Bollettino_Salesiano_194006


Bollettino_Salesiano_194006



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l'l:.RIODIC:O !\\IE:-/-
J;lLE PF.R I COO.
l'EIUTUIU DELLE
OPERE E :.11ss10-.;1
IH S. G IO. BOSCO
BOllE~r~rJNO
Sf\\lESJ f\\i'I O
Anno I.XIV • ~ 1,
r0 GIUGNO
1940 • XV[[I
SOMMARIO: La Croclota ùtcc.hl\\llca. In f&mlllla: llal ba, lsol" f"illpplnc, Spagna. • Ad onor<' 1.11 San Gm•
,·anni Bosco. • Ad onore dolio lJeata Mazuroll;. Dalle no•tre Missioni: Thailandia, Cina, Gluppom,.
Lelleru di Don Glullvo. - Crociata rnls.lonaria. Tesoro spirltu;ale. N,•c.:rologio.
LA CROCIATA CATECHISTICA
L'apprllo del 110.(/ro Rrttor lfog~iore /,a n•
,rosso ,m'ero profrmdo non s1,lo 11rl tttorfdrì SalP-
sùmi e delle Figlie di Ma,in Awubutnce rhi'
hon110 i111p,•.1:11alP 1111/o il loro :;e/o prl successo della
Crocial,1 ratedmtìru •• r1w andie in quello dt'i
nostri Ex-al/ien < Cooperattm. Sri rom.:rgni Il'•
1111ti gitì 111 vane regioni d' ltolia e d, altre 11n-
::ioni ltn mscitatr, addirittura l'enlusiasmu, ta11to
srnlitt, 1' 1/ h11r,1t110 dz a((g11,r11are l'11111J?trumento
r,1teclmt1ro e di portarlo al rrt'dìto riti' .t:li spetta
di f ro11le a tutte I ~ srie11:se. /ù1Ìill(•11fÌ.çsÌl111
Cardinali, Errr/lwtmimi . lrcn•esc<r1·1 e J·escù'l'I
hmmo ,·,pre,so a , rx·,. e pa isrrittlJ la foro gratr-
111di11r 11I .Suc-essore di S. G'im·,11111i Bnsco
cd !tanno ill'l'Ìtato clri·o e sori dell'A cionr Cal/11-
lrca n s,guime le indita::ùmi t le l'Sptrienze per
or1i{onì:::;are nelle f>ll"<Kcl11t', 11elle sru<Jle, mg/,
oratori r nelle msc1ciazio111 l'i11s,g1w111n1to dt'lla
Religione coi metndi e sussidi pi11 1110(Ulmi m1dr
rag1:umgere I.a massima efficacia. in questo 11olu-
/isrimo apostoluto.. U110111111e il crmun.so ml/a
11eceuità di 1111 lesto unico, come base 1~fficinlr
dell'inug11ammto, fari/e e pia110 11ella forma;
sul/'urgrn::a di 111tensifirarc l'apostolato cale•
dristico p1·r portare la luce defili t·n-ità Pd il
palpito della i·ita cristiana in tutti! lt• famiglie,
11ellr masse opermr, in tutte le istitu-::imù che si
prefif!J!ortn u11a v.·cra operci di educa::ione; d,
m11plifirnre la teoria dei metodi, ad1-gua11do e
coordirumdo esprriew::e i•d i11i:::ù1tii•p al mftodo
dasrtto rhe il R, ttor .1fa((_(!Ìore dl'jfoisce molto
bene Metodo catechistico del \\ 'angelo; di
ma11te11rre il prNtigio della st:iem:a di1Ji11a ro11
cdi::iuni tipogTt1jìrhe dei catechismi e 1m11111,1l1
dz rt!ig1011e, ro11 aule ed arredi didc1ttiri, ro11
crilrri pedagogie,, con ,rp1r1to sopra11nat11rale,
the anrh,• olla 111r11te dei bambini diano subito
l'ù11prnsio11e dt•lla materia più mb/ime, dr/la
smola p11i fmpqrta11te, drllr /e::::ioni più ((Tadite,
della •rie11::a d, Ile .rrien:::r: /11 srien:::a J. I Signrm,
la supiem:a de/111 ,ila. Plmm, gnma/1 ed auto•
revoli 111corat:(!ifl111ent1 lta rismsso I'am11111rio
della castitw;;irm1 di 1111 l.j flicin catc:cliistico cen-
trale all'im11udù1lfl d1pt,11dflt::a del Rrllor llt1((·
giare, tl,retto dul C',1ted1ista gt 11rTlllt, rt"l .11/o
D011 'l'mme e dal Co11s1g/11 re rapilolarr preposto
all'a.ssoria::io11r dnfli E:i:-allu"l:i td a~fi Oraton
salesiam, ret .11w /),m Srru; della prep11ra::io111
di test, di coted1wM per /p rcuo!t l'lrmentar1 r
medit• rhr usC1rmmo in 1•nt1• tipografica moder-
11issim11, ilbutru~ùmi u .111 rofori dalla S. E 1 ,
della tr1piost1 rart1Jlta di materia!t d1dattiro dtl
tultt /1 no::iw,i di E11rop11, da t·t1r11 1w:::in11i dt
Amrnro e pnsi11,1 dalh- terre di missione, dcrllu
Cma, dlii Oiapp,,11r, d11/I' India, p1 r lo l\\JostrJ
catl'Chisnca du si i11aug11rt'Tà nrllf/ Casa- Uadre
di Tu,1110 Ìlz orrmim,e dt>l/1• pmssi11u u/Pbrm:itmi
ce11tnwrie. c·11 illustre Cooperulurt· d, Ge11ot•a,
dùpo ,I cum:eg110 di Samp11 rdarrnu, uffrrsr srn-
::'alfr(J lii sig. D1.111 Rirnldo11e la somma di ltr(
5000 fll'r tjutstr sue sante ini::iatwe; un ,•mr-
rando sarerdutr si e subito impegnato ad arq111-
start qualche mf(!liaio di r"pie dt'i 111107•i test, d1
cated11smo pl'r re~11larl1 m f anci11/li p1n:m. N11•
merosiuime s1m11 lr adwo11i del/' Hpisrnpato, dt I
clero, degli imt'f!11a11l1, dtflli asmlt'11fl erdesia-
1dici e preside11l1 delle fooria::iom di A::ionr
Callobra che iumgo110 Kiomalmn1tr al Rl'ltor
Ala.f:f:ilJre. No, co11ti1111rremo a pubblicare nei
prossimt 11u111rn altre pagmr defili c,rcolflre ca-
ttclmt1ca i11nata ollt rasr sa/1ri,111e, /,,tani"
siamo lieti d, co11statart 1/ f rrvore r/1e susc1ta110
in 1111·::::o ai giovtwi le gtm· e le mostrr ratrrhi-
st1d1t locali nrt singoli collegi ed oralon r 11ri
ce11tr1 ispettorial,. Ci a111!,rmamo rhr i Cooptra-
tor, e le Couperutritì 111• traggtmn 1spira::io11r e
stimolo per far fiorire ,I vero spirito rris.1111110
artrh,• ,,. I/., fo u f am1gl1
123

1.3 Page 3

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I N F A M I G L I A Chow (Cina) ma anche nei nostri istituti cd
oratori cli ambo i continenti. li nostro D. Cuc-
chiara, che ha passato tanti anni col compianto
ITALIA - Un'altra "Stella d'oro" al
IV Successore di San Giovanni Bosco.
Vicario Apostolico, ne ha rievocata la figura
ed esaltato l'eroismo nel teatro del Primo
Oratorio di Torino davanti ad un foltissimo
li 21 aprile u. s. un telegramma del Ministro
dell'Educazione ".\\azionale, S. E. Bottai, ci
recava la lieta notizia dell'augusto riconosci-
mento Sovrano delle benemerenze personali
del nostro Rcttòr :\\1aggiore e cli tutta la Società
Ralesiana nel campo dell'educazione giovanile:
Don Pietro RicaldonP, Rettor Maggiore ?ie1
Sl)cidà Sfllrsia11a, Tori111J. - Vi comunico chr
su mia proposta S . .\\I. Re lmpl'ralore si r de-
pubblico çhe, lungo il giorno, sfilò ad ammi-
rare i preziosi cimelii esposti in una sala trasfor-
mata in sacrario. Tenne poi la stessa comme-
morazione in varie altre città d'Italia. Ma la
più solenne fu senza dubbio quella che Lribmò
all'eroico Vescovo il suo paese nati.le: Oliva
Gessi, il 25 marzo u. s.
Preparata spiritualmente dallo stesso Don
Cucchiara con un triduo cli predic:izione,
si iniziò colla Comunione generale di tutta
.!f,wlo co11cedcn·i «Stella d"om, mt•rito S(IW/a ». la popolazione alla ;\\lessa celebrata da S. E.
Rtdali'iJo Decreto 1.:i sarei cunsPguato i11 <Jccasione Mons. Vescovo Egisto l\\1elchiori, il quale
C"frimo11ia i11auguralp a11no scolastiço. - ,llinistro
Rduca:::io11e Na'Jionale: Bollai.
21 aprile 1940-xvrn.
assistette pontificalmente alla Messa solenne,
cd, al "\\°angelo, dopo aver ricordato a.i fedeli la
gloria di essere concittadini di Mons. \\ 'crsiglia,
propose loro l'omaggio più gradito alla sua
La comunicazione ufficiale data qai giornali memoria: qudlo di attuare nella vita quoti-
ha suscitato fra i nostri Cooperatori e le nostre diana i frutti della Pasqua magnificamente
Cooperatrici il più vivo compiaciniento. Tele- sintetizzati da Mons. \\'ersi!!lia, Apostolo della
grammi e lettere dissero al Successore di Dc,n ft:de che nella Pasqùa ha avuto un suggello
Bosco la gioia di tut-
divino, Martire della
ta la Famiglia salesiana
purezza che è il fiore
nel vedere ancora una
volta così altamente
più bdlo alimentato daJ
i:angue di Cristo, e<l
apprezzato dalla l\\Iae-
stà del Re Jmpcratorc e
eroico Discepolo della
Croce che nella Pasqua
dal l\\linistro dell'Edu-
ebbe il più splendido
cazione !\\azionale qud-
trionfo.
l'apostolacc, che, sulle
La celebrazione as-
orme e nello spirito del
sunse un carattere anco r
santo Fondatore, il sig.
più solenne nel pome-
Don, Ricaldonc dirige
con tama saggezza nelle
riggio per l'intervento
di fotte rappresentan-
scuole primarie e se-
ze di Uomini di A. C.
condarie, nelle scuole
colle loro bandiere dalle
professionali cd agricole
ed in tmto il vasto cam-
parrocchie della plaga.
Nel salone delle associa-
po della cultura. J lu-
zioni cli A. C. di Oliva
singlùeri successi otte-
Gessi ascoltarono la
nuti nei nostri Istituti
forvicla parola dell'Ar-
pareggiati e parificati
ciprete don Rognoni
in passato dànno buona
di Casteggio il qua.le li
garanzia di sempre più
prometl1::nte avvenire.
Oli\\'0 Gessi.• Lapide-ricordo di Moni<. Vcrslgll,1
?:tupa sua cas.i. 02tìa.
invitò a<l essere aposto-
li soprattutto coll'c!scm-
pio nelle loro famiglie.
l1 X anniversario dell'eccidio di Mons., Si formò poi un imponente corteo diretto
Vers iglia e di D. Caravario.
alla casa natale <li :\\lons. Versiglia, per la com-
rncmoraz_ione ufficiale. Sul palco presero posto
fl X anniversario dell'eccidio di S. E. Mons. le autorità e le persone più cospicue, tra cui
Ycrsiglia e di D. Caravario è stato commemo- i signori del Castello e il gr. uff. Cavazzana.
rato non solo nel Yicariato Apostolico di Shiu- Con parola semplice ma espressiva e com-
----

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,
mo\\'cnte, D on Cucchiara illustrò la vita e le ISOLE FILIPPINE - Manila - Un'alta
vinù dell'ero1co Yesco\\'o, rie,·ocando le cir-
costanze del martirio gc•ncrosamcntc sostenuto
onorificenza al Delegato Apostolico.
in difc·.sa dellu purezza di tre iiovani · cri-
L' 11 febbraio u. s., anniversario <lella Con-
stiane.
ciliazio1w, la Colonia italiana nelle Isole Filip-
Chiuse l\\Ions. Yesco,•o im;tando i pre- pine si i! stretta attorno al Delegato Apostolico.
senti a rendersi degni del grande Concittadino S. E. Mons. Guglidmu Piani per solennizzare
commemorato che, umile figlio del popolo, la fausto ricorrenia e per far festa all'illustre
corrispondcnc.lo gcnero~amente alla vocazione Figlio d1 Don (losco, che proprio in quel g-iorno
Di,·ina seppe far fruttificnre le grazie che come fu in!\\Ì~nito dell'alta onorificenza <li Grande
germi preziosi lddio ;ivcva infuso nell'anima Uffici.ile della Corona d'Italia.
sua ad Oliva Gessi, parrocdu) del MIO R:1ttc-
La tcrimoma si svo($c nei !oc.ili ùd Fa-
simo, tklla sua prima Cnmunione e delle sue scio. Il Consok d'Italia, Contt ( ;ahno di
prime comumc-.1z1om con Dio.
San :\\larzano, nel presentargli la Jccorazionc
misi; m rìliern le bencmen:nze llel Delegato
Apostolico, lu sua particolare attiYità a bene-
Torino - Oratorio - L'omaggio del Cons ficio degli emigrati all'estero, il prestigio della
Naz. Carlo Delcroix a S. Giovanni Bosco. sua intluf'nza, la stima raccolta come profos-
snr~ e direttore m tanti nn,;lri istituti ne-Ile
Lunedì mallina. 29 aprile u. s., il tempio Repubbliche tklf'tli:uguay e dcll'l\\rgcntin.1
di Mana .\\usiliatrice ha accolto uno dei pii, prima, e poi mmc Ispettore Salt·i;iano nt·l
illustri e più cari éx-allh:vi di Don Bosco che, ~[ei;$Ìco, e finalmente come rapprcsentante
forzando il programma della strnordinan,1 del Santo Padrt· nelle Filippint·.
auh·ità d1 q11e1 giorni, volle rendere omaggio
~ Come Delegato Apostolico nelk Filippine
al Santo educatore ed alla Vergine benedetta· - scri«se la corrispondenza - fin dal 1922,
il Cons. :\\'az. Carlo Delcro1x. Il gronde mu- :\\lons. Piani ebhc più che altrove l'opportu-
tilato. \\'t:nuto a Torino pd raduno dei ~ Ca- nità di fare apprrzzare k sue alté doti e la 1,ua
,·nlii;ri d'Italia,, giunsi! nlla Basilica accom- distinta personalità come rappresentante dd
pagnato dall.1 sua ottima Bignora, dal Con~. Sommo Pontefict·. E se s..:ppc attirarsi l'affetto
Xaz. Baldi, dal l'omm \\Iattesin1. dal Comm. e l'.11nmirazione <lt tunc le autorità religiose
Rampone, dal Comm. C'or\\"o e e.lai nostro Onn e ci,·ili e di tutto il buon popolo filippino, l
Pav..:se, poco prima di mczzo~iorno. Erano quanto mai amato e ,·encratu dai nostri Emt•
ad attenderlo il Rell!)r i\\Jaggiorc coi Supc:riori ~rati in qucsk i,olc.
del Capitolo. Il I\\ Successor..: di Don Bosco I ,a casa della Delegazione è pl r tutti In
<licdc il benvenuto all'atfczionato E-.-alhcrn cas.1 patema in cui trovano consigliu, c-onfort11,
con un cor<linli~imo ahhraccio; pni l'accom- raccomandazioni, guida e direzione spiriurnle
pagnò nd tempio all'.1ltarc di Don Bosco, cd aiuto matcriak·.
ove sostò divotamcntc in preghiera..\\I braccio ~ li Mmc di Mons. Piani nclll· Filippine
del sig. Don Ricaldonc. passb q-.mcti all'ar- rimarr.i sempre una gloria indimcnti<.~..ibilc. per
tistico scurolo, cd appog~ato all'urna del Santo quanto ha ~aputo dare a questo popolo du-
s'indugiò ancora a pregare, mentre la Signora rante i dicia$$11tlc anni trascorsi in 4ucsta Dl·•
deponeva un hd mazzo e.li fiori che, con delicato legazione.
pensiero, gli a\\'c\\'a fatto portare Pi;rcorse Le Diocesi. in queste isole, da :;ettc salirono
inlìni; la navata fino all'altare ddl;1 :\\Iadonna a quattordici, e "i :-i aggiun$cro dlll' Prcfouun:
ove si raccolse in adorazione c.l:1va11ti al S:-,. Apostoliche. 11 numero dei sacerdoti indigeni
Sacramento, e, reso omaggio alla \\ "crt?ine Au- fo quasi radùoppiato dalle sue curi; e dall.1
siliatric..-, per la porta laterale usci ;;1 cortile su.i amorevole vigilanza, mentre i !ieminari
ove frattanto erano ,tccur~, i giO\\;mi s tud(·nti ,cnncro aumtnt.Hi t: rimodl·rnizzah ndla stnit-
a tributarili una calorm;,1 dimostrazi<>~- Egli tura e nella direzione interna con un pro~rammn
era venuto soltantCJ pC'r Don Bm:to e non lo. di st11d1 e corsi più adatti per una soda cnlt111,1
poterono tr.llt"'nc!"e pa tan~li tutta la fo:~ta e pii1 efficace prcparazmn~ dd g1h, ,mc clero.
che.: avrehhcrn desiderate,. 1\\fa si consolarono
Conoscendo poi il bi,-ogno di maggior aiuto
quand'egli tlìssc eh<: sarebbe ntomnto allrn spintu;ile e la rll:cessità di diffondere sempr~·
volta proprio per loro.
piì1 l'istruzione cristiana Ira la gioventù, pm-
Congedandosi dal Rctlor !\\la(!giorc e dai mossl· cc.I incoraggiò la venuta di nuove Co-
Superiori t"sprcsse loro la sua intima soc.ldi- munità religiost- che do\\"unque, nt:!le città e
sfazione.
fuori, nelle 1\\fo;sioni, aprirono scuole, asili,

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istituti per proteggere questo popolo, cosi SPAGNA - La ripresa dell'Opera Sale-
tradizionalmente cattolico, dal proselitismo
protestante e dalle insidie comunistiche.
" Si può dire di Mons. Piani che, come rap-
presentante del Sommo Pontefice, impersona
per noi veramcmtc la concordia fra la Chiesa
e lo Stato, la Religione e lu Patria. Egli si è
consacrato .:on tutte le sue preziose energie
alla sua sublime missione, facendo apprezzare
il lavoro della . Chiesa Cattolica e facendo
siana.
Più di una volta Cooperatori e Cooperatrici
che seguono con affetto l'attività e lo svi-
Juppo delle Opere Salesiane, ci hanno chiesto
notizie sulla situazione delle nostre Case in
Spagna.
·
Abhiamo tardato a rispondere per appurare
le infonnazioni cd anche per poter offrire i
dati più recenti.
R-ingraziando il Signore, le notizie che ci
giungono sono di giorno in giorno sempre
pit'i consolanti.
·
--Ce rovine e i danni, specialmente nella re-
g-ione che per quasi tre anni rimase in baJìa
<lei rossi, furono purtroppo assai rilevanti.
Oltre ai 110 Salesiani che caddero vittime del-
l'odio anticristiano delle orde marxiste, nu-
merosi altri vuoti si produssero nelle file per
diverse cause: sicchè l'Ispettoria di Barcellona
, ide diminuito il suo persònale di 51 membri
e •quella di Madrid ne ha perso un'ottantina.
Alcuni edifizi furono del tutto o in gran parte
distrutti, e la maggior parte saccheggiati com-
pletamente di mobilio, di arredi, suppellettili
cd oggetti di culto, materiale scolastico, mac-
chinari, biblioteche, gabinetti scientifici, ecc.
I locali rimasti vennero trovati in uno stato
di abbandono e di sporcizia da scoraggiare
chiunque non fosse sorretto da spirito di fede.
Ma i Salesiani superstiti, riunitisi nelle varie
Case non appena la gloriosa vittoria del Gen.
Franco permise loro il ritorno alla vita dj co-
munità, si misero subito all'opera di ricostru-
zione, fidando nell'aiuto di Dio, nella prote-
zione di Maria SS. Ausiliatrice e di San Gio-
vanni Ilosco. Occorreva un grande spirito di
S. E. Mons. Guglielmo Plani
Delegato Apostolico delle Filippine,.
sacrificio per decidersi ad abitare case di cui
restavano, quando restavano, solo le pareti
deturpate, senza mobili, senza vetri, portt
sconquassate, sudice fino all'inverosimue. Però,
amare la carità cristiana con tante opere prov- dopo tutto quello che avevano sofferto durante
videnziali per il bene di tutti i popoli fino la barbarie marxista, sembrava loro di essere
all'estremo limite della terra.
tornati da morte a vita. Le nuove autorità e
» Tutti quindi esultarono nel veder brillare le popolazioni andarono a gara nel prestar
sul suo petto la croce bianca dell'insigne ono- loro concorso cd aiuto nella misura del pos-
rificenza accanto alla croce dorata dell'amato sibile, con senso di riparazione dell'odio e
Arcivescovo, del grande figlio di S. Giovanni dei maltrattamenti di cui sacerdoti e religiosi
Bosco, dello zelante Delegato Apostolico delle . erano stati particolarmente oggetto.
Filippine. ~-
r primi mesi trascorsero Rello sgombero
Noi dividendo la gioia dei fedeli clclle Isole delle macerie, nella pulizia, nella ricerca dei
Filippine e godendo con loro dell'alta distii1-
zirme conferitagli dal nostro Sovrano, augu-
riamo di gran cuore a S. E. lunghi anni ancora
di fec~ndo apostolato e di spirituali · consola-
zioni.
- 126
mobili e delle supellettili asportate e non
distrutte, nella provvista del cibo necessario
al sostentamento, reso tanto difficile dalla
caduta in massa della Spagna rossa, che aveva
esaurito o sciupato tutte le risorse e distrutti

1.6 Page 6

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i mezzi cli trasporto. L'esercito vincitore, pur
facendo miracoli per aiutare coi mc-tzi di cui
disponeva, non poteva arrivare che ad una
piccola parte.
Ma la Divina Provvidenza fece sentire la
sua materna sollecitudine, sicchè in tutte lt
nostre Case la vita riprese decisamente, con
grande coraggio e grandi speranze. Prima che
trascorresse un anno dalla liberazione, la mag•
gior parte di esse si potevano già dire io regolare
funzionamento.
Le cure più delicate furono naturalmenk
per le Case di formazione, base della rinascita
salesiana. Nella Ispeltoria ili Barcellona po-
terono già iniziare il loro noviziato 12 ascritti,
raccolti nella casa di Gerona. Le quattro classi
ginnasiali per aspiranti, neUe Case di San
Vicens dels Horts, lluesca e Tibidabo, h.inno
aperto le porte a 150 giovani. NeUa lspcttoria
di Madrid, a Mohernando si sono già raccolti
70 aspiranti studenti di ginnasio, 14 novizi,
e alcuni studenti cli filosofia. Certo in tutte
queste case si sentono ancora i disagi di una
povertà eroica, ma, dopo tanti esempi di soffe-
renza e di martirio, tutti sono animati del mi-
gliore spirito cli sacrifuio ed affrontano vo-
lentieri ogni disagio. La carità dei buoni non
mancherà cli aiutarli.
TORINO
Istantanee della visita di Delcroi-x.
- L'incontro col Rellor Maa,ilore All'uscitn daJJa "=
basilica di Maria Ausiliatrice. mentre il Reuor 4
Maggiore $I rende interprete aeu•entmdas-mo del
giovani che l'acclamano.
-- 127

1.7 Page 7

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La Casa di Sarrià, la più grande e complessa
Casa salesiana della Spagna. che i rossi ave-
vano ridotto in uno stato miserando, facen-
done anche saltare una gran parte, non solo
si è liberata dalle macerie, ma, ripulita e resa
abitabile, è già in piena vita ed ospita nelle
~ue due sezioni di studenti cd artigiani più
di 500 giovani interni pieni di buona volontà.
Si riprendono anche i laboratori, spedalmentc
quello di falegnameria celebre in passato so-
prattutto per costruzione di altari, statue sa-
cre e arredamenti di chiese. La tipografia si è
messa con lena a ristampare le opere che ave-
vano reso tanto benemerita la libreria sale-
siana di Sarrià, costitut:ndo un fondo librario
che i rossi distrussero completamente. li la-
boratorio di meccanica, che fu dei più deva-
~tati, sta riparando e costt"Uendo un ahb_ondante
macchinario per rimettere quella scuola pro-
ft'SSionale all'efficienza che aveva prima rag-
·iunto.
11 gran collegio di Matarò, l'unico si può
dire che fu rispettato dai rossi, rigur~ita di
oltre 300 studenti per l'insegnamento secon-
ùario.
Piene di allie\\·i interni ed esterni son le
Case di Yalcncia, di Alcoy, di Ciudadcla e di
\\'illena.
Le due Case che più stentano a rimettersi
sono quella di Barcellona città, e qudla di
.\\licante. Jn quella di Barcellona, città, i
ro$Si non solo incendiarono, ma rasero al suolo
la magnifica chiesa pubblica e coi bombar-
damenti aerei distrussero un'intera ala del-
l'edifizio. Eppure m quel rione popolare essa
accoglieva nelle sue scuole elementari più di
500 alunni, figli del popolo, gratuitamente.
Si spera di poterla presto riattivare con tutte
le sue scuole. Intanto si è adattata a chiesa una
gran sala al pian terreno che è frequentatis-
sima.
Anche la Casa di AJicaQte, che sofferse una
prima distruz}onc nel 193 r e fu di n\\1ovo ber-
sagliata dal furore bolscevico nel 1936, sta
lavorando alacremente per mettersi in grado
di riaprire le sue scuole gratuite, un tempo
tanto apprc:-tzatc e frequentate.
Nella Ispcttoria di Madrid, oltre alla riatti-
\\'azionc della Casa di Mohernando per aspi-
r_anti, novizi e studenti di filosofia, le Case
che fin da principio ebbero la fortuna di ri-
manere nella zona di Franco rigurgitano di
allievi. Delle case che ~ffcrsero gli orrori
<lella guerra, alcune, comt.; q11elle di l\\ladrid
e Santandcr, sono ancora in parte adibite dal
governn; ma le aie libere vedono rinasct:re le
- opere c-he tanto le distinsero a favore della
gioventù povera ed abbandonata. La Casa di
Carabanchcl aJto, per tanto tempo sede del
Comando militare che assediava Madrid, è
ritornata alla sua rigogliosa vita, ospitando
60 studenti di teologia e una settantina di stu-
denti di ginnasi.o, aspiranti salesiani.
Il tempio del Sacro Cuore al Tibida-
bo. - Abbiamo lasciato appositamente per ul-
tima l'opera del ~io Espiatorio Nazionale al
Sacro Cuore di Gesù che erge la sua maestosa
moJe sul monte Tihidabo, dominando la città
di Barcellona. Fu uno dei templi in cui si sfogo
più satanicamente l'ira dei rossi; ma abbiamo
già avuto prove solenni che il Cuore di Gesu
vuc,le trionfarvi colla sua misericordia.
La profanazione. - Raccogliamo la de-
scrizione dello scempio dalla bocca di uno
dei nostri che fu presente in quei tragici mo-
menti.
«Era la mattina del 19 luglio 1936. Un orri-
bile frastuono salendo, foriero di tempesta,
dalla città sottostante, interruppe violente-
mente il riposo alle quattro del mattino.
1> Era domenica e celebrammo tutte le messe
solite. AU'ultima delle ore 12 assistette uno
SC'arso pubblico. Non si suonò l'organo: il cre-
pitio delle mitragliatrici e il rombo dei cannoni
lo supplivano a .sufficienza. Non ci fu predica:
l'eloquenza degli eventi era più commovente
per quei pochi fedeli che in compagnia del
loro Nlae.stro pregavano sul monte mentre i
loro fratelli cadevano in lotta fratricida al
piede.
*Quella J\\lcssa celebrata da un Salesiano
che ben presto doveva c.,;sere martire, fu l'ul-
timo atto di culto pubblico. La Benedizione
della sera e le Messe di lunedì e martedl si
celebrarono a porte chiuse.
•> Le chiese e i conventi <lclla città si conver-
tivano rapidamente in roghi, sto per <lire in
turiboli, giacchè allora rendevano a Dio il
supremo atto di culto: l'olocausto.
~ U lunedì, alle 2 pomeridiane, arrivò in
cima la prima automobile carica di miliziani
rossi che ostentavano i loro titoli nobiliari, in
lettere cubitali riprodotte su tutta la vettura:
CNT - UGT - FAI, iniziali delle tre orga-
nizzazioni più sovversive. Fecero il giro del
Tempio con sguardi minacciosi e se ne ritor-
narono indietro senza discendere dalla vettura.
Dopo un'ora, ecco un'altra automobile colle
stesse caratteristiche della prima e poi un'altra
cd altre ancora. Tutte fecero un giro di osser-
vazione fissando c-0n sguardi di odio l'agognat.1
prr·da, poi ritornarono alle loro basi, tutti colla

1.8 Page 8

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stessa impressione, io penso: «Qudla è una
terribile forte-lza; deve nasconde::re un'aggueP-
rita guarnigione•>.
1> Martedl mattina, ecco infatti tre grossi
autocarri, carichi di udmini e di anni di ognj
sorta, fucili, mitragliatrici, bombe... Chissà
quale resistenza si attendevano dietro a quelle
misteriose mural
Giunti in piazza i miliziani scesero dagli
autocarri e si disposero di fronte a.I tempio
appostandosi dietro agli autocarri con le armi
puntate. In mcz7,0 al gruppo dietro ad una
mitragliatrice stava il comandante, senz'altro
distintivo che µn elmo di acciaio. Cosl disposti
all'assalto, attendevano che la guarnigione
della << fortezza » aprisse il fuoco; ma, vedendo
cht: questa non dava segno di vita e rassicu-
rati da qualche vicino, che li trasse dal loro
sgomento, assicurandoli che dentro non
c'erano soldati anni, si slanciarono al-
l'assalto irrompendo una ventina di loro, i
più coraggiosi, neUa portineria coi fucili spia-
nati in tutte le direzioni e domandando a due
sacerdoti, che uscirono loro incontro, dove
si trovavano i pn:ti e le armi.
~ Che gruppetto, per carità! Facevano pietà
e causavano ripugnanza. Faccio a meno di
descrivere le loro facce.
» - Qui non ci sono armi; ci sono solo
una quarantina di giovani coi loro maestri -
fu loro risposto.
>> - Vogliamo vederli; vogliamo perquisire
la casa.
~ E, cosl dicendo, si divisero in due gruppi:
mentre uno percorreva tutta la casa, l'altro
si precipitava nella sala di studio dove erano
raccolti i << cardellini del Sacro Cuore». Per
prima cosa perquisirono i più grandicelli, che
con le loro facce pacifiche e sorridenti, coi
loro sguardi ingenui compierono il miracolo
di ammansire quelle belve umane le quali,
cambiando tono, i.ncominciarono a dimostrare
inten.:ssc per la loro sorte, domandanclò loro
se avevano i genitori, che pensione pagavano,
ecc. Uno di loro fini col fare una vera predica
annunziando il trionfo della rivoluzione e,
con questa, la rendenzione dei poveri, dei
proletari... Intanto l'altro gmppo, dopo aver
rovistato tutta la casa, si era radunato sulla
terraz7.a sovrastante la cripta. Da quel magnifico
balcone che s'innalza a seicento metri sopra
la città contemplavano Barcellona, avvolta in
una cortina di denso e nero fumo, proveniente
da centinaia di chiese e conventi in fiamme,
mentre dietro a loro l'immagine del Redentore
proiettava la sua ombra ~ facciata del
tempio. Quale contrasto!
» Dopo un breve scambio d'impressioni,
decisero di rispettare quell'opera, prenden-
done possesso e collocando sulla pona prin-
cipale una scritta che diceva: ~ Questo edificio
è stato r1:quisito dalla FAI: rispettatelo». ln
calce misero il bollo del sindacato.
» Jmposcro ai superiori di non lasciar uscire
nessun rogazzo; essi sarebbero venuti dopo a
cercarlì per mandarli a destinazione. Pn.:st:
qul.lStc determinazioru scesero dalla montagna
per tornare in città,
>/ Appena un'ora dopo, arri,·ò silenziosa-
mente un'altra automobile; scesero altri mili-
ziani e con tutta cautela strapparono la carta
che era stata messa sulla porta, e se ne ripar-
tirono orgogliosi del gesto compiuto. Cos'era
successo ( Un gesto di anarchia, di quell'a-
narchia che impazzava in città.
J> All'una del pomeriggio, nell'imminenza
del pericolo, i (< cardellini >> del Sacro Cuore
coi loro superiori cambiarono nido, accolu
con am(lre da parecchi vicinj che si disputa-
rono l'onore di alloggiarli. Alle due arrivarono
i primi sicari, colle rivoltelle in mano, ma ri-
masero delusi e contrariaci nel trovare il nido
vuoto. li buon Gesù vegliava sui suoi. Pene-
trarono allora nella casa e distrussero quanto
trovarono. Giunsero quindi nuovi gruppi che
appiccarono fuoco ai pochi o~gctti combusti-
bili e si diedero al saccheggio. Dalla casa passa-
rono al tempio dove spera\\·ano di trovare
ricchi tesori d'incalcolabile valore. Gli oggetti
di valore c'erano e ci sono; ma i povt'retti
offuscati dalla passione li pestavano e non se
ne accorgevano, li avevano davanti agli occhi
e non li vedevano: erano le lastre di marmo.
le ardite colonne, i bei mosaici, i ricchi altari
doppiamente preziosi perchè tutti innalzati a
costo di sacrifici cli anime amanti del Sacro
Cuore. Essi sfogarono la loro rabbia distrug-
gendo quanto potevano coi mezzi di cw dispo-
nevano. Passarono poi all'esterno e Crantumz-
rono le artistiche immagini sacre della fac-
ciata. Era il sabato 25 luglio e a Barcelona e
nei dintorni non rimaneva più in piedi nessun
edificio religioso. Il timore ehe loro mancasse
il tempo, oppure la voglia feroce di far scom-
parire tutti quei simboli della fede radical!l
nel popolo, avevanq comunicato loro un'atti-
vità fanatica. Ma, sulla cima del Tibidabo si
ergeva ancora, più maestosa che mai, la co-
lossale statua di bronzo dd Sacro Cuore dj
Gesù. Aveva ancora le sue braccia aperte e i
suoi occhi misericordiosi rivolti all'infelice
città. .Migliaia di anime rivolgevano ad essa
i loro sguardi. Le une per supplicarlo, bene-
dirlo, offrirgli alti di espiaz.iorie. Gli altri per

1.9 Page 9

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maledirlo, oltraggiarlo, bestemmiarlo. Ed Egli dei PP. Gesuiti, p ortatori del Crocifisso <li
gradiva gli omaggi dei primi, sentiva pietà e diverse parrocchie e una Centuria della falange
misericordia degli altri. 1 sicari1 nonostante spagnuola tradizionalista, contenti di fare la
ripetuti tentativi, non riuscimno ad abbatterla. parte cli Cirenei, 11 di aiutare Gesù a portare la
Parve che il divin Cuore volesse ritardare il Croce dei nostri peccati», come diceva un
suo sacrificio al giorno classico per la Spagna operaio al suo figliuolo spiegandogli l'atto che
della festa dell'Apostolo San Giacomo. In si stava compiendo.
quel giorno infatti con ogni sorta di attrezzi, '> Ad o.imi stazione la moltitmline si fer-
con grosse corde e catene, con argani, con mava pl'r ascoltare la calcia parola del paclre
macchine, tirando a mezzo di patemi camions Alonso Garda, Supèriorc dei Rcù(•ntoristi <li
dalla piazza sottostante, i miliziani riuscirono Barcellona, il quale con meravigliosa eloquenza
linalrncnte verso sera ad ahbattcre la colossale seppe adattare a ciascun?. delle stazioni della
statua di Cristo Re che rimasi.' bocconi a terra, Vi(I Cmcis l':Hmosfora e le circostanze che
mentre numerosi satelliti e agcnu <lei corifei tutti i pn:senti avevan<> vissuto durante la
della rivoluzione danzavano attorno celebrando guerra. La Passione di Gest'1 fu tanto simile.
l'avvenimento .:on beffarde risate e bestemmie ebbe tante analogie con la passione della Spa-
infernali. Si ripdeva I' ,Iu RP:-:. J11daemw11 ùi gna cattolica, che fu facile al pa<lre Alonso,
19 secoli or sono.
con indovinate e commo~sc considerazioni, tro-
vare un'eco profonda nei cuori e far sgorgare
~ La rjparazìone. - J,'orrenda profana- copiose lacrime dagli occhi della moltitudine.
zione era compiuta; ma al tramonto <li quel
•> Cosi fra cantici, preghiere e lacrime la
giorno tristissimo dO\\·eva sci:ruire l'aurora glo- pesante croce sall fino al nostro tempio del ·
riosa di una nuova Spagna rinnovdlata in Tibidabo. I attendcva110 le massime autoriti1
Cristo. Per quasi tre anni le tenebre dell'odio d i Barcellona, che vollero essere presen\\i a
e della harharic offuscaron<> le regioni schiave quell'atto cosl suhlime e di tanto significato.
deJ giogo marxista. Finalmente per<> le armi A cap<> era I' ·\\ mministralore Apostolico ùi
cristiane chhcro il sopravvento: rutta la Hpa- Barcellona, 8. E. :Vlons. :\\Iichcle Dia;,: dc
r:na l. particolanncnlc Rarccllona si prostrb Gomani, pastore zclantis,;imo che volle pre-
c:011 ansia di riparaz-,onc e sete di am<>rl'. da- . siedere quell'imp<>ncnte convegno di anime
\\'anti aJl'altare espiatorio che gli spagnuoli espiau-id ai piedi di Gcs1·1.
stanno erigendo sulla cima del Tibidabo al
>> I l Direttore Salesiano di IIuesca celcbrb
Sacro Cuore di Gesù.
alla presenza delle autorità e della moltitudìnc
•> E fu precisamente il giorno di San Gia- radunata nel piazzale davanti al Tempio, una
como, terzo anmversano <lcll'orrendo sacri- '.\\lessa all'aperto, dopo la quale il , ·esc(>vo, con
legio, che Barcellona volle scegliere per ripa- voce tremante dall'emozione, davantj al micro-
rare l'offesa e ,;mettere Gl·sì, sul suo antico fono pcrchè potesse essere seguito da tutta la
rrono del Tibidado. Costniit_a una croce mo- Spagna, lesse l'atto di ripara7.ionc al Sacro
numentale dì 9 metri di aliez7.a e di 12 quin- Cuorc di Gesù. l\\lomento solenne! Quanti
tali <li peso, venne solennemente trasportata cuori promisero a Gesù d1 voler morire prima
al Tihidaho col pio esercizio <iella Vili Crucù che otfenderlo nuovamente e di voler sostituire
e collocata a1 posto della statua <lei Sacro la sua nmma di spine con una corona di rose!
Cuore. La grandiosa proces~ionc s, orgamzzi> ,, S!Jbito dopo le autorità salirono sulla ter-
alle 5 del mattino. ,-i parteciparono pii, <li r:izza che si apre davanti al Tempio tn costru-
15.000 persone che seguirono il se(!nO sacro- zion1:, dove, al suon<> ddl'inno nazionale, fra
santo tiella nostra redenzione portato a spalle gli cn l\\'a e le acclamazioni della folla la ~ran-
da rumi di quaranta o cinquanta uonuni, 1 <lmsa croce venne collocata !.ullo stesso pie-
quali s1 alternavano ad ogni stazione della destallo, sul qu:ile, prima <lei sacrilegio, si
I'ia Crncis. 11 devoto corteo si snodò dalla ergeva dolce e sorn<lente la statua di bronzo
piazza cli Sarrià fino alla cima <lei Tihidaho del Cuore divino, che aveva pure 9 metri di
,i in un percorso di sette chilometri, di faticosa, altezz:i, ma p1::sava dodici trmncllatc.
ma volonwrosa salita che durò hen tre ore.
Al termine della funzione, tuttt scesero dalla
~ Le quattordici stazioni erano segnate da montagna col cuore rinfrancato e pieno di
:1ltrcttante artisticlll' croci, omate di fiori. A ~ioia perchè avevant> rimesso, coi massimi
portare la croce si offersero anche ùuc gruppi onori, Gesù sul suo b·ono, decisi a portare
di scaricatori- del porto di Barcellona, cx- quanto prima :i compimento la grandiosa opera
allievi <lei collegi salesiani di Sarrià, Barcellona
e J\\latarb, soci dt:Ue Congn:gazioni mariane
- 130
dd Tempio, che <.'Stenderà su tutta la Spag-na
ramore e la pace <lei r{·gno di Gcsu ('risti> •·

1.10 Page 10

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Traslazione delle salme dei sei Salesiani
trucidati dai rossi nella città di Valencia. -
;\\fcntn. scri,·iamo sa trov.rno in Spagna il
nostro Prcft.:-tto Generale Don Pietro Bcrruti
l' il Consigliere Scolastico Generale Don Re-
nato Zi~iotti inviati dal nostro Rettor Mag-
giore in visita straordinaria a quelle nostre
Case a p<lrtare conforto ai Confratelli cd alle
Figlie di l\\Jaria Ausiliatrice, e per tendersi
conto dello stato delle cose e dei bisogni p1i1
u~eoti. Essi hanno assi:stito alla esumazione
e traslazione delle salme di s1:1 Salt.-s1ani tru•
cidati ùai rossi nella città da \\'alcnda, che si
sono potute ritrovare. Fra queste, la , l.ncrata
salma dcll'indimcnucabilc Don Giu,;eppc Ca-
lasanz, hpcltore ddlc Case di Bru·cdlona. uno
dei prima 'ìalesiani spagnuoli che conobbe per-
sonalmente Don llns<.-o, e fu il primo ~cenlotc
salL-siano dt Spaena. Fu segretano di Don
Filippo Rinaldi t direttore del Collegio di
l\\fatarò clw a hu deve la solida urganizza-
7.Ìone di un collegio moddlo. Inviato poi a
fondar(' l'Opera Salesiana nell'isola di Cuba, in
st-guito fu nominato Ispettore del Pedi e tiella
Bolivia 1: infine, per parecchi anni Ispettore
della lspettoria Tarragont-sc. La rivoluzione·
lo :;orprc.:sc in questa canea mentre pr1,;~iedc,·.1
ad una muta di c.•scrcizi spmtual1. Con lui i
rossi sorpresero una sctlantma dt Salesiani
che tradussero in carcere. li suo martirio fu
1.k-scritto dal nostro Don Cddr.m k,;timonio
oculare: ~ Don Calasanz e Don Rec:arcdo dc
Lo~ Rms. uopo da aver trn"" irso utto giorni
nel carcere modello, cou altri settanta Sall'-
siani che erano ,;tati sorpn:si dalla rivoluzion.:
fTICntre facevano gli esercizi spirituali. furono
rimessi in libertà. In cerca di un nascondiglio
amico si diressero a \\,Ila-Real mt·ntre io e
Don A~ostino Garda ca recavamo a !\\laniscs
st·guenJo la ferrovia. Fennati da 1111 comitato
ros..«o nel paese ùi i\\lislata rimanemmo sor-
prc.-si di vedere detenuti anche Don C'alasa11z
~· Ooo lkcarcdo. Dopo lunghe discussioni il
comitato ri\\'oluzinnario ci diede un salvacon-
dotto perchè pote!-. imo continuare il \\"iaggiu.
. Senoncht', appena ,1scitì dall'abitalo, fummo
di nuovo fermati dai miliziani cht: ci ohhliga-
rono a rientrare in paese Giunti nella piana
c'Cntralc, in mezzo ..1J una turba Sl·nza auto-
rita e scnz:i controllo, ci ohhli~arono a salire
~npra un <.·amionTiìcenJo<.·1 che: ci volevano
portare a fare una o passeggiata,. EsM·ndn il
,l-amion prirn di sedili, Don C:alasanz, mi fece
accovacciare sul piano cd egli rimase in picdi
appoggiando!:i sulle mie spallt:. I miliziani ci
conduc<·,-ann in meno ai fucili e alle· baionette
cc,me se :-i trattasse di grandi malfattori. Unr>
di loro il cui hrutto ceffo non pc trò. mai di-
menticare, si d1vcni,•a puntando continuamente
l'arma contro il n,nerando Ispettore. Io, te-
mendo per la sua ,·ita, di,,~i a quel miliuano
che facesse il piat·erc Ji star fermo con quel-
l'arma per non provocaw una catastrofe; ma
mi ri~. pose che non mc ne de.,;si pt:nsicro,
perchè egli era ben sicuro del maneggio. Con-
tinuammo cosl il nostro tragico viaggio fiochi'.·,
all'entrata di Yalència. di tronte al ponte ~an
Giuseppe, rintronò uno sparo e udii dietro
a me: Diu mfo! Era Don Cal~nz che, ferito
a morte, si ac<.-asciava su <li mc ha~nandonii
del suo sangu<" •·
La trJslazionc delle salme ebbe luo~o il i-:i•
hato fi aprile, e ,;usciti, un'imponrnt<: mani-
festazione di affetto e <li YCneràzionc ai cari
scomparsi cd all'Opera Salesiana.
L'arrivo del corteo funebre era annunziato
per le ore 9,30; ma molto tempo prima era
già impossibile transitare nei dintorni della
porta della Città chiamata Torrc.-s de Ser-
ranos JoYc si attendevano le salme. Tuui
i balconi della lunghissima ,·ia Sagunto, che
dalla suddetta pc>rta conduce al nostro Col-
legio. erano oman d1 drappi hiam:hi 0011
un nastro nero. molti m forma di crott.
Nella ~ Torrcs <le Scrmnos ~ rmn conv,·-
nuti insil'me a tun > il cl -ro della Parrocchi.1
e del Colk~o. il Prefetto Ccnerak·, Don Uc:r-
ruti t·d il Consigliere Scolastico Genemlc
D on 'l.1ggiotli, i tre Ispcllori Saksiani della
Spagna, tutti I confratelli dcll.1 citC1 e ddll·
Case ~ icine, i familiaTi dcllc vittime e grnn
folla di giovani, di t·x-allicvi cd amici dell'Opera
'ialcs-iana.
t:n rdigio:-11 ilen7.io accol;;e i furgoni che
racchiudc,·ano le salme dd Re\\'.mo Don Giu-
seppe Calasanz, Jspctton: della Tarragonc.-;L•,
di Don Antonio l\\Ianin, Direttore dl.'I l'oll1.1Zi11
di \\ ',1lcncia, di Don Recarcdo c.lc ,~ Rin:-,
Dinittnrt: dei Colkl?l di \\'1llcna i:d \\licante,
di Don Julian Rodrigucz, th Don José l\\1.a
Jimcncz e del Coadiutore -\\guslm Gard 1
Tutti erano stati esumati <l.11 Cimitcm Gcnt·r:ilc
dm·e furono seprwlliti dopo l'eccid,o, per l''-·
sere tralolportati alla tomha dei 8al~iani ,wl
Cimitero di Renima.,let.
Toltt· ,lai fu[1t<>ni, le harc ,·enm·ro traspnr-
tarc, dopo le preci rituali, a spallt;, dagli l'\\·
allicd, tìno al Collegio Sak-siano. Davanti ai
ft:rctri. sei J.!iovani del Collc~io Sak-siano por-
ta\\ano altrettante corone di ro~· naturali in-
trecc1atl' con nastri recanti !-Cnttt: da nmag:gi11
m caduti per Dio e per lit Spa~m•. I.e han·
erano affiancate tb file Ji t·x-alli.:vi che fact·-
vano guardia d'onore. Tra d1Je fi11is~ime alt

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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132
NELLA SPAGNA RISORTA. (/)a 1m11tm r> ,trtlra) La monumen1alt' ~1111ua dt'I S.1or,
e Santa l\\.l"rl!hcrlla AlaèO<iue, collocate ,ulla r..cc:lata in qu,-11 mc,.1. - L'bJ>Clllorc D. Co
s1.11ua cJel Sacro Cuore, dopn lo "°leone vr., Cruci•. - Sotto Il Crocinsso, rc!>II di nitori,
chic~ di SJrrl~-Barcc,llona. - Un lar»or.uorio di Sarria olla rlr1re,a dell'ln,ernam.-nlo. -

2.2 Page 12

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I
a.bbateuta dai ro,sì. • Due nuove stalut>, in m:armo di Carrara, Santa 'fl"'rr!'t;t d'AvtlJ
ma...,.crato dai ro,..i co111i .;llri Salesiani. • La 11rnn,k Crocr collocat~ al P0•I0 ckll"
Ut-ri. lampade e \\'O.ti saC'd, rln\\asli dalla dé\\'iU,l37.1one compiuta d.3..i ro.,~i nella no!ttrn
• di 11lovanl che affollnno di nuovo 11 collci:io. - Macerie rima,-tc del collcalo d, S:irrU.
- 133

2.3 Page 13

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di popolo che assisteva commosso, il corteo
s.i diresse alla chiesa parrocchiale salesiana,
annessa al Collegio, artisticamente arredata
per la circostanza dall'ex-allievo &ig. Casan,
dove le salme, furono vegliate tutta la notte
da turni di allievi ed ex-allievi, che vollero
così testimoniare la loro gràtitudine ed il loro
amore verso gli antichi loro superiori.
Il giomo seguente, domenica 7 aprile, ehbc
luogo la sepoltura nella tomba definitiva dei
Salesiani nel Cimitero di Renimaclct.
Le sci bare furono allineate alla destra del-
l'altare attorniate dalle bandiere degli ex-allievi
salesiani e delle organizzazioni giovanili della
Falange Spagnuola tradizionalista.
Dopo la celebrazione della l\\Ies..~ il Vescovo
Salesiano di Pamplona S. E. Mons. Olaechea
disse l'elog io funebre delle ,-ittime cd impartì
l'assoluzione alle salme.
Si organizzò quindi il corteo funebre. Erano
presenti: Mons. Vicario Generale in rappre-
sentanza dell'Arcivescovo, che, dovendosi as-
sentare d'ur~enza, espresse la sua pena di non
poter presiedere la solenne cerimonia; l'Ecc .mo
Governatore militare Generale Iruretagoyena,
l'F,ec.m<> \\'ice Presidente della Deputa:r.ionc
Provinciale con parecchi Deputati; una nu-
merosa rapprcscntama del Municipio della
cinà, parroci, canonici e rappresentanze dei
PP. Gesuiti. Scolopi, Fratelli l\\faristi e gran
numero di sacerdoti. Apriva il corteo una se-
z-icme di guardie ci,,ic:he a cavallo, seguita dalla
formazione delle opere giovanili con fanfara.
Particolare Cùrnmovente: una lung-..:i fila di ex-
allievi con magnifiche coront: di fiori. Le sci
hare, portate a spalle da Salesiani ed ex-allievi,
precedevano le autorità ecclesiastiche, ci,-ili
e militari, seguite dai familiari delle vittime
e da una immensa ml'lltitudine di amici e Coo-
peratori dell'Opera Salesiana e di gente del
popolo che partecipò cordialmente alla mesta
cerimonia.
·
Percorsi i cortili del collegio, passò nel
rione (' Don Bosco •, composto d1 case operaie
per cx-allievi salesiani. Tutto il rione e la lun-
ghissima Via Sagunto erano ornate a lutto.
Al cimitero di Benimadet, fra la commoiione
({cncra!e, le salme furono deposte nel mauso!ro
appositamente preparato per cust0dire le spo-
glie dei martiri salesiani.
Benedizion e de lla prima pietra di un
nuovo collegio salesiano. - A compimento
ddla gloriosa giornata, lii p<)sta la prima pietra
del nuovo collcg10 che i figli di Don Bosco
innalzerunno nel popoloso rione di Ruzafa.
La prima autorità militare della cità, insieme
al Vescovo Salesiano d i Pamplona, volle pre-
siedere alla cerimonia. Assistcttt: anche il Di-
rettore Generale dell'Insegnamento primario,
che espresse la sua 'soddisfazione ai S\\lpcriori
Salesiani a nome del Governo Spagnuolo per
l'opera che svolgono nell'insegnamento e nel-
l'educazione della gioventù opaai:i.
Compì il sacro rito della Benedizione S. E.
Mons. Olaeehea.
Dopo un discorso del Cooperatore Salesiano
sig. Paolo 1\\-leléndcz, il quale rin~aziava ì
Superiori Salesiani della nuova fondazione:,
prese la parola Mons. V~covo di Pàmplona,
rilevando la presenza del Generale I rureta-
goyena che impersona\\'a l'eroismo <le.Ila Na-
varra cd esaltando l'eroica. fede di quella n:-
gionc che egli rappresentava come Vcscovo
diocesano, <• E stato detto - concluse - che
il sangue dei martiri è seme di cristiani! E
qui lo vediamo: dopo aver suffragato, questa
m:ittina, i martiri Salesiani, assistiamo ora
ad una nuova cerimonia per gettare il seme
di una grande opera cristiana: da questo va-
lcnciano rione di Ruzafa dovranno uscin·
nomi illustri e gloriosi per la Congregazione
Salesiana. Oh, se potessimo ascoltare il col-
loquio che avranno oggi in Paradiso il com-
pianto sig. Giuseppe Gil del Castillo, muni-
fico promotore di quest'opera, coi martiri la
cui salma abhiamo sepolto stamane! Essi gioi-
ranno certamente di questa realtà così piena
di speran:r.c ! "·
La parola semplice e sentita di l\\Ions. O!ae-
chea scese nel <.:uore cli tutti i presenti che
vivamente commossi acclamarono a lungo il
Vescovo Salesiano. La ptctra scese nelle fon-
damenta al suono dell'inno nazionale, asco]~
tato fervorosamente dalla moltitudine che lo
coronò col grido d1 Viva la Spagna! Viva
Cristo Re! Viva Franco!
Ad onore di San Giovanni Bosco.
ITALJA - C hiavari. t.:na pia p;rsona ba do-
nato alla chiesa delle Scuole Pie una bella statua di
San Gio,·anni Bosco perchi: il culto dt•I Santo pos$a
csphcarsi con nu11rn:1or tmsporto e 'soddisfoz,one
dei numerc,si nostri c:x-allie"i e fedeli devoti.
I,a benedisse per dele~az1one di S. E. Mons. Ve-
scoYo, il Rettor" delle Scuole Pie, rev.mo Padre:
Haranello, la domenica 7 aprile u. s. alla presenza
d., molti fedeli, de_lla Colcmiu manna pem,an.-nte
A,m•de.o e Piero Piagst10, dm!lt.l dalle Fu.ilie ù1 l\\faria
Ausilintrice, e dell'lsti1uto Aniginnclli.
Dopo la benedizione il Cav. Uff. Cnn. Sabatini
rivolse ai presenti un fcf'\\·iùo discorso riassumendo
1 34 -

2.4 Page 14

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con felice ,inu.·si e c:,m , i,·issimo c:lltubi;1s1110 la vita
e l'opera di D . Bosco.
I.a fun1.ionc.- s, chiu•,c colla b,:ncJizjone cucani,tica.
A Fagnano Castello, In fo,.ta di D. Bo,cn assunse
tJUlst'anno ma,:tg10r<· 1<olcnntti1 pu l'inou1,1urnzionc
d'un'u.rt1stic.i edicola nt'lla l'h1csq parrocchiale di
:->, Pietro dotata d1 un altare offerto dallR famiglia
Jcl Coopcrarore Cahuno Luca :\\licbde. Tenne il
pcr~o Don Setum10 Tocc1 e v1 partcc1parono le
Autoritù, le A~sociazinni di A. <.:. e la n:Htssn del po-
polo. Con •~1ritntcvol<• iniziati,'ll i bimbi pon:ri Yen•
nc:-ro r,,ialnu del panmo di di,ozionc.
-\\ Finalmarina, lo ~cl,1 d'un alkz,cmnto ,·x-.ilhevo,
il l:an. V11lcnt111u Cn11no ha introdotte) il culto Ji
Don Bosco, lìn dalla llcatificaz101w, ndla 1.;hil'SS d1
Santa :'.\\l,1r1a .;\\ladd.11<·1111 ove .mnunlmentc:- occorre
1., folla dt:i fedeli ol tmluo ,·d nlla frsta dw si ce-
kbro con 11r,111Je ~oknnit:ì e frullo ,piritunlc. L'inau-
i;:urazione J'un bel c1uadro di < •muo p1non: san,-
ncse ha d,u,, anclw m,11?,gior mcn·mento .,Ilo J,~o-
~ionc che di anno in ,umo ,., nssumendo monill--
;u1.;ei,>ni M'mprc più uu111,dio,~.
,\\ Locri. Pmmt>s.~a dal parnxo lit :-ian Bia-
j!h>, Don Giu,;<·ppc l'u!!lic=, colla particolare CQl-
l11hnrazi11ne J<·l R. I ,t1tuto \\lfo,tìs1r.1lc e del R. Gin-
na,io-L1c:rn, I.i festa Ji Don lln$CO, il q Jpril.-
u~,un~e qu<•St'11nm1 ,pcciale ,ulcnntt.'!. l'rnlicb il
s. triduo ndlu clucsa di Dllll?io :,I mamno 11,fr11 111if-
111m e slb seni il no,tro D. Jsulo il (JUlllt renne
nm:h,: cc,nfl•rc111.e con proiezioni fi"-'!e ed nnimnte su
San G. Bosco e le ;\\Ji~s,oni ~alesiane nd Cinema
lmpc.'m e nel Dopolarnro.
l'nrtec1pu :,Ila tc~ta I Ecc.mo \\\\•scovo di (~erace,
!\\ton,. G. Uauisra t:hwr,p.: il quak, il m11ttino dcUa
t, d..mtnico, cdcbrò la '\\k,sa dello Comumonc 11cne-
rnlt-, fece il r\\'onnn e 11ssi~tette olio :.\\le~,., ~oll·nne.
~c,I pomt:rÌl!e-Ìo tutta la cm,ì con II capo k
Autorità e le Associu✓,i,,nj rchg1osc• c ci\\'ili prese
parte alla solenne processiom:, rallegrata dn due
bande mum.":lu. Fu portata lii processione da11h
:.rudenti dd :\\la21stn1lc e del J.keo la sratua del
:-i~nto Don 130,;eo con du.- ,ie1ova11,·ni, acqlu~rnta e
utkrra allu chic!lll di S, Hia~io dullo ~dante Coopere-
tors· ,al<-SÌ,1110, ,;Ìgnor Gaetano Capo1w, m 1111 •razia-
rncmo a D. llosco per una st.'1lno1luta w-az,a ricevuta.
2ionc oi 1111cramenti, particolarmente In domcnirn
28 aprii<' ,\\I mattmo nclln :\\lessa della Comunione
~cnt.ralt con fcr\\'urmo, la ,chola calllllrum e~ci:ul
ma1?istralmcntc la ,:\\1.-ssa dei :,;anu Gervasio e Pro-
msio Jel Pc-roM. :--cl pomcn1o!lo cbhN() luogo 1
,·cspri solenni con pane.1(1r1co e un convc11no J1
Coopl•raturi per ln npr- Id mo, 1mc11tn s.1lc:sia110
•1el \\lanto ·nno.
Pietra Ligu.re. - Per i111ziati\\'ll del l'ornirnto d1
cx-alticn, Cooi,cr.,111ri e Dame patrnnc~,c locali,
cnldamente appu1111iata dal Parroco, l,1 Jomcma,
11 fobbrau> <i è cclcbrata, p, r la prima \\Olta, m Pietra
Ligure, lu festa J1 :San GHJ\\ mmi Bosco.
Il 11u11Jro del Sumo campei:1-r1ava l-llll'alt11r1: maj.'-
1,nore della parrocchiale, riccamente uJJobhut1t c.-d
1llumina1:1 per l'<JCal$ione. ,\\Il,· 8,30. h• ,\\11Sociaz10111
Ji A. l. t:d un forte gruppo ,11 m1htari ~i "'~o, tarono
ul hanclu ttn Eucnri~uco. lllu~trli la fil!ura del !';auto
11 tutte le- \\lesse çc:ld,mte in purrocch1a , n~ttli ura-
tun, il no,tm Dun :;,111,trcro clw, dop,i 1 \\'<-spri
renne; anche fa Conterenza ai (.',,opcmtori. :,.:,:1 cuon
di tutti ,•n1 ìl \\'otn S<"tllito r•·r In tnnd,1zmm• tldJ'Cl
rwra ~:1lcsi,1na nella nuà c111 l)cm 13o~.:o .1n•,'II pcn
~ato prima d1 BJ'lnrt· il Collr111<> d1 Alassio e ,·i <lo-
' .-tte nnu111.iare sulo per l'mcomrrens1nne ddl;i Con-
sulta Comunale d'ultorn,
A Polignano i no~tri C0<>f'll'rlltori h1rnno or~-
nizzam u•" bella lcsla n Don Oo,co, pr, panna J11
un tnduo predicato Jall'Arnprcte e t.·uronata J11I
pnneginco detto dal Rettore d1 I :,ìemmario J, Pin-
tcnza. ).., p1ccol11 parrocchia n1ccolsc an~hc le offuk
per le Opere Salcsi.m,· c la zelatric-, le im al Re11t,r
:\\)al!Jliore
BRA!-iILI.:: - 1\\ Santos (Staro ci, S. l'anlo), 11
19 ottobre u. f.. 'i I il \\'csc "o ,hocesann, 11lla prt
S< 11.&1 drll'.\\rcl\\tsco,·o Ji ,:\\locc10, delle autorità mu•
nic,pali e ,col11st1ch,- ha bt:uedenn unn i.irnziosa cap-
pl'lln ùcJirot.1 o S. C,1ovanni Bo,co, di mi 1I Diret-
tore ed 11 ~ig. Lmu \\'i,·ira h,111 ,oluto d,,u,rc l'bu-
tuto Prof<'f>.~ionak \\lunicipale D. E~cola,-tiç,
Hosa •· Pafl<'Ciparonu alla n-11111oma :111chc !Soo
ulunm drl nostro I.reco • Socrri <.:uorc d, ~:in
l'onlo. l.'h,tituto i~1•11a 11 suu 111nodo ,·d11ca1i,·o e
·1«111co al s,~1cm.1 J1 D. B."co.
,\\ Manto,·a. - Un'altra nuo\\'U s tatua Ji S. Gio-
,.11111i Bo~co lu btmc:J,:tta eJ espo,ta alla Hner.1- Ad onore della Beata Mazzarello.
ziw,e dei fcdd, 11 25 uprile o ;\\lan10,·a, 11dl;i parroc-
chia di S. D,1moba. l.',1<·quistò lo :tdanll- ,\\rc1pretc
-\\ Cuneo, la Bema fu 1c~teia:i,1ta all'Or111orio Don
:.\\luns. Catullu Sem,·i:lmu 1n rin1:r:1iia01cnto a Don Bosco h1 ..tum('nic:, 22 ottohrl' u. s, Jop<> un triduo
llnsco per g1111.ia 11cn·uta, col clt:sid.-rio chc San ù1 prt·i.l1cazione tenuto dal Cnn, .\\ntonin ( )gll!en,,
C. Bosco UIH'lll?a part1colore patrono della 1,(10\\:cntù (.'ommendatore cli :,;, Amhrogi,1.
ùdl:1 ,;un parrocchia e eh<·, col :1uo culto, M riprenda
I.o , il!ilia, I' lspcllor•• ~~k>Ìano I>. Fnnur~ ~-1.:hr,,
11 movimento salesiano Rl:I promos• o con rnnto zelo unn tunz,nn" spec,alc per gl, ls111uu dtt111l1111. S. E.
!I' ;\\,lanto\\11 Jul COllll"i:tnto suo pn:dect:,~cir,·, orci- \\Jnns. C;incnmo Hosso Vt•~uno t.liocc,nnu, L,·mw
prcite :.\\lons. Amos :\\larchesi.
una fon·idu all,,cu1.1011e alt., 1un1.1<me icr~lc, che
I.a santa 1111~iari,-a tu corunat.1 J1 h.-to i.ucc<-sso. duu.s.- colla hc-ncdlllOnc cuc-.irir.t:ica. PrClltcdcuc
l..1n:o l'mtt-ncnto dt:i (,·dd1 dl'lla parrocchia e\\ 4t1i11di la Cummc,mur,1z1onc C11 tic tcnuto1 dalt'an.
ddln cini1 nllc• prcdiclw di Uon Fusu\\u ,Ju! 25 al Dino .-\\mlrl'i~ nel ,,1lm1t·-tcutro nlla rrcsc11zn di ùi-
2 7 aprilc, m.,t tino c s(•ru in dm,sa, cd alle con- sllnte p1•r,;onolltà t• <l1 folto pubblico. l.'lspcttorc
frr. nze con proi~-i,ont tenute Jopn 1., !unzioni C<·kbrò poi le funzioni ,olc:11111 ddla fe~rn e di~sc 11
i'd katro drllil parrocduo; numerosa b parll'c1pa- panc~ncn.
135

2.5 Page 15

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DALLE NOSTRE MISSIONI
THAILANDIA
civili o militari intervenute per l'appoggio
dato, e tutti coloro che avevano offerto doni,
Un'esposizione agricola a Bang Nok
Khuek.
Am<ltissimo Pudre,
e nella Thailandia tutto un opc.:roso ritmo
facendo rilevare che quella mostra, frà l'altro,
avev-J per fine di far conoscere al popolo l'u-
bertosa ricchcna della sua terra. Chiuse invi-
tando la folla a mandare un triplice :xajo -
(evviva) alla Nazione, al Re, alla Costituzione.
di trasformazioni che, senza dubbio, segnano All'ingresso facevano bella mostra cd atti~
passi decisivi. Si cammina... si vuol C11.rnmi- rnvano gli sguardi d(.·i visitatori i premi e le
narc in fretta, al:icrc.:mcnte, con ogni possi- C(lppc l\\li piace di nominare quella dell'ex
bile mezzo, in o~ni campo.
primo ministro Phya Pahon, del Principe
Si può quindi im111aginarc quale stmordi- ~ans, dell'Incaricato d'affari della Lce;azionc
11.irrn importanz.1 :ihhi.i assunto il movimento d' ltalin, del Fascio Italiano di Bane;-kok.
agricolo in un p:icsc il quale ha sterminate Attorno alla chiesa, erano ordinati i diversi
pmnurc. una fertilità sorprendente e dove le reparti. Ci fu chi fece osservare che quella
condi.doni climatiche sono certo <ll•llc più fa- Casa di Dio al centro aveva w1 bclhss1mo signi-
von!voli per dare, in via ordinaria. raccolti ficato. Certo che il nostro pensiero cm di arri•
facili cd abbondanti. Le insistenzt· dd govcmo vare alle anime, di far capire, ,l chi può ca-
in questo senso si fanno se.mprc più pn.-s~anti. pire, la nobiltà del lavoro come atto di ubbi-
Ila creato giù varie stazioni sperimentali e dienza e di amore a Dio.
pubblica mensilmente una rivista di agro-
Più attraente di tutte, la St'zione del pollame-.
nomia che è seguita con intere~se ~ noto, C'era la lcgkorn, la rhode island rcd, la cocin-
n1:do, quale cespite rnstituisca per la n:izione cina, l'australiana nern, la co1nhaucnte in-
l'esportazione ùd ri!IO di fama mondiak•.
diana, la langshan nera, l'orpinton; infine
l"lumamcnte, il Primo :\\Iinistro, S. E. Luang parecchie coppie di minuscole proporzioni,
Phihun Songram, volle che ogni cas., (quelh: quali difficilmente si vedono da noi, e che
Jcgli impiegati ~ovcrnativi in pnma linea) qui si tengono nelle case e nei c»rtili delle pa-
avesse il suo orto cd un qualche nlh!vamcnto gode, per ornamento e divertimento. La mag-
di animali dorm:stici, non solo pcl \\'antaggio gioranza delle razze è di import,1zionc anche
materiale, ma i.pedalrnente per i.timolare al n.:centc e c'è chi , i spende ass,li. Così i.i spie-
proprio miglioramento e<l all'amore del la- gano i rari cscm~,lari e i prezzi proih1tivi.
voro, fonte di moralità e di hcnc!lscrc.
Al momento semhra che la più apprezzala
In questa atmosfera è sorta la nostra Espo- sia la rhode red, che va man mnno ::tfferman-
si~io11e popolare di Olf1'Ìcolt11rn a Hang Nok dosi. La cocincina viene considerata come
e Khuek. Ci parve bello e doveroso che I.i Chiesa tipo nazionale: ne quindi molto incoraggiata
coll'opera dei suoi missionari assecondasse la diffusione e l'allevamento; per la italiana
gli sforzi delle autorità e dimostrasse cm fatti bianca, che anche c1ui è ovifern per eccellerna,
come non sia estranea ad alcun i,ano movi- c'è un po' di tn;pidazione, forse pcrchè non
mento, tenda, anzi, sempre all'avanguardia. ancora bene acclirnalata e probabilmente perchè
non c'è per l'uovo di gallina grande apprez-
L'APERTUR.1 l FFICI.1.LE avvenne aUe zamento e ricerca.
17 del 2 febbraio. Pcr la circo.,t.anza il Gover-
natore di l\\Ieklong aveva im iato il !lOprainten-
GIORVATE PIE.YE. - Trascrivo note di
dente ai terreni, mentre da Rapburi, col con- cronaca. Sabato arrivò il Governatore della
senso del capo della difesa nazionale, erano provincia che visitò attentamente l'esposizione
giunti una quarantina di militi, con fanfara ed e si congedò con parole di lode e di soddisfa-
apparecchio radio. Sotto la guida di un capi- zione. La folla si infiltl specialmente alla sera
lano, essi rimasero con noi fino al lunedl, quando il sole ce1'-Sl> di dardeggiarci. Fantastica
facendo ottima impressione, sia per la loro l'illuminazione elettrica che dava al Meklong
disciplina, sia per il concorso premuroso e cd ai dintorni 11n aspetto d'inc.mto. Gare di
cordiale alla buon:i riuscita dcll't.'Sposizionc. giuochi e di ginnastica per i giovani, tutta la
Parlò al microfono in lindo thailandese il giornata. Una settantina di allievi del nostro
nostro Don Ulliann. Egli ringraziò le autorità
-
collcgJO San Giuseppe di Ban Pong vennero

2.6 Page 16

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a passare la festa con noi e numerose scola-
resche dei dintorni si succedette.re> a visitare.
Ilanùa, tutta composta di strumenti thailandesi
coi suoi pcr.1-i cnrattcristici e colla sua c-arntte-
ristica maniera di !luonare. Fanfara militar<' che
si prodigò fino a tarda or.1. Salve di mi-
tragliatrici che formavano la meraviglia di chi
non le avc,·a mai sentite. Altoparlante che
diceva al popolo canti t.• discorsi. Radio che ci
parlava un po' in tutti _gli idiomi. Una selva di
harchc lungo il fiume. indice <li una fiumana
di persone... r, qud che è più, tuni lo foccro
notare con gioia, non il minimo incidcntl'.
Certo non cr.a fuor di proposito il pn1san;
che il luogo stc;-so :-i imponesse al comune
rispetto, ma ,;cnza duhbio era la ~ladonn.t
che stendeva ~u tutto il suo manto materno.
Splendore di funzioni religiose in chiesa,
la domenica. 1\\lissionari e cristiani cmnmt.·mo-
rarono San Gio. Busco. Parlò di lui t' delle
sue opere, spccie nd campo sociale, il nostro
Don Cavalla. Si cantò la - .Hissu rrcu11da
f>ontifrcalis - del Pcn1.~i. tra!mlt.'S..--a per aho-
palante. Folla semprl· numerosa.
C.-lRE r·,srTE. lJn po' dopo le r I
arrivò da Bangkok l'Incaricato d'affari CQlnm.
Alberto Perego della Rovere accompaguato
dal Console gcn,·ralc Comm. Goffredo Bnvo.
Salutati dalla nostra banda, passarono subitJ
a vh,itarc l'e:;posizi<>ne.
A colazione intervenne anche il colonnello
l"Omandantc l:l piazza di Rajaburi con due
ufficiali. Il comm.• Perego ebbe care, dcfcrcnii
parole per D. Ho!Ko e per i suoi figli. li co-
lonnello inneggiò ,1ll'Italia c:-<l alle huonc rcl.i-
zmn1 che legano i due paesi. lo ringraziai a
nome di tutti e ;1ssicur:ii che i missiomiri con-
tinueranno a la\\'or.trc con tutte le loro for1-c
!IC:mpre i:;pirandosi agli inSCj?tlamenti cd alle
trnJizioni Jcl loro Padre. Dopo una visita allo
Studentato salesiano do,·e il eh. Stefano Sa-
nom lesse uu gentile inJiri1.zo in italiano. i
graditi ospiti ripfl'.1R'ro la ,ria del ritorno f'rn
h: più fcstosc acclnma:,ioni.
Alle 16 giunse il Governatore della \\'ÌCÌna
)'rovìncia di Pethuri. llenchè molto impegnato,
\\'olle fard una visita pl'r esprimere: am:ora una
·rnlta la sua ammirazione ed il suo plauso.
.\\ notte alta, ma in un mare di luce e di
,,odJisfaziunc, si chiuse l'esposizione, t:olla <li-
~tribuzione delle rnppe e dei premi. G r11Y.ie
alla generosità Ji molte persont· ~i i: potuto
Jare con larght.·zza incoraggiante. Graditissima,
anrnto Padre, la sua benedizione cd il suo dono.
I, 'ultima parola la disse il capitano cspri-
m<'ndo il su11 plauso per la mostra agriL-ola e
,-/
per lo spinto che anima il no;tro apostolato.
L'orologio b:meva la mezzanotte. Umiliammo
al Capo del Gon-rno, a mezzo della Le~azione
d'Italia, un paniere di prodotti dell'orto dello
Studentato, e, pt•r lo stesso tramite cgli si degnò
di scriverci che hl delicata attenzione gli
ave,·a fatto grande piacere h, cd (·Sprinwndo i
suoi vivi ringraziamenti fonnulù l'augurio che
gli abitanti della regione imitino l't-scmpm
loro dato, in uno spirito di felice cmulnzionc.
Ci benedica, amato Padre, ci raccnmancli
alla cantà delle anime buone e mi crl·d.i
-1- marzo 1940.
aff.mo
· Mons. G.\\F.T,\\SO PAsoTTr
Prcf, lto apn.ftolico.
CINA
Dalla Missione di Yingtak.
.r/11111/lr-ÌmfJ l'lldre,
ancora unu ,olta :'\\Iaria Ausiliatrice ha pro-
tetto la missione <li Yingtak della quale e Pa-
trona.
Le truppe giapponesi, che occuparono la
città, rtspetrnrono la :\\-1:issionl', i missionari e
quanti vi si erano rifugiati.
:\\lcnt re terrorizzati tutti scappavano, la
catedùstes:1.1 Rosa Lcong, si intcn.:~'IÒ carita-
tevolmente dei vecchi e degli ammalati, che
furono ricov..:rati nella scuola. I vc,chi fecero
dd loro meglio pc.>r montar la guardia alle
porte e per seppellire i di..._grJziati t:hc rima-
nc\\'ano uccisi nelle vicinanze. lin cane poi,
come il grigio di D Uosco, shut'ato non si sa
di dove, s'introdusse nella l\\lissiont e, fucl•n<lo
la guardia durnnk !;1 notte, coi suoi continui
ahbaiamcnti, tenne lontano lutti i malfattori
c.:he cercavano <li scaya\\carc i muri pc~ mo-
lestare l_a po\\'era gente ivi ricon·rata.
Partite le truppe, iniziammo, mattino e sera,
la distrihuzinne tli una huona mincstr.1 di rì:,o
ai powri :1llaanati che l'im asione awva co-
stretto a nascondersi nel folto dtil!a foresta o
negli :mtri delle caverne dei dintorni. Urazic
a delle provvigioni a\\'ute dai bclligt.·ranti c<l
ru sussidi votati a no5trO farnre dal Comit:uo
Internazionale Jl·i Soccorsi, possiamo conti-
nuare le nostre open: di misericordia che da-
tano già da un unno. cd anche cstcn1k·re la
nostra carità aJ un maggior numero Ji per-
sone.
Yoglia, amato Padre, aiutare i :'\\lissiona1·i
di Yingtak a ringraziare Dio e Mari.i Ausilia-
trice pcr I.i ~in~olare pnm:ziont· concessa in
- quelle ore ùi 1wricolo. ):oi riì1 che mai c:icuri
JJ7

2.7 Page 17

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THAILANDIA
Esposizione Agricola Salesiana.
Scolaresche In visita.• Uluminaziooc
notturna. Le Autori.là col Prefeuo
Aposlolico. • L'Ingresso. Carta della
Thailllndia con rilievi dei prodotti ag:d-
c,oll e moownentl. - Le coppe dl pre-
mio. • Un angolo dcll'espo$lzlone.
--

2.8 Page 18

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del divino e materno aiuto, le chie-
diamo cli far pregare molte anime e
soprattutto i bambini, per la conver-
sione dei loro fratelli cinesi della
missione di Shiu Chow, ancora molto
provati da questa guerra.
Suo dcv.mo in G. C.
29 gennaio 1940.
Sae. ROBERTO VETCH
JWssionario Salesiano.
NB. Prima di questa lettera•
abbiamo ricevuto varie fotografie degli
effetti prodotti sulla procattedralc e
sulla residenza vescovile durante i
22 bombardamenti della città di Shiu-
Chow, capitale del \\'icariato. S. E.
JVfons. Canazei, Vicario Apostolico, LI
30 dicembre u. s. fu fatto prigioniero
da clementi irresponsabili nella città
di Lok Chong; ma, dopo due giorni
di interrogatori, rilasciato in libertà.
li governatore, di cognome Li, ap-
pena seppe la cosa, fece tre volte le
sue scuse e promise indagini e mi-
sure per prevenire altre mancanze di
riguardo. Le condizioni del Vicariato
sono tuttavìa evidentemente molto
difficili e dolorose e perciò lo racco-
mandiamo in modo speciale! alle pre-
ghiere ed alla carità dei nostri Coo-
perat0ri.
CINA
I danni dei
- bombardamenti
Sul Collegio Don
Bosco (facclala e
sala da studio). -
Sult'Ospiz.lo dei
vecchi. • Sulla
chiesa del Sacro
Cuore, ove t la
tomb;i di
Mons. Versiglia.
GIAPPONE
Una bella pagina di storia della
Chiesa Cattolica in Giappo-
ne... in musica.
Rev.mo sig. Don Ricaldone,
dal titolo può capire che il lupo
perde il pelo, ma non il vizio... M u-
sica I e questa volta non nelle mo-
deste proporzioni di un concerto, ma,
addirittura, azione scenica. Deo Gra-
tias! anche questo mezzo produrrà i
suo( frutti. D'altra parte l'azione edu-
cativa del teatro e della musica se-
condo i principi e le direttive del
nostro santo D. Bosco è innegabile;
ecco pcrchè si è fatto anche questi)
tentativo, che, grazie a Dio, è riu-
scito; a Lui l'onore e la gloria e a
Lui il dare incremento aI buon seme
sparso.
139

2.9 Page 19

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La figura di una eroina cattolica giappo- zìoni, avvicinando così la composizione alle
nese, esempio e tipo di fedeltà coniugale e di tradizioni giapponesi.
fortezza cristiana sceneggiata con intelletto di Può essere interessante la bella pagina di
amore dal P. H envers S. J. Rettor Magnifico storia, che va naturalmente inquadrata nella
dell'Università Cattolica di Tokyo, ha fatto condizione politica di quei tempi, ma che di-
la sua comparsa per due sere in una delle mostra assai bene la forza cli carattere della
.. più belle sale pubbliche della capitale, Hi- persona e il meraviglioso influsso della gra-
biya Hall, con gran successo. Cli attori della zia in quest'anima. Tolgo da appunti storici
compagnia teatrale ~Tokyo >>, i cantori del- del Papinot e Jal lavoro ddl'Henvers i tratt;
l'associazione del teatro popolare e del gruppo più salienti.
gregoriano dj Tokyo, il maestro Yamamoto Una nobile cristiana giapponese del secolo
che curò l'orchestrazione e gli auspici della 1{Y1 chiamata Grazia Hosogawa, era stata al-
lega delle donne di Tokyo e dei giornalisti levata, daJla sua nobile famiglia, con tutte le
furono i coefficienti del successo. Lc melodie cure possibili e univa all'educazione propria
della sua condizione un'istruzione rara a quel-
l'epoca tra le giovani. Sposata al , aloroso Ho-
soga\\\\a Tadaoki se ne viveva nella piena f<:-
licità familiare, quando il padre di Grazia
per le compeuzioni politiche, che erano al-
l'ordine del giorno in quei tempi. si macchiè1
di un grave delitto, uccidendo un grande hc-
nefaLtore della famiglia Hqsogawa. « La figli.,
di un miserabile non è degna di essere mi.i
sposa» le disse allora il marito, ed essa veno\\:
relegata fra le montagne di Jmino sotto vigile:
e severa custodia di servitori fedeli. L a gio-
vane accettò coraggiosamente la sua sorte e
si sottomise senza mormorare alla volontà
dt:llo sposo.
Dopo poco tempo, si ebbe notizia dello
sterminio della famiglia di Grazia. << Voi siete
la figlia del traditore, che ora è scomparso
con tutta la sua discendenza; piutto~to di at-
tendere la morte a cui sarete condannata, non è
più nobile e coraggioso che da voi stessa ve In
proemiate?•> le fu detto. <• Uccidendomi prima
di aver rice\\"utO l'ordine dal marito mancherei
al mio dovere di sottomissione. Non temo
la morte, ma attendo l'ordine» ella rispose.
La preghiera di Gra:tla prima della morte.
L'ordine non venne. Gra7.ia, nei due luoghi
anni d'esilio, lavorava, scriveva e beneficava.
che rivestono l'azione sce9ica in due atti e
cinque quadri, tratti dal dramma. in cinque
atti di P. Hcnvers e fattura dei sigg. Takagi
e Kamon, sono dì puro tipo italiano, ma na-
turalmente adattate all'ambiente e colorito
Finalmente fu richiamata dal marito e riprese
la vita cli famiglia, estrinsecata m massima
nell'educazione dei figlioli. Fra i compagni
d'arme più affezionati del marito vi era un tal
Ukontayu, fervente cristiano, che vernva spit-
locale, intrecciate con spunti caratteristici di gando a Tadaoki le verità religiose. Avrebhe
melodie giapponesi. Tentativo pe"r la futura desiderato vederlo cristiano; ma questi, pur
<• Opera giapponese» che nelle fonTie europee
ha ancor da nascere in Giappone, ma che ha
già ab antiquo una importante produzione tea-
trale assai caratteristica, tragica, lirica e co-
mica, purtroppo pocrussimo nota all'cstoro.
Il lavoro, più che opera, è dramma lirico:
riconoscendo la bellezza del cristianesimo, non
cedette agli impulsi della grazia: non fu mai
cristiano; anzi più tardl divenne persecutore.
Eppure nei disegni della Prov-·idenza doveva
contribuire ad una conversione, che, certo,
nè prevedeva ne desiderava. Con l'intenzione
in scena agiscono gli attori ed i cantori prin- di ilistrarla, il marito ripeteva a Grazia qllanto
cipali, i cori sono C"ll'orchestra in platea, e sentiva dall'amico. A11a semplice curiosità suc-
accompagnano e commentano le Yarie situa-
-
cedette l'interesse; a questo il desiderio i.rrc-

2.10 Page 20

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sistibile verso la verità, che sempre più chiara
si faceva in quell'anima.
Le vicende della gu1:.-ra obbligarono il ma-
rito a traslocarsi qua e là e la famiglia fu con- ·
dotta a Osaka. L'assenza del marito le diede
occasione propizia per istruirsi nella religione;
nonostante la stretta sorveglianza cui era sot-
toposta, riuscl ad andare alla chiesa cattolica
ed in una lunga intervista col missionario
P. Gregorio <le Cespedes ed il catechista Vin-
cenzo venne sempre più rafforzandosi nel de-
siderio e nella decisione di abbracciare la re-
ligione cattolica.. Coll'intermediario delle sue
serve, diciassette delle quali ricevettero il bat-
tesimo, continuò la sua istruzione, attendendo
il rnome'nto opportuno per divenire effettiva-
mente cristiana. Tntanto la sua famiglia era
diventata, si può dire, una fervt:nte comunità
cristiana.
Il conquistatore llide~·oshi, nel luglio 1587,
aveva emanato il decreto di proscrizione del
cristianesimo e l'esodo <li rutti i missionari
stranieri entro 20 giorni. Il missionario non
<limcnticò la fervente catecumcna, ed, istruita
una delle cristiane del seguito di Hosogawa
per nome Maria sul modo di amministrare il
hattesimo, glie lo fece conferire in casa. Le fu
impostò il nome di Grazia. l\\Iaria, strumento
della grazia di Dio, si consacrò in perpetuo
al Signore non volendo più vivere la vita
del mondo e si recise la chioma. Tutte, poi,
prevedendo le prossime lotte per la fe<le, giu-
rarono costanza e fedeltà nel servizio di Dio.
Al ritorno, Tadaoki, conobb<! la conver-
sione della sua signora, cd inforiato, ordinò a
lei e alle peri;one del suo seguito di abiurare,
e piuttosto che venire ad un divorzio formale,
tentò tutte le vie per fiaccare la sua resistenza.
Yessazioni, tormenti non servirono a nulla:
Grazia e la sua fervente comunità di palazzo
in previsione del martirio venivano confozio-
nal)do abiti magnifici che dovevano servire
per il giorno del loro comune trionfo ».
Le vicende politiche obbligarono di nuovo
Tadaoki a partire da Osaka, ma il partito a
lui contrario volle impadronirsi, come ostaggi,
<lella famiglia Hosogawa. Grazia riuscl a far
fuggire tutti i suoi cari. ll marito le inviò uno
'<lei suoi fedeli emissari, che le pres<::ntò un
pugnale coll'alternativa di uccidersi o di es-
· sere uccisa. «Yoi ben mi conoscete; non temo
la morte. Sono cristiana e non posso compiere
qu:mto mi si domanda. Fate pure, non vi
chiedo che qualche istante •>. :\\lise in salvo
ancora qualcuno della servitù, la sua fedele
:\\lruia cui affidò i suoi figlioli; poi, inginoc-
chiata in preghiera, offerse al Signore la sua
vita per i suoi e, mentre pronunciava nomi
benedetti di Gesù e di Maria, ebbe recisa
la testa. Fu quin<li app1cl:1\\t0 il fuoco ai quat-
tro angoli del castello, ed i samurai fedeli al
loro padrone, investiti essi pure dal fuoco, si
diedero, secondo l'uso <lei tempo, intrepida-
mente la morte. Alfindomani i cristiani di
Osaka, raccolte le ossa di Grazia, le portarono
alla chiesa ove il P. Ghecchi fece uno splen-
dido servizio funebre.
Su questa tela venne ricavato il libretto in
cinque quadri (introduzione e due atti) che
si rappresentiJ a Tokyo il 24--25 gennaio, con
musica del sottoscritto...
FERl'ORE SPIRITU,lLE'. - 1\\1.i trovai
tra i nostri confratelli <li Tokyo per le nostre
ft:stc salesiane: 8. Francesco e S. Gicn·anni
Bosco. Può pensare come i suoi figli ab-
biano festeggiato il Patrono e il Padre: feste
<li famiglia, in cui ha sempre massima parte
1-1 riconoscenza, la preghiera, la carjtà che af-
frateUa. I l Signore ci ha regalato per l'occa-
sione cinque bravi novizi giapponesi, e l'assi-
curazione dell'approvazione governativa ddla
nostra Scuola profe,;sionale di Tokyo. Oh
quanto ci vuol hcne il Signore! Le feste svol-
tesi colle massime manifestazioni religiose in
chiesa, con belle accademie musico-letterarit'-
drammaticali, si chiusero colla benedizione
della nuo'l"a biblioteca del nostro studentato,
che penso ci verrcbb'e invidiata da non pochi
studentati salesiani.
JL PRIMO r·oLO. - :--/nn si tratta <li
piloti aviatori, ma <lclle umili Suore della Ca-
rità giapponesi.
Xel suo primo anno cli vita questa Congre-
gazione indigena, coll'entrala di trenta nuove
aspiranti, hn visto salire a una settantina il
numero delle anime che, .ittratte <lall'idealc
della Carità, si preparano a professare in essa.
· IJ loro molto è quello dei Figli dì D. Bosco:
Lt1voro e preghif'ra: lavoro non solamente quale
attività diretta aJla diffusione immediata del
Regno <li Cristo, ma altresì lavoro malcriah:
(spesse volte pesante e rude) quale comple-
mento <lella carità: sovvenire cioi: col lavoro
delle proprie mani ai bisogni dei vecchi e
degli orfanelli raccolti nelle proprie Cas1.:.
La fantasia ha buon gioco sognando labora-
tori ,·asti e pieni <li luce, ecc., ecc., oppure
colonie agricole opime <li messi, ecc., '>pere
tutte, che sono nello spirito della Societii
stessa. Per il momento, perll, devono accon-
tentan;i ui cose più modeste, adattarsi ad un
- - lavoro e a una vita cli sacrificio chè han <lei-
1.p

3 Pages 21-30

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3.1 Page 21

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l'croil"O, 5pintc dalle ~trcttczze economiche e
dalle voc:i di 170 ricoverati.
.\\ cnu~a di queste stn:ttczze, una delle due
Suore (dssucc finora in comunità come due
rondinelle affacciate :.ul nido) ha spiccato il
suo mio. Suo nuo\\'o <.-Jmpo di lavoro l: Tano
(distante t·irca men'ora di treno da ì\\Iiyazaki)
dove, con un gruppo di Aspiranti sta impian-
tando una piccola colonia agricola. In un se-
condo tempo verrà <Jualche opera ~'lSistcn-
ziah:, a 51.·conda dei bisogni della località.
La loro abitazione provvisoria, cioè fino a
quondo la Provvidenza ne darà loro una più
conveniente, è una assai rnoùesta casa colonica,
buia, ~pnglia di tutto, affondata tra folti alberi
che k1 difondono dai tifor11 dnastatori. Nelle
vqdic si:rali un lurnc a petrolio rischiara quel
gruppo di giovam intente al la\\'oro intorno
alla loro Suoni: una scena di sapore fiammingo.
Poco lontano ruminano le bestie da lavoro.
Coll'aiuto e la j!uida clc.:i cristiani del luogo
hanno ormai imparato i lavori camp,.-stri.
Le Ioni occupazioni ili ogni giorno sono
quelle dei c:ontadini, con quanto vi ha di poetico
e di prosastico, sotto il sole dardeg~i;mtc nei
mesi estivi, al vento 1?1.'lid<> della sta~ione in-
vernale,;.
Iutanto i rico,·crati ddl'Osp1zio d1 l\\Jiya-
zaki vn·ono sereni sotto l'usbergo di questa
generosa l·d eroica c:irità. E le Suore, pur cli
<lare una sempre maggior consistenza ccono-
rtiicn all'Ospizio, in 1111 primo tempo, e per
creare. in seguito, una hasc a future opere,
lun~1 ,.Iallo sgome11larsi per qut·sta vita intes-
suta d1 lavoro pesante e di sacrifici continui.
si preparano a pn·ndcre stabile dimorn a Tano
erigendo una Casa rdi~iosa non dico più co-
moda, ma più adatta al loro ~enerc d1 \\-ita e
cli lavoro, e, in propor1.ionc degli aiuti che la
Provvidenza invier:i loro, comprando altri
terreni e impiantando qualche industria agri-
cola.
L'incipiente colonia di Tano è dedicata a
Santa Teresina, la quale pare voglia spandere
su di essa delle belle rose profumate per con-
tinuare dal Cielo, anche per mezzo di quest'o-
pera, il suo apostolato missionario. È certo,
quindi, che i Cooperatori che aiuteranno il
suo sviluppo e il suo consolidamento, favori-
ranno l'apostolato di questa Santa, la quale
non si lascerà vincere in generosità.
La benedica ancht lei, amato Padre, e m1
creda sempre
nff.mo in G. C.
Mons. \\'1NCENZO C1.,1ATTI
P11f. Ap. di ll(ra::aki.
-
Leffera di Don Giulivo ai giovani.
Carissimi,
u110 degli eroi dr/la guerra d, Spagna che 11,r-
ritcmo piti alta ,. r-ommossa ammimzione è ur~
lt111u·11te il giovu111' rcquctc, Antnnio iUol/e La::o,
dtl Tcrcio dc t\\. 8. dc la l\\lcrccd de Jcréz dc
la Frontcra, 11.1110 i11 Arros dr la Fro11tera (Ca-
dicr) 11 z aprile 1915.
A soli 21 a,1110 subl un dnlr,mso martirio prr
la fede e prr la patria ù, Pniajlur, pi~cola bor- ,
gota dell'A11dal11sio. re lo r,assumo brt"i:rmr11t1.
Nell'agosto dr/ 1936 1111 prcrolo reparto di
rcquetés e di guardias civili:~ rra riuscito a li-
brrare Penaflor, senza potrr sottrarre compll'ltl•
111e1Lte dal ,pericolo un co111Jcnto di Suon d,/la
Croce. Antunio )folle clriesr insutmlonente al
s111, co111anda11le d1 poter correrr in aiuto di q11rllr
anime pure votate a Dio ed al lwne del prossima.
il comandante crrcò di dissuaderlo, 11011 riputando
gravr il pericolr> dr/ co1,..,·e11to che resta-i:a sotto
rl co11/ro/lo d~lle sue truppt•. Mt1 rgli, con dw·
compagni, trl'an::ò e si trincrrò i11 ,ma ema di
fr1mlP al com•rntn. Presto l',mprovt•ùata trincea
dii1tt1111r bersaglia dt'lle tmr,p, mar:lÌste.
Ad 1111 trai/o il 1/olle udi 1111 .ttrido angosciqso:
era 11110 povera madre che d11t'dn•a aiuto />('r sè
t' prr la mo bamhiiw. Egli spinto da un puro
swtimmto di N.'flll!!,elica carità, uscì sew:::'altro
dal mo rifugfo r eercò di sah·arr le due poi·rrin".
li/a ven11e rolpiw l' fotto p11J:,tm1ero. Fu q11111di
rollnposto ad 1111 a11te11tico martirin: lo si incitò
dappnma a bcslt'mmiare ed a rùmegare la sua
u F1•dr. sue /abl,ra 11011 Jruro eh,· ripelerr \\ 1v.1
Cristo Rey r \\ 1va Espaiìa. l rwu allora eolprto
eo11 pugni e calci; ma, persistendo egli, i marxisti
!!,li 111ozzaro111J amb(J le orccc/1/r e cmz la p111ù,1
dtllo boio11rtta gli cavarono gli 0<rlli. 111 /111110
strazio egli la11ciò ancoro al cielo pru alto t' t•irilr
il grido di Viva Cristo Rcy. Fu la volta dr/la
pìr, rieca e crudele camefirma delltt sue mrmbro
giovtmili, che, raecolte il dl scg11r11te dai com-
pagni d'arme, ,,e1111ero traspor/ate a Jerh:: d,.
la Frolltera e tumulate nel àmilrro della ritt,ì
Dopo qui11dic1 mesi rsse r;e,mera ritnn:ate mcor-
mtte e trasfrritr ancora in luogo più ad,lito.
lfolte ormai sono lr pie p1•rso11r elle asseriscono
di aver ricevuto favori celeslì per i11tercessio11r
del giovane eroe. 111 aJtesa rlte la compPtente
luton·tà ini:sr lt consuete pro<edrtrt· per esaltar11e
l'eroismo, i suoi rl'Sfi mortali riprmmo nrl Tempio
di N. S. del Carmi11e, i11 Siviglia.
J11it•i cari: 11u•11tre voi vi temprate agli ardi-
mmli della vita tt11ete l'occhio ai fulgidi ttsempi
di chi lta saputo dare alla Fede ed alla Patria
la prova suprema dell'amore.
l'ostro afl.mo
Do:-. G1v1.n-o.

3.2 Page 22

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Crociata missionaria
Borse complete.
Borsa GIROLA HO SCJ/ltll'Oi'-1 a cura del S1g.
Felice Schia,•om.
Bo,-.,1 PJSCl{T'J"JI D. l,C 'JGI (2•) a cum dd ~ac.
Dotr. G . ll. Cahi - Somma prec.: 180.1,7,10 -
' "\\. 1.000 - :--. ~ - 355 - Pardo l'ror. :\\liche-
lt 100 - C. Rcg~ianini T. 500 - Tot. 20.002,10.
Borse da completare.
llo,n ASDU/.,J:-,,;o D. P,ISQUAl.E e .-I,'-:DRTA-
SO I.UIGI, a cura dd e,,.,_ s,·h-es1t•r Andriano,
S, Francisco ((;alifom,n) - Sommu prcc.: 8025;
nuovo H•rs.,muuo 2.000 Tot. 10.025.
Bor"'" .WARI,~ AUSILIATRI CE (29•) - Somm11
pr,c.: 1.:;-13,10 :-.:ob,h \\ 1rgmia 880 Pichi~-
10 - Tr,t, 24.,J.10.
llor~.1 '1,1RL1 . H Slll1l'JRJGE e S. C. BOSCO
(<J ') - Somma prec.: 1•)07, 30 - N. N. 25
'.'-. ~ 7 - Amnio Uatust.i - Piano d'A~ti 50 -
1!011oni G. 25 - ì\\ùiusl'lli C. 100 - L0 nrlitù :--.
10 - Can1llgalli E. 1,; - ....:. K., Rovl.'rl!lO 40 -
Ghiclrueu, E. 1 s - :\\fo:nu, J\\I. 20 Crcs10 G.
50 - Tot. 2.264,30.
IJorsa AIARl,l .1US/l,l,11'RICT:, a cum dd Cav.
D'Orso Sebastiano - Somma prcc.: 4.290 -
I>. S. a5 - Tot. 4-31.5.
Aor,a .\\1,JR/./ .,/CSJLJATR/CE e S. GIOVAX.\\'I
BOSCO, a c11r,1 <li N. 1\\. \\ 'crsmncnco 1000
r. Oor~,t .\\JARl, 1 IUSJl.1./TRTCE n curo di
l'it1:1 - :-;omnia pr1.'C.. Sooo - ·uovo ,·cr•:1-
fltcnto, 500 - Tot. X.500.
Ho,-,.a .l!E.\\/1 l'l. lS - l'iumma prcc.: 10.000 -
N. , . J\\fila1111 (100 - 7ì,t. 10.6oo.
Oor,m JJOSC,ITI D01'T. GIUSEPPE - Sommo
Jlrt•c.; roHò P,nzol, L . 10 - 1'ot. 1,090.
llursu S . S. Df.'I. BOSClllffTO e S. GI;'CII.IA
,., , crsanu·nto 5 ooo.
Hors:t UOUlll' n. A.VG/:'1.0 :t cura di A. Campon
GinncUi - 1" vcn..imcntn 100.
llurs,1 PEDUSSI.I D. /,UJGI - Somma prcc.:
5.955,85 - Or111orio l<-mminil~ \\'ohcrra 50 -
Fnndelli .\\ 12 Tot. 6.017,85.
Borsa PERAR/JI /,UJGI, Capitano dt•14li Alpini -
~omma prcc.: 3.285 - 1\\1. F. 20 - Tot. 3.305.
Horaa P/CCOU ,I.li/Cl DI/). BOSCO- Somma
prcc.: 3.150 - ::-:. Ì'. 40 - Tot. 3.11J6.
lk,~i POW/' I /J l.\\ '/V.\\ J() a cui , dd Clv.
Cesare Porl,1 1" vttrsanwnto 100.
llon,1 REUI.\\. l [)/ _\\f<).\\'fJ<>V'l (2•1 Somma
pr1.-c 4.s20.70 - Aina.-Ji V. 30 Crosctti F
10 Tot. 4.56o,jo.
Bo~:t ROSARJ<> CAl,TLWIA.\\'O a cur,1 1.h S. "i•
• culo$i vcd. C:tltab1ano - versamento 5co.
nur&ll RU✓, D . .\\llCfl/:,'LI~' (4•) Somma prcc.:
lijo - Semini G. s - Tot. 875.
Hors.a S.-lCR✓I F,l '>IIGJ./)l e S. G . /fOSr:o -
Somma pr,;c.: 10.100 !\\tauselli <.:. 100 - Tot.
10.200.
lfor.a,1 S,lCIW CUOR.E n/ <:/:'SÌ, CONFIDO r,.•
i•ot (J•) "qinma pnc. 10. ::67 ,\\lltonini .\\.
40 - ;\\loizo F. 100 - l\\1pa A. _<; Cun. <lntt.
Distcfano G. 10 C. O. G. 400 S1m1oni L.
19 - Tot. 10.841.
Borsa SACRO CUORE DI GF.SÌJ a cura di:,.;. :-;
m sulfrni:io dci suoi c,1ri, particnlannente dcli,,
~orella versnm<'ntO L. 2.500.
Bor<a, S CUORE, \\/ JRIA AUSll.lATRICI:',
D. ROSfJ) - Somnrn prcc.: 3.11, - .:'llago11<." 1\\1,
zo ..... 7'01. 366.
Borsa S. GIOVAl\\..\\'l BOSCO
BEA1~1 ,\\J•
.vl.4Z?.. lnF.LLO - S. TliRES. I l>Rt B. G.
Somma prec.: z.ooo - R. l\\faualotll G 1.~00
- Tot. 3.500.
s. c. Uorsa GJ()VA.,·s, 11. :t cura J1 I , - Somnt.l
pr<'c.: I 0.000
Tot. 11.000.
::-.uovo \\'l'l'\\'lllllroto, 1.000
Borsa S. (i/<JVrlSJ\\I BOSCO (5•) - Somm:1
prec.: 2565,50- Cccchuu F. g-._ 'fot. 2.573,50.
Il<>rw S, GUH'AXSI BOSCO per la formazione
di un soccrdote rnd111cno - tiomma prec.: 500 -
l\\lau,.-lli C :ioo - lkllarda D. 20 Unu p1·r•
sona nconnsccnk 10
f). Stc-fano Gatti 300
- Tot. 1.030.
Ilors:t ,<;. GIC"DA 'f"AIJDEO - :::>omma pc.e..:
7.3/iR - C11•~1110 l 500 - S111.r:1 Fllorico !,OO
- TQt. l!.3Ml.
n. Borsa S. G/C'SEPPH
C01"/"0T.E:-.:Gn -
Somm11 pr.-c.: 135 - ~- :-:. 10
- Tot, 1,;o,
Funan I.. ~
RoNn S. Gll 'SF.PPf: (.l'l - Son1111n prec... 17.j,17
- Fnn1111lin Dav1co 200 - 1\\1011,dlt C. 100
Tot. 18.097.
Ho~a S I\\TOSJO J>,l PADOI ,1 - Somma
s - pr,·c.: 4.1'<, - ;\\l,rhno \\'.
'/',t. 4-4t)O.
Oor!la S. un:1 D I <: lS<:1., - Snmma J')lt'l"
3.r8(1 l'roui C. 2.5 - Tnr. 3.21 r.
Borsa S1Jr'//J DO\\ff,'.\\'JCO (1")- Somma prw ·
12.419,30 - F. 1...rTama 10 - Gl11clme-t11 E. 10
- Tot. 12.439,30.
Borsa TRIOYE D. SJ'RFAXO - somma prrc
:i.517,55 - N. N Cnurgni! 300 - C. Gh1r111-
ghelli 10 - Tot. 2.lh7,55.
Horsa 1'0.\\/ASO P.,JC(.'fXI n curu cli l·kna Gnn•
dolti ,ed. Paccini - !>omma prL-c.: 15.000
~uovo ,·ersamento 1000 - 7 ol. 1(1.000.
Borsa VFIU,"IGl~IA e G.'-IRAl',IH/0 - ~ntt11n1
prec.: 11.61.l-;iO - Cluotasso Giuil'ppina. 5
Tot. , 1. r.78,50.
Ac,rsa I·nsr, l>. S.4 \\/l FLE
:'i<,mm:i prL-C
1..700 Pozzi F 100 Ftlghcr ,\\le-~M1clr11 ~o
- Tot. 2.850
(Seg111•).
TESORO SPIRITUALE
I Coor~:rittnri che, ,on"r'"'' ~ roummrot,. visibl.nn 111:;1
rhi""a o p11hhlic11 ,;:,ppcll~ (i Rdi111n" e I,· Rtlil(insc, J.,
loro capptllà privat:1) e qui, 1 pr~A110 , ,·ondo 1'1111<11
:.rionc, dd ~ommo Ponl<hcc oossono •C'l u IAre:
I,'l.'.\\DUI.GI.-.:i"_\\ !'LE"\\ \\RI \\
;'l;-.;1. Mll<II DI c,n;:s, 1:
1\\ li ~iOrl\\f, t ' Sacro Cuoic d1 )..fot!11,
.1,) Il giorno 24 :--. (jju,onm Batti 1.,.
- 3) 11 l(iorno 1r:; l.A>mm<'n111mz1on1: u, ~- 1'.t0lo.

3.3 Page 23

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N E C R O L O G I O 'I ii.1(JiS.-I RR\\IOT1'/ I 1-.'V U ITTI, tau Au:,r.andrlll
1I 6-1 u. A,
Sa l es i a ni d e funti :
I-li IW"JI/\\'/ /J. GIOI ,I\\'.\\/, s.,c. d• Groppdlo
t C•irol, (l'•\\I•). "I orm (l41 • Cap11<Jla.rc) 11 .2;1-1v u. s.
a 7;& lllllll,
\\C'CC>lto •1u.J..n1c, all'Oratorio d1 Tormn dallo ,,.,,,...,
n Ilo o, ,blx, la lortuna d, a, ,.,crc- ell.1 prodi1..'10$3
1nol11pliC'll%10n, ddlc uocctolc, npc,tata <hl !>,1ntn 11el I S 5
r d1 M>Sl<'n• e 11 piccolo 11a1c,hrt10 JonJc 11 bul)n PaJr,·
tme,11 1n:1r,a1, ri,olrnc P<'' b fulta aducra ti, alun111. Pàr-
t1to Anl:or ductito ~r )e :'\\11, 1on1. fu orduutto s.ac.:rdotc:
d l !\\ton!(. C 1ui1cro e spese .5llC t1H1thort cncrg1.: 11e1l1a•
11ostoL1w t1U!\\~t0nariu nl'll I 11·. n,1us, u lh11lett Jc-1 \\'t-sco,·o,
lim.:lu~, uu1i1t•tr~1 alcurn unni ndlt• nnf.Ht' ( n,\\.: del Cile.
uuno 1n halt,, ,e duudcrc 1:i ~u1,1 1.s1',1&:u:r.a t-11l'nn1bra dt"I
1tantu:arin th '.\\lana Au-uhatuce.
l'AS1'0HJ\\O D. l'~OI.U. , <li :\\luone (Gcno,·a),
1 a \\"rrcclh 11 :it3-1, u •· 11.68 1111
l'u Imo ztlan1r. ,ccrJotc, fo eh
l'Uorc
d1
,11nc
e..,e
ulc.>1une, e Jal 1937 .,..,roco dclLa IIH tra r,irrocch,a dd
sacro Cunrc ul lkh,-Jcri,. l.<1 munti lo >rprcs" m ch,e.~a.
mtntn.· J1HWI'""• 1.: S!rtto nd lutto 1utu a p:iirrocch1an1
t.:h~ n, ...,-anu ,n l>. Pa olo. pnt eh~ un pn.stna, uu p:::J..t.•,
d iJ ,·uurt.: ft'Ot'fl"'U0\\0 prok!IO $1.·mr-.c :.1 tutu nc.--ll1c~crc1z1n
J.-11., c•rn~ ,. dcll'af'O•tnh110.
t IJONO J) GIUSEPPE, Sa<" ùu Cur,11:!111 (Cuneo) s
L,nnc 11 23-111 u. •· a 6o nnni
·rnH1eur~l li ..w, vita s.lt·stanà Il\\ T.aritt(l, 1n J>~..fcs.tin1
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Cooperatori defunti:
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7-, 11-1939 k 6~ anni.
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I unz.ionar,o apprerzato pd auo talento, .,._., b «u c:all,irau (Yarcsel - TAi,111 Bouurd, :\\!:ma, JJ,o ( l h<~~)
nnc ta c f'C'I suo llllrto prudente e conc1l,at1vo, nssc rollo - Togno!,1 c;,us,ppc. (',wrlb,1/do (l'àdo,a) - V1dah Don
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