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LIBRERIA SALESIANA - TORINO
.I ,
LIBRI PROPOSTI PER STRENNE
di buone Feste Natalizie e di buon Capo d'Anno .
n 0 miei cari cooperatori nel Ministero, voi . . . . che spartite sovente ai poverelli il pane . . . . mettete, ogni volta
che vi accada di poterlo fare, sotto i loro occhi il Divino nostro Salvatore, onde si riconfortino in quella vista .
Lasciate dire ai vostri detrattori che pensano di promuovere in altra maniera la civiltà ; voi alle anime appre-
stando il balsamo di quel religioso conforto, avrete altresì fatto moltissimo per le ragioni della civiltà ; calmerete
i fremiti che potrebbero un giorno, e forse non lontano cambiarsi in atti atroci e da selvaggi e .
Le opero seguenti servono a meraviglia all'attuazione di questi nobilissimi desideri, che esprimeva anni sono
il Card . Pecci, ora 'Papa Leone XIII . Noi le proponiamo volentieri ai nostri lettori anche come un mezzo pel buon
cominciamento e la miglior continuazione dell'anno civile 1888 .
Meditazioni per Novene e Feste, coll'aggiunta delle Massime Eterne, di S . Alfonso Maria de' Li-
guori, Dottore di S . Chiesa. Volume secondo, contenente : Meditazioni per l'Avvento, per la
Novena del S . Natale ed altre sino all'Ottava dell' Epifania . Colla traduzione dei passi latini .
- Un vol . in-32° di pag. 240, legato in tela
(D) L . 1 40
Il Verbo eterno Gesù di Nazaret, pe1 Teol . Bernardino Alasia. Due volumi . . . » 8 00
Gesù Cristo Dio-uomo, Signor Nostro e Salvatore, per Mons . A . M . Belasio ; un vol . in-16° » 3 60
i Vita di N. S . Gesù Cristo, estratta dai Santi Evangeli, colle osservazioni morali ed esercizio breve
di divozione per le domeniche e feste dell' anno ed altre aggiunte del P . Carlo Massini . -
Un vol . in-32° di pag. 676, legato in tela
(D) » 1 50
Cristina, ossia un tesoro all' imminente bancarotta sociale : scene contemporanee, pel Teologo
I . M . Vigo . - Un vol . in-16°, legato in tela
(D) » 2 00
Tutti i suddetti libri sono elegantemente legati in tela, con impressione a oro della Grotta di Botlemme, ser-
vono quindi per Auguri di Feste Natalizie . Chi li volesse acquistare tutti non ha che da fare domanda d'un Pacco
Postalo di strenne di buone Feste Natalizie, mandando lire 16, e li riceverà con l'aggiunta di 50 copie assortite di
Fiorellini pel Primo dell'anno e per l'Epifania, librettini opportuni pel tempo Natalizio .

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LA" A" uL / 1111~bi l-LII.%
DEL
GIOVANE PROVVEDUTO,
PER LA PRATICA DE' SUOI DOVERI
per la recita dell'Uffizio della Beata Vergine
el Vespro di tutto l'anno e dell'Uffizio dei Morti
COLL' AGGIUNTA
D UNA SCELTA DI LAUDI SACR E
pel Sac . GIOVANNI BOSCO
Un gol . in-32, di pag . 563 illustrato da 30 incisioni . Legato e eg antemente in tela, con impressione
a oro della Grotta di Betlemme (D) L . 2,40, - Per un pacco postale * (D) L . 24.
Un libro che conta già
tanto edizioni non abbi-
sogna, certo, di molte pa-
role por essere raccoman-
dato . Il Giovane Prove'e-
duto del Sacerdote Gio-
vanni Bosco è penetrato
in ogni istituto di educa-
zione, in ogni casa di la-
voro, in ogni famiglia cri-
stiana cl' Italia ; e tutti
trovano ohe di tanti eu-
cologi, di tanti manuali
di preghiere fin qui venuti
alla stampa, questo di Don
Bosco meglìo soddisfa alla
intelligenza , ai bìsogni,
alla pietà universale .
Saggio delle incisioni .
La disposizione e ric-
chezza delle materie, la
maniera semplice e non
disadorna di connettere e
spiegare quanto essenzial-
mente riguarda la pratica
della religione cattolica ;
e infine, diciamolo pure,
la tinta di pietà vera, che
da ogni linea dell' opera
si manìfesta, fanno del
Giovane Provveduto uno
di quei lìbri che si vor-
rebbero sempre a noi dap-
presso , come un caris-
simo amico .
(Dall' Unítà Cattolica) .
Distinta delle varie legature dell'Edizione non illustrata
Giovane Provveduto leg. in brochure (D) L . 0 60
- Legato in tela .
. . . (D) » 0 80
- - .- Per un Pacco Postale . . . (D) » 8 00
- - - mezza pelle
. . . (D) » 0 80
- - Per un Pacco Postale . . . (D) » 8 00
- pelle
. . . (D) » 1 20
- Per un Pacco Postale . . . (D) » 12 00
- - - - con bordino
(D) » 1 30
- - taglio dorato
(D) » 2 00
- - sagrì
. . (D) » 3 00
- - - flessibile taglio rosso . (D) » 3 50
- - - con fermaglio . .
. (D) » 3 80
Giovane Provveduto leg . carta lucida (D) L . 0 80
-
- per un Pacco Postale (D) » 7 00
- Legato in carta gelatina taglio dorato . . (D) » 1 80
- - - tela uso premio
. (D) » 1 40
- con impressioni del SS . Natale (D) u 1 40
- per un Pacco Postale (D) » 14 00
- della Passione . . . (D) » 1 40
Coena Domini . . . (Dl » 1 40
- Risurrezione . . . (D) e 1 40
Ascensione .
. . (D) » 1 40
- - S . Cuore di Gesù. . . (D) » 1 40
* Un Pacco Postale contiene 10 Copie del Giovane Provveduto nella legatura annunziata, più un dono di 10
copie della « Costituzione Cristiana degli Stati » di S . S. Leone XIII, da diffondersi tra il popolo .

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ANNO X1 - N. 12,
Esce una volta al mese .
DE ICEMBR 188 7
BOLLETTINO SALESIANO
DIREZIONE nell'Oratorio Salesiano -- Via Cottolengo, N . 32, TORINO
Sommario . - A S . S . Leone XIII - Indulgenze - I Salesiani -
I Salesiani nell'Inghilterra - I Salesiani a Trento - Lettera Ar-
gentina - Esplorazione della Terra del Fuoco : Lettera II (se-
guito) - Auguri di felicità - Bibliografia .
A S. S. LEONE XIII
nell'occasione del suo Giubileo Sacerdotale
i Salesiani e loro Cooperatori .
Questi giorni, che sono per Voi, o Bea-
tissimo Padre, occasione di santa esultanza,
riescono argomento di festa per tutti i Vo-
stri figli sparsi sulla faccia della terra . E
mentre si dice con il coro degli Angeli « Gloria
a Dio nel cielo, e pace agli uomini di buona
volontà, » sentiamo nell'animo nostro un
sacro dovere di ringraziare il Signore, che
abbia voluto operare con Voi, o Beatissimo
Padre, e per Voi tante magnifiche cose .
Chgèl,inquestomn,tui
occhi, tutti i cuori, e non de' soli cattolici,
sono rivolti a Roma ed al Vaticano ; ed a
Voi, che avete la rara ventura di contare i
giorni del Vostro Sacro Pontificato, coi bene-
fizi, che spandete sopra gli uomini, fanno
plauso tutte le nazioni, e vi domandano quella
benedizione che le può salvare . E una gara
d'affetto, è una manifestazione di fede, è
una lezione al secolo, che le forze d'inferno
non possono prevalere contro le auguste e
venerande Chiavi di S . Pietro .
Noi Salesiani, con tutti i nostri Coopera-
tori , con lo sterminato numero de' nostri
figli, veniamo, tra le fitte moltitudini dei
credenti, a ripetervi esultanti il grido degli
amorevoli figli al più virtuoso dei Padri
Ad multos annos, Beatissimo Padre, ad
multos annos! In Voi i Salesiani non solo
riveriscono il visibile Rappresentante del
Pontefice eterno, non applaudono solo al
grande pacificatore dei popoli, ma ricono-
scono dopo Dio con gratitudine immensa il
loro principale Benefattore, il loro generoso
Patrono, il validissimo loro Sostegno . E noi,
come figli riconoscenti, veniamo ad osse-
quiarvi commossi ed inteneriti . Nè solo
quelli che in Europa sono i più vicini a
goderne gli effetti della Vostra bontà, ma
anche quelli della lontana Patagonia, che
chiamati alla conoscenza del vero da ge-
nerosi Missionari , aventi la parola del-
l'Apostolo ed il coraggio del martire, nei
loro differenti idiomi, nella semplicità e nel
fervore di neofiti, mentre si gittano col loro
ardente pensiero ai Vostri piedi, vi rin-
graziano della paterna Vostra carità. La
quale, come fu per essi il principio della
fede, sarà fortunata caparra di eterna sa-
lute . O grandioso spettacolo ! Per Voi tutti
i popoli prendono la via di Roma ; di quella

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Roma, le cui zolle furore bagnate dal sangue
dei martiri, di quella Roma dei Pontefici,
che sempre, ma specialmente nei Vostri
giorni è Luce intellettual piena d'amore per
tutte le nazioni cattoliche, e per quelle an-
cora, che un dì furono trista causa di pianto
al cuore della madre loro la Chiesa, e che ora
vi fanno intendere l'accento desideratissimo
che dice pentimento, e domanda perdono .
Sempre madre generatrice e feconda la
Chiesa! Sempre più vigorosa e felice quando
più ti pare perseguitata e vicina a soc-
combere !
E come un tempo, per ricordare un ma- .
gnanimo Vostro Predecessore, bastava che
si pronunziasse al secolo, il nome di Leone,
per ricordare i benefizi che Ei fece alla
Chiesa, all' Italia, al mondo, così verrà
un giorno che le nazioni riconoscenti, per
richiamarvi alla memoria dei posteri, ri-
peteranno senz' altro il venerando Vostro
nome, e sarà simbolo di bontà, di sa-
pienza, di splendore, di vittoria. Chè Voi,
più fortunato e più benemerito del Primo,
non un solo avete vinto e domo dei nemici
del santo nome Cristiano . Avete trovata
un'Europa disordinata e confusa : troni scrol-
lati e pericolanti, popoli in ribellione ed
agitati da un prepotente ed insaziabile de-
siderio di comodità e di piaceri . . . Tutto mi-
nacciava rovina . Ed un nemico poi più
audace, confidando in una bugiarda pro-
messa, più scaltro, sbucato dai neri antri
dell'inferno, la Massoneria, cercava di ab-
battere insieme troni ed altari, instituzioni
e fede, e sopra la umanità desolata si pro-
metteva un facile trionfo, riconducendo le
nazioni verso una nuova e più pericolosa
barbarie . E Voi, come Samuel, che vegliava
alla salute d'Israele, commosso dai mali
che affliggevano l'umanità, avete divinato,
che Roma papale sarebbe stata di nuovo
vita, salute e gloria delle genti . Voi con
parola ornata di sapienza e di maestà, con
in mano la fiaccola della fede, avete rin-
novato il gran miracolo del mar di Tibe-
riade, quando a quest'Europa indocile e su-
perba avete a più riprese invocata ed otte-
nuta la pace . Come a ragione, inneggiando
ai santi Cirillo e Metodio, dicevate, come
inspirato da Dio
Quae dedit princeps, dabit ipsa semper
Roma salutem .
Oh! che possiate, o Beatissimo Padre, con
tanto di sapienza e di gloria attendere ancora
per molti anni ai governo della Chiesa catto-
lica, e raccogliere nell'operoso Vostro Ponti-
fc.iatomlepùdiquelgàracot
Arra soave di quest'augurio c'è la confi-
denza illimitata, che desiderate che il inondo
riponga nella Vergine Immacolata, invocata
specialmente col bel titolo del Rosario .
Incoroni Essa di rose il Venerando Vo-
stro capo, avendolo già gli empi incoronato
troppo di spine, e vi dia Essa la consolazione
di vedere un giorno, pentiti e inginocchiati
ai Vostri augustissimi piedi, tanti poveri
figli traviati, e vi conservi ancora a lungo
al bene della Chiesa di Dio , all'amore ed
alla riconoscenza dei popoli ed alla salute
delle anime .
Viva il Pontefice Leone XIII !
Viva il Pontefice del Santo Rosario!
INDULGENZE
ACCORDATE DAL S . P . LEONE XIII
pei Pellegrini a Roma .
Pubblichiamo il Breve pontificio del 1° ottobre,
col quale vengono accordate prezioso Indulgenze
a coloro i quali andranno in pellegrinaggio a
Roma nell' occasione del Giubileo sacerdotale del
nostro Santo Padre . Queste Indulgenze sono pure
estese a quelli i quali, non potendosi personal-
mente recare alla tomba dei santi Apostoli Pietro
e Paolo, vi andranno in ispirito e praticheranno
le opere di pietà prescritte .
« LEONE PAPA XIII .
» A tutti i fedeli di Cristo, che leggeranno le
presenti Lettere, salute ed apostolica benedizione .
Per questo che il giorno primo del prossimo
anno, col favore di Dio, celebreremo la solennità
del Nostro Giubileo sacerdotale , le genti tutte
d'ogni paese e le società d'ogni ordine, quasi un
cuor solo ed un'anima sola, esultano di allegrezza
e per meravigliose maniere nella presente ma-
lagevolezza di tempi porgono a Noi, per divino
volere collocati sulla eccelsa sede del Beatissimo
Pietro, solenni testimonianze della loro fede, del
loro amore, ossequio e plauso . Di tutto ciò per
certo Ci riconosciamo debitori a Dio che Ci con-
sola nella Nostra tribolazione, e supplichiamo Lui
del continuo a benedire propizio il gregge cri-
stiano e a concedergli la pace e la concordia da
lungo tempo desiderata.
» Noi, mossi da coteste ben note dimostra-
zioni di amore e di lodevole pietà, assecondando
le istanze fatteci a tale intento, affinché i figliuoli
tutti dalla festa del Padre loro traggano per sè
qualche vantaggio per acquistare più agevol-
mente la felicità eterna , giudicammo di dovere
dischiudere i tesori della Chiesa, dei quali Iddio
affidò a Noi la dispensazione . Per la qual cosa,
appoggiati nella misericordia di Dio Onnipotente

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e nell'autorità dei santi Pietro e Paolo Apostoli
suoi, a tutti e singoli cristiani dell'uno e del-
l'altro sesso, che peregrineranno a Roma in oc-
casione del Nostro Giubileo sacerdotale, per dar
pubblica ed aperta testimonianza di pietà e di
ossequio in nome delle loro nazioni, e per ren-
dere l' onore e l' ubbidienza dovuta all'autorità
suprema a Noi concessa da Dio ; e a tutti pari-
menti i cristiani d'ambo i sessi, i quali seguano,
accompagnino con la mente e col cuore i sud-
detti pellegrinaggi a Roma ; e del pari a tutti e
singoli coloro, i quali diano opera in qualsivo-
glia modo al buono e felice esito di coteste pie
peregrinazioni, se al giorno preciso del Nostro
Giubileo sacerdotale , cioè al primo giorno del
venturo gennaio, premetteranno una novena con
la recita della terza parte del SS . Rosario e se
ripeteranno la stessa novena entro il tempo sta-
bilito per le udienze di codesti pii personaggi,
e veramente pentiti e confessati e cibati della
santa, comunione visiteranno la loro chiesa par-
rocchiale o qualsiasi altra o un pubblico oratorio
ed ivi innalzeranno pie preci al Signore per la
concordia dei Principi cristiani, per la estirpa-
zione delle eresie, per la conversione dei pecca-
tori e per la esaltazione di Santa Madre Chiesa
tanto nel giorno stesso della mentovata Nostra
solennità, quanto nel dì festivo che seguir, im-
mediatamente la novena, ripetuta, ad arbitrio di
ciascuno, entro il tempo prefisso come sopra,
concediamo come sopra indulgenza plenaria e re-
missione di tutti i peccati .
» Inoltre a tutti e singoli coloro che, almeno,
contriti di cuore , celebreranno le novene come
sopra, in qualsivoglia giorno di esse abbiano ciò
adempiuto , condoniamo , nella consueta forma
della Chiesa, trecento giorni delle penitenze loro
ingiunte o altrimenti dovute in qualsiasi modo .
Le quali indulgenze tutte e singole , remissioni
di peccati e condonazioni di penitenze, conce-
diamo che possano anche applicarsi alle anime
ritenute nel purgatorio, e vogliamo sieno conce-
dute per questo solo anno . Non ostante qualsi-
voglia cosa in contrario. Vogliamo poi che ai
transunti o copie anche stampate delle presenti
Lettere, sottoscritte per mano di qualche pub-
blico notaio, e munite del sigillo di persona co-
stituita in dignità ecclesiastica, si presti in tutto
la stessa fede che presterebbesi a queste pre-
senti se fossero esibite e mostrate .
» Dato in Roma presso S . Pietro , sotto l'A-
nello del Pescatore , il di 1° ottobre 1887 , de-
cimo anno del Nostro Pontificato .
M . Card . LEDOCHOwSki. »
I SALESIANI
PEL GIUBILEO DEL S . PADRE .
I Salesiani si vanno adoperando nel concorrere
in quel modo che meglio possono al faustissimo
giubileo del Padre dei fedeli . Oltre le varie com-
posizioni latine ed italiane già rimesse a Sua Ecc .
il Vescovo di Parma, secondo il concorso lettera-
rio da esso proposto, essi prendono parte all'E-
sposizione Vaticana coi loro doni . Sono rappre-
sentati da un centinaio di Volumi, saggi della loro
Tipografia e Legatoria . Fra essi è La filosofia,
la Storia e le Lettere nel concetto di Leone XIII,
stupenda opera eseguita appositamente ; un co-
fanetto, un quadro calligrafico, uno stolone rica-
mato dalle Suore di Maria Ausiliatrice, ed una
rara interessante collezione zoologica, botanica,
mineralogica proveniente dalle Missioni dell'A-
merica del Sud .
E non solo i Salesìani d'Europa, ma anche le
Missioni della Patagonia ad essi affidate dal S .
Padre si preparano a festeggiare in modo par-
ticolare questo solenne giubileo .
A tale scopo le Associazioni del Sacro Cuore
di Gesù , le Figlie di Maria , i Collegi maschili
e femminili diretti dai Salesiani e dalle Suore
di Maria Ausiliatrice, hanno preparato un Album
bellamente disegnato ed una carta geografica di
tutti e tre le vastissime Valli del Rio Negro,
Limay e Neuquen e di tutto il territorio della
Patagonia settentrionale, dal Rio Colorado al Rio
Chubut : molti lavorini fatti in ricamo dalle a-
lunne del Collegio e dalle Indie recentemente
convertite .
I Salesiani hanno parlato ai selvaggi di fresco
battezzati del Papa, capo di tutti i Cristiani, e
delle sue Nozze d' oro ed anche del bisogno di
unirsi al mondo cattolico per presentargli l'o-
maggio della riconoscenza, con inviargli oggetti
e lavori di loro primitiva industria . Ed ecco che
in poco tempo si raccolsero preziose e finissime
pelliccie di guanaco, quadrupede ruminante della
grossezza del cervo , senza aste e con morbidis-
sima lana bianca e rossastra ; due bellissimi e
pure morbidissimi tappeti a vario colore, formati
della pelle e piuma del petto dello struzzo ame-
ricano ; una candidissima e rara spoglia di cigno
di Patagonia , industriosamente lavorati a dise-
gno e cuciti con tendini dei medesimi animali,
che i Patagoni prendono colla loro famosa Bo-
leadora . Una specialmente più bella per finezza
e disegno è destinata a porre sotto lo scrittoio
del Santo Padre . Sono lavori degli Indii Pampas
che abitano la Valle di Rio Negro e dei Theu-
huelches, che vivono sulle sponde del Rio Santa
Cruz nella Patagonia meridionale .
Sonvi pure altri tessuti della medesima lana
di guanaco, che le Indie filano, tingono con erbe
e tessono sopra un telaio di pali e con bacchette
che maneggiano con molta lentezza e pazienza .
Havvi una raccolta di preziosi oggetti di argento,
tra i quali una scodella battuta con martelli di
pietra e già appartenente al cacico Shayuhueque,
un tempo il più ricco padrone del deserto ; un
gioco di staffe massiccie di puro argento con
cannuccie dello stesso metallo e t utta una bri-
glia di cuoio greggio ornata di tubicini d'argento .
Questo lavoro rivela la naturale industria del-
l'Indio Ahraucand del Chilì, solito a comunicare
co' suoi vicini delle Cordigliere Argentine . Una
collezione varia di collane formate di grani d'ar-
gento infilzati con un nervicino, ornamento che

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lgeiovanIdusportael,ipos
ad al collo dei piedi ; orecchini di larga piastra,
anelli e grandi spilloni, tutto d'argento,
Havvi pure un idoletto od amuleto, che i sel-
vaggi portano appeso al collo per ingraziarsi il
cattivo Spirito o Gualichu . Esso ha la figura
informe di uomo con braccia e gambe aperte a
guisa di una rana . Nelle Terre del Fuoco, dove
i Missionari Salesiani sono riusciti a penetrare,
han trovato quegli infelici abitanti nel più com-
pleto stato selvaggio, malamente nutriti e malis-
simamente vestiti. Nutriti di sole radici silvestri,
di molluschi che raccolgono alla spiaggia del
mare e di foche, quando riescono a pescarle ;
coperti di un solo pezzo di pelle di guanaco o
di foca, il resto della persona è perfetta nudità .
E ciò in un clima umido, freddo e piovoso . Mo-
tivo per cui quasi tutti muoiono prima di arri-
vare ai 10 anni . Ora tra gli oggetti che essi
espongono e che passeranno poscia al Museo di
Propaganda, sonvi : un saggio di due piccole pi-
roghe o canoe (Annaù) di corteccia di faggio,
cucite con istriscie di pelle di foca, nervi, ten-
dini ed anche con forte giunco ; impeciate con
sugo di arbusto comune in quelle terre ; l'ossa-
tura è formata di ramoscelli di faggio tagliati
longitudinalmente e piegati ad arco .
La piroga o canoa è la casa del selvaggio
Yagan, il quale , per l'abitudine di vivervi ac-
coccolato, quasi perde l'uso delle gambe in terra .
Vi sono archi con tendini di animali, e freccie
con punta di selce o di vetro, di bottiglie rac-
colte nei frequenti naufragi ; faretre di pelle di
fo;acrpnid'sbalen,cotidlegn,
lacci ecc ., strumenti tutti da caccia e pesca, con
che si alimentano .
Vengono poi collane formate con la pelle di
zampe di uccelli infilzate con nervicino, e sono
riservate alle vedove ; altre collane di piccole
conchiglie di mare, ornamento delle giovanette ,
che anche laggiù sono ambiziose, malgrado la
loro sucidezza . Più alcuni lavoretti di giunco,
che i Fueguini usano pel trasporto dei pochi loro
oggetti nella vita ordinariamente nomade .
Questo piccolo museo sarà presentato al Sommo
Pontefice da Mons . Cagliero, venuto appositamente
in Italia dalla sua Missione per ossequiare il
Principe della Chiesa a nome di tutti i suoi com-
pagni di apostolato .
I SALESIANI NELL'INGHILTERRA .
Da varii anni a questa parte, molti pii catto-
lici d'Inghilterra chiedevano con istanza al nostro
D . Bosco che volesse mandare colà i suoi Sale-
siani per fondarvi case di ricovero pei giovani
orfani ed abbandonati, i quali, sovratutto a Lon-
dra, sono molti e miserabilissimi . Questi infelici
passano il giorno da vagabondi ne' più infetti
quartieri della città o nella campagna, e sovente
giunta la sera, sono costretti a chiedere un po'
di paglia, su cui passare la notte, a quelle fetide
Work-House, frequentate dalla più lurida feccia
della gran capitale. Il cuore di D . Bosco, sempre
pronto ad accorrere in aiuto, specialmente della
classe povera, non aspettava che di avere il per-
sonale necessario e l'occasione favorevole, per
aderire a tali pietose istanze dei cattolici inglesi,
e questa propizia occasione si è presentata .
Una signora cattolica di piissimi sentimenti e
piena di zelo, avea, già da tempo, fatto costrurre
una chiesa dedicata al Sacro Cuore di Gesù, in
uno de' quartieri di Londra, chiamato Battersea .
Colà appunto una popolazione numerosa sente
più grave il bisogno di aiuti spirituali, poichè
insufficienti gli sforzi dei pochi sacerdoti londo-
nesi in quel sito stabiliti, sebbene virtuosi e ze-
lanti . Questa Dama offerse a D . Bosco detta chiesa
e le annesse scuole, col terreno necessario alle
nuove costruzioni da farsi.
Molte e gravi difficoltà si presentavano da prin-
cipio per questa fondazione, ed il venerando sa-
cerdote titubava nel decidersi all'impresa ; in fine
promise di accingersi qualora vi fosse il bene-
placito del Sommo Pontefice. La pia donna ricorse
subito al Papa, il quale non solo permise che si
facesse quanto s'implorava, ma esternò vivissimo
il desiderio che i preti di D . Bosco andassero a
Londra .
Per tutti i cattolici sono sacre le parole del
Vicario di Gesù Cristo, non che gli ordini suoi ;
ma per D . Bosco è sacro eziandio qualunque suo
desiderio ; é perciò accettò senz'altro , e accon-
discese alle istanze della buona signora . I Salesiani
adunque sono sul punto di aprire la loro prima
Casa in Inghilterra, e uno di loro, il reverendo
Don Francesco Dalmazzo, già parroco del Sacro
Cuore di Gesù a Roma, si recò nella capitale del
Regno Unito, per esaminare e per conoscere
tutte le particolarità necessarie a sapersi per
norma dei sacerdoti che dovranno amministrare
la chiesa e dirigere le scuole . La seguente lettera
che dietro preghiera ci venne graziosamente co-
municata, darà ulteriori informazioni :
« Londra, 21 ottobre 1887 .
« Amatissimo Padre in G. C.
« La mia missione è compiuta . Ho visitato
tutto con calma e ponderazione, ho parlato a
lungo col Vescovo monsignor Butt, e pare ogni
difficoltà sia appianata . Ne sia ringraziato il
Cuore adorabile di Gesù! Se qualche poco ho
tardato a scrivere, si è perchè il Vescovo dovette
assentarsi da Londra per la consacrazione di una
chiesa . Ora, eccole, Padre veneratissimo, la re-
lazione precisa e dettagliata di ogni cosa. Il Ve-
scovo mi accolse con carità e bontà veramente
paterna , e mi assicurò che ogni difficoltà era
appianata . Egli stesso scrisse e parlo col parroco
limitrofo, che si tiene pronto a cedere ogni cosa,
appena noi ci presentiamo . Lo visitai ancor io
questo parroco, e mi fece intendere lo stesso ,
soggiungendo che il peso degli anni non gli per-
mette più tanta fatica .
« Monsignor Vescovo m'incaricò poi di tanti
ossequii a D . Bosco, pregandolo a far presto,
perchè il bisogno è urgente . Interrogato da me

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se amasse meglio un Irlandese che un Inglese ,
oppure preferisse più un Italiano, rispose che a
questo era indifferente, ma che però la popola-
zione di Battersea è per tre quarti composta di
irlandesi, e quindi si rimetteva alla saviezza di
D.BEosqcuetpranosetlVcvo
Vengo ora alla chiesa . Essa è all'esterno di ferro
(b.anPdeorò)èilga'ntero
fa;rncehèlqumsivtgche
cattoliche sono a un dipresso così . E stata fatta
in questo modo come provvisoria, ed ha certo
bisogno di riparazione nei vetri e nel bandone
esterno . Le scuole invece sono in muratura, belle
e grandi e con molta luce .
« Il terreno è ampio, munito di cinta, e misura
2 500 metri, che in Londra non è certo poca cosa .
Hovedutchsiporebnsim,coltep
fare una bella chiesa, una casa annessa, ed avere
due cortili distinti, l'uno per gli interni l'altro
per gli esterni . Le scuole sono frequentatissime .
Ho veduto in iscuola ed in cortile 250 tra bam-
bini e bambine, avendosi qui le scuole miste . Vi
sono molti poveri, quasi tutti artigiani e addetti
alla fabbrica del gaz . Vi sono però anche dei
cattolici benestanti, che aiuterebbero non poco .
A poca distanza dalla chiesa vi è una stazione
ferroviaria, che però non dà disturbo alcuno , e
non si sente neppure . È la più grande delle 150
stazioni che sono in Londra, e passano per quella
ogni 24 ore millesettecento treni! Vi sono 24
binari, ed è uno spettacolo meraviglioso vedere
contemporaneamente ad incrociarsi fino a dieci
treni .
« Finisco con una circostanza che le tornerà
molto gradita, ed è che la Parrocchia nostra è
situata dove, al tempo di Enrico VIII, vi era il
giardino del B . Tommaso Moro, il quale aveva
la casa sua al di là del Tamigi, ma il giardino
al di qua, ed ogni giorno d'estate, dopo servita
la Santa Messa, passava il fiume sopra una sua
barchetta, e veniva a far colazione in giardino e
sollevare il suo spirito alla campagna . E dunque
un luogo santificato dalla presenza di un martire
della fede, il quale, speriamo, proteggerà la nostra
Missione .
« Mi benedica e mi abbia in Corde Jesu
« Figlio affamo
« Sac . FRaNCESCO DaLMAZZO . »
Tre Salesiani destinati per Londra partivano
da Torino il giorno 14 di novembre .
gregazione di Carità di attuare, col valido inter-
vento di S . A. il Pr. Vescovo, il progetto tanto
caldeggiato dall'on . nostro Podestà, - di affidare
cioè la direzione interna dell'istituto ad una So-
cietà religiosa . Fra le molte , la più indicata al
nostro caso era senza dubbio quella tanto dif-
fusa in Italia , Francia , Spagna e nell'America
merid ., che ha per fondatore quell'uomo di Dio
che è D . Bosco, e che dal S . Vescovo di Gine-
vra si noma deì Salesiani .
« Considerando infatti che i giovani dell'Orfa-
notrofio devono ricevere un' educazione , sia poi
letteraria o di mestieri, arti e industrie, qual più
adatto instituto potevasi trovare che quello di
Don Bosco, che è fatto appunto a tale scopo?
Lo mostra assai chiaro la casa-madre di Torino,
dove, oltre gli studenti d'ogni fatta, vi si veg-
gono i grandi laboratorii per sarti, calzolai,
fabbri, falegnami, legatori di libri ; dove si ha
una tipo-calcografia con dieci macchine, dove si
ha pure un forno da pane, il tutto messo in
movimento da motori a gas . Ciò nel solo To-
rino ; e basti di questo ; che se volessimo uscirne,
la diverrebbe una storia troppo lunga .
« Oltre di questo i Salesiani si occupano nel
tenere Oratorii festivi, di cui a Torino ne con-
tano tre. per ragazzi, che vi accorrono in gran
numero . Possiamo quindi sperare che i Salesiani
svìlupperanno anche nella nostra città quell' at-
tività per l' educazione della gioventù, che li fa
tanto stimati, benemeriti e desiderati altrove . Di
più noi confidiamo che questo non sarà che un
primo passo por aprirsi la via a fondare in seguito,
e presto anche da noi, una loro casa, per poter
così attendere più di proposito al raggiungimento
completo dei loro scopi santamente umanitari .
« Intanto sono tre che piglieranno possesso
dell'Orfanotrofio : il M. R . Don Pietro Furno
qual direttore, il ven . cherico Simone Visintainer
qual vice direttore e il signor Eugenio Baù in
qualità di assistente .
« Nel mentre anticipiamo il benvenuto a questo
primo drappello di Salesiani che vengono a noi, g
i primi in tutto l' impero , da Dio prescelti ad
accogliere i figli generosi di Don Bosco, -
crediamo di farci interpreti della cittadinanza
coll'esprimere i sentimenti di intima riconoscenza
che tutti professano a S . A. il Pr . Vescovo, al-
l'illustrissimo signor Podestà , al lod . Consiglio
della Congreg. di Carità e a tutti coloro i quali
si prestarono in quest' opera destinata a far ri-
fiorire un' istituzione cittadina di quella portata
che è l'Orfanotrofio » .
I SALESIANI A TRENTO .
Il giorno 15 di ottobre ricevuti alla stazione
da varii benefattori distinti giungevano a Trento
i Salesiani destinati all'Orfanotrofio di quella il-
lustre città ; La Voce Cattolica, nel suo numero
117 col seguente articolo annunziava il loro ar-
rivo .
« Con sabato prossimo comincia per questo
cittadino istituto un periodo di vita nuova . Dopo
lunghe trattative riuscì al Consiglio della Con-
LETTERA ARGENTINA
Mons . Cagliero a S . Nicolas.
Almagro (Buenos Aires) 16 ottobre 1887 .
CAR .MO E VENER .MO PADRE D . Bosco,
S'avvicina il tempo in cui il nostro carissimo
Mons . Cagliero, lasciandoci per forse lunghi mesi,
ritornerà fra le braccia del nostro gran Padre.

1.8 Page 8

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Oh! chi potesse contemplare da vicino il santo
amplesso che si daranno questo Pastore della
Chiesa ed il suo carissimo Padre e Patriarca dei
Salesiani! amplesso, che ricorda al vivo il feli-
cissimo incontro del Viceré d'Egitto Giuseppe
col suo amatissimo Padre il gran Patriarca del
popolo di Dio !
Ma veniamo allo scopo di questa mia, che si
è di far pregustare a V. R ., all'Oratorio intero
ed a tutti i Cooperatori l' immensa gioia che
costi proverassi per l' arrivo di Monsignore . Io
così meco ragiono . Se tanta festa si è fatta
e si fa in queste terre straniere per una breve
visita di questo Vescovo salesiano , che non
faranno i suoi Confratelli ed amici , che non
farà il dilettissimo suo Padre? In questi ultimi
giorni ebbi la fortuna di accompagnarlo in tutte
le Case di questa Ispettorìa Argentina e dovun-
que il suo arrivo fu causa di feste e gioie inef-
fabili . Mi limiterò a narrare a brevi tratti l'ul-
tima di queste visite che Monsignore fece alla
Casa di S. Nicolas ed a' coloni italiani che dimo-
rano sparsi qua e là nei campi circostanti . É
narrazione questa che dovrebbe fare D . Riccardi,
ma ho bisogno che questo testimonio di vista
possa confermare a voce quanto io qui in tutta
fretta descrivo .
Appena seppesi che Monsignore era arrivato
al Collegio fu un avvicendarsi di continue visite
che i padri di famiglia di quei buoni coloni gli
fecero fin dal mattino del primo giorno . Monsi-
gnore commosso per tanta cordialità, li invitò
tutti a pranzo con sè, coi Salesiani e coi gio-
vani del Collegio, dimodochè s'improvvisò una
festa che mai la più cara . Dopo il pranzo, usciti
i ragazzi a vociar nel cortile con quanto fiato
avevano nei polmoni : - Viva Monsignore! -
ecco quei nostri amici serrarsi tutti ai panni di
Monsignore , e mentre questi preparavasi a dir
loro parole di rassegnazione riguardo al terribile
flagello della brina, che appunto la notte prece-
dente aveva loro inesorabilmente bruciato viti,
patate e quanto avevano negli orti e nei prati ;
- Non è- di questo, Monsignore, essi dissero ,
non è di questo che desideriamo udirla parlare .
Dominus dedit, Dominus abstulit . Lui è il pa-
drone . Sit nomen Domini benedictum . Noi ab-
biamo bisogno che ci parli di Lei, che è il no-
stro caro Vescovo , che ci parli di sua Missione,
della terribile-caduta , delle feste che gli fecero
nel Chlìec, c., ecc . Son tutte cose queste che
abbiam già lette e rilette nel Bollettino, ed oh !
quante -volte leggendo abbiamo trepidato per
V . E., quante volte ci sentimmo il volto inon-
dato di lagrime! Ma che vuole! noi vorremmo
sentirle ancora dalla viva voce di V . E . queste
cose ; udirlo a voce è ben altra cosa che leg-
gerle soltanto . Ce ne conti adunque, che arrivati
a casa vogliamo far restar incantata per tutta
la serata la nostra famiglia . -
Monsignore s' arrese ben volentieri all'invito,
e, sedutosi in mezzo a quei veri amici del cuore,
pur loro concedendo che Lui era una specie di
loro Vescovo, mentre era stato appunto Lui il
primo Missionario Salesiano che era venuto ad
istruirli, come eziandio erano stati essi i primi
Americani che avevano accolti i Missionari Sa-
lesiani dodici anni or sono , fecesi a narrare la
peregrina storia dell' ultima sua missione . La
missione del Chichinal , i barbari costumi degli
Indiani . del cacico Sayuhueque , la loro docilità
nell' arrendersi, la piena conversione dell' intera
tribù,. le altre missioni ; Malbarco con tutti i suoi
particolari, tutto, tutto fu narrato da Monsignore
a quei cari amiconi dalla lunga barba, che pen-
devano, come estatici dal suo labbro non senza
asciugarsi di quando in quando di grossi lagri-
moni . Ma quando si giunse al triste episodio
della caduta da cavallo fu un tempestar univer-
sale di domande mai più udito . Monsignore si
ingegnava di rispondere brevemente a tutti, e
così a poco a poco li condusse dalla capanna di
Lucas Becerra agli orribili passi della Ande,
quindi a Chillan, tra le ovazioni popolari, poi a
Concezione, a Santiago , a Talca, a Valparaiso,
narrando un poco di tutti e di tutto .
Erano due ore che parlava,, e pareva che per-
allora dovesse finire quel racconto, quand' ecco
salta fuori uno di quei cari amici, e - La mi
scusi, Monsignore, disse, sarei curioso di sapere
dove e come andarono poi a finire quelle benedette
scarpe che, secondo leggemmo nel Bollettino, V .
E . perdette nel secondo giorno della salita su
quella montagna, motivo per cui dovette far il suo
ingresso trionfale nel Chili in semplici pantofole .
- Sì, si, ci conti, ci conti, aggiunsero tutti .
Monsignore meravigliato che il Bollettino non
avesse detto verbo di quest'avventura, volle tosto
completare la storia delle scarpe famose .
- Quelle scarpe, loro disse, caddero nelle
mani di un pastorello di quelle Ande , il quale
credendole calzari da donna, le offrì alla prima
che incontrò sul suo sentiero, dicendole : « Quanto
mi volete dare per queste belle scarpe ?,» Quella
donna che alle fibbie d'argento ed alle calze
unite dal color pavonazzo capì subito che desse
eran le scarpe di Monsignor Vescovo, che do-
vea averla preceduta nel tragitto « Che dici ?
che dici? esclamò forte meravigliata . E avresti
il coraggio di venderle? L'è un sacrilegio, ca-
pisci? Queste scarpe son del Vescovo ; dammele
qua. » E siccome quel ragazzo non voleva dar-
gliele se non gli si offriva una moneta, quella
donna ne lo contentò, pur di togliere al pericolo
di profanazione, com' ella diceva, quegli oggetti
sì preziosi . Si fu allora che quella impareggia-
bile cristiana , fattasi a valicare animosa quella
montagna sì scabrosa e fatale per due giorni di
seguito , non si ristette finchè non arrivò a
Chillan nel Chilì, dove, dolentissima di non tro-
varvi più il Vescovo, che già erasi di là dipar-
tito, consegnò l' involto ai buoni frati France-
scani, loro raccomandando di fargliele presto
avere a Monsignore, lo che fecero appuntino quei
bravi Religiosi .
Al terminar questo racconto poco mancò non
iscoppiasse un battimano alla valorosa cristiana
di Malbarco, cui essi dichiararono ed a ragione,
una specie di eroina, degna di essere proposta a
modello di pietà evangelica .

1.9 Page 9

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Monsignore si congedò poi dai suoi amici,
i coloni, loro promettendo restituir al più presto
le visite, per compier la qual cosa doveva im-
piegare ben due giorni, essendo che i nostri co-
loni italiani sono sparsi qua e là, assai distante
l'una dall'altra famiglia, sovra una superficie di
circa 200 chilometri quadrati .
Nel primo giorno fummo accompagnati in que-
ste visite dal caro D . Tomatis, il quale abita da
dodici anni con quei cari amici dei Salesiani, e
saprebbe non solo condurci ad occhi chiusi alla
casa d'ognuno, ma forse s'arrischierebbe preci-
sare quanti metri disti una casa dall'altra, e per-
fin quanti passi deve fare ognuno di quei coloni
per venire a messa alla nostra cappella ; e so
che non pochi di essi devono impiegare circa
un'ora per venire a piedi alle sacre funzioni, cui
non mancano mai .
La prima cosa che visitammo fu il terreno che
i coloni ci regalarono per erigere proprio in
mezzo alle loro case e capanne una bella chiesa,
dedicata a Maria Ausiliatrice. Monsignore lo trovò
assai bello e proprio adattato per la sua posi-
zione strategica, e fu tutto consolato quando
seppe che questi coloni vanno separando ogni
mese il frutto dei loro sudori, non per cambiare
la loro povere capanne in case, ma per aver
presto la fortuna d'innalzare una casa al Re del
Cielo, casa che è il loro sogno dorato .
Dopo questo si cominciò a visitare una per
una le case e le capanne dei Montaldo, dei Lanza,
dei Ponte, dei Parodi, dei Vigo, dei Càmpora e
via via . In tutte le case vi trovi la stessa fiso-
nomia, cioè la più cattolica che desiderar si possa,
e dirò anche la più salesiana. Ogni casa è or-
nata di quadri religiosi, ma vi campeggia sempre
tra questi l'immagine di Maria Ausiliatrice . Viene
in seguito il ritratto di Don Bosco e quello di
Monsignor Cagliero, collocati sempre in un posto
d'onore .
Monsignore trasecolava a questa scena che si
ripeteva in tutte le case ; e pure questo era ben
poco in paragone di altri piccoli ritratti viventi
che ogni casa possedeva . Alludo ad una turba di
ragazzi, ragazze e bimbi, onde rigurgitava ogni
casa, e, cosa meravigliosa in questo secolo tutto
materialismo , al richiedere che faceva Monsi-
gnore ai signori di quel piccolo popolo, se po-
teva egli sperare che almen qualcuno di quegli
angioletti sarebbe poi regalato a Don Bosco : -
Che dice mai, Monsignore, rispondevano quei
cristiani degni di vivere nel primo secolo della
Chiesa, che dice mai ? . . . Non alcuni, ma tutti,
tutti quanti ; e se il buon Dio ce ne desse il
doppio, tutti, tutti vogliamo offrire a Don Bosco
ed a Maria Ausiliatrice!
Quando si pensa che questa impareggiabile
gente non si contenta di sole parole , ma viene
ai fatti, come lo stiamo provando da dodici anni
in qua, si è costretti ad amar di più quel Dio
che sa cavar piante sì feconde da una terra sì ste-
rile, come è l'America, dove una grandissima parte
di poveri italiani viene a naufragare nella fede .
Ma quello che in modo speciale sorprese dol-
cemente Monsignore si fu un'antica cappelletta
di N. S . della Guardia di Genova, che in un can--
tuccio d'una povera camera di Giovanni Mon-
taldo è tuttora custodita come se fosse una reli-
quia . - E davanti a quest'altarino, prese a dire
il Montaldo, che in quei brutti tempi passati, in
cui non essendovi ancora i Salesiani, niuno tro
vava modo di potersi confessare, nè di udire una
predica , e ciò sia per la troppa distanza dalla
parrocchia, sia per la scarsezza dei preti in al-
lora ; è proprio qui, dice, che, i primi coloni di
queste terre si radunavano la sera d' ogni do-
menica, e, dopo il santo Rosario, si cantavano i
Vespri, e chi la faceva da sagrista, chi da ebdo-
madario, quale da cantore, quale da suonatore ecc .
Oh che tempi erano quelli !
- Bellissimi tempi, soggiunse Monsignore,
tempi che vi hanno meritato la grazia d'aver tra
voi i primi Salesiani, come già tutti voi siete
cooperatori nostri ferventi .
Monsignore finiva quella giornata stanco di
parlare e di benedire, ché il miglior regalo che
essi gli chiedevano , era una benedizione, che
essi ricevevano, in ginocchio, in bel gruppo riu-
nita insieme tutta la famiglia ; ma partiva con-
solatissimo, promettendo a tutti di portar i loro
ossequii a D . Bosco ed al S . Padre.
All'indomani Mons . Ceccarelli Canonico e par-
roco della città , sempre amico e protettore dei
Salesiani, volle avere il piacere di accompagnare
il nostro Monsignore nelle visite delle restanti
case, noleggiando a tal fine egli stesso una bella
e comoda vettura . Ripeteronsi le stesse scene del
giorno innanzi, la stessa fede tutta cristiana di
spiegossi vivamente agli occhi nostri , lo stesso
amore a D . Bosco ed ai Salesiani, amore che essi
cercavano dimostrare, ossequiando in tutti i modi
possibili il caro Monsignore, accomiatandosi dal
quale non solo non si contentavano baciargli l'anello,
ma volevano ad ogni costo che accettasse il loro
obolo, ben sapendo che egli non poteva effettuare il
suo ritorno in Italia senza la limosina dei Coop .
In una famiglia (quella di Ponte) Monsignore
trovossi davanti a sè un quadro incantevole . Il
caro Ponte aveva chiamato da lontan lontano
tutti i suoi fratelli , cugini e parenti, ond' è che
non appena Monsignore pose piè a terra nel
cortile, si vide attorniato da ben trentasei per-
sone, tutte vestite a festa, quand'anche fosse dì
di lavoro, formando come una bellissima corona
di rose, di cui' la più bella era la vecchia madre
del Ponte che, fuor di sè per la nobile visita
ricevuta, ne andava superba tra i suoi figli e
i nipoti . Il Ponte offrì a Monsignore le prime
fragole del suo orto ed il più schietto vino della
sua vigna, e a quando a quando sospirava per
Don Bosco « Oh se fosse anch' egli qua ! » In
Monsignore cresceva a mille doppi la meraviglia,
specialmente quando vedeva tutta quella gente in
ginocchio sul suolo, col capo scoperto, implorando
la benedizione per sè e pei loro bambini, che gli
presentavano anelanti . Si fu tra questa gente che
Monsignore ha dovuto scordarsi per poco d' es-
sere stato nel Chilì, mentre questi bravi coloni
offrivangli una mostra di pietà, la quale non che
chilena deesi chiamar celestiale .

1.10 Page 10

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Nè creda, carissimo signor D . Bosco, che io
esageri punto in descriverle queste scene . Eccole
qui una prova di più . Sul finir di questo secondo
giorno Monsignore visitava la casa-capanna d'un
altro colono , distante tre miglia circa dal Col-
legio . Colà trovò la moglie del colono che da più
di due mesi giace nel letto del suo dolore , ab-
bandonata da tutti i medici, ma non da Maria
Ausiliatrice, la di cui immagine quella paziente
vuol aver sempre ai piè del letto con due cerei
accesi . Or bene, oltre a questa disgrazia quel pio
colono aveva tutti i campi all' intorno bruciati
dalla brina . Monsignore voleva incoraggiarlo a
rassegnarsi, ma qual non fu il suo stupore quando
si udì dal colono rispondere : - Monsignore, io
sono rassegnato, anzi sono proprio contento . -
Contento , voi dite ; come sarebbe a dire? -
Sarebbe a dire che, se il Signore mi avesse re-
galato con tanta abbondanza d'uva e di patate ,
chi sa mai come l' avrei poi trattato io, il buon
Dio ! chi sa come mi sarei servito di tanta
roba , forse in danno dell'anima mia . . . dunque
meglio così ; ecco come sono contento . -
Non è mestieri aver tanto amor di Dio per
sentirsi commosso ad una scena di fede sì viva,
quindi è che Monsignore e noi tutti finimmo la
giornata col cuore tutto consolato ; e se qualcosa
avremmo potuto desiderare a metter il colmo alla
nostra gioia, sarebbe stata la presenza di nostro
Papà-grande . Mi capisce? Sì questo solo brama-
vamo, che Lei, amatissimo nostro Padre, avesse
potuto veder coi propri occhi quanti e quanto
buoni figli il buon Dio le ha dato in mezzo a
questi deserti e remotissimi paesi .
Ma io mi accorgo solo adesso che fui troppo
prolisso ; eppure come poteva non narrarle tutte
queste belle scene, sì attraenti per un cristiano,
per un Salesiano poi sì consolanti?
Mons. arriverà costì sul fine del p . v . novembre
o sul cominciar di dicembre . Egli saprà aggiungere
ciò che manca a questa relazione e dirle a viva
voce che colà, nei sobborghi e nei campi di San
Nicolas de los arroyos, avvii una specie di oasis
nel gran deserto spirituale americano, una specie,
dirò ancora, di paradiso terrestre, di cui per la
bontà di Dio , tengono attualmente le chiavi i
suoi poveri figli Salesiani, o carissimo D . Bosco .
Ancor due parole e fo punto . Non si scordi di
dir una parola a Maria Ausiliatrice per quei
coloni , affinchè perseverino nella santità ed in
nulla possa lor nuocere il demonio, che tanto li
odia ed osteggia .
Abbia poi la bontà di rinviarci, se non presto,
chè la sarebbe troppo esigenza la nostra, almen
non troppo tardi, il nostro carissimo indispen-
sabile Monsignore .
Sì, che lo prendano, se lo disputino finchè vo-
gliono tutti i fratelli ed amici, ma . . . guai a noi,
se ciò fosse per sempre .
Egli è nostro : res clamat ad dominum, dunque . . .
E voglia sempre benedire tutti questi americani
suoi diletti figli, specie il povero, ma
Affez .mo ed Obbl.mo figlio in G. G.
D . GIACOMO COSTAMAGNA .
ESPLORAZIONE DELLA TERRA DEL FUOCO .
LETTERA II .
(seguito)
11° Fuga di quattro prigionieri - Apparizione di un uomo
a cavallo - La spedizione Poper.
Il giorno 15 partimmo un poco più tardi per
attendere il ritorno dei soldati stati spediti ad
aprirci un passaggio nel bosco a colpi d'accetta .
Percorremmo successivamente due avvallamenti,
e a mezzogiorno raggiungemmo una eminenza
di circa 200 piedi che si ergeva a picco, bagnando
i piedi in un piccolo fiumicello . Mentre stavamo
cercando un guado, il dottor Segers rilevò il
panorama della valle a Sud e quello di nevose
montagne che appariscono ad occidente . Alle 5 1/2
fummo al Capo S . Paolo e, lasciandolo ad occi-
dente, sul mezzogiorno ci fermammo per brevi
istanti per attendere le bestie da soma col loro
carico, la cui marcia era stata un poco ritardata
a causa di paludi che dovettero superare . Du-
rante quella nostra fermata scorgemmo parecchi
altri Indiani nascosti sotto le piante, i quali, al-
l'udirci passare, si erano furtivamente appiattati
in luogo, di dove potevano vedere il nemico,
cioè noi, ed evitarne lo scontro . Dal numero
delle capanne che avevano abbandonate, potemmo
calcolarli una cinquantina, fra uomini , donne
e ragazzi . Camminammo ancora lungo la sponda
del mare fino all' incontro di altro piccolo tor-
rente, dove ci riposammo .
Alle 12 del giorno appresso , mentre già sta-
vamo per riporci a cavallo , ci accorgemmo che
mancavan quattro degli Indiani che venivano con
noi . Fatte le opportune indagini si venne a
riconoscere come una delle donne aveva po-
tuto fuggire con tre suoi ragazzetti. Il Capo
spedì due soldati a rintracciarli , ma dopo al-
cun tempo questi furono di ritorno, assicurando
di non averla potuta ritrovare . Siccome cresceva
la marea e sulla sponda esisteva molta ghiaia a
facilitarci il passo, noi riguadagnammo l' altura .
In queste regioni, meno ricche erano le campa-
gne, ma molto più folti i boschi .
Alle 10 1/2 facemmo sosta pel d:aeljunr
12,nel'atodiripartire,vedemounuomoa
cavallo, il quale , costeggiando il mare, si diri-
geva al Nord . Si spedirono 5 soldati armati a
raggiungerlo, con ordine di condurlo a noi . Co-
storo ebbero presto compiuto il loro incarico e,
verso l'una pom ., ci presentarono il signor Don
Luigi Wolff, tedesco , stabilito a Baia Inutile ,
Nord-Est della Terra del Fuoco, donde attendeva
alla ricerca della polvere d'oro sulle arene delle
spiagge. Accompagnavanlo due servitori, Enrico
Von Gilien e Gaetano Sanchez . Parlarono col
Capo, dicendosi provenienti da Baia S . Policarpo,
dove s'erano condotti da Puntarena in una pic-
cola goletta chiamata il Rajo, allo scopo di pro-
curar viveri alla spedizione Poper . Ben ricevuti
dagli Indiani del luogo, avevano fra loro soggior-
nato venti giorni, aspettando sempre la detta

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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spedizione . Non vedendola giunger mai, ave-
vano divisato di muoverle incontro e, non trovan-
dola, di raggiunger per terra ferma la loro di-
mora a Baia Inutile, lasciando la cura dei viveri
ad una tribù d'Indiani amici .IlCaponròsu
volta al sig. Wolff i diversi nostri incontri coi
naturali, che avrebbero forse potuto aggredirlo
se si fosse azzardato a proseguire il viaggio con un
personale così scarso qual era il suo .
Lo consigliò, invece, a ritornare indietro, pro-
mettendogli che, appena giunti a Baia Tetis, lo
avrebbe provvisto d'una barca che lo traspor-
tasse a Puntarena . Accettato questo consiglio, il
sig . Wolff restò con noi .
12° Altri avanzi di naufragi - Deserti, paludi, torrenti,
e boschi .
Partiti di lì entrammo in una foresta che in
breve ci chiuse ogni passaggio . Ricalcammo i
nostri passi, scendendo l'alta riva sulla quale ci
eravamo quasi sempre mantenuti . Costeggiammo
la sponda del mare fino ad un piccolo fiume ,
sulle cui vicinanze si fece bivacco . Qualche tempo
prima avevamo incontrati alcuni toldi abbando-
nati . Non trovando arbusti per accendere il fuoco,
raccogliemmo sulla spiaggia alcuni pali, tavoloni
di barca e tronchi d'alberi, quivi gettati dalle onde .
Anche il pascolo molto scarseggiava nei dintorni .
Il 18 fummo costretti a scaricare le mule ed
a portare a spalla le nostre provvigioni perché
i margini del torrente erano molto paludosi, ed
in siffatta guisa dovemmo procedere per parec-
chio tempo . Attraversammo anche alcuni tratti
così melmosi e sdrucciolevoli che le mule, sebbene
scariche, duravano fatica a mantenersi in piedi .
Alle tre dopo mezzo giorno ci trovammo allo
sbocco d'un altro torrentello formato dalle acque
d'altri due minori, uno di cui scendeva la china
Sud e l'altro quella Nord di due contigue col-
line . A circa seicento metri dalla bocca gua-
dammo il primo, e, più vicino, anche il secondo .
Sull'annottare ci attendammo ai piedi di una col-
lina in vicinanza d'un breve seno intersecato da
piccol rio che correva a nascondere le sue acque
nelle foltissime erbe del suolo . Speravamo di
poter giungere a Baia San Policarpo prima di
notte del giorno 20, specialmente stimolati dal
desiderio di conoscere in qual modo gli Indiani
amici si fossero condotti colle vettovaglie del
sig . Wolff loro state affidate . Questa speranza fu
però delusa per le grandi difficoltà che incon-
trammo per via . Verso le 10 dovemmo infatti
scavalcare per un nuovo grande pantano che ci
condusse ad una selva fittissima ed intricata . Per
evitare il disagio e la perdita di tempo d'aprirci
in essa un passaggio colle accette, retrocedemmo
alla riva del mare, attendendo ivi che la marea,
decrescendo, ci permettesse di proseguire per la
costa .
Incontrammo costì altri avanzi di navi nau-
fragate . Più scendevamo al Sud e più il nostro
cammino si faceva difficile . I pantani succede-
vano a pantani, i torrenti ad altri torrenti, ed a
tutto ciò si aggiunse ancora il maltempo, il quale
ci fece perdere alcuni giorni .
13° La baia S. Policarpo - Dolore degli Indiani che
credono perito il sig . Wolff - Accoglienze festose alla
spedizione . - Uno stregone i
Finalmente il 21 salimmo una collina ergen-
tesi quasi in perpendicolo sul mare . Era questo
lo sfondo della Baia San Policarpo . I servi del
sig . Wolff, che ci avevano preceduto per sorpren-
dere così gli Indiani e verificare se fedelmente
avessero compiuto il loro incarico, ci narrarono
come al loro giungere alla baia gli Indiani
avessero dapprima addimostrata molta gioia, ma
che poi, non avendo visto con essi il sig . Wolff,
la loro gioia s'era presto convertita in profondo
dolore che manifestavano gettandosi al suolo ed
emettendo fortissime strida . Siccome essi, i due
servitori, non comprendevano la loro lingua ,
non avevano potuto loro far comprendere che il
Wolff stesso giungerebbe il dì appresso, motivo
per cui quegli indiani continuarono ad affliggersi
ed a piangere fino alla mattina seguente . Quando,
finalmente, essi ci videro , quale non fu la loro
contentezza! Ci porgevano la mano, ci toccavano
le spalle e ci facevano altri mille segni amiche-
voli . Quello fra di loro che sembrava maggior-
mente distinguersi e che meglio rispondeva alle
nostre interrogazioni, era Waatiol , quegli cioè
che era stato di maggior aiuto al signor Wolff
nello sbarcare i viveri . Lo chiamammo quindi
Capitano del porto, titolo del quale si compiaceva
assai, e rimase poi anche più lieto quando il
Capo spedizione gli fe' regalo d' una cornetta,
ch'ei suonava col più ingenuo piacere . In quel
dopo pranzo, per divertire gl'Indiani, si eresse
un tiro al bersaglio , ed essi, colle loro freccie,
spesso coglievano il segno , ricevendone in pre-
mio una galletta . Il bersaglio consisteva in una
tavoletta quadrata di 20 centimetri di larghezza,
collocata alla distanza di trenta metri dai tira-
tori . Fra gli Indiani regnava molta allegria, e
questa non era minore fra i soldati, ai quali
erano state distribuite razioni di gàlletta , zuc-
caro e commestibili. Noi stessi non potevamo
esimerci dal prendervi sinceramente parte, poi-
ché alla fin fine, dovevamo ritenerci fortunati di
aver con noi persone pratiche di quei luoghi .
Teneva sopra tutto desta la nostra attenzione
un indigeno dalla faccia tutta dipinta, che sem-
brava spiare tutti i nostri movimenti e che, da
quanto potemmo comprendere, esercitava contem-
poraneamente fra la sua gente l'arte del medico
e quella di sacerdote . Si chiamava Suta e ci
fece passare qualche tempo di aggradevole lepi-
dissimo trattenimento . Come il tempo si era fatto
minaccioso e facevasi udire di lontano il bron-
tolio del tuono e vedere il bagliore dei lampi,
accortosi del nostro malcontento, costui, fattosi
prima molto serio nell'aspetto, si diede poscia a
gridare ed a sputare contro il cielo, quasi vo-
lesse scongiurare il temporale che si veniva for-
mando, al quale scopo finì per lanciargli contro
anche la povera sua pelle di guanaco. Che se
questi suoi esorcismi non valsero a dissipare le
nubi sempre più minacciose, la fantastica panto-

2.2 Page 12

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mima con cui veniva accompagnandoli, ci esilarò
in modo inesprimibile.
Augurii di Felicità .
Il Sac . D . Giovanni Bosco e i numerosi suoi
giovanetti godono di cogliere la propizia occa-
sione delle prossime feste Natalizie e della Fine
dell'anno per augurare ai Cooperatori e Benefat-
tori le più elette benedizioni ed ogni prosperità .
La Comunione che per privilegio Pontificio
faranno nelle loro Chiese nella mezza notte del
Santo Natale, i Salesiani e i loro alunni, la indiriz-
zeranno a Dio, affinchè per i meriti del grazio-
sissimo Gesù Bambino, spanda sopra dei loro
benefattori e Benefattrici l'abbondanza delle sue
grazie celesti e conceda loro un nuovo e feli-
cissimo anno, colla perseveranza nel bene .
BIBLIOGRAFIA
LA MIGLIORE DELLE STRENNE
E LE LETTURE CATTOLICHE
DI TORINO .
L'uso delle strenne proviene dai Romani, e si
riferisce ai primi re di Roma . Narrasi che Ta-
zio, avendo ricevuto il primo dell' anno come in
buon augurio dei rami di palma, tagliati in un
bosco sacro a Strena , dea della forza , convali-
dasse per l' avvenire tale costumanza e desse a
tali doni il nome di Strena . Roma riteneva quel
giorno come festivo . In esso i Romani facevansi
reciproci voti e mandavansi i regali . Augusto
riceveva strenne dal Senato, dai cavalieri e dal
popolo . Da Roma si estese quest'uso a tutte le
provincie dell'impero ; anche la Grecia e le Gallie
ebbero la festa del primo giorno dell'anno e per
conseguenza le strenne ; e d'allora in poi non
cessò più .
Nei tempi moderni s'introdusse l'uso di pubbli-
care libri eleganti per tipi ed incisioni sotto il
nome di Strenne, compilazioni storiche, roman-
tiche, artistiche e simili, le quali , quando altro
pericolo non presentino, sono per lo meno futili.
A nostro avviso parrebbe la migliore di tutte
le strenne la diffusione dei buoni libri .
Un buon libro è un tesoro .
Che cosa non fu scritto sull'influenza della let-
tura? Un libro cattivo può essere la rovina di
una persona, uno buono esserne la salvezza. Que-
sta efficacia dei libri e della lettura non può re-
carsi in dubbio .
Come il cibo buono o cattivo opera salutar-
mente sulla vita e sull' organismo animale, così
il cibo intellettivo e morale, che per mezzo dei
libri e delle letture ci viene somministrato, in-
fluisce bene o male, sempre potentemente, sulla
vita intellettuale e morale dell'uomo.
Fidati sull'efficacia della lettura, mirate come
i malvagi oggidì si danno a tutt' uomo alla dif-
fusione della cattiva stampa .
Alta perciò sollevava la voce il regnante Pon-
tefice Leone XIII . Coloro, ei diceva, che avver-
sano con mortale odio la Chiesa han preso il
costume di combattere con pubblici scritti e di
adoprarli come armi acconcissime a fare danno .
Quindi una pestifera colluvie di libri, quindi ef-
femeridi sediziose e funeste, i cui furiosi assalti
nè le leggi raffrenano, nè il pudore trattiene .
Come porre un argine a tanto male?
Ah non si abbia a dire che i figliuoli delle
tenebre sian più prudenti ed attivi dei figliuoli
della luce. Sorgiamo su con ardore e poniamo
prontamente mano generosa alla diffusione della
buona stampa .
Quale strenna potremmo noi trovare migliore
di questa?
Non puoi tu far da maestro? Diffondi buoni
libri . Non puoi tu alzar la voce per predicare ?
Diffondi buoni libri e regalerai così al prossimo
tuo buoni predicatori, che saran sempre disposti
e di notte e in casa e in viaggio ad istruire ed
a convertire quanti vorran dar loro udienza .
Fu scritto che una casa senza libri è una casa
senza dignità, ha qualche cosa delle locande ; è
come una città senza librai, un villaggio senza
scuole, un tempio senza pulpito e predicatore .
Provvedete di buoni libri la vostra casa e sarà
ottima strenna che regalerete alla vostra famiglia .
Diffondete buoni libri fra i vostri parenti, a-
mici , conoscenti e darete loro la migliore delle
strenne . Non vi basta ciò? Ecco altro mezzo che
con santa industria si potrebbe adoperare a tal
uopo . Affine di avere non solo al principio del-
l' anno, ma periodicamente almeno ogni mese
nuove letture per voi o per altri, inaugurate il
nuovo anno coll'associare e col regalare per
istrenne ad altri l' associazione ad alcuna tra le
tante pubblicazioni periodiche, di cui va ricca
oggidì la stampa cattolica.
A tal effetto noi raccomandiamo qui partico-
larmente l'associazione alle nostre Letture Cat-
toliche, associazione che fondata fin dal 1853 dal
nostro venerato superiore D . Bosco, oltre alla
benevole accoglienza di tante migliaia di asso-
ciati, meritò di essere vivamente raccomandata
da Congressi cattolici, da molti Vescovi e bene-
detta e raccomandata dal medesimo Supremo Ge-
rarca della Chiesa il Papa .
Eccone pertanto il programma
PIANO D'ASSOCIAZIONE .
1 . Lo scopo di questa Associazione si è di dif-
fondere libri di stile semplice , dicitura po-
polare . La materia sarà : istruzioni morali,
ameni racconti, storie edificanti, ma che
riguardano esclusivamente la Cattolica Re-
ligione .

2.3 Page 13

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2 . In ciascun mese uscirà un fascicolo di circa
108 pagine .
3 . Il prezzo d'associazione è di L. 1,25 ogni se
mestre e L . 2,25 all'anno per chi vuole i fa-
scicoli franchi dì posta . All'uffizio in Torino
L . 0,90 per semestre e L . 1,80 all' anno .
Fuori d'ltalia L . 3,00 per tutti i paesi com--
ponenti l'Unione postale .
4 . Per fare tutte le agevolezze possibili a tutte
le benemerite persone ecclesiastiche e seco-
lari, che vorranno dar mano a quest' opera
di carità , saranno loro spediti i fascicoli
franchi di porto per tutte le parti d'Italia
faceto, allegro . Come nel primo anno così in que-
sto esso parte da Torino e si porta durante il
nuovo anno a ringraziare gli associati alle Let-
ture Cattoliche per la loro cooperazione prestata
durante il 1887, li incoraggia a continuare nella
sant'opera della diffusione di dette Letture, delle
quali scrisse già l' immortale Pio IX : che non
v'ha cosa più utile a promuovere ed infiam-
mare la pietà nel popolo ; li trattiene coi suoi
edificanti racconti , colle sue amene descrizioni,
cogli allegri suoi aneddoti, burle, scherzi ed altre
consimili facezie , che dilettando edificano e for-
mano altri galantuomini a lui consimili .
dove sono attivate le ferrovie, e per l'estero
Vendesi a parte a cent . 15 la copia ed a L . 5
sino al confine allo stesso prezzo dl L . 0,90
per semestre e L. 1,80 all'anno ; purché i
soci facciano un centro ove si possano indi-
rizzare non meno di 50 fascicoli .
5 . Ove si possano spedire insieme per la posta
25 fascicoli il prezzo d'associazione sarà ri-
dotto a L . 2.
6. Il socio s'intende obbligato per sei mesi, e
qualora non intenda continuare è pregato di
darne avviso un mese prima .
7 . Nelle città e luoghi di provincia le associa-
zioni si ricevono da persone designate dai
ogni pacco postale .
Un pacco postale consta di copie 35 del Ga-
lantuomo e di due copie dell' Orbe Cattolico a
Pio IX, contenente la relazione completa dei so-
lenni ricevimenti delle varie Deputazioni Catto-
liche italiane e straniere col testo dei più im-
portanti indirizzi letti al S . Padre e le più belle
risposte del medesimo ; prefazione con appendice
sugli altri principali indirizzi, doni ecc ., ecc .
Libro che facendo conoscere quanto il mondo
cattolico fece pel Giubileo Pontificale di Pio
IX, celebratosi or sono 16 anni, eccita quanti
rispettivi Ordinarii diocesani, a cui l'opera
è in particolar modo raccomandata .
8 . In Torino si ricevono nell' uffizio delle me-
desime Letture, che trovasi nell' Orato-
rio di s . Francesco di Sales, via Cotto-
lo leggeranno a cooperare sempre più alla gran-
de manifestazione di fede e di amore che ora
si rinnoverà , e più in grande, pel Giubi-
leo sacerdotale del sapientissimo suo successore
LEONE XIII .
lengo, n. 32 .
9 . Attesa la modicità del prezzo d'associazione
si prega di spedire i pieghi e le lettere fran-
che di posta .
10 . Coloro che vogliono associarsi sono pregati
di scrivere chiaramente il loro nome, co-
UN'OFFERTA AI NOSTRI COOPERATORI .
gnome e titoli, la : via ed il numero, il co-
Non pochi dei nostri cooperatori profittarono
mu ne o frazione di comune in cui hanno lo scorso anno della esibizione da noi fatta del
domicilio e lapeuroflsv'tianc
potersi associare per LIRE UNA soltanto, all' u-
dal quale il comune o frazione dipende . Gli tilissimo periodico IL CONSIGLIERE DELLE FAMI-
associati poi, per rinnovazione, reclami od GLIE , il cui prezzo di associazione è di Lina
altro, sono pregati di unire alla corrispon-
denza la fascia od indirizzo con cui rice-
vono mensilmente i fascicoli .
QUATTRO .
Un tal prezzo di favore sarà accordato an-
che nel prossimo anno , da Gennaio a Dicem-
bre 1888 .
Sono in preparazione pel nuovo anno la Vita
di S. S. Leone XIII del sac. Riberi, due altri
racconti storici del Lemoyne, sulla Colombia ;
Agnese la cieca di Cecilia Craddle ; Edoardo,
racconto di Pio Tasca ed altri interessanti o-
pr.et
Questo giornale come molti già sanno, si oc-
cupa esclusivamente del benessere morale e ma-
teriale delle famiglie, economia domestica, igiene,
industrie e lavori casalinghi, cucina, profumeria,
coltura dei fiori, abbellimenti della casa . E quindi
utilissimo e fa risparmiare molte e molte altre
spese .
Coloro che vogliono profittarne non hanno
che spedire UNA LIRA per Vaglia postale alla
IL GALANTUOMO
Almanacco per l'anno bisestile 1888 ; strenna offerta
agli Associati alle Letture Cattoliche di Torino. -
Un volumetto in 32, di pag . 116, L . 0,15 . Prezzo
d'un pacco postale L. 5 .
Direzione del consigliere delle famiglie a Ge-
nova, unendovi la banda colla quale ricevono il
nostro bollettino . Si può mandare tal prezzo
anche in francobolli, in tal caso raccomandando
la lettera.
Il Galantuomo di Torino è sempre lo stesso .
Quale era nel 1853 tale è nel 1888 , nonostante
le rivoluzioni, evoluzioni e trasformazioni vistesi
passare innanzi. Esso è sempre fermo, calmo,

2.4 Page 14

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Indice dell' Annata 1887:
Gennaio .
Lettera di Don Bosco ai Cooperatori e alle Coo-
peratrici
pag . 1
La Missione Salesiana per l'America . . . » 7
Collegio Pio di Villa Colon
.»9
La benedizione della nuova chiesa del Collegio
di S . Carlo in Borgo S . Martino . . . . » 11
Il compimento di un voto, ossia la consacrazione
della chiesa del S . Cuor di Gesù . . . . » 12
Bibliografia
» ivi
Febbraio .
Arrivo dei Missionarii Salesiani a Montevideo » 13
La diffusione dei buoni libri
» ivi
Le nostre Missioni
» 14
Grazia di Maria Ausiliatrice
. . » 22
Primo centenario di s. Alfonso M . De' Liguori » 23
Varietà
» ivi
Bibliografia
» ivi
Stampa raccomandata
» 24
Marzo .
Il Giubileo sacerdotale del Sommo Pontefice
Leone XIII .
.
. » 25
La festa di San Francesco di Sales e la Confe-
renza dei Cooperatori Salesiani in Torino . » 26
I nostri Missionarii . . . . » 27
Notizie della Terra del Fuoco e della Patagonia » 29
Storia dell'Oratorio di S . Francesco di Sales . » 30
Elenco dei Cooperatori e delle Cooperatrici che
furono chiamati all'eternità nel 1886 . . . » 34
Aprile .
Lettera di D . Bosco
Per i Liguri danneggiati dal terremoto
Il mese di Maria Ausiliatrice
Grazia di Maria Ausiliatrice
Viaggio dei nostri Missionari
Dal Brasile
Necrologìa
Mogliano veneto
Passeggiate
Bibliografia
» 37
. . » 38
» 40
» 41
» ivi
» 44
» 46
» ivi
» 47
» 48
Maggio .
La consacrazione della chiesa del Sacro Cuore di
Gesù al Macao
. » 49
Il Giardino degli eletti ossia il S . C. di Gesù » 51
Novena di Maria Ausiliatrice
» 52
Grazia di Maria Ausiliatrice
» 53
Casa di Bordighera Torrione
» ivi
Dalla Patagonia
» 54
Gli ultimi momenti di C . Passaglia . . . . » 56
Passeggiate
» 57
Morte di un missionario apostolico . . . . » 58
Necrologia
» ivi
Bibliografia . .
.
. » 59
Elenco dei Cooperatori e delle Cooperatrici Sa-
lesiane che furono chiamati all' eternità nel
1886
» 60
Giugno .
Festa in Roma per la consacrazione della chiesa
del S . Cuore di Gesù
» 61
Don Bosco a Genova
» 66
Il teologo Margotti
.
. » 67
La Guardia d'Onore e il Giubileo sacerdotale del
S . P . Leone XIII
» 68
I Missionari salesiani nel Chili
. » ivi
Partenza dei Missionari salesiani pel Chili . » ivi
Sacra funzione per la partenza
. » 69
Gravissimo pericolo incorso da Monsig. Giovanni
Conferenza salesiana in Firenze . . . . p>>g . 69
Bibliografia
» 72
Luglio .
La festa di Maria Ausiliatrice in Torino . . » 73
Viaggio al Chili dei Missionarii salesiani e di
Mons . Cagliero . Lettera l a : Da Buenos Aires
a Concezione nel Chilì
» 74
Lettera Ila : I Salesiani a Concezione
. » 80
Lettera I. II» :d Pericolosa caduta di Mon . Cagliero» 82
Grazia di Maria Ausiliatrice . . .
. » 86
Esercizi spirituali per le maestre e per le altre
pie signore e Cooperatrici Salesiane
. » 88
Funerali in S . Maria Ausiliatrice in Torino pel
teologo Giacomo Margotti
» ivi
Agosto.
Devozione e gratitudine
. . . . » 89
L'onomastico di D . Bosco a Valdocco
. » ivi
La prima Conferenza dei Cooperatori e Coopera-
trici a Faenza .
. » 90
Viaggio di Monsig. Cagliero sulle Cordigliere e
suo arrivo a Concezione
» 92
Avviso
» 104
Processione in S . Pier d'Arena .
. . . » ivi
Grazia di Maria SS . Ausiliatrice
» ivi
Settembre .
D . Bosco e i Salesiani nella Repubblica dell' E-
quatore
» 105
Una festa di famiglia nell' Oratorio di S . France-
sco di Sales
» 106
Grazia dì Maria Ausiliatrice
» 107
Collegi Salesiani
» ivi
Educatorii per le fanciulle
» 108
Monsignor Cagliero nel Chili
» ivi
Avviso
» 112
Santa Cruz di Patagones
. » ivi
Condizioni per entrare nell'istituto delle Figlie di
Maria Ausiliatrice
. » 114
Funzione edificante nel colligio femminile di Ma-
scali Nunziata
» 115
Passeggiate
» 116
Bibliografia
» 119
Ottobre.
Gli italiani in America e le nostre Missioni . » 121
Mons . Cagliero nel Chili
» 122
Lettera da Carmen .
. » 124
Esplorazione della Terra del Fuoco e D . Fagnano
Giuseppe
» 125
Grazia di Maria SS . Ausiliatrice
» 128
Passeggiate
» 129
Bibliografia
» 132
Novembre .
Partenza dei Missionari salesiani per l'Equatore » 133
Il Santo Padre ai Vescovi d'Italia . . . . » 133
Perchè vi è sempre il Papa? .
. . » 134
Pellegrinaggio degli operai francesi a Roma » 136
Esplorazione della Terra del Fuoco . .
» 137
Grazia di Maria Ausiliatrice
» 148
Dicembre.
A S. S . Leone XIII
» 145
Indulgenze
» 146
I Salesiani pel Giubileo del S . Padre . . . » 147
I Salesiani nell'Inghilterra
» 148
I Salesiani a Trento
» 149
Lettera Argentina
» ivi
Esplorazione della Terra del Fuoco . . . . » 152
Auguri . di felicità
» 154

2.5 Page 15

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Nuovissima Edizione Illustrata.
L~ELL~i.
FIGLIA CRISTIANA PROVVEDUTA
PER LA PRATICA DE' SUOI DOVERI
NEGLI ESERCIZI DI CRISTINA PIETÀ
PER LA RECITA DELL'UFFIZIO DELLA B . V .
DE' VESPRI DI TUTTO L'ANNO E DELL'UFFIZIO DE' MORTI
COLL'AGGIUNTA
DI UNA SCELTA DI LAUDI SACRE
PEL SAC . GIOVANNI BOSCO
nii Un vol . in •3 2- di pag . 572 illtlstrato da 30
ILemato elegantemente in tela inglese, con impressione
a oro della Grotta di I ,tlentnle (3) L . 2,40 . Per
Pacco Postale di 10 copio (G) L . 2 ~ .
L'ordine col quale è com-
parrocchie , nelle buone
pilata cotesta operetta, lo
famiglie e generalmente
stile veramente toccante,
nelle case di educazione .
la rìcchezza degli atti di
Avvi ancora un dialogo
devozione ch'esso contiene
graziosissimo intorno ai
formano il più grande elo-
gio di esso . Divisa in tre
parti presenta nella prima
fondamenti della nostra
santa Religione ed una
scelta di canzoncìne spi-
le cose principali che una
rituali .
giovane deve operare e
quanto deve evitare per
dìvenire buona cristiana ;
nella seconda stanno riu-
nìti gli esercizìi divoti che
Noì raccomandiamo co-
desto libro specìalmente
alle madrì di famiglia af-
finché ne provveggano le
loro figliuole .
soglionsi praticare nelle
(Dal Corriere di Roma)
Distinta delle varie legaturo dell'Edizione non illustrata :
Figlia Criotiana, leg. brochure . . . (D) L . 0 60
- Legata in tela
(D) » 0 8_
- - - - Per un Pacco Postale . . . (D) » 8 00
- mezza pelle
(D) » 0 80
- Per un Pacco Postale
(D) » 8 00
- - - carta lucida e busta
. . (D) » 1 00
- - - gelatina, taglio dorato .
(D) » 1 80
- tela fina
(D) a 1 40
--
- taglio dorato , .
(D) e 1 80
- pelle
(D) n 1 20
- - - con bordino . . .
. (D) » 1 30
- - - - taglio dorato
(D » 2 00
- - - sagrì
(D) » 3 00
fless . taglio rosso .
D) » 3 50
- - - con fermaglio
(D) » 3 80
Figlia Cristiana leg . in pelle ed embl . (D) L . 4 50
- velluto
(D) » 4 60
- - - cot. 4 ang . embl . corn . . . . (D » 5 00
- - - - pl . embl . e cornice . . . (D) » 5 75
- - rip . di appar . av . embl . corn . (D) » 6 75
- - - seta medaglione miniato su vetro (D) » 7 50
- lastrina d'apparente av . embl .
e cornice
. . . . (D) » 7 50
- - in avorio appar . 4 ang, embl .
e cornice .
. . . (D) » 8 50
- embl . med . miniato su vetro (D) » 8 50
- - - tartaruga apparente
. . (D) o 8 50
- 4 ang . embl . corri . (D) » 8 50
seta marezzata, embl . e cornice (D) » 8 50
Ogni Pacco Postale contiene 10 copie dei libro annunziato come vendibile a Pacco Postale, con un'aggiunta di un
dono di 10 copie della « Costituzione Cristiana degli Stati » di S . S . Leone XIII, da diffondersi tra il popolo .

2.6 Page 16

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Diario Spirituale . Massime ed esempi di Santi e di altre persone di singolare
pietà, per ciascun giorno dell'anno . - Un volume in-32 ° di pagine 824 . . (E) L . 1 50
- Legato in tela con impressione a oro della Grotta di Betlemme
. (D) » 2 50
- Prezzo d'un Pacco Postale, contenente 6 copie legate e 20 copie della Costi-
tuzione Cristiana degli Stati di S . S . Leone XIII
(C) » 15 00
È un libro contenente quanto di meglio dissero e fecero in fatto di perfezione i Santi di tutti i
tempi e di tutti i luoghi, e specialmente S . Francesco di Sales, S° Vincenzo de' Paoli, S . Teresa e
S . Maria Maddalena de' Pazzi, veri maestri di perfezìone cristiana nei tempi in cui vissero e si
santificarono .
L'ordine della materia disposta in modo da presentare in ciascun giorno dell'anno una lettura
breve, sugosa, eccitante alla perfezione ; la grandezza del carattere che si presta a tutte le viste ;
la piccolezza del formato, comodo e tascabile ; rendono questo libro una vera strenna atta ad augu-
rarvi ogni bene, un Diario contenente le notizie che più importano ad ogni uomo, che legge per
rendersi utile a se stesso, alla famiglia, alla società .
Ai nostri tempi si suole incominciar l'anno collo scrivere e col leggere auguri d'ogni genere, e
continuarlo poi da non pochi col leggere ogni giorno i Diarii, i quali più o meno sembrano scritti per
riformare e perfezionare, nonchè l'individuo, l'intera umanità ; ma dopo tutto questo, al fin dell'anno
ci troviamo più imperfetti che sul principio, e Dio non voglia che per giunta ci troviamo ammalati di
quella malattia, che è la mania della lettura del giornalismo, malattia che consiste in una febbre di
tutto voler sapere come cammini il mondo esteriore, e nulla curare il piccolo mondo di noi medesimi .
Toccheremo l'apice della vera civiltà, se incominceremo l'anno col ricevere da questa strenna l'au-
gurio divino : Siate perfetti, siccome perfetto è il Padre vostro che è ne' cieli ; e se continueremo
in tutti i giorni dell'anno a ricevere e leggere il numero del Diario rispondente al giorno che corre,
ma con quell'amore almeno con cui si leggono certe notizie del giorno, che ci scuotono, commovono
e finiscono assai spesso col dissipare il prezioso patrinugnio dei nostri affetti, od almeno quello del
tempo, il quale vale l'eternità .
Ricevete adunque e conservate questo libro quale preziosa strenna dei Santi e quale Diario che
in tutti i giorni vi può comunicare, co' suoi brevi detti, a guisa di dispacci telegrafici, le notizie che
più importano, quelle che possono mettervi in diretta comunicazione col Re dell'universo, o con tutti
quelli che a nome suo ci governano e guidano alla Patria Celeste, ove l'anno non è più diviso in
giorni, e per diario leggeremo lo stesso Dio, il quale è luce che beatifica tutti i suoi contemplatori .
Tanto auguriamo a tutti i nostri lettori .
(Dalla Prefazione) .