LE TT E R E AL D I R E TT O R E
famoso giardino di Eden c’e- si parla è in buona sostanza Gesù” (Gal 3,28). La schia-
rano tra i tanti due alberi il mistero della libertà e del vitù, teorizzata dai filosofi
speciali, l’albero della vita e suo uso. Come ben sa, la li- greci e dai giuristi romani,
l’albero della conoscenza bertà suscita eroi ma anche esisteva da sempre, era addi-
del bene e del male. Adamo delinquenti, crea opere me- rittura ritenuta naturale,
(vale a dire non un individuo ravigliose ma anche disastri quindi un “diritto”. Gli
specifico, ma l’essere uma- inimmaginabili, a seconda di schiavi nella “civilissima Ro-
no), ha cercato di appro- come la si usa. È perciò il ma” erano “res”, cose, beni
priarsi di qualcosa che non dono più bello e terribile fat- di proprietà. Fu proprio il
gli apparteneva, per l’ap- to all’essere umano. Senza la cristianesimo a introdurre
punto la vita, la conoscenza libertà l’uomo non sarebbe l’uguaglianza di tutti: “Ame-
del bene e del male. È il ten- uomo, come le dicevo. Quin- rai Dio con tutto il cuore… e
tativo di avere di più anzi di di, come realmente o scienti- il prossimo come te stesso”,
essere di più: diventare come ficamente si siano svolti i senza distinzione dunque di
Dio. Ciò è raccontato attra- fatti, non incide sulle verità ceto, sesso, razza… Uno de-
verso la simbologia della della fede: se l’essere vivente gli ultimi capisaldi del paga-
ADAMO ED EVA. Caro
direttore, […] In buona
sostanza, che cosa in-
segna il mito di Adamo ed
Eva? […] E il peccato origi-
nale che c’entra? […]. E il
femminismo che c’entra? […]
Qual è il mistero che avvolge
i due antenati?
Giacomo, (PN)
mela... In questo consiste il
peccato di origine: l’umanità
di allora (anche se erano so-
lo in due) ha fatto una mossa
che non apparteneva al suo
DNA, ma alla sua libera vo-
lontà. Non è dunque questio-
ne di nomi (Adamo o Eva),
né di sesso (maschio o fem-
mina), ma di sostanza. In un
racconto simbolico non si
analizzano i singoli elementi
è diventato uomo per crea-
zione o per evoluzione, le ve-
rità del mito della creazione
restano intatte, al di là dei
nomi, dei modi e delle circo-
stanze.
SCHIAVITÙ. Caro di-
rettore […] che dice
della vergogna della
nesimo a cadere fu proprio
l’istituto della schiavitù; era
talmente incarnato nella cul-
tura e nella struttura da esse-
re un tutt’uno con essa. L’or-
dine dei Trinitari, sorto nel
1198 e quello dei Mercedari
(1218), liberarono con l’atti-
vità dei loro membri un nu-
mero enorme di schiavi cri-
stiani, spesso lasciando se
stessi in cambio. Nel 1462
6
(ha mai visto/udito un ser- schiavitù che è stata ampia- Pio II dichiarò “un grande
Il celebre racconto biblico pente che parla?) ma il senso mente praticata dalla Chiesa crimine” la schiavitù. Nel
insegna verità fondamentali: del racconto. Il maschilismo praticamente fino al 1800? 1537 Paolo III proibì di ren-
* che l’uomo è creatura e non e il femminismo non c’entra-
creatore; * che è debole e im- no proprio in questa storia
Anonimo, Lucca dere schiavi gli indiani, così
anche Urbano VIII nel 1639
perfetto, ma “perfettibile”; * se non per un fatto: maschio “Non c’è più né giudeo né e Benedetto XIV nel 1741.
che la vita è dono di Dio e e femmina sono necessari greco; né schiavo né libero; Durante il Congresso di
non può essere manipolata a l’uno all’altro, essi/due sono né uomo né donna, poiché Vienna nel 1815 Pio VII
piacimento; * che l’uomo è l’uomo! Il mistero, poi, di cui tutti voi siete uno in Cristo chiese di proibire il commer-
libero (anche di fare il ma-
cio degli schiavi; Gregorio
le); * che stante la sua li-
XVI lo condannò nel 1839;
bertà deve accettare le con-
A P P E L L I seguenze di ciò che libera-
mente decide di fare, ecc. E
papa Mastai, Pio IX, lo de-
finì “summum nefas”/nefan-
dezza mostruosa, Leone XIII
sono solo alcune delle verità
del racconto della creazione.
Che Adamo ed Eva fossero
personaggi reali o simbolici
non ha alcuna importanza ai
fini del “credere”: si crede
in Dio non in Adamo. Le ri-
peto che la verità è in quello
che il racconto insegna, non
nella veridicità storica dei
personaggi che nel racconto
compaiono. Da questo si può
cogliere anche il senso del
peccato di origine: la libertà
e il raziocinio – che trasfor-
mano l’essere vivente in “uo-
mo” – hanno portato la crea-
tura all’eccesso di credere
che potesse prendere le redi-
ni della vita e stabilire ciò
che è “bene” e ciò che è
“male”; le ricordo che nel
I Sono una persona anzia-
na. In cambio di un po’ di
compagnia e qualche ser-
vizio, sono disposta a ospi-
tare una studentessa – abi-
to vicino all’Università Sale-
siana. Sig.ra Pilo Maria, Via
Giuseppe Prina 24/F-13,
00139 Roma.
I Sono un ragazzo di 16 an-
ni. vorrei corrispondere con
ragazzi sinceri che amano
la vita semplice e credono
nei valori. Lorusso Antonio,
Via Fratelli Rosselli 25/4 pal.
2, 70019 Triggiano (BA).
I Mi chiamo Gianluca, so-
no un ragazzo di 29 anni e
per hobby colleziono im-
maginette e cartoline dei
santi di tutto il mondo. Rin-
grazio chiunque mi aiuterà
ad ingrandire la mia colle-
zione. Gianluca Abbruzze-
se, Via Col Vento 27, 88049
Soveria Mannelli (CZ).
E-mail: g.luca78@libero.it.
I Sono un simpatico ra-
gazzo e cerco nuovi amici
per sincera amicizia, prefe-
ribilmente del Piemonte e
Liguria. Fabio 333/8599814.
I Ho 73 anni, desidero cor-
rispondere con persone da
60 anni in su. Sono sposato
con 2 figli grandi indipen-
denti. Antonino Algeri, Via
Zandonai 73, 04100 Latina.
scrisse l’enciclica “In Pluri-
mis” ai vescovi brasiliani
per promuovere l’abolizione
della schiavitù del loro Paese
nello stesso anno appoggiò il
cardinale Lavigerie nella
fondazione della “Societé
Antiesclavagiste”; san Da-
niele Comboni nel 1870 pro-
pone la scomunica ai cristia-
ni che cooperano alla tratta
degli schiavi. Ora, è pur vero
che questa rivoluzione è sta-
ta lenta, è pur vero che per-
sonalità ecclesiastiche ebbe-
ro degli schiavi, secondo il
costume dell’epoca, ma resta
il fatto che dal cristianesimo
e solo da esso è venuto e len-
tamente si è affermato il
principio dell’uguaglianza
universale tra gli uomini.
NOVEMBRE 2010 BS