Bollettino_Salesiano_195203


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ANNO LXX.VI
l" FEBBRAIO 1951,
NUMERO 1
Cinema d'oggi, educazione mancata
Nel rnrnevalc dd 1869 Don Bosco volle che l'Oratorio di Yal<locco partecipasse a<l alcune alk:grc
manifestazioni che si sarebbero tenulc m Piazza Castello: << Ci ,rn<lremo, disse - ma in mo<lo <la
non prenderne I pazzi costumi; ci andremo da pari nostri, per obbligart· lui a 1·cnire dol'e siamo 111n ,i.
E l'ini1.iativ.1 riuscl tanto bt:ne chc il sacerdote Giol'anni Fram.:csia seri1 c\\ a il 18 febbraio di quello
stesso anno: ,, In To,;no, nkuni che conoscono nientt: Dm, Bosco cht: <li nome, si pcnsavano chi;
fosse egli che la facesse <la Giw,duja. il Gu111d11ja di Don Bosco h.i fatto epoca, ha pn:d1cato la morak
in giorni di empietà cd insegnato che si può essere allegri scnia offendt:re il Signort• •·
e Che cosa non fan:bbe ai nostri giorni il Santo Educatore, nel 1·c<lere che il Jiq:rtimento si
sempre più allontanato dai principii della morali; cristiana? (, Ho sempre jallo di /11/111 per far vedere
che uno si può <l1n:rtire, salva la lcggc di Dio•), solcva ripetere. E <l1 tutto fot:c 1eramentt:, come <li
tutto hanno sempre fatto i suoi successori: il Servo <li Dio Don Filippo Rinaldi lasci/i tra l'altro nu-
merosi manoscritti d1 teatro t: norme sapienti per gli spettacoli cducatiYi, e il compianto Don Pit:tro
Ricaltlont: ebbe a t:0nfessare: <• Fui anche drammaturgo per necessità"• lasciando alla SLW morn.: nume-
rose direttive circa il di,crtimento giovanile.
Esca pericolosa.
Oggi 11 d1l'ertimcnto giovanile è, per una constatazione facile a farsi, ~oprnttullo il cinema. J~
un fatto che il cinema si è conquistato la gim·entù. l\\ la è anche, purtroppo, vero che questa forma
e e di speltacolo, per ora, non in mano de~li educatori: che anzi, contraria all'a;,;iom· educatrice
ddla famiglia e <ldla società.
Una inchiesta condotta seriamente presso alcuni istituti <li correzione per minorenni, fatta mesi
or sono, ha ri1·elato tra l'altro un ragazzetto che per venti l'O(te s11cccssin: si era n•caro a vedere ur l
stessa pellicola. con lo scopo segreto di imparare un particolar<: 1m·todn <li rapina, pru,ettato sul ,,
schermo; poi aveva pnrtato a compimento la medesima impresa pc:r conto suo. Ecco un caso molt1-
plicabile all'infinito, che prova all't:l'idenza la funesta a;,;ione del cinema odierno.
e Il cinema attuale un calti\\"o sfruttamentr1 <le] bisogno di svago, ddla curiosità natural<.: e <lel-
l'istinto di imita'l.ionc dei nostri gi11Yani, che ,engono trascinati a puco a puco e insensibihncntc verso
cib che <li corrotto ha la vita degli uomini. È sempre facilt: ferire i 1',TÌnl'ani nel sent,mt·nto e nt:lla
fantasia e cosi indurli al disordine <ldle passioni; e <li qui non rimane che un passo per inUceàr,·
il loro pensiero e la loro fc<le. Tait assalLn, ì: vero, :wviene a pcico a poco, ma appuhto per 411csto
e piìi profondo e dannoso.
Facciamo il caso di un gio\\"ane che si abitui a vedere films classificati per adulti e talor:i. anche
esclu.ri. Lo spirito mondano, spesso anticvangclico, ivi rappresentato, un falso concetto <li lihertà mo-
ralt: intesa L'Omc spregiudicata tcmcrarietà nell'affrontare occasiuni pericolose, il <lesi<lerio del piat:crc
da ghermire fuori e contro di cgni legge, tutto cib, imparato dalla lezione ,·i1·a di questi lilms, non
finirà forse per pi1·gare scmprt: più il cuore di questo gio,·ane alla stima, al dt:sidcrio, alla imitazione
di quanto ha 1·isto? Se in un primo momento le sue non s()no che scalfitture morali (tanto inaYvertitc
da farln giudicare tetragono al male), non c'è poi pericolo che csst: di1·entino ferite sempre più pro-
fonde e forse addirittura incurabili ;
Responsabilità di molti.
D1 fronte al pencolo d1 tanto male, ora aperto e ora subdolo, incombe il dovere di correre a1 ri-
pari. Mentre le forze dei Cattolici studiano la produzione e la <listribu1.ione di tìlms cint:sti cd c:du-
<.:.1tivi, non possiamo permettere l':11 velt:namcnto più o meno ina, ,·ertito elci no:;tri figli, wn la Sl"1,a
che il cinema è diventato una necessità. Il quinto comandamento <li Dio non e, proibisce solo l'.n-
. 41

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velcnamcnto dei corpi, ma ci vieta anche e soprattutto l'avvelenamento delle anime, in qualsiasi modo
raggiunto: fosse anche solo con l'accondiscendere, senza misurare la propria responsabilità, al diverti-
mento di moda. I genitori che lasciano lii figli piena libertà di andare al cinema· senza assicurarsi in
preceden7.,a che si tratti ili un film lecito non si rendono meno colpevoli di chi pcnnettcsse al figlio
o alla hglia dt bere una wza di latte nella quale fosse probabile che una mano nemica avesse in-
trodotto lJualche goccia di n :lc:nn. I ,a , ita dell'anima non e meno preziosa della vita del corpo.
Pen:i/1 il pnn11.:ttc-rc· ai gio,·ani la ,isinne di quulsiasi film e il cn:are in loro l'abitudine settimanale a
scadenza fossa, i.· 01mrario alla legge di Dio. Di lJIIÌ la rcspnnsab1lità di molti, nella società moderna.
La Chiesa pLr pnma ha sentito questa responsabilità, dcdicando al prohll-ma del cinema cdu1..-ativo
la magistrale enc1clic.1 I 1gila11ti rnrn cli Pio XT, che individuo quale rime<l10 pit1 urgente al pericolo
di tali spettacoli. la nect:ssnà di fornire una guida ai credenti, mediante giucltzi formulati da apposite
commissioni cin:a il valore morale <lei tilms e la organiuazion.: delle sale cattl!liche. L'enciclica f'i-
~ilan/1 mm, in tal modo, non ebhe soltanto c-arntterc di dire~a, ma fu una vera e propria controffen-
siva: ,, i\\fcdiantc l'organiz7.azione delle sale cattoliche, - scrive,·a 11 Papa si pub ri,·en<licare un
numo diritto: quello cioè che la stessa industria produca delle pellicole corrispon<lcmi pienamente :ii
no8tr1 principit •.•. .'\\Ila ,·oce del Vicario di Cristo, m.:ntre da ugni parte del mondo sorgevano Com-
m 1!'sioni che i-i coordinavano con il Centro C;ittolico l'mematograhco tli Roma, faceva eco <li anno in
anno la \\OCc dei \\escov1; e ancora recentcment<: tutti 1 Vescovi <lella Germania, riun1ll, affrontavano
rnn una pastorale colkttiva la scottante questione di 1111 Cinematografo morale.
via gli :'\\tessi Govcrni, preoccupati da.Ila decadenza mornle dei cittadini e dalla scarsa sensibilità
educativa delle famiglie, semirnno la me<lesirna responsab1litl1 e rntcrvernvano con leggi. Tali J..:ggi in
Italia sono ancora in discussione e non mancano coloro che le avversano acca111tam1.:nte in nome <l1
una malintesa libertà. Eppure, come esistono leggi che disciplinano il traffico stradale per salvaguar-
Jare la ,ita <lei corpi, i: dO\\·croso e giusto che esistano anche leggi per disciplinare il traffico delle
anime hl'n più imponante, non solo sotto l'aspetto religioso e morale, ma ,sociale e civico.
Constatazione penosa.
Bisogna peri.i soggiung<'re che a nulla varrebbero gli interventi della Chiesa e degli Stati se la
medesima n:sponsabilità non fosse soprattutto sentita dalle frmz,:r:lie e da.r:li rd11calori che rappresen-
tano le fomigli<.:. Qun,to i: l'aspetto pii1 lacrimcvole della quc~tione cinematografica. t grave l'inco-
~c1,·nza <lei genitori e <li molti cosiùdelli maestri che fors,• misurano i <lanni evidenti che pub fare una
pcllicola palesemente immorale, ma :;ono indulgenti sui piccoli danni, sul ve!t'.no contato a gocce,
che l'industria cinematografica sa mascherare abilmente. Quando gli effetti di questo tarlo subdolo si
manifestano, esso ha fatto un tale scempio di sentimento, di pensiero e di fede:, che è troppo tardi
per corrcn· ai ripa1-i. Con quale onere di coscienza dovremmo presentarci ,1 Dio, se fo:;simo cieca-
mente inclulgcnt1 su questo punto!...
Attenzione, geniton e educatori: facciamo si che i nostri giovani non si creino un'nbi111di11e al
e lm. C'è chi viv1.. t: , Ì\\C bu1issimo anche senza vedere pcll1colc: segno che questa non una ne-
cessità. li giovane non deve legarsi a una periodicitlÌ fissa nell'andare al cinema, e l'educatore deve in-
s.:gnargli a ,·incers1 in questo, mostrandogli che tale dominio gli donerà un.1 gioiosa libcrtà spirituale.
C'è del resto <la mettere in chiaro un punto che impedisce l'uso indifferente <lei cim:ma: è possibile
far cadere la nostra scelta su un numero di tilms adatti per la gioventù, che siano sufficienti (per esem-
pio quelli classificati pa tutti) o i: necessarin in\\'ece cedere alla tt:ntazione, se quel li son pochi, di
presentare anche tilms non adatti (classificati per {ldulli)? Ecco la risposta dalle statistiche del Centro
Cattolico Cinematografico <li Roma. Dei fìlms giudicati dal Centro sono adatti per S(lfe di 1st1tu::wmi
cattoliche: nel 1949: 17 - nel 1950: 12 - nel 1951: 5. Non sono ammessi in tali sale, ma sono v1s1-
bili in sala puhhlica da tutti o tutti con riserva (cioc esclusi i giovanissimi): nel 1949: 123 - nel 1950: 94
- nel 1951: 89.
e Risulta cosi evidente che, se il numero elci films visibili III sala pubblica suflìciente per circa
due spettacoli settimanali, quello dei fìlms adatti per sale cattoliche, i soli, forse, ad essere spcrahil-
mente educalfri, è del lutto insufficiente e pone un grnvc problema di coscienza ai genitori e agli
educatori che risohono la questione a cuor leggero. Siamo proprio convinti di trovare sempre i film.~
1;he 1w11 fa11110 del 111a{e'r E quand'anche ciò fosse, è sufficiente per noi cattolici accontentarci d i 11011
/ar del 11mle"!
Ritorno a Don Bosco.
i\\ fass11namcntc atmak dunque il richiamo di San Giovanni Roseo a scegliere spettacoli che "<lt-
vcrtano, istruiscano, educhino, senza presentare scene che possono indurire il cuore dei giovani o
far cattiva 11npressione sui ddicati loro sensi». Sono gli stessi princìpi affermati da Pio Xl dapprima

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nella Enciclica Dfri11i Illius ,1Jagistri e poi nella T'igi/allti cura, dove il grnnde Papa sosteneva che
<•tutti i mezzi di divulgazione, come lo spettacolo, dchbono essere retti da sane norme per giovare
alla istruzione e 3llu educazione, e non fomentare i vizi illeciti e hassi l►• In modo molto concreto,
nella citata pastorale colletti\\·a dei Yescovi di Germani~.• i fedeli sono richiamati al dovere cli << infor-
marsi del giudizio morale dei Jilms prima di andar!, a 1:edere ,l, di <• astenersi dai jilms d1cltiarati sco11si-
g!iabili o esclusi», e di << educare la gio·l!tm/lÌ •>. Come ~i vede, la Chiesa. in diversi modi e per diverse
labbra, ha sempre detto la sua immutabile parola eduçatricc: non s.'lrcbbe ct:rto pnl(kntc passare so-
pra di essa scusandoci con ilire che sono mutati i tempi e altra mentalità occe>rre con i giovani di
Ne oggi, assuefatti a l cim:matografo e alla strada. il cinematografo la strada hanno mai formato
p~1sonalità o santità alcuna; ma soltanto la sana dottrina morale del Cristianesimo ha dato al mondo
t: a Dio autentiche grandezze.
Conforme al retto pensiero e alla dottrina Jei Sommi Pontefici e particolarmente di Pio X II, la
tradizione educativa della Famiglia di San Giovanni Bosco i: per la serenità del \\'olto, per la letizia
del cuore, per l'allegria delle azioni, e sa che anche lo spettarnlo come lo sport, il carnevale come
ogni scherzo è per se stesso cosa buona. :\\la è necessario chr i responsabili dell'educazione c che i
giovani stessi sappiano sempre e&scre paùroni d..Ua situazwnc; è necessario che sull'cscmpin di
Don Bosco e con il suo spirito si sia <• fallo di 111110 per far ,,,,,fl,rp che 11110 si _può di-11,•rtire, salva In
e IP.f{f!e di D-io », con essa la pace delle coscienze, che premessa di tutta l'auspicata pace sociale.
" Se fosse possibile conoscere il numero dei giovani e delle fanciulle
che vanno a perdere il canefore della loro anima in una sala cinema-
tografica, ci sarebbe da inorridire ". (Un venerando Direttore spirituale di giovani).
Convegno Cooperatori Salesiani a Roma - II - r2- r 3 Settembre r9 52
È l'ultimo progetto approvato dal compianto Reltor '.\\Iaggiorc Don Pietro Ricaldone per la ce-
lebrazione ufficiale Jel 75° df'lla Pia Unione. N'e diede l'annu11zio nella lettera di Capodanno. Xe
fissi) i temi. Ci assisterà, speriamo, <lai Ciclo perchè riesca a gloria ùi Dio, a conforto del Santo Pa-
dre, a incremento di fervore e di apostolato.
Sono invitati tutti i Cooperatori e le Cooperatrici d'Italia. Vi parteciperanno anche varie dele-
i,;-<1zioni dall'est ero.
Mese per mese daremo le inJicazioni e le norme necessarie. Per ora annunciamo la costituzione
dei Comitati ()rganizzativi presso le sedi Ispettoriali, in tutte le nostre Ispettoric. I Comitati ispetto-
ri.ali faranno capo al Comitato di Roma, il q uale rilascerà le tessere di iscrizione e curerà la ricerca
degli alloggi e la sistemazione. La quota di iscrizione è fissata in L. 500.
Chi può provvedere da sè al \\·iaggio e all'alloggio e ha bisogno solo della tessera, può scrivere
direttamente al:
COMITATO COOPERATORI SALESIANI Via Marsala 42 - Roma ( 12r)
il quile prc:nderà nota e spedirà la tessera numerata che darà diritto di partecipare a tutte le ma
nifc!<tazioni.
G li alt ri si indirizzino, secondo la vicinan7,a, ai Direttori Diocesani, ai Decurioni, ai Direttori d elle
Case Salesiane, o direttamente all' focaricalo lspettoria/e della rispettiva Ispettoria. Eccone l'elenco:
lsl'E'li'ORIA CENTRALE: Piazza Maria Ausiliatrice + TORINO (709).
lsPl'T'fORIA SuoALPIN.~: \\'ia Cottolengo 32 - TORINO (709).
[SPl'TTORIA AnRtATICA: r~titut() Salesiano - MACF.HA'l'A.
ISPETTORI.\\ L1Cl1RE TosCANA: Via C. Rolando 15 • Cii."IOVA-SAMPIERDARENA.
ISPETI0R1., I ,oMBAROO-EM tr.t/\\NA: Via Copernico 9 l\\11!UNO.
ISl'IITTOHI.\\ NArot.ITTANA: Via Alc:;sandrn ~carlatti 29 al \\'omero - NAPOLI ( 185 )
!sr1rr-r0Rt/\\ Novi\\RFSJ•:: Baluardo Lamannora q. - NovARA.
r~rFTT• IRI •\\ ROMAN,\\: Via \\Tars:tla 42 - ROMA ( 121 ).
l~PETIORlA S1cULA: \\'ia Cifali 7 - CATA'.'l!A (116).
1~1'1· l"rCmlA \\'E'.'ll'TA: \\';:i Provoln 1(1 - VElWN.\\
~ f3

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Em.mi Principi della Chiesa,
Ecc.mi Vescovi, folle di fedeli
si dànno convegno a Valdocco per
onorare 1a Confondafrice delle figlie di Maria Ausiliatricec•>
Come i nostn Coopcrmori rit;ordano, S. MA-
RIA DOMENICA MAZZARELLO, fu solenne-
mente canonizzata il 2-1- giugno u. s., da Sua San-
tità Pio Xli. fdicemente regnante. ]n 4uclla
occasione si s\\'olsc a Roma, nella h?silica salesiana
del S. Cuore, un solennissimo triduo. A Torino
invece si credette opportuno rimandare le feste
ad anno scolastico incominciato e si stabilirono
per k cclehrnioni i giorni 9-10-11 no,cmbre,
che di r\\'gola sono ;11lietati dalla cosiddetta estate
di S. ì\\llartino. Quest'anno invece tt1tti conoscono
la dolorosa sorpresa pro\\'ata in quei giorni d1
spaventose alluvioni. i\\rn.:hc durante il triduo la
pioggia cadde quasi ininterrottamente. Eppure la
hasilica di ì\\laria Ausiliatrin· ,·ilk la folla dclk
grandi occasioni.
Partecipazione mondiaJe.
\\i'intl'r\\'ennero rappresentanze <la 0~111 parll'
del mondo, pnchi: con Il; pcllC'grinc della l'nlom-
(1) Rda~1011c ddk «'elirnzìc,ni 1ori,wc.i, nturJut.J ll-c-r h1 morh·
del ltt·llor l\\'101.u:iore.
hia, ùel Centro America e della Cina, non an-
i:ora rip,1rtite dal giugno ~corso, e le giovani
Suore americane raccolte nelle vicine Cai-e di
Formaziom:, si ehbcro per la circostanza nuovi
arrivi dagli Stati Uniti, dal Cile, dall'Equatore,
d.all' rn<lia e d.al Giappone.
Piì, larga, naturalmcntc, la rappresentanza dagli
Stati Europei, con quasi tutte le Ispettrici e pel-
lcgrinagg-i dal!'Inghilterra e Jrlanda; dal Relgio,
con un bel gruppo di alunne ccl cx allieve; dalle
due lspettoric Fmncesi, comprese la Tunisia e
la SvizY,tsra; dalle tre della Spagna; dal Porto-
gallo e dalla Germania. Non mnnci, la pnrtcci-
pazion~· di Ispettori salesiani a dare maggior
lustro alla rappresentanza delle Ispcttorie estere.
Numerosi poi I pellegrinaggi ùa tulle le re-
gioni d. ltalia ; complessivamente i pellegrini ita-
liani prenotati superavano di molto i seimila.
Purtroppo il tempo non fu propizio neppure
nella giornat,1 di domenica, in cui avrebbero do-
vuto confluire i maggiori pellegrinaggi: anzi pa-
44 ~
S. E. Moos. Sici Arcive>eovo di Geoova al lermine del ponliJlcalc. Sorto: S. E. Mons:. Rotolo.

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Mentre 1•Em.mo Card. Scbuscer celebra le lodi deU-a novella Santa.
Un aspe110 della pbz:za Mllrla Ausillatrlce durante Jc c~lebrazioni.
~ 45

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rccchi trovarono la via preclusa per i disastri
causati dal gr.1nde nuhifragio, ahhattutosi in quei
giorni sull'Jtalia settentrionale. ( r1sì una quaran-
tina di torpedoni provenienti da Brescia, Varese,
l\\Tilano e da moiti altri centri della Lombardia e
del Novarese rimasero bloccati dalle acque del
8esia poco prima di \\'ercelli, e dovettero retro-
cedere. Impediti pure gli altri della zona, nonchè
11 se-condo da Nizza Monferrato e quelli dei din-
torni. Fra tutte, furono non meno di 26oo le
persone che, fermate durante il percorso, offri-
rono alla Santa, con i disagi del viaggio, la spina
della loro penosa rinunzia.
Giornata delle comunità religiose.
Il giorno 9 la Basilica appariva tutta w1 fulgore
di luci e un ca.ndorc di fiori. Sull'altare magbriorc
spiccava la figura grande e dolce dell.i Santa; ai
lati pendevano, illuminati da potenti fari, i due
arazzi dei miracoli; nella cappelh1, che racchiude
l'Urna venerata, altre luci e altri fiori.
l fedeli accorsero di buon mattino da tutte le
parti della città, noncuranti del maltempo, per
assistere alle Messe delle comunità celebrate da
Don Reyneri, ,eterano dcgl'Ispettori salesiani
cl'America, e da S. E. Mons. Rotolo, Vescorn di
Altamura e Acqua\\ÌYa <ldle Fonti, già direttore
dell'Oratorio ùi Valdocco.
Alle ore ro fece il solenne in~rcsso nella basi-
lica ptr la celebrazione del Pontificale :-i. E. :\\lons.
Giuseppe Siri, Arcivescovo d1 Genova. Occupa-
vano posti distinti la ~upcriora Generale <lclle
Figlie di Maria Ausiliatrice, ;\\ladre Linda Lu-
lOtti, con le Madri del Consiglio Generalizio.
circondate da una schiera di lspcllrici e Diret-
trici di ogni parte <lei mondo.
La cantoria dell'Istituto Missionario Conti Re-
baudengo eseguì il seguente programma: Ftm-
1.0TII, Ecce Sacerdos Magnus; Cou.En, Nlessa
B. V. tJj Loreto; PAGELLA, A'l'e Man·a. E a sera:
F'uRJ.OTII, Tantum Ergo. Sotto la direzione del
M 0 salesiano Don 8carampi le diverse compo-
sizioni a quattro voci ineguali riuscirono felice-
mente eseguite per sicurezza, precisione e buona
vocalità.
Nel pomeriggio, presente una folla ancora più
fitta, alle ore 17 s'iniziarono i Vespri Pontificati
da S. E. Mons. Rotolo, mentre centinaia di occhi
si rivolgevano ammirati al grande ritratto della
Santa campeggiante sull'abside in un trionfo di
fiori, di ori e di luci.
Al termine dei Vespri apparve sul pulpito la
figura ascetica dell'Em.mo Card. Schuster, il
quale esaltò la (< umile e luminosa figura ùi
S. Maria Domenica Mazzarello h sottolineando
un'idea fondamentale: l'Istituto delle Figlie di
Maria Ausiliatrice non è opera umana ma divina,
e Oio per creare quest'opera, che nei suoi brevi
anru di vita ha già rivelato una fecondità prodi-
r;iosa, si è servito di un'umile figlia dei campi.
" Perchè a nessuno venisse in mente prosegui,·a
l'Em.mo Porporato - che la nuova Congrega-
zione fosse frutto tlcll'wnana industria, Tdclio
scelse una illcttemta per fondare un Ordine prin-
ripaJ mente insegnante! ~<mo i miracoli della
Provvidenza quando s'incontra con anime pro-
fondamente umili. Quei cinque pani e due pe-
sciolini furono sufficienti a Don Bosco per com-
piere il miracolo di farli bastare, non dirò già a
cinquemila, ma a cinquecentomila, quante sono
le ragazze educate oggi nelle 1184 case delle Fi-
glie di Maria Ausiliatrice. Maria Mazzarello fu
rnme una specie di ostia che Don Bosco volle
come transustanziare per dare la vita al novello
lsututo, da lui ideato per un invito dall'alto e
dietro suggerimento di Pio IX. Poi l'umiltà, la
ubbidiew,a, la carità della Santa compirono il
miracolo~-
B. Em. rivestiva quindi gli abiti pontificali e
impartiva la solenne henedizione, assistenti le
LL. EE. Mons. Siri e Mons. Rotolo.
Prima di ripartire per Milano, l'illustre Suc-
cessore di S. Ambrogio e di S. Carlo s'incontrava
a Valdocco con S. Em. il Card. Fossati e s'in-
tratteneva affabilmente col compianto Rettor
l \\1aggi ore.
Alle ore 20, dopo il canto del l!ngnijical, saliva
il pulpito S. E. l\\lons. S1ri, il quale con la pacata
e scultorea sua eloquenza presentò, cesellatore
mirabile, la figura di S. Maria l\\Iazzarello nella
luce di San Giovanni Bosco.
La novella Santa risalta nelJa storia e nell'alone
di Don Bosco pcrchè è con lui confondatrice
delle Figlie di Maria Ausiliatrice e pcrchè, sotto
quest'aspetto, ne completa la figura e la missione.
Sono questi i due titoli sotto i quali essa si pre-
senta commendevole e degna d1 essere storica-
mente ricordata: Essa è il complemento di quel
grande uomo e grande santo che fu Don Bosco.
Non c'è dubbio - proseguiva Mons. Siri -
che le grandi lince dell'Istituto le ha messe
Don Bosco, non c'è dubbio che la visione com-
plessiva della missione l'ebbe il Santo... Ma si
sa che senza marmo statuario l'artista non fa
statue, e il marmo statuario qui fu S. Maria Maz-
;,.arcllo, e qualche cosa di più del marmo statuario.
Quando si dice che Don Bosco è stato l'apostolo
della gioventù del secolo XIX, si dice una cosa
giusta ma incompleta. C'è in lui qualche cosa di
più universale: quest'uomo, nato nel forte Pie-
monte, è stato colui che nei grandi problemi del-
!'avvenire, che sono quelli dell'educazione, ha
portato il buon senso concreto e semplice del
cristianesimo. C'è una saggezza e sta in questo
fissare principi cosi elementari ma cosi profondi
e così concreti. Ora quando si dice che S. Maria
l'vlazz:ucllo completa, sotto un certo aspetto la

1.8 Page 8

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figura del Fondatore, lo si dice proprio in questo
senso: essa fu la donna del buon senso, di quello
che sorge anche dalla natura umana ragionevole,
ma che si concreta nell'azione della grazia di Dio.
Dio la lasciò umanamente ignorante affinchè la
carenza della scienza mettesse meglio in vista la
sapienza, che è altra cosa; e dalla distanza delle
due, meglio la seconda si levasse e diclùarassc
quale fosse la sua origine.
S. E. continuava quindi domandandosi qualt:
fosse stato il segrt:to dd successo dell'Istituto e
dt.'lla sua mirabile fecondità: 1184 case e q.ooo
suoreI E rispondeva che questo segreto va ricer-
cato nell'umiltà. L'umiltà di S. l\\laria Mazzarello
è la logica della sua vita: con questa essa divenne
cietà Salesiana e delJ' Istituto delle Figlie di Ma-
ria Ausiliatrice - che non esitò a sohh;Lrcarsi al
disagevole viaggio da Roma in quel periodo di
alluvioni, giungendo con grave ritardo - port6
una nota di letizia in tutti e accrebbe lo splen-
dore dei sacri riti.
Le due Messe ddle comunità furono celebrate
<la S. E. '.\\Ions. Rotolo e dal Rcv.mo D. Puddu,
segretario del Capitolo Superiore.
Alle io ebbc luogo il solenne pc>ntificalc dcl-
1'Em.mo Carùiruil Protettore. Assistevano in pre-
sbiterio le LL. EE. i\\fons. Angrisani e ì\\Ion-
signor Rotolo.
La p.irtc musicale fu eseguita ùalle figlie di
'.\\ !aria Ausiliatrice. Esse solcnnizz,n·ano la glori-
Il wlennc pontificale dcll'Em.mo Card. Benedello Aloisi Masella
capace di accogliere in lo spirito di Don Bo-
sco, assimilarlo, renderlo in unità, farlo vi\\'cntl',
riesprimerlo, darlo in impronta allt sue figlie.
Lo stesso Ecc.mo Arcivescovo impartiva quindi
la trina benedizione eucaristica.
I fedeli, all'uscita dal Santuano, potevano am-
mùare la parte supl:riore della cupola illuminata
a Lampadine multicolori, mentre la facciata e le
adiacenze erano inondate da fasci di luci riflesse.
Giornata dell'Azione Cattolica.
Nella seconda giornata del triùuo crebbe an-
cora ti fervore delle solenni manifestazioni, no-
nostante il tempo sempre piovoso.
L'arrivo di 8. Em. Rev.ma iJ signor Card. Be-
nedetto A1ois1 Masella, Pro-Prefetto della S. Con-
gregazione dc1 Sacramenti e Protettore della So-
fi.caz10nc 111 terra della loro :\\la.i.Ire. 1:kn si com-
prende quindi rnn 4ualc commozione di cuore
fosscro protese nel canto <li ringraziamento a
Dio e nell'inneggiare a.Ila nuova Santa. Dirette
dal l\\lIO Salesiano E. Scarzandla, fecero una
esecuzione apprlvJ:zatissima sollo l'aspetto artistico.
Seppero sottolineare i concetti dei sacri testi, al-
ternando nei momenti opportuni tinczze di una
miniatura a divotc effusioni, cosi ùa suscitare
compiacenza ed emotività: s'intuì va cht: canta-
vano ama.ndo, lodando, invocanJo, cioè nel modo
migliore di esprimersi con Dio nel c.mto. Ecco il
programma eseguito, a tre 1·oc1 femminili: ~c.An-
ZAi\\El, LA. Saccrdns et Pon//fex; 1\\,vroNFl.l.l, Missa
~ J,:1111; Carmd, »; llF.LLONh, ludi filia et 'l-ide;
BE.LLONE, Cm1/emu.1 ,,, jubllnnus; CARISIO, Twz-
111111 ergv.
I due mottetti del !Vl0 s;ilcsiano Don V. Bel-
- 47

1.9 Page 9

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Ione, compO!,ti espressamente, piacquero in modo Quando l'Em.mo Cardinal Protettore ehbe ter-
particol:irc, sia per a<lcrenza alk diverse conce- minato il l\\un discorso, .1.scoltato <lai presenti con
zioni <ld testo, sia pt:rchè soffusi d1 sano lirismo. devota ammirazione, S. E. Mons. Angrisani im-
L'cscc11:1.ione fu tale Ja renderne pienamente partì la hencdi:1.ionc eucaristica.
sodllisfatto anche l'autore che dirigc\\'a nella
A sera, alle ore 20,30 lo stesso Ecc.mo Vescovo
chiesa il bd corale inr,estato, e ripreso a conclu- <li Casiùe tenne il suo smagliante p.inegirico da-
sione, dt'I mottetto Cantemus et juhile11ms, corale
eseguito da una massa di 800 allie\\·e.
Alle 17, dopo i Vespri pontificali di S. E. :;\\fon-
vanti a numeroso uJitorio, accorso nonostante lo
scrosciare della pioggia. Presentò la Santa quale
frutto autentico della terra piemontese, delle fa-
sigoor Angnsani, apparve sul pergamo in tutto miglie dei nostri hr,I\\ i contadini che, quando vi-
In splendore ddla porpora romana l'imponente vono sotto la luce e la grazia di Dio, presentano
figura del nostro amatissimo Card. Protettore che, queste tre caratteristiche: una laho1-iosità che è
dopo di avere espresso la sua gioia nel trovarsi figlia di una volontà tenace, forte e coraggiosa
nd cuore dell'Opera Salesiana e nel parlare dal - un'umiltà che fa da fondamento alla modestia
pulpito Ji Don Bosrn nella hasilica di Maria Au- e aUa sobrietà della loro vita - un senso di reli-
siliatrice, ornnunzii> un'elen1to panegirico della ~iosità che li fa continuamente muovere, lavorare
e soffrire sotto
l'occhio di Dio,
poichè <la Dio
sentono che tut-
to dipende nella
loro famiglia,
nei loro campi.
Nlaria Mazza-
reIlo ci si pre-
senta quindi
adorna di que-
sta triplice au-
reola: una vo-
lontà virile, una
umiltà profon-
da, una religio-
sità così intensa
chc la porta al-
S. Em. il Carc.J. FossaU .!ti diri,te ••Ila Ba~ilica per i) ponUficale della giornata trlonfaJe.
l'apice della
perfezione cri-
::ianta, 1spirandos1 a quanto già nel 193(1 aveva stiana. Illustrando questi tre punti, Mons. Angri-
detto il grande Pio XT, che non aveva esitato ad sani tratteggiò il cammino ascensionale della
accostare l'umile figura di Mnri:i Mazzan·llo alla Santa fino ,l)Ja morte, a cui - disse si prep<1rò
SS. \\ 'ergine, fino ad 11pplicar, a lei le parole dl·I salcsian:imcntc, c;rntando...
Magnijìml: ,, Il Signore ha guardato con inti111t 1 La trina benedizione eucaristica poneva fine
compiacenza all'umiltà c all:i semplicità della su,1 alla seconda riuscitissima giornata delle celebra-
ancella... ,,. E altre: « Tutt<· le generazioni mi zioni.
chiameranno beata ,1 pcrchè - proseguiva S. Eni.
- il grande Pontefice, spingendo lo :-guanlo nel
La giornata trionfale.
futuro, vide che l\\faria Mazzarello avrchlw rac-
L:i terza giornata del Triduo in onore tlel1'11-
colto le acchunazioni del mondo intero.
milc Figlia di San Giovanni Bosco si p11è1 defi-
Fu q,;indi ancora l'umiltà il tema centrale tkl nire una vera apoteosi. La rnsta hasilica fu inca-
discorso, ma con rilievi diversi. Disse come l'u- p:>ce di contenere la moltitudine accorsa in pio
miltà s,a la vini, dei foni, per mo~trare la f11rtezza pellegrinaggio da vicino e da lontano. T,a piaz;r,J
virile dell'um1ltò della Santa, scaturita lial suo e le vie adiacenti erano occupate dagl'innumerc-
amore al Crocifisso, pn,gredita tanto da esser voli automezzi, mentre da ogni parte continuav:i
detta un cccc~so. 1\\Ia all'ccce~so dei Santi - n- mrntcrrotto l'afTiusso dei fedeli al santuario.
lcvii Sua Em111emia - Dio risponde con l'eccesso Alle ore 7 cdebrb la Messa della comunità
delle sue grazie. Di 4u1 in lei l'interiore ricchezza dq~li artigiani S. E. lVlons. Rotolo. Alle 7,f5 la
dei Joni celesti fino a stoprire i più alti segn:ti comunità degli studenti cbhc l'onore di assistere
de11';1scctica e della perft·zione, e a giungere al alla Messa <lei nostro Em.mo CarJ. Protettore.
talento <ld governo, al (liscernimento degli 8pi- Alle 8,30 la S. l\\Iessa per gl' Istituti e Oratori ddlc
nti, alla stessa potenza dei miracoli ...
Figlie di Maria Ausiliatrice fu celebrata <la

1.10 Page 10

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S Em. il Card. /\\Jol•I Masella, pree<,<lu1<1 dalle LL. EE. Mon,. Dell'Omo e Mon,. Rotolo
sì avvfa alta Basilica ncr d~Sl!itt~ro ;.li pontjfìcale di S. Em. il Card. Fm.sau.
S. E. :\\lons. (ìiusc:ppc Dell'Omo, \\'csrmo J,
Acqua, la Dim:1.-si cht: ha il ,antn di aH•r lbto 1
natali alla Santa.
Alle ore 10 ebbe inizio 11 wlcnllissimo Pontili,
cale cdchr;1to <la S. Em. il C:1rd. I\\TauriIio Fossati.
Arcivescm·o <l1 Torino, con assistcmm pontilìcalc:
di S. Em. il Cani. Aloisi l\\lasclla. l due cort1.:i1
compost, del clero, dei \\ cscov1 e degli Em.1111 l'or-
parati, stt'nt.lrono ad aprirsi un \\'arco tra la folla
che: grcmirn la chiesa L'ingrt'sso nel tempio fu
salutato dal coro grandim«> del S'ucerd•,s rt /'011-
t((r.\\'. li Pontificale si smise in tutta la rnagniti-
0:cnz.1 del rito rnmano. \\lcntn: l'Ern.m11 Card. Fos-
sati pont1fìcava, S. Em. Alnisi \\lasclht assiste,-.,
nella ma1.:stù della s.1cr,1 porpora, su alto trono
,1pposit,11ncnt.c cretto. A lianco erano in app1,sik
ham:ak le LL. EE. Mons. Rntnlo, \\fous. Del-
l'Omo, \\lons. Tiottino.
L\\:'.secuzinne musicale <ldla giornata conclu,;iva
tocca,·., <li huon <liritto lllla Sri/fila Ca11t11r11111 dd-
Il ~ol~nnt: pontltlc.J.lc i.al momento dcUa Con..,.,.cr.ariont.".
~ 49

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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l'Oratorio, la quale, diretta dal J\\1° Salesiano velia Santa e a imitame i luminosi esempi. 8vnl:1e
R. Lamberto, eseguiva con la consueta bravura quindi i due punti: pcrchi: dobbiamo invocarla,
l'imponellll· Sanrd11s rl Ponti/ex del J\\1° CAe- pcrchì: ùohhiamo imitarla. JS'ella prima parte c-bbc
l>ANA, la bellis~1m.1 ,Hissa S. Prtrì dd 1\\1° Sale- fdici spunti apulogctici contro i nemid del culto
,-iano D. D1 Bo:-.1!<, l'dncace corali.: Datt-, fmeri, prestato a1 !-,anu, mentre nello s,-ol~mcnto della
li/ia composto e~pres.'>amentc: dal ì\\1° 8alt:siano scrnnda si senti ,ihrare tutta l'anima del P.,~torc
Don LAqC:1'\\/A, il vibranti' _711b,/a/1· Dm dell'A1- e dd Padre che imnava piccoli e graml1 a imitare
u1 INGER e il ht'I Tm1tm11 1·rgo dd M 0 Don MAc1u: la Sama nl'ilo studio del ( ateehismo per imparare
programma tutto a quattro voci ineguali. In cia- a conoscere meglio e quinch ad amare e Sl~r~-irc
srnno dei tre giorni fu accompagr\\iltnrc cd t.>sc- pii, fodclmcntè il Signon, nella santilìcaziont del
cutore ùi peni organistici il ì\\i" Don Luigi lavoro permcanc.lolo d, spirito cristiano, nello zdo
Lasagna.
gcncro~o per la sah·ezza dcli.i i;io\\'cntù, oggi tanto
La· hened1zionc papale con annessa indulgenza msidìat:i d,11 nemici d1 Dio,
plenari.a, che l'Em.mo Card. Fossati rmpnrti per
h nmrJ,>ndo l'azione sacerdotale di Don l'e-
speciale conCl'KSiont del 8. Pac.ln· post· fine al starino e di Don Busco nella santificazione di
m•.estoso rito.
1\\1. M:1zzarcllo, esortò a invoca.ria per ottenere
'\\lelle prime ore del pomeriggm cominci/i a ca- dal S1J?llore il dono d1 molti sacerdoti, di cui la
dere una pioggia fiua e ugj1;1osa dw andi1 crescendo Chil·sa ha in qul.~t'or:1 grande bisogno; e anche
fino a scrosciare durante: l'ultima funzione. Eppure una nun\\"a fioritura I.ii mc:izìoni relìgtMe, per non
la i;ornata wlminò in un trionfo ml·ravigltoso di lasciar mancare le Suure a tante opere di assi!ltcnz:i
pit·tà e di din,zinnc ParYe anzi che: il fcn·ore ,. d1 c.mtà. '\\e mvocù pure il celeste aiuto pt.:r le
rl'l1gJOso di tank :mìrm: buone tro\\'a~~t .ilimento madri e I padri di fam1qlia e pt·r quanti suno chm-
nell'inclemenza lkl ll·mpo.
111ati all'ardua mi~simw ,·ducativa uclh1 gimcn1i1
,\\Ile ore 15 lurnnu cantati 1 \\'ci,pri solt:nni.
Lu i.tesso Em.mo larù. 1\\rcivescovo imparti la
Tt·unc 11 di,;corso !->. F. ;\\lons. Dcli'( 11110, \\ escovo -ulenn1ss1ma henedJZione.
d1 \\cc1u1, che s'mtrmlus~c prc~c:nt,1 nJo Ullil hr('\\'l'
( 'h1 fosse passato cla,~rnu alla Basilica durante
sinl\\'~i ddla \\'ita di S• .,\\)aria ;\\l:tuardlo. Quindi, la benedizione anehhc pol11tn contemplare uno
,
1i,.p1r:mtlosi al s.111to p.uwgirista di S, Fmncesco spettacolo di fcdl cnmmO\\enk: la porta mal'(~iore
d'Assisi, :--. llunawnnira, di(' lo ,l\\c:\\'a definito ilei ttmp,u era rimasta bpalan(;:lta, nonostante la
/ '11 semjirn.1, propon l'arg0mcnto dc:I suo pa• stagione e d tempo, prr <lar modo a tutti I fedeli
nc~irico, devato e pnpnlare insic:mc: Maria l\\,Jaz. di ai;si!ltcrc alla funzione. A quella vista .,,eniva
1.arcllo i; stata un ~crahnn su c1ucsta h.·rni. J Se- ~rontaneo pensan· ,1lla memoranda giornata del-
rafini sono spiriti intìammau di amor di 010 che 1'8 aprile 193+, quamh• la pioggia non era riu-
ardono e,;si :-h':-si e intìammano ~li altri angeli. ~cit.i a »pt•~nere l'c:ntus1a~mo delle moltit111J ni
Così fece la Santa: pass<> sulla terra ardendo di che a,·c,·ano po,tato in trionfo Don Bosco.
amore e mlìamrnando tante e tante anime di amore
La cnrità e l'umiltà, quando sono wre, non c~c·r-
per il Signore. Oggi sono 14.000 le sue figlie che t·11.ano la loro attr:llt1va soltanto :,ul Cuore d1
continuano a infiammare amore di Dio innu- 1>10, ma anche su quello degli uomini; e Maria
merevoli fanciutk· in +s nazioni. Mu dove si sono :Vlaz:,A1rello, oggi prnclamata santa pcrchè umile,
accese - si chiedl'Vll S. E. - queste fiamme di profondamente umile, continua al.i attr:irre a si·
,1murc nel cuore di \\.!aria \\.faz1,arello? :'lielfa le a111rne, tr-Jsfondendo ,n es.-.e la sua predilcz,onc
famiglia e nella chiesa: ecco i due ambienti ideali per l:t \\'lrtÙ base della \\'IIJ cnstian:1: l'umiltà.
ne, quali • shocciò un'adoratrice a DJO, una stella
nella Chiesa, una plasmatrice di anime eucarìsti-
rhe e mariane, un'educatrice di coscien1..c rette
Lieto epilogo.
ptr la società•>.
A sera, a conclusione dei festeggiamenti, fu
Impartì la benedizione euc.mstic.1 l'Em.mo portata alla ribalta nel nuovo teatro d1 \\'aldocco
Signor Cardinale /\\loisi :\\Iasella.
la prima recita col dramma l,e Pistrù1e di D1>n G 10-
La moltitudine dei fcddi che uscivano da.Ila \\',\\~NI BATTIST \\ LE,10Y:-.:F, rappn.-sentato la prima
prima funzione s'incrociè, allora con la folla dei volta alla presenza cli San Giovanni B~cu.
devoti che entrav.ino per ass1stne ai secondi
Erano presenti fa,a Ern. il Card. l'roll'ttorc,
\\'l'~pri, pont1ficatt da Mons. Ddl'Omo e per 8. Ecc. J\\lons. Giuseppe Dell'Omo e S. Ecc.
ascoltare il panegirico <lcll'Em.mo Arcl\\cscovo di Mons. Gi 11scppe Angrisani; il compianto Rcltor
Torino, che avrebhc posto ck-gno coronamento .l\\laggiore con il Capitolo superiore i.lei Salesiani
alk· cclehrnz10n1.
al completo; la Rcv.ma J\\Iadre Lìnd.-i Lucottt,
S. Em. il Card. Fos~ti esordi dicendo che dopo C..,upcnura Generale delle F. l\\1. A. con il MIO
i pane~irici detti da due Em.mi Cardinali e da tre C. on~iglio e le Superiore 1,>iunte dall'Estero, e nu-
En·.m, Ycsco\\'i, nulla gli pareva piì1 opportuno merugc altre personaliti1 civili e religiose.
clit· concl111kn· in\\'llando n1tt1 a 1111·1,rtir1· l,1 no-
I kgno di rilìern il p;irticolare della prest•nza
50 -

2.2 Page 12

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dcll'Em.mo Cilrdinalc Aloisi ì\\lasdla. 11 J no-
,·cmbre tc)4H, nel p<>rn'. la primi! pictr:i ùdl'cri-
gcndo fahhncalo, l'J<in.mo Presule s1 augurava
di poter essere presente anche agli spettacoli che
in quel maestoso cd1fìc10 s1 :;arebbcro allestiti.
Ora Egh adcmpi,·a corùialmcnk il suo rnto, che
era altrcsi qucUo di 11111a la famiglia Salesiana,
tra la g101a ùi oltre duemila gioYinezu- pl:1udcnt1
La serata si s,·olse tra la p1L1 ,·1,a attcn:r.ionl' del
puhbl ko, scosso solo dai numerosi applausi,
scroscianti ,l<l ogni aprirsi del , cl:iriu dinnanzi
alla fasto,-ità delle artistiche ricostruzioni ,;ccnichc,
o ,;uscitaI i dalla \\'aJcntia dq?li attori rhc pii1 d1
una ,olta furono salutati a scena ,,pcn.t.
Negli mtcrvalli dcll':11.1onc il pubblico ascoltb
~celti pezzi musicali csq~uill dal ('0111plcsso <lcl-
l'Orutnrio 1.hrelto dal :-.1° Lamberto. Degni di
ricordo i pezzi mu.,irnli dd ;,.1° ~cariandla, che
durante lo s, olgcrs1 dello spcuacoln furono csc-
J!UÌti a commento del ùrnmma. La ~\\.'rata lasciò
ìn tutti ~li intervenuti un nobile scn,:;o di soddisfa-
zione l' di lctizia.
Il dramm.l « Le Pklrlnc » di C. 8 l.emo),n<. CHl!Uho :, Valdocco, ndlm cornice di una modern3 < grandio,,a ""'noi:rafla_
UN nostro Direttore i11 Quarantaquattro anni di rispam1i! w1110 urrn•uta. H "l:f:i vw1g,1
data 1+ dirembre 1951
da /1'1 per librrarmi d11
iiwiava al /lrt/t'tlr1 f.Je111·rt1/e 1111 assp,:,w d, /m reu- 'flll'Slo d1:11am. Se "'"' è sut]ìcie11te. spero dtr ,;t>rt1fl
w, lomila aum11pugmmdofo ron queslu lettera: Tt'IIIP,, ,1 qualdu mm. Per me /111 1111r"ra p,aulo p,,.Jerf'
fa m, si prr.1,·11tò 1111a do1111<1 dd popolo, clii' mi cl1frs1· die mi aiuta a cat11f>t1r1. T1111/fl mm durai, " /1111,:a.
<Jlla11/o fJcrm rl't..'ll per far studillre 1111 prete md1gmo 1: po, span di lasc111r1° t11tt11 per !t \\J1ssùmi •·
J,e rfrpos, rhe si tralla'l:" di 11110 somma eh-vala, _\\'011 ·i.:olet•a dirmi il 11011111. Po, cede//, allt 11111· i11-
ma rhe m•r,N,e pot11to cm,mrrrre secondo lr mr sist1•11:::r, ma pn-gm11/m11i di 11011 p11l>hlirnr/o
possibili11). li/ora, timidaml'lllr, trasse dalla .111u , Si /rw11111i/liz:::1 qur/la bumw domw c/1e noi 11Q11
sdruscita borsetta u11 vo/u111111oso ì11volto. Lo st'tJlse: pubblirhernnu 1/ surJ 11,,me, pere/ii e 1:111 scr1llo w
dieci p11ccl1el/; da 10.000 bre c,asnmo! Com11111.:1D/1c Cielo. Ci pemll'lta però di ralle!{T'arci con ft,, che /,a
e merav,:,:tia da parte 111i11. Le chiesi: \\/u come saputo pratirare, pur essendo poverissima, la parola
m,, ha fatto a rllggiungere q11estu ,çomma~ " sa di Gu,ì. \\m, vi a11mwss11t1• tesori sulla /rrr11, dO'IJe
da q111111do andai a sen·iziu, ragaz::ra di 17 mm1, la rugginr e la tig11uola li r1111su111a1w, e dm•,· i /a,lr,
ho pe11sato che sarei stata 111,1/to conte11ta se fossr sfondww e derubano; acrnmu/atev, 1111·1•Cf //'Sori nel
r: riusrita fl far studi.are 1111 prete i11d~!!,t1111. rosi, 111 cielo, dove nt tigmwla ni rllf!,l!,ille corroc/111111, r dm·e ,
++ a11ni di tco11omia (tw1/tJ, io mangio poco: 1111 ladri 11011 lfo11dano 11è dfrubmw; d,è dm:'è il llm te-
po' di latte o fc,rma,[!Kt0, rudircl,io e polenta), e,· soro, quiri pure sar,1 il 1110 e11ore (MAnw, VI, u,-,.,.
- 51

2.3 Page 13

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A VALDOCCO
Funerale di Trigesima del compianto Rettor
Maggiore.
La solenne Messa funebre di trigesima del ve-
nerato Rcttor Maggiore Don Pietro Ricaldonc fu
anticipata al 20 dicembre. ln quel giorno ancor.i
una ,·olta la basilica <li ·Maria Ausiliatrice si gremì
cli giovani, cooperatori, ex allievi, salesiani e figlie
d1 :\\!aria Ausifonricc.
Cantò la lvlcssa il rev.mo Don Giraucl1, Eco-
nomo Generale, assistito dai Direttori del Ponti-
ficio Ateneo Salesiano Don Valentini e Don Fiora.
Intervennero personalmente il Preside della Pro-
vincia, il Presidente della Corte d'Appello, il
Ret1or Magnitirn dell'Università, il Provveditore
agli Studi. Il Sindaco era rappresentato chùl'As-
scssore prof. Sisto. Tra le altre personalità si no-
ta, ano il gcn. Barco, l'ing. Burgo, la Presidente
delle Dame Patronesse Marchesa Carmen Com-
pans dc Brichanteau e il Presidente dell'Unione
1nsegnanti Don Bosco· prof. Corradi. Del clero
erano intervenuti Mons. Garneri, l\\lfons. Vacha,
l\\lons. Rossi, Mons. Gorgenno e un'eletta rap-
presentanza dei PP. Gesuiti, dei Servi di Maria,
della l'i<'cola Casa della Divina Provvidenza, dei
Giusepp111i del Murialdo, dei Missionari della
(.'onsolata e di altri Ordini e Congregazioni reli-
J;IOSC maschili e femminili della città, modesta-
mente confusi tra la folla.
Con. i Membri del Capitolo Superiore erano
gl'Ispettori della Ispenoria Centrale, della Su-
balpina. di Parigi e di Lione. I Direttori delle
Case Salesiane della città erano intervenuti con
rappresentanza di allievi.
Le Figlie di ì\\'laria Ausiliatrice erano presenti
nella persona della Rcv.ma Superiora Generale,
d.el Consiglio Generalizio e di varie Ispettrici e
Direttrici con rappresentanze di alunne degli
Istituti e Oratori della cinà. Ai lati <lei tumulo
presso i vessilli i parenti e un gruppo di orfani
dei carabinieri dcli' Istituto di S. :\\lauro.
Al termine della Messa S. E. Mons. Angrisani,
Vescovo di Casale, che aveva assistito in preshi-
tcr<>, salì il pulpito per l'elogio funehrc e per oltre
un'ora con la sua eloquenza calda e affetnmsa av-
vinse l'uditorio rÌe\\'ocando con cuore di figlio la
grande figura dell'Estinto, illustrandone con i dati
più salienti della vita e delle opere le doti pre-
clare d'intelligenza e di cuore, il genio organizza-
tore, lo spirito d'iniziativa e lo zelo inesauribile.
Vorremmo riportare alla lettera la magnifica ora-
zione, ma ce ne manca lo spazio. Perciò l'abbiamo
data alle stampe e speriamo che quando uscirà
questo Bol/ettùio sarà i.:ià a disposizione dei
Cooperatori.
La commossa rievocazione ci fece senti re mag-
giormente la perdita cli tanto Padre, che l'Ecc.mo
Oratore seppe illuminare di luce soprannaturale
col geniale accostamento dd santo Fondatore col
suo IV Successore, così evidente nei tratti essen-
ziali della cura degli Oratori festivi e delle Scuole
Professionali, dell'educazione cristiana dei figli
del popolo, della istruzione catechistica, della pe-
dagogia e ascetica salesiana e delle Missioni.
Terminato l'elogio, lo stesso Don Giraudi im-
partì l'assoluzione al tumulo
Ci giungono relazioni di solenni funzioni di suffragio da ogni parte del mondo,
con partecipazione di Em.mi Cardinali, di Ecc.mi Arcivescovi e Vescovi e delle
massime Autorità di ogni paese. Ci duole di non poterle elencare per manifestare
a lutti la nostra gratitudine; ma la storia documenterà a suo tempo questo ple-
biscito di compianto, di stima e di venerazione per il IV Successore di San Gio-
vanni Bosco.
La consacrazione di Monsignor Oreste Marengo
Il 27 dicembre u. s. abbiamo avuto la gioia di
assistere alla consacrazione episcopale di
S. E. Mons. Oreste Marengo, al quale la Santa
Reùe, come annunziammo a suo tempo, ha affi.
dato la nuova Diocesi di Dibmg-..irh, eretta con
lo smembramento della Dioct'i\\1 di Shillong nel-
]'Assam (India) e assegnata am.:h'cssa alla Soeict:t
Salesiana.
Giunto tra noi per la festa dcll'lmruacolata
dopo 2~ anni di inintcrro1ta permanenza in Mis-
sionc, dove si cm recato giovane di 17 anni nel
1923, fece gli Esercizi Spirituali nel nostro lsti-
1uto Teologico di Bullengo e la mattina del gran
).,'lOrno apparve in abiti paunaizi nel coneo che lo
,m:ompagnò alla basilica di Maria Ausiliatrice
per il solennissimo rito.
Precedevano gli alunni del nostro Ateneo Pon-
tificio che, nell'assenza dei i:,ri.ovan1 dell'Oratorio,
prestarono il servizio liturgico e corale. Seguivano
Mons. Barnvallc, Mons. Cameri e il Can. Pas-
52 -

2.4 Page 14

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TORINO - La Consacrauone di S. E. Moru.. Maren,:o. Uno dei momenli più ,ugges1ivi
La Mamma del novello Vescovo Mons, Marengo ,ra S. Em. il Card. Fossa1i e l'Ecc.mo Figho.
all'u.sciw dalla Basilica dopo la Consacrazlone.
~ 53 .

2.5 Page 15

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0 era. assistenti all'Em.mo Cardinale Arcivescovo
di Torino, Maurilio Fossati, il quale aveva ai lati
1 due Vescovi Conconsacranti, S. E. Mons. Carlo
')toppa, Vescovo di Alba, e S. E. Mons Angelcri,
Ausiliare dcli'Arcivescovo-Vescovo di Tortona.
Gli occhi di tutti erano sull'Eletto, che spiccava
per la nera barba. Non meno ammirata era la ve-
neranda mamma ottuagenaria, che lo se~1i\\'a con
l'altro l1glio Parroco e con la figlia Suora. Veni-
vano quindi i Superiori del Capitolo, gli Ispettori
delb Centrale, della Subalpina e dell'India Nord.
altri parenti e numerosi compaesani guidati dal
Parroco di Diano d'Alha, paese natio. 11 Sindaco
giunse in ritardo perchè cm stato bloccato da un
incidente stradale. Con la Superiora Generale
delle Figlie d1 Mana Ausiliatrice era il Consiglio
Generalizio al completo e la sua veneranda mal'•
stra, Figlia di Maria Ausiliatnce, residente a Na-
poli, che :\\fons. Marengo aveva desiderato fosse
presente alla sua consacrazione.
La Basilica sfavillava d1 luce. In presbitero era
stato eretto il trnno per l'Enuno Consacrante r
un altro altare per l'Ecc.mo Consacrando. Diresse
le cerimonic il Rcv.mo Mons. Barale, Segretariu
lii 8ua Eminenza. Di(,dc lettura della Bolla il
Prefetto Generale Rev.mo signor Don Ziggiott1.
Prestato il giuramento e risposto al l'esam,·,
l'Eletto cominciò la cdebrazionl' della McsHa in-
R1cme cnl CarLlinalc, ri,cstì i paramenti pomilì-
cah e la proseguì fino al momento solenne della
sua consacrazione, in cui si prostrò bocconi per
tuttn il canto delle litanie dei Santi. Poi venne
l'imposizione contcmporam,-a delle mani del Car-
dinale e dei Vescovi conconsacranti. Quindi il
canto del l ·e11i Creaior e l'unzione della tonsur:i
e delk mani col sacro crisma, la consegna dd
pastorale, dell'anello e del Vangelo.
Quando fu consacrato, Mons. Marengo conti•
nui> la Messa con Sua Eminenza e da lui rice-
\\'ette la S. Comunione bevendo allo stesso Calice.
l'nma dell'ultimo Vangelo, il Cardinale gl'im-
poRe la mitra, gli mise in mano il pastorale e,
: lzantlosi dal faldistorio, lo fece sedere al suo
i•osto mentre i cantori intonavano il solenne
Te Deu111. Un'onda di commozione passò per la
chiesa quando il nuovo VescoYo, incedendo con
la mitra e il pastorale, con a fianco i due Vescovi
conconsacranti, scese a benedire la mamma, i
superiori, i parenti, la folla tutta percorrendo
quella chiesa che l'aveva visto fanciullo pregare
e rispondere così generosamente alla <li'"ina voca-
zione. Ritornato all'altare, intonò la formala della
benedizione episcopale e col triplice segno d1
croce suggellò la sua prima funzione pontifi-
cale.
All'uscita parenti, confnitelli, compaesani e fe-
deli se lo disputavano per baciargli l'anello. Fra
gli altri i suoi compagni di Missione presenti in
bel numero a rappn:~entare le cristianità lontane,
ma tanto vicine in quell'ora al cuore del nuovo
Vescovo Missionario.
Nei giorni seguenti Mons. Marengo celebrò al-
l'altare di Don Bosco e di Maria Ausiliatrice.
L'Oratorio, lieto di avere in lui un sì illustre e
zelante ex allie,o, volle dargli un'affettuosa di-
mostrazione la domenica 30 dicembre. L'indo-
mani parti per il nostro Studentato Teologico di
l\\lont.;ortone (Padcl\\ a) per conferire le sacre Or-
dmaz1oni, esercitando cosi $ubito uno dei pi ù
grandi poteri vescovili. Per l'Epifania era atteso
al paese nativo per una grandiosa manifestazione
di giubilo, ma il suo cuore correva ai suoi caris-
simi fedeli della Diocesi di Dibrugarh, impa•
z1enti essi pure di riavere il loro amato Padre in-
signito della nuova dignità. E noi gli porgiamo il
fervido augurio che il suo ritorno in Missione
segni un passo decisivo nella evangcfo:zazione di
quelle tribù, già così promettente.
Dall'Italia
Lieta notizia. - I nostri Cooperutori avranno le1to
con intima soddisfa.-.ione la noti?.ia riportata dall 'Os-
,ervatore Romano del 20-x1-1951: • Questn mattina nel
Palazzo Aposto lico Vaticano ~i è adunata la S. Congre-
gn?.ione dei Riti Preparatoria, nella quale gli Em.mi e
Rev.mi Si1tnon Cardinali, i Rev.mi Prelori OHìciali ed
1 Rev.mi Consultori teo logi lian dtscusso sulla eroìc1ti1
delle virtù del ~ervo di Dio M ICHELE RUA, Sacer-
Jote dell, Società Salesiana•·
Resm così spÌllnatn la vin all'ultima <.lìscussionc sulle
virtù eroiche di Don Rua, dn farsi nella Con[!re,:azù;ne
Gn,emfr, presente il Sommo Ponrefkc, dopo la quale
~uole sCl(\\lirc il Decreto sull'ermcìtit delle virtù del
Servo di Dio, che ulì d;\\ il titolo <li Vcnemhile.
Intensifichiamo le nostre prcghl<'rc pcrchè si com-
11iano L:li ardenti voli di rutta la F;1mìuli,, Sale~iana "h"
;inela d1 pote r vencrurc ,uuli altLln, insieme col Padre,
.lr1che il suo primo deunissìmu Successore
Pro fig li a lluvionali. - 11 Re,·.mo Rettor Ma)?•
giare di ven. memoria per concorrere all'or,ern di soc-
corso degli allu v,onatì mise a disposizione del Go\\'emo
330 posti nei nostri lstilutì per ricovero gmtuito di
tnnc1ull i dai nove nì 13 anni, colpiti da sì grave sventur a
La Rev.ma Madre Generale delJe FiRli c di Maria
Ausi liatrice mise ugualmente a disposizione, nel(li lst,-
tutì da lei dipendemi. 200 posti per fanciulle.
11 Presidente del Consiglio il 20 no, embre mvìava
al compianto Don Rica ldone il 1cle1tmmma seguente.
• Accoll{a ringr.1z1amend Governo et m1c1 per viva pu n e
presa ~ciagura Polc.qìne et per offerta Famiglin fìalesinna.
Presidente Consiglio Ministri De Gaspc, i ,
Ritorno a Mornese. - L'antico Collegio di Mor-
nese - la vera Casa !\\'ladre, snmificata da S. Mana
).fozzarello - dopo i necessari reswuri, è stato riaperto
quest'anno per ospitare le care orfanelle dei Cnrabimen.
Vnlle benedire e inaugurare i locali rifalti lo stesso
He,•.mo Economo Generale Don Girnudi che, prim.,
di dnr principio nl sacro rito, rie,.ocò le care memorie
5-1- -

2.6 Page 16

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dclla casa, sofferm11ndosi in particolare sull'arrivo d,
Don Bosco a l\\,lornese nel dicembre del 1867, per bene-
dirvi l'amica cappella e celebrurv1 per In primo volto il
S. Sacrificio. E a rendere più vivo il ricordo, lesse I due
~,melli di omagJ:(io a Don Bosco compost, per lo venuro
del Santo dal maestro del paese, offrendone po, gli ori-
L(inali a utografi alla Rev .mt1 i\\ladre Generale, pcrchè
fossero conservati nel collegio, quale cara memoria dd
passato.
Ora la risorta Casa, con le sue piccole ospiti segnate
dalla sventun\\, ha ricevuto lu su:l nuova e piu bella
consacn1zione cli cnrità.
Crociata Catechistica in Italia nel 1951.
ATTIVI TÀ PROPAGAND ISTICA
Co11[!ress1 , 3 per un totale di , 09 l'(iornote
Com•eg11i +•
268
Giornate 14
M issinn, 3
55
Tomie giornate
+61.
Totale conferenze, prediche 230,
1Hos1re 5
Dir,, e.u t•isìtate 56
Un centenario caro alla Famiglia Salesiana. -
l ,' 11 dicembre u, nel S,1111uar10 Jell,1 Conso lata a
Torino ebbe luogo la solenne commemorn11onc cente-
naria della nascita del Card. Agostino R,chelmy, che
per oltre un quarto d, secolo fu zelante Arc t\\'CScovo di
Tonno. Celebrò la Messa funebre S. Em. Hc1•.mu il
Cani. Arcivescm·o e tenne una dotta comm cmonizione
il can. prnf. Attilio \\"auda11no1ti, che fel'.l· un':i<.:uw di-
samina del crit ico periodo ~rorico nel 4uulc il Ca, d. Ri-
chclmy passò la sua uiovinezia, rilevnndo l'influsso de-
cisivo operato sull'epoca dall'opern so,·iale ""' Snnt,
piemontesi, e di Oon Bosco in particolaro,
Il Rev.mo Pref. Gen dei ·Sales1Hni Don llenato Z1g-
g1ot:t1 volle intervenire pcrsonalmcnlt! pt-1 tes1imonoa1e
la riconosct:nza della Socictù Sa lesiana al compianto
Porporato che, >1ncora giovane licei~w nelle ~cuoi.- pub-
bliche di Torino, s1 recava nt1ni domenica n ValJocco
pe1 fare 11 L"atechismo ,11 giovani dcll'On1torio; Vescovo
d' Inca, diede inizio all'atrnale grnnde nostro lst1tu1C,
:\\1issionario, di1·eoufC1 A.rciv di Tor ino, atridb a, Sa-
lesiani le Scuole Apostohche del ;\\inlltnctlo e legò ,I
suo non1c a Jue ~randissirni Hvveni1ncrui: I' l ncornn,:1
z1uoe di l\\,lana Ausihatn~e nel 1903 e l'impos,zion!'
ddl'nu reo scetrro nlla rnumaturga imma2ine nl'I "I I H
ATTIV ITÀ EDITORI ALE
519.000 """ o ((J/nrt.
TI """ coredusmo.' nuuva edizione secondo gli ultimi
prol.(n1mmi cieli" S Congregazione dd Conci lio:
500.000.
li m,n 1111odemn d, reli(f1011e: oltre 150.000
.. e altre puhblic;1zion1 per un
Tomie di 1.500.000 volum,
Filmi11~ 117 soggetti nuo\\"i
oltre 5-00 ooo fotogrammi
16,000 metri di rellicola.
Se,{nulab1le l'11tlit1it<.i tearm/e: 35 ooo volumetti nelle
diverse collane drummauchc.
Rivi,·/~ s,·n~ibile aum,•nto di nbhonnt1 alle nostre ri-
viste: CATECHES I ~cuole Meda,; CATE-
C H ES I Scuole Elcmenmri - Parrocchie .
Or.ito•i; Teatro dei Giovani: Teatro de lle
Giovano; Voci Bianche.
La Festa di Maria Ausiliatrice nella Diocesi di
Tortona. - S. E~ l\\.lons. Arcivescovn-\\lescovo, mte,-
pre·,~ dei sentimenti e del desiderio del Clero e dei Fe-
deli, ha chiesto alla S. Sede di voler concedere la cele-
brazione in tutta la LJioces, della Fesrn Litu rgica di
Maria Ausiliatrice. La S, Con[fregazionc dei Riti h"
risposto affermativ~mente.
Perciò S. E. i\\fons. Arcivescovo-Vescovo, con il
consenso del Capitolo dello Chiesa Cattedrale, ha dr-
sposto che il 24 maggio in tutta la Diocesi si celebri la
Festa d, Maria Ausiliatrice, con Ufficiatura e Messa
propria d, rito doppio maggiore, secondo le norme litur-
giche, indicate ogni anno nel Calendario.
La Festa cli Maria Aw;iliatrice, scri\\·e la Rivista Dio-
cesana, resterà come perenne ricordo dell'Anno e Con-
gresso Mariano per richiamare a tutta l~ Diocel\\1 t:li
impegni e le mete di vita cristiana a cui part,co lannente
tendi,,mo in questo anno: 11 ritorno a l Catechismo, la
~antificazione delln festa, la purezza della vita.
Nuovo Asilo intitolato a S. G. Bosco. - Fu inau-
gurato a Borsea (lloviJ?OI il 10 no\\'embrc u . s. in fom1a
solenne alla presenza dèl P,efr110, del Sindaco, del
Scn. Merlin e cl, tutta la popolazione. S E. Mons. j\\,fa,
zncco, Vescovo Diocesano, hencdis~c i locali e ,I mo-
numentino a San G,ovanno Bosco, cretto sulla facciata
dt'll'Asilo. Prendendo lo spunto <lnll'a11cggiamento J,
Don Bosco, rappresentato nell'atto d i stringc,e :1 si,
due tt'ncri fanciulli. assicurò i geni tori di Borsea c he i
loro bamhmi, sorto Jn protezione del Santo, sarebbero
cresciuti cri.sliani cn~cienti t' onesti l'Ìttadini
Dall'Estero
Una visita pas torale di eccezione. - S. E. Mons
Chaves, Vcsco"o Ji Corumbà (Brnsile - 1\\'fatn (jro,so)
in data 3 novembre scrive\\':\\ a l cornp,.111lo Rettor Mni.:-
g iore: • Sono di ritorno dalla vi~itu p.istornle ch e durb
cla marzo a ottobre Ho percorsu un'estensione di
80.000 km. quadrnti, quasi gmmfo t·<1nw ,I PortngJllo
che ne hn 90.000. Ho fatt<1 quasi 5000 km. di st,ade
poco buone in feef>. ln runa questa estcnsionc ci sono
soltanto qW1ttro parrocchie. Risultaro spiri1u.1le: 1·\\--OOO
confessioni, 15.000 comunioni, 2000 hatto.,si1111 (moltis-
s imi adul ti , molti per ce lebrare 11 matrimonio r<?ligioso),
soo matrianoni di per-.;one unite con contratto civile
1
10.000 cn•;i111c, oltre 500 prediche. Furono rnccoil, per
il sermnano una trentin:1 di ragazzi, mentre I o raga7.zc
h.Jrono riccqJte come asp1rnnr1 :olio stato rclig1oso. 11
popolo offerse 1.500.000 lire per la co,rruzionc <lei se-
minario. Furono distribuiti 2000 catechismi, circa
20.000 meJai,lie, molti crocifissi e 460 corone del Ro-
sario. fatte dut seminaristi. Due parrocchie sono dei
Redentoristi americani e due dei Francescani tedeschi,
Quanto più viaggio per la rnia D1ot·es1, rnnro più vedo
la necessità d, sacerdoti e di un grnnde seminario. Il
popolo è in completo abbandono. Quasi 1utt1 quelli che
s , confcss,irono e eomun1carono lo fecero per la prima
~ 55

2.7 Page 17

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vnlrn Non sanno neppure pregare Orn il :\\lntn Grosso. Gunlberto Guevara, Arc,vcscovo di Limn e Primilte
che h.1 fert1li~sime tcire, è meta d1 una coi renre 1mm1- d~ Peri,, d, l\\lons. Lu1J.(1 Acc:ngli, incaricnm di uff.111
111.1toria dagli .ilm St.lli dd Br:isile. Più d, ,o.ooo per- Jcll,1 Santa S-,de, dì due Ecc.mi Arcivescovi e di due
'""e entrano annu,,lmentc.• nella ru,a D,oce,;1 Tullo Ecc. mi \\'c,covi, di van membri del Capitolo metrnpo-
qm•stn popolo ~ abhJndonato rclig,osamenu; Conclu- li1.mo, Su11er1ori e Sur.,ruHe d1 tutte le Conl{rcJ.(,VlllOÌ
1<1ne· ho deciso d'ini.:rnnd,re il seminario e ho fn11n relil,(10,c re..idenu a Lm1,1 Erano pure prc<ienti il rnp-
11111" un progetto per 300 sc,nmarist,, del 4unle due fnb- rrcsenlanre del Ministro del Culto l' numerosa rapptP•
hr1ca11 sono già cosi rui11 e possono contener<: 150 scm1-
n.1ris11. Per ora ne abbinmo 50, che qucRt'anno eleve-
remo u 150 Nessun ,cminario minore Jd Bra,,ilc ha
senl.JnZII del Corpo Diplomatic:o.
Il coro di 200 voci, compo~ro da alunni dc, O(>Sll t
collegi di Lima e M:1J.(d11lcm1 <lei Mar, er» 11cl'Omr1,1-
p1i1 di 200 all,ev,: il nostro sarà qumdì un ~emmario 1lnatn d,1ll'Orchestrn ~infonteJ Nnz,onall'
rnnnumentale, 11 riil i!n,nd., del Bntsile \\tlìnchè ~la-
l,'111.mo :-.rons. Oott Lu1111 Luumn tt"~è un lcl'\\•1do
,,,, Aus,lintrice e Don llo<.co c , assistano ndl.t realizz.t- do11io dcli,, Congrega,.ion,• :-.ale"'mnn e dell'opera .-·olra
?inne dei nostri 01,101 duedo a tutri muhe prei!hterc • m <tUl"<ll primi sessant',mni d1 illtl\\·ità, mettcndu sn
rilie\\'O l'dlit'<lce ,1pportn
dei Snlesi.1ni .,11,1 ~olu
71onc J el prohlcm11 1ml1-
gcnist,1, il lom merito
nelln fonna1.10ne d, S,,.
e ,-rdo11. e facendo una
,l("<·urara analisi d.-1 l;1-
\\"MO apostolico dt•• Ire
V,-scov1 Salesrnnt, \\lon-
siRrtOr Orrnvio 011i1. 1\\r-
11Na, Mons Fortun.rtn
Chirich1J.(nn e Mllnsi•
vnor \\'iuono A lvnre,
"lel pomcrtJ.(l{Ìn J ,·I
i!•Omo 29 s, ~olenniuh
la fausta ricnrrCn7,i ,·on
un'imponente manilellla•
w,nr nel corulc del l ul-
lc,gio Snlesrnno, cui m-
1avcnnc, 111111 p1·cst•nz;1
I-• benedizione dcli• 1>rlmu ptelrn della cc Facolùi O . Bosco» dJ Camp<> (;rande (Malo Gro"""''
Mons Cami,eln mc:nlr., parl:l
d , ult1 diL(tlll:m d,· 11.l
Cicnirchie Ecclc~ias111·,,
e S1,11alc. una folt.i rap-
Benedizione della prima pietra della " Facoltà r>resentanza d, tutu s r.1m1 della famjglia salesiuna
Don Bosco " di Campo Grande (Brasile-Malo
S . E. il l\\lini,tro delln l'uhhlic.1 Istruzione onori,
Grosso). - Alla prest:nz.i d, S. E :\\lon<. A111orno tldh ,ua presen,:a i i:imndios1 rc«tei:tl!tnmenli cd ehlw
C',,mrelo c di tu11c le \\111ort1il c,vih, rchg1osc " 1111lium parole di profonda amm1rn1.ium· per l'opero d1c , :-.a-
di,lla cittil, esscr,do Jlll<h ,n, della cerimonia l'Ecc.mo lesiuni e le Figlie d1 M,,rsll ,\\usilintrice svolgono 1w1
Dr. F,•rnando Corrcn Ju Cnqrn, Govcrn,nnrc ,kllll St,llo, l'educnrn>ne della giovcn1(1 peruvumn, e per gli • incal-
r la sua Ecc.mo Consone. fu solcnncmcnlc, hene<lcm1
l,1 prima p1e1r,1 llcll.1 FAcolù J, r-ilnsofu, Lc,tterc c
Scienze che s.110\\ tnlttnl.tta a l).,n Bosco S.1rn qu~sro il
pruno Istituto d, s111di iupcnori che ani, lo :-:iwm di
1\\1 l!O GTosso. nsolvendH ,1 problema d, 1nnrn vm,·entu
,u~ircua n usc1rc- d.1lln St.llo pe, a, ere umi fnrm,1,ione
colnb1l1 fruni che tale oper;1 rroduce. Per "IUC~lo di-
chiarò chi: li\\ ricorrenza che 111 ~t:wa commemor.sndo n-
\\'CStiva i camlten d'un an·entmen10 na:tionnle
Quello però che destò piì1 unun,mztone e ~nrpre~a ,n
tutn i con,·enu11 fu la lc:uur;1 d, un Decreto i\\11111: Il"•
ri,1le, col quale in om11g11111 ., S Cic>\\'anni 11nsrn nd
e un titolo. La p1unt,1 d, linee moderne, sohru: ed ele- sessan1e111mo anniversario ddl'Opc,a sua nel l'c, ,,, ,.
1111nt, è dl'll'ex allievo 'l:1!csi.ino Or. Attilio Fac:tlo. L'edi- ~ecunJ,i 1111 ,•asto disegno clw du lrl' anni S. L. il M111i-
hl·,o sorgerò ndl.1 piìs mm•m1,mtnw arterm Ji C,,mpo s1ro tlellu I'. I. sto attuJn<lo nd l,1 llcpuhhl rca, s1 J,•ut'•
Grande e misurcr:1 1o 1 m d, Iunl!he-a..1 e 17 d1 l.irl,(hCz7.a,
,1hu: , 6 m. di vcrnml., c-he accomp;11,1m, ~!l'interno I.i
cosuuzu>ne di trt· pìJnc
tav,1 • ,li t'IC\\',1re ali.i eutel!Ort,1 di Grande Lnì1/1 S"'
la,ucu "S. Gio\\'an.111 Bo,co" I.i Scuola ,\\Jrricnl,1 e
d'.-\\rti e ::\\l1:~11cri di Punu, ,·he ra1111rurper:i i se11ut'nti
ls111u1i, 1u111 mt11olau ,, S,1n G,o,·ann, Bosco Sn1ula
Norm,,le llumll', lstr!uto Nnzmnnle lndustrinll'; 1-ti-
Commemorazione del sessantesimo anniver- tuto Nai.mnnlt, Aqricolo; Scuoi.i JJrcvoc11z1onale
sario dell'arrivo dei Sale<,iani nel Perù. - I,e ce-
Il \\1inistcro Cl)ns,dcru la Scuoi~ di Puno come 11
lebrnzroni ori;:an11,z;11,· ,, L,m, per commcmnr,11e il mos.~1mo esponente dei suo, slor~, per la educazioni!
~, ,,.m1csimo Jell'nrrivn dei S.1lcsi.rni e dt·llc Fsghc di degli Indi chc formano una ma10(1oranza nello popo-
J\\l.111a Ausiliatrice nel l'erù ehbcro un es1m Mraordm,110 , l.1zione dd paese.
Il 28 settemhrt- nella cl,ie~a Ji :\\lana ·\\usiliatri.-e Js
Anche le due Camere de, !:iena1ori e dea Depu1,1ti
L,ma canti> un solrnnt.: Te Deum di rin11ro;t1,11nt:010 resero ufneialmentc omaggio nl la,oro svolio d,1lla So-
ron la partecipazione d1 S Em il Cardurnl Gio\\"anm cie1i1 S.,lcsinnn in questi ~t!>l~ant'anm nel Perù.
56

2.8 Page 18

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LIMA (Perù) • Cornmcmo111tlone del 60" dell'llrrivo dei Salesi.lnl.
l....e Aucorità: 31 ~cnrro rt f\\1. ini~tro dell'Educnzlone è la SiJe:nora
L'Op era Salesiana i n Aus lria. - l\\unnstanlt' 1,· CorJobJ (ArJ{ent1m11. Il numero e In qualitù dc, ( on
.:ondmoni sfavorevoli del dopoguerra, l'opcrn di S G1u- J..'TC~~••tl, lu ~olcnmtà Ùtllli alt, rcli1:1osi e accackm11.·1,
, .mni Bosco in Auslna ,a svolgendosi e amrlr:1ndos1. l'amb,cntc di ,men~ salesiun11à, l'importanza e prnlt•
Gn1z1c all'aiuto dei no~ln buom cooperatori, tii poterono Cli.i delk dehbcra;'.Ìnni prt~e cc,nkrmarono nei CunJ,!r,,-
...
in 11rnn pane npnr,1rc le ,·a•e e le chiese, d1c a\\'l:\\'ono s1su lu u,n\\',nzione <'he lo spi,ito d, Don Bosco e J,1
subito grn\\'i danni per 1;;1u-.· hclliche Gh is111uti che ci sua pr.111,.1 auunzione ndlc f,,mi11l1<· e ndla <ocic1:1
furono restitwu ri1!1.1>111t,mo di fanciulli e di giovani. co~t11uisu,no uno ùe, meni più diica,·i per la pcnctru-
Si potè 3nLhe ncquist,111° unu ,·nsa a Oberthalhc•im p~r z,onc dello spirito cristiano ndlc mu,~e popolun. Pnrtc-
al nov,zmto e apnre due ospizi per arti11iuni npprendi,1i npì, al (.'ongrrssu onche il Sal,·s111nn SnC' Roh,•rto l'nrdo
uno a \\1/u:n 111 e l'.1hrn n lllmknz nel Vor:11lhcrlJ, cn• ì\\lurna, ddl'hpcttoria Culumbi1111.1, Pres1<l1•11t,• ddl.,
1«11nh1 corrispondonn ,1 un gra,c bisogno dcllu 11in- <..onkdcr.uictnl" ln1erame11<.rn;1 ,h 1:cluca,inm• Cu1-
,·cntù opcrn1a, 0111mlì lantu m~1diata. Confidando nella to'1cn
l'rn, "idenza e nella pmt.:ziunc ddla \\'crdnc .-\\u,iliairiu·,
~• ,pera d1 poter presto m111are i IA\\'C>ri d1 c:o,truzmnc
d1 una grande chic1,n 1lt-dm11" J S. G1m:11111i lln,r11
In onore del B. Pio X (La Paz - Bolivia). Il
S,mmuno l\\mrulc d1 llolna, J,r.·110 da, ,.;alesaani cl,c
prepurn al S;1ct1ùnz1<> gli ulunn, p1m1.111<nti dulia m,,L'·
Un trionfo dell'Opera di Don Bosco fu dehn110 g101 parte dl'llc Diocesi ddlu Nni1onc, ha ,oluto asso,
,I c,,n11n-,;so lspcttnriulc ,ki Coopernron Sult·•i.111i d, ci,1rsi ;11lc n•khrnzinn1 mn11di11li in ,mnr,· di P111 '\\, n,n
S. Em, Il Card. Ciovanru Gu.albt<r&o tiuevara, Arcivt:M:O\\'O di LunJ e Prin1.;u1: ùd J't.lr-U,
Intona II T• l),11111 di rlngr.ulnn,<nto n Dio per i 60 anni di lavoro salesi:ino nel l'~ru.
~ 57

2.9 Page 19

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una Nerie di solenni ntti cnrnrnernomt1v1 ne, 1,1iorni 11
L 12 <>ttobn, u. s., con h l'Mt,·cipazionc Jell'Ecc.mo Nun-
1.m Apostolico :\\lon•. ~crg10 Pi1ITtedoh, e dell'Arc,n,-
SCO\\'o d, La Paz, :'>lon~ Abd Antezana. La stJmra na-
zionale ebbe elo!!Ì per lo svohcimemo delle celebrazioni
e ,.opratturto per la rerfctt:i esecuzione dcllu SrT,ola
Cantorrim del Seminario, ddinita una delle rni1,:liori
d1•lh1 nulivia.
lnauguraz.ione di una Casa Salesiana sospirata
da anni. ~- E. Mon~ C.1m1ll0 Le Blanc, Vesco\\'o
Uathurst, lo scorso ottobre benediceva 11 nuovo Colle-
!!ÌO Dnn llo,;co a Ri,·il:re-Jacquet (Canadà). Al 1em1in,·
della inaul(uraz1one tenne un discorso nel quall' mani-
restò tutta la sua ammirn7ione per l'Opera di Don Bo-
sco e t\\\\'clò la sua seJ(reta nsp1raz1one d1 nusc,re ad
~,•ere i S"lcsinni in tutti i ceneri della sua Diocesi
©al
NOSTRO MONDO
DALLA TERRA Di GESÙ
quattro anni, solo la c.irità nesce talora a dt.-st.tre
su quei nsini sciupati t·d intristiti. E quanti fan-
Accorato appello.
ciulli, da quattro anni, non sorridono più I Pn\\'Crc
cn:ature <l1 Dio!
Sono circa 4u,mro anni da ..:he è scopp:ata la
D1 qul'gli 800.000 rifugiati, sono 50.000 i Cri-
qunr.i tra .\\rah1 L·d Ehn:i. Nonostante l'armist1- stiani dl'lla Terra di Cesti d1e 11nplora110 per 1
:1.i11 ,. tutti gli sforzi ,kll'ONU, la pal'e 11011 é an- loro lìgliuoli, tanto t:ari al Figlio di Dm, il soc-
rnra t·•mchiusa. ln1;111w gli 800.000 rrl11~1ati ri- rnrso dei generosi Coopcrntori e delle buone
masti fcnza tc.:ttn, M·nza sostanzt', pri, i Ji nttto Cooperatrici Salesiane.
H·<lnno giun~crc il quarto Ìn\\'crnn, che li sor-
Chi, in nome di Don Aos('o, Padre sopr.ittuttn
pn:mk ancora :-otto k miscrl· tende, mc anno dei foncn,lli po\\'eri e abhJnd11na11, rnrr:1 stend1·r,·
fll'l .111110 ,c,:gono Jt'cimati Jalla morte, tra le loro la mano pietosa : Prcs.~o la Culla d.t Betlemme
.J
<ollcn:nze <lei freddo, d1 Ila Lme e Jdk malattie. 1 pre<l1letti <li Gesù Redentore 1mplon:rann(1 dal
(.'lu pensa a questi disgraziall 1 l,ln fcrrnrc abh;1- Di,·ino Bambino le più preziose e soavi grazit• dl'I
sta11za intenso di umanità e <li carità r'i.• stato nei l'ido per chi avrà saputo far rivivere sui loro
primi tempi. da ,arit· parli; molli fumno c.:osi ,·olti t·mat.i,ui la gioia <li un ~orriso.
1eahncnlt. sah·at1. :\\la ora anchc 4udla fiamma
l'i ,'. illanJ;uiJita e 111nlte sm1;cnti di soccon-o ,i
:-<mo estinte. Di pii1,•un.1 ostmata :-10:1tà, rh1· <lura
t>icemhrr ll)5l,
D. s.,:-TE GA!tfl 11
/,f>r//nrr
1.onostantt: la stagione inoltrata, i: n,nuta ,id ac-
lll'Sl'l n• 1 disagi I la mi,l·ria, e a farci inll:ndcH'
1wrchè proprio qui (;esù abbia promesso ti Para-
DAI. RIUSJl,H (,\\J•.J'J'O GROSSO)
diso a chi dà un h1lch1cr J'ac:qun da bere, ml·ntrc
Tra i feroci Chavantes.
I nostri lettori
bisogna c:omper.1rc, e a caro prcz7.o, anche l'acqua ricorderanno che il no,cmbre 1934 nella re-
<la la,arsi, se pur sì riesce a trovarla.
gione llll.-splorata comprt'sa tm il Rio das Mortc:s
,\\ noi premono sopr.ittutto I fanc1ul11. ,\\ll'Or- e 11 Rio Colucne, 1 due eroici M1ss1onari Salesiani
fanotrof-.o di Hetlcmmc.: abbiamo moltiplicato lo Don Pietro Saciloui e Don Gio\\'anni Fuchi;,
~p,1zio nei dormitori, nei laboratori, nelle aule dopo un ann() e mcz1.0 di ;1rùitissime in<.'Ursioni
,c•,lasùche, e specialm,·nte nei refettori. Tutto è apo~tollclw per prendere contatto con i terribili
stato riempito di fanciulli. l\\la quanu ancora pro- Indi lhavantc~, ancora pagani, finalmente li rag-
ll'ndono le sc-amc bmn·1a \\'crso Don Bos1:o, s11p- grnngevano, ma cadevano barbaramente trucidati
p!ic:m<lo aiuto. f com, aiutarli st·nza mt zzi :onffi- dagli i;tcssi. Da quel giorno i vari tentativi per
,·ienti? Occorre ricowrarli, risanarli, nutrirli, \\'e- aV\\icin,m: i feroci Clta\\Jntcs non approdaron,, a
i;cirl1, Ì:itruirli, risc:1lùarli calore <lella t-arità e nulla. Ont però il \\'cterano dei J\\lissionan <lei :\\lJto
illuminarli alla lun• della fede
Grosso, Don Antonio Colbacchini, scrive <la
Pochi giorni or ~onn mi trovavo alla nostra casa Xavantina: • Ho il piacere d, poter comunicare
di Crcmi~1n, succursale di Betlemme. Due fan- che il mese scorso feci un'l.-scursione lungo il
c:1ulh, !'calz1, sporchi, ricoperti di cenci a brnn- Rio das Mortcs, sccn<lcnùolo fino al luogo che fu
dclh, s1 avviCIJlano timidi alla porta, e con voce la residenza dei nostri due Missionari uccisi d:11
sottile e piangente chiedono qualcosa da mangiare. selvaggi. Sono circa 200 km. <la questa :X,mintina.
11 portinaio <là loro un bel pezzo di panl.' cia- Il luogo ov'era l'ab1tawme dei Salesiani è ri-
scuno. Ringra7ianu, più dw con le parole, col tornato c-0mpletamentc schag~rio: la foresta ha co-
;;.ornsn, uno di 4uei sorrisi mrissimi che, <la perto e <listrullo lutto. In questi ultimi mesi si sta-

2.10 Page 20

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hilirono v1cmo alcune famiglìe di cornggiosi
sertanejos per occupare quelle terre ancor vergini,
:1ffrontando il pericolo dei selvaggi. Essi mi ac-
colsero con cordialità e rnì diedero una notizia
che ci fa aprire il cuore alla speranza che sia suo-
nata l'ora della rellenzione di quei poveri lndi.
Mi dissero che i Chavantes mostrano buone e
amichevoli disposizioni, facendo loro frequenti
visite con le loro famiglie. Anzì nello scorso agosto
passarono là vari giorni con donne e bambini e
fecero presso la casa di un nostro ottimo amico,
il sig. Ladislau, la loro aldca provvisoria. Andai a
vederla e contai 50 piccole capanne, come essi
costumano fare quando sono in viaggio, una per
famiglia. Esplorai bene i luoghi, presi tutte le
informazioni e mi convinsi che il posto scelto dai
nostri due l\\1artirì fu ispirato loro dalla Prowi-
denza perchè ha tutti i requisiti topogrnfio per
una nostra nuova residenza. È un campo m..gm-
fico di azione missionaria a cui il Signore c1
chìama per continuare l'opera cominciata dai duv
nostri ConfratclJi e stroncata ma consacrata dal
loro sacrificio cruento. Sono passati I 5 anni e,
~ome sempre, il sangue dei Martiri sarà seme <li
cristiani e dove regna satana, regnerà Gesù Cristo.
La nostra pn:sero,;1 sarà pure preziosa per k fa-
miglie dei civilizzati sertanejos, che vivono com-
pletamt:nte isolati e lontani da ogni conforto della
religione e della civiltà.
D'accordo col Sig. Ispettore, ritorncrè> ai primi
di dìèembrc per incominciare la :Missione nel
grande, storico e solenne giorno dell'Immacolata».
E noi lo accompagniamo con le nostre fer\\'ide
preghiere e gli auguriamo che si avveri il miste-
rioso presagio che si legge nel sogno che San Gio-
vanni Bosco fece in S. Benigno Canavese nel
1883, la nottt: precedente la festa di S. Rosa da
Lima, sull'evangelizzazione dell'America meridio-
nale. Gli era di guida in quel naggio ideale il
figlio del Conte Fiorito Colle di Tolone, morto
poco prima, che ad una sosta del treno gli offri
una cesta di fichi acerbi.
- È impossibile mangiare di questi ficlu, -
osservo Don Bosco - sono ancora verdi.
- 8i fa cosi, - rispose il giovane. E li im-
merse successivamente in una tazza di sangue ,.
in un'altra di acqua: - Col sudore e col sangue,
- soggiunse - 1 selvaggi torneranno ad essere
attaccati alla pianta e ad t:ssen: gradevoli al Pa-
drone della vigna
DALL'INDIA (ASSAJJ)
Riportiamo alcuni tratti di una interessante re-
lazione di S. E. Mom;_ Ferrando, Vescovo di
Shillong.
Il primo Sacerdote Salesiano Nepalese.
Nel mese ùi novembre fu ordinalo il primo Sa-
cerdote Salesia-
no di naziona-
lità nepalese.
Don Daniel. Il
Nepal e uno
stato indipen-
Jente alle fron-
tiere dcli'India
sull'Himalaia.
e li monte Everest nel l\\epa.l. La maggior parte
della popolazione è di razz.1 Gurka. l' sono rino-
mati come valorosi soldati. Don Danicl senti par-
lare di Don Bosco qu.ando era studente nella
bella città di Darjeeling cd c.ntrò nelJa nostra
Congregazione lavornndo con successo nella scuola
<li Tezpur. Speriamo che ora possa esercitare il
ministero fra le migliaia di Kepalcsi che sono
emigrati in Assam e che sono addetti all'agri-
coltura, spl',ic all'allevamento dei bovini. In
Shillong larnrò in un nraturio festwo di rngazz
Gurko. Era un oratono domenicale in mezzo a
un prato. eppure quei ra~azzini gli erano molto
affezionati e assidui.
lu Tczpur ebhi la consolazione di rice,·ere la
professione <l1 due suon: diocesane della trihL1
degli Ouraon. C.ommovenk Ycderc con (jUale cn-
tugiasmo queste raganc abbraccino la vìta reli-
giosa per consacrarsi totalmente all'edncaz1ont
della gioventù e: all'evangelizzazione dd loro po-
polo. Sono già una trentina e alcune cli esse varmo
in visita ai viJl~ggi a insegnare il c,1tcc:hismo alk
donne e ai bambini.
11 ~orno 8 dicembre a :.,J111lung vi fu l'orùma-
zione Sacerdotale di un altro gio,·anc indiano.
Apostolato laico in Missione_ - AI Congresso
dell'apostolato laico tenuto a Roma noi non po-
temmo mandare il nostro rappresentante. i\\Ia
consci dcll'importanw di formare dei missionari
tra i laici, abbiamo lanciato la campagna tra i
cattolici invitandoli a di\\·entare apostoli tra i loro
fratelli. Vi sono già uomini e do1me che hanno
condotto a Gesù decine di pagani e persino vil-
1.cggi interi. l ln nostro bra\\'!1 gioYanc recente-
mente laureato all'tTniversità d1 Gauhati, col suo
apostolato preparo per il lhm·simo altri tre gio-
vani studenti di fami~lia ricca. R1ceycncro il
hattl·simo nel giorno ddl'Imrnucolata. Con questo
intendimento nella parrocchia di ~- Giustppe in
Shillong, D. \\ endrarne tenne il Congresso dl'lla
giovane cattolica. Più <li 200 giornm \\'i parteci-
parono e alcune di loro parlarono su!!li argomenti
59

3 Pages 21-30

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3.1 Page 21

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SIIILLONG (AsUm) • S. E. Mons. FerrJn'1o dopo l"Ordlnazione del primo Sacerdote Salesiano Nepalese.
vnali moderni convincendo le altre a far sentire
la loro inAuenza cristiana nella società pagana.
Missionari motorizzati. Un'altra no\\'it~
nella nostra Missione è il pri,·ilegio che abbiamo
ottenuto dalla S. Sede di celebrare la S. Messa
la sera della domenica in posti lontani, d,n·e al
mattino il Sacerdote non può andare. Questa in-
nornzione fu accolta con gratitudine dai nostri
cristiani. J\\la significa"a nuc>rn lavoro per i Mis-
sionari, che Ja veri soldati di Gesù Cristo diven-
tano motoriuati. Con una buona e forte motoc1-
detta ora s1 raggiungono moltiss11ni posti anche
in rnllina e la parola di Dio corre \\'clOct'. È un
peccato che la nostra povertà non ci consenta di
motorizzarci di più. Chi sa che cosa vuol dire
camminare ore e ore a piedi per giornate intere,
benedice il progn:s:;o che ci permette di molti-
plicare il lavoro. L'aiuta.re i missionari con questi
e mezzi di locomozione ormai una vera ncccssitit
per favorire la propagazione del Regno di Dio
in terni di J\\Tissionl'
Tripudio di cuori intorno all'Ausiliatrice.
Il 15 agosto 11. s. fu celebrata a Shillong, capi-
tale JeU'Assam, la festa dell'Assunzione con una
solenne e grandiosa processione notturna.
La magnifica statua dell'Ausiliatrit:c, alta più
di 3 metri, dono di S. E. l\\Ion.~. :\\IL Olaechea,
opera della Scuola Salesiana eh Barcellona (Spa-
gnH) fu portMa m u·ionfo per le vie della città
60 ~
su <li un·autcmohilc elegantemente addobbata.
L 'Lnten·tmo della popolazione fu straordinario:
si calcola che la processione fosse lunga quasi w1
chilometro e che vi partecipa55ero ·3000 persone.
La processione presentava una scena veramente
suggestiva ed indt::scrivibilc; una scia <li fiaccole
e torce a \\·cnto si snodava serpeggiante fra le
pinete e i quartieri della città, il suono della
banda strumentale, nel silenzio della sera, interca-
lato dai cori e dalle preghiere e canti devoti in
lingua Khassi dei di, crsi gruppi intervenuti, rese
lo spettacolo indimenticabile!
Alta in una fantasmagoria ùi luci e di colori si
elevava la dignitosa statua di Maria Ausiliatrice
attorniata da uno stuolo di «angioletti,>: i pic-
coli bimb, Khassi hiancovestiti e alati, e scor-
tata da un drappello <li giovanotti a cavallo nel
loro pittoresco costume nazionale. Tale avveni-
mcnto valse più di una predica per le centinaia
e centinaia di Indù e di K.hassi che facevano ala
e che ammiravano rispettosi e trasognati il gran-
dioso omaggio alla Madre Celeste. Non pochi
al passag~io dell'effigie della i\\ladonn::i, come av-
Yinti da devota maestà, rompevano in esclama-
zumi e alzavano le mani giunte alla fronte vo-
lendo manifestare il loro espressivo saluto in-
diano. Furono viste delle madri pagane alzare i
Iuro pargoletti verso I'Ausiliatm;e.
Dopo t:irca due ore di sfilata la processione
sostò di fronte alla Cattedrale, illuminata da
migliaia di luci, che gettavano il loro riverbero

3.2 Page 22

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sulle circostanti collinette e sul cielo dintorro,
mentre gli altoparlanti <liffonùevano l'eco dcll,1
preghiera per l'India (nella giornata si commenw-
rava l'indipendenza indiana) e della Consacra-
zione al Cuore Irnmacoh1to di Maria SS., quale
supplica c spcran.za di pace per il popolo tutto.
I giornali citta<lini rilevarono con soddisfa-
zione l'ordine, il devoto raccoglimento e la reli-
giosa suggestività della processione dei cristiam
cattolici. Nel cuore di molti pagani rimase il
desiderio di riveùcrc la bclla statua della «(;ran
Madre del Ciclo>), c nei giorni seguenti chiesero
p1t1 ,·olte di poterla visitare nella Cattedrale, dove
è stata colloc,Ha.
DAL Gl.4PPONE
To k yo-Meg u ro. Un Oratorio festivo
eccezionale. - Riportiamo da una lettera di
D. Antonio Coluss1: <• ••• Due anni fa venni a la-
vorare ìn questo magnifico Oratorio di Meguro
che è il più fiorentl' c fruttuoso oratorio cattolico
<li tutto il Ciapp<>n<:. Più di 2000 sono gli is1:ritti;
più di 1350 frequentano ogni <lomenica. Sono in
gran parte pagani, solo una minoranza è cristiana.
Siamo solo tre sacer<loti, del tutto insufficienti
al lavoro. L'Oratorio si S\\'olge così: verso l'una
dopo pranzo incominciano a venire i ragazzi e
fino alle 2,30 giocano nel vastissirPo cortile. 1\\lle
<l1.11: e mezzo i più piccoli si radunano nell'aula
magna, che contiene pit1 cli millt- m,1rmo1:chi, per
il catechismo; i più ah, si rJccolgono in aule di-
verse per ricevere istruzioni catechistiche adatte.
Ogni domenica ai piccoli si s1 olgc tiucsto pro-
gramma: 1° insegnamento di 1:anti sacri; 2" istrn-
zione catechistica con proiezioni luminose; fìlms
,struttive e comiche.
>) Ci sono poi varie associazioni di giovanotti,
ljuasi tutti cattolici. un centinaio, suddivisi in
vari cluh (hasrhall e/uh; te1111is-hashelhall; 'l'f1lihall
club). Questi giovano!ti ci aiutano per l'assistenza
e l'istruzione catechistica <legli oratoriani. Di re-
gola i ragazzi clell'Oratorio non si battezzano, ma
si dà loro l'istrnzione religiosa e si atten<le che il
huon seme a tempo opportunt) fruttifichi. L'ora-
wrio è soprattutto un mezzo per avvicinare le
fanuglie pagane per mezzo elci figli: in questo
moclo abbiamo già a\\uto la conversionl' di parec-
chie famiglie. L'anno scorsn abbiamo aiuto
72 battesimi di adulti: in Giappone tJuesto t: un
bel numero.
» Altro efficacissimo mr.:;r.zo p1:r a1 \\ icinarc le
famiglie è l'asilo. I.u nostra l\\lissione ha uno tlt:i
pit1 belli r.: numerosi asili di Tokyo: abbiamo più
di 300 hamhini che ogni giorno frequentano h1
missiom· l' imparano a pregare t' a cantare le lod·
SHILLONG (Assam • India) - L'Auslllatrlce in un'apoteosi d'innoc~nze.

3.3 Page 23

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al Ycro Dw. Per mczw d1 questi bambini ogni
giorno avviciniamo trt:cenro famiglie pagane.
» Per il completo sviluppo ùella l\\ lission.; oc-
corn:n.:hhe la scuola elementare: ti.a tutti è voluta
e appoggiata. Le famiglie <lei bimbi tldl'asilo
hanno stima <li noi, dd nostro sistema pedagogico
e ddla nostra religione e p.;rcili vorrchhcro che
noi premlcss1mo cura dei loro fanciulli anche ùu-
rantc il periodo elementare. .\\nchc il Dcleg~to
Apostolico e il Vcscorn ci consigliano d1 aprire
una !11is.rion Sdwo{ pcr avcr contatto con i bam-
bini t: mo le loro ramiglie per altri sei anni e
cosi moltiplicare lc conversioni <ldle f.uniglie. Il
e 1 ione cli l\\leguro in Tokyo uno tra i più popolat::
C:· il posto idcale per l'oratorio e per il larnro mis-
sionario salesiano. Oltn: l'Oratorio, ogni giorno
l 'I n:çhiamo nei centri stabiliti per l'insegnamento
dd catechismo. Al presente abbiamo più Ji
1 :ìO catecumeni adulti, che ~periamo diYCntino
presto, con la gr.izia ùi Dio, tutti cristi~ni.
D. Dal Fior due volle al mesc fa delle conf1:renzc
sul cristianesimo a tutte lt: guardie (circa 250)
del nostro rione. In uno dei più grandi ospedali
di Tokyo, presso la nostra l\\lissione, studiano
calech1smo sci llotton 23 1111rsc's. Altri hei gruppi
stUlltano con D. ;\\larega t ml sottoscritto.
» Ci aiutino i nostri Cooperatori con le loro
prt·ghit·re a ~alvan· molte animc e, prima rr.i tutte,
l::i nostra»
DALLA CINA
« Nessuno ci pensi atterriti o terrorizzati».
- Scrive l'lspettore Don Carlo Braga: << Ho cer-
cato ùi vivere nascosto nelle diverse visite alle
case, ma basta che uno Jei nostri amici mi abbia
incontralo sul tramvai o sulla corriera o sulla
nave che, ovunque arrivo, mi assale una piena
ùi visitatori, di cx allievi, di conoscenze che ven-
gono e non si muovono fìnchè hanno, con tutta
tram,1uillità, detto quanto avevano in cuore per
manifestarmi la loro solidarietà. E poi in questi
ultimi tempi non passa settimana che non arrivi
qualcuno <lall'intcrno della Cina e non posso sot-
trarmi alle loro giuste richie~te Ji udiem:c, di
colloqui, ùi necessari sfoghi del cuore. Ogni
giorno constato comc furono e sono ancora vere
le affermazioni del signor Don Rerruti che cioe
sono 1'1spetton: più fortunato della Congrega-
ziom:. Lo posso sentire anche oggi che 1'1spettoria
ha perso metà delle sue case e si i; vista privata
da un buon numero dei suoi confratelli.
Kon invidio nessuno, anche oggi che siamo
nella tormenta, perchc essa ci ha ancora più
strcttamentt: uniti, ha r.i.tforzato lo spirito sale-
siano, l'amore alfa Cina, il desiderio ùi sacrificarsi
sen7A'1 misura. Nessuno di ljuelli che lasciarono
t)Uesta tena cinese, vuole rimanerne lontano e
2ppena tornerà 11 sereno, li \\edremo giungere
TOKYO • MEGURO • Una rudla1a dJ Glapponesini pronli per Il Ca1ecbismo iUusu,,to con proiezioni luminose.

3.4 Page 24

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~ cornpàlti e fidenti*, come cantava l'anuco 111110
ìn onore di Don Bosco. ~cssun disfattismo 111
mezzo a noi: s1 i,iarcl,1 alla realtà senza ve~tirla
di tragico. È una sosta nel nostro cammino, non
è una sconfitta, t una ittona mor.ik che vale
wne le nitre materiala. (.osa mirabile l ì\\lentre i
comunn,ti ci tolf,!<>no le case, .1ltrc tre sono co-
struite e: una tiuarta e stata ini1.iam. Siamo stati
gli ultimi a ccùl·rc le armi e le abbi11mo deposte
rnntro la forza hruta, il sopruso, l'ing1usti:ria pa-
lese. Tum I uinfratellì saranno cacciati e.i: Jl'in-
trrno, ma nesi.11no con ignominia, nessuno wn
disonore Sl·ttc sono ,n prig111m.., ma ponano h.
l'.tkne per amore in<lcfctt1h1k al Pap.1, per fe-
<ldtà crmca alla C'hies:1. l\\cssuno dunque c1 prnsi
atterriti o terrorizzati
Lui? ". E la storia del mariirio di S. Tarcisio
,·iene a <lare 11 colpo finale: "Ah. pott:SSi l'~serc
1:omc lui!... ··.
~ Al te1m,nc degli studi, Liscia il collegio <li
Banpong ed entra tra gli allie,·i uuc~tri nella
scuola governativa. Li: lezioni del professore d,
storia medioevale e 1110,lt:nw, infon-itc Ji errori
.-ontro 11 Papa t' la Chic;;a, stuzzil~llo rnaJ!gior-
rncntc il suo dt·S1lk·ri11 di l·1m11sterc la verità e
lLifcnùcrla: questo Ùl\\l·nta il "'uo ideale... E linal-
mcnte, gmnta la maggtnntà, Hcglic: "'J che 11 suo
passo lo privcra dcll'crnliti1 paterna, forse lo al-
lontaner:i da !lilli i sum, eppure ,uolc ricncrc
11 Battesimo l' chiamar!li 'L1r('isio perchc nutre
un segreto desiderio: testimoniare, come l'antico
l\\lartir,,. la fede col proprio san!,"lll
DAL SI.-/ I/
Ban~ -nok-K hu e k. I miracoli della g ra-
z ia. R1port1:1m11 da una lettera cli S E. ~lon-
s1gnor Carretto, Vicario ,\\postolieo, tn data 15 di-
cembn: u. s.:
Oggi Tarcisio Ciornphan, giO\\ anotto di z1
anno, ha ric1.:rnto il 13.itwsimo ccl t: felice. Egli
~tesso ha scritto la stona ùdla sua com ersionc in
1111 quaderno d, una '1nquanuna d, pagine:, d,c io
riasi;um,, in poche parole Figlio ùi a11ac1..-atis~i111i
huclùi!iti (il p.:drl, cx gmcmatorc d, c1rcon<l. rio,
t: attualmente 11 far toll1111 dclht pagoda dl'I pa, ~e),
viene man<la.to nel noi.tre collegio di Banp,mg
all'età di 9 anni per I i;orsi l'ccon<lan. Imp.mi
tutto quello che l'insegnano gli Europei gli
coman<la 11 padre -- ma odia la loro religione pl·r-
d1è m sci hudd1sta ". E la zia: ·• ( ,u,11 a te se
merti piede nella d1icsa dei cni;rnu11, pcrcho: sotto
I.i porta essi sotterrano liii hudda per calpestarlo ".
Il ragazzo, cl,Kile :igl'ìn~cgnanwnti, r~~;;c, tre
anni ùi odio: non poteva pass,1re davanti ,1lla
i:h1csa scmr,a spuwrc in ~cgno di ùisprezzo. '\\'on
~olo non accetta\\'a d, frcqul·ntan: la scuol:1 d1
catl·rhismo, ma distoglieva i cnmpagm hu<ld1~t1
<lai farlo. Finalmente riusd a farsi wghcrc ,lai
collegio che gli era diventato insrpportabilc. j\\la
ùopo un anno assen;,,a l' di <luni c~pcnenza, egli
confessa di csserl· :.tatu cnstreuo dalle c1rcostan1.e
1.: <lai nmorso a ntornar1.:. All'odio succede ora la
curiosità: incomincia a farsi chmro nella sua anima.
i\\la ai suoi occhi si fa pur sempre piu minaccu,sa
la fìgura <lei pa<lre è ùc1 parenti che hanno saputo
che il figlm va a ~cuoia cli catechismo. " Eppure
Dm esiste, e se tsiste come posso non curarmi d1
D Il lD\\GO lfl:'U;.I
La popolaz1onc tk-1 \\'ic,1riato 1\\postolico Ji
~akania, affid:lto a, :-ak-~1.1ni, contim1.1 a rict·Ycre
1111a C\\':tngclizzazinnc 111t•1oùic;1 e: acrurata. Ogni
;1nno cirra 700 catecumeni, dopo essere stati de-
l11t;1ml·ntc: istruiti, entnno I far p.1r1,· della tomu-
llltà cristiana. f);i un,1 n•çenll' statist1c.:a si ha che
,u ÙJ una popul,1zione J1 +1 500 ab., q:;1 :\\ sono
cattolici, r;s;!':ìn c.:atc1:11mt:11i. mentre I battc.•1mi
..111min1strati agli aùulti nd l'orso ùi quest'anno
as..;ommJno a .p J. Comi· r s11lt.1 ù.illa statist,c;
nrca un tcrv, della populaz1onc: e hattezzata c.
sah·o rare ccreiioni, mostra buona volontà di
, !\\'ere <ristian.1mcntc
~opr,111utto pl·rù i ti~l1 di Don Bosrn sono ri-
<.:l·rt:ati per le scuole professionali l' agrieul<-. Il
( ;o\\·erno h,1 loro offerto <l1n-rs< scuoll' proli>sm-
n;ili gm 1•rnati, L', li n Si:rvi.,,io PrnYinc1.ilt- della
agrieoltur:1 ,, ha fatto tali pressioni pcrchc si ac-
<.:ctt,1,sc ;1 La 1-. 111hu un" Sn1ola Professionale e
Agricoh1 per ~!'111d1gc111, che il \\ ' 1cano \\postolico
ha dovuto acu·tt;m:. ( nsi i fi~h di Don Bn~co
rl·nù<mo .,Ila C:hics.i un grallllt: sen 1z10: quello
d1 risrinndcrc con I l:1tt1 ai numerosi nl·m1c1 1il-llc
,\\ltss,oni eh~ .•tkrmano ,1u<lan·mcntl d,e I l\\lts-
s1nnan sono incapaci d1 a.,s;curarl l'msci::n;, -
mento prnfcssionalc. clw per conseguenza <lcl'e
,ll\\entarl laico I~ cosa commlantc n-lkrc la "lln-
patia che nrconda 11 nom<: d1 Don Bosco m 4ucllc
terre e :,,e I su01 hgli nuscirannn come si spera
a far prospcrarl le scunk prnfcssion:ih anc.hc a
1·,rntagg111 tki religiosi in<ligcni di altri \\'icariati,
1111 granJc pussc, !lari! staio fatto per lo stahili-
m~nto cklla Chiesi nd Con~o.
({}o,.ci /calet,,e ..., f:, ,1a111p,, "" ,,,,,, 1,n,/',mm f•n Kit
ulbrt·t S:1/nr,1111 d'lt11lia.
li penr11/ìm "'"' /111 q11nt11 di 11h/ir,11amrnr,,. ,,;,,·, n11111d11 mdi eY ,r/(ì,-1;
du mm, ml.l(tnrnut, r,m /11 l<'uer,, ,J,e r,J,1<r ,, l'mnntt, lor 1/r S 111 ·tn p11,,. ,, ,-/,r /., ridu«f. dirl'ltum,·11tr 111/,1
R."l,1:10ne (viJ Cottolcntto. J2 ... •rnRr"'n 0fl1 1m•111,1do un,1 moJett,1 offerta CtJme ro11rors" ,,Ile spcs, (/1 ;liu111u1.

3.5 Page 25

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" Rbbiate fede Maria. Husiliatrice,,,
1f 1f
1f 1f
« Solo Lei lo può salvare».
"\\J.1na ,\\ustliatricc ha steso
il suo manto sulla parrocchia
ss1lcsiuna d1 Taranto Vecd1ia.
Special111t:ntc dop" la Pere~rr-
natio Dr,nwstu:u e l'inc<Honu-
;,;1onf.' dcll'artisticn qutua, il
ropoh I c;i è abitualo u ricorn~rc
a I.ci n..-lle sut' difficol1:ì e tri-
bolazioni, ottcncnùorw l{ntz1e e
fuyori.
Il ,0 settembre u. s. Quarto
Nicola di l\\,Iano, di circa anni
<lue, rnentre ~1oco,H·;1 con nlcun1 suu1 co,•tanc1 1n casa
di amici, elu<len<lo ouni viuilamm. nbhanùuna,ll il
L!IOCO per recars i :il l"""o inferiore da, nonni. t\\ello
~cenden.! la scala, Hlrncciolav~ e precipltaYa Ilei \\'UOIO
Jall'altezza di quattro metri. L'insolito rumore faceva
accorrere i familiari che raccolsero un corpo quasi es:1-
n iml' Accorse il medico d1 fom11;:lia, il quale co!lsigliò
l'immedinto ricovero all'ospedule e ,·e lo trnsportl,
culi ste.sso cnn la sua automobile. I saoit.~n dichiara-
rono il caso c.l i~perato e inutile ouoi tentativo per venir-
1.:li 1n aiuto. Il hnmhmo, affetto d<1 commozione cere-
hrnle, ern in fin ùi vita La mmnm~, vedendo svanire
nt!ni spcr:inza nei n1C'zz1 umani, st rivolse con tutta I 1
forza <ldla sua fede alla l\\fadonna.
StJ!o f.ei In />uri wh•ure affermarono i medici. Pcr'-
ciù il piccolo murihnnùo è ric-ondottc• a casH ,. gli
viene posto vicino il quadro di ì\\hri.1 Ausililltricc. Al-
loru il hamhinu, trn la commo%ione dc_gli asrno11 m-
com 1nc1a a dare segno <li vira.
r1 Pnrroco i.:li imp:orte la henediiione di !\\lana Ausi-
25 febbraio: 22° ann,ve,--
sar,o de ll'ern1ca morte dei Pro-
tomartiri Salesiani Mons Ver-
sigl1a e Don Caravario. Secondo
le ultime notizie le loro tombe.
che si trovavano nel la Canedr,ìle
di Sh1u-Chow. nonostante l'oc-
cupazione rossa della città. sono
r1m<1ste illese
liatncc e i;:h In npphcare sulle
kmpic la Reliquia <li Don Bo-
sco I genitori e I l'umiliru·i, che
~eguono \\:On an~ia, n1inuto per
1ninuto, og-n1 ~esto, ogn1 roovi-
mentu del piccolo Nicola con
lu ferma spcnmza di vedere da
un istante all'altro il miracolo,
,·sultano di gioia quando, in
,enitn, il medico lo dichiara
fuori di pericolo e lihero d<1
oi.;ni conscgucn7.a, Il giorno
<lopo, gro?.ic nl miracoloso m-
lerventu <lei suoi celesti Pro-
tettori, il bambmo potcn1 riprcnùere allegro " sorri-
dente i suoi gim:.hi
l\\.b la bon1,1 ma1crnn di 1\\larrn AlLsilrntrice non si
arrcstt1 qui. Il pap;ì che, come tanti a ltri, in questi anni
Ji smarrimento e di esaltazione, si era allontnnato da
Dio, ora commosso ha fatto risoluto ritorno nlla Fede.
I geniwri e i familiari tutti nell'esprimere la loro ri-
cono~cenza, h~nno la piena fiducrn che Maria Ausilia-
mcc e 11 suo apostolo Don Bosco continueranno sem-
pre a proteggere I,• loro famiglie.
In fede·
:-ÌllC. Gl•\\COMO VliN'UllTI
Pnrroco Salesiano
A·rri;srAl'O ,rntneo: lo .wllt>scrillo cer1ijico che Q,wrto
.V1rnla d, ,Uano r stnfll aJfellll da ro,r1T11ozio11e rerebmle
w .<eg11ita a caduta, />er cw, anche secondo il parere dei
,011itari del Inca/e ,,.rped11le. t•ersat'rl 111 Ji11 di ,,ira.
T11mnlfl, Via A<:<.:luvio 37.
lo fede:
F.to Dr. Lf'Ol'OI 1)0 l'IGN\\TELLI.
Maria Ausiliatrice salva miracolosamente le
sue figlie.
II 2.~ ~ettemhrc u. s. tre suore facevano in autobus,
attraven;o le AnJc, un lunt.(o e pericoloso via)!g10 per
r cc.1r,;1 :ille C:ise J , l\\lerida e di S. Cristohal (\\'enezuelal,
o,·c er:tno de~tinatc. Giunte, <lopo un giorno e mezzo
d, cummino, m prossimità <le La Vuelta del ,.Jw1ila,
,·crso le alture I\\1ucud1in, luoqn perieolosissimo per
la ripidi.-iza ddln salim e per le mnumerevoli S\\·ol te
della straJa, l'autobus urt,'i eontro la parete rocciosa;
la violenza del colpo lo rece retrocedere, ~enza che s1
potesse arrestarlo, lino 1ll'orlo d1 un precipizio pro-
fondn circa I l,o metri. La catu,trofe era ine\\'it:ihile I
I v1.1~qiatori, appcrw chlwrn l.1 scns,1z101w di ciò che li
o1ttt'nde,·a. le\\'arono alw ,I l,,rn )!n<ln d, soc,·orso: • \\fa.
ri.i Ausili;1tncel •· AvvcnUt' allorn cosa che p;in·c
mir.1colo. li Vt'a:olo si urre,111, fonn:110 nella ~un corsa
vc·rtiqnl(>Sal da poche pietre per se stesse insiqnificnnt1
~ insuttk,cnti :1 opporre il m,ccssnrio frcmo alla v1oleni.1
con 1.:. uI retrocedevo lo macchina. l.1 quale r11nasc co.s1
sospLo.sa ln modo ines.plic:,hile

3.6 Page 26

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e vedrete che cosa sono l-
,,
SAN GIOVANNI BOSCO
Dei 22 vrngi;iiatori, parecchi, Ira i quali due suore: Ci rivol!(emmu allora a :VI ,\\us iliat n{'e l'<>n la no\\'ena c•m-
sr. Maria di GesL1 e sr. Maria l.u1:;a Estc,·ez, riporta- siglinrn d" S. G. Oosco. l\\lentre k cn11d,-.iun1 del g 10Yl!Ol'
rono ferite più o meno grnvi. Sr. Antonia Zamora, in- dl\\·entavano pili prcoccup.1nri. si uni,,a <l rlni unn cnn1u-
vece. si pu/J dire che fu salvu per vero miracolo della nità dt Fiqlic di ;\\Il Ausilintrice interponendo l'tnterce~-
Madonna. I nfatti giace\\'a semi-sepolta, 11ppnrentemente sinne del :->crvn di Dio D . Hinaldi. ~ul11to le condi-
esanime, in una pozz,1 di sangue, avendo riportatO due z.ionj del rnaLno co,nin\\·iarono a ,n1J;!linr:.trc e fu res:i
L'Tavi ferite a l capo. Tutti la ritenevano ormai perdut,1. possibile una dinìcile oper.izione che, grazie ,il\\'aiuto di-
data anche l'impossihilit~ tli prc,tarlc le urg-,mti cun: ,·inu, nuscì ott1n1:11ncntc. 11 21 ft:hhraio il L!IOVanl'
del cnso per la notevole diswnza che li separava da Me- usciva dall'ospedale col h11sw inl(essato, ma con spt'-
rida e dall'Ospedale. Come fnre? Si pre,tarono ,11 feri1i rnn;,~1 <li ~uarigionc, che v<·ni va infani riscontnHa in
i soccorsi possihili, mentre d" tuui si prei;::,va, sotto la \\'1s1t<• succe.ssi\\'e, tanto che ,,cll'e~1..11e potè uiil rìrrcn-
pioggia che continu:wa imp lacahile. Fin,,lmcme I.- d,·rc il 1,ivorn.
suore di i\\'l en da, ,nfornrnte dcll'incidcnrc, dopo pa-
Con riconoscenza, aJen,ptanlo la no~trJ pro,nessa.
recchie nre giunsero cnn un:t mi-\\cchina per tru~portare ,m oc;111do .1111 orn ,u!l,1 nostra famiglia la protc;:ionc
le povere M issionarie all'Ospedale della c 1ttil.
della potcn1c Ausillilt nce.
!Viaria Ausiliatrice, invoc.,w con fede, sc>1mpl> tut 11
i viagg1ator1 d~ sicurn mor1e. Ora le tre suore sono g1i1
al lavoro e non fonnn che magnificar e la hontit e 1:1
potenzA di Maria Ausiliatrice e, con le Sorelle dc li' lspe1 - Nonostante il rifiuto del c hit-UI'go.
.,.
toria, Le sciolgono un camo di filia le riconoscenza
Suor Ct.E~IF.:S 11"1~ BONE$CIII
I ••1 inia cara nonna R,unh,.11,1 Anton1n.1 , di ,1n111 77.
tin dal "147 consrnrarn 1,, lcm111 pC'rdita de lla v,~ta del -
fspPttr1ce de/IP Fi~fie di Al. A. m Jlene::ue/a l'occhio sinistro a causa della c aterntt;t. :ii d1,-c11e ri-
l!c>rrt>rè s ul>1to a un 1nte1 vento chirurgico e cn~i s1 pntt'
s.ilv""' l'.,ccbio l\\Ta per poco tempo. Alla disrnnza di
« Secondo i m edici ei:a condannato a morire un 11nno p~rdcttc del tutto la , 1sta nll'ocd1io sinistro
d'intossicazione del sangue».
i,con lente indt'ho1in1l"nlo al dt:.;;tro che. a puco ,1 p,df..:CJ,
c:1us,1 d,;IJ,, <:<Il <.·rat t,1 soprJvvenuta, si spcn:-;c
Dcsitlt·riamo V<•ng;i p11hhlicat,1 questa J.(rnzia. Ottt'nut.i
Ed ei:l'.'0}11 t,,;i11.•ra 1 :VL, essa at.:cct1ò c..,ucsta Jisl!ra;,.:i.-l
dalla Vergine Ausih,nricc per in1erc<:s~ionc di S. C10- con n11rahilt.· nbSCl,!n;1:rione alla ,·olontà d, Drn
vanni Bo5co e di O. Rinnld1.
Il no~tro mezzadro Pie-
rino Carta~c:.{na ùi anni 2,S,
tro,·nndost n caglrnrt: rami
su una pianta. cadeva n1a-
lamente dall',ùtv.?~1 di cir<.'.ù
quattro rnetri ruru.tn~ndo
LT4:lffiC>rt lto !tUÌ gros~i rami
già tagliati. Trusportato al-
J'ospcdHle di AJessantlri,1,
11li vernv,i riscontrata offesa
,ma vertchr:1 della spm·,
dorsale e una L'nl\\'C altern-
zione delle (unzioni intesti-
nali e rena li.
Ques to fotto rendeva im-
poss1b1le e mu u lc un 1n-
1ervento chirurgico all1
colonna vertebrale, che
avrebbe dnw qualche pm-
bah,lttà d1 guan1.,rione c,
pro! mendosi pcr , ircu un
mese, faceva ormai perdere
011ni speranza: ;1 detta ùci
mcdi,·i il povero _giovnne
ern condmnato a morire di SIAM - S. E. Mons. Pietro Ca.netto con Tarcisio Ciomphan nel ~iorno del ~uo battc~imo.
intossicaz,une del sangur.
raggiunto dopo a.nnl di odio alla religione (pr1g. 63)

3.7 Page 27

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Stando cosl le cose, si i.lcci~e di ricorrere ad un ultro
intervento ch1rurg1co. ~elio stesso tempo ci rivolgemmn
rnn fii.lucia alla \\'crgim· \\usilintrice, verso l8 quale la
nonna ha sempre avuta una speci>ile divozmnc. Ini-
ziammo a tal fine fen·orose preghiere e novene.
11 chirurgo disse che si poleva tentare l'operazione,
ma che sarebbe srata dilncile per l'età avanzata.
Fatta la miez10ne nnest.etica, il medico osservò nella
paziente un'anom,nlità c;1rdiaca, per cui si rifiutò di
fare l'operazione all'occhio. Ma nonostante il rifiuto del
L hiruri:io, la paziente, fiduciosa nell'aiuto d, Maria SS.
Ausiliatrice, \\'olle essere operata Vistane la fermezza,
il chirurgo si rassegnò a operarla e, con meraviglia sua
e nosrra, tutto nu~cì felicemente
È gi,1 trnscorso circa un unno e la cara nonna c, vede
mu~nificamente ht.'nt', c:on norevole mialiornmento della
salute, si da poter allcndere alle sue faccende domesuche.
l Tn secondo mori\\'o ho per ringraziare la Ven;ine Au-
~il1a1rice, per avermi fotto superar<' felicemente una
operazione ,·on un miglioramento gencm I<' dl'lla mia
salute
Riconns,ente prego s, pubb lichino le due grn1.ic, Hu-
gurandomi che la Vergine Santa con tinui ad assistere
sempre me e tutti quelli della mia famiglia
' fflnr111ir111
D 8A\\11lARA A:-il'ONl:-1O
Salesit1110.
<• La ruota del carro beo carico d'uva passò
sulla manina del mio piccino ».
li mio Roberto di anni z il K•<>rno zz settemhre u. s.
1ormwa :1 casa sul carro d'un nos1ro vicino, <lormcndo
tranquillo.
.\\d un tratto cmlde e la ruota del carro ben canco
d'u\\'a pnssò su lla manina <lei mio piccino. Era già ii:rande
grazm che non fo,~r r,m~sto schiacciato <lai carro, ma
la Vergine Aus1liutrice e Don Bosco, ai quali avevo ~em-
pre raccomandarn il mio bimbo, fecero di più: non
permisero che la manina venisse dnnne!(giatn Infatt i
rimase solo il segno e un po' di gonfiore, che passò in
una settimana. La radiografia, tra lo s1upore dei me-
dici, non rivelò nessun i;,dizio di frattura.
Rendo pubbliche crnzie ai nostri Protettori e mando
umile offerta.
i\\,Jirabello IAlessandna 1
In (cd,..
GARAVP.LLO NABLINA in POGGIO
« Preferii cominciare una novena al mio
specialista San Giovanni Bosco ».
Da tre anni sotfnvo per ulcera ad un occhio con do-
lori fortissimi che mi davimo l'imprcss1one di una
fiamma che m1 bruciasse e m'impedivano di aprire
l'occhio alla luce
Mi recai dall'ocul1sta, che ,::1ud1cò il caso ;;rave, mi
mise m guardia sul pericolo di perdere l'occhio e mj
consigliò di fanni visitaré da uno specialista. '
Preferii allora comincmre una novena al mio ,pccia-
llstn S. Giovanni Roseo e a I\\,1a, ,a Ausilintrice. I111,11110
applica, con grnn fede una rt>liqui:1 a ll 'occhio ma lJro
protestando che 11ou J's,·1ci levata tincbè l)on Roseo
nnn nl\\1v<tss<..· 11uarìta I );1 quel nu,nH.1or110 c..-ssa1ono ,
dolon e tre g1orn1 dopo mi presentai al medico, che
con grande meraviglia mi tro,·ò perfewunente guarita.
Tutti si meravigliano nel constatare che da quel
giorno non è più comparsa alcuna traccia del male e
che nc,n trovo difficoltà alcuna ad esporre l'occhio alla
luce del sole.
Approfitto per dar lode a ìVlaria Ausiliatrice e a
Don Bosco per uver guarito mc da una pericolosa in-
fezione al piede e per a,·er sa lvato la vita a un mio
ntpotino, investito da una macchina mentre usciva
dal duomo.
La Vergine Ausiliatrice e S. Giovanni Bosco non mi
hanno mai nel(ato le grazie che ho chiesto con questa
condizione: Se sono per il hene dell'anima mia•·
Stuno quind i benede1ti e si ahbiano la pii., viva ri-
conoscenza mi:1 e di quanti vorranno condi\\'idere questi
miei sentimenti.
GNll(/lln,
Cooperatdce G1PSEPPJNA CASANJ.
Il medico disse: « Come sia guarito, non lo
saprei dire».
11 mio hsmbmo Luigi di mes, 8 da nlcun, mesi era
mal:11iccio e fehbricicanre. E~endo poi snpniugiunta
la bronco-polmonite con cris i di mc111ng1smo e con
emiple~ja sinistra, ormai il h:unhano era condannato
a sicura morte
(.'on grande fede m, rivolsi allora a Maria Ausilia-
trice supplicandola d, ~uanrlo, un,ramcnte a mia mo-
g lie. Al 3° giomu della nm•ena era giù fuori dj pericolo
e dopo dodici l!ÌOrni fu dimesso dall'ospedale comple-
1.11n<!ntl' guarito. li medico disse: • Come sia guarito,
non lo saprei dire
Desidero rend~rc noro il no~tro giubilo f la nostra
ri~unosu~nza all8 ì\\1adonna di Don Bosco.
7ì,r,",w
'\\l URA G IUSllPPE.
Ringraziano pure Maria Ausiliatrice
e San Giovanni Bosco:
NB. - La mm1canzt1 d1 ,pa::ro et obblrxa a rl(lssumere
le segnenti grazie, molte delle qun/i meriterebbero
di esserP pubblicate per di.<teso
J toni11Kt· Lwg, e Villoria 1'ramotti (Merano) per la guan-
g-ione della loro picco1n Benien1ina. ottenutfi senza Papp1icn•
tm, zinne delle cure prescritte d111 dottori.
L.
ri (Torino) p~r avere ottcnuro che la nipote evitasse
.,ll'ultinu, momento, miracolosnmcnre. un inLervcnro chj-
rur),;1co R:ifl d1chiamto necess-ano.
J\\!allurn G. (Tonno) per lu guar1111one della mamma con
una Jifficiliss1ma opt:rn1.1one.
Sarde/In G,11seppi11a (R ie,,) per I• v1sib1I" protezione ac-
rorJ;1ta nl nipote agli tsamt dr matuntù drt~~1cn.
:iimlmli Lm,:i" (C1vi1anovn M.) per I~ i.:u•ri~ionc da pa-
H't:{'hu: rrnùall1c- t:ht: l'nvevano ridotta a1 uno SC'hclctro.
[,o~rttt1in, Btllat, lf/t11t1 {1"orino) per In guur-igionc della
1 j,:'l ia '\\Jicolcttà J~1 ~nive tifo.
La fumi,:lù, 1Hmwtl per la protezione accon..lata m pcnt\\do
Jj t'"'\\oHni alla fì~lia i\\<1aria.
J.orra lul1J'IW I Albano) i- i,:rat:1 a S. G Uosco e al U. Do-
menico ~favio per due hc:lle g.-rnzic t:onccssc alla figlia.
Grt11[hll Giu.1tf>f>t, lnscj!nante (S. Stefono !:!cibo) per la
~uor111ione da una crnn· mHlauia ol su;tcma nervoso. ntte-,
nuta con la novena t·oosi,ihata <la Don Hoo.1.,;u.
('w,olf,,,n Urna rV,llann\\'a di •\\ilondov1} mvocn 1\\larm Au.
~,lmtnce per,·liè le ~t1lvn;jst: In hnnbu ~otroprn,ta d'ur}.lenzn al-
l'op~r1711m(" d1 nc-r11nmtt: ,- ne fu mir.u·nlo.,,am1:nte ttsaud ita.
66 -

3.8 Page 28

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Caldaron~ ,:e,1111/ia,m (S. Oonnto di C.) 1nv10 otrerrn per
I• J'?U8rijl10ne dello sorella da i,:rave malattia.
L,, Jwm1:lia Barhni (Saluggia) rende puhhl,ca la sua n-
cono"ccnzu a M. A. per u1·m ,t•ne di J..rraz.1e r icevute, lietn di
poter affcrmilrè. che- m:11 ~i nvoJ..;~ n l\\l ·\\. e a S . G l:ln~co
,;cnza C'~"crnc è~audita.
Trnrnn11n i\\1/una (A!-.tl), ,campala <la moru· per mtt·n:e..,,-
,1nne di Maria \\us. e di S. G. Ilo,co.
ParttJl11pi l\\.làrtinn (Colme11nn) per la sollcctta i,:wu-ii:innt•
ottcnurn "flidandosi alla bontl, di Maria Aus. e di S. G Hosco
pmttolitO l·hr. nll'inter-vento dd .rr1<·,lico.
.~littoli Cottrttli,111 per la L!U.Urigìone Ua un c:irr10 di-..turho
alla n•na aort:11.
Gonde//;n:i Frnnresro (S. Crisuna d , Pavia) Jll4 r due urnzie
t~~11 stc~<!iòO cuddi! dall'nltc2zn di 5 metri crnvoho con zi:; qllln-
tah di le~nn, ~enza ~rav1 fratture: rl fhdm. sbalzatu dnlla
moto ullw <lisl3n?..a d 1 6 rrll'tn, rimnse incolunu\\ mentre la
mac-ch1na s 1 fracassò c:oncro un pulo.
Bernrtli Emilir; (Puitct Can«.·cllil pf'r la t;Uarigion<· <la grave
pia~a nl l{tntK'C-h101 ottenuta u, fo r1na prndigio-;n ne'IIA notte
~uccl'-~si\\·u :.1l l1 in\\·01.:azior11: Ji l\\'lnria Ausiliatrict- l. J1 U, Bo~co.
Suor Pari i\\<f. I... ( Firenze) per uno ~cric cl1 l,[razie c.e-gnnlnte
ottcr.iutc Ja <livcrs., mcinbri dt.-.'lla o;,ua famis.d ia.
Domrl~ Pù•n'ru1 (Varazze): f\\.1aria Ausil i.atric,: .,. S. e; 1ovanni
Bo~wo, nrdcntcmentt.: invoL:ati, ricJonnronn ad alcuni familiari
lu pace e lu concordia.
Muti Giuseppinn r,cr la guarigione del fiullo da grnve ferito
alla l(amba.
LQrenzoni Trrt~•m ved. Pancheri (RornJJlo) p("r 11 ritorno
in patrio d1 alcuni parcnu, ~upernte _ttravi difficoltà con una
novena a Mario Ausiliatrice.
O/it•ari Lll!gt (Gnnddlino cl, Gromo) per l'insperarn 1?U9•
rig1one da forti doil>ri rcnnl i.
Ghfazardi ,Haria i,, Berte/lì ( l nna d1 B0Ye1rno) per In gua-
rigione del marito da ;Lrnve rnahlttio.
Bnrrllt.1 coniur:1 (Cavour} per l:.1 prodJC!'lOsa i.st~tnu1nea gun-
rig-1onc del loro piccolo Piero, dopo a\\'er invocato \\r1ar-ia /\\u~.
e Don Hm,co.
'l'az::in/; !'1'11n/dn (Han~nzzo) dì(·h1ara d1 csstn: RhHo 11 ,aJ.
v.110 n11racoln'.'i-nmentc , invocando l\\[nria Aus1l iarrict' e
non llo,rn.
('m,ri (.,'1111;1•pp" (1"'revigliol rL'nde nnt:i l:i gr--.izm ottfnutn
dall:1 mnl.!fic, la ,u1 ,·113 n~r(.ava 111 g-ra,·l<i~Ìmt:· rond1zion1 per
rn•rplt'nl i t" l!ravi pt.·r<lilt..' J, "ilnJ{ut
Gnrdn 1Jonu•mfu J·,·rna (Rosinl{o i\\Io11f.) dt.•s.idcni fur noto
.1 CLJtfi 11 "' n11ral·~1lo)) Ul'lla guarl1,,donc.~ 1.11.·ll,1 ,un ru::col:, l\\foriK
Au~ili.L
D,,usw R1.mi .lfarldufrna (Torino) r1..·nn<)set·nu,1,;1ma .1
t\\lari:J \\u,illll1nu: L' a S. G. fio""'-·o pl"r li.t pronta t::rtrnrit.!innt·
,,ttcnu ln.
Fhrnn ,':,'alo .llllrJ!h~nla rrorino) IJl\\"l>CanJo \\luria ,\\U'il·
liarru..·,, e Oon Tln,;,lyO, putè surc·rnn, un.a pra\\·e operazione
,·on esito felic1s..\\1mn.
C,"eom Carrwit11 Gwscpfft (.l\\.1a~~ J,on1barda}. l nve:~t 1to
dn un '-'.arn 1onci110 nwntre nnca5,.,1v:i m moto, invocò S. Gio•
uinm Roseo nel tL•r1 1hill' cozt.:o e Sl' lu cavh l on quolcht"
,ralfinura.
7t're1111n ,. ('arlo Hnnu (Sc:1olzt') ~on In no\\'cnn c·ons1j,drnta
dn Don Bo~c:o ntt~nnt'ro !., ~ua.ruimnc dd loro p1c-colo Robt.•rfo
Saung110 G1mrppr (Dc.sana) nngr:nin S. G. Hosco p er la
\\'isihdc.· protl'.2.iunt! atn>rduta nl th!liu in t• ircn:-tanzl· doluros.t:'"
.:11iflliO irt'ra ÌII rarn::-::o {Len1,1) n·ndr nottt t. hc il rn11ritn.
,~aduto sono li..· rur>tc del carro r1portan<lont.· In 1..-nmnW7u1th
1..t:rcbralc e lu frnrrurn Jcll.1 splilla, per l'inn.:n·.~. -.siunt• ù1 \\1:i-
tl& Ausiliatrict· L <li Don Ros,·o, f!lHlrl pt:·rft:uaml.'ntt..•,
Far,uf!lit em·o, Suino (L.unzo Tor.) pt·r In l'lHtri1.dunc ddl;.1
lorc, fHC"colo l\\.lnria Cnnsolat~ rL.1 ura\\·c 1nalatt1a
Ritr:1 A1uria s.oflr1\\·a di un forte disturbo curd1aco ,: d,
et,;nunmcnto ncn-,)so. Invocando ;'\\lana .\\us. t: S. (.;. Bo~co
~· 't'nl! l{UUnla.
PRODIGIO ATTRIBUITO A S. MARJA MAZZARELLO
« Uscii correndo e gridando: Sono guarita!».
Ono anni fa. mcnirc ,!,( incavo, caddi e ri<-evett1 un
forte colpo al i;iinocchio deRtro, per cu,, condotta al-
l'ospedHlc, subii un'opcrnzione e r1mas1 ptr molto
tempo in riposo.
Il 26 nprile di quest"anno sentii un acuto dolore al
ginocchio sinistro al quale mi feci, con l'unghia. una
piccola graffiaturn. Il 28, tornando dall,i ~cuoi.a, il male
mi aumentò: il i::inocch,o era ,·iolaceo con un circolo
bianco, ind ice di infezione. 11 medico dichiarò trattarsi
di un principio di setticemia. Nell'ospedale ove fui
trasportntn, st•ntendomi gmve. ,•olli la g ioia della santa
Comu nione. Ero rassegnata a morire. J\\1n poi, pensando
aUa pros~ima fosta di Maria Ausiliatrice, feci la pro-
messo cli comunicarmi OJ.lni 1t1orno nonostante , dolori
persi~tcnri. Riceveu i in seirwto la notizia della cano-
ni7.zazione di Madre Maria l\\.1nzzarello il 24 giugno.
Allor:, volli raccc,man cfonni a Lei con grande fiducia
mentre continuavo l'adempimento dell'altra p romessa,
che mi costava assai per il tratto di strada da percorrere
e per l'astenermi dal prendere calmnnu durante la none.
Frequentai ancora la scuola nei mesi di maggio e giugno.
La vigilia del !!ran giorno d icevo: « Domani sarò gua-
rita •· Ma unche il 24 ,ziugno, nonostante la mia fede.
i dolori aumentarono. Trascorsi la mattinata davanti
all'immagine della nuova Santa pregandola con fervi-
dissime invocnioni. Passarono ancora giorni e setti-
mane e io fipete,•o sempre: « M.adre M.azzarello mi
guarir.ì •·
Il giove<ll 1 2 Iui:lio, , ccandomi a scuola, c.1ddi due
volte, ma potei ricevere ugualmente la santa Comu-
n1one che e ra t.Utt3 In rnia µ:1u1a. ~d1o stesso uiorno rni
fecero un~ mdingrnna l'Ons t:Han<lc, che la ma lattia pcg•
l?iora,·a. A mezzogiorno sentii una forte puntura nd
l(inocch,o, wntu che do, ettero accompu;.(narm, a letto
An7.i nd do lore prega, d I trasportanrn all'ospednle ,,
di amputarmi la uamha. Quando il male si cnlmò 1m
poco, la suora che u1i stav:1 ac~anto, n1i volle persu..1..
derc :.1 1roncnre ~11 ":--l udi t: inl'omincrnre una cura ener-
gica. !)uest.l per me era una gran<lissnna pena, p.-rchè
<lesidcr.wo otumere il <liploma ed aiutare la mia huona
mamma. Con j.!rand,ssimo sfor zo scesi po, in cappelLi
fermandomi ad ogni passo. Giunta dinanzi al quadro
di !\\ladre ì\\Tazzarello. <li colpo m i ing1m>cchiai. Sentii
che l'osso d<•I ginocchio fece un forre rumore producen-
domi un dolore acutis~imo. i\\1a 10 non 1111 mossi e col
cuore supplicavo cosi • Com'è possibile che non mi
esaudisca? Te l'ho chiesto con l,!rande fede. Non per-
mctrl!1 e che mi debba ritirare JaUa scuola. Guariscimi 1
Non <lubi10 un ist:1nte della tua potenza•·
l'vfo non potei continuare p~rc-hè mi accorsi che 11
,zinocchio non mi faceva più male. Non posso descri-
vere che CO!\\:l provai. Mi alzai, potei fare la genufles-
sione, uscii correndo e irri<lando: • Sono guartrn I t.
Il g iorno seguente, fra la gioiu di tutti, le mie com-
pagne orgnnizzarono unn processione: io po,·ravo il
qua<lro della Santa.
Non mi stanchetò mai di rin!!raziare !\\ladre 1\\fozza-
rello e di dire a rutti la fiducia grande che in Lei dob-
biamo avere t.
ELENA J\\foNtl(l:t.A
.-1/wma del Col/e~u, ,\\Jaria Ausiliatnce.
Sa11 Salvador (Centro America).

3.9 Page 29

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Gra:ve aLtrib11 ite a Don Rina/di
Guarigione improvvisa da paralisi totale del-
l'i nte s t i n o .
"\\l1n IÌl!ho Romeo Puncclli, opcmto d'urJ:(cnza di
appendicite e poi dì peritomte grave, dm·cvn quc,s, ~u-
hito ~uhire una terza operazione d1t.·. al c.l1n.· t.lci pro•
tes..,;;or1, ;.\\\\rebhe avuto un c,.stto molto 1ncertn. Si trat-
tava ùi paralisi lotal" ùell'inkstinn.
t'on~iJ.tlinta da un amico d, fan111.dia, n11s1 l'inC"crta
sorte di mio lit.dio sotto 1~ prute,iune del Servo ili Dio
Don l'ilippn Hmald,. Tutti in famiglia, compreso ìl
p;tzit."lllt', prcL!;U11n10 n>n gnu\\ h.·de t·on 4t1t'-Stt.• pnro1e ·
• () pot,·nh.' S,·rrn d, Dio Don Filippo Rinnldi, mter-
puneh.: prt·sso Dio tutta la vo!-ltra polL'nza in no.,,;,tro
fo,·ore 1 •1. '-;euuirono un P,1tt'r, A,·t• e <Noria
fal ecco che JI momento J, ponare per la terza ,·olta
nella sub operatoria l'inf,·rmn , al conlarto ddl:i plll"lC"
ntalat~• con l:..t reliquia, ~enti un improvviso solite, n
l'inte-stJno cnminc1ù a funz.mnare quasi regolarmentt'
ton g"ranùe n1crn, 1glia <lci,th stessi profe~,on t..·un1nt1
(.!u,,sto rep,:ntinu cmnhiamtnlf> ~alvi, mio figlio ,fa cenn
111onc e i.:lt pcm,ise tli far ritorno tn famiglia ndla
p.1cc ddl:i prcl(l11t'r:t l' tld h" ,.re,, n illeitrato dttl sorrrsu
d t un<.1 su.i car:1 cn.·. ,Hurina. l{k·onnst·ente, tn\\ 10 otfert:..1
per lu htarificaZHllll" dì I) Rinald , e per il n,i11 :thhnna•
mento a l /3all<'llllln.
Cm·iJrlil (VMCH').
A:-.w.,.A Boc::,11 , cd. Pl'KH'EtLt.
l't:'JC n t- l<"A n, MEDIC'fl: .._",', urt1_{,ro rlu ;J r;gnm P11na/11
Romr11, ,l'a,mi :n dtJ r,11•t1ria, t'll/1'(1/() ,.,, 'flU \\'(n Clinfr(I ,,
9~\\-1950 r,~r fJtritrmilt• do npp~ndùitr J.!ll11J.!n•m1/ll t p,Tft,rnta
,1 J/tJ./IJ du me upr,a/u !t, 110/lt' Jtru.tJ di lapuratmma t•tl uppr,t-
d11 ,·, tmni,, ••.-1 mpWmt'llft dre11ot11, t1hhe ,,,, dt.1ror$t.1 buono l' Yt"•
gola1t !J11w al J.!Wnw 21 ..x-1950, quando imprt1t,""'f'1$amcnte r11-
ITt1'l'fl ,,, orr/11.'ìlo11t'. per .fu.tti adrrt•11ciuli con tvrsion~ d, t.WSf'
to mttopnnet n la se,a ste.b'a ad un mun o 111ttn.·N1l0 ,,pp-
ratm·itJ /Jhtramlo lr r<111H' mkse e drl'nmulo muma projomla-
'11101/c. L1ht,rHf> r,u; da//'orclus,one, il Puriu//1 mi,.:liorci d,
gr11r1w 111 gior,111 anrhf sr .ti rra JOnuata unn /Hffolo /istnlo
1
rht- rlnr,r, ('miti f!tmni .\\I dm,c/t:1111 $/U>ut,mcwmnle
,l f,~ il ~- 1-~-1 <)50 il p,,z,rnt, rrttra11a mrn>ru III f/fltu flrrltnit,n
,m, 1!<,luri J <Jrfl\\·'iìmi: ,tutu ~rm•1nlr ttlttUllfltO gro1·t• rh1; {tlfil'l'tl
/i',, . tnm••·c' f>N ,111 lllW'f'li mtrr'l.'t'ttlt> 11per11tr,ri1,. Il toll,:ga pruf.
,,,m:afli, dtU.1.matu dm fwrruti w 1m1H1/1,,. consi.~fi,,v•tJ l'wur-
1 t"II/O,
pur
itti. /u I l(Wlfl~(tll,/Ultl'
)!T<l1
"'""'"""li~ llu n,lutv .rnpra.~.H'dt ,,, J)<'r,; d, t/tmldn• oro ml·J1/rt· Jncet·u ,
l flel 1'111tt•rt·e1110, ,,uwzdo 1111prot·1.:t.'itwlt!11I~ l'mm,w-
'"''''° /nto n st:r1ll me,:l,o, l'olt.·r> ,Ji,·,·m," fl/H·rw m J:!llS e 1'rJddu11~.
molto d,~tr.rn r do/eme, r, nmM
puma nur11U1b':.!zamlo. li
tatto rn:dusn-o cru ..._tato nnw ~pontaneaintnrc, .sen,:a ,ntc-r•
H ·nto, t•d 111 modo tn~pt·rntu '-' d1n·1 4u:1s1 11urm::olo~ol
l.tf ,m,di-::1tmi tlel mula1,, ondomnn qmndi prn,:rt'Htt·amemr
>!"" 1,u~J;,,,111,do, ,, mnpart·e rmu()le/r,1111:rtt~ la p,rcf,la jìH,,/u rhe .f"I
,·r<1 rit1pat11 t1m·vra (>t>J q,wlrht> 111, ,d fJ)!l!i 1,tuar,to lo f'tJHrJ
d1llu!.llr-re ,lui/a ,l111fr11 in J111vnt' n,11J1ziom J(f!llf'rah,
('llw d, ( ura Or. P. f>l'.roJ11
Il ('/un,rgo /Jlrrttorr
Lto: l'AUI ,, l'rno,1.
Perchè non fai una novena a Don Rinaldi ?
1,ro caduta ed 3vcvo bnttuto con !orna un ginocchio.
,onost,1ntt• ,·ure contmue e nsite ù1 U<>ltori, per ,Jue
.inni non mi fu possibile urticnlart· il ginocchio e cam-
llltnarc ~peditamenn,.
l n giorno una Fìqlia di !\\laria Ausiliatrice qui del
rnllo:J.(io di Vallecrosia, mi uissc: "C1useppin.i, pcrchè
11011 foi una novena a non f{inaldi? ,,. Non me lo feci
dire ,luc volte e cominciai subito la novt·na. l)opo soli
quattro giorni to potevo muovere il gmocd,io che non
niuovcvo da due anni, ~enzu Jolori, seru,,., calza orto-
pedica e con l':tntica el,1sticitu.
Rendo puhbliL-a la gnizia .- in, io modesta offerta
flflrdi1tltem.
« Buon Padre, anche tu hai sofferto male agli
occhi>►•
D,i qualche unno sotfnvo male di ,::,po. Da principio
riu,ci1 n a c,1lmarlo con qualche medicina, ma poi tutti
1 rirnc.•di furono vanl. Per Ire o qunttro ~iorni alla sctti-
manJ soffrin, dolnrr rnl i al ccndlo c he mi pore,a d'im-
pazzire. Ne pote\\'O nutnnni per In nausea. L'inverno
poi per mc ,·ra terribile: non potevo pii, ,·ivcre pcrchè
mi pareva d,c ru1w l'a.-in pesasse sulla 111ia povera testa. A
4uesro s1 H!(l-(iun,c un tli~turbo agli occhi che presero n
/animare conrinua-
m,nte. Lo specia-
lista mi prcsc1;ssc
delle gocce ùicen-
tlomi che se fos-
s1:ro state inefficaci,
s, surcbbc dovuw
bucure il sacchetto
lacrimai<!. Tale opc-
n1zionc, ~1 dire ti
\\'tro, n1i ripugnavn
~mndcmente. Per-
di,. ul tt::i-minare
ddlc 1,,'0cce, non es-
sendo seguilo alcun
effetto, mi recai tn
cappella per sfo1,,'llre
il mio dolon·. Al-
luru sentii u1 n1e
come una domani.la:
PANAMA (Rcp. del P.) L'lll,mo e Rev.mo Mon.,. Pao l" Bcrnier, lncnricnto d'Af.
r.,rj t.lell.i S. Sede nel Panama, ln mezzo agli E..,pJorator1 dell'Oratorio Salt!~i.anu.
perchè non mi rac-
l·omandu ~ Don
l{inaldi I E subito
t>slmssi dal lil.,ro
68 ~

3.10 Page 30

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rimma11i11e-rdiquia e, per quanto me lo permuu·,ano eh
occhi lau11nant1 lo J,.'Uardat lisso lisso 11e1,1h 0<1 !,i ,. l!li
,!issi: Buon l'adrt·, undt,• ru h:ii soffer10 ,nalc al!li
ocd1i. Se il S 1;;nore 1·unle dw 10 la1ori, fo' d,c m1 p,1s-
smo qucstt disturhi Dettt qucst,• p:irol,•, t mu:i ou:hi ,,
:1sc1uJ,.-.1ru11n l'(lffit' per ,n••mtu, ,,-~,o 11 m:il dt 1,-,.1., e"
rutt•ul!J,l1 non ho più o;;,.t.•nt1tn ne l'uno nè 1•.11tro n1,1lt.
Rendr, 111,1,ir al huon P.1dn: ,. in, iro qu,inri -..,tfron1
n ncorrt·r<" a 1ui con tctlt". ,kuri che n<.' rin:\\ t:r.inno
sollievn e nmfnr IO.
Shm tl.(l111i. I n fede: Sr. 011so1 1s11 Srn1111. 1\\1. t\\ ,
L'acqua zampilla limpida e fresca come non
mai.
Inr,oa1a fdr,·cmcnte la utmp.tl!llil haln,•Jr<e. ~ nw,.zo
.1g0s1u e ,,recisamente nel 1·11nrt• dclla ,,lle111tra1ur,1,
d ' 1mpro\\ vi~o v, cn l' a n \\ jlnt:nn.• l'ucqua· un djsn~tro 1
La c1t'hl cont.1vu ;1 llor•1 uh1c:- ;.eoo ,:ulunis11• "'tnii1 con-
tare te s1,:nurine. Cluarn..,cn '-ruq.!cni.a un uJrauhn, di
pmfe-s1t1n<", non tTnn1 null., di 1,1ua«1<1: cl11am,11u un
,econdo null~ am·ora. ( ·tw far~? che n13nd1i l',iç,11u
nel po.110" çj ,, <lenn;1nd,, - un:orn•,:1 Ul<"lh·1t· un
nuovo mut<1r<•: l>opo n1n 1111vr~s,Hi J1'1r<'<'• hr dt'll'1111t'.
ln J)i1c1111t·t· ~cnle risp1 r::.1.mru.· '11 nlccon,anda1s1 .1 f)on
Hinaldi i; prom ette un'otfort:i per I., , ,,,, ho:nrilirnnon,·
;.l S{r.t7.rn t1n:, uta Ln'nr;l ,turu nturna il pt1n1u nlrau-
hco il ,,u.lle. fot11 eh ac1..·1.·ru11n,·nri del cn~o. t,ovu ,.:on
l!rJOdi, ~"J"I''-' d,e l';in1ua ,·'< :<.1mp1ll.1 hmpi,la o:
fre,,c:i <·omc non n1;11 1 I .'int~n,·ntu J1 Don Hm.1IJ1 ,.,.,
tnncgJh1lo D.1 <1ul'l pornu 1I motur,· funzinn:i hc111,-
-;1111n ('Ofl sodd1~.;J:1z1nn,: J{t,.'flt•ntlt·
l\\.larllltt d, Pw1
!'>unr T11<1.,.\\ N11:uo
/Jir, IITlo< .
Episodio ined ito
fra lt la111,• , lw s1 H111tr11N ti, I1',tJ T?111,,/d1 11 H11 hnw
a11rhr 1111 ,1111•,hlr"o nrrrultu,, ,, J,•;, t·nze q11.11,u/o ,/ /m,m
Senro "' ,,,,, t'l,tt!,1 ljtll'llr, ,.,,., J Mlh'lUlllll U,:l/',11,r1t,tll,, '-'t·I
I ()2.(), ,/ur 1111111 ('TIIU•l '"'"'' ,,,or/t'.
Urut m.111tn,1. l!Ut.!.,1,, .Jall'l•p«-11<.r<. l•,1p110 111'1 1.,ho-
ratuno dei t.~,,tzolai. Il rn.ll"'Strt, ù'.urt...• a,·e\\~I fattn nnn•
d~rn u1n un pa~~er,,, il qualt• '-I piuh:i\\tt t:nn h11 n1olta
t.:onfidl•n:1.:1, ~,cd,l'. ra'i!-ulV;l !;1 OUltC entro l' 1.h J!f01 no
;1nù1.w:1 rnn J,tlt ,,hri lH...t..dll, nia ~u l rn~zzc,di, ,:i f11~\\o,\\'T<l
o nun n lo~scro I n1~1tz1.1 , ul.iv., ~ul dt:srhl·ltn dd
,,.,_,a .:aro ,I 1...., lllrt" ,,uakhe- ruhun ia b,,·,atdl'Ì Il hell,t
DCt!li uunlln1 non ave\\·a la p.i. ura eh~ mt'lli in fu~., i
~uot fr-.itt'llr al.lii, s.· peri, q11:rk1111u ltlll,t\\a .lt <.rr,:r.-
~...arlu, erJno heccatt: di san1..a ntL'IIHh.' ~ulla n,ano t lu• lo
(.)~\\SNe- ttit.·t·•ltt."
t)rbcnc t.Jll(·I 1r1orno an1n,:1po d1 dUl' ore la sua \\t·nu1a.
Appcn:t d,11 pa!.tzzn virino , 1<lc ,·ntr.irc Don Hin.11.l, nd
laboratorio, spicctl ti vnln l" fili> t.tiriun a pusa11!l1,1 ,-ull 1
'l"'!I.; piL•ol,tmlu. E Don H111~IJ1 i,! "'""""'"'• lo c,1-
rca:w:i, In li,,·i,ll'a e r.u,·,·., ptnprio ,:hl'. la h,"111101.1
ne ~odt"'--.i'. Fin.1lintnte. t.'ont't.·hht• qo).1zz.,tn t' ~lht .
rellatu nt sull'un;1 or ::.ull'.1h,.1 :-.:p:iU.1. ~t.· l'll' ,,,,In ,·1;:.
A111:on1
ugJ!i
il
l'O~lÙ.
H:11 ,ilt.l1 1
l'urnin,
Jd
pi1H~t•1u
1
,i
duman,h, perdii: m:1i quell,, ...1.1 «•IIH. l'inr,o,, 111<· ,1111-
m.du,ç1u s1 fu8se lasd:111, l,111• tanle rnn·z.,i•, 1'111'1· l.,
~pit:I,{ lllon,· ti.., ch1eckr...1 U S:111 r,.1ncc·..:co tl'1\\~,1i,1 O
ahri :-.urti i, :-i.11,1<
AN IME RICONOSCENT I
C·, ham,,, ,1J.!1wlul1J i.,rtJ:t;·1 ,1tln11Jlt' po intnrt'.l<tiu,u~ ,li 11,ur,,
;-l111i!Wtn,, ~ ,li .~- (,, ,w.,wti 11,"rn, ,I, .'-,' \\f,uiu l/,1:!11r-~l/u
r d11,•li n/lr, Srn·, •it /Jw
,,/. mli ht1111,, ,111,hr ,uualQ
1Jj/11U ('rl r1rnlr .\\Jt,u-, ~, lr ,l/1<<111t1t .<:ù,t, 11111" r fl,r- ult,~
o/wtr ,I, /) Bf>lC•I - 1ttr1rnt1 ·
\\1:ur1n-tn \\'•. ..\\nltl'- E., t\\treth.11 \\ , .-\\11:iriu \\1 \\1n..tt-·1, C.,
r, ..\\n.1,:.t li,iu 'T' \\rc.:llnl,.!(·h .\\ ·\\rau~llH Fd .. ,\\rt.t11n
\\ r-
lunu t.
1t,unn~,H"t1J (;,, Rarht•ro G Hnrl·wrn :\\I ,, B1·n.1 \\J llt·r-
e h1111 \\ lkrt11l1 \\. Htnnth; I BcnuLl'l i:·.. Butll•ll!J 11.,
U.nurmu \\I .. Ho\\:r-ala:tt,· \\ .• BnL'liufu .\\1 1. ,1 , ltuln1.rnin1 P.
llU11,utll11•<·PrUuL!1. Bonm1 I•• Hu,... Ju.·u, .\\.• 1'4 .....,·n ( ".• Ho-
"'" I-', Il,,,.,, \\'. Bo~'° I' . H••llino J.. Rotto I.. llno1<·ru T,
Hn.mo ,·.
,1.. Cu1.!nu1o \\1, Calli1.-rr (; l 0 dl1,-r.,
l'".imu·n• I· .. ( ~ana-
s., ( r liiò! \\ .• l ò.Hhtpt·ru F., l mu·l u110
i.lj"lr U
1 ( \\!l'II'- ,o ( >••
Cu,tn1.rno1ti, (. Conton.:11 1 ( l"in;.ilhJn, (,., (\\·n;1 lt. l ·l:-
rnllt Il.. ( 'n11111 R.. l'lualwrtn ~ I C 1kr10 H , l'o,tlo-., I..,
I ("uL!l111nK,11 ("oknJ,eh1 (. t'onL,'tU ln1.1. A ('n11\\'n-.n I,.•
Ct,ppn I., ( ·un11:1t1 <... . t'urh· 1.•• ( ·unmn\\ 1-. 1,- ( ·,,11..a F.,
(•rr\\ulu I.. l "ri,1m1, (,. ('urm111, \\1.
J>-11-mn (; .• l>,1m,l.Jno e;. l>,,n n .. D..- il.mo l>un E.,
Dt"t'"1r1,'1 t ·.. 1>,·n.ruli E n.••r••'"" \\I. , DdLI t.·•• D<·tni-
·r.. ,·~r- ~ hd1· l .. Jlwnmit:i C .. J>,...10 . \\ , Dunmc.11 fii ,
Fa--11'1,
i.-.,.....t.·flU \\ , J l'llf1L'll, !fu T . lt.·rJLJrr-1 H
lt.llf '\\t I 111;110 .\\I., F111., \\ lr,tn:11111 \\.". h1uil11ml11 G.
c;,,hu111 \\. c;dllcnfn t. (,,1l111 JI, (fllr\\"lto Ci.. (;11srn-
nn1 E ,, (,;1 tu ld, F .. (;:ui.1 I (,auJ,o C, (;1.uunt· i\\.l..
c;i,1rn (' <i11in11nt \\t,, <.rnnl.trunn P ,. e, .. <;111,anm 1\\I.,
C1Tola1 \\ ( i1urc1111dln I',. ( :nliii V., t ;nnc..•ll;1 ( ( :ondl.1 ~I..
(,uria<>•• Cir-:mo •• <:na IJ.• (;nmalJ1 e;. (,1u:11nni (;.
halJ, \\I
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1.n\\cH C .• Lu~-.,, \\
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l\\.l,1r-
dw1u11 P., J\\1.rJnwria \\., J\\.L111a A11tu11ll'tt11, \\J..,-1utr1unc.· ' I .•
'\\Lirr,u,· \\I \\1..rzi, \\I \\1,11,.,11,. 1\\1 ,\\h-du ,\\., 1\\1 D.
\\l,d:o 11,t E.. \\J11:hc1l1 I \\11~lu1r,111 B. \\l,rdlt A., J\\lulc-
e;• e:.• rnifl
\\l11ru1u . \\ .• l\\J1,t1Ut11
;\\lunr u.!fllPIO ,\\t , t' .\\.
\\lonzt•a:lto. \\hnhc·lh \\ . \\lorc:l111 l'. \\loriurul,• C. :\\lo!-itu--
ra11t.1 :\\I. \\1u~o fan,.a.
'\\;otf lt.1~11<111 li.. '\\; ,rnl~ \\
()c,iitrllil ..... (Jl1,·;1 e;, C)n,,m (;., CJ7,IIJ (;,, ().1dla L.
l1acu1 [r Il,. Puglm110 L...• l',111,, I<... Pltlta!<o•,11 H•.. l',·,11 111111 ('.,
l'dl,111d.1 I l , P,•razzmu l 1•• P11 , 11 I~.• Pnrnlt J\\J .• l'oi-n·ll,111a l\\ J ,
Porto ( ;, , Prn111 ( .
H,1haj:l1,,t, I ICl\\·1ua li.. llo-,r.1 ( .. Hq \\I. , Hu ,·u E..
R,,hnu_, I Ho,..,, \\( Hubt1l11 ,\\
~Jtn:h11u Il \\I l' . South ru L.• Sa.tua H ,, Sartf,fl .\\(,
Satr.tL!'.111 (: , !'-it"':J T .• !°'1horn ( ••• :i-.1LJnJo :\\.I •• ~odln :\\1.. !",v-
h r., '.\\I. ~o'\\1u \\1. t...unr ,1ar1it Cl<"lll<"llh-',
Tnhhta \\ ' 'J'nlunm,, s , T. 'l'Jpan·llu \\I , 'l',hahh M ,
u r,1111 T11r11,ruul111. l"r11\\·,1:.!1,n1
l'r11h 111·1"11 \\
l1l·1"11 ì\\1'
TnJj., I •:
\\'.w11rn1J tcJ11n1u1, \\'~dkr, I'.• \\ ;1• ,1.1 C .. \\ ntl· lli /\\., Vr7.-
l{·111 .\\ \\'11·cT11 \\1.. \\'n.d1an111 f \\ 1zu1 \\1
Zun.1.r·1• l> Zumnn C
IN FIDUCIOSA A1TESA
""'''"""tJ H1111u
u1luu1•:, '1fr a/1, {'ttJ.!I.·,,. ,I, /111/1 I •Irto/i ,h
f,,.,,,,,,(. .l/ur111 , luufo,r,u,- /1 tt'IJ'lt'Jt/1
r !t· li,111 f.1Hliu,lutt
wt,11:ium.
,·\\\\n•m.1""0 F. c. 'l ',. .\\, or1u-r11 E. ·\\, t11, ( ;n,,~o E.~
<,., ,\\ll "!,•"1 \\ , \\lt~~10 .-\\ •.\\11Jt1h1I -t;,, H,t!.'t1;111
Uart.·lln \\I,
l ,,1111110 C.•. U&.mt h, \\). Hu~11 ( ,., Bu,-.r (,,, {\\unp;,-
crut H l'ur.tlu 1... t♦-·rutlt U.• (,'(:\\ ...\\.1 I •• ( 'hial'tfula.
t'1hno H. CoL'1!1ol.l 1• lolz.1 C. Dt· t;1or1:1 I . llcn-
1M t I>, pnnh E., (; .. t,,ltl, \\, (;ri,u li . (;u,,..tdh F,,
r. 1...., J rn;t1
;\\L,, IU J' \\la1il14.•J: L.• ;\\lnr. un ,-: \\la-
fl'l1L'lf \\ I , ;\\1 ugur,~1 .-\\ \\IL1t11111 \\ \\la,p, 10 ( .• ~l1u11n L.,
:\\111:1,1 e i. \\l 1glic.•ttn R .• l\\l111u1i•l111, >.. Nocr11 l\\t, ( )r,in, C,
J>..1uli111 A., 1'a"ir11rc Ci., f*.1\\·t.·,l" tam .• Pt.·,11m (; ,. Pt·101t1nH,
P1n·l11 (;. l'lntonc (;., Jtnrn,11,Plll \\1 ., Por1.1a ,\\ ., Pr..indc1 \\I
l'r,ttnln T. l'11,ld11 I{., lh·hauliatt F RuTo 1-:, Hom:" :\\I
l·.11"'!.u "l'., km:U:a G .. Sa.la L .• :-,.;rn,u.zo ...... ~nmhmdl, !\\I. P.,
·r.. ~-lf11l.l1J \\I 1 !'.,C'Jf'PITII \\1.. l • :-..c,111
Snnuru .,., !°"'p,·nou ,\\••
' I', , hc ro \\) ., V.1lt:"lu E., V,·rn..t I.

4 Pages 31-40

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4.1 Page 31

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PREGHIAMO PER I NOSTRI MORTI
SALESIANI DEFUNTI:
Sur. (,'fl>l'AS.\\'J PIFTUZ IK. ùa Rui.:uhnw (Polonia\\,
t n Elrsaho1h '>;. Y. (S1ati l'niti), il 27-X-HJSO R 65 "nni
Snr. G/1 '8F.PPlè ffOJ.G.-lnO, da Yecla cle Ydtc,, S•la-
t mancJ ISra~na). a l trcra (Si,·ii.:lia) il 3 - v11-1 •15 r SJ .,nn,
Sn1 SF.RrlFl.\\1O CrlRT/FR, da S. C-Olmnban• des Vil-
bnh. t o Chotcau d'Aix (Francia) il 16-\\111-1<151 a +7 nrmi.
Sar .·I1\\'GELO VJSCARDI, do Verderio Superiore
(l omo), t n La Thuile (Aosta) rl 5-1x-1951 a+' annr.
t Comi. GlUSEPPF GO/TI.I, da V,torra (Spagna), a
r, l\\ludnò-Fut·ncarral (Spauna) 1-vt-1951 u J3 anni.
Coad. GIUSF.PPE f.ORHNZONE, ùu Varzo (:-Zovara).
i :i o~uùu Kol'tl (Giappone.) il C)-Vt- HJ~ r A 211 anni.
rn(I(/ mrrit111 r;roi· IN.VI l'L.-1Tli01 T01'/JIL, d1
l':rmharhalJ (:\\faluhur\\, I Shillone (India) il 4-rx-1951
:.i ?'l nnn,
Sur P /(;A.\\ B. IUJ<HlERO, da Barc·dnna (8pai.:na),
r1 Poznhlflnt·o (Spatrnn) il u,1-11- ''>51 a 7., unni.
\\'11, f/./lHO\\"nl Glf'SEPPE. t :111'\\v""" (l'ub,1) il
2--4-\\ -1,,5, ,1 68 anni.
Sar f.;:L\\iJSJ' T'lTTLJR/0, dn Snmin~o (Cile). t " \\ la-
' 111 r( 'ilt·) 11 26-vt-195, J 57 an111.
S,u. R IF.Z,1 FU.-IACE:.'S<'O. da \\rdolcs (Sra•,n!IJ. 1- a
< nrdobo ( \\rg,~nrinn) il 2.1·P~- l()5 1 u 50 iinni
C't1ml. Sll\\0/l.·l Gl.'/C(I \\IO, da Mrccho\\'ltz ((;~rmanial.
11 llnhm Hlnnrn (-\\rccntina) 1I 17-v11 1-11)5 t a 87 ann,
Coud AfF.1VG01',J .V..IZARE.VO de l'iv11anm·" vbrche.
xn o Romjl (Pio
il 2()-lX· I O:'i I a 82 ann,
COOPERATORI DEFUNTI:
C-t111. ,/ntr. G-/FT ISO fl.11? 11 Hl.LI, l'.irro,·o ddl.,
( hic~a dl·i St'rvì a Rimini, 11 z6- \\'.-JtHI
D,r...-.__..,c l'orntoriu \\'rnt11rm1 (visit;,to Ja1 Dnn H11,-cn 1u-l
1"\\S2) un• spt.•-.c le ~ul.· ~ù,vam li 1·ncrgie furrn~ndt'l un~ -.c;hif"rtl
U1 ~ao\\·an, n,1 l'nt"tod,) ,_. lo :-.parilo Ji San Cin\\ BoM·o Fu
~ l'lilntt..· Din.•ttnn: I )ioCl'NlllO J,.~ Coop\\~rnrnr• Salt•"'-ian1
PITJ'JS/ PJETUO, I 1'8-1,- rq, r.
\\!l'onore d, averr- tin fratC'llo ~nlt,_•,1:u10 Vescovo. \\Ions. Rie-
• ,1n..lo Purm 1. Arr1\\·es(·t►\\"O <l1 Santo Dominl.!"o e Prn11utt·
èdlt> 1nd11:, potC unirC' In J.{IOIU di essere padrt' d , un ~a-
t ,:rJotL' Snlesiann, u111h 1to pn..n1io alln. :--UO \\'fft,,
8/LIG.·IGS/ LL'/Gf
, Strndn C'a"•nrin, •I 17-,·11-
1051 a i5 .mni
Felict d1 Jon..a.rl' ,1 Don B11...co il fu:110 <lnn Uruno. pralicò
c:1.rl i pt'r primo Il r,rm,!nlmn'hl -..a1L-~ia110 lmnrn ,, pn:,11.hù•r(l:
t <>n lavoro irn.h::f('-S..<.O, ~pinto ,spes..::o fino ul ..;acnficiu cruit·o;
unu ,,rcllliit•rJ. frutto di una fed<.· scmpl kP <' "-olida clu• illu•
minù rutrn la sua vit:1
T"l,YCF:NZA Pl.C'('ll/AO. t 11 ~lod,rn \\lrn il I f-, - 1951.
St.·nn frJde dd Parroco Cov. non ( lmz10 Rs~usa, fonda-
t ori• dt>ll'l:-.tituto II D11mc.11Ìnl Savin •· Vh'it' 1.mn vita ru1ta
inlc:~uta ù1 fed(' t' d1 1..:ioios.u sofft:rP11zr1. D1..·\\·ot1<.1s1m:1 Ji i\\:tan.1
Au"'ili;ttric-e e d1 San Gio\\'anni 80 ..ru, ani.:! frah:rnarnt.·ntc: i
Salt·siani t.· le Sunrt:' di \\·Juri.t Au-: drntri1·t" 1• pt•r loru 110n
ri~r~1n 11ilt fa1id1t.• C ~;H.. rifiri
Bt•m·h\\• p4n·cra, fu unn ddle più grunJ1 hcnt.•faunc, dcl l'O~
I cru Salt•sinna proc.:ur,1nJn aiuti e hent:fatt11n, a~sumcndn.;t
I~ cur;J ddla hiandwrrn. crm In massim3 t.•cun0tn1J. i.: ct:rcando
Ji prOv\\·cdcrt• con h: ~uc industri(' il tanfi: necess1tì1 dt·ll~
~uOrP t" der Salf"sl:ln1~ pt•r c.:ur fu madre.• t.· sorella.
Fu chiamata 1~1 mamn1a \\rlan:;h,...rnn tiei 8nlt~s1;1n1 ~ Ln
~u.n scomparsa su-.nto un l11nro un1ver~s.le rimpinnto
C' /T/,RJ.'V.-1 Z.ICCHl:.'IW 11. CHJANTAflETTO, t a
Fogfizzo CanaYe!ie, l'R-1x-195 ,.
..\\veva m·uto la fortunn d1 conoscere, da giov1o~tta, S. Gio-
vanni Bosco, dd quale restò poi devotis.$:Ìm3 per tutta la
\\ 1u. Zelant~ coopt:ratrice, ~ patronc:~-.a del locale Oratorio
sal••sin110, fu fdic:c quandn uno dé.i suoi figli fu chiamato
nlta ,·ocu1,ionc snlciinna
,",'. D. !vJARIA GALLO t•ed. P.IN.IIU, t a Buonalbergo
,I 18-x- 195 1 n R8 nnnr.
Donna di grandl! pietà cucari,tkè1 .,. Jj erou:~_a carità, fece
del bene u tuni, specie ai Fi11li di Don Bosco. L"n1tarncnte Ili
,uo nohile marito, i] compianto Cav. Panari Paqqualc, lcgt\\,
ancor ,·1vcnt<•, quanto pn'lsedt'va all'Opera Sule..; iunn locale:,
di cu, fu confondntri<.:è. riducendosi a \\'ivere in un appnr1:1-
mt:ntino, 1111rab1le !.!.'lCmpm di volontaria povcrtò., di s.offc-
r ~nza e d, mortificazmne. Fu lo mamm:1 di tuLtn Duons.lber{!o.
d:1 rurr, sentitamenlt- amaro e comnianra.
.lf.1/U I ('(',\\ IET1'/ DE.'LLEP/,•INT!.'. t n S. ,\\mbrog10
Olnrn, ,I I s-x-1<151
\\fft·z,nn:,ta per tradizione tam,liarc nl ln Con~rcgnzJone
~-11t.~-.mna, fu pe1 tuna la Vitti una huon:i m.1mma per le Figlie
J · \\I-uria AlL"'ilialncc, nel cu i numero thbc la ur-az.ia di con-
t,irt' mm fiL!l,uola .\\m·ht• pc-r , Salv~mni ebbe tener~ZZl'"
llhHt·rnl·
l'.'.HIL{ 1 D' Jl.BF:RT(J, 1 a Tormn, ,1 16-xl-llJS r a
7~ M11,i
\\nim.i nht.311lt'l1't:ntc rrotcSil 3 ft•rvor~ di ricu\\ t di ar,o-
,:;tol.no. vis~,.: più Jlf.'r '{li altri che pcl" ~è. nel ricordo dt.·t fo,:li
\\'olut1 msic1111.: <l'un tratto al Ci\\·lo. D1n>tissima di S. Giov.
Bn.-ico e affez,...mut ,,r..iuu CooperJtri,.:c, volle. anche in morte,
,L·volverc parre Jci fn1tt, delll! ~ue privnzinni all'Opera
~.1 ll•siono.
{)/ S / !',-/GO, ,rd. I JG.-1.V('), a Saronrio rl 5-x,- 195 L
\\nnn.1 ell'ttll, diu-.c nuorno a la b<>ntll dC"I s uo cuore
prt•dil1~t.~nUu le nJ)Cre d1 S:ln (;1ovann1 Bo~cn
Al,TRI COOPERATORI DEFUNTI:
.-\\r<.:ia.1 Ps-s,tpt 1h· - AJnm Giu:o,,r..•ppma • AnJrcatta Bene•
d,•tr11 • Balhi <...; 1:tcint1, - 'Herl:t,.,,t) nuca FrunL·t.~ca - DertJ11nr-1
Antn11in - Riunco D Fclict• - Uollcnli Domenica - Bono
c..mm. Dr. Giuseppe - H11,dl1 Dt>nna LuJSn Rass,1ulio -
Bo~io Cclcs.tiru Vt."J. Ca"ll:llì - lluncn• Oiouo Luig:ia - Rovio
t '!;'1,--...tma • Bu:tzuni Maria - llr<-ntc.L!;ini t\\'farta • Brunetto
l'arl11 - Bruno Cìuseppc - C11d..: 1 V;1 lcntmo - Carrara Dr. Carlo
- CRstelh Cdl'srina - Castenazz1 Dr Ernt:"ricn • Ct:rina Llc·-
p>1u Ruffnella . Colomhan, Strada Mana - Compostino Cn-
'\\tina • Corh:rnesc D Grovanni Co~ta l\\tlilrionnu - Co\\•olato
\\u~u~to - Oclpoute Antunu::.-na fu Carlo - Den10 Nlana ...
Dc.nusm Ap-nt·~ - D" SantJ Lu11,{i - U1b1:trbo~ l'\\laria - Do-
nati - Fobhriça L.11·1• - Fohn< Lucillo - Felnui Pietro - Gal-
ldto S,•hn<tinno - Garatt, Mar~hcrita - Gotti Paolo - Geli,
Vira,110 - Ghir,,rddl , Caterina • lhha Pic1ro - Lan1bcrt1
l'an. \\ntonio - l.undisi Tcro CrdZiu - Locasdli l\\laria veci.
'lus,,~II, - Lon:uzcrn Erment'f(ildu - M•rchcse Teresa -
\\Jarzo1.:C'o t\\ni.:;elo
t\\1onticdlo O. Sinv>ne- - Navone
'\\arciso - Ùs(•ngo Vmr-en7,o • P,tJ:rli:.ino Luigia f>i14nar1 \\thr-
n•llma - Pm1 G·in~io - Pitul Elviro - H0lmond1 Giuseppe
Rancn Giulietta - Rcstdli 11nrn, Ani.:du - Ro~ca Lucilla -
f{n~B Ar,rwm , Ro~~in1 Uio,u(' - Rota Filomcn:t - Srudio
<;,11..,,cppt Sasso Caterina \\'ed. G,acconc - Sodano Giusep·
pina - 8panu Lu ,~,a - Traverso Cap. Palrmro - Vrùs<:cch,
:\\-larni in G-attmom V 1gu Carlotta - %açra.ria Carolm.:i ·
Zumf><'lleu , t\\~1filo - Zini Giuseppe
L'Istituto Sale.!lano per le Miss ioni um M·d~ m Torino, 4:rcno 111 Entt' Monile con J)e.c-reto JJ 1?enna10 192+, n. 22,
può lc~nln1ente r1cl:vci-e Lt·S!till cJ lirrrlitO. Acl n·11ar~ pn,sJbd1 contesl:l1.1on 1 s1 con~iL!lrnno le seguent i formule:
fit" rn11ta.~1 d'un T,n!alo: " .. 10..,no ulJ'J\\·11r,,to ..~·at,~tann pn lt1 \\J,owm ron ,·rdr ,,, Tqru,() ri ruolo d1 legnto le "omrno
d, Lire ... (oppure> l'unmobilc ~no in ... "
Se tr:nta~1. iovc<·c, d1 nominare crcdt.• ù1 Ol-!111 .;;o-.rnn?;l l'btlluto. lo lormr1ln puLrd1bc c~sitf questa: ... Annullo OJ.tnl
mm precedente U1-.pos11iont• lt"stanwnrnr11,. !\\ommn nuo ,·rc-th· unÌ\\l.:balt.• I' lsfttutn 5't1IF1iamJ pe, lt AliHiom ron Stdt r'n Tormo.
la~cmndn ad es.,:,.o qulnln m, :-ippnrtwn•· H 011i,l.-.,u-.1 1110\\0
r Firmo ()l'T ~slt'JO,

4.2 Page 32

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~
CROCIATA MISSIONARIA j
ToiBle m~':'.,':,.!;~~~o~!:_~-!'00 l
Borse complete.
Uors., S. GlCJl'.·IN.l\\'I l:JOS("O r.' Af\\J.IIH /Jf:I P(' IIU.-1-
TOU.IO, in ring-razmmenro f' per otteni:re i.:!:1'87.ll', n cur,1
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(BcrJ(amo) L. 50.000.
flors,i SS. TR{,\\JITA ",11ffr. J,· 11., l•m1µl1a l>dl'Ago,1inn •
nosco Li.l111bt.•rrcnuh1-lli2z1 - L. 50.000
llor,H S, G.
(_11•1 p . I!, rin·vurn, n cur,1 d1 (;;.,I
Del Signore (l\\11\\ono) L. 50.000.
&,r,n COSSU DOS PllèTRO. n rnrn ti, Annu n. /T.,ri11,.)
• L. 50.000.
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L. 50.000.
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di N. :S.. · I.. 50.c,oo.
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di D. Stl.'fano C1uti t.' :-.:nn.·l ln ( trn....erp ini.1 L. 50.000.
Borsà (((811\\ O JJ•.\\Ji('flJ,;L-J.\\'GI-.L(J - '>,irnm• prec·.
-t 1.072 - I antt>ri F(~rru~cio h;;oo, llurn:-.:cutu 500 - Tor 50.07.:.
Bo"" u·.1LEt.'R1'(), alla 111,·mona nl "' Mtffr ÙI Emili.,
Lui,-,:1 AlbL•rtc, ,. Rnul D'.\\1lwrt11 - 1° ,,~r·, ;o.ooo .. (i..1•
bndla Unlcino '.°'!<wn 10.000 - Carh.n-c10 - f...Jullst·O Ro-
,clh Barnlc, Fal,hno 10.000 · Tm 10000
Borse da completare.
Bnr"' .BIJCI-JE1~/'I <;n,,W,l'Pf.' (4•). a ,·ura tl..Jl:i fomu,:hn
- Sonuna prec. .10.000 - "\\, ,•1.:r-.. r.!.Ooo - Tot 4z.ooo
Borsa A.\\il\\lt: S.ISTP /JBJ. l'l 'HCi../1'<JUJU OT'l'l•:_\\'E-
Tf.'Ml 1..1 GII.IZl.-I ('I/E /'-/ST<) /l/c'S//Jf,.'fl<i. n
cura Ud Sa1,,.. G () (S,\\rJ"",-ma\\ - ~on,m« rn·,· 1c,...-,O0 -
N Vt:r.4. J0.000 J'<Jf. 40.000.
Borsa ANZI/\\/ DON .-ll~BONTl/0 (.;') - S,unn1.1 prcc
J 7.000 Rossi Lw,tlH veti. (Jut·lrat:.Z~l I ooo; una mJ<lr'-"
!?oo; hamhino Amssa 2:50. 1111.t ex RII Chien•st :;ooo -
1Ol. 2-\\,lSO,
0orsa .ITTf.',\\00 /,./ UR.-JZ/A CCJ.\\IPL/:.'T.-l, /). BUS('O
OTTJl-.',\\f,,-J. DAL/,'.JIJSILJ.-11'/U(E (3•). u rnru d1
.\\. Binnch1 Cuccia • Somma prcc. 3850 - l\\lcrano L. _;oo
· Tor. 4350.
Borsa IINNU S,JN'f'O Gll!Ll.lN<J CARt,0 MARIA
TERESA f.'.\\IM.-1 .11. .-lNTOl\\'fETTA ANNA '1/.-lUl.·1
t: .HARELLA LU.VA - 8on-11na prcc 1000 • è\\, ,~"-
1000 ~ Tot. 4,000.
Borsa ANIMI, DHI, />lJ/~GAT0/1/() ( 16•) - Somma pn·,.
4(,.485 • Snc. Alcssau<l10 Savl·rio c;ooo: Snn1ini Giuseppe 50
· Tot. s 1.535.
Bor<a ANTONJOLrl PiERO t: Fl/1..\\IJNA !'.ommn pr,-.·
tJOOO ::\\. ver~. 3000 ~ Tol. 1 2.000.
Bor.rn ASTUUJ PROF. JJ. ,11.-IRIO (2•J
Somma pr,•,·
-1200 llmnld, 500 - /'01. 4700.
Borsa B. F. ADDOLOR,-ITA (z•), a rum dì A. L. (Trc111nl
- Somnl:l prcc .22,tJOO • ~. , cr~. 2000; I,. O. 300: HA-
mondeni vlann 500, 7.ucchcll, Fm,1111 100 - Tot z5.200.
Bor--u BHLTRA.MJ D. ,-I1\\'JJHH.-I (4"). Sommn prcc , J.,,ho
• Parnnè ,\\,r.11,nn 3000 Tut, 16.9<>o.
Borsu RE{(Rl!Tl D. PJFTRO (2•), a cura dd prof. Connn
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