,,.a,• un-
glit-una, volle andar;• di persona dal Pupa 1•
l'hi<-dt•r.,.li d.i i1n iar(• i Salc-iani II TMrmina.
TI So~mo Pont1•tì1·r. cht> rra S. Pio ::-...
benignamente s'intcn·"ò ed elargì an<'ht· uno
somma pf•r le prime "Ili'"'-'·
L'Oratorio vt-nnr uffil'ialmentt' inaugura• o
il 19 mar:,,0 del 1911 e• da festivo divrnn•• quo•
tidiano nel 1915. All'Oratorio si aggiuruw la
Scuola :Media lrgalmcnu, riconosciuta.
Le celebraz.iouj
cinq11anteoari1• "'
~vol~l'ro in una ..et•
limano ricca di ma•
nifostazioni religiosi'
•· dviii, a coi par•
ll'CÌ)larono tutte 11•
tmturilà e checnlmi•
uurono n<'lla com•
mi,worazione uffi•
ciale tenuta dalron.
prof. Domenico Ma·
grl, tiotlosegyetario
alla Pubblica l,,tru•
1.ÌOII<',
Frullo <1,•lrol'C'ra e"plicata ,lai Sale.,jani io
qu,·sti primi cinquant'anni ,ono i numero~i
ex alliPvi. 1°111' ,.j ~ono ltalluti hrilla11t1·menh•
per il trionfo rlc·i principi cri~liuui <' d1t" ~ono
oggi ai po,.li di direzio,w uell,• vari1• atth-itl
sociali. « Crrt" - scrive il giomalr La Si-
cilia - rau idtil è stata cd è va~ta, complt)bSa1
approfundita nei più ,ari l,ampi ,. non è pns•
sihilc riportarla tulla: ma Li><ogua alnwno
ten,..r pre•,.ut,• la funziont• sctui>-itam,·nte for-
mativa clw l"upcra <>alt•~iana ,li 1'11ormina ha
;.volto nel t1·mr11) a favore ddla creazione di
nna claH~t· rJing,•ntf' cbt> ohi,•llivamf'ule Ei puù
considcrurc• tra le• migliori dal punto cli vista
C'ri.l'tiauo t-UÌ prohlPmi ~oriali »
, .,.....,.,. (Giord<tJ>tiO)
SuaM:u,st.Hosseia, Re di
GIOl'd.uùa a cordia1" c:ol•
loquio con t 'lspeuorr •·
letti.mo del Medio OnMte
lloro
tlh-1,. 0<1mb1i<>ann)
Monumento a San CJo.
v:innl 8oac,o, loa.ugunro
Il Jl rcnnalo o .•.
lii!

3.4 Page 24

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Cinque Messe
di Dlemante
In '1IIC1;1li 11ll1ml n1<'~1 111 F,1111htlh•
:-ah lana I- .,t,,ta ttllh'lal-• WJ
<"ln,111n ,,,•.,, dl Dl111111mt••• I w-
nt•nu1tll ~11 ,•,•rdoti t•lu- h1uuu• ,,..
•h•1:wlntt1 l ,..,,'IOllt.'nnnl di \\I,._,..;
Ront~: lhu1 U n nit-lc \\tt•,u , p1•ln1n
~u•t1tdotr ,-Hh-?iUU,m t•d111·11t.u L• ur-
c1lnl\\lo 1u•l t"lh·. U o u t •'. u u ,uul"I,.
?'"lkk f."I•, d1l' ll\\.•ttù l1· htbl tf,·I•
l"01K·rt1 Jt~tra ht lì11.1tt-11Hlla:
110 11 11·:1111 ,..,..., ,\\n lon loll. r•·r
hm~hi anni 1'-\\pl·ltl)N'; fto u f,lu-
"'~l•t•r 1•1•11tor <> ,. 111111 L.o iul
rto~~,. bolh1 tlgul'!: 111 1•1hw11turi
"'''' ,111111.
Prima pietra dell'Istituto
Professionale per Aspi-
ranti Coadiutori a Bar-
dolino (Verono)
A '11u·,totlno , domr11t1111 11 ,nnr•
zo JtlO'.!, 11 H.-t:v.m11 H••ttor '\\lug...
J:inn• fut uomJ1futn 1a r1:t huuula
ddt, """'' rl,•1111 1•rl11111 11le t111 <11•1·
1•«·rtl(l·t1do l tttilulu l'tuft•~l,,1ul1t:
(Jt r \\~1,in,otl t 'ootliulnri, 1•rt~·ntl
le .\\111 nrllil. Lll ,,,:,111<.,..11 (llnlia.ri
di \\lbur-1'. ,lu11ah•h'1, •h·I h•rrerm
\\~. IJ(i11~r11t l rlf•p inl'-h(m,.•. HIUI po·
t('flllo 11rt"1-•11tzlnn• nlhl , t·rhuonfu,
tln110 111 l'L 11l4 UH'rHt. p1trlutnlt,• 11111
ltt"llur \\fnJ.tl.,"fon., lll'ltG ►lm ,·lll:i
,,,m dl .\\lhUf'i".. 1/ l..lUldo S111'1,:'1"1"ti tu tu.1.1.•
,:nain,1, po,.n:lont', ..... In I• rrntzrt
nAI 11n11t• pru~piriL•llh• il 1.n(ln 1l1
o.,r\\111, ri.ur:IJ unu·ni •h•c-Hvl ri,·o·
IM 'rl J 11J vl11111· o rlr 11111 I, l'lll• f!ll'·
n111111t 1.-..:..:md1-.1 1-01•nn,1 H1 gr11ttdl•
tu~u tn1h11l1,lno.
Messico - La vita
di Don Bosco .:,Ila T v
JtiuUu X ,. <~ <11°1 "''·••h·n. lo
t-t·orso u1ut0, ha. t 1·it"'lll1t~f• un Ml·
IIJun,~•t'flUlt1 .tcttli;t , ltn ,U :--.un tHu•
,·nnul l~tK(•o, Pl't 1,u.r.110 dtt.11'<'..X:
i½lli•\\,n snllo,Qlnuo ..1~. llt-uiru:nlrao
d, 1 W Tttm• Han.,. I..n trn.,1nl~lone
,, ht.at.., 1-.ntrocin.1,tn dall'ilnprt.'S:l
f'Om11w1"1·h1lu , l',<lmnlh,· roli:a·
tu •· (Jtl!'sln rarll111•11r-1·1mt,1 ohe
V(\\J&nt, t r1t"rne8.-10 g1111111il11tc.'11h• uur
Uh;u;'on,1 d1uù quru;( t ult.1t l'anno,
•IIN<'lt1tnd11 nn h'l'1tlldl""tmo Inie·
l\\·...a..o 1r11 Rll a;;,.•oltalort , IJU<1><to In·
••·1'1!1<M• JM>J1oh1rc fot.~• suric,,ro I' ldru
di rl1ri,.11wll<-1"1.' IR ,-11.. ,11 Uon
Uo11,•11 In t.,,1.-,-h<lorw; Il 1>ln• nv·
v,•11111° 1lul ~Il ùlce111hn1 nl ft mu1•1,o,
d111, vultt• nl giorno, nllr• 11 ed
llllt• 18, polcb.é rl><n.11.i, t'"~l'I.' U
IG fltnlltuUIIIIII 1,lù ..~,•ul(11t,), ,\\ que•
ftlll I ri<•mJ...,.lnno I 1•lp,·lalvu. 1,rc•-
~••m purt.,, più 111 àll!I ,,1,•11101111.
~unwro"'f-...-duw J,11t(1n- .cinnl"-~ nt
N'llll'fl 1('1<•,·l,.ho ul(,,..t,11,11110 111
1<11ddL•fnzl11ne d,,gll af><•llatod.
Covellere
del « Sol Levdnti, ,
Il Ml•,,iuuo Irnn ! ·111<1ovco Tl\\.•,I
11orl, 111i,,sin11nr1!1 In llhlflpone rl•I
'O:,w. t• ~tato IIL~h.rruto dcUn OUD•
rillr,•11"'6 di 1:'n111lh•r,, \\ ' lllelnl,• al
111crlto dcll'lm1wro d,·I ;,ol I.,·-
' nnh n,,11 'J'n,-sllll<rl, dtlT>lhl< lii
U'llt•rro t•bho n P.lllH.•tnri non po,1111~
dl1ll<-01lJ\\ nalh, ,1111 111111111/1 cli ~11-
111·rlurc• ddl'01,1·rn ellh•slruw 11
'l"ol,.."'}·o l' TliÌI ,·n1t,1 hU<'rpc,--c I ~unl
ullld 11r..-•n idi all,•utl J><•r ,ulhl•
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I II rlt-1 lt> 1hùl'a,;scrnbll'11 dt!i \\'e·
~NI\\ I l'rt•-Jdrult• dt•\\ln • Cnrll.Jlg •
~l1lJtJmHlttJC' t... c·nnlt• JMfh'Ltore tlcl
:-tnl,,i,.ianl, li& fhudnt.t1 e.ludi FO.l'ollh.
1111l\\yt1M-olf1u-lt•• mm tt, Tok~·o di
li-i:'h•1t1.(• relil,fio!"-•·• l'nltra a :\\tt:rn.•
t..Akl tll t..-·t.momtn 11 t·onunt•n•loJ
pot"n.zlando innltn• la Uon Ho...r~,
~l,'1 •• (:hc è o~ la p1i1 gr,1u•h
t•tlUtJce ,·o.tt•11ln, ,lt·l lìioptmn•••
. \\Htwlmcnl,• n Ml)'oinki blii fu•
111t11:111ulo lttHl flhh•1. ,.u dpfltrJthl n
r,, J•ouwn:lt•u :--a, In,
Lo gioventù di Venosa
ho corrisposto
J :-:ul•~lanl dit h1,·omuo u Vl•w.•...u
(P••l••n1.ol 1tu111111 rintl'r1LZiu10 Il
~ll{11nt·•• pt•r I primi 2,i n1mi di r\\l•
1lvltu. LA. ,riO\\'f•lll ù \\"t UOf;i:na hl·
tal 11 hll ,•orrh:'IJ•Wìl o t~~m11lln•
lll<'htC ull~ !orn cure•. Ila.a.i dln•
« lu• 11I nn1m•n1-d t•rù.-hJ).u.i ,c·.-;P1n•
11lnr1 t.· \\·ah•nti pruf•:.et!iom"'ti U,.;nf (
1.lu ,p..-. .to i.-;tHnlu ••onn rlu nlit'Klll'1--
ll••r•I più <Il Vl'llti ,;n,•t·rtloj! 111'1
,,J,,r,, s1;11,oll.1n• ,. l'i•Jlnl1u,,. All'!nl,111
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t,•111lunn 1,,.,.r,.,1r,,t 111 Hl•= Olnr•
clhto, dtffl' ln bontà tl1•1 \\""t•...co\\·u,
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nllhl,, luro la 1•1rr11..·hla d1•1t•1111-
mm·olalu cll n1un·n t•tt·1.Jnu~. mt•n·
tr.• un ~-0mlti1l11 lii \\"cn(1sl11l ~I
u1lnp(•ro.. t:(•I \\'mwo,·u 1,t1 r mettul'-'
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tM1U. 111•1 l)tulll 11.~ 10 """" l'oil
toll<"l •• 1111 1111 rl In m,u,~fu1 ,111~••
1rnlml•tl. I.ai ll!Olll\\ i• 111111 .i,,11.. 11li1
bt•ll1' dt•llt1 l'nl\\·hr~ia. Il l'llm,, ù
mlk, m11111 pmntll dl'llil )l!,,;<lu11,•
t..• t•--.tJ\\.•nm. H11 ,•~t d11Ji•udono Uh\\t1
f,(tn.zionl mlr-l"llorunll• N,11 tlUt' 1•n11•
1u•lh.1 l.1 UJUl In t'Otd l'llZJonu. lJII po•
1,j1lnzionl' l• 111111 tlh:i,ostA t- la ttio•
\\•1•11tù laa ,0111111tu,1ot,n o ir1\\·111h·ro
la po\\'('r1t t'\\~hltiu,..u. . d~i u11~lmu,.,rl.
Tra~ml,;,;lnnl olla TV
I :-nfo,lnnl di i-:,,.,. H1wbl'llt• (:-/1•w
Ynrkl IR,·01·111111 111111 TV Jll'I' I.i
i r.11-tmfR"'"fnu,· d•• · L'nru H-Uh.,,.fotm •
M·llh1umol1• f1••r l• ,·lll'li• ~•11~10111
roillo con ptoff11llll11Hl t••h11·11lh·n
E-li Don 1 ~ f1 c·on pN>~mmruu
Jn1L.,frilll•. ~l!I ,lw1•ml,n1 t,(•uN:1•
!)on )lrfìlln1..·lu.•)' <o1t.nto ln\\ 1l11to
fl ••t•lebrurl HIUl ".\\ll~;,.fl e-d u. porh1ru
alhL TV wnl p.-ngrummn e'nife-.•
rh1ll.o. Mh'f'l1.'1,0 11f'1tll.nfr.z11to ,lui
l'odi'! l'M•i•rt1l•tl e dolln 1)10,·1'81
di :-prlnJCtt,•Jol. \\11 rl dut• :-11h•,1t111i ,
li cond. \\llc..t'ln } ra117.,.11,, 1• 11011
Pnoh) ,\\rnuku. 11ltuu10 prt•p.ru1nuln
un pro~111m11~ h•lrvf~h·,, dt u11·on,
tn nunre dl llnmcnft:n ~n, In ht
prep11rar.Ju111• ,ii ~mnù,· r11d111111 rlt•l
1·1111J>1't't'\\•11t11111 I <l,·1 Club 111111111•
nico s.a,·lo, dw 11l tt'rrà In ~11d1u:·
lh•ld, '.lln..,.t<•....•1'<'I,.
Nell'Ospedale
di 1'I na Monferrato
A ~IZl',H 1\\tc,nft.•t•ruto 11 t n ,t\\Hl·
nnfo t!lfì'.:. ,une• ~uoro di Mn,•it1
..\\1L~iliutrlet1• •li ,·m dm1UP ~11,,ln•
mnh· lnt,•1·mf1 ~. han 1,r,'f-n n-.c-•
lal"tl •<·ni,lo III ll'O•!>t"•lako <'h h•••
~ l r..ta 1111 an_,,ca flHH--1 tlirillo: ,;nuo
tn ,~,·rin •tttnl lllrHlo h• -..111' 'Uot,,,
L,· po1·to :-,;ou c;1n,u1L.U1 JJo••wn n4;CU
lulzl doll'l"III Hl":, I u111•r1'1 ,, <'hlu"''
ht , UH l,1 l11rn t 'onJ011tlill rh"''
~,,..nl« ~l,lda I>11rnf'nit·11 ì\\111zt.o•
n:ll.n. \\ I Jlf'l"ilt ro f"nrJkt riJ:,,lllh130 .
..i ,..u11i,_0Jld1t~u10, ..:i molth•lit-i,,
ruun. di JQ w.J•(Juunrnno nel nonu1o.
\\11c01· nt.nrl \\ I hunnn U1u,,ua.,
1• Lst1t11tn \\1111,C"i..tt'l'l.l1c N~l r,1 ~i
i;flh'Wrt lll,111, fll'H..Zit!.
Monumento
od un Salesiano
Xf"lln Jlhtt.f.11 1IPlln ("o,c,I 1t ,u~iulh'
1ltollo cliia di l 111y~11111h\\ I 1· rrrlfl1,.,-)
u stnhl lnrn1~nr..1. lo un mun1111wnlu
,.1.o In onor~• tt,\\l iwull'.tiiu,no nun Buh)n·
n11•ro ~I. \\'111111. I,11 bu,t<i ,..
,...,,,ra un hmu,m..-nlo di ..,.,uuttt
mp11n--,•11ta Il 11rsod1> lh:lln ,Il
01~·•" J'l1>·•a1trlù, l'llll ba lll"l'ltolo 11111,0-
rituro rl<•or,lo 1ldl11 eua
,Il
c,dm:al.ort•, di i,aN•rdot<> ,, lii 1<lo•
rlogrnru. Krano 1,r,•,;t•Dll 11II" ,-,1r1-
mo111r, Wl fr11lt•llu t'Ulill sor,,11,1. /\\<I
t~l'li fn rl"\\•rvulo rnuo~ tH 1-14'0"
prlre li 111,muuu-uto.

3.5 Page 25

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01
N t'I 1920 l'lspottore tiall'&iano Do11 Pietro
Rotn far,·va ritorno dalla ,i~ita al Rio
'.\\.-gro, dove aveva trovato nPll'nmra e
povcris~ima casa ùi S. Gahri1•lc. i.cd,• dt•lla
Prefettura apostoli<-a. una 111i1<rria Sl'llZa pari.
la man1·a11za di ogui mn.zo ili t,0steutnmento.
,. tre l'onfratelli 1-0l1'1ti dalla maJaria rhe do-
, ,·vano ,1·11ir g11urtluti a ,i..ta pl'l'd1ì· il pu-
ro~sismo della ft>hhTt' altib~Ìmn non li ,pin-
i;◄''''' a f!t'sli incon,ulti.
!,1•duto a poppa ,Id picfolo moto,rafo preso
a prn,tito. Don Hntn si a~t·iugava iu ,il,•n.zio
1,, lagri1111· d1e gli rigavano il volto. f.u~ciava
<li,·tru tli 'le· una •onuna imnwnsa ili •ani:lìci
appareut1·mcnte inni ili: il prt•st•ntc ili ~1 prc•
•l'lllava ,•olmo di dolori·. I' l'." wnirt> iiwnto...
La mi~~iono dcl Hiu l\\cgro t<t'Il'lhra, a de8t̕
uata al naufragio.
Era stata cominciatu i;otto non foli<'1
auspiri.
IJuella r•·giont> 1h•lrAmanoui goti,·, a pe,-
~ima fam.1. Tn• Cungrega:1.io1ù rl'lig10.i· cui
11u1·cessiva1m·ntl' ,·,·niva affidala. si H·tl1·, ano
r11,.Lrl'tt1• ,11I 11hL1111tl1111arla. Alt re a cui Propn-
!!«nda Fidr l'offri, a , d..di,l:n ano in lwl modo
l"oflerta. Il ,-uprrior,• ,li una f,uni,;ia r,·lìgìosa,
,lopo la , i11ita fatta pc•r inr-ariro delht S. St·de.
chiudeva lu sua ri·l:w.i1u1.r cuu quci;t1· 1wonfor-
tanti parol.-: « La n•gionc d1·l Rio l'lt·gro è
iuahitata t' inahitahilt· ».
Di frn11IP a tanti• ripulsi· il papa Pio X in
pni:ona ~i rivol~P ai Sal.-~ia1ù, 1·111' ~1•(•ondo
lo stile di Don Bo!lco. ne al'c-olscro il d1•sidcr10.
E la Santa Scdt• ru particoJarnwnte ,1•1u,ihill' a,1
un com.r1180 prcàoso pcr1·hì• tanto l'O~to~o.
"ìcl 191:> ,; f11r11110 im;a1i \\lon,.. Giordano
Oon Balzola. l'lu• Il t,>rczw ,li oùllt sa1•rifiz1
,. in uwz1.n a ..1rnt1 che m~ ahhrt>, iaro1u1 la
,ita. mÌHPTO le haai tf,.ll"opcru. La loro sco111•
par,-a pr1•matura ,. la d.eci111a1.1u1w d1•i Confra-
tdli con,umati dulh· ft>hhri. dit·dcro l'imprc,;-
~i,me citi' tutto fo~~•• pcrùulo ,. dw 111 fama.
alquanto c~agcrata. delJ'i,ud,itahilità rld Riu
'\\wgro. enrri-po11d•·~-r a n·rità.
Ept,>ur1• i Sal,•,-iani porhn,mu con ,;. un.i
henedi.r.io111• pr.,zin~a. Il sautu l'on11·1ìt·<· J'ìo X.
rict>vendu i11 udi1·mm nt>l J9Jil, il nl'ltor \\lag-
g1ore D1111 \\llH•ra. gli a, è\\'•• dt>ttw « , i rin-
graL.io di ,nere acct'ttata 11urlla mi~,iom'. Vi
rusterà •arrifìc1 Ji ,angur 1• tli denaro. 111a voi
viucerclt· 1•011 la graz:ia di Dw •· avn-tc ,emprc
ron \\'OÌ la 'lostra lwnNl~ium• ».
Paroh· 11rofeticlw e hl'nt>diz1onr pot11,1te!
Sup~·rutc le 11011 poche cliflin,ltà J,·ll"i.nizio.
co~atc tlnv, ero lagrime e bllu~ue. la mi,sioni:
rominciè, a prol'1wr11rc, ~rit•1•inJme11t1· p,•rrliì·
nnucro attuati· lt· raccomundazioni ùi Don
Uo~co: « Prt>ndt>tt•, i c·ura J,•i ,:itn ,uwt ti ,. degli
oinmaluti, e tu Lto il resto vi , erri1 di Eo•
prappiù ».
01,!gi. ~rnzil' a l>io. la miM,ionc d.-1 Rio
.t\\,·gr••• a J,·tta di peroonu c1uali6cata. ~i 167

3.6 Page 26

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Il San10 Padn,, dopo tl!iStt&I p111vnam~n1c lntt11t1-u10 con S. E. Mona.
Pieiro Maa'UI, Prelato dl Rio s.,,rro (Brulle), sl compiace di _,-e con lul
La scusa 1!1'11,.ità I' il trovar•i
la popola,;io111• di~persa in rn~i
llmpio territorio, cnano 111111
poche diilkoltà all'rvangrliz,:a-
zione. Il primo lavoro con~isLI'
nrl radunar!' in d.ett'rmiuati
centri parll• almeno di qut>sti
uhitanti, 1• fare ili que•li r1•11-
tri dei focolai di educa1Jmw
umana. rivile r nìstiana.
A queRto lavoro che quindi
11011 è solo Ji r11ratl1'.rc religio8o,
ma che punta anzitutto all'in-
~trìmenlo di qu•·,.ti .-,•lv~gi rwl•
l"alveo drl , h cn· civili'. con·
perann u11u t ri·utina di i-acL•r•
doti. alc1mi chi,•rìci, drca, rnt1
Safosinni coailiutorì laid, ,. pur
la parte femminile, una s1•ltan•
t ina di Figli,· di \\la.ria Amilia•
tricc e cli ,\\11,ilrnrie.
Talr, la, oro -.j articola 111·i
ht!ttori più \\ ari. r•·rchì- tu•lla
Prelatura i mi~-ionari ..111111 lt•
uniche autorità rir.0110:.ciuti· dal
(,OH'rllo Crntral11• Tralta1id0Ai
di territorin di cordine, 1•~po11tn
ai prrfrnli ,li 1wnl'lraziont' dagli
Stati limitrofi " pn 1·"tar1•
t'Yl'ntuali 11u•·~timù tra l'auto•
ritù M\\;lr .. lu n•li1!iosa. il Go-
verno tli Hio eh· Jant'iro hu
preforito r1u1·kt a ooluziont• com,·
lu più adat Lu ad evitare ron-
tra~ti " irH:ieJl'uti. rhe OlltU•
rolc•rchlwr() il graduale 111•ce•"~"
del territorio ,. rl1•1lr, sue popo•
!azioni alla civiltà.
pi:r~rnta romc una delle mrglio organizzate ,.
attrt"T.zate drl mondo mi11~ionario salt•~iano.
() 1.n Pr..latura del Hio Nt:gro si e,-tt>mlt•
nella zonu orddcntale dt>IJa parte pi-a a nord dt'I
Brasile•, ,,fl ~ nttravt'n,ata dnl1'1•11uatore. Pre1ull-
il nome da uno dei tanti Rio Negro di cni r
ricca la terra americana; t•d Ì' l'affinrnH· 11ii1
ricco di acque, di quel fiume immenso rhe ì-
1'.Amazznn.i. Ha una 11u111·rtìrir rhe i-i a~gira
sui 350.000 kmq. -e con l'e~trl'mo limite rag-
~unge i confini ron il \\rnewela l' la Colombia.
Afa ad un tl'rritorio co~ì vo11to non corrii;pond,•
il numero degli abitanti. Un calcolo appro11•
s:imalho lo fa ascenderi' ad un abitante ogni
.settr kmq. ono scmicivilizzati e tribù in-
digem.-. di cui una quarantina note, e
aJlr<' molti' - ,,j parla di una cinquan-
tina - ruef'ura scono8f"Ìute t' disper.,e 1wll.1
rnn vasta rr1io11r.
"
Il primo grave prohl1•ma da risolverr fu
quello d!'i trasporti. Trovandosi la Prelaturu
ai margini rstri•mi dd llra~ih•. ~eparata da di-
~tanz.- imnwn@e dai centri rhili, bisognò at•
treuarla d,•i mrni 11uffirienli pu il rapido
trasporto dcllr penione e dell1• merci.
Un congruo numero di motoscafi ha ri11olt11
il problema ,folla navig11zio11,• fluviale, l'unica
per ora 1111s~iliifo. Contempornnl·arul"nte l'a1•r1•11
abhre,ia le du,tanze e rera a.·ttiruan.almcnli, il
palpito della civiltà. 11 Mfai~trro dell'A1•ro•
nautica r la « Panair » americana t-i alternano
in un aervit.io ~ctlimanale gratuito per il 1wr•
sonalr. d1•1la mi:!:Jione e per lt• merci ad rsi;a
destinate. t\\uclw il « Lloid brasilriro » courrdr
il tro~portn p-atuito di tut tc lr merd dalla
capitali" lino a Belém via mart• e di qui a
)fauao~ vill fiume. \\ titol<> di lode per qu1·,..to
Stato si d1•,·1• affrrmare dli' •'•~O ~cde u.-tlr
Missioni un au,ilio poteut1, al progri-!!.:!o Ùt'lla
nazione, ,. quindi presta loro il ~uo aiuto ~è-

3.7 Page 27

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nno~o. non curonrlo:,i ,li quanto 110,,-ano Jir.-
<'l"rti amhirnti lairisti ,. ontirlrricali.
;\\nclw il servizio po~talr ì• affidato ai Sai'.··
•-iani, chi• lo s,olgono a nome t' col su-.,1dio
dPI Governo.
4) Pn lo s,·iluppo mawri11h: f' 1·i,·ilr 11,·lla
rt'•,1011e i mi--;ionari ,-i ,uno orit-ntati n•r_,.o cri-
tP;i d1c 1"1·11pcrit·nza ha dimostrati gfosti 1·ù
t'ffiraci.
\\niitullo I,· 1·0~1ru2iuni.
ComP In 1·apanna appnre rndi,lio di arn•lr~!·
tcz.za. co~ì la c1u1a r il primo ,wguu ,)dia r1•
, iltà. Oi 1p1i la 111•f1•,,,..iti'1 rl~•· le· ra,,· , ,.ni,:no
rostruitr in IPguu I' mat tom. la matt•rm pnma
rlw qui mP.uo co..i:o~a.
.
\\ questo scopu ogni c,•nlro_ ha la "~a lab-
bdca di mattoni t•ht' pr1•para 11 mat1•nale Jlt'r
1:0,-truzioni ,,oJidr ,. dcrorose.
ru Rrcondo luogo, ~i , a at111an~o un pr11-
~amrna pratico c preri~o per lo svilupp~ tlcl-
ra,..•-rrfrollura ,: dt·II ant'\\'8ml".lll0 dd ht·,tmnw.
P inntagioni i;u larga srala fttro_nn. fatte 111
qur!',ti ultimi anni: v:1~t,' c,.tl'llhl~lll fu_rnuo
po-t1· a coltura. ml'ntn' nunwntato 11 be~~1aou•
hovinn e o\\Ìno. dn cui nt tt>m•r1• prodotti pr1••
ziosi per unn alinwntazionl' piì1 , aria e 1111•
trirnlt·. .And1e la rarda 1• la pr.--ra , engor111
incrpmcntalc prr l'ap porlo da •·~Rr r1·catn alla
sol uzione dl'l prolilt•ma, t:lto\\ agliaml'nto drlla
rcgio1w. ~ì· Ì' i;olo q1w~tio111• di ~to1~aco.. I~
lavoro cui H,ngouo gnulualuu·nh, 11h1lu11l1 ~
ragazzi indi. n dalla loro pt•r'.na1wn~a 111'1
col11·gi della Prelatura. ba anclw 11 -uu hlll" ;tl-
tami:nte ,·ducati,o ,. t'Ì\\ ilizzulorr.
In tal mnrlo .,.j va attuando In ,logan 1•hp gi~1
rinquant"anni or ~0110 Don ~altola an~a,:a l"Ì·
1wtN1<lo. quu,i a ,;ah ,.zzn ti, q111•~L_a 1111ijs1011,•:
<< '\\ientc da \\tanaus. tutto dal Rio '\\1•gro »:
\\fanam,, capitali• 1ldl'An1111.zonia ,. irupnrtant.-
porto nuv:ial1·, di~ta migliaia dj rhilo':'-wtr~ ~al
punto 1•,1ren111_ dl'II,~ Pfl'l.atu~a._ •·. la \\Ila 1·1Y1h·
e materi,ÙI' d, derm c d 1 nnglmm di prrsonP
non d1•v1• 1li1w11dt>r1• da 1111 men•ato cn,ì \\on•
tatto. Pt•rdò ri andiamo aHrezzencln per 1u1a
a11tarrhia 1w1·..~~aria l~ pr1•viden7.inle.
\\lanao,- pi,r molti a1111i ani-ora. r11,tnà il
t•t·ntru di rif1>rniuwnto d,·1 mah-nafo u,~cnr•
r,·utc allo niluppo ilei H.in Ncl{ro. Ha ciri-a
I r..nt\\11111i ù ì• a11t·rto il ni.tgaztino-,1,·po~ito
,!,·gli uggrtti dr ogni genl'rc, che 1~cut<il~ncnl1•
H'rtgouu inviati ali,· 11ÙSl,i1!ni. 11w1ha11l1· 11_ tra:
•porto lluviah· sul Rio ~l'gro. li dcpo-110 1·
, a~to 1• rifornito 1l1•ll1• m,•rc·i più ,·urit-. S1••
rondo l'opinimw di t,·cni,·i, tutto •rue~tu mo-
' iment,1 ili m,•rci, 1wr oltre rt•nln tn1111cllatt•
nw•l~ili. rapprc-~cnta 1111·op11ra f(UUl!i !'1:rfott11
'11 log:i~t ira e una pro,a ddla capar1ta 8111·
miui.,-trotiva d,·i mi,.,.iounri in 1p1rllc lnntau,•
,. imp1•n~e r_cgioni a'.n~z~onic_ltc·. .
.
Per du '\\.WC a m1~liam rli d11lomt>1n dal
111arc qu1•3ta ì· nna mù;i_ira_ <li prud,·nz? lll'?ti~-
«nria. )(n qrw~to non e, rh,peu,m d,tll a,nan•
11 territorio tll'lla Prelatura a qudl'a•Jto,a.ufli-
1·i1•11z11, alm1·110 n1·ll'1•h.,1.mzialc, clw è Mndi-
;,.ionc di vita ~11·11ra e opaosa.
~,o,~. l'H'.TRO \\ IA!>SA
.................. l'rdarn ,lr/ l~io N~ro (.-lmn::oni)
~.......................................~ . , , . . ,
~ ......
J'np 11r,u1, ...,... (111,.•ion,. dl'I R fo \\{'fll'O} DoC"lnhorlo
dcall alunnl in1ernl con le car:Hltrlslichc am11chc. eh;,
b:bta SO!il"'nderc la su,a raccogliere :al mattino.
11111

3.8 Page 28

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APOSTOLATO DEI LAICI NELLE MISSIONI
UNA GENIALE INIZIATIVA
DELL'ARCIVESCOVO DI MADRAS
PER LA SOLUZIONE
DEL PROBLEMA MISSIONARIO
Un centro interdiocesana, I'« Opera di San Paolo Apostolo », è stato inaugurato a Madras.
Il grandioso edificio, destinato alla formazione dei catechisti, ha 50 sale, cappella e aule di studio.
L'opera è dovuta all'Arcivescovo di Madras-Mllapore S. E. Mons. L. Mathias, salesiano, che
si è posto il problema urgente della cooperazione missionaria per la diffusione del Regno di Dio
« N11stro Signore. - scrÌV(' l'Arc1vescovo <li
Madrab -dic/riurli che In m esse è nbbondantr, r,W
gli 11perni _qono pochi. 1\\fo in India come in altre
nazioni, rhii lra11110 ottrnuro i/.(1 poco l'indipen-
de,izn. la ,l;_oicolttì tli p11ter ouem1re l'entraw di
missionari rin/l'estero rende in sir1rnzio11e ancora
più tlij/icilr. Bi.~og1111 triware il modo di risolvere
il prub/Pma.
P1•r soppt>rire alla smrsità di sacerdoti nei
paesi tli missÌt111P r'ì> /1i.Qngm1 ,li rnrPrhi.çti.
l 1111 falange cli catPchisti buoni, p·ii P ben
11dilestrnti souo fu gi,icla di porhi uffiriali - i
sarl'rdoti - riuscirrì a soppPrÌrl' ai prP.~Pllti bi-
so_1J,11i. il rntPc/risw lw 1111<1 dop11ia missione:
quella di istruire i Cristintti gi1ì b11ttezzati e
qup/fo di propag11re il ml's.~uggin rii Cri.~10 fra
coloro che non harmn 11ess1w11 idea rlelfo vrriuì
i•irijinmti ,lp/ CristiunesÌIIU>.
Il socPrdote gmrntn da t.anui responsabilit<Ì
non può da salo assolvere questo rompitn, data
la t·nstità dPl lerritorin , il 1UJ.11wro dei 11ilfoggi a
lui ajjùlnti. le moftpp/ici occupazioni e Te sue
for:;e limitate.
If sacerdote. come il coma11dante di un eser-
cito, ha bisogno di s11bulterni clw lo aiutino nel
wmpime,110 dei siwi do,·eri. Da sQ/o si trova
sopru.iritto d1ille sue responsabilità che esigono
da lui ta,110 tempo ed energie.
L'esperienza Ira fatto costatare che in qlLelle
J\\,1issioni ilot•e si è potuto avere wr. buon numero
di catechisti ben formati, si sono ottenuti risul-
tati consolanti P<l alle volte mernvigliosi.
Non c'è allora una soluzione a qtwsto problema
così urge11tP? Lo soluzione certnmente esiste, ma
c'è bisogno dì coraggio. Nel pas.mto si trovarono
le stesse difficoltà per fo fondazione dei seminari
170 e l'educazione dei seminaristi.
La divina Pro1,viile11za provvide ai nostri bi-
sogni in qriesto camp11 ispirrmdo tui'ariima buo,ia
a fondarr l'Opus Sar1cti Petti Apostoli per il
clero i11digeno, ,m'opPra Pontificia che dipende
ora dalla S. Congrl'gadone della Propagazio110
della Fe<IP. n ris1tltato di tale opera in tulle le
Missioni è stllto meraviglioso. Si sono trovate
n11mProse vorllZioni ed i sacerdoti indigeni si ro11-
tnno giù a migliaia.
,Vo11 pnrrPhbl' P.çsPrl! rrPm.11 unu simile orgnnù-
zazione per la. formazione dei catechisti, la quale
potrebbP esserP chiamata: Opus Sancti Pauli
Apostoli ad Gr11tcs?
CJ,e rosa si rirhii>d1• per qriesta llfle"'? 111
Roma. la rostitn:;ione u_Uìriale col titolo proposio
o altro prefrribile e un'adegrintll propagtmda per
farla conoscere. \\elle. 1\\lissioni occorrerli stu•
diare In passi/Jilità ili stnbilire, appe,w rhe t'i
siano i fondi disponibili, centri per la for111<1•
:uo11e di catechisti.
Se si lror•a non pratico /'m,ere simili rP11tri i11
tutte le dioce,çi, si potrà pensare a centri i11ter-
diocesa11i. come si fa. per i seminari. In questo
caso si po1rà tenPr conto delle lingiw locali pro-
c1irando che i candidati che parla,w la ste.~sa
lingua possano essere ammessi allo stesso rentm.
I problemi locali potramw essere studiati e di-
scussi dui membri della Gerarrhia della regione .
Se si riuscirà a stabilire tala opera su solide
bllSi, nel corso ,li 1111 decennio, dal momento in
CILÌ catechisti preparati in tali istituzioni co-
mincemnno a venire impiegati nelle Missio11i,
si potranno costatare risultati meravigliosi.
Io credo c-he. se quest'opera indispensabili' fosse
stata incominciata ci11quant'an11i fa, il mmwro
dei nostri fedeli in India sarebbe oggi almeno il
doppio di quello e/re è ».

3.9 Page 29

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3.10 Page 30

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4 Pages 31-40

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4.1 Page 31

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Da que U'istante si se ntì guarito
11 mio bambino llubert di 8 anni soffriva
fin cfalla nascita di .tsma con bronchite e tra-
cheite ed era più a letto che in piedi. '\\on po-
teva gmcare e correre come i suoi coetanei
e, col crescere di età, ne soffriva moralmente
perche <lava conto d1 non essere come tutti
gli altri bambini.
· Quel>t'anno entrò in prima elementare, ma
fece più assenze che giorni di scuola, tanto
che la maestra mi disse che le troppe assenze
non avrebbero permesso di :.immetter lo agli
esnmi. Prima dell'Epifania si acutizzarono la
bronchite e la tracheite. Nella mia angoscia
chiamai in aiuto :\\faria Ausiliatrice, San G10-
vanni Bosco e San Domenico Sa, io e feci un
,·oto che ìl sacerdote approvò. Chiesi la grazia
la sera clell' Epi fonia nlle o re 22. D a q uel-
l'istante non tossì più, cessò l'asma e guari
dalle altre malattie. Dopo tre giorm lo portai
al controllo dal dottore, il quale gli fece la
radiografia al cuore. ai polmoni e ai bronchi:
tutto sano e in regola. ]':; da notare che il ham-
hino aveva il cuore 1111 po' ingrossato a causa
della continua tosse di trnchcitc e dell'asma.
Ebbene, anche il cuore fu 1ro,·ato normale.
Ora con mia figlia e col mio Hubert, ~ano
come un pesce, r111i;razio Don Hosco e San
Domenico Savio, che hanno imcrccduto in
forma così c\\·i<lentc prc.;so \\,far1:1 Ausiliatrice.
E111Mu,br11,A~ (Lu~crna1 • Svt:tkrJ !IT. t·o:-;l'\\L0:-.7HII
La m amma ritorna allo stato normale
.:\\.lia m,1drc fin tlal giugno 1960 era stata
colpita ,la una forti; malattia mentale, per In
,1ualc, <late le condizioni di famiglia, non er.1
possibile 1111 ricoYern e una cura conn:nicnte.
La puvcrn mamma non sembrava pi1'1 lei:
face\\'a le cose sol<> pcr abitudine, lt: faceva
meccanic,1mente e non si avvedeva d1 ne:,,-
s1ma i111.,~artezza ~rande o piccola che fos:;c.
•.\\l_lora mi. so!'o rirnlto con I.i preghiera a
:\\lari.i Aus1h~trice e a Don Bosco e li ho prc-
gJU li11u a che 11011 ho , 1sto la mamma tor-
nata a llo stato normale. Dopo qualche mese
mamma ha cominciato n riprendere le o rdinarie
occupazioni di 1.-asa e noi a risentire la su:i
p~o)a e il :;110 affetto, scn:1,a del quale la fa.
n:i1gha semhrava ,·ag3re nel n1oto. I lo ringra-
ziato con la preghiera \\Jaria Ausiliatrice t'
Don Bosco, e og~i li ringrazio p11 bhl1carnentc
attmverso il fJQl/etlÌlm.
BrarruJ~o (Romil
HI.IPPO PA7.7.I
Usciti illesi da uno scontro
Maria Ausiliatrice, San Giovanni Ilosco
e San Domenico Savio, che portavamo sulla
targa dell'auto, ebbero per mio figlio e per
mc un intervento miracoloso. La nostra mac-
china infatti fu im·estita da un'altnt auto, che
la fece rotolare due volte su se stessa, provo-
cando un capottamento, ma tutti e due ne
uscimmo illesi. Ricc>no~ccnti a ]\\[aria Ausi-
liatrice e ai nostri santi Protetton, im·io mo-
desta oflcrta.
C,mro
A:-;GEI.A ){O\\'ER..\\
Guardando il quadro di M. Ausiliatrice
Fu ncovcrato nell'Ospedale un ammalato
che. secondo la diagnosi mcdica, er.1 perduto,
pcrchè_ una intossicaiionc lo aveva riùotto agli
estremi.
Entrando nella stanza, do,e lo an:vano por-
tato {k:T cur.irlo. l'ammalato, , edendo il quadro
di :\\laria Ausiliatrice appeso di fronti! al letto,
gndò: t '[ u, o \\Tana, mi de,·i salYare •.
Commoss,1, lo consigliai a fare una novena
a :\\ laria Ausiliatrice, giacchi: aveva tanta con-
fidenza; gli dissi che avt-sse fede, che la :\\Ia-
donna lo avrebbe sah·:110. li poverello accettii
il consiglio e incominciò subito la novena.
Ed ecco che poco per ,oltn superò il male, c.
proprio al krminc della novena, lasciava l'Oi.'PC·
dale ringraziando ì:\\laria Ausiliatrice per così
~lata gr,1;1,ia e promettendo di cs,;cre sempre
suo vero di\\ mo.
lo ,lfrrad 1Chand1am.A)'OI
SUOH f>ASZOI. \\TO AI.UINA F. M . .\\.

4.2 Page 32

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Gli effetti della novena a M. A.
Nell'ottobre scorso, dopo una lunga malattia
mia, da cui ero appen11 uscito, venni ad avere
contemporaneamcnlc la sposa ricoverata a
Padova, un figlio in un vicino ospcdak· e mio
fratello in un allro. lo ero rimasto a ca!¼!
solo con due bambini, mentre un quarto em
stato affidato alla nonna. Ero pre<Jccupato
soprattutto per 11 bambino di 10 anni, che
doveva essere op1m1to di peritonite diffusa.
Credevo d'impaaire, senonchè, cominciata
una novena a \\I.tria Ausiliatrice, mi sc:nlii
disposto a sopportare tulto secondo i voleri
ùi Dio. '.\\lu fui anche esaudito nelle l!r.tzic
chicslc, pcrchè nel giro d1 un mese ci ritro-
vammo tutti uniti. Ora sciamo bene e c'è
pace nei cuori.
.\\:s;C:F.1.0 SORlH
L'emorragia cessò immediatamente
Quin<l,ci ~iorni or :sono mi era nmma un;t
forte cpistas~i, d1c ~i era ripetuta parecchie
volte nella ~iorn.1ta, nella nottc e nei tre giorni
~cgucnll. ~eppure le iniezioni e il tmnpon:1-
mcnto erano riu,-citi :i fermarla. Preoccupata
ddla copiosa cmorr-Jgia, mi raccomandai a
San Gio,·anni Bosco e a Santa Maria :\\IJua-
rcllo. A,·cvo in ca~a le rdiquie dei due
cari Santi, donatc.:n11 dalle mie figliuole, Fi11:1ic
di :\\!aria Ausiliatrice, e me le appuntai sul
,cstito invocando con viva fode la grazia.
Con commo:t.ione devo dire che l'crnorrngia
cessò immedialtlmcntc e completamente cd
ora sto benissimo.
n,,, Cun<'nl
EBE l\\lASC,\\RP.U.0
Perseveranza premiata
Angustiato per la perdit.,, in primo grado, di
una causa ci, ile in cui ero stato trasc11Jato
e che avrebbe :1Vul<> conseguenze onerosissime
per la mia famigliu, poichè, a detta di molli
competenti, la sìtuazionc sembrava procedu-
ralmente dispentt,1, ricorsi al patrocinio di
San Giovanni Bosco.
Tutte le sere, prim.t di cena, qu:mdo la
famiglia era riunit:>, si recitav-.. àSsieme la
preghiera al Santo. Oopo 8 mesi di prc.-ghierc,
il celeste .hvocato ci ottene,·a il capovolgi-
mento della situar.ione facendoci , incere la
causa in appello.
L'avversario non disarmava e ricorreva in
Cassazione. Dopo altri 9 mesi di attesa e
di preghit:re, San Gim·anni 80:;co ci otte-
neva la ,'ittoria definitiva. Grato al celeste
:\\Iaestro e Patrono, in\\'io la promc,-sa offerta
per le ?\\Iissioni e per le Opere salc~ianc.
DOTT. ROHf.RTO SGROl
Ex allievo ••loianu
Due volte in fin di vita
Lo scorso luglio, mio fratello settantenne
fu assalito da disturhi intestinali che richie-
sero il suo entrar!.' all'ospedale, dove eia ;1(-
lora ha subito c1uattro operazioni chirurgiche
serissime. Gli furono praticate q tr;1sfu~ioni di
sangue e fu due volte in fin di ,·iw, per cui
gli \\'cnncro ammmistrati gli ultimi Sacramenti.
.\\la, gno:i~· ;illa potentissima intcrcc...siom: di
.'.\\Iari.t Ausiliatrice e di San Giornnni Roseo,
ora finalmente i: ritornato a cat-a. La nostra
riconoscenza è grnndc.
/Jrool</:,11 :Jr>, .V. }', U. S. 1\\.
f'. l'l.,\\~IAN
ottt'nu.r.- "'" I 1nu rt 8U1tm , t!, .Uana Aurllratr,c• , U, S . Gro-
,t, " "-""' Bouo, ~1, S . ~f,uiu .\\fu::mtllo r dr S , OtJt,rr,ifrt,
.:$.at'H> r altr, .i,rn·• ,li Dio - ak111r1 lrumrn an(Jr~ i11-
ttalo ,ijft rtr rd rlcmo,int prr 1ant.- ,1t1Jt' di ,,♦,,pd:fo.
mrttto , ui11rnl1 :
.\\cca.u,llj PaoH11a • •\\iutC' Enric11 - \\mc:>ru~o G{tHist • \\n...
,oniolh
1.lcUlnu
o.,.,,;n:,
C.tt~r,n.,
-
\\ruo~Q1n;aoccGo
M. -
G,o, ~
B><·cheui ,\\lke • B•-
H-1u111u, - Harc~ll1n1
Gio,:annin1 l\\111ti.i"un Domcnicu - Urliir<lo \\Ido • Del.
tramena Ccurtt • llc:n;1z.to Palmira - Uc.-com G1uup~ ..
Hiifi ~ihc.tn ft01,u .. Uu:ruami kita - R1nJ,. L1n1 .. Bona..
cin.a lnno<cnta Horuno Glu~tpp,n11 .. Hottaro ~rcorlora
- Hono Guido Unncahone Luo■ - llru,ctt1 Carnluu
- Bu.11:~ia l· .am. .. Huorue:n,o Tiru - CAde.Jdu ~bna - l:11-
m1;rinì Pozzi G101.•. :'\\1 Cimati - C:uniS1. .tC"n Corlc-t ;\\hria
- Capnò ).Ju1unr..1 G11J1u•pp1n• - Capna An.rìoliru - Ca-
ruca .\\rm1n,.là - Canara Tcr~.a - C-iutat,:naru t.,u,cppc
- CutaatUti Piero - l'hln.tcc, Tris Oua,·iani • <; ,u1cr.-l110
ilc:.nedcuo .. (..'occ:111 f.çri:t.1• - Conaoh <.:onl ctt11 - Cortc1e
Sih·anu - Cus,
- D'Atri hidc •
Giua\\.l(lllC:: - Cravcro
l>ollitrl OinR • n,1n..t
l\\laria
B(>r,.::1,1
- <:ri•1
lto11ul •
OMc llnr"..;,a..
n.,,., ncdettr J\\nn.e l\\hrrn - l>cnrsol.a D1.mu.!ll1c;i, • flt ('110111
Mor11hcnu • Ue f>a•Qu•li lta,po Si,·e• • l)c
Gu-
Rlit:lmo • Dt'.'\\·rcch1 r.nru:.t .. Di Rortolo Tur(hio \\ni;::tla
- Di Piuu \\ · acroro ,\\hn.1 ... Oonatin, :\\1ui■ - r>utnnw
ROSJ1 - f•'"~nun, Ccrr•lo Rana - .Fanùl.1 Fì.ouna. ... Farina
Giuliana • 1:c.-a \\larh Te-teta - FcJ.appt 1..oren.to - Fuin
4\\da ... fenari Gemma - F1onn-i Lorena • 1-·1aman F. ..
.Foru..a.na Giacomo - 1-"ouard.Ji Rina - Gamalfta \\·1rvin1a
• G.in12c1ni \\ntoructta - Gar,no Caterin• • Garao Eleo-
nora - G•i1oto ~l.:ar1a - GC'lm1 GUAu.dh Giovanna .. Gtrla
Anronio - Gi■mbona Giu,~pp~ .. Giann•n1on10 O. l)o-
mfflico ... Giurumdlo f,u1•11 .. Gro~o In~ • Gttt'tinl l\\Llri.t
Or:ua - Ou,do •r~.-rt"•" ... Oui,o ~B'"llln• ... hcnnt1 Franca
... Lagam\\ Evnll .\\hr1a . LJ, Porto Ro~inb - L.at:tar1n1 Cior•
~•111 Pi"'1no l,i•l G111lia • Lombardi Hufflnl llhriLI •
1,on"i• Noemi • !,uui• .\\r11rel1 • 'vhdd•lo \\nno - l\\lnf.
iu.~ni !=.r,1n1 .,\\nna \\l.uln.arj Di■nca ~l•rcuc:(1 Pcllt'•
S,trino ... ~lurincJJi \\'uo Giuvanni - !\\la.ro"·co .\\nh>tllo •
l\\larnnelh M•rt■ ,\\n11ehn, • :\\lasclh Suor :\\cita ,\\.luaa
Ro,,. • '.\\lcJdo G1u•c1>1>ina • .\\lclofiro Rm:ardo • :l.le<-
sin,1 Gius~ppc • :\\ht)'nt"t F.h.-,rn - .).lo Gon<lla '°hriann11
- i:\\tu.tur.1~ RafTA"lc e Flora • .\\tuzl.1D llcrrolo P,c-nna -
:,.'.aule C:c,,anm • llddonino Mullbcril• • O<tl l.iovanno
- P•$?Uli Fa1ll1 • P•"llon, • Paliotto Don. Rolando - l'■n•
chffl Gn•h• J',1rod1 :\\bn11 - Pa.rolo (."ft-ro • Patqu1no
FranceJco ... P11t1u \\"11uhC'Ut ì\\larghcnu • Pc:i-u·ua Ucnc-
dctti :s'oenii - Pozz.1 .\\nJre• - Pretti Primin.l • lhbrllino
G,n• . H•,·••• Fiorina .. R:.Jicc hcnr - Rdl1clli \\lcrcC1.1c, - 1hirn'"Jnd1
.hoLtU
ltcnigna - Re Aùri~•u ,\\nJrca •
Rcfro..ncorc l'.r{ttoforo - H.t'~giori Linu · Rc1r1 MMrin ..
He,;zador~ V1nccn1.o ... Ron,.-nLtlione 1.." Hon,rlclH Silvana
• Ro"-si Pcrt'umo Nahd1ni1. -- llubauo TcrHil • Sncço Gucr•
Tino e lne.s - ,S4Jvo Antonia .. Sa.mmnrtino '.\\-1.tri111 - .S.i1no...
rclh Pia - S11tn(>nll1 •rt-rc;.a - Stefano Celc::st1na - Stcfa-
nmi Domenica - ·rlilinhn C1cmcn11n1 • Tavcrn• ~lana
... ì·cci l\\l■r.chcrn.1 1 re,e2ri Enzo - ' l'u:.uni racrino •
~romalis Rocc o .. Torrtro Rossetti '\\lana • ' 1'0tiif' Rica
Maria . 1·nbocco Giu,crpe - Va1111i Gcn11l• - Villa 1-'am
\\"iOani Vanda - \\'oJa Gen Ettore Ed1 - Votttro Anto-
nietta • Z.an,nr "\\dele - Z,mon Don Rui,ic-ro • Zcruth
.Amnens.

4.3 Page 33

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Guarisce appena applicata la reliquia
Il mio piccolo Antonio fin dalla nasci~a
aveva l'occhio smistro che spurguva conii
nuamente. Dopo diverse visite e cure di spe-
cialisti senz,1 risultato, l'ho fatto sapere a crua
sorella Figlia di Mar1:1 Ausiliatrice, che mi
mandò un'immagine con la reliquia di Sant,1
ì\\laria ;\\lazzarello. Appena l'ebbi ricevuta e
applicata, l'occhio non spurgò più, con grande
nostra i;oia e sollie\\"o. Riconoscente al buon
Dio e alla grnnde ~anta mia protettrice, mando
offerta per (.1 diffusione del suo culto.
llu/10J(11e 011.< l'ifrres (l.11'ge) Ll.l!Cl 'J RAVAGI.IANTI
In quella stessa notte...
J\\,lio fratello D,n·idc, mentre andava in
moto aJla vicina città, trovandosi improvvisa-
mente 111:I pericolo di mvesure una persona
sdraiata suU,1 strada, si scontrb con w,a bi-
c.:icletta, riportando la frattura . cranica, con
spargimento della rnassu cnccfnhca.
Ricoverato all'osped,1le, fu sottor.ost<> alle
cure di un ottimo specialista, ma 11 c;1so fu
dichiarato disperato. Solo un intl!n·en10 so-
prannaturaie a dichiarazio:1c. del medico -
!n ,1vrebbe potuto salvare• quell esistenza.
li A"JOvane rimase ci.rea un mese uno
st,tto d'incoscil!nza, lasciando la famiglia nelb
più dolorosa trepidazione. E il I~ lu_glio, ~-
sendosi ,mcor più aggravato, gli s1 ammi-
nistrò l'Estrema 1.;nzione. Proprio ollora potei
giungerl' pre:,so il caro ammalato.
14 maggio, festa di
SANTA MARIA DOMENICA MAZZARHLO
con(oncfalrice con S. Giovanni Bosco
delle Figlie d, Maria Aus,lialrice
Con viY.1 fede, gli .1pplic,•,1 la reliquia di
Santa Maria :\\Iazzarello, mentre insieme alL1
famiglia, alle suore, no\\'iz1c e aspiranti, in-
cominciai una fcr\\'Orosa no, cna. In quella
stessa notte il povcro fratello prese a miglio-
rare vi!;ibilmente, progredendo poi giorno
per giorno.
Questo fatto suscitò subito nel personale
snrutario dell'ospedale, al corrente dell'acca-
duto, una grande fede e simpatia \\'crsn la
Santa.
11 2+ ngo!lto, mio fratello rientrava III fa-
nuglia tra la woia commossa di tutu. Presen-
temente ha ripreso il l:ivoro e disimpegna
senza difficolt.i il suo ufficio.
,\\m11a,arhn (:\\fo,,1mb1eu)
Sl'OR \\1.\\RlJ. SALO:\\IÉ Ol"S - F.\\I.A.
Operazione beo riuscita
;\\ rìa mamma fu operata <lì meningioma tra
la +a. e la 54 , crtehru, opernzione difficilis."i~.
La misi sotto la protezione di Santa '\\lana
J\\Iazzarcllo, pregando e facendo pregare molte
anime buone; e la mamma é j!Uarita benis-
simo. •\\ll'età di 71 anni mi aiut.1 in casa,
mentre prima _era b!sognos~ di nm'? e. come
paralizzata. Rmgraz10 la Santa e mv10 of-
ferta.
Alr1w11tlri<>
J,UCIA GAV \\l..Zl çl\\'l!R.c\\
Esaudita proprio il z4 maggio
Da due anni, a caus:1 della mia malferma
sah1te, pregavo con t~tlo . il cuore ~i. _p<>ter
vendere il mio negozio d, commcst1b1h che
da 25 .mni eserci\\'O! ma ~ol~c d!fficoltà ne
impediv:1110 la vendita. :\\11 rivolsi con una
novena alla e.ira Santa :\\fa.ria \\lazzarcllo ed
ecco che proprio il 1+ maggio 1961, giorno
della sua festa, venne l'acquin:nte e tutto si
risolse nel mi~liorc dei modi. Santa I\\faria
Manarello, nel giorno n lei sacre>, mi fece
vedere quanto si~a efficace il suo imen coro
presso Dio.
~lii. I\\ llflllS 1,.;

4.4 Page 34

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La guarigione stupi tutti
Ad un mese di età improvvisamente il nostro
piccolo Paolo ebbe l'ernia strozzata. l\\folti dot-
tori lo visitarono: tutti scrollavano iJ capo,
~che perchè nato prematuramente. S'avvi-
cmav~ la s'?'a ed il pericolo di perderlo era
P:oss,mo. F~almente un chirurgo dell'ospedale
d1ss~: <( Tenuamo l'operazione, c'e una pro-
babLl_ità su cento, è così piccolo, tamo muore... ~.
_Pnma che lo portassero in sala operatoria,
gh mettemmo al collo l'abitino di San Do-
mehico Savio e, rimasti soli, pregammo in-
tensamente.
. L'oper~i~ne andò bene e dopo tre giorni
d1 angoscia tl nostro Paolo fu dichiarato fuori
di pericolo. La guarigione stupi tutti e fu ri-
tenuta un vero miracolo.
llfo11t,;:ro,so d'Asti
AGNESE E SERGIO PIA
Un caso unico, più che raro
_Nel pon;erii;;gio del Natale '61 la signora
R;•1:1a Car_ruo •~ Vcdovato, colta da improv-
v1s1 ~o\\ori, v~nn_-a trasportata a l\\Iestre presso
la _clinica /( Sahma •>._ Entrata in sala opera-
toria alle 15, ne usciva dopo le 19,30. Prima
vedeva la luce il figlio, il primo dopo 13 anni
di matrimonio, e poi veniva salvata la madre.
Eran~ trascorsi oltre sei mesi di sofferenze e
dolori per cui tutte le cure si erano dimo-
strate inutili. 11 figlio nasceva in circostanze
che i medici hanno unanimemente affermato
non riscontrarsi da decine di anni e cbe sarà
oggetto di una relazione medica. Del caso
si occuparono anche medici della vicina Uni-
versità di Padova. I giornali locali ne scris-
sero a lungo. li Primario e i suoi assistcmi
usciti dalla sala operatoria, dopo sl lunga per~
manenza, es~lamarono: «Xon noi, ma qualche
altro ha gmdato la nostra opera: Colui che
ha conservato m~dre e figlio vivi fino ad oggi,
quando entrambi, secondo le leggi della na-
17G tur~. avrebbero dovuto esser morti da tempo~-
La signora R!na da me interrogata, mi di-
ceva qualc~e giorno fa: «Vista inutile ogni
cura, bo chiesto un abitino di San Domenico
Savio e a lui mi sono raccomandata. Entrata
in sala operatoria, ho pregato che l'abitino mi
f~sse lasciato e_ quamlo mi sono svcgh.ua
I avevo ancora in mano e, come allora, lo
po:to al c_ollo_ c sempre lo porterò. A chi mi
chiede cht m1 abbia protetta, rispondo: San
Domenico Savio,>.
l\\famma e figlio godono buona salute.
Scor:se (\\'enc1,ia)
SAC'. GIOVANI\\I F.\\llHIS
Due belle guarigioni
. La catenina d'oro qui acclusa te~timonia la
nconoscenza a San Domenico Savio dei si-
gnori J\\Iandelli per la miracolosa guarigione
~el figlio Gi_ovanni di arini tre, che frequenta
ti nostro asilo. Opernto di tonsille, corso il
.~ra':e pericolo. di soccombere per li: numenHc e
fori.i ~morrag1e che si sono susseguite. Solo
dopo il ncorso a San Domenico Savio con la
li ~L\\GGIO
festa di S. Domenico Savio
e preghiera e l'imposizione
colo Giovanni ritenne le
tdraesl lf'uasbiiotni ni o ~
il pic-
guurl.
L'offerta invece dei signori Ilrambilla
per !'otten~ta, ~per~ta guarigione della fì~lia
Maria Luisa dt anru due, che frequenta il
nostro nido «Fondazione Marzotto ». Col-
pita da meningite, si aggravò tanto che i
fl;'::dici l'avevano già dichiarata spacciata. Si
~•co_r~c a San Domenico Savio, le si impose
I ab1trno e se ne ottenne la guarigione.
/Jruglitr,o (:violano)
SUOR 1\\1:ARIA CALDEROLI

4.5 Page 35

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« Non trovo una spiegazione nel sem-
plice intervento medico », ha detto il
professore
Il 15 gennaio u. s. la m,a cara mamma
\\ cniu colta da infarto cardiaco che la
lasciava come morta. li dottore dichia-
rava il caso molto grave. Trasportata al-
l'ospedale <• :\\Iolinette di Torino, d opo
assidue cure, si era ripresa, ma sopravve-
niva un infarto int(.'Stinale che la riduceva
in fin di vita. Visse cosl tra la vita e la
morte fino al giorno 27, quando il prof. Ei-
naudi c1 disse che, dopo un consulto col
Primario prof. Gianotti, il parere en-
trambi e ra che la mamma fosse portata a
casa perchè non c'era piì1 alcuna speranza.
Col cuore in gola , ma con la fede sempre
viva, mi gettai ai piedi dell'immagine d i
Don Rua e lo supplicai che, insieme con
tutti i Santi Salc.'liani, volesse ottenere:
la grazia. Portai quindi l'imm.agine alla
mamma, che la baciò più volte dicendo
c<ln un filo d1 voce: .. Preghiamo tutti
insieme! •· Interrogata poi se fosse con-
renta ùi \\ enire a casa, rispose <li no. Il
29 la visitb, col Prim ario e col prof. Ei-
naudi, un altro professore, che confnmò la
5enten;,_1 fatale: Per que!-ta malata non c'ì;,
niente da fan; ,. \\Ila nostra richiestii fino
a quando avrebbe potuto durare, il prof. Ei-
naudi. scuotendo la testa, disse: «Oggi o
domani al ma.<.simo ! o. li prof. (;ianotti,
,111~si a confortarci nel dolore, battcn<lomi
la mano sulla spalla, sog~1unse: ,, Hagazzi,
in questi casi bisognerebbe avere quel cer-
chietto che hanno 1 Santi intorno al c.1po ! ,.
Giunse la festa di Don nosco, 31 gen-
n:lio. La mamma t·ra sempre gravissima e
si piangeva ormai come perduta. '.\\la prima
che tramontasse quel giorno, In grazia \\·enne.
Infatti quella nolr<' per la prima volta ri-
posi, e il giorno dopo i medici la dichia-
r;n·ano fuori di pericolo. Si din:hhc che
Don Rua abbia voluto continuare ad agire
come quando era in vita: mettere in vista
Don Bosco e tenere se stt:sso nell'ombr.t.
Lo r ingrazio a nche a nom e dei miei fa-
miliari e in particolare della mamma; e
invio offerta per la sua beatificazione.
U nisco certificato medico.
Voi~ Cnnt1ns, (Torino)
.\\(;()STL"IO 8URAl TI
PROF. OOTT. GIOYA:'\\:-.; t T:l:'\\'ACDI
L. THu.-:rs·,e IS PA'tOLO(;J \\ MFOIC'A
le tN ,1ETOllOLOCHA C I.. I NIC!I
'<lii ( TOR11'0)
t la prima volta che nella mia profes-
sione medica bo visto ri'l<>lversi un ca.w
cli grave infarto, con s ubentran1i crisi
dj perdita cli coscienza da asistolia ven-
tricolare. E soprattutto la prima volca
che vedo risolversi un infarto cardiaco,
complicato a due giorni cli distanza da
un grave infarto addominale con blocco
intestinale completo, co mpars a di segni
di peritonite, ecc.
N on trovo una spieg azione nel semplice
intervento d ella terapia m edica, per cui
personn.lmenl<l sono più c he convinto
c be l' inaspetuto e repentino miv,lio-ra-
mento s ia d ovu10 a una Gra2ia.
10 1111117.o 1!/f>i
rto. CIO\\'A~N"I E.Il\\ AUfJI
« Don Rua m.i ha fatto il miraco lo »
:\\cl 111l:SC di luglio dello scorso .mno fu,
colpito da una i:rr:n-c rnalnttia e ricoverato
in una clinica. I medici. dopo a,·cr tentato
tuae le cure po:.~ihili, fecero capire ai miei
can clw c'era poco da sperare. A questa tre-
menda dichiar:1ziom.: i miei familiari lkciscrn
di port.1rmi a casa. Le mie rnffcrc11zc erano
indicihili. \\'olli confessarmi (' cmn1111ic.irmi
1·na mia parente rni porti> il Ball,·uillo Sale-
sìo110 e, cnllocandolo sono il guanciale, mi
rnc;com,111dò di rivolgermi al Yencrahilc Don
Rua, implor.mdo la erazia della guarigione.
Così foci c prel-'·'' con fervore. Comincia,
suhito :1 sentirmi mci::lio cd ora c;nn gioia
posso gridare:: ~ Don Rua m1 ha fatto il mi-
racolò! .
Riposto ( Cct~m&)
-,-, CA\\"• •\\LFIO GR,\\X.-\\T,\\ )

4.6 Page 36

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S. E. Mons. GIUSEPPE DOMITROVITSCH
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Vescovo Titolare di Podalia \\
\\
e Prelato di Humaila (Brasile)
\\
\\
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\\
\\
\\
\\
\\
' Una dolorosa coi11ridenza ci obbliga ad as·
\\
\\
sociare nel nostro BollettinQ alle pagine di
\\
\\
S. E. Uons. Massa s1Llla l\\fissio11e del Rio
\\
\\
NPgro (Brasile) q11t.~1'11ltra pagina in me-
\\
\\
' moria del suo Vescovo Coadiutore Mons. Giu- \\
seppe Domitrol'itsch, d,e tra i
mission<iri
\\
\\
ciel Rt'.o Nrgro occupti un posto di primo
\\
\\
\\
piano.
\\
\\
Era ,ia,o u Somettendorf (l.fogherici)
il
\\
\\
14- marz:o 1893 e, compiuti gli st1Ldi gi,nnasiali
\\
\\
' e .fi/o,çofici in patria, era renuto in Ju,lia per \\
propararsi al S<Jrerdorio nl!llo Studentato Teo-
\\
\\
logico di FoglizztJ (Torino). Ordinatn SacPr-
\\
\\
dote a Torino nel 1923. /'111ino segul.'T1tl' par-
\\
\\
\\
tira per la l1lissione 1/el Rio Ne~ro.
\\
\\
Di jì,;ico rob11sto e di forti' rolontcì. non si
\\
\\
lasciò scoraggiare dalle gravissime difficoltà di
\\
\\
que~li anni, delle quali parla Mons. ]\\fossa
\\
\\
npfl'articolo ciwto. E se oggi la l\\Jissione del
\\
\\
Rio Neero ~ tra le più .fiorenti dPI Brasile.
\\
\\
lo cle1•e in gran part,• allo zelo " allo spiriw
\\
\\
dinamico
e
sacrificato
cli
Mons.
Domi-
\\
\\
troi•itsch.
\\
\\
\\
\\
\\
i\\Cons. l\\la,;so. ne/l'annunziarne la morte ai \\
\\
missitJnari. e fl'.deli della Prclazia, scrive:
\\
\\
« La persona di Jlfons. Ciuseppè Domitro-
\\
\\
vitsch, che consacrò più di trent'anni alle l\\lis-
\\
\\
sio11i ilei Rio Negro. resterà 11ella nostra storia
\\
\\
con i nomi gloriosi di Mons. Giordano e di
\\
\\
Or,n Balzola: qltesti tre nomi rimarranno pl.lr
\\
\\
sempre seolpili nel{li amiali della nostra Pre-
\\
\\
178 /a:;io.
\\
\\
Don Domilrovitsch i•enne con me al Rio
Negro nel 1924 col cuor" pieno di ordimento
missionario e con doti .fisiche e morali vern-
me11te tcce:donali, e lutto spese e consumi) per
la nostra Prela"I;ia, dando prova di una intel-
ligeru(I 1to11 ronmne e ,li mw generositò senza
limiti. FondaJorfJ delle missioni di Barcelos e
di Pari-Cachoeira, seppe creare npere che ~ono
dei no1e1•0/i centri ,li ciriltà e di prngresso con
belle chiese. mllegi Il ospeduli, opere che gli co-
stanmo enormi sacrifici, eia lui affrontati con
efltusiasnw, generosità e perseveranza.
La chiesa di S. Gabriel è domto in gran
parte tJlla. sua opera coraggiosa e intelligenre,
che ci ha dtlto la nostra bella cattedrale... ».
Questi meriti, missionari uniti alle sue 1,irtù
gli meritarono la pienezza del Sacerdozio. Nel
1949 Pio Xl1 lo nomi11a11a Vescoi•o 1itolare di
PodtJlill e Coadiutore con diritto di succes-
sione di Mons. Massa nella Prelatura del Rio
Negro. La dignità episcopale 11ori gli servì
che di stimolo a intensificare la sua straordi-
narici e sacrifu:ata attività, estendenclola a
wtta la Jlfi.~sione.
U,i altro grande merito di A-fo11s. Domitro-
vitsch fi, qtiello di aver .salvato la Congregt1-
zione Ungherese delle Figlie dell'.Annuncia-
:;ione che, perseguitai.a in patria, minaccial'Ci
di scomparire. Alc1ine Suore scampate alla
persecuzione, furoru, accolte da J\\fonsignore,
elle costruì loro la c<1sa, a.lfii1ò alle loro ciirc
1m lebbrosario e le assistette nella fondazione
di altre case e, quale Delegato della Santn Sede,
diede all'Opera consistenza e un sicuro orien-
tamento.
PromMso VescotJo della nuova Prelazia di
Humait6., creata nel luglio 1961, smembran-
dola dalla diocesi di Manaus e dalla Prelazia
di Porto Felho, no11 era ancora spenta l'eco
festiva tiella presa di possesso <1111,enida nel
dicembre scorso, quando le campane della sua
nuova Ce1t1edrale annimziavano la scomparsa
del primo Vescot•o della Prelazia.
Pochi giorni prime, al fratello, missionario
co11 lui nel Rio Negro, ave,·a detto: « Sento dic
la morte si a11vicina; ma, grazie a Dio, sono
preparato, desidero anzi andare a riposare
con Don Bosco».
A mezzogiorno del 27 febbraio. al suono
1le/1' Angrlue, un attacco cardiaco stroncava la
vita clello zelante Nlissionario e lo introduceva
11el riposo eterno.

4.7 Page 37

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I
Salesiani defunti
Sac. Luigi Pedcmonte t a Bernal (Ararntm•> • 116 anni,
1'110 il 14) npr!lc dd 1876 d• f•mi'lli• oriundo li~ur• nel
qu.arti~re: • t..11 Uoca Ji Butnot .\\irrs, campo di Df'C>•to-
Jato dei pnm1 fu:li d1 Don lio•c:o cntrah m .\\r5:t·nt1niì,
crebbe alla 1cuol• dri 1,1ru1di rniu,onari Don \\t,lan,.,o e
Don Caglittn, n futuro Cord,n•tc, e apprtte do lnro l'a-
more 1,1,lla 1t1iovcntù po,·orà e optr.ti:t e i.11,flt orfa.ni, rhe c::a-
nou.te
riub
1899
i
'11:UOa 70
•I 191 I
•nni di
dir<IHI•
\\'lt1t ult"li11na.
imparunti Opere
dclii
1110•
vanC' l1penon11 Arge:nuna. acco,:zhendo 1tratun.imt-ntc un
a 'rànde numci
BU tc4lù più
ru di
v••ta
orfi!ni, Quca
11.t IQII •I
u
•o,u•sa.
car1lA r,u
(I\\IMnJo
t
c
fu
1uu1tti
l,pe1-
forc ndla P,HaR'onia, In <1ucato p,riodo londl., oper~ ,rran-
djotr: con prcv11iani aul (ururo chr suprravano t l·alcnli
piu oninu111, \\ll'ud,rlo oomm<nUrc le 'ri11oru profc11,t,• di
Don 8o$i:O 11\\1111 Patag;on1A, alcuni In cr,:dC'th'rt> un mcq.alo-
manc esah,uo, Oagt biKoena rh.:onotc\\:'re! \\ hl.! Jt: aue pro-
f.rie furono p•llide 1mm•~ni ,Ml• ruJr~ tali J>()tc os-
•i•tere aJh 1cope:rt.a drtr, oro nc-ro • e alla rnh:::li cJdl • oro
bianco• nell',ndustri.l ,Ielle lane P•lillonichc; ~uhò alle
1copcnc- dcll"~mincr&tc" geoRr■ fo. esptor..,1on.~ e .trtiata
H!Ctlinno Dnn ,\\lberto Dc Aau•ti ni ~ '.\\11pratiutto jJ:uUeth:
per flli sviluppi della Chiesa e dcli• Con~r•11n1on, ndUl
r cm dei ~011nì di Don Dooco.
Dal l?ZS al IQH fu hpcttorc delle Op<t• S...IN1an, in
v1rit' nazioni dcll' Amc-rica L•una: Pcru, BoJ1\\·u1. Cuba,
Mc.uJco. In quest'ult1mt1 t\\D.ttior\\~ ertrò in un pe11odo in
cui 11 era ,,atcl\\.llra un.i. 1aruwino1" ptr-tecur:iont· f-:bbe
libero ioert:'ltn con pa,.~.iporto dir,fom.acico e ,:on tatto
e prudaua riWic..i 1: nontanixure tn opere ..ntiche r fon•
darne delle nuCJvc:, n1c.nt1""C la le:1tl;ct pro,h1\\·a OR:OI 1t•litu-
,:iono confea•ionnle. "l~I lrnttcn1po In Snnìn Sed, lo noml-
n1v11 \\'isit:atorti: .\\po,còhc:o di tutu I Con\\lc.nu del Perii
e dtlla 13oli,'ia.
Tornato 1n patna. continuò a Jfrltrtte opC"tc: t: .a fonJame
delle nuove. Ma,:rufi«> o lfTIUtdiOIM> 11 So.ntuano d1 1'01r111
Sì~naro della Ouard,a do lui innoltatQ a l:lcroal. 'rr:a indi-
cibili prove e difficoltà du:dc vll4 e ;,·1luppo all' l,tituto
Secot• ...-e: F cnun.iniJc- • Pta Un1onr \\taJrr !\\.1a:u.irdlo •
inia:iato il , ~ ai:oi,,to r•).lQ, e- che- ha l'UI vari~ fi:hali con c:•~e
di riposo, Ri-11nHni d'inf•n2:ìa, oratori !esu'-·•• ca~e ptr madri
d., uc~rdQ\\l ecc
Non p,nrt:mmo chiude.re 1aueat1 bre\\·i ,cnn1 -:\\t:n:t• ricor-
d1ue un.1 ddlr bm.t:m<"rrn.c.~ p,u annJi Ji Don PcJie-
rnoncr: e-1di lu J'fflmcM•llf"1 e po.-1uhrc,re ddle c-a\\lic d1 beari-
fit 11.runt" d• l;rf'firino '•muncuri, che an:va conott·1uto
nh.ii-1no ul Colle,iio Pio J X, ~ di Li-1ur11 \\'tcuilu, il Cu:lio
J•ll• l'ato"on,.
Ru.:1.·ù di mt:"ritt. ,~en~r~to ~ atn.ato d.1 1u1.u pe:r la su.a
h:Jc11.t .t Oon Uosco, _jl ~ apento • DernaJ comt'" un patriarca
nella dolce n•1one d-.·I f'■drc C"he lo in,·lta\\• .- • riposare
in P.1r1i11dJso •·
Sac. ltefano landn.l 1 l'ictruanu I Lucc•l • 85 anni.
Sac. Giacomo Ssafors a Timpa (US \\) a 83 •nn,
Sac. As osdno Aschlul t Salto (Uru~u•y) a S.1 anni.
Sac. Giovanni Ortcp t 11 \\'lontcv,Joo (Uru~uoy) ~ 8• •orni.
Sac. G I ~ Casu.Us t a llucna (Spawna) " n .nn,
Sac. Pietro ScaratUe a \\tanJun• ('l'ara11to) a 73 •nru.
Sac. Nasarcno Cocoona t a Bu<no• A,res • 56 •nnJ.
Sac:. Giacomo Garda Cruz t II U1ren1 (Sp1111n•l • 1 ann,.
Coad. Carmelo D'Andrea t • C•t•nia • 46 an1t,
Cooperatori defunti
Can, Ernesto Cavalkro t ad .\\.i, ., So •nni
Fu parroco dcllit Collc«iin-a d.1 S"n Secondo p<r ohtr-
,1.1 anni Il comr11nto •u,.1.·itato dalla ~ua mortt- fu d1mo-
!ilT■1mne della a:nndt ,runa che- 11 t ·anonJ(o ,i era •cqw-
stato in um.tt 1Lnn1 di .rnin11,tcro parrocdualr nella irnpor..
umto panoc:ch11 cìttad,n.1. Fu mollo d1,·oro J, Don UoNto,
a ...-u, \\Olle Jech, are un belliuimo ah.re nella 1m c:hieaa,
e fu ltC"to dJ otfnrt. la tn ime ColJ~ur• per te rranJ, 10-
lenruU -1alc11•nc
N. H. lrq:. Alessandro Carpalll elci Ma«he1I del
Vlllar t • 7J anru l'onano (l'uneo)
~Solto .LJfcz,onatu all"Op••ra S.alc.a1ana e dcvci t ,, Ji San Gio-
vanni HMco. chbc l'onor,: Ji t ..ere- scelto per reahzxart'
con ,I colle1111 In•· Pro1~n di ',f,,.bello l'ampliam~nto
dclii Aa-sil.icu di 1\\-f11ri1 .-\\uaifooru::r: lo Turano e stu:ccs.
1ivu1111ntc in Rurt'la la C.O!lllruzione dc-I w;randt: Tempio Ji
San Gio\\·.,nni Roteo con i'.-nnesso htituto. l\\n.che nelle
101: ultime ~oinnù non dtroirnlicò d1 b~nr-fic:arc le F•miah•
~..1lwiana. c-bt" nr r,antite la 11nd1t.1 C': 01fre acnc-ro11 suf..
lrae:i pct la •u..a \\nima e'Jeu ■
Antonio A.Jas andrlnl t 11 l•c.hi• d1 Cn,1ro l\\'iterbu).
l\\llrab1I<' ,na. di padre ~ctnplare eh" nmò .1..-rn5,rc: il S;.
cnore " lo .:lorific,, , ol bvoro e la prrahit-ra. Stnli proron..
demente. la reaporuabihtl di una numttò-.a 11m11dia, che
~dueb cr,-tti:tnamrr11C' e per 1:t '1\\1•1~ non risparnno htfrhc <"
tuc:Tlfrd . \\mante di Don Hoaro e c.h ~\\lana o\\u•ilrntric~. ho
J11ro <lue ti,rliuoli A1l11 Con11rc-ptione Salesiana ~ un serzo
ali• Con$fh--px.Jone J, S. \\ 1rccnzo Jr' Paah,
Pietro MJat_iasso a S. Oami•no d' \\•ti a 79 •nn,,
Considero 14 \\.-ita l·om~ un dono di L>ao e la. r1th.1nò con
5nn1a -nlh~ fnrni~li,L 11 prosumo. el sua Cre:itort, Fu litro
e ononto , he unn Jtl seue: t1_.,1; ~ewmue la fhiam1.ua al
.!°'~ccrdo.zio.
Maria Garbarino VCII, Bauu..ul t 1 !\\linb<llo \\Ioni,
c,8 ,tn 1'ù.
Arnò [)1u e il prou.1mu e.on la profQnda ~,iet.i e: il continuo
CH:rci1.in drllc oprrt Ji c.anr• Si ,c.ntha ~•nt..t.ntC'ntt orllO•
•e1a:lioaa da a, cr dato alla Con.,rep:iiont S.ile1i•n• tr~ dcd
figli 1upra\\.·\\'l,suh al penoJu ddl'1n1.nz11. l--"11 •tmprt-
rnrrnorr e d~\\'ot" ,h H. GiC"J\\ ann, nu■cu. che e:hPe I■ for-
hma di \\"C'dt-tc ndl111 cuiì piltctna U;lfJl(U., al ( 'vllcs:_10 .S.1..
lcstono d1 \\tirab~llo \\1onfcrralo~
Marchesa Glull.ana Malvus.t Campew · a lloloana
Coopentru:c »ales11na fin duf l?IQ. t"u Amant, ..11111111 delle
Op~rc 1nltd1•nc di ltolngnu, che sentprr a1utb con tlt1:1ndC"
t'Jftd._ l\\1artvft nntamcnte <lopo tutta un.a vita 1pua ne.I•
t•amore J1 Dio e: l"~ll'aiutarc il pron....o bl,-o. noto,
Anna Mond t ., TonenRO C1nan:ac a 7◄ antu
Sor~nu J1 tfUie S11c<'rtfun, \\Ì~tt· di fcdc, " cli prc1ithfru e (u
Ncmpìa tli vinti 111J~ fllmi,tH~ t o.I p.te,1:, prur,rio conw
,·nlcul , 11uo1 Coop"r•tori Don Bosco. F.bbr pari1colar~
d~va:zionc Pff i\\h.na .\\u.aiharnce: e per 11 1.an,o J.ondalol"L
lac. Glo.,.nnl Garbcro, C.:•f'l'~ll-■no ndl'Osped•I• C1rn:o
Ji C .t\\·our, t • 7b anni.
Dcvoro d1 .R, Gio,·ànni Bosco, ne frnìtò ali t-~empi ~ cooperi•
mduuunJo 1:io\\"1m Ji buon" 1per.1.nze nCJ nostri aspi-
rantah
Anna Maria Cont«:rno 1 , ,,.~ •nm
Fu zelnnt«: Coo11tratnce 1ah:1iona e fint.:hè le fon:t' s;rbalo
pt'rnUserò, l•vorò ntll' Auonu C.a.ttolJca con cntu11iasmo
1 .ac:rifido Le coU1·rertz.e fuu:hc- e- rqonli che lè>pporto
prr luns:hi •nn• rh hanno t"nprui01,to l'as,oito!.ato.
Altri Cooperatori defunti
\\cC"rbom lbuu,11 • \\,rhctt• (i1uu:ppc AA-drcoth Lan.
fnn\\·hi G1u1eppm• • Artcro J"ierina O■lReTA ..\\urelrn
Brunollo ,\\mclia Calab, \\,•,· Giu•eppc - l',,oula <.:a,
!!<IÌ!:lia ;\\,hl.ria • Cra.1.1.,1l.,ru l\\.lo.ria Dc nuubd11 Prof. Lu1t;?iu
- Udlann• o,.ola - I elhn \\llcm,o - l·orns.ra ~·Jm<>ndo -
Gardino \\nn• - 1;t,ir,r1thdli lù.chdc - Gr~i:on llrunnn
Diomira • Gnf• G.abn<"'fe! • \\t■ffco Sevt:ri.u ;\\bz.zoJa
t "drl'> ;\\1,le.-ì J..u11rr1n :\\JoN,-suti G,o"·• Paolo \\tu.zio
\\nùrea .. ~~rQni. Ui:o - Ouinuhe-r Orwohn..1 - l 'schricr,
Pirtro - r,~ui S.1.ibr-nc- Giu1-cppin.1 • Piharcru G10\\·anni
• Polidon s.-nta - LC"Oni Hatta1t:1 ... Rr fraschini F.nne~
h,,J.a - flu,.1-ctu '\\:tcolin~ So1uonr EliR'lO .. Spada
l)oll l , 11,11! - Torni Sal\\laturo \\'alprcd• l,u,11111 - VAndon,
Celeste \\ u1Hett1 Gipvann11 • Zandhua ~ht,nll • Zin-
cohn, Roso - 7.opp• Balba I.in•
L'ISTITU T O SALESIANO PER LE MISSIONI
con 1edc m TOIUNO, cretto ,n 1:-mc \\lorah, con
Decreco 12 1:"":~nn;.110 1924, n. z21 può le-g_.alm...-nte
ricevere ug,111 ed Errtl,1,1. Ad evitare poll•ib,h
cootc,;1•11u1ii •• rnnsigli,mu le seuuenu formule,
Se cratw, d'un Lt-UJ1to: • lasc,n •li'l,tituto Sa-
leno..111) {'<r le. J\\f1111om ca11 u.di! u, Torr110 à ttcnlo
d, ltgato la somm., d, L1r1: ... (oppure) l'ornmo•
b,Je alto in...
Se lntta~i. invccr-. di nom1nare r-r.:dc- d1 01rn• IO·
atanza I'1,tituto, la formula pom,bbt eokr qur~ta:
, ....-\\nnullu ognì 11111L prect.•<h·rHc disposiz.t0nt: t,·,.ca-
m,nt.qna. .Nomino mio crt.·1.le umvcr,ale l' J,11111to
Saksi,mf1 p,rh .llu11om c,,111e..l~ tn 'ft:1r1,10. la~tanJo
ad ..... quanto nu upp~mcnt' a qu~l•i.ui utulu ,.
C/110110 dma)
(J1r,n., per <Ale>o)
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4.8 Page 38

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a CRocrAIA t ~
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71!;;1,1,(};f{lfl(}
TOTALE MINIMO PER BORSA L. 50.000
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Borse d~ comQlr:tare
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Mnschenn (L. S. A.) - L. 34.200.
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di Pozzi Guido (Treviso) O. C. D. '\\I. 5000 • L. 46.000.
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nizzi Carlo 10.000 L. 2;.730.
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l\\laria (Vkcn,n) L. Jo.ooo.
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• cura di 80111nn Anna (Torino), L. 25.000.
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Uosoo (Torinu) • L. r 5.000.
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rìno) - 1 vers. L. 10.000.
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a cura di P. R. C. D, Dolianova (Sardegna) • Callig,m>
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sona a noi cara, a cura di G. E. (Alc.uand.ria) I,. 50.000.
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p. g. 1., a <1urn di Antonio Xuèrcb (Malta) L. 50.000.
tlorsu Maria Auslllatrke e Sanù Salesiani, a ,u(Jragio
delle onimt dtl Purgatorio prr la solvez::n d1//'t111ima
d,,11•,,ffumt• N . •\\. (U. S. A.) - T.. 5:qoo.
Rorse Maria Au.s.illatriee, secondo h: 1nlenz1oni d1
A. .\\Il. G. T. (Trentn) - Viale Anm1 400 • L. 50.400.
Horsa Sacerdote Missionario, a cµra dei Coopcramn di
!sorelle (Genova) • L. 50.000.
Borsa Maria Ausiliatrice, S. G. B.)sco e Ooa Pielro lkr•
rnti, o curo d, A. Arnodo (Vicenza) - L. 50.000.
Bor'IJI Ceruttl Don f'Wppo e Don M:1rtlno, frntclli, se-
condu l11 loro inrenzi,1n" (Tortnù) - L. 50.000.
Borsa Rossi Mareello, nel centermrlo della nasclla, a cura
<lella as,oci,1zionc Marcc,llo Rossi tiella Casa Csp1t<>•
lllrc . Dc vlnrtin Giacomo 1000 - L. 50.000.
Borsa S. Giovanni Bosco. 111 111,-muria di Dm, Umbrrto
Gt1rront. - Spirita M Gameri 5000 L. 50.000.
Bnn;u $. Cuore dJ Gesù e S. Cuore di Maria lluono
Giuseppinn 5000 - I,. 50.640.
llor~ S. M:i'=dmo. V~nvn cii Tùrlno. l'\\ c.·urn Jr :\\. N.
Gn,orn Aquilino 10.000 - L. 50.tn5.
Uorsa Rl1lllldi Don Filippo, Servo di Dio, " .-ur.i cli
Olimpia Cnva,d i, (Tonno) L. 50.000.
.Borso Mar-la Ausiliafrice e S. (':iovannl Boscoi w iu_l}n1,.:10
11umwria d•• def11n/1 di!lla /1,nu~ha La /,01ni11 {i\\1.:n•
gento) - L. 50.000.
Bursa Gesù, Maria. Giuseppe, pral;,(!![tt, '" /Mmglia dei
mi.i can " 0Mnt1te piétd della mi<l 1111i111a, a coro d, Cleha
Carn.Jdo (Cruwrtal - L. 50.000.
llursa In memoria dl Suor Margherila Benedlecn11. u
cura di Giov11nni lloned.t1..·enti ("rorino1 - L. 30.000.
Horsa N S Oe,;ù Crisi<>, Sommo cd Eterno Sacerdote.
() Sl)pror~,
Coop.,rator
i
11111111/a
w Lim
operai
osan,,
ph Io
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tua meri.e.I
asso) (1•! -
a
L
ouru <lei
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Borsa lsthuto Mmlonorlo di Penango, a cura di Cìiu-
&cppc GoPella (Genova) - L. 55.000.
Rorsa S. G Bosco, Venerabile Don Rua e Don FIUppo
cu R.lnatdi, a cura cli Bm,,ida Emilia l .. Oavico 50.000.
Borsa Ciott'I Vincenzina,;,, fu_/Jra1<io r 1t1rmQri11., curo della
sordla Ro,a ,n :-Sotnristcfonu (Calt~rn,sttro) - L. 50.000.
Borsa Maria Auslliau-lce e S. G. Bosco, prol~!!!fCle le
{Mf<one a twi cnr,, n cura di G. E. (Al~~sandna) -
L. 50.000.
Borsa Maria Ausitia1rice, Mammn Mnrgh<lrha e anime
purgan1i, a cma di M. Broccoli. Don Goffredo Mamn-
cello 5000 • Tot. L. 50.000.
Borsa Bolognesi Lw(i!i e Clementina (4•). a cura d, D,na
Hologncsi (nolognn) L. 50.000.
Bor$a Nairue, n ~uni di N. N. (Torino) - L. 100.000.
(totllÙUUI)
A\\.TORl7.ZAZIONE DEL TRIBUNALI< DI TORINO IN DATA t 6 ~ERBRAIO IQ+Q, 0:0MERO 403 • CON ll.PPROVA7.10'1H HCCLlililMTIC.\\
UIU OIH[TI"ORR IU:1>PONSA81LE': SAC. OOTT. PIKTRO ZERBINO, \\'IA MAH:tA AUSILU.TR[CE )Z, TORINO (7 tz.) ,. OFFIClNB CRAP{OHE SRI

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Coopera.tori .
~ :. ·sale'siani
.
--

4.10 Page 40

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,.
IVI
il
Auxilium Christianorum
II
Rc.lazioni commemorative per il C..:inquantcnnrio dell'Iocoroo:t.z.ionc di )lariu
Au:t,1/ium Chris1i1mon1m, nella ~un Basilica di Tnrino (1903-17 mngfio 1\\153).
Volumr ìn-8 pag. 294 con un centinaio di illa~truzioni in nero r a colori
T.. 1:;110
Relazioni <"ommr.morntivc dcll'AnnP ,rnriano. Vl)!u111~ in-R <li pnii. 135
~
con ìllustrazioui L. 1i OO
r I Ma, 11111e1 ~a1es1ana
Pagine 207 L. 1200
I1
Studio storico-u.olo1<ico di Don Bcrtetto sulla pregenzu di \\Iorio 1011110-
colata Ausiliatrice nello vita, Mlle opere e ncll'np<>stolnlO cdu1•ntivo d,
San Gio,••rnni Boscn, prefazione ,li Oon Eugenio Cerilo. Pa~. vm-11 7 T.. iOO
pe r ordinazioni rlvolge n l alla
CORSO REGIMA M ARGHERITA, 176 TORIMO C. C. PO STALE 2/171
BOLLE T TI NO S.A LESI AN O
PERIODICO QUINDICINALE DELLE OPERE E MISSIONI DI SAN GIOVANNI BOSCO
D irezione: via Maria Ausiliatri ce, 32 - Tor ino - Telefono 48-41-17
Al IO del mese: per i Cooperatori e le Cooperatrici Salesiane
Al 15 del mese: per i Dirigenti della Pia Unione
SI invia gratuilamente. Spedizione in abbonamento poslale. Gruppo
*facciamo nolo ai benemeriti Cooperatori e alle benemerite Cooperatrici
che le Opere Salesiane hanno il C. C. Postale con il numero 2-1355 {Torino)
sollo la denominazione: Dire-zione Genera/e Opere di Don Bosco - Torino 712
Ognuno può valer>ene con risparmio di ,pesa, nell'Inviare le proprie offerle,
ricorrendo ail'ufncio postale locale per il modulo relativo
*IMPORTANTE Per correzioni d'indirizzo si prega d'inviare anche l'indirizzo vecchio.
SI ringrazlano, Sig. Agenti postali che respingono, con le notllicaziotJ.i d'uso, i Bollettlnl non recapitati.