Bollettino_Salesiano_195007


Bollettino_Salesiano_195007



1 Pages 1-10

▲back to top


1.1 Page 1

▲back to top


1.2 Page 2

▲back to top


ANNO LXXIV
1° APRlLE 1950
NUMERO 7
Sugli altari
a 15 anni t
li 5 marzo u. s. Roma, cuore del Cri-
stianesimo, ha vissuto una delle più ra-
diose giornate dell'Anno Santo.
Pareva la sagra della giovinezza cristiana.
Tanti erano i giovani affiuiti alla Basilica
di :-:lan Pietro, anche da lontane parti del
mondo, al trionfo dell'angelico giovane
che, a 15 anni, raggiunse la perfezione
della vita fino ai fulgori della santità!
Spirava per l'aria il soffio di una nuova
primavera, fragrante d'innocenza e di
bontà: la primavera dei giovani santi.
Si sentiva nella beatificazione di Dome-
nico Savio anche la glorificazione della
giovinezza cristiana che nel candore della
purt!zza e nel fervore della pietà si tempra
allo spirito del Vangelo per i più alti e
sublimi ideali.
Savio Domenico era infatti il primo a salire
gli altari, confessore laico, in cosi giovane età.
Il Martirologio della Chiesa conta fanciulli e
fanciulle anche in età più tenera con la palma
del martirio; conta gli stessi bimbi uccisi nella
strage degli Innocenti, alla nascita di Gesù,
dall'empio re Erode. E fra poco vedremo nella
gloria dei santi la piccola Maria Coretti, tredi-
cenne, imporporata del suo sangue per difendere
la sua purezza.
Ma nella serie dei confessori non martiri, tutti
gli altri finora beatificati o canonizzati superano
l'età del Savio. Il più giovan<::, Santo Stanislao
Kostka, ne aveva 18; S. Giovanni Bergmans e
~- Luigi Gonzaga, 23; S. Gahriele dell'Addolo-
Il Beato Domenico Savio sorridente dalla tela
nella r.,ggiera del Bernini.
rata, conremporaneo del Savio, 24: e tutti reli-
giosi, gesu1t1 i primi, passionista l'ultimo.
Domenico Savio inizia adunquc la serie dei
santi giovani laici.
La inizia, senza la porpora del martirio, ma col
fu lgore delle virtù praticate in grado eroico. Un
meticoloso processo, condotto con tutto il rigore
delle c$igenze canoniche, prima per mandato dio-
cesano, poi con autorità apostolica, per 25 anni
(1908-1933), ha vagliato tutta la sua condotta,
sulla scorta di testimoni d'ogni classe, esaminando
accuratamente azioni, parole e scritti. La stessa
biografia compilata da S. Giovanni Bosco, che
costituiva il documento più autorevole, è stata
sottoposta alla più severa critica storica, per ap-
purarne l'obbiettività e la veridicità.
~ I2I

1.3 Page 3

▲back to top


Dalla minuta analisi emerse tutto lo splendore
di quel ~ tetwr di 'Dita 1> che Don Bosco dice fin
dalla prefazione « ,wtoriammte meraviglioso &; di
quelle virtù co/Jivate 4 fi110 ali'eroismo in tutto il
corso della sua 'Vi.ta mortale• (D. Bosco, nella
prefaziou.e alla Vita di .~!atone Michele).
Tanto i giudici dei tribunali diocesani, quanto
i Consultori e gli Officiali della Sacra Congrega-
zione <lei Riti ebbero agio di constatare che la
sua (( co11dotta costa11teme11te buona •> si era andata
davvero « snnpre perfe:riona11do con l'imwcm;:a
della 'llita, con Le opere di penite11za e coll'esercizio
della pietà >>.
Le tappe si possono dir segnate: J) dal propo-
sito della prima Comunione «La morte ma non
peccati>>, rinnovato con fervore la sera ddla de-
finizione del dogma della Immacolata Conce-
;,ione, 8 dicembre 1854; 2) dalla decisione del-
l'aprile J 855: «Io voglio asso!tttame11te ed ho asso-
lutamente bisogno di farmi santo».
L'orientamento al carattere apostolico, dal con-
siglio di Don Bosco <t di guadag11are anime a
Dio ». Leggiamo infatti al capo XII della ~ Vita »
scritta dal Santo educatore che: «Il pensiero di
!{Uadagnare anime a Dio lo accompagnava ovu11que.
111 tempo libero era l'anima della ricreazio11e;
ma quanto diceva o faceva, tendeva sempre al bet1e
morale o di sè o degli altri... ~- E « la sua aria alle-
gra, l'indole vivace lo rendevano caro anche ai
compag11i meno ama11ti della pietà~-
Qual tno<lcllo quindi più provvidenziale alla
gioventù dei nostri giorni che ha tanto bisogno
di coscienza e di carattere, di soda pietà, di pu-
rezza e di spirito di apostolato nella serena letizia
di una sana allegria?
Già Pio X, nel 1914, diceva all'allora Mon-
signor Salotti, poi Cardinale di Santa Romana
Chiesa e nostro Protettore: (( Domenico Savio è
il vero nwde/l.o della gi.ofJenLù dei nostri tempi. U11
adolescente che porta nella lomba l'i11noce11za bat-
tesimale, e che durante i bre'Vi. armi di ma vita 1w11
rivela alcun difetto, è veramente un Santo. Che
cosa voglùmzo pretendere di più?•>.
E Benedetto XV, un anno dopo, al venerando
Don Franccsia che, ancor chierico, aveva avuto
alunno il Savio all'Oratorio in terat ginnasiale,
indicandogli un recente volume sullo scrittoio:
<< Sa di chi è questo caro volume? Di !lfons. Salotti,
e per onorare w10 di quei sa11li clte fanno per il
11os1To tempo... È la vita di Domenico Savio, va.aro
dilettissimo di.scepolo... Il secolo 110n si figum più
i Santi tanto penitenti e rigorosi. E Savio Dome-
nico piacerà ai giovanetti che vedrawto in lui un
.r:iovane proprio come loro i>.
Pio XI ne esultò quando, nel 1933, potè pro-
clamarne l'eroicità delle virtl'.i. E ne rilevò la
provvidenziale attualità per la gioventù llei nostri
tempi che veniva fin da allora cosl funestamente
traviata da quella educazione pagana e spavalda
~ 122
che oggi dà purtroppo tutti i suoi tristi frutt.!,
Qum1do si pensi - diceva in quel 9 luglio il
Santo Padre - aUe co1ulizioni rie/le quali si ITO'Va
oggi, si può beri dire i11 tutto il mondo, la gioventù:
quando si pensi a tutti i pericoli., a tutte le male
arti che insidiano la sua p1uezza; quando si pensi
a questo lurbi11lo di vita esteriore, a questa· ecces-
siva cura - e lo dicono anche quelli che sono uni-
camente condotti da w11siderazio11i di umana pe--
dagogia - ti questo culto del corpo, delle forze
fisiche e materiali, del maten·ate sv:ìluppo, della
materiale, fisica educazione, come dico110, in que-
sta cosi difJuSll e, si può dire, proprio ed11cazio11e
alfa violenza, a nessun rispetto di nessuno e di
niente: quando si perisi a queste co11diziofli fatte
alla gùr.;entu odierna, a questi pericoli che ad 11g11i
piè sospinto le si parano davanti... allora iwa-
mente c'è da ringraziare Jddin, da ringraziare la
Divina PrO'IJVideuza che s1tscita e mette i11 atto,
in piena btee, questa Jìgura così edificante del buono
e santo giovanetto... .-1 quindici wmi una '{,,"era e
propria perfezione di vita cristiana - esclamava
il grande Pontefice - e con quelle caratteristiche
che bisog11avt1110 a 11oi, ai nostri giorni, per palerie
presentare alfa gioventù dei nostri giorni, pere/tè
è ima vita cristia11a, u11a perfe:::ione di i1ita cri-
stiana sostauzialmente fatta, si può ben dfre, per
ridurla alle me li11ee caralleristiche, di purezza,
di pietà, di. apostolato; di spirito e di opera di apo-
stolato i>.
Mirabili sempre le vie di Dio!
Proprio cent'anni fa, negli ultimi giorni di di-
cembre del 1849, Don Bosco nell'invitare le masse
giovanili, specialmente operaie, della città di To-
rino a<l un corso di Esercizi Spirituali per la degna
preparazione all'anno 1850, che avrebbe dovuto
santificarsi con la celebrazione del Giubileo se
la politica delle sètte anticlericùi non lo avesse
impedito, scriveva nei volantini di propaganda:
" La sola religione è capace di cominciare e com-
piere la grande opera di una vera educazio11e o.
A distanza di un secolo, il Beato Domenico
Savio ne offre il saggio più sublime, mentre
l'ateismo e l'irreligione ripiombano i popoli
nella barbarie e fan scempio della gioventù fino
agli estremi orrori della corruzione e della cri-
minalità.
La Chiesa lo iMalza a vessillo di quella edu-
cazione cristiana che sola porta gli uomini alla
civiltà.
E se tutto il popolo cristiano ne fa festa, perchè
Domenico Savio è figlio del nostro più autentico
popolo, il popolo sano, religioso, onesto e labo-
rioso, ha ben ragione d'andarne fiera la nostra
cara gioventù cattolica che ha in lui il tipo di
quella santità apostolica conquistatrice che, nel-
l'amore di Dio, si protende fascinante di pu-
rezza, di letizia e di bontà, alla salvezza delle
anime.

1.4 Page 4

▲back to top


LA SOLENNE BEATIFICAZIONE
Tutto luce il 5 marzo! Giornata luminosa del
più bel sole primaverile alla glorificazione del
radioso adolescente fulgido di tutto lo splendore
della Grazia nel candore dell'innocenza.
Dopo furiose burrasche di pioggia e di neve
che avevano rifatto rigido anche il clima di Roma,
rovesciandovi acqua per 60 ore di seguito,
il primo tepido raggio era spuntato proprio il
2 marzo, undecimo anniversario della esaltazione
del Santo Padre al supremo Pontificato.
In breve anche tutta l'atmosfera ne aveva as-
sorbito il calore offrendo ai pellegrini convenuti
da tante parti del mondo un delizioso soggiorno,
favorito dalle cordiali accoglienze del Comitato
dell'Anno Santo e dalla cortese ospitalità di isti-
tuti religiosi, di alberghi e pensioni, di famiglie
pri1·ate.
Le nostre Ispettorie avevano portato alla Ca-
pitale del mondo cristiano 21.903 tra allievi,
ex-allievi e cooperatori, solo dall'Italia. E preci-
samente: la Centrale 527; la Subalpina , 400;
la Lombardo Emiliana 1405; l'Adriatica 1215;
la Ligure Toscana 1200; la Romana 8220; la
Napoletana 14-09; La Novarese 1300; la Sicula
1500; la Veneta 831. Dall'estero abbiamo no-
tato le seguenti rappresentanze dell'Opera Sale-
siana: Argentina 50; Austria 77; Belgio 254;
Francia 310; Germania 1200; Inghilterra 64;
Irlanda 40; Olanda 133; Portogallo 10; Spa-
gna 97; Svizzera 250; Stati Uniti 20. Delle altre
Repubbliche Americane e delle nostre case <lei-
)'Africa e dell'Asia, Cina, Giappone, Siam cd
Australia non abbiamo avuto il numero preciso;
ma tutte erano rappresentate da missionari, con-
fratelli, ed alunni degli isùtuti ecclesiastici pon-
tifici e nostri.
Mancavano solo quelli dei paesi travolti dalla
persecuzione dei <• senza Dio ».
Le Figlie di Maria Ausiliatrice, olLre alle nu-
merose rappresentanze romane, portarono <la
fuori Roma più di 2000 tra suore, alunne, ex al-
lieve e cooperatrici.
Col Presidente Internazionale dell'Unione Ex
allievi Grand'Utf. Arturo Poesio, erano i presi-
denti regionali e numerosi presidenti locali.
Dell'Unionc Insegnanti ,, Don Bosco ", il Pre-
sidente prof. Corradi e distinti Insegnanti.
Parecchie Diocesi avevano fatto coincidere i
loro pellegrinaggi alla stessa data.
L'Archidiocesi Ji Torino, che diede i natali
al novello Beato, e la Diocesi di Asti, che ne
raccolse l'ultimo respiro, avevano espressamente
organizzato due imponenti pellegrinaggi. Il primo,
guidato dallo stesso Em.mo Cardinale Arcive-
scovo Maurilio Fossati, portò a Roma quasi un
migliaio di pellegrini. U secondo, guidato dal
Vescovo S. E. Mons. Umberto Rossi, ne portò
504 con 20 parroci, senza contare i 406 aggregati
alla nostra lspettoria Novarese.
Tra i pelJegrinaggi esteri ricordiamo quello
degli Stati Uniti guidato dall'Em.mo Cardinal
Spellmann, Arcivescovo d1 New York.
L'Azione Cattolica, oltre al concorso ai pelle-
grinaggi diocesani e salesiani, attrasse pure co-
spicue rappresentanze da varie parti d'Italia.
Sicch~, all'alba del gran giorno, la Basilica di
San Pietro fece presto ad affollarsi come nelle
maggiori solennità.
Una folla straordinaria di fedeli scrisse
L'Osservatore R()mano - ha assistito 1en, dome-
nica 5 marzo, alla solenni! proclamazione a Beato
del Ven. Domenico Savio, giovanetto dell'Ora-
torio Salesiano di San Giovanni Bosco.
Una folla enormt:, tra la quale, migliaia e mi-
gliaia di giovani, era nel tempio e gremiva la
crociera e le navate.
La solenne funzione cominciò alle ore 10,
con l'ingresso processionale del Capitolo Vati-
cano che prese il suo posto nell'abside a comu
epistolae, precedendo l'Ecc.mo Celebrante Mons.
Smit coi ministri del Pontificale, gli Em.mi Car-
dinali componenti la Sacra Congregazione dei Riti,
Micara, Aloisi Masella nostro Protettore, Piazza,
Verde e Canali, e l'Arciprete della Basilica Vati-
cana Em.mo Card. Tedeschini. Seguivano i Con-
sultori, Prelati ed Officiali della Sacra Congrega-
zione dei Riti. Nelle apposite bancate erano già
una trentina tra Arcivescovi e Vescovi, coi no-
stri Ecc.mi: Mons. Marcellino Olaechea Loizaga
Arcivescovo di Valenza; Mons. Guerra, Arci-
vescovo tit. di Verissa; Mons. Alvarez, Vescovo
di Ayaeucho, iJ quale rappresentava anche il Go-
verno Peruviano; Nlons. Emanucl, Vescovo di
Castellammare di Stabia; Mons_ Lueato, Vescovo
di Isernia e Venafro; Mons. Emilio Sosa Gaona,
Vescovo di Santissima Concezione nel Paraguay;
Mons. Rotolo, Prelato di Altamura e Acquaviva
delle Fonti; Mons. Candido Rada.
'\\Jella tribuna della Postulazione era il nostro
venerato Rcttor Maggiore, Don Ricaldone con
tutti i Superiori del Capitolo, cogli Ispettori
d'Italia e dell'estero. Con la Superiora Generale
delle Figlie di l\\faria Ausiliatrice, Madre Linda
Lucotti, era tutto il Consiglio Generalizio e nu-
merose Ispettri("i.
In posto distinto, uno dei miracolati, il si-
gnor Albano Sabatino, il quale anche durante
la prigionia in Germania spcrimentÌ> la prote-
zione del Beato. Era accompagnato dal Vicario
Generale della Diocesi di Salerno e da un Ca-

1.5 Page 5

▲back to top


A.rcfr-..vl, V...covl e Superiori SalefJanl c:ol Rcuor Maggiore
nonico <lei Capitolo, dal Parroco, dal Sindaco e
dal medico. Partiwlarc interessante: cgh da pic-
colo frc4ucntava l'dratorio parrocchiale, intito-
lato dal parrcico, nostro ex allievo, fin dal 1905,
a Domenico Savio.
Con S. E. l'On. l\\lattarella, Sottosegretario
a1 Tr~porti, crano numerosi Scnatori e Deputati
nostri cx allic\\'1,
Entrato il Clero nell'abside, S. E.\\Ions. Carinei,
Arcivescovo tit. di Seleucia di lsauria, Segretario
della Sacra Congregazione dei Riti, accompagnò
il nosLro Procuratore Generale, Postuhìlore della
Causa, Rev.mo D. Francesco Tomasett1 1 dal Car-
dinale Prefetto della stessa Congregazione, Emi-
nentissimo Clemente ~Iicara, per rimettergli la
LeLtera Apostolica in forma di Breve e rivol-
gergli preghiera di ordinarne la lettura.
L'Eminentissimo Prefetto nm'.lndc') S. E. \\fon-
signor Segretario e il Postulatore al Cardinale
Arciprete della Basilica, Sua Eminenza il Cardi-
nale Tcdcschini, per chiedere
st.-condo la
prassi il permesso di leg(,tcrc ìl Documento
nella Ba">ilica.
Ottenutala, l\\lonsignor Prospcnni, Canonico
Vatic.ino, nella sua qualità di Segretario del Ca-
pitolo, ùicdc, da un piccolo podio, lettura del
~ Breve >1 nel quale la Santità di Nostro Signore
Pio Papa XII, dichiarava di :iscrivere il Venera-
bile Domenico Savio Lra le schiere dei Ileati. li
Breve, firmato da Mons. Gildo Brugnola, Reg-
gente della Sezione dei Brevi, recava la data
del 5 marLo.
Eccone la traduzione dal terso classico latino:
Il " Br eve " Pontificio.
S. E. Moo•. Carlncl con Don To,na,eul chiedono
all'Em.mo Cardinale Tedeschioi, Arciprete delln Basi-
lica, l'aurorlllllLione a leggere Il O Brfjvc., " Pontificio~
124 -
Dio, diu S. Agostino, t gra11de nell'operare core
gr,mdi u11za euue da meno 1,e/le rose piccoli •· A11ehe
lo Chiesa, che prod11u Jnmi di sn111,1à in ogni periodo
della l'ila uma,ia, come dalla maturittl dtgfi atmi o da 111111
t'ita intert1111ente vissuta è 011orata ton la l[loria d'invitta
forte:::m o di memorabili impr,-se o di altn ingegno, cosi
non altri111e11ti rir,we lustro da belli e olez::a11ti fiori di
modnlfl l(invi11e::za. E no11 fu sa,,::a 111/ll disposizione mi-
rabile ,Jellfl tli1•ina Prut,'f!idtm:a d1t! (J1ttsla Italia, glo-
riosa madre d, t'irtrì e Jj fJera enoiltà, ria stata rallegrata
oltre (}J!m d1re dalla Mrenne belfo::,o J, si pura .figlruo-
lon~a. St,iza parlare di altri, fa ill1tnrtl 1m,1mamt11te
S. Luil(i Go,i::0.11:n, tnmio rt:fil(ioso d,!1111 Compagnia di
Certì, arJt/lllOto particolamtente alla giot.'mtù studiosa
quale nwdd/o di illibatezza tJ nio rpainlt' patrono prtsso
Din; teme ivi tra i religiosi Pms1011is1i S. Gabriele
del/'Add()/nrata, ~i<roone molto im,ifnr per la ma pieui E
contmtm:a: ora poi o qutstn m11u·o ttiadre uto aggiun-

1.6 Page 6

▲back to top


geni 1111,01•0 onore da parte di "" caro e dolce fanciullo
secolare, Dome11ico s,.vio, rlte llbbiamo stabilito di anno-
verare tr11 i Beati. E siamo lieti di farlo, offi11chè in questi
/risti tempi, in cui ,um si può descrivere quanta rovin(l
minacci q"otidianame11te la ~,frftì e ft1 fede dei gi0t•a11i,
vi sia un luminoso esempio da presentar loro, rimimndo
e sperchim1dosi nel quale ne imitino lo vita. Ammirino
gli uo111i11ifatti, 110n disperiuo i piccoli• (Uff. di S. Agnese):
no, noti si indebolisca la loro speranza, i-e11ga meno
In loro buona volomà, vede11d,ni troppo lontani dall'i11-
11()ce11:::a dei servi di Dio; hmmo qr,i 1m modello di peni-
tenza da seguire. Dal medesimo apprendano pure la ma-
niera genuina di pregar Dio e di 01romre In gloriosa Ata-
dre del Signore e lo ;;e/o animoso per lo salt,ezza del
prorn'mo. La ,,ita d,111que di questo segnalato adolesceute,
vita rosi breve di quindici anni e già be11 111at11m. qua11-
ttmque appena a/l'iniz io, è tutta racchiuw i11 queste tre
parole: purezza. pietà, :::e/o. Nacque Domenico da mo-
desta famiglia a Rit•a di Chieri in quel di 1'ori110 il
2 aprile 1 8+2 e nello stes.w giomo ricevette l'acqua bat-
tesimale. l genitori, Carlo e Brigida Gojato, che 11t1eva110
111011, figli e scarsa fortuna, ma .,piccava110 grandeme11te
per fJÌTtlÌ domestidie, allet•at•nmi .fin d11ì primi mmi il
figliuolino nella reli11iosa pieta. E ciò facevano senza diffi-
coltà, ot•e11do D0111e11ico i11dole dolcissima e i11geg110 a.m,i
Sl,•egliato e sentendosi da t·ivo ardore portato " Dio. 111
q11ale avet•a imparato nel se110 111ater110 a imwl::::ore og11i
giorno le wnsuete preghiere. Di appena sette anni, e/ISO
rarissimo ili quei tempi, l'ottimo piccino si acrnstò la
prima volta al ba11d1etlo celeste con. istraordinario fer-
i•ore di preparazione. Anzi, dandosi tutto a Dio, ri.solse
allora di morire piutto.,to che peccare e a te11ore di questa
norma regolò il corso della ma ta11to breve esistenza, sic-
chè !!li si può applicare il detto: Vi era l'in(cmr:ia nel
li miracolato Albano l:lal>allno, col. Pàn-oco.
(UIIU!):
Mons. Prosperlni legl!e il " Breve .. PontHlcio.
125

1.7 Page 7

▲back to top


m,m,,,o ,1.-gl, ,mm, 1r1n stroordinono unii •r1111u nrllo
spirito• (Uff. d, S. . 1.,:,ieu). Da M1mnldo, dm.'e I nnril.ori
,; erano andar; a stohìlirt, faaoo ogni 11ilmw più di sei
miglia per ucarsi allo scuola di Castigliont, ll!f(tialnndo-
risi qumt1't1ltri fftai, rispetto olla mo tnina ml, itt intl'l-
ligm::a, profitto t dal« mnaJiliùì di tratto. Trm·andosi
S. Gwr:nmri Bosco, il pan pt dn l' mautro <klln l(Wt'ffltÙ,
,,. clZJllpog,ta prnso qwl /'< ~ wl 1115◄, Dorrttnico si
,,jfidò alla sua 1/irnioN, ojJ. nc}r; gli /ot.H prinripak
}!uidn wl cammillO <klln SOJtlJtà. Pertanto mlrò nd-
l'Oratorio di S. Francesco dj Sol~ o Torino, diretto do
qw:I rocudolt! di f/>U'rhiatimma virtù t prudrnza, md-
tmdasi nt'llt' cui mani jt'« 11~rat•igliosi progressi nelle
cose di Dio t' nrRli studi, mediani/! la 1crupolosa obbe--
dil'rr:::a o' mtri ordini t' u,iza mai Koslnrn mai ~pfrure
d'un clita da' S1J11i r<>migli. Dopo ar.'C!r frenata i sorsi dd
rflFPO fin dalla teMra età, jaJto grantwt'/lr, ri urrntd
p,ue co,s lfliJ/lKU1I' diliJ:=a nl'I reprinu-rt i mat:inKnti in-
lt'T11J e rperitl/MenU Ml con1-rt gli «chi ad i,,,;tozione
dr S. Luigi, non dando mai lgUQrdi mtn rht lftOdati.
Sempre castiga111 e co"etlo nel ma contegno, soln-a far
tw:trt' i ~'fl<fÌst'epoli, cht udisse proferire parola mtn1:m,a-
"'n1/e ò11mooeda. Non rtssondo mai di protrggtrt (In,
•·oluntorit' m11rtì}ica:rio11i il candido r olt:ua11tr gwli.o
1/tlfangdira t-irtii, ctum·a poi di ajtliggere, ptr qua,uo
g/ir/r, (>rrtllrltt'Y'O il Dirrttore, cr111 1l1gi1111i r oltre pemtenze
,l mo r,i/t· rorpirrìuolo. Panava gr<w lnn/>(J a efogatt
ì( S11fl nmrt' 111fimm11ato din011::i a Gt•,.,i Sarrame,ilatt, I'
di Lui .,, rì/1111,a ,;grri giorno rn11tro fil romw,r r01m1et11-
1li11f di qttt'I trmp,, c,1111c d~v,rattJ ,In &lmordinaria t m1-
1tt'riosa Jomr. .-1,n=a msctmtmnrr11, lt, n,.atissima Va-
gine ,\\lana, rntando a fun110 in prrglritra p ~ il mo
a/tart 1n1::a ,u,,/ln tralmt:inrt tltt erfflt<tl' dUfJtr tornatt
a !(Iorio di In. Per altro qutrtn nm,p/11nnimo /anciulltJ,
bt:nrhi- 1rmbra«I' naJo pìì, ptr il rirlo rlrt f>" la ttrra,
"'"' rì/11J!11ira Wttm·ia da ontsti dinrtimmt, durm,te la
rirrtn°'lronl', m•r,rdo appreso dal suo man/lo S. G. Bo<en
dir al Sig11orr bi.~ogna stn•irr fllfrwnm<'nlP. .-.1micandos,
r1111 f>Tt'lmirnm nffrtlo t canti) 1 rrmtpn,:ni, f arff1a di 111110
ftr rtclrwmmt al tllJf!ert I trmwt,, rpin;:trt i neghittosi a
rirnur i sarmmrnti, pcuifirnrt gli ,1Jtu,·trt11i, aiutart i
mr1111 in1rlligt11ti. A loro t·anta/l!(io .fo,,dtl la Compognin
,/rii'ltt1m,1rol11ta a, ent~ f'l'r i<ro/>(J di Jli11tolt1rl' alla rirtri
, p,it tmuur<1ti ,. mnt dispnrt1 n romp,ar d1lii:mtementl' i
lom d=rri. TI piimmo gio••n11rtt11, ,,·bb.-n~ «mduce,se
11,r,1 t·ita rl11urn, te11n-a d1rtro ai glr,rìori sfnrzf delln
CJ11w1 ptr la d1/atazio11,. dr/ ~ 1 1/i Diii, surhf eon ar-
dore ~ ptr.,r,icnrw .mperiflTe ol/n mn ,•adr ttlt andum
allo <()m•rrtio11e del/'lngl,i/tttTa. t lrr1cd1itfl di doni "
irm,.,( 1ar,r,rmu,t11mli, J11 tr,rcr, tal,•olta d,1 dit'lnt ispi-
GU Em.ml Ca.ntlnaU Mican, Alobll Muc-Ua, Piana, Vei-cte, Canali, durtolk la lettura del " Breve " Pontlllclo.

1.8 Page 8

▲back to top


L'imlnen52 folla aella Basilica Vaticana alla proclama:done del novello Beato.
rm:ìoni t rapito ntlla c01rtnnplaziDM dtllt cou ulali,
comL attuto con la rua gravissima autorità S. G. Bosco.,
il qual,. osservò pure con i suo-i occhi la sapien:Ja dell'alto
d,e risp/.t'ntkt;a llt'{ SIia giooanetto alu11110. Questo cm-is-
simo e ta11to gaio fanciufln, cht non tro Lt mura di 1m
convento, ,na in me::;::o a una folla di giot'ani, dì roi 11011
pochi muw ignorarlli e rozzi, perchè figli thl basso po-
polo. toccò il Tierti,;e della smrtità, aspirm:a al sattrdo:::io,
facendo presagire sen::'oml,ra di dul,hio qual nmristro di
Dia sarebbe di1:e11lato; tuttar:ia prima d1!lla cono ct11Ut'-
.l(lli il pre-n,iv t prima di c01nbatùre riportò la palma.
Ntl 1857, colto da grat•t malattia, dietro a consiglia dei
mrdiri, fra lt lacrime dti compagni, partì per Mondonio,
dovt si ua110 trasfuiti i l[tmil-ori, mm ignaro dtl ,:ionHJ
estrrmo cl,t si ovt"icinava. Asptttando con volto sertoo
e animo liLto la t1tnUta thl Siguare, riuunte gli 11/fmti
Sacrammti della Chiesa. Il 9 marzo del detto 011110, sul
f11r tklla nollt, si fece leggere, uicina a murire, lt preglriere
della buona morte: poi. chiusi per un i.stante gli occlti a
uh puuilUI sonno, dettandosi all'itnt,rOA•iso eKlnmò:
- Addio, papà! Clre bella cosa çtdt,! - e volò arigelo
1,11 gli angeli. Le sùe caste nrem!,ra fur,mo tumulate
11el paest t il popolo soln:a boriare con t:entra..--iane
quella tomba. Cirra so muu dopo faron<J racchiuse in un
sepolcro migliore. Finalmnttt nel 1914 rennero trasportnJe
a Torino 11tl/a chiesa di Maria AutiliaJria, ajfiMl,i co-
lui che i>, vita era stato unito alla famiglia Salesiana,
fosse a lei cong1w1to ancl1t dopo ,nono. Sebbene quuta
/iort!llino di sì integra bellezza fosse stato trasportato ,,,.,
stmprt ameni giardini del Paradiso, tutlaria il motrda
ne strbò ;/ gratismt10 profuma; a,cri, il nmlU! del Servo di
sen,- Dio, massime pruso la Cattolica giur:entù, acquistò tanta
ttletmtà, e la fama delle nu 'fiirl.11, che ancht lildia
brò conftrmart con prodigi, si divu/gac:a tolmetlt per il
manda, che dopo il procesw ordinario la Causa fu i11Lr<>-
doLta pruso la S. Congr. dei Riti dal nostro Pretkcessore
Pio X. di felict! memoria, con dureto 1l /tbbrau, 1914.
Compiute tutte le fom1alità. richitstt, si diLde principio
all'twme dt!l/t ,irt1Ì teologal, e cardtna/i del Sen.·o d1
Dio. D-Opo mi11ute i,ulagim e dimostrazioni in ripewtt
aduntmze, -il Papa Pio Xl nostro Pr~uem,r-t di fe-
lict memoria, co11 dttreto 9 luglio 1933 dicftiarò ar:er
egli raggiunto l't'Toismo. Vtnutosi di poi all'e~ dt,
miracoli, rht si diceva110 optraJi da Dio per interces-
riont thl Stn:o d1 Di.o Do»IYlico Savio, dtgm im•tro
di alta consitkrazionl", ~ 11e trattò ntlle Co,tgrl'gaziom
AntipreparaJoria, Preparatoria e i,r]iM Generale, te-
1,uta il 6 dicembre dtl 1949 alla N miro prtsnrza, e :voi,
tutto ben considerato, di thll abbiamo dtcrthllo l'11 d,-
umbrt del metksimo anno che constot"a della loro rtallà.
Rtstaf.l<J 011COra d, t.-edne st il &rvo di Dio fosse da
an11'1lluam con sicure7.7.8 tra i Beali. li dubbio fu pro-
posto dai "ostro diletto Figlio Altss011dro -Verdi! Card1-
11ale di S. R. Chù1a dtfl'Orm~ dn Prtti. Pm,e,1te ossia
Relatore d~lla Causa., i,, adurwnza gmeralt, tttJUtasl
il 13 dicembre dd suddetto anno alla Nostra prtsenza.
- 127

1.9 Page 9

▲back to top


lL BEATO Nfil.LA "GLORIA " SULL'ALTARE DF.LLA CATTEDRA

1.10 Page 10

▲back to top


Ttltti i Cardinali prese11ti della Co11!(regazione dei Riti,
come anche gl-i Ufficiali e Co11s11/tori, risposero a pieni
voti affermativamente. Noi /flttavia in cosa di ta,ao
mome11to abbiamo llifferito di portare la grave senten.::a
per ottenere con calde preghiere a Dio maggiori lumi dal-
/'nito. Alla fine pertanto il 12 gennaio 1950, dopo cele-
brato il sa11to Saerijicio, convocati il Ve.,erabile Fratello
No.,tro Card. Nficara, Vesc0t,o di Velletri e Prefetto deifn
S. Co11gregazio11e dei Riti, e il dzletto Fil(lio Nostro
Card. Verde, relatore della Causa, 11011 che il Ve11erabife
Fratello A{(onso C11ri11ci, Jlrcit·escm,o titolare di Sele11cia
1,e/l'ls<wria e Segretario della S. Co11gregazim1e dei Riti,
e il diletto figlio Sab•atore Natt<cri, Promotore Genl!rale
,/ella Fede, ahhillmo dichiarato potersi procedere con
s,curezw alla Beatifiraz1011e del Sen•o di Dio Domenico
Sai•io. Cosi sta11do le ra.<e, e.w11cle111/o i voti della Sncietrl
di S. Fra11cescn di Sales e dei Fedeli, 111msima111e11te di
Italia, i11 .forza di queste Leuere e con l'Autorità Nosrra
Apostolica, roncediamo che al Fenerllbile Ser•1H, di D,o
Dome11icl) Sm_•io, adolescente laico, si dia i11 am•e11ire il
titolo di Beato e che le s,,e reliquie, 11011 però i11 sole1111j
proceisio11i, ve11ga110 esposre alla p11/,blica i·e11erazio11e
dei Fedeli e così pure clze le immagfoi del Beato siano
decorate di aureola. /110/tre ctm la medesimn .rlutt,rità
Nostra pen11elliamo che o>:11i mmo se ne reci.ti l'Ufficio
De Communi Confessoris non Pomificis con lezioni
proprie da Noi apprm•ate, e se ne relebri la Messa del
medesimo Com,me con Orazio11i proprie approt•ate, se-
condo le rubnche del !Vlessa/e e del Rreviario Romanu.
La recita poi di questo Ufficio e la relcbrazione della
/vfessa co11cetlia1110 soltanto per la diocesi di Torino, nella
quale il Beato nacque, e per quella di Asti, i11 cui mori:
così pure per le chiese e cappelle ciel/a Società Salesiana
i11 tutto il 111011do. flljÌlle co11cediamo che la festa della
Beatificazione del Veuerabile Dome11ico Savio si celebri
nelle suddette chiese e cappelle nei giorni da duignars,
dlii/a legittima autorità, entro l'tm110 dai sole1111i riti'
della Sacrosm1ta Basilica Vaticana.
Datn a Roma pres.,o S. Pietro, wlto l'anello del Pe-
scatore, il 5 11,arzo 1950, 1111derimo del nostro Pmrtificato...
Il "Te Oeum " e il Pontificale
Terminata la lettura. cadde il velario dalla
raggiera del Bernini scoprendo alla folla immensa
la cara figura del nuovo Beato, fra gli angioli,
nella gloria. Contemporaneamente veniva esposta
sull'altare l'insigne reliquia. Momento ineffabile!
Tutti sorsero in piedi e l'Ecc.mo Celebrante
Mons. Giovanni Smit, Vescovo titolare di Paralo
e Canonico della Basilica, intonò il Te Deum.
Da tutta la Basilica si levò un immenso ap-
plauso; poi la commossa esultanza si trasfuse
La Messa Pontificale. Al faldistorio S. E. Mons. Smìt.
~ 129

2 Pages 11-20

▲back to top


2.1 Page 11

▲back to top


Jevota nell'inno di ringraziamento a Dio. E l'eco
raggiunse la piazza, ove era pure svelato, dalla
Loggia delle Benedizioni, l'arazzo riproducente
il Beato, comunicando l'entusiasmo alle masse
che sostavano sulla scalinata.
F rattanto venivano distribuite, a cura della Po-
stulazione, le Vite del Beato a cominciare dagli
Emine1ltissimi CarJinaJi, dagli Ecc.mi Arcive-
scovi e Yesco, i, e dai Dignitari della Congrega-
zione dei Riti con il Segretario, S. E. Mons. Ca-
rinci e il Promotore Generale della Fede lii.mo
e Rev.mo l\\lonsignore Salvatore Katucci.
Terminato il canto ùcll'fnno Ambrosiano,
l'Eccellentissimo Celebrante cantò l'Orenms pro-
prio dd nuovo Beato, e ne incensò la reliquia e
l'immagine. Deposto quindi il piviali.: e, assunti
i sacn paramenti, iniziò il solenne Pontificale
assistito dai Canonici Vaticani Ili.mi e Rcv.mi
Monsignori Campa, Prete Assistente, Fontencllc,
Diacùno e Toraldo, Suddiacono.
La Cappdla Giulia, diretta dal Maestro Anto-
nelli esegui il Te Deum dell'Antonelli, la Jllssa
Papae ,\\Jarcdli del Palestrina, il Graduah• dello
stesso Antonelli e, all'Offertorio, il Meditabor del
Palestrina. 1 teologi del nostro Istituto Sacro
Cuore prestarono il servizio liturgico.
ll SANTO PADRE
li fervore e l'entusiasmo del mattino cre.bbero
a mille doppi nel pomeriggi.o quando il Santo Pa-
dre discese in San P1cu-o per n·nerare il novello
Beato. LI timore di non trovar posto sufficiente
in Basilica vi richiamò di corsa giovani e pelle-
grini appena consumato il pranzo. Ed il timore
era piì1 che giustificato. La folla del mattino ap-
parve ben presto quasi triplicata. Sicchè verso
le ore 16, traboccandone ormai la navata centrale
e la crociera, vennero chiusi i cancelli. :viigliaia
e migliaia, pur muniti di biglietto, dovettero ras-
segnarsi a rimanere in piazza.
Ma il Santo Padre, avvertito tlcll'assoluta in1-
possibilità di introdurli, sollecitamente dispose che
si preparasse per la benedizione dalla Loggia. E
la Radio Vaticana, che già tanto s1 era prodigata,
al mattino, a servire tutto il mondo cattolico,
e stava per riprendere le trasmis:sioni, ne diede
subito comunicazione per mc-zzo degli altopar-
lanti cui la moltitudine rispose con filiale grati-
tudine cd entusiastiche dimosu·a.zioni.
Effettivamente la Basilica presentava uno spet-
130 -
L'inrcresso d el Santo Padt-e, auravttSo la navani cenlnle, per la funzione d ella ...,ra.

2.2 Page 12

▲back to top


NELLA BASILICA VATICANA Comitato ',,'a7,ionalc
ltalt!rno <ldl'Anno
Santo, dcli'Azione
Cattolica.
tacolo unico al mondo. Oltre 6o.ooo persone Ji Del Corpo Diplomatico erano presenti: le
ogni lingua e d'ogni terra pigiate fino all'im·cro- Loro Eccellenze gli Ambasciatori e.I' Italia, dd
$imile a contemplare l'angelico alunno Ji Don Bo- Cile. J' l rlanJa, Ycnezuela. Ura,-ile, Equatore,
sco sorridente, tra lo sfolgorio delle luci e dei Francia, Spagna, Boli\\·ia, Rcpuhbhl.a Domini-
manni, nei riAess1 della gloria del ciclo.
cana, Perù, Cuba, Colombia, I laiti e Repubblica
Nella Cappella della P ietà erano r2 Eminen- Argcntma k- LL. EE. i ~11111slri del Sonano
tissimi Cardinali: Tisserant, Micar.1, Piz1.ar<lo, l\\lilitarc Ordine di :\\falta, di Olanda, ~icaragua,
.-\\loisi Masella, Piazza, Verde, Lavitrano, Fuma- Costarica, l ruguay e Gran Bretagna; gli l1Lrn1
soni Biondi, .ros:sati, Gilro:,.., Spcllrnan e Canali. Signori Incaricati <l'Affari <li Finlandia, Cecoslo-
l\\eUe tribune <lei Principi Reali: S..\\. la l\\1aha- rnccl11a, L1hu1\\o, Liberia, Salrndm, Egitto l"
rani di Baroda e S. \\. R. la Principes1,a di Ba, icra. Portogallo: Consiglieri Ecclcs1astid di:ll'Amba-
~elle altre, loro riservate: gli Ecc.mi Parenti di sciata di Polonia e della Legazione in Cina: i
Sua Santità: S. .\\. Emm.ma il Principe Cbil{i Segretari dcllc .ù.-gazion1 di San :\\!arino e d1
Gran Ma~tro dd S. O. :\\I. l\\Ialca; l'Ecc.mo Lituani:i; e moltt altri Consiglieri e Segretari con
Corpo Diplomatico; oltrc 50 Arcin:scon e \\'e- le rispettirc famiglie e ,ari Consiglieri Eccle-
scavi tra cui I no~tn Salesiani, la Prelatura Ro- siastici.
mana, i dignitari della Corte Pontificia e della Nella tribuna della Postulazione e in quella
Città del Vaticano, le rappresentanze del Sovrano del coro: il nostro Rcttor :\\laggiore con tutti i Su-
l\\lilitare Ordine di Malta, dt:I Patriziato e c.lclla periori del Capitolo, il Procur.itort C,cner.ù.e e
'\\obiltà Romana, <ldla Pontificia \\ ct-ademia ddk Postulatore della Causa, Don Tomasctti, i dieci
-.;cienze, dell'Ordine Equestre del Santo Scpolcro Ispettori d'Italia e gli Ispettori dell'Austria, del
di Gerusalemme. dd Comitato Cenrrak· del Belgio, di Francia, Germania, Rp,ls,ia, Stati Uniti
Il San10 Padre ai piedi dol Be;i10 Domorùco Savio duninte li ouuo dcll' « lstc Collfe~or"·
A sinlsln ,11 Ero.ml Cardinali Foss:.ù, Cllru~ c Spdlmann.
- 131

2.3 Page 13

▲back to top


d'America; i Decani del nostro Ateneo Pontifi-
cio; i1Presidente internazionale degli Ex allievi;
il miracolato Albano Sabatino col Vicario Ge-
nerale di Salerno, il rappresentante del Capitolo
della Cattedrale, il Parroco, il Sindaco, il medico;
la Superiora Generale ddle Figlie di Maria Au-
siliatrice col Consiglio Generalizio e le Ispettrici
d'ltalia e dell'estero, ecc. L'insufficienza di bi-
glietti ci impedì di vedere in posti convenienti
i Ministri e i 40 Senatori e Deputati ex allievi
che all'ultimo momt'nt0 poterono assicurare la
loro presenza alla solenne funzione.
L'Oratorio di San Francesco di Sales, la Casa-
madre di Torino che vide l'angelico giovinetto
adergersi ai fulgori della santità, era ben rappre-
sentato da 150 tra superiori ed alunni artigiani,
studenti cd oratoriani del primo Oratorio festivo.
Il Santo Padre, in mozzetta e stola, accom-
pagnato dai dignitari della sua =--robile Antica-
mera, giunse in Basilica alle 17,20 ed ebbe le
prime accoglienze dal Capitolo della Basilica Va-
ticana cnn a capo l'Em.mo Arciprete Card;nale
li Santo Padre Intrattiene Il rev.mo Rettor Maggiore
Don llicaldone dopo l'offerta del lle.llquiario.
S. E. Mons. Marcellino Olaechca Lol.z.aga, sa.Jesi.ano, Arcjv~
scovo di Valenza (Spagna), imparte la benedizione eucaristica.
Federico Tedeschini il quale gli porse l'asper-
sorio con l'acqua benedetta. li Santo Padre si
segnò e benedisse gli astanti, poi sall in sedia ge-
statoria e s'avanzò verso la navata centrale in
magnifico corteo, aperto dalla Croce astile. Lo
seguivano immediatamente gli Eminentissimi Car-
dimli.
Quando apparve all'immensa folla, le acclama-
zioni salirono alle stelle, intensificandosi man
mano che procedeva verso l'altare della Confes-
sione, fra altissimi evviva çhe echeggiavano nelle
varie lingue. Il Vicario di Cristo benediceva' con
paterna effusione.
Giunto ali'Altare della Cattedra, il Santo Pa-
dre discese dalla sedia gestatoria e s'inginocchiò
al faldistorio. All'altare si espose il SS. Sacra-
mento al canto dell'Ave verum eseguito dalla
Cappella Giulia.
L'Ero.mo Card. Verde, Primo dell'Ordine dei
Preti, porse quindi il turibolo al Sommo Ponte-
fice che incensò l'Ostia Santa. I cantori intona-
rono l'inno Jste Confesso,, cui segui l'Ore1111LS
del nuovo Beato e poi il Ta11/ut11 ergo, durante
il quale il Santo Padre incensò nuovameme il
Santissimo. Infine il nostro Ecc.mo Mons. Mar-
cellino Olaechea Loizaga, Arcivescovo di Valenza,
nella Spagna, assistito dal Clero e dai 1\\faestri
132 -

2.4 Page 14

▲back to top


delle Cerimonie della Basilica, impartì la Trina
Benedizione Eucaristica.
Terminata la sacra funzione, mentre la Cap-
i d ia Giulia eseguiva I hmo Pontificio del Gou-
nod, il nostro Rcttor !\\Iaggiore Rev.mo D. Pietro
Ricaldone, col nostro Procuratore Generale e
l'ostulatore della Causa, Re\\ .mo D. Francesco
Tomasetti, accompagnato da S. E. ~lons. Olac-
chea Loizaga, e dal Presidente internazionale degli
ex allievi Don Bosco, Gr. Uff. Poesio, si appres-
sava al faldistorio per la presentazione dei doni:
l'artistico reliquiario, le immagini e le vite del
Beato, riccamente rilegate ed il tradizionale mazzo
di fiori. li Santo Padre, nel gradire i doni, si in-
trattenne bene\\'Olml•ntc col Rettor J\\laigiore, col
sig. D. Tomasctti e con l'Ecc.mo :\\Ions. Olaeclu.-a
ringraziando e benedicendo di cuore anche quanti
es.si rappresentavano.
La vita e le immagini vennero ugualmente di-
stribuite agli Em.mi Cardinali, ai numerosissimi
Arcivescovi, Vescovi e Prelati presenti, al Corpo
Diplomatico e alle altre Personalità.
Il Reliquiario.
Il reliquiario, eseguito in Roma, nel labora-
torio dell'lng. Arnaldo Brandizzi, su disegno
e proprio, un'egregia opera d'arte. Su una hase
centinata di argento, contornata agli angoli da
quattro colonnine del medesimo metallo grava
un blocchetto di diaspro con il bassorilievo rap-
presentante il Beato e Don Bosco. .-\\Ua sommità
del blocchetto sostenuto da 4 mensole con pic-
cole testine di angt:lo tn argento è incassata la
reliquia del Beato e subito sopra la sua figura in
argento.
La benedizione da lla Loggia.
L'Augusto Pontefice, dopo essersi trattenuto
in fervidissima preghiera, risall in Sc<l,a Gesta-
toria e subito si riformò il corteo, transitando
dinanzi alla crociera dei Santi Simone e Giuda,
mentre la folla rinno\\'ava una grandiosa, sigm-
ficati\\·a dimostrazione di filiale affetto al Padre
amatissimo.
Giunto il Sommo Pontefice pressu l::t porta
centrale della Ba~ilica, le m.:mifcsta.zioni raggiun-
sero un entusiasmo indescrivibile. Ed il Santo
Padre, per appagare il desideno di tutti, fece
rnlgere la Sedia, por, alzatosi in piedi, patcrna-
mt:nte rinnovò la sua benedizione, Nilutato da
nuove derntissime acclamazioni, le quali accom-
pagnarono il Vicario di Cristo fino alla Cappella
della Pietà. Quivi, Sua Santità discese dalla Se-
dia Gestatoria e, riccvuto l'ossequio dal Sacro
Cnlltgio, con la Sua Corte, rientrò nel Palazzo
,\\postolico del Vaticano.
Il pre>:lo.o Rc,liqul.:ulo Òll'ttto al Sàn10 Padn:.
Yer~o le 18,30, quando dalla Basilica lutti po-
terono uscire sulla piazza, il Santo Paùre rag-
giunse la Loggia delle Benedizioni e s'affacciò
al balcone salutanùo paternamente con ampio
~ 1 33

2.5 Page 15

▲back to top


Sembrava 111/atti di rivivere le so•
le1111itò del 1929 e del 193+ per fa
Beatificazio11e e per la Ca11011izzazio11e
di San Giova1111i Bosco, così eccezio-
e nale stata l'afflusso dei Religiosi
suoi figli, ma, soprattrJtto, dei collegi,
oratori, scuole, asi'/i, ricreatori, ed altri
istituti che la immensa Famìglia deno-
minala a San Francesco di Sales di-
rige e fa vigureggiare in tutto il mondo.
Questa i•olta, tutla'1Jia, non si trat-
tm;a di celebrare le rìrtù e .i:li eroismi
del Padri': uella costef!azione i11tra-
1111Jntabile della Chiesa apparl'l)a l'astro
del primo fanciullo durato dal Santo,
r/,e lo ha seguito negli .rplendori della
gloria a11rhe esterna. nell'onore degli
altari. Don Bosco si prodigò per gli
umili figli del popolo; m1 adolescente,
già agli albori delle merm:iglie di Val-
docco, srppe raccogliere la consrgna
e l'impegno: i,o/le essere santo e visse
da santo.
Da ieri la Chiesa militante, con il
mo Capo visibile, lo acclama Beato.
È, ;,, tutta la storia delle esalta-
z1011i giuridicamente condotte dei. Serl'i
di Dio, il più giovane dei Confessori.
Prima di lasciare la BasilicaVaticana. dopo la solenne funzione, il Santo Padre.
ricto sulla ,;edia gestatoria. abbraccia in uo ultimo gesto di beoedWone
tutti I suol Hgli.
Nelle falangi dei 1"1artiri vi sol/O 11011
pochi adolescenti, vi souo a11che dei
piccoli fanciulli: ma nell'altra cate-
goria, San Stanislao Kostlw, crt:•
gesto delle mani. Dalla piazza e dalla via della dianw, era, sinora, il più giovane: diciotto anni.
Conciliazione in cui era sfociata, la folla erom- Ora lo è il Bealo Domenico Savio, co11 quattordin
peva in evviva ed acclamazioni, finchè la voce mmi e undici mesi di vita terrena.
del Vicario di Cristo cominciò a scandire la for- Se la santità non fosse quella ascesa formidabil-
mula della solenne benedizione. Allora, in reli- mente eroica ed augusta che è, si potrebbe scorgere,
gioso silenzio, centinaia di migliaia di mani si nel siguificativo particolare, un elemento di patetica
portarono alla fronte pel segno della croce; poi leggiadria. Invece ci si trova di11m1:::-i a WI. apostolo
ripresero gli applausi finchè il Santo Padre non completo, ad una purezza abbagliante, ad una ge-
fu tolto ai loro sguardi.
Ma, poco appresso, ecco illuminarsi una .fine-
stra dell'appartamento privato e Pio XII di
a dire ancora una volta ai figli il suo amore pa-
nerosità senza limiti.
Bene hanno fatto i Religiosi di Don Bosco a co11-
durre a gruppi ingenti, i loro alunni, i compagni di
studio e di giochi di Domenico Savio. Nonostante i
terno. La banda della Guardia Palatina, schie- quasi ce11to anni dal suo transito alla Patria celeste,
rata all'ingresso de!Ja Basilica, attaccò l'Inno non rivive infatti Egli 11t>lI'/stit11to prom:idenziale:
Pontificio del Gounod.
non fervono, ora, gli stessi usi, 1 medesimi insegna-
Cosi si chiuse la memoranda giornata che ri- menti, e, cori l'identico spirito, le stesse pregftiere !'
marrà a caratteri d'oro nella storia della Chiesa Se al mattino il tempio era rigurgitante, al po-
e della Famiglia Salesiana.
meriggio apparve affollato come non mai: ed al-
Il Sacro Rito è stato diretto dal Collegio dei tretla11ta gente segui il sacro Rito stando al di fuori
Maestri delle Cerimonie Pontificie il cui Pre- nella speranza, divenuta ben presto certezza, che
fetto e Vice Prefetto assistevano il Santo Padre. il Supremo Pastore avrebbe pensato anche a loro e
li avrebbe benedetti con effusione, dall'alto della
La voce della Radio Vaticana - commentava Loggia centrai.e esterna.
L'Osservatore Romano del 6 marzo - volendo Alle folte delegazioni del Pie1rwnte - la regione
accelllwre con un solo termine alla grande giornata che tante insigni figure di atleti di en·sto ha dato
di ieri, ha detto, sin dall'inizio della · trasmissione: 11el secol.o scorso - e dell'Italia, molti Paesi deI-
la Basilica e la piazza sono un'unica festa salesiana. l'Europa e d'oltre Oceano avevano aggiunte le pro-
134 -

2.6 Page 16

▲back to top


pm. ( /it1vw1i f' rngu::::i mfrarm,,1 a Jiummu· 11e/!11
/Ju.rilica, cantando gli in11i della fPde.
H come poter ripdere lo spettacolo muaviglios11
dd possaggi11 del Santo Padre Ira queste t·if:enti
promesse dtll11 rd11ra::io11t cristiana i' Le ondate
delle acclamaz,0111 s1 sussegu,vaiw sen:ra posa, rie-
r/11-ggùmdo i11 dien e più lmgue dhJerse, tulle in-
dice e atto di indiribile amore.
t stato 1111 omaggw pie110 e 1111·n111ra11drJ; r'i a11-
dll' 1111a promessa, d,e le mani r il ruore del t·em·-
11111J11 sucressorc di San Giovanm Bosco, D1111 Pie-
tro Riraldrmr, h,w110 raccolta ed ,![jàta o Sua S<111-
titù, msieme ai dot1i tradi:rùmali della Postuloziot1e:
la promessa di m1itare il piccolo e grande Beato.
Dal Culo egli intercede perche la sua seu di apc,-
st11lato pert·ado !t anime, e queste siano date a
Cristo.
La radio Vaticana, sotto la guida del D1rct-
ton:, Rev.mo Padre Filippo Soccorsi S. J., e
del Rev.mo Padre Enrico Pére-v-Garcia S J.,
direttore dei programmi, trasmise l'intera sacra
funzione, tanto al mattino, quanto al pomcngg10.
Radiocronisti al mattino il Padre Francesco
Pellegrino, e nel pomeriggio il Padre Sih-ano S. J.,
per la lingua italiana; il Padre Baumann 8. J.
per la lineua tedesca.
Dalla Ù>Cllia del.le IMnc!dilclonl, alle 11.~. Il San10 l':ldn,
imi-,te alla .moltiludlne • - u, Pinza Saa Pi~
aoooni um lxnedmone.
- 1 35

2.7 Page 17

▲back to top


L
1lrIl C lii(
(Snpra) - Il 111atti110. Dall'altare della Confessione
proclamazione.
(Sotto) - La sera: Cardinali, Arcivescovi, Vescovi,
sentanze u.fficiall artorno al SaOlo Padre
Il Santo Padre in sedia ge-
statoria lascia l'altare per
salire alla Loggia delle
Benedizioni.
J JfJ

2.8 Page 18

▲back to top


O INIIE 01 IDOIM IEINIIICO SAVJIO
me all'altare della Cattedra al momento deUa
>Vi, Principi, Diplomatici, Patriziato e rappre-
dre durante il canto dell'«Jste Confessor».
Il Santo Padre a fianco del-
l'altare della Confessione
bepedicendo
la folla.
137

2.9 Page 19

▲back to top


L'INDIMENTICABILE UDIENZA PONTIFICIA
Tcmc\\'arno <li do\\cr lasciar Rom;1 senza po- il fermo proposito della fug.1 ,Id peccato, a di-
ter dire tutta la nostra riconoscenza al Santo fendere In purezza da tutte k insiùie cd a cor-
Padre. Le recenti condizioni della sua salute e le roborare In \\olontà nella prnttca della \\'irtìi con
straordinarie falichc dell'Anno Santo sembravano una sod.1 pietà onde giung.:re, attraverso la di-
sconsigliare, fino agli ultimi giorni, un'udienza yoziom.· a :-.tana SS., al Cuore.: Jolcissimo di
generale delle proporzioni che i nostri giomni Gcsu. Poi, esortati i convenu1i ùclla Famiglia
prospettavano. Ma il Santo Padre, nel suo gran Salesiana, ad esscre degni del nuovo ùono ddll·
cuore, superò tutte le difficoltà e ci foce mettere divine predilezioni, si rivol:-ic agli altri pellegri-
a disposizione la stehsa Basilica Vaticana, fissando naggi, po1\\cndn in risallo il profondo ,-.ignitìcat'>
l'udienza per le 12,30 del lunedì 6 marzo.
del Giubileo e i frutti abbondanti ùi ,-ita cri-
l\\"on erano ancora suonate le 9 quando i no- stiana che da esso devono scaturire.
stri giovani, impazienti, cominciarono ad affluire Dopo il primo Discorso in lingua italiana,
Jai vari centri di ospitalità in piazza San Pietro. Sua 8ant1t.a, parlò successivamente in francese,
Ed appena ~i spalancarono i cancelli della Ba- tedesco, inglese, spagnuolo e portoghest:, e in-
:;ihca, diedero letteralmente l'assalto alle porte fine conclu~c impartendo a tutti la Benedizione
gremendo, in brt\\'C, la navata centrale ed uno Apo,;tolica.
dei bracci della crociera. Kell'altro \\Cnncro con-
Discel!o dall' \\ltare, il Sommo Pontefice, dopo
rngliat:1 i pcllcgnm italiani cd esteri che aveva.no aver ricevuto w1 particolare omaggio di alcum
chiesto udienza per quel giorno.
gmppi di pellegrini, tra cui quello ddl'Archi-
A s tento gli addetti al servizio d'ordine riu- diucesi di San Paolo di l\\Iinncsota e del nostro
scirono a salv;1re lo spazio di una tribuna ai no- Collegio di Milano, benedisse, con paterna effu-
.:
stri Supcnor1 ed ai VescO\\'Ì salesiani cui si erano sione I hambini del nostro Collegio di San Mauro
uniti: l'Arcivescovo di :\\Iatera S. E. :\\lons. Ca- Torinese, orfani di Carabinieri, addit:itigli dal-
\\-aUa, il Vescovo di Asti S. E. Mons Umberto l'Arcivescovo d 1 T orino e cortesemente raggrup-
Rossi e il Vesco,•o di Aosta S. E. Mons. Blan- pati su apposita tribuna.
chet. Nell'attesa 11 rev.mo P. Soccorsi 8. J., col
Risalito in sedia gestatoria, passò quind i accanto
P. Pérez org-Jnizzò al microfono la direzione di al Reu or Maggiore benedicendolo con particolare
canti sacri, dell'Inno della Gioventù Cattolica effusione, e, fra rinnovate interminabili accla-
e delle lodi al novello Beato, che, intonati da scelti mazioni, rifoce tutta la navata per risalire ai suoi
nostri cantori, venh-ano poi proseguiti da tutta appartamenti. Prima di allontanarsi, mise il sug-
la mass.i.
gello a.Ila nostra gioia con un'ultima, ampia, pa-
Alle r2,30 il Santo Padre appan·c alla porta della tema benedizione.
Basihc.i in sedia ge..tatoria, mozzetta e stola rossa L'indomani, ; marzo, accolse 10 particolare
sulla hianca \\"CStc. Impossibile descrivere l'entu- ud1cnz.;,1 il Rettor l\\1aggiore rintrattenendolo af-
siasmo dei no:.tri gio\\'ani cui non pareva vero di fabilmente, e tutti i Superiori del Capitolo.
poterselo godere finalmente un poco a loro agio.
l,'8 mar1.o ncc,·ette la Superiore Generale
Attraversata lentamente la navata, fra continue delle Figlie di Maria Ausiliatrice con tutto il
acclamazioni cd cni\\'a, raggiunse l'altare della Consiglio Generalizio e le Ispettrici che offersero
Confcssmnc su cui erano disposti I microfoni. a Sua Santità l'omaggio di paramenti cd arredi
L'Em.mo Cardinale Tedeschini, Arciprete della ~cri per chiese povere e le M ìs.,~1oni.
Basilica e l'Em.mo Cardinal Maurilio Fossaci,
Arcivescorn d1 Torino, che l'accompagnarano,
-;ostarono ai piedi dell'altare.
-
,
Di fianco all'.tltarc papale era il nostro Rettor
:\\laggiore, con l'Economo Gencmle Don Giraudi
Il Triduo al " Sacro Cuore ".
ed il Procuratore Don Tomasetti.
Dappre.'I.So, 1'111.mo e Rev.mo 1\\fons. Sergiu
Pignedoli, '-ìcgr.:tario del Comitato Ccntmlc del-
l'Anno Santo.
Salito all',\\lun: Papale, l'Augusto Pontefice ri-
,·olse la Su.a paterna parola alla ingente moltitu-
dine che, cessate le acclamazioni, ascoha\\"a in
religioso raccoglimento. Dapprima, si rivolse ai
nostri giovani rierncando la cerimonia del giorno
La nostra Dasilica del Sacro Cuore al Cac,trn
Pretorio ebbe anche questa volta il privilegio <li
celebrare il pnmo triduo ad onore del nuovo
Beato.
La ~era del 6 marzo vi si trasportarono le tele
della gloria e dci miracoli, dalla 8a-;ilica d1 S. Pie-
tro. Le funzioni cominciarono il 7 mattina e
proseguirono con questo progmmma·
precedente cd i fulgidi esempi di santità del
.\\l AHTrni 7 MAllZO - Ore 8 - Messa della
nO\\·ello Beato, per ~ortarli a rinno1 are anch'c-;:.i Comunione generale celebrata da Sua Em.za

2.10 Page 20

▲back to top


Rev.ma il Sig. Cardinale \\faurilio Fossati, <\\r-
ci, cscovo di Torino.
Ore 10,30 • Solenne Pontificale di S. Ecc.
Re, .ma Mons. Gio\\"anni Lucato, saJesiano, Ve-
scovo di Isernia e Venafro.
Ore 18 - Rosario - Pan1:girico tenuto da S. Ecc.
Rc,•.ma ~Tons. Carlo Alberto Ferrem di Caval-
lerleone, Arcivcsco,·o titolare di Trebisonda, Or-
dina.no militare per l'Italia. - l\\lonclto • Inno del
Beato - Benedizione Eucanstica impartita da Su~,
Em.za Re,.ma il Sig. Card. Alessandro Yerdc,
Arciprete della Patriarca.le Basilica Liberiana, Po-
nente della Causa.
\\IERCOL.EDl 8 \\lARZO - Ore 8 - \\tessa della
Comunione generale celebrata da S. Ecc. R~·.ma
Mons. Felice Ambrogio Guerra, salt:s1ano, Ar-
civescovo titolare di Verissa.
Ore 10,30 - Solenne Pontificale ili S. Ecc.
Rev.ma \\Ions. 'ìalvatore Rotolo, salesiano, \\'e-
scovo titolare di Nazianzo, Prelato di Altamum e
Acquaviva delle Fonti.
Ore 18 - Rosario • Panegirico tenuto da Sua
Ecc. Rt.·v.ma \\1on,. Angelo Bartolomasi, .\\rci-
vescovo tit. di Petra - Mottetto - Inno del Beato
- Benedizione Eucaristica impartita da Sua Em.ia
Re,·.ma il Sig. Card. Clemente ~Jicara, Prefetto
della ~- Congregazione dei Riti.
I Parlamentari italiani convennero all'Istituto
dd Sacro Cuore, accolti dall'Ispettore Don Fa-
nara e dai Superiori, fra calorose dimostrazioni
degli alunni. Coi Sottosegretari Brus.1sca, Chiu-
ramello e Mattarella, erano i Senatori Restagno,
Marconcini e GalJetto, e gli Onore,oli Campo-
sarcuno, Concetti, Gasparoli, Mannironi, ~li-
chcli, Negrari, Notarianni, Rapelli, Sammartino,
Sampietro Umberto, Scalfaro, $con, Alc.'iSandro
e Stella.
Prc.<.Cntati dal Presidente lntcrn:t7.ionah: degli
Ex allievi, Grand'Uff. Arturo Pocsio, t.-spressero
per bocca dell'on. Camposarcuno al Rettor l\\Iag-
giore il loro affetto e la loro esultante partecipa•
zione alla glorificazione del novello Beato. Il
sig. Don RicaJdone li ringraziò con paterne pa-
role di compiacimento per la generosa loro de-
dizione al bene della società e della Patna,
traendo dalla glorificazione Domenico sa, ·o
fen-id1 incoraggiamenti al compimento della loro
missione.
As."istettero all'omaggi() anche i \\\\-scovi sa-
le;iani che poi si trattennero familiarm1:nte coi
cari Ex aUievi.
I liceisti di Valsalice al Presidente
della Repubblica.
G1owot 9 MARZO - Ore 8 - Messa della Co-
munione generale, celebratll Ja Sua Em.za Rev.ma
il Sig. Card. Bcneùctto Aloisi ~Ia.~ella, Pro-Pre-
fetto della S. Congregazione dei Sacramentt,
Protetlore della Societli Salesiana.
Ore 10,30 - Solenne Pontificale di S. E. Rev.ma
~lons. Federico Emanuel, salesiano, Vescovo di
Castellammare di Stabia.
Ore 18 - Rosario - Panegirico tenuto da Sua
Em.za R~·.ma il Sig. Card. :\\lassimo Massimi,
Prefetto del Supremo Tribunale del.la Segnatura
Apostolica - Mottetto - Inno del Beato - Benedi-
zione Eucaristica impartita da Sua Em.za Re\\•.mn
il Sig. Card. Benedetto Aloisi Nfasella.
Il Presidente ddla Repubblica accoh,c benernl-
mente i nostn liccistt dt \\ 'alsalice al Quirinak.
L"no dc;gli allie\\'i si rese interprete dei senti-
menti dei profc.--sori e dei condiscepoli con un
nobile indirizzo cui S. E. Einaudi rispose affa-
bilmente, dicendo la sua partecipazione ali.a gioia
della famiglia salesiana che nella esaltazione di
Domenico Savio ha il collaudo del suo sistema
educativo ed animando i giovani a seguire l'esem-
pio del novello Bt.>ato per assicurare all'Italia una
genera:,ione degna dei suoi alti destini.
Al Borgo " Ragazzi di Don Bosco ".
Vari Arcivescovi e Vescovi e circa 700 Sa-
cerdoti si succedettero nei tre giorni a celebrare
la Messa in onore del nuovo Beato.
Prestarono il servizio corale e liturgico gli stu-
denti d1 filosofia e teologia dei nostri Istituti ~ i
S. Callisto, Pio XI, Tet1tnccio, Prcnestìno, l:
Sacro Cuore.
L'omaggio dei Parlamentari.
Nel corso delle celebrazioni romane, la cro-
naca ha riJewto anche il significati,·o omaggio dei
Parlamentari italiani al rev.mo Rettor Maggiore
e quello degli alunni del nostro Liceo di Valsa-
licc al Presidente deUa Repubblica.
Coronò gli omaggi romani l'inaugurazione del
padiglione di Meccanica al «Borgo Ragazzi di
Don Bosco •• al Prenestino, che, come i nostri
Cooperatori sanno, ospita ormai 250 interni ed
accoglie giornalmente altn 700 esterni pei corsi
professionali.
U padiglione venne dedicato al Beato Dome-
nico Savio. La cerimonia st:mplice ma commo-
vente \\'enne compiuta dal Rettor l\\l~iore alla
presenza dei Vescovi Salesiani e dei bene-
fattori.
Cosl queUi che un giorno passavano per ragazzi
della strada, alla scuola ili Don Bosco, sulle orme
di Domenico Savio, si portano all'avanguardia
della nuova balda giovinezza cristiana.
- 139

3 Pages 21-30

▲back to top


3.1 Page 21

▲back to top


111 onore del no v ello BP-afo Domenico Savio
TRIDUO SOLENNE
NELLA BASILICA Ol MARIA SANTISSIMA AUSILIATRICE
21- 22., 21 Aprile 19S0
.·I.I\\NO SA \\'J'O
Venerdl 21 aprile - Ore 6,30 e 7,30: Ss. Messe della Comunità dei giovanetti
dell'Oratorfo.
Ore xo: Pontificale solenne celebrato da S. E. Rev.ma Mons.
SALVATORE ROTOLO, Vescovo titolare di Nazian7o e Pre-
lato di Altamura e Acquaviva delle Fonti.
Ore 17: <!Magnificat». Discorso di S. E. Rev.ma Mons. GIO·
VANNI LUCATO, Vescovo Isernia e Venafro.
Bencdfai.one eucaristica impartita da S. E. Rev.m2 Mons. VIT-
TORIO ALVAREZ, Vescovo di Ayacucbo (Perù).
sabato 22 a p r il e - Ore 6,30 e 7,30: Ss. Messe per i giovanetti dell'Oratorio.
Ore 10: Pontificale solenne celebrato da S. E. Rev.ma Mons.
VlTIORIO ALVAREZ.
Ore 17: « Ma~nificat» e Discorso di S. E. Mons. SALVATORE
ROTOLO. Benedizione eucaristica impartita da S. E. Rev.ma
Mons. EMILIO SOSA, Vescovo di Concepci6n (Paraguay).
Domenica 23 aprile . Ore 6,30: s. Messa della Comu nione generale celebrata dal
Rev.mo Sig. D. PI.ETRO RICALDONE, Rettor Maggiore.
Ore 7130: S. Messa celebram da un Ecc.mo Vescovo.
Ore 8,30: S. Messa per gli Oratoriani celebrat2 da un Ecc.mo
Vescovo.
Ore 10: Solenne Pontificale celebrato da S. E. il CARO. MAU-
RILIO FOSSATI, Arcivescovo di Torino.
Ore 15: Funzione per ì pellegrini. Discorso. Benedizione im-
partita da un Ecc.m o Vescovo.
Ore 16,30: Vespri solenni Pontificali celebrati da S. E. Mons.
GIOVANNI LUCATO. Discorso di S. E. Mons. GIUSEPPE
ANGRISANI, Vescovo di Casale Monferrato. Benedizione im-
partiui dall'Em.m~o CARDINALE ARCIVESCOVO DI TORINO.
lf La mattina del 2.3, alle ore 10, la Scuola di Canto dell'Oratorio, col concorso della Scuola
del Pon1ificio Ate.neo Sales:u\\llo, e!teguirà, PER LA PRIMA VOLTA. LA MESSA A OTTO VOCL
espressamente composta dall'indimenticabile Maestro D. Giovanni Pagella, per la Beatifi-
cazione di Domenico Savio. L'esecuzione sarà gentilmente tnasmessa dalla R. A. I.
INIZIO DEL MESE D I MARIA SS. AUSILIATRICE
LUNEOl 24 APRILE - Ore 6,30: Prima funzione con predica del Sac. Natale Cigruuta,
Salesiano.
Ore 17: Seconda funzione coo predi.ca del Sac. Valerio Bronesi,
Salesiano.
Ore 20,15: Terza funzione con predica del Sac. Albi.no Comba,
Missionario Salesiano.
NB. Nei giorni festivi non c'è predica alla p r ima funzione. La seconda si anticipa alle
ore , 5 e la terza alle ore 16,30.
uo

3.2 Page 22

▲back to top


Sotto la cupola dell'Ausiliatrice
Tutto il mese di febbraio trascorse nei prepara-
tivi per la Beatificazione di Domenico Savio. Reli-
quie, imagini, medaglie, volumi e opuscoli, fogli
volanti e numeri unici, albums e filmine... Intenso
il lavoro per la organizzazione dei pellegrinaggi.
Il giorno 16, sostò all'Oratorio S. E. Mons. Ila-
rio Alcini, visitatore dei Seminaci, che celebrò
all'altare dell'Ausiliatrice cd a quello di S. Gio-
vanf\\i Bosco.
li 23, giunse il nostro Ecc.mo Mons. Vittorio
Alvarez, vescovo di Ayacucho nel Perù, accom-
pagnato dal Direttore del nostro Collegio di Lima.
L'indomani, commemorazione mensile di Maria
Ausiliatrice, celebrò la Messa della sezione stu-
denti e si trattenne con noi fino alla fine del mese.
Il marzo partì per Roma il rev.mo Rettor
Maggiore accompagnato dall'Economo Generale
Don Girau<li. Degli altri Superiori del Capitolo
alcuni erano già partiti nell'ultima decade di feb-
braio, altri partirono nei giorni seguenti.
Il 2, mosse il grande pellegrinaggio dell'Ora-
torio, della casa-madre che ebbe il privilegio di
veder fiorire la santità del nuovo Beato. Lo com-
ponevano 88 alunni artigiani, 56 studenti cd
il vincitore della gara catechistica deU'Oratorio
festivo.
11 5, appena terminata in Roma, nella Basilica di
S. Pietro, la lettura del <i Breve» di proclamazione
del nuovo Beato, a Torino, nella Basilica di Ma-
ria Ausiliatrice, gremita di giovani e di fedeli,
venne esposta un'insigne reliquia, e<l il sig. Don
Ziggiotti, Direttore Generale delle Scuole Sale-
siane, esaltò la figura dell'angelico giovane con una
commossa vibrante allocuzione. Nel pomeriggio
si cantò il Te Deum e, dopo la benedizione Eu-
La memordnda Udienza Pontificia. • La folla dei nostri giovani nella navata centrale in alle~ del Santo Padre.

3.3 Page 23

▲back to top


cansta:a. tutti sfilarono al bacio della reliquia
i1wocandonc subito l'efficace intercessione.
:--:ci giorni seguenti numerosi pellegrini anche
dall'estero sostarono a Torino, al centro delle
Opere salesiane.
Il 6 giunse il pellegrinaggio del Belgio, guidato
dall'Ispettore. L'S tornarono gli alunni della
Casa-madre con le rappresentanze di tutti i col-
legi dell'lspettoria Subalpina. Il 9, giunse il pel-
legrinaggio della Spagna con gli Ispettori di Ma-
drid, di Siviglia e di Barcellona. Il 10, quello della
Francia con l'Ispettore di Lione; quelli di Olanda
del Portogallo. Imponente il pellegrinaggio Ger-
manico, guidato dal Vescovo Ausiliare di l\\lonaco
Mons. Dottor Neuhausler, dal Vicario Generale
di Passavia e dal nostro Ispettore. I 1200 pelle-
grini ricc\\·ettero la benedizione Eucaristica in Ba-
silica pot proseguirono pel Colle Don Bosco, dove
quasi tutti gli altri, soddisfatta la loro divozione
in Basilica con funzioni particolari, li avevano
preceduti a visitare la casa 11atìa di S. Giovanni
Bosco, puntando poi a Mondonio d'Asti alfa ca-
sett.a dove il Beato chiuse la sua vita terrena.
TEMOSSI (Genova) - Festa a S. Giov. Bosco.
Il giorno 2+ settembre u. s. nel piccolo e ri-
dente paesello dì Temossi, in provincia di Genova,
veniva solennemente inaugurata la statua del gran-
de Educatore S. Giovanni Bosco, st.atua donata
dalla famiglia del cav. Gino Norero di S. Mar-
gherita Lig., quale promessa per glj scampati pe-
ricoli della guerra e delle varie grazie ricevute.
Il mattino vi fu la Messa della Comunione
Generale con il fervorino tenu to dal Rev. P11r•
roco locale Sac. Angelo Schenonc e ad essa par•
tcciparono moltissimi fedeli.
La figura del Santo si ergeva maestosa su un
trono adorno di luci e di fiori e suscitava m tutti
un ardente entusiasmo, un intenso desiderio d1
preghiera cd una grande fiducia nella sua potento
intercessione.
La cantoria locale esegui alcuni monetti e sciolse
con ardore la lode: «Dolcissimo Santo •·
Nel pomeriggio, dop.. una graziosa accademia
tenuta da, fanciulli, seguì la funzione in Chiesa.
dO\\'C il Padre Superiore dei Cappuccini di S. Mar-
gherita Ligure, P. Pacifico da Minucciano, illu-
strò la vita del Grande Apostolo della gioventù
ed incitò tutta la popolazione di Temossi alla de-
vozione al Taumaturgo.
Una lunga processione si snodò attraverso i
sentieri del villaggio accompagnando la statua
dd ~anto, il quale, dal Suo trono, pareva sorri-
ùcre e benedire a tanta bellezza di natura e a
tanto fervore di anime.
Finita la funzione, il Santo fu riposto nella
sua nicchia, sfolgorante di luci e venerato dalla
popolazione.
~~~~~~~~~~~~~
~ Grazie attribuite all'intercessione di ~
) MARIA AUSILIATRICE e di S. GIOV. BOSCO (
~~~~~ ~ ~~~~~~~~~~~
Raccoma"di'amo v1t·ume11ll ai gra::inti. ne, cosi d, guarigim,~,
di sp,rificare ,emprc bme la 11mfottiu , le rirro,runr::e più i111-
p11rta,1ti, e cli segnare chiarnmente la propria -fi,rmn. Sord be11r,
poiendolo, aggitmt?ert 1111 certificato medim.
No11 si p11bbli.ca110 intwalnumle le ala:riom di gra::u ano-
wme o /innat~ colh., semplici iniziali.
L'automobile cadde nel vuoto.
Si procedeva in macchina in qua1o·n persone, per
panecjp,Lre ad una festa di nozze in casa d, un mlO
cugino, quand'ecco che, in una curva, ci trOVlllmO d,
fronte ad una corriera; la macchina, dove ,o pure m,
trovavo, scansa l'ostacolo; mn per ritornare al centro
delta strada, lo sterzo non funziona cd nvncne il ,ti-
snstro... Punroppo allo nostra destra ,i sprofond,1 una
scarpata d, oltre 20 metri, sicchè senza avere nemmeno
ti tempo di pensarci ci troviamo nel vuoto.
Per conto m:o, il primo pensiero che ebbi fu di rac-
comandarmi ali'Ausilialrice: , Madonna. aiutateci! •·
L'ni•no venne; e non si spiega dl\\·e.i·samente, perché
nonostante iJ :llllto assai grande, la violenza della c.i-
duta e la macchina sfasciata, ci trovammo in fondo, in
quel'te condizioni; io ed una ,ignorina anziana, rimasta
sotto la macchina, incolurru: l'autista con una piccola
scalfittura provocata da una lente degli occhiali; il
quarto viaggiatore, invece, ebbe quattro costole rotte,
ma ora è fuori pericolo. Chi assistette alla cadum, e
furono tutte le persone che si trm•avano nella corriera.
1,,-iudico trattarsi di uo vero miracolo. I paesani e eh,
vide dopo, espressero il medesimo sentimento. Gra-
zie, o lV[aria Ausiliatrice I
Dora,fola.
GruSEPPE C1,ar-.1,ccrN1.
Lettera aperta alla Madonna.
Cara Madre AusiliaJrù:e,
ecc.o cbe mantengo la promessa fatta di pubblicare
ie grazie che Ti chiedevo in blocco e che 'Tu, in blocco,
hai voluto farmi.
La prima era che Tu o.i sa.i'\\'llssi ,Ja una causa che,
~..r me, sarebbe staw. :nolto penosa e, forse, dispen-
diosa.
L& aecooda, che Tu mi venissi in .iiuto in una que-
stion,. finanziaria e diplomatica insieme.
La ter?..a, infine, che, durante un m1o soggiorno in
campagna, dove a,•evo la responsabilità di un bambino
non mio, Tu ci preSffVassi cnttambi da ogni pericolo.
Orn, la prima grazia me l'hai futta subito e n1tto s1
è nsolto senza alcuna noia. nella seconda, mi ha.i esau-
dita molto di là dalle mie speranze e, per la terza, posso
dire di aver sentito minuto per minuto la Tua prote-
zione e di aver constatato vane volte la Tua cura ma-
terna.
D, tutte queste cose Ti sono i:,rratissima, ma forse 111
grazia più grande è stata proprio quella di farrn, con-
statare e sentire la Tua materna curu <l, mc e anche

3.4 Page 24

▲back to top


J1•l bambino affidatomi, e di avermi, così, lel?'atn a Tt
con vincolo d, fiducia e d, filiale abbandono.
Spero che questa mia auestazione valga a condurre
molte anime fro le Tue bniccia materne.
Tu.a per sempre
Napoli.
~I.ARIA POMACELLI.
Era difterite acuta.
li 6 settembre 1949, la nostra cara bambina G,o-
\\·anna, di anni 4, venivo nffetm da mal di gola.
S, diede poca impominza alla cosa, ma nel \\'Oll(ere di
24 ore la bambiru1 si ài;!llravò in modo tale che si temeva
di perderla. Venne chmmat0 d'url(cnza il medico, il
quale si dichiarò perplesso consigliandoci il ricovero
in ospedale. S, decise allora d, portarla all'Ospecble ci-
vile di Asti.
Strada facendo la bambina si aggravava enormemente
cosl che, quando si arrivò, i sanitari non voliere> pronun-
c1ars1, dichiarandosi pressochè impotenti, date le gra-
,·issime condizioni in cui versava la bambina. Si trat-
tava di difterite acuta.
In cale frangente di cose, addoloratissimi, ci rivol-
gemmo di tutto cuore a Moria SS. Ausiliatrice e a
San Giovanni Bosco, perchè intercedessero presso il
Signore e si scongiurasse tale catastrofe.
Si iniziò subito in famiglia una novena e si fecero
preg-are i bambinj del locale Astio, che la bambina
frequentava.
Dopo alcuni giorni di dcgenw, sempre con la spe-
ranza appesa ad un filo, dai sanm1ri non sj era ancora
riusciti a sapere nulla, e la bambina ttovavosi sempre
m stato di incoscienza.
S1 cont,nunrono con più fervore le preghiere pro-
mettendo, se la bambina fosse stata salvata, la pubbli-
cazione della grazia ed un'offerta per le Opere salesiane.
Sul finire della novena la bambina cominciò a m,-
gliorare sensibilmente ed in modo tale che, dopo circo
20 giorni di degenza, potemmo riportarccJa a casa com-
pletamente guarita.
Grati a l\\llaria SS. Ausiliatrice e a San Giovanni
Bosco del celeste favore, si adempie alla promessa fotta
e si invia umilmente l'offerra per le Opere salc:siane.
S. l'v/arzano Olit·eta.
Coniulti CALJGA.RIS.
Venni reintegrato nel mio posto.
Desidero rendere di pubblica ragione una grazia
particoL-irissimn di cui, per intercessione di !Viaria Au-
siliatrice e cli D. Bosco, sono stato reso de,..'llo.
Come funzionario di una pubblica Amministrazione,
e cosciente del mio do\\"erc, mi ero opposto ad una ir-
regolarità amministrativa, anche se, pure in buona
fede, sanzionai.a dal direttore superiore.
Ben presto subii le dolorose conseguenze~ venni de-
stituito dal posto, col pretesto di una inchiesto su tutto
il mio operato, ed allontanato quindi come un diso-
nesto... Passarono giorni e mesi d, martirio.
Tutti furono ascoltati, interro~ti... lo però fui messo
in disparte, senza nulla lnsciar trapelare <li quanto l'in-
caricato dell'inchiesta stava raccogliendo a mio carico.
Noi intanto in famiglia si continuava a pregare il
nostro caro S. G. Bosco; a una novena ne seguiva
un'altrn, poichè ogni mnto uno spiraglio di luce c1 in-
dicava che la fine era prossima.
Venne finnlmente un'ispe-6ione da Roma, il cui fun-
zionario seppe prov\\"idenzialmeme intuire che si trat-
tava di una persecuzione; indi~iduò movente e persone.
cosi che da quel _giorno la confidenza in :\\1arin Aus I.
e nel nostro caro Santo aumentò, anche ~e nitre ins1-
nwu,;ioni erano state mandate in alto loco, pur dopo b
felice conclusione della vertenw.
LIn amico, quasi an2elo protettore, seppe svcnrare
anche quest'ultimo tentativo, cd il giorno 2--J. v;enna 'o,
giorno d1 martedì, dedicato a S. G. Bosco, e ttiorno
che segnava l'iruzio dello nnvcnu di rin~aziamento cieli.i
prodigmsa grazia. wnru reinte,n-ato nel mio posw, con
tutti i miei diritti e ooprattutto riammesso alla stima
de, miei dipendenti.
i\\lentre invoco pietà $Ui ru,r~ecutori, scioli:ic> il nù>
voto di ringraziamento, mvinndo un'offerta per le Open:
dr Don Ilosco e uo'al!Ta alla Ispettor1:1 Lomb;lrda per
il Seminario di Na, e.
Be1·Ka1110.
D. Z.
Mi sento ringiovanito.
Da parecchio tempo trascuravo la mia salute trasci-
nando un cerro mulessere fisico morale che pcggior:wa
d, giorno in giorno non avendo mru voluto ascolll!re ,
consigli dei medica.
Purtroppo, con ciò, il male s'aggravò ed in tal guisa
che il 31 maggio 1949 fui costretto al ricovero w ch-
n1ca ove venni riconosciuto affetto da cirrosi epatica
molto avanz.am e irrave, a tal punto dall'esser giudicato
inl{Uaribile.
Da circa 11 mesi ero rimnsto sen1.a madre; mio pa-
dre si tto"\\.-aVD egli pure in clinica, in una s1nnza attigua
alla mia, e in tale stato che 11 16 Aiugno volò ad unirsi
alla con._sone.
In questo primo periodo di cure il male non davo
alcun SeJno di miglioramento, perciò ogni speranza di
una mia salvezza era svon:m ne, conoscenti. amici, pa-
renti e famigliari tutti, mentre invece al contrario 10,
sin dal primo giorno del ricovero, mi sentivo sereno e
rassegnato a sopporta.re con volontà e pa1.ien7..a "1?ni
cura, pieno di grnn fiducie nell'invocare, come sempre,
l'intervento di ?\\-furia Ausiliatrice e cli S. Giovanna Bosco.
l\\,folto pregni, con santa fede e ferma convinzione.
La malattia fu dura e lunga, ma piu che tutto lo fu
la convalescenza; ora però, 31 gennaio 1950, feste cL
S. Giovanni Bosco, dopo 8 mesi esatti dal rruo rico-
vero, mi sento completamente rimesso e ringiovanito.
Calcio.
MARIO VKZZOL!.
Sette costole rotte.
Il giorno giugno p. p. tornavo a casa dalla cam-
pagna verso sera con mio marito ed un sen·itore. Sta-
Yamo seduti sopra un carro tirato da due buoi: un'altra
coppia di buoi stavo dietro oJ carro. Ma ecco che una
grave disgrazia ci ass.1.li. I buoi che tiravano il carro,
spaventati per non so che cosa, si diedero a predpi-
tosa fuga e gli altri buoi fecero lo stesso. Io, trovandomi
sola, in mezzo a queste due coppie di buoi, perchè
non ebbi, come i miei compagni, il coraJJ:gio di but-
tarmi grù dal carro, òata la velocità con cui le bestie
spaventate correvano, sebbene molto fuon di mc, m,
- 1 43

3.5 Page 25

▲back to top


raccom.mdai ad alta voce a San Giovanni Bosco perchè
ven·sse in m:o aiuto.
In quel momento il carro mi diede un forte scrollo
ed io caddi per terra. Ma, ahimè! voltandomi mala-
mente m1 tro\\'ai sotto il carro e le ruote del veicolo
passarono sopra il mio corpo. Dovevo restare morta
sul colpo, rn11 il mio grande Protettore, invocato poco
prima con fede, mi salvò ancora. In gravissime condi-
zioni, 1n-a viva, venni portata a casa; accorse d'urgenza
il medico del paese al mio letto, e decise subito di
farmi trasportare all'Ospedale per una visita ai raggi,
dai quali risultò la rottura di sette costole, la spalla
destra senza i margini e dolori per tutto il corpo che mi
tormentavano non poco. Continuai a raccomandarmi
a Don Bosco, e le mie condizioni migliorarono. Ora,
dopo due mesi, ho ripreso 11 mio lavoro, con meravi-
glia del Professore e dei medici curami.
Rendo pubblica la grazia, e invio offerta per le Opere
salesiane invitando turti a ricorrere all'intercessione di
un gran Santo.
Rii•a di Chieri.
MARIA C.
Investito in pieno da un'automobile si rialza
da sè completamente illeso.
Nel pomeriggio del 18 novembre u. s. una squadra
di alunni interni di questo Istituto si trovava, a pas-
seggio, sulla via di Torre Maggiore. Il giovinetto di se-
conda medi.a, ·Michele De Vita, improvvisamente de-
cide passare alla parte opposta della strada, Ma, nel
cercare di attraversarla, correndo e guardandosi da
un'automobile che, abbastanza distante, viaggiava in
senso contrar,o, viene investito in pieno, alle spalle,
da un'a.ltra automob'le: sollevato dal paraurti e sbac-
ruto contro il radiatore, dopo il rapido frenarsi della
macchina, \\ ien lanciato in avanti e rotolato per alcuni
metri.
L'assistente e i compagni rimasero esterrefatti, ma
il De Vita si Rlzò da tranquillamente, del tutto il-
leso, con solo qualche leggerissima e qu;isi in\\•isibile
graffiatura alla mano destra.
Il meno spaventato era proprio 1J mguz7,0 investito,
che continuò poi con gi, altri serenamente e regolar-
mente il passeggio.
Al ritorno volli che fosse visi-
tato dal medico e questi non gli
riscontrò alcuna lesione. Della
scena svoltasi il ragazzo non sa-
peva dir nulla, ma ali.a domanda
Chi ti ha sal\\'ato? •, rispose
sorridendo: t Don l3osco ! &.
E non v'è dubbio che questa
grazia o miracolo si debha al-
1'intcrcessione d i Don Bosco, che
ha voluto cosi nsparm.are un
grave dolore alla famiglia del gio-
vane e al(' Istituto.
Don Bosco ha esaudito la buona
mamma del Dc Vita, che, ogni
n111ttina 1 ..thti lontani monti, ov'è
il suo paese Casalnuovo Mome-
rororo, affacciandosi sulla pia-
nura in fondo alta quale bian-
cheggia San Severo, drizzando il
suo sguardo là e pensando al fi-
gliuolo, rivolge la fiduciosa pre-
ghiera: • Don Bosco, proteggilo
Tu!•·
Grato alla Vergine Aus1liarrice
e al suo fedele servo Don Dosco,
i_nvio, e nome della famiglia for-
tunata, una offerta per il San-
ruario.
S. Seuuo (Foggia).
Sac. FRANCESCO STANCO
Direi/ore.
1J Santo Padre dall'altare della Confe53io·ne rivolge la sua paterna parola a.i nostri
25.000 gìovaa.l, alle rappresentanze della Famiglia Salesiana ed ai pellegrini.
144 -
Riacquistò buona salute.
Adempio, sebbene con rit>lrdo,
alla promessa fatta e chiedo la
pubblicazione delle segnalatissime
grazie concessemi dnlln Madonnn
Ausi liatrice e da S. Giov. Bosco.
.'-el marzo 1942 mio marito fu
colpito da gravissimo male per cui

3.6 Page 26

▲back to top


fu sottoposto alla visita di emi-
nenti professori. Quale unico ri-
medio da tenmre ci fu sug~erito
l'intervento chirurgico. Non ci fu
però nascosta l'estrema difficoltà
dello stesso e la pochissima pro-
babilità di riuscita, anzi un rino-
mato chirurgo ci sconsigliò anche
l'operazione, ritenendolt1 orma,
inutile.
L'angoscia mia e de, miei fami-
litiri era profonda ed era aumen-
tata dal fatto che si rendeva neces-
sario prendere la grave decisione
se sottoporre o meno il nostro
caro congiunto all'operazione.
ln quei terribili momenti, rutti
uniti, ci raccomandammo a Dio,
che solo poteva decidere ed ini-
ziammo novene e pregh1er<l a
Maria Ausiliatrice e a S. G. Bosco.
Sebbene tanto indegni fummo
esauditi: mio marito fu operato
con esito felice e riacquistò una
buona salute, con sommo stupore
di tutti, compreso l'illustre chi-
rurgo, il quale ebbe a definirlo
un caso miracoloso. Ringrazio di
cuore la Madre Divina ed il caro
S. Giovanni Bosco di questa grande
grazia e di tutte le altre nccordate
a mc ed alla mia famiglia, delle
quali cito le principali: t) Una
mia hambioa fu investita da una
macchina e guarl perfettamente;
2) mio figlio, militare per tutto 11
periodo della guerra, tornò a casa
sano e salvo; 3) rutti in famiglia
superammo la bufera della guerra
e ci rimase anche la cnsa.
l nvio offerta per le Opere Sale-
siaoe e prego Mnria SS. Ausilia-
trice e San G iovanni Bosco di
continuare a proteggere me ed i
miei cari nelle numerose neces-
sità presenti e future.
Ge11ova. BeNEDBTTA Fenmrrn.
Vescovi e S uperiori Salesiani durante l'udienza.
Aveva perso la memoria.
Un mio cugino ebbe nell'ottobre u, s. uno scontro
automobilistico che poteva essere fatale: si salvò m:1
lo shock nervoso rimastogli era terribile; aveyn perso
la memoria, non poteva nemmeno fare la sua firma, ccc.
Dopo aver consultato diversi meruci cd anche un psi-
chiatrico, nessuna cura gli era giov11ta. Mia cugina mi
scrisse ed io iniziai la novena a D . Bosco: dopo il 9°
giorno mio cugino cominciò a riprendersi e in poco
tempo si rimise completamente. La {lllarig1one ha pro-
prio ciel m'racoloso, dato che nessuna cura era vnlsa.
R ingraziamo quindi il caro D. Bosco, che sempre m,
aiuta e che già altre grazie mi ha fatte.
Anche m'a sorella, che dal bombardamento <lei I <J4+
non aveva pit1 potuto sistemarsi per la casa, avenda
tutto perduto, fina lmente in questi ~iorni ha ottenuto
un appartamentino. D. Bosco l'aiuti e protegga sempre
lei e le sue figliole.
Varese.
1-'IERA GENNARO.
Mi fu offerta una bella casa.
Nel 1946 ncevei lo sfratto dalle tre stanzette che
avevo in subaffitto. Non valsero lacrime e preghiere:
compromesso da una clausola che avevo accettato al-
l'atto del contratto, mi trovai su una stra& con la
sposa e con tre tenere creature. l:"ui cvstretto a ridurmi
in una povera stanzerni dove non era neppure possih,le
muoverci.
Mi rivolsi fiducioso a Maria SS.ma Ausiliatrice e a
1 45

3.7 Page 27

▲back to top


D. Bosco, recandumi in pellegrinaggm u Tonno, e lu m.a
tiduc1a si moltiplicò. Intanto mi era nato il quarto fi-
glio e in 6 persone continuavamo a vivere in una sranza
di 4 metti quadrati.
1\\Ja le nostre preghiere non furono nme; passò qunl-
che mese, e mi fu offerta una bella casa comoda, con
cortile, e accanto a un negozio già avviato e del mestiere
che io esercitavo.
[ nobili proprietari mi avevano preferito proprio per
i miei quattro bambini.
Tutti di famiglia non finiremo mai di riDgraziare
l'Ausilintrice e D. Bosco per quanto hanno fatto per noi.
Come segno di perenne riconoscen7,a e di affetto fi-
i.:liale, mi permetto d'inviare la presente offerta per le
Opere salesiane.
Castelfranco Veneto (Tre,·iso).
FEDERICO l\\1ASSAROTI'O.
Vìnttnzo Scocca (Buonalbergo-Benevento). - Nel
mese di dicembre fui costretto a mettermi a letto per
influenza. Dato lo stato di deperimento fu.i traspor-
tato d'urgenza a Napoli per un esame radiologico
dello stomaco, il quale era aumentato molto notevol-
mente di volume. Dall'esame si dedusse tratbrsi di
gastrectasia secondaria a stenosi. Temevo di essere
operato; infatti me lo consigliarono. Mi raccomandai
con picruJ. fiducia alla Madonna Ausiliatrice e a D. &r
sco, mentre i Salesiani con i ragazzi dell'Oratorio lo-
cale iniziavano una novena, al termine della quale la
m:a salute andava sensibilmente migliorando. Ora sto
benissimo. La presente serve a sciogliermi dalla pro-
messa fatta alla Madonna e a D. Bosco. lnvio offerta.
Doti. Antoni110 Boscaglia (Butero) - Ringrazio Ma-
ria SS. Ausiliatrice e San Giovanni Bosco perchè
l'anno scorso, mia mam1Dll, essendo stata wttoposm
ad intervento chirurgico, merci: Ja loro mrercessione
ottenne un esito felicisshno.
R"ngrazio pure Maria SS.ma Aus liatrice e San Gio-
vanni Bosco per avermi concesso la grazia di conse-
g.iire la laurea.
Riconoscente per I fa\\>ori ottenuti mando una of-
ferta, raccomandando sempre la mamma alla prore-
z one di Maria SS. Ausiliatrice e San G. Bosco e nello
~tesso tempo chiedo la Loro :.anta protezione per la
nostra famiglia tu1ta.
Ln famiglia Casorso (Castelnuovo D. Bosco) hiso-
gno~a di particolare aiuto, si n\\'olse a Maria Ausilia.
rrice e o S. Giovanni Bosco chiedendo una gmzrn par-
ricolarc. Avendoln ottenuta, invin un'offerta per le
Opere Salesiune.
Sac. l\\I. Mt.ru..,.
Barbero Afnria (Serzann-Trcnco) - Più ,·olte m 1
rivolsi a l\\1aria Ausiliatrice e a D011 Bosco Santo per
,nterccdere e:raz,e e fu, esaudita. Ora ne ho ricevute
rr.: e I, ringrazio: 1) per aver riùonnto pace al mm
euore; :?) per a,·ere tro,·aco un impiego a un 0110 ti-
glio; 3) per aver esaudito un altro mio figlio.
Giot•armt Cassiui (Acqui) J:;Uarito, il 29 luglio 1949,
ùa gra,·issima flebite, mentre. a giudizio dei medici
curn.nt1, avrebbe an1to solo più 2 ore cli vita, in,·1a
nffcrtn in riconoscente omaggio u Marin SS. Ausilia-
trice, tlnlla cui ìnterccss'one ottenne la segnalarn grazia.
I.a s,g. La,,j'r<mm Clara Ferrerp (Tonno) ringrn~ìu
l\\.tarin Ausiliatncc e S. Gim. Bosco pe1· la ridonata
pace oellu nostra fami~.ha, turbata da dissapori d'm-
teress1 matenali.
Dott. CatJ. Alesssa11dro Magoraggia (Tonezza) -
Affi.data alla protezione dell'AusJiatrice e dl Don Bo-
sco, una mia figlia ha conseguito il posto di maestra,
un'altra, in occasione di grave malattia, ha ottenuto
una insperata sistemazione, ed una puerpera ha feli-
cemente superato grav, postumi d1 circostanza.
Ines Caffa,o (Torino) - Trovandomi un una grave
necessità, mi rivolsi con grande fiducia a Maria SS.
Ausiliatrice, domnndaodo la gnizia. Pui pienamente
esaudita e come promessa invio un'offerta per le Opere
Salesiane.
Nosengo Clelia (V1gone) - i\\1,o marito, impiegato,
rice\\·ette imprOV\\'ISamente l'ordine di prender servi.zio
in locnlìtà d'alta montagna assai scomoda sia per lui
come per la famiglia.
Ci rivolgemmo fiduciosi a Don Bosco e a l\\lana
Ausiliatrice, e, contro ogni aspenativa, ricevemmo pro-
prio il 31 gennaio, festa del Santo, la renx:a all'ocl10S<.1
provvedimento, che, mentre colpiva per diversi aspetti
la nostra famiglia, dava pure adito, negli estmne1, a1
più svariati commenti.
Famiglia Cuc:cim (Vano-Novara) - A,·cvo b1so1-rno
di una importantissima grazia. Fiducioso mi ri,•olsi a
l\\'laru, SS. Ausiliatrice e Don Bosco, e fui esaudito.
Pubblicamente ringrazio coi miei la Vergine Santa e
D<m Bosco di cui sempre invochiamo con fede la pm-
tezione.
D. Galknca Angelo (Ivrea) - Quando io, piccolo di
pochi mesi, ero gravemente infermo, m ·a zia promise
a D . Bosco che, se avesse ortenuto con I.a guarigione la
grazia della ,·ocu:ionc a me, essa avrebbe per turtà I.,
sua vita semto nella cucina di questa Casa.
Guarii, ebbi da Dio la vocaz10nc, sono sacerdote
ed essa, la mia cnra zia, non ostante 1 suoi S<'ssant'anni
sonati, laYa da sola ogni giorno tutti i piatti dell4 Casa
e, al mattino, prima delle otto, gira per tutto il paese
a chiedere aiuti in Illllllra e lD danaro per Do11 Bosco .
Vittorio Gi.m:a,mact:i (Biella) - La sern del 13 di-
cembre t949 il mio terzo bambino di appen,1 due mesi
era preso da forte febbre che da 39 sali nell, notte a 40.
Malgrado l'assisterv..a del meùico e le pronte inie-
zioni di penicillina. la febbre continuò o tormentnre
il mio bambino per tre giorni e rre no11 i.
In quelle notti, in cu1 n furono momen11 che dubita,
dì aver salvo il bambino, mi rivolsi con preghiera a
Don Bosco perchè assisresse il m,o piccolo.
Don Bosco mi aiutò; alla ,;era del quarto 1-,>iomo la
febbre en1 scomparsa, ed il bambino stava bene.
TI medico spiegò il caso in tcrmmì tecnici. lo pensoi
a Don Bosco.
Co11retta Rmcoui G11ord,i (Genova) - Am·or.i una
volta, D Bosco Santo, hai es.qudit.1 la mm prece siste-
mando m:o figlio Lelio! Gruzie! Egli resta affidaro a Te!
l'rotcggilo sempre ed ovunque col suo figlioletto e con
la moglie. La fede e la riconoscenza nosrra m Te, non
verranno n1ai meno!
lm io offerta per le Opere Salesiane, come da pro-
messa fatta.

3.8 Page 28

▲back to top


Ringraziano ancora della loro intercessione
Maria SS. Ausiliatrice e S. Giovanni Bosco:
Scotti Maria Ausilia ringl'Uia Maria AUAili.atrice per la
vis.,b.,1.c e matHml prorezione accordatale in una ddic:a.ta e:
pencolooa opcruione e in segno di riconoscenza ha in-
,·i:ata offcna.
CaJ.muJra utizia (Casarza) per il felicissimo esito di ope-
rarione chirurgica e in attesa di altra gmria ha fatto offert.a-
Givru:,,ullo Ma.ria per l'ottenuta guarigione del figlio P iero.
G. B. C. (Torino) per grazja ricevutD proprio nel giorno
in cui si solennizu, m tutto il mondo, San Giovaru,j Bosco.
Jl,f. P. (Condove) perch~ un suo figlio, colpito da infezione
all'occ:hio destro, cominciò a migljorare all'inizio di UDB
fiduciosa no,·ena a Maria Ausiliatrice e in breve tempo
guari perfettamente.
N. N. con ,·ivissima nconoscenza ringruia per il buon
esito di operazione chirurgica 11 cui fu sottoposta la sua ca-
rissima figliuola e per essere stata preservata dalla gnu,-
dinc:.
Cirri Lìntùt (Tonno) ha in~uta offerta a Maria SS. Ausi-
liatrice per la sua visibile e contmua prot"11one sulla fa-
miglia.
Corduo De/fino (Tormo) adempie la promessa fatta per
JlTil,.;a riccl'uta per interccssiom: di Maria A..-iliatcice e dj
San Giovanni Bosco offrendo catcneU11 e medaJllietta d'oro
con l'offerta per le Missionì. mvocando e confidando sulla
éontinua protezione.
Pra.ncl!Sia Maria (Mezzenile) puchè ridotta in 6n di vita
e &Ottoposta a intervento clùrurgico riuscito !elircmente
potè in breve riacqujstare la prinùe.ra salute: invoca continua
protezione e promette et.cm• riconoocenza.
;\\Il. P. P. (Milano) rinirruia vivamente San Giovanni
Bosco che invocato ardentemente è venuto in suo nmto e le
ho concesse grazie e favori straordinari.
N. N. (Tonco) per lo guari1?1one di una n.iporina e per la
speciale: protez;ione e assistenza concessa • persona c::arn..
Gngolan Al;sw, (Pinzz:ola sul Brenta) ringrazja pen:hè
essendo srato durante il servizio militare colpito da pili ma-
lattie cominciò a migliorare all'inix10 di una fiducima no-
,·.,na • Maria Ausiliatrice e a Don BO!ICO Santn e in breve
tempo riac:qui.stn la primicra salute.
Man"otti Isaia (Caprigliola) per la miracolosa guarigione
del fiRlio Giuseppe colpito da bronco-polmonite bilaterale.
Pmassio Cattrina (Polonghera) per la guarigione di mnlc
d'occhi.
ANIME RICONOSCENTI
Ci hanno ugnaluto gr~t 01ta1ute per irtUrmriona di ,'1aria
Ausiliatria t di S. GiUf:ànni Bost:0, tklla Bealll Manar,J/o
r ckgli altri Seni di Dio - alcuni hanno ancM i.reiato
i offerte pn- la crltbrtnio11t di sante Muse di ri.ngraziomento
pn le Mistioni salttiant o ~r altrt opn-t di D. Bosco -
s,gumti:
Abbondanza S., Acuto R., A. F., Amasio F., Amatori M.,
Angeli Z., Annovati E .• Aragneui M ., Arioli A., Astigiano G .
Beldncchino A., 13nldi G., Baldi M., Bnldi R., Bnlmn A.
llarberis E., Barillar, A., llaroni M., Basertn C., Berteli;
M., Bert~ro e;., lksui F., &:tte Rag. G., Bezzati, Bievm
M., B1Rlmo O., B1oletto T .. Tionsso A., Bollero G., Bonomi
M., Borella Pruf. G., Rortoletto G., Bottazzi I., Bouero
P .• Brctti l\\L, Bronzo A., Druzzoni l\\L P.
Cal{no R. C'alantlro C., Caldarello Prof. D., Calleri L.
Calonacci M., Calza ;\\1., Cambiano A., Cantone P., Carnici
A., Carrnino H.• Carpib'1lllllo M., Castagncui A. e A. i\\lal-
visi, Castnr,no M., Ca,·iglia L., C-,<lolini E., Centn M.
Chiesa B., Chiesn P., Chiodi M., Cirioni M , Cirri L., Ci~
vo_Ue.r1 E., Coco M., Con,u~i: Marchetti, Martinent:(o e Sca-
s:ihonc; C:ontcmo A., Cordcro D., Corsi A., Curri L .
Da,·ico L., D'Alessio E., Del Dottore A., Dcvalle A.,
Dezzani (;., Di l\\1nrzo P., Direttore Istituto S. Guc•tano
Direttrice Collegio All MaTina, Dolce P., Donnas N N.'.
Dutto B.
. Fam.e_: .Buffo, Dulciali, .Cap11Bni, Capogrosso, Cerchio,
Cammann,, Ferrero, Golh, Marcelli, Mu•so, Nonnini e
Nnrdon<', Fara G., Faodo M., Fassardi V., Fasseua A.,
Fo,..,e R., F. E. T., Fcrrnri G., Fcrrero M., Fi,isag!ia R.,
F. M. A. Campidoglio, Fomiasero F., Fornelli sor.lle, Fran-
ccsconi L., Francesia l\\l.. Frassa M., Fusero M. e T. f"u-
silli F.
'
, G~bano i\\l., Gadani D., Gallino L., Garis L., G. G..
<,hmnr,hetl1 M .. Giacobazzi L.. Glannelli R., Gianola O ..
Gili G., Giordano M., Giusta A., Gonella V., GribauJo I· ..
Guirliclmetto 1.
Laguzz, R., Lampcro T., Lasngno M., Lazzarino C
Lombardi Rullino M.
·
Maccario A., Mehigoli R., Manasse M . T., Mamoli E..
Mantero G. B., Marenco A., J\\1arcn%i V., Mnrtini G., Mas•
wla M., Mastale P., Mauri A., Mecca A., M. G. Michieli L.
Mingudo D., Molina T., Moliruu-j A., Mone'si T., Mon-
ginj E., Monti F., Montomoli B., Monzeglio G., Morello P.,
Morri C:, Motta T.
Navarra M., NdÙ E., N. N.
Occhipinti C., OrtcUi M.
Paoli A., P ASquesi T., Pepe Prof. P., Pepino C., Per•
letto A. C. M., Pctitjan :M., Pe>:zoli N .• Piardi M., Picciurro
D., Pilla R., Polliotto M., Porcù M., Porta T.
Quaglia F., Quaglia G.
Rabbione G., Raggi G., RaUo V., lùvana L., Rav1zza I.,
Remeri M., RevigHo M .. Rey F., R. G., Ribaldonc l\\l ,
Rll!heui G., Robino V., Robiolio R-, Roetto T., Ro, C .•
Ros,;o M., Rostagno P., Rovella L., Rubino C.
S_alo R., Sangalli V., Sapetti G., Satragno M .. Savio L.,
Scnban1e M., S. G. C., Solaroli E., Squill3ce L., Stura C ..
Suor Paolella, Suor Romanin, Suor Siffr<:do.
Tomassone G .• Toniolo G., Torchio ~I.
~acca C., Val~amera G. e L., Varano L., Veccia O., Vcr•
ces, G., Vergano M. L., Vezzolì M .. Virando \\1., Volpi T ..
Vottero Sr. M., Vottcro M.
Zerbino A. r.
IN F IDU CIOSA ATTESA
Raao.,,andia.n,o r,1ldamrnu alle pr,ghieu d,' tu.tu i devoti d,
Maria Ausiliamu. le srgu~ntì persone t le lora particolari
inten:zi(mi:
Ampalla R., Ancona V., Astif(iano G.
Bacchiegn N., Bagauni L., Basso T., Baudmo R., Bec-
chi R., Bergoglio M., Bigatti M., lloas:so A., Boero A., Bot-
lerti T., Bompani I., Bompiero T., Bonfonre L., Bon:Uo P ..
Borgogno C., Borgogno G., Bosco C.
Cantore S., Caramella G., Cardellino G., Casali G., Ce-
stald, E., Cena E., C. M., Conti R., Torino M. A., Cravero A.
Oelpiano M., O. F.
Falasclu P., Fam.e: Aiassa, Albano, Brambilla, Bruz.zon,,
Buffo, Cerchio, Galh, Gt.'lltile, Rosso, Vaccarino e Vogliano;
Fasiori E.. l'errero G., Ferrero T., Finello G., Fogli N .
Frola P.
Galimberti C., Gota V
lanutolo C.
Landi L.
Maccario A., Malanetto G., M.arcbetti R., Mariota E ..
Masini C., Masru Prof. G., Mensa R., Minella L., J\\loli-
nari L., Morubdli S., Montanarini D.
Natalini B. e P., Nobile R., Nordani A.. Nurisso O.
Orcwa O.
Padoan R., Passenna R., J>esserin1 :\\f., Pavese A., l'es-
sina J., Piovano, Pipino M .. Pistone T. Pormo A., P. T.
PugJ,,io M.
Qwu-e.lli R.
Raincro G., Ravasenga A., Ravasenga C.. R. C .. Re,te L.,
R. I.., Roern C.
f;alicc L., Santià G., Snrton F:., Scarronc L., Scrirnalio G ..
Siri P., Solari C., Solaro V., Solaroli E.,
Teppati M , Tiranti R., Trebò A., Tricò R.
Vada, Vallogl!ia M., Varisco P., Vii,>na E. , Voghera A.
~nclli V.
TESORO SPIRITUALE
I Conpcrntori c.hc, roP1/es'$ali t romu11icati, vi~iteno una
chil'sa o pubblica rappella (i Rcligio$i e le Rclig-iosr, la loro
cappella privata) e quivi prelf-\\flO si,condo l'intenzione del
Sommo Ponn:fice, possono acqui~tarc:
L'fNDliLGENZA PLENARIA
OGNI MF.<R!
, ) In un giorno del mese a loro ~celta.
2) Il giorno in cui fanno l'Estrcizio dtlla Bmma nrortt.
3) Tl g,omo in cui pnrteeipano alla Conjn-en:za mer,sile sa-
lesiana.
Nl!L l\\,IESB DI APRJt.B ANCHIC.
li giorno 2 - Oomerua delle Palme.
11 giorno 9 - Pasqua.
~ 147

3.9 Page 29

▲back to top


_ ~...._..... .. __...__...'-'..__,,.._..... ____.._.....__.....__......_......._,..'-'-._,~
)i Grazia attribuita all'intercessione ((
) del BEATO DOMENICO SAVIO (
f' ~ ~ ....-........-.,-.,..---..,......._~ ....-.........-.. ........... .,-...,......,~..... ~ 1 e
Salvo da cecità.
11 piccolo Oc !:-ìJndre P,ctro di Massimo, di S. Vito
del Cadorc, per Ji, scopruo d, un ordi1mo e~plosh·o,
s, era iirnvcmcnu, ferito un occhio, a,·cnt rerduro il
pol11ce e !'•11d1ce della mHnn sinistra ed impedit.1 l'ar-
111:olazionc Jel medio.
Purta10 d'urucnza all'u~pcd.1Jc, 11 douort- oculista
1riud1ca\\'a il •~•~o molto seno pt-r 1'1mposs1b1Jità d, to-
l!licrc tlall'o<-duo la schej:!1110, essendo questa c:os111uira
ù, lc~he lcimcre e qwndi non levabi le con c:-lcuroma•
148 -
L'aspeuo delta BasiUca Va1lcan,1
mentre pari• Il San10 Padre.
l{ncti Il pc:-ricolo, n dt:tW del me,hco, cm 1m1,·c per
tutt, e due iih occhi
Nd franl(ente foc, raccomandare il rai,.'llzzo a Dome•
nico :-Ìil\\'Ìo. I genitori npplicnrnno sull'occhio ferito
un'immngine dd Servo d, Dio mccomnndandonli rer•
, 1d;uncnu, il fant1ullo. Alla nuo,~, nsm1 del p1cculo,
fnu., prima del tempo prefisso, ,I dottore, con ,ua
.1.•r11ndc meravi1:h11, flS(;Ontrò u:.c1t>1 ù.1 In schqu.:1.1.
Gioirono perciò t l{Cn11on, p1en1 d1 11conoscenzn ,·crso
il Serm di Dio.
1~, t.'Tazia app,mrn nncor più se11nnlnm m quantochè
~• r,s.;oncrarn pur~ ri11cquismto l'uso dell'articol.1zione
del duo medio fe•1to. Riconoscendo ,n questo I' ntl!l'"
,cnto di Dom.-nii·o ~wio, picn, di riconosccmJ1 1
Rcn.trm !Ili prei1ano d, pubblicare In J.'TI!Zlfi
'lrnrt,,, Istituto Sulcs•ano
MHNRGUS LotlllNlO,

3.10 Page 30

▲back to top


L O DE- PR EGHIE R A AL BEA TO DOMENICO SA V/O
Vago Giglio dell'aiuola
di D,111 Bosco educator,
fo' du1 tutti, a/In wa scuola,
,io, r-reuion1D 11el candor
N,!I can1Jor dell'mnocem,a
11rl /rn:or della pietd;
col lat:oro e con la scicrza
1rrndiando la bo11td.
Cllro SOfJilJ, al dolce rncallfo
del f11l11Dr di tue ,:irtù,
.,boui, fior dell'Anno So11to.
11110 nuova giove·1111t,
Pura, forti!, ardimenlDSll,
11clla /11dt' I! 11ell'amor
tempri l'alma get1erosa
a sen~io del Sil(llor.
S, r1acu111la il mo11do inlan
11II'ordor d, carttà;
ed ,I Po/Hl, il gran nocd11ero,
1[Wd1 il genfo a civillà,
Dr/In pace per la ,>ia,
«Ila luce del V ungei,
Sttl/a nmnhile Maria,
" 8Mto, ••tHO il nel.
- 149

4 Pages 31-40

▲back to top


4.1 Page 31

▲back to top


NECROLOGIO
SALESIANI DEFUNTI:
Sar. POlvfPJGNOLI GIUSEPPE, da Brisighclla (R,,-
,·,·nna), 1 • Torino (San Giovanni) il 18-im-1949 a 8o anni.
Seminarista esemplare nel ~eminario di Faer12a, si con-
fessò da Don Bosco e si sl!lltl subito attratto alln ,·ita sale-
siana. Parti ancora chierico per la PoJe.~tina ove, raggiunto
11 sacerdozio, fu dapprima direttore e maestro dei novizi e
<.:rcmisan, poi direttore n Nazareth. Crull8e la sua vita "
Torino, come confcssor<i nella Chiesa di San Gio~"BJlni
F,·angelis1n apprezzatissimo per la direzione spirituale.
Sac. GUTIElillEZ AURELIO, da Arequipa (Perù), t a
Piu.ra (Perù) il 2.3-\\'11-1949 a 67 anni.
Sac. DlfLJSON ESTELIO, da Rò.iilrio (Uruguay), t a
!:i. Paolo (Brasile) il 6-lH 949 • 65 anni.
Sac. MONETA PllOLO. da Recife (Brasile), t a Ara-
caiù (Brasile) il 2.7-1x-1949 a 62 anni.
Ch. tr. MARTIN f/ERNANDEZ FRANCESCO, da
Pinedas dc la Sierra (Spagna), t Arcoz de la Frontera (Spa•
1!lla) il 17-1v-1949 a 20 nnni.
Coad. BIELAWSKl" FRANCESCO da Stnrawìe,, (Po-
lonia), t n Vicdma (A.rgent.u1a) il 17-X'l-1949 a 49 unni.
Coad. PEREZ GIUSEPPE, da Torrijo del Campo (Spa-
1,'Da), t a Valenza (Spagna) il 22-xu-1949 a 46 anni.
Coad. SANClfEZ VITTORIO, da Tarija (Bolivia), t a
Lima (Perù) il 27-Xl-1949 a 40 anni.
Ch. ,,. GROMMED GIACOMO, da Den Heldcr (Olanda),
1 a Devent~r (Olanda) il 16- llH 949 a 2.8 anni.
Clt. tr. CID LEOPOLDO, do Pazos de Sotomayor (Spa-
i:rna), t a Utrern (Spagna) 1I 2.5-xr-1949 a 20 anni.
Coad. 11ot•izi" PAROLIN GIOCONDO, dli Olimpia
(Brnsilc), t a Pindamonhangaha (Brasile) il zz-x1-1949 n
z1 anno.
Stu. MAZZETTI GJUSEPPE, da Montcmagno (Asti),
t a Cavai:lià (Vercelli) il n-xn-r949 a 65 anni.
Sar. GAMBINI ALBERTO. da Reggio Emilia, t a Roma,
il 25-JJ u. s. a ..µ onni.
COOPERATORI DEl'UMTI:
Mo11s. EMll.IO .~1AZAR1, Dirtllou Diout11110 dt.i Coo-
prratori di Brinditi.
Sacerdote secondo il cuore di Dio, visse i suoi 55 anni
d, sacerdozio 11cl fervore di uno pietà e di uno zc.lo sacer-
do•ale che ne fecero un degno Vicario della Parrocchia di
Sant'Anna e po, Canonico effettivo del Capitolo Metropoli-
rnno. Uomo di preghiera, di consiglio e di 112ione, fu caro
a nmi gl, Arcivesco,•i di Brindisi. Quando i Salesiani, nel
1935, vi iniziarono il loro apostolato, venne propooto da
S, F,. Mons. Valen n Direttore diocesano dei Cooperatori.
F: la Pia Unione prese subito mirabile mere.mento, mentre
, nonri confrau,lli iro,·a,•ano in lui un consiglière illuminato
,. prudente, un umico cordiale. un ,·ero apostolo dello spirito
sale,,iano e ddla divozione a Don Bosoo.
.llom. Cat E.HILJO /IN7"0Nl.4ZZJ, t a Coneii;linno
Veneto. il 1-11 u. •·
.\\rcipretc Vicario Foraneo ùi Conegliano e Decurione
ùc, Coopcruton. mentre pro<li!!a,.,. alla popolazione tutto lo
zelo del sacro ministero nel fcn·ore della piet:ì, aveva anche
per l'Opera salesiana e spccinlmcntc per l'Istituto delle
Fi~Jie di i\\1arm i\\us,liatrice le piU sollecite cure, ispir.ate
dalla di,·oz1one aJ]a i\\1edonna e dalla venerazione per S. G10-
,11rn11 J3osc.~o.
Ca11. NATALE OLJVA, te Susa, 1'8-11 u. "· a 78 anni.
Canonico Arcidiacono della C11ttedmle e Cancelliere Ve-
scnv,h•. eni. onchc affezionatissnno nostro <..:ooperafore.
\\lunrtico benefattore d, tutte le opere pie, cousolntore dei
poveri t:' <lei bi~ognosi, \\·olle ricordare anche in morte l'Opero
,,,d. ~Hl~iun~L
rF.HIAAJ LUCIA
BARONI, t a Montodine (Cr.,...
rnnna), il 4-tt u~ s. a 50 annl.
Annno ·ve·rmnen,e elett..11 vive\\·s d1 fede nél fervore della
1,icm\\, col cuùre sempre ,cpcno a tutte le opere buone. Mnestm
,,m,·km,·ntarc rer ri,, di 30 anni, applicava ncll'cducazione,
intdlet10 d"am<>re, ,I sistema preventivo di Don Bosco
di cui fu ùew,tissima propagatrice. Compresidentc della
locai~ sezinne delle Cooperatrici salesiane, cni LrS le pili
m~iL.mi benefattrici dt•I nodro lsututo
FR..--LVZL'\\'1 .1,/,IR/.-l ~·ed. COLLlXJ, t a Stra, il .li-I
u. ,. n 69 •nnj.
Donna profonda.mente cristiana, dalla fede e dal quou-
dinno contatto con Dio traeva la grazia per la sua miJ1Sione di
sposa e di madre, p~r l'Azione Cattolica e per l'apostolato
missionario cui si dttdicava con ammirabile fervore. Zelante
cooperatrice, fu ben lieta cli offrire un figlio alla Societù
Salesiana, attualmente direttore al nostro istituto di Strada
Casentino.
BETTEGA TERESA ~·ttl. GOBBER, t il 4-x11-t949 n
7, n.nnL
Mamma del direttore del nostro istituto di Cbatillon, san-
tificò la sua vita semplice e laborio~a col fervoroso esercizio
delle virtù cristiane, offrendo al Sii:nore anche le acute sof-
ferenze che completarono la sua corona.
ANTONIOLJ LUIGI, t " Tormo, il 17-1 u. s. a 6o anni•
Dedicò tulta la sua esistenza al hene della famiglia che
volle educata allo spirito di Don Bosco, come affezionato
cooperatore, dandole co~tante esempio di fede, cli onestà e
di IU\\'Oro.
A.LTIU COOPERATORI DEFUNTI:
Anzan.i Adele, Villa Rom.ano (Como) • Asteggiano Secondo,
Alba (Cuneo) - Baldisserri Giovanna, Rio/o dc'I Bagni (Ra-
venna) - Balocco Andreooc Giovanna, Riv,, (Vercelli) -
Barre! Grato, Va/grisa11cht (Aosta) - Deltramino Battista,
Volvera (Torino) - Benedicenti Francesco, Chim (Torino) -
Benedic~nti Irma. Riva di Chieri (Torino) - Berseni Tonella
Maria, S. Fru,u:iw,, Culif. (U.S.A.) • Bcrtagnolli Lorenzo,
Tretto (Trento) - Bertolina Serafina, Valj11rTJ(l (Sondrio) -
Bignami Luigi, Cod1Jg110 (Milano) • Boschi Argia, Livorno -
Boscolò Spiga Santina, Vme:na-S1Jt10111arina - Dosio Poli
Santa, Cene (Bergamo) - Bo,-a.rd D. Pantalcoae, S. Oye111
(Aosta) - Bunino Nicola, Rocchetta Ci,ngio (Savona) - BUJica-
1!,lia Caterina, Ceg,,i (Pa,;a) • Carelli D. Giuscpp~. Mo"o
d'Alba (Ancona) - Cervetta Antonio, ConjimM (Pirvia) -
Cervino Ved.. Bcllardi Maria, Dog/iarri (Cuneo) • Compa-
gnoni G. Battista, Valfuroa (Sondrio) - Conti Dr. Francesco,
No,,ara - D'Apolito Mari.a, Roma - De Alessi Mons. Vit-
torio, P1Jrtogruaro (Venezia) • De Piero Peruzzi Giacomo,
Culal::ro (Belluno) • Ferraris Stefano, Solomi110 (Vercelli) -
Ferrero Giovanni, Castdn111Y1Ja Calcea (Asti) • Fissare Mad-
dalena, Alba (Cuneo) - Fruolini D. Do.me:nico, Pia11 di Porlo
(Perugia) - Fumagalli Stella, VPda110 al LIJmbro (Milano)
Ba.rbo.rino Riccardo, Rocrhetlu Pn/afen (Asti) - G81!tinelli
Dionigia, Bo~•e, (Cuneo) - Gendre MattCQ, Mi/Loures ('T'o-
rì,ir,) - GesuelJi Raffaele, Tolentino (Macerata) - G!ùrardclli
Adolfo, CMavari (Genova) - Ghirin_gbelli Chiarina, Cu-
ro,rno (Varese) Giustiniani Giulia, Mirano (Venezia) -
Grandis AugLtsto, Vicm:::a - G r,ova Soldavioi Iolando, Cas-
sa111J d'Adda (Milano) - lntroini Giuseppe, Busto Arsi,:io
(Varese) - I1wemic1 Elisabettn, Curr111sro '(Ber!(&mO) Laz-
zaro An~elmo, CogoletlJ (Savona) - Lombardi O. Luigi,
.4,ugrro (Sviz7.era-T.) - Lupo Restivo Pietra, Alim~no (Pa-
lermo) - Mafe.raini Caterina, Campo Tartano (Sondno) -
l\\,1anzano Mons. Alberto, Codroipo (Udine) • Maranta Or-
soln, PoschiOtJo (Svizzera-T.) • Marenzi Car.mcla, S. Albano
di Bob/,io (Pavit) - l'\\lazzoli Massimo, Castt/frtmro (Modena)
- Michcli Celesta. Dambel (Trento) - Modouno Platani•
Conc,-tta. S. Gregorio (Catanin I - l\\1odcna O Giuseppe,
Pontcd,.ra (Pisa) - Molfetta Lucia, ft1esm, (Venezia) - Mo-
ros,ru Aogchna, Angolo (Br<-Scia). Nini Giuseppe, Pr•mascl/a
(Novara) - "'ioero Ida, Farig/iu11n (Cuneo) - Pacchrn.rottl
Francesca, Fi11mina111 (M.acerata) . Pala,nini Bortolomco,
Parre (Bergamo) - Panetti Domenicn. Stramhi110 (Totino)
Pat1n D. Mariano, ,\\In/la d'.4/Jtmw (!\\.1essino) • Pedrctti
Storchi \\1ario, J,a1ighiru110 (Panna) - Perego i\\lariotu Te-
resa, Brivio (Curno) - Pini Borghi Giuditta, Marrio (Como)
- Pintucci Carolina, Ruf,1111 (FU"cnzc) - Pogliano Rosa, Cast,l-
!"Al,fero (.\\sti) - Poli Uolorc.s-ln;.cgnanre, 111im (Venezia) -
Rc•dacll1 Giuseppe, Siror,~ (Como) - Rigamnnti Carolina,
Villo Ro11Ja11ò (Como) • Riva Vincenzo, 8,11~/Juio (Milano)
- R,zz, Ernesto, F,la110 Umbulh (Udine) - Roccabianco
Domini Elisa, S. Gic;,,,mllJ Ilmw11t (VeroJU1) - Saglia Cala-
vittn Domenica, Ca,al!(rarso (Cuneo) - Scortci:ai:na Lucia.
Ro,·rhttte Piot~n~ (Vicl!nzn) - Stc.n Donna Giovannina,
Siddi (Cagliari) - Stratta Frida, Rarem,a - Siroppionu Do-
menica, C1JrtllJ!Jz1Jne (Asti) - Tocca Fmnccscn, Cav«glio
D',lgog11a (Novara) • Tenti Teodolinda, Roma - Tosl!tti
Eugenia, Borgo,uia (Vercelli) - Tn,versa Olimpia, Bistugn<>
(,\\Jessandria) - Vcn,,mni Pietro, ScaMasolt (Puùa) - Vcn-
turini D. Remo, ,11onte Grimu110 (Pesaro) • Verc~-si Alc,;-
samlro. Guissugo (Pavia).

4.2 Page 32

▲back to top


CROCIATA MISSIONARIA
Totale minimo per B o rsa: L. 50.000
Borse co mplete.
Borsa GESÙ CROCEFISSO (31 ), a suffragio cL :'Il. :\\1. D.
nd. R. a cura dcUa figlia L., L. 30.000.
IJorsa ,'1.-IDONNIJ DI ROSA (2."l, S. Vito a l Tai;:barnento,
in nu:.morie e suffras.tio di Fnus:to Tioem.
Borsa PASQUALI GIOVANNJ, a cura di Anna Pasquali
(Spilimberi,to), L. 83. 3,0.
llon,,a PASQUALI FEDEfUCO, a cura d, Anna Pasquali
(Spilimheri,:o), L. 83.300
llorsa .VICOT,ETTJ ESRJC. .-J n cura di Anna Pnsquali
(Spilimhcrl!o), L. 83.330.
llorsa MADONNA D'OROPA E .\\I,JRJ.4 AUSfl,JA.
TRJCE, a cura di D. B"nainn Giusepp,· - Biella, L. 50.000.
Borsa M IJU.1 AUSILIATRICE (5~•) a cum lii Pia Suf-
fragio, L. 50,000.
IJorsn GRIBAUDT, Defunti della fomiqlia. - Somma prc-
cedt!ntt! :20.000 4 Gribaudi Dorina 30.000 - Tot. 50.000.
Borse da com pletare.
Bor-a Al\\'J.\\lE DEL PURGATORIO, a cura d1 A. M. G.
(Trapani) - Somma prcc. 20,000 • '<. versamento 1000
- Tot. 21.000.
Rorsa ..-1 SUFFRAGIO DEI 11-JLEJ CARJ GENITORI, a
~ura d1 N. B. (Mantova) - Somma prec. r5.000 - X. ver-
samento 10.000 - Tot. a5.ooo.
Borsa ANJ.'HE DEL PURGATORJO, a cura d, Giusti
Beoni Giulia - Somma prcc. 10.000 - N. Versamento
5.000 - Tot. 15.000.
Borsa ANZINJ DON ABBONDJO (+•) - Snmnrn prec.
23.500 - Una ex allieva riconoscente 5000; N. N. 500 .
Tot. 29.000.
Borsa .Al\\lAJJh'J DON ANGELO (2•), a cura di Bijno
G,u~eppe - Somma prcc. 24.250 - Zucca Icnlo 2000 -
Tot. 26.250.
Borsa BELTR.t1MI .DON ANDREA (4•) - Somma prec.
7060 - Orlandi Renedetto 500 · Tot. 756o.
Borsa BUSCAGUONE CRISTINA E BRERO GIA-
C01110 - Somma prec. 5000 - Brero Stefano 5000 - Tot.
J0.000.
Borsa BEATA MAZZAREIJLO, a curo di Mazzola Rosa
- 1° versamento zooo.
Borsa CZARTORYSKI D. AUGUSTO SERVO Dl DJO
- Somma prcc. 9200 - :-;irn1 Amisano 300 - Tor. 9500.
Borsa CENCI CAV. PIETRO, a cura di Pozzi Francesco
- Somma prec. 36.625 - N. versamento 100; N . ~- 100;
ex allie,·i 400 · Tot. 37.225.
Bona CAVIGLIA DON ALBERTO - Somma p rec. 22..016
- Rosso Giuseppina 250 • N. N. 200 - Tor. 22.466.
Bona CAVASINI GJUSF,PPE Ch. salt-siano, a cu.m di
una mamma - Somma prec. 15.795 · '\\J. versamento 200
Faro. Bardo 1000; Audino Teresa 1000 - Tot. 1'7.995.
Borsa DTO lLLUAIINAMI, GUIDAMI ALL'AUSILIA-
TRICE pcrchè possa salvare l'Anima mia, a cura di Ma-
ria Caccìitto - Somma pree. 20.500 ... N. ven;amcnto 10.000;
Grnvaedi Serafina 5000 - Tor. 35.500.
Jlorsn JJ. BOSCO PADRE DEGLI ORFANT - Somma
prec. 33.838 - Ozino-Calligaris 540 - Tot. 34.378.
Borsa D. BOSCO E DON RIN.JJLDI - Somma prec.
4000 - Picco Marìa 2000 - Tot. 6ooo.
Borsa FJNO CARLO, artigiani di A. S. S. Hong-Kong -
Somma prcc. 8500 - D. Roorcn-Abcrdcen 8ooo - Tot
16,500.
Borsa FRACCJ-IJA DON EDOAJWO, " cura della Casa
di Colle O. Bosco - Somma pr<ec. 7700 - V"'l(nno Lucia
300; Dragoni Ambrogio 500 - Tol. 8500,
Ho,-,,,. GA RBBLL01YE GJ<JVA,\\XI - ::;ommu prec. , 1.345
Pozzi F 100; Bulrna 200: ·\\m1c1 zoo; A. Rove.ra ..r:?5
- Tot. , .2. 170.
Borsa GESÙ WUSEPPE .HAJUA SPJRI JN P.-lrE CO.\\
VOJ L'ANL\\.JA MIA (2•), in memoria del Sac. G. Batt.
Calvi - Somma prcc. 8300 - N. N. roo; Scnm Carolina
1000 - Tot. 9400.
Borsa GESÙ }'.IANDACJ TANTI E SAN1'1 SAC'ER-
DOTT, a cura di G. R., a ricordo dcl 30° di :\\tessa dì D.
Carnevale - Somma prec. 7000 - N. versamento 1000 -
T ot. 8000.
Borsa GESO MARIA GJUSEPPE, J cura della Fam.
Galfrè - Sommo p rec. 15.000 - :-S. versamento 15.000 -
Tot. 30.000.
Borsa LUGERO PADRE A1\\'GELO, J>as.sicnL,ta J\\,Jissio-
nario dal 1860-1900 fra gli Indi del Far \\\\-es,, a cura
del cugino pror. doti. Placido Zun,n" - Somma prec.
, 5.500 • N. ver,.amento 15,000 - Tot. 30.500.
florsa LAJOLO DON AGOSTINO - Somma prec. 20.795
Patarino :'Ilaria 100 - T111. 2-<>./195.
Borsa LUZT DON GI ROl.~MO (2•) - Romma prec. 1;.950
• ex allievi di Bagnolo 1200; N. ' · 500 - 1'01. 19.650.
Borsa MADONNA DI ROS,1 (3•), S. Viro al Tagliamento,
in memoria e suffr. del \\1aestro G. Batt. De Vittor, a
cura dei familiari, ex nllie, i è ~ncficiati • Sornmn prec.:..
rooo; Vassallo .A.rn3hs vcd. Rc1nu 10.000 - Tot. r 1.000.
Borsa M. AUSTL,IATRICE E S. G. BOSCO, uwoco,
salute e lavoro, a cura d1 Giannn 'ror~ann - ,0 ver!-:amcnto
1000.
Borsa M AFSILIATRJCE S. G. BOSCO D. RINALJJI,
Al\\JM.t: DEL PURGATOJUO, S. GIUSEPPE :1-1.-J-
DONNA Di F.4LSAULIA. u ,·ura di M G . G. 1° ,•cr-
"amt.·nto ,ooo.
Borsa M . AUSJLL.·l1·1uCE. cura dd Can. Angelo Tcr-
liz.21 e Fnn1. nc-ll'occ~jone delle !iUt! nozze d'oro saccr-
dotnli - ,0 versamento 30.000
Borsa M.JM.U,•1 M.1RGTIERJTA (3•) - Somma prcc.
30.8zs - Pasquini Oliva 1000 - Tot. 31.825.
Borsa M. AUSILTATRJCE' E S. G. BOSCO, a curn di
Halocco Caterina - Sornmo prec. 10.000 - N. vcrsomcnto
2000; Drni:o 'I Iaria 500 - Tot 12.500.
Borsa .\\JA.DONNA DI LOURDES - Sommn prec. n.401
- Can. R. Abbatnni:elo 1000 Tot. n.401.
Borsa .'J.ADON,\\'.,J DEL SOCCORSO, n cum dell'uv\\'.
r\\nl{do Andreoni, in suffr d~i suoi cari defunri - Somma
prc c. 13.900 - N. n,rsamt'nto 250 · Tot. 14,150.
Borsa MADONNA DEL ROSARIO DT POMPEI, in me-
moria e suflr. dei genitori Carlo Daverio e Rosa Rizzi,
a cura dei fi~li - 1• vcroamunto 3000,
Borsa 111:ARClflSJO DON SECONno - Somma prec.
3200 - Pozzi 100; C..v. Pisani aoo: Viano 200; Romani
500 - Tor. +ooo.
llor.a MANtlSSERO STEFANTNO, a cura della fom. -
Somma prec. 536o - ~- N. 500 · Tot. 58C\\0.
Borsa O ,WAJUA AUSJUATRICE E AIUTO DF:l CIU-
STIANI PREGATE PER NOI, a cura di Albonico
Elcn.a e Mamma (Como) - Somma prei:. t)OOO - :-S. vcr-
umento 1000 - Tot. to.ooo.
Dorsa POLLA D. EZIO (2•). a cura della M.an,ma - Somma
prcc. 15.980 - La sorella 500; N. N. 200 - Tot. 16.680,
Bvr~a PRA,\\'DO DON ANTONJO Somm,1 prec 1100
- Pozz, 100: Bcrcesi Margheritn 400: Calliano Rica 500
Tot. 2100.
Bwsa PERARDI CAP. DEGLI ALPINI, a cura della con-
sorte Nina P. De Giovanni - Somma prec. 13.845 - Sil-
,10 al suo Gino 500 - Tot. 14-345.
Borsa POLLA DON EZIO (3•) ,a cura dei coniugi coop.
Albtrto Dcsozz,-J\\.laria Gnnelln - versamento 17.700.
llorsa RUA DON }l,JTCHELE (4•) - Somma prcc. 17.353
- RolanJo Lucia 500 - 1'ot. 17.853.
Bnr.a RJNALDT DON FILIPPO, a curn di L. Picoz2i -
1° versamento 10.000; Giovanni Masera 5000 - Tot. 15.000.
Borsa SAVIO IDA - Somma prec. 15.000 - N. N. 1000 -
Tot. 16.000.
(S,gu,•).
LETTURE
CATTOLICHE
Indirizzare gli abbonamentì (Italia, annuo L. 600: acm.,.tralc L. 300 - F.Jtero, annuo L. 800,
semestrale L. 400) all'Amminittrazionc dolle L,1111,e CnJtoluJr,: S, E. f•• Corso Regina l\\.far-
ghcrita, 176 - T orino (70</) - Conto Corrente Posmle 2-171.
"DON BOSCO" Aprile: Fra CRISTOFORO oA CttAUX-DE-Fmms, li Vcn. Padre Igna zio da Santhià.
Auroriznzione del Tnòunnlo di Torino in data r6-2-1949 - n. 403.
Con approvazione Ecclesiastkw.
Officine Grafiche della Soc. Ed, Internazionale - Rcda1tore e Direttore reoponsabile: D. GUlDO FAVlNl, via Cottolengo, 32 - Torino (709),