Sr. F. Ragosta e Sr. Gattulli. Hanno partecipato le
Suore delegate o Direttrici: Sr. i\\l. Ragosta (Am:i),
Sr. D. Diodati (Bari), Sr. G. Marinelli (Bianchi), Sr.
L. D'Agostino (Brienza), Sr. G. Balzano e Sr. D. Ro-
mano (Castelgrande), Sr. E. Ragosta (Coriglia110), Sr.
A. Filidoro e Sr. B. Festino (Cerignola), Sr. A. Diodati
(Fagnono), S r. L. Locome (Frogagnmw), Sr. B. Perrone
(.Marittima}, Sr. A. Punzi e Sr. P. :\\lancarclla (Afartina
Franca), Sr. tvl. De Cataldo (il'Ionteparano), Sr. C. Mecca
(Roccafor::;ata), Sr. R. Cianci e Sr. L. lurilli (Rwllo),
Sr. E. Tondi (Petrizzi), Sr. A. Corcinone (Satriano),
Sr. G. Pirrelli e Sr. R. Alfarano (Sava), Sr. C. Specchia
(San Severo), Sr. $. Rossi (S011tera1110), Sr. G. D urante
e Sr. E. Gattulli e Sr. A. Diodati (Soverato), Sr. T. Ro-
vcda (Spezzmw) , Sr. L. Rinauro e Sr. L . Coppola
(Taranto), S r. A. Spataro (Tolve S . Susa,ma) .
Don Buttarelli ha dato inizio al convegno con ia
lettura e commento delle • Conclusioni finali o scaturite
dal «Convegno nazionale Delegate ispertoriali • del feb-
braio '70. Ha poi trallato il tema Il Cooperatore sale-
siano: chiarezza d'idee ; il curarlo è un atto di fedeltà
a D on Bosco, un dovere ecclesiale>►• L'idea-madre
emersa fu questa: l'Associazione Cooperatori, fondata
da Don Bosco, terzo ramo della Famiglia salesiana, ha
le stesse finalità dei Salesiani e delle Figlie di i\\laria
Ausiliatrice, avendo lo stesso Fondatore, comune il ca-
risma, e il campo di lavoro. Inoltre ha commentato
alcuni articoli del Regolamento, facendo risaltare com-
piti e responsabilità del cooperatore con i benefici spi-
rituali annessi.
Nel pomeriggio si sono ripresi i lavori. Don Traversa
ha svolto il tema: Un centro in funzione - articola-
zione - formazione spirituale e salesiana - vita
apostolica, mettendo in risalto le caratteristiche fon-
damentali di un centro che opera nella chiesa locale.
Ha esposto mrie esperienze che sono state di luce per
il nuovo anno di attività. La prima giornata si è chiusa
in cappella con la celebrazione eucaristica.
Denso di lavoro è stato pure il secondo giorno. In
clima di animata discussione sono stare chiarite alcune
idee fondamentali circa il funzionamento dei Centri,
e la vitalità e la spiritualità dell'Associazione che fa
perno sul Ritiro mensile Lanto raccomandato e voluto
da Don Ilosco. Si è parlato a lungo sulla necessità
del Consiglio locale, sulla sua impostazione, sulla fun-
zione dei membri che lo compongono e sulle varie
attività apostoliche che essi svolgono.
Gradita poi è stata la visita del Yicario Ispettoriale,
don A. Fonseca.
L 'attività pomeridiana acquista un ritmo ancora più
accelerato, ma sempre pervaso di salesiana serenità.
Si passa subito alla trattazione del quarto tema:
Norme che regolano i rapporti con i Salesiani nei
Centri presso le Figlie di Maria Ausiliatrice, con
suggerimenti pratici circa la soluzione dei vari problemi
8 che l'ambiente o altre difficoltà potranno presentare.
Rende più interessante l;t fase finale del convegno
la partecipazione attiva di due giovani Cooperatrici,
venute appositamente da Roma: Gianna Marchitelli e
M. Pia Onofri. Esse presentano in breve l'impostazione
e la struttura di un gruppo di «Giovani Cooperatori o,
di cui si auspica la realizzazione nei vari Centri. Presen-
tano esperienze personali vissute e difficolt.à superate e
il loro cntusiamo giovanile si trasmette in tutto l'u-
ditorio.
Si giunge così al termine. Don Buttarelli raccoglie in
sintesi il lavoro svolto nei due giorni, augurando un'at-
tuazione fervida per tutti i Centri degli impegni presi.
ISPETTORIA LIGURE-TOSCANA
13 nove mbre 1971
Parfecipa11li: l'Ispettrice i\\l adre L. :\\laraviglia con
la segretaria Sr. ,-. Merola, le D elegate ispettoriali
Sr. M. Ariano e Sr. P. Amadori e inoltre le seguenti
Delegate locali : Sr. M. Drandich (Arma di Taggia),
S r. T . Girardi (Masone), Sr. G. Zunino (.Mtmleone),
S r. ì\\1. .;\\lariot (Momoggio), Sr. E. Sironi (Vallecrosia),
Sr. i\\l. Gentile (Varazze), Sr. I. Fevoli (Carrara),
Sr. L. Cavenago (Carrara), Sr. E. Benedetti (Colle-
salvetti), S r. R. Giuntolj (Chiesìna Uzza11ese), Sr.
M. Martini (Firenze), Sr. V. Carrai (Moiilecatini T.),
Sr. R. Ferrini (Pieve a Nievo/e), Sr. A. Capretti (Pisa).
Presenti anche don A. Buttarelli e don V. Bicego,
neo-delegato ispertoriale per la Toscana.
Don Buttarclli, nella conferenza di apertura, ha sot-
tolineato il fatto che pe.r la prima volta in Italia si sono
tenuti convegni per D elegate cooperatori e Direttrici
della durata di due giorni interi. Quest'anno saranno
dodici, e questo dke l'importanza cli un fatto nuovo:
le Figlie di :\\!aria Ausiliatrice intendono dedicarsi co•
,naggiore impegno ai cooperatori.
Prima di inoltrarsi nei temi specifici sono state lette
e commentate le «conclusioni finali» del convegno delle
Delegate ispcttoriali tenutosi a Roma nel febbraio del 170.
La trattazione del primo tema offre una chiara defini-
zione del cooperatore e ci porta a considerare i singoli
aspetti cli questo «salesiano esterno>>. Susseguentemente
ogni delegata è stata invitata a esporre con sincerità
e chiarezza la fisionomia del proprio Centro. Si è giunti,
dopo un vivace ma sereno dibattito, ad affermare che
i Centri debbono davvero rinascere, perché pochi sono
quelli i cui associati sono realmente quali Don Bosco
li ha desiderati. Si sono anche studiati in comune i modi
e i mezzi per dare loro un volto genuino tenendo pre-
senti anche le difficoltà locali.
La seconda giornata ha avuto come tema centrale:
Un Centro in funzione. Si è parlato del sorgere di
un Centro dove in realtà non. esiste più o non è mai
esistito e <lei suo rinascere dove è rimasto appesantito