Preghiamo per i nostri morti
a superare I sacrifici e le dure prove della
vita con inallerabile fede In Dio. LII pre-
ghiera la sostenne In modo particolare
nelle lunghe sofferenze degli ultimi anni, e
l'aiutò ad accettare con coraggio la vo-
lontà di Dio.
SALESIANI
Barone Sac. Biagio t a Muuano (Biella)
a 77annl
Un Infarto lo fermò a pochi metri dalla
chiesetta di montagna ove saliva a prega-
re. E' morto In cammino, al termine di una
lunga strada percorsa nella fedeltà a Don
Bosco e nell'obbedienza generosa. Una
strada che lo vide direttore per 29 anni,
animato da spirito di servizio, assai più
pratico che teorico, capace più di trasci-
nare con l'esempio che di comandare,
pronto a carloarsl delle pene dei contra•
telll e di condividere le gioie e le ansie del
giovani, Perché credeva nel Vangelo e
nella vita religiosa: pronto a ubbidire con
tutto Il cuore In quelle cose che di tutto
cuore non avrebbe voluto fare.
Co1tablle Sac. Vincenzo t a Napoli a 72
anni
A 18 anni sentl la vocazione salesiana e
missionaria. Compi gli studi a Ivrea e tu
destinato al Medio Oriente, ove lavorò fino
al 1947 Tornato in patria, prodigò la sua
attMtà In varie case dell'lspettoria Meri-
dionale, finché un male Incurabile lo portò
alla morte attraverso lunghe sofferenze.
Ma don Vincenzo era un uomo di Dio, e
seppe accettare la croce non solo con
coraggio, ma perllno con simpatico umo-
rismo. La sua vita, consumata nella com-
pleta offerta di sé per gli altri, ha dimo-
strato quanto si possa rendere preziosa fa
nostra breve giornata terrena
Cozzollno Sac. Ciro t a Biella a 50 annl
Mente acuta, memoria tenace, si era lau-
reato alla Gregoriana di Roma In Storia
Eccle!las~ea, che Insegno poi nello Stu•
dentato Teologico di Cremisan insieme
con l'archeologia c,istlana. Sotto un
aspetto esterno modesto e dimesso na-
scondeva una bontà eccezionale, non d~
sgiunta da simpatica bonarietà pronta allo
scherzo a·ffettuoso e at fine umorismo, La
conversazione rivelava la vastità della sua
cultura, un' ottima formazione muslcale, e
soprattutto Il suo amore per Dio, ratto di
lede, di coerenza, di attaccamento ella
Chiesa e a Don Bosco. Troppo presto una
malattia Irreversibile lo porti> alla totale
atrofie cerebrale. Se ne rese conto, ne
misurò l'umiliante gravttà, e con atto
esplicito accettò quanto Di o avrebbe per-
messo, senza Il minimo dubbio sulla ma-
terna bontà della divina prowldenza.
Donato Coad. Gaetano t a Messina a 78
s.nnl
Si tece salesiano e 30 anni, e svolse con
Impegno le varie mansioni che gli lurono
affidate. Sua caratteristica furono l'esat-
tezza. l'ordine e la puntualità. DI poche
parole, rna di autentico spirito di sacrificio,
e attaccatissimo a.I lavoro, non conobbe
riposo e non si rassegnò all'inerzia. Il suo
amore alla Vergine è testimoniato anche
dalle centinaia di corone del rosario che
fabbricò e distribul, occupando cosl uti~
mente Il poco tempo libero della sua labo-
r1osa giornata.
lschla Ssc. Remo t a Mori (Trento) a 53
anni
Si era specializzato In pslcologoa, e aveva
contribuito alla fondazione del Centro di
Orientamento Scolastico e Professional e
della sua lspettorla. La sofferenza lo provi>
duramente !In da ragano. con lutti faml-
llarl, e poi nella salute . Ma era un uomo di
lede profonda: Il dolore gli affinò lo spirito
e lo rese sensibile al dolore altrui. Frutto di
questa ricca Interiorità era la gioia, pre-,
polente e schietta, che seppe donare a
tutti, insieme con la fiducia nell'affrontare
la vita.
Reggio Sac. Antonio t al Cairo (Egttto) a
76 anni
Era nato in Turchia da padre ltaHano e
madre greca. Studiò a Smirne e ad Ales-
sandria d' Egitto dai salesiani, e conquisti>
una brillante posizione nella vita sociale_
Ma nel suo cuore non si era spento Il de-
slderlo di consacrarsi e Dio come I sale-
siani che aveva conosciuto da ragazzo, e
a 27 ami lasciò le attrattive del bel mondo
per la vita religiosa. Il cambio dl vita fu
duro, ma lo affrontò sen,a tentennamenti.
E si diede all'Insegnamento delle varie
lingue che possedeva con slcureua e al-
l'emmlnistrazJone, nella quale era un
esperto. Duranle la guerra fu Il contorto di
tento l'.allanl prigionieri ctl guerra e poi te-
. .a~e ricostruttore deHe economie disa-
strate del nostri collegi. Con lui scompare
una figura dei tempi eroici dell' lspetlorla
Medi0orientale, che ora è sotto l'angoscia
della Insufficienza del personale.
COOPERATORI
Mo.ar Coad. Cornello t a San Giovanni
Lupatoto (Verona) a 78 anni
A 26 anni lasciò la sua natia Trento per
tarsi salesiano, e poi prestò un prezioso
servizio come egrlcoltore. SI specializzò
nell'arte della potatura, e mantenne una
vigoriagiovanile fin ollf8 170 anni, quando
la malattia lo costrinse a progressiva im-
mobilità Allora sperimen1ò nel suo spirito
quanto aveva operato sul tralci: « Il Padre
mio è vignaiolo... Ogni tralcio che porta
frutto lo pota, percM porti più frutto• (Gv
15,1• ~ In questa prova rivelò la sua solida
spiritualità: offersela vita per la Chiesa e la
Congregazione, sorretto dall'Eucaristia,
che sentl come fonte di forza e di gioia,
Prandl Coad. luigi t a Torino a 73 anni
Stroncato da infarto, si è spento al termine
del viaggio che da Pletrasanta lo portava a
Torino Valdocco, per lesteggiare con I
superstiti compagni di noviziato Il Cin-
quantesimo di professione perpetua. LII
sua morte è parsa a molli un appunta-
mento con Don Bosco e Marla Ausiliatrice,
nena cui Basilica ha avuto solenni ono-
ranze funebri, degno coronamento della
sua operosa giornata salesiana, vissuta
come caposarto In diverse case salesiane.
Da 21 anni era a Pietrasanta come sarto e
portinaio. Amante del lavoro, del giovani e
della musica, ha trovato In essi la piena
realluazlone di sé e della propria voca-
zione, vissuta con fedeltà a Don Bosco,
Colomblnl Oelmlro t a Formigine (Mode-
na) a E,2 anni
Aveva una fede semplice e concreta, e
sapeva calare l'Assoluto nella realtà della
vlla quotidiana. Fu padre esemplare, e
dedicò tutta la sua vl\\ a a) lavoro, alla fami-
glia e alle opere di bene. sempre disponi-
bile a Dio e agli uomini, che sapeva ac-
cettare con cuore aperto e gioioso. viveva
lo spir~o salesiano. ammirava e benefica-
va generosame.nte le opere dl Don Bosco,
orgoglioso di avere ben Ire sorelle Figlie di
Maria Ausiliatrice
De Vito Antoni a t a Taranto
Visse per Dio e per la famiglia, cui dedi cò
tutte le rlccheaze del suo cuore. Amava e
onorava Maria con la recita quotidiana del
Rosario e con la frequente Invocazione.
Trascorse gli ul1lml dieci anni nell'Immo-
bilità. ~ccettò con serenit/1 la volont/1 di
Dio, sc,s1enuta dalla solidità della sua tede
e dalla sconfinata fiducia nell'aiuto della
Madorna e di Don Bosco, di cui era pro-
fondamente devota.
Pagln Vittoria Doni t a Codevigo (Pado-
va) a 74 anni
Mamma umile, laboriosa e generosa, ha
vtssuto in p1enezi.a ti suo cris:tia.nesrmo.
Educò cpn l'esempi o I suol sei flgll, e fu
heta dr donare a Dio suor Luciana nell'I-
stituto delle Flgll e di M.A. La profonda d&-
vozione che nutrlvaper la Madonna l'aiutò
Perego Leonardo t a Monza (Mllano)a 62
anni
Professò apertamente Il cristianesimo
nella semplicità dello spirito e nella con•
cretezza della donazione a chiunque ap.
predasse a lui o alla sua famiglia per
chiedere comprensione, aiuto, Interessa-
mento lratemo. Nemico dichiarato di ogni
vaniloquio che non si concreti nella carità,
condivideva Il parere di Don Bosco che
per tare Il bene occorrono " poche parole
e molUtatti". Era felice di poter dimostrare
al salesiani che bussavano alla sua ca_s.a
l'amlc·lzia cordiale1 spontanea e concreta.
Molti di essi hanno potuto sperimentare
l'ampiezza del suo cuore anche nelle lon-
tane terre di missione. • Papà è uscito da
questo mondo a mani piene,, ha potuto
affermare il figlio Angelo.
Ragosta Michele t a Ottaviano (Napoli) a
87 anni
Fu Il vero Cooperatore salesiano. Uomo
giusto e onesto, sempre dedito al bene
della tamlglla, sen,a misurare I sacrifici.
La fiducia In Dio to sostenne nelle dure
prove della sua esistenza. che seppe af-
frontare con animo sereno, generoso e
lorte. Le sua vita lu un'autentica testimo-
manza di fede e di opere. Educò 1 suol
setteligio al san10 timor di Dio, e fu felice di
poter donare al Signore e a Maria Ausllfa-
trlce le prime tra tlglle. Devotissimo della
Madonna, la onorava soprattutto con Ja
recita quotidiana e fervorosa del santo ro-
sario, inculcando !aie devo,lone, senza
rispetto umano, anche a quanti l' awlcina-
vano. Negli ultlml anni, c0s1retto a ridurre
le sue attività, fece della preghiera e della
lettura del Bollettino Salesiano la sua abi-
tuale occupaZlone. Colpito da trombosi
cerebrale, dopo d ure sofferenze, chiuse la
sua giornata terrena.
Serra Sac. Giuseppe t a Bologna a 87
anni
Assorbi lo spirito salesiano fin da ragazzo,
come alunno dell' Istituto Salesiano di Bo-
logna, sotto l a direzione di don Carlo VI•
gllettl, Il segretario di Don Bosco, nella
conoscenza diretta e lndlmentìcablle del
beato Don Rua, e d1 altri salesiani dei primi
1empl. Portò questo spirito nella sua lunga
e operosa vita sacerdotale, come parroco
prima a Savigno. e poi per 25 anni a San-
l 'Antonio di Savena, alla periferia di Bolo-
gna. Per molti anni fu Direttore diocesano
dei cooperatori. Visse serenamente I suoi
ultimi anni tra i salesiani di Parma. Era
stato un suo vivo desiderio ritornare, come
da ragazzo, nel clima affettuoso di una
comunità salesiana, e vi profuse le sue
doti di direzione spirituale, di pietà esem-
plare, di Interiorità e sorridente amabllltà,
di ,elante aposlolato, ricambiato da stima
e affetto fraterno, da autentica venerazio-
ne.
A quant i hanno chiesto Informazioni, annunciamo c he LA DIRE-
ZION E GENERALE OPERE DON BOSCO con sede In ROMA, ricono-
sciuta giuridicament e con D .P . del 2-9- 1971 n. 959, e L ' ISTITUTO
SALESIANO PER LE MISSIONI con sede in TORINO. avente perso-
nalità giuridica per Decreto 13- 1- 1924 n. 22, possono legalmente r i-
cevere Legati ed Eredità.
Formule valide sono:
- se s , t ratta d'un legato: • ...lascio alla D1rez1one Generale Opere
Don Bosco con sede In Roma (oppure all'lstìtufo Salesiano per /e
missioni con sede in Torino) a titolo d i legato la somma di lire...,
(oppure) l'immobile sito In... per gll scopi perseguiti dall'Ente, e parti-
colarmente di assistenza e beneficenza, d i istruzione e educazione, di
culto e d i religione • ·
- se si tratta invece d i nominare erede d i ogni sostanza l'uno o
l' altro d el due Enti s u indicati.
• .annullo ogni mia precedente disposizione testamentaria. N omi-
n o mio erede universale la Direzione Genera/e Opere Don Bosco con
sede In Roma (oppure l'Istituto Salesiano per le Missioni con sede In
Tor,no) lasciando a d esso quanto m i appartiene a qualsiasi titolo, per
gll scopi perseguit i dall'Ent e, e p articolarmente d i assistenza e bene-
hcenza. di istruzi one e educazione, di cul to e d i r eligione •.
(/vogo e date)
(firma per disteso)
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