Bollettino_Salesiano_195108


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Bollettino Salesiano
PERIODICO QUINDIC INALE D ELLE OPERE E MISSION I Dl SAN GIOVANNI BOSCO
PER LE CASE SALESIANE, I DIRETTORI DIOCESAN I E I DECUR IOKI
DI REZI ONE GENERALE TO R INO (70~1 VIA COTT OL ENGO ll TEl,EFONO 22• ll 7
es APRILE 1951
NUMERCI 8
PIO X IL PAPA DEL CATECHISMO
G li ultimi anni del lungo e glorioso pontificato
di Leone XIII coincidevano con l'agonia del
secolo XIX: il sccoln aperto da Napoleone e
chiuso con Bismarck, stretto tra le due egemonie
che se n'erano di,·ise i poter i e gli animi. Se l'in-
Huenza francese Jcgli inizi d<:I secolo cm ser\\'it,1
a diJfondere le idee libertarie e rirnl uzionarie,
maturando i mO\\ imcnti patriottici e le nuon:
democrazie, il germanesimo dominante nell'ul-
timo tor no di secolo, pcm1ca,·a la vita e la cul-
tura con idee che awvano il sigillo dell'idea-
lismo hegcliano, del p rotestantesimo liberale e
della politica ateo-massonica.
Pio X salì al pontificato quando gli inHussi
dell'epoca sfr:mgiarnno dai centri d i cultura e
di ispirazione, diffondendosi inscnsibilmentc tra
le masse, dentro le quali serpcggiaYa un ~ottile
senso di r i,olta alla tradizione e all'autorità tiella
Chiesa. L'aria era sanira <li spir ito d'insubordina-
zione e di crit ica: l'autorità era guardata con
mal celata sfìdm:ia: era di moda temer meno di
tro,·arsi in conflitto con essa cht: n<>n con le idee
della moltitudine.
L'attualità elci messaggio di rc\\'isione delle
antiche posizioni tradizionali aYeva tanto fascino
e suggestione, che ri1111rnx1re la Chiesa pareva
fo~se la missione assegnata a quell'ora di stona
umana.
I bisogni dell'epoca.
Pio X assunto alla ~uprema digni tà di maestro
e di guiùa del popolo Cristiano, \\'i giungeva
ricco delle esperienze del lungo esercizio pasto-
rale e con profonda conoscenza dei principali
bisogni della Chiesa; si pose perciò con intensità
a studiarne le cause ed a ricercarne i rimedi.
r,e cause erano presto scoperte: il lihcralesimo
dominante nell'Europa da più di cinquant'anni
,cni\\'a ora alle estreme conseguenze del laici-
smo into llerante che s'affaticarn a sopraffare l:t
Chiesa. Cosl si era tentato in Francia con le
leggi culturali che avrebbero fatto l'Episcopato e
il Clero mancipio del potere poli tico; o, come si
fece in Italia, che si distaccaYa il popolo dalla
soggeziom· del poter<:: ecclesiastico, sminuendone
atLraverso un'abile.: propaga.ncla ~azzettiera e piaz-
zaiola l'au1or ità e facendo in modo che le sètk,
auraverso la scuola, la stampa e l'opinione pub-
blica stornassero gli animi dalla antica fede.
Di pit1: dalla Frnncia di].,g,l\\'a a ll'Italia e a tutto
il mondo c~ttolico tra le file del Clero, un:.1 sot-
ti le brama di revisione della dottrina, dei dogmi,
della fede stessa. Stampa e cenacoli cli cultura
a\\'crnno irretito pure quello cht: la ( hiesa più ge-
losamcnt<c l'UStoclisce dall'errore: il C lero. I n bre, e
la fede nella Ri\\'clazione, lasciando il passo a
queste nuo,·e suggestioni dcli\\·rrore, sarebbe stata
travisata e pervertita fino iill'annienhunento. Era
il ~•ir11s del moderriismo che pretendendo rifare e
rinno\\·are istituzioni e <lottri1w \\'Cni\\'a costruendo
il più spaventoso cumulo di errori che fu hen
detto sintesi di /111/e le eresie.
" Instaurare omnia in Chris to ".
:\\la Pio X era chiamato a ricostruire. La n-
costruzionc era chiesta e s'imponcYa. I ,a impo-
neH1 soprattutto l'errore con la sua sottile e
penetrante dialettica Jella distruzione e il Papa
con un supremo atto di fede e di lungimiram:a,
bandì il preciso p rogramma: lnJ·/aurare 011111ia in
Christo! ll liberalesimo fu stroncato con iJ gesto
e roico <li resistenza, gra:r.ie al quale ri,enclicando
al Clero cl.i Francia la libertà nella povertà, ne
gamntirn l'indipendenza anche nellc spoliazioni.
In Italia Pio X mitigò il 11011 e:•:pedit <lichiarando
rhe gli uomini preparati alla Jifesa dei sani
principi comro le correnti estreme, potevano
presentarsi come candidati alh1 vita politica, pur-
chè in loro fosse riconosciuta non rnna la ,ita e
la cattol icità. dell'azione.
Due monumenti insigni richiamarono il clero
alla vera rcstau razione; I'.,/dlwrI alio ad e/erum
catl10/icu111, scritta tutta di proprio pugno dal
I SJ

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Papa swsso, come affermò il Card. Merrv <lei
Yal, in quindici giorni, durante le ore di sosta
dalle fatiche della suprema cura; e l'enciclica
?ascendi, nella quale tessè Limpidamente l'occulto
programma dell'errore, dimostrando come esso
,n rebhe sgretolato pezzo per pezzo l'edificio della
fede, smascherandolo anche agli occhi di coloro
che tentavano di non valutarlo.
Attività catechistica.
È in questa luce che ,·,1 incorniciata l'opera
catechistica <li Pio X. L'enciclica Pascendi e la
ferma presa cli posizione contro l'errore erano
l'estremo atto cLi coraggio di questo Santo Pon-
tefice che s'era impegnato fin dai primi giorni
del suo pontificato a diffondere la vei-ità me-
diante un rassodamento della vita e della cui-
tura religiosa.
Le prime riforme furono eminentemente li-
turgiche - il ranto sacro ripristinato nella bclleiza
nelle antiche mt:lodie gregoriane, affidandone la
ricerca e la ristaurazione ai monaci dell'Abbazia
di Solesmes (1903-r90+) - e richiamarono tutti a
un approfondimento dei Yalori liturgici e di con-
seguenza apersero agli animi l'antica via della
preghiera cristimw. Era un modo, questo, di fare
dell'istruzione religiosa e il Papa del Catechismo,
cominciava a far comprendere e valutare ai
fedeJj quel mirabile catechismo che s'era svolto
atti-a\\'erso i secoli, sotto l'influsso dello Spirito
Santo, come voce della Chiesa orante. L'anno dopo
il 15 aprile 1905 - esattamente 46 anni or sono
- ecco apparire l'Enciclica Acerbo 11imis, ~ de
rhristia11a doctriiw tmdenda i). Era 1'esperien1,a
parrocchiale, episcopale e la sollecitudine pasto-
rale del Pontefice che dettarnno questo infiam-
mato documento, la cui vitale attualità resta in-
tramontata negli articoli del Codice cli Diritto
Canonico, nei quali ritroviamo fissate le norme
che l'Enciclica proponeva all'attuazione dell'E-
piscopato e del Clero. In questo grave docu-
mento, illustrati brevemente ma senza reticenze
i danni e l'estensione preoccupante dell'ignoranza
religiosa, il Papa richiamava i Suoi Venerabili
fratelli nell'Episcopato a questo gravissinmm
111111111s quod od 01m1n pertinet q11otq11ot mnl pasto-
res a11it11an1111. Dichiarava che i sacerdoti 1111/10
gra'i·iori officio teneri, 11ullo arctiori nexu obligari
che l'insegnamento della cristiana dottrina al
popolo. E soprattutto, richiamando le norme del
Tridentino, si ri\\'olgeva ai Parroci ai quali diceva:
Srimus (Nos) rq11ide111 ejusmodi lradendfle christia-
1,ae docll i11ae mmms ha11d pauds i11vidiosu111 esse,
quod mi11orir vu(f.!o aestimetur nec forte ad popu-
larf'm /audnn rapta11dmn aptum... E contra, ca-
techetica institutio lmmilis qttrwwis et simple:x t'l'T'-
hum illud est de quo /)eus ipse terta/ur per Jsaùm1:
Quomodo desce11dit imber... sic erit verbu111 111e11m
quod egredietur de ore meo... (Js., XL, to-n ).
E dopo a\\'cr dimostrato l'importanw <li questa
istruzione religiosa al popolo, in sci articoli stringe
le norme a cui tutti dovranno uniformarsi nella
catechesi popolare.
Il catechismo ai fanciulli.
Con una copia della Enciclica il Papa faceva
inviare una lettera speciale dal Suo Cardinal
Vicario a tutti i parroci di Roma, affinchè si ane-
nessero per primi alle norme dell'Enciclica: ca-
techismo festivo mai sospeso, neppure nei pe-
riodi in cui la consuetudine permetteva esimer-
sene; congregazione della Dottrina Cristiana re-
stituita in ogni parrocchia; studio accurato del
Catechismo Romano (Lettera 18 maggio 1905).
Un mese dopo, non b.istando alla sollecitudine
del Pontefice avcr prescritto Lo studio <lei Cilte-
chismo ad Parodws, ordini, si redigesse 1m co111-
pe11dio di cated1is1110 per i fa11cittlli e le /cm-
rùtlle delle prime scuole di dottrina rristiann.
Era un testo già in uso nelle Diocesi settentrio-
nali, che con alcuni ritoccl1i e revisioni di stile,
veniva riedito e approvato dal Pap.1, imponendolo
alla Diocesi di Roma e alle Diocesi della Pro-
vincia Romana, ncmchè auspicando che di,·en-
tassc il catechismo ufficiale dell'Italia e forse
del mondo tutto.
Nel 1906 ricostituiva l'Arciconfraternita ro-
11\\ana della Dottrina Cristiana, rinnovandone e
aggiornandone gli statuti e promulgandoli nuo-
vamente di Sua autorit~, prescrivendo, com'era
già stato stabilito dall'Enciclica ,1Jcerbo 11imis,
che si erigesse in tutte le parrocchie.
Appariva pure in questo tempo il Decreto
Sacra Tridentina Synodus sulla frequente Co-
munione. Finchè 1'8 agosto 1910 usciva il nù-
rabile decreto Quam si11g11/ari sull'ammissione
<lei fanciulli alla Prima Comunione: il decreto
che fece esclamare al Papa: 1, Avremo dei santi
tra i fanciulli•►. l\\tlonumcnto anche questo del suo
amore ai piccoli e alla dottrina cristiana. Il Papa
che era vissuto a fianco a fianco cnn le turbe di
ragazzi nelle parrocchie e nelle diocesi, aveva
compreso la necessità di premunirli fin dall'in-
fanzia con una soda e sicura istruzione elle Li
immuni1.1.asse dal veleno dei tempi. Orn, sapendo
che la ricostruzione è vana se non è Dio che
edifica, Egli chiamava lddio stesso a presidiare
quei cuori innocenti, affìnchè all'istruzione si
aggiungesse la forza vitale del sacramento euca-
ristico e le giovani generazioni resistessero sal-
damente legate a Cristo.
E così che noi riceviamo oggi il monito del Pon-
tefice del Catechismo. Non meno che ai suoi
tempi, ai nostri, la gioventù ha bisogno di re-
Ilaurarsi in Cristo. Il messaggio di Pio X ha ancora
la sua vigorosa attualità, ricca di infallibili pro-
messe: Catechismu, Catechismo, Catechismo!

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Un regalino infe/ligenle per la Prima Comunione
Lu1c:1 L., R \\\\ u1HF· \\lo11R(l\\\\, Io aspetto Gesù,
Tra<luz10ne di l r. Pasquale <lei Centro Catechi-
~tic.:o Salesiano, C,uia Editrice L.D.C Torino (, ).
S1 tratta ùi un:1 fr",gchissima cd adcrcnLill><ima
traduzion•.:, prt·"cnta1a .:on n:stc tipugrafic.1 , c-
nuncntc prima,c·rilc, <li quanto un \\ csc:orn \\ mi.:-
ncano kLtcralrncnle innamorato dell'anima in-
fanti le, ha snilto per prepararla al suo primn
incontro con Dio.
In cs.,;;o l'.\\\\Ilore si ri volgt· ui hm,/,; da, r/1111111•
m sei a,1111 (<lOlc s1 1e<le che, almeno m .\\rncric,1
:;i ricne ancora contn dcli' ppassiomll,1 csort:tziom.:
simo che imp·m ad amare il Signore t.LnLo da
a,·ere chiani e profonda l'impn:ssionc thc , si
/rafia di 1111 affare perso11ale Ira lw t' Grsù -.!
Ebbene, noi ,;iamo certi che quc..,to tldizioso
lihretto rag~iungerà certamente il suo scopt>,
andando dritto dritto al cuorl: dei hamhini rnn
le sue lezioncine mai stancanti, cost n11tc ., pc• io-
detti hnvi cd agili, le sue simi litudini, le do-
mandine fat'ili facili, e le illustr,1iioni clw, nella
loro ingcnu,1 frcschciza ricordano un p11chet-
tino \\ValL D1sncv.
Con tJU:mto ;,mon:, propri() come vuole il
del Santo PontclÌr<.!' l'io X di mandar , pn.>sto
i himbs alla Cnmunmnc I) e, con un li11g1rnggi11
~emplict>, piano, clcliziosamcnte maknV>, li prl·-
para al grami\\! pai1so. ;\\,i.i per far 1..iò allontima
tutti i concclli astrntt1 che la piccola mente
non puo alfcrran:, tutto un fnlllarrn conLettuo'lo
e difficile c:he non fa che inalzare una barriera
tra la piccola anima e il suo D111, proprio come
una madre nutre i suoi figli, cosi il mro \\ cscovo
ha cura di togliere la burcia s•·rcu delle dcfìni-
zioni tctruchc e dii luro la buona polpa succosa
del frutto a\\idamente accolto e ai.s11nil.1to. F,
più di tutto, immerge per co-si tlire l'anima <lei
lxtmbino in un'atmosf..:ra satura <l'amore perchè
e( è poco impor/ante per 1111 bambino imparnre
11 memoria termmi t1•r,/ogiri ~ ma è importantis-
caro \\ i.:scc>n>, lo .1.!dìtiarno e raccomandiamo a
tutti coloro clw han bimbi da prcpar.tre alla
Primu Comunione n c-l1e vogliono, per tale oc-
casione, fare un piccoln rcgalinu intdligcntcl
Rii. Sd1i.
( 1) lo aspetto Gesù. - Tc~lo ricorc.lt, per la
Pnma Comunione.
edh::imu co11 dt'gu11tr lt:J(. alla bod,mio1111 I,. · 400
cdfr::ùme jinc per Tt'f:rllu: lt'.gatura in picna tela,
taglio oro, custodia in <lcrmmdc hrnnça dama-
scata, t1tnh> e fregi in oro sul piano L. 900
edizione finissima per regalo· kgatura in piena
pelle bianca, taglio, fregi e titolo in oro, dc-
g..inlt: a~tuccin c:on riproduzione della coper-
tina a i tolori
I,. , 500

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/)diitlotti Jll,uieali Jl.. <D. <?2.
MOTTETTI:
PA<:fil L\\ - Salve Mater, Lauda a 2 v. p. con
ritornello pop, ,lare.
O Sacrum Convivium a 1 , . (Br. o C.) L. 50
Laudemus Deum a 3 v. d. (C.T.B.) - Audi
Domine a 1 , • pop.
I. 50
Cantemus Domino a 2 , ·. m. (C. Br.) l,. 50
Cantemus Domino a 2 v. p. con accompa-
,znamento: partitura
L. 50
Lo~ - Magnificat, a 2 v. p. in distc:;o L. 80
\\ ' no"SE - Tantum ergo, a 3 v. p. con accom-
pagnamento: Partitura
L. 50
Partine
L. 10
L~~AG:-.A - In festum S. I. Bosco et S. F. SaJesii
In festum S. Ioseph, Due solenni canti
popolari a 1 , tlCc
L. 40
Dr Bo:-rrs - 14 mottetti per coro a 2 v. p. I ,. JOO
MESSE:
l'.\\!;H.I.A - Messa cc Savio Domenico", a
_. \\', m. (S. C. e D.): partilura
L. .~oo
Partine con le l , . unite
L. 70
- Messa in onore di S. F. di Sales, a 2 v.
miste (Contr. e Bar.):
partitura
I •. 350
partine
I. 50
L.F\\GNA - Messa da r equiem, per coro di
una voce media. Partitura
L. 300
Parti del canto
L. 50
RACCOLTE:
At 1111t1 VARI Racc. di cc Lodi popolari in
italiano " cotl facile accompal{namcnto L. 800
- Raccolta di " Canti sacri popolari in
latino", çc>n facile accompiignamcnto (2D edi-
zione)
L. 500
I.o~~. SEL\\"A, LASAC:'\\A, Tre lodi al B. D. Savio.
P.1rtitura
L. 100
Canolina col 80lo canto
I, 15
i\\llTOlU VARI Canzoni al vento
L. 300
PER ARMONIO OD ORGANO:
D1; Bns,,-
risrìci
J,A!'.\\G~A -
od organo
Pagine d'album, pezzi c-.iratte-
L. 150
12 composizioni per armonium
L. r20
PEZZI CARATTERISTICI:
P Au,u.,\\ - Canto di farfalle, a 2 v. p. con ac-
l·onipagnamcnto di piano
L. 70
Panitura
L. 500
Lihrctm
L. 70
- Inverno, a 2 v. p. con accompagnamento
di piano
I.. 70
- Bacio d'aprile, a 2 v. p. con accomp;1gna-
mcnto di piano
I .. 70
Campane a festa, a z ,·. p. con accompagna-
mt•nto di piano
L. 70
Non treccia d'oro, a 3 v. p. senza accompa-
gnamento
L. 50
Inno - Cantata a Savio Domenico, a 3 , . d.
(C:. T. B.)
L. r50
StAHZ\\:-O'ELLA Albata, n I sola,·. e coro I.. 50
\\'1rn:-.F - Inno per prima Messa
I .. -1,0
LAs.\\CX,\\ Barcarola, a 2 , . p.
L. 50
Lo~~ Inno per prima Messa
L. 50
OPERETTE:
LASAGXA - Paggio Finamore, in 3 atti (az.
drammatica): partitura
L. 400
librdtu
L. 50
CJMATIT - La Madonna del nido, in I atto
(hozzetto): partitura
1.. 250
librcltO
t.. 40
Uor-m11 - Sua Altezza vuole così, in 1 atti
(commedia hrill,1ntc): partitura
libretto
L. 55°
L. 60
Se .\\Ri.\\:-.FJ..1~\\
Remi e maschere, In 3 atti
(commedia brillante}: partitura
L. 500
libretto
L. 50
\\'icsrn - Il prjncipino di Golconda (comme-
dia per ragani): partitura
lilm:tto
L. 350
L. 50
::\\!11"\\:-,;o - Una noue a castello, partitura L. 500
lihretto
L. 70
Chiedete le Edizioni Musicali L. D. C. - Via Coffolengo .32, Torino

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ACQUAPENDE NTE (Viterbo) - Convegno
Catechistico e giornata del Vangelo (14-18
febbraio x951).
La.sciata B1scc~lac.:, Don .\\Ics.._, era attt.-sn ad
\\cquapcndente. \\Ila vigilia di l.1sciarc qucsw
diocesi per quclhi di ::\\'ocera l Tmbra e (;uaklo
'l'adino, S. El·c.;m l\\lons. Giuseppe Pronti h,1
voluto compcmliare in un riuscitissimo Con1c-
~no Catechistico le sut: direttive pastorali pt:r
11 rinnornmento morale e spìrilUale di quc."t.1
popolazione, che per r2 anni lo ha an1to infati-
cabile guida e apostolo. Per questo era stato
invitato Don 1\\ lcssi del nfJ~tro Ufficio Ccntn1le
Catechistico di Torino. Ecco come Il Popolo dt:I
22-11-195t <lava relazioni: di queste giornate:
e Don Aless1 con la sua irresistibile cloquenz.1
ha edificato i numerosi ascoltatori di ogni (.'ate•
gona, secondo un programma prestabili to dt1l-
l'U.C.:.D.: dai sacerdoti di tutta la Diocesi, primi
responsabili dell'istruzione catechistica, nelle tre
sere del Triduo predicato nella ch11:sa di S. \\go-
stino, alle catechiste di tutte le parrocchie dio-
cesane, ai maestri nei raduni di .\\cquapendenrc
e di \\·alentano, ugli alunni ddle scuole elcmcn-
tari, e al popolo in generale nelle varit: chiese
<lur.inte ogni 1\\ lcssa.
,\\ chiusura Jcl Congrcs,;o è stata organizzata
la C.ilfJmata tll-1 1·0111:elo con larga d1stnbuzionc
di foglietti rnlan t1 alle porte delle Chiese, e cli
innumerevoli copie del J,ihro ,lit•i110 a tutte le
fami~lie, per opera delle Figlit Ji S. Paolo,
wn discorso hnalc dell'instanL.tbik oraton· •·
ALTAMURA (Bari) - Convegno Catech.i"tico
(26 febbraio -4 marzo).
Don .\\lessi prestntò al Clero i prnblemi Jclla
l',1tecl11.-s1 attuale, suggen:nc.lo pnitici pron-c:<li-
mcnti Ja auuur::.i. Soprattutto insistè sulla orga-
nizzazione ddl.1 Congregazione della Dottri11a
Cris11ana, dcll'in.'-l'gnamento impunito in forma <li
vera scuola e sul 1·orso biennale pvr la formaz111nl·
delle catechi:;tc. Riguardo alla 1,;.1techesi ix·r gli
adulti propose, <.:ome altrove si è attuato, di farla
durante la Mcs."1 u alla scro con proiezioni in
(1,icsa o nelle adiacenze. Insisti- sul calechihmn
agli ~posi, e <111rnnte la predicm'.Ìone ordinaria
e straordinaria.
Tenne pure conferenze alle suore, ai catechisti
<li A. C.; una conferc1um agli intellettuali, una
sull'organir.7.azione della Consulta Dioceì\\ana; due
conferenze a tutti gli mscJ.!Danti delle scuole
dementari e finalmente una predica a tutto ,I
popolo. Tra le con,clu$"ioni fatti,c di questo Con-
gresso restò l'organiz:.mzione dell'Ufficio Cate-
chistico 11iocesano.
ASTI - Giornata di aggiornamento per i se-
minaristi (z1 febbraio).
Anche negli anni precedenti alcuni nostri pro-
pagandisti si erano recati tra i bravi chierici del
Seminario di Asti, ad infervornrli e spronarF
alla loro futura miSslOnt catechistica In questa
giornata il nostro Don Decarolì presentò ma-
teriale didattico e ricreativo in sussidio alla ca-
techesi. Inoltre:: nelle sue conferenze espose la
situazione attuale dell'insegnamento catechistico
trattando del miglior modo ùi affrontarla.
LATIANO (Brindisi) - Settimana Catech.istic a
(20-25 febbraio).
Con l1ucsta settimana catechistica il popolo di
Latiano t:ra im-itato ad approfondire l:1 sua vita
cristiana e ad una conosc.:cnza più approfondita
della nostra fede.
Don Ak-ss, tenne numcrose conferenze su que-
sti temi alla popolazione, ai maestri delle scuole,
chiudc11dns1 il tutto con l'inaugurazione ddlo
Oratorio Banolo Longo , con procc"-fione eu-
rnristicu e con cons.•crazionc de, ragani al Sacro
Cuore di Gesù.
ACQU AVIVA DELLE FONTI - Settimana
Catechistica (1-4 m arzo).
<.:oml' 1d \\ltamurn, c.:osi ad Acc1ua, irn dell..:
Fonti, Don .\\lessi tt·nnc quas, un identico pro-
gramma alle stesse catcgorit: di persone nei giorni
immediat:lml·ntc successivi. Tra l'altro, il nostro
propagandi~ta del Catcd11srno passi> a tenere
un.1 l'onfrrcnza nel lehbrosariu e nell'Ospedale
locale chit·dcndo pn:ghicrc per la diffusione della
crocia1;1 c.itechistica. Parlo anche al popolo a
piu riprese nelle llll'SSt· pii1 frequentate della Cat-
tedrale.
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ISERNIA E VENAFRO - (19 febbr. - 3 marzo).
Mons. Lt,cato con intrnprendentc zt:lo ha vo-
luto nelle sue due diocesi queste settimane ca-
tt·chistiche per lievitare la massa <lt:1 suo popolo
ad una vita piu profondamente cristiana.
Il Rev.do Don U. Pasyuale dell'Ufficio Cen-
tr.1lc Catechistico Salesiano di Torino, inco-
minciò con umi Sei/inuma dt>lla l,Tadr1• dettando
una meditazione al mattino e una h:zione aJ po-
meriggio.
TI giorno 21 si sono riuniti i Sacerdoti della
diocesi di Isernia per una conferenza che fosse
di preparazione al lavoro che do\\Tà s, olgersi
per organizzare il Congresso Catechistico Dio-
l"CSano dd prossimo Ottobre. I temi srnlti fu-
rono soprattutto aggiornamento deUc statistiche
dei fanciulli obbligati all'intcrTcntoal Catechismo;
incremento ai corsi in preparazione alla prima
( omunione e Cresima; tenere ogni anno un corso
di preparazione aJ precetto pa..~quah:; non trala-
sciare la catechesi alle associazioni parrocchiali
per avere cntechisti.
Dal 26 febbraio al 1 marzo fu tenuta una
0
settimana della gùn·<111c sempre con finalità ca-
techistiche, com\\-ra stata la precedente setti-
mana tenuta alle l\\,ladri. Le giornate si svolsero
in quest'ordine: m<.·ditazione al mattino, una
conferenza alle 3 porn. e una alle 6 di sera. Le
partecipanti, in generale studentesse delle ma-
gistrali e del liceo, arrivarono a duecento.
Anche qui raduno ai Sacerdoti: in seguito vi
f"urono conferenze alle 8uore dell'Addolorata, ai
Maestri e ad altre categ01;e che si interessano
dell'insegnamento catechistico, sempre tenute dal
Rev.do Don P?squale. Frutto delle varie riunioni
fu il lam:io <li un concorso fra tutti gli alunni
delle scuole elementari con abbondanti premi
per i lavori catechistici meglio riusciti; aggior-
namento e registrazione da parte delle catechiste
delle varie classi a cui insegnano ; preparazione
e.li materiale sussidiario da parte c.lelle catechiste.
AGAZZANO (Piacenza - Settimana sociale
(5-u marzo).
Questa settimana \\'icariah: oltre all'interesse
sociale come si ri,·cla dal tema ,, la Famiglia
Cristiana nella socie/ti Cristiana» aveva anche
profondi intenti catechistici. Infatti il nostro Don
..\\lessi parlò a catc:chiste, mamme e Sacerdoti
della vasta \\'icaria, svplgendo temi d'indole cate-
cl1Ì$tÌca, toccando anche i più scottanti problemi
<li categoria e dimostrando come la soluzione la
si trovi soltanto nella dottrina cli Gesù. In tutti è
rimasta la più profonda impressione col desiderio
di estendere a tutte le altre 1·icar-ie, in sede dioce-
sana, simile manifestazione efficace e penetrante.
TREVISO - Parrocchia S. Maria Ausiliatrice
dei Frati Minori - Settimana catechistico-
sociale (12-18 marzo).
Preparata da una splèndida organizzazione dai
Re\\".di Padri Francescani, soprattutto dal Par-
roco P. Gio Ilatt. Bcttini O. F. :\\:I., questa setti-
mana raccolse un entusiastico concorso dd
pubblico che gremì l'aula delle conferenze, CMÌ
d istribuite: alle catechiste (al mattino) alle mam-
me, ai fanciulli, agli adolescenti, alle si~norine,
ai giovani e agli uomini (nel pomeriggio e nella
sera). Le incisi1·e affermazioni di Don \\lessi,
che parl<'i infaticabilmente a tutti, lasciarono negli
a.'11.·oltatori una viva impressione dcli.e soluzioni che
il cristianesimo offre ai problemi dell'ora attuale.
OPPIDO MAMERTINA (Reggio Calabria) -
Giornate calechistiche agli insegnanti (5-
12 marzo).
Come cr;i \\'ivo desiderio di S. Ecc. ì\\1011s.
Nicola Canino, Vescovo Diocesano, un nostro
propagandista - il RcY. Don U. Pasquale del-
l'l1flìcio Centrale Catechistico ùi Torino - si
è recato a tenere conferenze catechistiche agli
insegnanti, alle suore, alle catechiste delle varie
località della diocesi.
I terni delle conferenze si rifcri\\'ano aU., ne-
cessità di un insegnamento catechistico metodico e
didatticamente aggiornato. Varapodio, 11/ulocchiu,
Delianova e altre località ,·idcro accorrere nu-
merosi gli insegnanti delle scuole locali ai quali
fu richiamata l'importanza e la necessità dell'in-
segnamento catechistico nello.1 scuola.
A Oppido è rimasto un virn fermento di atti-
\\ ìtà catec:histiche che non mancherà cli proc.lurrc
buoni frutti per l'avvenire.
DAGLI STUDENTATI
TORINO - Istituto Internazionale Don Bo-
sco: Facoltà di Teo logia.
La Compagnia dcll'lmmneolata ha indetto per
tutti i Salesiani studenti nelle Case cli .fo1ma-
zionc un concorso per studi d'indole pedago-
gico-didattico-formativa imperniati sulla figura del
B. Domenico Sa, io. Tra gli altri saranno premiati
quelli cli intlole prc,·ale11temcntc catechistica.
MESSINA - Studentato Teo logic o.
Le Compagnie hanno indetto tra i loro soci w1
corso cli aggiornamento sul tema ~ Allività ,'>'a/e-
.viane e Problema sociale ,1. Tale studio, approfon-
c.le11ùo i lati teorici e pratici del problema, metterà
in rilie"o attraverso gli insegnamenti <lei magi-
stero ecclesiastico e di Don Bosco, il contributo
dd catechismo alla soluzione dei problemi sociali.
Autonzznzmne del Tribunale d, Tonno ,,, dau, 16-2- 1949 - n. 403.
Con approvazione EccieS1astico.
Officine Grafiche dellu Soc. F.d. lnrernaz,ona/e - O,renore respon•.. O. Guwo FAv l Nl. via Cottolen~o 1z - Torino (709).