ESEMPI
Convegno Zelatori Stampa
a Torino
TI 18 dicembre si tenne a Torino
il terzo Convegno di Zelatori e
Zelatrici Start1pa. Nonostante le
avverse condizioni atmosferiche di
quei gior ni, che provocarono l'intcr•
mzione cli linee ferroviarie e auto-
mobilistiche in tntto il Piemonte,
,.; ebbe le. i>resenza òi 27 Centri
con In partecipazione attiva di
40 Zelatori e Zelatrici.
Il Convegno ebbe 11 0 tono di
spontanea fraternità che petmise a
ciascuno di esporre quanto gli era
riuscito cli realizzare, le industrie
u._qte per arrivare ai cuori pri1na
che alle menti, le difficoltà, i pro-
getti per il fulllro, i frutti delle
esperienze faLte nel non fncile apo•
stola to...
I disagi affrontati per intervenire
aJ Convegno furono largamente
compensati dall'abbondanza di idee,
suggerimenti e incoraggiamenti
nvati dal Rev.mo sig. Don Riceeri,
dal sii,. Jspellore Don Filotto, da
Mons. Carlo Cbiavazza, direuore di
« Il Nostro Tempo», e da Don Ca.rio
Dè Ambrogio, direttore di << Meri•
diano 12 ».
Anche le sedi del Convegno - il
Patronato dello Giovano delle Figlie
di l\\fariu Au$ilie1rice per l'adnnanza
del mattino o h, Casa Madre per
quella del poweriggio - furono
quanto mai accoglienti e gradite.
Si conrluse praticamente di non
fermar,;i sulle posizioni raggi~nte e
di non perdere t~mpo io sterili po-
lemiche, ma di perseverare con otti-
rufamo e coraggio ad essere portatori
di verità, di luce e cl i amore fra
tanta gente che erra nelle tçnchre
dell'ignoranza di una propaganda
ir-religiosa sempre più sconcertante
e preoccupante.
Convegno di Decurioni ad Acqui
Presieduto dal Direuore Dioce-
san o Mons. Galliano e dal signor
Ispettore Don Aracri, si tenne il
29 novembre. Don l?a,~ni parlò
sulla CooporQ,ÌQn6 Sa/esi11na nel-
/'Apostolato, mettendo in risalto i
vanLagg-i che può ricavare un apo-
stolo dallo spirito e dal metodo
di Don Bosco applicati al suo la-
voro apostolico.
Mons. Gallia:no, che in Acqui è
!'anime dello salesianità, trottò il
tema: Il DecuriOII~ nel pensiero di
Don Bosco • I suoi co/loboralori •
Norme proticl,e. Il Decurione
- disse - neve avere a cuore
sopra1.t1,u.o l'anima dei suoi Coo-
peratori, curandola in modo spe•
cialc attravenio la Conferenza men•
sile e l'Esercizio deJ/n Buono 1"\\fortc.
Deve pure peri,n aderoe il maggior
numero possibile a l)render part e
ngli Es6rcizi Sp iriluoli, vero cen-
trale di energie spirituali.
Convegno Consiglieri
dei Centri di Torino
11 giorno 29 gennaio, feGta di
San F ra:n&l)sco di Sales, patrono
della P. U., presso la Sede dell'Ispet-
Loria Centrale si t enne il Convegno
dei Consiglieri dei Centri di Torino,
pw, studiare il tema: FinQlità e fun•
:ionim,cnto dei Consigli locali.
Presiedette il Convegno il Dele-
gato hpettorialc, Don Oddone Pelli.,
che 1,vih:ti>pò il tema, lasciando poi
libera la discussione.
Fatte le clovale p remesse rile-
vandole dal f.fonualo Dirigenti e
dal Regolamento, Don Pelli miso
in chiuro che i Consiglieri di un
Consiglio locale non sono dei sem-
plici rappresentanti, o elementi de-
corativi e di parata; non sono nep-
pure gli amici più assidu:i e affe-
zionat i; ma collaboratori attivi, con•
I COOPERATORI MILANESI PER IL LORO SEMINARIO
ella vita di Don Bosco e
del Cardinal Cagliero si
legge un gustoso e signi-
1ìcativo episodio.
Al ritorno dalla Patagonia, dopo
40 anni di missione, il Card. Ca-
gliero, allora Vescovo, si vide
a Valdocco venire incontro Don
Ilosco, ormai molto anziano. 11
buon Padre era voluto scendere
appo,sitamente nella portieria per
ossequiare • il Vescovo • nella
persona del suo :figlio prediletto.
Gli baciò l'anello e gli volle
portare la vali getta da viaggio:
lu i, il Santo 6,ià di fama mon-
diale, che aveva accolto bam-
bino il Cagliero nell'Oratorio di
Torino I
Questa è la luce nella quale Don
Bosco sapeva guardare il Vescovo.
Cosl voleva che i suoi Coopera-
tori guardassero e venerassero
14 nel Vescovo il Pastore e il Mae-
stro e lo aiutassero a portare
la «valigia~. collaborando umil-
mente ma attivamente alla sua
grande mission e.
Pensavar\\'10 a questo episodio
nello sfogliare il numero <lJ gen-
naio 1961 di La fiaccola - Ri-
vista me11si/e del Seg-retariatn Din-
rescmo • Pro Seminario » di Mi-
lano. In essa, sotto la rubrica
• Iniziative lodevoli », si legge
una pagina sulla • Campagna
Vocazioni dei Cooperatori Sa-
lesiani». Vi si dice, tra l'altro:
• È stata una itri;;riativa condotta
con profonda dottrina, con lar-
ghezza di vedute, nella visione
universale della Chiesa».
E dopo J'èlenco sommario delle
• 1ntziat1ve collettive e jnc.Jivi-
duali »: • È intportanté notare che
Don Bosco, nello S1.1olgère il suo
Apostolato per le Vocazioni, ebbe
soprattutto di mira di servire la
Chiesa. " La Religione catto-
lica," dicllfJa, " è 1111iversale e
'ltuole che dovu11q11e si faccia del
be11e. Che questa vocazione o
questo prete vada in diocesi, nelle
11zissio11i o in 1mà casa religiosa,
non imporla; è sempre ttn grande
tesoro che si regala alla Chiesa,"
Noi ringraziamo vivamente il
rev.mo Don Vignato, la rev. Suor
Elena Piotti e tutti i Cooperatori
e le Cooperatrici di Milano per
le loro v;isite falle ai nostri Se-
minari, per l'aiuto generoso dato
ai nostri chierici, per le loro pre-
ghiere. Ricambiamo con le nostre.
Non ci resta che continuare uniti
e potenziare questo lavoro, ri-
cordaIldo ancora la parola a11to-
revole di Don Bosco: "Desidero
farvi notare 11/l(I cosa impor-
tante clte vi raccomando di tenere
sempre fissa 11ella memoria: bi-
sogna pr()'l)vedere alla deficienza
di Sacerdoti " ~-