Bollettino_Salesiano_196201


Bollettino_Salesiano_196201



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1.3 Page 3

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Il Rettor Maggio1,..e
ai Cc)C)pe1,..ato1,..i Salesiani
l'avvenimento più irnporlanle del 1962
per noi cati olici sarà ,-enza dubbio lo s, ol-
~imenlo del 2° Coucilio Ecmneuit•o Tati-
cano. A prepararlo lavorano indefc,-sa-
mente cenLinaia di Teolog-i, C:mlinali. Ar-
civescovi, Vescovi e Prelati, Rettori e Do-
centi cli tutte le UniversiLà Pontificie, dri
St>mi11ari e delle Famiglie Religiose. St'·
guenclo le oiapienti direttive e le paternr
e~orta7ioni di>l Santo Padre. nu pare non
pr«ino affauo gli 01 tant'anni compiuti e
l'oppriml'n Ie la,·oro quotidiano.
Anche noi vo~liamo cooperar<- alrr;.ilo
trionfale di 11uesta At1sca.ù,Iea le~i.slalh a.
che 11011 avrà confronti con rle!'::.un·altra
p<'T allczza di dottrina, complc~l'-ilà dj pro•
blemi. siru1·ezza di deci,;ioni e ,-a,,Lità di
ri:,Ouanze "l'iJ:ituali e sociali nel moudo in-
1iero, callolico e non cattolico.
Che farebbe San Giovanni Bosco ,:,e VÌ·
n•,.i.e oggi? Oh. rom'è edificante leggere
nelle Mnnorif> Biogmfiche la ~na partf'ci-
pazinuf' al Concilio \\' a1ic-a110 apertosi
r8 dicembre rlel 1869! Il noi,tro Bo!TPttino
rlcllo scor.,,o 01 tohre ne ha rlata am11ia re-
laziout-. l\\el Golu11111omo. l'almana(·co del
1870 p<'r gli as-;ociati alle ],mure Ca11oliclw,
Don Bo,-co applaudiva al Concilio che ,i
«"' radunava « per ,-anan• lll mala! lfr ,li C'lli
<uffre il mon1fo ». orrei .uH·h' io av.-r,~
11uiwlfri anni cli mPno - clil'evtt - e mi
porlerl'i a Horna coi :,,upn•mi Pastori ùel
popolo crn,tmno. 1rnr implorare da Dio sa•
nità temporale e spirituale. l\\011 potendo.
vi amh·ò rntam<-nle in ispirito <' pr.·<.'ghflrtÌ
assai e fart''I pregai·e perchi> t ut lo 1<ucc·Prla
a maggior t!"loria di Dio, al trionfo della
sua Chiesa r alla ..a.Iute delle auime ».
111 realtà però egli. che nella nollc, pre-
cedente rEpifania 1870 ebbe un « sogno »
rivelatore dei momeuti difficili a cui an-
dava inrontro la Chie~a. ne fu talmente
impre~sionato che decise di partirt> pt>r
Homa. onde recare « la voce drl Cielo al
Pa,-tore dei Pa,-tori ». Vi -.i trattenne un
me,,t• t~ mf'zzo. ol tenne udienza JaJ Sorumo
Pontefice heu Ire volte. ,-i aùopcrò per
affrl'llare la proclamazione del dogma
llrll'.i.nfa.llihilità pontificia nei numero;,i
l'ollolJUÌ roi \\ esrovi e Teologi t<uoi amiti
prc~enti in Roma e tornò a Torino a fìnr
febbraio, mantenendo~i poi in conlinuo
rontat10 <"pistolare e interessai1do l' Ora·
torio allo «volgimenlo df'i la,ori.
Il 18 luguo. prP~enti 53.5 Vescovi. dopo
cento ;,edutr sui problemi rlottrinali della
Fede e tlella Chiesa di Crislo. il Papa
Pio fX t,onfnmò il cauouc coD1·iliare che
prodamava il dogma dcU"infallibilità pon-
tificia. :\\la il _giorno dopo scoppiava la
guerra Ira la Fnml·ia e la Prussia e dur
nw,i più tanti le truppe italiane entra-
' ano in Roma e il 1° Concilio \\ aticano
Vt'lllVU :,0b(lf'S0.

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Sono 11agine d1 storia che dobbiamo
rievocare ora. mentre il 2° Concilio Vati-
cano Rla svol~endo i suoi lavori prepara-
tori, quasi per continuare l'opNa interrolla
violentemente nel lontano 1870.
Del reslo, , oi lo vedete, cnrisi;icni Coo-
peratori, non sono Lempi tranquilli nep-
pure i nm,tri. Dall'Europa le contt>~e si sono
allargal<: da un confine all'altro della terra.
le minacce sono patuose, gli sforzi per man-
:! tenere la pace muovono i capi di Stillo a
volare ogni ginmo in ogui dirl'zione pn
colloqui a l vntire e alla ha:->e. Siamo l"0llO
continua prl',:;sione e a noi non 1·esta !'he
scongiurare il buon Dio di perdonarci tanto
ateismo.tanto odio, tan la lussuria. sraH•nati
da Satana a rovina dell'umanità. L'e;;ito
trionfale deJ 20 Concilio Vaticano <1ipeude
anche dalla pace tra le :Nazioni; e noi vo-
gliamo fare t,11 to il nol"tro pos!'ihile per
ottenerla da Dio. con l'ii.1 terce'li-it>ne della
potente Au:<iliatri.cc del popolo cri,itiauo.

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11 Santo Padre
Giovanni XXIII
presiede
l'asse.mblea
della
Com.missione Centrale
per il Concilio
Ecumenico
Salviamo la moralità
A questo fine giunge provvidenziale la « Campagna
1lella moraUtà » proposta ai membri della Pia Unione
<lei Cooperatori Salesiani per il ] 962, così formulata:
Salviamo la gioventù coltivando e difendendo la
moralltà nella vita Individuale, familiare e sociale
Ma se per noi figH di Don Bosco il primo e più assil-
lante problema è sempre rp.1ello della gioventù, per voi,
Cooperatori caris!iimi. il campo si allarga a tutli i set-
tori della vita !lociale, cui la Chiesa !'anta volge il 1>110
~guardo, ;,ollecila del bl'ue universale; mi pare perciò
<lovero;,o anche rp.1i nel nMtro B11lfetrino r-il-hiamare la
vosu-a at1enzione sul comuniralo conclusivo della Confe-
renza Epi,.,copalc Italiana. trnuta1>i nei giorni 5-8 no-
vembre Hnrso. Le direttive <lrgli Ecc.mi Presuli sono
infatti clf'lla mai:..ima at.t11alità per tutti i nostri Coope-
ratori saparsi nel mondo e collimano in modo i-orpren-
rlente con la nostra campagna annuale <lclla moralità.
1\\eU-autorf'vole dorumrnto gli Ecc.mi Ve,;eovi « im,i-
tnnfl t111ti fl ,mn spri1, ,, più gPnl'rosa riji1rmn dPI cosrumP
.~ia pri"vuto che pubblico, cmchP qmill' dr>gna. prepttra:r;ione
nl Concilio Ecumenico. r/11'. ,·efrbramlosi 11, Romu. sarcì pt>r
i rrittoliti itcilirini moti,,o di grande onore, ma soprattutto
dr particolare ri>.~po11sabili1à di fro11tP al 111(mdo interfl ».
Come potremmo dirci , eri cristiani e caltolici se non
ri»pondessimo a qm·~ti imiti prei;sant.i, che ci , engono
d,ti noi;tri Pastori, iuvestit..i della. pienezza del Saccnlozio
<li Cri~Lo, diretti ral'µreseutanli del Sommo 11ontefice
nel ~overno della santa Chiesa?
AJrnpt'1·a dtlllque. nel nome di San Giovanni Bosco,
col suo zelo sereno t' intrnprendf'nte.
Pellegrinaggio nazionale a Roma
Ho riportato sopra le parole che Don Bo~eo melleva
,;11lle lahbra <lt>l Galantuomo del 1870: « Vorrei averr
qniu◄ lici anni di metto e mi porterei a Roma t·oi ,:upremi
Pastori del popolo cristiano... ». L'amore al Papa e la vo-
lontà di c·ooperare efficacemente alla riuscila <lei Concilio
Vaticano II a tJua11ti nofitri Cooperatori suggerirà lo
i;tesso dc~derio di pP-llegrinare a Roma per pregare al
centro della cattolicità e prostrarsi ai piedi del Papa,
quasi per dirgli: Santo Padre, Vi siamo vicini col cuore
A con la preghiera perch~ il prossimo CQnCilio raggiunga
in pieno gU scopi che Vi siete prefisso nell'indirlo! Per
offrire a molti Cooperatori la possibilità di appagare
questo bibogno del cuore 11i è pensato cli indire un Pel-
li-'grioaggio nazionah• cli Cooperatori a noma t' a
Pom 1•ei. La partecipazione sarà facilitata dalle gior-
nate fe)>tive di fine maggio e primi di giugno. TI Bollet-
tino vi terrà infonnati sui dettagli organizzativi.
Eccovi ora l'clenco delle opere che per la bontà della
divina Provvidenza, abbiamo potuto iniziare nel 1961. 3

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EUROPA
Italia e Nat,oli Rt<l'te Ami-
ctria: Parrocchia Snn Giovanni
Bosco; Vend,ogno (Como): Par•
rocchia in Noceno.
:Belgio e Haachc: Scuola
professionale • Don Bosco "
per elemomecc11nici.
Fran ci a L:,on • San Lai-
wro: Scuc-le elementari e gìn-
nasiuli.
Spagna. e Cadit: Hogar
Provincia!: Ospizio e Scuole
elementari e profcssiont,li; Ct11·
dad Real: Sc\\lole professionali
per orfani; La Palma ciel
ConJad: Aspiranl0tO per Sru•
denti, Scu,,le elemenrari, me-
die e professionali per esterni
e Oratorio festivo; Godellerc,:
Noviziato e Srudcntato filo•
softco; Ot•iedo, chicsii ptth-
blica, Scuole elementari e pro-
fessionali per esterni e Ora•
torio festivo; Sabadell: Scuole
elementari e medie per esterni,
parrocchia con Or1;1torio fe-
stivo; Salamanca · Studentato
teologico.
AMERIOA
Antille e S<.l"lto Domingo
(Rep. Dominicnna): Parrocchia
~- Teresa; Samo Domingo-Val•
,erde: Ch.iesn pubblica, Scuole
ekmentnri e Oratorio festivo,
La Vega: Parrocchia San Do-
menico Savio; C.ap Hainen
(Haiti): Parrocchia San Gio-
vanni Roseo; Aibonito (Porto
Rko): Studentato filosolico.
Argentina. e Bètnal. Scuole
secondare per es1emi; C'..aleLa
Ol«,ia· Parrocchia S. Giovanni
Bosco e Scuole secondarie:
C,polkttl: Collegio , Padre
Brencana ", Pe1ito Moreno: Pnr-
rocchia Maria Immacolata;
Qi,enn,-Quenu',; Oratoriofestivo.
B olivia Cochabamba. O-
spino e Scuole elementari;
Sanm Cmz-Montero: la Muvu
rin:i: Scuola ai,;ricola e profes•
sionnle per imemì cJ esterni.
Brasile e Colorado: Parroc-
chia e Orutorio fesrivo; Jnin-
t1t!e · P;,rrocchia e Oinnasio;
LonJrnUJ· Oratorio festivo.
Equatore G1ia:ya,1m! · PM-
rocchiu Snn Domenico Savio,
Scuole elementari e Oratono
!estivo; (juayaquil: Parrocchia
San Giovanni Bosco, Scuoi.:
elementari e Oratorio festivo;
lban·a · Collegio con Scuole
medie e Oratorio festivo.
Messico Tlaxcala: Aspi-
rnntato sl\\lesiano.
P erù e A)l<lettcho: Scuole se-
cood~rìe ed elementari. d,ies;1
pubblica.
Urugua.y R1icera Orutono
quo• !di11no.
Venezuela. BocJ del 1\\1(1•
baca: Residenza missionario
neU 'Alto Orinoco,
ASIA
India e Tin1/1cn111r Parroc-
chia Marin Ausiliatrice.
Timor p ortogh ese e lìa11•
cau: Missione 511lesiana con
Parrocchta e Scuole clemenrnrt.
~/,;:~.;;: •....:::- - -
.-
..
EUROPA
Italia e Ad Alassio {S~
vona), a Bianchi {Co:.en.a). n
Lissone (Milnno), a Lt,·nmn
• Asilo Anna Marin Rosn , a
Montepar(lnO (faraoto), a Rcg)lto
Calam·ia, a fm-ino, Parroc,hia
Snnce Stimmate, a Tr..-mn. a Vii
!.,do.tsola, Villaggio S.J.S.M. ,\\.
(NovarnJ: Scuola uinrerna e
di lavoro, Oratorio festivo,
Carechismi e Opere r,arroc-
chio.li. E a Rat•enTW anche c.,n
Scuole elementari.
A Chignoln Po (Pavi"'· lo Ji
rrz,one di un l:;tituto medicc,
pedagogico • Cusani Visconti "·
A b,ma, a ,'sfor~ala (fn1pa11i)
e a M,ra (Yeoe:in); h direzione
di orfanotrofi, con Scuola
mat~rna, elementare <~ c.1 1avvin-
menro professionale
A l3ra (Cuneo): l:i ,llre.:looe
e assislenza mòrale, rellgios:, e
tecnica alle operaie dell~ Ditrn
..\\ T.1.L.A.
B,nu" - t•r-e~u il Tempio di ~an Gio'\\·anni SOMO
:1 Clncclltà I Celll!lgUerl del Coopcr.uorl del Lazio h:uuio 1enu10 una gJorna1a di studio
l)resieduta dal Dircuorc Gteni,r;ile d"1la Pia Unionè

1.7 Page 7

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Germania. A ~
1•ei1 (Vescfalio): S,uola ma
terna, Ji laYoro cd economia
dome.stie.,,, doposcuola, Oro-
torio festivo.
Portogallo
A I .uborit1
una secondn CRS" con Pensio-
nato studenti e imriegare.
Spagna A Salamanca e
r\\ S<mtander· per prestazioni
domestkhe pre:;so I locali Isti-
tuti salesiani
AMERIOA
B-rasile
A Rrasifill una
seconda casa con Scuc>le ele-
menmri, ginnasiali, normai,,
liceali, ~cuola domestica e
ser,1le, Or,.torio e Catechismi
di periierh1.
A. Barbacena (Minas): Scuola
professionale, Oratorio e Cate-
chismi, e prestazioni domestiche
prè.<$0 il lo.;ale Tsriruco salesiano.
A Macae (Rio de Jane,rol:
Scuola elemenrnre e Jome•
stka, Oratorio e Cau,..hismi
parrocchiali.
Canada e A Bermmd (New
Brun:swick): Scuole parrocchia-
li, Orntorio e Catechismo.
Colombi'J. A Minca (Mag•
Jalena): Scuole elementari e
Oratorio.
A Pamplouu Scbola profcss1o•
nale.
Equatore A Qww. una
quarta q1sa pllrprcstazionidome•
stiche presso 1'Istitutosalesiano.
Il Tempio
sul Colle Don Bosco
Reduc<: dalla Spagna e
dal Portogallo, dove ho
Messico
~ ,Z,.~ro
(Mlch): Scuole c~ri,
Orntorio e Opere parrocchia.li.
Porto Rico
A Sanrnrce
e a La Carolina. Scuole parroc•
chiali, Oratorio, Catechismi e
Opere parrocchiali.
Santo Domingo A Cu,-
dad. Tmjillo· una terza casa
con Scuole elementari e serali
di taglio e cuciro. Oratorio
e Opere parrocchiali.
goduto le feste riel Tilu-
rfabo a Barcellona e l"iu-
limità della preglùera alfa
Vergine SS. sul terreno
clelle appari71oui a Fati-
ma, godo di potervi pro-
porre come omaggio filiali'
e devoto al nostro santo
Fondatore e Padre per
il 1962:
la costruzione
AFRIOA
Mozambico A Chluri
(Porto A.melia): una casa Mis-
~ione con Scuole e C:itèchismi
per criswiai e pagani.
del Templo votivo
a San Giovanni Bosco
sul colle
che lo vide nascere.
Città. del Capo A Bd!-
uille: Scuole pn rrocchiali, Or••
torio, Catechismt.
ASIA
Giappone A Omura-Na-
golSaki · Scuoln materna, Ora-
torio e C>pere parrocchiali.
India Sud
A Lona11la
(Poona): Scuoi• materna ed
dement,re inglese, Opere mis-
sionarie.
Thailandia A Ldonrh,mi
Educandato, Scuola elementare
e media inferiore, Catechismi.
Vietnam A Cholon (Sai-
gon): Scuole p~rrocchi:ùl, Q.
rmorio, Catechismi
lavori sono iu.iziati
con gli scavi delle fonda-
menta. Nel COn.iQ nel 1962
r nostro ~ogno di portarlo
fìuu alla cupola. Mentre
a Roma continua la co-
~truzionc del P ontificio
/\\tcneo Salesiano, che ab-
biamo affidato alle sante
industrie d elle Case sale·
!-Ìane, il Santuario dt•I
Colle Don Bo;;co sarà il
monumento della devo-
zione e della generosità
dei not-tri coop eratori, al-
lievi ed ex a llie";, dei de-
voti del Santo e clej mille
,. mille a mie-i no.si ri che vorranno rendersi propizio
Dou Bosco n ellf' loro irnpresr P nelle cm11ingrnze
rlella vita.
l\\es1,w10. ne ~u11u certo. voi-rà mancare ulrappPllo
d!'I mal/011e per il Santuario d,•t Colle Don Bosco.
Col Tempio prepareremo le 15 cappelle d el Ro-
sario. 1rer i-econdare la devozione del noi,.tro Salii o.
apo~tolo rii questa <levoziu11c, e per arric<'hirc il
Cnlle ùi ric<mli cari che famiglie, i.,pello.rie, paesi
e 11azior1i -vorranno rendere perenni nella sacra cil-
tacldla ùi Don Bosco fanciullo.
Beneriico fin d'ora tutti e singoli i bcnefallori che
ambbrono ronore ,li es~t're i cotilruttori del Tempio.
luta11to auguro a tutti uu auno ricco di pace, ru
pro~pcntà, tli opere buone P cli rucrili per il Ciclo.
~ ~~/,/ ,4, :;

1.8 Page 8

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« Ci r:orrebbe Don Bosco, col siio spirito
attiro e pratico, la chiara intenigenza,
famore ai. giovani e la sua visione sopran-
1wt1irale dPJle cose ».
Ma Don Bosco oggi r0 è! T'i1•p nl!lla
sua opera.
Questo prete dal volto aperro 1• sorridente
P dallo sguardo penetranre, lavorò fm rori-
trasti di pas.~ione politica e di fede rt>li-
giosa, tra ricchi e poi1eri, tr<i contadini 11f-
fluiti alla città e proletari bisognosi e
sfrrmati.
Nonostante le, fede. /"intuito. i sogni.
c·era buio nel suo av1·e11ire. Era solo e
SPnza mezzi.•!\\Ila conosce1•a il punto da cui
cominciare: i giora11i! Perchè -~i ,;e11tiia
jr1tu1 [)l'r loro e rnpi11a che il domani d1•/la
s11c·it•tà è dei giovani, partirolarmente dei
giot•ani poveri.
E cominrèò di qui. E fu prete p1,r la
sr.filezza religiosa dei giova11i: dit-l'lltÒ capo
11Rlla gioventù porera in ascesa socialP;
fondò 1111'organizzazione mondiali' per con·
tù11wrP nel tempo l'opera sua per i giot·a11i.
lntn11to la gnlle lamentm1ci la pPrt•ersiuì
dei tempi c•d il lrariam,mto della gioventù.
Anrlw allora! E 1)011 Bosr,>: « Invece di
riPmpir l'aria di lamenri piagnucolosi
dicel'n - biso!!Tla lm,ornrl'f ».
Oggi ripetereb/u,: « Bisogna fol'orarr,
senza sgomentarsi di fronle al quadro af
fntto i·onsolante lM nustro tempo. Quadro
rhe ben conosciamo: nrw sociPtà in pienu
1rasfnrmt1zione con sposrnmenti 11wssit'ci di
popolazione, di gPrarchie, di profPssioni;
gruppi sradicati dal loro ambiente sociale
e spiriwale e trapùrntati nel mondo indu-
striale e rittadino; famiglie in pericow di
perdere i ralori tradirionafi. morali, sociali.
rf•li~iosi, i11 cambio di benesserP nwterialr,
comodità, dit•ertimentr,: imlividui sperso-
li nalizzari che accettano passi1•am1•nte quanto
s/.ampa, cinema, radio e televisionf! pre-
sentano.
Situazione indubbiamente d~ffirile ed
oscura. L'a,,venire è sempre b11ir>.
IHa Don Bol!co non è pir'1 1111 pr<>te l'he
d1t l!Olo pert'ùrre le strade di Torino in rerca
di ragazzi. Ha 1m11 triplice num(•rosn Fu-
miglia che lo coadiuua: St1l1>siani. Figlit>
di Maria A11siliatric1•. C1101H•rntori. E
guarda attento le 11uni·e ac,·resciute prospt•t·
IÌl'P di /n11oro.
Don Bosro guarda 1111 mondo che ha .fa111P
di tecnici. rli dirigenti qualificati. rli operai
spe<"ializzati. La.~c,,rà tulio e solo allo Stt1to
il rompilo di prPparcirP questa gioventù?
Don B11s("O guarda 11lla gio1·e11tlÌ rii.e corri'
at:ida al dii-ertimento: 11011 spalancherà le
porte dei suoi istiruti e dei suoi ort111>ri a
qut>.$/e generazi.oni in Cfl11w1ino?
Don Bosco guarda alla famiglia, che
periÙ! I' dispercfo i ,•a/ori perenni; 11011 cer-
cherà di penetrarla d'uno spirito sul11al<lre
raggi1m.g,,11do il nucleo familiarP coi suoi
Cooperatori, con la .~ua .~tampa. coi suoi
prindpi f/llucatiri e con le 11/trc iniziatÌt'P
di. bene?
11 panorama è tanto vnsto chP sgomenw.
A noi resta p,,,;, l'esempio di un uomo
che lm cominciato dai mtlla: se11:::a mez::i.
senza appoggio di grandi, senza aiuti mà.~-
sirci dallo Stato.
Ave1·a fiducia in Dio e ncll'Ausiliatrice.
Àl'el'CI coraggio. ,1mava i giovani.
Ila tracdato una strada.
Strada aperta tuttora per chi ha fede e
buona volontà!
Cooperatori, amici <kll'Opera Salesiana,
amici di Don Bosco, dobbiamo essere tra
questi coraggiosi. Nel giorno della sua
festa il nostro amato Pcidre d benedica
e ci giridi sempre.

1.9 Page 9

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I
* Nella persona del Successore di Don Bos :o riconosciute le benemerenze
del Salesiani nella Spagna e nel Portogallo Scuole professionali in
continuo sviluppo e prodigioso fiorire di vocazioni sace rdotall e salesiane
e relehrazioni del Tibidabo a Barcel-
lona, di cui abbiamo parlato il mese
gc•ovo. rinauguraziont' cl.elio Stud<:n-
tato Teologico di Salamanca i> la vestizione
dj oltre 300 M~izi formarouo roJ,frttivo dd
recente viaggio drl nostro venerato Rettor
,Iaggiorc nella SpagJLa e nel Portogallo. Volle
tuttavia prorurarr il conforto della sua pre-
~l'rrna a molti iùtri ouoi figlinoli clH' la\\•Orano
ndla Peni~ola.
La ~f•ra dc•! I O ottobre raggi.M8t' in aen·o
ru la città Sitiiglia, dove lo accolocro le nù-
gliaia di alWl.llÌ dei vari lstituli Salesiani cil-
tadiui. radunati nel cortile del Collcitio <ltdh
Trinitiì. \\croglienza entusia,;tfoa e filiale ehh(l
nun• a San .!osé del i alle dagli stu<lrnti di
C1ln~ofia e dai novizi ,lelle dm· lspettori!\\ an-
daluse ùi Siviglia t> Coro(')ha. ln questa ca>1a
c·ompì la funzione della , <'Stizionl). la prima
•:elle sei, eLe l"Lhl'ro luogo uf'lla Spagna e
Portogallo.
Fece quindi una rapida comparsa nrll<' e~~••
ru salt•biant' Campanfl. Cailire. Pu.Prtfl Real.
Jere.:; e L trera. e in f[ttf'llt> ddlt- 1- iglie
"'Ilaria Ausiliatrici• ili Siniglia. San .Tv.~r, dtl
r alll' e JC'rez. Ovm1que masse rii gioventì1.
fen·ore di opere, ampliameuti o riru1ovameuti
cli c·dific-i srolastki e• llrofession•tli
7
8/1,t(lll<1 \\iipagna) . IJ R<,uor Maggiore,
accompagn:llo dal rappresenmme del Governo, vblta la « Unlversldad Laboral»,
frequentata da 1400 alunni

1.10 Page 10

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Ma ciò che colpì maggiormente il Hettor
:Maggiore fu la "isita alla « Lnivrri;idad La-
lJoral » di Siviglia. fondata dai Sindacati del
LaYoro f' afficlata - per la 11arte disciplinare
,. ruoralf' ai figli di Don Bosco, clie atten-
1lono alla forma:r.ionr di 1400 allievi. Cn nu-
meroso corpo di marstri e capi d'art!: llSterni
rura110 l'istruzioue tN·Jiic·a e professionale.
Qut'sta piccola città del lavoro è- composta di
ullo grauili pacliglioni pn oltn com.unità <li-
btinte di alunni. Ogni pa<ligli<ml' ì- provvisto
di camerale. aul,,. 11alt• <la sllldio e refl'ttori;
è inoltre circondato da giardini. vasti cortili
e <'alll 11i da giuoro.
Alfo due 1•str1mùtà dd compl1•s!!o dl•i padi-
glioni sorgono rispettivamente: il granch• edi-
ficio dd rettorato e la seri<- di edifid dic o~pi-
tano le ,•ucinc. la guardarol,a. h• infermerie,
i maga:r.zini dei , i, rri <' gli alai s,•rvizi di aa•
ruteu:r.a per le otto romunitù. A qursto set,
LOTI' t prt!posta una faTllÌ{!'lia ùi Snorr. Ad 1111
fianco dei padiglioni si devano due vastis-
simi• co~Lruzioni prr i lal)(Jratori, i gauinctti
sl'ic>ntHìci ., le scuole di t,•oria: il lui tu al•
Ln•zzato ~cc11ndo le modrrnc ('sig1·nz<· ddla
tecnira.
L'iruiÌemc degli Ptli6ci Ì' coll1•gato da oltn·
un chilometro cli ampi corridoi ed amlmlacr1.
Un servizio di autofurgoni tra;,porta rapida-
mente cihi e vivande alle sule da pranzo dcll,•
1·11m1uùtà dei gfo, ani. Ora si sL11 custrnmdu
un'ampia cappdla per i s1•rvi:r.i rdigiosi in
comune. men.tre· WJ·alla torr,• di 70 nwlri
domina !dà il va~to complcsbo.
La domenica 17 ouobre il sig. Don Zig-
1,,riotti rra tra i chierici d,illo Studeutato teolo-
gico di Po.~11,fos, a 30 chilomt'tri da Cordo/,n.
Ln. quri;L°ltltima città egli vPnnc accolto dai
1500 alunni eh.e poy)l)lano J"Jstituto Salesiano.
Gli aspiranti di Montilla, ricevcltl·ro il
Retl11r Maggion· con l'cutusiaijOl() proprio di
quelle· r<·gioui. Vi fu p11ro un i<opraluogo al-
i'Aapirantato di Pt•dro ,lb(l(l, che 61:a sorgcncfo
io luogo ameno per la munificenza di Ull ge•
nero;,o Cooperatore.
A \\fodricl, dove giunse il mattino dt4 19 ot-
tuhrr, rbbe una prima aC'cogHt>nza all"aero-
porto e 1rni, scortato da u11 corteo d'auto fino
all"htituto di Atorha. si trovò dinanzi a mi-
gliaia <li giovanetti. che lo festeggiarono con
un trionfale hcuvennlo e lo iutrattt-ruwru 1·00
un rinscilu saggio gi11uico-1mtsicalc. Radio ,.
lcll'dsione t nu,rniscro 11ucst1· scc1u• e le pa-
role pronunciate dal Successore di Don Bosco.
Duranle la i,ua permnutmza nella t•apitale
spaguola chhr modo di ";~itare i nostr;
lstitnti ,. tp1t'lli ddlc Figlie di Maria Au,iilia-
tric<'. Ammirò la grandiosa cripta del Collegio
di Atolsha ,. i la, ori della 1•lue~a soprastantt•,
ampia e artistirn. AsRiAteu,• allo s1>ellacolo
sinaolari~simo dell'entrata d.-i 2500 allievi
delf'Tstituto professionale della Paloma. i
quali in pochi nùnuti occuparono i ,yuattru
vastissimi reft'ttori concentrici, che l'occhio
8
llur,..,llimu (Sp.i~na) • La casn per Esercizi Spirituali « Mater Salvacoris »
inau11urat.a sul Tlbldabo lo scon;o ouobrc
'

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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2.2 Page 12

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2.3 Page 13

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ru,i drll'as~istentr
clominare agevol-
mente dalla pensilina l'l'ntralc. Fece pure'
u.ua puntata a Gua<hilajrm,, presso gli
stu<ln,ti <li filosofia.
A Ma,lrid compì anche la , esttz10111·
dei numerosi J\\ovizi proveiùcuti da
\\Iolrernantfo r a pprii fìttò ili un brrVI'
intervallo prr 1ma \\ isita al celebre Os-
\\
sario dl'lla « \\ alle de lo~ Ca,,I,,s », si-
tuato a 50 chilometri daHa capitai,• sulla
Sierra di Gnadarrama. Qu.hi sono rac-
colti i mai di 50.000 caduti ddla rivo-
luzione rOsRa. w1i1i fraternam,·ntf' sr.n.za
distinzione cli partito, pcr,kcu tori r vit-
LÌ111t', sotto la mot111111en1ale crore cht•
lutti li ahbract'ia.
Al ('t'ntro di cprni;t"opera gigaoLcs,·a
c'i- il lempio. !:'Cavato nella viva rOl'<"Ìa,
che ha le proporzioni di una va;ata cat-
1,·drale. La <'npola interna, tu1.la ornata
a mosaico, ha 1111 dianwtro di 1-2 metri.
,\\_razzi, gruppi 19:taluari, bassorilil'vi e
iscriziorù conferiscono al sacro edificio
Wl asp..rto s1•-vero e dignito,;o. La cro1·r
sopra la rollina che lo nascondr. si in-
nalza a 100 mt'Lri <li altezza ed è tutta
rivestita di hlocclii di pietre. con uu
ascensore chr prrmette ùi raggiungere
l'ostremità superiore. On monastero di
Padri lli,ncdC'ttini e la grandr Fnre~tccia
1·omplctano questo colossalr monu rncHto
di ft•d,• e di amor palrio.
Nella giornata <lei 21 ottohre il
Rcttor ::\\-[aggiore partì per -lrrwlo. a<'-
colto coo giubilo dagli 8ijJ•iranti salf'-
,,,,Jn."IP d,·I rnllt? (Spagna) - Uno dei 300 novizi chierici e coa<lJu.
l<lrf che h:mno ricevuto l'oblio o la medaglia dalle mani del Rettor
Malfgiore nell'ultimo suo viagl{io nella Spagna e net Por1011allo.
'llilni d<'ll"lspettoria di Madrid, .\\ila sera
~Lcs.-'a riprese il viaggio per Snlomonca,
cillà storica. 1·1•l1•hr1• <'<'llh'o di -<tu<li cou una cu11 f.{li lsp1•t1ori ha.lesiaui di Madrid. Zamora
rinomata Ur~ivertiità Pontificia ,·d un'altra ci- e Tiilhao. Il sig. Dou ZiggioLLi benedisse e
'-Uf'. Istituti Qupcrfori cli vari,· famiglie rt•li- inaugurò i locaJi e la ,·appella, u1•lla quale il
gio~1· l'OSti>llano i dintorni dd crntro dttadiuo. giorno srguente cantò la santa Messa, a~Ri~tita
\\. questi si Ì'- ora agghmto il grnn<liobo r mo- dal \\'1'$cOvu e da molte auturità.
derno Stud1•ntato T,,ologico Sal1:i;.iauo. situato
:\\cl pomeriggio si ref'ò a , isitare l"opera ija·
in posizione 1•mii1entc. ,~on vasto panorama lcsiana di Piuirrnfr~. alla pnifrria della l'ÌUà.
r ~uJl'altipial\\O di Castiglia. (.;ostruito con crit,·ri in quartiere popolare e 1wv1•ro. Lo Phlu~ro
artis1 id e frrn7.iu11ali, l~tituto pos1liedc ampie oi;pitl' p1ur l'Is tituto Salt•siauo « Maria \\u.,.i-
e lnminose gallerii- e Ycraudc, tielle aul1• ijCO• liatric,· » e il Colfogio delle Su.ore.
laiuir.he. hibliolt'Ca e grazioha cappella c"n
campanile rl,e arit>ggia lo stili:: dell'Esruriale.
va~to cortifo e (•ampo da ,gìuoc1)... insommn
Ed f'Crnlo a Z<111wr<1 pt•r vi~itan· 'f'U'lln
tiuanto di più arcoglit>ute e \\ltile per wia casa « UrùYcn,idad Lahnral Su.le~iana » ,: per la
di formazione al sacerdozio.
, esLiziom· cll'i novizi dctrlspeltoria. Il Go-
' ernal!,rt• della città con il Vosrovo ,·d altn·
11 autoriLà vollt·ro ri•ndcrgli omaggio nel grandi•
Rl'llor Maggiore v1·IlJle cicrvuto ,,ofonne- teatro, alla prrscnza dt·i 600 alunni.
nwnte da gra11 folla cli allic, i. ex aUie, i. C'OO·
N.-,Ua città tli Ll'6n ilorgc· un'ahra in1po11crn,•
1wratori daU,· a11l11rità l'ccli•t,iat-tit-he. d\\ili St·110la profo11:..ionale per gli orfani dri fern,-
l' scolastirhe. Era prt·Mmte anche i.J Hc, .mo ,ieri. Auch,.. a •111.,sta il sig. Dou 1/.iggiotti portò
Don )fodesto Ill'llitlo df'l Capitolo Sup•·riQn·. l.1 ima Li,•m•clizurn,.. acclauwlo dai 600 orfani. Il

2.4 Page 14

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Da I.con prosegue d , iaii;gio pt:r J\\,frdi1111 rl<'I
r.amp11. OVI' ha sede lo Studcutalo filo11ofico
1lcll'I~pt>ltoria. in un·1 grande \\'illa cirMn1lata
•la hoijco, gi~, cu11a di cura per le acq1II' nnnr•
rali d11• ivi al,hondano. Trascol'8a u1111 gior-
nata ,·on quei rhierici. egli fece ritorno a
\\ladri1I. do\\l' d,l,e 1111 l'ordial!' incontro c·on
S. E. il Nunzio i\\Ion11. Antoniutti.
D,t \\fadrid volò a Barrello11a per I,• r1•l1•bra-
zioni d1•l Tibiduho, d,•111• quali abbiamo purlaLO.
~ou 11hhiru.i10 p«'rÒ d1·uo chr il 28 ottobre in
Barrl'ilona nello storico paJo:u:o
del111 Gi1mta provinciali' al Suc--
cessor1· di D1111 !losco v1·11iva con-
f1•rita la \\l,·rla~lia d'Oro d•·lh1
dttà. S. E. il Prefetto, l'On li ·1-
t!Ulll(gio profo111lamerll1· crisi in-
no. illu~Lrò l1• lwurmt'rt'uzr <lt·l-
i'Opcra di Don Bo~co -.opraltul to
ucl rampo prof1•111,iom1lr. m.iTa111lo
,·!Isa n prepantrt• opnai l••cniei
pro,,·Ili nella loro arlt- ,. rnoral-
mPHI•• formali. Il RPllor :\\fo.g•
gior1· k~s~• 1111 indirizzo <li ri11-
grazi·un,•nto I' dichiarò clw lu
Ùt'coraziont> rra dun1l11 a sa 1
Giovanni Ilu»1·0 ai »uoi F1;:lt.
111 m•rala ,;i it•cò alh 1·a1.1 di form:uiuuP di
Gotlf'llrln. OH' ~i tro, ano i \\O\\ izi e J!II Stu•
<ll'nli tli lìl ,,oha ,,..,n~p•·ttoria. Comrì la l'C·
r·imonia ,ldla , .-~tizion" il giorno 3 nu, ,·mhre
UP!la 1111~tra rlticM pnrrocrJ1inl1• di Sani'An-
ton.io. 11r1•-~o il l'Olll':rio 001onim<1 r rwlla l,r,.\\'c
p.-rrnanrnza tn •111rt<ta ls1wtt11rrn poti'• vi,itari'
il Collr•gio « Don Ros,·o » ,, lu Scuola profrs-
i.ionah· di \\ alrnria, l'K~t1>r11•1to llrov.
r \\,.pmmtato di Campr/., in rÌ\\'U aJ m.1n·. ri-
"lr\\() dopo la di>-tmzio1w dd ro~~i: il Coll,,gio
di JJlir,mU> ,. l'IRtitut.o per 11• orfuu,• d1•i f,•r-
rn, ini allidato all,· Fiitlit- ,11 'Inria \\ ,,~ilia-
Tn111inal1· h· manirf'...tazi1111i
,h·l Tihidalm. il R,•ttor l\\la;;-
giorr ri11n·,,• fltll' ,,j,1jte. Comr
a,·,·, a fallo pn·cedt·rtt,•rneut,· ,1 Sh ii.:li11 ,. n
·ahunanca. parli, ai 1hrNtori tl,•ll,· I~p,•ttori1·
di Burc,•llona ,. , alt•nzu ni-lla 1111ova i:u~n J,.gli
E,:;erci:l1. \\I pomeriggio ('ompì la funzione·
d,·11.i. ,esl1/.m111· d,·i :\\11,izi ,li -lrb6, ,. alln
~t·ra tc•nn1· uw1 ronfor<•nza ui Tt•olngi dello
St11d1•111 alo « \\1.irti-Codolar ». li gicm10 :.c-
;!llCntc. '.-11 ot tnhre. jlotlrttero Lu pr, ,cuza rll'I
Hcllor ,1a'!~Ìor,• gli \\,-pira11ti tli G,,rmw ••ali¼
hl"rll j!li !:lt ud,·nti rii Filosofia ili .'i. I irenl1'
drls 1/orrs.
Ji 110\\l·mltrt• partì pr-r Vn/enl'Ì/1. ,\\",.Ila
:,ed,· tli qu,·,tn nuo,·u hl'l'ltorin •1mgnola
H'uu,· arcolto da S. E. \\funt<. Ola,·clw11. dall1•
autorit.i (' da una ma~sa di l'i00 alli,,,; del
Collt•,tio '-. \\ntonio. !-i. E. il nn,t ro \\ r,·1, ,•sco, o
lo voli,· ad un pranzo lumiliar,· r gli tr.-r· ,-i~i-
lart• il 1<uo gnu1dimm "Pminorio. ropa1·1• rii
1000 ~rminaristi. Si , i-;iti1 pure il ,·imitero
dow giacriono i .S.11,·,ia.ni martiri, , 11tinw
della barhari1· dei mi-;;i. :'lid C'l'l!'bre 8a11t11ario
di . S. ù,• lo~ D,·,amparaclo,1 (d!·i ,1,•rf'litli)
il -i... Don lif!~iotli pn•gi, pt•r tanl:t ,-:iowuti1
lj momlml'ntl' ahban,ln11ula.

2.5 Page 15

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tri1•P, situato in pos1z1u11l' <lominante di •pwlla
iurunt,•>.ol,· rivi..nl ~paguol». Lo :,l1·s,t> Go-
,,,.mntorl'. lh!;liO J,.lrno,• ,J,,lf'Alcazar f?'Pll. l\\lo•
•l'anlt). volli" t·•~t·rt• pn·•t•nll' 1• pronunciur,-
un 11iwor~o di IOfl,· ol ln,.-oro edut"ati"o rlt"i
::-al1·,i11ni t• d,•llc Figlir ili ~!aria Am,iliatri1•1•. In
,t·ruLa polÌl faro ai~clu• uuu ,.j~iln all'E!ltt•rnuto
e.li-ti,• :-.uor1• di S11l'et1. ri~urgitantc di alli1•, ,..
T ur1111to in , oln 1wll11 •·npitalt>- il Rdlnr
\\laggiur,· f1•c1• Yisila ll S. E. il Patriarl'a, dw
,-j 1·0111piac11m• di rit·onlar,• I,· ,u1• cnrtliali rt•·
la;,i1t11i ,·ol t'ompiant< Don Riraldonc.
li I nm t•mlm· 11it•,l1• l"nd1fo1 alla Spagna. Jj.
rl'lto 111 Portogallo. ,\\ u.~l,nrw fu rÌt'l'Yllln ,lal
rappn•-.1·11l1111t1• <l1•l (;uH•rmi. da 5. K il 'n··
11r11vn di l\\fonrn, d,111" Ihfld turi• ,. dai ii;io\\'uni ,.
1•011fru11·1li vt•nuti all'n••ropurto. 1'..tla i:,•rata si
rN·ì1 in l\\1111ziatura. U\\I' ,·runo radlU\\Olt• lutlt•
lr Cltll<>rilà. per f,•,t•·ggiar•· raiwh ,·r,atin 1l1•l-
l'i111·nrum1.r.ioni- d.-1 S.11110 Padn•.
L 1 1l11111(•1ut'a !, 1111,,..mlm· ,-i...itò E.,Mril. 1u•-
t·lu111alo d.tlla mas&a tlt·i 9011 alunni. \\ Hll'll• 1
t-t:dt·llt•rn ospiti ill1tklri, 1prnli Tlmhrrto ili Sn-
in aereo fHlr Op,,rlo, ove il HctLor Maggiore
rirr,·t"ttf' il «aiuto di qurU1· lrl' raM1• ~ale..ianc:
m- I"orfanotrofio. la lihreria d,•lla dottrina
-.tianu ,. la ra~a J.,•I roadiutor1·. Il 1?i11rno ~•··
J!Uente ,ull,· ,i,itnre gli aRpiranti tli 4rourn.
in~Pdiati in 1111 v.-tm,Lo ron,·,·nt11 ~ià appart,•·
nuto allt· lkm·tlettinc. '\\ta a pranzo oru fii,
O:<pitl' ilq.;li :u1pirn11ti di ,'10,wif11rt•,;. N,·l \\ iaggiu
di ritorno u 1.i~hona., sostò a Fatima ,.. prcgìt
a lw1go tll'lla cappl'llina ,lt-111· ap11aririoni.
Fec,• anclu- 11na , i:.ita aU'h,tiluto rJ,,i :\\li~.,io-
nari <lc.-lla C:on-.olnla.
I I giorno "·gueutP prt>~t• , i,i11111• tli una vai;t,1
pi1wta 111•1 rum111w ili C:aJ't·ai.,. rio"' i lwnefot-
Lori vurr,•l,lwro far ~org1•rt> 1111 li1·1•11. A Efitoril
prci.i.-,J,·tt•· alln riunione 11,·i Oircll.ori sale-
siani 1)1•1 Port111-tallu.
ltitorualn 11 1.i,hona, fu in,;tuto al Palazzo
th·lla Pr1•aiJ,•nza. cl°'-'' I' \\111111iraglin \\111rrir,,
clt' D1·u,, Tum11z, Pn·,idcut•• tlelln lkpulthlil.'a.
lo dl'f''lrÙ ~11ll'lm1·11wntc drlh « (;ran Cruz «J,,
Uem•nwr1·1wi11 ». TI PrPsirl,·111<· , oli,· pronun•
,·iare t>;.!li ,t,·M~o il disror<o 1l'uri-a~io1w ,. dj.
d1iara~r. c•lw l"av,•,ano in 1111111 u 1•011rrd1·r,·
l'alta clccora7in11,• I,· hrnt>mt••
ro·nzc· dd fir:li ,li l>mr Bo~c-o 11 ·l
l'ampo c<lue 1ti~·o 111·1 l'ortogalJ,
,. ndl,• l'r<J\\Ìll•'•' ,l'flltr,·man'. 11
H,·ttor Mu•!:?i.,-c l•·..s1· 1111 indi-
rizn, cli riugr.ui.1111,·11l11 i.ii lin-
p1.1 rorto;;lw~e ,,(! ,•,11r,·sse i
,-1111i ,1·11lin1•11t i ,li Ii1•u11rts1•1•nza
1111,· 1111loriLÌI, l'lw tanto uppri·z•
'l:,11111 ai•11:u111 11• 1111,tr•· opt·r,•.
I11 .-.1•rat.1 si ree,, :i u,~1·c111i,lr•·
ii Car,lhnlt· Patri 1 !:ma Em.
'1nruwl c;,mçah •~ C.·r,•j1•ira.
lt 9 novcmhr,· ituzii1 la gior-
1111ta ron la ,aula l\\t,•,sa agli
St11lknti ili 'l't•olu~ia, rl'sidrnli
tll'lla Casa cli EKt11ril. poi fec1>
, i,ita ad alnmi h,·urfuttori cd
iulìuc ,i portì, 1.1111, ,.tori1·u Ca-
,nta,u,,,u-n - il !J.u.lstra, ln MiUo: Un.1 ln.qu:adr21ur.1. del nuo,o S1ude-nw10 i ..-01'1•
,..,_pra, go<-o S..alc.,bnP
Uno do1ll ampl e tum1n.,..1 por11c,11J ~ ònhtr.a:
I MJtch~I di AJava, munifici boncf.uturi et.i S2t.un.u>c:i, t-ol Reuor ]l..uaa,ore
t1•llo di San Giorizio, dow il
Mini,tro d,•lh S.1nitì1 , oli•· of-
frirgli un pr.m1.11 rl'111wrc con
111 partN·ipa·tinn,· ,li ah,· p,•r•
~1111alità. fra rui l',•x \\li11u;tru
voio. il Cu1111• tli Uurl'dloua. il \\'t•1wovo \\11• degli E~L,•ri. l'A111hasc-i:1tor1• d'll 1li.1, sottose-
11ilian·. mini~Lri e rappn·~•·ntanti dd Gov,·rnn gri•tari. 11ipl•mrntiri, parlanwnturi.
,•cl al1•u11i iu.~. i~ni roupc•rntoti ,. he1111fallnri.
!'rima ùi ritornar<' alla casa aalt·siuna volli· rin-
.\\Ila t,1•ra ~i s'\\-ol-e un'arlistit·n ac,·adt>miu e;rarian· S. E. il l\\Iini.,tro d,·11,· Pro, iuc•,• J'Oltrr•
1·011 la ,•ollaborazioue 1l1·ll1· Figlie ,li \\!aria man·, tanto h,•m•merito ddl,• no~tre Mi.sioni.
\\u,iliatrÌ<"•·• dl'i Conp.-ralori t' degli E, ~l-
La mattina dcll'll uovemlm· 1111 ,dtici•simo
iii·, i. li ~ig. Don Zim_,itJlti 11nss;> qui111li a "Ì· U\\'lcwetw ,•nnaÙ<'-'' in tre ore lo portò a Fiumi-
~it ur,• 11· Suore I' 11• \\11\\ iiir.
rin<1~Di là, oli1 a Milano e alh· on• IIl <l1•llo i;tt\\tl,.o
gion10 ri,•ntruva ,wll'Oratorio tli \\nlùocco,
11 6 nov1•mhrt- eltlic luogo la vestizio111• cl,•i 11mwdo il dal11111•-t.1•utro era già al t·o111ph•Lo per
\\o\\ 11>i d,·lln ca."a rii \\l1111iq""· A ,;era ~i !Hlrtì l"omagi,;io augurale della vigilia di San Ri-nato.

2.6 Page 16

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ORIZZONTE
Il Ministro Scelba
* assiste alla benedizione della prima pietra
del nuovo << Centro Sociale Don Bosco» di Asti
Dunu•nic-11 19 novt.'mhrt•. alla prt',-f'IIZa cli cli A,.ti. impo<,ihiliUtto II iut,•rHuirt·. (l11i111li
S. Ecc. l'On. )lario S,·dlrn. \\Ji.nistro o.l,•gli pre,-entì, i due gran,li cliorami illu,t r1111L1
Interni. il 110,.,tro , 1•11t'ral0 H1·1lor \\ta~i:ior~ l'Opera Snl,•~i1111a in t'o,tru.r.ìom•. t•ht> c·om•
ha lwnNh•tto la prima pi1•1r11 dt•lla nuo\\'a ,wclt· prenderà il Convitto per giova11j studr11ti. In
del « 0011 Bo,-co ,,.
~cuoia prof,·,~ionale c• la rhi1•1<a parron·hial,•
Diede il lwnvenulo il rt"LlllCl Don (.,,,arn dcdicata a S. Giovanni Ho~co.
Ararci. l-1•l'I lori' Salc,-iano, dlt' partt·ripì, ui
Facevano c•orona a S. E1•1'. il Miui,.,lrn il-
presenti la lwnediziout.' del Santo Padr,· e, lmtri Purlamcutari. con lt· \\utorità cittadi1ll'.
lt•"s•• la f,·r\\itlu ad,•-.ion,· ,It-ll'Erc.mo \\t••rn"o li !'a101w er.1 gn·mito Ji Ex nlli..-,;. Coopna•
M
. lxU Il Mtnt•lrO :Scelba col Rcnor Magtriore e le Auwrha ullu lwne,li,i11nc dalla prlm,1 plcll"'l
della nuova sedi, del « Don llo,;co .,, Nello sfoodn Il dlor-.urua col dl.c1tno d.-1 nuovo Cen1ro $c;clale Don BoiCO

2.7 Page 17

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tori, a miei df'I « Don Bos1•0 » I' cli giovani.
Scelti canti polifouici furono eseguiti dai
P11Pri Cuntores dell'btituto Salr&iano cli Ca-
nelli, c la Banda musicale dell'Oratorio ral-
lt•grò la hella crrimonia.
li rt'Y.mo H.cttor l\\laggior<· ringraziò S. Ere.
il Ministro Scclba drll'alto onon• d1•lla sua
presenza, e invitò a benedire la Provvidcnia
che ha disposto l'ampliaml'nto di•ll'Opt'ra Sa-
1.-siana per molLiplil'are h· possibilità dei figli
di Don 13osco a favore della giovrntù della
città di Asti e dl'Ua pro-vincia uatal,• cld Santo.
S. E. il 'Vlinistro disse d1e. rome E-x allfrvo
,. com.i• ltalfant1, rra lieto ili poter esaltart>
la figura ili Don Bosco 111•1la sua terra uatìa,
111~1 centt·nario dell'Unità Nazio11ale. E.gli ve-
deva i11 Don Bosco i meriti di un gra11d,· pa-
triota 1• di 1111 grande uomo politfro: l<> pPr
la Mua opera soriale di elevaziour rd P<luca-
ziouc della gioventù sp,·cialuwnt1· povera,
coprattutto ud suoi Oratori nelll' Scuoi,·
professionali; pl'r la sua atlh,i%ima opera
di conciliazione tra lo Stato l' la Chirsa nt'i
111oml'nli diffirili in rui vii!S!' l' per il NHnpitu
. chr :ii assunse di ottf'nen: dal Governo Ita-
liano che vf'ni~sero restituiti aJh- loro sedi
.:1·piscopali. da !"lll .-rauo stati allontanati.
oli re una spssanlitia di "\\, <'scovi negH alllli
diffi.-ilissimi dal '70 all'80: per l"esten8ionc
prodigiosa della Congregazione Sali-runUl. cht•
1·oncor$P a dare prestigio al nome e alla li11-
guu d"Italia in Lult<• lt• parti del mondo.
CHIESA
DI MARIA
AUSILIA TRIOE
A TOKYO
d 1955 il nost.ro venerato Rf'ttor ,1aggiore,
in visita alle Op1·re 6a1csiane dd Giappone.
l,cnediceva a Tokyo la prima pietra della ni•
g!'n1la chiesa parrocchiale, cll!' do\\t'va essere
la prima nella capitale del Giappone ad f'SSPtC
,fodicata a Maria Ausiliatrict-. Oggi è- una realtà
compiuta. È il sogno profPtico di Don Bosco
dw si avv1m1. pC'rchè il Santo a,·1•va vi8to i ouoi
.figli a propagare la divozionl' a )!aria Aui-ilia-
lri•·c nella capitale giapponc~c molti e molti
anw prima della loro ,rnuta.
La d1icoa dalle linee suhrie e modemr piace
a tutti. "B una delle più hdle e grandi di Tokyo.
Sua Emiu1•nza il Cardinal,· fietro Doi, rht'
i.· auche il più insigne ht>ucfattorc della nostra
cl1il•sa, ha rsprt>!ii,O il suo 1·otnpiacimcuto.
Tutte le 1>er~oualità che finora l'hanno ,isi-
ta1a, lia111111 manifebtato i loro lusinghieri ap-
prezzarnn,ti. Tra di esse Sua Em. il Cardi-
nall' Agagianiau. l"lotctuuuzio dclla S. Se1I<>
a TokyQ S. Ecc. ,\\lon!i. Euriri e J"Amhasria-
tori• cÌ'ltalia ::-. Ecc. :\\-l. Coppmi.
Il nwn o Trmpio è stato arricchito di uu
maguifico altare in marmo. co:-truito a Pi,•-
tra,antu e donatu da nrnni.fireuti,~irni lwue-
fattori d'ftalia, tra cui il 1,ignor Luigi Ferrario.
La chiesa di Shimoigusa, così come è chia-
mata. ì• vi~itata non solo dai cristiani, ma
anche da molti pagani. da fotografi e da pit-
tori. riIP vengono a ritrarn<• le lint>1· svt>lte ,.
moderne. Perfino classi int!'rP delle vicin,·
s<·nole ,•lemeulari tiODO condotti• a disegnan·
f{U<'sto edificio. clw ha per loro uu'attrattivu
tutta spc·ciale. È and1e c1uesto 1u1 mezzo 1wr
a"'-icinarc qurstr aninw alla Cl1ies,1. e for~P
un gior110 molti, anch(• 1w.r qim~ti contatti, 1·11-
trenuuw ucilu grande famiglia cattolica.
11 piccolisi:imo gruppo di 1·ri.i1 iani che c-om-
ponevano la J>arrocclùa quìu<lid anni fa si ;.
moltiplicato. Dal dopoguerra sono stati am-
ministrati più di 1100 batll'~imi. La :\\Iadonua
visihilmente guida i mi%iouari: Lutto quello
1·bt> hanno fatto. i, frutto ilflla Mila protczion,·
del ~uo amore materno.
~ ,·Ila iuuuensa mdropoli Ji Tok} o, eh,·
ronta orinai dieci milioui di abitanti. 1 figli 11.i
D011 Boaro 11011 hanuo altro idealr t·hc rlan•,
tramiti• l'AusiliatrÌ1'I'. la Iure 1h•lla l't>d1• a tante
auimr d1e. pur de6idt>raudo ili amàrt• il Si-
gnore. uotL lo 1·onoscono ,w,::ora.

2.8 Page 18

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'J'orluo--Vnt,l,H•t-.> .. SLU EcceUcnz.u
Mons. Andrea Sapclak, Sàles:lano,
nuovo Vescovo degli Ucraini, ln
vlsl(a alla Casa-Madre.
A rgentina
Approvate ufficialmente
le Scuole proj"essi01wli
salesiane
Nrl centenario deUa fondazione della ~n-
<·ietà Salesiana e delle sue Scuole proff'ssionali.
il Consiglio Nazionale dcli'l struziouc LOCUÌ('a
m Argentina ha appro,ato 11fficialm.-11tf' il
piano di studi per le Scuole profcstiiouali prc-
;,(•ntato dai Salcsiaui.
()uesto pia.no di studi per I(' Scuolc proli-s-
sfonali comprende un corso di 5 a.uni. con
46 orr scttimatLalì di i>cuola, di cui 26 ore di
teoria e 20 di laboratorio. li ciclo di sct10la
profos~ionalc comprende' i 1oeguenti ranù del-
l"iuùustria e della specializzazioue: arti gra-
lieh1· (tipografia, stampa, legatoria artistica
1·ommcrcialc. litografia con le tn, sl.'zioni di
rn fotonlt>ccauica. cromisti e stampatori); arlc
del legno (ebanisteria, scul-
tori, lucidatori); arte tlel-
rabbigliamento (sm-toria e
calz<1leria), meccanica (fab-
bri, meccanica dell'automo-
bile), elettromeccanica ed
elettronica (telecommùca-
zioni e radio-TV): aria con-
dizionata e refrig.-razione;
oreficeria.
In base al Decreto sono
riconosdute e parificate l,·
seguenti Scuole professio-
mili salcsiattf.: « Pio D{ »
in Buenos Aires. « S. J osé»
in Ro;,ario, « La Piedad »
in Dahia Blauea, « Pio X »
in Cordoba. « Juan Se-
gundo Feruandez » a S. Tsi-
dro. << San Migucl » a La
Plata e « S. José ». in
San J11au.
'l 't>rlno - Nella sacrestia della
Basilica di Marta Aw,Jllmrlce, Ilopo
la vestizione dei Novld di Monte
Oliveto (Pinerolo), ecco due rr.i-
tetlini intenti ad abbottona.re la
v~tl' a1 Crate.llo u prete)).

2.9 Page 19

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Prima fondazione delle
Figlie di M. Atisiliatrice
nel Sud Africa
II 19 ottobre u. s. salparono tla Southampton
(Tughilt,,rra) le prime cinqu<' Figlie di )laria
Ausiliatrire dirctt,· a Città d1•l Capo. per pren-
dersi cura della dcuola r,arroccbialc di Belfoille.
a una venti11a di l'llilomctri dalla capitale.
L·Ecc.mo Arcivesco"o di Città del Capo.
l\\fon~. 11c Cann, chi' aveva richit•81o la fonda-
zione, , 0ll1· r('carsi alla casa ispcttoriafo di
Chcrtsey a f'Sprinier r il suo compiacimento
per avere finalmrnte le suon•, e rivolgere il !\\uo
a11g11rio alle partf'nti.
Disse chH le attendeva un , ast,) campo di
lavoro, con possibilità di compi<'n i un gr.tn
hrne. l\\vrl'hhero doYuto impanire pr<'sto
l'« africano » per insegnare anche in tale
li11gua. Le i11n1raggiò di,·,·ndo che erano at-
tese cou vivo desiderio <lalla popolaziom•, e
ancia!' da l\\laria i\\usiliatrice. lH•u ccmosciuta
r amata la:;giù, perchè già da anni vi lavo-
rann i Sale~iani.
Si compiacque iu611c c(j ricordare che il suo
predecessori• i\\lotts. O'H1·illy aveva lfillllto
Don Bosco pn ~uo persuuale amico: pcrciè>
:iuche il santo Fondaturr v1 ricf've da tempo
culto di 1fovota ammirazione.
Le pari•·nli cli tre divnse nazionalità
ingli,se, ìrlan<lese ,. olandese - assistettero a
una ijJWCiale flmzionc ù'a<ldi<>. Salutati· dal
,mcP-rrlot1· e hcuedette nf'I uomc di \\laria .\\u-
Riliatrice, all'uscita furono fatti, ~l•gnu a t'Olll·
movrnti dimostrazioni d'affctLo e acclamate
pioniere tlelrealrcmo Sud Africa.
('op llnitif•u (llalll) • Un partlèolare assai carauerlsticn
della nuovu chiesa, che sarà eretta a parrocchia e
dedicata a San Giovanni Bosco.
Equatore
Le Figlie diM. Ausiliatrice
uella foresta equatoricma
Sono sessanta le Figlie di 11. Aw;iliatricc
che Lavorano. felid ddla loro vita di sacrificio,
in mezzo alla selva dell'Equatore. A MENDEZ,
casa « S. Cuore», dirigono un centro di he•
nefica atth ità 1·on La scuola el,•mcnl are -per
le figlie dei coloni vem1ti dalla Sierra e wi
hd laboratorio di cucito. oltre le consuete
01>ere dei catl'chismi. Non meno proficuo ~ il
lavoro delle l\\ilissionarie nell'Ospedale, tra co-
loni e Kivari. largamente beneficati nel corpo
e nello spirito. A G1JALAQ\\HZA, antico centro
delle prime esperienze di apostolato mii;.~io-
mtrio tra i .Kivari. l'opera è tutta per le !.'sterne.
figlie di coloni. Qui 1>w-e le Suore fanno pro-
<ligi di ca1·ità nell'ambulatorio. prestandosi
pn ogni ne1·ess.ità. aJ.Lche come dent istl'. A
Bo~m01zA e'è tanto fervore di vita cristiana.
Una kh arella. sull'1"H"mpio di Laura Vicui'ia.
offrì la propria vita per il ritorno 11 Dio del
hahbo già c:ristian.o. il quale udito dalla fi.
gliuola monmte il segreto della sua eroica
offerta. si convertì e conduce tuttora una vita
cristiana esmnplare. A YAUPÌ le Misbionaric
operano mcravi.glil' nell'Ospedale. facendo pcr-
6n.o operazioni chinirgiche. I' salvaudo non
poche vite di Kivari, che ,i acconono da
lontano. A MACAS le Suore Ili occupa110 di
120 Incliette e nella Missione « Sevilla Don
Bosco» per sole .K.ivare, ne curano 300 addette
alla coltivazione della papocina. U lavoro
delle Missionarie ai estende pure ad altri set•
tori. come alla visita periodica alle ca1Janue,
dov<' si presentano loro altri aspetti di vita
missionaria e nuove occasioni cli dedizione tra
i poveri e gli ammalati.
17

2.10 Page 20

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Don Bosco
nella Parrocchia
di Leyni
J>omt•nJl'"ll 11 .,. m Il ,-.,~-Cn\\·n Sll•
)0.;taoo Mon111. Ard11i110 nt•lln Par•
,.,.., hla di 1,q ol <Torino) .,,m<:nen,
rurt.i~two altcu,~ della nuoH, oop•
1x·.lla, do,,~ ti8.ro1wo ouorutl 1)011
hot,4.~, IU-4:'HIIIJJU."n.uto du ~rnm111n
'1argb1•rll~1., e :--'. Uonwa.ti-o :0:ovfu
m <•(lrut111. nnt1 ullrl ~autl. t/nru•rn
ù d'un nnhlh1 r•111u·t• fli ~Ut t·rdn\\ ◄• •·
di tiglio, In •11111-11~10 ,. 1111·11101111
Jd.J.n '.\\1au111un 'Mru-arlwri.t.n. Auto•
rdottl.. L'uhun• dl luwn 1n1kloru 1
•· uu to 111 uni,~ 1 1\\ onlto n nUliii
F':'llo: nu na,-oc1rdo pulii rt,mn di
niarml &•rt,;laU e, t111lei ti' I lnU 1,
f\\lt~lco. ,,or,1•Kln, l'orto,tallo t
Hpn.gun. Il illlHll1·0 c·u.11truln, l•lf
~,·volo h•IH di•l t•rof. :\\1ors:nrf.
J)n.;_..,•ntu. in ullo ls ,•i~mm, di Oc~
1•qn :;. '.\\fura:lu~rn., n.~inn. 1 ..:. Man•
vht:rita Jl<•ntleUt<", ltl dn1• ~ante,
~~«•rlh rnnmmc· ln '""""'
non Ho-.~ 1'("11l ft Ua.uco 1\\ta.UUI.til
Mn.n?lu-rltu. l .... I tonreui,·o ...a\\ t,,.
La "Mater et Magistra"
ai capi-famiglia
'\\t Uu l'an1-. 4•Mu ..aJ,•..i1111:\\ •Il
MeMiua (ilo;.tr,-, .,, t.• ),l\\"nltu 111m
a-olt•nno ftun:iuqn A ~-111 -..011<, ~tntl
favH..iìU I Mt•• r unfs:h.u per Mfll~,,·n,
utndalnu 1&1•• In 1.,4:'lh•r.\\ l!ulrr t-1
\\l~wi."ltrn IH\\'fnl,O clnl ~OJllfllO I 'on
Wtt(·t• n IHttt I \\'t>Ht.·nvi «~ •In 11\\llt'!tl
I 1,1K11u•~!ò!:1 ut I 11ur1wl f111rdu.• Il
pn·ziM•1 dm·mn ·nto poutitkfu ,,••
ni,..~ 1,nr1u1n 1tl1a rnun..t'l•tu:rt di
lt1t•I I (,•,Idi.
J..n Pamw't•hlk ,H Hlo~I rn. 001111• t.•
rf"')Hlto l"-'r li frlh •· ._-..Pt•.rlmrnto
,ti un !"th1mlo J1um1t."t•hiah•, • 111
l'n-.:•uucunt",llu 11dln \\Ulorl7.1--ltr.hm1,
•h•I t·nr11,r,1111htlltt, tLllllrtlu lUIII OJI•
t•twtuun Ht 1 t.1ll uw attuale •li tl1••
,nrM•tnzlr\\ o r11rntttin nu1i t•tlttfonrw
Mlh1 ,-;pirUo d1 llu C'hlt-:-.a. 1" •1n,1lu
NlaJ.(idl"n\\ 1, hunbtW1 c.••nne li.1 ••t·I
In.li, ,1,,1111 ~•••h·tà t• nohi111" Il
c•a,PO·f1uniacth1- nno n. <,·omuudnm
con !'--. Ptu,I•, ,li Jn).(lrd1u·,• a Jul
c,o,•n n t 'ra""to, lomqua,,, <'hriafn
Vimercate
a Don Bosco
Il (JorL<iìrlln • :01111111aln di Yhn,,r•
calr (Ml1H11nl hn tk<:I••• lii 111Uto•
a,,. l.lut• uuu. t la n. ~an e.Ho, ,nul
00$.'.o. 11 ~hul,too,
.\\I tllln
lii Crt.•um.~"lUIII(, 11d tla.rnu b\\ 11nl 1.111
Mlrh·t·· • :!',uno lh·t.o di t·(1n11111i,1Aro
c-ht• .,,w~to (iC°lf.L•fgllo Com11111tlt•1
1Ht<.'qwt,tn11do fl M'tl.bo òi 11rof111U.h'i
, Cllt'rn:1.lotM ,, ,lm11llrtt.1.lu1111 ddlu
dt.tnclfnurun \\i'l"t;'J N111 t;fo\\a1rnf
fi~u. ha ,lt•Uht"rnto tll1'1uu111lmtt 1
di clP1ll1'tln u1ui '\\In dcl \\,"11\\u1hu~o
nl l{lorir,do ""'Unt,,
Un monumento
ad un missionario
della Pampa
li I" ollohr, o. R. ln. f~t111t,·rn d, I
l1t-r,utnll •h•lh, l'r"' lncln <lt'l~I
l'ùlll)ID ( \\rw•ullm,) "''"""" al
l'uuanhnlta ll f\\.l"O~~•lto ctl huu,I•
:tttn_ un 1111111u11u nlo nl mf,.-li1onnrh,
~th......il\\Ur1 lJoH ~\\m:rch• Ht1111lo,
up~tul11 dt•11u Pu11111a. li 1nun11
nwuto Knnr,·rH trn h.• rnn11t~u(11t• rlt
LHnu•l •·1d1•I. d11 ,..i l'1«.•\\lu1n ,-.ull•
tari•• 1wlh1 Pompa. L•1u-ti➔tu Ml
i-.Hl~ l~a u ,p1entu ha ..crHto :U
n<::-,.., 1-0 11011 ltn11J 1-:ntfflig.us: , 1•n
wnuuuu iutn c\\}w. Ria rr,-;-:.i1, 1untld•
lnto n •~lt•i •II seu~. Jtit_·r rne\\ltrt
li 111,..1,n.•1.;tn •·tu Il ruulntan R\\1•\\lt
1,ur tutto du 111 !u--~t rl•·t•r,'fl1o;
c-lh· ~1a r,muf/(', i·u·rrlu ttlO NHl•
rur11w HIIH t11m @fnf11n, nton1h•; t'IH·
'-'i11 uwuirtlo S•t rdtt1- c•t'),..l t•nt ht un
ternru-a rl'a,1-, f11lt1: e 1m --lu l,iunrr,,
Jicl'f')1è ,,-,,.1 m la !<iUa. nnl111"• e
,·hc• !dn t"l>Qfnuh U\\l•nlt: /ul'tf(J,,Jo
1/1,l ru,t,, drlh1 Pompu. lte1'1'ht Il
p.un1~, r,, fu fl • om~o ft--ild~
IH!f Hll11J ,huncl 11ttraH.•1..,o i1 eh,..
>"(•rtu • P11°M'.lH tilll'ÌI t1o~tr11ltu, u
tltrn,·n df ,J11PI lnow,. l'u11t<1•
t..l;r.HI., J.,:!. rh,, 11t1lri1. B111•11t)!ot J\\ U-l'!N
c·nu lH r..•,rkuu J•i" iru1mrta11tt.! clr-1
t ur..1110 nr5t.-utinn: ...... <1.ttrln ,11
lforihwh1•,. r'n.1111 c1uantl anctrno11u ln
t"t"rr.a di , ,.11(~,·n \\&•dranon l"hnmR•
µ-itu- tlt'l 1111 lonruìu tli 1)un Uom'!u,
Una Missione
predicata da giovani
Il (\\•nll"'ll r p(tt,orinle ti, 1l1t (Ho~
"t·lllù "-aJt.-Mlnun ,li Bari ha I ••mito
nua mi.."'fntu- ~10,·ttull\\* nt•ILi-. 1'ur•
ro,·c,ta["' '11 s. Hntnenirn a f1r1nhm
do..1r.1 :!~ nl :.!8 uthth,-.•. 1..u mt'5);iune
fu Ju't·din1.tl\\ da .l ~lPl'rf1111i ,, du
H gih\\ ani d,1t 1•1t,•ulo J>"'• Uo•n•n
di llllli. ;,C<IJIU .. •I 111 '1 ,,11,-11.. ,Il
nvvi, hHu,, •U ntlol4·..h-·llt i t cl I
1,no, onJ IJt. i UJ•1,n1fundirtt I lt· ml
d'f (orouu.i1 ru• n,U,rfca;..11 di mnJ:J:lnre
at111oh1n 11dl'c;th c,oluthA , 11ct•
u, fo INlid di una orgnult..wL..1:ouc
~o·u,ullt. fu c111('1JH P,-trru,~hf11.
Sj e 1·rl'Ult1 a:i11r1ml.tuent(.' Ult ri•llhl•
di inltin.,eat, nnrn,·c,...() J..'\\11'1' lilK'lr•
tlTt•. prnlt•1.101u dn•·m11togrut1du
1.1 titllfH1.!fl.,•nt.i-u:ionl n.rtf-.tklH prn
rno,-. ,h1ll'Or,11<.1rlu di l;lurl. <,111h1•
di uttnl lriorno ,-1 ltlfillt1rn -.rtmrn
lmn,·111,• 11t•1· 11ln\\'t111is,dml 11111(II 11
HJ 1:i nnnl 11 ,,.,r ..:tu,·ltni dn1 lii
in Ili!, t111·dltn1-fnnl Mli t••uu,· • JI
ariOVAlh.•: ron acll .,ltrl , ilf frout,
a llin •• .\\tl •«ttl 11n•dlta~Jo111 t
g~Llta urr.n b,truzinno r}1c lu1 n1,
11n,ro111lltn I ..-..r1 t. ml dRI 1111111.d
di ,·f-.t,, rnrumth o •·d on,."'nnlz;,~,
u,,o. N°f'l 1•un;o tlL'lls .Bf'llnnuun
Mi ~ono n11d11• UYUti uwnnt r1 "
li\\i,.J1o tt•c·ulrn·orrcHnfnttl ho rwt
bnput-1.i•n•, i,;ul t•lnnn JlJ"ntkn. I t•ro
hl•·hlf clc·11R (nm1111;l11n.t rii Uuu
~' 110\\4 1-.,r rnl,>oChh-""11 t• 1'n'l."'1nb.J!n•
v.-iuue ,li uulun1 FlH•rÙTl". l..u. P-tt
tinlllrm fll lt c•om.·ht...:Jl .,.,,., la 'M,-J,ri.i,UI
\\e,..p.,rtlu,, e l'nmdh, lld P1,rr,K"o
1-:. 1>011 <~trio f"n1H1lo. ~.
,11111 .
Fcu.zo11I lHt ,-.i•J(11lt 1) NI h11••11·1tK•
irfoto l'(llll•ro d11l111 rn.i~..:iow ,,ti 1•
int.t:r, 1·11utu n 1I ul1·\\111t: 111t•1Htn✓.ioul
cd Hrnzloul
Una chiesa
a S. Maria Ma:u:arello
::-,oc,,ct• u 'l"fJITl' \\u11nnr.hlfH 1111·8'11
l'omouh1m t 'awn tl~11l Fh.rlh• fil
)I ...-\\n-.illn1rkt l'fl ,.. la prl11111 d••
dwHta h1 ltnll,t a ' · )lnrl11 llo1110-
wm 'hU'.MI'< Un. la <;lii lh:u1·n
c:au111(1.,.'l,.'iu Ali', h .•nu, f.r1 un. urti•
•U1 o n10,,uaJ,-., 1 l11 ln ru11t1rt,:e.cnt11
in s,n,rhft rn cflnu.u..t..i "" M' 1ufn. \\u•
t-ilintrke.. ~«•111pli1.~ nt•ll"nrmunlu
1lt.•UL HlJtl lhH.'t.\\ lltl ldt...•lt1111l1 111 l
11t•ll,1 lt•JC1,Ctu1lrt11 1• tl1•lH·1lll"Y.:t.11 tl1•lh
llnt..•. 1•ul rltwn ,11l.ar<• it1 nrnt111<•
i..m-n10111Jd o ..1at J.Cr,uuh.• 11un1lro ili
:'\\la.rin \\1tMil1ul rit"I o d1•i ni.-.-tri
:~.m1U. ,,•110,, ltt'Jll'lkttn "olt nu•
,·.,....,,o mt•nt.., 1'11 flltot,n u.. '.'-, dn ..... J,,~
~lmL•, i\\rlnlro lllnnl.
,li
~uf,1
I " parafulminl
del villaggio"
I.e I 11111, ,11 \\lorlu .\\11 lll!l(rr,,.-,
hrun,o n1,c.•tto un t••rr.a fli\\_~ _ u, I
C.ntuula n Jlrrlruu,I (.!\\",,w U"ltl!
wfck •• ,\\c(·uu111jU,.~H:1t•· doll' I 1)(.•I
trit..~, I•• ~urit·•· •h•..tluatc nlh, nuu,11
OJt(Yl·n, ,t f11ronn ,wcult,• t•or111ol
n\\milo rh1I PorrlWo. c•lw ,lopo
an.•rlc rh-twllh' ,wUu l'l1h. ~t 11ar
t'O(_•ehl:Ut•. ..., htlUt•,)I,i;.(, lit f ~um.
t·oudm'(•tulule poi A. , iirlu1rc la
:--t ut1l.a n:Riuunlt• gu,·tn1.u1h11. dn\\t
al'"ft'bl1t•ro ~,·oltn la lom 11,b.stmu.~.
Nrl pn..11J1rntnrt,• alla J>0pnln7.hut•
il l11mn Pnrr1)cn 1,• , hiru..uh I ltft '"
r1Lh1hu111f tl,•I \\ tUoJ,;i!'io •• h• ln-.1011
••Jlhill tli:lht ,li llun B,"""• dw ..,,.
1·.rith·u11n 1Ulr lm 11 n·u,rltoto tipn►u
ddla dnt11M1h•u PN' iul ruU.-11rr1
111·H·t•,·11lmt·hh• Nl nllhtwhtr. In
~'Ì•I\\ .-J1h\\. l/n1w 1'11 .r..n·orntorlo
1ntatr I è qlJ Un eh, ndlc 111u•1•nc•
•·f,h• ••mu,tnfll 8'11Wita li J•ÌI) , h ••
c·11t •1'il1uuno t nu~·n2lic h~ mtutttmrl
.!-tJUl)Nlt1n,

3 Pages 21-30

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3.1 Page 21

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li 25
della Casa salesiana
di t-1, tal
r.·Jslitnw Ili No.l.tll !Ilio Onulllo
clo Nortc-Hr1~-ill Ttn commcmn-
rn.to n ~uo :!5'' <li OrilRt.C1t1.n. l,n
R<'tth:uanu. <Id (<"il<'ggirune11U ru
cotozult,A oon lo 'Mt,•.....,u bOlenut· flel
primo clin•lt,ore 11011 04.'lt'8lino
l'uprlL. AJ nu1Ulno ~I 11rosl<) l'o•
mugglo t•1·l~thuto 11U1> lmnha. ch•I
c!li:q,:••lminu [m•.• AugirntJt llnr-
n.•to. l(<""nt..rosi dcmutori dl~llu lot·o
1•roprric-U1 nlln. ( 'UIO,CTCb"R.ZlOil(.1, T.l4l-
~ior11tt.tn. ,d ubhu-r· CJOU Ull'R('L'JJ-
drmin onomtt, <la trttte le M1tm·lt.a
,•Jtt,u.llJu>, pre,;milt· 11no. ma.ssn ,h
ru~j,olo. 1~•01•n.tort•, riovot'audo le
benem~rmu:o soolctli dc·llo. fantl1-:li11
,unndo (lO,..J dn. ckhledt..ru una s.edc~
più modtorrrn. Dono In Jl-'r"la del
~1$!'. l..;JwU-0rc ..;a.lu...ifnno Jlon Ou•
R,•,·•·· 1<l(llli, ~he ,·,,mm~nL/1 la ,wrllia
tl!'il'nrti•t im 1wrg11.lll<:IJII, Il
1-.·ndf~imo ~10111:J. Nttva
rurn
cfollt• flgnr•• (liù r1111pr,,,;,•11t,1th1·
<lei <-lcro clrtitdìnn - hcnrtliR'I<· Jn,
prlmn piri n, e 1,('nnc· il di~<'""'" ,ll
llirrot:t.au:1..a, rllevautlo U \\~uh+rl•
,1cu·c1l1uxtzjo11r- ,•ri;..tiann e -.tttlc-
Hloua. nlht, lnc-e d'indovinn.tii,.:.i,;irne
f'\\'OCO.Zio11i U)!l,rlZOllhllll•, tanto più
SUll.'l(l>stlvl' lo CJUl'I luoghi """"''l'Ml-11
dul ricordo ù('( i,:1·u1uk >«'t'ltl<1n•.
- (
........
Ì Nella Basilica di Valdocco:
t.orf ~ amhl1, o om t.11Hi iu unione
fl'fll<•t1u, lm·l:imu Il lc,i il nostro
nnw,:g:io d I ,-Nwrt.1.zla11~ t• ,U n,morf'
(~ ,... Ll'tUdtll·Ltla1110 f tl,~n linwnf1 d i
JlrufoudA si lm,1 ,. annnlniz:lnn,•
•·he Il pnpolo no~h'n n11tl'I· , i'ts<>
I<• uJwrt• ,,,n,lt,-.lanr ••
Hella terra natale
di S. Maria Mauarello
A lfor,1,,;,·, uulla fe•t11 ddl'A.tld(l-
!ornt,i, t,into Ntm nl c·nort• d1
::<. :\\lartn l\\UL7.7.Ur~llo, si nnbc- la
t.~t•rinumlr-t. rlolJa h<-ut•(Uziunu d,~1
Juvnri di l~t1-..tr11Y.io11c:'I PI•<~ si sl~unn
rtwt•ndu nl , 'i\\Juzzort•Hi •. li Prt:~
,·0~1 o Don LTtf~I Rl•\\~,,1·illlu, f'lu·
lOlt•hro la i:.tfUHO ~It·:-;,-a 11t~lhl ,:a•
Tinrr(:t(11? pot-itt in rlli{'IV(l lo ~vih1ppo
-•·tla nntivll 11'-lln !"nnlJl, pn•~,mti
d1•1t'lsllt11\\o. Qm'f'lo, sorto 1mdl-
UJ\\..'Hltt. n~f,ci e ù-t•qn1nth1tu do n1r1t~
n.•ntlnn.in di Hllit·'-'i <.'lll" ri~1Hlono
lmlJrtl~c•Ltulll1lJi llllll\\ l' <'O!--itl'oziunl
31 OENNAIO
Solennità di
I
1~ ('Olllllllif il ùt'l COJil'~iLI jl tliJUl(
l \\u~.n ~IHrln i\\ ll);illo t rh.•P. rlh..~t.":
'toi vf'drl'tC iannlzar.,..i ,1nL 1,ro-
p1•io , kfno 11.Ht· VO!i1 rl~ C'lll-ìt•. dt."lh·
1wr l"l•ihmur.io1u.~ tll LnnlH giv\\t·nt.u
tlatHlt~rL"-1~. clu, nnm ))011 .B~u.
~an Gi vanni seo
1.:nuHli r(1~ll'111,ionf. 1wl"(•ht: 111 qn~·
btll fllf'\\'O!J.I Hltlll.':-H llfl('(lllO llllfl hitll
Un dono... dal cielo
I glonrnf tlt·I uosl ro I ,tilutn dl
1Ti•lciw1tht•rg" t U:11rnnutiH),, hr SOJHJ
q,u,~I lultl pro1'111tltl " Ugll ùi pro-
ru~JH. U()ll '-;l fi...,;,J)(.•tt11,·u11tt tll ,·edcr
,-.<'-l'UÙc1r0 wi elii•t\\1 lt'l"O umcri•".un.o
,wl loru t.·rn·tlle. ti <.·omnn<lant(ll
lh•lla vidn1t hn.RC ot('n~n ave,·a \\'O•
luio ft\\T OrriVU.l'(• lll\\ rln11t1 o.i rn·
gay,zJ fil llon Urh:H'U w·t gion11,
rl.oJla. fobt,ti. rmt J'01rnh• (~nHI • R:ll·ruu.
ore 10 Messa Pontilicale
trasmessa per radio
ore 16 Benedizione dei
bambini e dei ragazzi.
ore 16,30 Vespi~ _Pontifi-
cali e panegir1co del
santo. Benedizione Eu-
caristica impartita da
Sua Eminenza il Cardi-
nale Maurilio Fossati
hH ltt:tViltu rmnri vol. m 11 t..·lic twp1w
11rri,•1•hlr,I d1•I lt1,ùl'<l ddll• vlr111
t"roif'lw. l11u1 u l"iUC'l(h111gw•t, la ~au-
tlt,ì •.
Prima pietra
dell'Istituto
Giovanni XXIII
~·n 11••~tn la ,lmucul<"n h ottnln,·
u. •· a A1thln IJl:1tu·,1 I~ n.,-.•111 i1111 ),
pn....(•ntl le mtt1i1:-11Ul' u1Horlti•. rr-
I ltl' n1flnlo.tl 1•lu.•. \\t.'illtt."rn H tP·
o.al'<• i ,lmtl dtol eil'lo ,<I int.Ml·
r•t·t t,•nnete'l 1u:Ut1 1101-:t 1·n CÀ.\\Hll
un'nru , r10I trn gli n111•htUJsi rl,·o·
11n-.i,.-~11ti rbmUJ 0110 ti,t lo nllbl.
4 FEB:i.r AI .J
Festa. di
(.'t.i,·11lit.• nl MUouu ,folla 11:lUdA tld
.'>1' ltt·gKÌllll'lltn rli J•.,0111•,riH, Ur·•
ut••ll~t.,, In r11ul r11 !'Ar1•h «\\!'!C"O'\\o'tl
tldlu t'itUt, ~- !•:~\\luHt- . fh\\111l11lnuo
~otto. U tdgu.ill•,.nLo d<'.'lla nuoYn
ù.... F n ei, o 1I S .fl
op<'r,1 ru l>t.•n(• t'$:Pf•t~!--~u ,la uu,,
<l~'ll;li omlori, uhc 11ttcrm1J: IJHCslo
Missionari
per l'Oltremare
portoghese
A Llfiborrn t 1•m·l•11(1<lit•l l'ls11~ttorc
~,tl~iuut,, u n11me lld suc•<..:('f:liOl't•
alle ore 10 solenne ponti-
ficale con omelia sul San•
to Patrono dei Salesiani.
Nel pomeriggi.o, alle 16,30
Conferenza ai Cooperatori
snri\\ 11 Ul(llllUUOUto clt>lla llOt-ttm
1-,nlld11riot.ù "-'" 1iC'1t11111,,•im1•11tu del
ln'\\oru di 1•lviltzzaziouc ,·on,p1nto
dni :-lltlc-sh111f ni-gli 8~ unni dl , it.u
I•ttlttgoul,~1 , twl H di at l,l,ilit In
11/thla 11111111·" ,.
tli l.h.JH Ho~cu. hil llaLO t'~ddio a
Salesiani.
<1uluùici tuiAAlo1mri l)(trl~nli l)N
le Mh<,lonl dou·o1tremt1rt•, lm•
part.1 lo. boucùi:olone nl <•ro~itt.,.,
o tenne H clisr<11'f,io l' l~oo.nto .t\\ 1·<·1 ·
vescovo di ( 'izJ,,o, '\\Juns. Mann!'l
Seguirà il consueto trnt-
teni.mento - omaggio nel
\\__ salone teatro.
Settimana
Nazionale Tecnica
a Shlllong
'!11&rl& Forn•lr,1 ,!11 l"llvn. J,'Op,·r:i
l.'l11dil1 Ttn lnlzlnt.e quc,,l'l,l.Illlo li
::<nl~siu.1tn ne11'011 f\\'1111\\r•· 11orto•
t,110 PiallQ ,1t1hltfT.h'llllill~ ~·on 1u1n
ghClle <'onln <111Utt ro C'.wr fu
Timor, dut:: hl Gon, t1·~ n Ml\\,·no.
Dalla Polonia
\\~ltlljlltl(llli <lil'f•tUI ti, Jl{'~IDllOH'f\\'
1~aam1.1rt• nl l:\\vnrn UllUltlli.lu lllillu
dnt' n. 1\\1.u1.n.u1bh'o ui:u.a a Ca.1-u,
DM 11lill !t-ll<>rrt dt'i ~11le<1lt111l rii
~lo,attP KCHt'r,1✓...ioru·.. A ttHt.·~t.t•
\\',•rde.
f>,;wlt-dm nl R.-ltor ,1mnrinn•:
!;<'OP<I hA !utlt•l-l-0 Jit•r tutt/1 1"111dJ11
, TI t!I nl-l-ohrl' 11. a. 81 ,·muplrnrw
la • ~ctt.inutnf\\ S't:tzio1ull~ Ttf(h
Prima pietra
~Il 011111 <lui glnmo In cui In 11rl11111
Cit,a. "'11,•si.11111 in Polollill, 1'11 hvut>•
1tlN1 . N~lt' \\w>iJ\\.m, llUOPtu soltl
nu,,w •I e:, l~nnu, l.u ~,,1 c•Ntlrl, tm
di un
lstitvto m"gistrale
A. J,,·c•N> (Como! l• 1;t,1l11 11t1Rtn lit
d,,tt.ti cln, ~. 1~m. il C'urd. T'117.Y1">,
art•f.,i•t,M•"">v11 di c·rtwo\\.i.tt. Vcdt~ntlo
rin~&·Ht.iarc il f4il:tflOW, fJ<•r l'lnttit-
••l!s~louc ùtlln nostra ?u.u.dre Au.si
HUl ~hll11,ng>. lu qu~la dttù1 chl'
i, la 1·s.11lt.ulo ùt,U'As1<0.111, il OoVt·r•
nnt--0l•L1 ha dfspoi-rto e.ho 1u l-Ct.ti•
rnnnn \\1enii....'-.e tc1.11tto1.1 t!tl H tlm;hto
,,rima 111,·trn d1•ll°(•ri,tt,11dn <·tli·
llclo por l'IFtl~uto hllll(istmh•
Jclle Ji'l{l'iln <li 1\\1. J\\11,..illntrJ,·e chu.
t\\fH,•rlH Pt'l' ~igenzo ùJ NfnUotut.\\Htu
durn.nto lt~ 1,toerm. fii nutlo a1fcr-
llutrlll>. ùelle ll'f!lZlc ric'PHltc, ltb-
Uiamo Ct~t<1g-glnto que~tu. riro1
rC"1L?.R l'On funzioni ~olc1111.i ln
chlooa. wu la part-0cipo.,dono tlei
un,trl nlllr,i, cx ullh1vl. t:oope1'8·
rtl.'ll>t, • I ,on Uosoo T~obnwnl
e;{'bool , , li folt-o di•·c l'r.1,nrczzn.-
mento d1,1 r.ov<.•rno 1wr il lnvor11
l'ho I :::inlc~fnni ~vnheuuu tu ttltt.,i,.t<>
1<,4,1n1m.
lii

3.2 Page 22

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La. "Missione Don Bosco a tenda. mobile" ha due caratteristiche e quindi a.nche due
programmi: la Missione nella. Pampa (la. steppa patagonica), durante la. stagione estiva;
la Missione nelle città e nelle borgate, specuùmente nei rioni di periferia., durante la.
stagione delle piogge. Qni si parla della Missione nella. Pam1>a patagonica è il tipo
di missione che esige più sacrifici e più spese, con risultati apparentemente mwori.
La rrgi(lne nella qll'1• ri1,petLosi e sono anzi ITT·i,H dj i8trnzinne ra-
LA PAMPA lr la « 1\\Hssione Do11 tcch.istica. Tipica e sorprendente è la foro
Bosro » svolgr il suo prcocc11pa;,,io11c di far 1,attezzarc i figli. P1•r
apostolato coincide con compiere questo dovere f'anuo lunghi viaggi
il territorio dell· l6pctloria Salt•siana '\\rgrn• a ravallo. Uu ca,·aUo 1mò portar.- uu adulto
tina di Bal1ia Bliuu:a. due ,,nlte circa la su• e due o tre bamLmi.
per:ficie dell'Italia. La Pampa è una stt'ppa
d(•solala dalla siccità: !'al)Lia, pil'tre, qualche
cespuglio. nessun albero. a volte solo qualche
arbusto. Più che ~trade ci sono drH,, « pistr »
srguite dai mandriani e chi> riallacciano le
principali fa;;tmdP, distanti tra loro dai crnlo
ai trcc1mto chilomet.ri. ,\\. volte anche le piste
sono talmrntf• st,onnesse rhe il canùon-rappclla
dt>vt· arrl'star~i: bisogna far uso di zappa e
l,adilr. l"'r appianare ,. districare. Quando poi
ri si atronda 11l'lla !lalJl,ia. hi~ogna tribolare
JWr ort• e Ort'.
li clima , aria moltissimo: da uu mi11i1110 di
LS gradi souo zero a un rnassimo di 40 sopra
zero.
L"occu11azione di quc-
LAVORO
t1li « disiwminati neUa
Pampa » è la pasto-
rizia. o meglio l'allcva-
1nrnto del bestiame (pecore, capre, cavalli.
mucche). TI guardiano rleve st>mpre esRere in
arcioni pronto a correre al cuutrollo di largl1i
tratti della steppa.
Dato il loro lavoro. si cwauo quasi solo d1
carrtl' arrostita (a~1ulo). Dove e';. po;;sihilità.
p<•r la vicinanza Ji qualclw renlM abitato,
aggiungono al menù quotidiano patate. zurclw
r ... pane.
La bevanda tipica è il mate. di cw fanno
La Pampa è abitata lutti grande u.;o, anchf' rer un hisogrto fisio-
ABITANTI
da rlcnrnnto indigPno. logico. li mate è uu infuso che si beve ad ogni
di ti-po andino. La popo• ora del giorno e s i olfre in tutte le visite uhe
luzionc relativa è di... ~i ricevono nel rancho (capan.na di fango e
un abitante per cl1ilometro quadrato. È gente di paglia, propria della steppa). L'infuso di
huoni.ssima e, pur nella estrema povertà, ol- male è più eccitante dc·I comune e tiene
tremodo ospitale. IL sentimeuto dell'ospitalità svegli nelle lunghe cavalcale e uelle più lunghe
è acuito dalla lontananza dei villaggi o piccoli pause tra un misero pasto e il successivo. Si sor-
crntri tra loro. In massima parte i gcruclws bisce da una cannuccia che pesca nella scorza
della Pampa souo analfabeti. ma hanno grauJc di uno :i:uccotto pendente davanti al petto di
desiderio di imparare.
ogni gauc/10 a cavallo. Agli Europei piace poco
R<'ligiosame11te sono ignari di Lutto, dalo :mcl.te perchè i' sempre preparato senza zuc•
20 il loro ohbligato isolamento. Però sono mollo chero.

3.3 Page 23

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l.-flt>ntiua .. il mis5lonario (( volance )> Oon Olivarcs, dopo aver
benedetto sei matrimoni In un « rancberio » della Pampa pau.gonica.
n va,ito tcrrilorio d•·lla t·crlO audare a pil!di nella savaua sterminala:
IL MISSIONARIO Pampa apparti(•ne giu- a cavallo o al vohmLc di un camion! Fino u
ridicanwnte a diversr. quindici !1IUÙ fa l'unico m!'zzo di spostamruto
VOLANTE
diocesi f' q11indi 11 era il cavallo: ora ri sono autocarri con mo-
<lhcrse parro•·chie: ma tori •: gomme adatti aiH·hc alla hrnghic-ra.
nè vescovi parrori
possonn raia:giungt'rt' qu(•sta loro por<.tiont: ru
gregge Rpirhualr semprl' in movimento di.-tro
L'aduzionc del camion
a grl'gP,i affamati. Souo appw1to i ,·escovi r i
patrod che invoca1w ropera di un missionario
LA CAPPELLA hu recalo <·normi van-
taggi: è più fadlt> unire
,·olante. Cosa potr1•hlw fare il parroco <li u11
centro abitalo da cui <lipcnduno a volte dfoci
MOBILE
l'opera di dm• mi~i-io-
nari in,;ie,m·. con frutti
o più Cl'lllri mi11ori 111~1 ral!gi" di rentinaia di
più che raddoj'piali
chilometri't È molto se r·gli 1·Ì1'S!'P ad accudire. quindi. Sull'autO('arl'o poi si può trasportare
e~sv11do 1>0l0. tutti i par:rutThiani del cculro anche il fahhiso/?'.no pE"r i q11nt1ro me11i esthi.
mui-:u;iorc, l\\11ùco che d:i51,onc di una rhfosa. gli rmici in l'lli ~i può , b1ggiare; prr di più si
Ogni dioce6Ì perciò deve· dispom· ili quul,·he pu?, uuaccare un rimorchio...
vero r proprio mib~iouario, oltn· ai pochi,,imi
È tJUt'S"to il 1·aBo del 1ni1:iaiouario da uoi i11-
parroci dei ce111ri mal?~io'ri. U J>Ìeno accordo tenistato a Torino. Don Enrico Olivare~. Da
tra vescovi, pnrroc1 .- missionari della Pampa qui.udici anni batti' la Pampa notL più a e,i-
è favorito dal fatto Horprendentc d1e qua~i vallo. ma con un camion e relativa roulottf'
t11tti ,p,esti pastori di auimc ~ono Sah·siani. rirnor1•hiala. S111 l'amion trasporta i 22 pe:r.zi
m•·muri quindi della stessa fanùglia rclii:riosa, della sua capprlla smonlubil1·. Fino a tre anni
animati dallo SlèSso sano Ol timismo realizza- fu la cappt•lla di fnrtUDa era addirittura un
tore. Abbiamo chiesto ad UII() di questi mis- trndone dn circo equestre. cho> poteva coutt>-
sionari volanti da clii dipendt-sse nella sua uerr duo>cento pcr~ouc sr1lute. In al Lt·sa d:i
opera ùi apoi1tolato. Ci rispose: « Il mio \\, e-
tiCO, o fu mio compagno> di studi. fu poi mio
I spettore ed ora è il Superiore deUa mia dio•
una vera cappella sn1ontabilc con i vari pan-
nelli in plastica (suo continuo ~og110!). ~i r
preparato da 22 pezzi riwt1titi cli lamiera
c-c--si. Il Parroco cht· mi ha invitato. anzi scon- r aggandabili co11 in.fusi ili legno e di ferro.
giurato di fare la missione nei centri da lui Serve da tetto l'antico telone da dl'('tl. L'im•
<l.ipe,ndenti e da lui mai visti. è uu altro mio pianto ,folla ('appella gli costa ~emprt· tr1•
collega ili studi e di insegnamento. Siamo fra- giorni di lavoro: nn po· mf'nO quando c'è con
t1•lli. votali allo stesso ideale: salvare le anime lui anl'lw un sct•oudo mi~Rionario. eh,· ordina•
e non curarci <lei resto ».
Al missionario della Pampa spetta a ragione
riamente è lo zelante Dou Eugenio ,raz:r.o~lio.
n rimorchio. che SS!;Omiglia pii', ad un
l'appellativo di «volante» perchè non può «cellulare» che ad una rou/011!'. nato cltc 21

3.4 Page 24

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matrimonio o da re,golarizzarc. Allora si ap-
pro1ìtta per riunire battezzandi, genitori, pa•
r,mti e padrini, come pure i novelli sposi e i
loro trstirooni, parenti e conostenti per fare
un corso completo di istruzione religiosa.
Purtroppo in non pochi di questi luoghi
di convegno, nel cuorn della 8teppa, il missio-
nario riesce a passare solo a distanza di anni.
Lo si rileva dai certificati di battesimo chr
presentano le coppie di novelli ~posi. rcrtili-
rati rilasciati loro neU-u1tima missione. Guar·
dare la data l' restare trasecolati è tutt'uno:
sono trascorsi ora 20 ora 30 anni! fo nn posto,
sn un altipiano pi<'troso, antico rifugio di
fuorilegge·. non era mai passato un sacerdoti'
a memoria di uomo! Anzi qudla loçalità non
figurava in nrs~1111a mappa amministrativa
nè militare. Altra volta in un villaggio pn'·
andino Don OliYarcs dovette c:oru;1 atarf' chr 11ou
uvevauo vi.sto un sacerdote da ,U anni suonati!
h·1,entit1<1 • D. Olh-arcs con un capo deJ ",rauchos" della
Pampa, QuetUI ne.Ila foto aveva 110 anni. Mori a llS,
wnur c-omhinato anch'es~o dall'industria pri-
vata ud mi~sionario. è la « caM pan-orrlùale
volante». Misura otto nwtri di lun~hezza 1•d
è suù1fr, iao in due scomparWn<•nti: uno <'
l'uffìl'io mis.,ionnrio propriat11t'l1 lt' ÙC'tto t'
l'aftro s1•rvc da ,lt•posito (60IJ litri d'arqua. un
ijarco di riso. dul' ;;acdii di patate. legna...)
e da curina e canwra da letto con due hrandr
per i dne rni~sionari.
Stal,ilita la missione.
«RANCHOS » ~i a,, ertoa o i vari
ranclws della zona con
E BATTESIMI tnlli i uwzz-i disponi-
bili. Per questa propa-
gaucla rallcat O più i11-
1lu~trio~o l' il Jtadronr delrl'ntporio o m<>glio
,!l'Ila « bettola pamperu1a ». dove si vl'uùr di
t utto. l rliruli dt'i rimrho~ ,cngono avvrrtiti
nel raggio di l'inquanta e pii', chilouwtri. E mii
giorno lìi;t-ato la gente arriva a cavallo da tutte
le dirc•zioni. Qu<>Ui che non banno figli da far
battt>zzan-. ,0 engono pn offrirsi com e pad.riiù.
Il lavnro più faticoso ì· qudlo di n-gii-trim·
i clati dt•i l,attczzandi f' dt>i no·Hlli 0posi. Per
qnc,sti ga11c/ros lP ,lale nou t!SÌBtono: l e d evono
ricomuirt' con avv<>ninwuti 1·ollatt>rali. Pt>ggio
poi ù il fissare ù1 carta i cognomi! Dalla foucliea
molto ;;torpiala bisogna pa1:1sart' alla grafia con
grande precauzione. perchè in un domani 11ursti
nominativi potro:hhcro avn1> un ,alnre legai,•.
111 ugni corRO di mi:;t;Ìonr tra 1 rm1rho.~ drlla
Pampa ,·i sono ~empn' da 30 a H) battesimi
di adulti da amministrare (ohr◄• a quelli di
liamùim) e varie: coppie di ,ipo:;i da 111ili1• in
C'ì'> da çoDlilluo, cr~i 1wl
SETE DI DIO ,·Nlt•rr l'intt•ress1· clu·
prendono tu Lt i all'istru-
zione religiosa. Vo-
ii:li()no impararr tldle pr1·;:;lticr1· da n·citart>
mattino e sna anclw quando il mis,;fonario
sarà partito. Siccom◄> quasi ncsR111\\Q sa l<>ggcrc·
e scrivere. bisogna insegnare a Yiva voce. ri-
enrrf'ntlo a form11le semplicissime.
\\fclla sua ultima missione nella Pampa il
mi~siouario ha i.ru;rgnato quc·,,ta pi,•cola pr(•·
ghiera da recitare ogni sera f'TÌllla di coricar~i:
'\\fio Dio. io ti l'oglio beni, P ti promt>llo rii 11011
piìt far perenti. PcrdQnami e sall'a me e tulli
i miei curi. Alla l:iue dell'istruzione gli si avvi-
cinarono i porhissimi che sapevano leggere e
I<, pn·garono di scrivere loro la preghit-ra su di
un higliNl11. Si mise a scrivere, ma vidf' che
la fila c11•i richiedenti non accellilava a finire...
Si t'rauu accodati anche quelli che nou sapt•-
vauo nè leggerr nè scrivere: tulti ,olcvauu
a"t'n' la pn•gltiera, almeno come rit:orrlo I" conw
atteslato di essere slati presenti alla missione!
r La mis~io,w si eouclude l'Ou ammini,;tra-
zione dei Battrsirni I' la l'debra~ouc dei Ma•
trimoni: ma il missionario uo11 può Cl'rto al-
lontanarsi se non ha visitato a uno a uno tutti
i ra11rhos: v d.iventalo l'amico nlllllero UllO
dri powri guuchos. il pcr8ouaggio più impor-
lanù• ddla loro , ita perciò d<·ve prt•ndrn• il
mate con loro. S<· poi arri, a i,l un nw.clw
quando ~i ,.fa mangiando l'n.~n,fo. non dt>vr
far t·omplimcuti: deve rstrarre a.nch'-'gli dalJa
sua cintura il suo jàr6ii (un gro~su ,:oltdlo)
◄' tagliarci la propria porzi11nc. :\\fon si cono-
sconcl ultre posate d1c maui ,. .f11c6n.
Più il nùsRi1111ariu si mo,;lra eor<lfalc ,. ali,
buona nella visita all,· capanue ili fango e pa-
glia. e più duraturo ~arà il frutto d,•lla mi&hion,•
(rm11i11un)

3.5 Page 25

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r~- _,___________,________ ---1
\\
,\\'
I parrocchiani di Nostra Signora di
Lourdes a Cebù (Filippine) non te-
I}
mono concorrenti nell'amore alla Ma-
} donna e nel difendere la propria fede
,~~~~-......~~-,~~,,.,.....__.,~,~~,~ ~,,,,~,
I I 17 ~ennaio 19S7 l'-\\.rcivf'Scovo cli Cebù
1wll!' Filippine. Mons. J ulio Hosalcs, creava
la nuova pru:rocchla di Nnl:'lra Siguora ili
Lourd,~s, sm<'rnhra11ùola ùalla parrorrhia di
San :'1/irola da Tolentino .<'Ili' contava 70.000
auirne, e l'affidava ai Salesiani.
1\\11lla zona c'era solo una piccola l'apprlla
dove si celebrava la santa ,tessa Ol!ru do·
mf'nica con l'ai;sii-tcnY;a di una ventina cli rnl•
tolici. Subito si costruì una chi,•sa in leiruu
rapace ùi 500 p1•rsc,1.11·. In essa ogni Ùl!UH'·
nica i Salesiani celebravano cinqm: ,11•ssf.
tutte affollate. Prr:;to fu necesi,ario allargarla
e la si vide stipata di 700 fodcli ad ogni
Messa. Se ne cclchrarono aiwh.- altre dm•
nelle bor~atc più distanti. Totale: Oj!:llÌ do•
menica 7 ~les11e a rui assistouo 5000 p••rsom·
della parrocchia. che conta 16.00() animf'.
In essa il forvorl' dt"lla vita crjstiana. eh<'
ha il :,UO termometro rwlla frt•qucnza ai Sa-
cramenti. è in continuo aumento. Tu 1111 anno
si ehbero 70.000 Comunioni: ogni pruno \\ f'·
nndl del mcl;c sono oltre 300 i fcò,-li l'lw ,.j
c!lnrnnirann.
Mr111ilu (Fllippine)-Sw,Em. IICard. Rufino Sancosa551•teall'inaugur:nlonc dl una nuova6cu1>la.ll ftgUotlel defunto Presi• •-••i
denle Quc.i,on e la flglfa Cecilia deU'inslgne benefauore S. E.José Yulo. diplomata a Roma in musicnsncr-a, 18glla.no il nastro.

3.6 Page 26

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Trovandomi in n~1t.1 alll' no:<trt• Op1•r1• di
rrbù. dal tlinllurt• parroco Don (;io, ,mni
Clifford e dal 11110 Zl'lant•· coadiutorr Dnn
Giu~eppc Boi-l'h appr<•!>i interessaut i cpi~odi
del loro ministc•ro r nt th ità parrol·rhialr, rlw
i·rrdo uùfo for rt.1110,.,•,•re ai nostri Coop••ra•
tori e henl'fattori. \\ i potranno allin~1•r,· una
piì1 dirc>ttn " prnfontla cono~cenza ÒPl!'rmima
rattulica filippi11a. I i tra,r.ri, o co~i 1·11111" mi
lu.rono narrati, l.1~•·ian1loli in prima pt•r~una.
r:;. un ~T!ll'lil' ri1>pc>tto per il .;Q('t•nlott•.
a t·ui hacianu la muno di,·t•ndo: « I1r11•11 lo:
il mio uuu~H. i mii-i o~t<<'tfLU ».
- Paclrr mi rlict· un capo fami:;li,1,
11m1 ,·ntri in ,,a.,u no8lta '!
Ilo tant.1 frl'I la. non po~~o.
- Un 111in11t11 ,oltauto!
- Va l11·nt·. , 11glit1 ,·ornpia,·l'n i.
M1 ""~!!o un istnnl•·· fu,·do un c1111111lin1<·11ln
Ili hnmliilli: .,j ,1·11tu11n folici.
Sn 10 mal,ui 9 ricl'Youo I Sn1•raml'nti. In
lrt• anni soltanto una vrcrhia ha n·Hpiulo il
r•rcte. I.a quasi l11Lalitì1 lo a('CO{!'lic• COJI c:foi:1.
- Ah. il 1~aJr1•! t•i,clarua C. <'1111 1111 aor•
ri-n 1..-lli5simo.
Yuni t·nnf,·,..nrti?
:Ha !'ertn! ,. poi rom11ni!'arn11.
\\'oll'ntini: ho (;..~ì1 ron nu-. I )0111:111i
ti darì1 andw n •:~trt•ma unziom·.
- lla,nrni lulto ora. P.1tln·.
Vii,ito 1111'1u11111ala1a. Le• do il f.l'fwifìi~o 11
hal'iart·. 111a lo l<'ll:?;11 lrn le 111i1· 1111.111i. \\I,·
lu strappa di 111u1w 1·d ,•~da111n:
- Lo , llf?lio h1H·i11n- da lllt' ,;t 1•-.,11.
Poe,, dopo m11or1· ~1•r1•n.a.
t
imprt•ssimrnntc il culto ,·he hanno
per i morti.
- Patlr1·, lto , enduto i mflll!!llt$ (frut Lì).
Hice, a quc-sti duo pt,Ros per le nuiuw RanH-
d,•I Purg111orio.
- On lt·mru, 1wusa, o di far dirt· una
~fossJ! p•·r I,· anime· ciel Purgatorio - mi
dice un·altra. - ~,uao riu,,c ita a , t·111l1•n· il ma-
iult,. Una parll· d,·1 rieavato , a pr.r loro.
Duhl,iamo far,· •111alt•tba prr il Signori·.
DiFho1<1•11111l0 la montagna gli orwrui lrn•
, arouo In ~du-1.-tro di 1111 uomo. prnhuhil1111•1111•
morto 11t•lla g1wrra 191 L-1-5. pt'rl'hÌ' in 1p1PI
punto ,i 1-ru rntuhalluto molto.
- Pa,ln·. - mi clissero - lo allhinmu ,t•p·
rwlJitn ,-uhitu ,. alihiamo ra1·1·oltn 1111..,la
,omma p,·r uun ,1,•,~n. '\\ou ~a111'i111no "'
,ia un filippino o un !!i,apru,111·•1·. l\\on im•
porla. Fnl"'I! n«'•suun ba pre~atu p.-r lui.
E a1'1't'b1•ru 1111dw 1]111• randch· eouu· ,uflragio.
11 e-iornu d1•1 \\!orli i Je/,111•nh·~ JI i1111·~srs.
che 11011 1•r1•dn11n nrll'rsìstcnza d,•11'1111 ima
o,nrono !'lii rnr,· nel rimilc•ru ., Ji,tl"ilmir.-
la lom prnpogamla. l cattoliri, nc>I \\l'rt1•rli,
,i ,entirono ::• and,·mrnlc off,'"'i. l 11 ,·1•1•1· hi11
li minaniè1 cnl haslom·:
- ladri, la,lri! - ~ridava. I: li cartiè1 , ia.
Quallro o ri1111111· , ohe ulla ,l'I ti mana.
dopo crn11, ~i , a nri tlh·rrsi rioni d1•!111 par•
roccliin o l.1r1• 1111a conforcuz11 <'Ol ◄•r.hit1lil'a
cou lt· fìlmiu,• « Don Bosco ». I~ l'ora d...t
,ilt•uziu, 1h·I lrt•~co. 1l1·lla famiglia uuitn. l"-:
fa,·ilt> r11d1111an• all'aperto 20U p1•r~1111,•. d.1t•
,,.dono r a~1•11ltn110 avidamente l' i11~,•~na-
me11to ,1 111,·no rh•II•· fìl.
mine. 1)11;111tt• , olt,• ab-
l>ia1110 l1l·11t·1l1·tlo In t·ara
uwmoria di Don Rical-
1lone per la ,11u gi•uiaJ1·
idea d.i s u ,~idinrc l'im;c-
g11an1ento dc•! rtth·rhi!<flUI
,·oi mezzi mntlr.rui! C.ah'·
t•hiiimo, cat,·c·hi•unn! ~ il
tocca~ana, la piì1 , alida
1lift-~a t'Olltl'II 11 prolt• tali•
te~imo invad1·11t.•. ì'\\,·lle
bl'UOlt> ~'iruparl1· l"inst>•
~uamcnto r◄·li1tiono a
cirl'a 4000 ragnz7J e ra-
~azze d1•1l1• 1•ll•ll111111 uri.
La p arrocchi n ~pt•1u.l1•
H ,mila · •• Chi ha .oldl fab-
brica. e chi non ne ba... di·
sc,gna,.. 11 VWi,atote Oon Bmp
~ li proce110 tkl tu,wo
Allpiranl3l0

3.7 Page 27

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C'••l1ì, (Fllipplne1 - Il aa~-erdo1e
saloslano rcdar,:uloce Il mini•
•iro pro,...1an1c, che •Ira a
turbare la pace e Il lnaanna~.-
1 cattolici.
ogni me5e ben 180 ppi;o,
(60 dollari am<'rit"ani)
per dare un 1>\\l~~idio ai
catechisti po·..-cri.
L'aumt•nto annuo
dei cattolici Ì' di l'irca
700 animr. Nt•I 1960 la
nostra chil'&ll vidi· am-
ministrare 82-1 lmth•~imi.
\\ fam hnttt>uan· n•nnt-
1ra le altre una ci111",1·.
F.ra hene i~truil a ,wlla
nostra ,:anta Jl,·ligion,•.
h<'nchè y,roll•i.l llll l1•. Fre-
quentava la ehi♦•~a c1H-
tolica, ma ~uni ~•• In
~npcva il r.narito. 1•it11•Rr e protcstantP. I figli
t•r11110 ormai tutti 1·attnlid.
- Padrf'. 1111 ,H,..bt' - mw marito 1111
ltatlP (·on la ringhia. -1•11;r.a pi•·tìt.
E allora fWrl'hi'· "1oi farli rnltoli,·a?
- P1•r ,ah art· 111 mia anima r 1wr 11r••g,1r1•
f►ÌÙ l'fficarl'm1•ull' pn il m.io pov1•ro 111arito.
Sl.'nto rhe mi 111011,•a (Jtlall'III' ,·n~a. Falla
rattolica. poi rì1 pn•i,arn la Ycrginr 'aut j,,_
simo. Mi aiuti, Pndr1•!...
I pa:<tori 1lrll1• varir srtll' prot1•~111111i
hanno in,·n,u I,· Fili11pi11c. Aùha111ln11ut:.1 lu
Cina. si ...ono ri-.n~ali >iU qu1·,t1· J,0!1• iu 1111-
m<'ro di 10.0110. 1li-p11m·ndo di multi dnlla,i
anwricani. Prl'ml111111 ,,.,lt, rwll•· rl',:t"ioui piì1 I"'-
' l'rt'. Fondano :i•ili, ~,·uole. tli,111•11,-ari. •alr.
di lrttura. ci.nl"tna; 1•on numcrn,i altop.irluuti
pr1•ndono rli ,nqn••,a la p11pola1.i111u- ~•·111!11i,•r
,. inesperta. A,rrufo danaro in ahhonci11111.n.
forrnanu ra1rehi,1i, ri•cl11tan1> IH'r"o1111l1• J.1•11
r,·trilmito. fondano ~,,nunnri. Cori ,·1•11Li 1111-
lioui rli cattnli,·1 i 1(1(), ~arrrrloli .,,rolari ft.
lippini condi11,11ti da 1936 rdi!!iosi mmc• po--
,11111, ar~inarl' qnr,111 in, a-ione?
Xel 1959 , ari,• ,,•tt•• prot..-stanl i inh'u•ili-
rarnno In loro 1·ampagna nrUn uu,trn par-
rn- rol'chia. l ral rnli,.i n·ngirono •• f<·,·1•rn frnnlt·
unico con i ~al1•~i11ni. Primi fra I utti i «
frnsori d1•1ln h·d,· Cat 11,lica », fonilal i dai
\\1is~ionari 1lt·l Sac'rO C.11or1•, ~11I n101l1·1lo •· in
1h1wndenzn di 11111•111 di Lonrlra. In pnrrrwl'hiu
H, ne sono 9. lulli l,1,.oratori. 1la111w s1·m,la
ili Sacra Bihlua tli \\polngt'lirn 11111\\ , ·ohn la
-,•ttunana. Sono ~,•rupr,• pronti a<l ar·,·1,rr1·r1·
,l,,n: ~i trn\\"ano i 1wmi1·i dl'!l.1 fr,I,·. Li
muo,·r lo .i:rlo •• un li•r" ido an\\fln• a ( ,1••ì1 ••
alla ~ua Chi1· ,n.
~In lutti i uol!tri ,,attolic1 mcriluuo 1p11"~to
titolo ,li ilif1•nM1ri d,•lln fede.
- ~\\. - dice il pru;ton· prott••tanlt• n
uno ,l..i no~lri: - 11oi ti porliamo la li·,l...
,1a io l'ho ~ià la fede.
- \\la ~•ni l'mlirhia~o G,·...ù. C~i-.t~•·.
- E,I III lo porlo m me (,1•,u <.ri..Lo: r
l\\ttlo mio. , i prt·J;!o. lasdatrmi in pn,·,·.
La ~ignora Howaua A.. dw 11,p1•rio111,1 f!Ì;1
in Parndiko, nq~li ullimi giorni fu , isit ula
dai prutll~lanli.
'I/on p,·nl1·t1• h-mpo cou nw di,-~,· lorn.
P,·rd1i\\?
Pi-n,hè io ,-111111 « romana » lino alle
o--~a ri~po•t• giu<"ando col proprio 11111111•.
protn,ta11ti 11011 1•11Lrano 111-lfo cast• le
1·ui porti• hanno il Surro Cuur•· ,li (,1•sì1.
I BaLli&LÌ Ìlll'Olllrnun sulla soglia una 1111011 t
lll:Ulllllll,
- \\ i1•11i <·on t1oi - 11• dicono.
- \\ ,·rri·i "' u, t>shi duf• n11im.-. Uua ,a-
rt·hlw pPr n,i; m.1 unn ne ho du· 111111. •· •1111•s ta
,·attolica.
l n prot1·-.1a11t,• d..Ila 1:-Nln << Eva11g,·lic·al
l'rce C::l11m·h » .li,-1· a una l'attolir.·1:
- Ti dari, lo summa llt'Cl'~s.1ria 1wr pro,·•
,,.Jere il ri~o prr 1111 mesi'. mn 1lt•, i lir111·ian:
•1uri t1'1;11lri tldl.i l\\ladonna r d1•1 Sr1111 i.
La t1•nt.1zi11rw ,. fortt• pt•rrh~ lu donna è
povt·ri~1'ima. IH~poudc•:
- ~011 pos,u. non , oglio. 1• 111111 lo fnrì•
mai e llOi 111ai!
Cn p,1-.tor1· ,l.-1 << Bihlr Raptiot C:l111rrh »
vi1•11c rwr l11 ~•·•·omln volta iu parruc.-l1i,1. [ :!:;

3.8 Page 28

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,lue puU1nau pie1ù di gru.te che lo ac1·ompa-
._;ua110 dic-ono le sue intenzioni. Mi domanda:
Posoiamo prt>dicar1•?
Predicar<>? - interrogo a mia volta.
Sì, prerlirarc.
Chi ti ha inviato? Mons. \\rcivescovo?
Scherziamo? Nt>ssnno mi ha inviato.
Vengo io...
- Ah. vit>ni tu?!
Si. r tu non puoi opporti.
'.\\1a qui son Lutti cal Loli<-i.
E io ti sfido a fare un dil,attilo.
Qui?
No: ni-1 « Fn·cdom Park » (piazza puh-
hlica destinata ai dibattiti politici c rt>ligiosi).
LI dibatlito deve avvrnire qui, pcrchè
tu s('i vcn11Lo a predicare qui e q1'1csta gt,11te
vuol $apere clill razza di meTce sci ,·en11to a
vendere...
- No. n.-1 « Frf"edom Park » - ripete il
paslorc.
- Qui - rf"plico cl1•ciso.
Nel « Frccdom Park» insiste il pa-
«ore - siccome· la tua gente è povera e vuol
~entirLi parlan·. tu dovrai pagaTc loro il viaggio.
- Ti shagli. pa.'<lorc. La ~litla è ,;•t•nuta
da tt>; anche il pa{!'anwnLo dPve vl'nire da Le.
Frattanto rlinrn1i il trma dello discussion.c.
Silenzio.
- TI tema! - insietQ.
Silen7,io. mi vuol ~LTuigne la mano in atto
di congerlo: fingo di non capire.
l I tema?...
Stringiamoci la mano.
- ,\\lt, ti ritiri!
m•· Sì.
Va hene. li bo con1>~ciuto. e con
la mia gente.
l'llnn ci fn ùi.lHtttito. La genti- brnciò da-
vanti ai pullwan lutti i foglietti rl.i propaganda
che trano stati •li~trilmi1i. E mcutre ~i al-
lontana, imo, i nostri intonarono: « Lodatr
)1ariu, o lingue J<,deli... ».
Come ri•ona,;,ai10 dol<-i le loro voci 1wl si-
lmzio d1·lla notte •tellala!
l}uei,t'altra è davvero curiosa.
- r·oi rattolici siNI' Ull(I rflZZII di l'/'tni -
di~se u1111 pastora prolri<tant~ deU"« Eva11-
~wlicnl Fn·,· Clmrch » ai nostri cattolici.
Qualrlw giorno dopo la pa~tora va a far
vi:;iia a una casa di cattolici. Montiamo u1
jel'P, , oliamo a controllarn ,. a.•si~tiamo a
Cflll'Sta scena.
Quando la pastora 1'Sl'\\' dalla cMa ,•cl entra
in 111111 strada snlitarin. viene assalita da novl'
cani randagi. Noi osserviamo distanti ct>uto
llll'tl'i, mentrr uno dei no~tri « DifcnBori della
F1·dt> Cattolic-a » si precipita (' lil,cra la po-
, .-ra pastora da crucgli animali infern!'ili.
:?4; \\la •1m1I.-IH· mor.sic•ata J"a, ,., a ricevut.'1 i
~noi abiti erano stracciali e malt:onri. Pareva
<"ht> quei i-ani fos:oero consci deU"irumho fatto
dalla pastora ai cattolici i> a noi vcnnc fa1 to
Ji 1H·nsuc ai due Qrsi di bihlfra memoria.
La paRtora oi ringraziò per il nostro aiuto.
Dissi:' rommossa:
- Lo sapevo che i cattolici non sono cat-
tivi, perchè Cesù ci ha insegnato ad all'rnre
tutti e a perdonare...
Coh,i la palla al bal1.o per farle coll.O~ccrc
la vt>rità: ma ella foce capire che non poteva
rinunziare allo stipendio di pastora.
I cattolici nutrono un graruJ,· amorr
pt'r il Papa. Nella loro lingua « Uinisaya »
lo chiamano Ang Sunto P11pu.
I protestanti vogliono sradicare questo
amore tlal cuon· tlt•i cat"tolici. lnsulrano, m·-
c·usano. coprono di Yit11pèri l"augu~ta pnsona
del Santo Padri!. Si •forzano di far ,edere
che il numrro 666 d1·ll'_lpor11lisse - la lwlva
feroce - è il Papa. UH ossrn atore ha dello
che le St'ttc che sono a Ccbù non ,ono con-
1·orùi neppure tll'll"allllltf"ttcrc l'c8iSLf'uza di
Dio, ma nell'odio contro il Papa, ,ì. tutte,.
Non ho ancora visto uu gruppo ili crt•tit:i
- e ne conoscianl() ahlh'IIO nove - rhe al
lnro arrin, preùi,·liiuo il Vangelo: Kuhito al•
I acc:ano la Chi,,tia ratt()tiC"a. iJ Papa. la _'\\b-
tlomta. i J1r1·ti...
Poverini, di1·ono i nostri hravi Filippini.
ilimcuticano c,he Piclro i'.• la Roecia sc,·lta
,lai Sirp1nre e la rodono, ma i topi si rovine-
ranno i denti. E cantano: «Sotto la rocda
(Ja Chic•ba) r'era un topo (i prQtesa.nti) chr
rodcl'U nell'oscurità (figli d1•ll1• t!•nt>hrr). topo
possenti> (molti ~oldi); mn questn topo lw ptrnra
del gotto (<lifc•nsori ,!ella frdP) perchè lo man-
gia .fini, 11/fo rodo. TI 11os1ro gotto 1! re ,Ti,/Ja
crHa perrhè ha triturato il topo».
ù1 le parole sono impari a esprin1rr1•
quello che ·i !'autori sentono del significato
profonùo di <ruesta allrgoria.
\\~i.aliti da protestanti stranieri e rlallc•
srtte locali, i cattolici rimangono saldi nella
foclc pt•r virtù di .\\Jarui.
L1 una borgata di montagna i Battisti
avevano iucomi11ciat11 una campagna Jj pro-
paga1uJa. DiRpnnevauo di mezzi abhondanti.
T m,•ml,ri tlL·l Bara1tggay d,•Ua \\fadonna
/una organizzazione iulcnta a con6ervare rd
aum,•nl~e la dn ozione alla vladonna con
la r<'cita del saulu Ro,;ario c a cons1·rvart'
e accrcsccrl' la ff"di· <-on l'istruzione religiosa)
quando i Battisti venivano per la loro pro-
pagamla. orgaui,-zavano procc!lsioni eon lr.
torct' .- la n-cita del Ro~ario.
I protP~tanti cu11tii111acmu, cinqur llltltfi:
\\ r.nh auo numt>rosi uua o due volti• la ,wtti-
maua. L:11 gioruu ci d1·ci1humo. Viciuo alla

3.9 Page 29

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7
I

3.10 Page 30

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4 Pages 31-40

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4.1 Page 31

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<·asa dclk lwo riunioni iwppelliamo una rur •
<laglia di Ma1·ia Au~iliatricc, pregando la di
protcgg<'re i nostri catlolici I' di far parti, t•
qlt1.'i seiuaci dell'errore.
Passa un mese e non partono.
Forse è scarsa la nostra fodc.
llua seconda medaglia più vi<'ina ant'ora I'
preghiere più fervorose.
- Presto partirete di qua - dicono i caL-
tolici.
- AJ1, ah! - ridono in coro.
Ridete. ma la Vergine Santissima ,.j
farà sfollare.
- Cosa voleLc dirt' ?!
- C'è u11a tnNh1glia di Maria Ausilia t rice
qui vicino: ha,;terà q11el pic<·olo oggetto per
farvi sloggiare.
ua Qnèi signori.. come soggiogati un ol'.nso
mistrrioso d,,J soprannaturali'. amrnutoli;;cono.
Dopo dol' settimanl' parlirono ùifatli sono
ormai diciotto mesi ehr non si fanno più
, cd<•re.
C'r una setta locale nell,· FiJip1►iiu-. rab-
llio1<amentf' antirat tolica. È la « LgJpsia ui
Crii;to ». fo11dala da un tait, F'di.-.c .ManaJo
n1•l l 9J1.. La st>tta porta il n,11m· cli Cristo,
nia n<• rinnega ,mcrileganwni,· la clivinità.
Nella nostra parrocchia hanno 1111 c/11/,-
/,1>use. 1111a Sfh'Cit" di capp(Ù]a. mt1 senza l'roce,
senza altare, senza 'I uadri. Q,w,-~a cappella
I' lt• case dei settari 1-0110 cin·ondate du filn
spinato. i\\lla Lase dei pali dw RorrPg,~0110 il
filo ahhiamo messo altrc-ttautl" mc-daglit· di
~laria Ausiliatrice. Essi gridano, Ì118Wlan.o.
si arrabattono. ma uon farum un passo avanli.
So.no arrabbiatissimi. andrn perchè otLe11gono
l'Pfretto contrario. J cattolici dei dintorni.
infatti. tengono fermo. studiano di più il
c-ateclùsmo e si fanno più ft•\\·ven:ti.
Questo successo ì: dovuto a 111olte animr
belle che pregano l'Ausiliatri'"c per il trionfo
di G<·sù e d1·lla Yl'ntà nella nostra parrocchja.
L'off<·sa pir'r grave <"he si può fare ad
un nostro cattoli<"o è quella d'i11s11ltan· ta
V,•rgint>. la Tuttasanta.
Ecco le hattutc cli un dialogo tra un pa•
!<I.ere <' il fer\\l'rlte Gregorio.
Maria è stata peccatrice, come tutte Il'
altre dount'.
Qucl!tO è un iusuJto da uomo volgar.-:
voglio le prove.
- Non OC'CorrorlO.
- che occorrono. t una ht>~Lemnùa,
una caJuunia da villano: fuori le prove. Q11ar1do
ha peccato Maria Santissima? Chi• 1wr1·ati lu
romnwsso? Chi ne fu t,•stimouc? Doye se ne
può leggere la rrlaziouc:'
- A mo basta am.•rmarlo ùh:e il pa•
store in tono minore.
- Jo riprto le mie quattro domande:
quorido? che? chi? dm·I'?
- Io 1100 son<> come voi che adorate Ma-
ria. - tergiversa il pastori'.
- Non sfuggire alle mie domandt'. Noi
veneriamo Maria perchè Mach·e di Dio. ma
adoriamo solo Din: adoriamo Ge1;ù che ;-.
Dio e Figlio di Maria. E tu ri;;pclta la Ma•
donna, la ~Pllza ma1·cltia, e ruutrolla m(•glio
la tua Lingua peceatrice. lo ho q1ri J00 111•sos
(20.000 lire): 11ono pc-r te ><<' ri!!pomli all1·
mie quattro domande.
Il pastore tacquP. Fo:rse gli parve più pru-
denti' muowrc le gambe che la lingua. E
non lo si vide piì1.
I.'amore alla l\\1adoil11a i' il miglior r(•·
taggio lasciato dagli rvangelizzatori ~pagnoli
aTJ,. Filippim•. Dc•, oti Santuari, mrt1• di pel-
lrgrinaggi nnmrrosi e pii, b!mo di~~t•minati
in ogni diocesi. La redta dd Hnsario uclll·
fami~lit• Ì' a8sai di:lfuba. ln m.olt dttà .-
viila!!gi l'altoparlanle dalla torre> campa-
naria im,ita 1lgni srra a r,·t·itarlu e i ft-deli ;.i
uniscono in massa a fflll'Sto rllialc omaggio
alla ccl.-~t<' PalTOna ddJf' Fili11J1iU1•.
Fu la clc,ozionl' alla Madonna f'lw risvPgliò
alla fede ,. iil\\itù alla pratica ddla "ila cri-
titiana i nostri parroccliia11i. La ~lado1111a
.Pellegrina. che visilò J,, dh (•r~c DioCf>si 1!
parr1>r<·h.ie. venne anchP da uni. La sua visita,
graditiSt<ima a lutti i parroN·hiani. nvYCllllt'
in questo modo.
Le lrrnta borgate in cui è dh isa la par-
rocchia. la i;cra del giorno stabilito. venivano
a turno a prt'Udf'rc la 11tatua alla rhiesa par·
rocchiale t~ la portavano JUOCl'l!sionalmenk
nella loro cappelletta. I cl ue ~ac-ercloti si al-
trr11ava110 1wr la '-'Cglia santa. Al mattino.
tutti r dut>. ~i prestavano per le confessioni
la cclehrazioue <ldla santa i'lfr~i-a. Alle, 18 la
8latua ritornava procc>ssionaJmcntr iu par-
rocchia. Co~ì rwr un mese con frutti (·onsu-
lan:t·issimi. Cl'ntin.aia e ctmli:uaia di uomini
toruarouo alla pratica clei Sacranwnti dopo
vari decenni. E la }Iadouna, che no11 fa mai
le CO::,è a metà, oltt·nnc loro la perse, eranza.
U ritorno cli cattolfri prima iudilfcrcnti fu
tontagioso e il rifiorire della vita cristiana
portò pace t' lrtizia in moltissime famiglie.
Fu una fatica dura. c•saspnante per il
parroco Don Giovarmi Clifford t' per il suo
braccio dc•stro Don Giuseppe Bosch, che Bi
1<acri.6.carouo notte e boiorno, ma la messe fo
ricca e uhcrtooa, Oggi i parroccltiaui di Nostra
Signora tli Lnur<l<'d di Cel1ù .nnn temono
concorrruti nell'amoro· nlla \\ ergine e 111Jl vivere
e difondrre la propria fede.
SAC. CAULO BRACA
Vi•itau,re d,1/,. Op,,,,. sal,sio11, nellt Filippinr :!li

4.2 Page 32

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Guarisce due ragazzi
già spacciati dai medici
l 250 ragazzi Nagas dell'ospizio salesiano di
lmphal (Manipur-India) vogliono un gran
bene alla l\\Tadonna, che essi amorevolmente
chiamano Alother Illarv, ossia « Madre
l\\Iaria ». La Casa di lmphal è veramente la
Casa della Madonna. La buona 1• Madre
l\\laria in varie occasioni ha dimostrato vi-
sibilmente la sua materna protezione. Qualche
tempo fa uno dei ragazzi cadeva dalla terrazza
del primo piano e con meraviglia di tutti ri-
portava una semplice slogatura ad un piede.
Due altri g-iovani, già spacciati dai medici,
j!uarirono per le preghiere rivolte dai loro com-
pagni alla buona Mother Mory. U mese
scorso il direttore scendeva in compagnia di
otto ragazzi dai monti di Ilundung nella
vecchia jeep della Missione, quando nella
svolta ripida della strada furono sorpresi da
una valanga di macigni e di terriccio, stac-
catisi dalla cima del monte in seguito alle
piogge torrenziali. Non sanno ancora oggi come
riuscirono a transitiire senza venir travolti dalla
valanga. Ma lo sa l\\laria Ausiliatrice, che è
veramente J\\ladre verso i suoi figli dd l\\lanipur.
SAC. LUIGI RAVALICO
tniuionnn·o wlr1·ù1110
Maria Ausiliatrice gli ottiene di partire
per le Missioni
il passaporto furono di nuovo inoltrate e
tutto pr<>ct:dette bene. Oggi, 21 ottobre, an-
ch'io parto in ""\\Iissionc per il Libano, per
una evidente grazia di Maria Ausiliatrice e
del Servo cli Dio Don Andrea Beltrami.
CH. 1\\L'\\RIO l\\1. MURRU
salesin110
L'assiste in on delicato intervento al cuore
Dovendo sottoponni ad una difficile ope-
razione al cuore, per suggerimento delle mie
sorelle, Figlie di Maria Ausiliatrice, mi affirlui
alla protezione della Vergine, invocando anche
l'intercessione del chierico salesiano Renato
Pozza. Già nei mesi che precedettero l'opera-
zione sentii sensibile la loro assistenza, poichè
mi diedero calma e serenità tali che, mentre i
familiari al solo pensare all'operazione piange-
vano, io mi sentivo sicura e tranquilla. Durante
il delicatissimo intervento e nei giorni successivi
sempre sentii presente la Vergine, tanto da de-
stare meraviglia nei dottori e nelle infermiere,
che non sape,·ano che quella fo17,a d'animo, che
a loro pareva straordinaria, mi veni\\'a dal
Cielo. Ora, passato un anno dall'openv.ione,
posso attestare che la grazia fu completa.
Percib sono 1;rata a ì\\Iaria Ausiliatrice e al
suo devoto figlio per tanto dono e li prt:go
a voler continuare la loro protezione su di
me e su tutta la famiglia.
Tetto S,1,a Robila1Jt~ (Cuneo)
PIERINA DALMASSO
Desideravo ardentemente andare in Missione.
Ero stato accettato dai Superiori e ormai non
dubitavo della mia vocazione missionaria. Ed
ecco che i miei parenti, preoccupati per me,
non mi concedono il permesso, necessario
per fare il passaporto. Non riuscivo a darmi
pace. Passarono molti giorni. Ormai il per-
messo sarebbe stato in ritardo: sembrava
che tutto dovesse andare a monte. Allora
pregai io e invitai i miei compagni a pregare
Maria Ausiliatrice e Don Andrea Beltrami,
promettendo di puhblicare la grazia se que-
st'anno fossi partito. Pochi giorni dopo rice\\'evo
ao il permesso tanto desiderato. Le pratiche per
A 85 anni, salvo da grave caduta
Sono un modesto agricoltore: conto 85 anni,
sono padre di sette figli e ancora mi adatto
ai lavori della mia azienda: la potatura, gli
innesti e la disinfezione delle piante. Per
questo motivo molti amici richiedono l'opera
mia, tanto più che non prendo compenso.
Circa due mesi fa, mentre di~infettavo
alcuni alberi di nespole, non miei, non feci
attenzione ad un fosso e ci caddi dentro.
L'altezza era di quasi 4 metri. Rimasi giù
senza respiro e senza voce per qualche minuto;
poi rinvenni ed invocai Dio, interponendo

4.3 Page 33

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l'intercessione della Mamma Ausiliatrice. Chiesi
anche aiuto a gran voce e la buona gente che
stava nelle vicinanze venne e mi aiutò ad
alzarmi. Visto il caso grave, mi portarono
in clinica, ove mi fu riscontrata una grave
contusione con lesione in una costola. Fui
costretto a stare un mese in clinica e durante
tutto il tempo invocai l'Ausiliatrice, che
impedì ogni probabile complicazione, dovuta
all'età e alla _gravità della caduta.
Ga.ia (Latmn)
BENEDETTO CAPOBIANCO
Operazione evitata
Diversi medici avevano consigliato un diffi-
cile atto operatorio, senza il quale affcrma-
v:mo che non avrei potuto sopravvivere. );Ii
rivolsi allora a Maria Ausiliatrice, pregandola:
« Sii tu il mio chirurgo!•· L'operazione venne
evitata con grande stupore dei medici. Sto
bene, ho ripreso il lavoro. Riconoscentissima
alla Madonna, chiedo la pubblicazione della
grazia, come da promessa fatta.
SUOR ROSETTA SCOSSA, F.M.A.
St,i:uaa .. Canton Tidr10
Altri cuori riconoscenti
Caterina Barale (Fossanu-CuneoJ riconoscente a .'vl. A.
e a S. G. .8. per numerose grozic ottenute. invoca :m-
coro lu loro pòtente intercessione.
Maria Grammutlco (Marsiirlia-Francia) ringrazia M. A.
per il buon esito tloll·eaome tlel figlio.
Ida Velcri (B:,rra.-Napoli), madre di nov,, figli, trepidava
per la figlia sp11snta, con cuore presago di male. Difatti
fu trovata affetm da 111.oremin e, pur accelerando il temp<>
dtll'opcrazionc, "' terutlva di perdere madre e figlio.
Invece, con le prtghiere a M. A. e a S. O. S. e con
l'nbit.inò del Santo, si ottenne. contro ogru speranza.
la salute per entrombi,
Gilda Cassanego (S. Frencis<:o Cnl.-U.S.A.) rivolgendo
ferventi prer,thiere n 1\\.1. A., n S. G. B., a S. D. S. per
la RUarigione della nipotina affetta da bronchite, fu csau•
dita nei ~uoi desiden.
V. A. (!';al uzzo-Cuneo) fonda una B"rsa l\\li•sionnn I
,n •=o di grat1tudmc a M. A. e a S. G. B. per "sser,
guarito da ulcera duodenale nccertntn, senza opernz,one
crururgtca,
Francesca. Testa ("l''orino), vivamente riconoscente. rin-
grazia M. A. e S. G. H. per segnolato favore, implo-
rondonc lllt.rt.
M. A. (Pi<>s.'-"'-•co-Tonno) indn un'off~rtn per cspn-
m~rc la i:ratintdmc a M. A. per la scomparsa radicale
d, un tumore che. reciso una volta. poteva probabilmente
riprodursi.
OIUnutc pn l'inlrruuwn, ,Il ~\\f1Jti11 Au:ul1.t1tfU:c t ,ti Su,i r}tt,-
1,anni Bnreo. di Santa ~~,f,an·u A1nzt:urt>llo. di Son Dr:,uunico Sm,in
, di nitri Sut·i dt Dio - alcwa .htJJmo anche invwtv of[,rttt
cd d~niosù,~ per salile J\\1t1.s.sr ,I, 1•u1qrattfoml!tJl.n - , ttgt1enti.
\\imo Dardnnelli Letì.z.io. - 4\\lb~rt•lLi \\nna. Maria - .\\]berti
\\inria .. Atiorta Maria_ - Am.l$Qll.Ì Uomemcu • Anlon10.h
Francesco • Arcsu .\\nedda Lina \\rtino Angiòlino e
.\\nna - Atp~.si Giovanna • Asteagiano Clara - AzeJì!:lio
\\'•lerìa . \\:uc;h Ester Uouùan1 C'1rolina • Bni.nas10 Te-
reti-,1 - Hainotri \\ta.rc~lli.na - Hall,i Luci.1 - Ua1di Favronc
Mari• . U.ild,1 Olgo Barberill Mar11hèntA veu . \\"olle
Barbero 1\\1..ana • H;.trone .\\n~e.li:na - B11rutfald1 Umberto -
[3;1ru..~o Giovnnna - ll:t~o G~briele - llentdt:tto Fam. -
Ilcninc~sa qeom. Luigi - Bcrettn An~eln. - .BérW1d1Jno
Glov111nnu - B1.:.rtola Catc.nnn Sc.rtolc,uj Cicli» - 8~1tt:Jlii
cov. u.ff. C B:utistu - Be\\~ilncqUA Fmnc.o - Ria2ini Ftnr.r.o. -
lltmhi Ugo - IJoano Antonietta - Boccaccio GiAcinlll -
Hoc.chlin Moria Bolo,rnam Eli,a - Bonìn E,nesto • Bo-
nino L~ura - Uonizioni Gina .. 8os:.1trn Plcrn ,,eù. Poz;:lioni
Botto Vttrorrn ... Brigati Lunardjn, Panta • Rrou-gto t..ucia ..
Bruno \\dtle ,·ed. Ciccotti ... Bru:n.'l Caterin;1 - Rru~atfu:~f
Umbt.rto - Brusati Carolina .. Bruzzon~ Cèsir:1 - C"....nJLioro
Snnrs - C!imp11gnoli Tina - Cnmp11.ri ·rer~sa - Ca.nl"-tr
R•hnioli Id""n" • Cancva L«1nella - Cnpp•llo Clc,nunu na .
c;,,.,u. Capri.atti Emilia - Curando Giovsnnn. - Ca.sa Antoni,, -
Anronirui C8J!ira11lu M•ri• • Cassini Don Gh.1scppo
CaBo Rina Cu1elli Ron - Cn,rnneo Lina - Canone
Giai.:lnra - Cau Vcru • Ca\\'htlia Linda \\.·ed. Moro - Cera.so
Carmelo - Cerc,ello GiusclJl(')1fll\\ - c...;ere.,oJi Angela - <.c-
rutr-i \\lb,na - Ce.n.uti Ga~tanina - Chitmi&a Ern1lia -
Chiun1ino Cnrlo - Ciancio Pulvlrchu Rosn - Ciani Gio-
vonna • Ciccordll An~eliru • Coll•voli Asmorn • Cc;lombQ
l,iliruua Conc.- Mari• vcd. Muln • Conti M•ria • Cop•
pola Ad•l~isa • Co,doru Luigi • Corello Fellini Palmira -
CostAnio Fam. - Curi.nle Maria TcrCKa - Oudooe \\ann •
l)aghìno '\\tari• - Dal Moro Tina • Onneso Anna • Oc
.-\\ mhrosio Paolina - Deatti Ti no ... Debernardi Oongto -
Oel Vino \\-tario • Dir•ttricc A~ilo S. Cillio Don.deinaz
Erminia .. Dovera J rene • Enrkhcll:t Elena - Fa.vre Adolfo ,.
}..Av-re Mariu - Feninà Leone - Fcrran :Vfaria Anno - Fer-
retti Rosn - Fiori no Giovanni - Forn3aier Gi\\..l::.cppc -
Fumngnlli ~ari.i. - f,uffi Gh1-;cppio.a. - Gal 1-;,ilomc"ltl
Galliani Cabi•ti ~•n• • Galhn• !'nolo Fam. • Ca.Ilo Riuu
C•lvclll Everardo • G11.mbarana Lui.a • Camuerel11 Pio
- Gambetto Anna - (i:lrncn ~pirim !\\.111riR - Gnstnld1
\\1a.r,qb..erit1:1 - Ger111.ci Pin-cra !\\1aria - Gcrmena l,..ucia t=-am
- Giue:conc .\\n~elina - Giaciom.io Vittore - Gianetti J\\nrua -
GiorRctl-i T..ucc-l l ...ujJ;!'1n - Oiuis !\\1-a.nn - Collini ldn -
Ooreu Lorcnzin~ - Gr-isu>lato Aletttt - Ouccionc Librrto
Giuseppina - Guem:md1 1\\.c\\nlir[ G1ov~nni - Guiz:~c1 t1
Giovnnnn - Cusso01 L1n14 - lnfanr1nn T.antied Tere.ea •
lnf-rll.l\\c.t -\\m~elina - t v~lcti \\l~lìa • Lauso:t~ J•nnct-Aca -
Lt."1lndrr> Tin-,oteo - Lisi Luisa - l.-,uzro Pnce 1:-rancescu -
l\\laffet,:dn1 Sp,n1 1\\nml - !\\laa({iani l'vb.rie "rercsa • '\\l:l-
ttn.1ni CaTmcJi, - \\faida Girolamo .. !\\lla1u\\·clla Luci.e -
M.aquign:u; Giuseppe • ~fa.n1n1 Bruno _..\\da - 1\\lnrc.he
Nlarin - Ma.rchc~lni \\tnr111 - 1\\1.,rthisiD lrnrn - l\\l-aren~1l
Loren~o - !\\lt,u;,otro 1\\1.arah~riUI - ~1.:11,1ri Mira - M~h,
Mari~ • MiRliorsti Oomen1cu J\\li11nini l!l~ \\loto To
noni Giu~cppin.u • \\1olteni LU1i.ti - l\\1oneL3 Rm.11i1 • ,ton.
nl~J?1io Ernesto • :\\tonu'?Ilino Fam. - !\\lontana.Ti Ces:ir-••
.. '\\tonu~magJ?i '.\\linu • l\\foreU,no Silvana - ~loscntelh
Ro,etta . Nebiolo Ranola Gn.perinu Nebuloni \\l•ria
""l'r>va.rini Peppino - Nov-rlli \\tlelnide - Oh,·u Carolina -
Olìver1 Grazia - Onofrt i\\-1:ino - Orni11011i Oma - Orofin-.
Cadil • P:tcclli F.mili• • P•,lovan, \\ntthn11 Pain,ni 1\\1sr-
<:heritfi • P:ùlu,idinò Anroniettù • Pnrello Chiora • Pnm
nello Li.sa - Pni:Ho.nno ~1,nteo - Psbrucci \\ntotlÌt"ll;"l
Pennn Frtm - Pcrincui Ciu!tcppin.1 - Parrìrn Giu;cppin 1
- Pcrron Celesti nn ... Pesce Fruncesc--P. - Pe:rterino D,1lsi•
gno,c- C.:r,ndidu • PezzanA lrma - Piomhn !"lte.fano ~ P,onzo
Spc-.rino Ro!ia .. Piovani Lu~iu in ~nia ... Pi·nìrani ·\\rmando
Porru Rit:t • Prina Ambc-ogio • Qunrnnro Lucia - llaba..
wliotti Clara - Rano G·nnn·u.oi1 ~1:irin.. - lti.rnrio RosnU• -
Hif,toni Bauista - Rin;jhlì .\\nna - RimUùi Piènna -- Rivazio
Gisella. - Rolland1n G1uhn - Romnno Elisa e '.\\1arrn ~ no..
mano Lu.ig.1 e \\leliru, Ronealli Ercoli Giuli,i • R<1nchi
Caterina - Ro~fli1,&:nuli Gia.cinto - Il.use, Fam. - S:.\\nlibcnt~
Orsola - Sala Soresina. 'Zeir:t - Salvetti Rohert.o - S.1nvito
Lin11 - StituUo Liotti. Conanu - Sc-alin lda - Scn11.aYin0
Fam. • Schiffo )fa.ria - Scolaro :t\\1agistro Giuseppa -
~cun IJicc - St"r~na Lwg1 e Carlr, ... Sesa Rcatrlce - S~ua
Vittor:iu e "ellj !;onda Mario SpaJa Elcnnorn Spa-
,rarino l\\<la.dd.3.Jeru.i • Sticco Suor t\\-1nri.n - Torditi Anna
in \\udisio - Te.n:uli Fnmno - Te.sta C'c:tilia - Tl1ì~b1:tt
f"ilomtn• . Th,ebat Ht•Cani• • Todo Matltl•l•no - Torre,,
Ros.a - Torta Lucio. .. Tortona P. G. - Trogu Crazm -
Tu7,;r.olinn N:u:z.1renn - \\'ay Girh:.s10 - Vnlinotti fh.rtolomt:D
- Va.Ila Filomena .. Yal\\e. Mnria - Valano .\\nRr?c'~ - VA-
schctto Domenico Fam. - Vavassori T~res.irut. .. Velrr1
Vìttor1v - Venrurini G. Battum - Vierin 801.on Clotilth::
- Vinai [)Qmcnicn - Virzi Cittadini r-,1mri,1 - V1,iddo Fi-
lomena - \\'ivinni Sih,·cstYÌ Caterina - Za..mbom G1a\\.intn •
Za..nda \\c1elina - Zwincni Hrughera • Zappin Francc:11:co -
Zunino Ltna
:J 1

4.4 Page 34

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" Il bintbo è g ravissinto, non gli restano
ch e poche ore "
Il nostro piccolo Lino era ammalato gra-
vemente. Valenti sanitari, dopo un accuratissimo
esame sulle condizioni dell'ammalato, disteso
pallido e immobile sul letto, dichiararono: (< Il
bimbo è gravissimo; i reni sono ormai bloccati
non gli restano che poche ore di vita». '
Talè nlfermazione ci addokirò molto ma
ravvivò nel nostro cuore la fede. Con rinno-
vato ardore ci raccomandammo alla \\'ergine
Ausiliatrice e a S. Dome11ico Savio. L'abitino
benedetto de1 Samo fu messo al collo del
piccolo e si iniziò la novena. Passarono nel-
l'ansia le ore e i giorni e l'ammalato con stu-
pore dei medici incominciò a migliorare len-
tamente, ma decisamente. li giorno in cui lo
portammo a casa guarito, il professore ci disse:
'' Ringraziate . il S_ignore: vo~tro figlio era già
morto ed è risuscitato,,. Oggi, a distanza di un
anno, il bambino gode ottima salute. Un recente
controllo medico è stato più che soddisfacente.
[!~rante_ la nostra pennanenza all'ospedale
l'abitino d~ 8. Domenico Savio è stato messo
al collo d1 parecchi bimbi gravi e ha d2to
sempre buoni risultati.
Co_n profo~da c?mmozione diciamo grazie alla
Verg10e Aus1hatnce e a S. Domenico Savio e
chiediamo la Loro benedizione sui nostri picCllli
affinchè crei;cano in salute e soprattutto in bontù.
Tori110
TOM.\\S0 F. C,\\TF.RTN\\ :\\.IATIAIH
Riacquista il senso dell'equilibrio
S~n? la . a:iamma. d1 undicr figli, uno dei
quali e nov1z10 sak'S1an1> a Pietrasaota. li 4 di-
cembre del '60 un mio figliuolo, mentre era
11 auto co_n me e mio marito, picchiò la testa
a_ causa çlt un tamponamento. Li per non
ci s1 foce ca.-m, non essendoci ferite ma la
notte sopraggiunsero dolori fortissi~i che
d_urarot1;0 15 giorni e più. li quindi~esimo
giorno 1I raj.';37.ZO ebbe ancht: la prima di una
serie di vertigi111 tanto violente ohe spesso
lo facevano cadere a terra. F urono fatte molte
cure presso specialisti neurologi, ma il figliuolo
aveva sempre le vertigini e camminando
sbanda\\•a moltissimo verso sinistra e andava
continuamente sostenuto. Ciò era dovuto
dissero, a una commozione del labirinto pe;
cui non c'era pilt il senso dell'equilibrio.
Ero molto avvilita nel vedere il mio figliuolo
che pareva un perenne ubriaco. Un giorno
che ero andata a trovare l'altro mio figlio a
Pietrasanta, confidai il mio dolore al sig. Ìspet-
tore, che mi dette alcune reliquie di S. Do-
n?e!1,Ìc<> Savio. Tornata a Firenze, ne posi una
v1crno al mio ragazzo ammalato e cominciai
una novena. Il nono giorno (il figlio questo
non lo sapeva) all'improvviso venne a dirmi
che s1 sentirn bene. Infatti il barcollamento
e~a c~ssato. 9uando, dopo una quindicina di
g~orn1, tornai. a . tr~vare l'altro mio figlio a
P1ctrasanta, gli d1ss1 che il fratello era guarito
ti 9 marzo.. Grande fu la mia meraviglia
,1uando seppi che quello era il giorno della
i.~nta morte di Domenico Savio. Sp1;ro che il
piccolo t:ianto protegga sempre la mia famiglia
e m_1 ot!ènga, se così piacerà al Rignore, la
grazia <l1 avere era I miei figli qualche altra
rncazione al sacerdozio.
·
Firnt;f, vio '\\larsilio Fic1nn, 7 ,\\."INA BAR1"0Ll.7'Tl
Lucia Cassaro <San Frntcl)o.:VltssinnJ rin1?raz1a S. U. S.
per ,I fi~lio m ,.,. <l, uu•nlllone dopo un graw 1nc1demc
per una bomba d, iiuerra.
Frun. Ello Pc.g. oraro (Fnntnmva~P1ufova) rrn~rnzin di
cuort- S. D. ",, per un scL.,'110 eh prott"zionc rnanilc.-srn
n oevuto m O(..C~tslone della nqsc1ta dl t t't:' JlCmelh.
M. M. ~- _(Tonno) ~oo fiducia f,·cc ricorso a S . D. S.
per g-uar1,::wl"lc da c('zemn e lu gu.arita in una st"nimanu.
r:iatal~ Vicini (Yillongo-Dtrgamn) •Upplicò ..-on no~'Cna
S. D. S. a guarirle il radrc, iri,\\ in coma aJl'oipcdalc e
f11 1.--saull1ta..
Laora Col(llall (Ca.,u,novu-Comi.,) e,nrt,1 tuu..- I,· m•mme
•. n ,·òrr~r• ~ 8. D. S. con le preJ,lh1crc " con l'ab11ino.
Es.MU ~f11d,ualnsl ul ~Jntn neI pt•riodo tli ,utèM, ottenne
un t:!'l1to fa, tle e ben riu-.:t-ito. Riconoo{et•ntc invi<1 un
paio J"orecchim~

4.5 Page 35

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DON MICHELE RUA
Invoca Don Rua
e riprende a camminare
Mi ero ammalata di cuore e di ft:gato.
:\\d aggravare la mia sit11azione si e ra ag-
gmnto un fatto renale e alla spina dorsale
per cui non potevo più muovermi. Tutte le
medicine erano rimaste inefficaci. Essendo
Coopcrat~ic~ Sa!csiana fin dalla mia gio"i-
nezza, nu f!',ols1 con fiducia a '.\\Tana Ausi-
liatrice e a San Gio\\'anni Bosco chiedendo la
grazia di C3mminarc e inghiottii una reliquia
<lei ,enerabile Don Rua, invocandone l'in-
t~rces~ionc potente presso Dio. Ora posso
dire d1 aver ottenuto un miracolo: camminP
e faccio tutti i movimenti con facilità. Perciò
invio parte dei miei risparmi in offerta d1
ringraziamento e anche per avere preghiere.
Se avrò la grazia cli camminare fino alla
morte, faccio ,·oto cli lasciare tutto iJ mio
avere alla Società Salesiana.
Burucrano dr Sttrt!sO (;'\\J1leriol
AtTllliLIA LL'BlATO
la mia famiglia, 1; prometto di diffonderne
la divozionc.
Zio,w rrr~ntol
MARIA ZORZI
Lo assiste in una
difficilissima operazione
Due mesi fa circa mi feci spedire dalla
Direzione Generale di Torino una reliquia
del venerabile Don Rua, al quale ero stato
consi!;~liato di affidare l'esito di una diffi-
cilissima operazione. Ora posso dichiarar::
che, contro ogni previsione e d'lpo quat-
tro ore e mezzo cli sala operatoria, l'esito
fu_ felicissimo e in poco tempo potei la-
sciare la clinica. Riconoscentissimo al
~rande Intercessore, come da promessa
111v10 una modesta somma per la sua causa di
beatificazwne e chiedo venga pubblicata
la grazia a maggior gloria del Servo di Dio.
S. J:J,a,:w C'1111a !Imperi•l
0 IAMOXTI ADOXE
Ne costata la tangibile protezione
Devo ringraziare pubblicamente il V< -
nerabile Don :\\1 ichele Rua, che in di-
verse occasioni mi ha fatto sentire la su1
henevolenza, specialmente nella dolorosa
nevralgia del trigemino. Fra le molte
cure fatte, in modo speciale potei costatare
la sua tangibile protezione.
Sarei grata se a onore e gloria del Vene-
rabile Servo di Dio, fosse pubblicata la
grazia, perchè sempre più \\·enga cono-
sciuta la sua bontà, ed Egli salga presto
alla gloria degli altari.
C~m.fido ancora, nella sua potente inter-
cessione presso Dio per i bisogni cli tutta
Da quattro mesi soffriva di nefrite
Desidero rendere pubblica la mia pro-
fonda riconoscenz'.l al venerabile Don Mi-
chele Rua, che ha esaudito la mia preghiera.
Da quattro mesi ero ammalata di nefrite
e non trovavo rimedi efficaci al mio male.
Conoscendo la straordinaria santità del primo
Successore di Don Bosco, , olli ricorrere a
Lui e affida1111i allasua bontà. L a mia fiducia
non fu ddusa, la sua protezione fu evidente
ed ora posso dirmi completamente guarita.
Invio offerta per la sua beatificazione
e prego percht sia presto glorificato questo
degno imitatore di San Gio\\·anni Bosco.
Tormu
\\1ARIA LASAGNO
e /11 ebbe t•,mr:ir« d, rrtm,_ue oon Don R11a di cose l! di penonc, di certo lo ricorda nella peispcwcia d~lle O,lIHll'JO!U,
nt
e-,
11« ~rgl,~<'l:a ~
per I suoi figi,
eStt{Prta!Ir1delmi,wnedldlalefet!·r~c1dSu<t7wei.1d1e1,1g,~rnnoJ,ii:.;;:i/.J<n!rellala
g,'lléros,rà
c/11t1le mtco
S<'11~11 1!11ut1 ad ogni spei·an~a ed
gli ew pre5e,ite d, ogni cas.i,.. J
01,crt1
, og11 i
d, h~tte
per.,mta,
d, mm .segi,rndo cori matenw tref>•d,1zume ,. rnmp1o.1cen;,:a le fatiche, le ansie, le .sf,ighe 1111e111cc . cArm, rrr. rRO ~lAFFI

4.6 Page 36

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tEet infe2.cetJoiorte del ~ewo di :Bio
g;•··
-===W1
~
DON FILIPPO RINALDI
Scompare il tumore senza l'inevitabile
operazione
Da tre mesi la mamma era obhligata a letto,
causa la febbre e il forte mal di capo. In se-
guito ad una visita medica e dopo parecchi
esami, i dottori diagnosticarono un tumore
al rene. La mamma fu ricoverata all'ospe-
dale con urgenza, per l'indispensabile inter-
vento chirurgico.
11 giorno sep;uente, la invitai a recitare la
novena a Don Rinaldi e a inghiottire una sua
reliquia: la mamma accettò con tanta fede.
:-,;ell'esame che precedette l'operazione, i
medici, sorpresi, dichiararono: i, Tutto ciò
che c'era è sparito, quindi non c'è più nulla
da togliere nel rene ,i.
Infatti là niia cara mamma non ha più
sentito nessun disturbo, cd è trascorso un
anno e più. È desiderosa perciò di far cono-
scere il suo contento e la sua riconoscenza
al Servo di Dio, invitando altri a ricorrere
e a confidare nella sua intercessione.
S1ù ALBERTfNA BRRNARDINELLO, F.M.A.
Meta11opn/1 (l\\.hlano)
Quanto potente l'intercessione di Don
Rinaldi!
Una signorina mia conoscente, per un
incidente d'auto, fu ricover~ta all'ospedale
con varie ferite e commozione cerebrale.
Sopravvisse, ma verso 1a fine della dcge:1za
le cose_ s_i complicarono per una sopraggiunta
append1c1te perforante. Dopo 7 giorni dalla
grave operazione, dovette subirne un'altra
più grave e dolorosa perchè si era bloccato
l'intestino. Le sue condizioni si aggravarono
al punto che il professore non si pronunziava
più. La mamma cd io invocammo con tanta
fede il Servo di Dio Don Rinaldi perchè
ottenesse che Maria Ausiliatrice 1:i salvasse.
Dopo qualche giorno di incubo e di angoscia,
l'inferma cominciò a migliorare con meraviglia
dei dottori, e la guarigione fu così completa
che pote riprendere gli studi e diplomarsi
31 maestra, nonostante il tempo perduto. Quanto
potente l'intercessione di Don Rinaldi presso
l'Ausiliatrice! Ne siamo pienamente convinte
e la sfruttiamo a bene nostro e dei nostri cari.
A/1,sa11dria
1\\-iARIA l'ERRARIS
Chiede la grazia come prova della santità
l'viìo figlio, studente universitario, da pa-
recchie sessioni non riusciva a superare gli
esami, malgrado lo raccomandassi sempre alla
Vergine Ausiliatrice e a S. Giovanni Bosco,
dei quali sono molto devota. Nel giugno
scorso mentre ero in chiesa e pregavo Gesù,
la Madonna e Don Bosco affinchè illuminas-
sero mio figlio durante la prova <li esami
che avrebbe sostenuto in quel giorno, quasi
inconsciamente mi rivolsi a Don Rinaldi
con queste parole: « Provatemi la vostra san-
tità ottenendomi questa grazia e io vi pro-
metto che la farò pubblicare». Mio figlio ba
superato l'esame; e non solo quello di giugno,
perchè in questa sessione autunnale ne ha supe-
rato ben altri quattro. Ringrazio Don Rinaldi
pregandolo ancora affinchè assì,;.ta i miei figli e
li conservi degni della sua bonti\\ paterna.
El\\ULIA )llEftEKDA
Clotilde B=l (Cantello-Varese) con fiduciose preghiere
a D. F. R. potè fo.r-t-1 rintbonmrc tussc t:. tnu1u: ingiw;rn-
rncnu: pat.:"ate.
Maria Rosa (Torino) 11ffidati i suo, fi~h. prossimi llll'li csam,
dt hccnza liceale e aliil1taz1one magistrale, all'asst.11tcnza
d1 D. F. R., li ebbe prou10ssi con oain1n riuscita.
Maria Pletraperzin (Catania) irovandosi afllirte da grnve
1pertens10ne artenosa. coronante. artrite, elc:vò suppliche
n D. F. Il. otte;nendo presto la scomparsa cld pcri~olo di
n1orte.
C. V. ('T'orino) nell'intrnprendcrc una nuo,•n attivitn
si trovò presto in gravi diOicolol che fur11no superate
col ricorse> tìdlldoso al Ven. D. :\\Il. Rua e a D. F. Rinald1.
Olinda Bartl (Valmadnnna-Alessnntlria) con la f:un,glia
raccomandò a D. F. R. la causa gmclizinna del fratello
unputato cli un incidente strndnlc; dopo le prel(hiere
venne riconosciuta l'innocenza con l'ass<)luziune.
Suor Rosina Carigoano, F. M. A. (Vercelli), da tempo
sotfriva 11I regpirO per u11a escrescenza di carne frn 11
polmone destro e la trachea. Fu cons1glrn.ta d.i sottoporsi
n una diflicilc e pencolosa operag1one. Dopo molte
preghie:re e con la reliquia di D. F. H., poté subire l'in-
tervento chirurgico con ottimo esitC>, ,che s~mbrò nura-
coloso anche al dottore curante.

4.7 Page 37

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I
Salesiani defunti
S. E. MONS. RICCARDO PITTINI, ..rlrciveseovo
di Santo Domingo (Rep. Dommicana). Ne parleremo
111 1111 prMsimo 11umrro.
Sac. Giusep~ Galbus era t a ,teruri (Bn•llo) a 88 anni.
11 Signore ha <list>01to che nell'anno ç:enrenorio della: viaha
d, Don ao..:o n Temo J'hola (Oergamo), foue chia-
m.Ato ol premio 11 primo S3.le.sia.no di quella terra, vete:ano
dclle Missioni del Maro Grosso.
L:1 c-arità di un buon vecchtct.to che in morcc avc,·a les.ntco
i •uoi b~nl alla fami~li., do! p•cso ohe ovcs~• doto -aUa
Ch~e5;,a un Sacerdote, gli :.pn te porte del Seminario d1
Acrg-amt>. t\\1"' alla. vif.:;illii delle sacre Ordino..z.ioni, si s.entl
chiamato nlla Y;ta satesinnn ed «!ntrb nel novizinto di Fo-
glino nel r8os, •prendo la V'ia od un l>11on dnppello do
CompoCR:1ni che: lo <iCMuirnno.
Av~w, appena emes-so i voti rell1tiosi, quando p.as-s~ a Fo-
qlizzo Don ~lalan. futuro Ve:acovo del l\\1n.tn Grouo,
cbe lo pe:rsua11e II sel(llirlo. Da quel s.,riorno fu gcnerQSO
collaboratore e fedele intcrprote di Don ,1alan lspettore
prima I! pt>i di Mons. Malsn VeBcovo nc:lln incipiente
Mì$&ione tra ,ili Indi Bororo. Per t,4 anni il degno figlio
dj Don Roseo $pese le sue energie mondi e- fisiche per
11ortare a Crist<> le popnla1.ioni del Mato Crouo, d~ndo
esempio di 2.elo mi~siona.rio 'icmpre: e di ammìrabil~ pn•
zienxa quando gli incomodi de-ti• v.ccch.n1ia ne trnvadiA•
rono qli ultimi anni. l\\lotl il a+ del mese, giorno ••ero
a.lPJ--\\tbillo.trice che tnnto nvc\\'ll amatò e fn.rto a.màre.
Sac. Loren:o Boggy t a L.• Navncre (Francia) a ?• anni.
Sac. LuJgJ Barbieri t a Lugo di RofTUli,na " 83 anni.
Sac. Enrico PonoU t a Bucn<>• Alrcs a 81 anni.
Sac:. Teodoro Clcbos t a Runica (Polonia) • 75 •nni
Sac. EmUlo L. Hruby t a Wah,,.,.dnrf (,\\W1tr1Jt) a 72 onn,
Sac. Paolo SUwl n s ld t ad Americana (Ilrruule) • 69 anni.
Sac.. Giacomo Oliva t a La SpeziA • 02 Rnnì.
Sac.. l'r.ancesco Rubne r t a \\'elez (Colombia) a SQ anni_
Sac. Bruno Ricco t • $. PAolo (Bra.sii•) • -1(1 anni.
Sac. Luigi Cinclr l pl nl t :,d \\uca1ù (llrs•ilc) • 41, anni.
Sac. EmWo Glanco la t in Brasile per sciagura a•.:rcu.
COad. Leone Montec:cblo t ul <.:olle Don Bosco• 72 anno
Cooperatori defunti
Are, Don Giovanni Blandlno t a Modica _'\\hn • 72 anru.
SaceTdote dotto e pio. an1ò I So1esi11.ni e volle che i.>fficiaa-
acro lo sua ciliie!s.'1, Per lorn mise .a dispo~izione la ,u.u c,,a
di ca.mp:1.w-na pere.hl! potessero lr9.sCorrcrvl un periodo
nelle vacRn1.c AnimA ,·eramcnte tat erclotale. coru1~rò
tutta hl 11.m virn al sac ro m,ni,uc-ro t!d all'in~e1rnamento
de.Ha relijpone. Prediche. l!onussioni, cserci~i R"pirit11ali,
prime comunioni e cresime. preparazione a.1 precetto pa--
squJlc n~llu s ua parrocchia, furono t·o(Uletto dc.l suo iclo.
Fu a 1uui caro e dp tutti stimato ~ benc,deuo. Un con-
tinuo calvario furOnQ gli ultnni 1nm d~llt:1 IUii trMVU-~li•ta
es.istenza. l\\1.1 ~gli Rbbnu:dò t.:Ofl um,1re In croce ~Ll an.i.:.hc
in mezio ai doloi·i più atroci ai mo1,t:rò ~empre sorridente
Pietro M.lnghelll t a S. Andrea P,lago (Mod.,no).
Lu.mtnoso esempio dJ ,·1tA unule e laboriol:lit, consi,crata
ol bene della famiglia, egli h• donato 411a Conl{rc,:,a,ionc
S ah~t1iana due fi~di: Don Giovanni ~ Don Vincenzo. Si è
spento alla bella eta di quui 90 a_nni ed è VÌ\\'a m quanti
lu conobbero la t1>éranza ohd eyh godo 41iol in erelo il promio
del suo genero~o i.icnfiçio.
cav. Tomaso Vènotto t a S. Gimtin• (Pado,-u) a 78 anni.
P2d.re esemplare, educò la fam,iilia al do"erc e olhJ pic\\à.
.Uonb al ~i~norc qu.auro déi 6Uoi cinque fi,:lt: tre alla Fa•
mitdia SalesJan.tt: un $accrdotc rnis.s-onario in lndi:t e due
Figlie di :\\tari, .\\u.sth.atn..:e, e una Jillc 1-'ii;che di Sant'A nna.
Cc,ndus,;c UllJI \\..h. a integ,er-rima lUltil spesa 2cn.e.r0t>amc:nte
nl bene della Chiea-a.. della f-amis:tlia è del paese.
Comm. a vv. AnLOnino Rh%a t a :i.rodie• Alra a 87 onni
Spirito itrnndi:: e generoso, ~volse la &ua attt\\·itA come un;1
missione. Fu part.cchic voJtc Sindac.u é Podestà di Mo-
dica. Corni! amministratore delta cosa pubbhcà, che Tesse
r,er funqo tempo. fi.1 di una i!Semplare dirittura monde ed
irl c,sa portò il contributo dt.1 1.a 11ua compe.renxt1. e prudenza,
Ebbe clcv•t<> il tcnso dclJ'on.,.~o o del sriuaco, per cui ebbe da
tutti lode e ricono&eenza. Né.I suo lavoro di prof"sionista
eercb di aiutare t11td. Amico ed ammiratore dell'Opero Sn-
Iesiaml1 cooperò col t>arrnc:o Ragusa • fondare in ?\\fodicn
Alta l'lstitutl> • $. Domeniw Sovio ,, che h_. d•to alla
Coogre,raz.ione cd anche allA Diocesi parecchie vocazioni.
Gr. uff. avv. Agrtppino Renda t • Catania a 75 ann,.
Ponb nelJe alte cariche occ.up,111~ rerrirudìnc1 onett;\\ e
spi.rito eri.stiano. T.,a suo affcttuosn stìmn pe.r l'Opera Sa.
leaiAna s;rll ttugg_cri\\•~ ùi int.liriz~are agh Istituii d, non .8Qsco
nuintro:si gio,•ani per ltt Jc:,ro formaziont crìs:tia.na. Come
Coope.ra1ore Sales.1ano, e.r11. es~1duo alle riunioni e prestava
l'open, nu ttu.nlifica.to. m ruHc h: r irhin$te. con ~e.nerositi~
Seppe sopportare dolori fisici e mont.li con esemplare •c-
reni[i}, e forteziA cnstùrnu.
Maria De Frances~o t • Larl(o N. Sauro - Trento.
Cooperatrice :zelante e 1nfo.ricabilc, Mffczionat:a all'Onera
Salesiana, Sempre prt1:entc c.1.:m la "Sua generosa opera di
carità a favore dcJl&1 casa sralesitmJ d i ~rrento. fu decorato.
dal Ro,·.mo Rcttor Maggiore con medaitlia d'oro perché
gt-nerosun.c.ntt fece dooo :a Don Bosco t.Jd '&UOÌ tre figli,
attu■Jme.nte Sacerdoti saJWani, ?I Qonforto dei Sacramenti
ricevuti •n pic:na Jucidid, la prcscl\\ta di tre tigli 1UiCerdoti
Dl auo cape-z:,mlt e l.1 nlOttcl scn·na furuno per l ei un ìnetiti-
mablle Jono J, Ow • la caparra del Cielo,
Sc.aoegaua Rosalia lit 8eiuonelli t • Uon1<0 il 30-x-rq61.
Vero ntr.tLtu dc:lla dunni forte ev.ingdicn. s,cppe tras(ondeTe
ntlla r,umerosn fami.Rlia i1 suo spirito di [td~. l'Amore alta-
crificio e una tene~ devozione a 1\\1:irin .\\usilintricç, cui dono
due delle sue 611-lie e uno mpote. Punficat.s da lun'!.t m•lauii\\,
edificò pt!:r il .sereno abbandono alla Santa volomù cli Dio
Maria Qua.rJeri BorelU t od ,uh il 20-x- r Q6 t.
Cooperatrice anluiann de11a prima ora. amb grandemente
le O_peTe di Don Bos.:o e diede ,;renerosnrnente a Dio
l'unica fi~lla, Suor Carmela, nnn rimpi11ni.rendo ma-i la
sua offerta anche quando, informa e sob1, a\\---rebbe avu10
hi.soi{no dcl ln t1u~ ..1-ttsistetlZca. li SignoTc la con9olò nelle.
-.ue uhi.mc. c,,n:, dandole unu mar-te dokc i: 'Scr-erui.
Annetta Zedda In Caneg llas t ,, i-•nluri • 70 anni
t\\ladrt: e,cntt>hare d' nurncrusa farriiùhQ, t:bb~ la gioi1.1 di
un.e fictlifJ oonsurrutn a Dio. l'ella 1Wlga. infermità d iede
.mirabili e"cmpi Ji per{rtu. confo:·m.iet alla \\'Olontl\\ Jivina,
offrentfo con amore la .sue croce per srtirarc le hcneJizioni
di\\-;ne s.u tutti i suo, e.ari. La Ycr-~tnc SS.. dJ cui ern dc-.·otis-
sin1.1, la chiamò a t-c nd kiornu della su11 dh ina !\\1"1t:rniti.,
Alt.ri Cooperatori defu.nt1
.Alb~rtlni Paolo - 8artolornco Tnrnbolleo Tda - Bellini
Oi.u,..c1,pe .. Hcrtoh F.r ,11enei;11lclii - Ber101i LW,:1a - Bi1B;~.
reni ili Rllffia conte~•• An1onia - Olandìni Ottavi• ved Fio
ridia - Uuriaechini Rosin:1 - f'cll'Orto Don -Pietro - Ouru
Cu~lielruina - Ferroli L.eonanJo ... Ferro Giuseppe - (;3.1_
barti Giuseppina - Grns~i Lin1.t - Grutta.rola CaLerma -
Loddo ~I .\\ntonin - '\\!fsdros,i \\nua - !\\1ar-ioo Gio.como -
\\ferlo flotto Olea - \\folta \\1<nt• - :-.ord,o Romeo - :'llova-
rè~r. Oondc.ro fstinia - Paom C,fno - Pa~o~tlo .\\n1.onìo •
Pnt1ta.8$9 ~hnanno - l'nz;,.ut TN1nqmt!a - Pcliz~ft T....ioi.1
Pelol i Ven~1nzin.t - Perlato Vinrinia - f>ilosio Giacomo -
Ramlolinl :\\'lari.a \\delaide - Reirui prof. Saverio • H.cvclH
R1trtoloineo - Ric.:i \\tado. conrei.:~a d' .\\ndornn - Sce!s:i Feh-
cino - Ta"ernJ Angela .. Thca Gtus.cnoinit - Vèn~r• nu.~s;:o.
L'ISTITUTO SALESIANO PER LE MISSIONI
con sede in TORINO, eretto ,n .ente l\\lorale con
Decreto , 2. gennaio H/2+, n. 22., può legalmc,uc
ricevcrt: l,ef!a/t ed Eudild. Ad evitare p<,ssibili
contùtazioni si consigliano le seguenti formule,
Se tratia.,i d'un 1..,1-.'llto: • ... lusciu .11l'htit1110 Sa-
lesiaw, per la A/iul(mr ron ,;:,dr rn ToruJfl a tttoh>
di le1reto la somma di Lire .., (oppure) l'immo-
bile $Ìto in... t.
Se trattasi, invece, di nominare erede di o~nt so-
stnnz11 I' L.tituw, la formuln (>l>trebhc cs""r questa:
• ...Annullo ogni mia precedente dispoS1Z1one '"""'·
mentana. Non,ino n1tò erede wùvcr:ffl.le l' ht,tutQ
Sult!,ia1t0 p,r IL M Ì$SÌ0111 «m <tdt ili Turim>, lru;dando
ad llS!iO quanto mi appurticne a qual•M•i titolo •·
(luogo a dflta)
(fir,1111 p;r tstno)

4.8 Page 38

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9/f;jJ/(}lftl/7(1
TOTALE MINIMO PER BORSA L. 50.000
,,er cominciare unr1 B o rsa 0<:C0rre un min imo d i Lire 10.000
Bo"'
Borsa Aniadcl Don Anl(elo (;•), a cura dt Zuceo Italo
(Turino) IUi?.1.lhh,, G,ac<>mo 2000 Tnt. L. 22.500.
Hor;a Attendo lo grazia complelà Don Bosco 01denlla dal•
l'Ausilratrice, 11 cura di P C.:.(;') (.\\Til~nu) - Tòt L. 44.000.
llrm,a Anlrue del Purga1orio, " curn cL Giusti Btoru
Giulia (Arezzo) . Cellignro A~ncs" ,ooo; Pozzo \\hr!u
500 • Tut. L. 3S.1 50.
Bor~à A Maria Au,,illàtrìce, Madre degli orfani. a cura
di Paola lnvr~a - Gio,•anna Plan<l 5000 • 1'01. L. 30.000.
!lor~• BolognesJ Luigi e Chm:tt,ntlna (4•\\ 1 ,·ersanwnto
I.. ~o.ooo.
Borsa Bcrnocco conun prof. Gino, a ~uni della moglie,
tiglt. amici e umm1ntton (Cuneo) - L. 4-0.000.
Borsa Cnicsn del Silenzio e suoi martiri (3•). a n"rurdo
di. lutti qurrn p,1rst•1.tuitt1tl (~OVlt.ro,) - ~lnrçhctll LuiE:Ì.a
T"'· 1.2.000 -
L. 24.000.
llorsa Chteén dei Silenzio e suol n,artiri (4•), a ctll'• d,
mr,,,,,rra. X. :'-a. e alunn, - L. 29.800.
liors.a Ciottu Vinc·e.n%fna, in H1fj,·a,!io I!
a cura
della sordle. !{osa 1n Notaristef,111<> ICnltnm&scttu} -
r versumcnto 1.... 25.000.
Bursa Cuore dJ Gesù, Mària Ausiliatrice, confido In voi.
à cu nt di B. C. Fior1na Lmn t ooo 1 .Baisso Onorate t 0.000
- 1'01. L. 4-7.200.
8-r-,n.a Cuore Immacolato di ~1nrJa, a l:Orn, di i \\1.{atn Riz-
.tari - Capra Giu~eprina 1000, i\\lnrrindh G,o,•anru,
,o.ooo - Tut L _.5,600.
Bunm Don Bosco. Don Rin:.ldl, Domenico Savio, " wru
J, Cav,11laro Ani:da (Ale•~•n<lri11) - TM. L. 25.000.
Hor,ia Don Bosco, prc>te11ore ed educatore della gioventù
(T<>nrn,), ., cura <la G. P. F. - 1 \\'Cl'll30l1'nW L. 25.000.
llor!!a Don Bosco Santo, n cuiu Ji Fornu~i~r Gtus"flpe
(Torino) - 1 versamento I,. w.ooo.
Bona Don Bosco e Marta Au..'i"lll.'ltrlcc, a curu dì X. :-,.;.,
(Yoterho) - l\\lar,a Camia 10.000 Tor. L. 25 z.zo.
l:lursa Dlvlnn Prov,tdcnza ( tS ). Il curu d1 lln~hont Fre.n-
C.c;>.sco ('T'onnv) - 1 n:rsomenta L. r 5.000.
l'.lorsa Oe Ago.scini Don Alberto, esr.1lomtore pataJ;:onico
s-a:e!iiano, 111 m tmona e suf]ra(!], llacn '1Ia.no 1000:
Hibl1otec~ Hl."ncdèttQ Crolìt" 1 ooo; Burbtns fonrn.rli::1
5000 • Tor. l •• 1,.ooo.
Borsa Don Giovonni Bosco educatore f 5•) - Ce.sohin
rerd,nan<lo 1500 - Tur. I . 4-7.60;.
Borsa Don Uo..:o. benedici I miei 5 lt:lii. a <.:urn <.h :vlamm:t
\\1,irl,1 (\\'arcs-,) - Carmen Pianta .ir.525 - lì,/. L. 31.;25.
Uorsa Don Bosco e D<ln Rlnaldl. a cura <la l'rccn Maria
(Torino) - L. 4M.500.
Bnrsa Dc>menico Sa.vro, prnt~f!.1/Ì 1 11mhi fì~I,, " çura
Ùi.•1 c, 1n1ug-i RiK) e G-o.hridc 1>ucc.1 (~tndrio) - 1 ver-
'>aJnenw L,. Rooo.
l-3or~s EIJÙlf.a, in -..uffragjo è: ricordo, u 1.:ur11 Jdla Soç.
\\'etrncok (Torin<,J • \\'1scarJ1 F (1000; Pirnli Gahr.clla
~ooo - r,,1. 1.. n,ooo.
H..rsa f'on1an11 Oorotea, a cura d<!t nipoti Tuo e Giu-
><.·ppt ( l',·,att•) I.. -'~.ooo.
llorsu FonJanil Mende, (z•), curn di Fontu1r• Lilia tl'c-
.:,;aro) ... L. 1'),700.
Bursa Gesù, J\\r1.arin, Giuseppe (a•), a curn di B. C E.
(C.ttani:a) - 1 vers::.1111<mto L. 10.000.
Borsa Gloria Ottavio. a cura da C..ahradla Giuria (Genova)
- I,. 35.000.
llorsn Gandoifl Mon!iignor Anlonio, Pré~•o;ro .-lbate J,
\\f<1111icelli ,r.-Jn1:1trn (1-'annn), Q c-urn di Cnrol.in.u G"n
ùolfi t: s11rclle - J versa1nento L. 20.000.
I.lor.a Gorettl S. Maria (3•) - Cesarina Fr11nz1>1 1000;
(.jcntlle Cadeddu 500; D. 1Jallab10 ,ooo, ;\\rc,ero Ca-
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