Bollettino_Salesiano_194104


Bollettino_Salesiano_194104



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1.1 Page 1

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Edfaloo" ridoua secondo lè 11rescrld0ol minlsteriali.
Bollettino
no
Anno I.XV • n. .i • l'ubblìcazione moosih>
10 APRILE 1941-:inx
Spedi>:. in abbonàmento p05talc • Gruppo ,:;0

1.2 Page 2

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l'l:RIODICO J\\IE:S-
SILE f'ER I C00-
1'1::RATORI DELLh
01'1:lREE ,\\IISSIO:'I.I
nt i-. Gto. nosco
BOttE~r~rJNO
SJ\\lESJ J.\\~J O
Anno I.X\\' • ~- 4
APRILE
1941 - XIX
SOMMARIO il R~ d~I Libri. In famisdl2: fl.tll:I, Colombia. - Ca1c,ch~sl. • T<SOro ~pi.rlluah,. • O:ille no,lre i\\li••
~Ioni: Th.oll.ndia. A"""'"'• 0..~f. Giappone• • l,c:ller., di Don Glul "o. • ('rocla1a mh,1on.1rl~. Necr'olOl!II),
Il Re dei Libri
Come abbiamo anmmciato, nel program-
ma dclb o Crociata t 'atcchistica 11 indetta a
cdchrarc il Ccnten.1rio dell'Opera di Don
Bosco, il nostro , cncraro Rettor ;\\ lnggiorc
ha inserito ancl.ie la nira di una splt·nJida
edizione di testi di t atcchtsmo pt r le
classi oratoriane e parrocchiali. Son ~ta p11h-
blicat1 quelli per le dite prime dasst, è
in istampa il testo per la terza, cd in pre-
parazione quelli per la quart..-i e per la
quima. Entro l'anno, a Dio piacendo. tulW
il corso quinquennale sarà complct..1to. E
le scuole di Rcl1g1onc degli Oratori c dt!k
Parrocchie potranno disporre di tl·sti cht
corrispondono con soddisfo.zmne :il titolo
n\\uluato dalla geniall· definizione di Pio Xl:
li R~ ,1,,; Li/r, i.
Tanto la compil.tzione. infaui, lJllanto
l't:ùizione sono state t·uratt• con questo pro-
posito specifico: di fare del testo di Catl'-
chismo il più attraente e più apprezzabile
dei libri scolastici. C.ilihratc- le espressioni a
rigor teolo,~ico, la maggior preoccupazione
fu quella di adeguare J,1 forma alb menta-
lic.i dell' infanzia e della fanciullczz,1. per
rendere acccs,;ibili alle tenere intelligenze
le J!:ranùi Yeritì <ldla Fede, i principi <lelln
111orale cristiana cd i tesori inestimabili
della Grazia, esposti con discrezione e svi-
luppo progressirn in modo d,t fornire nd
quinquennio tutta la cultura necessaria a<l
una soda istruzione rcliQiosa. Illustrazioni
clnssichc o di buoni autori, a sci colori,
ispirano o rmnmentano l'c;.po,-izionc, con
quel1'clo4ucn1.a immt:diata che dà l'intui-
zione anche dei concetti più dcrnti. L'c-
dizio1w tipografica, dalla scdta e dalla , a-
rietà dei carartcri, alla qualtù della cart.t
ed alla rilegatura, sostiene la concorrenza
coi pit1 t:lcgnnti testi di scuola o cli lettur.1.
~ìcchè h,1st,1 prco<lernc in mano una co-
pia per capire che si tratta <lei libro piìs
hdlo, ddla scienza più :-;uhlimc. Ì\\atur:11-
mente, questo criterio, nei h:mpi che cor-
rono, lt:1 •imposto alla S. E. I. un prezzo
più elc,ato di quello degli altri catechismi,
ma sempre inferiore al \\,tlorc tipografie<>.
Però nun mancano nelle P.irrocch1e eJ
agli Oratori benefattori e hcncf:utrici cl1t:
possono impiegare utilmente le loro offerte
a sollc\\'arc <folla spesa gli :1l11nni più pn-
Yeri, co11~cr\\'an<lo il prcstiido del \\'alore,
anche dal lato tipografico, al testo di Re-
ligiont•. Confidiamo anzi che i nostri Coo-
peratori e le nostre C.onpcrntrici ~pranno
preferire q11est'opc:ra c:1p1ta lc dl.'ll'istruziunc
rdigio:.a a qualsiasi altra ncll\\·scrcizio <ldla
loro carità e del loro patronato. '\\01 in-
tanto siamo lieti di poter accreditare la
santa iniziati\\·a coi più autorevoli incorag-
giamemi.
TI Santo Padre Pio Xll ha gradito pa-
ternamente il saggio delle pnme edizioni.
E l'Em.mo Cardinale Segretario di Stato
73 --

1.3 Page 3

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Luigi :\\laglionc ha comunicato al s1g. Don
Ricaldone l'augusto compiacimento colla
lettera segucnte:
S!'GRfTl:.RI.~ 01 S1·.no
DI St·A S\\YfllÀ
na.t l'otl/'IIHO, 4 fobhrnin 1941.
Re\\".nlO Signore,
/)m·',:ero prm·1:ide11zw!P e catame11/e be-
nedetla dal S'1:i:11ore l'ini-:.,ath-a rni la Si!(,w-
ria 1·ostra U, ,:.ma ha 'mlulu tiare più ,·alùln
impulso, 11ell'm1110 scolasltco m corso, i11te-
ressa11clo con p111 1111/rite le::w11i, t•tpo.ri-:::irmi
did,1tflrhe ed acroitte p111,h/irn~io11i, .~ia gl'i11-
Sl'l!lltmli chi' t:li 11/un11i " /p lom /~11111.r,:lil',
allo ~tudio ,lt I Catechismo.
,",'11a Santi/ti .ti m/legm patemammlt di
tale felice intento, poirM 1111/la disJ1011t· ta11lo
" ~e,ietà e santitn di ·til" quanto Ili precisa
nl ,1111orow rmwice11:::a delle t.·er1t,ì tfp/la
Ft d,· e della momie cristra1111.
Il saggio poi della p11bbl1ra=io11e Il Re dei
Lihn sembra 111 Saulo Pflllre q11,111to mai
,,pfmr/11110 li 1/t·~tare l'interesse df'i pirco!t
a1111mi Pd a rii11d11rli, qumi per 111111m, allo
cov1iziu11e della ,·erità, reso loro pm ncres-
sihile sopratt11tto attrmwso le he11 riuscite
e prntidJr illtHlltl!:!ioni.
l lieto quindi l'A:igmto Prmtt'}ìcr dr i11-
ruraggiare qut>sta 11obile miziath:a di .wmto
apostolato, c111SJ>ira11do cht> l'SSa tomi jàonda
p.•r Jr ~cuoll' rlllrcl1istid1e rll'lle parr<>ccltie e
df'.f!h ,, ·,Jf<>ri /t·1tit:i, md rome per /,, (ami-
1:lir rri~·tia11e.
A questo sropo 1111p!ora, la Stwtità Sua,
/ar~a nhhouda11-:a di .f!rn~ie celesli, 111n1tre
im·ia ti, rnor< al/a S~t:nfJria T·ostrn e a
q1u111ti arrò rtJlla-~omturr lll'll'opera .mlutare
lo cu11/orlatrm· lj>Mlofrrn Re11edi::-ùJ11e.
<,'rato .fer:lr l'srmp/ar, " me mrltse111e11te
i11, m/1, projìtt,, ,ft,lfa r,rrns(,m::a per ro11-
ja11mr111i co11 .11·11s1 di lÌ11rera stmw
,/1·/lrr Si!!llrJria 1·o.l'tra l?.e1·er,•11rlìssima
a_l/.1110 nel Siq11()1e
L. Cml. '.\\I .,c,ttcl-.;F..
Jn pari dat,I, l'Em.mo Sig. Card. Fran-
cesco '.\\Iarmaggi,,Prcfetto ddla Sacrn Con-
~rc~azione dd Concilio. faccrn pcncnirc
allo stesso Rcttor '.\\Ia~~iore il suo alto ap-
preuamcnto con una k•ttcra in cui, graden-
do l'omaggio dcll::i pubblicazione, scriveva:
- 74
Con 'l'l'i'O i11terl'SU' lw letto i due 1:ul,11111
compilati ro11 tanto d,'1:!fen::::a e adattati con
cmì profondo senso di praticitcì ai fa11ci11/li
della prima tftÌ, r 1111 rompitlrcio colla 1'11-
lt mità Voslrn della mm spiegata nella pre-
pt1ro::io11e dei medesimi, come pure dello ::l'Io
rnn cui la Patemi/ci 1·os/ra promuove iu:ttlr
/stit11ti, m:1:l1 Ora/on e nelle .tç1wle l'istru-
::iunr catechistica della /a11ci11lfto:::::;a e dt•lla
,t;irn'elllIÌ.
( na sperialt· allralli~·a esercitrra11110 cer-
ta111e11tr sull'animo t!Pi fa11ciulli le bel/e ed
apprnpriatt• illustra;. ioni che aclm mwo i -;·o-
/11111i suindicati e !Il' re11dera11110 più attrac'llfi
nl l'/Jìcari la leflura e lv studio.
,<-,·011v bo, certo cl,e quanti all<'JJt/0110 alla
Ùlt 11::;ioue rdir;iosa dt·lla prima t:t,ì appre::-
z,•ra,1110 l'oprra compiuta da cotl'stn Socid,i
,<'alesia11n. e il testo 11 Re dei l .ihri serrirti
" (ar scmJ,rt· meglio runoscert' nl amare ,,;
fa11ci111/i la rl'l,:[;iOllt' rmtia11a.
Con queslu nuguri<> t•d Ùt'i.'ucml(/o mila Pa-
lernit,ì I'os/Ja, supra la Sudetà Salesia11t1
,. tulle le loro opere lt più elette be11edi:::;io111
,/i,/ Sig,wre, mi pru(esw con ossequw
della Pall'mità I ostm Rt',·erendin-iuur
de-;:.1110 11d 5i'i[!lll>N'
F. Card. ,1.\\R'.\\l\\G<,1, Pre/ello.
I.'augusto compiacimento del S,mto Pa-
dri! e la \\'alutmr.ione ùdl'Em.mo Cardinal
Prefetto Jclla Sacra Congregazione del
Concilio, nwntre sono per noi il pi.:1 am-
bito incoraggiamento, sono pure la più :iu-
1ore, ole commendaiizia del R1• ,lei J.ibrt
pci nostri I>irettori Oioccsani, Dccuriont,
Coopen.1tori e Cooperatrici che :,entono,
come noi, l'urgenza di 4uell'agg1ornamt:nL11
dcll'insegn.unento catechistico cui la Chiesa
:Htende con materna sollecitudmc.
Possiamo aggiungcrt·, a titolo di infor-
mazione, che il nostro Don l)i Francesco
sta pure curando i tc:Hi per le Lre classi
della Scuola :\\ledia, di cui due ~ià in corso
di stampa presso la stessa S. E. I. e l'altro
sar:t pronto per l'inizio ùel prossimo anno
scolastico: Gesù l ·ia - Gesù r·erilà - Gesti
I ·;10. S. C10Yanni Bosco dal <:ido ci 01-
tcnga le benedizioni <li Dio arn.:hc su guc-
st'impresa a lui carissim:i.

1.4 Page 4

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IN FAMIGLIA
N e l secondo anniversario della morte del
Santo Padre Pio XI.
Oltre ai filiali suffngi fatti in tutta la Fa-
miglia salesiana, il secondo anniversario della
m:,rte del Santo Padre Pio XI fu particolar-
mente commemorato a Roma da!l'lstìlulo
Pw XI che, coll'annesso tempio di Maria
Ausiliatrice, è monumento della sovrana mu-
nificenza del ~ Papa di Don Bosco •> e della
intervennero le LL. EE. Mons. Ferri, Ve-
scovo di Montalto e Ripatransone, e Monsi-
gnor Coppo, tutti i docenti e gli alunni, pro-
fessori, canonici e parroci della ci.trà con una
eletta d i personalità del clero e del laicato.
Cantate le Acdamationes, il D ecano della Fa-
coltà Filosofica prof. don Gemmellaro rievocò
l'opera gigantesca compiuta dall'immortale
Pontefice; ed il Decano della Facoltà Giuri-
dica, prof. don Pug liese, illustrò in una dotta
conferenza <• punti e contrassegni della Poli-
tica Vaticana da Benedeti:o XV, a Pio Xf ed
a Pio Xll 1>.
Tor in o L'Infanta Macla Cristina e le Autorltà, alla funzione di suffragio per l'anima di Alfonso XJU.
gratitudine dei figli dd Santo. Tenne Ponti~
ficale S. E. Mons. Salvatore Rotolo, Ausiliare
di Velletri, il quale, prima dell'assoluzione al
tumulo, ricordò alla folla dei superiori, alunni,
parrocchiani e cooperatori, le insigni bene-
merenze del grande Pontefice e la patema
bontà da lui prodigata alla Famiglia salesiana.
Compiuta la sacra funzione, alunni e su-
periori, con a capo lo stesso Ecc.mo Vescovo
salesiano, pellegrinnrono alla tomba <lei Santo
Padre, nelle Grotte Vaticane, a deporre una
bella corona ed a rinnoVan: il tributo della
loro commossa pietà.
Il Pontificio Ateneo Salesiano promosse
pure una solenne commemorazione alla quale
Eseguiti dagli. alunni altri canti di circo-
stanza, S. E. Mons. Ferri chiuse la tornata
con paterne esortazioni a quella devozione
verso il Vicario di Cristo che è una delle
spirituali eredità del nostro Santo Fondatore.
Torino - Solenne funzione di suffrag io
1;>er l'anima di Alfonso XIII.
Il 3 marzo u. s., mentre a Roma si tributa-
vano le estreme onoranze funebri alla salma
di Alfonso XIII, la Famiglia Salesiana -
rappresentata dai Superiori Maggiori, dal Con-
siglio Generalizio delle Figlie di Maria Ausi-
- --- liatrice, da alunni della Casa-madre e da
75

1.5 Page 5

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alunne della Scuola l\\lagistrale delle Figlie di
:\\ fari a Ausili.atrice, dalla Presidente del Co-
mitato Dame-Patronesse, l\\Iarchcsa Carmen
Compans di Brichanteau, da Co()peratori, Coo-
peratrici ed Ex-allievi - si è raccolta nella
Basilica di Maria Ausiliatrice attorno alla piis-
sima figlia dell'augusto ex-Sovrano, l'Infanta
l\\I:tria Cristina, per rendere con solenni suffr34ri
testimonianza d i cristiana pietà e di grat itu-
dine alla Maestà <lei Re, che, nel lungo pe-
riodo del suo regno, diede tante prove di
stima e di henevolcnza all'Opera Salesiana.
Canto la :\\lessa il redattore del B of!ettino
Salesiano spagnolo Don Salvatore Rost'S, assi-
stito <la Don Fierro e da Don Bordas.
Scelti cantori della città eseguirono la Missa
pro D1'fu11ctir del Perosi, sotto la direzione del
nostro maestro Scarzanclla.
Sul tumulo, ricoperto dalla bandiera spa-
gnola l'Infanta fece collocare una grande c.roce
di fiori, <lai colori nàZionali. Attorno rntto
un tappeto di fiori.
Coll'Infanta di Spagna .Mana Cristina, in
apposito inginocchiatoio, erano tutti i familiari
tranne il conte l\\1arone che partecipava ai fu-
nerali di Roma. In appositi banchi assiste-
' 'ano: il Prefetto, il Federale, il vice Podestà,
ing. Sah-adnri, il Console di Spagna, il Con-
sole di Gcnnanià, il Console di Ungheria, il
Console di .\\rgentina, il Console di S. \\Ia-
rino, il rappresentante del Console di Bulga-
ria, il capitanQ Principe lfohenluhc, della De-
legazione tedesca per la C. A. I., i colonnelli
Carlos Marin dc Bernardo e Angosto, Jclla
Scuola di Guerra, in rappresentanza delle For;,,c
Armate Spagnole, il Capo della Falange spa-
~ola Ferrcr, falangisti, legionari, colla Colonia
Spagnola di Torino, autorità e personalità.
Accanto al· tumulo, in preghiera, erano an-
che i Fra1clli della Sacra Famiglia di \\'illabrea
cJ i :\\laristi di Grugliasco.
Sul frontale. Jella Basilica campeggia\\'a !_a
s1:guente iscrizione: <1 L'A. R. Infanta :\\lana
Cristina dì Borbone, cont<·ssa :\\Iarone, im-
plora con preci e suffragi della Chiesa la pace
eterna all'anima eletta dell'amato padre Sua
:\\[aestà Alfonso XIII~-
Al termine della funzione, i Superiori rin-
110\\'arono all'Infanta le più , ivc coodoglianzc,
ringraziandola d'a\\' er scelto la Basilica Lii :\\rari 1
..\\m;iliatricc pci filiali suffragi all'anima del-
l'augusto Gcnitor.: e di aver così concesso
alla Famiglia Salesiana il conforto di unirsi
a lei nel soddisfare quei sensi di gratitudine
che la legano alla Real Casa !loprattutto dal
maggio 1917. quando S. ;'.\\,facstà ebbe la bontà
di scendere con tutta la Reale Famiglia al
popoloso rione di Atocha per la posa della
prima pietra delle nostre Scuole professionali
di l\\ladrid.
L'impressione riportata allora dal com-
pianto Sovrano fu tanto cara, che Alfonso Xlll
diede all'Opera· Salesiana tutta I.a su.a protr-
;-.ione. Ogni anno in occasione del suo com-
pleanno e ciel suo genetliaco non solo gradiva,
con graziosissime, sovrane espressioni di af-
fotto, gli augllr i ùc:-i figli de.I popolo edL1cati
alla scuola di Don Bosco, ma destinava al-
l'Opera anche cospicue somme fra ·1c molte-
plici elargi7.ioni della sua carità. E molte volte
wlle che S. ::vr. la Regina ed i Principi Reali
presiedessero feste ed organizzazioni di be-
neficenza a pro' delle Opere Salesiane, distri-
buendo di loro mano premi e doni ai giovani
poveri delle Scuole popolari e degli Oratori
festivi. QuanJo poi sorse il wande movimento
della Crociata ::VIissionaria per le nostre Mis-
sio11i autorizzò il Principe delle Asturie aJ
accettare la Presidenza onoraria <lell'Associa-
zione «Gioventù 1\\Iìst-ionaria » per la Spagna.
Jl Signore conceda all'anima eletta il gauùio
del Cielo.
Roma - Prezioso dono de ll'Ero.mo Car-
dinale Salotti.
L'ultimo giorno dell'anno p. p. recò alla
Casa Ispettoriale delle Figlie di 1\\tlaria Ausi-
liatrice in Roma l'inattesa e ~raditissima vi-
sita di S. Em. Rcv.ma il Sig. Card. Carlo Sa-
lotti, \\'escovo Suburbicario di Palestrina t:
Prefeuo della $. C. dei Riti, legato alla Fa-
miglia Salesiana da una lw1ga consuetudine
d'affetto per il Santo Don Bosco, di cui in
tante occasioni esaltò la Figura e l'Opera
con la fervida ed eloquente parola, nonchè con
la forza chiara e incisiva della sua penna cle-
j?ante, che ne ritrasse la mirabile vita, dopo
averne illustrat;i la spiritualità, a t.r:ln:rso la
biografia del Yen. Domenico Savio.
li del S,mto Fondatore si compiacque in-
trattenersi affabihnentc, richiamandone epi-
sodi graziosi cd espressivi, anche in questa
,·isita; che, spoglia d'etichetta, volle in una
linea di semplice e spontanea cordinlità.
l\\la quasi la sua presenza e la sua benedi-
zione non avessero dovuto essere già di per
un clono prcziow, Egli aveva riserbato,
come scopo della sua visita, l'offerta d'un re-
galo di Capodanno, veramente principesco. E
fu la Rdiquia della Beata .l\\Tadre Mazzarello
racchiusa nella ricca cd artistica custodia, pre-
sentata a Lui, quale Cardinale Postulatore della
Causa, nel fausto giorno della Beatificazione.

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Yolendo assicurarle anche in futuro il culto
e l'amore, Egli aveva pensato di non poler
Lrovare cuori più vigili e devoti di quelli delle
stesse Figlìc, rese depositarie del sacro pegno
materno; e per questo aveva voluto privar-
sene, preparando alle Suore tlell'Ispelto,ia
Romana la gioia della cara sorpt esa.
Dalle sue mani auguste, esse la accolsero
con trepida e amorosa venerazione, profonda-
mente grate dì così nobile generosità, in cui
videro una novella prova dell'alta benevolenza
dell'"Eminentissi.mo Porporato; e, quindi, un
nuovo debito di riconoscenza a ispirarne la
costante voce di memore e devota preghiera.
Roma - L'Ecc.mo Ministro dell'Educa-
zione Nazionale aU'lstituto "Gesù Na-
zareno''.
Il 2 gennaio un'altra visita illustre onorava
le Figlie di Maria Ausiliatrice dell'Orfanotro--
fio ~ Gesù Nazareno ,1. Accompagnato dal
R. Provveditore agli Studi, l'Ecc.mo Ministro
dell'Educazione Nazionale volle dare all'an-
nesso Istituto Magistrale il premjo riserbato
alle quattro tra le migliori Scuole parificate
di Roma. Gli dissero tutta la gioia, più che la
parola, lo sguardo e l'atteggiamento delle cen-
tinaia e centinaia di giovani alunne schierate
nel porticato-galleria; e i battimani festosi delle
scolarinc dcJle elementari e dei bimbi dell'a-
silo, in candida ala nel lungo corridoio, i quali
offrirono all'Ecc. Bottai un mazzo di fiori.
L'illustre visitatore, dopo avere accolto quel
primo entusiastico saluto, si compiacque di
visitare tutto il locale della Scuola, sofferman-
dosi ad ammirare anche l'artistica Cappella,
per salire poi a rivedere le alunne nelle loro
diverse classi. Qui s'intrattcnne brevemente,
mostrando la propria soddisfazione per quanto
aveva visto e udito; e aggi-ungendo ua partico-
lare elogio ndl'osservare i morbidi indumenti
di lana per i soldati, eseguiti dalle stesse alunne,
ed esposti nt:llc loro rispettive aule.
A tante espressioni di bontà e di compia-
cenza, volle unire il dono della sua parola, in
risposta al benvenuto augurale rivoltogli da
un'alunna.
~ f:on venuto - disse - non come _l\\[inj-
stro ma come padre, perchè anch'io ho delle
bambine che vanno a scuola come voi; e <li
padre, che conosce quindi le grandi g-ioie e
le piccole pene ddla vostra vita scolastica,
vi porto l'augurio al principio di questo nuovo
anno. Che i vostri studi siano fecondi e vi
preparino bene alla vita, che non sarà sempre
ridente, ma vi presenterà, con le gioie, anche
dcllc ore difficili. Se un consiglio possiamo
darvi, noi anziani, che siamo stati tanti anni
a scuola, è questo: cercate di godere intensa-
mente degli anni di scuola, che sono i più
belli... e sotto la guida delle vostre bra\\·c
Suore, preparatevi oggi alla vita di domani...
u Alle vostre Suore, poi, voglio dire in vo-
stra presenza una parola - cd ora parlo come
Ministro: - s:appiate che il Ylinistro della
Scuola conta molto sulla vostra opera... ».
Suore ed alunne rinnovarono al '.\\J inistrn
l'assicurazione della fedele conispondcnza alk
nobili aspirazioni.
NEL CENTENARIO DELL'OPERA SALESIANA
La festa di Don Bosco ha assunto quasi
dovunque quest'anno una speciale solennità
ispirata dal Centenario dc!l'ihizio dell'Opera
Salesiana.
ITAL1A
A Roma nel Santuario-parrocchia di il1aria
Ausiliatrice, annesso all'Istituto Pio XI, pre-
dicò il triduo l'Ispettore salesiano D. Evaristo
Marcoaldi. Si succedettero ad impartire la
Benedizione Eucaristica le LL. EE. Monsi-
gnor F. Berctti, Mons. A. Capettini, Monsi-
~nor F. Pascucci. La domenica, 2 febbraio,
celebrò la Messa della Comunione generale
S. Em. Rev.ma il Sig. Card. Vincenzo La Puma,
Prefetto ddl;i S. C. dei Religiosi e nostro Pro-
tettore. Tenne Pontificale S. E. i\\Ions. Tra-
glia, Vicegerente di Roma. Nel pomeriggio,
dopo l'Ora di adorazione eucaristica e la con-
sacrazione al Sacro Cuore pro soldati, fatta
dàl Parroco, disse il panegirico del Santo
S. E. J\\lons. Rotolo, Ausiliare <li Velletri, cd
impml la trina Benedizione S. Em. Re\\·.ma
il Sig. Card. Enrico Sibilia, Yescovo Suburbi-
cario di Sabina e Poggio Mirteto. ~lons. \\larco
Brunello chiuse le feste, la domtnica s..:gu~nte,
colla C6nfcrcn7.a salesiana.
A Torino, la Casa Missionaria <• ì\\.l. l\\Iaz-
zarello >) delle Figlie di Maria Ausiliatrice ha
celebrato quest'anno la cara festa con una so-
lennità rutta particolare grazie alla presenza
di S. Em. Rev.ma il Cardinale Arcivescovo
;.\\laurilio Fossati.
77 ---

1.7 Page 7

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Ossequiato all'ingresso dal Pnrroco della Negli Orato.ri delle Figlie di Maria Ausi-
nostra parrocchia Gesù Adolescente e dalle liatrice.
Superiore della Ca~a. l'Em.mo pa~ò nell'atrio
o,e le Suore ~h espressero la loro gioia con L'inizio dell'anno centenario degli Oratorii
calorosi appl:iusi, ed entrò bencdicl.'nce nella va- Snlcsinni è stato ricordato nei due più vicini
sta Cappella addobbata a festa, scintillante di Orntorii delle Figlie di !\\[aria Ausiliatrice.
luci e gremita dalle numerose alunne, mentre (e l\\ llll"ia Ausiliatrice » e <• vT. Ma.zznrello ,► di
la Schola ct111lor11111 intonava il maestoso Sa- 'l'orino anche con un'eloquente relazione del
cerdos et Ponti/ex del Concina. Celebrò quindi lavoro compiuto nell'anno, presentato per la
la S. ~lessa e distribuì la Comunione :i tutte festa dei premi, tenutasi rispettivamente il 6 e
le alunne, alle quali rivolse in fine la sua pa- il 12 gennaio u. s.
tema parola, pn:~,.-nundo S. G. Bo~co quale Queste due belle relazioni, documentatl: da
modello di apostolo, per invitarle a di\\·enire ::ifrc e d:iti desunti dai rispettivi registri e cro-
nache particolari, Stmo
tutto un prorramma
, issuto d'intensa attivi-
oratoriana, e mci itc-
rcbbcro d'essere ripor-
tate per intero. ì\\la poi-
chi: lo spazio non lo
consente, e del resto le
due relazioni in gran
pnrtc si eqwvalgono, le
riassumiamo brevemen-
te, rile,'afldo solo qual-
che particolarità pro-
pria deJJ'uno e dell'al-
tro centro.
Come sappiamo, le
varie espressioni della
vita d'Oratorio si pos-
sono raggruppare in:
F. q u I or.- l.a fo1ogralla piu rcc:ente dei Klwretll lntn nJ
della nostra Missione di Mendcz.
t·1tn gioiosa, t·1"rn for-
math:a e t·ita di pu tà.
Riguardo alla nfr1
esse pure apostole di bene nella famiglia e gw,osa, prima non certo per importanza in-
nella società.
trinsccn, ma perchC!, secondo il cri1crio d!
Uscite dalla cappella, Suore cd alunne si San Giovanni Bosco, costituisce In carJtte-
riunirono nel salone-teatro ove, dopo l'omag- risticn attrattiva degli Oratorii Salesiani, si
dci bimbi della 8cuola materna, un'alunna ebbero, oltre alla svariatissima serie elci gio-
t-spresse al Yencrato Pastore la viva ricono- chi, recite e accademie, rallegrate dalle ese-
scenza cli tulle, dalle bimbe della Scuola di cuzioni della Scuola di Canto; proiezioni
Avviamento rrofossionale, della Scuola ì\\le- luminose, e per il mondo piccino, i ben noti
dia e dcli' Istituto 1\\1ngistrale, alle giovinette e sempre festeggiati burntlini. Grazie alla ge-
e suore ddln Scuola l\\Iagistrnle e della Scuola nerosità delle rispettive Patronesse e l\\ladrine,
<li l\\lagistcro profossionnlc per la donna; pre- vennero offerte buone colazioni nelle princi-
sentò l'offerta spirituale e l'obolo pro Se- pali feste; gioconda merenda nel lunedì di
minario.
Pasqua, le tradizionali castagne nella sera dei
S. Em.za ringraziò visibilmente commosso, Santi, ben fomiti sacchetti nell'ultimo giorno
incitando le alunne a trarre profitto dagli in- di Carnevale, ecc. A causa delle eccezionali
segnamenti della Scuola di D. Bosco cd esor- condizioni dell'anno, non si poterono avere
tandole a diITondcre sempre intorno a se il le consuete passeggiate, che furono in parte
profumo del candore e il sorriso della gioia sostituite nei pomeriggi estivi con trattenimenti
cristiana, come i piccini che gh stavano di- e sorprese varie all'aperto.
nanzi, ricordando il detto evangelico della li- Come vita fonnatn,a, anzitutto il catechi-
turgia del giorno: • Se non sarete simili a que-
-sti pargoli, non entrerete nel regno dei Cieli! n.
smo domenicale, coi suoi turni mensili di pro-
iezioni luminose; e il catechismo cli quaresima,

1.8 Page 8

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che ebbe nell'Oratorio 1, ivL iv[azzarello ,> una
frequenza quotidiana di 650 fanciulle, oltre
aUe 150 mamme frequentanti pure ogni giorno
l'apposito corso d'istruzione religiosa. E quale
conclusione poi, le Gare Catechistiche, par-
ticolari di Squadre e generali per i Campio-
nati assoluti dei due Oratorii, oltre alla varia
e larga collaborazione per l'allestimen~o delle
rispenive l\\1ostre Catechistiche.
\\'anno ancora ricordate le uùunanze e con-
ferenze mensili delle fiorenti Associazioni
religiose: A11gioletti, Giardinetto, Aspiranti e
Figlie di 1\\foria; oltre: a quelle dell' A. C.
e l'attiva partecipazione ai diversi Convegni
indetti per la gioventù femminile da S. Em. il
Card. Arcivescovo, e alle setti.mane parroc-
chiali «Fi<les intrepida» e • Candore>>, le cui
rdative adunanze si tennero negli stessi lo-
cali oratoriani.
.\\nche la Biblioteca circolante, con un m(l-
vmicnto di un miglìa10 e mezzo di libri, con-
corse all'opera forrnati,·a; e nell'Oratorio 1, Ma-
ria Ausiliatrice» la Cassa di Risparmio locale
continuò a funzionare, educando a sani cri-
tcri <li economia e cli previdenza.
Fra le varie attività, che pur essendo forme
d'apostolato si devono considerare quale pane
integrante della vita formativa, poìche non è
possibile una vera vita cristiana senza una
fiamma d'operosità per il bene, ricordiamo il
Gruppo delle Propngandute Missionarie, che
raccogliendo gli esponenti pii1 forvidi <ldl'A-
postolato ddl'lm1ocew::<1, rivolse la sua parti-
colare attività, nell'Oratorio ,, ì\\1aria Ausilia-
trice ,1 a trovare aiuti materiali e a preparare
indumemi e arredi sacri per le nostre !\\fis-
sioni più povere; e in quello" l\\f. Mar..zarc.llu,1
a sostenere e diffondere il pl·nsiero dei batte-
simi pei bimbi infedch.
L'Opera S. Cuore, è continuata con profitto
nei due Oratorii; e solo in quello <• Maria
Ausiliatrice » ha segnato 55 nuove famiglie
consacrate e 4-02 nuove guardie d'onore.
La Canfermza Don Bosc1J e il Gmppo
Charil<Js per mezzo delle giovani oratoriane
panarono aiuto e conforto a parecchie famiglie
povere delle due rispettive parrocchie, e riu-
scirono anclw a penetrare nelle carceri, fo-
un i:cndo pcrn-nire ai detenuti, ndl'occasionc del
:,.atale, piccolo dono unito a un pc.msicro
d1 fede e di carità cristiana.
Della t•ita di pietà, il cui fiorire, memrc é
fattore essenziale dell'opera di formazione, ne
è anche il frutto pitl bello, ricordmmo anz1-
tutto le duplici e a_ffollate funzioni religiose
festive - per le bambine e per tle giovanette
- \\fessa , predica al mattino, ist.Juzionc e
benedizione al pomeriggio, oltre ai vespri can-
tati, avanti la seconda funzione. Quindi l'af-
fluenza consolantissima ai santi Sacramenti,
soprattutlo in occasione dell'Esercizio di buona
morte, del primo venerdì e 24 d'ogni mese;
devote ore d'adorazione mensili e slraor<lina-
rie; tridui predicati in preparazione alle Co-
munioni pasquali, alle principali solennità e
feste nostre; celebrazioni delle feste palronali
delle singole associazioni e squadre, oltre al-
l'annuale Corso di Esercizi Spirituali. Kcll'O-
ratorio ~ 1\\I. i\\[azzarcllo ~ poi, di carattere piì1
particolarmente parrocchiale, hanno conrinuam
ad aver vita le così dette Lampade d, Gesù
rH,,lescente, ossia gruppi di giovani che of-
frono per turno una giornata settimanale <li
preghiere per i sacerdoti della parrocchia.
Da tale vita di pietà ne è derivata, cotnl'
soprannaturale conseguenza, il fiorire delle vo-
cazioni religiose: l'indìce pit1 csprcssivo della
vitalità 1-ales1ana degli Oratorii; la prova
piì1 efficacl' di quella fecondità spirituale, che
si allarga e si moltiplica in frutti irerminati
ti.ilio stesso semc.
A Parma, nella chiesa di 8. \\'italc, alla
presenza di 8. Ecc. Mons. E\\·asio Colli, Ye-
scovo diocesano, <li tutto il Seminario e di
una folla di Cooperatori, il nostro D. Secondo
Rastello cornmemor?1 il Centenario dell'Opera
Salesiana dimostrando cnmc nell'episodio svol-
tosi 1'8 <lict'mbrc 184r nella saucstia ddla
chiesa di 8. Francesco in Tonno, tra Don
Bosco e Bartolomeo Garclli, si deve vedcn:
oltrecht: la realizzazione ddl'ideale e del so-
gno ddb vita giovanile del Santo, anclte la
sintesi e il pn:annuncio di quella che fu poi
tutta la sua opera apostolica con le sue prin-
cipali e geniali carattcrist1che: fo ricerca in-
stancabile e audace della gio,,enti1 abbando-
nata e dispersa; l'applicazione del sistema ùi
educazione che e~li chiamò prewntivo; l'ele-
mento della fami~liarità e dell'allegria quale
potente mezzo di attrattiva e di prestigio so-
pra le anime giovanili; e, più che tutto, la
formazione cristiana basata sulla preghiera,
sulla frequenza dei Sacramenti e sull'istru-
zione catechistica.
La conferenza fu coronata dalla lkncdi-
zione impartita da S. E. Mons. \\'escavo.
A Pinerolo, S. E l\\Ions. Bina,;chi, Ve-
scovo diocesano, fece esporre tutto il giorno
la Reliquia di Don Bosco in Cattcdrah: in
un artistico reliquiario d.i stile gotico; e, dopo
la Conferenza ai Cooperatori tenuta dal nostro
D. Zanantoni, impartì pontificalmente la Be-
nedizione Eucaristica.
- 79

1.9 Page 9

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A Savona, predicò il triduo il Segretario
di l\\Ions. Vescovo, prof. don Yival<lo, e chiuse
la festa lo stesso Ecc.mo Ordinario Mons. Pa-
squale Righetti, il quale lesse la consacrazione
al Sacro Cuore pro sold:ili cc.l impani la Bene-
dizione Eucaristica.
A Terni, ai giovani alunni del nostro fio-
rent~ Convitto ~ Umberto I », si unirono quelli
dell'Oratorio Festivo e i gruppi di Aspiranti
ed Effettivi di Azione Cattolica per ascoltare,
coi Cooperatori, le Dame-Patronesse e gli
amici dell'Opera Salesiana, nella chiesa di San
Francesco, la parola chiara, incisiva di S. E.
i\\1onsignor Lojali, il quale presc.;ntò in quadri
sintetici la multiform1.: attività del Santo nel-
l'apostolato, la triplice fiamma che lo animò:
l'amore alla giov1:ntù, il culto ùcll'Ausiliatrice
e quello della divina Eucaristia. Cantò la :!\\lessa
solenne Monsignor I vo Benedetti, Direttore
Diocesano del Cooperatori Salesiani.
Cniuse la festa S. E. l\\fons. Bonomini, Ve-
scovo diocesano, che, prima di impartire la
solenne Benedizione, volle dire al popolo tutta
la sua ammiraziont: ,erso Don Bosco e i suoi
F igli, invitando a ringraziare I dc.lio perchè ~Ila
città e diocesi <li Temi volle aprire la via alla
provvidenziale Opera Salesiana, a vantaggio
della gioventù.
Scala Coeli (Cosenza) - Costituzione della
Pia U nione dei Cooperator.i.
Abbiamo avuto notizia che il rcv. Parroco
di Scala Coeli (Cosenza) ha costituito ufficial-
mente la Pia Unione dei Cooperatori Sale-
siani nella sua parrocchia ed il 31 gennaio,
festa di D. Bosco, li ha raccolti in chiesa per
la recita del Ros;irio, le preghiere al Santo,
l'esercizio ddla buona morte e la Benedizione
Eucaristica. Coronò la funzione la parola del
rcv. Decurione ascoltata dai Cooperatori con
vivo intere~se ed attenzione. L'Avvenire d1J-
tc1/ia dandone relazione scriveva: << Oggi è un
granello <li ~enapa; ma domani, al ritorno dei
nostri vittoriosi soldati, sarà l'albero gigante-
sco che darà vita ad ogni ideai..: religioso ».
li che dimostra che i buoni Cooperatori di
~cala Cocli hanno ben compreso lo spirito
della Pia Unione. Benedica il Signore le loro
buone disposizioni.
COLO'.\\1BIA
Da Bogotà, una lettera dell'Ecc.mo Arci-
vescovo Coadiutore, l\\Ions. Giovanni l\\lanuel,
al Rcttor i\\Iaggiorc, ci informa che la Confe-
renza Episcopale ha deciso di celebrare il Cen-
tenario dell'apostolato cateenistico di S. Gio-
vanni Bosco coll'indire il Congresso Cate-
chistico Nazionale. Speriamo che ci pervenga
la r<:lazionc. Ma siamo già lieti d i sapere dali0
stesso Ecc.mo Arcivescovo «che tutto è ri11-
sciro meravigliosamente nel nostro gran Col-
legio Leone XIII, grazie in modo particolare
alla generosa cooperazione salesiana •> in cuì
i figli di Don Bosco han dato ancora una
volta prova di cc seguire e continuare la stess,1
traiettoria del pit'.1 santo e più necessario di
turri gli apostolati ~- L'Ecc.mo ArciYesco,·o tri-
buta con piacere a Don Bosco « la gloria di
aver popolarizzato, intensificato, e, fino ad un
certo punto, rivoluzionato l'insegnamento ca-
techistico in llalia, e, per mezzo ùei ~uoi figli,
in gran parte del mondo >►. li S ignore ci aiuti
ad essere sempre più fedeli allo zelo del Padre.
-
80
T h a i I a n d i a • La n ostra n uova scuol a dl Khòk mottan.ol
--

1.10 Page 10

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T ba i I a n d I a • Bcnedfaione di u.na casa nuova a Bang Nok Kbuck
- T ba i I a n di a - Gli alunni della n.ostra scuola di Bang Nok Khuek.
81

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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C A T E C H È S l (I) li crt·dito acquistalu
ed i propositi rnu11àaf1
nel 1111111ero di gen11aio
fan bene sperart de/L'at·-
~e1111 e
Tnnl'è clre dur Ecc.mi
Vabbiumo prese11/ata a suo Jmzpo m nostri l 'escovi, Hous. Olii•ares di .Vepi e Sutri, t
Cooperatori td allt ,wslre Cor,prralric1. \\'e ab- .llont. Fra,u:ioli11i d, Cortona, /,an110 procurato
biamo por"1to parecchie t,•o/te. E, dal 11umcro l'abbo11amt11lo di tutti i parroci, superiori e
digli abbo11a111mtt m,:giunto, ci pare e/te sia mperiore di istituti religiosi delle loro diocesi,
sltlta dtbita111e11te ,1pprez::ala da qua11ti aderi- 111t11tre altri l'lianuo caldaml'llte appo_,:giata t'
scono al m01.·1me11la suscitato dalla CrOl'iata raccomandata.
wtechistfra mdetta dal nostro Rntor .llaggiore. Sai des1derere1111110 che l'ottima rn:1sta nitrasse
Dall'autontà uclesiartica e daKli i11seg1u111ti di mrrhe i11 tutte Le fm11iglie cristiane per stimo-
Rel,gionl' /1 1n110 gitmtr co11gm111lm:io11i , plausi lllrt:i e c1wrdinart1i 1111 prc,jìcuo programma di
piti che co11f,,rta11ti. Tutti lll' r//e,•a110 l'utilità 1sln1:::io11e r11Jigiostl, sirchi 1Jg11i foro/are dome-
f•ratrra e la geniafitci delll! i11d1cu::io111 ,. dei sl1co dmenfusse dat'f'rro 1111 santuario ùomt.'Stico,
wsJ·ìdi che t1pport<1. Catechi>s, infatti 11rm si tl1rl.'e alle f(lon·e de/In paternità e della 11wter11ità
limita ad, 1Jlfnre ,eh, mi e n:iluppi d1 lt ·ù,111 cristiaua , grni!tJrt tl./:.,:iungessero qlJl'll I du li su-
1uhg11ate t1llt t·ane classi, ma saglie roor- b/11110 a t•er, etlucafor, e maestrr dei foro Jighoh
cli11<1 i più H'tlriaft sussidi di wrnttere dùlallico, 11111/0 spùito di \\'ostro Signa> Gesu C,isto. .\\.1
p1•d<igogir1J, storico, apologelrr<J che valgw10 t1d riurcirt'bbe così ad 11110 1•le1•a:::io11e del/" vita
<11t_l!ihnr<1re /'um'.(!lllllllt"llto di tJUd!a cli, r g111-
st11mmte drfimta /11 s11piew:::a tic/le u1111:::e:
st:i.:ntiarum sapicnua, rcligio.
<J11i11di: a/11 e co111111111ti agli <tifi ddla S. Sede
fumiliart che tusu11rerebbe lr gioie più ~ra•1di t
pi,, purt· dt·ila Gra::111 d, Dio. E quale prrstigii,
pt r i ge111lori!
Colla t:11ida f>r<tticc1 di Catcchèsi, tutti po-
d11 riguarduno la sr1mla di r, ligio11e; 11ul,ca- trebbero nuscire a rommmtare le lt::iom de Il
:::w111 ptduxo,:iche; cu11sigli did<lttm; espcrien-:::e;
sp1111ti apologetici; s1•11lt-nce, a111·ddot1, l'Semp,
$larici, epimdi di ollrwlit,ì, e.rnrlazfoni 11/ili alln
;.:ùn:t11tù; bihliograjit1 ratec/1istira; mali rmle per
{tSle della Dottrina Cristiano, per mostre, ac-
Re dei Libri secondo I'eta dn loro figholt e tt-
11rre deg11a111ellle ì11 casa questa sacra cattedra
d,e f a.rebbr sentir anche a loro il bi.sogno rosta111t:
di 11110 pro.t:rtssit-a 1struzio111: religiosa per ren-
dersi sempre piri 1du11ei a qui'Sta dlt'ma m1s-
cc1de111ie, numifesta:::irmi cateclustiche, ere.
sio11e alla quale il Santo Patire richiamava an-
Co11 critrrio emi11wteme11te pratico, rstnrde
il .t111J progmmma dalle scuole medie, p,r rw
, ra sorta d1rc1 a1111i or so11fJ, a tulle li ,1/tre
smole di catechismo (elementari, parrorcluali,
nmlorta11e). e dedi.ca 11011 f>OCht p<1gine 011rlre al
Cr1ttd1is1110 m Ja1111gl,a per f m.·orire i gn11-
cora recenlt'mente gli sf>Osr con quesll' augustt
parole:
<i f.: dottr111a apl'rta dell'angtliro Doftore San
Tommaso: questo sllrra11umto che ha ro11Sa-
crato la ,:ostra umone, fa di t·IJI " i propaga/ori
tm·1 che s1 /lllmo 1111 onore ed 1111 dovere d'i11se- r i consen:atori della 't'Ìla spmtualt secundo
.r:,wre la Religione ai propri figlioli.
li deunmo trascorso l'ha arricchita d, 11110
nptrtenza preziosa, d, cui sa fa, tesoro per lo
S1.'olgimenta di questo ampio programma, affi-
dato alla Mlnitia di collaboratori specialfazati
t' bmemenll drlfapo.,tolato ca/t'(histico.
1111 nrùzistero a un tn11po corporale e spirituale",
a,che consitte nel "generare la prole ed educarla
C11!to d1n110" (Contra Gcnt., I\\", 58).
$ Voi siete 011::1, srmpre sotftJ la guida del sa-
rndote, i primi e p11i vicini educator, f maestri
dei figli d1 Dio affuloti e dc,nati a 1:01. Sell't.•
tlifica:::iom del tempio della Chiesa, romposttl
(I) CA n,:cut:s1. nit Ìltll mtnsitr /ur /'1111tg11a- 11011 d, pietre morti', ma di amme vi1:c11ti ·z:ita
mrri(o rtdt foia. Direttore: Don Gr ROI.A:\\10 Lt li.
11/IO't:a e ctlesu, -coi riete q11as1 i precursori spi-
Esce il 1'' J1 ogni mc,c in fo.scìrnli di 48 f)aipnc:. rituali, sacerdoti 'VOÌ stessi dr/la culla, dell'ifl-
.1bb11110mr11tQ nnnuo: L. 12 (per l'estero L . 17); f(l/i::ia e della puerizia, a cui dovete additare
~•·mcMmlc: L. 6,50. - Speciali rac1h1azion1 per chi
mn.1 più abbon:untrm. - Dirr:1.1u11~: Pontificio
Ateneo Salei.i~no, Via Caoo10 27, Torino. .1m-
11111mtra::io111': Società Editrice lntemozionale Corso
Rc11ina 1\\for1ehcri1a J-76, Torino ( 109)
ti C"lo. Il vostro posto nella Chiesa come spoJi
cristiani 11011 è dunque semplicemente di gene-
rare i figli e offrire le pi~tre ,·ii•e per l'opera
dei saurdoti, più alti ministri di Dio. I.e gra-
--

2.2 Page 12

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zie così abbondanti, a voi largite dal sacramento
del matrimonio, non vi sono state concesse sol-
tanto per rimanere pienamente e costantemente
fedeli alla legge di Dio nel ,,wmento augusto
di chiamare i vostri fi.gli alla vita, e per ajJron-
tare e sopportare con coraggio cris1ia110, le pene,
le so.ffereti::e, le preoccupa:ioni che non di rado
lo accompagnano e lo sèg110110. Tali grazie vi
sono state dote oltresì come sa11tiftca:::;io11e,
lume è aiuto nel 1mstro ministero corporale e
.rpiritrwle; perthè col/a i 1ila naturale è q,•ostro
sacro cim:ere, quali strummli dt Dio, anche di
propagare, conservare e contribuire r1 far cre-
scere nei figli donativi d11 Lui la rifo spirituale
in essi infusa col ltr1.1acro del santo bai/esimo.
Crescete i bambini di fresco nati a salute a;tche
col lr.,tte spirituale sincero (I Petr., 2, 2); fa-
tene pietre vii·e del tempio di Dio, i·oi ch<' con
la grazia del matrimonio siete edificati come
casa spirituale, sacerdozio santo, secondo la
parola di son Pietro (I J>etr., 2, 5), per quella
partecipa:::io11e sacerdotaJ,,, a rni l'anello 1111-
:::iale ?.Ji ha ell"l.•ali innanzi al'altare. Nella
fom1a:::ione cn·stiana delle piccole a11i111e, che
Nostro Siifnore ?'Ì affiderà nel crearle per •vi-
i·ificare i corpi da voi plasmati, ~•i è 1•isen:ata
11ua parte, 1111 magistero, di cui 11011 'l.!i è lecito
disinteressarvi, nel quale 11ess111zo potrà piena-
mente sostituirvi. 111 questa forma::::ione san/a
-.,oi sen::::a dubbio cercherete aiuto in zelanti
sacerdoti e catedzisti, in quegli o/timi educatori
che sono i religiosi e le religiose; ma per quanto
gra11di, preziosi e larghi possano essere questi
liusili, 11011 i•i scio(go110 dai '<!Ostri dnveri e dalle
rnslre responsabilità. Quante volte i maestri
cristiani si do/go110 e lame11ta110 dellfl difficoltà,
tal.ora anzi dell'impossibil1tà che i11co11tra110,
per rimediare e supplire con le loro mre, 11el-
l'ed11ca:::ione dei fanci,illi loro t~ffidati, a ciò
che era pur dovere elle facesse la ftJ.miglia, e o
non fece o fece male! Custl)dite per il Signore,
pe~ la s11a rel.este Gerusalemme, e per la .'lladre
Chiesa gli angioletti che il Cielo vi concedt·Nì;
e non dimmticate mai che al fianco di una
rulla lum110 da stare due padri e maestri, 1'11110
nat11rale e l'altro spirituale; e che, come le
anime non poss()nO, secondo la ordinaria l'r&1;-
'1.1idenza di Diq, vi'l;•ere cristianamente e sah·arsi
fuori della Chiesa e sen-::a il 111i,1is/l>ro dei sa-
cerdoti a ciò destinati col sacramento de/l'or-
dine, cosi 11011 r,osso1t0 d'ordinario cristiana-
mente crescere fuori di 1111 focolare domestico
e sen::t1 il 11111,istl'To dei genitori benedetti (
1111itl col sacramento del matrimonio.
*Diletti sposi novelli' Degnisi Cristf1, Nnstro
buon Signore e Jl/aeslro e Restaurntore drl-
l'1111ione coniugale qual era divinamente formata
dal principio, i11jondere nei vostri cuori la in-
l<'lligenza e l'omore dell'ù1compa.rabi/e mis-
sione a voi afftdata nella Chiesa con que,çfo
sqcrame11lo, e darvi l'alte:::-za d'animo, il co-
rag_gio e {(I fiducia necessaria per manlf'nen•i
sempre ad essa f,:df'li 1).
(Udienza 15 gennaio u. s.).
TESORO SPIRITU ALE
I Cooperatori che, ctmfessati e ro1mmirtJ/i, v1s1-
tano unu chiesa n pubhlicn cappello (i R.drgiosi e
le Religiose, I.i loro cappella privata) e qui,·i pre-
~ano secondo l'intenzione del Sommo Pontdic,·,
possono acquistare:
1) !'sei giorno in cui diinno il 11orne alla Pia [ "11io11e
d~1 Cooperatori.
z) :--...i giorno m cui pe.r la prim:t s-olta si cons:1-
cranQ al Hacro Cuore di Gesù.
3) Tutte le volte che pc,r otto !!Ìnmi contin(ii nt-
tcnJono a,:ili Es~rcìzi spirituuli.
+) In punto di morte se, confessati e comunican.
o almeno contriti, invocheranno dh·otamcntc il
Santissimo Nome Ji Go,sù, colla bocea, se po-
trnnno, od almeno col cuore.
11 In un giorno del mese a loro scélta.
2) li giorno in cui fanno l'Eserà::io de/In Burma
,\\forte.
3) I.I g_jomo in cui partecipano alla Co11fere11:::a 111e11-
sile S(llesiana.
:KF.1. MllSF. DI APRfLF. A"ICIIE:
1) li giomo 4: I Sene Dolori Jclla Beata Vergine
J\\ laria.
2) 11 giorno 6: Domenica d-,l!c Palnw.
3) li jliomo 1 3: Pasqua cl i Risurrezione.
-- -

2.3 Page 13

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Dalle nostre
Missioni
I
Dopo tanti mesi di attesa, abbiamo a1,111to
qualche corrispondenza dai 11ostri missionari di
Oriente. Notizie piuttosto brevi, 11Ul rassicuranti.
Nel trasmetterle ai nostri Cooperatori, mcco-
•nandiamo alle loro preghiere missioni e missio-
1ari perclzè tante opere di apostolato non ab-
viano troppo a soffrire dalle auuali citcostanze.
THAILANDIA
A malissimo Padre,
finalmente ci giungono lettere dall'Ital~;
cosi spero giunga a destinazione questa mia
e le porti l'assicùrazione che tutti i suoi figli
in Thailandia prendono viva parte alle pen~
del suo cuore cli pudre, mentre supplicano il
Signore a volerla confortare.
Qui il paese è tranquillo e le nostre attività
continuano regolarmente. Con tutta umiltà ne
ringraziamo il Signore e ne approfittiamo per
consQlidare le nostre opere.
Sabato scorso sono stati ordinati sacerdoti
D. Jellici, D. Nichele, D. Ottolina, O. Pon-
chione, D. Provera, D. Van der Voort. Alla
fine del corrente anno scolastico, cioc in feb-
- - braio, avremo altri tre sacerdoti: D. Andreoni,
D. Busti, O. Fogliati. L'ordinazione e la ce-
lebrazione delle prime Messe hanno dato
luogo a cordiali e intime feste che hanno la-
sciato nei confratelli e ne' cristiani il più caro
ricordo. Ora i nuovi sacerdoti continuano a
restare nella Casa di studentato fino al feb-
braio prossimo per frequentare corsi speciali
di lingua thai e di teologia pastorale, ed eser-
citarsi per la predicazione e l'insegnamento
del Catechismo.
,
Frattanto il Signore ci ha aperto un altro
campo di lavoro.
All'Università Governativa di Bangkok si
sono iniziati dei corsi serali cli lingue stra-
niere. 11 Capo del Governo, che è anche Ret-
tore dcll'Univers1tà, ci fece sapere che <• se
fossimo stati disposti ad accettare, avrebbe
affidato volentieri a noi la cattedra d'italiano>).
Urgendo la risposta, io mi consigliai con
Mons. Pasotti e Mons. Perros, e<l accettai
senz'altro, contando sulla sua approvazione.
Il programma ci impegna dal 12 tlicembrc
per 3 ore settimanali nel corso serale.
Col maggio 1941, inizio del nuovo anno
scolastico, oltre le 3 ore del corso serale, as-
sumeremo anche il corso biennale preparato-
rio all'Università con 1 ora al giorno.
Nel maggio 1943, quandò gli allievi che
avranno iniziato il corso biennale di prc;pa-
razione nel 1941 entreranno all'Università, si
aggiungerà, oltre la scuola serale e l'ora di

2.4 Page 14

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1' ha i I a n di a • Watphlcng: In scuola edificata col conlJ'ibuto della nobile famJgUa Mal'S:lglia.
i
italiano al cor~ preparatorio, l'insegnamento La notizia ha prodotto favorevolissima im-
dell'italiano nel corso universitario.
pressione tra confratelli e fuori; è un campo
Noi speriamo che ci venga affidato anche vastissimo e vitale, non tanto per la scuola
l'insegnamento del latino.
in sè, ma perchè al sacerdote cittadinanza
li programma e la scelta dei libri di testo e prestigio nell'ambiente in cui si forma la
è lasciato all'insegnante.
nazione.
T h n i I a n d i :i - 1,a nostTa banda dJ Ban g Nok Khuc!c.

2.5 Page 15

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Due particolari: il Segretario dell'Univer-
sità incaricato dal Governo a trattare con noi,
ASSAM
mi diceva: lo sono cx-allievo salesiano. Sono
stato nel 1932 alunno interno al loro collegio
Rev.mo ed Olll(l/.mo sig. Don Ricald1mr,
di Batters~-a ». Inoltre: le nostre scuole di B:m- ho ìl piacere di informarvi che tuni i Sale-
gnok:khuek e Banpong hanno visto quest'anno siani e le Figlie di Maria .t\\usiliatricc in \\s-
i loro primi L'\\.•allievi entrare alla Università. sam godono per-fetta salute e noi possi,11no
);cl corso preparatorio di quL>st'a1rno, su più continuare il nostro lavoro. Abbiamo a,uto
di 600 allievi, il primo classificato fu un no- la vi,iit:1 <li S. E. ':\\[ons, ::\\Iathias, arci\\cscovo
stro cx.-allic,·o.
<li :\\latlr,ts, al quale ahhiam fatt.o qui a Shil-
'sello scorso giueno ho -yi,;itato tuui i cen- lon~ un ft·stoso ricevimento. Pro,·ò una grande
tri della penisola tltaì, versante oricnlàle; sa- consolaiionc nel wdere la bella cripta della
bato parto per ,·isicarc con Don Ruz.r.e<ldu il caltcdrale, l'ampliamento della Scuola Indu-
\\"crsante occidentale. A Phukct, sbocco delle striale <• Don Bosco • cd ti nuovo Studentato
miniere di sta1,:no, da tanti anni attendono Tt-olo~ico di Ma\\\\ lai, ove i chierici studiano
un'oper.1 sak,ii,10,1; n:drò le condizioni e scri- e s,,no contenti..-\\ Shillon~ tenne le sane or-
verò.
dinazioni e ci regalo cosi cin<111e nuo,·i sacer-
l ntanto avremo occa.sionc di pa:.sarc qual- doti. Fedcli, associazioni e popolazione die-
che giorno a bordo di Ife nostre na, i e fare dero al primo vescm·o di Shillong una fervid3
un po' <li bene .11l'equipaggio, come ho già manifestazione di affeuo e <li graùtudinc. Da
fatto coi marinai di un'alrra nostra nave.
8hillong egli procedette a Tezpur, ove Sla
Del lavoro per la campagna catechistica per ultimarsi il santuario dedicato al nostro
:.criverò relazione pt•r il Bo/lettìnn che spao santo Fondatore Don Bosco, e benedisse la
spc:dirlc fra qualche giorno.
chiusur.1 <lcgh Esercizi spirituali <li ur1 hcl
Ecco, amato Padre, le no,-lrc i:iuic che io
:1ffido al suo cuurc, domandando per mc e
per llllti una bcnt·di7.ione e un ricordo nelle
numero <li catechisti.
JI novembre abbiamo celebralo la eior-
nat.1 cucari,;tica con una solenne processione a
prcghi1m: all'alt.,rc dcl nostro S,tnto Padre cui parteciparono circa +ooo persone, mcntn·
Don Roscn.
una gran folla fae'c,·., aln rispettosamente. In
Con afTetto filiale
suo in (;. C.
scrat.1 abbiamo proicuato il film Du11 JJusm.
Orn noi intraprendiamo i nostri itinernri in-
Sac. G1on:,.:-.1 C\\SCTT\\
vernali pcr la visita alle cristianità e spcri.11n11
di racco~liere larga messe di bene. In alcuni
lsprllor,.
Ba11.f:hol,, ottobre H)+O.
<listrcni abbiamo meno libertà; ma dobbiamo
c~er grJti alle autoritlt che sono slalc molto
cortesi con noi. Pre~hiamo il Signore che c1
permetta di mantenere le no-
stre posizioni spirituali. ,\\ h-
biam pen) sospeso ogni t:o-
~truzione perchè ci mam;,1110 i
mezzi ncct:ssari, essendo ca-
gliati i canali della caritit.
Avremmo bisogno di un mira-
colo della Provvidenza per po-
ter pagare almeno il vitto.
\\'oi, amato Padre, bcnt·di-
teci. t\\oi faremo del nostrn
mc~lio per e~sere fedeli agli
insegnamenti dd nostro sanro
Fondatore Don Bosco, e colla
preghiera e colla prudenza at-
tràVersarc questo periodo tan-
to difficile.
Aff.mo in G. C.
,
- 86 - \\••;i m La ca1>~nna pr;,parata dai Caro i,« una visita del llll»iorwrao
►:~ S-rrs \\);o Frnn.-,,L>O
r·escm:o di S/111/um:.
Slrill011,t:, q-x1--19+o.

2.6 Page 16

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BOMBAY
.dmatissimo Padre,
queste poche linee per informarvi che noi
continuiamo tutti bene, grazie a Dio! Il la-
voro per l'educazione dei nostri poveri ra-
gazzini procede normalmente ç ci dà molte
cnnsolazioni spirituali. Le.: difficoltà attuali non
ci hanno permesso di iniziare il num·o fab-
tre stanno terminando il loro noviziato a Ti-
rupattur, per far la professione religiosa il
3 r gennaio.
Tanti ossequi cd auguri a tutti i superiori
e confratelli. Benediteci e pregate per noi.
\\'ostro aff.mo in G. C.
Sac. At111EL10 :'IIAscmo.
Bombay, 27-x1-19-JD.
B o m ba y ... La Scuola Superiore O Don Bosco tt.
hricato sul nostro terreno a :\\laturtga; ma
speriamo <li poter presto attuare i nostri pro-
getti per aiul:tre un maggior numero di ra-
gazzi a di,,ent.ar buoni cittadini. Ogni giorno
ci piovono tante domande di poveri fanciulli;
ma non possiamo accoglierli ptr assoluta man-
canza di' spazio. Nei giorni scorsi abbiamo
avuto la Yisita del nostro caro Ispettore Don
Cinato che si trattenne con noi una setti-
mana.
Ci confortò e ci incoraggiò alla pratica tiella
vita religiosa ed allo spirito di sacrificio per
la salvezza delle anime. Noi cerchiamo di
imitare gli esempi del nostro santo Fonda-
tore Don Bosco. Tutti godiamo buon.i sa-
lute.
·
Sono lieto di potervi informare che ora ab-
biamo otto aspiranti al ~acerdozio. Son le
nostre speranze e non rispam1ieremo fatica
per farne degni figli di Don Bosco. Altri
GIAPPONE
N ella I>refettura Apostòlica cli Miyazaki.
La S. Sede, desiderosa di dm·e sempn mag-
gior impulso lll!a forma-;;wne drl Clero indigeno,
e in esec11zio11e del piano di a_{fidare progressitia-
mente il gov.:erno dellr Diocesi, de, T'icariati t:
del/e Prefetture ,Apostoliche o/ Clero 11nzio11a!e,
ha preposto un Ordinario Giapponese alla Pre-
fettura ~posto/ira di .l1iyc1.Zaki, /Jur rimanendo
rssa affidata alla C'o11gregazior1e Salesic111a. Il
1111ovo Superiore Ecclesiastico della Pr~/ettura
è J fons. Fl'ancesco Sa'l:erio Jcltitarn ldegucJii.
J!onsi1;11or Cimatti con delicato pensiero ai·e1.·a
prn:enuti i desideri de/la S. Sede e co11 umili
espressioni a'i}e-i·a presen.lato fin dallo scorso ot-
tobre la rù1un::ia spontanea della sua alta ca-
rica a_ffrne di rendere possibile alla Chiesa /'al-
-

2.7 Page 17

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f11azio11e del suo programma che trmd.i a dare
maggior espansione al regno di Dio nell'bnpero
del Giappone.
La S. Congregazione di Propaganda Fide,
comu11ica11do al Rettor 1llaggiure l'accettazione
delle dimissioni date da/7'attuale Prefetto Apo-
stolico e la 11onu·11a del llll/Y<'O Superiore Eccle-
siastico, dichiarara: (< Le dimissioni date da
It/011sig11or Cimalli sono di grande onore a lui
e alla Società Salesiana. Questa S. Co11grega-
zio11e ri11grazù1 di cuore la Società dei Sale-
siani per l'optra generosa che svolge in Giap-
/>One; e spera che 'i.'01-rà e potrà continuare a
Cambia la guardia!... Ma sempre ven-
ga il tuo regno, o Signore, e si sal-
vino le anime.
R ev.1110 ed amatissimo Sig. D. Ricaldtme,
fui in forse, se comunicare la notizia ai no-
stri amici, cooperatori e benefattori; e perchè
no ? Assistiamo in tutto il mondo a dei cam-
biamenti, di cui nessuno avrebbe sospettato
l'imminenza, e che fanno passare nel domi-
nio dei fatti quanto era programma a lunga
scadenza. Così nel nostro hel Giappone, b
,.
Bombay - Glì alunni d ella Scu ola "Don Bosco", l'unno della Can onfaza:tione del Santo.
lavorare fOIIIC prima e meglio di prima, con la
particolare benedizione che il Signore 11011 po-
trà far 111tmcare a chi ha per scopo 1mica111.e11tc
la gloria di Dio e la salvezza delle anime •>. E
a Mo11sig11or Cimatti la stessa S. Co11grega-
zio11e scri'-i:eva: << 11 Santo Padre, che ha alta-
111ènte apprezzato la spontaneità della rim111-
zia, bem•dice di cuore Lri e i Salesiani tutti
che larn,-ano nt'l Giappone ,,. Al tempo stesso
lo a11tori::::::a1:a a conser.:are il titolo di 1l1011-
sig11ot'e.
Dell'ai·1,1/l:11uto 11/011sig11or Cimatti dà l'a11-
111111zio agli amici e ai Cooperatori con la let-
tera seg11rnte, indirizzata. al Rettor Jllaggiore.
Egli come hpettore delle Opere di Don Bosco
11el Git1ppo11e, co11ti1111crà insieme con tutti i Sa-
lesiani e le Figlie di Maria Ausiliatrice a diri-
gere- e a reolgue le Opere iniziate, lieto di coo-
perare con ardore alla sahrezza d.elle anime e
all10Fga11izza:::io11e della Chiesa in Oi'.appo11e.
88 --
formazione del clero nazionale, ardente mèta
di aspirazione dei v.;cchi e nuovi missionari,
la vera necessità per la formaz,onc della Chiesa
in questa potente Nazione, assume, coi nuovi
avvenimenti, col nuovo orientamento di uni-
ficazione delle forze dell'Impero, un ritmo
accelerato, affiùando a capi giapponesi la 1'c-
sponsabilità della direzione delle diocesi, dei
vicariati e delle prefetture apostoliche, senza
diminuire nè la potenzialità nè lo slancio di
apostolato dei collaboratori attuali. Anche per
la nostra cara prefettura apostolica di Miya-
zaki cambia la guardia, ma sempre per l'av-
Yt:nto del Signore in tutte le anime, che an-
cora non lo conoscono. E resta così accele-
rato il passaggio completo in mani giapponesi
del timone della navicella della Chiesa.
Con fede ognor più viva i figli di D. Bosco
continueranno a lavorare in seconda, in terza,
in quarta fila... La formalità dei ranghi (in

2.8 Page 18

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gergo militare) non cambia, quando sl!n:ire
Deo regnare est. Convinti che l'adattamento
della Chiesa alle nuove aspirazioni del Giap-
pone e compito del clero g1apponese, convinti
che queste nuo\\·e e giovani e fiorenti energie
(per usare il linguaggio della Chiesa) << che
per nascita, ingegno, sentimento e per studio
potendo più facilmente affiatarsi coi loro con-
nazionali, potranno anche meglio insinuarsi
nelle anime per insegnare loro la fede •> e
per tutte le altre ragioni, magi~tralm..:nte
r.!Spresse nelle Magne Carte delle ì\\Iissioni det-
tate dai Sommi Pontefici Benedetto XV e
Pio Xl, ove sembrano divinate le attuali con-
tingenze del Giappone: conv111ti di questo,
dico, sia pure in anticipo, i missmnari hanno
consegnato ai loro figl i spirituali la guida della
nascente Chiesa cattulica in Giappone. Liberi
così da preoccupazioni esterne, -più fortemente
si potrà attendere all'apostolato delle anime,
a rafforzare le opere esistenti, e specialmente,
riel lavoro sacrificato e diuturno, a trovare e
formare dei collaboratori t continuatori giap-
ponesi. Seminare, seminare dunque a piene
mani: a più tardi e ad a.Itri il raccolto. D'altra
parte il Vangelo e la storia ddla Chiesa tìn
dal suo inizio ci indicano chiaramente la via
St'guita da Gesù e dagli apostoli: Gesti lancia
j dodici che vanno pc! mondo... e stiibiliscono
nei luoghi evangelizzati capi responsabili e ve-
scovi ancora neofiti.
Anche alla tcstR del seminario regionale a
Tokyo la S. Chiesa ha autori:.r.zato un capo
giapponese. Cosi la verità cristiana e la cul-
tura giapponese, stringendosi fortemcnte la
mano, realizzano finalmente l'infrangimento
dei vieti pregiudizi, che ostacolano la marcia
del Redentore Gc.>Sù, e ritardano la Rua com-
pleta cittadinanza in questo paese.
ln una riunione degli Ordinari del Giap-
pone S. E. il Delegato Apostolico cosi espri-
meva il compito loro: << li lavoro di adatta-
mento non è mai finito; vi è· sempre da ripi-
gliarsi e mighorare, e tale necessità sarà sem-
pre più sentita quanto più la Chiesa progre-
disce. .>Jon è dunque criticare o biasimare il
lavoro fatto da quanti precedettero se si cam-
bia tattica, ma piuttosto riprenùere il loro
slancio per condurlo ad otri.mi risultati più
in fretta e più in pieno. Proprio come succede
all'agricoltore quando lavora annualmente il
suo campo: non disonora certo i suoi prede-
cessori, anzi li onora; così succede nel campo
dell'apostolato missionario*· Non vi è che da
sottoscrivere. Quanto più il lavoro missionario
saprà adattarsi alle contingenze del tempo, del
luogo, delle costumanze, della cultura dei po-
poli in cui si effettua, tanto migliori saranno
i risultati. Sì, sì: Jesus Christus /ieri el hodie;
Ipse et in saemla! Ma i suoi insegnamenti si
dirigono ad anime unite a materia, che espli-
cano le loro energie in determinati ambienti;
ed il missionario, se non sa adattarsi spiritual-
mente a qtlanti l'auorniano cd a qudlc tradi-
zionali modalità in cui vivono gli uomini, la-
vorerà sempre a distanza, senza conquista.rt·
anime. Adattamento materiale e spirituale dun-
que. Ah, se sapessimo (comè diciamo n,ii)
metterci nei panni cli queste care anime!...
Qual magnifico sviluppo di attivismo in fa-
vore della buona causa I AIle volte a voh:r
tenacemente star legati a schemi, a modalità
di vedute nostre, apprese nei nostri anni gio-
vanili, rischiamo di alienarci le anime... e al-
lora? ro son pienamen1e d'accordo con cbi
pensa che i nostri grandi filosofi cattolici, ad
es., se vivessero ora in Giappone concepireb-
bero certo in modo diverso le loro forrnalit,1.
d'esposizione sc<>lastica ùelle verità; e come
in questo, così in altri campi. Tutta la forza
<li penetrazione del cattolicesimo in queste>
campo così caratteristico di azione mi!lsionaria
che è il Giappone de\\·e provenire dall'interno,
dallo spi rito giapponese; perehè, come que-
sto popolo ha trovato in sè, nelle risorse in-
time elargitegli dal Signore, quanto è stato
necessario a condurlo al. punto in cui ora
Ri trova, così anche nel campo rcligiost> la
Chiesa nascente deve trovan: nelle intime ri-
sorse spirituali quanto è necessario al suo
sviluppo, alla ~ua propagazione, al suo stabi-
limento.
li Giappone si è assimilato tutta la tecnica
moderna in ogni campo; quanto g li può esser
utile l'ha accolto e fatto proprio e ripresen-
tato come proprio. Ora anche il campo del-
l'apostolato missionario ùcve imquadrarsi in
pieno nell'insieme della vita nazionale: é una
rinascita dello spirito giapponese, che rigetta
dal suo spirito quanto può aver la marca o
l'etichetta straniera. 8e il cristianesimo si prc- ·
sentasse come tale, lascio ai lettori il dedurre
le conseguenze.
{i Belle parole - mi sento <lire - ma voi
che avete fatto, che fate in queste contin-
genze?*· l pensieri sbozzati in precedenza,
sanciscono all'evidenza, mi pare, il pa..--so, dav-
vero storico, fatto daHa Chiesa per la nascente
chiesa in Giappone. Noi: 1) preghiamo, pre-
ghiamo, preghiamo; 2) applicando le diret-
tive della Chiesa, cerchiamo di continuare di-
rettamente o indirettamente a compiere il no-
stro dovere; 3) e lo compiamo con semplk·ità
salesiana 11sq11e in fi11e111.

2.9 Page 19

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Lei, amatissimo Padre, coi confratelli, amici dare il massimo contributo allo svolgimento
e cooperatori carissimi, faccia altrettanto: pre- del loro programma in armonia con le nuove
ghiamo, preghiamo, preghiamo e lavoriamo a t:sigcnzc.
tutto potere per le voc.-azìoni indigene di tutto 11 mese di agosto, mese delle ferie scolasti-
il mondo.
èhe, fu impiegato nei corsi cli esercizi per noi
Miyazal~i, 15 novembre 19+0.
e per varie nostre cristianità ed opere. La base
dell'attività apostolica è in gran pane qui,
Suo aff.mo nel Signore
come punto di partenza: frutti consolanti per
tutti. Per l'Assunta le buone Figlie cL l\\larìa
l'vJons. YixCE.~ZO CL'1ATTI.
Ausiliatrice misero mano, con vero coraggio
e fede nella Provvidenza, alla costruzione di
nuove loro fondazioni per lo sviluppo a Beppu
Notizie di cronaca.
e pt'r l'inizio a Tokyo di opere di beneficenza.
Anche la nO$tra missione coll'inaùgurazionc
della casa missionaria di BepptL, e di ultri ri-
Ret•.1110 ed amat.1110 sig. D. Ricaldri.t,e,
cordi cklla data bimillt:naria in seminano, al-
l'ospizio (colon-ia -agricola), e più col lavoro
perche non vadano disperse o dimenticate dcll'apost0lato, che si cerca di attivare in
alcune notizie per la storia della nostru co.ra tutte le 1.onc e che si viene inltmsificando spe-
:M1SS1one, le raccolgo a conclusione delle rela-
zioni mensili di quest'anno, che, per grazia
di Dio, ahbiamo potuto finire, ed i: stato pt'r
cie nella zona di Takanabe per opera del
nostro D. Amolin, ha cercato di ispirarsi al
grido antico dei primi giapponesi: • ok,yo -
la nostra Pn:fottura Apostolica ricco di molte che vuol dire: svegliatevi! » richlamato forte-
manifestazioni, tutte concorrenti all'adempi- mente in queste date commemoriiti\\'e.
mento del nostro dovere: la glona di Dio e
Lo spirito di unificazione delle forze
,.
la salvezza delle anime.
degli intenti, voluto dalla nuova struttura, ha
La nazione giapponese ba celebrato, sia po~tato, nel campo della stampa cattolica, al
pure in forma familiare, il 2600° anniversario concentramento di tut1:e le forze dei cattolici
della sua fondazione; e non ho mancato di se- ù1 -1u1 solo giornale cattolico t: in una sola rì-
gnalare a Lei, amato Padre, e a tutti i nostn vist-<1 cattolica La f'oce, colla w:>pcnsione delli:
Cooperatori le notizie principali e la paiteci- altre stampe locali (foglietti, ri\\ istc, ecc.). li
pazione che la nostra famiglia crisliana e sa- nostro Bolll'fti110 Solnia110, pur ridotto se-
lesiana ebbe in questo avvenimenLO: parteci- condo le prescrizioni del momento, continua,
pazione cordiale ed attiva alle manifci;tazioni con~idcrato come manifestazione della scuula
pubbliche indettt: dai pot..:ri centrali, provin-
ciali e locali; partecipazione attiYa come <.-orpo
cattolico con visite ai pubblici monumenti,
prof,.:ssionale D. Bosco.
l\\Tcmornndo il gran concerto organizzatu il
23 novembre nel salone <lei militari a Tokyo
esposizioni, intervento ai congressi o convegni
o concorsi artistici o di cultura ecc.; pa1tcci-
paziooe atti\\hJ_ alla formazione nei cuori e nellt:
dalla nostra scuola profcsstonak i: d:ti nostri
Cooperatori per il 2600° dell'lmpern, e sotto
l'alt-o patronato del R. Ambasciatore d'Italia,
menti di tutti i nostri dipendenti dello spirito a beneficio della scuola medesima, col gentile
cristiano piu profondamente sentito e prati-
cato.
Lo sforzo poi dcl Govc.•rno, che si cstrin-
e generoso concorso de1 più illustri cantori
del Giappone: il sig. Fujiwara, tcno,·e e la
sig.ra 1\\Tikami, soprano, noti unche m Europa.
scc:i nel nuovo orientamento di tulta l"attività Ad essi in modo speciale cd a quanti contri-
dcll'lmf)\\.:ro, in unione alla Manciuna e alla buirono alla buona riuscita della mamfesta-
Cina orJ?3ruzzata, per l'assestamento defini- zmne il nostro speciale ringraziamento e
tivo ddl' Estremo Oriente, ha portato ancht: benedizioni più elette del Signore. Fu una
alle conseguenze, cnunciate nella precedente serata indimenticabile di arte e di carità, di
relaziom.•, per l'inquadramento cht: tutte le cui l'infaricahilc nostro D. ì\\largiaria, che vi
religioni vengono ad assumere nei rapporti concorse anche colla sua hellu voce, può es-
colla nuova struttura: conseguenze d1 cui è ser contento.
difficile prevedere , la portata per l'avvenire.
11 27. a '.\\Iiya1.aki, la nostra 1\\J1ssionc vide
Fedeli alle direttive della Chiesa e tenace- raccolto in serata familiare il fior flore della
mente uniti ai nostri Superiori nello spirito città per la venuta della ~ioventt1 tedesca. La
<lì D. Bosco, i powri suoi figli, ispirandosi a società di cultura italo-giappont:sc, organizzata
quanto farebbe Lui se fosse qui, cercano Ji cLll prnf. Okamotv (nume notisl:imh in Oi:ip-
90

2.10 Page 20

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Ci appone • ecppu Ontorlnnl che pa.rtcclp,,..ono 1111a gara c:.11cchl5110
G I a p po o e • llcppu: Onll0TI~ u.1du1.
- -91

3 Pages 21-30

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3.1 Page 21

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pone per i suoi studi sugli antichi cristiani) e
dai nostri insegnanti del seminario, trovb modo
d'intrattenere lietamente con discorsi, musica,
danze, ccc. gli illustri ospiti.
!I dicembre ci ha portato la nomina del
nuovo Prefetto Ap<>stolico Mons. Ideguchi e
la festa indimenticahile dcli'Immacolata, cclc-
hrata ovunque e.lai suoi figliuoli con manife-
stazioni, che meriterebbero una descrizione
particolareggiata: vera gara di anime per ono-
rare la nostra lmmacolata nella data iniziale
c.ldl'0pera salesiana! Si segnalarono in l\\Iis-
sione i nostri cari seminaristi e l'Ospizio, e
a Tokyo i noi>tri studenti e novizi. Oh, pre-
ghiamo tanto che Maria S8.ma ci com:c<la
di essere tutti per virtù e per attività aposto-
lica altrettanti D. Roseo. L..: Figlie di l\\1aria
Ausiliatrice a Tokyo (l\\Tikawajima) vidèro ap-
pagarsi i loro ardenti voti coll'inaugurazione
della loro costruzione, che darà modo di svol-
gere in quel quartiere popolare poverissimo,
in unione coi Salesiani, un'opera importantis-
sima di bene.
Grazie a Dio, tutte le nostre opere, Sale-
siani e Figlie di :ì\\Taria Ausiliatrice, e in mis-
sione e a Tokyo, sono ben viste ed apprezzate
dalle autorità, meta di visite e di adunanze
per parte di competenti e studiosi, come re-
w
centemente all'Ospizio di i\\Jiyazaki e nel no-
stro seminario.
L'occasione poi delle feste 11atalizie ha dato
luogo a magnifiche manifestazioni di fede delle
comunità cristiane, agli alberi di natale, ba-
zar di beneficenza ecc. e alla rievocazione
della grotta di Betlemme con hei presepi, fra
cui eccelse meritatamente quello dei nostri
chierici a Tokyo sia dal punto di vista storico
che artistico: tutti mèta di visite interessantis-
sime per parte del pubblico.
Di tutto grazie al Signore e ai nostri cari
Cooperatori cd amici, che colla preghiera e
colla loro carità non ci lasciano mancare il
necessario. Grazie pure al lavoro sacrificato
di nostri cari confrate!Ji, delle Figlie di l\\Ia-
ria Ausiliatrice, delle Suore giapponesi della
Carità e <li quanti ci coadiuvano. Su tutti e
singoli invochi anche Lei le più elette benedi-
zioni del Signore per l'intercessione dell'Au-
siliatrice e di D. Bosco.
Amato Padre, buon anno, anno di lavoro
intenso nella carità!
l\\liya:::ald, 2+ dicembre 19+0.
Suo aff.mo in G. C.
l\\Ions. YINCE,-;zo Clllt.\\TTJ.
Mi y a z a k i - Dopo il ricievimc-nto offer10 dalla Sociclà di Cultura italo-giapponese ncll" Missione Cattolica.
Avvertenza! Chi non ricevesse regolarmente il "Bollettino Salesiano" è pregato di dar-
cene sollecito avviso. Chi cambia residcn-za s'affretti ad avvertircene, in-
viando la fascetta con le nuove indicazioni. Noi non ne sospendi.am.o mai l'invio ai Coope-
ratori ed alle Cooperatrici se non in caso di decesso o dietro loro richiesta. Ogni irregolarità
-va quindi attribuita o a disguido o, più sovente, a variazione d'indirizzo non noci fìcata.
92

3.2 Page 22

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,l
,
Leffera di D . Giulivo ai giovani.
Carissimi,
la ~ Crocial(I. Catechistica* alla quale parte-
cipate con tanto e11t11siasmo 11011 lw soio lo scopo
di istruin·i nella Religione, ma quello soprat-
tutto di creari•i delle sode co11vi11:::io11i e di fan_•i
cattolici coscirnti e praticauti. in 1111 fra111111rnto
delle Catechi:si di San Francesco di Soli.f, il
Santo distiugue i c,·istit111i in tre catrgorit>:
Cristiani di nome; Cristiani di nome e di
fe<le; Cristiani <li nome, tli fede e di opere.
r,)i ccrpile subito ché solo q11tsti 11/fimi sono
reri cristiani. Ora, poiche 111:-I mondo p11ll11la110
le più disparate tendenze religiose, ed anche
ai nostri giorni li11sz11u11110 tanti errori e t1111le
false interprrtazioni dfllo stesso crislia11esù11n, i}
di somma importaw::a r/1P t•oi c1bbiate idee ben
chiare prmnp, ben sicuri in questa materia
in rui l'errore gioca la ,:ita l'fema. pn 1w11 la-
sciarri fuoròare d(l alc11110. !l qul'sto propusito
S. Gi01.•t11111i Bo.sco, in q1{('/l',mreo libro che è
Il gioYane provveduw, d,i tre prezio.1·i ricordi
ai f:ÌifL•ani raltu_lici per 11011 esst•rr i11gannuti in
fatto di rel,:t?,irmr. Ed io ,·e li tnur,i'i.'<> colle me
stesse parole:
Cr.:do che voi, o giovani c1;stiani, non sa-
reLe ingannati in fatto <li rC'ligionc, se mcnt:-
rctc in prntica i seguenti avvisi:
1) Fuggire, quanto ~ possibile, la compa-
gnia cli coloro che parlann ùi cose oscene, o
Ct'rcano <li ùeridcre il Papa, i \\ cscO\\-i e gli
altri ministri della nostra santa Rdigion\\.'.
2) Se per moti,·o ùi studio. <li professione
o <li parentela dovrete trattare con costoro,
non entrate mai in dispute di .religione; e s<:
cen:ano di farvi difficoltà, rispondete semplice-
mente:" QU11n<lo SQno infermo, vo dal meùico;
se ho lite, mi rc·co dall'avvocato e <lai procu-
ratore; se ho bisogno di rimedi, <lai farma-
cista. fn fatto poi di religione, siccome quelli
che di proposito l'hanno studiata sono i preti,
cMÌ mi rivolgo a loro ~-
:ì) :---;on leggete mai c poi mai lihri o gior-
nali cattid. Sc pc1- caso qualcuno vi offrisse
libri o giornali irreligiosi, aborriteli e rig~t-
tatcli da voi con qncll'orrorc e di,;prczzo. con
cui rifiutercstc una tazza di ,·clcno. E s..: ne
aveste presso di l'oi, consL-gnatcli al fuoco. È
ml'glio hruciare il libro o il giornale, che mct-
kn: l'anima rnstra in pl·ricolo di an<lar a hru-
darc per setnpr<.: ni.;llc fiamme dell'inferno.
h!i'ÌsÌ ,:eram,,11ti: saggi, a cui il Sa11tt1 aggiunge
quest'ri/Jra 11or111a pl'rcM 11rssu111J si lasci inti-
midiré dulie b11rlt' di qualche scn11::;01wtl):
Quando siete burlati pcrchè praticate la vo-
stra Rtligionc, YOi dovete disprezzare ogni
burla e mdtcrvi sotto ai piedi ogni diceria
mondana. Rispondete poi schiettamente ai de-
1 isori, che col Signore non si burla, e quindi
nemmeno si devc burlarsi di quello che ri-
gm1rda il suo divin culto. E richiamate alla
memoria la sentenza del Salvatore contro a
quelli che per rispetto umano si lasciano tra-
scinare al male. Chiunque, Egli <licr, si lascia
far paLua, e per rnssurc non si manifesta per
cristiano quando ne è in tlovcrc, sarà svergo-
gnat0 da mc quando si presente-di al mio divin
Trihunnlc: Xam qui me aul>1icrit rl meus senuo-
1/l'S: h1111r J,'ilius ho111i11is I ml>éscet m1111:é11erit i11
maje.strite sua, rt Patris, et S(l11ctor11m A11gelon1111
(Ll'C., rx, 2fi)- Lasciate dunque dire chi vuole:
purchè faceiatt- il bene e vi salviate l'anima
per l'ett:mità, tulle il resto poco importa.
Scolpitei'i b(,r1e i11 morr ljlltsli rousigl1 e
prorumte di òi·rrP la 'i'Oslm jl'de francame11te e
coraggiosc1111e11te, come tanti d1 i ,;:ostri (ratei/i
mt1,t:,1;iori che di quf'sti slf-ui gìnmi da1111~ proi·"
di q1111/1'1•rois111u che è (mito di 1111a t·eta, pro-
fo nda cristia11a educa::;io11e. Fate t·ostri i se11tt-
me11ti dt! s<Jltotnu•i1t11 Emilio Anti,wri, caduto
da prode il ro oftr,brt' 11. , . a Torrente Fetta11.
}ù·llct s11t1 ultima lettera agli amici egli free
911esta nobile co11fessiom :
.
('ari amici, ho appreso una grande vl'rirà:
che pcr imparare a vin::re bisogna :;offrire e
fortt·mcnte soffrire. Ero sudato, affamato, as-
setato; hn gm:;tato la fame, ho strello la mia
cinghia. ="on mi lamentai. lltsogna marciare
e non man·irc : più si la,-ora e meno i cattivi
pc::o:.icri vcngono al ccrYdlo. O, 11nque la vita
è lùtta e sacrificio; ognuno deve lottare, <lo,·c
si trova. C'c troppo egoismo nell' umanità, e
per questo non c'è pace. Bisogna librarsi nd-
l'immensità del cido t:<m1c fanno le aquile e
spaziare con gli occhi t1.1tto quello che è sotto di
noi. \\'o~lio es-sere di ei;empio e modello di retti-
tudine ,1gli ascari in tutti gli arti della mia vita.
Fu modello fino alla morte.' Ptrchè temprato
alla scuola del/ti i•èm u ligione. Studiate adun-
que non solo per sapere, ma per saper \\'l\\'Cre
come si deYc; ricordando quello che scrisse
1111 ,erande com:ertito, il I'. Faber:
Chi, ai iriorni nostri, termina la suo educa-
zione, senza aver acquistato un rispetto pro-
fonùo e ragionevole della sua religione, è
molto più i:sposto di tutti gli altri uomini alla
rapacità di un mondo incredulo cd empio,
tradirà il suo l\\laestro inconsciamente, si ar-
rabbierà e fu1irà per allontanarsi da Colui che
ha tradito ,,.
lddio vi $Ctunpi da tanta sciag11ra!
Vostro nff.mo Do~ G1eu,·o.
-- 93

3.3 Page 23

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Crociata missionaria Borsa PE/0IRDI LUIGI, CAPITANO DEGLI
ALPTNT - Somma prec.: 3905 - Perarcli Ma-
Borse com plete.
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gio dei genitori.
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Sac. Giacomo De\\'Ìlacqua come da dispogizionc
testamentaria.
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Teresina 25 - Buffa Giulio 15 - Tot. •7+7•
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Jrma Masino ,·cd. Polla - Somma prec.: 200 -
La sorella Ben_rrice e la nipote Liliunu 20 - Dott.
Giuseppe Coppola 50 - TfJt. 270.
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Borse da completare.
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fratelli e sorelle Lusii,1ani di Zena in memoria
3593.
dei loro curi - Primo versamento, 10.000.
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VOI (3") - Somma prcc.: 11.599 - 8ondj Mo-
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martini 20 - Sorelle C()sm 25 - .Monza Lucia 20
gela 25 - Canep>1 1Vlaria 25 - O. G. V. 30 -
- Viole Bartolomeo 30 - Pcaguin i\\l3rio s - Cor-
T. O. B. pro defunto, 2570,60 - Tot. 1+.7<)4,60.
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Borsa SAVIO DO.WENICO (4•) - Somma pre-c.:
Borsa EUC.1lRISTICA DEL PJCCOLO SERd-
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FINO GUSTAI .O BRUNI in memoria e suf-
Tot. 1-2.500.
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Abbondio - :\\liroglio Clementina 500 - Ines
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cura del Sac. Gatti Stefano - Somma prec.:
Giuseppe 100 - Tnt. 100:>.
Bo rsa i lùlRIA ,qc-SIU.-ITRJCE n curn Ji ~. N.
Somma prec.: 2000 - Nuovo versamento
2000 - To1. 4000.
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prec,: 1090 - Fior entino Raffaele 16 - Tot.
1100.
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prcc.: 1726,~5 - Rectus D. 5 - Tot. 1731,55.
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Dorsn M JlDOt•:NA DELLE GRJIZIE di Castclln-
mo11le (Udine) a cura degli ex-allievj salesiani -
Somma prcc.: 8490 - Giordani Snbina ro -
Collo Rina 15 - N. X 5 - N. N. 3 - Tot. 85:.:5.
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prec.: 4709,50 - Morej Angela 10 - Sardo Guido
25 - Bruno Ermelinda 25 - TQI. +76'),30.
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BOSCO (9•) - Somma prec.: 3401,30 - F.1-
m1glia Poglioni 60 - r 'am1glia Dc Fcrrari 10 -
Cecchini Ugo 8 - Sevcghini Tommasc> 10 -
Tot. 3489,30.
2.0~0 - Cattani Oreste 23 - Gatti Stefano 1000
- De Tolandini Aldo 25 - Tot. 3090.
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latti Fogolin - Somma prec.: 12.750 Hi,·u
Angela 25 - Tot. 12.i75.
Borsa S. MdRGHERfTA DA CORTO.Vd -
Somma prec.: 7550,30 - Videri Angelo r 50 -
'lùt. 7700,30.
Borsa S. GIOVANNI TJOSCO (s• ) - Somma
prcc.: .µ53,50 - C,,lantonio Giornnni ro - :\\la-
gnone i;ugenio +oo - Tot. 4663,50.
Borsa S. GIOVANNI BOSCO, B. 1\\1.rlZZ! IREL-
LO, S. TE:RESA a cura di Mazwlorti Ch!rland:1
- Somma prec.: ss ro - Rina l\\[azzolotti Gnr-
1:incla 500 - Tot. 6010.
Borsa S. CUORE, .UARJA AUSILIATRICE, D .
BOSCO - Sommn prec.: 481 Dessilani Lui-
gia 10 - Tot. 491.
Dorsn TRTO'l\\'E D . STEFA/1,:0 Somma prcc:.
43<)5,50 - Coha Margherita 5 - N. N. 5 - X. N.
1 - Alunni del 5a Corso <li Cuorgni: 1 50 - N. 1'.
5 - )l, N. 20 - N. N. 50 - Sacco Pil.'tTo 116,50
- Tot. 4748.
Borsa VLLA SIT,VIO a cura della madre Ulla
Uorsa !HARIA AUSILJA'l'RJCE a cura del Cav.
Fiorina - Primo versamento 200.
Sebastiano D'Urso - Somma prec.: 4++5
Borsa VOSTI D. SA.i,fUELE Somma pn•c.:
D'Urso Tina 10 - Sebastiano D'lJrso 50 -
3573 - Po,:zi Francesco 100 - Bianchi 20 -
T o1. 450s.
Tot. 3603.
Borsa MdRTJRI "11ESSfCANJ - Somma prec.: Borsu VEJ(STGL!ri j\\,JONS. LUTGI E CA RA VA-
Q4,30 - Tan~orra Eugenia 50 - Tot. 14+,30.
RIO D. CALLISTO - Somma prec.: 11.728, 50
Borsa N. S. DEL BOSCHE1'TO ES. CECTLI/l
- Con. Prof. Ilnrti Rnffacle 50 - Borncelli \\\\la-
..
- Somma prcc.: 5220 - Schi:1ffino 90 - Schiaf-
--fi.no Rocco rooo - Tot. 6310.
94

3.4 Page 24

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N E C R O L O G I O tore, propu1?11Ò coi suoi scritti " fovorl prnticnmcntl'
l'andnta dei ti~li <li Don BMco a Triestt', p,•r i
Sal esia ni defunti:
qunlr ebbe sempre particolare prcdilczi<>ne.
Jll.,IF.STRA GI U l,Iil C.-ISIR 1Glll, t a !\\IilnnQ
.l!ORR,J. D. ANTONIO, sac. da Rncconiqì (Cu- il _i;-1 u. s. ad So anrn .
neo), t a C11vaglià (\\'ercelli) il ::?4-Xn-1940 a 77 onni.
Bcnemt:ri1a insegnante, f,;cc della scunla un n•ro
Accolto da D. Bo~co tra i • Figli di J\\ln,·in • rag- campo di apostola10 per la cnstinna cduca71onc dclln
giunse il sacerdozm e consacro tulio 111 sun vita giov.,ntù "l<'con<lu lo ~r,,rito di S. C io,·nnni Bosco
alla scuola elementare e<l al ~acro mini,.tero con cu, portava tenerissima di\\·ozione. Contempornnl'n-
umili:,ì e~cmplMe e ,e,·o $pirìto !1;1)c.siano.
DHSIR!:" D. PR. IXCESCO, ~uc. dn l\\larcu,1-le-
t Port (Fnincia), a Rasano <li Snnra Fc (Arl'(cntrna)
il 30-X-1<J.f0 n 66 anni.
RABEU. FONT GH'SEPl~E, coa<l. <ln Bnrcel-
lona (Spnl!nnl, t n Pamplona (Spnl!na) il 23-,1!-
1940 a 7L mrni.
CAG:VOT.. ITf I VDREA. eh. do Pi,·,·.: Ji Gunl -
tacn (llctrl!io Emi110), l o Piossasco (Torin<\\) il
21-1-1().p u 22 nnni.
nw111e pro<ligò lo sua nttìvitù nella nostra parroc,:hin
eh Sani'Agostino, »pecictlmt:ntc a foq:,rc dcll'Om-
torio femminile e dèllt• associazioni parrQcchiult;
e, chiu.•n la sun lungo carnera dl inse.:nantc. çon-
sacrò tutto il «uo zelo e le sue risorse finanziari,•
alla gloria di Dio ed al bene: delle ,mim<' fondundo
anche l'associazione dèllc L~mpa<le \\ive11ti che
n:,."icura omai nello splendida chi..:s~ l'inmtcrrott,t
nuoruzìonc :il SS. Sncmmento, duva111i al qunlc la
pi>L ma.,~rrn pn~"w.i in questi nnn, qua.«i tutUI lu
g1ornnrn.
SECCO l•R.-lNCES(.,'0, eh. da Orisighelln (Ra-
venna), t a Pordc111111,• (l T dmcl il t 9-x-, 940 ·u 22 anni.
C:OiWM. CJfOf'.L\\.Vf POSSETTO, la Tom,..,
il :11 -1 u. s. a<l 81 anno.
Cooperatori defunti:
Accolto da Don Bo,.co nell'Onttorio di Tonno
nd 1 870, c1>11ch1usc gli studi i;:innas1ali nd nostro
....
S. E. J,/0,\\S. Gd UDl:'.\\"7,ff) .ìlA,\\ CEU.I, Ar-
c,vescovo dcll' Aquila, t il 9-11 11. s. a 68 turni.
C'ollegio di I ..inzc>, st•rhando pd Santo la più vi,·a
gratitudine, t•<l il pi11 caro ricorJo dei suoi superiori,
Flc1tn nd 1927 Vescovo di Anagni, fu promosso
nll'Arch1dmcc.si ddl'Aquilo il 10 lebhrnio t<J31.
specialmente di Don Cnglkro e <li 0(>11 Lcmoyne.
Laureato in C himica, fu assunto nll n scz,one d ,
Pnstorc zc-lante secondo il cuore d, Din, proJig/', 11,!ienc dcli' L'fticio Sanitario Munil·ipole di TorÙ1Q
lu sua gmndc bont:ì e la pietà profonda al hl·tw <lei e clc,dicò tutta la sua et1l\\·ità al compimento della
,:u,, J?re)t>!<', fra cui predilc'ISC i f')O\\'eri e I gio, 0111.
Amo e protesse l'Opl'rn <li D. Roseo e, npp<•nn
giunto in A1.1uilo la\\'orò indcfc,;~amenrt: per m·cre
ddicara mansione. L('gato da sincero tiffcno all'O-
pcru S.Jlcsiana. l'aiutò e sostenne collo sua influenza
e colta sua bo;,tcficen~, coupcrando v.alitlamcnte a
1 Salcsiam nella sua Arch,<lioces,.
rivcndic.1rnc il credito <!<l il prest1J.!iO durante In
Sostenne quindi con affetto tutto 1lnrticolnr<·, ed bufera scntcuRta <l;ill 'anticlericalisnw senario. Ot-
aiuti, anche fiirnnziar,nmente, l'mcip,ente ls11rutn e tenuto il ben m.-ritato riposo, l'(oJevo le ore più
sp<.-cial11,cntc l'Oracorio festi\\'n e l'artigmnuto, re- belle nel santuario di ;\\Juria Ausilintricl.', rinfcrvo-
putandosi felice quando poteva passare qualche
momento fra quei cari figli <ld pop,1lo.
ran<lo l.t sua pict/1 ,, la su,1 fede allo spirito di S.an
Gi,>Yanni Bosco. Dio lo chiamò ul premio proprio
nel giorno de.Jla festa del Snnto, al qullle volle tes1i-
COSTE J,('JGI PROT"./.\\',J DI CO!.I.RGSO, mor1i11re la sua divoi,ion<: anche col li-ti.ire le sue
't a TMinti il 5-11 u. s. ad 88 nnni.
so~tan;(e nll'Fnt<! dl!llt' '.\\lis.s,oni Sulcsinnt!. Si:lmO-
U,·ntiluomo d, Corte di S. 1\\1. la Reisimt J\\lar- i;rli larghi dei nostri suffratri.
Rhcrira, impl·rsonava k più nobili tradizioni dell.1
sua ant,ch,ssima Casa. Spinto profondamcnre cri-
strnno. t•rn lcg:nto a Dùn Bosco da ,i,·issimo affe110,
erednato dal padre, çhe fu tra i pnmi hencfattùn
del Santo, ed :iccresciuto ù:1110 pel"ionalc runicizio.
Lo chl>e più , oltè pspite in casa sun e conserynrn
come 'prezio~o ricordo un lihro di prcghicre regala-
togli <lnll'apostolo della ~io, entù in occasjonc dcli.a
.\\f.-lTTOSE f.C/GU f'ed. ORl 'SO, 't a Tonno
il 25-1 u. s.
Anima protondamente cristiana, Zt>luntc dcll11 l'(IO-
ri:l cij D10 e del b,•ne delle anime, hcn{•fico forg,1-
nwntt·, ~pecinlmcntl' in punto di 1110r1e, 1, ;\\lis-
~ioni s11k·sianc.
ASTORI C. LTERINA, i u llergnmo ,i 6-1 u. ,;,
sua prima Comunione: libro che tenne pr,-,;so cl,
Don r1a di protondi sentimenti cristiani è di a::mn
s(• anche sul letto dt m()rte.
cuur.,, frrn:ntc C.:oop.-rntricc in vita, ,oll<.! ricordare,
Dedicò i suni stuJi prediletta allè ~loric dl'i Pie- ~nchc 111 morte, nelln suu hcncfic<'nz,1, k Opere di
monte e la sua vità al St'rvizio dell:i Real Casa Sa- S. Giovanni Bosco.
voia con quella r(•dcl fotta <li amore che lo rese
h.11110 caro alle LL. Mncstli cd a~li Augusli Prinnpi.
•UO:\\'S. GfOT'. IS,\\ I Bu rrtGSO.\\ f, t a Trn.~
Sl'OR ILDEG,lRDE ,':>TR!,\\'GARJ, t a 6o unni
di i:tii il 26-X-tt)-l-o, a Soru (Frosinone).
Stioro della Cnritì\\ d1 S. Ciovanna Anndo, s r>cse
sie il 20-1 a qua~, 90 anni.
tutta In sua ,·irn prodii.:ando ai derclini ed ammo-
S,1C<·rdote pto, umiJ,,, col10, studioso, appnss,o- hn, i tesnri della sua bontà.
muo, predicatore efficace, esperto direttc)rc di spi-
Per molti anni supcrior:i di imr,orrnnti cliniche cd
rito, ,ihil.- inst'1,?11a111e e snprn1urro forbito scrit-
- osp,;1i <li l{oma t, provincia, era modello di !~borio-

3.5 Page 25

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~j1;i instanc1bilc e di unione con D10, ù1 uistian3
russegnuz1onc nella spernma.
Per Don Uo~co nu, rl sempre un.a grune.le di\\'ozione.
Faceva leggere allo Comunità il Bollet/1111> S,1/esumo
e la Vitn di D(111 Dnun, ed era felice qunntlo potc,-a
colti,-are qualche ,·ocuz,one ulla !-;oc1et:1 :,;;iJe,;ian:t,
SAC C,11'. CARLO STOPP.-1.\\'l, t a Bellano
il 3-im-1•140 ,1 72 anni.
Da 27 ann, Preposto Parroco, \\'1cano Foraneo e
Decunonc tic, Cooperarori, prooill:l>S< I\\· operi~ ::ia-
lesiam, e c:ildegj?'ÌÒ 011ni iniziati, a per onorare San
Giovanni Uosco promossa dnllc Figli11 di ;\\loria
Aus11iatric11, che lnvorano da lun11hi 011n1 nella
parrocchi.i. Sr1:&e tutta la sua lunl(a , i111 ~accrtlotale
ol bene delle nnime cui dL-<licò le i.ue mi1ihun ener•
JUI: <.11 ml'nt<: e d1 cuc,r.:-
Altri Cooperatori defunti:
Acamt T,·r.:sa, Torwn - Atlnmoli ~htrianna. Brl-
/0110 (Como) - Ai.:o,to ;\\lassimo, Pnm11u (l.Jmct -
Aletto Pietro, Sc1111<0 ( A!ess.) • \\hrh1•i :\\ lunJ, Cr,rre
Pnlnsio (\\Wnnn) - Altissimo \\l.mn, f'ia11w
Anedda Adelina, Ct1glran - B~llnrm C,10, unno, Chi(JJ~-
~io (Vrncw,J - llullnriu Ro~tna Cfmm~1,1 (\\cnc:1:1nl -
Balter Carlottu, Tre11t11 - Baron<' Schns11uno, 1'ra-
pnm - U.1ss1 Alfonso, St1lr111n - Basso [). Fdice,
Sarn> ( lm('(·ria) lkarzi ~la" u,a, J,nt1>m1t1 ((J<lmc) -
Ber~tt11 i:\\bm,, R"«"'- erano (..\\sili - B, 1ton1 [,o-
rina, A:::011r (11..,rgamo) - llcttom t\\loddak1111, A::-
::on, (llcr11umo) - Bianchetti Fd1c.-. .tllh,1110 (\\'er-
celli) - Hnlln Gio,.mni, Bntsosro (Torino) • U.mnn
Cav. l\\Iut1co, Culd11.~110 (\\'icen,al B,lttero \\facl<lll-
lenn, <:1wr,:11r (Aol!tu) • Bc'lltum I)_ Euu\\·t11n, Vil-
/afrmtcn (\\'l·ronn) - Bn,uotu D. Alt•Sl'~ndr,l, f:or-
bnfn (Ro,i1,:n) - Bnmo Luigi:i "fìm,m - Bru,ati
Cll"mcnte, Hellitt:::nf!" (',o,aral - Coelil'rtl Gm-
\\'anni, <:mrdm1r,r·11 {) Boun {:\\sii\\ - Calvi Ani:dina,
J/1/or:o - Coma1J113~ Rma. ,lt t::::m,o (,\\quibl -
Cas~one Carletto, Cor(>fnt!/11 (,\\ks.1u111dria\\ - Cn~ta-
1?not1i Ror-olta, l.t'q11111 Bnna (Cum~,) - Co,enna
Lui1eia, Grnm·11 - Cu11,n1 Gin,, 13Jttt tn, ( ',/iue -
Colmnn G/ucumo, 01·tnlJ (l dme) - Cololill ( .w Ca-
millo, Ue-:r::errt1 ('l'rl.'nto) - Cnmo1th• 1 Hccon<lu,
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Tomhnhm ( >hm pia, Pt1dm a Tosi D,~ulina, Gattiro
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Ca,·. Carlo, \\1111111" - Vcrcdli G1usc,ppin.i, ,\\'o,:nra -
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