Bollettino_Salesiano_194207


Bollettino_Salesiano_194207



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111 ll>Sequin ullc dl"Pulif:donl minhteriull ,,.,,.I , llmlt111.lnnc dcli" carta l'cdlzlunc itallnnn ,11.t1t11h,cc le oltre c,di1.ionl cst.:rc,•
.!>l'l--'lllX/C• ~ Jl c..•r1 \\I! 1 1TJ I I
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1.2 Page 2

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ER!OO!CO :11EX-
SILF. PER J COO-
Pl:;JU.TOR I DF.1-LE
OPERE E :\\llSSIQ:,.;l
DI s. GIO. nasco
eottE~r~r,~10
SJ\\tESI J.\\~I O
Anno LX\\'T - X. 7
10 LUGLIO
1942 - xx
In 0$.<equio alle di.r{IOsr:.1011i mi11i.,urial1 pe,- la limitazi<me <ltlla C(Jrta, 1'8dlzio11, itnlio1111 ,ostituiui- I, nfln tdi:::idttÌ eslcr,
SOMMARIO: Plebiscito mondJal.,. • Adone Salesiana. ln famlglia. Dalle nostre M.issìoni: Amauonln
Lettera di Don Giulivo al lliovani. Necrologio. Tesoro splrltuale. • Crociata missionaria.
Plebiscito mondiale
Il Giubileo Ep1scopalt: del Santo Padre Xell'imparziale ed oggettin valutazione
Pio XrI, pur nel contenut<.> programma delle degli eventi, d iagnosticando il passato e il prè-
manifestazioni da lui stesso limitato alla pre- sente, con perizia e sincerità seni.a pari, a
ghiera, è assurto, per spontaneo concorso dei scongiurare gli orrori di un peggiore futuro,
fedeli di ogni terra e per l'adesione di nazioni la sua parola risuonò alta, solenne, sicura. a
anche non cattoliche, ad un plebiscito così tutela dei più sacri diritti delle coscienu:, de-
lLOiversale di ammirazione, di devozione, di gli individui e delle nazioni, delle famiglie,
affetto e di venerazione, che forse la s toria della società e dei popoli, colla voce della giu-
non registra l'uguale.
stizia, della verità e della carità.
~on parliamo delle Diocesi e: delle Par-
Prendendo le mosse dal sepolcro del primo
rocchie, degli Ordini, Congregazioni, lstiLuti Papa, cui anche recenti scavi nelle Grotte della
Religiosi e delle Associazioni di A. C. cbe im- Basilica Vaticana rendono autorevole testimo-
pegnarono una vera gara di amor filiale.
nianza, il Vicario di Cristo sciolse dapprima
Una quarantina di Sovrani e Capi di Stato un inno alla perenne giovinezza della Chiesa,
hanno mandato personalmente le loro felici- ricordando il fervore e gli eroismi della vita
tazioni; tutto il Corpo diplomatico accredi- dei primi cristiani e rilevandont: le note carat-
uno presso la Santa Sede assistette alla 1\\-lessa teristiche e inconfondibili: 1) l'incrc,,llabile
giubilare celebrata da Sua Santità in San certezza di vittoria appoggiata su una fcù.c
Pietro, il 14 maggio; autorità e personalità di profonda; 2) la serena e illimitata prontezza al
r.gni ceto ed anche di diversa fede gli pre- sacrificio e ai patimenti; 3) l'ardore eucaristico
sentarono o gli inviarono felicitazioni ed au- e l'interiorità, erompt:nte dalla convinzione in-
guri; ed una folla cosmopolita gremì la Ba- tima dell'efficacia sociale cli un pensiero euca-
~ilica e la Piazza come nelle più solenni oc• ristico su tune le forme della vita sociale:
cas1oni. Tutto 11 mondo poi stette in ansiosa · 4) l'aspirazione verso un'unità di spirito e di
attesa dell'augusto messaggio che varie nazioni gerarchia sempre più compatta ed infrangibile.
ritrasmiscro perfettamente in collegamento Passò quindi ad illustrare la missione dell:t
colla Radio Vaticana, e che andò a ruba nelle Chiesa nel conHitto mondiale, protestando an-
edizioni a stampa.
cora una volta di aver fatto tutto il possibile
La bianca figura del Padre, nell'immacolata prima per scongiurarlo, poi per alll.'Viarnc le
tr.isparcnza della sua paternità uniYersalc, pene e per affrettarne la fine. Conchiuse esor-
emerse più che mai, dai flutti in tempesta di tando soprattutto i Reggitori delle i':azioni a
questo mar burrascoso, sulla rupe saldata da salvaguardare l'integrità delle famiglie e la
Cristo, come faro di luce alle genti, proten- sana educazione della gioventù, e a non la-
dendo col cuore le braccia aJ mondo intero, seiarsi sfuggire occasione per mettere Lcm1ine
ancora di salvez7,a agli uomini ùi buona vo- a tanti: angustie cooperando generosamente al
lontà.
- - ristabilimento di un pace giusta e duratura.
97

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XeU'Omelia della Messa giubilare, pren-
dendo lo spunto dalla liturgia del te::mpo, Egli
invitò i fedeli ad ascendere spiritualmente con
Cristo in ciclo, disponendo nel cuore quelle
asce11sio11i della Ft:de che Vllrca ògni 1111be, della
Sp1rra11:ao che sorpassa il tempo, dell':-l111ore che
conq11ista l'eternit,ì. E terminò con unu appas-
sionata invocazione allo Spu;to Santo per ot-
kncre a tutti i fedeli il coraggio nece,-sario :ilb
professione cd alla pratica della Yita cristiana.
Il nostro omaggio.
Alla fausta celebrazione la Famiirlia Sule-
siam1 era ben rappreselllata dal nostro Rettor
:\\fa~~iore rev.mo sig. Don Pietro Hicaldonc,
il quali!, l'indomani n:nne riccYuto in pri-
vata udienza dal Santo Padre. Lo accom-
pagnavano due Superiori del Capitolo e la
rcv.da t\\fadrc Linda Lucotti, che fa le veci
della Superiora Generale delle Figlie di
:\\!aria Ausiliatrice, con altre ì\\ladri del Con-
siglio Generalizio. li sig. Don Ricaldone pre-
sentò al Papa l'omaggio della Famii:zlia Sale-
siana. Triplice omaggio: di preghiere, di fer-
vidi auguri e di offerte raceultc Lra i giovani
alunni dei nostri Collegi cd Oratori e le alunne
ddle Figlie di Maria Ausiliatrice.
·
Il Rl·ttor Maggiore, scgucnd,1 le rrndizioni
,lei nostro santo fondatore Don Bosco che ci
educb ad 1111a filiale devozione verso 11 \\·icario
di Cristo, avrebbe voluto dar la massima so-
lennità ed espressione. l\\la le angustie dell'ora
presente e l'impossibilità di comunicare colla
maggior parte delle Case dell'estero lo costrin-
sero a limitare il suo appello alle Case d'Italia.
La corrispondenza pérÒ non poteva essere più
g,mcrosa. Jn tutti i nostri lstiluti c<l Oratori
cd in quelli delle Figlie di Maria Ausiliatrice
fu una gara di preghiere<· di sante Comunioni.
:{eU:1 Dasilièa ùi l\\Iaria Ausiliatrice veruie of-
ferto secondo le imenziuni del Santo Padre
tutto il mese mariano. La vigilia ùcll'inizio,
lo stesso Rettor l\\laggion: convocò nel s11tro
tempio Superiori ed alunni artigiani e studenti
tiella Casa-madre insieme ai gio,~ani <lell'O-
nitorio festivo, per invitarli a metter tutto il
loro fervore di preghiere, di di,•ozione a di-
t>p()sizione del Santo Padre. E fu uno spetta-
colo mera";glioso non solo la pietà dei giovani,
ma anche il concorso dei fedeli che gremirono
il sacro tempio alle tre funzioni quotidiane
con preùicazione. Basta ricordare che !>i di-
stribuirono oltre 72.000 Comunioni, cli cui r,iù
di 10.000 solo il giorno della festa.
La giornata giubilare assiepò giovani, cx-al-
.- -- lievi, Cooperatori e Cooperatrici attorno agli
98
altari per le Sante .l\\Iessc celebrate secondo
l'intenzione del Papa, per l'adorazione a GesÌI
Sacramentato esposto solennemente dal mat-
Lino alla sera, e le funz.ioni di chiusa con pre-
dica, Tt• Dtum e Benedizione Eucaristica.
Il giorno q, in cui coincideva colla solennità
dell'Ascensione anche la festa della Beata ;\\Iaz-
zarcllo,. pur rimandando le funzioni liturgichc
ad onore dell:i Tieata, le Figlie di l\\Taria Ausi-
liatrice specialmente raccomandarono con par-
ticolare fervore alla loro Confondatrice l'augu-
sta persona del Santo Padre.
Tutte le Case dedicarono infine affcttuos~
accademie aù onore del Santo Padre illustran-
<lone la figura e l'altissima missione. Nella Casa
madn.: tenne il discorso ullìciale Don Cojazz1
11 Reuor l\\faggiorc potè quindi presentare
al Santo Padre un hel tesoro di pregbie::re, cli
Comunioni e <li pie pratiche. E vi poti! ag-
giungLre anche un bell'oboln raccolto soldino
per soldino tra i nostri alHnni e le alunne
degli l stituli delle Figlie di l\\Taria Ausiliatrice.
I nostri Cooperatori saranno curio,-i di ~a-
pere la somma raggiunta. E pC>ichè i numeri
banno la loro eloquenza - quell'eloquenza
<:be tornava tanto cara a Pio Xl di sama me-
moria - e in questo caso l'eloquenza assume
un valore spirituale dal fatto che la somma
si è ottenuta con modeste offerte di JO, 20, 30.
_:;o centesimi, 1 lini e, qualche volta qualcosa
di piì1 da colt>ro che ayevano maggiori possi-
bilità, ben volentieri li vogliamo soddisfare.
Tra gli alunni e le alunne, dagli asili a~li
Or:1tori, alle scuole elementari, medie, profes-
sionali, ai licei cd alle scuole superiori si souo
raccolte z 12.000 lire. f:: facile immaginare la
massa di gioventù che ,; ha concorso a base
<li soldini.
Il Santo Padre rimase profondanwnte com-
mosso: l'offert::i gli documentava lo sviluppo
dell'Opera cli Don Bosco e gli richiamava lo
stuolo di anime cui essa prodiga In sua pn>v-
viùenzialc assistenza.
Egli volle sfogliare i due albums in cui, $U
fogli di ugual misura distribuiti preventiva-
mente:: in tutte le Ca!.e, crnno segnate le firme
dei gionrni coll'offerta rdativa; poi incaricb
il sig. Don Ricaldonc di ringraziarli tutti e
singoli e di portare loro la sua paterna Apo-
stofjca Bcncdizione che si degnò ùi estendere
anche a tutte le loro famiglie, ai nostri ex-al-
lieYi ed aIle cx-ali ieve delle Figlie di l\\Iaria
Ausiliatrice, a tutti i Coor,cnitori l'd a tutte le
Cooperatrici. Si consolò soprattutto della loro
corrispondenza all'educazione che ricevono e
sulle speranze di virtLl e di vita cristiana che
legittimano anche per l'ayvcnire.

1.4 Page 4

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~cl ricevere l'.\\po,toli1.:a Dcncdizionc il
Rtttor ;\\ la~ion: a,-,.icuro il Santo Padre che
J\\H·mmo l'Ontinuato ;i prej.!an: secondo k· sue
~ugustc intenzioni chc hanno solo d1 mira il
lwnc delle nnimc e la pace <lei pop1•li.
Il Santo Padre gradi assai l'omag1.tio cd in-
caricò il s1g. Don Ric:,lclonc di portare ;1 tutti
una speciale .\\postolie,-a Jlcnedizionc.
Ali'Ateneo Pontilìcio.
Degno di parncolar rilicYO, l'onu1gg10 dci.:li
lslitull filosofici e teologici e soprntullto del
Pontificio nostro :\\tenco di cui L 'O.w•rf•<tlort
U1111um11 fccl. la scgucnte rdazione.
Prncncndo la gencn.ilc <limos1mw1nc tli
afft:tto al Papa che il 13 ma_ggio aduni,
,pmlualmcnte tutte lc Case salesiane nella
preghiera e in appropriate celchrnzioni ùcl
1':1pato pur nella cornic<.' ùi imimità suggerila
d,1llc anuali circostanz1.·, il Pomifìcio .\\wneo
Salcs1uno ha Cl'lehrnto de1.tnamcntc il Giu-
11111:'1 Episcopale del Samo Padre c.ledil-an1.l11
una spt:ciale giornata di stuùio ad argomenti
riguardanti il Sonimo PontilÌl':ltO e le pcrso-
1Jlì lxncmercnzc del Regnante Pontcfil·e.
, :'I làuino e pomcril,{gio due ton1.1t.: acca-
1fomichc rndunarono allievi e proft·ssori delle
u·t Facoltà e dcli'Jstiruto di PedaKogia rispct-
t1\\·amcnte ndl'aula ma~na dcli' JstiLUto Intcr•
nazionale Don Bosco e in quella ddl' htituto
ù,nu Rchau<lc1\\~o, con l'ambito onore della
rrl·~cnza del Re\\ .mo Reuor :\\laggiorc, D. Pie-
tro Ril-aldonc, di S. 1-•. :'I lons. Coppo, di Su-
periori del Capitolo, del Rcv.mo P. Ca\\ ,issa
h. J. Preside ddla ]'ontifìcia Fac(lll;I Tcolo-
gÌl:'-J di Chieri, e d1 altri professor, e di;,tint1
r.1ppr<:sentanti del Ck·ro e d.-1 Laicato torinc,-c.
Con parol.i calda e com·incentc aperse la
giomat.l di studio il :\\lagnifico Rettore, .;;al·.
l>ull• •\\'ldn~a Gennaro, chc, rile\\·;1ta l'uppor-
11111it I ddla speciale cclchra;(ione, cs.~t:ndo la
primu occasioni! che si offriva di test 11nonian:
in modo solenne a H11.1 Sa1nità Pio X l I l'.urn,rc
che arde per il Padrt Comune dei fedeli, \\·er!:11
11 quale l'angoscia dell'ora presente LI l'OllYer-
gerc la fiducia uni\\crsalt· come all'unico foro
ili IU(l' l' di sah l'ZZ.I. e ricordate le ,-a rie J1,;po-
~111e111i enunate dal Rcltor ::\\lagg111rc Jci :-ia-
lc:,1.111i per la ccld1r,1w11w del Giuhill-o papale,
ra~saYa ad illustrarl i critt-ri cui f11 i11tonat11
l' k l-arattcristichc cl,l \\'oglimm Jist111~11ae il
p:inil•olare omaggio del Ponuficm \\tl'lll'U !">;1-
lcsiano, conw :,olcnnc atto di ringn1.1iamc.:11l11
alla soHana honta dd J'Jpa chl· si lwniena,a
di 1lccruamc l't·rezionc l-anonica.
t ~holgen<lo il tcmn" L'Epifania del Primato
<lei Ronl.lno Pontdicc in Clementi: Romano··,
l'Oli 1nh llil!l'lltc disamina delle osscTYazioni
crirkhc d 1c il phmsccolàrc Jiluttit11 prornt-.1
sulla nota lettera di San Clemente, Don ,\\lc:,-
sandro Crazioh, della facoltà Teologica, mi:,c
in chiara luce la forza apologetica del docu-
mento papale, soffermandosi particolarmente
nd rcfutarc le obiezioni mu~se diti Yan Crau-
\\\\dacrt.
,. ~on meno attraente ra relazione di Don
Giuseppe Spalla, della Facolta Giuridit.-a, d1c
ndlo srnlg1111cnto del temu "Considerazioni
storico-giuridiche sul canone 22, ", con pre-
cisa esposizione dei fatti swnci, contro,·crsic
dottrinali e norme g:iuridkht· riguardami la
rinuncia papale, prcst.'nta\\a .1ll'ud1torio le in-
comunicahih premgatiH· del Primat0, faccnJ,
assurenl' l'Oll opportuni rilit'\\'i alla conside-
razione tldl'insuperabilc esempio di fortczz.i
e squii;ita generosità offerto dalll· rinuncic pu-
pali rcgistntlc dalla storia.
>1 l n un crescendo di d,·,·oto entusiasmi,
per il \\'i1..':lrio di Cri!;to, l.1 :-<l'ÙU!J pomcri<liull'\\
facc,·a l'Onverg1..rc l'aucn'lionc sulle personali
bcncmcren7.l' e suU·infaticahile operosità e.lei
Rc-l!nalllc Pontefice nel curnpo sociale e pe-
dago~ico. Rcndcnùo:;i interprete del pazicme
lavort1 di ,inalisi condotto dai cond1scepoli del
Seminano cli Scienze Sociali durante il pre-
sente anno uccademi~·o sui ùocumenti papali.
e specitìcatamcnte sul \\lcssa~gio Xatalizin
del 19.p, l), \\"inccn1..o Sinh,i, della Facoltà
Filosofiw. lumeggb\\·a li\\ lulla la loro pro-
fonda pre1..·is1onc e complet.i rispondcn1..a :1lk·
t~igenzc dell'ora presente le wncrate diret-
ti,c del Suntr> Pa<lre nd campo sociale.
" Infine. di\\·en,i allievi dell'lstiloto di I\\·-
dai;ogi.i t·:-ponc\\·.im> in hre\\ i rdazioni un'ordi-
nata sintrsi del pcn,-icro dd Rc~nantc Pontc-
tiee cirl"ll i 1.lin:n;i .pmhh:1111 della educ-.i.oon ·
cnstiana. Le ,·arie int.erl·s,;antis~imc rda1.ioni
rnn l'ilHl'I mezzo di scelti l1rani d1 musica S.i
<:ra, furono seguite da orclin<1k discus11in111
n:g-ol:1te d.,i professori dclk I ispclli\\'C disc1-
plin1:.
l .'amhil'nle saturo d1 .ilft:lto e di dc,ol.l
1::sult,1nz:1, imonat11 ai tr,tùizionali senti.menu
dt:ll'Opcr,1 :-ìalesiana per il l'.1pa. porti, tutti i
par1ecip.rnu a ri,1fft:~1rc Il noto progrunm 1
lcg:m, d.1 !-1 Gim·anni Bo~cu ai suoi figli
"l'nl P.1p.1, per il Papa, mnnndo il Papa''
\\11111n·\\·olc interprete ddlc diretti,c ùcl
Santo F11nda1urc, il Rt•,·.1110 Don Pietro lli-
Lald,mc d1iudcva entrambe le tornate wttn-
lincnandn con ceniali rilil·\\·i l!li argomenti
trattati nelle relazioni.
~ D,11!.1 qualifica:r.iune epifarm-a attribuita
- 99

1.5 Page 5

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dal Battifol alla Lencra Clementina prendeva
lo spunto per rilevare il fulgido Tabor di glo-
ria in cui nell'ora presente si vede splendere
la figura del Papa, alla q1.iale i disastrosi scon-
volgimenti della guerra danno insolito rialzo,
presentando nella luce cli disposizione sopran-
naturale le mirabili direttive pontificie.
»Rilevando il nesso logico che intercede tra
la questione sociale.e l'opera educativa lumeg-
giate nelle ultime due relazioni, ricordava che
la soluzione della prima dipende dalla sana
impostazione della seconda, rivolta alla valo-
rizzazione del singolo, secondo i princìpìi della
dottrina cristiana, con l'offerta del duplice ali-
mento, pane e catechismo. Animava perciò
allicYi e professori a rivolgere come a fine su-
premo le svariate attività culturali verso l'apo-
stolato, intensificando in questo senso la loro
operosità, come speciale omaggio al Santo Padre.
•> Ricordato quindi il passo di San Luca
{XXII, 32) che raccoglie la promessa del Re-
dentore al suo primo Yicario di uno specia-
lissimo aiuto di preghiera, esortava i presenti
a prendere il primo posto nella universale di-
mostrazione di affetto che la Famiglia Sale-
siana avrebbe <lato al Samo Padre nella ncor-
rcnza giubilare dedicandogli una giornata di
inimcrrotla preghiera >>.
Anche in tutti gli altri nostri Studentati
Teologici e Filosofici e nelle Case <li forma-
zione vennero organizzate riuscitissime tor-
nate di studio che, mentre lumeggiavano la
missione del Pontificato accrescevano la de-
vozione degli alunni del Santuario al Vicario
di Cristo.
A San Gregorio di Catania, i nostri .:-.;ovizi
e Studenti di Filosofia dedicarono una intera
settimana per il Papa. Con l'offerta della
1-ì. Messa quotidiana si aecompagnò l'appli-
cazione per il Papa della Santa Comunione,
del Rosa.rio della Beata Ve-rginc, di nume-
rose visite lunj.t() il giorno a Gesù in Sacra-
mento e di opere buone.
L'attività culturale ebbe per programma
la trattazione dei seguenti argomenti svolti a
turno dai docenti dello Studentato: La ve-
nuta di San Pietro a Roma e la sua morte
nella stessa città. - Il magistero pontificio,
specie nell'infallibilit.ì. pontifaia. - La disa-
mina delle accuse, antiche e recenti, contro
il Papato. - li Papato centro delJa storia della
Chiesa e dell'umanità cristiana.
Novizi e studenti riferirono anch'essi su
pensieri d1 Don Bosco che lumeggiavano il
grande amore e la devozione del Santo al
Papa e alla Sede Apostolica.
- 100
La ~Settimana~ si chiuse la domenica 17 con
le parole del Superiore, il qua'e lesse anche il
telegramma del Santo Padre in risposta a
quello inviato a Sua Santità dai scttimanalisti.
Di particolare gradimento tornò al Santo
Padre l'iniziativa dei fanciulJi clcHa nostra par•
rocchia del Sacro Cuore in Bologna, che in
numero di 154 si sono accostati, domenica
3 maggio, per la prima volta alla Santa l.\\Jen52
Eucaristica offrendo la loro prima Comunione
al Sommo Pontefice come 1Qro dono -per il
Suo Giubileo Episcopale.
Il Santo Padre si è degnato subito di rispon-
dere per mezzo del C.;u-dinale Segre~o di
Stato con questo telegramma cliretLo al Parroco
b. Gavinclli: << Augusto Pontefice paternamentf:
grato cotesti cari bambini preziosa offetta loro
prima Comunione li benedice di cuorP u11ita111e11/e
loro famiglie loro parroco e parrocchiani t11t11
presenti e lontani invocando $11 fortu11ati fan•
ciulli perenne divina assisten::;a per loro formo-
zione e felicità cristiana.
CARDP.IALE :'.\\1ACJ.101'E >).
A T erni l'iniziativa salesiana assurse ad
omaggio cittadino per l'adesione delle Auto-
rità e della cittadinanza. La celebrazione s,
svolse nel Teatro «Verdi», gentilmente con-
cesso dalle autorità locali. All'invito dei Sale-
siani risposero le Dame Patronesse, i Coope-
ratori, gli amici, cx-allievi, un ragguardevole
numero di famiglie degli Oratoriani e altre
che frequentano la Parrocchia e l'Istituto.
Presiedette lo stesso Ecc.mo Vescovo Dio-
cesano Mons. Bonomini con l'Ecc. il Prefetto,
il Segretario Federale, il Questore, il Podestà.
Presenti anche il Generale Passarefli, Diret-
tore della F. A. R. E., il Comandante del Pre-
sidio con uno stuolo di Ufficiali delle Forze
Armate, il R. Provveditore agli Studi, vari
Presidi e Professori della Scuola l\\Iedia, rap•
present:anze di Enti Religiosi e Civili.
Negli altri palchi e nella platea, completa-
mente gremiti, distinte signore e signori di
ogni classe sociale, giovani studenti e il nostro
Convitto <• Umberto I t al completo.
L'orchestra Morelli-Robatto intonò l'Inno
Pontificio e gli Inni Nazionali; un ben nutrito
coro di cantori esegul le Atc/amationes. 11 Vicc
Presidente dell'U nionc cx-allievi rivolse il
saluto ed il ringraziamento alle autorità, illu-
strò lo scopo della celebrazione e presentò l'o-
ratore ufficiale Gr. Uff. CamiJlo Corsanego, il
quale attirò subito l'attenzione dell'eletta ac-
colta con la sodezza degli argomenti con cui
svolse magistralmente il te:ua proposto: u1
Dinastia che 1io11 muore.

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Nel noMco Collegio di SAIUllA-BARCELLONA (Sp agna) è stato rimesso in o rdine l'apparuunentino
occupato <fa O. Bosco durante il suo soggiorno nel 1886 e devastato dal rivoltosi.
Ecco una fotografia della cameretta conyertita in cappella
e decorata con quad.tì artistici dopa vita del Santo.
Ln pre2.losa urna dell'altare per le Reliquie del Santo.
- JOI

1.7 Page 7

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.
AZIONE SALESIAN A
[ ~ ____D_1o<_·r_,_,_ __ _ ________D_1_R__m_o_R_1_D,orr,~..._, OE1 CoorH1,\\10R1
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18 C11srr/r,
S E Rt-1• 111,1 l/011s. De \\uo/11 G111<l'P/JL, \\'u:. Gel\\,
:'\\luru. Fiorentino Giuseppe, S. Carlo a .;\\lorst:lb, Condircttr.m:.
\\ lon.~. Dc Lucra Pa~qu,1h:.
!\\lon~. dott. Sorno Am1lc11rc,
l\\lonn, luvcnc DonuH·nlura Atr.ini.
l'an. e.iv. Torriero G10\\'unni.
"ac. prof. C;1rbonc \\ 0 ìm:cnzo
Can, \\'c:nJ11ti Anum
C.111. ,\\hharanado R.,tfaclc.
:\\lon,. Hcppucc, :'\\hchclc, Arc,d. CatteJralc
'\\fon~ \\ 11ale Robertu.
Sue. prol. Pc1rosino Frn,1cl!~cu.
\\ton~ Puorto Raffoclc, Dclc~lO vescov1lc.
:I (on,. D.-1 Prl'tc P1clrn, P11enat11ro ;\\foggiare.
I.,. Can, lt1cno Allonso. - :\\lon~. Caprio Roffael,·, C:nnd
\\lons Dc Lucia P1ctm ,\\re. S. An~lo Fr,1111:
C 111. S11-!nordh Francc,co.
\\lnn,;. Dello Cioffa G,u~.• \\',e Ocn
\\ lons C,nmald, Ach,llc, S :'\\bria C. \\', <.:nnJ.
S. /•'. RN•.11111. ,Uow. :H,irn1111l<J S"u,/e, I ·nmn1.
Can. 1c11I. Òolt. Guerriero ,\\11101110, Cond.
Il) Cm1,dl,1111m di St11bir,
20 I C111·t1
I St1rtlò
1 Con:n-S l IIJ!do r
'Bl(llCl.ltl
Duuw- lt':t'-1"''"'
G,,eta
\\l,m~. l'.indolfi Sal~11t0,rc Cane. Vcsc
\\10111 De Filirp1 Alocrhl.
D1111 :\\lomom Gimanm Ah. Parr. S. \\latt«>
\\l,,ns. Ju11 Freda Antnn,o \\ ìc. Gcn
Are. T1cn10 Antonio. S . P1t1ro .11 Tana11ro
'.\\lons. Dc \\'io ,\\dolio
!uhi,,
L11n•,fo111r1
i\\fnn• <.:uomo Vincenzo.
'.\\ln11~. \\rc1d. Dc Ga·uorio \\ 'int·cnzo.
I ,l/Q11/1•n,rs111tJ
1.1111111
.,\\'t,crro ,/,., Pt1,:t1111
I\\ 1011~ I\\ tt~~Ort G1us<'PP"
SJc. 1)1 C<>:<mo Arturu
s.,c. s..rio Ciro.
So,/,1(,1·~
;\\l011s. Riccio \\'inccn.to.
l'arr. Dc Paolo Ciriaco. C.rnc. \\'cqc.
Pofi«i,/111-Hm,11/111<, ( ·,m. 1'1.mli Lui~,.
Pnz~1111/i
I Snll'rllfl
/.s,/.,-em/e..,,,,., ,1,, (;t,/1
..~ ~" ·''"""'"
S,.r,,llfo
\\ TtJlt1.•t - <:, "r'" San-
I m111
Sac. !>cm.,1rc Pasquale.
C.111. rruf, Vocca Pa,>1<>. - Purr. Corvino Soh111u-~in110 Cond.
l\\t.m~. J'redo Nicoln
{;;in Dc Bl:1s10 Alberto
:'\\!on, c.1, l)' -\\r, Edcurdn ;\\l.1r1a
...,se. 1>rol Auletta ArillllJo
;\\lon,. l'.,dnnrno Onu11>.
II - Molise:
l:Jow1111-f <1111p1J/J11>sr,
!1n11111
Vr1111fm
l\\lon~ Spma Ottavio, Bornno. - Parr. Xotte Ru1T,1l'lc, Cns1dpetrnso, ConJ.
l\\lonR. Tàmburri Pasquulè
l\\111 d1111. Te:;ta Giulio.
Lori11r,
Ttrm,,I,
1'rttt:11to
Purr \\l.1rronc Pnsquale.
C,in ,uu1rpasquale G1u•.:rrc.
:'\\lnns. \\'.1~ilc Francesco. \\'1c. <ic:n. - ::-ac, I.I\\ io \\"mccnzo, Conci,
m - Puglie:
48 I•lll,11111ir11
-l'l I.-lcq11111 1t'fl ,1,.11, Fwll
,;o . .rl111lri11
SI \\ dsmh S,11r1<11t<J
52 I Cai,:110"1
SJ Bari
54
- Bt,f'ÌIIO
102
Prim1c-lurmo Cionrnm.
l\\lon'i. Pu:troforte Giuseflpe.
l"an. l)d Giudice A11ton,o.
C:111 P,:n. Raz~to Elin.
Sac lh11icc<> Frnnces.-n.
:'\\1,.,.,. \\ cndt'lnmia V110.
:\\lons. Croce :'\\lichcle.

1.8 Page 8

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ISPETTO R I A
NAPOLETANA
Dmr'non1 DWC'f:cSi\\~t 11r1 Coof'!:RnORJ
5S
56
57
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10N / li1\\i~11mw
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S. Sertr111ll
t 1o S,11,illm e
Mons..Mu'l,an Emilio.
Purr. Laghcz7,a Onofrio.
Con. ì\\lar;therìta TommaRo.
Cnn. Ln Volpe Anl!elo.
Are. Aquilmo l\\lario.
C:m. Pepe Giovanni.
Mons. Parrulli Domenico, Vie. Gcn,
J\\ lons. Arpaia Giu$cppc.
1lons. cev. uff Agrimi Antonio.
C:m. De Cesure Luij?i.
Are. dott. Pnrncipe Giu~cppe.
J\\lon~. Are. Ruggicri Luigi.
Purr. Gadnleta Giuseppe.
C11n. t. Pisc1telli Francesco.
Can. Cai?nèttu l\\l,chdc.
Sue. Ostuni Onofrio
Pnrr. Greco Luiiii
Can. Saraceno Flonn~o, Are. Catt.
l\\lom;. C11t11lann Dunato, P:arr. (\\1riglìann d'Otnintn
Are. Stragi,pede Girolamo.
Con. Vacca Torcll-i Rnffacle.
M:ons. Canclli Luig-1.
l\\Ions. Perrone Raffaele, \\',c. Gcn.
I\\ [on~. Russo Romeo. Vie. Gen.
Parr. llelsito Antonio.
l\\'Ions. Caroli Fedele. - Vie. F. ;\\lnrtarm Frunc:,
liuc. d()u. Zurlo Domenico.
Can. Pen. Ponzettn Cosimo
IV Lucania:
Can. Gala !.\\lichcle, Are. C.:nrt.
i\\Ions. Tortorelli Emanuele. \\'ic. Gè'n
Can. Conte Ferdinando, Are. C,111.
Are. Pè'tron.c Catello Pnrr. llrie11za
I\\Ions. D'Ella Vinccnvn.
Cnn. don BèH•re Lodo,·1co
Are. Ln Rotonda Luiui
Can Zaccnnlt :\\lauro
C'an. Sun~c, cnno Frn.itC't'M'.:11\\lnniu.
l\\ fons. Hrì6C"lle V ancen;,;o
V - Calabria:
Can. :-Jicolò Carmdo ,\\re. Catt.
Can. cav. Jou. Arena C:arnldu. .\\re. C att.
Sue. J'cru Fr.1nc,.--scu.
Can. -rraL(olo Pietro
1fon~. .'\\stella i\\licl,do.
:\\lons. Cnnmforn Nicoln.
Cun. Spianò Attilio.
<.:u,1. pcn. Alb~n"sc .\\nton1110.
l'un. 1,enne \\'inc,,n;,o.
l\\lon~. dott. Corso (.iiuscpp1.:, \\'1,· G~n.
1-'arr. l\\lJu:tt<'lli Antonio, Curu,
Sac. prof. \\'ioli S,·rnfìq,).
ì\\•lons. cw1. Trapnnt Rocco C'~nc. .\\rei\\.
PJrr. Tridico .\\ntomo.
Can. Rocco Rnlfaclc.
Parr. Grandinetti lliagio. .\\cn.
Cnn. Paris, Francesco.
Can. prof. Cupornle Fruncc~cn Budolat.i.
i
1c3 -._

1.9 Page 9

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Giovanni Bosco pn:sso la casa natia 1Jen" ai c,oelao el una Jezlone di Catechi5mo.
(Quadro dtl CriJa 11,lla ra~rntia d,1/a Bas,lita tli Maria Auri/iotrit• i11 Torino).
I N FAMIGLIA
T o r i n o - U n nuovo quadro nella sa-
grestia de lla Bas ilica di Maria Ausi-
l iat r i ce .
ln occasione della festa titolare, 24 maggio
11. s., nella sagrestia della Basilica di Maria
;\\usilialrice - ove era già stato collocato il
quadro del prof. Crida raffìgw1U1te l'incontro
di Don Bosco col giovane Bartolomeo Garelli,
a ricordare il Centenario dell'inizio dell'Opera
degli Oratori - venne inaugurato un altro
quadro dello stesso pittore, altamente signifi-
cativo.
Collocato nella lunetta sopra la porta d'in-
gresso, rappresenta Don Bosco fanciull.o ìn
mezzo ad un gruppo di coetanei, intento a ri-
- 104
petere, nelle ore libere di un giorno festivo,
le lezioni di Catechismo e le prediche udite
in parrocchia, avviando così quel provvido
apostolato a cui, scrisse, si sentiva chiamato
fin dall'età di cinque anni, quando gli parve
di intuire che la sua vita avrebbe dovuto tra-
scorrere tutta nel fare il Catechismo ai poveri
fanciulli.
Il quadro, che qui riproduciamo, suscitò
vivo interesse nei fedeli che accorsero al San-
tuario per la festa della M.adonna; e nella po-
sizione che occupa avvia alla comprensione
degli altri quadri: l'incontro <lei Santo con
Bartolomeo Garelli; Don Bosco al centro del-
l'Opera sua, celeste patrono della gioventù; e
l'arrivo del Santo con mamma Margherita
alla tettoia Pinardi.
Altri due quadri completeranno presto la
geniale decorazione della sagrestia.

1.10 Page 10

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Altre commemorazioni del Centenario
della nascita del Venerabile Dome-
nico Savio.
Lo ~tesso Don ( a, iglia che tenne la Com-
memorazione ufficiale all'Oratorio, commemori>
pure 11 \\ cn. Domcnico Savio nel nostro fa1i-
tuto 1\\:ologico d i Chieri, il 23 aprile alla p rc-
;;cnza del Rev.mo Arciprete e ùdlc più clii>tintc
pc™•nahtà del Clero cittadino, dei Profl·s"ori
,,J alunni del Seminario Arci\\'CSCO\\'ilc, dei R R.
Padri Gesuiti e Domenicani, dei Signori ùclla
\\Iissinnc, di una eletta rapprcscntanza d i Au-
torità e Cooperatori, e di tutti i nostri studenti.
.\\d Ivrea, ncll' b timto « Card. Caglicro •
il nostro Don Spriann iUustrò la vita dcll'an-
i:dìco gio\\'Lnctto con una interessantissima
serie tlt proiezioni luminose che avvinse e
commosst' non solo gli alunni dell'aspiran-
Jato, ma professori e chierici del Seminario
\\'cscu,ilc intcncnuto al completo e la cospi-
cu.1 rnpprcsentaoza dei Cooperatori ed Ex-
nllic·vi.
.\\d Amelia la commemorazione venne an-
ikipata all'8 marzo, per approfittare della
rrcs1:nza di S. E. l\\lons. Rotolo, Yescovo \\u-
,iharc di Velletri, il quale, dopo la predica-
zione degli Esercizi Spirituali agli alu nn i del
nostro Istituto S. GioYanni fa·angclista, tenne
il discorso ufficiale.
I ntervenne l'Ecc.mo Vesco\\"O Diocesano,
~Jons. Priore della Cattedrale, ;\\Jons. Canc-
ponc, cd altre pcrsomlità del Clero cittadino;
il Seminario, Superiori cd alunni del Colle•
gio lloccarìni, il C,uardiano t.lcl Cvnvento dcli.i
SS.ma Annunziata <: un eletto stuolo di in-
vitati.
'i. E \\lons. Rotolo si disSt· felice dì com-
memorare la ùata cl·ntenaria proprio in ,\\m1.;-
lia, OV\\. l'Opera Salesiana era sorca sotto gli
auspici di Donwnico Savio, poiche proprio
il giorno in cui si lcgge,·a in Roma il Decreto
sull'eroicità delle sue virti1, cioè il 9 luglio
1933, il Rcttor :\\laggiore O. Ru:aldone si reco
ad Amelia per le prime trattati,·e per l'aper-
tura delle due Casi! salesiane. !\\lise quindi
in rilievo le meraviglie compi11tc dalla grazia
nel giovane quindicenne.
Applausi prolungati coronarono l'imeres-
sam e conferenza cui seguì un'Accademia mu-
sico-h:ttcraria in cui gareggiarono i gie>vani
dei due Istituti e quelli dell'Oratorio Sale-
siano. Chiuse la cerimonia la parola plaudente e
benedicente del Vescovo Diocesano S. E. Mons.
L<:ljah.
A Montechiarugolo (Parma), gli alunni
della nostra Scuola Agraria, 11 2.b aprile, inau-
-- - Tor, no - S. li. Mons. LoJall, \\. e500vo di /unc, ..a o opo U PontlJlcale per 1'4 !e,,ta della Bc~la llta=rcllo.
105

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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gurarono anche unJ riuscitissima statua del-
l'angelico gim·inctw, benedetta Jal loro Di-
rettore Prof Cav Don Giuseppe Lanero. ·
A Gorizia, nel nostro fiorente Collegio Sa11
Lult:1, il 10 maggio, illustrò la figura di Do-
menico Saùo con sma~liant,: cloqucnz.1 il
Prof. Bcttiol della R. Università di Trin,te.
.\\ Trento, all'dc\\'ata Crnnmémorazionc: fatta
dal Rev. prof. D. Lli;:o J\\Iasolll ncll'mnp10
cortile dcli'Jstituto assistcllc.: lo i.tesso Prin-
cipe- \\rchcscovo 8. A. H.c,•.ma '\\Ions. De-
Ferrari, presente un'clct1a rappresentamrn del
Clero e dli Paùri I rnnccsc:a11i, fanciulli e gio-
,·:mctti delle i.cuolc dcme11tari, degli i:.tituu
mcdi infaiori, dei cnllc.:-gi, istituii religiosi. il
Si:mmarìo l\\Tmore e numcrOli.l Cooperatori e
Coopcrntnc1 delle Opere salcsiam.
~. \\ . il l'rincip1. Arc1n:scovn \\'Ìsitù poi
l'imncssanut-Sima \\lostra Catcchistic.:-d alle-
stita per l'occasione e suggellò l.1 c.:-:1ra cdcbra-
zionc nella chiesa d1 i\\laria Ausiliatrice hene-
diccndo una nuova pittura mur.ilc opera del-
l'artista J\\latticlli r.ifììgur,mte il sogno d1 Don
Ro:;t·o rclati\\'o alla missu,nc del vcnernhile
Domenico S,1vin. Hìrnlsc mfioc di gionm la
sua fervida parola auspicando la beatificazione
del \\'Ìrtuoso giovant:· a mal!J!ÌOr gloria di Don
Bosco, a giusta smldisfazioné della Famiglia
Sak·siana e a vantaggm della g1ovcntu
L1 commcmorumnc \\'enne in(:nstonata nel
triduo ad onure di S. G10vann1 Hosco prcch-
cnto tfa Ilo,.. stesso or.itr,re e conclu$t1 col solenne
l'ontifirnte di S. E. \\loi1s. Rauzi
A Livorno, pure il :?6 aprile, prc~nti alhevi
tx-all1e, i e Cooperatori, tenne il J1scon,o utfi-
ciale l'ex-alht•vo Dago~erto Capoccht e chiuse
l'accademia 11 parroco illustr.indo con pro1e-
:!ioni luminost: gli ep1sot.li più ~ahcnt1 della
Yi 1a del \\ ·em:rabilc,
C h i oggi a - Crociata Catechistica.
L'Oratorio di Chioggia ha dato un sacg10
catechistico che menta da\\'\\·c•m d1 esi,crc rilc-
' aw. Da <luc prim,· dimi11atonc, allt' 4uali
partccirarono tutti gli allic\\'i, :?50, esam111.1ti
da 1111~ Commissione forniata dai Parroci
della città. e condotte con pru\\'C scriuc, di,.i:gno
sccon<lo il m<:todo auidstico, cd interroga-
rioni :i memoria cd a sen,;o, rimasero anco-
ra in gara 1.H alu11ni appartenenti a varie
dassi.
L'ultima eliminatoria. tjudla che do,·cya
- 106
designare l'imptratorc dd catechismo fu p1csic-
duta <la S. t. ;\\ Ions. Yci-coYo, coadiuv:iw <lJ
l\\Ions. l\\lario ,\\lficri, D. !.\\Iarino Callciari
Parroco di S. Andrea e il Direttore <ldl' lsu-
luto Salesiano.
0
S. E. ,•olle cs:1minare pcrsonalmerHc tutti
gli allievi rimasti in gara cd ebbe non poc,1 dif-
ficoltà ad climinarf.' gli a~piranti ai prema p1u
ambiti data la lom preparazione. Il pubblio
che as..<;istcva alla gara tenuta nel teatro t.lel-
l'Oratorio, preso dal fervore tk·lla co111pct1-
zìone che si :-volgeva attra\\'crso un fuoco di
fila d1 domande difficili, tlireuc et.I indirctll',
tese allo scopo di selezionare secondo il me-
nto I concorrenti, dnnostra,·a il suo intcrt•&><.
con frequenti applausi.
La ~ara lasciò in p.alio il litt•lo più amhito,
quello <li Imperatore del Catt:chismu, cht \\'cnnl'
disputato tra gli ol!n concorrenu dimostratisi
ottimi fra gli ottimi. La loro Ìlllcrrogazione,
che s1 ~,·olsc suscitando il p1i1 schietto intem,-
s:nncuto del puhblic" e 1'1 v1vissim,1 ammira-
zione di S E., si protr-.1s~e a lungo con esito
,·ostantcmcntc incerto. pcrc-hè gli otto alunni
si cqui\\•alcvano e quantunque si accrcscesst'
la ditlicold1 delle interrogazioni tutù rispon-
dc,-ano con eguale precis1om: e celerità. La
Commissione, di frome a ~1ucsto fatto insolitP
ed allamena· siirnificati\\'o, ,·ista l'impossibilità
<l1 !?iungere aJ una ùesignnl1onc per , il! d1m1-
natoria, decise cli procedt're all'elezione del-
l'lmpcr.ltorc del Catechismo a mc7.ZO di :-.or-
teggio tra gli otto can<li<l:1t1 rimasti in i::ara.
Grandi acclamaziom salut:1rono il \\'U\\Citorc.
S. E commosso ddlo splendido csito esprcs,-c
la propria soddii::fazione C.:"tlll parole di ,1h1s-
sirno apprczz,1ment11.
La solf.'nnc prcm1az1one fu rimandata alla
domenica SC!!uentc e coronata coll'inaugu-
razio1w dcli.i :.\\Iostr:1 C.itcchist.i fatta da
'\\Ions. (,amli:1 a nome del \\ esco, o Dioct·sano
assente
Intcri.:ssantissirna, per la documt•ntazionc, In
tct7a ,;;1l,1 m·'t•l"J tntto il mo\\'Ìmemo <li \\zionc
Catwlica dcgh :illicn ckll'ls1ituto ché st·prcro
:11.:qui:Hare q medaglie. 7 c:11np10na11 dioce-
sani, 1111a mt·daglia d'oro fuori conc.:'tl rso, trl'
medaglie d'.1r~1·nto, una d1 bronzo, due me-
daglie d'oro campionato s.1ksiann, un i::aul1ar-
dctto \\ 1tt, una fiamnu .. kcurati diagrammi
specificavano la frct(lll'll7..a alla Scuola di n·-
li~onl .1ll'Oratorio; 1111 qu.1dro rappn::-cnt.1,.1
le vari!! org:minazioni e~i~tt:·nti ncll"htituto.
Swtistichc Yarie, e~poi;izionc di lavori, di Ji-
segni, di modelli mostravano l'attività s\\'Oltd
dagli insegnanti e h1 Jiligenza e l'.imon· pre-
stato da~li alli,·,·i.

2.2 Page 12

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Altri Salesiani decorati "sul campo".
Con decreto del 26 marzo u. s. il Generale
J'.\\rmatn Ettore Bastico ha dccoratu della
CROCI! 1H GUEltR,\\ ,\\L y. )I. St.L CL\\IPO. un
ahni Jci nostri Parroci dd \\'icariato Aposto-
lico ùi Dcrna: il Cut· D011 Carlo Ruscom, par-
roco di Bc<la Littoria, al quale la :\\Iaestà del
Re Imperatore lui conferito anche l'onorifi-
ccn:t.i di C:WALIF.HE D'fl LA S1·E1.1" COLO!'l;l>\\U.•
~otiiic <lei numerosi nostri Cappellani "'li-
lit:1ri segnalano pure altre distim:mni fra cui
rileviamo ancom due <lecornzioni « sul campo •·
Al nostro Ten. Cappellano 0011 Olindo Del
D,J111w, ~ra\\"Cmt•ntc ferito mctllre prodigava
crnknnu.:nte l"a.,s1\\;tcnza ai <:uoi valorosi bcr-
SIJ?lieri nella b::itta~lia sferrata il giorno di
:\\a1..1le u. s. nd settore :'\\fikailowski - Tva-
n•m~ki, è stata conferita la l\\1HOAGLIA D1AH·
Gt"/TO al \\ '. 1\\1 s~L CA.'1PO •• con una nobi-
lissima motiva:mme a cui i l!iornali hanno gi11
dato larga pubblicità.
\\I nostro Te11. C't1ppt•llu110 Don FrcmrNc,,
l'olp1 pure ferito ad El Aden uurante un'in-
cursione aerea che distrusse <..'Ompletamcntc
l'Ospcòalc, mcmrc si prodigava nel trasrono
dei feriti ai ritugi, 1I Generale Comandante
ù' .\\rmJl:l <lei Comando Superiore dell'Africa
Settentrionale conferi lu -:\\11m ,1~1.11\\ DI Hlm~zo
al \\' :\\I. ~ suL CA'11'0 ,., rilevonòo il corag~io
cnn cui continuò l,i :.ua opera caritatevole an-
,hc tlopo la ferita tino a sgombero ultimato.
\\cl rtc~strarc queste ben tlleritate <lccora-
zìum, raccomanòiamn vivamente alle preghiere
ùc1 nostri Cooper,ttori questi e tutti ~li nitri
nostri l'onfrJtelli 1mrei,i;tt1 su, uh ersi fronti
Tor i n o - L'Ecc. P. Gemelli al no-
stro Ateneo.
Pr,,pno nel gmrno della IL-:;ta dcll'.\\usilia-
trìre, l.1 Facoltà di Filosofia e l'Istituto di
l'l·dag11g1a del nostro Ateneo Pontificio, eh-
ll\\:m il rtgalo ui una cordialis~ima ,·is1t,1 dd-
l'far. P. Geml'lli, Presidente della Pontificia
.\\cc1ù!lmia delle Scienze e Rettor '.\\laeninco
Jdl.1 U1m·ersità Cattolica ùi :'\\lilano, il quale
,1 tro\\'ava a Tnrinn per presenziare al Con-
H'l!IHJ J1 OricntJnu..nto Scnl:1stico P rofcssin-
nuk indetto dal '\\Iinjstcro della Educazione
:'\\a1ionale per gli Insegnanti delle Scuole
:\\ll.'Ji.: e dell'Online Supl.'riore.
Accolto nell'a1rio del grandioso Ts11tuto
, Conii Rebaudc11go ~ dal nostro Reuor l\\Jag-
giorc, Gran Cancelliere dell'Ateneo, che era
accompagnato dal S ig. Don Ziggiottt, <lJI
Direttore dell'l-.tituco, d:d Corpo Accnde-
mico, dai Professori e dagli alunni, S. Ecce!-
lenza passò anche t ra la folla festosa dei giovani
aspiran ti missionari e prese posto sow, il
portico dell'ampio cortile ove il Sig. Don Ri-
caldonc gli porse il benvenuto formulando i
più fervidi \\•oti per il completo ristabilimento
della su,1 prezio:.J SJlute, pc:r cui aveva fotto
canto pregare e continua a far pregare nelle
nostn· Case. P. Gemelli rispose con commosso
senso di gratitudine dicendo che egli si era
{>Qrtato all'ls1ituto come amico e come ammi-
ratore di D. Bosco e dell'Opera che i suoi figli
conunuano in mezzo al mondo, licti:.simo <lclla
presenza Jet [\\' Successore del Santo, cui
esprilllV\\',t pii1 cordiali felicitazioni.
Sorn.:tto quindi dallo SU!s.,;o Rcttor \\Tag~ore
cd accompagnato J,1i Professori dJ!!'li alunni,
11 Padre iniziò la visita ai vari Istituti ed am-
bienti Jclla Facoltà d1 Filosofia e dcli'lst1tuto
Superiore <li PeJu~o~ia. Si 1ra11cm1e con agio
nelle Biblioteche, 1,,,ià così bene avviate, e nelle
,·arn; :-.l'zioni degli Istituti ù1 Ps1<..-oloeia Spe-
rimentale, di Biologia, di Scienze Fisiche e
1\\Iatematichc. di Antropologia cd Etnologia,
colle loro rispctli\\'e 81hli<>teche specializzate,
sale u1 l.1\\·oro e d1 s,uol:l e t111.1nto è moder-
namente richiesto per una adeguata infonna-
zione e per un.i feconda ricerc.1 scientifica
Particol,trc comph11.:cnz:1 pro\\·11 S. Ecc. nel
visitare l'Istituto d1 P:<icologia Sperimcnt,ile,
organizzato e diretto dal Prof Don G. Lo-
renzrni, fonnato nella scuola <l1 Psicologia
dallo ~Lesso P Gc..mclh a \\filano: compia-
cenza che esterni', la sera stessa in un'adu-
nanza del Convegno, additando ai P rofessori
ddl.1 Scuoi.i :\\lc<li,1 di Torino e Provincia l'e-
sempio delrlstituu, Rchaudl'nJ,?<> che, co:.ti-
tutmlo un Laboratorio di Psicologia accanto
alle Scuole Professionali, offrl.' il tipo ideale
di or1!anizzazione de~li istituti c he vogliono
afl:rontarc nella forma più integrale il problema
udl'Om·ntamento Scolastic..'Cl Profossionalc.
S'mdug1è> pure con "'"o interc..-ssc nell'Isti-
tuto Superiore d1 Pedagogia, istituito que-
st\\mno per volonta del Sig. l)on Ricaldnne,
per rromuovcrc i-c1t·nt1licamcn1e I principi cd
i n1tctn<li della Pedagogia cri,-tiJna nella luce
e nello l<p1rito d1 Don Bosco, e ~ià corre.dato
di una import.antc hihliotcca spcciali;,..zatn. con
:,ci ;,chcdari cd un ccnln) di su::;siJi didaltici.
Il tempo fu~giva, e dovette accontentarsi
J1 un r.lpido s~uardo ai laboratori ddle Scuole
professionali, rivolgendo affabili interroga7.IC>ni
ai ginrnni aspinintì dell'Istituto l\\fissi'>nario,
L'ambita dsita accrchbc nell'animo degli
alu11n1 la stima e l'ammirazione per il grande
scienziato e per quel monumento del suo apo-
- - stolato scientifico che è l'Uni,·crsità Cattolica Ji
107

2.3 Page 13

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Tor In o - S. i::. Padre Oem~III COI noslro Rellor Maggioro a ll ' (51Jtu10 "Conii Robaudengo"
:\\Iilano, cui il nostro .\\reneo si sente particolar-
mente legato anche per la collaborazione dei
nostri indimenticabili profossori Don Ubaldi
e Don Sisto Colomho, e dal quale, mentre
tanti nostri ex-allic,; e non pochi confr.ndli
traggono luce di pensiero ed adeguamento
professionale, il nostro giovine Ateneo attinge
ispirazione agli ardimenti della sua missione.
M i 1a n o - Esposizione missionaria.
Il 10 maggio u. s. tenendo il loro Convci,10
annuale, le cx-allicvc milai1l·si dcli' Istituto
Magistrale ì\\Iaria Ausiliatrice~ vollero anti-
cipare l'omaggio filiale al S. Padre offrendo
secondo le auguste intcnziont del Yicario di
Cristo la S. Messa e la S. Comtmronc e dcdi-
<:ando al Pupa il pri,gramma dcll'adun;rnza
presieduta da '!\\Ions. G .1limher11 e presenziata
anche da Madre Carolina XO\\·a~coni del Con-
siglio Generalizio. Terminata l'adunanza, Su-
periore ed cx-allieve pa~arono ad inaugurare
l'esposizione missionaria allestita dal lahom-
torio locale, e ctisposta ia un ampio salone,
genialmente trasform:llo in vero campc, di
missione. Alle pareti pendevano illustrazioni
missionarie. Al centro un'autentica capanna
da,a un'idea delle capanne indigene che i mis-
siun.iri trasfom1ano rapidamente in cappella.
ln fondo si l:rgeva il piccolo altare prt>pamto
per la santa ì\\fessa..\\ttorno alla capanna enmo
dispo:;te, qun e là, con ordine e gusto, parec-
- 108
chic pianete, alcune delle quali doppie, e nu-
merosi piviali; e candide tovaglie, e ,-cli
omerali, e camici, e cotte e molteplici servizi
d'altare. A parte liw.irava pure un abito com-
pleto per una novizia aspirante missionaria.
Sono un addobbo tricolore era il reparto pro
soldati con nggeui d'ogni genere: sigarette,
dolci, riviste, indumenti, ecc. che vennero poi
portati ai soldati degenti negli Ospedali citta-
dini. Alla vista di tante cose veniva fatto dr
domandar:ii come fossero riuscite le buone
('\\'.-:illie'"e del laboratorio, in un anno di tanti:
ristrettezze. a -preparare tante cose. J: la ri-
sposta era nelle indusrric della carità che lt
conduce ogni mercoledì ali' rstituto, dove il
medesimo ideale le riunisce anche con sacri-
ficio a lavon1re generosamente per le missioni
lontane. Nel loro !ICttimanale raduno, in cor-
diale intimita, mentre le dita corrono al lavoro
pregano per i mi:;:;ionari, lc:g~ono in ri,·iste
e pubblicazioni gli eroismi ddla ~,ta di mis-
sione e trnsformano ogni punto in atto <li
amor di Dio per la salvezza delle anime
li S. P.idrc informato del loro ten·ore, volle
esprimere il paterno gradim~·nto colla sl!guenk
lettera inviata dal Sc~retario di Srnto alln
Ispettrice.
Re1.1• .lladr,.
All'aug11sto /'011tejìrc è staffi srgnafota In fa•
t•ida al/Ì1.•tià ehe da aleuni a11111 sta S'l'Ol(ft'ndo il
~ Laboratorio missionario fiorrto presso codulo
/sti/11/0 li. Ausiliatrice.

2.4 Page 14

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Alle buone signore e signorine che oppartè11- S. G. Bosco; sotto, il Santo nel cortile del-
~0110 al Lobo,atorio, e alle Religiose, che con l'Oratorio, negli ultimi anni della sua vita, in
tw1tu impf'gno e saci ,fido vi prestano la loro mezzo ai fanciulli. A.i lati, in appositi riqua-
opera, Sua Santità .ti allieta impartire la Bene- dri, le figure della Beata Maz;,,arello e del
di:::ione Apostolica, augurando loro cresctmti ric- Servo di Dio D. Michele Rua.
chez:::e •1.Jirtù e i più dolci conforti della carità.
Sulla \\'olta, in ricco scomparto architetto-
lii valgo volentieri della circoslmt:::a per con- nico ornamentale a fondo oro, spicca la gloria
fermarmi con sensi di religioso ossequio
<lei Santo. Tutta la parete inferiore della Cap-
pella è rivestita di marmi fini a scomparti
di Lei dev.1110 11el Signore Card. 1\\'L\\c1.rol'le. come pure le quattro lesene coi capitelli do-
Dal Yaticano, 2+ gennaio 19+2.
rati. Completano la Cappella appropriate deco-
razioni in pittura stucco, mentre l'oro a
rutta l'opera prestigioso effetto.
R o m e ntino (No vara) - U n'arti - li prof. :Mario Albertella cli Milano, a cui
stica Cappella a San Giovanni Bosco sono stati affidati gli affreschi, le decorazioni,
nella chiesa parro cchiale.
le vetrate, le dorature e i mosaici, ha compiuto
un Tavoro coscienzioso e perfetto anche nei
Romentino, che ha tanta devozione a Don particolari, curando perfino la luce della grande
Dosco, ha costruito nella chiesa parrocchiale 1,•,etrata che dà all'ampia Cappella un aspetto
un'artistica Cappella in onore del Santo im- armonico, imponente, religioso.
pegnandosi a festeggiarlo ogni anno, la prima
Il buon popolo romcntinese, infervorato tlal
domenica di giugno. L'opera veramente riu- parroco Don Valente Donetti, ex-allievo, si
scita, grazie al concorso generoso della buona prostra devoto ogni giorno davanti all'altare
popolazione, ha per tema l'apoteosi del Santo. <lei Sànto implorando benedizioni soprattutto
Volta, pareti, pavimento, tullo è stato stu· pei giovani richiamati alle armi e combattenti.
diato in senso armonico e condottò
con fede e con amore all'arte.
Sulla parete di sfondo spicca un
quadro di Don Bosco dipinto ad olio,
dove la figura del Santo è protesa verso
il popolo in atteggiamento di chi vuole
aiutare quanti a Lui ricorrono.
Il quadro è incorniciato ·in marmi
diversi elegantemente scolpiti. Ai lati,
sempre nella parete centrale, sono raf-
figurati il Venerabile Domenico Savio
e il Servo di Dio Don Andrea Beltrami,
novarese, rapiti in celeste visio~c, sor-
retti e guidati dagli Angeli Custodi,
cui si collegano nella composizione de-
corativa altri Angeli oranti che intro-
ducono alla visione centrale di Gtsù in
atto di effondere dal suo Cuore Divino
1~ grazie che l'umanità sofferente da Lui
implora per intercessione del Santo.
Tuua la parete è dipinta ad affre-
sco con sfondi di vero mosaico d'oro.
La parete a destra dell'altare reca
due composizioni figurative: nella lu-
netta in alto, Gesù che chiama a sè i
fanciulli; sotto, in un grande riquadro
n fresco, San Giovanni Bosco che si
incontra per la prima volta con Bar-
tolomeo Garclli.
Il lato di sinistra è tutto occupato
da una grande vetrata a scomparti ri-
producente: in alto il primo sogno di
R omentino • Lu Cappella dedicata a San Glovanni Bosco
nella eh iesa p;irroc:chiale.
-- 109

2.5 Page 15

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DALLE' NOSTRE MISSIONI
Amazzonia.
Una particolai-cgl!iata rdazionc dcli' Ispet-
trice, scriua il 21 gennaio u. s., ci uiedc ditfui;e
notizie dt tulle le Case delle Figlie <li \\!aria
,\\usiliatric1: del Brasile '\\ord, specie delle :\\l1s-
sioni delle Amazzoni, situate sul Rio Nef?ro e
sul Rio l\\ladeira, nel cosidello • inferno n-rdc ••
da lei rl·centcmente visitato.
,\\ S. Gahritl, la C',,sa :\\lissionc è forse la
più comod.1 e spazio:.a d1 tulle, posta su un
bel poggiu, m , 1sta del mac~wso humc cnn le
!lue hollcnt1 ca!ìcalc, le ~e• isole omhrt•ggrnnti,
e nello sfondo, azzurrino pu la lo11rnna1w,a, 11
rilie,·o montuoso, dove , ivuno ancor;1 indi
M.:nù-sclva"~i. \\"'è pero il Hagdlo tlella ma-
laria, divenuta epidern1c,1, e non trovandosi
medici, le povere Suore, pod1e di numero, de-
vono anche far da dotwre nel piccolo ospcda-
h:tto, continu:i.ndo a la\\ orare perfino con la
febbre a 39" e -10°. e l'tin h: articola1.io111 l·os1
gonfit: e dolorose da p,1ss:Jl'l' mesi •· ·•1t-s1 senza
poter inginocchrnrsi. Hanno 120 intc:rne e al-
trettanti sono J?li alwrni del nost.J•o Cnllegio, pci
quali dt!vono prnvvt<lt•re all,1 cucin.1, gu,1rda-
roba e hl\\"anch.:ria, oltre il pt:nsicro dclk· ~cuole
~\\·ernati,·e; un cumulo tale d1 lavoro, che non
si sa co111e possa e..,~cr compiuto quotidiana-
mente con forze così starsc e stremate
Ta,-acuò è sulle rive del Hio \\\\'àpes, alla
confluen~1 tld Rio ~cl!m; un piccolo ,illag-
gio, ora in J?r,tn parte spopolato per le lcbhri
micidiali, <love, tra capanne in ro,·ina. la ~fis-
sione spicca 1111 po' tri~te, circondata tla un
silenzio !wpofcrnle. Lt: Suore però vi si i:en-
tono felici nl'I loro diuturno sacr ifìcio; suno
s0lo quattr<>. di cui una v<:lcrana d1 72 anni,
la quak continua a proùiga~i serena e infa-
ticabile. pcr che: non , •~ ;1lcuna che la possa
sustitu_irc t' il lamru l sempre moltu .
]mumtr è In più n:nmrn ;\\fissione lld Rr<>
'\\egrn: per avere: una risposta da Fortalcza,
il centro civilizzato più prm,simo. hiso~na at-
tendere 111111 meno di due mesi, se pur si i::iunge
IO tempo prima della partenza del , apcmno
mensile per ì\\lanaos..\\nd1e lt Suor<' sono sol-
tanto quattro, con 120 inùic.:lle interne: il nostro
Collegio conta 169 alunni. La pop11I.11.i11nc e
completallll'nle india, in gran partl tumna. e
\\'h-c intorno alla ::\\lissimll' docill• e buon., come
una famiglia, non intraprendendo cos;1 al-
cuna Sl·nza Il consenso di D. :\\Tarche!>1, 11 pri-
mo missionario del Rio '\\egro chiamato col
nome di ~ Tud1auà • o capo ti-ihi1. È una \\ I1s-
,_inne che promette un i:randc.. a\\\\enÌrl·: la
- - d,ic.:sa, già allar~:lla, è Sl·mpn: gn:mit.1, non
JJO
l'Olo nei giorni festivi, ma anche nel n:nerJi
e nel 24 <l'ogni ine::1c.:; e numerosi t,ono scmpri:
i Battesimi e le prime Comunioni. L~ mistiiu-
nane devono pure attendere all'Ospedakttn,
e si prodigano senza posa per arn,·arc a tuttu...
/Jarccllut offre pure su per giù lo stcs,;o l.1-
voro delle altre ì\\Ii~swni cd il flagello delle feb-
bri .illc quattro Suore, di cui una della prim.1
ora, già Ispettrice, continua umilmente a la
vorarc, amata da tutta la pop(llaz10nc, C'hc l.1
considera come madn.: e t.--onsii;:liera IO tutto.
.\\d llumailà, la Casa \\fissione iniziata ap-
penu da pochi mcs1 va affermandosi su un:i
solida base di sacrificio: caldo soffocante nun
inferiore, cli nott1.•, ai 36'1; nuvol,· di zanz~,r~.
e molto lavoro. Pro,·\\·isonamcnte, in attes.1
dei nccc~ri aiuti. h:i tre sole missionarie, delle
quali una già colpita dalla malaria. :--ella su.i
prim:1 , isita l'Ispettrice non potè fermar~i
che d,dle olto d1 seni alle cinqm· del mattino
seogucnt1.•: la sola hrcn: sosta del nporino. c:hè
un altro non sarebhe passato t-e non moltu
tempo dopo!
/',,rio I'ellw, 1111purtante c1t1adina sul Rm
:\\I.adeira, è insaluhrc come le altre loc.llità, mJ
di grande movimento pt'.r la fcrrO\\•ia che l.1
conJ!iunge alla Boli\\ ia, passando per il :\\lauu
Crosso. \\'i sono due Case: il Collcg1<1, con St'.I
Suore per 300 alunne fra interne e esterne:.
che frequentano le annesse scuole elementari
e le normali rurali, oltre alle non poche ora-
toriane; l'Ospedale con tre sole missronaric.
e m·c il la, oro mtcn~is:.-.imo. pt:rchè i malati
sc,no sempre numcr<1s1, provenit:nli ùa tutte I,·
parti, fin dalla Iluhvia. dai cosi detti Sirìn-
gaìs ~ dove si estrae la ~omma e il caucciù. A
volte giungono <JUasi morenti e richieJ0110
cure pronte e assidue a tuue le ore, per cui le.:
gtnerww infcnn,crc non poterono quest'anno
abbandonare la loro. a.;sistcnza, nemmeno du-
rJnte i Ss. Eserci1.i compiuti sul hn oro...
\\ crrcbbe quasi d.1 chiedere com'è possibile
C'he rcgl!ano a t:mk t;uiche, col solo aiuto Ji
due o tre pie 111digenc... le cosl delle au,i-
lian:s ~. che in ciascuna Ji quc,,1e :\\lis..;inm
aman,onichc prest,1110 l'opl·ra lnru t.-on vero
spinto di abnega1.wne, e come poss:ino con-
1111uarc serenamente per anni e unni in ITil'7.W
a cosi ~ravi sacrifici; ma tutto e: t'Ornpcnsatn
J.illt~ in11mc:. gioie riscrhatè dal Si~nnrc a quanti
l!enerosamentc s1 immolano per l'a,·,·ento Ùl•I
suo regno diYino. L'Ispettrice infatti assicur.1
cht: dn, unque le mi~sionarie !-<i nw~truno co11-
tcntissime; e quando, stanche e fcbhricitant1,
ri<.>scirnu a mala pena a reg~crsi in piedi, 11011
hanno .1ltro timore :;e non quello Ji ~-:;:;t:rc nti-
r.Jle d.il t.-ampo amato ddla loro c.tr.t rni:;sione.

2.6 Page 16

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leffera di Don Giulivo ai giovani.
Canssimi,
1111 .r:i<,r110 P11J I \\. riurr/11' 1111 signore ,I q1111/,
~/, dichiarò di 11011 saper co11nliare cero tn'·
,rni111e11ti co11 l'or111ipotmz11 di Dio ron la
,1111 bontà.
Il P11pa, innh di risp,mdrig/i direll,1111111/1•,
lu Ìm'ÌIÒ a s1g11ùlo m mut i·1"stl<1 alla ft1bbricn
,h ttl1 ara:;;zi drl I'aticano.
..Jperlt1 du• /11 la fJrJrln, "flftoN:t• fu parte po-
1/aiore d'1111 11w11r11so lm:oro, /1osto su d, 1111
m,·11ll1tto.
Guardate com'è bc/JtJ! dim il Papa al-
/'i,yp/lt.
Q11esti. allrmito, gumtlù, I11t1 111J11 capi: 111J11
m/1"rn chf' "" ,,:nmglio d, p1111f1 di colon.
)a11t1là balbellù t·1•rtwIç11ft ... jorse
s 111111110 i miri 1)1:clti .. ma ÌI> 11u11 scorgo dist'J!IIO
11/rn11tJ.
l'm IX s1JrT1s1, e ltJ couduHt' dal lutu oppo,t1J
l"11 oli! di mc:rm•iKlia sfug,:i spo11fa11e11 al t•tst-
/11/nrl'. Era di fro11fe ad 1111 ara::::::n d'i11esf1111a-
h1le rnfore t di merm·is:lin.w spln,dore.
Caro fi.~liuolo diw patrrnammte il
Pap11 f.'l'dt·lr ?... Fin che .1im110 nella parti op-
('(1~/a, cio<' t/llflf?.~Ì11. 11011 sc01gia1110 rhe slrm11
~r<11•igli. Ha q11m1do passeremo lassù, (r in-
,Jimrn il Ciflfo) nella luce tiri/a 1·ita t:f!rn, al-
r,,,,;,,,,e i11m di.11i11g111 rt 11w le propor:;.f(J,,; e il dist ,:110,
delle pt1rti, la t:arì, dtlle omb,r, la
,1g/11 ::::a dri rotori.
Grm:i q11rst11 i11St'g11a111r11l11 1111rhe a t:oi, miri
rari g111•;,,111i.
li 111011do m/11• .wt• pu.uitmi in l1Jml( "'" ri si
prt ,en/11 r,J1111 1111'i11tstrirabìlr rm,fmiom·, d1;;·t•
,,.,,, <Fmpr, , d11lo dr scl)rgrrr !tr presew::a di Ila
~t1111111c1 S11p11 w:a t drllu SrJ11111111 Bo11t1i.
Ila 11011 1111 rat·igliamoci. I ·, rrcì 1"111/JO in r11i
,·ulremo e co111prn1derP111tJ tu/lo.
/ntm,111, di fro11/I• lii 111alt rhr dilaga 1 11i do-
/on che ~i "cr1111111/ano, rÙ'11rdwmo d1t Dio,
a.·o,do rr, 11/11 /'llf1111Q c,;scin11t- t libero, mm gli
t,,glie 1T1<11 il ,/,mo della li/,lffiì. p, rdu' sr ;:li
/ot:lietst l[llf sfo dono /'1101110 mm stm bbe pui
11r111w. !,u 1up1111.wbilità q11111di di 111IIÌ i mali
, 1111 , m111 d, Dio, ma dc.i:li 11r;mì11i clu d11-
11110 i diri/11 d, Dio t d, I prf1srimo.
Il ugrt to d,l/11 11oslr,1 «1/t•t ::a e d, Ila 11ostm
ft!ic1/t1 s/11 111 I 11011 <1bumrt· d,lla nostra lihnt,ì.
111t1 m•l/'i111p1g1111r{t1 a 'Civt·rt' in C1JT,jor111itrì ullt1
, ,,ltmtà dit•i11a om,rt·<mdo i Ccm11111dtJ1111•11li.
Prighimn" t/Jlllld1 plTrltl- t11fl1 gl, 110111i111 si
f,,trimw pi,i l11w111 t rispr/111111 lt1 sa11ta lq!,t:r di
n;,,. E n,1 e, rralL di co11mrrert cu/(11 n,stru
/11u111a c1J11d1Jlf11 1111g/iQ d11• p1It1 le.
1·o.~tro c1Jl.1110 Do-. Gn I I\\ o.
NECROLOGIO
Salesiani defunti:
Snr. TU, 11 '.llSI CRS Ila?, ùn J\\lug1,1i11tt' (No-
,arul, t .i Ua:1111 (\\'t'rcclli) ,I 16-111-19-12 11 87 :mm.
Fr.ìt.-llu Jcl compianto \\ e t·o,o J1 Cuneo e Fl)~-
s:ino. :i ::6 1111111 pmè '" 1n,·ol:1rs1 da11h 1mp,•1tni che
lo ln!,l\\llllO .1110 fam11:l111 o: pr<-scnl,1n;1 o Dun Bosco
che l'ac;.:ol,1: paternumcn1,·, l'an·1ò ,1i;li stuùi nel
nostro IKlll\\110 Ji Sampi,•1·,larl.'nu e 1wl 11!1>3 1:h ill\\-
posl' 1'.1h110 cccfe51,.,t,..:P. S11lcsia110 d1 01111110 '-r•·
I'" rilo, J,11,11,1 <li "'1Ùa 1:, ,. lcn·i<l11 zclu saccrJ01;ilc:
'"ol>< un prez10,-o ;apo,1nl.11n ncll.1 ,..J,,.:a,i11no: Jdla
l!Ìm cntu ,. ndla J,r,·:w>nc ti I nl'J~ttn OnHonn Ji
f-111:1111 c ddl'lsmutn t ,1t<l, Rii:h,lm) 111 Turino,
Cl)r<ll11llldn lu MIO CSl~l~IWU ci,IJ.t J1n·1.mm· ~llU-Ìlwllc
d, tnntt anmu· cui alh--. per 30 ,111111 11.-1111 nostru
parrucclua ,h -.;:in Cu, umo ,I 81.-Ila.
l.'au)orit · Cl\\ll,:, ricottl,indu l'affclln ~h,• lo h.,.
ca,-a al r..ir<• Jd Go" rno, cl,c "cl, ehi><.' :ill,.,,o in
quar111 .-km<:11t.1n: " l-.1c11,11. nff.,rw :,Ila •uu <,alma
uii scpokrt·IO J.:ra11111Q; ,. S. E. J\\lons. \\ esco, o cl,
Bi,·11:1 1t·,~è ,ti fu11er:1lt un 1,·rvido c<1mmo••11 clocin.
S(lc ORSI C.lRL<J. J11 s.,..,,o S . C,,m,inm ('.\\li-
t lann1. in .~ti 11 16-111-1,1.p, a 64 ,mm,
s,.,1,,. 11 ,uo 11p,1swl.11o, 111 l'ali:,.1111,1 cd in , arie
C:1,.,: <l' lt,,lia pn:si.mdu ,opruttutto 11 suo lcn ,do
zelo ,11lu .:-uru ddl... ,mmw, cql111 JH,•<l1c1~innc ,·J il
min,,1,r,, ddlt1 Ctl11k..sion1 pn:sso I, nostre par-
rocchie,
Cwti. \\I IRTJ:l.-<J1 '/'I <il.lGO\\IO, li,, \\lnmno
Po (,\\k,-,andr,a). t ., Tormo-Ontt•mu I' 11 •\\ • HJ.¼:?
il 5'1 011111.
Ot11m11 cnad1utnrc, mis~or,,<1 1u1111 l.1 ~\\hl , ita
ndh mi-trl' Case d1 ,\\lutht <' ddl'Clr.1tunu pn·stando
1 sun1 ,cr,·tz1 ,n m·u\\,1oru anun1n1~1ro&l\\c c:un t.:-
d,ha ;munm1h1l,· ed , emr,larc spinto 511Jc,1ano.
Cooperatori defunti :
l'mf. Do/I. (,ES , lf(f: (.'()J.UC<:f, f .i '-apuli
I' 1 1-Il u . s., cnnlurt 110 ,J.11 San11 S,u r.1111 1111 e d,1
un.i purt1n,lan: , 1,11.1 J1 S. Em. 11 CnrJ ,\\scaksi.
:\\k,ht·o ,ulcnll' e fcn<111<' cnslmntt. prod,gn l,1
8llU pri,fcsstnne ulh1 CUfj dc, poveri nl nl ~o~lej:!nO
Jdle or,cr~ tii bcncJic..n1.1.
l),,, ott...1mo di 1\\l.1r111 \\us1h..mo,;e ,. d, :--. (,io,
IJ.,..co rw \\l>llc I qlL1dr1 ndl., cappdl:1 Jdlu !IUa cli-
nica '-. ,t.1h1H che Ol!nt u11nu ~~ n~ cd, hnt!l1tcrQ so...
lc..·nncna•nt-.: Il."' h .·stc
I.u~crn in qu11nt1 lo ccm,,hh.-ro il r11;nnln d'un11
,·it,1 , l'r,un, nti, (><cnlpL1rc.
Cm.. /'1·1,f. F/1.IP/'(J 7 IVI.LO, t o l'rn,olonc
(C,unpuh.,~,ol rl ::i•1-111 u. s.
Dl\\oti--11110 d1 S. C,1m.111n1 B1»c11 ,.,11, rn:ordan·
lt· !\\li~ 1111u S111l.,;i,11w :11\\l'hc ndlc Mll' llispos1zwn1
lt.'$1ttll'H;nturu:.
- J1 l

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Nobile Si{l1111rì1m ,·I('SONL4 DOBO.VE-RICCI,
o Savona nel mn1011n 19+2.
Educota m unn nobile e dastmta funud1a. non
vi!IS<l che per D,o ,. per le opere Ja cnrm,, P..-r lun1thi
anni attin~1ma :-.<'1:re1aria e poi Pn~idcnto: delle
n~me Patro,wt:'-C, coll'um,ltà e la Jcdiz1011c dl"I H·ro
spirito e,ani.:clico, ~• prodigò all'am·rcmcntu dell3
P,o l.'n1011e dl'llc l'ooperutrici, e, non conu.:nta da
lwneficarc i;:cncro~am<·nrc le Opere Salc~ione, ~•n-
dnp~ra,·a, c•ln ,·uor,· cl, mamm11, a chic•d,·r" niun
p,·r i fru11Qlini ddl'Oratorio d1 !;;uvonn tanto ciuo
nl 1<u,; cuore.
Gl'ERlt.l Rt1!:, G/t)l'.IS.YJ, 1 a Bui.,, a 32 anna.
Educ:ito nei nn~tri Colles:i. si consacri> con spirito
'"ramc·ntt crt~tumo al bt:m· della fomi11li11 e, con-
s<•rrnndo per S. G10\\1lnni Roseo tencrn d~,·cuione
fu ftnt•ntc C1mpcrn1ori: delle Opt·re Sul,•%11\\e.
\\I.IRI\\/ THRl;'S.I in l'.ITRI l!U;,1, ~ n Roma
al e,.,· u. i-. ad RI nnno.
Donna da frtlc e Ja p1ctil sentita, dcJtcò tulle le
~uc cure alln cr11ra.111,1 Nlucaiionc ùdla numcros.i
fom11tlin, fulitado ci-empio d, madre " da ~posa. Ce-
ntro;a ce>i pon1ri .- colle 1st1tuz1on1 di bcndicc1w~'l
••hhe una pre-d,lezionc per le l\\Jiss1oni Solcsinne.
t 'I'ODESCO ()RSOJ,.-l ml. 88\\" tCCTJ!O, a
,\\lonschcc (Pndorn) 11 25-1 u. s.
Trao;corse la ~ua ,·11.1 nd lavoro e nel t<nCnlicao.
~arrena dall:1 trd<•, e benedetta d11 D10 colla voca-
i=onc di un fi1?lio !,OCerdote allo Socie1ì1 Snk..;iana.
Torino - Coppo Antonicttn, 1'nrino - Danti, At1ilio,
Pitrt·r,:,1 (PaJo,·a) - F,orn l{Q,<a '.\\foria, Ca1trll',llfm,
(A~ta\\. Fmnchi Ccrmda. /mia (;r(W Sasso (Ternn•nl
- Galli P.1lmira. ,lrr11t1 Po (I',,, iu\\ - GaslJIIJi J 11ard1
.:\\l11ri:lwritn, Tllri110 - Gtilnclla Ten. Colon. l'ttorc,
.\\'m·ar" - Iocquin Cost m11110. ,,·. Rrmil!in (,\\o,nn) -
J,n Y1L1Tin r-.fana, Cnfta11i.«ett11 - ::\\fampio:ri lknt:•
detto, (11/rodncq11a (.\\qu1ln) • \\fancnt1 Golcnzz1 Tc-
n'sn, /1o~m1fo Mella (811;~c1n) Mnrolda 81m11110
Cr.m111 (Furlìl - J\\lnrl(Oni Elviru, Trr11"1 - \\lnrkttm
l:rnt.11rn1, Regalb11tto (Fnna) - :\\loleun Fcdui,;",
San,Jr1110 (\\.acenza) - ..\\fon1<-bc:ll1 C,I\\". Gaetano, U,.
mini ( rorli) · :\\Ioranùo C 1u11q,pe, Vit:rtafe ( \\lt$•
'-Rl1Jnn) - \\lonrcale \\ '111cc:11zo, Jfussrm,eli (L':tha-
ni~~ctht) - l\\luzzini Elio, lf11dr11,1 - -..;.,ri Eha, J.,'l·i•
f!/1111,i /1.uccn\\ '-=e"' An11111B, TrJ,im1t1 (Firc1>,w) -
<lr~l'lllAO l\\T.1ria, Co11w - PnAharo !\\!aria, l'irn11~
f Poh1) - l'clh1sc10 Ani:t1ol111a, C11,:n,1sco (Sv,zzl•nJ-Tic.)
- (Juamntn Celeste, Lr\\'11) ('l'orino) - Ravl'llì l). \\ 'it-
torao S Cnstmn (,ornrn) - Rauoeho ..\\lario, .\\/,.
/11110 - H.01,, ,\\lagJtaorina, S, , llha111, (Pa\\'ia) - s,t-
\\Cstrt u..naammo, l.it if/110 (Sondrio) - Tan,rna An•
ton1u, />muoio (Torino) - 'fc~ta t\\ntomo, Rc,rw dr{
Goflf (Bc111amo) - Te-sta Abrnte Laura. S," 1.ul,ano
(( uneo) - Trcvisan Tcr,".<ln, l 'ermw V:1r1,che1ti
Milrm, (;°omo (13er_unmol • Vit;conti Domenico, H1;,.
SJotirì,m I Nm·aro),
TESORO SPIRITUALE
Uai·. FA SOi.O Il\\ IJl<H,l, t a \\li11ot11: ,1 2+-v u. s.
nd !!_,; ru1ni.
llacco d1 censo, si spogliò ,·otontt1rinmente delle
sut• ricchenc f'l'r Ji,anhu1rle ad Istituti d, bcndi-
cenz.i, J1 c-.uat:,, da ,·duca71onc, prodiwmJole con
p~mcolarc afl~llo :11 poveri. l':st:mpao :1mmimbilc
<l, pu:cà ertstrnna. dt umilr:1 e da st:mpl1c1ti1 pa1r10r-
cnk·, Ol!fll mntt111a alle• cinc1uc cm an parrocchia per
lu :-ionia l\\lessu " In Comumont:, cnn qunlunquc
tempo e qualunq.i" stai:iaonc: po, atwn<l,·, 11 nl ln-
voro del piccolo tondo ri$ervatos, pd Nl.H> so>ltenm-
mcnto. ~tlla ~un Cùrihl ricordò ~on:ntt· k Op..-rc e
1-, .:\\liSl'iOni S:,tc~a.mc ..:h-, bendteò 111.'.nernsam-,nte.
Altri Cooperatori defunti:
Algeri Giud1tll1, Some" (Brrl(t1t11fl) - .\\nùrcoli
Sol11H l\\lana, D111 {IJ (11rcscrn) - Ard,uonc St•rulina,
So111/,irì (\\'crct·llt) - 0,tl(iolo Anl(cl;1, <:l11cw (So,~-
dno) - Barbt:ro Agostano, .Hont•allo d'Alba (Cuneo)
- Bardo :\\[ Aùdaiùl·, 711mw - lkc..:hio CJn. l:av.
D Stefano, C-ori11 (Tonno) - DerlcnJi~ Teresa.
Gw::,m,igu (Brrii:uno) - Bianchetti Sarom, r:li.a,
Gul!a"1te t\\'~re,,·) - Tlon.o Iolanda, '/'rnirw - Bres-
•1ln:n :\\lana, Bo11tul'Ìrro (l'nJma) - C.1kaii11u D. Ko-
1,mo, S . .lfo11ri::m ( ·\\1,·ssandriu) - Cunpana C:iulrn,
C:l1ww Pnin (Curwo) - Cumpnni111 Cnv. Dionigi,
/.1111itm•1lla (P,wart) - Lh,nra D. AnRdo, <:n los,1 (Pn\\'aa)
- C'hiam Prof. Bernardo, Torin11 - (:I.ira Sr. :\\tuia,
I C-nnpvm1ori che, rimfnwti ,. rnm1111ìcati, vibilnnn
un11 ch1csu o pubblico cuppelln (i Religiosi e le Re-
lig,osc, ln IQr() cappllllo priq1111) <. quivi prcg,mo 5t·
conùn l'mtenzione del Sommo Pontefice po'Jl>onu
ncquisturc:
I.' 1:-;Dt.:LGE'.'\\'l.A PLEX.\\R I..\\
1I :-.cl g1orn11 m cui d;mno il nome :tlla P,n U11i1>11t
dr, <:.,o/>(rntori.
2) Noi i:inn,o in cui per In prima \\'Oha si cons11cr11110
al Sarro Cuore di pl'stÌ.
3\\ Tutte le \\'olr.: che !}l.'r otto giorni contmui ut•
tendono ,1gti Escrci ✓.i Jpintuali.
+l /11 p1111tfl ,li lll'JrU se, cont.,,ata e comun1l.1lli, o
alnwno conuiti. invochnunno divotamt>mc ìt
Sm1t1ss1mo Xome d1 Gesù. collo bocca. se pn-
trarrno, ud almeno col cuore.
0(;-..;( 'IF~I·::
1) In un 111orno dd m•·•c II loro scelta.
2) li ~,orno ,n cui famm I'Eurci:::10 tldln Jl1101111
'111)1 ,~.
3) li 11iurno an cui partt,capano alla Co11fe,w:.1 111r11-
,,1.. salr111111n.
li ginrno 1 - Prczaosissamo S,ml{Uc da N. S.
Il ~•cmo 2 - Visita,iom,.
11 j?IOrl\\0 16 8. \\'crgim· e.Id :\\I. C.1m1clo.
- - 112
Con pt::rtncUO dclt',\\u1orit.1 Ecclcsi■111c,, - OtT. Gnfich<: l:i.h.J., <.ono Rc1"11u .\\brvh<l'lll, r;l,
Dm:norc rnporuab,t<: O. G U I O O I' A\\" I ). I, \\·ia Co1101<,ngo. 3a - Torinu (1oy1