Bollettino_Salesiano_196008


Bollettino_Salesiano_196008



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Noi non ci fermiamo mai;
vi è sempre cosa che incalza cosa ...
Dal momento
che noi ci fermassimo,
la nostra Opera comìncerebbe
a deperire
DON BOSCO
16 APRILE 1960
ANNO LXXXIV NUM. 8
EDIZIONE PER I DIRIGENTI DEI COOPERATORI SALESIANI
DIREZIONE GENERALE: TORlNO 714 · VIA MARIA AUSILIAT.RIOE, 32. TELEFONO 22-117
Funzione dei pe]legrinaggi
Nei couvcgni dl'i Dulcgnti Ispnlloriali rlt>lla siano organiz:Gatl hcm· ~ia prr la parte tcrnira
l'. IT. si ù sempre ricono~ciutn la moltPplice r.ornr per queJla bpirituale.
utilità dei pdlegrinaggi organizzati tra i Coo-
E prima ili uoi ne fu convinto Don Bo&cu,
peratori. Tutti han.no poLulo con~talare i frutti che m tempi pur COt<Ì diver;.i dai no~tri. cbhc
Jf'l pellegrinaggio di Lounli•,- e di quello più la prcoccnpazioue di alimeutan• il fervore dl'i
n·ccnte cli Roma; ottime pure furono 11· impr1·s- suoi giova,ù portandoli iu pellegrinaggio a San-
~ioui ùei pochi fortunati clw potcrouu purtcci- tuari Mariani.
parc alle giornate salesianr di Bruxdlcb.
Con la buono RLagione è giunto il t11mpo prn-
'\\.uche i 1wllcgr.inaggi a hasc ispcllurillle. pi:r.io per l'organ.izza~ouc di lali pcllegr.inaggì
regionale o locale raggiuuguno magnifica1Ucnte tra i Coopcratori, che qui>st'allllo potranno
i loro scopi. (ruaudo sono rm•ceduti Jalla clc- anclw avere come ml'ta seminari e t•ase ili for-
bita preparnziunc spirituale e bene urg:1niz- ma:>.ione salc8iana per favorire hl campagna
;.rnti. Essi infatti anzitutto creano tra co111wra- ùdli· vocazioni. È poi ovvio c-he il Sautuario di
torr e coo1wraturn un'atmosfera di fraternità Maria Ausiliatrice r quel complesso ili ricordi
rlw li affrzicma sem_l)rll pii'l 01111 P. U.; mcttuuo
li• prc>mr!'se rwr proficue rcla;i;ioni chr conti•
e di op••r1• che forma la terra 1<11ula salesiana di
\\ aldocco, esercitano :,cmpre ""i nostri Cuopi•-
nut•ranno anchll a 1wllcgrinaggio compiuto: fa. ratori urt inflllb~O !'ltraordinariamente hencfi1•11.
\\ ori.8cono utili ,-camhi di e:opl'rfonze nel cumpu
Sappiamo che in alcune Ispettoric- i;ono in pro-
1h1ll'apostolal0 tlf'Ll'attiviLì, Ralesiana <l••i Coo- gramrnn pellegrinaggi tra vari ci•utri: ma si
pt,ratori; fruuw conoscere opero sal,·~iaue r poHsono pnte organiz:r.ure con frutto nei singoli
nwttono a ruulalln r,iu ~nntuari e con tutto c1•ntri: uon è il lllllllf'ro che co,tta. ma lo "'JlÌ·
il complrsso tli , ita che pnl,-a accauto ud es~1: ,-ilo che anima i pellegrini.
inridono profo11Jauu•ntr ~ulla vita -p,rituaJ,,
In quc~ti giorni ahLiamo constatato con pia-
1lt•i partecipanti attraver~o la preghiera co• ceri· che un bel mmwro di Cooperatori 1ta1iani
mone e a tutlu 11url complcsM> di pralicl11• ,. Ji pr,•ml,•rà parte al Clll1n•guu .-IH' ~i terrà a :\\fo.
iuiziativc dw nuu si esaun~cuno in qucllu oc- 1u1co in uccasioiw ùd Co11.gr1J;1bo Rucari!!t,ieu
i·asìoue. Ricordiamo. per Clo\\t'U1pio, il forvori• ,. la Iu11•r1taziu11ale; e ci uuguciawu che, altravcr~u
gioia dei Cooprratori rhe pn rleciparono l' 1111110 lo zelo dei Dirig,·nti. anche qursto mezzo. ,m-
,corso alla Proct,l!sione di .\\laria AusilialriP.. a pii·nte mcn.te .,frullato, mcnln· , iP11e inccmt ro
\\ aldocco il 2 1 maggio.
al liisoguo di viaggiar!' parlicolarmcult: :,t'lltito
Siamo tutti c·unvinti che i pdlegrinaggi po•• uggi, possa arl!'hc ::st:r\\ ire a raggiuugcre le IÌ•
sono diventare un elcmcnl o ùj fon:naziu11c 1wr nalit.u di Lene ohe l'esperienza ha già fatto
i uostri Cooperatori, purcht1 - lo ripeUawo -
toc,~are cou mano.
I IMPEGNO DEL MESE Organizzare pellegrinaggi nei grandi come nei piccoli
centri, premettendovi un'adeguata preparazione spirituale
...

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I SALESIANI COADIUTORI Ttf'fl('('la per I• Jtt"OOtufa
Con/twrt•H.e<t ,u,uunle
ai C'tHil1t:Mlort ,"olc-'t-fruti
1. L'tRA DELLA TECNICA Piì1 clu' chiamarla
« \\"èra d1•ll11 !Jomha
atomit•à » - cosa eht• 11011 ci fa onore e eh,·
limita la dcfrnizione ad 1lll 1;olo aspt'll o - la
nostra epoca potrchhe definirsi « l'èrn <lt'lla ll·r·
nica ». os;;i.a dt-1 lavoro umano guidato t• po-
Ll"nziato dal calcolo hC'Ìcutifico.
Dare uu'ar\\imn cristiana ad uua soeictà sempl'll
più infatuata dai continui progre;,si tecnici e
tprindi proc1iw alresaltazionf' delle forze natu-
rali e d<Jlla maturi.a, è l'impegno pii'I n~gcnto
degli ,,ducatori t·attolici di oggi.
P.rovvidcllZialwcntt: pcrb ~i;1 cento anni fa,
1•roprio quan.du il mo11cfo tlPI hn oro comiuciav:i
• ad organizzarsi, Don lloseo t'on l'acuta previ-
.,ioue 1lell'uomo ùi genio e con la sicura ispira-
zione del santo, aveva organizzato per il primo
Scuol11 l'rofessiouaU di arti e mestieri t·on l' in-
tento di dare alla Pa"lria operai 11ualifirnti e alla
Chiesa cri"tian.i convinti.
L'elC'uwnto l'l:!Senzial... quindi di tali Scuole
doveva <·sserr il \\fa1•i,tro o Capo J·arl!•. m;,iia
un eduratore tccn.icanwnte e ,11irit11almC'Ull' prc·
parato ulla sun doppia mi~~iuue.
2. L'ARDITA NOVITÀ Il principio rdncati,o di
Uo11 llosco ;. liur,uc:
ogni oµcra sa!P~iana ,i chiama « t:a-.a » ,. dcv,·
essere una vera ca.sa. oss.ia 1lcv1: ,.,,~ilare una
famigli,, senza meml,ri estranei, e <JUCsto 1w11
qolo alla ùircziuu.e e nei poi<ti di reFpon~abiliLù.
ma anl'i,e nei ~ingoli ,-..ttori ddl"inseguuruento e
<lcll'amminisLrar.ion,•. Tutli r M>lo Salesiani o!';io
cui1fratclli, &inno Cb~i sacerdoti o no. dt>bl,0110
l'~-.ere gli insegnanti e gli a"'"islenti.
Di •rui la ncl'cssità per f>on Bosro cli a·vcre.
oltre clr(.• dt>i sacerdoti, anclH· <lei lafri. ai <[uali
affidare quelle ,:,cnoJ.. ,. qudk mansioni che piì1
i--i adclicono al loro ,lato. I I l:'anto I• oudatorf'
~i fonuò ed ehbe co~, i suoi Comli111ori. Sono
:rnch·c,;;ai pari e intt•gra.utc cl,•lla prima fami.;lin
salesiana insi••me cun i chi, rics •• 1 ,-ac,·rdoti,
bi legano a Dio cou gli Al<.-s~i voti •·ti ucqu1~ta1w
gli stcsi,i dirrt ti.
Se uun è uuovu il loro 110m••· nuu, a è la loro
funzioni- e li:I loro prn1:1c11tazio11to di ('.to-1·dncatori,
Mmc i: nuova la loro poi,i:r.ionc di pcrfcua
uguaglianza in rapporto ai rl'ligim,i ,·i-rlc~iastici.
\\ll'1•1,t<'rno poi ue~'-lUHI divi,a: e,..-., n•::,tono in
horgh..~e come tutti i ciLtudi11i clclla lorn 11aziu11t'.
3. MISSIONARI ECAPI D'ARTE L'inuovazrorn·
era tanto gran-
tic e ardita che prima di luuciarla hisognava
proprio es::.cre i;icuri del ,..uccesso. a cosi n di
comiuniarc cu1l pochit1~imi e ('.rrscere l<'utamt•11li:.
Il primo Coadiutoro·. Gio, ;11w..i Ro..~i. avt·,·a
fatto la dua c·ulrata ufficiale in Cougregaziorte
170
coi primissimi 1wl 1860. Dopo di lui ogni anno
al '\\od:tiato di S. Benigno non mand, mai il
gruppetto di Coadiutori, speci,· dopo la prima
i-pc•dizio11e rnì.;;sionaria ùell'll novembre 1875.
Di quei dieci pionieri capitanati da Oon Ca-
glicro ver110 la 11•rra <l1•i sogni. la Patagonia.
hen <prntl ro cratuJ Coadiutori e t,;J dimo~Lrarono
d,•gni dt•I 1101111• di Missionari non meno dc•j
loro confratelli sal'erdoti . L'anno appn·sso. il
ao lllllrt.o 1876, Don Boero parlando ai giova-
lH'tti artigiani di Valdo<"co e racrontando le gcsl.a
<li r1uesti primi Condiulori in terra di 1\\Hssionc•.
,\\.dò il 1>110 grandi' progetto iutorno ai Salesiani
luici e nprì pul,l,licanlt'ntr... l'arruc;ilamcnto.
L'allluirc dcli,· vocazioni di eiovani Coadiutori
proveniellti dallt• scuole prufossionali dt>ci..t•
Don Bosco a fondan· a San Brnigno Cana,,..~.,
il primo M:agisLrro 1~1-ofessionale d'llalia e ÙPI
mondo (let la formazione dd Capi-Laboratorio
( 1879). Dou Bosco aVl"va così precrduto di
80 anni Lutte lt• più mod1•rne legislazioni in campo
s,•11laslicu proft•\\;sional,•.
4. VOI CRESCERETE! n 19 ottobre 1883.
Don llosco è a San Be-
nigno. Dopo ht vestizione di uu·otlunlina di
l'l1ieril'i. gli preme radunare a parte il grup-
pdlo 11,•i 22 giovani chr non , esti,·uno alcun
ahilo r\\lligioso. ma eh,· erano ùecisi a rimancr1:
con lui, e cont1acrarsi a Dio non rneno dei loru
1·ompugni clùcrici. A 11uei 22 Don Uo~co sv,•la
nm lt·m•rezza di padrr tnt1u il ~uo pen.,,ino
~ul lon> ;.Lato <lr Salt•oiani Coudi utori.
Più c,lw una << conf(•rc•nza >► ,\\ UJ111 pcirlut1.1 11
ruore apl'Tto. rl11• ndlu ~1111 evangelica ~,•m.plirità
rt'sla prri, scu1pn• il documento più ::.igniticative>
ùd pP1tBiuro di Don Roseo sui Coadiutori.
Ercu I~ suf' paro], :
Non l'Ol{littte temere, piccolo greg{ll', perr./1è
rrescerl'tl1! '
Voi ~Ìell' qui rmforwti... pcrd,è io fio bisogno
tli aiutanti. i i sono delle cose e/re i preti e i chil'-
rit-i ll(m possono fare e le farl'lr t•oi.
lo lw bisogno di prendere qualcuno di 1·oi e
mandnrlo in 111111 tipogrnfia e dirgli: « Tu, prn-
saci a fctrla amlare avcinti bene! ». Mundarnc 1m
altro in 11110 libreria I' dirgli: « Tu, dirigi: che
/Ulto ril'srn be,,e! ». ,\\fn111lar11e uno in una Ca.1a
t' dirgli:: « Tu. avrai ruru clic qriel luboratorio o
qtwi laboratori cammini110 con ordine. che non
mane/ti nulla: prorrctli qua11t(I occorre percli~ i
lavori riescano come dt>i:orw ».
Io /,o bisogno ,li CH1ere qrialruno in ogni Casa.
" cui s, possano a.Didare le cose di magsior fiducfo.
11nclte il mar1eggiu rlri i/mari; ho bisogno tlel legale
die rappresenti la Casa. tlavcmti a qrui di fuori.
Uo bisogno che vadano bene 1-e cose di c11rin11.
di portieria, di guardaroba, infermeria, sa-

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cresti<t ere., l'he tulio .~i procuri a tempo, che m1lln
si sprechi, che nessimo esca ecc.
Ho bisogno di persone ben preparale e di nws-
sima fùfocia a cui poter affidare tutte qiieste in•
combem::e: i·oi dol'ete essere questi t(lli!
In una parola: voi non dovete essere chi lavora,
solo diretiamente o f<11ìN1. ma bensì quasi c/ri
dirige. Voi dovete essere come padroni sugli uftri
lavoratori, non come servi.
... Questa è l'idea del Coadiutore Salesiano. Io
ho tanto bisogno <li avere molti che mi i-mgano
ad aiutare in quesio modo.
TI buun Padre faceva poi seguin· opportu•
nissime considerazioni rig,tardauti lo 5pixito re-
ligioso che doveva formare il vero aliiLo dei
suoi coadiutori e terminava ripetc_udo la con•
solante profezia: No,i temete, perchè il vostro
numero crescerà,!
5. PERCHÈ "COADIUTORI"? Iu perfetta ade-
renza alle parole
pronunciate da Dou Bos,.o 11dla conferenza di
S. Benigno, tre anui appN'sso. nel settembre
dd 1886, il Capitolo Generale tenutosi a
Valsalicc così spiegava il 11oi:ne: « si clùarnauo
Coadiutori, pcrohè hanno per partirolare ufficio
di coadi11varc i sacerdoti nelle opere di carità
cristiana proprie della Cong,egazione ».
TI termini, richiama quello di Vicario Coadiu-
tore delle Parrocchie, ossia il uome del princi-
pale aiutante nel ministero sacerdotale, con la
differenza però che qui si tratta di un religioso
laico. L>idea è chiara: il sacerdote viene coadiu-
vato da un coufratello religioso, anzi viene so-
stituito lla lui in tutte quelle mansioni che il
sacerdote stesso uo.n 1,mò o non deve esplica:rr-.
II venerato Don Giusepve Vespignani nel suo
opuscolo sul Coadiutore S<t.11,.~-i,ano, che /c1 UJJ
commento ascetico alla ConferPaza di DonJ3osco
a S. Benigno, alle pnrole « Vi sono delle cose
che i preti e i chierici non possono fare e le fnrele
voi» fa ~eguire questo couunea.to:
« Ci pare quasi di sentir ripetere quello chi-
gli Apostoli dissero ai loro pri:m.i discepoli cl1r
si erano assai moltiplicati: " Non è bene ohe
noi abl)andoniamo la predicazione della parola
di Dio per servire alle mense", cioè per prati-
care La carità e distribuire le demosin(• ai po•
vcreUi e dar loro da mangiare. Era pressappocCI
la stessa ragione che ol>bligava il Fondalore
degli Oratori Festivi e degli Ospizi d'Arti e
Mestieri a cerca1·si altri a.iutan-ri, oltre ai Saccr•
doti c Chierici. ed affidar loro non solo la ma-
nute\\1zioue e gli uffici dell-a Casa, ma special-
mente l'insegnamento delle Arti e .Mcètieri e
dell'Agricoltura. Anzi noi troviamo nella stessa
«lezione dei sette primi Diaconi un'altra bella
analogia coi Coadiutori di Don Bosco. perchè
quantunque fossero destinati e preposti special-
mente all'esercizio della cai;tà e delle elemosine
verso i poveri, tuttavia aiutavano anche i Sa•
cerdoti nel sacro ministero e nell'istruzione dei
ucofili: ,, co;,ì purr Don BoRco voleva i suoi
CoadiutOl'i anche presso l'Altare ad aiutare H
Sacerdote e specialmente ad insegnare la Dot-
trina cristiana ».
6. CASE DI FORMAZIONE ìfacst:ri non si na-
sce: i Capi d"Arte
uon si i.mprovvfaano; t,.-11tr, meno gli Ed11cato1·i.
T Coadiutori cli Don Bosco. specie quelli avviati
alI'inscgnamento di un mestiere, hauno quuidi
rloppia e~igcnza di formazione, spirituale e tcc-
rùea. A questa doppia formazione provvcclono
le Case per Aspiranti Coacliutori, che ormai
vanuo sorgcHdO io ogni ispeUuria Salesiana. Vi
si aoce11 ano giovani cn<· diano almeno speranza
di vocal,ione, specie se 1ioveri r di fa.miglia nu-
merosa. Dopo ciuquc anni di islruzione profes-
sionalf' il giovane decide liLeramcnte se rimanere
con Don Bosco o se ritornare iu famiglia. Quelli
d1e non risultassero idonei alla vila di comunità
saranno pur sempre degli ottimi cristiani nel
mondo e fermento cli bene in mezzo aJ ceto
operaio.
Quelli che vengono ammessi al Noviziato at-
tendono di prevalenza per uu intero a1mo alla
loro formazione "l'irituale e specifica.mente sa-
lesiana.
Dopo il Noviziato li attendono altri 3 a1L11i
di perfezionamento della loro arte e di raffina-
mento del loro spirito nelle Case di Magistero
Professionale. Con tul attivo di nove anni di
formazione spirituale e tecnica j Coadiutori
verranno così inviati sul campo del loro apo-
stolato, prima iu qualità di Vice-Capi e poi,
dopo un tirociii.io conveniente, come Capi cli
Laboratorio o di Ufficio Am.1lllilistrativo.
Si ringraziano i maltissimi che
ha.nno gi.à inviato aff' ( 1.ficia Cen-
iraie Cooperatori la relazione e I'of-
z~ ferta della Conferenza annitale.
S'invitano i centri che non avessero
ancortz tenuto clet!U Conferenza
prescrilta dal Regolamento, ad aj~
fretiorsi n organizzarla.
Si ricorda e/re il ternu che gli oratori
,levano trattare è quello presr.ritto
daff' UJftcio Centrale e presentato
sul Bollettino Dirigenti.
Si pt·egano vivamente ; Diri-
genti P. U. n inviare con. sofleciiu-
dine rela:zio11e delle varie iniziatii;e
attuate per la campagna delle voca-
zioni, con relativo materiale .foto-
graJìco. Solo così potranno essere
ronoscittte Cl comune edificazione.
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A <lare 11n'idN1 <'Satta tklltt curu con cui lu
Congrt'gazione Salesiana prepara i 1:,uoi confra•
telli Coadiutori servirà molto piÌI di quaJsia,i
ronforen:1ia nna visita J l·i CoOJ>flrntori ad llll
.\\.5pirantato. per esempio a quello che sorge
più vicino al proprio ,·entro.
7. COOPERAZIONE La pl'Ìma (• pili effì1•ar1· ('
,t·ntprc <Juella spirituale.
Scn'l.a la prcghirra r il ~arrifido non si dànt10
vorazioni nì, per lo staLo ct•clei-iastico nè pc•r
J"apo~tolato laic-o. Pn•ghien• di innocl'nti e d1
anime consacratr. dolori di infermi. s111·rifici dt
indigt•nti e tribolati... banno un poterl' ~peciale
sul Cuore di Dio. l Cooprrntori tll'l1honu Ynln-
,ra rizznrc auzitutlo le fonti tl,1lla prcghfora e ,kl
;:ac-rHì cio per l'opera d,•llc v•H•aziorù.
è nc-
<'f'S~Rria pure la coopcraziou,· in aiuti maleriulì.
Le 1,pcrr di Dio vivono della carità elci lrnoni.
specie li' opcrr dirette a foro.in- apostoli alla
Chirsn. F, Dio 11011 si lascia 1•erto vincere in gc-
nrro;;ità. l ua , isila atl un .\\;,.pirantato :,alesinno
aprirà gli occhi•• il cuore a quanti appartengono
alla 'rer:r.a Fam.iglia cli D1111 BOM('n: capirauno
clw un ,\\,1,irantalo , i, e nuicanwntc di hcudi-
c·Puza, assai piìt che· un Orfanotrofio; clw vi t1i
prej!:a con ent 1111iasrno per ugui iutenzione t•lw
n•nµa rucroruandala ai gio,aui aspiranti: rhP
ogni apostolo ò frutto cfolla rooperazionc di
molte anime ,. non ì· mai « un'it1ola ».
8. CONCLUSIONE Qm111ti ,;uno oggi i Subiani
Coadiutori? Sonu 1000.
Quanti 1w occorr<'rehlll'ro per far frontr ana
londazionc di Scuole Profr5sio11ali ri(·hfostr con
piì1 UY/!l'IlZll dalle autorità civili e rdigiosc in
tutte le 70 ''fazioni in 1•11i lavorano i figli <li
Don Bosco'? ,\\]meno cli,•ri volt<> tanto, 081,ia...
10.00IJ.
Quanti sono nel mondo gli Istituti Salesiani
l't'r Scuole Profes-.ionali e agricoli•? Souo 3] o.
pn·cisamentl• 220 per Scuole Proft--.ionali e 911
pc•r S1•11ole Agrirolr.
Quanti compJp~,i, anwute gli alu1111i iut,·rni rd
,·~tertLi cdui·ati tll'll1· Sc1wle Profossiunali ,\\.gri•
rnle dui SalP8Ìani'? Cir!'a [50.000.
Quat1ti milioni tli gio, ani ~ono ancora pn, 1
tielle provvidenziali Scuole rii lavoro i~t itnitr
cla Don Bo,c·o-? La ri,;po11ta ì· ~ron('ertantc ,.
lasciamo lt> 1·011cl11,ioni pratirhe all'intelligenza
t' al rnore dei uol'lri Zl'lu111 i Cooprrut ori.
N"ra b1h/ingr<if/cf1 p,·r ,/ C,111f<rcn::ttre
,. Memorie lllo,l?r.lfkhc di Don Bo,co: \\'O) xn, PIIL'., 1-1•,:
,.,1. X\\·1 p.ti: 3u.
1. Ann:,li della Soclotil Snlosi:1na; voi. 1, png. 701-711.
3. 1111nsE-s.~n11È, QUj.ndo Olo chiama Il D. l )' l'a•
g,ne 11')·r 56.
e:. nsp1r.SANl, li Coadlu1ore Salesiano ( , ,, 101, ~11n n.,.
nlJfllO Cana\\·c-·..t-.
5. RVflt.1.0 IJC.l'CCIUSI, Soldati ,cn>l<l di~i.-.;a, L. [). t:.
6. ,\\Ulll l'O L'Anco, Il Salcaiano è Collo erosi, L. U. (.'.: p:t•
t!ÌO.; ')•J~.
SCHEMA
(. L'èra della tecnica: r,erlcolo tlell3 •crisllmn.lzzazlnnc del mondo del 1:1\\'oro; neC<!Sllilà di capi tccnìci con vo•
cu;r.Jone di educatori.
J, L'ardita novità: Don Bo,.co affratella sacerdoti " laici h,tituendo l Sa!alani Co3diu1or1 con runzione e re-
<f'Onsabllltà dl c,ducatorl taoto negli l.tltotl che nelle '\\fissioni.
J. MiSslonarl e Capi d'arre: la prima spedizione mu.slonarla e cnmposu dJ 6 sacerdo,i e di coadlu1ori; 01-
timi risullatl. Don Bo;;ço lancia l'arruolamento tro ali artigiani e fonda la prima $cuoia di Mag.t.1c.-o Professio•
n.ule per la form""lonc 1pirituole e tecnica del ouol Capi d'nne.
◄· « Voi cresce.ru"! n: la crlst'lllina confrrorua di Don Bosco al novùl Coadiutori ndl'ouobre del t883 a
<;;in Benl!!no. Il piccolo (l'tcgg'o cresccrll...
s. Perch~ << Coadiutori » r Perchè cu,1wu,,ano il ,;acer-dot• pres,,11poco come i primi Dlaconl racevano con gli
Apostoli, Dèbbonu perciò avere "voc:i:r.lone ». data la loro e• nùss-fonc " di co-aposto!L
6, C;ue d1 forma,iionc: 1 \\bcstri, • C:ip, d'arte non 1mproV\\'l,,.ano; tanto meno gU .- Educatori». Dì qui
la doppia esigenza di Cll!lc appo.lle per la rorm.izione doi Coadiutori. Ogni lspcttorlu salesiana tra un aspirnnia10
per Coadiutori con s corsi. Dopo l'anno di novi,<ia1.o, comlnolano I J cor,I di perr~z,onamcnto o Magistero Pro·
rttsionalo In appositi Istituti: ~onu dunque 9 .umi di fonnazl.ooe spirituale e 1ecnlca. I Cooper.11orl organizzino
, 0ii,i1e a Ca,ie di torm~lone per Coadiutori.
7. Coope.ras.ione: la primll e più cfJkace e quella •Pìrl!Ullle. che ,I reaUn.1. c,on la prcl,lbiera e col <werificin
Preghiere dJ innocenti e tll anime consacrate, dolori e soffereoze fisiche e morali di l.nfc.nnl e di trlbola11 sono un
tcsoru ln~timabile per 011enerc e pot~nzlnro le vocazioni. Ma b pure neces.snrla la coòpèrnilone dl uluti mo1criaU
pc,.r sostenere le opere di Dio, il quale non si Jascorà vincero In generosità. La \\'isl111 a Case di formazione •ugge.
rlrà mei;llo di ogni conic,enu i modi <:oncnnl e la portar:, dclla coopera.ilone.

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di PENSIERI
Come Don Bosco divenne pescatore
vocazioni PER lA
CONHRENZA
MENSILE
II pregando e ~tendo pregare
«ùove, ll larnontio·u: ,1113$&-ùi q11ù]n11 mu1ia.
O'}>erarii 1wle111 pa!ll't: ma Don 808<:0 non dimon.
lil'1tn1 J'e,ort.aziono di X. '.", Gf>~ù Cri,;lo: Ro-
911/e rrgo Domin11111 1111·~11i.s, t1I mittal op, rnri<>R in
>111'11,w·m ,•;iwm. Perl'iò orcliru1n1 fin ù:i.i 111•i11111r11i
tloll'Onttorio chf' si r<'<'il 11Rse in casa. ogni giorno,
11r1 l'ntPr, A1•e e mrJl'i(I por i pri;,sent,i bisogni cli
~n11ia (' hiosa. E Dio n.Rcoltava lo suo preghioro
o gl'i11 fondcwa, le viri ì1 necessorif' per rhwegliare,
con111:'rvnro o far cre~cern, moltiplicauùole. lo vo-
.,1 caiioui gantwu:io• (Ili, 621).
La vocazione allo e1talo religioso o u1•closi:1.sti<·o
,·ioui, e><elu;;i'l"amonh• tln Dio. sooonilo l'alforrna-
zione 1IC'l 1Ie!<Sia ai ~noi upo!'toli: •:'<or, voi avote
l'lel Lo urn. ma in ho Plot Io ,oi, (.fo., X V, lll).
~I" lo i;lesso ]'l'fe,;><ia iuR<ll!Jllt che i snui dovono
d,tru lu, lOl'O uooporaiiorw p11L' oti onr.re 1lttl Ri-
,gnor(• ruini!.l.ri alla 1111:1 t 'ltie,sa; B indicn nulla
prn~hioru il 111otlo ,li ,·onperazione 11ii1 OC\\'('ll"n(o:
l'"~o, iuolt:re, è il piìt ollk:u•,• e al'CGSi>ìbilo n tutti.
F 1·hi11m l·he la prt•ghiern arquista maggior ,·a-
lorf' intpl'tratoriu qua111lo ì, accompagnato ùa
1norl ili1·1rnioni, :<arrilki, oporo ili pietà. cri~t iann,.
Kon vi è dubhw •·hll ])on no~co ahbin, i1lli-
dalo il huon csilu ol1,I ~1111 apo,;tolato per le vo-
<·n1.io11i ><pecinl111e11/e al!:1 preghien1,, !.itt per~omtle
><i, (']ovata 1loi suoi gi,waui. l' che l'abbia n1•1·111n-
pagnnta con l'offerta ,li a bbondanti morlitk.azioni
O •llllrifÌl'i.
. l:el'O, ùu.nquf.\\, ln priUla ~ollecitwlina con1<iglia.ta
111 noKIJ'i Cooperai ori 111•r impetraro opernì !laJ
L'aclrouo della mea~I": pro~nro aantum,,1tto e con
ver.;e,·on,ate ll'lrvor/1; ag!;(il111gere opere huono di
eurHit o di mortilka1.irme.
TnHo que::1to ,;eco111lo la proprie roudizioni,
i II a rmoniu éoi doveri dt•I proprio sln.t-0. lnollre.
q1111111lo ,-11 ne h:1 la pc,,-sihilìtà, btr pro_gan•...
l II pl'opo-,ii:o. a ue~,-111111 è sfuggito c·on qua.ut.n
1·cm1movon-to titl111·i:1 il n.·gnante J>ontefll'o Gio-
v111111i XXTII nei ~uoi <lil!COT&i e nllocuiioni af-
fl<lu, nllu pregbiore rlr>i piccoli gli int,01·easi della
r'hitl~n. Cosl p11rE1 fac·cinuo i nostri CoopC1rntori che
Irul ta110 l'On la ,1..•fov!'nl ì,. "uelln proprio 111,miglia.
I11 interessando i parroci e i sacerdoti ex allievi
1-iu tlnl 185,3 in 4uoHl,:1 opem Uou Bosoo c1iniò
l'ni,do tlei pa1•1•ot•i, Kogna.t.a.nwute in Piomn111e
a in Lolllhn.rdio, ruecn1111mduudo. n me1,1,o fottorn
e ein·olllri. rhf\\ 1•f>.r«·11~ero le vocazioni nl;li g10-
•111wtti piit bnom nrlle loro parroccl1ie o bor~all'
e l!li••li m.inrl:i!<si>ro a Torino per la i,r110J,1 ili
latinilt1 • (\\-. :Hl.i).
\\t>I l t,il, iuviamlo ui parrod (lolla Liguria il
prugmllllila del nuovo Uspizio cli 11arass1 (Ge-
novn) e dt,I f'ulle1,ri,1 ,li Val'llzze, approfif Ltiva
dolrol'cll~ione per agg-iuugero: t, Qnalora cono.
stesse giovw.1etti, la cui iudole e attitudine n.llo
,-1 udio pre~enh1sse quulcbe prol,abilità di voM,•
.1,ionc nllo ,;fa(() ecdl'~ia,til-o t• «·e li voles.;e in-
lliri1.znr,,, l"ni<;,it•uro clw ><ur:i n~a1a viv:t i:olll'•
citndine perl'hè siano col1in11i nello ,;tudio e
nell11 piota e COllÌ le cowtw1 ijperanze ;,inno :tp-
pngil,te• (X. 186).
!\\"cl 1880 raccomanl11wn nneom a.i parroci ht
ri,•(11'1•11 di giovani e uou1h1i du.i ~O ai 35 anni,
i qn,tli 1lE1~idern;.sero ritirar~i 1h11 mondo per en-
trare t1('1lo stato religio,-o t•111,1r l<lid; oli innln1>•
sero ,i fnr domnn1la per l!ltlrarf' nrlla Pin Soc-iotù.
'-11111-,innn fondata dal .;i~. Dou 811,,,co Gio'l"l1nni •
(Xl\\', 7K:l).
.\\ Don 0.-ella, ehe ,;i orn ri,oHC> a lui per con-
:siglio, Don Ho,wo riflpo~e <111 Alassio: «... lo li
ro11Ri~lierni viul! o~ln nlt rn npern piil fat·ile per
(o o tli ~icnr11 riu.i:1ci111: pro111u11,•ere vocazioni nllo
,;lato l"'rlC''<Ìll~l.ico. \\1l1>1wradi per invian1 fan .
dulli Inumi. 1!0,-e 110s"v1to C'•~t>re colt h·ati nello
stntlio t• 111•1la pietù e 1111indi nella vocaziono l'r-
l'li.~i:1stit·a. Trovando giovn.ni adulti cli bnon11
conJ.ot tu, animarli a ,;lu,li,tro e, se oc-corro, rnro
loro Sttwlu., oppnre avvi11.rli tlo'l"e possono a.•A«iro
L!:'lruiti 11<:I, /wc~ (Xl i 1, I Hl).
.Nel co11111gno l·ho il ;in ln~lio 1885 r:lt'<'nl~11
a.t-torno a, Von Bo,:;co i sa<·erdoti ox: aJ.lievi fio] ,
l'Ol!ltorio, ogli, do])o :w!'r moi-so iu e\\'idonzn ti
.,can,ilà dei ..aeordoti etl o~--on•afo che ogni sn-
cerdot& .Je,·l'I 11rocurare ùi a;,,;oconùa.re, :rnch(I
con saailìl'io, lo spirito <li ,ocazione in altri,
per la.~•·iiu·Ji suoi eredi e ~llt<'G-i~ori noi winistem
di sa,lvllro le anhne, co1di111mva: ~ ... T.roveref11
noi voHl,ri paesi e paITOCt•,liio giova,ni cli 15, 16.
20 anni... t ,1wùi ,;i rivolgorùtmo n -..·oi, cbiedentlo
che li ui111ia1e a far~i 1>r<>ti. Accoglieteli amo•
re,·olnwntl', iucoraggiateli. l.nll.iri7.zateli llo,·e ,•11.
lete. ~1, a \\'ete luoghi u,111 l ti dovo mandarli. ~u
po.,.,0110 paJ(11re J:i pen,.,ion11. hoo<'. Se non !>Il.pelli!
dove cCIUocucli, se non hanno 111ozzi sufficienti,
irnlirfaz.i,tllli a Don Bo~co. il quale cercherà il
modo di favorirli. Prt>ètU':1(,e aolamei1te lii oii.
..orvn.r<.'I clte a,bbiano YOcllzioue e che la loro con-
dotta fat•cia preAAgire 11na buona riuscil11. l'or
costoro ltt 11orte delle no~tre ca:t;e saranno t;(',Hlpro
aperte... La. gloria clell.1 t'hie..a. ò la gloria no.
~tra, l11 ,mlute ,lelle ani1111, è il nostro intere~~u•
(XTTI, 400).
È atwhe merito di Dou Jfo..co l'aver vL1im11lo
ilal C1111. AnglE'Hio, Patll'O ùeUn I'iocol:1, Ca~tl- dollu
Tlidna J'ro,·viden1.,t, tlopo lungn, insislenzn e
,;;111111 iml'ortu.uilà, che at·1·re11,'ei<ite il numl'li-o ,lei
giovanet ti appartenenti ulla famiglia detta nei
'.rommasini, istitlùta dli :-. G. Cott-0lengo allo
,-coJ)() di promuo,·ere 11>. vocazioni eccles1àstkhe.
Erano ,olu dieci e bisognava molti-plicarll lon-
daudo un nuovo Collegio (V, 393).
17 J

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I111 conquistandole negli inconlri fortuili e nei viaggi
r..~ hnonii fama l'llll "'i !'.nl cr!'Ma. inlorno ,ti
nome ,ii llon Bol:'tO fucon. si rho egli fosse ri-
<'hieslo dni parroci per -preil1l·t11.ioni e mini111ero
,;acerdolnlo. Egli npprotittant di qne;ite or,·u-
~ioni pr1· avere ùai pnl'Toci iudi,•az_iorù t!i gio-
vani tli huona, inùole e di C!lpa.1•i1à inlellott11:1lo
1·he, 11 loro giudizio, nvrebhero 1>ot11to ei:t~ora
avviati allo stato twrlc;;ia.stico. Li facevo vc-nire
a sl- por <·ono~cC'rli 11i pon:oua; poi parln.vn coi
loro genitori per O\\'Nllt> il t>on~N1sn di ,·onilurli
11 Torino e ruetterli allo k(llflio dlll litt,iuo; q1H111to
alla spesa ~i aceontrntani di poco o nulla. ,\\ To-
rino poi li distribuì, ,1 Ira ror:itorio e i Tomrn:1-
,ini drlfa Pircolu C':1si1.
Le ,lioce~i di Torino, Bit1lla, Inen, l 'H"':1h•,
:-\\alm:zo, ·Mondovì lo videro apostolo del mwi-
slcro ,-a,·c•rdotalt> e delle vocazioni.
B111.1.clti Giusepj>f• ft'l:itirooniavn : • J)iflìeiluJcnle
IJ011 Uos,·o rilornnn1 1lalle sue l'~l.'llrsioni a(I0l-\\f,0.
lieho sonza condnrrn con sl- ,p1nlche orfanello
011pure l'p t:ilche giovnn!' di ot timn Rpemn11a, per
la Chiestt. Quanti br:ivi"!!Ìmi gio, ani lo 80g11irouo
11ll'Oralorin ila ('1ml1·. ,igonl•, Re,ello, !'-ru1-
J'ront. P:rn~ana, Tiniruolo, Cavour, Fenest n•llo e
Ila l.'tmlo :illri ]1M',4i!~ (V, 3H:)).
Doli llm<1•0 non f1•n,,c'un1.vn, rii npprofittarn 1legli
iueonlri fortuiti. o nelle ca~u o p<•r le ,;lrn1le,
t'OU i giovani cbe ull'al-\\petto sen.•uo o 111iri•u110
,lavano n Hidere 1n ,,,rnplitiln o houtà llell' u11i11111.
,\\ vdc•iuatili i·ou il l'IUCJ l\\orrù;o inYikmte, rega.lava
ima medaglia d!."lla M:11loru111. l'ivnlgava- tlom11111fo
sulh1 pieti\\. ~uno shuliu rc·t·. l'cr f:t.rn l)OI la, prn•
postn. 111- ~iudicava cnnn•niNllt•. ili pensan, alfa
voc-azionc, eccle.siastit·n.. • :4i diede il ca;.o più
volte C'!1c>, clopo fale colloquio, il i,'Ìo,·anc i;oguh-a
Don no~c·o all'Ora turiu, e couofl(•inruo qnul<'hc
i,acert!oie d1e in b.tl 111oclll ,~enne int-roclol1,o uclla
l'Usa cli Dio (V, :lOJ),
Cara.I terit,tici gli inc·outri ch11 Don Bo,-co vhhe
• t·ul f11nciullo .lfiohele Htm 11(JJl'a1,to"t11 <lei
1845, iiuando l'oratorio ~i racluuava pro~l'.o il
Riiu~o l'il'I larili 11. Hna :;i forme'> t•on non BtM'O
a , nhlo('co. cloYe rnut urò la sua vocazioue -a•
cercJofofo e. insiemo, lit voc1uioue alla t!ttnf il à;
Jf tul giovanetto Domenico Savfo, il 2 ottobre
I854. .i \\forialùo. Ru hi1o ÙOl)O il ~avio Nl1 l'ÌI
11cll'Oratori11, colla t<vc,rnoza cli giung:err al sa-
(•erllmr.io (f sa il :-;il{llore mi t·tHll'lHlerà tautn 1,rra-
zia. dci;iclero tir◄ lf'ntewou1e d1 abbrocciare lo ~lato
ecclesin11lico ~). '.\\'fa il :-\\ignoré lo volle in l'n ru.cliso
rill'et!i <li J.; anni;
Jf l'OI gio,·anettu ,l/jc-f,,.fo ,lfoy1111r, ima si-ra tli
autunno clel 1857, uell(l piaz,rn ,lolla :,taziuue a
l'armngnolu. Anc.l1c ,\\[agone, rt<:.t•olt o ,~ll'On1 -
torio, non rngginn~e il saeerclozio, comi· 1,1•11, ~uo
cle:,iclcrio (~se un hirh:~ntC' pot1•~i<r cliY<•11lar<· 1111-
<'ora abbal:'lauza 11110110 1,er 1ar"i prl.'fe. iu 10i
farei l'Olnnlieri prc•t() •) )lori ,~ 11 an111, m111111·0
per il c:iAlo. La sua morle, 11erivc Don Boijeo,
fu ~ un nouno tli gioin, cbt1 (ICJrtu l'aù.inrn uulfo
pene della vitn alla beala etornith.
17+
Iuferessanh• anrl.te l'inronlro fori ttilo che il
~:inl,o ebbe ,•on ml !{iov1w11 nel li!S:l in Prnn-
ria • ... all'improvviao. iuloc<·hiat~ in mezzo alla
itoute uu gi0Yai10 dall'ari11 d.isti.ntn d11 n1111
mai rnduto, gli re<."e <:enno cli a,\\'icinnr.:i,
('he cosn fa lei a Parigi: ali domandò.
Yaclo all'UniYert1ilh <'ntloliea 1• fre<iuenln
11 l'Ol'~O di ili!'il ro ri~po,o ituegli.
.l\\li lnc·l·in ,·odore quel lihro.
l~rn il lihro 1ln mes_qa. 0011 Bosco. i<lringendo,!{li
fori~ 1:1 llillllo. gli disse·
Pre,~t u ~a ..;, tlei no~t ri. - Dopo la lllc:!i'-sa.
l'i\\"\\ldtindolo u,,1 1:oro. l'in, it ò a ~eg11irlo e p;li
rip1•if': Ln M,pelto proRto 11 'forino~ (XVI, 182).
"a il campi, 1cleale p<'r la rit·crc•;1 ,li vocazioni
l >,m Bo!t(·o lo :i.vtwa nop;li Oratori foMt in, negli
CONGRESSO EOCAR.ISTICO INTERNAZIONALE
DI MONACO
l,t1 Pamr.glia S11/tf/<111a d11rn1111 /(I .,ertim11,r(l dd Co1JJ1rrm,
farti 1111 Corrt;f/fllfl l11/erna:,fo11alr di Cooperatori Salesia111.
1, Dall'Jtalla vi pnnc!erà parie una rapprescnlaru<a di Coo•
pcratori e dJ Cooperatrici
l. La p:,rcenz:a d~lla rappr~ntan:ra ilaliana ,; crtcuuerà
da Verona.
a. I alorni 4•5•6•7 na9s10 san1nno di soeQlorno a Monaco.
li 4 e Il s sa.ranno !iberi per le mà.IÙfesicl7Jon.l del Con•
irrcsso, "islte, I/Ile ecc. li 6 •nrà dcdic1llo a l Coovegn<,
del Cooper.11ori. Il 7 alle, solrnnl et,rùnonlc dc chiusurJ
del Con,Jr~.
~. Il numero del J>O"li é esaurho e te lscrlzlonl c h iuse.
llspiti G l' ollo:.,ri. ùovo il i,110 :r.rlu illuminato
~li su!!~eri\\·,1 azioni e runnifo.,;taziuni 111ernviglio1Sc,
tutt,• iutcRfl a formare 1111 nr11l1ientc ~1•urno tli 111-
vor o e rli preghiera, dove lu piotà cri~tium1, alimcn-
1av:1 lo BVlluppo rlollu vir!ÌI.
( ,011clusio1w
~u11·ese1111,iu ili Don Bos1•0 i suoi Cooperatori
mc,l t.a.no a hn,;e ciel loro zelo ht p1·oghlem ti
:!1111000 le mortificazioni orùin11rio inerenti al
,·111npimento del doYero rie,,) proprio 1<t:1to. ( t•r-
d1ino pro~hii.rl' dai fan!'iulli. Dom:1111lino ;l!{li
nmmafati, Ili poveri, ai soffereut i, il d1>no ù.<>llu
loro peue. Sinno tutti per~11u::<i intimomeute <·Ile
111 preihleTa e l~ mori ifknzione sono mezzi ,;t>•
\\Tlllli e iU!<O~lilniòili.
(Juante hr•ll<' ,wrpres<, ri ri<:orva l:i \\'iln fntnru,
ilo\\'<' ,.tran110 rivelali• lo ronqui,ne operale lla
an imo ttmili. dm nel un~<·ondi.tueuto o nel 1'\\i•
lcmzio offrirunll prcghiel'e o penitenze, e foJvolt:t
);i ,ita •t<·<,a. pèr oll..-uoro full !=1.i,tnore ~:mli
~a,·l•nluti alla < hie~a ,li c:e.➔ÌI Crisio!
In0Hrt1 u~~r,i-vino l'11U1bicnte r.,riC1n111ilo della
pmpt'Ìlt p11,rro!Jchla, ,tell ' ùrntorio parrocchiulo,
dello :isRoeinzioni eaUoli\\'11\\l. fu ge41<re l'ambiento
i,;ornnile di Rt uùenii -.! ,Il urti~ani, roi quali in
1111alrhe n10,lo po:;,;0110 , , ,,ire a 1·0111atto.
Dio 1.1011 run11chern tl1 premiarne lo zelo col
donare loro la ~foia di dar\\l t,lla, Cl.tie~a un lìarc,r-
tlnt c o ùi ve-1lere qmùclw :inima b11lln c·o11i,:i,·r:1n1i
11 . Lui nello. vita religioNu psr ,nerito loro.

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ESEMPI
scere In Pia Unione con i suoi
vantaggi, indulgenze e benefici ai
Seminaristi che si trovano nell'am-
bito de]l'lspettoria.
BRASILE -Movimentodei Coo-
peratori nello stato di San Paolo
Lo stato di San Paolo, che oggi
costituisce da solo un'lspettoria,
conta venti case salesiane e diciotto
centri di Cooperatori. Pur non ol-
trepassundo per ora i settemila
iscritti, i Cooperatori si trovano
sufficientemente organizzati pt:r ri-
cevere l'appoggio spirituale da parte
della Congrega:i;ione e per svolg,;re,
a loro volta, le foonc cli apostolato
assegnate ad essi da Don Bosco.
La lettura del Bollettino, pubbli-
càto in portoghese, permette loro
di seguire con interesse l'Opera sa-
lesiana nel paese e nel mondo. Lc
adunan:-1e e l'Hscrcizio di Buona
i\\lorte, compiuti con regolarità,
sono le pmtiche fondamentali per
coordinai-e le forze •:l'azione e vi-
vificare lo spirito apostolico di
quei volenterosi Cooperatori.
Gli urgenti bisogni del tempo
li spingono a svariate attività di
cO()perazione sia con le case sale-
siane, sia con le parrocchie.
Oltre alla raccolta di offerte ma-
teriali, si dedicano all'inse_gnamento
del catechismo, promuovono la
santificazione dei -giorni festivi e
lesiani, che avrà luogo dal 21 nl
24 luglìo p. "· e che segnerà lu prima
tappa raggiunta oell'orgnni;&zazione
dei Cooperatori della Ispettoria.
In linea dl massima il programma
comprenderà: una solenne seduta
di apertura la prima sera; per il
secondo giorno ~edute di studio
aI mattino e alla sera, una escur-
sione a Carpina per visitare l'aspi-
ràntato e tenervi l'assemblea
generale sulle V()dlZion.i con nu-
meri d'arte esegi,iti dagli aspiranti.
La mattina del terzo giorno altre
sedute di swdio e alla sera so-
lenne chiusura in un teatro pub-
blico. La domenica seguente, pel-
legrinaggio al Santuario di Maria
Ausiliatrice di Jaboatao, dove ha
sede il Noviziato. Sono allo studio
a ltre iniziative dirette ad accre-
scere l'interesse e i frutti del
grande convegno.
SPAGNA - Ispettoria di Za-
mora: i Cooperatori nei Semi-
nari diocesani
Uno degli impegni assunti dal
Delegato Ispettoriale dei Coope-
talori, Don Ignazio Dìez, quando
fu eletto, fu quello di far cono-
Oggi sono oltre 380 i semina-
risti che studiano nei seminari di
Zamora, Orense, Astorga, Palencitl
e Oviedo e che hanno dato il loro
nome alla Pi.a Unione. Tutti gli
anni il Delegato visita questi Se-
minari tenendo lnro le due confe-
renze regolamentari, seguite dalla
proiezione di ùocumentari salesiani.
Don Diez afferma che non
avrebbe mai creduto che fosse cosi
facile entrare nei seminari e far ap-
prezzaree amare la nostra Terza Fa-
miglia dai giovani seminaristi. Egli
aggiunge che ha trovato ovunque
le più cordiali accoglienze da parte
degli Ecc.mi Vesco,·i e dei Rettori.
Il 28 gennaio fu la volta del
Seminario Diocesano del centro
ispettoriale: Zamom. Prima di en-
trare nell'aula magna i seminaristi
cooperatori posarono per 1.m gruppo
fotografico col Rettore del Semi-
nario Mons. Martin Sanchez, coo-
peratore e grande amico delle nostre
Opere. Quindi Don Die,; tenne
la conferen7.a sul centenario della
Congrega7,Ìone Salesiana. Segui una
lotteria di omaggio al conferen-
,;iere e furono distribuiti fogli d,
propag11nda. lnfine furono proiet-
tati e tornarono assai graditi vari
documentari salesiani.
la partecipazione ai Sacramenti.
r Cooperatori della città di
San Paolo hanno un Corso supe-
riore di Religione e un alrro di
prèparazione al Matrimonio, tenuti
Sussidi catechistici per la Prima Comunione
dai nostri professori dcll'Tstituto
Teologico Pio XI. Inoltre fanno
ogni anno glj Esercizi Spiriruali.
A Cruzeiro i Cooperatori si
distinguono per l'cntusÌusmo con
cui preparano le feste di Maria
A1.1siliatricc e di Dòn Bosco.
Quelli di Sào José dos Campos
sono particolarmente generosi nel
pro,·vedere alle vocazioni povere.
Il centro cli Pindamonhan-
gaba presta assistenza spirituale
in una compagnia industriale.
Il movimento dei Cooperatori
in San Paolo va perfezionandosi.
J sacerdoti incaricati p0$Sono de-
dic!lre alla_ Pia Unione solo unu
LI Centro Catechistico Salesiano, a ncordo dell'onore reso da S. S. ùio-
vanni X.X! [ [ ai dut< S•nti dell'Eucaristia, S. Pio X e S. G. Hoscr,, ha afferro
al Papa l'omaggio dei seguenti otfo s,midi caterhìstiri, tutti dedicati alla
Primo Comu11ionç e Cresima dei fanciulli 1 preparati dal salesi,ino Do□
Giovanni Marocco:
LA MIA PRIMA COMUNIONE Il CRESIMA, testo per I neocomunicandì.
rL QUADERNO DELLA MlA PRIMA COMUNIONE, per l'atLMsmo
dei medesinù bambini.
10 PREGO COSt, graziosissimo libret10 preghiere fatte per i pie•
coli comunicancil.
LA GUIDA DlDATTICA, contènente le lez.loni ,volte per gli Insegnanti
I). <.."at~chls.tl
40 QUADRI DIDATTICI p<lr illw,u-are le medesime lezioni.
TRE FlL!\\nNE a colori, per integrare e ricapitolare l'Intero corso cate•
chistico dei Comunicandi.
FES fA 01 CUORI, nioioso « concorso auivo » del medesimi fanciulli.
patte del loro tempo, ma non
mancano i valorosi Zelatori che
QUADRETTO-RICORDO con il ritratto di San Dome.nlc<> Savio e i
suol propositi d~lla Prima Comunione.
supp liscono in molte attività di
apostolato i sacerdoti.
Il S. Padre si degnava di esprimere 1., sua viva comi;nacenza con una
lctterà di S. S. l\\•lons. Del!'Acqua, nella qua le, t.ru l'altro, si legge:
- Linee programmatiche del
I Convegno Cooperatori che si
terrà nelJa Ispettoria di Recife
L' fspettoriu del Brasile Nord
li f t lice pensiero di collegare l'omag~fo degli otto msr.'di catechistici, al ri-
cordo dal so/emi, atti> di venerazione du. S11a Santità rese, nella scorsa pri-
e 11wvera, alle Spoglie di S. Pio -rY e di S. GiO'llamzi Boscn, 1ma tPftìmonianz i'l
- dal Sa11t<1 Padn vit1amente apprez.o:ata - della fede/la co11 la qual, ;
Saleriani t·oltivano lo spirito del loro Fondatore e si adoperano a preparare
la numte ed ii cuore dei bambini al primo inco1dro euc(lristi'co, 7'esa pos.ff-
con sede a Recife sta organiz7.undo
bile a/La loro 1e11ero età dalle fapienti disposizioni de/ gronde f'ontefice.
il I Convegno di Cooperatori Sa-
AUTORIZZAZIONE OF.:t. TJHRUNAl,E nr TORINO IN DATA r6-a-u149, N. 403 . - CON APPROVAZlON& ECCLESIASTICA
OIIUiTTOlll! Rl!SPONSAJIU. E: SACERD01'E DOTT. l'JE'rRO 1.ERB_INO, VIA MARIA AUSILlATRICB, 32 - TORI.NO (714). OFFICINE GRAFICHE S,I.L

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La, voce di un grande Pontefice
DISCORSI DI PIO XI
tmIZIONE lTALT\\NA A CUilA J)J DOMl~NTCO ll'ERTE1'TO, s. n. D.
\\IOLUM!i: I - ANNI 19!!!.?-1928
Volume in-8, crm la riproduzione di 1111 di.rrorso nuloJ?rnfr, rii Pio Xl
Le,f{nlura in li1zso11 - L. 4500
per ordinezioni
rl•olgers/ alla
SOCIETÀ
EDITRICE
INTERHAZIOMAU
TORINO
,·oRSO REGINA MARGHERIU 176
f. C. P. 2/11I
È la prima raccolta completa degli unmortali discorsi di Pio XI, ri-
cavati dall'Osservatore Romano che li pubblicò nel corso dei 17 anni
di P')Utificato di Pio XI e dalle altre fonti originali dell'insegnamento
pontificio.
In questo primo \\'Olume, a cui seguiranno a bre\\'e scadenza altri due,
sono compresi i discorsi pronunciati dal 1922 al 1928.
Confidiamo che questa unportantissima pubblicazione contribuirà ef-
ficacemente alla conoscenza e alla pratica del Supremo "\\1agistero,
affidato dal Divin Redentore al Suo Vicario in terra, per la prosperità
e la pac1; di lulti ì popoli.
BOLLETTINO SALESIANO
PERIODICO QUINDICINALE DELLE OPERE E MISSIONI DI SAN GIOVANNI BOSCO
Direzione: via Maria Auslllatrlce, 32 - Torino Telefono 22-117
Al 1• del mese: per i Cooperatori e le Cooperatrici Salesiane
Al 15 del mese: per i Dirigenll delle Pie Unione
Si invia gratulJamente. Spedizione in abbonamento po,tale. Gruppo 2°
*faccìemo noto ai benemeriti Cooperatori e alle benemerite Cooperatrici
che le Opere Salesiane hanno il Conio Corrente Postale con il numero 2-1355 (Torfno)
sotto la denominazione: Direzione Generale Opere di Don Bosco Torino 714
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