LA PAROLA A DON FIORA
In una breve pausa dei lavori del Capitolo
il Direttore Generale si reca a Grotta-
/errata a dare il saluto ufficiale del cambio
di guardia e a presentare il 11eoeletto
successore.
Dopo il saluto rivoltogli da Salva-
tore Fanali a nome dcli'Assemblea,
cosl si esprime:
«Vi porto anzitutto il saluto e il
messaggio del Rettor Maggiore, e
voi sapete quale può essere il mes-
saggio di Don Ricceri: un messaggio
di affetto, un messaggio di interessa-
mento, un messaggio di speranza
per quello che potete fare. Io re-
cherò a lui, interpretando il vostro
sentimento, il calore e l'entusiasmo
salesiano che voi portate a lui in
questo momento soprattutto che sta
concludendo il Capitolo Generale
(vivissimi applausi).
Ho sentito che avete intonato
l'inno a Don Bosco: segno è che
avete intuito una realtà che è al di
sopra di tutti i fatti che riguardano
la Congregazione salesiana, che cioè
gli uomini possono cambiare ma
che c'è Uno che resta sempre a
unire i cuori, le volontà e le nostre
azioni: e questi è Don Bosco. Quindi
sia che il Superiore dei Cooperatori
si chiami don Fiora o sia che si
chiami don Raineri, è sempre don Bo-
sco a cui noi guardiamo con tutto il
nostro animo e con cui vogliamo
collaborare continuando la sua opera.
Sono particolarmente contento che
don Raineri sia stato chiamato a
questo compito, prima di tutto per
un motivo sentimentale, e, se mi
permettete, personale. Con don Rai-
neri sono stato compagno di novi-
ziato, con lui ho fatto gli studi di
filosofia e di teologia e gli sono stato
vicino anche il giorno della sua prima
Messà, per non parlare di tanti altri
contatti, e quindi conosciamo a
vicenda tutte le nostre virtù e tutti
i nostri difetti. Siamo degli ottimi
amici ed e anche per questa ami-
cizia che ci sarà una continuità asso-
luta di lavoro e voi non troverete
difficoltà per il vostro ambienta-
mento, anche perché don Raineri
- voi vi accorgerete di questo - ha
fatto una lunga e preziosa esperienza
nel campo dell'apostolato dei laici;
anzi, a questo riguardo, la sua espe-
e n enza stata molto più valida e
molto più ricca della mia, e potrà
metterla a vostra disposizione. Penso
quindi che dobbiate rallegrarvi in
tutti i modi per questa scelta che
ha fatto il Capito.lo generale. Se poi
tenete conto dell'amicizia che ab-
biamo fra noi due dovrete andare
incontro a lui con la stessa cordialità
con cui siete venuti incontro a me.
Voi mi direte: - E lei lascia
volentieri il campo dei Coopera-
tori è degli Exallievi ? - Quando
I: stata fatta l'elezione al nostro
capitolo generale, io ho fatto il mio
atto di accettazione ufficiale perché
l'obbedienza e la consuetudine im-
pongono quello, ma poi ho chiesto
venia all'assemblea a cui mi rivol-
gevo e ho detto che, nel lasciare,
provavo una grande nostalgia (e
questa nostalgia la sento veramente
nel cuore), anzi mi son permesso di
aggiungere una preghiera: che il
Capitolo generale speciale si occu-
passe in una maniera impegnativa e
seria dei Cooperatori e degli Exal-
lievi, in modo tale che la collabora-
zione che la Congregazione deve
stabi'lire tra salesiani e cooperatori
sia veramente efficace.
Ecco: la nostalgia che sento nel
lasciare in questo momento i coope-
ratori si deve al fatto che voi mi siete
venuti incontro con tanta cordialità,
con tanto affetto e con tanta simpa-
tia che io mi sono sentito sempre
molto bene tra di voi. Si dice, ed è
una realtà questa, che i salesiani e i
cooperatori fanno una sola famiglia.
Io vi posso garantire con tutta
schiettezza che durante questi sei
anni tutte le volte che ho dovuto
trattare con voi, sia in questi orga-
nismi•a carattere nazionale sia anche
negli incontri nei singoli centri, ho
proprio sentito sempre intorno a me
una famiglia salesiana, la· quale mi
ba fatto apprezzare molto di più la
vocazione a cui avevo detto di sl
un giorno, quando Don Bosco m.i ha
chiamato nella Congregazione. Ho
trovato una corrispondenza di idee
e una corrispondenza nell'organizza-
zione e nell'attività, di modo che
questa incoraggiava il mio aposto-
lato, anche se venivo con una espe-
rienza molto esigua e molto debole
nel campo dell'apostolato dei laici.
Ora voi comprendete che, se non
ci fossero altri motivi di carattere
anche superiore, questo solo fatto
umano è una ragione, mi pare, per
dirvi la mia riconoscenza, per rin-
graziarvi di tutto quello che avete
fatto e per dirvi di continuare ancora
con questa generosità e con questa
stessa comprensione per gli altri
nel cammino che cosl bene insieme
abbiamo instaurato.
Il ringraziamento che faccio a
voi, se mi permettete, desidero esten-
derlo a coloro che sono stati più
vicini come collaboratori. In parti-
colare alla Madre Galletti che, vera-
mente, non I: collaboratrice, è sopra
un'altra linea, ma I: sempre stata
tanto vicina a noi e al nostro lavoro,
e che tutte le volte che abbiamo fatto
una proposta o mandato avanti una
iniziativa, immediatamente ha com-
preso e messo a disposizione le
Suore. L'ultima e più bella espe-
rienza che abbiamo fatto a questo
riguardo è stata la serie di incontri
avuti con le di rettrici e delegate in
tutta Italia. Don Buttarelli, facen-
domi una relazione, mi diceva: <t Ho
trovato una corrispondenza che più
generosa non potevo vcramenk desi-
derare )). Quindi desidero dire alla
Madre che si faccia interprete presso
la Madre Generale di questo senti-
mento di riconoscenza.
Se permettete un ringraziamento
va anche a don Buttarelli e a tutti
gli altri delegati per la collaborazione
che hanno dato con cordialità e in
spirito fraterno, in modo che io
raccoglievo degli allori per il lavoro
che era stato fatto, ma il riconosci-
mento andava ad altri. Per esempio:
il nostro caro amico che ha parlato
ha voluto usare una parola di rin-
graziamento per quello che riguarda
i Giovani Cooperatori. Veramente
devo dire che questo settore mi ha
subito interessato. Mi ricordo che
fin dai primi giorni ho detto: « Que-
sto dovrà essere il campo che noi
dobbiamo in particolar modo arare•>.
L'ho detto per i Cooperatori e l'ho
detto per gli Exallievi. Ma se l'idea
è stata lanciata e favorita da parte
del superiore, coloro che l'hanno
realizzata sono stati i nostri dele-
~ati, dal delegato nazionale a tutti
1 delegati ispettoriali... >>.
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