«Ho da dirvi una cosa di molta
importanza ed è che mi aiutiate
in un'impresa, in un affare che mi
sta a cuore: quello di salvare le
anime vostre... Senza il vostro
aiuto no11 posso far nulla. Ho bi-
sogno che ci mettiamo d'accordo e
che fra me e voi regni vera ami-
cizia e confiden::a •>. È un percor-
rere, di balzo in balzo, tutta la
strada della paternità: • Mi aiu-
tate in un'impresa... senza il vo-
stro aiuto non posso far nulla...
ho bisogno che ci mettiamo d'ac-
cordo, che regni una vera amicizia
e confidenza •·
Il dialogo per Don Bosco non
è un espediente, non è un mezzo
flautato, ma un fatto di vita, un
fatto esistenziale, pratico, a livello
vissuto. Quando Domenico Savio,
d'intesa con alcuni amici, fonda la
Compagnia dell'Immacolata, è lo
stesso Domenico Savio che scrive
il Regolamento e Don Bosco
non ne modifica neppure una
parola.
Paternità, non paternalismo: te J
superiori amino ciò che piace ai
giovani e i giovani ameranno ciò
che piace ai superiori>>. Ecco l'i.Jù-
ziativa dell'amore, che parte, che
deve partire da un investimento
di coraggio, di fiducia del mondo
degli adulti e che poi, si capisce,
si perfeziona nella consapevolezza
dell'incontro: <1 J gimJcmi non solo
sia110 amati, mo che essi stessi co-
noscano di essere amati •·
Ecco il risultato dell'amore che
accresce la comunità dei fratelli:
<< Ogni volta che parleremo a qual-
cuno, sia w1 amico di più che ci
acquistìn'1w •· l\\Ia l'amicizia pre-
suppone il rispetto, la stima. Fi-
ducia nei giovani: nonostante l'età,
vorrei dire, e nonostante il male.
Giovani che Don Bosco lievitava,
fermentava cristianamente, ma ai
quali immediatamente, contestual-
mente, chiedeva, di formare altri
gio"ani, di «essere sale e lua alla
moltitudine dei cumptJf!rii 1>.
Giovani che Don Bosco ri-
butta,·a (scusate il termine), ricac-
cia,•a nella massa più estesa, più
complessa della vita sociale, nei
vari ambienti di azione, di attività
ordinaria: famiglia, fabbrica. im-
piego, campi, commercio, sport.
« lo lw bisogno - diceva Don Bo-
38 sco - di prendere a/c,mi di voi
e di mandarli in tm oraton"o, i11
un laboratorio, in una casa... 11.
Sono giovani ai quali. Don Bo-
sco affidava incarichi di delicatis-
sima responsabilità (« nulla ti tur-
bi,, soleva dire), direzione di
opere fragilissime, contatti con
uomini «grandi >> e con anime
sperdute, che · so io, nella terra
del fuoco. Sono giovani chierici di
22, di 25 anni che Don Bosco
chiama a formare il Consiglio Su-
periore della Congregazione e ai
quali egli sottopone i problemi,
chiede un voto, dai quali accetta
la discussione cd il parere contra-
rio. Giovani delinquentissimi per
il tempo, che Don Bosco trae
fuori dal carcere - ricordate -
senza guardie né sentinelle, sfi-
dando il buon s1:nso ed il giudizio
di "pazzo".
LA SOCIALITA
Gioia, dialogo, socialità. Non è
per difendere a qualsiasi costo i
giovani, ma i giovani di oggi non
credono più alle parole. La reto-
rica li ha logorati e li ha delusi.
È stata una perdita secca, uno
spreco continuo di parole, le quali
non sono state verificate dai fatti,
non hanno trornto possibilità di
incidenza nella crisi e quindi non
l'hanno potuta risolvere. C'è l'in-
fla-:::ione delle parole: ad un'abbon-
dante circolazione di parole non
corrisponde una crescita propc,r-
zionale di opere.
<< Non dateci consigli, n.e abbiamo
fin troppi - dicono i giovani -
dateci degli esempi*· Sembra l'eco
di Maritain: <t Se 1m tempo ba-
sta-.:ano cinque prO'l:e per dimostrare
l'esistenza di Dio, oggi quelle cin-
que prove non, bastano più, ce ne
vuole una sesta, la pi~ì probllllfe:
la condotta di coloro che credono
e/te Dio esiste •·
:'\\o, il mondo dei giovani non
è vero che trovi uno ostacolo nel
Cristianesimo. L'ostacolo lo trova
nell'insensibilità frettolosa, questa
orzata senile a tranquillo presidio
di placidi conformismi, nel tradi-
mento di quanti parlano bene di
socialità e di Corpo l\\Iistico e poi
non sanno e non vogliono trasferire
le conseguenze di que!\\to Corpo
,'.\\,listico nella società; l'ostacolo
lo trovano nel moralismo precetti-
stico di quanti sono pronti ad
indignarsi, magari, per lo scandalo
della moda e poi vanno ad acco-
modare la loro coscienza al con-
fessionale, lasciando un ammalato
nell'abbandono, o un operaio nel-
l'ingiustizia.
Socialità: in Don Bosco, che
colloca il problema dei giovani
fra i più rilevanti ed impegnativi,
fu evidentissima, fin dall'inizio,
una presa di coscienza profonda
del sociale, con tutta la sua proble-
matica e le sue esigenze. ·
Marx aveva lanciato il manifesto
dei proletari; l'individualismo, con
tutta la sua scuola, si attardava in
vane polemiche. Elevare l'operaio:
l'essenziale è questo. Perciò, Don
Bosco non si perde in parole, ma si
mette al lavoro e conquista il
cuore degli operai con una capa-
cità di cogliere i segni del tempo
ed un'intuizione del divenire so-
ciale, cosi intelligente, precorritrice
ed organica ,che sbalordisce.
Le scuole professionali. Per i
giovani, per i figli del popolo, egli
crea le scuole professionali eh«.:
saranno studiate più tardi dai socio-
logi e volute dai governi. I gio-
vani vengono in esse indirizzati
ad apprendere un mestiere, ad
amarlo, perfezionando l'istruzione
teorica e professionale dell'educa-
zione umana e religiosa, inserendosi
poi nella società, quali elementi
utili, produttivi ed insostituibili.
L'istituto che egli attua per l'o-
rientamento e l'affrancamento del-
la classe lavoratrice, in cui la mac-
china entra accanto al libro, la
tecnica insieme alla cultura uma-
nistica, è esempio di una comunità
dove, fin dalle radici il distacco
fra le classi è superato nel vincolo
superiore e più alto della carità.
Ma ciò non significa senza giu-
stizia. Anzi! la sua è socialità
nell'accettazione più moderna, più
schietta della parola: non elemo-
sina, ma diritto.
Il primo originale contratto di
apprendistato si deve a lui, a Don
Bosco, rappresentante, in un certo
senso, di sindacati allora inesi-
stenti, il quale lo stipula nel 1852
fra il signor Carlo Aimino e il
giovane Giuseppe Bordoni, allievo
dell'oratorio. In esso sono già rap-
presentati i concetti essenziali della
legge che anticipa di un secolo l'im-