Bollettino_Salesiano_196001


Bollettino_Salesiano_196001



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1.2 Page 2

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IN COPERTINA - Sul mondo chius
da nubi e attraversato da venti burra
scosi sì leva il profilo di Don Bose
che dà. Ja mano ai giovani: è una spe
ranza cli s.ahe-aa per la società di domani

1.3 Page 3

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i\\NNO L.XXXIV · NUMERO I · TORINO, I• flENNi\\10 1960
il Successore di San Giovanni Bosco
NATALE 1960
ossiamo considerare l'anno che sta
tramontando come un anno di caris-
simi ricordi per la nostra Famiglia.
Si è aperto con l'Udienza Pontificia del 15 gen-
naio, indimenticabile soavissimo dono del Vi-
cario di CrisLO al vostro Rettor l\\.laggiore, nel
quale si è rivelato Padre universale, ammira-
tore e devoto di San Giovanni Bosco, Coope-
ratore e benefattore dell'opera nostra fin dai
primi anni della sua \\'Ìta, indulgente estima-
tore della nostra devozione alla Santa Sede e
del nostro lavoro apostolico.
II 1959 resterà scritto a caratteri d'oro ne.gli
annali della nostra storia per il trasporto delle
Spoglie venerate di San Giovanni Bosco a
Roma, in occasione della consacrazione del suo
Tempio, lo scorso maggio. Se solennissime ri-
sultarono nel 1929 la traslazione da Valsalice a
Valdocco per la Beatificazione, e nel 193+ le
feste di Roma e Torino per la sua Canoniz-
zazione, quale maggiore trionfo avrebbe po-
tuto avere iJ nostro Santo di quello che ebbe
nella Città Eterna quest'anno, quando il Papa
in persona venne a rendergli onore con la vi-
sita al suo Tempio e col discorso sulla vasta
piazza antistante gremita all'inverosimile, e poi
quando fu trasportato con San Pio X attra-
verso le vie di Roma fino alla Basilica di San
Pietro, ove Sua Santità si compiacque di in-
trecciare il panegirico del grande Pontefice
con quello dell'umile sacerdote educatore?
La nostra riconoscenza al Santo Padre Gio-
vanni X.,"<:lll per questi incomparabili doni
concessi alla nostra Famiglia all'alba del suo
glorioso P ,Jntificato sarà perenne; ne seguiremo
i passi e i con.sigli con la nostra quotidiana
rreghiera e consacreremo tutte le nostre forze
al trionfo della Chiesa.
Un terzo grande e caro ricordo sarà segnato
nella mente e nel cuor nostr-0: la solenne con-
sacrazione dell'intiera Famiglia Salesiana al
Cuore Immacolato di Maria il 31 maggio.
La Madonna stessa nelle sue apparizioni de-
siderò questa consacrazione; il Sommo Pon-
tefice la promosse a più riprese; i nostri Ve-
scovi cercàrono le occasioni migliori per com-
pie.da, mentre la bianca statua della Vergine
di Fatima percorreva i continenti e le Nazioni,
le città e i Sanrnati, acclamata e invocata da
innumerevoli folle.
A Catania nel passato settembre l'abbiamo
rinnovata con un'eletta vostra rappresentanza
durante il Congresso Eucaristico Nazionale.
Ci unimme in quell'ora solenne a Sua Emi-
nenza il Cardin.i-1 Legato, che lesse la supplica
e consacrazi011e ufficiale dell'inriera Patri:;i
nostra. Oh, faccia Iddio che s'avveri la pre-
ghiera di quella storica sera: <i Su tutti discenda
l'abbondanza della divina Grazia, affinchè l'I-
talia, che da Dio trae la sua vera _grandezza,
contim1i ad essere esempio di virtù gentili e ge-
nerose, culla di Santi, centro e luce di verità l),

1.4 Page 4

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I Cooperatori, apostoli laici
Corona e frutto di questi grandi avvenimenti
furono le vostre numerose realizzazioni, bene-
meriti Cooperatori e Cooperatrici, di cui ho
raccolto i manipoli nelle adunate recenti di
Roma, dalla bocca del Rcv.mo Don Ricceri
e dei nostri Delegati Tspcttoriali. I centri che
si moltiplicano dappertutto e le migliaia di
nuovi iscritti all'Unione; le attività formative
de11e Conferemi:e annuali e mensili, degli Eser-
cizi SpirituaJi e dei pellegrinaggi; le attività
d'apostolato nei catechismi, nella cura della
gioventù povera e operaia, nella diffusione della
buona stampa, nelfa ricerca di vocazioni, nei
laboratori di Cooperatrici... oh quante generose
iniziative avete saputo organizzare per coni-
spandere sempre più e sempre meglio al pro-
gramma che San Giovanni Bosco vi offre per
fare di voi dei «Salesiani nel mondo! ,).
Posso assicurarvi che il vostro impegno apo-
stolico non esercita soltanto un benefico in-
flusso nelle parrocchie o negli ambienti a voi
familiarì, nelle associazioni e sulle persone che
avvicinate; anche noi sacerdoti, che vediamo
il fervore con cui sal)ete vincere l'ostilità o la
freddezza del mondo verso ciò che lo richiama
ai doveri morali, al culto di Dio e al bene
delle anime, ci sentiamo spronati ad intensi-
ficare il nostro contributo e a benedire il Si-
gnore, che suscita tanti e tali fiori e frutti di
bene nel campo a noi affidato.
Com'è sapiente la Chiesa nel lanciare il
laicato cattolico ad una cooperazione sempre
più intensa attorno ai Sacerdoti e ai Parroci,
nelle più svariate forme di penetrazione tra il
popolo lavoratore, nel ceto studentesco, nel
campo caritativo, nella vita del pensiero,
della politica, dello sport e del divertimento!
Come Dio è fonte di vita e vivificatore d'ogni
energia, cosi la Religione dice la sua parola
in ogni campo e nulla è contrario alla fe-
licità dell'individuo e della società quanto
l'esclusione di Dio: non si può vivere senza
una fede e la nostra Fede è la più alta e la più
degna d'essere ,·issuta.
Coraggio, adunque, perchè molto resta d1
fare. Nessuno si sgomenti se le conquiste del
bene sono lente e silenziose: è un lavoro in
cui Dio compie la parte essenziale, mentre
noi ne siamo soltanto gli umili strumenti; e
Dio lavora nel silenzio delle anime e non vio-
lenta nessuno, pure amando tutti d'amore in-
finito. Secondiamo il suo lavoro esercitando
la nostra carità con le anni della preghiera,
dell'amore e di un sereno ottimismo.
Una data storica
Cn altro avvenimento nell'anno che volge
al tramonto ba vivamente interessato i nostri
Cooperatori e Cooperatrici, sempre sensibilis-
simi alle ricorrenze della nostra Famiglia: il
1 ° Centenario della Congregazione Salesiana-.
Su questa data di grande importanza per noi
i Cooperatori furono trattenuli nella seconda
Conferenza annuale e il Bolletti110 Salesiano n'!
ha fatto un'ampia rievocazione nel numero di
dicemhre. Ma lasciate che tomi brevemente
sull'argomento per invitarvi ad ammirare i
mirabili disegni della Provvidenza e i santi
ardimenti di Don Bosco nell'attuarli.
uu IU
I -U- HI
BRA (Cuneo)
La prima al-a delle nuove
Scuole Professionali.
(a paq. seguer1/ e) UN GRANDE MEZZO PER FAVORIRE LE VOCAZ.IONI
Ricevendo in speci!ile udieruea il « Piccolo Clero )► e i « Pueri Cantores ,> d1
Rieti, S. S. Giovanni XXUI ha sottolìnea10 l'importanza d.l queste due Asso•

1.5 Page 5

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Non furono anni facili per Don Bosco e i
suoi primi collaboratori quelli che prepara-
rono l'unità d'ltalia. Le vittorie del '59 ave-
Yano aperto ai governanti l'orizzonte p.atriot-
tico: ne fanno fede la spedizione dei Mille e
l'occupazione delle Marche e della Romagna,
che avvennero appunto nel '60, sollecitate dai
famosi plebisciti e dal lavorio segreto rivolu-
zionario; ma il Clero era considerato sempre
come vindice dei diritti della Chiesa e del
Papa e quindi viveva una vita difficile, tant'è
vero che l'Arcivescovo dì Torino era stato
messo al confino e più tardi fu esiliato in
Francia. Don Bosco stesso in quegli anni fu
perseguitato dalla polizia governativa più e
più volte, come sospetto di rapporti seg-rcti
col Sommo Pontefice e col suo Arcivescovo
e osteggia.tare delle idee liberali correnti. Ma
con tutto ciò il Santo, anzichè perdersi di co-
raggio, facendo la politica del Pater noster
- come egli diceva - e incoraggiato dalle
continue illustrazioni celesti che la Madonna
gli inviava, proprio in quegli anni dava for-
male esistenza alla sua Congregazione.
Non vi pare, benemeriti Cooperatori, che
sia degno di memoria questo Centenario?
e Ma insieme bello rieordare che il z8 luglio
del 1860 il Catechista generale Michele Rua
veniva ordinato Sacerdote e il giorno seguente
celebrava la sua prima Messa. Era il primo
Sacerdote cresciuto alla scuola di San Giovanni
Bosco. Entrato a Valdocco sugli otto anni, si
era legato al Santo con devozione filiale e con
eroica de-dizione, facendo subito a metà con
lui con un impegno di lavoro e di santità che
non si allentò mai più per tutta la vita.
r-:~:~:u,,_,~~16_. ~ -~~.~...::=-- -..... """--
L'Educalore e il P-ed3(o(i:8ta, li
IPJ
orfani e dei fanciulli abbandonali. il Fonda1ore
di Congn,gazioni religio•e, l'ApOStolo dell'Ausi-
liatrice, l'Istitutore di unioni lalcaU a raggio
m..ond.ialo, il Susc.itillore della carità coo·perativa1
il Banditore di mjssfonl lontane, lo Scrittore
popolare di libri morali e Bpologetici, il Propu-
gnatore della siampa cauolica, li Creatore della
Scuola professionale cristiana, J"uomo della
pietA religio~a e dei negozi umani, tutl'lnsieme
e ad un tempo operano e avanzano, come fos-
sero altrettante persone nate e destinate a quello
solo, e si londo.no ,nelJ'unica persona di un prete
seoz'apparenze: DON :BOSCO.
AI.BEBTO CAVIGLlA
La Vergine Ausiliatrice e San Giovanni
Bosco affrettino anche per Lui il giorno della
Beatifica7,ione! Quest'anno sia un coro una-
nime di preghiere anche da parte vostra, ot-
timi Cooperatori, affinchè nel Centenario della
sua Ordinazione Sacerdotale e nel Cinquante-
nario della sua santa morte (1910) anch'Egli
raggiunga l'altissimo onore e il meritato premio
della gloria degli altari.
Muove fondazioni 1959
Le nostre opere, molte delle quali sono in
continuo sviluppo, richiedono ogni anno nuovi
rinforzi di personale. Sentiamo quindi il bi-
sogno di consolidare le già esistenti anzichè
iniziarne delle nuove. Tuttavia dobbiamo spesso
cedere alle pressioni delle autorità e alle esi-
genze del bene delle anime. Ecco quindi anche
quest'anno l'elenco delle case che la Divina
Provvidenza ha concesso di aprire ai Salesi;mi
e alle Figlie di :Vlaria Ausiliatrice.
~i.azioni per Lo sp.lt:ndore del culto dtV-ino e, .in particolare, l utilità deua cura
del « Piccolo Clero » per favorire lo sviluppo delle vocazioni ecclesiastiche.
N ella foto! (, opra) il « Piccolo Cleto» del Tempio Nazionale di Maria Ausi-
liatrice di Habana (Cuba) - (sotto) il « Plceolo Clero» di Hongkong-Shaukiwan.

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·
NUOVE FONDAZIONI 1959
·
SAlESIAHI
hUO.t.ie i~l-to,ti,e
In l ralia ùue nuove fopettllrie
ne p11rtimo il numero a dodici:
L'Jtalia Meridia1111/e SI è divisa
in due: la C,w1pa110-Ct1/nbrn con
~edc a Sapa/i, imi1ola1a n San
Gennaro, e la P11glir<t-l,11ca1UJ,
con sede a Bari, intitolata a
San 1',cola.
l.'I~pettoria Veneta, anch'essa di-
visa in due: li<'!lf/tt Orit>11t11h-,
con sede n Veneziri, intitolata n
Snn Marco; e rmeta Orcìd,m-
wfr, con sede a Vero1u1, intitolata
a S,111 Zeno.
I.' lsrcttoria Bt/J!n è s.tat.i dfri~:i
in tr<': Bel1ta \\"rml, con ~edc a
Wolma St. P1err~. intitolaro a
Sun Giovanni Berchmans, 1Jel~11
S11d, con sede Il Th'••t·rh•~. 1nti
1olat,1 nll 'lmmacolttlu C'onc.-,.ione:
e .,)/rirn Centrale (Conr(o l:lelgn),
.:,un s(;de a /'./,sr,h,·tht•illr, unito•
lata ai :'-lartiri dell'U1,.'lt1ld,1.
I.'J,.pettoriu India _\\,.1Jrd ,i è Ji-..;sa
in d11c: lt,dìa .\\'ord. con ,eJe a
f:fllmtta, mmohita a i\\lariu SS.
,\\11~1ltatrice, e l,1dia /'Ù)rr/-H.tt, con
ftcdc: .i Grmlmti, inlltulou n Sun
Giu,utmi Boscu. Così k (sp~ttorie
!,nl.isiane sono in tot.ile 61:L
hUO.Lle O.ft,e-te
lo EUROPA
Jtolia - a Bra (Cuneo). Con\\'it-
to-Scm,convitto per Avviamento
professionale ; n Colt1111iss~ttn:
Aspirantato Coadn1mri, Scuole
p,ofe~sionali per cstrrni; a Fiesc·1
{C"'·mona): Aspirnnt.110 Coadiu-
ton, ,\\\\•\\'iamento profC!Sl'ionale e
chiesa pubblica; u c~11m·a-Qw1rto:
CoO\\;tto e Scuole prof~<oionali;
11 <.:11rba11ia (Sordei.'11u); due Par-
rocchie.
Belgio - a H11y: cu~a per Aspi-
rn111i ~alesiani.
Germania - 11 Cofo11ia: Scuole
e Pnrro<..-cbia.
Spagna ad At·dh: Esternato
con Scuole elementari e medie:
a lJaracaldo: Sc11ola A,'Via-
mcnto e Tecnica per ester-
ni, :1 Banu:aldo-B11rctm(I: Scuob
elementare e Ornmrio festivo; a
Bmting11eiro: Scuol.1 n1,tricola; a
C,•/anqra: Noviziato, Scuola av-
viamento interni e Oratorio fe-
s tivo; a Cuenca: Scuole elemen-
tari e medie per csu•rni, Aspiran-
rnto e Oratono festivo; a Tlrr-
rE"1 d~I Pìs1ttr{!a: Aspiruntato
Con<liutori, Scuola Avviumen1r1
per e-,tcrni, Oratorio festivo; ..1
Jbi. Scuole elementari e Avvia-
mi:nto per interni ed esterni e
Oroto,·io fostivo; a .Uedin,1 del
Campo, Studentato filosnfico: .1
Fah11ria, Scuola di ,\\vviamento
e tecnica per esterni
Svizzera - a Buomz11is1~r: .\\spi-
raiunto.
In AMERICA
Argentina - a Como,foro Rit•,1-
dnrì'1: Casa e Servizio ncllll nuu,.,
CatteJrnle. a ,\\/a,wclm, C(1sa di
cum ,. riposo.
Brasile
a Belo lluri-::11111~.
Scuole- primarie e secondarie per
inierni ed esterni e Orator10 fc.
stivo; u Curitibtt: Parrocchi,1 e
Orotoriu fe~tivo.
Messico . a I eò11 Chiesa pub.
blica e Omtorio quotidiano.
Colombia - a /,n Ceja: Studen-
tato filosofico.
U ruguay Nuom parrocchia o
!vie/o.
In ASIA e AFRICA
India . n Dibr11gllrl1: Convitto
ed esternato per ~lementari, me-
die e superiori; a Dekhii1i11li,
rcsiJenzu missiunaria e Scuole
elementnn.
Viet Nam . .1 T/111 .Du€: '<ovi•
ziato pt:r indi11eni.
Congo Belga - ,1 Rum•: Ospi,:io
e Scuole profc<J11nnali per inJi-
geni; a Kmn1.lfll. Cbies>1 pubblica,
Scuole, J\\1issio11c con ,9 stazioni.
Thailandia l'nrrocchia ::i. Giu-
seppe H l1m1pn11(!.
FIGLIE DI MARIA .AUSILIATRICE
Jn EUROPA
Itali.a • a Castagnole-S. Boria•
lomPn (As ti), a .Umo11e (Ceno\\'al.
a Bmt11 .•lr<i::i" (Varese), a r;,,.
bin11n (·\\lesganùria), a .1/o11ttl111/1
Orr1r1ro (Pe,;aro), ,1 Or:lùmie-1
(Torino), lJ Sa11dò11 Fn.m (\\'e-
nezitt), 11 1'11rwo-.ì1iralwri: Scuoi!
materne e ùi lavoro, ùopo-scuol 1,
Omto1io fè~tivo, Catechismi e
opere pnrrocchiali. A /llel:Jo (,\\lli-
bno): Scuola materna ed elt·men·
tare, Dopo-~c:uola, Cntechi~mi,
Oratorio e Opere parrocchial .
Orfanotrofio e Ca-<a d1 riJ'<hO,
,\\ J1mi11n di .1fmsa: Colonia
pt!mianente, Asilo e Laboratorio.
A Grso11 di Valmariuo (Tre, i,ol,
a G,·11ov,1-Q11arto, a Ra111<1-Po11te
ltfommoln, per prestazioni do-
mestiche presso i locali Istituti
salesiani.
Portogallo - n 17inna do Cr1-
sulo: Internato di beneficenza,
Esternato e Oratorio.
Spagna . a Leon: per pre.~mz1om
dom~,stkhc presso l'Istiruto sale-
siano per gli Orfani dei ferrovieri,
Orntmio e Catechismi rmrroc-
cbiali; n Stml<mder: due Case-, una
con Educnndato,Estemaro,Scuol.J
elementare e profess1oni1le, Ora-
torio; l'oltnt n '\\ 11e·m .\\/m111111a
con Corsi di addestramento pro•
fes.sionole, Dopo-scuola. Oratorio,
Catechismi, l )ì~p,•n.sa.i;o.
Inghilterra - ;1 L., erpool: Scuoi,·
elementari, c)rarorìo festiYo t!
Opere parrocchi.tli.
In AMERICA
Brasile . n Sìh•nuin: una ,;e.
condu Ca$a c:on Imcrnato, Scuola
domei;tic:i, Catechismi parroc-
chiali e pr~ta~oni domestiche
pre<So il locale lstituto Slllesiano.
A L'bcr/11111/ia: Scuola elementare;
e domesti<:a scrnle, Oratorio e
C11techismi p<1rroc:chiali.
Colombia . 11 .·fr1't,edo: Scuola
comunale e professint):ile. Centro
sociale di b~neliccrur.a., Disper.-
sario, Orutorio festivo. A Barrn.11-
qui/la: una quarta Casa con
Scuola elemcntllre e profcs~it>-
nale e due Oratori festiri. \\
Bogotà: una ~est.~ Casa l1oir.ir
de Cristo• con Scuole elemen-
tari e profe~siunali, Opera socinlc,
Oratorio, Cntl·Chismi. A 1.a Cfjr1:
una terza Caso per prestazioni
domestiche prc•so ti locale lst;•
tuto sale~iano. ,\\ Perriro: Scuoi.i
materna, elemt'ntare, Oratorio.

1.7 Page 7

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Quest'anno, dopo la consacrazione
della Famiglia Salesiana a1 Cuore Im-
macolato dC '.\\1aria, mi parve opportuno
dare a tutta la nostra Famiglia la Strenna
Salviamo la n'loralltà
I giovani, che tanto facilmente pos-
sono essere tratti in inganno dai diverti-
menti, letture, spettacoli, giuochi, sport
e compagnie non buone, viene oppor-
mno portarli ad esplorare questa terra
loro sconosciuta sotto l'aspetto morale e for-
mativo, per preservarli dai pericoli e indurli
a discernere e sfruttare anche il divertimento
come mezzo di formazione morale.
E ai nostri Cooperatori, alle nostre buone
Cooperatrici quale vasto campo di azione si
presenta in famiglia, in parrocchia, nelle scuole
e nelle conversazioni!
Quanta leggerezza nei genitori che conce-
dono ogni libertà di vedere, leggere e frequen-
tare luoghi e persone, senza preoccuparsi delle
funeste impressioni e delle abitudini che tur-
bano la serenità della nostra gioventù e la
predispongono al vizio I
Anche l'Azione Cattolica quest'anno ha preso
come argomento di studio un miglior impiego
ùcl tempo libero: vogliano unirsi anche i nostri
Cooperatori con fervore apostolico a questa
campagna e concorrano col consiglio, con le
opporlllne proteste anche pubbliche a impe-
dire il male clilagante e ad assicUrare un diver-
ti.mento sano negli ambienti loro familiari..
Ma ai nostri Cooperatori è stata affidata w
modo particolare una importante consegna:
la Campagna per le Vocazioni
L'appello del Sommo Pontefice e dei Ve-
scovi in aiuto alle l\\Iissioni e particolarmente
per sopperire alle insufficienze del Clero in
?arecchie zone d'Italia e di Europa, dell'A-
merica e dell'Africa, sta suscitando nei nostri
paesi cattolici un'ondata di fervore, per indi-
viduare, scegliere e coltivare gioventù sana e
generosa, che presenti le caratteristiche ne-
cessarie per la vita sacerdotale e religiosa.
Vogliamo riempire i nostri Seminari Dio-
cesani, arl'Ìcchire le case Religiose e gli Aspi-
rantati Missionari, vogliamo trovare molti gio-
vani che vengano a dirigere le numerose Scuole
professionali che vanno moltiplicandosi do-
vunque e che esigono personale tecnicamente
e moralmente preparato al lavoro educativo.
Non basta infatti per dirigere un laboratorio
aver appresa la tecnica professionale: ~ neces-
sario conoscere la didattica dell'insegnamento;
e più ancora sono necessarie le virtù dell'edu-
catore: la pazienza, la calma, l'amorevolezza,
la religiosità soprattutto, affinchè le masse dei
giovaru operai che popolano tali scuole siano
bene impressionate e saggiamente dirette fin
dal primo incontro col mondo del lavoro. Per
questo ecco la necessità cli aprire numerose
case di aspiranti coadiutori, come già abbiamo
fatto da tempo alt'Istituto Rebaudengo di To-
rino, al Colle Don Bosco, a Cumiana e altrove
per futuri salesiani meccanici, elettrotnecca-
nici, falegnami, ebanisti, tipografi, sarti, agri-
coltori. Anche le Figlie di Maria Ausifo1.trice
sono sollecite nel preparare personale attrezzato
per i lavori femminili con_quello che si dedica
all'insegnamento nelle scuole.
Vedete, ottimi Cooperatori, quale vasto
campo d'attività possiamo additarvi per susci-
tare in voi lo zelo apostolico, e farvi collaborare
efficacemente al bene delle anime e all'esten-
sione capillare del regno cli Dio in tutti gli
ambienti sociali e per tutti i bisogni più ur-
genti del nostro rernpo.
Lavoriamo, lavoriamo, e come noi oggi rac-
cogliamo i frutti preziosi del lavoro dei nostri
predecessori - chi non vede quanto bcue ha
seminato l'Azione Cattolica e lo zelo del Clero
e delle Famiglie Religiose in questi sessan-
t'armi? - così in ,ivvcnire alrri beneficieranno
della nostra fatica e ce ne saranno grati.
Mentre siamo in attesa del promesso mes-
saggio di Fatima in quest'anno 1900, la Ma-
donna ci aiuti a sentire e praticare l'appello
costante del Vicario di Cristo alla preghiera
e all'azione per la pace, per l'unione delle
menti e dei cuori e per il trìonfo del Regno di
Gesù Cristo. È questo l'augurio che ci scam-
biamo all'aprirsi del nuovo anno.
Credetemi sempre vostro obbl.mo
SAC• .RENATO ZlGGIOTTI
Cile - a Tal.ca; una terza Casa
con Educandato, Esternato, Ora-
torio e Catechismi.
Equatore - a Quitò: una quarta
Casa con la direzione del Col-
legio bilù1gue «Cani. !,,pellman •·
A Yrmf,i: una Casa-Missioòe Lra
i Kivarì dd Vicariato Aposto-
lico di Mendez.
Guatemala - a Soloma: Scuola
parrocchiale, elementare e di la-
voro per indigeni e civilizzati;
Oratocio e Cateehismi.
Santo Domingo - a La Vega:
Scuole professionali per fanciulle
povere c Oratorio.
Stati Uniti - a Po,t Cheste,: una
seconda Casa, con S cuole parroc-
chiali, Dopo-scuola, Oratorio,
Catechismi_
Canadà - a Lagai;C'IJille: Scuola
comunale e Oratorio.
In ASIA
Siria - ad Aleppo: Direzione e
assistenza di un ospedale.
In AUSTRALIA
A It11gadi11e: Scuolà elemenrnre
parrocchiale, Dopo-scuola, Labo-
ratorio e Oratorio festivo_

1.8 Page 8

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..f
.
115!. r,.,.. .'I •-:::·.~.-.-~.
Don Bosco geografo
geografi SJ mgaimaDo nel credere Ma quello che maggionnente mi sorprese
che la Cordigliera delle Ande sia fu il vedere in vari siti le Cordigliere che
come una specie di muro diritto. formavano vallate di cui i presenti geo·
l'ìvu è così. Quelle lunghissime catene di gralì oeppur sospettano l'csiRtenza ».
alte montagne fanno molti seni e vallaLe
di mille e più chilometri delle qLtali i geo·
grafi neppu:re s0>1pettano l'esistenza». Così
affermava con impressionante sic11Tezza Effettivamente, 6-n verso la .fine del
Don Bm;co il 4 sett.emhre 1883 dinanzi ai se1•olo scorso, i geografi credevano che la
salesiani riuniti in una seduta del Capitolo Cordigliera delle Ande fosse 1ma caLen.i
Generale raccontando un sogno, o m eglio omogenea, la quale si estendesse ila nord a
una visione soprannaturale, ch'egli aveva s11cl, come un conlone unico per elevazione
avuto, di tutta l'America Meridionale.
e co1·s9. mentre i,n ece. nella sua enorme
Svolgendo un nastro che gli Aveva pre- lunghezza, presenta particolarità orografi•
sentato un giovane di sovrumana bellezza. che e fisionomiche così dL~tinte, disconti-
su cui erano segnati i gradi di latitudine, nuità così pronunziate da non poten,i con-
contemplò a volo ò'nccello un immenso siderare come una unità gMgrafiCA.
panorama di quel vasto co11 Linente, dalla Se l'affermazione di Don Bosco fosse
città di Cartagena, nella Colombia, a dieci giunta ai geografi del Cile o dell'Argentina
gradi di latitudine nord, fino al paesello di di quel tempo, avrebbe s<,llevato grande
Dsh.uaya, nella Terra del Fuoco, a 55 gradi meravjglia e scalpore, poichè eMi ignora-
di latitudine sud.
vano affatto quanto asseriva Don Bosco;
« Vedevo, disse Don Bosco, nelle viscere quefle cluc nazioni vennero, a11ptt0to per
delle montagne e nelle latebre delle pia- questo molivo, in liti!,rio fra cli loro quando
nure. Vedevo boi,chi mout.agne, pianure, si trattò di segnare i eonfini lungo la Cor-
fiumi lllllghissinù e maestosi che io non cre- digliera delle Ande.
devo così grandi, in regioni tanto distanti Già fin dal 1881 era slalo 1lefìnito in
dalla foce. Avevo sollo gli occhi le ric- termini generici fra il Cile e l'A1·gentina
chezze incomparabili di quei paesi, che un che la frontiera doveva seguire la linea
giorno venanno scoperte. Vedevo nù- delle acque (Divortium aq,uirum) delle
n iere numerose cli metalli preziosi, cave Ande. Ma allorchò nel 1892 (nove anni
iuesaurihili cli carhon fossile, deposrti im- ùopo il sogno di Don Bosco), i perili eletti
H mensi di petrolio, ferro, argento e oro. dalle due nazioni cercarono di hssru·e i

1.9 Page 9

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confini sopra il terreno, nacquero le prime
divergenze cagionate dalla complessa e
dif:I'eren le configurazione della Cordigliera,
la quale a sud del 33° parallelo non offre
le medesime continuità d'altezza e coin-
cidenza delle linee orOb'l'afiche con quelle
idrografiche, ma si trova interrotta eia
numerose valli trasversali percori;e da fiumi
che han.no opposte flirezioni.
Le soluzioni che proponevano le due
parti erano diametralmente opposte. li
perii.o cileno voleva soprattt1tto che si
tenesse conto della linea che divide le
acc1ue conlinentali, mentre quello argen-
tino ùichiarava che La frontiera doveva
seguii-e le alte vette (Altas cumbres) della
Cordigliera.
Per risolve1·e adeguatamente il conflitto
era necessario conoscere la configurazione
e la struttura della Cordigliera e delle sue
valli, e per questo i rispettivi governi
crearono d'ambo i lati delle Commissioni
.formate di ingegneri e geogra-fi con l'in-
carico di effettuare levale Lopografiche cli
tutta la Cordigliera e valli adiacenti. Queste
com,mi.ssioni iniziaro110 i lavori nel 1894
con grande attiviLà e mezzi e li condussero
a termine nel 1900.
Le illvestigazioui com1Jiute dalle Com-
:missi.oni tecniche chiarirono il fatto che i
termini del Trattato del 1881 erano inap-
plicabili alle condizioni geogral'i.che del ter-
reno, perchè era i=possihile conciliare le
linee 01·ogn1iiche con q nelle id.rngratiche.
LifaLti si "enne a scoprire che la Cordi-
gliera delle A.ude si suddivideva in nume-
roJoi grnppi o nodi cli montagne con tlire-
zioni e cai·atteri orografici distinti e che
in alcune parli era seziouaLa Lra,wersal-
mente da estese e profonde depressioni
in forma di seni. 6ordi e valli.
A conferma ùi quanto detto basta ac-
cennare al seno Baker, il più gra11de e<l
esteso dei fionli patagonici, ch'io ebbi oc-
casione cli percorrere in tutta la sua lun-
ghezza, nelle esta Li ai1strali J941-1942.
Questo seno che con le sue el\\teni;icuù con-
tinentali, profonde depressioni e conche
lacustri, spezza per 480 cbilomc-tri la Cor-
digliera ratagonica fra il 47° e il 480 pa-
rallelo di latitudine sud, venne a cono-
scenza del mondo soltanto nel 1899 (se-
dici anni dal sogno di Don Bosco), dopo
i viaggi di esplorazione compiuti dall'esplo-
rato.re e geografo Giovanni Steffen1 mem-
bro della Commissione cilena cld confini.
In quegli anni il dibattito fra il Cile e
l'Argentina per il Divorlium aquamm e le
Alras cumhres aveva eccitato a tal pn11Lo
gli animi che dall'aspra pc)lemica sui gior-
nali si passò alla .minaccia armata. Ma si
venne alline a buon consigJio e tntto Ler-
miuò nel patto di maggio del 1902, allorchè
PATAGONIA.- li .R.lo Colonia.
quando è in pienà, si abbatte
sulle dve sradkando i grossi
fag~i di quelle foreste.
7

1.10 Page 10

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le due nazioni elessero come arbitro il
Re d'Inghilterra, il quale fissò la linea
ili confine seguendo tma via di mezzo fra
le domande estreme.
L'intercssameuto che Don Bosco di-
mostrava allora per quelle lonLane regioni
era cagionato solla.nto dall'ardente <lesi-
de1·io ch'egli aveva di portare la luce della
fede ai popoli che vivevano ancora nella
ignoranza delle verità religiose, e alla cui
evangelizzazione pensava di inviare i s11oi
missionari.
Stimolato da questa arJente aspirazione
della salvezza delle anime, intraprese lo
studio ,,Li quelle lontane regioni e, illtl·
minato soprannaLuTalmcuLe dai sogni, ave-
va acq11i'ìtato così vaste e precise cogni-
zioni geografiche, da Je:ctare fo1·te mera-
viglia in quelli che lo ascoltavano.
Fu precisamente in queste rirco~tauze
che Mons. Desgranch:, Presiden Le 1lella So-
cieGeografica di Lione, ruent:re nel-
l'aprile 1883 Don Bosco ei-a di passaggio
colà, udendolo descTivere la Patagonia con
tanta sicurezza e con tanti paTticolari, non
èapiva più in dallo stupore e gli propose
di ripetere le medesime cose ai membr.i
della Società in una sed11ta successiva; e
Don Bos-co, nonostaule la difficoltà che
provava a esporre tali cose in francese,
accettò e venue fissalo per la conferenza
il sabato 14 aprile.
Il nome del « venerabile taUD1aturgo »
e la curiosità di sentire che cosa avrebbe
dello intorno a ima contrada ancora molto
avvolta nel mistero, attras!;e n.1 gran nu-
mero soci e studiosi. Non fu una conferenza,
disse la stampa. ma una causerie, tma con-
Yersazione originale, amena, spn·1tosa,
istruttiva; il suo fare a un tempo serio,
line e festevole diede alla tornala 1m'im-
pronta simpaticissima. Avevano tulti di-
nanzi la carta geografica della Patagonia
e Don Bosco descTiveva minutamente
fauna, flora, geologia, miniere, laghi, fiumi,
abitanti con meraviglia degli ascoltato1·i,
che ora abbassavano gli occhi sulla ca1·ta,
ora li alzavano a guardare lui stupefaui.
Fin.ha che ebbe la sua csposizion~, gli
domandarono donde avesse attinto tante
belle notizie; egli si limitò a rigpoJ1dcre
che quanto aveva tletto era verità. Cre-
<liamo, aggiunge lo storico della Congre-
gazione Salesiana Don Ceria, che la So-
cietà abh.ia voluto controllare le afferma-
zioni di Don Bosco, poichè aspettò Jìno
al 1886 per dar prova di essere nella con-
vinzione che egli non aveva giocato di
fantasia, e la prova fo decretargli e far
coniare appositamente per lui una meda-
glia d'oro con la motivazione di aver egLi
ben meritato della Società Geografica.
ALBERTO M. DE llGOSTINI

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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2.2 Page 12

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2.3 Page 13

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a frsta onomastica del quinto Suc-
A rendere. prcsc·nti i figli lontani c'erano
cessore di Don Bos<:o si è celebrata rlspcLtorn df'lla Cina e l'Ispettore dell'India
- crucst'anno nella luce del centenario Sud; parlò pt"r i Missionari il Missionario
della Con,,rrrègazione.
dell'Amazzonia Don Lagorio.
Nell'accademia svolt~si la sera del 14 no-
Pt"r ultimo parlò l'ing. Gugli!'l:nio Meardi
vembre con la consueta esultanza delle circa di Milano, in qualità di Consigliert" Tspetto-
2000 versonP che possono gremire il Teatro riale ilei Cooperatori, 1'sponcndo con l'elo-
dcJrOratorio, quei,t'anno risuonò per ben due qm;nza soda dcll<' stai istie-la!' il c11w11lo di
volte l'inno del PagelJa: Cantiam di DQn Bosco realizzazioni delJa Pia Unione cluranlc il Ret-
fratPlli le glorie. La profezia augurale espressa torato <ld sig. Don ZiggioLti e i.ii pari icolarc
nelrinno si è più che avverata: « Don Bosco durante quesl·anno centenario. La costitu-
è un canto infinito, che udranno del mondo zione e il funzjonamrnto dei Consigli Ispetto-
le- 1nille città ». Quel futuro « ud:raw10 » è riali della .Pia U11io111· Ì' la rralizzazionf' più
oramai un presente. Nel dialogo dcj giovaru rect"11t11 !' forse più imp-0rtante in quanto assi-
della Casa l\\ladre hauno parlato gli abitatori <'ura alla Terza Famiglia di Don l1osco la
della Luna l' de.i pianf'ti. q11asi a segnare la consistt"nza ,, lo sviluppo.
mèta pn il prossimo t'en-renario. giaechè la
li Rettor .l\\faggior1·, aC'damati~si1110. rin-
Terra ì'- ormai appanna.ggio dPI Santo d,•Jla ~raziò autorità., ronfratt•lli. giovani; f' nel
gioventù.. « Beati i mili, pcrchr possirderanno parlar!' agitava una baccheti a che gli Aspi-
la terra ». È hastato w1 secolo per costel- ranti del Colle Don .Bosco gli avevano conse-
lare di case di Don Bosco i cinque conti- gnato alla fine del ltno dialogo. La bacc-h<'tta
neo ti: evidente couquista della mitezza evan- in mano a Don Boscv, disse, non fa paura:
gelica.
essa batt(• solo l'aria. cwme quella d,·l mae-
E su questo tema di conqtùsta pacifica delle stro Larnhcrto quaudo Jirigt" la banda. È la
voloulà e dei cuori ba parlato ravv. Dino hac-cltt"tta magiea chi- tic>ni> unitc> le volontà
Andreis, ricordando tra la commozio1Le gene- e clu• apre i cuori. 11 sist!'nn1 èdurativo di
rale il suo primo incontro con Don Renato Dcrn Bosco ha tutti i requisiti per salvare le
Ziggiotti e la gt)arigione del figlio per inter- nuove generazioni.
cessione di :M.aria Ausiliatrice. Anche l'inno
L'indomani, 15 novrmhrt, Ili gra11dc fami-
eomposto da] m9,estro Don Lasagna per l'oc- glia dell'OraIorio di Valdvcco si riunì m'I San-
casione ha interpretato in morlo mirabile il tuario solio lo sguanlo d(•ll'Amriliatric<" per la
concento dei cuori attorno al Pa<lrr.
Measa solenne celebrata dal sig. Don Ziggiotti e
E i doni?... Li ha presentati il Direttore per laBenedizione E ncaristica da lui impartita.
della Casa }fadre, Don Bìaucotti. Tre doni A pranzo foccro corvna al Padre tutti i
caratteristici: la Cappella Pinardi messa a Salc•siani della cittadella di Don Bosco, come
nuovo, con la complicità del fedelissimo a i virgulti attorno al tronco dell'olivo.
Don Bosco Do11 Fedele G-iraudi, quasi a ri- Dopo l'agape fraterna, ci fu la visita alla
cordare la zolla benedetta su cui il granello intcressanu :.'ifostra del CeoL{'rtario drJl'Opt"ra
Ji senava cesti e diveruir all)ero; W1a ricca Salesiana « Don Bosco nel mondo ».
mostra di arredi sacri, confezionati ne.i La-
A sera, dopo cena, di nuovo tutte le comu-
boratori liturgici delle Cooperatrici Salesiane, nità assieme nel grande salone-teatro per la
quale clono della Terza Famiglia Salesiana; rappresentazioni' di un dramma mis5io11ario
30 il tesoro spirituale di Sante Comunioni, di composto per l'occasiollt'.
fioretti e sacrifici offerti per il Rcuor Maggiore
La festa non è finita; essendo congiunta
e per i Salesiani tutti dai 600 giovanetti della con l'iuizio della cclc1razione del centenario,
Casa Madi·c. E scelsPtO un tesoro spirituale essa clurl'rà tutto l'anno. che è- pure l'anno di
appunto per meglio essere in grado di rap- Don Rua: centenario della sua pcima Messa,
pres!',ntarc i giovani di tutte le open• salesiane cinqua.11lenai-io della sua santa n:Wrtt". e forse...
del mondo.
chissà?... l'anno della sua glorificazione.
11

2.4 Page 14

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l capo del XVI volume delle MemQri,e Biograjiche di Don Bosco, do,«-
si parla ilei Lrionfi del Santo a Parigi. non si fa cenno cli una sua visiLa
alfo Snorf" Domenicane del Monastero della Croce in ,ia UH1ro11ne.
In quella occa!<ione Yi fu una tale ressa di \\'ii;ilatori che. alle 11 pai,;;.ate,
il Santo era ancora prigioniero cJeUa folla nel Monastero, seuza potemr
uscire. Bi.sognò che il segretario, Dou De Baruel, alza$se un po' la voce,
riconlan<lo che a mezzogiorno Don Ilo,-co dove, u essere dagli Orfanelli di
Auteil e rhc prima c'era am·oru in programma un'altra visita.
Il passag~io di Don Bosco al Monaslern della Cro<'l', fu un avvenimc11to
per quelle buoue Religiose. che ne consacrarono il ricordo in una pagina della
cronaca che noi qui riportiamo.
Jf 20 aprilr 188.3, grandi' an•P11imrrrto, grandi prt>pnrutfri: D011 B11.~m giun-
::,rndo a Parigi 1m11w1zia la ~uii 11isita e la sua N/1,ssa per il mattino s1•g11entr.
Don Bos('()f U11 Santo di mi si rcu-ronta,w meraviglie di carità e <it>i t'eri
miracoli, rlw Egli, attrilmisce sn11pre alla Vergini> Ausiliatrice. Noi siamo state
I nt temerarie a i11ritarlo a !lc1•11dne da noi, o m1•µlio ben ignar<' tfrll'immn1sa
popolarità chr 111• Cll'rebbe futro per q11ulrhe settinwrw Lu grande preflcrupct:done
della Parigi Cmtolic-a.
Fin dall11 prime 11re la nostra pirrola cappi,lla è in1•11su. All1• 7 il sant'Uomo
arrfoa, celebra la Mrssa, n1•lla qucile 11oi riceriamo dal/r sue mani la .~anta Co-
numione. Poi, dopo una piccola ri'f•zinne prepara/ti pu /rii e che Egli as!i11ggia
appena. ricere nel parlatorio la Comunità. at'ida di t•Pdere e di udire 1111 Sunto.
Nulla cli più :;emplice di quest'11mile prete. I.a ,\\UU r>occ è Jlt·bi/1•. bisogna
prestare un orecchio attento per 11011 perdere ,wlln <li 11110 convi•rsazinni• così
interessante. F:gli parla de/Il, .~ue opere, le racco111<111tl<1 alle nostre prPgliien• " l'Ì
esort11 alla prntica delle ,•irttÌ religiosP. Si sente clw ,, 111110 di Dio. che p11rln e
.fa tutto con Dio 1• per Dio. E insieme quel buon umore fucile. 1wturnle. tlisi11-
i-olto, che,~ il timbro della pietà italiana; la risposta .fine e spiritualt>: uno sguartlo
dolce " penetrcmte che, ferm1md11si su di noi. semlirn lq;{{ere nelle r,ostrl' uriimP.
fl tempo di qu€'Ma ,,i:sita ri {l<lrr troppo br1•1·r. l\\'oì ci ingi11ocrhit1mo tutte
enmmosse p1•r rÌCPl'rre la sua b,·tll'tlizione e lo s11ppfi1·hiamo di ritomarP. F.gli lo
pramclL1• " lo 1•orr<•bb1>sen::t1 du/Jbìo, ma lo potrù? R(!11 prP..,to infatti q111•lfo che
,çi racconta d,•l/11 sw1 perm<1111'T1ztl a Parigi, tlrllr c1mrìnue ovazioni dì cui è
l'oggetto, ci 111gliP questa spern11z11.
Ma ci ha lasciato l'assirnrC1zÌIJ11e di ww stretta 1111ione di pri•ghit•rP, rol
titolo e i 1•ant~i di O>oper11trfri dt'll'Opera salPsiC11111.
l Fin qui la crouaca del ~fona~tno. iXoi poi;~iaruo ag~iungcre che D011 Ro~l'o
vi fo :-i bene acrolto e ne re~tò ro,..ì ~od<li~faLto, clw ha voluto in ci~rto modo
farvi ritorno. TnfotLi oggi, presso quel .l\\lonastero tra~ferito, rlopo la per,-.e~u-
zione del 1901. u ELiolles, si stampa il periodico lJon Bosco France:.
P•g,ne
lnedll1
dello ,Ila
di
S.Glovennl
80JCO

2.5 Page 15

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01111• il 1959 fu anno sacerdotale ,;pi,-
cialmt>nte per la Francia. eh.- celc-
hT11vn il l'f'ntenario de-lla morlc dt·l
santo Curato d'Ari.. l'OSÌ il 1960 11arà anno
sacerdotale specialmcute per !"Italia, cht· <'0111·
mcmora il centrnnrio della morte cli San Giu-
!!Pppe Cafassu. « la perla del CJero italiano ».
Felice- çoi11ri<lr111.a pPr i .nostri Coopf'Tnturi,
ai quali il Sucl'e~~ore cli Don 13osc,, ha aiis1··
1(IDltO come compito annuale la Campagna
dPlle \\ ocazioni !lllCl·rdotali e religiosr.
Tn qnc-•t·a11110 ct•ntrnario saranno indetti
grandiosi frstl'ggiauwuti a Torino. Si a1111tlll•
l'Ìanu infatti 1luì' CCHtgre11si. che avranno luogo
in settembre, 11110 pl'r i sacerdoti r l'altro per
i scmiuaristi, l'OII l'i1111•rvento di Em.nd Prin-
cipi della Cl1i1•Fa r di El'c.mi Vescovi.
Per noi que-,,lo Ct·nll'nario è anche m1 avv(•·
nimento di fomiglia. Hust1•rel1lw a dimo1<trarlo
11uanto Don Roi,ro !!crhcva nt'lle « :\\frmoric
tlt'll'Oratorio ,li S. Francc.;co di Sal,'R »: « Don
Cafas~o. ehe da s1•i anni era mfa guida, fu ,111chl."
mio direttore spirilualr, r se ho fallo •1ualclw
cosa di he,w, lo dehbo II questo degno rocl<,sia•
stico. nelle rui mani riposi ogni mio d1·lilwra•
zione. ogni i;tndio, ogni azione della miu vita».
PPr que•to quando, il 23 giugno 1860, si
speirnrva in Torino. Don Bosco fu il primo a
celebrarne le l<tdi a te,timoniarnf' la 8antità.
Oggi. 11 rruto muii ili distan;,:a. , ogliamo
cbt• ria ancora Don Bosco il primo II ri1•or-
darne le i11rlit1• lwn<•merenze e u cd,•hrarr
cp1esta dal a rnRi fausta negli annali dulia
bloria clella Uoit•i<a.
Perciò la l•\\1111 iglia 511l1:siana (•urr•rà 1111a
nuova p(]iziuue Ùl'Ì tl111• 1li~corsi Ili Dnn BoMt'n
sul suo santo :'\\lu<'~lrn. cooperando così u
metten· iu rilirvo •1m·ll,• mirabili ,·ui11d1l1•nz1•
ehe lepro11u i tl1w gr:tndi Santi e d1t• li t1·11•
nero uniti in 1111•a1io11e i1uleft•~~a e t11C·ra\\'Ì•
gliosa per lo ~i ►a-,io ùi lrf'nt'an11i.
J<'orsl! nes»1111a n•gioue del mouclo ho dutu
tanti santi allo Chit•,11. come il Pit•mout1· 1wl
secolo scorso.
Questo pi<-col,, l,·mho di l<'rra ho "' uto
Jlf'rciò• .nel St'Colu ra,-1110. 11011 -11l0 una mj,...
sioue nl'ila J<turia pulitil'a ddrl!alia. 11111 1111.-1
1,1ittsio1w rdigio~a ndla 5loria dd mondo.
Dal rille,;f.o tl,·11,• relazioni tra qtwi<ti due
Santi. dw !tanno informato di si• 1anl1• altre>
anime apoijl(>lidll', vieni' a noi lauta lul'C,
ant·lir pc1· la ijol11zio11e- Òt>i prohl!'mi mml,•rni.
Mrntre gli i!lorir.i. 1·ortte Ì' apparso dagli
ultimi Mn~n·~si. stu1u10 stuàiamlo r rivaloriz-
zando il rnntrihuto cattolico alle i111 pn,se del
risorginwnto italiano t• alla formaziortt' 111:l-
l'unità d'l talia. noi vorremmo 1•111• 111m .,j di-
mentica~sc il tra,·aglio e il contriLmo ùi q1ll'~ti
eroi. cbc- banno inciso così profondoownte
nella formaziom• di tante !'osciem:c rii laici e
cli sart>rdnti p<'r lt, wrf' grandPzZt> d1'lla patria.
Cl,è la vc-ra grandezza è soprattutto 111'1
campo 1]f'llo Sllirito.
Don lfo,c11, lratlf'ggiando la Jigura ~pm·
t uale del Cafasso, ne fa come la sintt..,i ili
l'i11que santi; S. Luigi Gonzaga. S. Fra11c1-,;co
di Sales. ~- \\ u11~,·11w dc Paoli. S. Carlo Uorro-
mco. S. •\\lfonso \\I. Ùl·· Liguori. E in r1·altà il
mo )lae~tro rivi,Rc in la purità ,li S. Luigi.
la mansu<•I 11<li111• <li S. Frauccsco, In carità di
5. Vinc1•11;,:o, lo :.wlo di S. Carlo 1• la <IOI Iriua
di s. Alfo11hO,
Quandu i:i p11lrà i1crivere la vita n·ligiusa
t 1el Piemont1• 111·1 ,-.reolo scorso. mcl I r111l1111c
iu P\\ iclPuza i mirahili iuflm,,;i 1• rÌ\\ ..landtm,·.
m•lla loru i1111·grili1, 1., 11011 llll'n•• nairuhili
impn·~••• si ~ari, m,•ravigliari di ~1·u11nrt' 'Iuaulo
in questo f,·rv11r1· ili open·. si d,-l,ha alla Han•
tità e all'a11ivi1ì1 1.h questi dur Sa11tì, ,,lw da
rosì umili i11i11i s1•pper1l .irradian· lantu 1111:11
tli fede l' di 111111111ità au tutta la t1·rra,
Intorno al Cot1olt>11go. al CafashO t• a Don
BohCO. i tr,· u~tri 11111:;giori. un grau nunwro di
;.,:tri miuuri ,i ~ta aYviandu agli onori 1l1·gli
11hari. ,. •,uà 111w,la la curona piìr fulgida
!'ht farà 1<plt·11tl1•rp 1li luce au,·oru 1•1u \\ iviùa
il Pi,m1011tc ,. l'Italia nel mondo.

2.6 Page 16

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Ila città
,r :,
.. e,~- - ~
r~ 11c.--·.·
-. Ì
_
!.1.1:,-:::.,c:....,._.w--_
1
All'Or r,1rio, lo studrnlr Luigi , ariara si
•• '
.flllntllltll
l1' i11geg110, pietà e condotta, r p,·r
d•~lcissirua voi•e cli soprano lnnl o
fri,tlala dal Mar~lTO Doglia11i.
o~alo di Foglizzo e la profto,siour
•·
wssa il 2 ottohrc 1891. il chi,irko
~\\li, J~ll/la V al~ali1·1•. Qui lo ''l'Jmt· a
n Mfrh1.•lc Unia nel 1891 JWr
. 1f.ti .. ra i leLhrosi di Agita de Dios i11
_,_ ,~lmn• Av?'a 19 anni.
, ~., ; lalL• l'impre.~sionc dw lr er,•cz1011ali
,,
,. ati di n·ltgioQo t" •al,·~iano ùrl j!'io, am·
11 nu•~vo g,·rmuglio ~punta in_•l~'alhcro chierico frr,·ro ~uTI'rrnico Don Cuia, ,·lw arri-
ormai frondoso dc"a sanl1ta !<aie- vando in Colombia lo portò dirctlamt•nlc al
siaua e nr prova la feconda vita- Laz1.arl'llo di Agm, 1/e [)io.~, per timore che
lità 1, I(, nobili i11i1,it11 iv,• nel campo ddlc l'Jsp!'ttorn gli assegnasse' altri i:ntttri<lhi.
mis~ioui tra i lcbbroi;i.
li 1O ago~ln di qucsl'amw S. E. JJons. Luigi
Ad Agua de Dios Don \\ ariara trascorse la
Coucha. \\rcivesco, o tli llogotà. ros:titui, a. cou ID:!f!gÌor purt.. dt•I suo Irc·nt,•nnio cli Yita oÙs·
le ,ol1•noi formalità dt'I ra~o. il Trilmnalt• Ec• sionaria.
cll'siahl ico per i pro<·◄•~si iuformath i 11,•I 1-al1••
Co111in1·iù dai fanc111Ui lchhrosi, in favore dei
siallo /)on LiLigi J·iiri11r11, Fondatore dfllle quali spic•gò tutte lr- inr.saurihili ricd1rzzr. del
Suorn Ji'igli1· dei Sacri Cuori di Gesù Il J\\laria. suo :wlo 1 ipicamenu• ~ak~iauo. Oratorio, ~cuo·
P,·r<·hè-' i lavori protc•,ln,sl'ro con più ala- le di arti ,. mestieri. 1't1t1to. banda str11111t•11talc,
crità ,. "]ll'tHtezza. il Ht'ltor 1Iaggior1· in,iì1
sul po,to il nostro Procuratore {;1•naaJ,·
Rcv.nw Don Luigi Castano. il quale. roadiu•
t eatrino, t·inema. compagnie: tutto fu messo
in opera p◄-r portare e diffondere il h1·1wfico
contagio delrallegria ndla dttà del dolore.
vato dai confratelli di Colombia e con il più
Ma non era facile a D011 Variara. div,•nulo
largo appoggio delle autorità ecclet,iustid1e saccnlot,• nel 1899. averi· I,• infermiere di cui
locali, rbhc la soddi11fazione di condurr1• a aLhi~ognava per i suoi piccoli, per i quali crn
termine la non facile imprc!'a nel giro di s11i riuscito a fondare Asilo :'\\Iichele lJnia».
scttimam·. Attualmentl' i processi infonllati, i
D"altrondc il minii.tno i;acerdotale da lui
s ulla fuma di santità del Seno di Dio. ,,111 non CSl'rf'itato con zelo di apo~tolo gli rinlò un
cultu ,. la ricerca degli ~crilli, u:nitameulc alla fatto cui altri non avc•va prestato attcnzio1w.
collcziuuo Jri medesimi, sono già a Roma: e il
Nella sua Provvidenza Dio non Jll•gava il
Postulatore Generale Rev.mo Don Giulio Ilian• dono della vocazione rl'ligiosa a ragazu e gio•
chini ne ha ttià curalo la presentazione alla vani ld1liro~e, e a figli\\! sane di genitori 11111-
Sarl'a Congregazione dei Riti.
brosi, 11• quali per t?oppc ragioni non potevano
allontanar,-i dilla città del dolore. Le une 1)
Don Luigi Variara nacque a Viarigi (Aliti) il le altl'e poi trovavano irremilll:!ihilmente 1'11iusc
15 gennaio 1875. Entrè, per gli studi ginnaijiali le porto di ogni I lltituto o Congregazione.
all'Oratorio ncll'ottohre del 1887 e gli arriso Possihile c he Dio suseitassc in quelle anime
la fortuna di vedere e ricevere la hcneJ.izion.c gli arùori tli una celeste chiamata solo vcr
,Ii Don Bosco. Gli rimase impresso nell'anima aumentare le i;offcnenzc già atroci della 11'1,bra?
uuo 1:,guardo lungo e dolc1·wente paterno che
gli rivolt>c il Santo, cli ritonto da una dcli., u!-
Don Yariara si propo~e il tormentoso 11uc-
tin.w pt1SH1•ggiale in città, mcutre attrav1•r1-ava sito e lo risolse fonùantlo uel 1905, con l'ap•
la foUu dei giovani schierati aJ suo paBsaggio. provaziouc <loll'autorità diocesana e d ei suoi

2.7 Page 17

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del dolore
5Uperiori, l'Istituto delle Suore Figlie dei
S([cri Cuori di Gl'sÌI e Maria. Egli aveva <·ono-
sciuto a Valsalice il Servo di Dio Don Andrea
Bl'ltrami, Wla vittima del dolore: le sue figlie
spirituali sarrhhero çomr lui ani.mc vittime:
le arnmàlatc, offrl'ndosi in olocausto per la
salvezza degli altri: le sane, assistendo e cu-
rando le irlferme e facendo da infermiere ai
piccoli lebhrosj dcli' Asilo :Michele Unia.
Lodando e bcueruccnùo la provvida ini-
ziativa, il venerabile Don Rua il 1o luglio l908
scriveva a Don Variara: « Dal canto tuo pro•
rnra aumentarne il numero, reclutando fra
le antiche I' le 1111ove e tenendo sempre infor•
mata l'autorità eccleeiastica. L'istituzione è
lwlla e deve conservarsi e svilnpparsi ».
NC>nostante difficoltà, opposi.1ioni e co11•
trasli ScHza numero, l'opera del tutto nuova
riuscì a gellare pro.fonde radici e a raggiun·
gcrc un confortante sviluppo.
a,,; Oggi l'Istitu1 o d1,Jle Suore Figlie Sacri
Cuori. la cui vita religiosa attinge alle fonti
salesiaue, è conosciuto in tutta la Colombia.
Conta varie centinaia di membri; lta la sua
casa generalizia t' il suo fiorentissimo novi-
ziato a .!llosquera, non lnngi da Bogotà; si
è già esteso alle città di Quito e Guayaquil,
in Equatore; ed ba larghe richiesti:' di llllO\\'C
fondazioni.
CaRa tipica dell'lstit11to è la ca,;a madre dj
Agua de Dios, dove trovano un asilo di pace
1• ru serena immolazione le suore ld,brose.
Ncll'amiesso noviziato per aspiranti colpite
dal terril>ile morbo, in cinquantacinque anni
di vita Jell'lstiLuto, non sono mancate mai
vocazioni ili soggrtti infermi: il che prova
l'attualità e la fecondità della fondazione di
Don Variara, cui van.no le beuedizioni delle
sua :figlie preferite: quelle che in rtesstm altro
luogo avrebbero potuto servire Dio uclln stato
di perfezione.
Proprio tra queste religiose, nella cappella
della casa madre Mila Congregazione, ripo•
sauo i resti di Don Variara, morto a Cùcuta
° il 1 febbraio 1923; e s0110 molti quelli che
ad Agua dc Dios e in Colombia auspicano ohe
la tomba dellQ zelante ,. virtuoso figlio di S.
Giovanni Bosco si tramuti prnsto in altare.
Ai lettori del Bollettino Salesùmo, mentre
com,midriamo la lieta notizia riel nu.9vo pro-
C<'SSO ili Beatificazione e Ca11011iz:t.azion~ r,he
onora la nostra famiglia, chiediamo r~eghiere
per la buona riuscita della Causa.
Fra i lebbrosi di Contratacion (Colombia)
Sr. Rosa :Maluvasi. Figlin di Maria Ausiliatrice, lictis-
~ima della sua missione. si sveglia .-igni mal tina - come
serie-se - « <·on u.ua gioia ou.ova », ft•Ji(:(' per il l'U_g-
giUDlO iileale d'immolarsi lra i lebbrosi. La vecd,ietta c·he
le sta atcanlo è Tcofilde. U110 dei suoi tanti « I csori ». Ila
il viso deforme. i piedi piago1i. le mani qua•i senza dita,
gli occhi semì,,--penli, 1na posaie<1e un'anima candida e
semplice d'una r:uirahile bellezza. SoTride seinpre~ non si
lamenta ,li nulla, " ama Lulli con bontà larga e tlifiu.
siva. G-otlé cli far qualcho µasso nel giardino, e di confi-
dare le sne memorie a chi le fu da Angelo ,•i$iliile.
lfi

2.8 Page 18

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LAVORIAMO PER LE VOCAZIONI
Alla Mostra di Arredi Sa(',ri alleRtiLa qnale oma~itio delle Cooperatricj ~aleairurn
ai ReUor J\\laggiore J)l'f la 61lll fasto onomastica. quest.'iuwo etano rappresentali
75 Centri nella Pia Unione, vule a dire il doppio dell'anno scorAo. Inrlice eloqu011(e
dello svih1p1J<1 ebe hmrno r•reso i Lii,bora,1 ori delle rooperat.rici, che in a]eune zone
vanno diventando una vera benedizione per li> parrocchie, gli ora1ori. i seroiuari e
le c11se per aspiranti al sacerdozio e alla \\•ita religiosa.
Questi Laboral-0ri, pur essendo animati da un unico spirito rli 1•.a,rità e ili <ledi-
zione, si sono prefii<sl' le pilì 11~•,iriate fh:rnlità oarit,ativo-liturgiche.
ln alcuni Centri le Cooperatrici si prendono amorosa cnrn della hia,µcLeri11 e dei
f>ilra.ment-i della prop.ria Parroceh.ia: in altri confezionano servizi lillll'gici completi
per 1a celebrazione iloJla S. Me.~a. e li offrono ru. \\'eRco,ro per le eh.iese povere, al
Rettor Magg-iore per le ~tii,sio11i e a]l'h,pettore Salesiano per ,!!'li aspirantati. novi-
zia.ti e studentati: in altri prep1lra110 vesti e uolte per il «pil:uolo tlero~ e Ri pre(i~.
gono l'opera di misericordia ili YflRtire gli orfani e i fanciulli poveri delle furniglio
numerose: in altri. con lt, vesti liturgiche, c011fezionano anclui divise cli paggetti
MBlumi ùa ltiat,rn; in vari Cflutd poi le C'oopMatrici, uon potendo rinnirsi a lavo•
rare. raccolgono stoffa.. t,ela. sc,ampoli. pizzi o altro maieriale per )fl chiese J)Overn
in geuore o spiwialment,e per gn('lle dei luoghi di Miss.ione.
e•~ insomma un férvorc di opere e uno spirito di <'arit/1 <'he commla.
Non mauoano inoll re le Coopora.trici che. non potendo far pinte di qna.lche Li, .
horatorio, oi chiedono ~e IlOtrehhcro rell{lersi n(ili lavorauùo nella, propria casa. Bi-
spoudiamo l'l10 la cosa non solo ~- fattihile. ma è già iu a(,lo. Vanno infatti aumNt•
(,a.ndv fo Coopt\\ratrici cl.io, i1111Jc·ilitr per ~ltllite o per eausCJ fantiliari di rocart!i al la
voro noi pro11rio Cenlro. si accordauo con i Uir~en1i o la.Yorann ui;,lla proprio ca~a.
Ve ne son<1 alt-re cl1e. llilll potern"lo nép-pure lavoràire in c•asa propria, cooperano iu-
viando stolte, lini e a.ltro mn.teriule utilo _J)er i Laboratori.
A Torino <:'è auclie Ulla Cc,operatrice ohe, cl'aecordo t.ol Delegr110 locale della
Pia Unione. ha fon,la.to m1 Lahoratorjo nella propria casa. rlo1·e La ti,;orv,tto uua
~a-la per le Cooperai riti cLe vi si recano settjmaualmente a lavurnro e rha attrez.
zata di mat-chiue da cuoirn e di quanto è necessario. Quest'anuo ba JHlusato ancl1c
A organizzare per Le genr,roi:;e com,Orfllle che lavorano cou lei, una gita 1>cllegrinap;gio.
\\
Il nostro venerato Rettor Maggiore. ammirando romm1,,;~o i frnt-ii dei s:ie.rili<:i ùi
' \\ t.n.nte noatre Cooperat-rìci l'>Ù o~primendo la ima più viva compincenza.. ha ma11if'o
~ ~ta(,o il desiderio (',he <J uèst'anno, iu vis La della Camtp//.{Jna rlellr Y nrazio11i i11detta
,#'"'
ver 1n Pia (Jnione. i Laboratori delle Cooperalriçi
.-------·~ _ -c::c:-----------
orientino ](i loro attivit.11, a questo nobilissimo
('
---r--} illlOJ)O, indirizzando i frut.ti ilellc loro faii<>.he ai
}
PER LA CAMPAGNA DELLE VOCAZIONI(.I_ Scruinari e ;illà (".i,ae di [ormAr,ione per Iuturi sa•
L'Uf~cio Centrale Cooperatori Salesiani ha fatto preparare ci>rdoti e rl'li/.,.riosi. J~ . q1~esti vi~ai . d_i v_o<'~oni
~~ cinque brillanti volumelli popolari utilissimi per far collo
wuo i;ern~re 11u~eros1 1 ~10~'anelh ,li. l~g11e pu•
,& scere e apprezzare il tesoro della vocazione al Sacerdozio vere, ~>er 1 qnali, oltre I 1tb1to ecdN<rnst ic~,. c m,:
e aHa V1la Religiosa. Li raccomandiamo allo zelo dei nostri
Cooperatori e delle nostre Cooperatrici perchè ne facciano la
p;ù larga diffusione in mmo al popolo e alla gioventù.
o,ov•••• BARRA Il praie, l'uomo del mistero L. 100
u•r• GARELLJ Pionieri_ di Dio (Missionari} L 100
ces~a.;10 proy,,c<lcre anch~ _ù1a~chew1 e ab1t1. Og111
l~ atl!i71Là_ d~P Coopera~rw-1 d1rett~ a q11~to fu.le
sarn quwd.i una provvuleiua per 1 ragaizz1 che ne
beneficieranno e un fattivo contrib1Jto àll"incrc-
mento delle vo<'azioni al l!acerclozio O alla vita,
religmsa, oggi più che mai uocc~sarie re.r conscr-
•001.Fo L'•Rco li salesiano è fatto cosi
L. 100 vnre alla llivilt.à. tihe a,vauza 1111 volto cristiano.
" uoucc,0N1 Soldati senza divisa (Coadiutori) L. 100
~""''""-'%..~ M. o,uo,c, Per un grande amore (f. M. A.I L. 100
Richiedeteli alla Libreria Dottrina Crlstfana
... ......_, ~ J V ~ , ~ Via Maria Ausiliatrice, 37 - Torino
'§.~·
\\
~~~~~,,
~~~
....,~~" ~

2.9 Page 19

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ORIZZONTE
:::il:::;;:::;;;;;;;;;;:
...:.::::·:::·=::::::::-:-:u:::::::·:::;-
- - - 7;w. ....
,,
Sli~ESl/iNO
I Salesiani
a Carbonia
Don Bosco pioniere
dell'istruzione professionale grafica
Il 21 novomhrn 11. i ~àlesiani banno pre.,io
'<olennementl' po!<-'"t'~Ro de.Jle due Pa:rroN·hil, di
S. Ponziano 1• cli Ocsì1 Divino Op~rnio ~- o
Carbonia,.
Li neeompngn,wa il Voscovo rli lglP1<iu.-.,
RllO Ec-0. l\\ron1-1. Pira>1trn. il qnalr,, purlttmlo
ai fedeli. ha voluto rirordare <'OIDP gi1) cln
più rli vt!nl'nnni ;n•e-4~1.1 1·hic.,to la venuta dei
tiitli <li Don Bosco. :-\\ulo quest'anno, j.!rllzil> al-
rinlernmtu r1•rsomt.J1; 1lel Sommo l'ontf'IÌl'<',
Giovanni X X II T, ì• 11luf o possibile n11l1•ro al•
tuntn r antico tl1•~icleriu. )fol rinl,!raziare il 110~1 rn
vrnrrat,o I!etlor '1u1C11;iorc. ?.Jons. Pisa>1lru hn
pm·p riv-ollo 1111 ,·il·o ri11grnziamen l,o por l'opera,
iavolta con nmmin•Yolo 11,po~tolato dai Hacor-
doti llil!'eo Ii. JT u parlato quinrti I'Li)JeUoro dei
:-\\ule-.Uln.i Dun Luigi Fioru. ringraziurnlo il \\'e-
-«·ovn per In filluria ripot1ta nei Rnoi courratPlli e
ricor<lan,lu Polli<• l'uppra risponde in 1110110 fm[e.
li«,imo all'npo:-lol:110 ~'Ùt'siano. dato dw l'ar-
honia è t'it t,1 up,•raiu P otlre una 11111,;~a 1•orn•i•
tlere,•ole ,li giu\\·aui allo zelo dei .:.areriloli <'iln-
l'Ulori.
rarbonin 1·nppr11.~p11fa la s11sta, opern :1111f1,-.i11,nn
ìn Sarrlegua. Vi ltt,urnno. per ora. r, 1-1a<·Cl'tloti
11 2 coa.rliutori, d11, il Hul Ior Uag1->ion• h:1 ,w,•lt u
il.i ,·ariP t-.p,•ltnrh• ,r tt.ilia. da1a 1111"1,i:> 1.i ,li-
veri;.;.L pro,<'ni1•11zu ,l1•1la 1iopol:tzi11111e ,li I':rr-
bunia.
I fedeli tl('llc 1111,• l'anoc:c:hie sono cir,·:1 :10.0011
(.su J0.0110 ,.h,. 1w 1·0111a ('arhoui11, ,•o,lrnil11
,la pollo 1>iil di 1,•11t'nnni) r si tron1n11 p11r-
fr11ppo i11 111111 j.!r:l\\·1• ~i!1111iioue Nm11u111i1·a por
111 c:risi clL<' lr11Y111-(li:1 I<' nostre minitm.1 oli C'Jlr•
hunli, La ,·0~1ruzio111· di 1111a granite t·o11lr:d(1
t(ll'll10rlrt t ril':1, 11 pIJroYat!l TC('élli 0mu11 fi,. rlo -
vr1:hl1e favuril't! la ri11n·:;.l tiella ,·il lit.
I.a inten~a 1·ìta rnligio,,a della popuhzi1111r>,
manik,t:Ha,;i fin clr1l p1imo in.-outro, ~ ...tat:i
una graùil.a ,-,urpt1.~~a ptir i no:1lrì coulratclli {'
li J1a confort..1.li III uu:l r.ni~,;iom, dw 11i :1prn
cou le più IJt•Uu 11ro~pC1tti,e ili apos1ola10.
AJ Con~ u ,U011trs lntemazionale Gmfka
Etlitoriale Cartaria, che si tenne a Milano
nei padiglioni rlclla Jo'ie:ra. Campionaria rial 3
aU' ll ottobri' ! !l!'i!l, i Salesiani hn,wo pu.rt<wi-
J)alo in formo attiva nella seziotH) di1l11 l tica.
Tutte le !-kuole Grntìch e Sall'xinne hanno
aderito 111l'iu1•iio dell'Ente S:izionale Jll:'r la
[Rtruzione l'rofe.,'<ìonale Grafica. ~el 1111111wo
llllico» che <letto Ente ba edito l'opporto :-a.
le.siano figura con 1111moro;,e illlli!lrazioni 1111l10
n~t:re Scuole r;rtllìche e con l'art i(•olo di un
Sale.~auo: L:l did111 tira nel (laDlpo !tl'lllic-o •·
r II rllt ro numero uniro, è,;tato 1111hhlicato per
illustrnre il ,lf,111,l,i f1ru.fì1·0 di lJm1 U11111·11. 'l'n,lo fn-
~
.BASIUCA MARJA AOSILIAT&JClt · TORINO
FESTA DI SAN GIOVANNI BOSCO ~
zz ,et,naio Conuncia b solenne Nov~.
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SI p analo
ore 10 Ponùficalc di S. E. :\\lnn,. Um berlo
Malch.lodl. Vr;sc. C<>ad. di l'iaccnza.
.,..., 15 Rcncdizinnr dei ranc.-iulli.
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or,e 16,30 Ve.<pri pnntincali e: d,ocono d, Sua
I-:c:c. :\\loru. \\lakhilld1 - Rencdi,i,1ne
inipar111a da Sll.1 En,incnu 11 car-
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dtna lr Maurilio Fouarl.
* T r rum iufon i Radio T J' i n prn,:ramma
~*
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29 rc:nnalo I>a Trieste: S. Giuv. Borro• 1'nri110, ~
30 fenl\\lllo Hallio perleScuole: ore 11: !). Ro«o
ndl,i rubric:'1 I ::iontl e le Città,.
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31 ,ionn:.ilo Su,1111 t.fosra dr/ Rrtlor .Mfll/J/iora ~
per TV da ValJocco.
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FESTA DI S. FRANCESCO DI SALES
7 febb raio
ore 10 l'<>ntificale di S. E. :\\lnn,. Guellclmo
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Bos~tli, Vescovo Auuharè eh fin-scia.
on, 16,30 \\"c•pri ponùfa:ali ~ di,cur<o d1 S. E- .i
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2.10 Page 20

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.-;c;:icolo 11tll tu cl illt.rìbuito nello sta111l • :--;c•hiolo ,,
ai viRitntori <'he, o!!,re aù a,,er eouost•iulO il nu-
mero e le- u(.f rHzzaf w·e tlelle Rcnofo nrafk1JeSale-
11iane, hanno ammirato e apprezznto i priudpi
ùidattic·i e JJt•1l11gugici che lt• t·11ral11,rizimno.
Xel dit;(;Or,.o c·he lennelll Congresso l'inJ?. F.rn~to
Saroglia ,11 f,'i,;lr11~i<>11e Jlrojf'~1<im111l, iu rnmJIO
graji,·11 sono noi p,·oli le affermazioni d1e ~e)!'nono:
, T.'Ttali1t c·o11t n olf rl' un $Ct•olu di i,-1 rur.iont1
profe&'-io11al1, J,!nllira. Prima anrora <lt•lla ,ma
nni1 ii nn1.io1111 le• e pre1•i~tmt11 nt>I I~!ia i11 pieno
fervore risoq.:;1mlmLnfo. un umilo prnle , Don
Giova-uni no~<"O, 1•or1 ltu1gimira11te fH'(•veg)!'lln:t.a,
i11i1.iò, 1m l'apatia e sopratf111tu I o~tilil:ì..
l'aw11!'riKtiPlH' d<1lla meutalil/'i P <ltll'ii;:nornnza
di quc,i tempi. i primi Laboraton l'rofp,.~ionnli ~-
E piì1 oli n•:
~_: da nwlt1•n, in evic1enzn <•lw proprio In
f;o1•ietà l'-al<•..inua lia ail:ro11111to o nrlmllo per
la prima III I I u ha e !orse noi mondo, la [or-
m:1.2.ioue tlr1i prnpri in;;egn:rnli ~ntliri, !'011 lit
costii11zioiw nd l!.140 al <'olle 1>011 13ost·o 1lol-
1'Jstil11lo '11 ~f:ti,tiHtero G-ralh-o, ft1n 11 :111,lo nost
rlei veri o propri Dm·cmti. provvh,ti di 1·:-ipal'it,\\
tli•lat1 i1·ll11 ,1ppr•1fonclite in I1111 i r 1u·o1°1's"i cli
:;lamp:1 e lnYornzicmi collel!ate, L' In1r-r,1li, ,·oi1-
forlnt i il.i 111111 1•ul111ra ,·eranwat,· p,•,·e1.iun.1le.
t tlon~roso sottolineare am·otn, In frl'1J11enza
con t·ni 111111 solo iu Italia ma in l 111 I i i ,·cnt-
t inonti ,-j rronno dirij!euti, ;u•fl/;,!inni. milmdriuli
gr:1.tki, che ~11110 PX nllic"i f:ìuh•siuui •·
Roma - Il Presidente del Consiglio
all'istituto " Teresa Gerini "
n Pre~11l1.,•nt <' 1101 f'onsi~I io on. ~..~n i 111-
t ervenuto nll:1 pr.-mia.zione ticolM<l i1·:1 1lpll' rsii-
l uro Sole~rnno • Tore'-a G-erini rii<'. u due 1111111
,!alfa inn111!;111·aziono, rnrçoglie in 1111 ,·omplP~so
di edifici o impionl.i rlida,ttici o ri,·nmtivi. tra
i più mo,Lt,rnl del genere, t·it't'a ,·i11(]11N·ento
giovani rlrn frequentano le scuoi{• pt'orc~~ion:lli.
L'Istituto - rhe copre un'urea ili 1•irt':1,
r 1,1 ettari i,tl dotato ùi trent-n nule •<'olni,;tklie
e di ruotl(•ru i~,..jmi, a t lrezza ture 1wr i fon>i di
meccanica, di 1'1ellromeccanit·11 e ,li el<-ttro-
nic11 1<i (]('\\'(.' al t<(matore Ale:<HHll<lro Gerini,
che miRe n di~po;;izione. oltre al lt'rrnuo. l'in-
tera 11omn111, ui,1•eHs:u-ia per la. compl11t1\\ realiz-
zazione dell'opl"ra.
Dopo unu. relazione sull'attivit1\\ K<:ohu;f,ie:1.
fatta <lai 1lireHore Don Ferrari, il Sottose~rre-
t.ario Folrlii 1111 pronunciato il di;,<•or,,o uffi-
ciale, nel t·or;;o riel quale ba t'>'lìlllÌli.tlo la, ,.j.
tnazione clell'i"f ruzione in Italia e 11110ll11 della
specializzazione professionale.
11 Prt><liclt>ulu Segni ha quindi pro1·Nhtt1> alla.
premiazione ,le/,tli allieviei;nfinellli rh•olto ai Sa-
lesiani p ai gic,vnni parole di ~:1lut11 (• ili augurio.

3 Pages 21-30

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3.1 Page 21

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Villa S. Secondo [Asti]
Centenario di una passeggiata
Dopo l'esempio dato dalla, borgata ùi Rinco
1\\fo11fèrraLo, anche Vilh1. San Seconc1o volle ri-
cm·dare solennemente i1 C'ontenario della pa.~-
i,eggiata ('.li(' Don Bos<·o fe<le a, qne.~to r i!lent e
pogi:1,io monferrino coi suoi giovani nell'ottol.Jre
l8/'i9. Momt. Enr ico Sd1ienlllo, parroco localo,
dalla veneranùa eHt di 94 anni, invilò il Quinto
Succei;sore ùi D011 Bosco a, ,mora.re la, simpa-
tica, manifestazione. elle fu preceduta ila un
triduo 1,1re<lica.to tlaJ nostro Don lloe>m. 'Putto
il pae.se accolse e~ultantc. il Rev.mo Don Zig-
giot,i i al suono ùclla l.>anda ùcl C'olio Don Bosco.
ETano presenti monsignori, parroci e simla1·i
<lei paesi vicb1i, ,·ou allrn pcri,onalitù. Dopo
la, visita alla, ,·appella votiva, Pretta per la
lil.>ècrazione d.al colera, la popolazioue si avyiò
alla d1iesa plllTOcrlii~.le, M•e si svofae la <·om-
memoruzione. Mons. ;Sclderano preso ner primo
la pal'()la, eHpri111enao il SllO gra.nae affettù
o cl<'vozione a Don Timwo. n sal<>1,ia.110 Don
Prospero Ferrnro, ira il sileuzio I' la 1·1nlllno-
ziono degli ::u,tanli, lesse dalle Memorie l:Jfo.
grnfi,·l,e la limpiùa, narrazione clel rallo. f,egnì
fa santa ~Ims.~ ve.."perlina, cantala dal R.ettor
Maggiore, rive:slil o della, pia net.a usata dal
Santo e coni-ervata gelosamente nella par-
rocd1ia. AL v:mgill.o si congra111lò ,·oi buoni
lermzzani e li invitò a cooperare tutti per
una i:,ana l'c)rn1azio11t1 dei figliuoli dando loro
l'esllmpio di ima vita cristiana e vigilando
,\\i;<ijiduamen te sulla lorJ l'Ondutta.
Inaugurate le nuove Scuole profes-
sionali di Bra [Cuneo)
)faccagno, Presidente dollil. C'::tssa di Risparmio
rli Bra, elibe ringraziat.o le autorit,it, S. E.
J\\fa1·li.uo lt>nne il <lii,cm;~o u!fldalo. Reg1ù t1
vivace dialogo tlegli alunni della ~ruola e
rliiue;e lo ,·erimonia •il RetLor Maggiore., <.:he
parlò dell'11rgen.za cli formare l'operaio rnoral-
menie e te<•nici1mente iu ~,·11ole pro(ei<Kionali
moderna.mente org1111i7,zate, 11,t trezzi1.ndolo per
llll favoro qualific-ato.
~r~. ~~,~%;/-14~/~"-,@~#,7·$~r,w/J~'J,~,#!Wì~~% ~Jg-"-,~YM~ @~
P rimo Cougt·esso J.utlit,enii.l a l'Xaz.ionale
~oll'occasio11e della 3223 celehra~ione an-
nivp,r~arià <lolla l'ond::i;,;ione \\lell11 ditn di
ARuncion. el1be luogo il pl'Ìmo l'ong-re~i>O e la
prima, E,rpoi;izione Nii.zionale TrnligenìRta. Vi
part.eci!)arono le !\\fissioni Salesiane clel Chae<),
le \\I i.~~ioni dei l'ilùri Olila-t i ili i\\l a,.ria. o le
'I- I Coopera/or, e le Cooperalric1
di Torino sono a/:esi a Va/docco il
24 gennaio a/le ore 15 per la
PRIMA CONFERENZA ANNUALE
che $arà tenuta Q• Sua fcc /ìev.ma
Mons GJLLA VINCENZO GREMIGNI
Arcivescovo Vescovo dr Nov8ra
Precederà un lrallerttmenfo-omaggio ai
Coopera/ori, onoralo dalla presenza
del no~/10 venera-lo Re/tor Maggiore.
Saranno prorelfa/1 inleressanlr {,Jm do-
cumentari sa/esrani.
L'S novembre scor-;,o è in:~11g11rata la nnova
Scuola pro[essioniile d.i Bra, capace, per ora, di di,'et•fie l!issioni Protestanti, che i;volgono,
accogliere r~eiit,o l.lllievi inlerni e conio esterni. in <1uest.i rtltimi anai ApcdaJ.menle, un'intensa.
Per la sua erezione, aU'ingente sforzo finanziario a.ttività ira, le trÌI.Jì't del ('baco e quelle sparse
<lella Càl!sa ,li Risparmio si è unito il contributo nelle immense fore)\\te c·onlin1wri ('ol Bra.sile.
di \\lll mw1jfieo cit.taùi.no di Tira., il sig. Giuseppe
Fu il primo sfornò del Goefen10 per .far e.o,.
Cravero, che vi b,a clesLi11,1.lo il suo patrimonio. no11rere a.] puhlilico Qaraguafano l'opera, mis-
All'iuaugnrazione presenziò il Hetlor J\\{ag- sionaria, q_uasi comple.tarnente ignorata; ùa.r'
giore, cl1e ne benetlisse i locali e celel.il'ò hi un'iù~ del aumèro 1lpµroasima,tivo <legli Indi
santa ]\\fessa all'aperto. Erano p resenti il Pre- e . della .yita. che c.onùucouo; Htucliare i loro
fetto della Provincia S. E. CoJ.l.Ull. Lorenzo préblemi attraverso le relazioni dei missionari e
Lorè: S. E. J'on. prof. Edoardo Martino, Sot- arrivare a Ullàileggeche 'tuteli, Orienti e avvici ni
tosegretario al )linislNO della Difesa; S. E. l'inilio alla vita civile e attiv,a <.!ella nazione.
il prof. Giordano Dt.1ll'Amore, Presidente del- ' Gli. 01.Jlati di M.ar il). e i~ S'alesi!lni, ron la
l'As,iocil'j,Zione delle Casse clì Risp:;i,rmio Italia.né, loro ricca esperienza, portarono u n interes-
e alt,re autorità. religiose, civili e militari, e-on il sante ed effi.ca<'e to.nltribu to ·l\\Ua trattazione
rev.mo Don E1·nesto Gjovannini, Consigliere dei vari temi svolti nel 'Congresso.
generale per le Scuole professionali salesiane.
l:'resenziarono alle seduté l'Ecc.mo ~nnzio
e il signor IspeLtore Don Antonio .Maniero. ApòRtolico, il M.!nìs_ll'O della Difo<1a :Nazionale,
Ta,gliò il na,stro la sig.ra Teresina 'l'aricoo il ltev.mo TspeUore Saleaiano, vari missio=i,
veri. era.vero. Dopo che il rag. cav. E1.tore au1otiLà, e simpatizzanti.
IO

3.2 Page 22

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Por l'occasionfl fu u.llestita una F."11osi::i1mf'c
r 11,Jiy,·11i><lll. TI pubhlico poti> Vlldere, alt rn-
vcrso Il! fotografie e• i lavori .,,.._,1tt1iti 11 a,rli
indi e presentai i tln.lle tliv1.Jr,;11 :\\m<Jiom. il
proµ;rci,ijO dei no~I ri primi <'(•utri catl ol iui
, Ra11tu 'l'cresil:l * t• , Livio l•'nrinu, nelle loro li 2;;0 dell"t•ntrata dei !i,aJeshrni n 11(-rlino
òìverne attivill\\: "ruola, n~i,•ollum. rucito,
lavori !lome,-lit·i c•c·c•. Si l- rosi Cnrmnto wi'i1l1•a
del la,·oro dei 1,[i,-,-imt~ri. dei ri~1ùloti ott1m11ti
u1 tHWhi Uillli Ira le• t rihù clfli l.t1111-,ri111s, 'fohnR,
A11guit11s, Sana11m11111, ('hunweoc·o~ e dei primi
1·011tnl li coi folll()hÌ I iloro,H. All!'OT3 rill!llli
alla t·iYilizzazimw.
Nou 111UJH'Ù l:t pre~enzu di autentici indi
t·hihz;o;at,. che lm,1·11u·o110 per la p1imn volta
ln rnrl'Ktn tlel ('l11u·o per ve.nirt• 111la oapil1tl1.1 e
p:Uil'l'ÌJ)nrc, a 1111 intNes~anie 'l'omeo iuilir1e
11i.~l11 di f110/-b11f1
J nostri in11i iti.'1 c·ristiani. ut·t•omp11gnati ,lai
loru '\\I it<-~ionari, s(•flpl'T<> c·at t1v11r~1 J'nrumirazwuo
di l1ttl1 per il loro \\'OIDJhlrl11111t•11to edu1•ùio.
La Pl'liera,:ionfl :-l1Mionalfl 1lellt1 Opere cli
r11rità dulla Urrma11111 1wl 1934 pre~ll il Ilellur
"-foigiore dei SalPsinni cii voler t1>1,mmere hl
<ura lli giovani oporni cattolioi i11 un lstitut,o
rlella Il ro~se llamhurgerirt:ra!\\.-<('. T1 ~uperiorc,
:1ceol~e l'itl\\~ito. ehe oll'riva n. non Ro,wo l'or-
rnsione ,ti poter eutrnre nella rnpilale llt"llll
C¼-rma1111L. 1 teuipi era.no qnn,nto mai ditli-
dli. poic·hc\\ il regime n:u:ional-Ao<·ìulii!I o. ◊rell,vll
conlin11ì m1lucoli ll 111[!,(1 le op1wo <•al tolirhe. l
S11ll'i<in11i rin~drono t ut H1-Vi11 n. l1•11<1re aperto
o atti,·o l'I,-titnto in quel pN·10,ln cli lotto 1:
anPht• ,lurnnte la gut!rm. Par<lt•d1ic ,·eulinllià
<li giovnrù oporai vi tro,•arouo ri1•m·oro, istni-
zfone1 Il una, fnrm,tllicme erisl illflll, 1·0.si1·dtÌ'i
l'Tsl.itulu ineuulrcì il cresc:e11lù favore dello
amo1·it 1, l'C'<·le;,ia..-<l i1·lrn e c:ivili, l'he fnvoriro110
l'aperl nra di opN<' t-timili in nitri dilrtn•II i
della wanùe c·n.pi1:11t•. Così 1111! 1017 ;,i pot,.,
aprire u11 ~eeonùo ,~!ituto 110r 200 /tiuvani
L'cvid«-n1ti p1·uh•~io1H• •h•II'A usiliah•iN• iu Uo1·1i11.giemen;;111.ntlt. trailferilo pui in hwgo
sull'◄ h·fonotrotio di G1·ntlis,nuu
più adatto a B<>rlin-"7nnn~f'e, o\\/l• qnf'-il'anuo
L'Orla11ot mtin Sale.-<ìnno ,li Bordeaux-Ora.
,'ig11,111, t·l1e nt•I t(l,i7 hn l'l'l1•hrat1) [elieellll'IIIU
il ~IJO glm·ioso l'l'nh•nnrio, fu prc•o<n Ìll con><ù/.(IIU
dai R:ilc,siani 111'1 IO:J:1 è da ullora l'Opern Hi
,-dt11p111) rou tali.\\ 11tmo rhfl lo ;;te~o .\\n•ìvl.'-
~•·o\\O ,li ll-Or1lea11" non r~i1ò a tlelìnir., mira,
eolo,o. Recenll'IIIPntr Sua Em. il Carri. Jtj.
,·liaml, ArdYPHt·o,·o tli Lloue. ha henedPI to la
nuovn gramlt> alu. di fobhnenlo.
A, 1•0110 al ~111111'> th·lli ha111ln, il nnovo l'ar-
dinat,,, a1,1w11:\\ >'<"l'.,o tlalln 111iu•1•bina. di~,.,,
ai J,dn,;llli d1e l'attorni11,·;1110 f1•.,1:mti: • C11111.i
è ;;rntn 1•1>:;lruità una hf'll:J d1i1•s:1. cou;;a.-ratn
cla S\\111 t-:m. il C11r1linnl D011fnt11
L11 F:unfg-lia s11ll•~i:111A ha Yol111n m:urclare con
solennilh il 2;"i'' ,1nnivC'r11ario drllu. fondaz:ionl!
ù.el p1•i1110 i"til11to tli Don fio,:wo :1 Berlino.
in ri11gruziamet110 a 1>10 ptir i J.(runtli bcmefi,•i
<la Lui t•lari_rili in 1p10~ti :!5 ;uu1i e per implo-
raro m10n• h~1w1lizio111 t• ,.,;h'llJIÌ JJN l':1,· ,·enirfl.
AI 111:1 I truo furono tel<•brate solum1i run:1.ir>111
relig:io11r; ueJ pomNlggio ,;i te1111t1 11n'1lc:1:,a,d11mi:t
nelL\\11ditnri11m 1111txinmm :illn pn•~tmza lii
molt1• pt•r~m1aJilà , r•1•l1•~i:1stid111 1• c•h ili.
,·rdl'IP, hu cambiato coloru nm non bo c•;1111-
l,ittl11 i miei t<Nl!i1111>111i !I vn,lro riguardo!
}-\\Jwrn Kin e.osi II nduJ di voi p11r llll' ~- l'oi ::;,m
E111i11..11ia 1m,.,c, nella c·ap1wl1'1, doH• af<>-i11t(!l h•
ili lrnnn nlln :\\11•1<,-a ...otemw 1·u11l.1la tlalJ'J,put-
tor1' ,-:1lt ~i:u10 !>011 LP Rm1lrh, Al \\'lllt!!l•lo
1·ow1111·11lò In [rn,I' hloric-a tli Don Bo,,co: , \\'tllu
wi11 1•iln la S1111/r, l'ngir11· h11 /11//o /1~/11H. Non
X uo \\ 11 1·c•ali.u:u.J:i 0111• ll<'l ,..,•t t fll'i"
c•dm·uti,. o-r,..0(1•;.-.iormlc a.I (!airo
1u ,titlic·ile all'Em.nio llrnlorl'I µrnv11ro al tallo T.'arnp!iamc>nto ,l<'llll Hcaoln snlt,~iau,1 del C'niro
111lilu11u c·be 111wlla ccl~II• prott•zion!'. Pn.,i h1 1leri>10 1111 nrmu fa men1 ro i11 Egitto si
vi,1hilc• nelln vita tll'I Santo. non lo fu uu-110 stava nttmn•r~nnrlo un pc-riculo molto ,littkih•
m·i ••t·nfo mrni .ti , it.~ tlella .-n.,:i ,li CTrnù1g111111. per 111 ~,·uole e ,1111'11riizonte 11i 11,ld1'11,;:n·H110
~u,, Eminenza volle· anelw onornrc la nw111:1a scuri 1111volu11i, ,·he diventavano ogni l,Cioruo
111·1 figli ili D011 H11111•0, nltnr11in.lo Ù!l lllllll('· più minanin~i. ?1111 )11 Provvi<lc,111.11 ha 11pel'IO
roHi nmil'i. ('oop,,rntori e, ~10,·ani c-oi loro r,i- ltt n:i trn 1111ei;tit tlN1t1a brunrn~lìa e ba fnr.
111ili11 ri•.U unu,c•ro...i ,li~,·or~i ri,,p11~11 t-suha111lo nito i 111,•z:i:i per n,nire u1c·ont ro ulle pr~•,;.
lu l,1mt•n crenz.. ,Idi' lstitnlu t• flsslt'unrnclo an- :<a11ti rit-hi,·ste ,li 1:1nti #?io,·:iui ili ent1·:1ro
cora 1111:1 volta la sun p11lnn:1 l1Puevolen1.n ai 111>lla ~i·11nla ,saJt,,.,rn 1111. l'osi il IO ol tobre u. ~-
SnlP,;ìnni e allu lnro ca::;u. 1·1,11tro irra1li11tore ,si i• giunti folic,•mC1nll' (tlla solmme innngnra
:.!O ili t1111lo bene
z.iouo 1lL•IIC1 nuova 1·o~trniion(l, l'l1e con;ita <li

3.3 Page 23

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tre piani ed occupa, nna snporfì<'io di mille
n1etci quadrati. Tn e11!'la, trovano posto un':tmpia
olncina cli elettrotecni<'a. i,pazim,e aulfl, ntlici,
saJe pei· gli Ex !lllievi, ha1· JlAr la rl7fezione
dey;li a.llievi e11terni e stanze p<'r i Sal<>-~iuni.
Con questo n rrQvo r01JJO fal>brica gli
alunni sono aumentati di 1111 centinaio: così
il numero degli artigiani è 1:,aJilo a 430.
Nonostante quAsto ampliamento, non si r.
auçora riusdti a .far fronte u t·urte le rkhierte.
Questo benevolo assalto allo Scuole di Uon
Bosco non è provocalo t<0lt.anto dalla ne-ee.'--
sità di portar8i a <JLtel livello tecnico che per-
meUe ai giovani ili inseriTSi ne,lla vita mo-
derna, e guacfagnarsi convenientemente il pane,
mn. anche clalla grande considerazione in cui
tonnta la, formnzione che ~i riceve nelle
8n10le rattolfohe, Yerameute c,i,pace cli pre-
parare spiritualmr.nle e mon,,hnente l'animo
<legli allifiv:i a ent.rarl' nella Vita, i:;oti11l0, anche
iu q nesto ùif:licilisi,.imo a mbie1d e in <•ui 1}on-
filli~(•o110 ùiverse religioni, razir. e naziona-
liU,. l'on relativi intere,;i;i e prohlemi.
La heucdizione ai nuovi locali f' Rtata im-
partita da R. F.. },fon~. Silvio Oddì, lnl ernunzio
Apoi,tolico.
Assil,tevano nJla <·crimouia le autori! à. Di
fronte aU\\,lrtta ~diiera delle pen,onaJ.iii\\ ron-
Vf,nut(', iJ Rev.mo lRy,ettore Don Pra11ce.;co
Liìeorti el>he occasione di far co11oscere lo
spùilo elle anima i l◄'igli di Do11 BM-co 11<1lln
loro rniSRionc. e1lncn1 iva e i ~ncriHci llÌ q11ali F<i
1wno 1so1topoi,1,i pé1' gi11.ngere, 1•011 l'iiinfo della
Vergine Ausilial,rico, a quella reali1,zazione che
oggi ì• oggp!t,o della comnn(• nmrnirazione.
memon1,iione ltffieiaJe. Eidi illustrò ron la
sua nota <'0rnpetenia tli ;,,fudiOflo la nohile
figura del padre Pietro R assui, mcconl.11mlone
la vit.a avvf•nt11ros11 e il glorio~o 111artirin.
On film ~ngli anrirl1i cristiani rliinse l'in-
1ere~sa11te pro1;tam111a. f'o~ì il Rerne c·ri,.tùlJlO
ò stato gettalo a piene mnni in mezzo a quella
b11ona poJJolazione pagana. ùovo i um,t:ri .Mis-
:::ionari sperauo <li poter aprire prrst.o un nuovo
c,eniro di lavoro.
La @:fa,ntle croce di h1gno innalzata a ricordo
dellu rommeùlora,zione e l'interc(',ssione del
glorioso apostolo ~arti.re, di cui si .,ta i11i:1,iando
la ca.usa di beat.ilìca.zio11e, fararn10 ritrovare a
1Uolt.e u11irue la via dell'antica. Fede.
Tra I nuovi Eminentissimi Cardinali che Sua San-
tità Giovanni XXIII si è compiaciuto di creare
nel Concistoro segreto del 14 dicembre u. s. la
famiglia Salesiana si onora di annoverare alcunì
dei suoi più insigni Cooperatori e Benefattori,
in particolare gli
Em.mi MARELLA e LARRAONA
che tante prove di benevolenza hanno già dato
ai Figli di Don Bosco.
Ha pure la gioia di veder elevato agli onori del'a
sa.era ~orpora un suo degnissimo e affezionatis-
simo Ex alllevo nella persona di
Sua Em. il Card. GUSTAVO TESTA
il quale si è compiaciuto di esprimere I suol
sentimenti nei riguardi della famiglia Salesiana
con queste noblli espmsionl:
« Una delle mie più grandi grazie rimote dal
Signore fu quella di essere stato, decenne, atti•
dato dai miei genitori ai Salesiani di Trevlg,io,
Notizie dalla l\\li..siom• di Oit.a
nel lontano ottobre 1896. La M.donna Aus111atrlce
e il Santo Don Bosco lecero germogliare la mia
U piccolo villaggio di Kibe, ha dato i natali
al Padre Pietru Ka~.itù S. I .. l'1ùt,imo ùei preti
vocazione sacerdotale, e nei nove anni di Treviglio
e di Alassio la sostennero e la oontermarono.
martiri giappo11ei;i. martirizzàito ,t Edo ('l'okyo)
Eccomi ora Cardinale di Santa Romana Chiesa,
nel 1639,
La mia gratitudine verso i miei saggi educatori,
Per iniziativa riel nostro Don .!\\lartino Aki-
mai nascos1a nei tanti incontri per il mondo con
moto, missionario in quella zona, er11, stat,l~
i loro confratelli, ora si fa più v,va che mai.
prepara.La una solenne commemorazione. Quel
Invito pertanto tutti gli Ex allievi ad accompa•
giorho tu! La, la popolazione del villaggio e din-
gnarmi in spirito all'altare del Santo Don Bosco,
torni a.(·colse a festa i IJumero'i\\i ospiti, aut01·i1à,
dove depongo la mia porpora, perchè egli la be-
missionari, suot'e e cri11tianj ve11111i da tuti.a tu
nedica e 1'accet11 come omaggio del mio cuore.
p1·ovincia di Oita per assistere alla ma.nilesta-
È duoque con animo fraterno che Invio la mia
zione, rnllogra.ta Ila.Ila banda c1ell'Orfano~rotio
sal.esi1mc1 di Naka.ts11.
Vi fu la santa :Mess{l, con predica sul mar-
tirio cri;;t.iano. Il sinda.ro cattolico rli Oit11
benedizione a tutti I membri dtll'amata Congre-
gazione Sal~siana, a tutti gli Ex allievi, a tutti
glì alllevl e Cooperatori sparsi per il mondo ».
fece un vibrato Elaluto a cui rispose f.'.ou
Agli Emlnen11sstml novelll Principi della Chiesa
commosse 11arole il capo ùel villaggio, lonla.no
l'Espressione del giubilo di tutta la Famlglla
discendente del .Ma.rlire. Quinùi pre.,,;e la pa-
Salesiana, unito alla preghiera e ai più devoti
rola il pa<1rn Umberto Cieslik, S. I., venuto
e fervidi voti augurall.
apposii amente da Tokyo 1>er tenere la com-
21

3.4 Page 24

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serv1z10 della medesima; e ad ogni
~ suo pass,aggio a Torioo non Ulaoca
di pnTtnT..si a p-re_gare presgo rurnn
del Santo.
Il « Collegio S~condario e Agrario
di N. S. di Fatima » è diventato una
l Sole,iani di CAIC:TA hailllo fe-
steggiato i 90 unni rii S. E. Mons. Ca-
la Scuola elementare, la Sennla ili
lavoro, la Conferenza cli ~an Viu-
cen,zo e J'assistenza delle associa•
•ionj l\\"Ìovnnili fonunin.ili della pur•
rocchi!!.
felice realtà in COLLPAPAMPA.
Sfruttando fertili terreni nella valle
di C'~1d1nbarnhu, sì è aggiunto al-
l'anliço i-ollegio la Sruola tccniro
sgr-acia. Cosl gli alunni, mentre
attendono agli studi della Scuola
saroli. uhe li volle e chiamò u Caeta
or $(ìnO 30 anni e-~atti. L•o,•eài:-ioue
del 90° compleanno ,l1•ll'ama.to Pa-
store parve loro tanto bella e (lT(>•
p.i1;ia r"r nffrirt 1m segno ta.r.gibile
1lPlla ,grru1tlè :rirono~••enz.a e flel
vivo e filiule affetto che li lega ul
loro veneran1lQ Arcivescov<>.
li ~Iinistro del Lavoro on. Zarrn-
p,ini, il 25 ottobre. intervenne alla
fnouguroz-ione: dei nuovi _laboratori
tiella Scuole professiouale « l'~nnoli »
all'Irtit11to Salesiano di FlRE'IZ.E.
Sun 1~m. il Card. Rlia dalla Co,ta
impartì la benedizione ai unovi lo•
ci,li e il prof. E. Giaccone, presi-
secondaria. si orientano utilmente al
ratno "{,'Tario. 11 Min.istcro dcll'Edu•
caziòue hn np1>rovato i prng-rammi
della scuola e ha aut1,rizz11to u ,·on-
ferire agli almmi. dopo quattro anni
\\li upprttndistalo, il titolo di « p,..
rilO at-tnìritj >>.
L'h,Liluto r la Parrocchia clei Sa-
lesiani di A..~CO'<A sOaO olàti 11er
18 seconda volta duramente colpiti
dall'alluvione ùel 30 otlohn scorso,
1·he ha aggravato In ~il uaziooe e
accre~cillti i clnnui della prima.
5. E. Mon,;. Rignrunini hn porU,t()
nost.d confratelli TI conForto tlella
sua prc~enza. N ellu dùesa ancora
allagata è i,l.llta t<-lehrala ,ma ~anta
Messa proplziatdc·e.
A llUONALltERGO (Benevento)
= è slllta benedetta ln prima pietra
di nuovo edifido dell'Op1•ra Sa-
lesiana. Gon S. E . .Mou•. Pasquale
V~nezia e le Autorità, e'ernno i
due I,rµettori salesiani Don PiloIt<l
~ Don llfarrone. RappresenLava il
flettor Magl!"Ìore il Hev.mo Don Ax-
chimede Pis~1azzi dol Capitolo Sn-
pedore. Il Direttore l)on Vinci-
guerra Tingrazìò <(11anti jo accom•
pagnnrc>nO · nella hmga odissea•che
preparò quell'ora solenne e S11a Ec-
cellenza si r•ònlpillcque di affermare
rhe la nuova fondauone ha tutti
i earalleri dj un'opera voluta da Dio.
dente dcli'« lènaoli », tenne il ill-
~rorso f'Qu1memorutiv,, de.Ua _gior-
""'" dcll'Enle, 1le,U,·ata agli orfani
dei lavoratori. li nuovo edilido
ni consta di una serie padiglioni
per le Scuole di me,•çanita, di clct-
trou1e<:c1tni,·a è per l'arte grafita.
L'lstilnlo « S. Cuore» di VEfl-
CELLL èentro dell'lspeltoria Ver-
oellese delle F"iglie di Mm:ia Ausi-
lìatri1·e, hn celebrato il suo 25° di
f(mdazione. Preceduta da nn trid110
cut.:ari!ttieo, la giornata commento-
rativa si aprì \\O<Jn la Santa }fossa
dell'l~cc.rno !\\.rcive;icovo lforu. lm·
herl.i. Benedetti poi i m1ovi gu~dri
di S. Giovanni Bosco e di S. Maria
Mazznello, opera del Crida, il revc•
rendis:,irn<• D11n Giraudi, Economo
Gene_rale, celebrò la Messo in canto,
eseguita dalla Schola Cantorum del-
l'lstitirto. All'accademia commemo•
Taliva, che si svolse alla pre!'ìen-za
delle autorità e ,·on h1rga ,,aiteci-
pazione d, Istituti Religiosi e di
in,~lali, pre•iedette il rev.mo non
Bellido del Capitolo Su11eriore.
Ln Prefètt1Jra Muniripalr di PORTO
YEUIO (R.io Madeira) con appo-
sito decreto volltt intitolar.- -Al 11ome
di Suor Cateriau CapelJi, Figlia <li
Moria Au•iliatri<:e, ,wa via della
eillù, situata fra il « Colleg.io Maria
Ausiliatrke » e I'« O!'neda le S. Giu-
seppe»: i due <·entri ·.i,,ve la còm-
pjouto MiAsionaria svolse il sno fe-
condo apostolato. 11 dcHeto nota
c•hc il giusto omai;gin vièné tribo-
lato alla benemerita Figlia di Maria
Aus:iliatri<·e::. int P-f11l"òLando l'11oa-
nirne senli.mc11Lo della popolazione,
che ne porta scolpito in cuore il
no.me,_ per lo spìrito d'amore con
cui F.lla si d,1nò per tanti anni n
~neli,·in della gioventi:l e a sollievo
degli iufermi.
Lo I• iglic cli Maria Ausiliatrice, in
omag11,io al giubile11 d'oro della-loro
rev.ma Madre Generale, hanno dato
~el scttemnrç scorso le Figlie di
Maria Am;ili8Lric~. iovitate dal Pre•
Sua Ecc. EULA Dott. RRNESTO.
alfozionato e benemerito Coopera-
inizio alla Casa ili LTVERPOOL-
CO..LMOSS, con scuole pauocohiali,
vnsto tli MELZO (Milano) Mons. An-
gelo Banfi. f;x allievu e ConJ>t>nl·
tore salesiano, prendevano la ili-
rezione della Casa San Giuseppe.
tore snle&l:ln1>, è stato nominato
f'resiileute dell'Istituto Internazio-
nale per l'Unifkazione del Diritto
Privato, ili tni fanno parte i rap-
ora~orio P ope;re anneo~e. Una grata
sorpTe11a ebbero le Suore al loro
arriv() nel vetlersi eddjtarc dal
rev. Parroco 1m'ampia vetrata nella
Quei.ta CHila, fondata dal sa~enlote
Don AmhrQgii> Mi<-heli e. già diretta
pres~ntanti di 40 Nazioni. Per
cinque anui S. E. Enla ho rifoperto
thiesa parrocchiale. « La vostra
J'iiadre - di•se loro - vi ha pre•
dalle benemerite Figlie del Cuore
dì Maria, ospita nn complessò ,li
opnre. ehe forman11 il vanto delli,
la pii:l alto çarit•a dell8 ::11ngistra-
tura Italiana, quale Primo Presi-
dent~ della Corte Snprcm;, òi <.:as-
1·eduto e vi attendeva da secoli».
Videro infatti raflignrata la Ma-
,lonua col Bambino, nell'atteggia-
popolazione ruru.zc,e. Le principali
~0110: l"{)ratorio con oltre 800 iscrit-
sazione. Am.miratore Dou Bo,;co
e ridia sua open,, Su:1 Eccellenza
mento rlella nostra Ausiliatric0.
'raie vetrata rillalc probabilmente
22 te, il Ricovero dei Vecel1i, l'Asilo, è felice quand,, può mettersi a al l770.

3.5 Page 25

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FEDE IN CAMMINO
Splendori
di due giubilei
sacerdotali
Un poema di gloria all'Ausiliatrice,
ai nostri Vescovi e Missionari
La Catted,:alr di Shlllong Il porno delle feste gl.ublllll'I•
N,•1 193,f Sua Ere. :\\fo118. F. Peri1•r S. I..
~n~iH~Nwo di Calrutta, <'Ot18acrava iu Shil-
l0111? ( \\ssrun) i primi du,· \\ ' t'tiCOvi ~alrRian1
dcli'I udia. Lo scor"o noH·mhrc. al t·ompit•r;.i
d,·i \\l·nlicinquc anni ,la qul'I fauslo ,riornu.
Sua E1·1. \\fons. F. 1'1·rin, llÌÙ rhe otla111<•111u-.
ritor1tava a Slùllong per ringraziare 11 Luuu
Dio irn,icme ro11 S. E. Mo11s. l\\fathias, ora
Ardwscovo di l\\fadnts, 1• c:on S. E. )lo1111.
Ferrand11, Vesrovo di Sbillong, che c·1•lt•liro-
~a11u il loro giubill'o epi~copal,·.
" India, gloria mea »
Dnrnnte i festeggiamenti svoJtisi a Slrillong,
Sua Ec,·clll'n:lla Mons. Mathias ricordava che
11d 193 i in un suo dbcnrbo aveva preso In
spunto da ciò che aveva dl'Lto un prl'cc•dc·nh'
omlorr commentando le parole <'he S. Giovanni
Bosco in ,·i5ione aveva lctlo sul frontone della
Ba~iliça di Maria Ausiliatrice: « Hoec domus
mea, hule gloria meu ». Sua Eccellenza aveva
cor.tinuato: « Io amo penRare che l'Ausi)jatricc
aLl)ia anche voluto significare « Q,iesta ~ itl
mia casa; l'India sarà la mia gloria». Allora
o1 nsc ..u questo gioco di parole, ma oggi ve•
diamo come l'avwnire confermò la verità di
quella originale interpretazione.
Infatti, dopo 25 anni. in India ci sono ciuque
Vescovi Salesiani cLc reggono un'arclridio-
cesi e quatlro diocesi con una popolarionc di
circa 200.000 cattolici. l salesiani raggiun-
gono In bella cifra di 650, divisi in trP lspct-
torio. C.-ntinaia di aspiranLi so110 raccolti
uelle cattt' ili forwazione, r Yan111J multipli-
c-andosi 1111.,Jw 1 ,;1l'erdoti dio(•esani.
Non nwno nwraviglioso ~talo lo s,-iluppo
cll'ile Figli,· ,li :\\la.ria Au.siliatrwt·. L"lspcttoria
ddr i\\.ssam ,. ~otto la prot.•zi<HH' ,li 1.laria
Ausiliatrice ,. l.1 Cattedrale di Shilloug è un
monumento di amore e di gr11tit11di11" alla
J\\Iado1rno di Don Bosco.
Nel 19:-16 un f11m·o sr1av1>uto;;11 dit<Lrugge,a
la ::\\lis.~io111' di Shillong. La Cnt Lt-tlralf". i'Orta
sulle cc11cr1 d,·11'1U.1liea.. più ~ramlr ,. più hella..
si eleva ,·onw »imholo ddla , italità dtlla
Chiesa. Attorno ad rs5a e 11clh1 luct> di quc;;li
fatti si svol1wro le fPste giubilari cou una so•
le111ùtà tale da destare lieta sorpt'esa in tutti,
cristiani e pogar:ù.
Pentecoste salesiana
Sua Ecc. ~fons. \\fathi.as ricordava pure che
nel lontano 1922, ttf'J discorso di addio per
la partenza dtii Missionari aveva d<'Lto: « Noi
andiamo in Assom, in una regione dove si
parlano più cli 50 lingue differenti. ma nou ci
spaventiamo pcrchè noi parliamo una lingua
che è intesa da tutt.i: la lingua dd Signore,
la lingua dcll'ornore ».
In questi rc..tcggiamenti, Kha!!i, Garo. Mikir,
Munda, Ornon. Boro, l\\Itwipun•~i. Naga ecc.,
che rapprcaentano il mosaico ddl,• tribù che
fanno clcll'A:,,Ràlll ana regione lH'lla e varia,
erano convt•nuti o Shillong per cantare l'inno
di ringrazinnwnto nella "lingua drl Signore".

3.6 Page 26

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:,:'.'.''.'.'.~';':':'°'•:·:·•"'~'·'·'·'·'·'.,.··•:--•·:·:·:·::·_·.~F.:.·.:.\\.~,k,.,:,,,,,,,:m,,,,:,:,:,:,;:·::::;'.:'.::'.:'.'~':f'~~;,::~
rer mezzo di quella fode che tanto ci sublima.
Bt>n 12 Vescovi nccre!lc1•vano lo splendore
dtUe cd1•brazioni.
Un nuovo tempio
Sahato mattino, 7 novembre, S11a Eoc.
Mons. Pericr brn••1licrva la nuova chiesa cli
San Gin.seppe, che ~nrge nel quarti.·re protr-
lllaolr di Shillong. Dal ciclo. Don Vendrame,
lo zdantissimo .\\lissionario che lavorò con
lauto succes~o nd popolare quartieTc>, ayrà
..orriso e benedetto ai 600 fanciulli della s1•uola
parrocchiale, che (•riwo a lui cari corm• la
pupilla dei suoi occhi, c agli altri 1000 e più
11lliE·vi della s('uola retta tlaUc Suore. La chiesa
fu costruita tm disi-gno dcl eoadfotore Sale-
~iauo Santo llintarro.
Ni-1 pomeriggio d,·llo stesso giorno ebhe
luogo In commemorazione ufficiale ndlo tipa-
.doso cortile del Collt>gio di S. Edmondo, in
lnf'Z:r,1> a un pillorc·~co paesaggio fra pinete e
v1•rdi colline. Gli aluuni JeUe scuole caLtoliche
tli Shillong. con saggi ginnastici, canti t• curco•
~rafì.- cJili-ttarono migliaitt di personl'. Il dono
giuLilar,• fo till'offt•rtu per l'eri{;endo S.-mi-
uurio Dio,;..sano.
li giorno del trionfo
L1nlha della dom.,.nica 8 n.ovt>mbn• t;'il•
l11rni11ò dèl più bd lil:'rl'no. li PoJ1tifìraltJ ,li
Sua Ec-,•. Mon~. F1·rra11do si svolse nll'ap1•rlu
COSTANZA EROICA
11 Mlsslonario sat""lano Dun Pietro Blnnch1 ~
u-iustan,ente fiero del ~uol catecumeni e neoOtl
Mao e Maran d<-1 Manlr,or Ondia). Ne conta 111:ì
più dJ un ml,:Jlaln, mcn1re altri vill.lggl ln,1.1000
per a\\'crc: un cac~chhr1a, !\\fa non s.Cl?'prc l"oper..a
dl e,angerti:zazìone •l .volge pacifica. Talvolra
h: parole- del Dhino "1::u:~tro: «< Non sono ,~cnu10 :1
pori.ire la pace ma la ,pada » 3cquìs1Bno nl!I Mani·
pur. com~ 1n a11.-c M!..""lon.l. un !a..ignìflt.-ato ,..~. u,·ri1tc.
Nl!I villaggi<> di W:1llon11 un gruppo di ,ll~cl
lamlRUe aveva abbund,mato Il paganesimo per
:.t.bbràcciare fa 1:edc, ("~itl<1lica. Senonch~ Il èa•
po-villaggio radunò Il coru.igllo d~gu Rn>lanl <'
11..-.c~ app.ro~e un ordine H 1 .cri:stfa.ni ck\\·ono
rlloroare al 1on, del. <>''>·ero saranilQ etipul,il dal
r:acse n-.. I catccumcnl ri(iJ'05Cl"O che. non a\\'rcb•
bero m.ù rinncJ(3lo la ft:de cristJana e lnu,ca-
rono la legiie lndl,11.1, eh" -<ancis<:e libc:rtà di
culto per tnttJ Ma li loro villaggio era ltOJlP<>
lontano da ogni <.:entro civile e prima che le
:'lutorHà potessero fntcrvenlrc. i pagani dJ Wa.LJone
"""''-'irono le c:,~o ùcl crl•tlanì distruggendole e
malmenandone t!li abitanti. Qua<;j mtt, riporta•
rono feri1e e çon•u•luo.i. Tutti p.erdeuero o~ol
.a.vere. ma n~-...unn r,nne-46 la sua f-'cde
IL « TIGRE CIVILIZZATO »
)})
«Tigre» ~ la ir.,rol:i <,he m~llo $I addlce al
""_!_~_:,(_,~,!
:=~~::r;:!je~~:~::~::E::::: ,_:.' ,·ccchio Maschinghlaschi, kivaro del scrtore di "'.:
1
en~raie llslcbe e sataniche. Lo chiamano il « Tigre
,,_:,,_l,,,\\,,l:,,f,_
1: clvlllvinto » per qualche con di cll1>iomat1co nel
'::!· c~e :':!:"t !ed!~:2:., d:, :::::::~~ \\~
città»
O vecchio re ddla roresta, eh<! llno ad oggi non
voli• ...,.,11:ue la voce del mlwlonado, da poche
ore 1lace dlst~ 50pn una atuola di bambu e
pfa.n11c la oua ckbole-z:za fisica. lnvornndo dlspe-
rammentc ll sacerdote. Un malore lmpro-.-viso lo
tiene Immobile, una lnfermhà che non perdona;
rianima Il suo spirito '" fiducia n"I missionario
cattolico, che oggi chiama e invoco. E U mls·
sionarlo lo assiste, gti ripere le verhà eterne tante
volte pl'<!dlcate e lo giudica preparato per li
bau~imo r p:tt i1 matrimonJo cris.1iano~ ftnaJ..
mn11e detrno di ~ un lqJJo di Dio.
Attorno I 111111, &là crisllanl da anni per l'edaca-
:rlone r!C<>vuta nel collegio della Missione, pian-
gono di •ant:a gioia. n vecchio ~ felice al pen•
si"ro che un lnlervento chlrur~Jco In un ospe-
dale possa lenire I suol dolori come gli ha fouo
sperare Il mi~sionario cauollco. Ma è più felico
perchè la sua anima è finalmenle placnta In Dio
in una ~ugg<'sliYa corui1•1• formala da u11
anfitca1 ro naturale, dumi11ato da un lato dalla
Cattrdrale I' dalla sotlo11la11ll' cripta e dal-
Paltro laru d,tll'artistico Calvnri1). Telmt> l'omc·-
lia Sua E1·r. 1\\fons. Morrow. , escovo Sal1·sia-
no di Kri..Jmagar.
)fa la granùt· asprttativa ru la SJl<'ltacolarr
Proc<'•><ione Eacari~tic-a, dw qtwi-l•anno su-
però le piì1 roSl'e spe·ranzc I' fo d,·guo corona-
mento ai 25 anni di sanificato lnvoro e indie,·
eloqucntl! d1•I progresso raggiunto. li. giornali•
più diffu,m di Calcm.ta, lo« SI atei-man» cafrolò
a 20.000 lt• f•t•rsonc eh,· ,-ftlanmn in pro('t'R•
,;iOlll', l e i;tcad1· deJ perror~o 1•rano tutte im•
bandierale e d<'rorate 1·011 !?razio,ci altaTini.
L'unlittt' p.-rfrllo, i <"anta 11'·, otì. Le ·vari•·
asso1·iuz1oui cnttoliclw oon 11111111•rusi, handierl' e
stt>ndnrdi. 11• alunuc drllc Fi~Ji., di .l\\l aria hiam,o•
vei;tiLt•. gli aJtf!iolctLi. li, h1111dr. 1.. dilfen·11ti
tril1ì1 i,u~t•ilarono un"im11u-11,a 1111pr1•ssione n..l
popolo clw in due ali fi It,· 11,-,-il'pa, ..t iJ pen•or,o,
Quando. ~ull'imhrunin·. 1'1u ti,-tico carro :.11
cui .-ra l'An•i·n·.,covo di Coln,11,1 iuginocchiatu
in prufouda udorazfone da\\":111li al Santis~imu.
a:rri,i1 al « CalYario», runlil,·utr11 era un 1,,11!0
man· di ti,~tf'. La fnrrialu d1•ll11 Cattcdrnl,,
s'iJhm1i11ò ,·on c-rntinaio ,li l11111padirn· e da lutli
i ('Uori i,gurl(Ì• rinuo ù,·l lTiuufo « Chris111s
t•indl, Chri.,111s rcgnut, CJirislus imperai ».

3.7 Page 27

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Opera d i c iviltà
11 lwMlì 9 no,cmJ1rP, i dodici Vc>i:.covi pre-
•l'nli all,· solennilà , i~ilaronu le E-1·uole ,·at-
toliche. Cominl'iarono dalla Scuola Prof••,-•
~ionale Don Roseo. I gio\\'art.i, nopo awrli
acrolti con mu«irhe ,. ,·anti. cor,;cro al IMO
po1<to di ltn oro e tutti gli Et•(l.mi "\\ c~eovi pas•
,nrono lungo i cinque lahoculori ammiraudo
quei giovani t•hr attrmlf'vano aJ la, oro ron
ù11,,1Jctto (' amor(', ~otto l'an1<1revolr ~orvf'-
glianza ,Jc>i r-api ,rartP Salesiani. Era il poi•ma
di Don Ho•co , i~suto i11 tutta la sua hcllezza.
l)al « Don B0~1·0 » i Pre1mli pas~arono alla
sruola f,•1111n.inil1· << ~aula :\\Iaria ». 1'111· auoglir
più cli 1700 alli1•ve. dalle piccole 1M giardini.!
<l'infanzi11 alle studt•nti di lJniw·rsità. L1·
~rnol,• .-nttoliehe bono fra I,· migliori ddla
città Kouo la gl(lria d,•Ua Chi•·~a. V1·11tieinq11e
anni or sono. in occasioni' drlla commcrazionl'
cpi,,copal,· dcllt• loro Erccllen:r.e i \\fu11s:ignori
Matlùas ,. Ferrwido. in q 11l'sto medesimo
po,to si inaugura-va il monumento a S. Gio-
vann.i Bo~1•0. «Nlucator•·, Pa,lrc r amico di•lla
gioventù». Dopo 25 unni, ut torno a qt11·.,lo
monumento sorge la città ddlo studio e del
lavoro. l l\\fibsionari conti11uaJ111 ad essere pi(l-
nit•ri non soltanto di r1•ligio11f' ma a11chc di
ri,·iltà.
li gio.ruo dopo i Vescovi si r1·caro110 a vi~i-
tare i misi<io:n.ari al lavoro n,•ll'i:n.1.cn10 ddlc
colline, a 60 km. da Shilloug, 11clJ'i111porta11tt·
ccut ro di Jowai, dovi· fu iuaugurata una
nuo\\'a scuola a tre piani.
Giornata salesiana
I fcstegA'iamcnli si conduscro m·ll'intimltà
dcllo Stu<lmtatu 'l'f"o)ogico di Ma,~lai (Sh il-
long). I 7!! studl'nti cli TN1logia, in maggior
part e indiani. i 21 Novizi salt·sia11i e i Mi.~i;io-
uari i;i strinsero mianimi attorno ai , csrod
sah·~iani. ugli I~p<'ttori, ron la gioia drlla vita
di f:1miirlia rwc iui:.r.iar,• così con ri1U10Yato
anlnre il 11UO\\TO cammino ver!lo piìi alti• nwh'.
I\\ rorll·l11~ioue di qu<'~La incontplcta rns-
sc~m1 dclii' fc1-t1• giubilari ii 1lo;,1•roso uu
cenno alla ,iva pnrteripazir,nc• dcllt> Figli!' di
Maria A11~iliatricr. Nrlla loru easa << Amd-
lium ». casa Isp••t torialt• e ì\\o, i1.iato ,li Sbil-
long, a Jowai e a ;\\fa\\\\lai d°''' si l11rnedis~1•
1111 loro nuovo rdificio ~colastico, i Pre~uli
r•>t,·rono , t·dere tutta una :,'tllfH'nda fioritura
di opere a favore ùcllu giov1•11tt1 f1•uuninilc.
Questi 25 anni t•lihcro il si;!:illo e il (·olJaudo
cli gra\\'is~ime pro,<': u.nv spa, t•ntoso ù1cendio
d1c mi11acciò di paralizzar,· tutto il layoro e
uno tlt•1 più alomid terremoti eun lr sur tli-
Mlntzioui. <'alamità e ~oll'en·nzc scuzu nunwro.
\\la il motto dt-1 primo , c,<"orn cli Shillong
Sua E1•(•. \\Ions '\\lathuti; - la guitla. il padre.
l'organiz:r.alor<• 1kfl'1>p1•ra SolPsiana in l mlia -
ri,uona ancor oggi t·onforlo e i~pira1:ione:
« A rdi.<1ri r. spi•ra! ».
SA('. ~UB.IO Rl\\:-iClU
nu'f.!tm,tuio snlr.ònno
« VISITARE Gli INFERMI »
Una delli, atdvlJà drlb Pvroccbfa salosìan.1 de!
i Sacro Cuore In Abad:ln è qu•lla di vhllllre 1•0~.,.,.
dnle pc,r porlal'e una paro.là di conforrn agli amma-
lar{. L'Jmn è p:t- rnusulmano " quindi la quai.I to-
tnlit-.. del pazienti è di tttlgionc, l,ù:unk.a
Una cosa che commuove è Il \\'Cd"1'e C!flmc o~ni
volta che il .s"c:erdote ciutolico entra in una corsì:i,
mtd gli ammui,1ti, dJ qual.srn.•I cred.,nza o razza
man.i(,.c.mo viva gioia. For5e Il segreto di QUbta
sod<iu!.ldone deJU ln(.,rml sta net fallo che si paliS<I
da tutti, a tutll ttl cllcc una buona parola, in1erefi•
""ndosl dei toro malanni e dcli<' toro famiglie. Sono
delicac"'7.7,c che a poc,o a J)OC'<) conqub1àllo 1J .-uon,
di coloro che In principio si mostram> Indifferenti-
Un ,tlorno, n,entre Yil'tlta.vo una cor-,fn, trOv'11 LtD
.un.malato non canollcu a p ~ arri\\·.uo, il QWlle
,·edcndoml parlare con 1?11 altri, iJ informò chJ (o,,1
e che C0"'1 fatt,~I. « f:: un prett' caJLol!co - gli dls
sc.ro - ~ viene ,a visitarci e _pre«a per noi ~>.
Il ,ilomo dopo. visitando nuovamente quel sal<1ne.
c-iunto vicino a lui, p:;a.,~ oJtrc fermandomi con
altri. Allora con voce fone 11rld0:
- Apie l{esc:ls<:' (s{Jnor rcvttcndo), non slJ.mo
anche noi :mimalatJ come gli allrl? f)et'Cb~ non ,·teni
a vedermi?
- ScusatemJ, credevo non a_mnstc Jo mln ,,re-
aC"aza. e quindi non ho osato venirvi a li-:llutare.
- No. noi ,·oaliamo che tu H,oga <111111 ~Jarno e
ti fermi a lungo " parlun, con noi.
D:i quel giorno, inf.ttrl, qucll'lnfem10 non ~oto
divenne ,llllÌCO, ma volle che gli parlassi della nnc1ra
religione e gli portassi qualche buon llbro,
Quanto volla, musu.lma.oi sinceri àmano lnlnlue~
nersl con Il sacerdolè caltollco, nunilc•tru'llli te loro
ans:ie, I loro dubbi e cb1"'1ergll éonsigllol Altri poi
dicono chi.aram.cnte: « Tu non sei t"omc i nn.trJ
ministri, o come gli allrl non eauolici. Eni enarano,
danno uno sgWIJ'do a ruua lo snla e •e vi è colui
che cerano. ",anno da qutllo, ahrfmentJ M' ne escono
..e:nz,, ,rw,rdarc In C;,cc,a ad alcuno e oenza risp0n,
dtre :al ..nlu-10 che loro rivolitl~tmo ». Spiego loro
che a noi stanno a cuor1> tutll e che Cesti ci ba In•
•c(l.03.10 a <:onforwc mul senxa distinz.Jone, perchè
li buon Dio de..ldera Il bene dJ tuttL Mohl si c,on,-
muovono e concludono che, •olo I cartoHcl possonu
fare quL.,.te opere di ml,crlcordla.
La vencraz.ìon~ alla \\'f'rql.ne Santisslm.i è e,andt
anche fra I seguaèl del Corano e molli di i,<;${ C<ln5f'r•
vano n e lle loro ablwzfoni bei 11uadri di Maria, Il,
~tadre del <' profèta G~u ». t. c:nmmovente \\"edere
à.n'UnaJatJ, anche :an-zianl, chiedere con ri"~tto, oome
bambini, la met.lnl(lia dclln Madonna. non solo per
sè. ma anche per I toro lh!U, e sen rlrli dire con ~rande
•cmpll,•hà che <-..si amano e prCllllJ1o oi:nf giorno
lll Madr,, di Cét!ù. In 1>0Chi mr,,i bo dla.tribuito in
tutti I rop:,rti purecchlc centtm,1" dl mcdatrUe.
Quando sc()uchcrà t< l'orli di Maria•• anche p.,,- quc1<to
Paèse?
MC . 1•lfTR<1 10.."iOSS-lJ'l,.l
'lf Ui,)nt1r1u tlJl~rim,o

3.8 Page 28

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irag/io sulla vi/a dura e coraggiosa
tri missionari di Abadan (Iran)
'Assiria, come nazione, oggi non esiste l'ati dalla Chiesa di Roma; però numrrosi sono
più: un regno Ecomparso. Gli assil-iani anche i cattolici. Ogni Jomenica nf'lla 11ostra
però ci sono ancora <' Mno gfnte in diiesa par:rochiak si 1?elebra la rnr.s.sa iu rito
gamha f' intelligr11ti. Dappertutto, nell'Tran, siro-orieJ1talc; Ì' vero perì, rhe molti fedeli di
uegli liffici, negli ospedali, in commercio, oc- rito caldeo, a causa d,~ll'orario. intervengono
cupano posti di fid11da e di responsabilità. Nei alla messa in rito lati.no.
loro villaggi, a oo.ntal"lo cou gli Arabi e con i L'unico sacerdote caldeo nel Khuzistan ri.-
Kurdi. conducono viLa pac·ifìca, amati e rispet- sirde ad Ahwaz.. a circa 120 chilometri cla
tati da tutti per il loro spirito di àolcezza e Abadau: ha cura diretta di quelle anime e i
cordialità e soprattutto ili gl"nerosa ospitalità. sacerdoti di Al)adai1 si prestano spesso ad
(~li assiriairi sono di origine semiti<1a. Ha.Jllo aiutarlo. Nel rito siro-orientale la Cr,·sima
u1,a 1ing,1a propria che co1,s€'rvano gf'Josa- viene amministrata subiti, dopo il hattcsin10;
mente, ma imparano con estrema facilità le anche per qur~to mntivo il sacerdote di rito
liu~ne dei popoli vicini: l'arabo, j) turco, il latino non halte:1.za i baJDl)inj di rito orien-
kurdo, il persiano. in molti casi a.nt'be il russo. tale se non in caso di uecessità, p1•rchè non
C'era una tradi~ione che dice che Sa11 Tom- può amministrare loro la crl"sinia.
maso predicò il Cristia.nf'simo in Assiria in-
Fra gli assiriani, ancl1r dissidt>nti, (~sù
sieme con l'apostolo San Giuda Taddeo. Sfor- è molto amato e la Vergine Sa11ta è molto
tunatamente gli assiriani non sono tutti della onorata, direi anzi delicatamente e fl"rvida-
stl"ssa fede perchè ai tempi di Nestorio s'in- mcntt' vr_nerata. Si attende con pazienza e
fiJtrò fra di loro lo scisma: c'è distinzione fiducia l 'ora del buon Dio, il momtnto cioè
netta fra nestoriani (o assiriani staccati da del ritorno all'unico ovile.
Roma) e caldei ossia appartenenti alla Chiesa
cattolica.
Le prime suore che si stahilirono nel Khu-
Nrll'Tran vi sono due diocesi caldee: quella zistan c d1e ,:i aiutano, furono le suore di
di 1Jrm ia e Salmas con sede a Rizayeh oon S. Zita, che fin dall'ottohrc del 1958 aprirono
c irca 4000 cattolici; e quella di Sena co11 sede in Kborramsl1ahr un giardino di infanzia e
a 'Teheran con C'irca 6500 cattolici. Il rito di le prime classi elementari. Arrivarono in
quella chies a cattolica è conosciuto come Tra.n nel 1934 e subilo a Trheran avviarono un
siro-oricntale o caldeo. Questo rito, che dai orfanotrofio per le hamLi11e povere della ca-
Missionari della Mesopotamia fu portato nel- pitale. Venticinque anni cli lavoro le fecero
l'Asia centrale e nell'India. prevale nel Ma- conoscere tra il popolo; prodigarono un bene
laliar, costa sud occidentale dell'India, dove al immenso in ogni classe cli p~rs0nl". Dopo anni
ritorno al catt.oUcesimo dei Nestnria11i verso la di sacrificio riuscirono finalmente ad aprire
fìne del Sl"colo XV1 si modificò in senso latino. 1ma scuola modello per 500 fanciulfo e dare
Ad A},adan c'è una forte c@mtmità ::ssi- cspitalità a oltre un centinaio cli orfanelle
20 riaua. in maggioranza dissidenti cioè sta.e- fiella capitale dt:11' rrau. f;ul Golfo Per:1ico, con

3.9 Page 29

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3.10 Page 30

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TMANILA - MAKATI (Filippine) • Questi due
apprendisti falegnami~scultori, montano il ta--
bcrnacolo da essi costruito con tanto a.more
pensando al nobile scopo della loro fatica.
T VICTORIAS (Filippine) - Giovane appren-
dista meccanico del « Don Bosco Technical
Institute » intento ad un lavoro di precisione.
TMISSIONE DELL'ALTO ORINOCO (Vene-
zuela) - Il missionario Don Luigi Cocco
celebra la S. Messa nella foresta, dopo i
primi contatti con una nuova tribù: I Gualcas.

4 Pages 31-40

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4.1 Page 31

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l'.1pp,1gl(iò dcll'J ntc•r11utlzio apo~tolico -'lon-
Corre voce rhc q_uaJrlw 111igliaio di famiglil'
iji!!OlH Zauini, 1'11 ini:tlllta ult irruuucnte una ilaliane venga prc,;to II in.secliar~i 1p1i ai!
•1·11ola a Khorrautbhahr a circa 50(J chilometri Ahadau per t·ohivart• vasti appf';,;zamrnti tli
dn \\hadau: e ,,,. n"era bisogno.
lerreno I' far ~orgerr villnggi mod,·Tiu. I 11ustri
pochissimi ~ut·crdoti pcuHwo con piur1•r1· ma
\\11ni fa parlarr del Golfo Persico rra conw n1•Jlo st<•~~o u·mpo con ~gom<"nto chr In a11imc
,l,•~(•rivPre la ltor<'a dt·ll'i11f1,rno. T,'ent rata dt>lla loro \\ asta parrurcl1ia vanno aumc11-
d,,J Golfo av1·va 1p1akhc co~a di mi;;trcio~o e tando. I!: ùiffirilr as.-.i,.u•r1• rdigio~a1111•11h- i
di O"\\'\\ ,•nttuoso pt•rcliè si clov1•va rasentare nostri italiani: non ahhiamo per~omùe. In
,. ~fiora:rc una li11i:11a di tl'rra ,·hr si stendi· <rueste va•t1• ~olitudini ~i sl'nte , l'ra1m·ntl' la
c-01111• una landa ruinal"cioha. ro1101,ciuta rc•I lll'cessità di Dio e la prt'l:\\t't1.Za di uu !'UCl'rdote
nmu,· trrril,ile tli CoFta d1•i Pirati. Nel Golfo che conforti. Pclll'O al ~acrifil'io dcli,• Pic<,nle
PPr.'lico le na\\Ì 8emhravano i11trappolatr Sorelle cli Ccsù. fo LraY<' s uor.- dd Padre
ov,olte nei ralori di una bolgia iufernalt-. FoucauM, 1'110 lavomuo nd lebbrosario di
Erano amri in rui non ,-j parla,·a an('ora di ~frshed t• clw de'\\'ono ;;nnifìcare audw la
pclrolìo. L.: l'O,;tt• den·Ara.Lia nano d1-,,1•rte gioia delln m!'s;.a e com11niou<· quoticli1111a.
o pr-reorse snlo ùa contrahl,ontlicri e nwr-
Conforta il pensiero rii<' nel graòd<' la"oro
l'tlllti di schiavi; I,· ::,piaggr cl,,Jrlran avevano che grava snllu nostre hrncda, c'i' 81·111pro
rari punti di approdo. Le caro\\'1111c. dopo mc~i I'ai11Lo dl'I Siguore. Ril•\\Jrdu I,• parole di 1111
di , iap:gio. ,<'ui,·ano qui a 1•011.,1·gnare prt>:,,in•i mi.itico 1wr,-iano, A.u!lari, che ~Cl'ib:,1•:
tappeti a qualch,• , eli,·ro dir,·uo \\'er;;o ori1•nt<-.
« Conosrcrt• il mondo -.iguifi,·a di,.pn•:,,z1trlo:
Più di una volta il 1•a11Honcino di prua dovcllé
Conos(•t•r1· Oio significo <'S~ere pcnluti nf'I
t11011an· contro cp1ulrlw samhur,, di pirati chr suo Amore».
ti1:rc·11,·a di inlPrrNlarc la rotta d1·llc uavi
È qu(')l1, rhe ri ang11ri111t1n a11rb.t· in m1•zzo
1-tr1111iere per <l,•1trt·<larle del ricrn carico.
ai derrfrh. ai pO:t:7.Ì <li JWI rolio. aJ ro111l111
Ogp le spon,lt· d1•l Golfo rigurgitano di , itu: delle perforatrici e al flusso <'onlinuo cli·lruru
I,• ar1p..-. lih1·r1· al pai>saggio di una int1•nni- nero che fa n1rrcrc le n1an·hinc di tutto il
11nl,ilr <'Olunna di na, i ])t'trolfrr1·, <"Ullano I 1 mondo.
prodigiosa .cic,•hf'zza ùel prt rolio. Da oltr ·
Nel ror~11 dt:gli ltlti1ni 1111ru una folh, Ji
un u11110 gli italiani si inco11truno un pu· handiem inll•mazionaJi , t'lllll' a piantari,i at-
dapp,·rlutto. Cl11· ('O~a ci , ,·ugo110 a fare?
torno al Golfo Persiro. ncccntnan<lo il ~uo
t·arattert' iut<"rna.z:ionalt": è la cacda all'oro
\\c•lla primawra rlrl J956 una 11iccola na, ,.
eistnua. il Valt-o, al comando d1•l capitano
(r1•rdin11n,fo Ciani, 11ttracrò ad Ahadan, do-
vr11do R<"rvirc per il l11111chcraggio delle na'l-i
all'iml,occatura clt>I fiume-. Fu il primo con•
tait o con i no,.tri ,·om1azionali.
L'auno srorMl quando i;i iniziarono i lavori
pn fare dell'i~ola di Kl1arg un graude dçpo•
~ilo di olio crudo da cari,•are Rullc navi di
grosso to11J1ellaggio. sorse la nuçessità di prov•
YCdl're gli ahituuti Jell'ibola di acqua pota-
hilr pc·rchè i pochi pozzi locali 1·rano mal~uni
e i11~11llicicnti. V!'1111t•ro impt•guate per il trn-
urro. Gli italiani sono pr1•~t•nti l'OI\\ I' .\\GIP <'
hanno oltrnuto l"Oll('CS~iuni dal govt·m<1 ira•
niano pc1· lo sfruttamculo rldl,• falde pclroli-
ft'rl'. li Golfo Pt•rsico vfr<' la febbre dl'll"oro.
li pat•saggio è di una dokt•:t.za , eramrulr
orientale. Il mare è liscio: la costa ha il 11111-
lore del vetro liscio e il ,·ido sumbra cliinan;i
sulla terra e 8fiorarJa con la l'Ua luce. Uu 1,•m-
po ,; t,ovova"o qW lo p;o lwll~,v~ed <·l 11umdo
e i pochi ahilanti face~1Rntl il mestiere di
,-.r,;,~~· f;/' pescatori ùi prrle. O{.(~~>et?-as oi fare i
pescatori di animt}';
r-;: -r
spurto due navi c·istcrne italiane: l'Asteria
, i./1:f''"'o I~ _. umo
e la Sa1tta Rilu 'Jhza. della ditta Lugari e
Filippi di Li, orno. Fanno la spola Ira Ahadan
e l'i--ola C'Oli un ~en iido impecr11hilc.
i\\ nchc la linea t>lrttrica fra ,!.Ladan e Ahwa~.
rno,lnno. ad alta tr11i;ione, eorsc cou il lavoro
d1·ll11 mano d'ol'rra italiana. Ad t\\ltwaz alt-
1,i.uno incontrato i Lccnici della Cidonio di
Roma. che sarat1no presto impegnati nella
cu~lruzione di migliaia di cruw prf'fabhricatr.
29

4.2 Page 32

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qrf{b, il,manli, ~ ~~­
tMl AUIILIATRltE=
Maria Ausiliatrice vigilava...
molto fortunata >), con un pellegrinaggio a
Con fiducia avevo applicato sull'auto di un
mio fratello, un cruscotto con l'effige di Maria
Ausiliatrice e di S. Giovanni Bosco, suppli-
candoli di proteggerlo. Questa preghiera fu
pienamente esaudita il 21 ottobre p. p., per
cui il mio caro fratello, nella zona di Piazza
Brembana, viene ora chiamato << il miraco-
Torino, con un'offerta e la pubblicazione della
grazia, desidera manifestare la sua vivissima
gratitudine alla potente Ausiliatrice e al suo
Apostolo, che lo salvarono in forma unam-
memente riconosciuta miracolosa.
S. Gfouanni Bianr:o (iler~'1lmo)
SR. ANGELINA l>APA, F.M.A.
lato». Egli, agente ed esattore di una filiale
c'.ella Banca Provinciale Lombarda, sul mez-
mgiorno del 21 ottobre, ritornava a casa,
dopo il suo giro d'affari. Sulla strada scosces<i,
fra Roncobello e Baresi, la sua utilitaria sbaJ1dò
e rotolò giù dalla scarpata fino all'erbosa
balza sottostante, dove avvenne il primo
sconquasso. La vettura rimbalzando andò a
sbattere contro un albero. Ma il cozzo fu prov-
videnziale perchè sbalzò fuori dallo sportello,
Salva in un pauroso salto nel vuoto
Il 18 luglio a Cogne (Val d'Aosta), ove ab-
biamo un pensionato estivo, una delle nostre
figliuole, Libretti Marina di 17 anni, durante
una gita, mentre coglieva stelle alpine, per-
deva l'equilibrio e rotolava paurosamen.te lungo
il pendio disseminato di rocce, giacendo q uindi
immobile, sotto lo sguardo estercfatto delle
due Suore che accompagnavano la comitiva.
<• :v'ladonna Santa, salvala tu I » fu il grido
accorato e fiducioso delle Suore. La ragazza,
trasportata faticosamente fino ai vicini casolari,
presentava una larga ferita alla regione fron-
tale e altre ferite lacero contuse con sospette
lesioni alla spina dorsale. Le sue condizioni
erano tali da farne temere imminente la per-
dita. Da Cogne partirono due $quadre di soc-
corso per trasportare a valle l'infortUJ1ata.
Chi l'aveva vista dopo la caduta riteneva che
ormai la ragazza non fosse più in vita. Le
squadre di soccorso giunsero a Cogne dopo
le 22,30; quindi la figliuola venne trasportata
Ecco corne ru ridoila la macchina deJ s ignor 1>apa, in autoambulanza all'Ospedale di Aosta e
rimasto compJeramentc iUeso.
ricoverata con prognosi riservata e in condi-
zioni aggravate dagli spostamenti e dal tempo.
:J.pertosi, il mio caro fratello, mentre la mac-
china continuava la sua corsa spaventosa fino
?.I fondo valle, riducendosi ad un ammasso di
lamiere contorte e di rottami. L'autista, dopo
uno smarrimento temporaneo, s1 trovò inco-
lume seduto sulla striscia di prato senza la
minima sbucciatura; non solo, ma inerpican-
dosi tremante, ritrovò intatta la borsa dei va-
lori affidatigli. Commosso, egli attribuì subito
la sua incolumità alla prnte-J.:ione di Maria
Passammo giorni di ansia per le temute com-
plicazioni interne; raddoppiammo però le
preghiere alla nostra Madonna e la grazia
, enne completa. Dopo quindici giorni la nostra
cara Marina usciva dall'Ospedale perfettamente
i:;uarita, testimone vivente della protezione della
Vergine Atisiliatrice e della veridicità delle
parole di Don Bosco: ~ !3asta che un giovane
entri nelle nostre Case, perchè la lVladonna lo
premia sotto la sua specialissima protezione>).
Ausiliatrice e di S. G. Bosco. Ora il fratello, llòrcetli - Istituto Sacn> Cuore.
:io che dai giornali è stato definito (( una persona
SUOR MARIA ALBINI, DIRETTRICE

4.3 Page 33

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ot/l'nutr r,a r,,,,r,-uuiatte d, Alano Auulwtriu· e ti, S, Gio-
n,o - vam,i nnuo, di S. ◄\\.fllrÙl l\\lav:oreltn, dl S. l)r,tnenit:.o
•~~at In , ,,; t1ltn Srrv; di
alr1111; hunno anrh, 1,,..
p,, , ù1tc., ol/~rt~ ,,/ rlfmotin-t"
.,aau .\\f,ur d.l rintta:iu-
aLtilo i ,ra.,rnti
r\\bh.k \\ngelo - \\c.cornrro \\~i.ruilin AlloilJo Irma -
Anclrèoh Loren.t:n - Andreu11.1ì FiorindJ - ,\\n«Jmo 1rc-rea -
An~dfi\\n Yi.ntirliJ • Aprosit, -Ste-fano - ATduino CAtcrin• •
Ariold, Testo llou - Asducro F.u11cmo - /\\rt11111 l\\lui• -
.Aur-~h Frumc-nro Lina • A, eUitu L.ìnil • R:1dini Rcrt,clb -
13.,~n•tt C~tonna - Baldi R,n1 - Barale :\\,lana \\', 1..,• •
Barav,lli i\\taria Lui&.1.1 - lbrhero 1\\[uriu Ernc:st;:i Bardano
Piclro - 13sidellt110 Costa I.in• • llurlNII Enroco - 13atti-
etcnD. s~1rtin1 - JJcccaris G~rnm11 - Tiechdli ~'.fGrio • Ue-
fa.rdonc ~Laru1 - Rc-nedetro I\\Llria e Agnc-,in.a - a~r~
Emil1.1 - Bert.Ua I .uitpa - DerQ1tmo Ennt;o - Bcrau• Sttra
,\\nifil .. Bcrlenghi Lµifli • Rcn:ticc:h1 •.\\ssunu - Bernini
Secorn.lo - Berrinu \\.laria ,·1..·d ~4,5,j .. At-rti V1r,11ni:t •
Bem11bel Ilia,ilni Mari,i - Jlfuwi Mnr~h~ntft li111noardi
[rn,a - llianéO Lidia. - B\\ch t'a.rolina .. liis-aglio Pic.rro -
Bu1cb, Fllc,mena .. &h.an\\!llo lmoli Flona - Bonacani Eu-
~eni.t • &rio Crr:1-um ~t~rua .. 8<r.1io l>clfin-i .. Broc:coH
Elide • 11runod Adclaid" • Cahgui \\r,,unta - C1111r,atm,
M1rt11 C::aponcllo '\\irat:mo - C.llppdlotta \\I. ('lottlde -
Can1ht1lli '\\111111Mn - Cnroullo \\ngelo • C.:orboni' J.'n111.
Caref.ln•to Niv\\: ... C:u-arioi T1-.n11 - C\\1uarò Giuseppina ...
Ca.~in lh Esmcli• - Cu,.ucc1 \\nna - (.'.alanese 1,lHJri -
Ca.1tnrcui ln~ - Ca,·•gncro Cio-nnru - ('avaIJi I· ranco
Cipnll11 !\\bri11 TC'rt-....11 - Cec~hioli Br•cc:h1 Gino . Ceccoli
Alfnn10 - Ce.nn~ 'NicQla e Fam... ChtQrnmdlo l•'nm. -
Cil\\c-t.:111 Cl~t,ntin 1 - Ciri,1111 8ergio - ('ot-cbJ lnl.lnòa -
Confi.C'nrn Ca1"01inca • Contcmn Ptacido Contesini ~e:na -
Corat1-1 ~orma • C.:..ort.a&S.a Ro•;i. - Corti 81&ndu hcne -
Coni \\\\'anda - t·r."t.a F'n1ncr,ca - Cu, ~rn \\1aria '-lari:he-
rita •
Morrn
C. -ruw·.Ata1cEonmtreCsl6tol\\.l..nt0i.l1d1efl.. nna.\\mnnoo~riun:o1:nE1ug-epoi·a.,. .1.. c1o1mnnrnens
~nnc:he1ra - Ocaciu,•ann..i f.rrnelmJa - Delu t:on,whna -
~ :\\h,rth r,,,:cnn11 C:J.:ofe- - 04.'martini ~t ,ri.- val Uo ·i.rio ..
f)enci,n Rou - Dr P•oli Lcttxu Oenani i\\.liario - Di
\\I.ara, GiuBeprun• .. Donatello l..uiui - DnnJr1.Tru1z Han:~-ta -
F'arin;1 1rran~ta - Fasce Din:1 .. F:.lsseH,, Cnterina e- J,'r,ìnc·o
- F'-",n(•lte An)lela - F'avre 'Vl"rin Cdestmt - Feloui l~li-
,-abert!\\ - F"erru.ul Pa~quolc - P1dunll J.ou. An1ornno -
Filipp; \\"lncenz.1 - Floreani Am:t1i..a. - F'nrmt--nto \\11~unta •
For-mc-nto :\\lana - Fr.anc1oni Gnucpp1n~ - Gaeta (,una..
cella N,na • Gaido G.u.st-ppe - Cal Rino - Galbusera T,.
rubini Linu - Galiaun Curi• - Gnlli Rosa . G,dlo Al.,.,•nialru
.. Gambu Irma - Gar.- lti Gemrn" - G-ostaldi Luhrin .. Gn.
\\.'ii:lio Ro~-inil - Oa, S11.nt1n■ Gh1a S2.nlma .. Giannnn.·
1'.hn.i - GiurJ.ano Anna - Gohn, Lucia - Gunell.a \\lu--11\\ -
Gnsd.ara \\"l"ra - Gr111.111h.ann Giu11.rppirn • Grcnola L~dlD -
<;rmonc Ro..1na - tiuaucJ,:nui l'c-1•·a10 - Cìui1lli("One Ro1t.t:111
G11hba F.milio vtd. Pia - G11ttll l.11cia • ll'ahll Cl•lt• -
Lnmbertut·d \\nnn .. 1,.mdlni Tom 1\\\\:J90 Lnndolro Puoi.a ..
L■z.2.i.l.ro Ro~arim1 • L1;.Sli Beatrlcc - Lodi I., ,bella - I.o-
meUt ~lana - Lorcn 1 \\tar1a Ro4a - T.upat1ni llnC\\.hf
,\\n-,:Polin• M•chr.t \\""auona - ,\\lcu:ni Pasqu.lhn.a - .:\\lalt,
Cakedoma - \\bntmdli 1-ulino • :'\\lantello 1,,mati .\\del,· •
!\\.lararu?OJ'l.t Fraocesco • :\\•hrìotti 'ru.t13cd 11 P~olinn - 1\\,l11 • 1
Cn.rlo - \\btnma Giu.wcpp1nn .. Manioli Luud ... l\\llnù,
~T. RoQn1 - l\\.tn-lo \\h n.- - l\\-lcu.ar, Regina - 1\\1..ùdio Gurn•
c;1tlo - \\li.1rhonni :\\lana - :\\lJl•nn Uo.n. G1tuch1no .. \\ti•
r>ttti Domrnta - :\\lirìald, ~lattide - .\\1branJc1 :'\\lau•1
:Vlon~7.om . \\mdi;i \\lorrtn !\\ tnrp-herirn .. \\loTger-a (. i'•
terinn - l\\1ur1arn C;i41v1o111n l - l\\tlotcnrinn M,1rìo - l'\\tc>t!lni
J..enn - Muh,8'S..i!nn f'rnntt!'!JCO • \\tunit'r Paolini;& .. '.\\tus11wd
Sa:h:Jtton: - \\lu).-s.q Horentino - '.\\;11n1 Borre,101 l nnelln..
~e,·..1. ..\\lfrc,lo - Stvnh Giweprina - :'\\:oli lo,.imo I'•·
af1otri )licon<> ·\\nnrttn • Pal!nini '.\\fnria • P.-lcrmo S•I•
nuore .. Pariucri .Uun Pic-tro - Puu Sc:rrn C.,1uR<'ppe - l:)11
\\'ifuu:mo \\nn,t - Pct1oj11 bott. fimo - Penco Carmelina
Pc.rsnoli Adele - Ptnn,:ìn Fih,hntna - Perni Oott. F
l'cnan, \\tarte • Pesaro Roud:uio \\hria . Pene Giuseppe
P1c('-Ot ~l.ari,:heria - P11.c1llo Colomb:tn0 \\.lAr1a - Pi,.11n1
G1ol"ann,a ... P'tret C:atcnn1 - Pl~cni Fniienc•Jldo - Pompe-o
Lin:.1 - Poxr.i Angiolmn • Primo AntonLetla Quarant,
Oìor21o - t.luusim.odo Luigi - Rumundeni L11cin - R.1ru•
•nrdn Dott Francese() R:ntrn Eliah1 - R,un> Paolin.a •
Rn~1 \\.-1arill .\\ntomctt., - B.iircll, \\...incenzi:. • Robnd,
Cn11re e h,m - .Ro--•rlO ,\\nn.,e • ~osso G10,anni - 1-to-
vtraro Ui:tttnio G11.1,rppiDt1 - Runo ·O1tmran - S~cclu
Zain1,) Fil1de • ~a0co Ado ... g:u;-11ttflt l:.rncJ.finn - Snndn
Aù..1lg_isJ. - S, ,dvenxo U1iJn.a - ScuvC"ro Grncumn e ·rerl:1'11
Sec-co Fm1lu - Sc-rtc<'nt Sih11 'r't:resita .. St,.<rporta C"ei.
101:c-ro e '.\\laru, - !:;c:rn .\\lh<r11n!I - Scrr• Edhel"'t-i..
Sernuttont rnnc-rsca - Srvcrino l'inuc.ri~ - Sorm•ni Gu,-
\\4.nni - Spezsari Su11,nC1 - Spinc1to P.laddi1h•nn - Rprc••--
Aco C-orlì l~ndchcttn 'l'a.·,urnori \\for,u vèd. l·uhhro - Todd1·
F.ut{~nla - Tonclc:lla l~li•tt - Tosi E~tér • 'l'r11mt,nto Rol!l.1
,e-i. '"'.\\bn11n1 • Trio (.'~roltnm - "Ttl11ngho Luiw-,.• \\"andom
\\lari• • \\':woll Ro:n \\ ,:ntun El,,.., - V-t'tlfUUlO ~lari• •
\\'erzoS-O Luno - \\ ..i,.?)iano G1l.rse-ppln• - \\lot.n1c G,uscppr •
\\'u-.,ndo l.,ui.i:1• - Vi.!ii1 JJn Oclandc, \\ itali 1\\tnnuni Rin.a ...
VtteTho 1'icr4 - Vc.tttcro On:rin \\'t)y.nt t\\,hriu - "'til-lM
litOS7.io - i ..ct·unc { ,utd1tfa - Zana.rnli l\\.h1riu • Zanolto
4\\nn..a - Z.1meUi \\da - Zc,rzi .\\nnun~uH .. Zuci;h Rosin.11 -
Zunmo Luu
cli:,ftv.i euo.Pi ~ieo11olel!.11li
ersztundo i\\l, \\_ e S. e;. B. p<r
l'impiego Otltnuto dal fitilm.
Antonietta Ubaldl (Fcncwll-Cnmo) Maddal.cnD Ca_nessa (Torino) a,tcn1- Marfa Pasc:alr In Casutd ( .\\-,qw,
rin,rrnr.iJ M. A ~ S. G. B- pt•r p1e la rrnmessa di puhh lH:nrc lo viv:1 delle ~·onti-Bur1) ~•gnnln ,re
aver lt0V3l0 ,rnriC'llO quandn già u-razia ric:<•vuro da ~un figlia, Jrllnrun 1,trlt7.Ìl" :iccvutl'' 1J risanumcnro da un
disprruvn di tro\\'arln.
dopo tre: OJl<'l'llZÌoni a una garnbu. di,!'>.t"-Sto finn.n-itttrio e lu J?uaril!'.1nne
Claudl., Galim.btt1I (Morr,a-',1ilt1J1ol
invocando M. ,\\_ e S. D. S. r1chhc
salvo 11 fil(liò Mn11rizio cnlpìto da
Emma Bloallo (;'llortal<utta-Yt,r~dh)
manda olT.rtD a l',l 1\\, e a S. G. IL
per grn1.il' nccvntf" e da. nct'vc•n·.
del marito < dt una li 1ha, che, ho
pure \\'lntu "n coacun,o ,nagist1111r
M, 1', A. (Tonno) rcud~ eraz,~ •
pleuropolmonite.
J\\lcs..andro Nil(ra (C,iscin-.l \\ ka-To-
rino) è ncono,oct>ntc a S_ C. H. per
Maria Dcrtfl1o CVtrnlt•t1J.!o~'I'orinc,)
1wnritamcntc rinenuut -:'\\I. ·\\. e
S. G. Il. rer l'.u<i,1cnza alla · u,
M. 1\\_ por lu felir-e soluzion<' cl,
unn tnfuaz1ont familiare: l'he Sl tra
s,1na,, da anm.
g_I"-dvis.!1ima crisi felicemente suiw:ra~. filmiglu,.
Elena. Picco (Tonno) r11wraz1a M ..\\.
C:iuseppc Defillr,nl (l'orino) ~sscn-
tl°"i n1~comandn10 .-on pnrlicolare
f'nmigllu v,u:chino (T<lrino) è ri,·o-
n• no~,;ent<' S. G. Il, pcr grazi•
,, S. (;. B. per protrz,0111: rice,.,,m
e, rsc-comandn loro t suo, figli.
fidul'.1& oll'in<erc=one d1 ',J_ A.
CC\\'Uta.
Maria Barro P:tpn (Conc11hnno-T1c•
e di S. G. B., a ..ruia ricc\\'Ut.l in.-ia Alfredo Bassi (Var.-,,c) auribw•<
\\ifiio) inviaoJo offerte 11.1 nus~1on11rt
ringr11Z1•1nento é uffcrta.
a M. A. In w-azia di nver porutu e r.tccornand,,ntica~i a :\\l. A. ba r1•
Maeghcrlln Boc110 ( Bagn11lo Pie-
montc-Cunec,) raccomandat~!<I a ;\\ I.
A. e A s_ G. Il.• fu J?Wlr!ta .urtc•si-
trovare In •on,mo d,,Jl'affitto dcli.,
C8S3 il 111omo pnma dello •fratto
n,inacci.ktn
t:!C'"\\'Utc> -un'irnporrsnte g-r.n.1u1 di or•
dine- s-pLntu.d.:,
Co.trio Rapetl¾ ( l_urerna-S\\ 12icra) cun
\\ aincntc d .. due 1ttfflnltie.
Elvira B.trb"'"° (~tu.o 1\\lonf.-.\\,11I alrune nonne A M. A. ,. u S. G. Il.
M. Ferro e con,;ortc (Torìno) cspri-
1Hono vi, i:;sl1na ric.Ot\\OM't·n?:a 3
"\\I. A., n S. G. B. e a S. D. :,;_
n•nde 1111hbhch" gl'll~,e a M . .~.
n S. G. fl. per gut1r1Jnone otti.:nutn~
Callista BaraJUer (Prc s_ D1dicr-
hn nvuto la l~ruzia di un•otuma SI•
stl~nui1one fom1li.are.
G. Marocco (T'nnno) rcru.lc grane
intcn·cnuti à rid■r(" pace ~ ,l·rcn.:l.\\
A•>Sta) rllll{l'll>:ia 1\\1. ,\\ rcr il li •I n
a :\\1 A. r A S '.\\I l\\hnardlo rtr
alla fa111i l.!lm in n1omt-nti ango'°'t·m~i. H.on1ano. rrote:tto 1n un b'TilVt' rcn- orh:nura gu1.1r11 ione.
Nelh, Monti (Tnrìnn) rende puhhli.·o c-ulo, e pl~r ntrra graz:i;1.
Mari;, Gnmt;,1 (Ti,rinu) rrnJ?rn?.1.1
ringra.tiunl<'nto a M. A. ree impor-
PICrlna Mlb~ra (Mon,•,,li,·ri-Tt'lnnt>l
J'\\1, /\\ ~ S. C._ ll. p,,r In Jnro lll\\<i-
ùlnt-e µn&.zJ.t rit"evuta.
otTre il su<> obolo pro \\Iillioni riu- •rcnzo nelLi. n•~•ta di unu himhn.
31

4.4 Page 34

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ti]a inLeu(!);1>io11,e di
Come se uno gli avesse detto: « Alzati e limpido e sereno. I medici, impressionati e
cammina!»
come trasecolati per il prodigioso migliora-
Il mio piccolo Silvio, fino all'età di 3 anni,
non solo non camminava, ma non era nep-
pure in grado di reggersi in piedi, per esiti
mento, constatavano la -potente intercessione
di S. Domenico Savio.
S. Stefano di Zimèlla (Verona)
di paralisi. I medici mi avevano dichia-
ANNA ZANINI 1N PEGORARO
rato che non avrebbe camminato prima dei
10 anni. L'altra sera andai a far visita ad Riacquista improvvisamente l'uso dell'arto
una signora che in mia presenza restitul ad Il bimbo Vittorio Brunello di quattro mesi
una sua amica l'abitino di S. Domenico Savio
dichiarandole d.i essere stata esaudita. Una mia
r.ia volle passare sulla test.a e sulle gambette
del bambino l'immagine prodigiosa. La si-
gnora che possedeva l'abitino, vedendo la mia
sfiducia, mi incoraggiò ad aver fede perchè
11 Santino certamente avrebbe operato il mi-
racolo. Ed ecco ciò che avvenne. Il giorno
dopo il mio Silvio, mentre si trovava con altri
hambin.i, proprio come se uno gli avesse detto:
(( alzati e cammina », camminò da solo e cam-
di età, con un braccio immobile per motivi
sconosciuti agi.i stessi medici, riacquistò im-
provvisamente l'uso dell'arto appena la mamma
nascose sotto il guanciale l'immagine di S. Do-
menico Sa,,io. Ri<"ntrata infatti nella stanza,
rimase S()rpresa nel vedere il bimbo tenere
in quella stessa mano l'immaginetta del Santo
e far atto di porgerla alla sua mamma. Rico-
noscentissimi, inviamo un'offerta.
Be.ssica (Treviso)
FAMIGLIA BRUNELLO
mina tuttora. Il Santo ha voluto darmi un
segno della sua potenza e bontà. Vorrei che
questa grazia fosse pubblicata a sua gloria.
Napoli
VERA STROMILLO
Vera Berto110 Bianco (Veglio M<1s$0-Vercelli) dichiara
d'aver ricevuto due b'Tandi 1f1117.ie dall'amabile protet-
tore dt:llè mamme, S. D . Savio.
·
Silvio e Carla Turco (T orino) donano due monili a S.
O. S. avèndo ricnnOsciuto il suo valido intervento, im-
plorato con preghiere e con l'ubirino, 11clls n~scita dd
piccolo Marco.
I medici furono impressionati del prodi- Rita Bosco (Torino) nrll'atrcsa tormentata di una na-
gioso miglioramento
scita, indossb l'abitino invocando l'aiuto di S. D. 'S. é
iu mirabilmente "saudita. In segno di tjçonoscenza
In seguito ad un'infezione tetanica di forma infaia una Borsu n1issionaria.
acuta, mia figlia Isabella urgentemente veniva
ricoverata all'Ospedale. I medici tentarono
ogn.i cura, facendo numerose iniezioni al siero,
Maria Gon1ero (Piossasco-Torino) ringrazia S. D. S.
per il buon esito di un'operaùoue J1gli occhi.
Valentina Sangalli Boffelli (Almè-Bergamo), dopo varie
dc.lusioni, ra.scoma.ndandosi a S. D. S. e portandone
ma le speranze e le possibilità di salvarla l'abitino fu rallegrata dalla nasciia di una cara bimb~.
sembravano venir meno. Le pi-e Sorelle della
Gilberto e MarJarosa Costa (Torino) ringraziano S. D. S.
per la felice nascita d1 una figliuola.
Misericordia, che circondavano di premure la Da Tromello (Pavia) inviano •egno di gratitudine a
mia creaturina, visto l'acutizzarsi della malattia,
mi consigliarono d.i affidarla a S. Domenico
S. D. S. le mamm;,: Luigina Vitali, Sandrina Zanoni,
Giuditta Prigioni.
Isaia D'Andrea (Rauseèdo-Udinc) per l'itlt~rce~sionc di
Savio. La fede e le preghiere al Santo fecero S. D. S. ebbe la bimba guarita da un male misterioso
che, dopo qualche ora, la febbre sparisse e e persistente.
32
il sorriso della mia cara Isabella tornasse
Teresa Monti (Ma:r.zè-Torinr,) subi fclicemenlc un'ope-
razione invoc.>ndo con fiduda S. D. Savio.

4.5 Page 35

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L'ultima parola la disse Don Rinaldi
Dio che presso 11 mio letto in compagnia di
Il bambino Pero Giuseppe Maria, dopo
poche ore dalla nascita, fu colpito da una
broncopolmo1Ùtc in forma gravissima. \\ a-
lenti medici chiamati a con~~lto lo diedero
perduto. I parenti ricorsero con grande fiducia
all'intercessione di Don Filippo Rinaldi, che
operò un vero miracolo. TI bamhino infatli
incominciò subite, a migliorare e guarl per-
fettamente. I genitori inviano un'offerta alle
Opere Salesiane.
FAJ\\UCl,IA PERO
una Signora mi sorride\\'<!. Stette così qualche
minuto e poi si allontanò. ~eU'atto di ,·areare
la soglia, si girò c sorrise nuo\\'amcntc. S\\'e-
gliandomi, raccontai alle figlie che vegliavano
al mio capezzale il bel sogno, e non potetti
più riaddormentarmi per la gioia provata.
E il sogno divenne lieta realt~. li mattino
mi sentii bene, mi alzai e mi feci accompa-
gnare in chiesa per ringraziare il Servo di
Dio Don Rinaldi, di cui il Signore si era
servito per concc:clernù la grazia ritenuta da
tutti prodigiosa. Cli anni, che sono passati
senza ricadute, ne hanno dato la pit, splen-
I medici avevano finito il loro compito dida conferma.
Mio marito tm1 stato colpito da grnvissimo Ci$lcrm110 (Hrindisi)
infart-0 cardiaco. l J\\lcdici avevano dichiarato
MARI.\\ PUNZT
il caso disperato. ).1io fratello salesiano mi
portò una reliquia di Don Filippo Rinaldi
dicendomi: Tu sai che i medici hanno finito
il loro compito... Ebbene, prendi questa re-
liquia di Don Rinal<lt e mettila sul petto del-
l'ammalato. La sera ;;tessa come d'incanto era
passata la bronco-polmonite, sopravvenuta eia
poche ore. Il malato passò la notte Lranquillo.
Con le mani incrociate sul petto, restò per
nri giorni immobile raccomandandosi al suo
caro Protettore. Ora ha ripreso il servizio cli
autista di piazza senza sentire più nessun
disturbo.
Portortcrmab f!\\elocerata) ~RICA ~ccm DAMIAl\\'l
Una grave asma lo tormentava da 4 anni
Rendiamo grazie al Servo di Dio Oon Fi-
lippo Rinaldi, che ha guarito il nosrro bam-
bino FilipPo, di anni 6, da una grave asma
che lo tormenta\\ a da quattro anni. Il povero
piccino passava molte notti terribili, con tosse
che gli durava lino a otto ore conseculive
e che lo riduceva in uno stato impossibile
a descriversi. Non c'era più nessuna m<:!di-
cina che valesse a dargli solliern quando
l'asma Io soffocava. Consigliati dalle Figlie di
).faria Ausilialrice dell'lsticuco Immacolata di
NoYara, presso cui il nostro Filippo frequenta
la classe prima elementare, ci siamo ri,·olti
Il sogno divenne lieta realtà
con -fiducia al Servo di Dio Don f. Rinaldi,
supplicandolo con viva fede di far guarire il
Ero affetta da trombo-angioite. Il mi<> stato, nostro bambino. E Don Rinaldi non rimase
resosi grave, aveva allarmato i miei tigli, insensibile alle tante preghiere che gli furono
tanto più che bravi specialisti non davano indirizzate. Dalla notte del 27 marzo p. p.
alcuna speranza. '.\\lon rimaneva che volgere il nostro Filippo non ebbe più nessun attacco
lo sguardo al Cielo e impetrare l'aiuto divino. di asma e gode ottima salme. Riconoscenti,
Tutti in fami~lia ci raccomandammo al sen·o mandiamo offerta pregando di rendere pub-
di Dio Don Filippo Rinaldi, memre si pre- blica la grazia.
gava dai Salesiani e dalle Figlie di l\\laria N,x:aro
Ausiliatrice. Una notte sognai il Servo di
CONIUfll Gllf$EP1'E li ROSANG&I.A MARTl!\\J 3:t

4.6 Page 36

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H CROCIATA ?fklrl!fJ!fflf!tl
TOTALE MINIMO PER BORSA L. 50.000
Borse da completare
Borsa S. DomenJco Savio (2•) 1 in ringroz1m11Pnto e per
complettrrt q11e/lo gras:ia, a cura di Peri;zzini Luic_,i (Mi-
lano) - r• vers. 25.000.
Borsa S. Ambrogio, a cura del dott. Pani;r,zi Carlo -
Tot. 32.230.
Borsa S. D. Savio, a cura di C. R. (Ra!!l,lsa) - vcrs. 30.000.
Borsa S. Cuore di Q.,,.ù ., Cuore lmmacol.ato di Macla, a
uura di N.N.(Cayliari) - Santu Lussurgiu - 1° veq.5000.
Borsa S. Cuore di Gesù, Maria Au.slliatricc e S. G. Bo-
sco, in ringraziamenlo e suffragio de, m,r:.., defunti e J>rate..
z1'.one ali.a mia famigliaJ a cura di J..,~u.ra Oe Ambrosis
(Vnrese) - , vers. 10.000.
Borsa SS. Cuori di Gesu e Maria e S. G. Bosco, a cura
di M. F. (Vicenza) - , vers. 20.000.
Borsa S. Glo\\>annl Bosco, a cura di L. P. (Torinò) -
vc-rs. 5000.
Borsa SS. Cuori di Gesù e Maria e S. Domenico Savio,
secondo I• i11te11:,io11i della famiglia Sr«rosso Riw ( l'o-
rino) - \\rcrs., 2.5.000.
Borsa Teologo Cines.e, prega stcnndo le ìntr11zio11i del
Canoni<o L. Piturri (l\\'lessina) - 1" vers. 15.000.
Borsa Unione Ex allievi (Varese) - vcrs. zo.ooo.
Borsa Vita, dolcezza, speranza mia, a curo d1 Isabella
Mertini Ceocheri,ù (Romn) - 1" vers. 40.000.
Borsa Vergine Ausiliatrice, in mun.ori,a del picço/o Ste/a110, a
cura di Pietro Provenzano (Agri!(cnto) - ,• vers. 30.600.
Borsa Vergine di Pompei e S. Giovanni Bosco, esauditeci
, proteggeteci, a cura di C. C. (Napoli) - Tot. 42.000.
Borsa Venga il tuo regno. a curn dì M. S. u.500 - Cirèolo
Mìssìornrrio ru Baar (ti,iz?.era) 25.000 - Tat_ .,7.500,
Bor.<:1 ZlggiottiD. Renato,• curadj Cori Maria -T1>1. 16.500,
Borsa Auxilium Chrlslianorum, Consolatrix allliclorum, •
cura di Crcmonc.si Maria "Raffaella (Cremp~) - Tot. -rz.500.
llorsa Anin1e del Purgatorio. iu niffragio <;li Tfrnnr Jlar--
cello. a cura della Jiglia 'r. Maria Luhaiia - r0 ver~. 20.000.
Borsa A Don Bosco, affi11rhè ci m,,ti a trovar• pace e .<e·
rn1iui1 k cura di Cristina Leone (Genova) - 1" ver.s. 20.000.
Borsa Anzlni Don Abbondio (r1") - , vérS. $0rclle
Pntrito 10.000; G. C. T. Sooo; Carlr> Alberto; Cesare
Pasquale G. 10.000 - Tot. 28.000.
Borsa Angeli Custodi, a cura d1 Ferrere:, Akssatrdro e
Ornella (Vcrèdli) - Tot. 12.000.
Ilorsa Amadei Don Angelo (4•), a cura di Zu~ Jrolo
(Ancona) Rizzoglio Guido 500 - ?'ot. •l'),300.
Borsa A on,;,re cli Mario Ausiliatrice e di S. G. Bo,;co,
iu mffragia dei mi,i r<>n e per il be11e ,pirit,wi,, e '1WIJ'J'iak
ilei l(ti.Ì figli, a curu di C. C. (l\\'[essina) - ,• vera. 5000.
Borsa 13occadoro Sofia e Sandro, a cura ùi Gai Maria
(T,1rino) - Tot. 40.00<:>.
Borsa Benediteci sempre (z•) a c:uru di Murcon Marghe-
rita (Venezia) -
6
1
vers. 10.000.
Rorsa BoselH Carlo e Maria, 111 <Juffragio 6 wemaria, a
cura di Boselh Fausuno - t vers.. z-s.ooo.
Borsa Bianchi Giovanni Battista. a cur3 ddla siLf.tJ.
Bianchi - T~t. 40.000.
BorHa Bea,,'i Rinaldo, a curu d,•I lig:lio Giuseppe (Pesaro)
- Tut. 29.000.
Bor;;a Berruti Don Pietro (7•1, a c-u.ru di Jolt: "Pio Zanon
(T orino) - vers. 10.000.
B.ors-a Band:ie.ra.Fr.J.telll. vivi e defunti 1 1t11ws e.'\\:.aurlfredigne-
ri,',a cura di D,mAlfredo 8andiera (Varcs,·)- 1"vtrs.35.500.
Borsa C31.c,gcra Maria Savia, a cura di S. C. G. (A.,-,i;:ento)
Sferrazza Gra:da 5000; dott. G. Ferrero 3000; Rosa
Viscònti 1000 - Tot. 43.500,
Borsa cuore Immacolalo di Maria, a cura di Bianchin
Maddalena, maestra (Vicen2a) - vers. 5000.
Borsa Contreras Plutarco Canonico, a cura di Maria
Aldana-Lagos (Messico) - 1'ot. 22.532.
llors~ Cuore SS. di Gesu e Cuo:re Immacolato di Maria,
proteggete Clara, a cura di B. E. (Torino) - ,• vers. 5000.
Borsa Cuore cll Gesù, Maria Au.<lliatrice e 6. G. Bosco,
pregàte per me, a curn di Bice .Bruno (Verona) - Tot. 30.000,
Borsa Cuore SS. di Gesll, Maria Auslllalrice e Servo
di Dio Padre Giuseppe Picco, a cura ddl~ sorelle Picco
Cùstan'l.tgna - 1Q vers. 20.000.
Bors-. Cuore Immacolato dl Maria, S. G. Bosco,S. O. Savio
e Don F. Rinalcil, a:iutall:mi sempre, e tura di 1\\-fangini
Lina (G~nova) - Tot. 21-.500.
Borsa Costa Federico e Pia, 1.n suffra,ttio, a cura di Gondlu
Giu,aeppe (Genova) - Pietro M.olinello 2000; Famiglia
Artusio 1000; Giorgio Odmonte 2000 - Tot. 48.000.
Borsa DJvina Provvldonza (15•). a cura di Boglione
Francesco - Tot. 48.000.
Borsa Don Bosco e Don Rinaldi, a cura di O. F. - Clo-
rindo lnverni,.zi De !\\1. n.ooo - Tot. 21.000.
Bors-J. Don Bosco, Do.n Rinaldi e Domenico Savio, n
cura di Cavallero Angela (Ales•andria) - Tot. 20.000.
Borsa Dio nel nos1r-0 prossimo, a cura degli alunni <lei
prof. Vevey Abele (Torino) - 1'at. 4-t.200.
lktrsa De Agostini Don Francesco, in tu/Jraaio t' rirvrdn,
offerta dagli ex allievi ru Fertara - 1• wrs. 8000.
Borsa DonBosco.a curn di GroffLivia(Bdgio)- , vers.5000.
8orsa Esaucll1emi, Mamma Ausiliatrice, a cura di C. M. G.
(Cuneo) - Tot.. 39.000.
Borsa Emilia, in sid]raf(io e ricortlQ1 ti cura ddln soc. Ve-
rrocok ('l'orino) - Viscardi famiglia 1000 Tot. 26.000,
Bona Fontana Mcndcs (2•), a cura ùi F. L. (Pesa,·<\\) -
Tor. 37.700.
Bors-a Fiorini Prof. Fercllnando. in ,wffr. t> ricnrdiJ, a. cura
della ved. Teresa e fiqlia Srefanin (Ronia) - 1 vers, 10.00<>.
B"ors11 Faccenda Egidio (Cuneo) - Tot. 30.00::i.
Borsa Glardhu Prof. Andrea, ;,, me,nnria, a cura di
di C. A. (RonIB) - 1 ven;. 2O.oon.
Horss Geaù, M3ria, Angeli e Santi,aiutatec., 1,rvita e in morle1
a cura di M. L.-tìzra Lava,.,ctfo (Novara) • vcrs. 6000.
Borsa Gra-zie, Maria Au."ìiliairi~c t! Santi l>TotettorJ, a
cura dj l'astore Caterina (Ao~ta) - , vcn;. 10.000.
(r.c,11tùwt1 )
Borse complete
Borsa O. e Maria Rollino, r.onfidando ,,e/l';11terres$io11e
di S. G. Bosco, perd,; il/ari,, .-lwrtwtnce conceda la
grazia desid"rala {Novara) - Tot. 50.000.
.Borsa SS. Trinlta, M:,u,ia Ausiliatrice e S. G. Bosco,
,a/i/III.e l'«nima mia t dei miei cnri (Foggia), a C\\Jra d1
Principe Giovanna - Tot. 30.000.
Borsa S. Cuore cll Gesù e S. G. Bosco - Clarn Còltro
r2.ooo • ToJ. 50.105.
Borsa S. Cuoro dj Gesù e Maria Addolorala, a cura di
D. Romano Giuseppe ('rorino) - Castelnuovo Eufrasia
1000; Zambelli 10.000 • 1'01. 64.66o.
.Borsa Savio Domenico Santo, a cura della famiglia De
Lui,:i (Alèssandria) - Tot. 5.~.ooo.
.Burs• Astori Sac. Prof. Mario (2•) - R. Rmaldi 4000 -
Tot. 50.750.

4.7 Page 37

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Borsa Fontana Antonio, a cura di F9nt8.IIJI Giu$tll (l'e-
s saro) · Tot. 1.400.
Dorsa Gesù, Mari:., Giuseppe, n cura di B. C.E. (Ca-
tania) - Tot, 50.000.
Aorsa Gesù Bambino e Mari" Ausillalrice, a cura di
N. N. trnmice il Direttore della Casa Saksiana d, Mi-
lano - 1·,,1. 50.000.
Borsa Maria Ausiliatrice, o curo di Bertana Manetta
(Gc.,ova) • Tot. 50.000.
Borsa Fenoglio Pina Vedova Pra.ndl • L. 50.000.
Borsa Maria Auslllatrice e s. G. Bosco, in ,!,jfragù, di
QuaraTJta 11,largherita t•ed. BotUuso, a cura de-I dote.
8. Hottasso (Cw1co) - L. 50.000.
Borsa Berardine11i Don Domenico, in suffragio; e wrello
E11mw, pu ratsegna;:ione allo tua r1t.c.ità n curo delle.
1
suur~ Figli,: del Calvario di L'A q11iln - L. 50.000.
.Borsa Bìanou Vittorio, Sa1C$iano, i11 su.ffragio I! ricordo,
a cun, del frau,Jlo CanonicQ Giuscpp,, (Sa~ari) • I~. 50.000.
Borsa Ri.naJdi Don Filippo, aiutatemi in tante necessità!,
a curs di Esterina Macchi (Varese) • L. 50.000.
Borsa S. Cuore di Gesù, Maria Ausiliatrice, S. G. Bosco,
S. D. ·Savio e Don F. Rlnaldl, ;n t1J,1]ragio dà gerti.lorì ,
fa111iliari, a curn di V. C. (Alessandria) - L. 50.000.
Bòrsa Maria Ausiliatrice e S. G. Bosco, i11 mffragio della
nonna e mamma, a cura ùel nipote e fig:ljo Magi Alcide
("l'e-mi) - L . 50.000.
Borsa SS. Maria Ausiliatrice e S. O. Bosco, proleggrft
mw mogli, ~ i miei figli, • cura di C. C. G. (Milano) -
L. 50.000.
Ilo>rsa Campora Stefano e 11,fureherìta (Cuneo), a cura d,
N. N. - L. 50.000.
Florsa Monli Cesira, in s,dJ'mgio, u curn del colonnello
Monti Giacomo (Torino) - L. 50,000.
Bor,,a Ulla GiU$t?ppe (Alessandria) - I~. 50.500.
:Borsa S. Giuseppe e S, Rtta, saJva1eml, i,, s11ffmgio, a cura
di Antonia Salotti (Temi) - Tol, 50.600.
Borsa S. Domenico Savio, a cura <li Luigi Peruzini (Mi-
lano) - Tot. 50.000.
Borsa Ziegfotti Don Renato., a curi di P. M. L. 50.700.
Borsa Anzinl Don Abbondio (12•)
Tot. 50.500;
N . ~- 22.000 •
Borsa Maria SS. Ausllia1rlce, don:. la salute a Zona10
Luigi (Verona) - L. 50,000.
Borsa S. Ambrogio, a cura del dotlOr J>anizzi Carlo
(Imperia) - Tot. L. 32..250.
Borsa Gesù Euc:aristia, Maria Ausiliatrice e S. G. Bosco,
a cura di Z. V. (Vicem.a) - Tot. 67.000.
Barsa Gesù Sacramentato, Maria Ausiliatrice e Don.
Bosco, p. g, r., a cura di F. M., (Genova) • I.. 50.000.
Bo rsa Faccenda :Enzo, i,, -"iflragio, a cur-d. deHa madre
Lodovica (Cun.eo) - L. 50.000.
Borsa S. Giovanni Bosco e S. Giovanni Batti~ta, a curn
di .N. M., ParrQcchia Ap;ndli (Torino) • L. 50.000.
Borsa A Mari?. AUSiliatrice, S. G. Bosco e S. D. Savio.
in mffn1gio dei genitori, pdr lfl salvezza min e cki miei cmi,
a cura di p,a persona (C,meo) - L. 50.00<>.
Borsa Satta Famiglia, a curà di E. S. (Verese) - L. Too.ooo.
Bon~ lmmacolata Concezione. Barberis Coniui:ti, in wf-
fragio, per disposizione te;tummtarin (Na-poli) - L. 100.000.
Bona S. G. Bosco, S. D. Savio e Don Filippo Rinaldl,
Intercedete presso li S. Cuore e Maria Ausil.lalrlce, per
i mi~i fiRli, a curn d, Assunta C:olella {Napoli) - L. 50.000.
Borsa S. Cuore di Gesù e Maria, proteKgele S. ]\\,1. (Pia-
cen:ra) - L. 50.000.
Borsa SS. Trlnità, Maria Ausili:urice e Don Bosco, a
curn di Principe- Giovanna (Foggia) • L. 50.000.
Bor-l'• S. Cuo.re di Gesù e Morra Ausiliatrice, p. lf. r.,
a cura di Formiga Ire.o~ (Biella) - rJ. 50.000.
Borsa Congiu Don Francesco, Salesl;,no (2~), ,,, s,,jfrng10
e rieordo, a cura dei nipoti (Cagliaci) - E. Congiu Cardu
Jl\\.ooo - Tnr. 50.000.
llor&11 Signorini Don Mario, a cura d e l nipote Sergio
(Novara), - L. 50.000.
Borsa S. Domenico Savio, proleggi Maria Pia, a cura di
Clisalìl'li Mariannina (Forll) • L. 50,000.
Bona lmmacolata Regina, proteggi l'erma Carolina ,
congiunti. S. Francisco (Califomìu) - L. 74.700.
Borsa SS. Trinità, fate che rm11mini umpre alln 1'uwa
prs.ven:,a, a euro ùi C. M. T. (Messina) - L. 50.000.
Borsa Per grazia da ricevere, a Cllra di Costanza Rosalia-
Vaccaro (Palermo) - L. 50.000.
Borsa Mio Signore e mio Dio!, a cura di A. G. (Mi-
lSJ10) - L. 50.000.
BarsH Maria Ausilla.rrice e Don F. Rinaldi, a ccura di An-
_gdo l'e-riti (Piacenza) - L. 50.000.
Boo,a S. Cuore. Maria Ausiliatrice e S. G. Bosco (2~).
n cura di Bice Jlruno (Verona) - L . 60.000.
Borsa O. M. Rollino confidano 11,ll'i11tercessirme di S. G.
Bosco pertliè l\\tJan'n Ausiliatric,:: couct!da la l!ra:t.ia secnnd.1
I, loro intem,io11i (:\\ovarn) • L. 50.000.
.Borsa Maria Ausiliatrice e S. G. BO-beo. in mnnoriu ti,
S. rl., a cura di D. A. D. (Catania) - L . 55.000.
ilo= Maria Ausiliatrice e S. G. Bosco, a n1ra di Zanon
Augusto, Nàndn e figlio Giovanni (Venez:iu) - L. 50.000.
Borsa Don Bosco, proteggi la 11,io famiglia, a cura di
G. A. {C.,tania) - L. 50.000.
Borsa Maria Ausili.31rice e S. G. Bosco, a cura di Dame
Camidortoli (Fircnzt!) - L. 60.000.
Borsa Pe:Ussier B. Giov. Anlonio di Sai11t-Oyen, a cur.1
di U. B. (Aosta) - L. 50.000.
Borsa S. Cuore di Gesll, Maria Ausiliatrice, S. G. Bosco
e Don F RinaJdi, pruteggne la m1u fa,mJJ.lùi, a cur-J da
Angda D'Aoroni, Terranova (Trapani) - L. 50.000.
.Borsa S. Cuo..re dl Gesù, Maria AusUiatrice, S. G. Bosco,
p. g. r.• a cura di Rebaudengo Maria (Tonno) - L. 50.000.
Borsa Coper Gemellino, ;,, suffragio e rirordo, s cura del
Padre Emilio (Sondrio) - L. 50.000.
Bori.a Gesù Sacr,runentato, Maria Ausiliatrice e S. G.
Bosco, salvate lt1 11ostrl! a,zime, touredèl('c1 rmn buon:,
mori~, a cura di C-Orlotta Novosconc vcd. Nobili (Na-
poli) - L. 55.000.
Hc,rsa S. Giovanni Basco. n cura di Luccio, Giovanni e
A1111ihali.rut {A~ti) • L. 50.000.
l:lorsa Ugo Fnm.iglia. p. g. rìa,vutt.1 ("l'orino) - L. 50.000.
Bors,, S. Gfovanni Bosco, in ,11emorfo e wjfra11io di Falco
Luigi, cura del dott. Folco Pietro • L. 50.000.
Borsa Mari:a A~itinrrice, fo me111on~a ~ tuJTragio di Z<1t 101-
larQ Carolina veJ. Falco, nira del dorr. Falco l'ietro
- L. 50.000.
Borsa Cuore. lnunacotato di Maria, Regina della pace e
del mondo, a cura di tv1aseru Mano (Tonno) - L. 50.000.
Borsa SS. Dei Genetrix, Maria Ausili2trioe e S. G-. Bosco,
a cura di ::-... N . - L. 60.000.
BorsaMariaAusiliatrice1 a cura tli un ex allievo - L. 50.000.
Borsa San Giovanni Bosco. a cura di un ex nllit'vo A
L. 50.000.
(co11Lim1lll
L'ISTITUTO SALESIANO PER LE MlSSlONJ
con sede in TORINO, ~rt'rt0 in Ente Monile con
Decreto L2 gt:nnaio 11)24. n. 22. può l••galtnt!nte
ricever<' Legnti ed Erèdittl. Ad evitllre possibili
c.:ontèstazioui si cuusigliano li! seguenti formuk:
Se trattasi d'un LecJ,'8to: • ... lasc.io ali"lrtituto Sa-
lBsim1Q J>t7 '-Wittiom ton sedt. in Torim, a titolo
di ltg11tc> la s omma di Lire ... (oppure-) l'immo•
bile sito in... 11,
S-e tr~uasi, invece, dj nominnre erede ùi ogni fiO-
stanza l'Istituto, la formula potr.--bbe esser questo:
, ...Annullo ogni mia precedente disposizionetesta-
n'lentaria. NOinino nlio crede uniVé.rsalc l'lstilufo
Sol~si""" per lel,,1issio11i r,m xed~in Ton110 , lasciando
ac..l es~CJ quanto nli appartiene 11 4uaJsiasi titolo •·
(lungo data)
(fim1a per i!sltso)

4.8 Page 38

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Salesiani defunti
Sac. Giovanni Segala, t o 'l'orino a 88 ann,.
Cortohl,e. il S:tnto Fondatore e J?Odett e dell'amabile influsso
clc.lla suu p:otermtà e ddla sua santità r,er quosi tre anni,
pàs'Sa:ti all'Or:atOTio come CQndiscC:polò del S-ervo di Dio
Do1'l l ,uigi Or ione, col quale mant enne poi sempre vin-
roli di amid::,-,i3.
::,-.J'ei 6v a.nni di vita snlc!li:tn:i occugò ;1lte c;1riehe di respon-
sahilicl, riv~landò squisito ratto1 prudenz.a somma e fe-
'-lcltà usl:lolut:1 a Oon Roseo i;,: Ili ~uo spfrito. Sono cc1ui-
n:aìa e centin3ia i saltsiani éhe si plasmnTOOO alla ~ua scuola
di genuina e soda spiritualttà salesiana~ spctialmente negli
srndimt~t1 filosolìci e reologici.
Oal , 935 ebbe I:, cura spiritu•!~ dcll'18ti1uto delle Figlie
Ji Mnria AU!il iliatrice come VTcario del Re.ttòr lvla1t,:t"iore,
cQmpìto che assolse oon un inte.ressnmento pieno di bont.\\-.
di ~◊llèdtutll..Oc, di soprannaturale 1.clo, di sincero wniltit
prodigando i suoi tesori di esperienza, di profonda pietà,
di fedelissimG attacc.,lmento .allo spirito e alle trndii ioni
salesisuu:. Nel 1Q.58, c-èl ebrata la sua I\\lle.ssa di Diamante,
fu costretto al riposo: ma più t hc. di riposo, l'ultimo fu
per lui un nnno di segreta immolazione e di -preghiera.
Sac. Paolo Barate, t a Torino--Va)saJice a 73 anni.
Layorator-e e apostolo instancnbile, sj è spe.nto ne.ll11 luce
di Oio il Io novembre scorSQ, dop-d 56 anni di -vitn .sulc-
s1aru\\, Sace.rdote di mente ch:t~ e temprata alla ricerca
~crupolosa della verità, nt,llo spirito di Don Bo8co formò
allei batta~lie dellti vira con c uore di pndre i·arie genèra-
~doni di iio\\'an1 dei nostri l,icei di Fra~cat1. Torino- VaJ-
salicc e C11taaia. Animatore Udi' Azione CattoHc.a e della
gioventu univer-sltnria (FLt:1), guidò le ani me agli idt:8li
\\l sublimi , dnndo ese;!mpio di quella convinzione di fede
e sodcz~a <li virtù che riful,.$c;:ro in tutrn la suo. \\'Ìta..
Sac. Marcantonio Arduino, t a Torino.
Sac. Alessandro Malleus, t a Dorgomaoero (!\\'avara}.
Sac. Giacomo Mussa, t a Pinerolo ('r'orino).
Sac. GIU5eppe Hesse, t a Pu nro .\\ renas (Cile).
Sac. Paolo von Styp, t • Stu,·colms (Svezia).
Sac. AmUcare Marescalcht, + a. Fra~cati (Rom-a).
Sac. Tommaso Facclolla, t a Manduria (T ornnto}.
Sac. Vinceru.o Martin Gardon, t Sivi11Jia (Spagna).
Sac. Patrh;to O'Leary, t ., ~ewton (St.lli \\Jnitl).
Sac. Rodolfo Woblrab, t o Burghausen (Germania),
Sac. Antonio Lusl<ar, t • T,ubiana Qugoslavia).
Sac. Angelo Fiori, t 11 P•nno.
Sac. Domenico Grisentl, t o Varese.
Sac. Mauri:rlo Hogele, t ad .\\' .rnstetten ( Austria).
Sac. Giovanni Jezlorel<, t Lod2 (Polonia).
Sac. Domenico Massa, t a Philadelphia (Stati Vniti).
Sac. Pietro Nlcelli, t a Quito (Equatore).
Sac. Pietro Squarzon, ·t Piossuco (Torino).
Sa.e:. Edoardo Scavone, t a Maroggia (Sviz~c,a).
Sac. Bonifacio De Marco, t a Piossasco ('!'orino).
Coa.d. Luigi Vlgorelll, t -o Doloi:no.
Coacl. Isidoro Banbz, t J:i rcnzo.
Coad. Martin.o Golcoec:bea, + a Barcellona (Spagna).
Coad. Giuseppe Trigel', t o Benedihbeuem (C.ermania).
Coa.d. Antonio Guerrero, t a Cuiabà (Brasile),
Cooperatori defunti
Mons, Giuseppe Guerra, t a Triggiano (Bari).
Anima ele1ra di S"cerJote, Don Peppino• (cosi lo chio-
ma,·ano tutti) si dèdicò all'educazione d~Ua gioventù nel-
l'Assoc:iaz:ione Giovanile di ~rtiggiano, ~he Organizzò sal,e-
sianameatl", fonnundo er{$tinnamente dhrerse ,::eneraiioni
di g iovani. L' A~'"Sociazionc .: S. Cuore di Gesù•, perfetto
Oratorio _salesiano, ebbe la sua fanfara, il suo teatrino,
la ,un Schola C,-u,rnr,mi e H suo cortile attrezzato con i
'"ochi. Don Fcppino però non si fotmava allo p:uté ri-
creativa, ma lavorava in profondità, !or.mando lo spirito
def suoi g:iovanf con i Sacramenti e la preghiera.
Fi" da giovane .stu;erdote pr omos:-ie col Con. Beniatr1ino
lJux la fondazione dell'Orfanotr:ofio saletsi,ano del Rcdtn-
lQTt! ; di Ilari. Era l ui i l Sacerdote che andava dal Semiruirio,
di (!:Ui era Vice-Rettore, R. celebrare fn una cappelletta dcllo.
per iferia di Bari, situata proprio nel punto ove sorge oggi
il 1nagnifico ' L'empio del SS. Redentore.
Decurione deì Cooperatori Sale,siani di Triµ,gia-no {Bari),
non solo ammirò Don Tiosco, nut lo segpe im1rnre.
Mons. Giovanni Cbitusst, t a udine.
Fu sactrdote ric,.co di fede, d'intensa pn.,gbicca e di vita
intetnerata. Amantìssimo del l avoro e instancnhi1e nello
,:elo, $i dedicò pure al de1h;ato mini::aero t,s I curc.-.:u~i,
mtritandq il bel titolo di • Angelo dello carceri •· Per sette
anni attese anche 111le confessioni dei giovani del nostro
lstituto loçale.
-Sac. Felice Cantonl, t a ltogorbello di Vervio (Sondrio).
PassO i 2 r anni della sua yira .saterdotale nella sress~ par-
rocchia, un remoto povero angolo montano, che conobbe
1 gp.1ndl benefici spirit.unH, civili ed economici del suo zelo.
Imitò Don Bosco ~eooppiando l'atti'vitì\\ esterna con un-a
abituale unione con Dio.
Dott. Comm. Pfecro Perin, t n. S. Doni\\ di Piaye n 91 anni.
Con lui è ~comp!'lrS0 un au tentico a 1,os1olo, chè esercitò
la profcsl:iìone di medico ~'oll1e una missione, cCrcnndo oer
i pazienti la salute clel corpo, ma nazitutto quella deWo-
nima, Svolse purt 1.IJ\\\\.l vastu nttì\\'itA di np0t>tol:'lto ntll' A-
zione Cntt.olica, per la buon" stampa, le l\\lissioni. l'Uni-
vor.sita Cattolica, ta lotta anriblasfema, il culto e l':iroore
alla ~j:adonrrn, e sped...l mente per I~ LegLt dti Padrf di
Famiglia, da lui fonduta ;"t S . Don·, due 11nni prima che in
ltali:t si organizzassero le Associazioni U-01nini CattolicL
I suoi sentimenti cort'le Cooperatort: &ufesia.nQ poS::,ÌaJ'no
nrguirJi d11Ua finale cli \\JOù !il.la tHtr,,rì1 intima al DirettQ,;e
sfl.fe..~iano dì S . Dom\\; ,f; Desidt.iro ,he su/la mia tombo ria
Poftt1 fa dicirura: Coopersuore ~-aleslano I! se Jj vuòle in
i,, utm1do ltioflO "Prfoth i,tiziattJrc tlttla Unfom.· Utmiitti CallQ-
lui [tafia" •·
Grand'Uff. Firmino Ravecca, t a Varazze a 65 :innL
F.x ~llievo affczjonaLo e Cooperatore co.nvinlo, fu ~emprc
presente e attivo in ogni opcn.1. di apostolatc:>. .\\--nim.a !1r -
dente e genero~a.. meritò con \\a sua instnn.cabile attività
di essere eletto Zèlatoro prima e pòi Co11)1iglierc lspe1to-
riule dtj Cooperatori. A LOurdt,S come a Bruxelles, a Ròm-a
c.·ome a Torino portò il suo fervido e11tusiasmo, felice- di
Yedere o,t;'ni 11nno nuQvi progressi nella vit.n déJIA P ia U ni()nf:.
Nora domimtnte della sua µ·crsonalitù fu una piét"O S(:ntita
<: atiment::,ta di Eucaristia e di devozione mariana.
Felice Merlo. t .a Rc.·ginu !vlarghcnu (Tonoo) il J 2-x.1-19:59,
La fede inforn'lava ratte le s-ue. opere. J,"u ·amato e stimaro
da tutti p~rehè n rutti voUc hene e per quanto potè feèé
del bene: ne era ::segno li,{ fiduc-1j) açc.:.or-d-atngli npctutumcnte
nclJe e-l ezioni kmministratìve dcJ suo t!omunc.
Pleretto Doralice Maria ved. Squu.zato, t " Ron1a.
F u donna di temprn adamt\\ntin11, di fede profondfl e sen-
tita, d 'inlensa... continuo preg:hjera1 Cooperatl"ice affez-io-
na,tissima ali~ Ji'amhtH:.\\ Sa,lef.iBnà.., le. donò qw1.UT,f dei RUOÌ
quindici_ fit:di: tTe F iglie d i Nforì~ ..\\usilintrk~ e un Sale--
siano, più una nipole. Tra le ultime raccom,mdazioriì alla
numeros:a corona di figli e nipoti, risaltB quella della /t -
déltà àlla rtc,:ta quot.1:diU110 ,ie/ Sllnro Rosario.
Ignazio e Adelaide Vighetto.
Nella vita li guidò una fede viva ed operante. La fiducia
nella Provvidenza li confortò ~ so.i:re1\\nc. Cons:icr:lrono,
lieti e generosi. un figlio n Dio nclfo F runiglh, Sa.lèsisna,
Allà famiA'Ha lasçiano un.t preziosa e:cedita di buoni esempi.
Clotilde Ebraico, t a Tar ?,nro à 6 1 unni.
quando i Salesiani ebbero la cura della Parrocèbia di San
Giuseppe, t ro,•arono sempre 1n lei la Cooperatrice p,rqnto, sa-
crific.ata, alacre aJ Clglli p &rttl'lde o umile coope.rA;'.ione.
Curò l 'is-titllzione, il Consolidamento è il pro1rTtssivo dilatàrsi
d ell ' Arcico,,fratern,ita dei Divoti di Maria Ausiliatrice, di cuì
fu dc_gn• prcsld1:n1c. l,bbe c uore il decoro della casa
Dio e volle pc.rsonalmcotc atLender e alla confezione: e ripa-
razione dei ss:tcri parfl.me.nri e indumenti sacerdotali.
Altri Cooperatori defunti
Bag-lieltO Ret'\\cdeua - Baretto Luigi - .Berardi Cesarina -
.Hcrra Angelo - Bertonc Teres-n ved. Germano - Bollano
Ettore - Candio Oott. Pasquale - Caruso Epifania - Cel-
lini Maria Giuseppa - Cieco Antonietta - C isari 1-'e:resa
lla.ligan - Cìo<:colinf Ce..~tan:z.a - Coccia Editta - De Ber-
nardi Rag. Gio,·. Edoardo - Di Chio M. Teresa Pellegrino -
Del Missier Marcello - Ferrari• Monica • Figin,, Vcn;inin
vcd. Cattaneo - Fio Italia ved. Cadi - F ulin Luig-ia - Ga.1-
vagna D. Allio - Gihelli D. Giuseppe Gigante Nìcola -
L-ertieri Rosa- ved. Porro - .!\\1htccario Ce!!are - M1trengo
Elda - Miutinerti Carolina - l.\\ilezzanò Guglielma - Monai
i.vlons. Battist~ - MQrelli Caterina - Moscorii Amelia -
Nonis Cristante Carolina - P-ag~ n none Oomeniea - Parisi
I ,ivlo - Pasini Falchero Antonietta - Pn.ssarin Bordignon
Dina - Rinelli llerrrnrdinQ - Rossero Adelaide - Rossi
Don Severino - Rllffo Vincenzo - Saccatelli Can. Felice -
Salvadori Lucia - Taiuri lJig. Antonio - Trisoglio Igina -
Ubczio D. Lucio - Variana Cel.so - Zanoni Antoniu.
Al'.TORIZZAZIONE DEI.. TR1B1JNAI.E DL TORI NO 1N DATA i-6 FEBUH.A.10 IQ4Q, NUMERO 40.3. - \\ON 1,.PPROVAZlONE ECCLESJAb"'l'ICA
36
1>mtn<1RE ltE.SPOKSABI I.E: $AC. DQTT. PIETRO ZERBl:-10. VIA MARIA Al.lSILIATRICE 32. TORl:-10 (71,1) OFFIClNF. CRAPICH6 SEI

4.9 Page 39

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4.10 Page 40

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Una guida per
la vita interiore
per ordinaz;oni
rivolgersi e/16
",-IE
EDIT~ICE
f...TF DNA,..I • .,
TORINO
CORSO REGINA MARGHERITA 116
C. C. P. 2/171
D. G. B. CHAUTARD
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Questo libro, che ha raggiunto l'ottava eclizione. serve tanto
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per la lettura spirituale quauto -per la meditazione sia ai
Rev.mi Sacerdoti quanto alle Comunità re(jgiosc.
È utile particolarmente a quelli che fanno gli Esercizi Spirituali,
ecclesiastici e religiosi, agli alunni dei seminari, ai n ovizi destinati
alla vita attiva e alle altre persone dedicate all'apostolato.
BOtLETTINO SALESIANO
PERIODICO QUINDICINALE DELLE OPERE E MISSIONI DI SAN GIOVANN I BOSCO
Direzione: via Maria Ausiliatrice, 32 - Torino - Telefo no 22-117
Al 1• del mese: per I Cooperatori e le Cooperatrici Salesiane
Al 15 del mese: per i Dirigenti della Pia Unione
SI 1nvie gratuìlamente.. Spedizione in abbonamento postale. Gruppo 2•
*facciamo noto ai benemeriti Cooperatori e alle benemerite Cooperatrici
che le Opere Salesiane hanno il Conto Corrente Postale con il numero 2-1355 (Torino)
sollo le denominaz.ione: Direzione Generale Opere di Don Bosco - Torino 714
Ognuno può valersene con risparmio di spesa, nell'inviare le proprie offerte,
ricorrendo all'ufncio postale locale per Il modulo relativo
*IMPORTANTE - Per correzioni d'Indirizzo si prega d' inviare anche l'indirizzo vecchio.
Si ringraziano i Slg. Agenti postali che respingono, con le notificazioni d'uso, i Bollettini non recapitati.