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1.1 Page 1

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I_~2BRERIA
SALESIANA
-
TORINO
~~
FIGLIALI
S . Pier d'Arena - Zia S . Martino, 19 .
Roma - Zia Porta S . Lorenzo, 42 .
'forino - IlspizioS . Gio . i ang ., Via Madama Cristina, I .
S . Benigno Canavese - presso l'Oratorio Salesiano .
Spezia - Ospizio S . Paolo . Corso Garibaldi, 8 .
Lucca - piazza S . Pielro Somaldi .
RITRATTO OLEOGRAFICO
DEL SOMMO PONTEFICE LEONE XIII
da pittura originale dell'esimio Sig . Cav . Giuseppe Ugolini
(Proprietà riservata)
Da esporsi nelle Chiese, Cappelle, Episcopi, Seminari, Collegi, Scuole, Parrocchie,
Canoniche, Conventi, Monasteri, ecc .
Tanto in Italia che all'estero furono eseguiti moltissimi ritratti del Sommo Pontefice, ma niuno ebbe la
fortuna di riprodurre con somiglianza e perfezione l'attuale Gerarca della Chiesa . -- Il valente pittore signor
Cav . Giuseppe Ugohni, fu il solo che riprodusse più felicemente di ogni altro le auguste sembianze e Leone XIII,
mecenate delle arti, volle dargli speciale testimonianza del Suo sovrano e pieno gradimento, degnandosi di
posare più volte innanzi all'esimio pittore . - L'Eco del Pontificato, periodico bimensile, a ninno secondo
nell' addimostrare la sua devozione al Papa, in occasione del Suo sacerdotal Giubileo, pensò di dare al mondo
cattolico un artistico e somigliante ritratto del Pontefice ; si volse pertanto al sunnominato artista signor
Ugolini e fece eseguire appunto dal medesimo un ritratto al naturale a mezzo busto della grandezza di cent . 80
per 60 che riuscì un vero capolavoro .
t appunto su tale artistico lavoro, di esclusiva proprietà dell'Eco del I'oztif rato che si è riprodotto
il ritratto oleografico, ed il periodico suindicato ha così per primo l'onore di dare ai cattolici, il ritratto più
somigliante dei terzo decimo Leone.
Questa magnifica oleografia di cent. 80 per 60 eseguita ad uso d'arte, stante le moltissime spese incon-
trate e la perfetta esecuzione artistica, non potrebbe cedersi meno di Lire Dieci ia copia . - Però in occa-
sione del Giubileo perchè sia dato a tutti i cattolici di possedere un somigliante ritratto del Papa, cedesi
I' oleografia ai nostri abbonati per sole
(Fra) zco racc .)
~'1 Lire Cinque r
(Franco racc .)
Per l'acquisto rivolgersi direttamente alla Direzione dell'Eco DEL PONTIFICATO - RAMA.
8 i NB . Per ricevere la suddetta oleografia gratis basta abbonarsi con L . e all'Eco del Pontificato di Roma n
I
(Anno XIII che ha principio col Maggio 1888) periodico bimensile che, oltre interessantissimi articoli anche
predicabilì, riporta in ciascun numero in Album separato da formare speciale volume le incisioni e la descri-
zione dei doni esposti nella Mostra Vaticana .
I Lettere e vaglia esclusivamente dirette u all'Eco del Pontificato - Roma e,

1.2 Page 2

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CATALOGO SCOLASTICO 1888-89
i
EDIZION I P ROPRIE
STORIA
E BARBERIS (Teol . Prof. Giulio) . Storia Antica Orientale )'XBRE (Prof. Alessandro) . Dizionarietto della Mitologia
ad uso delle scuole e della costumata gioventù . - 3a ediz .
dei Greci, Romani, Egizi, Galli, Indiani, Persiani,
corredataldelle occorenti carte geografiche e di opportune
vignette appositamente inciso . - in-16° grande, di pa-
Scandinavi e d'alcuni popoli dell'America, ridotto
alla massima castigatezza, ad uso della onesta gioventù
gino 100 (1196)
(in corso di stampa)
delle scuole ginnasiali, normali, tecniche ed elementari
- Storia Antica della Grecia ad uso delle scuole e della
Bel regno d'Italia . - 43 ediz . arricchita d' un'appendice
f costumata gioventù . - 3 3 ediz . arricchita di carte geogr. = contenente alcune correzioni ed aggiunto agli articoli ivi
in-16° grande, di pagine 184 (1197) . . . . » 1 -
esposti . - in-16° gr., p . 188 (E . D .) (1197)
L . 1 30
Legato
. » 1 25 FARINI (Mons . Pellegrino) . Compendio della Storia Ro-
`Cenno sommario e brevissimo della Storia Orientale, se-
mana, aggiuntovi : La Storia dell'Impero. - 2a ediz .,
fondo il programma 23 ottobre 1884 per la terza ginna- 1883 ; 4 vol . in-32°, pag. 1576 (B . G. 129-32) . » 3 -
;siale, con carta geografica . - in-16° grande, di pagine 16 - Storia del Vecchio e Nuovo Testamento . - 5 volumi
(1198)
» 0 20 ' in-32 ° , pag . 1600 (B . G . 160-4) .
n 3-
VBIAMONTI (Secondo) . La Storia Biblica . Studio storico-cri- - Della Storia del Vecchio e Nuovo Testamento :
tico-popolare dalla creazione del mondo all'eccidio di Ge-
Idem . Libro Primo (L . e . 31) . . . . n 0 35
rusalemme nel 70 dopo Gesù Cristo, - 4 vol . in-16° gr
n » Secondo (L . e . 32) . . . , n 0 35
( corred. di finissime carte geografiche . Torino (1193) n 12 -
n n Terzo (L . c . 33
» 0 35
Id . legati in tela o mezza pelle (1195) . . » 16 -
BOSCO (Sac . G .) La Storia d'Italia raccontata alla gio-
ventù, da' suoi primi abitatori sino ai giorni nostri, con
»»
»»
nn
Quarto
Quinto
Sesto
Ott avo
(L . e. 34) . . . . n 0 35
(L . e . 35) .
. . » 0 35
(L . e . 3G
. . . » 0 35
(L . C . 37) . . . , » 0 35
analoga carta geografica . - 9a ediz . in-16° grande, di pa-
gine 560 (1206)
.»2-
Maniera facile per imparare la Storia Sacra ad uso 1
» » Ottavo (L . e . 38) .
. » 0 35
» » Nono
(L . e . 39) . . . . n 0 35
e » Decimo (L . C . 40)
» 0 35
del popolo cristiano, con una carta geografica della Terra
Santa . - Sesta ediz., in-32°, pag . 104 (L .c . 25) n 0 20
- Storia Ecclesiastica ad uso della gioventù, utile ad
I ~omnzario di Storia Patria per le scuole primarie : Parte
1 I: StoriaAntica . -in-16° gr .,p . 76 (E . D .) (1211) L . 0 60
Id . Parte Il . Medio evo . - In-16° grande, di pa-
ogni grado di persone . - 9a ediz ., in-32°, di pag. 544
,gine 71 (E . D .) (1211)
» 0 60
(L . C . 215)
n 0 75
Id . Parte III . Età moderna . - In-16° grande, pa-
- Storia Sacra per uso delle scuole e specialmente delle
gine 107 (E . D .) (1211) .
. . . » 0 60
classi elementari, secondo il programma del ministero della TERRENO (Prof. G . Antonio) . Storia d'Italia con cenni sugli
pubblica istruzione, utile ad ogni grado di persone, arri Altri Stati d'Europa : Vol . 1° Medio evo . - 3a edizione,
cheta di analoghe incisioni e di una carta geografica della
- In-16° grande, pagine 368 (E . D .) (1208) . . » 2 -
Terra Santa . -19a Ediz ., in-16° gr ., p . 272 (1206) » 1 -
Id. Vol . Storia Moderna . - 2a edizione . - In-16°,
Legato mezza pelle (1206)
n 1 60
grande, pag . 440 (E . D .) (1028) . .
» 2 50
CERRUTI (Prof. Sac . Francesco) . Il Cristianesimo e la - Compendio della Storia d'Italia - 2 3 edizione, in-16°
storia, su carta dist . (1209)
n 0 50
grande pagine 212 (E . D .) (1207) .
. n 1 50
Storia della Pedagogia in Italia dalle origini a' tempi - Com~endio della Storia Romana . - Parte I . Un vol .
nostri. - in-16° gr ., pag . 320 .
n 2-
in-16 grande, pag . 172 (E . D .) (1194) .
. » 1 50
STORIA LETTERARIA
CERRUTI (Sac . Prof. Francesco) . Disegno di storia della
Letteratura Italiana . -Un vol . in-16°, pag . 96 L . 0 80
GOBIO (B . I .) Storia della Letteratura Italiana ad uso delle
scuole . - 3 ,1 edizione (1243)
n 1 60
Legato in tela (1243)
» 2 30
MAFFEI (Cav . Giuseppe) . Compendio della Storia della Let-
í teratura Italiana dall'origine della lingua fino ai nostri
giorni . - 6 1 ediz ., in-32°, p . 318 (B. G . 1)
, L . 0 60,
STORIA E BIOGRAFIA
BALBO (Ces .) . Sommario della Storia d'Italia dalle origini s$LLINI (Benvenuto) . La Vita scritta per lui medesimo, e-
ai nostri tempi . - Torino, tre volumi in-32°, di pa-
mendata ad uso della costumata gioventù per cura del P .
gino 706 (B . G . 171-3)
L . 1 50
Inn . Gobio . - 2 3 ediz . in-32°, p . 703 (B . o . 35-6) L. 1 20
- Vita di Dante Alighieri con aggiunte e correzioni ine- CESARI (P .) . Prose scelte dalle opere sacre. - 2a edizione,
dite lasciate dall'autore . - 2 volumi in-32°, di pagine' - 2 vol . in-32°, pagine 460 (B . G . 44-5) . . n 1 -
682 (B . G . 77-8)
» 1 20 - La Vita di N. S. Gesù Cristo, ridotta in compendio dal
BELCARI (Feo) . Vita del B . Giovanni Colombini. - in-32°,
sac . prof. Michele Rua. - 3% edizione, in-32°, di pa-
pag . 160 (L . C . 183)
»
- Vita del Beato Giovanni Colombine, fondatore
veri Gesuati, aggiuntovi i tratti della vita dei suoi
compagni . - 1880 ; in-32°, pag . 286 (B . G . 62) »
0 25 r
dei poy
gine 140 (L. e . 6)
DAVANZATI (Bernardo) .
Scisma d'Inghilterra
primi
0 6~f~
,' dal sac . prof. Gaetano Deh.. - In-32 ,
; (B . G . 81)
= DI COSTANZO (Angelo) . Istoria del regno
di
di
» 0 20
commentato
pagine 168
u 0 50
Napoli . -
Vite di S . Francesco d'Assisi e di S . Eafrosina volga
5 vol . in-32°, pag . 1067 (B . G . 68-72) . . . » 2 50
rizzate con note e schiarimenti del sac . Frane . Cerruti do t . .,~ INO COMPAGNI . Cronaca Fiorentina, con commenti e note
in lettere . - 4 3 ediz ., in-32°, p . 260 (B . G. 21) . . n 0
del sac . prof . C . E . Melanotte . - 2 3 edizione, in-32°, di
Vite di S . Paolo e di S. Antonio volgarizzate, con note
pagine 240 (B . G . 40)
. » 0 60
del sac . prof . Celestino Durando . - 4 3 ediz . in-32°, pa- - Fioretti di S . Francesco . - 411 ediz ., 2 volumi in-32°,
gine 132 (B . G . 9)
» 0 30
pag . 390 (B . G . 31~2)
n 1 20
ORINO, S. Benigno Can ., Lucca - TIPOGRAFIA E LIBRERIA SALESIANA - Spezia, San Pier d'Arena, ROMA

1.3 Page 3

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, OlJAMBULLARI (Pier Francesco) . Dell'Istoria d'Europa. t ~ ORDANI (Filippo) . Degli uomini illustri della città di Ra-
..6a ediz ., 2 vol . in-32°, pag. 616 (B . G . 2-3) . . L. 1 20
renna . Lib . 1° con app . - in-32°, p . 350 (B . G. 126) L . 0 60
GUIDO DA PISA (Fra) . I fatti d'Enea . Libro secondo della - Prose varie scelte ad uso dei giovanetti dal sac . prof.
fiorito d'Italia. - 6a edizione, in-32 0 , di pagine 200 , Gaetano Dohò . - in-32°, p . 286 (B . G .150) . . » 0 60
(B . G . 8) . • •
» 0 41
URATORI (Lodovico Ant .) . Il Cristianesimo felice nel Pa-
e /MACHIAVELLI (Nicolò) Prose scelte . - 7° edizione ; in-329;'
pag . 311 (B . G . 26)
»0
raguay . - in-32°, pag . 240 (B . G . 134) . . » 0 75
OLO (Marco) . Il Milione, ossia viaggi in Asia, in Africa o
n91 Mar delle Indie descritti nel secolo xiii . -3a edizione
btAFFEI (P . Giampietro) . Vite{ di diciassette confessori di
-32°, pag . 280 (e . G . 50)
..
» 0 60
' Cristo . - 3 voi . m-32°, pag . 930 (174-76)
n 1 80 . RZIO (Camillo) . Della Congiura dei Baroni del Regno di
Id . Vol. 1° Vita di S. Malachia, di S. Antonio A
Napoli contro il re Ferdinando I . Libri tre con note del
bate, di S. Pacomio Abate e di S. Martino Vescovo . -
sac . prof . C . Durando . - in-32°, p . 256(B . o . 96) » 0 60
In-32°, pag . 318 (n . G . 174)
u 0 .i . 1GOLI (Simone) . Viaggio in Terra Santa e il Fiore di
Id . Vol . 2 0 Vita di S . Fulgenzio Vesc . di S . T ~-
virtù, commentati ad uso dei giovani dal sac . prof. Michele
dosio Cenobiarca, di S . Benedetto Abate, di S. Stefano
Rua . - 23 ediz . in-32°, pag. 256 (B . G . 58) . » 0 60
Re d'Ungheria, di S . Edoardo Re d'Inghilterra, di S. VASARI (Giorgio) . Le vite dei più eccellenti pittori, scul-
Anselmo Arcivescovo e di Santo Ottone Vescovo . - in-32°,
tori ed architetti, scelto ed annotate, con indice alfabe-
ag . 288 (B . G . 175)
u 0 60
tico dei termini tecnici per le tre arti del disegno, a com-
Id . Vol . 3° Vita di S. Bernardo Abate di Chiara-
r valle, di Sant' Ugo Vescovo, di S. Antonio da Padova,
di S . Tommaso d'Aquino, di Sant'Andrea Corsini Ve-
scovo e di S. Lorenzo Giustiniani primo Patriarca di
Venezia . - pag . 324 (B . G . 176)
» 0 60
mento dell'opera. - 511 ediz ., 4 vol . in-32°, pagine 1098
(B . G . 13-16)
» 2 40
VILLANI (Giovanni) . La Cronica annotata ad uso della gio-
ventù dal sac . prof. Celestino Durando. - 8 volumi in-32°
di pag . 2400 (B . G . 137-144)
n 4 50
LINGUA GRECA
GARINO . (Sac. Prof.) Del Verso e del Dialetto Omerico .
posito Vocabolario . - 10a ediz . riveduta ed aumentata da
- in-16° gr . p . 32 (1058) .
. L . 0 40 1° libro della Ciropedia e dal 1° libro dell' Anabasi di Seno-
- Grammativa Greca ad uso dei Ginnasi e dei Licei . - fonte, secondo il nuovo Programma ministeriale . - In-I6°
In-16° gr., 410 (1058)
...
»3-
gr ., pag . 300 (E . D) (1059)
L . 2 25
- Esercizi greci in correlazione colla grammatica dello stesso PECHENINO Verbi e forme verbali difficili o irregolari della
autore . - In-16° gr . (1058)
. » 2 50 lingua/greca . 8a ediz . rived . e corr. dal compilatore . 11883;
PECHENINO (Prof. Teol. Marco) . Alfabeto greco con eser-
in-16° grande (1059)
»2-
cizi . - In-16° gr ., p . 4 . (1059) . .
. » 0 10 - Vocabolario GrecoItaliano - Un volume in-8° di
- Elementi di grammatica greca secondo il metodo di G" pagine 1522
(E) » 8 -
Curtius con esercizi ed appoito Vocabolario . - 10a ediz .
riveduta ed aumen . - In-16 1 grande, pagine . 272 (E . D .)
(1059)
n 1 75
- Esercizi di versione greca con breve Antologia ed ap-
Legato (1062) (D) » 10 =
Preso coll'italiano Greco, due volumi . . (E) » 14 -
I due volumi legati (1062)
(D) » 17 -
LINGUA LATINA
1) Grammatica, Rettorica ecc .
BECCARIA (Sac . Pietro) . Manuale per i giovani pii e stu- di g ramm . lat . a d uso delle classi ginn . inf . - 23a ediz
diosi della lingua sì italiana che latina . - In-16° grande,
in-16°, p . 192 (1037)
L . 0 70
pag . 268 (1024)
L . 1 40
Legato (1037)
»1-
- Prontuario di letteratura e filosofia italiana, o pront . di
grammatica, filologia, poetica, oratoria e filosofia italiana
DURANDO . Compendio di Sintassi sempl .
latina, estratto dal Nuovo Metodo per
e fig . e di
apprendere
Prosodia
agevol-
ad uso degli alunni
in-16° gr., pag. 438
dei Ginn .
(1086)
e
dei
Licei .
-
2a
edizione,
»3-
mente la lingua latina . - 5 11 ediz ., p . 92 (1037) » 0 40
Legato (1037)
» 0 65
GIUSTI . Prima parte della sintassi latina, riconosciuta,
- Prontuario di letteratura e filosofia latina, o prontuario
Torino - (10 5)
» 1 40
di gramm ., filol ., poet ., e filol . lat . a d uso degli alunni
delle scuole liceali e ginnasiali d'Italia . - In-16° grande
P
NO . Exercitationes in usum tironum linguae Iatinae .
Acccceeddiitt gert lexicon latino italicum . Liber . I 33 edizione ,
pagine 360
» 2 50
., 116 (e . D .) (1025)
» 0 70
- Saggio del giovane studioso della lingua pura, così ita- - Liber II (1025)
»1-
liana come latina, o manuale per i giovani italiani delle VALLAURI . Latinae Exercitationes grammaticae et retho-
scuole secondarie . 411 edizione in-16° grande, pagine ricae studiosis propositae . Editio additamentis locupletata
444 (1024)
»2-
et novum in ordinem digesta . - 6a ediz ., in-16, pagine
DURANDO (Sac . Prof. Celestino) . Nuovo Donato . Principii
112 (1035)
»1-
B) Lessicografia
DURANDO (Sac . Prof. Celestino) . Nuovo Vocabolario latino- grande, p . 2032 ; a due colonne (1053) . . L . 12 -
Italiano ed italiano-latino, ad uso degli alunni delle scuole Legato in tela o mezza pelle (1054) » 15 -
ginnasiali e specialmente dei principianti. - 5a edizione POPMAE (Ausonii Frisii) . De differentiis verborum cum .
in-8°, pag . 944 a due colonne (1052) .
. . L. 4 -
additamentis loannis Friderici Hekelii, Adami Danielis Ri-
Legato in tela (1053)
.»5-
cterii, Ioannis Christiani Messerschmidii et Thomae Val
- Vocabolario latino-italiano e italiano-latino, compilato ad
uso delle scuole . - 5 1, edizione emendata, 2 volumi in-8° ;
laurii qui opus diligentissime rotractavit . - 2 3 edizione,
in-16° grande, p . 432 (1023)
»2-
TORINO, S . Benigno Can ., Luca - TIPOGRAFIA E LIBIIERIA SALESIAAA - Spezia, San Pier d'Arena, ROMA

1.4 Page 4

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C) Esempi .
[. Classici pagani .
CAESARIS (C. Iulii) De bello civili . commentariorum . lib . I
et II . - 2 ,1 ediz. in-16°, p . 68 (saL . 3) . . . L . 0 25
OVIDII (P. Nasoni•) . Ex Afetamorpliosibus, seleota in usum
scholarum curante I . Bartolio . - In-16 0 , pagine 164
- De Bello Gallico commentariorum libri I et II . - 6»
(SRL . 36)
.
..
. L. 0 60
edizione, in-16°, pag. 53 (SEL . 4)
» 0 20 - Ex Operibus, selecta in usum scholarum . Adnotationibu+
CICERONIS (11 . Tulii) Cato Maior seu De Senectute et
De Sommio Scipionis. - In-16°, p . 48 (sEL . 5) » 0 20
auxit et illustravit J . B . Francesia sac . doct . - 411 ediz .,
in-16°, pagine 64 (SEL . 16)
» 0 20
- Epistolarum selectarunz liber I . - 3a edizione) in-16°,
pagine 40 (sai. . 6)
- Ep%stolaratm, selectarvm libar 11 .
a
» 0 20
3 edizione in-16 0 ,
p . 49 (sEL . 7)
» 0 20
- iael ;its, sivo de amicitia . Dialogus . ad T . Pomponium
Atticum . - In-16°,, p . 40 (SEL . 33) . . . . » 0 20
PHAEDRI (Augusti Liberti) . Fabularum Aesopiarum, liber
I et Il cum noti, . - 3a edizione, p. 32 (SEL . 18) » 0 15
- Fabularuna Aesopiarum, libar III, IV et V cum notis .
- 2a ediz ., in-16°, pag . 48 (SEL . 19) . . . . » 0 15
PLAVTI (M . Attii) . Aulularia . Ad recentiores editiones e-
xegit. ammadversionibus auxit etscholasticis praelectionibus
accommodavit Thomas Vallaurius . - 43 ediz ., in-16°, pag .
- Philippica II in AI. Antonium . Recensuit, adnot . auxit
130 (SEL . 2)
..
. . » 0 60
Io . Baccius, Sac, - 211 ediz . amp ., 1881 ; in-16°, pagine PLAVTI Captivi . Comoedia ex recensione Fr . Ben . Botho a
80 (SEL . 26)
» 0 40 I taurinehsr editore passim emendata . Accedunt animadver-
- Philippica III in M . Antoniumn et Oratio pro Archia
siones in dissertationom Frid . Ritschelii de Plauti poétae
Poéta adnotat . . auxit et illustravit . 1 . B . Francesca Sac . nominibus . - 3a ediz ., in-16°, pagine 92 (SEL . 24) » 0 40
- In-16°, p . 32 (sEL 8)
» 0 15 - Trinuraus . Ad recentiores editiones exegit, animadver-
- Tusculanar um disputatioraztsrz, libar I, in usum tironum
curavit, adnotationibus auxit lo . Baccius . - In-16°, pag .
96 (SEL . 31)
..
. » 0 40
- Tusculanarum disputationuw liber Il, in usum tiro-
nani curavit, adnotationibus auxit Joannes Baccius . -
In-16, p . 68 (SEL . 32)
» 0 40
- Della vecchiezza . Dialogo recato in lingua ital . dal sac .
Alessandro Mariotti . - In-16°, pag . 48 (SEL . 13) » 0 40
CLAVDIANI (Claudii) . De Raptu Proserpinae . Libri III re-
censuit et variis lectionibus auxit . V. Lanfranchius -
(Sol . 39)
» 0 40
CVRTII (Q. Rufi) . De rebus gestis Alexandri Magni . Hi-
sionibus auxit et scholasti àis praelectionibus° accommodavit
T rL . 1) Vallauriu . - 3' ediz
pagine 194
(S
» 0 ti0
PLINII (Caecilii Secundi) . Ex epistolis selecta . -In-16°, pag .
48 (SEL . 20)
n 0 20
- Panegyricus Traiano Imperatori dietus, curante Vinc .
Lanfranchio . - 111-16 % pag . 68 (rEL . 37) . . » 0 3 .)
SALUSTIL (C . Crispi) . De bello Iugurthino . Historia in usar ;
tironum . - 3a ediz ., m-i6 , p . 80 (sEL . 22) . . » 0 30
- De bello Iugurthino . Historia in usum tironum ; curavit
adnotationibus auxit Joannes Baccius sac . - In-I6°, pag .
160 (SEL. 34) . .
» 0 ei)
- De conjuratione Catilinae . Historia in usum tironum .
storia libri I II. e t IV . - Irt-16°, p . 78 (SEL . 17) » 0 30
3 3 ediz ., in-16°, pag . 48 (SEL . 21)
. » 0 2 •)
HORATII FLACCI Ex (Quinti) . libris Odarum selecta . Adno- - De conjuratione Catilinae . Historia in usum tironum ;
tationibus auxit et illustravit J . B . Francesia doct . -
curavit, adnotationibus auxit Joan . Baccius sac . - In-16°,
In-16°, p . 76 (SEL . 11)
.
. » 0 25
pag . 95 (suL . 35)
» 0 40
- Satyrae et Epistolae . Adnotationibns auxit et illu- TACITI (0 . Cornelii) . Vita di C. Iulii Agricolac . - In-16°,
stravit J . B . Francesia sacerdos . - Lt-16°, pagine 64
pag . 28 (SEL . 10)
. . . . » 0 20
(suL . 12)
» 0 20 TIBVLLI (Albii), Carmina castigata, cum notis . - 6 1 ediz .,
LIVII (Titi) . Ilistoriarum, liber III. In usum tironum cura_
vit, interpretationibus auxit Joannes Baccius sac . - 4a
ediz ., in-16°, p . 88 (SEL . 29)
. » 0 40
- Historiarum, Liber XXI et XXII . - 4a edizione in-16°
p . 115 (SEL . 15)
n 0 40
LVCRETII (Titi Cari) . De' rerum natura . In usum tironum
selegit . adnatationibus auxit Joannes Baccius sac . - 2a ed .
in-16°, pag . 88 (SEL . 28)
» 0 40
in-16°, pag . 100 (sEL . 27)
» 0 40
VIRGILII MARONIS (Publii) Aeneis ex recensione Chr . Gotti' .
Ileyne . . Variis lectionibus instruxit atque adnotatiunculis
iilustr . V . Lanfranchius; libri tres priores (SEL 40) » 0 50
-Bucolica et Georgica. -In-16° ; di p . 88 (SEL 24) » 0 25
- Bucolica et Georgica, in usum tironum curavit, adno-
tationibus auxit Joannes_ Baccius sac ., accedit carmen Co-
rnetes Aust,,ali•, an . MDCCCLx xii . - In-16° ; di pagine
204 (SEL . 38)
. » O 80
NEPOTIS (Cornelii) . Vitae cxcellentium imperatorltm in usum - L'L7ae ;de . tradotta da Annibal Caro . - 4a ediz . . 2 vol .
adoleseentnlornm . - 4a ed . . in-16°. n . 112 (SET. . 91 » 0 50
SELECTA EX CHRISTIANIS SCRIPTORIBVS
IN VSVM SCHOLARVM
Vol . in-l6°
[. HIEI1ONYMI (S.) . De viri-3 illustribus Liber singularis ; V . AVGVSTINI (S . Aurelii) . De Civitate Dei. Liber quintus ;
T'itae S. Pesali L§ •e rritae, S.Ililarionis Eremitae, Malclai
edidit sac . I. Tamiettius polit . litt . doct . (1042) L . 0 40
ltoranclii et Epistolae selectac cum adnotationibus Joamnis VI . CYPRIANI (S. Tascii Caecilii) . Liber rle Mortalitate et
Tamiettii sac . doct . (1041)
L . 0 80
Epistola ad Deinetrianum, cum adnotalionibus sac . Ioan .
[I . SVLPICII (Severi) . Ilistoriae Sacrae libri II cent adnota-
Tamiottii doct . (1042) .
. » 0 40
tionibus Ioannis Tamiettii sac . doct. (1041) . . » 0 40 VII . - Acta Sanctorum Afartyrunz, Viti, Modesti et Cre-
[li . - Vita Sancti Alartini ; edidit atque adnotat . illustravit
scentiae cum adnotationibus Ioannis Tamiettii sac . poli-
Joannes Tamiettius sac . doct . (1041) . . . . » 0 10
tiorum litt . doct . - In-16° picc ., pag . 21 (1042) » 0 20
IV . LACTANTII (L . Caecilii Firmiani) . De mortibus parar- VIII . AMBI1OSII (S. Mediolanensis Ljiscopi) De officiis. Ed .
cutorsm . Liber unus cmn adnotationibns lean . Tamiettii . loannes Tamiettius sac . politiorum liti . doct . - in-1 L°
san . doct. - In-16°, pag . 88 (1041) . . . . » 0 60
piccolo, pag . 261 (1012)
oi-
fORINO, S . Benigno Can ., Lucca - TIPOGRAFIA E LIBRERIA SALESIANA - Spezia, San Pier d' Arena, ROMA

1.5 Page 5

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ANNO XII - N . 9 .
Esce una volta al mese .
SETTEMBRE 1888
BOLLETTINO SALESIANO
DIREZIONE nell'Oratorio Salesiano - Via Cottolengo, N . 32, TORINO
Sommario - Il Santo Padre e il Pellegrinaggio del Clero
italiano al SS . Cuore di Gesù in Roma - Le Anime pur-
ganti e il Giubileo del Santo Padre - Gli ultimi giorni
dell'anno scolastico nell'Oratorio di S . Francesco di Sales,
Torino - Ove trovare un vero ritratto di D . Bosco ? -
Solenne distribuzione dei premi nell'Oratorio Festivo di
S . Francesco di Sales -Grazia di Maria Ausiliatrice -
Solenne Benedizione delle campane e prima festa di M .
Ausiliatrice a Vallecrosia (Bordighera) - Conferenza te-
nuta in Chieri da D . Fagnano - Festa del SS . Cuore
a Battersea (Ovest-Londra) - Il Collegio Salesiano di
Buenos Aires - Collegi Salesiani - Spedizione dei Mis-
sionari Salesiani a Quito (seguito) - Funerali per D . Bosco .
IL SANTO PADRE
E IL PELLEGRINAGGIO DEL CLERO ITALIANO
al SS . Cuore di Gesù in Roma .
Il S. Padre Leone XIII, per dare un
contrassegno della sua sovrana appro-
vazione e pontificia benevolenza ai sacer-
doti, i quali prenderanno parte al pelle-
grinaggio del Clero italiano a Roma, ha
aperto a loro benefizio i tesori spirituali
della Chiesa con istraordinaria munifi-
cenza . Pubblicando i favori amplissimi,
che Sua Santità si compiacque accor-
dare ai pellegrini, noi esprimiamo la
fiducia che saranno moltissimi i sacer-
doti i quali vorranno approfittarne . La
dimostrazione sarà tanto più imponente,
quanto più essa è animata dallo spirito
di fede, che c'insegna a ricorrere al
Cuore Sacratissimo di Gesù, fonte di
ogni nostra speranza, ed a venerare nel
Papa il Vicario di Gesù Cristo e il Capo
augusto della Chiesa cattolica . Tutti co-
loro, i quali vorranno prender parte al
pellegrinaggio, procurino entro il mese
di agosto dare il loro nome agli inca-
ricati diocesani ed al Comitato centrale
in Torino . Ecco il ricorso umiliato a Sua
Santità e il rescritto ottenutone
Beatissimo Padre,
I sacerdoti nominati da Sua Eminenza
Rev .ma il Cardinale Alimonda, Arcivescovo
di Torino, quali membri del Comitato cen-
trale per l'organizzazione del pellegrinag-
gio del Clero italiano a Roma nel settembre
1888 all'unico scopo di ringraziare il SS .
Cuore di Gesù dello straordinario beneficio
concesso all'Italia e al mondo tutto col fe-
licissimo Giubileo di Vostra Santità, umil-
mente pregano e supplicano Vostra Beatitu-

1.6 Page 6

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dine a voler concedere alcuni particolari Leopoldo Ponzone, rettore del Seminario
favori spirituali per tutti gli ecclesiastici, di Savona, al quale debbonsi perciò esclu-
che aderendo al loro appello, pubblicato nello sivamente rivolgere i superiori dei Semi-
scorso giugno e diramato in tutte le dio- nari od altri, a cui spetta .
cesi d'Italia, verranno a Roma nel prossimo
settembre pel solenne triduo di ringrazia-
mento al SS. Cuore di Gesù nel suo tempio
monumentale all'Esquilino . 1° Indulgenza di
sette anni ed altrettante quarantene per
ogni giorno, in cui interverranno alle fun-
LE ANIME PURGANTI
zioni stabilite nel programma . 2° Indulgenza
plenaria da lucrarsi nel giorno della chiusa
ed il Giubileo del Santo Padre.
del Triduo, venerdì 28 settembre, da tutti
i pellegrini ecclesiastici che fossero inter-
venuti alle funzioni tutti i tre giorni . 3° La
facoltà dell'altare privilegiato personale ad
Il Santo Padre nella sua gran carità, dopo
di aver concesso tanti favori a quanti presero
parte al suo Giubileo sacerdotale, cercando di
raddrizzare nelle nostre menti la cognizione della
biennium cominciando dal 1° ottobre 1888
per tutti i sacerdoti pellegrini . 4° La facoltà
a tutti i sacerdoti pellegrini che hanno
cura di anime, come parrochi, curati, rettori
di chiese o superiori di Congregazioni re-
ligiose o Confraternite o pii istituti, ecc ., ecc .,
dipendenti dall'Ordinario diocesano, di poter
dare per una volta nella loro chiesa o Cap-
pella la solenne benedizione papale, dopo
verità, a fine di impedire le aberrazioni della
volontà, non dimentica quelli tra i suoi figli,
che già passarono di questa vita ed ancora a-
spettano di entrare nel regno della gloria .
Noi dovremmo averli sempre presenti i cari
defunti, che vissero con noi, coi quali avemmo
altra volta vincoli di affetto, come quelli che al
presente gli uni agli altri ci legano . Ma siccome
è troppo facile che ci dimentichiamo anche delle
persone più care ed a cui siamo maggiormente
aver nelle medesime fatto fare dal 1° otto-
bre al 31 dicembre 1888 un Triduo di rin-
graziamento al SS . Cuore di Gesù pel con-
cesso bene tizio del Giubileo sacerdotale di
Vostra Santità . Che della grazia, ecc .
debitori , alla nostra dimenticanza e durezza di
cuore supplisce con materna carità la Chiesa .
Il Sommo Pontefice Leone XIII con Lettera
Enciclica data il giorno di Pasqua, manifestava
il suo desiderio che all'esultanza del suo Giubi-
leo sacerdotale dovessero pure partecipare le
Ex Audientia SS .mi - 18 iulii 1888 . - SS .mus D .
N . Leo PP. XIII benigne annuit pro gratia in omnibus
iuxta preces, servatis servandis (1) .
Datum Romae, ex Aedibus Vaticanis, 21 iulii 1888 .
anime, che ci sono così strettamente unite, della
Chiesa purgante . Tutto serve nella gran mente
del Pontefice per alzare i nostri cuori al cielo .
Nella solennità del suo Giubileo aperse il Papa
i tesori delle sante indulgenze a vantaggio del
Anticamera Pontificia)
FRANCISCUS DELLA VOLPE Magister Admissionum SS .mi.
popolo cristiano, e diede alla Chiesa militante in
terra ed a quella trionfante in cielo nuovo mo-
tivo di gioia nelle solenni Beatificazioni e Cano-
nizzazione di santi celebrati ; ma conveniva che
Recognita authenticitate Apostolici Rescripti diei 21
iulii curr. anni, supramemoratas indulgentias et gratias
publicari permittimus . -
questa letizia si facesse anche sentire alle anime
che nel Purgatorio espiano le loro colpe prima
di entrare al possesso della gloria celeste .
Ha perciò stabilito il Papa che in tutte le
Dat . Taurini, die 28 iulii 1888 .
chiese cattedrali nell'ultima domenica di settem-
bre si celebri dai Patriarchi, Arcivescovi e Ve-
. CardinlsAchep +CAIETNUS scovi colla maggior possibile solennità una messa
speciale pei defunti, secondo il rito assegnato per
Al pellegrinaggio possono prender parte
sacerdoti di ogni ordine ed i chierici semi-
naristi, i quali formeranno una sezione a
parte, e sono chiamati a fruire delle sud-
dette indulgenze e favori spirituali in quanto
ne sono capaci . Sappiamo che un buon nu-
la commemorazione di tutti i fedeli. Lo stesso
desidera Egli che si faccia in tutte le chiese col-
legiate e parrocchiali, così dei secolari come dei
regolari ed anche da tutti i sacerdoti, purché
non si ometta la celebrazione della messa del
giorno ove ce ne sia l'obbligazione .
Ad eccitare poi maggiormente in questo giorno
mero di Seminari sarà rappresentato all'u-
dienza pontificia, ma speriamo che giunge-
ranno altre adesioni al Rev .m° canonico
(1) Questa clausola indica che la benedizione al popolo debba im-
partirsi col Crocifisso ed in giorno stabilito, col consenso dell'Ordi-
nario diocesano.
la pietà verso i defunti, concede a tutti i fedeli
confessati e comunicati l'indulgenza plenaria pei
defunti, ed ai sacerdoti che celebreranno secondo
che si è detto, concede l' altare privilegiato .
Così mentre la nostra divozione sarà utile alle
anime purganti, soddisfacciamo ad un bisogno del
nostro cuore, pregando per i cari nostri morti .

1.7 Page 7

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GLI ULTIMI GIORNI DELL'ANNO SCOLASTICO
nell' Oratorio di S . Francesco di Sales . .
I giovanetti della 3a e 4a ginnasiale si erano
uniti per eseguire un caro progetto dettato dal
cuore . Raccolta tra di loro una discreta somma
comprarono una bella corona mortuaria di me-
tallo ed il 2 agosto si recarono a Valsalice per
deporla sulla tomba di D . Bosco . Quasi fosse ancor
vivo il loro benefattore e padre, andavano a
pigliar da lui commiato prima di recarsi alle
patrie dimore per le autunnali vacanze . Lungo
la via i popolani si arrestavano per veder circa
150 giovani preceduti da due loro compagni por-
tanti la corona ed esclamavano : - Hanno ra-
gione! Bravi questi buoni figliuoli! D. Bosco. non
potrà fare a meno di aiutarli anche adesso dal
paradiso! - Giunti a Valsalice s'inginocchiarono
tutti innanzi alla tomba e a quella i professori
delle due classi a nome dei loro alunni, appesero
la corona dopo la recita di alcune preghiere .
Quindi il loro Catechista D . Stefano Trione di-
chiarò come i giovani offrendo quella corona inten-
dessero offrire a D . Bosco gli affetti loro più teneri
e più costanti e rinnovare sulla sua tomba quei pro-
positi che lui vivo avevano fatto di mantenersi sem-
pre fermi nella via del bene e di studiare a tutt'uomo
per essere un giorno veramente utili a sé, alla
patria ed alla religione . Il Teol . Giulio Barberis,
direttore di quella casa disse poche ma vibrate
parole, il cui tenore era questo : - Giovani! qui
sull'urna che racchiude le spoglie dell' amato
nostro Padre proponiamo di onorar sempre, colla
nostra vita, il nome di colui che tanto fece per
nostro vantaggio . Giovani ! Facciamo che la gente
che ci guarda abbia a dire con amore e rispetto
Oh come splende nei figli la virtù del Padre !
Ingrato, o giovani, sarebbe colui che dimentico
di tanti belli insegnamenti datigli con pazienza
ed amore da un Padre così buono ed affettuoso,
si desse al vizio, ed offuscasse così lo splendore di
quel nome che noi non possiamo pronunziare senza
sentire destarci nell'anima i più soavi affetti . -
I giovani si allontanarono dalla tomba vol-
gendo a quella uno sguardo lagrimoso quasi di-
cendo : - Oh buon Padre, addio .
La corona è di considerevoli dimensioni fatta
a similitudine di fogliami di lauro, di rose e
altri fiori sovrapposti . Nel mezzo avvi un pic-
colo quadro con una cornice indorata che rac-
chiude scritto sulla pergamena questo sonetto :
A
D . GIOVANNI BOSCO
GLI ALUNNI
DELLA 3a E 4a GINNASIALE
Amato Padre, i figli tuoi dolenti,
Innanzi di tornare al patrio tetto,
Ti porgono devoti e riverenti
Un tenue pegno del lor grande affetto .
Tu, che nel ciel tra le beate genti
Ai gaudi del Signor già, fosti eletto,
Le calde preci accogli e i voti ardenti
Di noi, dolce tua speme e tuo diletto .
Or noi quinci partiam, ma tu ne guida
Nell'incerto cammino della vita,
E in mezzo al turbo d'un etade infida .
Amara, dolorosa è la partita,
Ma per l'affetto, che nel cuor s'annida,
L'alma fia teco eternalmente unita .
Torino, Oratorio Salesiano, 2 agosto 1888 .
Il giorno 14 poi tutte le classi, l'una dietro
all'altra, circa 400 giovani, si recavano a Valsa-
lice per recitare tutti insieme una preghiera, in
suffragio della grand'Anima ; e la sera del giorno
15, festa di Maria SS .ma Assunta in Cielo, si faceva
solenne, benché privata, la distribuzione dei premi .
Negli anni scorsi si festeggiava in questo giorno
eziandio il compleanno di D . Bosco, ma quest'anno
il solo suo ritratto dominava l'assemblea . Il Prof.
D . Francesco Cerruti fece il discorso di circo-
stanza . Dopo di aver dimostrato con erudizione
ed eloquenza che tutti gli antichi imperi furono
tratti a rovina dall'istruzione separata dalla e-
ducazione religiosa, così continuava
« E a' giorni nostri, in cui si grida al dovere,
all'onnipotenza, all'infallibilità, poco meno, del-
l'istruzione, quali ne sono i risultati? Ce lo di-
cono le relazioni annuali de' Procuratori del Re
e dei Proc . Generali, relazioni sconfortanti quante
altre mai, come quelle che ci offrono un quadro
spaventoso di delitti, che vanno ogni dì crescendo,
contro le persone e contro le proprietà . E si
che l'istruzione si allarga, le scuole si rimpinzano
di alunni e la cifra degli analfabeti si va ogni
dì più assottigliando . Ma pur troppo avviene
fra noi quello che già osservava succedere in
Francia il Moreau, ispettore generale delle car-
ceri : Il progresso dei delitti, scriveva egli anni
sono al Ministro dell'Interno e lo provava col-
l'eloquenza tremenda delle cifre, è in ragion
diretta col progresso dell'insegnamento, e là
dove è più istruzione (ben inteso senza Reli-
gione) , sono anche in maggior numero i de-
litti. Avviene quello che notava il D'Angeville
nella statistica morale della Francia quando scri-
veva che i trentadue dipartimenti più istruiti
son quelli che danno maggior numero di delitti
contro le persone e le proprietà, mentre gli altri
cinquantatré meno istruiti ne danno relativa-
mente assai meno .
» E che dunque? Dovremo conchiuderne che l'i-
struzione, che la scienza è un male? No mai ;
sarebbe questa non solo un'assurdità, ma una
bestemmia . L'intelletto è creazione di Dio, e Dio
lo creò, non perché poltrisse, ma perché anch'esso
al pari delle altre facoltà avesse il suo sviluppo
ed esercitasse la sua attività a perfezionamento
dell'uomo individuo e a benefizio dell'uomo so-
ciale . La scienza, dice S . Tommaso, la scienza
che è il termine, l'oggetto dell'intelletto, è un
dono di Dio, ed è a questo dono, che corrisponde
la terza beatitudine. (1-2 q. CXIX, 3, 3.um) Si
propaghi pure adunque l'istruzione, si popoli la
scuola ; la religione di G. C . non solo non teme,
ma incuora, ma benedice alle pacifiche conquiste
del sapere . Sono i pipistrelli che han paura della

1.8 Page 8

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l.sa u'cMieanfdormtz lla reli-
gi;onmea,lcsufamdre
santuario, non tana .
» I quali sentimenti non so dove meglio potes-
serotnaichequ,nst'Oraoi,
do.veBtsuc,piarqlnDod
Bosco che comprese così presto e così potente-
mente così l'eccellenza intrinseca, come l'impor-
tanza sociale della scuola santificata dalla Reli-
gione,qustacolìntifcalvoròut
la vita a far conoscere e propagare ? Caro il
nostro D . Bosco! Primo egli instituisce in Pie-
monte le scuole serali e festive pe' suoi poveri
artigiani, ma le sue scuole cominciano da Dio e fi-
niscono in Dio, ché Dio è il principio e il .fine,
l'alfa e l'omega di tutte le aspirazioni di D . Bosco .
Ama la ginnastica e la promuove con ardore ; ne
dà egli stesso l'esempio ; ma la sua ginnastica li-
bera, schietta, senza pastoie, è moralissima, anzi
è nelle sue mani uno strumento potente di mo-
ralità . Insegna la Geografia, scrive di Storia, ma
la sua Geografia, la sua Storia, schietta, candida,
bella come l'anima sua, è un inno in prosa della
grandezza e della bontà di Dio . Siamo al 1848,
sta per uscire la legge, che mette in vigore il
sistema decimale . Poveri artigiani, povera gente
di campagna, come farete a cavarvi d'imbarazzo
in questo passaggio dal sistema antico al sistema
moderno, dalle misure vecchie alle misure nuove?
Ma state tranquilli ; D . Bosco ha pensato per voi
e ci ha pensato molto per tempo, poiché il suo
trattatello sul sistema metrico decimale previene
di.unaoemzlprugaionedlg
Ma anche qui è sempre la carità che anima,
che muove le sue azioni ; mira a provvedere ai
bisogni reali della vita, non alla vanità, non al-
l'interesse . Così si avvera in lui, in lui D . Bosco,
la sentenza del più gran genio dell'umanità, San
Tommaso, che cioè la scienza è un dono, ma
questo dono lo posseggono solo quei che hanno
carità . Donum scientiae est in omnibus habentibus
charitatem (2-2 q . IX, 1, 2 .um) .
» Voi adunque, cari giovani, attendete pure allo
studio, attendete alle arti ; siate studenti, siate
artigiani, è tutt'uno, perché lo studio è lavoro
e tutti siete figli di D . Bosco . Ma dallo studio,
ma dal lavoro non disgiungete mai Dio, G . C .,
la Madonna, tutto quello insomma che forma
la gloria e la consolazione di noi cattolici .
» Così faceva, così insegnava D . Bosco . »
Distribuiti i premi alle classi degli studenti
ed ai migliori artigiani di ciascun laboratorio ed
a coloro che avevano fatto maggior profitto nelle
scuole serali; dopo che vennero suonati e cantati
varii pezzi di musica, D . Rua parlò . Ricordò i
motivi imperituri di riconoscenza che legavano i
giovani alla benedetta memoria di D . Bosco, rin-
graziò tutti i Superiori dell'Oratorio per la coo-
perazione efficace prestatagli nell'educare ed ì-
struire tanta gioventù, lodò la condotta degli
alunni della quale dichiarossi molto contento, ed
invitò a gridare unanimi : VIVA D. BOSCO! Così
si fece ; e dopo un'Evviva al Direttore D . Belmonte
si sciolse l'accademia col grido entusiastico : VIVA
D . RUA
OVE TROVARE UN VERO RITRATTO
DI D . BOSCO ?
L'affetto grandissimo da cui il nostro Padre
fu circondato in vita si manifesta oggi nella
brama, che si ha di conservarne la cara ricor-
danza ; onde da molti amici e Cooperatori ed
ammiratori del nostro compianto D . Bosco ci
vien fatta spesso tale domanda.
E non a torto ; poiché i nostri Superiori do-
vettero vincere non poche difficoltà per conten-
tare la viva brama, che essi i primi avevano,
di ottenere un ritratto che ne presentasse al
vivo le sembianze. Ora hanno la consolazione di
esservi riusciti.
Il ritratto che ci rappresenta D . Bosco, quanto
più possono fedelmente la tela e la memore ri-
conoscenza, condotto a termine da mano maestra,
si conserva, esposto in bella luce, in quella ca-
meretta, che il nostro Padre dilettissimo abitò,
tanto tempo e in cui il Signore, per mezzo di .
lui, compì tante meraviglie.
D . Bosco vi è ritratto assiso, in grandezza .
naturale, colla berretta in capo, le mani con-
giunte sul petto, il volto sorridente di quel sor-
riso dolce, affettuoso e penetrante che rapiva,
le anime .
Chi n'è dunque l'autore?
Circa trent'anni or sono, D . Bosco, allora ancor
pieno di vita, aveva accolto nel numero de' suoi
figli un povero orfanello, in cui ravvisò tosto
una singolare vocazione per la pittura . Con quelle
premure solerti che un padre non avrebbe a-
vute maggiori, coltivò quei germi di talento, e
vedendo il suo piccolo Giotto svolgersi e profit-
tare di giorno in giorno, lo incoraggì e gli pro--
curò il modo di far carriera .
Il ragazzo lo secondò fedelmente riportando
ognora i primi premi e le lodi di quanti illustri
maestri in pittura l'ebbero allievo : ed in pochi
anni l'orfanello di D . Bosco era un valente pit-
tore .
Il suo nome è Rollini .
Diamo qui di lui qualche cenno di più, per
farlo meglio conoscere ai nostri lettori .
All'Esposizione italiana del 1884 riscosse il
plauso dei visitatori il Castello e borgo medioe-
vale, sorto come per incanto a risuscitare e
mostrarci in tutto il suo splendore il medioevo
del XV secolo . Per compiere l'illusione non vi
fu dimenticato alcun particolare di quell'età pas--
sata, sopratutto nell'interno del castello, ove le
pitture delle pareti, sul gusto dell'epoca, furono
ammirate da tutti gl'intelligenti . Esse sono opera
del nostro Rollini, il piccolo artista sbucciato
all'Oratorio di D . Bosco .
Del resto è già noto per altri non men pre-
giati lavori, con somma maestria condotti da lui
nei begli affreschi e quadri della nostra Chiesa
di S . Giovanni Evangelista di Torino, nella de-
corazione del Santuario di Cussanio presso Fos
sano, del duomo di Pinerolo, ed in modo parti-
colare per il classico quadro di Maria Ausilia-

1.9 Page 9

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trice eseguito per la nostra Chiesa monumentale
del Sacro Cuore a Roma, ove riscosse le lodi
dei migliorì artisti dell'eterna Città, ed ancora
per numerosi altri quadri di genere religioso
e profano, in cui è pur valente, acquistati sempre
dagli amatori con vera ambizione .
Ciò vale a spiegare perchè egli fu scelto a
ritrarre sulla tela le venerate sembianze del
nostro Don Bosco . Questo quadro mentre è un
capo lavoro d'arte in se stesso, forma pure un
tesoro di famiglia, di quella famiglia nel cui seno
crebbe e si formò il nostro pittore.
Senza dubbio un artista è inspirato quando
può contemplare nel suo cuore e nella propria
mente l'ideale da riprodurre : onde leggesi di
quegli antichi monaci, che prima di maneggiare
il pennello attingevano nella infuocata preghiera
e nella meditazione prolungata il secreto di quelle
tele piene di rivelazione ancor più che di genio .
Rollini ci ha evocato quel D . Bosco ch'egli
conobbe lunghi anni . Egli che da D . Bosco fu
cresciuto ed educato ci ha fatto rivivere sulla
tela il maestro, l'istitutore, l'educatore, il padre,
quale gl'inspirarono la verità e l'affetto .
Vi si vede proprio D . Bosco in quell'atteggia-
mento dignitoso, semplice e raccolto, e che di-
nota una costante unione con Dio : quella posa
favorita delle mani e della testa, lo sguardo pe-
netrante e dolce, quell'aria di affettuosa bontà
che allargava i cuori e vi lasciava un'impres-
sione indelebile, tutto insomma D . Bosco nei mi-
nimi dettagli d'una fisonomia, in cui la grazia
aveva stampata una potente e soave sua im-
pronta .
Rollini non ha ritratto D . Bosco come un mo-
dello ordinario ; ma richiamando uno ad uno i
ricordi della propria fanciullezza e gioventù, ne
tolse l'insieme di questa figura sì grande, di
sì svariati aspetti, sì difficile a indovinarsi, e
tuttavia da lui rendutaci con mirabile felicità di
espressione .
Il lavoro del Rollini è pieno si che tutti co-
loro che conobbero D . Bosco, al solo vedere
questa bellissima tela, dall'ammirazione sono co-
stretti di prorompere in queste parole : E desso.
Sappiamo di antichi affezionati allievi, che com-
mossi alle lacrime, colpiti dalla straordinaria so-
miglianza e precisione ebbero a dire : Non gli
manca che la parola .
Per l'avvenire adunque non avremo più la
dolorosa sorpresa ancor di quest'ultimi giorni
provata alla vista di certi pretesi ritratti di Don
Bosco, d'una rassomiglianza più che dubbia e
peggio eseguiti .
Questo pericolo sarà evitato grazie alle misure
prese .
Il ritratto di Rollini è d'ora in avanti il solo
riconosciuto autentico dalla Società Salesiana .
La fotografia l'ha riprodotto fedelmente e con
rara perfezione ; e in tutti i formati, dal più pic-
colo, biglietto visita, al più grande , Panneau .
Sono vendibili nella nostra Libreria a profitto
dei nostri orfanelli .
Dando questi cenni abbiamo creduto far cosa
grata ai Cooperatori e Benefattori del nostro com-
pianto D . Bosco, ai quali il medesimo dal suo
letto di morte rivolgeva pure come a' suoi figli
i suoi ultimi pensieri e la suprema sua benedi-
zione .
LA SOLENNE DISTRIBUZIONE DEI PREMII
nell'Oratorio festivo di S. Francesco di Sales .
Il giorno 12 del mese di agosto ebbe luogo
nell'Oratorio festivo di San Francesco di Sales
in questa città la solenne distribuzione dei premi .
I locali benissimo adornati di trofei e bandiere
presentavano allo sguardo uno spettacolo incan-
tevole, ed in fondo al cortile sorgeva un ele-
gante -padiglione, nel mezzo del quale campeg-
giava artisticamente dipinta la serena e dolce
sembianza del venerato e compianto Fondatore
dei Salesiani . Nell'interno del padiglione all'in-
gresso, e di prospetto al quadro del venerando
Don Bosco leggevasi la seguente epigrafe
IL TUO SPIRITO
IMMORTALE DON BOSCO
NON CESSI
DI ALEGGIARE FRA LE GIOVANI SCHIERE
DI QUESTO ORATORIO
INIZIO E COMPENDIO
DELLA SUBLIME EPOPEA
SOSTENUTA DALLA FEDE DI CRISTO
ALLA CARITÀ DEL VANGELO INSPIRATA
FATTA DALL'AMORE
NE' DUE MONDI
ETERNA
In fondo poi e sopra il palco dei Superiori
colpiva lo sguardo la seguente altra
AL
REVERENDISSIMO SACERDOTE
MICHELE RUA
DEGNO SUCCESSORE DI DON BOSCO
EDUCATO AL MEDESIMO AMORE
VERSO LA GIOVENTU'
La solennità fu presieduta da D . Rua Supe-
riore generale della Congregazione Salesiana, ed
onorata dalla presenza dei più insigni ecclesia-
stici della Congregazione stessa .
Dopo alcune parole di circostanza i giovani
appartenenti alla scuola di canto dello stesso
Oratorio diedero un breve saggio del loro pro-
fitto e del loro studio nell'arte, e furono stupen-
damente assecondati dai loro compagni della scuola
di musica .
In varii componimenti poetici, in bel modo
declamati, si distinsero pure alcuni fanciulli, che
commemorarono la dolce e santa memoria del
compianto loro padre Don Bosco, e ringraziarono
la loro insigne benefattrice l'esimia signora Ma-
gliano, che con splendidi donì si compiacque pro-
vare l' amore che ella porta a questo Oratorio .
Il sig. D . Michele Rua esortava infine i gio-
vanetti ad amare il loro Oratorio, a perseverare
nella frequenza, perché così potevano, ricevendo
una sana educazione religiosa, riuscire nell' avve-
nire buoni cristiani e buoni cittadini .

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Le belle e commoventi sue parole furono co-
perte da entusiastici applausi e riscossero l'una-
nime approvazione dei genitori e parenti dei
fanciulli, che sono convinti del grande amore
che nutre verso di loro l'ottimo e pio Superiore
della Congregazione.
SOLENNE BENEDIZIONE DELLE CAMPANE
e prima festa di Maria Ausiliatrice celebrata nella nuova
Chiesa a Lei dedicata nei Piani di Vallecrosía presso
Bordighera.
Piani di Vallecrosia, 3 luglio 1883 .
GRAZIA Dl MARIA AUSILIATRICE .
ILL.MO e REVERENDO SIGNORE,
Le invio questo mio scritto, spinta dal desi-
derio di far conoscere sempre più la bontà del
Cuor dolcissimo di Gesù, e la tenerezza del Cuor
materno della gran Vergine Maria .
Ecco di che si tratta : Un giovane di circa di-
ciott'anni (età molto pericolosa), orfano della ma-
dre ed abbandonato dal padre suo, venne libe-
rato due volte dalla morte, ma da tal morte che
tutti dicono essere un vero miracolo, se ancora
si trova in vita, dopo i due casi avvenutigli . E
un mistero per tutti, ma io so il motivo .
Sappia adunque che io, zia materna di questo
giovane, l'ho messo sotto la protezione di Maria
Ausiliatrice raccomandandolo più volte alle pre-
ghiere del defunto D . Bosco ed a quelle dei gio-
vani di codest' Oratorio . Ecco il motivo del mi-
racolo .
Ne sia adunque ringraziato il Signore, la Ver-
gine Benedetta ed il defunto e compianto D .
Bosco, a cui sempre raccomandava questo ni-
pote, e son certa che per le sue preghiere ot-
tenni tal grazia .
Ora desidererei, se crede bene, pubblicare
questo straordinario favore sul Bollettino Sale-
siano, a cui appartengo anch'io come coopera-
trice, affinché tutti conoscano la potenza della
gran Vergine .
Ora questo mio nipote si trova ancora inchio-
dato in un letto, spasimando assai per il tristo
caso avvenutogli, ma voglia il Signore in questa
occasione aprirgli gli occhi non solo del corpo,
ma quelli dell'intelligenza, affinché come un S .
Ignazio, che nella malattia fece meditazioni, e
quindi si santificò, così anch'egli possa salvare
l'anima sua che tanto mi sta a cuore .
A questo fine prego la S . V . lll.ma e Rev .da
a pregare e far pregare nuovamente i giovani
di codest'Oratorio per la sua conversione .
In riconoscenza della grazia ricevuta le invio
nuovamente una elemosina, supplicandola di be-
nedire me, il mio nipote e tutti gli altri parenti .
Colla speranza di essere esaudita mi sotto-
scrivo
D . S . V . Ill .ma e Rev.da
Dev . ed umile serva
Maestra e Cooperatrice Salesiana
S... 23 luglio 1888
A . M.
Rev . mo ed Amatissimo Sig. D . Rua,
Due giorni che saranno mai sempre di lieta
ricordanza per questa Casa Salesiana e pei cat-
tolici di questi ameni Piani, sono il 3 e 10 dello
scorso giugno . Il primo per la solenne benedi-
zione delle nuove Campane, il secondo per la
festa solenne di Maria Ausiliatrice .
Gliene darò un breve cenno colla speranza di
farle cosa gradita .
Alle ore 4 pom . del giorno 3 giungeva da Ven-
timiglia S . E . Rev . ma Mon. Tommaso dei Mar-
chesi Reggio nostro veneratissimo vescovo, ac-
compagnato dai RR .mi Can . Teol . Cav . Don
Giovanni Antonio Cassini e D. Callisto Amal-
berti Cerimoniere vescovile e Prof. in Seminario .
Si erano preparati per quel giorno 25 giova-
netti e 30 giovanette alla S . Cresima. Terminati
i Vespri, la prelodata S . E . Rev .ma si recò
presso i cresimandi disposti in bell'ordine in due
file di banchi, e cominciando dai ragazzi ne in-
terrogò parecchi intorno al Sacramento che stava
per conferir loro, regalando di immagini gli uni
e di crocifissi le altre .
Terminata la sacra funzione, rivolse ai cresi-
mandi ed all'affollato popolo un bel discorso, nel
quale parlò della necessità della fede, e delle
buone opere che la devono accompagnare .
Impartita la benedizione col SS . Sacramento,
invìtò il numerosissimo popolo a prendere parte
alla benedizione delle campane che è una delle
più importanti e solenni della Chiesa . Recatosi
sulla piazzetta del tempio, ove stavano sospese
le nuove campane coi ceppi ornati ed inghirlan-
dati di fiori, prese posto sotto piccolo padiglione
parato a festa . Rimpetto a S . E . Rev .ma sta-
vano il Priore della festa, il Sig . Covelli Dottor
Fabrizio, medico condotto di Vallecrosia e molto
benevolo a questa Casa ; i Sigg . Padrini e le
Sigg . Madrine, cioè : il Sig . Domenico Porro di
Ventimiglia e la damigella Adelina Oviglio di
Bordighera per la 1a campana ; il Sig . Onetti Dott .
Giovanni Battista da S . Remo e la Sig . Filip-
pina Aprosio per la 2' ; il M. Rev . D . Nicolao
Cibrario e la Sig . Marietta Gerola per la 3a .
Dopo una suonata della banda di Vallecrosia,
diretta dall'egregio maestro Sig . Marcenaro Em-
manuele, si diede principio alla solenne benedi-
zione . Venutosi alla consacrazione ed imposizione
dei nomi, si imposero alla 1a quelli di Maria
Ausiliatrice e di Bernardino in memoria del fu An-
gelo Bernardino Aprosio nostro benefattore ; alla
2 a quelli di Giuseppe, Maria, Filippo in ricono-
scenza alle signore Maria e Filippina Aprosio, ma-
dre e figlia, già chiamata la prima all'eterno riposo
ed entrambe nostre insigni benefattrici ; alla 3`
quelli di Maria, Nicolao, Giovanni Evangelista in
memoria dell'amatissimo e compianto nostro Padre
e Fondatore D . Giovanni Bosco, il quale volle

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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pur dettare le iscrizioni apposte ad ognuna di
esse . E sono : per la 1a « O Maria, vere au-
xilium Christianorum, tu cunctas haereses sola
interemisti in universo mundo . » Per la 2' « S.
Joseph, protege nos in proelio, et mortis hora
suscipe . » Per la 3a « A peste, fame et bello, et
a flagello terraemotus, libera nos, Domine . »
Terminata la sacra cerimonia col tratto del
Vangelo cantato dal M . Rev . D . Emanuele Olivari
amministratore della Parrocchia di Vallecrosia,
la banda continuò a rallegrare la popolazione
colle sue sinfonie . Alcuni fuochi di bengala, ed
alcuni razzi terminarono quella giornata .
Le dette Campane uscirono dalla rinomata e
premiata fonderia del Sig . Giuseppe Mazzola di
cotesta illustre città di Torino . Si innalzarono sul
campanile il giorno 5 e furono collocate sopra
colonne di ghisa con castello in ferro, in vista
dei pericoli del terremoto, e ciò portò una spesa
ben rilevante e maggiore di quella, che dapprima
erasi calcolata.
In quest'occasione ho ammirato l'instancabile
zelo del veneratissimo nostro Pastore, e la sua
benevolenza verso la nostra Pia Società, ché
non curando né il caldo della stagione, né la fa-
tica delle due funzioni consecutive, accettò di
buon grado l'invito fattogli . Iddio Lo conservi
per molti anni ancora all'amore ed alla venera-
zione de 'suoi figli.
La solennità di Maria SS . Ausiliatrice poi ,
celebrata il giorno 10, riuscì di soddisfazione ge-
nerale . Essa venne annunziata dal suono giulivo
delle nuove campane il giorno innanzi . Bellis-
simo fu il tempo, ed anch'esso contribuì a ren-
derla più lieta . La Messa della Comunione gene-
rale fu commovente pel buon numero di giova-
netti e giovanette, che per la prima volta si ac-
costavano alla mensa degli Angeli . Per la messa
solenne si - eseguì quella del Capitani .
Alle 4 pom . ebbe luogo l'accettazione di un
numeroso drappello di giovanette, una trentina,
alla pia Congregazione delle Figlie di Maria .
Cantati i Vespri, si fece la processione colla bella
e magnifica statua di Maria Ausiliatrice, alla
quale questa religiosa popolazione professa spe-
ciale divozione .
La banda musicale di Vallecrosia graziosamente
si offerse per renderla più decorosa . Si abbia i
nostri più vivi ringraziamenti . Vi prese parte
numerosissimo popolo, accorso dalle città di Ven-
timiglia, di Bordighera e dai circonvicini paesi .
Rientrata la processione in Chiesa, salì il pul-
pito il M . R . P . Meli della Compagnia di Gesù
e tenne una animata conferenza ai Sigg . Coope-
ratori ed alle Sigg. Cooperatrici eccitandoli alle
opere di cristiana carità per sostenere quelle del
compianto nostro Padre D . Bosco, e in particolar
modo questa, destinata a far gran bene ai catto-
licì di questi dintorni e specialmente alla povera
gioventù d'ambo i sessi .
Cantato il Tantum Ergo in musica, s'impartì
la benedizione col SS . Sacramento. - La festa
ebbe fine coi fuochi d'artifizio e l'illuminazione
di parecchie case .
La fede e la divozione verso Maria SS . Aus .
regna nel cuore di questa cattolica popolazione,
malgrado gli sforzi e le arti che usano gli emis-
sari dell'eresia valdese per distruggerla . Una
prova di questa sua fede e divozione la diede nel
giorno della festa, che fu la prima celebrata
in onore di Lei in questa novella Chiesa, es-
sendo essa stata benedetta solennemente ed a-
perta al divin culto il giorno 18 Dicembre del-
l'anno passato , dal M . Rev . D . Giacinto Mac-
cario di S . Biagio, delegato dalla sullodata S . E .
Reverendissima .
Essa è opera dell'illustre architetto della Città
di Nizza marittima, il Sig . Vincenzo Levrot, Cav .
dell'Ordine di S. Gregorio Magno. Ne fece il di-
segno e ne curò con intelligenza l'esecuzione, cui
affidò al Sig . Marcenaro Emanuele, ed è riuscita
elegante e divota, e lo diverrà assai più, quando
sarà ultimato il coro.
La S. V. Rev .ma ben sa come egli è persona
grandemente benemerita della Pia nostra Società,
ed uno dei più insigni benefattori della Casa di
Nizza .
Sa altresì che egli aveva una predilezione e
venerazione particolare pel compianto nostro Fon-
datore D . Bosco, il quale a sua volta nutriva
verso di Lui affetto e riconoscenza, e lo consi-
derava, e meritamente, come uno de' suoi più
cari e benemeriti Cooperatori . Un desiderio di
D. Bosco era per Lui un comando . Fu appunto
così quando si trattò di affidargli i lavori di questa
Chiesa, ai quali si dedicò con tutto l'animo senza
tener conto né dei sacrifizi che avrebbe dovuto
fare, né dei continui disturbi che gli avrebbero
cagionato, pur di far cosa voluta da Dio e desi-
derata da D . Bosco .
Il Signore che non lascia senza ricompensa
neanco un bicchier d'acqua data al poverello per
amor suo, ricompensi largamente la sua carità
e gli conceda lunga serie di anni ancora, ri-
colmandolo delle più elette benedizioni .
Tutti i Salesiani poi gli serberanno eterna ri-
conoscenza, e questa Casa lo annovererà essa
pure fra i suoi più insigni benefattori .
Serberanno pure riconoscenza a tutti i bene-
meriti Cooperatori e Cooperatrici, nonché a tutti
i benefattori, i quali colle loro offerte aiutarono
il lacrimato D . Bosco in questa santa opera, de-
stinata a procurare, ora e nei tempi avvenire, la
gloria di Dio e la salvezza delle anime, mediante
sopratutto la cristiana e civile educazione della
povera gioventù d'ambo i sessi, esposta, ai nostri
giorni, a tanti pericoli di perdere il dono della
fede e la purezza dei costumi .
Ma, come già ho accennato, l'opera non è pe-
ranco compiuta . Rimane a terminare il coro e
la facciata, e presentemente non è possibile con-
tinuare i lavori, ed Ella Sig . D . Rua, ben sa le
nostre strettezze . A motivo dei gravissimi danni
arrecati dal terremoto del 23 febbraio dell'anno,
scorso, questa casa, per ripararli, ha dovuto con-
trarre gravi debiti che rimangono tuttavia in
parte a soddisfarsi . Confido però in Dio, la cui
provvidenza finora non venne mai meno . Con-
fido altresì nel potente aiuto di Maria Ausilia-
trice e nella generosità dei nostri benefattori, i

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quali, ne son sicuro, vorranno per amor di Maria
continuare a venire in aiuto al degnissimo suc-
cessore e continuatore delle opere di D . Bosco,
affinché si possa condurre a termine questa, che
è di tanta necessità per la popolazione sparsa
in questi Piani .
Le persone facoltose non mancano, perciò
preghi la S . V . Rev.ma, e faccia pregare cotesti
giovanetti dell'Oratorio, affinchè Iddio inspiri a
qualche anima generosa il pensiero di fare per
amor di Dio e per la salvezza delle anime qualche
sacrifizio, privandosi d'una parte di quelle ric-
chezze, di cui Dio le ha largamente fornite e che
alla morte dovranno pure abbandonare,
Ecco, amatissimo Sig . D . Rua, di quanto ho
creduto bene ragguagliarla . Preghi intanto la
Vergine Ausiliatrice pei bisogni spirituali e tem-
porali di questa casa, pei nostri cari benefattori
e per questa popolazione , affinchè si mantenga
sempre ferma nella fede cattolica e costante nella
divozione a Maria SS .
Benedica il suo
Aff.mo in Gesù Cristo
D . LUIGI PORTa .
loro infelicissima condizione da muover a com-
passione verso quei disgraziati l'intero uditorio ;
parlò dei barbari loro costumi, dello stato di ab-
brutimento in cui si trovano , della mancanza
quasi completa di idee religiose, in una parola
vivono quasi come bestie . Gli sforzi da lui usati
per avvicinarsi a loro, per farsi intendere colla
mimica, per renderseli favorevoli, furono indì-
cibili, ma riuscirono ; ed ora prima di partire,
domanda l'aiuto dei Cooperatori per la sua Mis-
sione . S . E . Rev .ma mons . Cavriani, arcivescovo
di Adana, residente a Chieri, che presiedeva la
Conferenza, in facile discorso lodò l'istituzione di
D. Bosco come una meravigliosa opera suscitata
da Dio pei bisogni de' nostri tempi in pro della
Chiesa e della società, e raccomandò a tutti di
aiutare le sue istituzioni, dirette ora dal degno
suo successore D . Michele Rua, tutto pieno dello
spirito e della mente di D . Bosco . Si fece la col-
letta che superò ogni ragionevole aspettazione .
Cantati alcuni mottetti, si diede la benedizione col
Santissimo Sacramento accompagnata dal Tantum
ergo in musica, e così ebbe fine quella pia riu-
nione, lasciando contenti i buoni Chieresi, che mo-
strarono vivo desiderio che si rinnovasse spesso
una sì commovente funzione .
CONFERENZA TENUTA IN CHIERI DA DON FAGNANO
Prefetto Apostolico .
Da Chieri, 18 luglio 1888
Domenica 15 luglio, nella chiesa di S . Filippo,
fu tenuta una conferenza ai Cooperatori Salesiani
e ai cittadini di Chieri da Don Fagnano , Pre-
fetto apostolico della Patagonia meridionale e
della Terra del Fuoco, venuto a Torino per af-
fari della sua Missione . Premessa la consueta
lettura e cantati bellissimi mottetti, montò il pul-
pito D . Fagnano . Disse della Patagonia e delle
Terre del Fuoco . Distinta in tre parti la Pata-
gonia, settentrionale cioè, media e meridionale,
fece noto come la meridionale colla Terra del
Fuoco e le Isole Malvine, apparteneva alla sua
Prefettura apostolica . Se sono selvaggi, soggiunse,
gl'Indi della parte meridionale, barbari quelli della
media, pressochè nello stato bestiale sono i Pata-
goni meridionali e quelli della Terra del Fuoco .
Circa un secolo fa tre zelanti Padri della Com-
pagnia di Gesù tentarono di civilizzare quegli in-
felici : vi sparsero dei semi nella valle di Mom
zanas , composero una grammatica della lingua
locale, ma poi crudelmente furono trucidati . Iddio
destinava questo campo ai Salesiani, ed esso, avu-
tane la Missione dall'anima grande di D . Bosco,
percorse quelle regioni in tutti i sensi . Quasi nudi
sono quei selvaggi, sebbene in un clima freddis-
simo, le donne trattate quasi bestie da soma, gli
uomini dediti alla ubbriachezza, alla caccia e ai
furti, distruggendo, ammazzando senza miseri-
cordiale tribù rivali che ad essi si oppongono .
Vivono senza case, senza capanne, all'aperto,
ei membri delle singole famiglie dormono am-
monticchiati insieme coi cani, talvolta coperti da
mezzo metro di neve caduta la notte . Dipinse la
FESTA DEL SS . CUORE A BATTERSEA
Ovest-Londra .
Leggiamo nel N . 14 del Weekly Herald di
Londra
Chiesa del Sacro Cuore, Battersea-Ovest . - .
Domenica, 10 giugno, si è celebrata la festa ti-
tolare di questa Chiesa salesiana con grande
solennità e divozione . La messa solenne fu can-
tata dal Molto Rev .do sac . Guglielmo Connolly,,
assistito dai RR . sacerdoti salesiani Don Ma-
ckiernan e Macey.
Il Rev .mo Padre Francesco O . S . F . O . re-
citò un commoventissimo discorso sulla festa che
si celebrava . La sera il M . Rev . Guglielmo Lin-
nett parlo con molta eloquenza della bontà e mi-
sericordia del S . Cuore di Gesù nelle manifesta-
zioni del suo amore verso tutti gli uomini , ma
specialmente verso quei disgraziati cristiani, che
in contraccambio a tanto amore lo ingiuriano e
lo insultano .
La Messa ed il Tantum ergo, composizioni di
S . E . Rev .ma Mons . Cagliero V . A . della Pa-
tagonia e membro della Società Salesiana, fu-
rono eseguiti con ammirabile successo dai can-
tori della chiesa .
IL COLLEGIO SALESIANO DI BUENOS AIRES .
Leggiamo nell'ottimo giornale genovese L'Eco
d'Italia N . 182 dell'8 agosto le seguenti linee :
Buenos Aires, 4 luglio.
Oggi S . E . il signor Presidente della Repubblica
Argentina si è improvvisamente recato a fare
una visita all'Istituto Salesiano, Collegio artes
y oficios in Almagro . Fu vivamente colpito dai

2.3 Page 13

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grandi e rapidi progressi fattì da questo gran-
dioso stabilimento educativo, che tutti gli anni
è obbligato ad aumentare i suoi locali per lo stra-
ordinario numero degli allievi studenti ed operai
che vi affluiscono . Fu estremamente meravigliato
della spaziosità dei laboratori, della somma in-
telligenza con che vengono diretti e del gran
profitto che in ogni arte traggono gli appren-
disti . Si dimostrò non meno soddisfatto ed am-
mirato delle scuole Salesiane tanto pel sistema
dell'insegnamento, quanto per la somma intel-
ligenza e zelo con cui viene svolto . Gli scolari,
lindi, educati e franchi, risposero prontamente
a tutte le domande che loro vennero fatte dal
Presidente, il quale, come ben di dovere, non
fu scarso di elogi per l'illustre ed infaticabile
Direttore D . Costamagna e per tutti gli altri
superiori . S . E . nell'accomiatarsi fece chiara-
mente capire come ben si augurerebbe che tutti
glistabmenductivlapequsto
si assomigliassero .
Alassio, Diocesi di Albenga, trovasi sulla stessa
linea Genova-Ventimiglia .
Este, città del Veneto, si trova sulla linea fer-
roviaria di Padova-Bologna .
Magliano-Sabino è sulla ferrovia Roma-Firenze,
colla stazione a Borghetto, a due ore dalla Ca-
pitale del mondo cattolico.
Randazzo, posta sopra un ameno altipiano del
monte Etna, è come un centro della rete e delle
vie provinciali di Messina, Catania, Nicosia, Mi-
stretta . La stazione ferroviaria più vicina a Ran-
dazzo è quella di Piedimonte sulla linea Messina
Catania .
In quasi tutti questi Collegi vi sono due gradi
di pensione . La prima varia da L . 33 a 40 men-
sili ; la seconda da L . 24 a 30 .
Per avere i relativi programmi, e per le do-
mande di accettazione bisogna dirigersi ai Di-
rettori dei singoli Collegi, oppure al Sac . Rua
Michele, Rettore della Congregazione Salesiana,
via Cottolengo, n . 32, Torino .
COLLEGI SALESIANI .
Le famiglie, le quali hanno figli da mettere
in educazione, bramano di conoscere gli Istituti,
che porgono loro comodità e sicurezza per collo-
carveli a suo tempo . Per la qual cosa noi diamo
qui breve cenno di alcuni Collegi Salesiani in
Italia, nei quali si fa quanto occorre per gua-
rantire moralità, scienza e sanità, e ai quali i
nostri Cooperatori o Cooperatrici possono indi-
rizzare con tranquillità di coscienza quei giova-
netti, che intendessero di percorrere la carriera
degli studi .
Oltre l'Oratorio di S . Francesco di Sales in
Torino, l'Ospizio di S . Vincenzo de' Paoli in Sam-
pierdarena, l'Ospizio della Croce in Lucca, quello
di S . Paolo alla Spezia, la Colonia Agricola di
Mogliano Veneto, l'Ospizio di Maria Immacolata
a Firenze , quello di San Benigno Canavese e
quello di San Francesco di Sales a Faenza ; vi
sono i Collegi di Borgo San Martino, di Pe-
nango, di Lanzo Torinese, di Varazze, di Alassio,
di Este, di Magliano-Sabino, e di Randazzo in
Sicilia .
In questi Collegi l'insegnamento comprende il
corso Elementare e Ginnasiale, ed è impartito
da maestri e professori patentati, e secondo i
programmi governativi . Nel Collegio di Alassio
vi è pure il corso Liceale .
Borgo S . Martino è un paesello della diocesi
di Casale Monferrato, sulla linea di Alessandria-
Vercelli, con stazione a pochi passi dal Collegio .
Penango è pur esso della Diocesi Casalese,
posto sopra amena collina presso Moncalvo, colla
stazione propria sulla linea Asti-Mortara .
Lanzo dista dodici miglia da Torino, a piè
delle Alpi, e vi si va per ferrovia con più corse
al giorno .
Varazze, Diocesi di Savona, trovasi sulla linea
Genova-Ventimiglia, e si arriva da Genova in
un'ora e mezza di ferrovia .
EDUCATORII PER LE FANCIULLE.
Oltre ai Collegi pei giovanetti, vi sono pure
sei Educatorii per le fanciulle, il primo nella
città di Chieri sotto il titolo di Santa Teresa,
il secondo ìn Nizza Monferrato sotto il nome
della Madonna delle grazie, il terzo al Torrione
di Bordighera, e il quarto, il quinto, il sesto nelle
ridenti saluberrime colline circostanti l'Etna, a
Bronte, a Mascali , e a Trecastagne in Sicilia ,
diretti dalle Suore di Maria Ausiliatrice .
Scopo di queste Case di educazione si è di
dare l'insegnamento scientifico e morale in modo,
che lasci nulla a desiderare per una giovanetta
di onesta e cristiana famiglia, cioè arricchirne
la mente di utili cognizioni, educarne il cuore
a sode e cristiane virtù, addestrarla ai lavori
femminili, e informarla a quei principì di civiltà,
che sono richiesti dalla sua condizione .
L'insegnamento è dato da maestre legalmente
approvato . Esso abbraccia le 4 classi elementari,
vale a dire : corso di lingua italiana, calligrafia,
aritmetica, sistema metrico, e tenuta dei libri
per uso domestico . La declamazione ed uno spe-
ciale esercizio nello stile epistolare fanno eziandio
parte dell'insegnamento . Si danno pure lezioni
di disegno, di lingua francese e di piano forte ;
ma a richiesta e a carico delle allieve .
I lavori femminili consistono nel fare abiti pro-
prii, secondo la condizione delle allieve, lavori a
maglia, calze, camicie, rappezzare, soppressare,
far merletto e tutti i lavori più ordinarii di una
onesta famiglia .
La pensione mensile è di lire 24, e si paga
a trimestri anticipati .
Le domande di accettazione e dei programmi
si possono fare alla rispettiva Direttrice, od
anche al Sacerdote D . Michele Rua, Rettore
della Congregazione Salesiana, in Torino .
La città di Nizza Monferrato è una delle prin-
cipali stazioni della ferrovia tra Alessandria e
Cavallermaggiore .

2.4 Page 14

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Quella di Chieri ha comunicazione diretta colla
ferrovia Torino-Chieri, e con le linee Torino-A-
lessandria, Torino-Cuneo, Torino-Savona con fer-
mata a Troffarello .
Quella di Bordighera è sullo stradale della
marina che da Ventimiglia conduce a Bordighera,
luogo ameno e di dolce soggiorno agli Inglesi
nella rigida stagione d'inverno .
Se la cristiana educazione dei ragazzi è ai
giorni nostri di massima importanza, non di minor
momento si è la buona istituzione delle fanciulle .
Una figlia saggiamente istruita e cristianamente
educata riesce una benedizione, un angelo, un
sostegno, una sorgente di prosperità e di pace
per una famiglia ; guai invece se la giovinetta
crescerà incolta ed ignorante, peggio poi se verrà
guasta nelle idee e corrotta nel cuore! Non vi
è male peggiore che una donna cattiva .
Lo scopo precipuo dei Salesiani essendo quello
della cristiana educazione della gioventù, noi
verremmo meno ad una parte del nostro dovere,
se non inculcassimo ai nostri Cooperatori e Co-
operatrici di aver massima cura delle fanciulle
delle proprie famiglie, e di quante altre sono
in loro potere .
Perciò cogliamo di buon grado questa propizia
occasione per raccomandar loro i sopraddetti In-
stituti di Chieri e di Nizza, di Bordighera-Tor-
rione, e ai Siciliani quello di Bronte, Mascali e
Trecastagne . Se qualcuno avesse giovanette da
collocare in Casa di educazione, oppure gli ve-
nisse il destro di porgere a qualche famiglia un
opportuno consiglio, veda di approfittare di questi
Educatorii, e farà un'opera da vero Coopera-
tore Salesiano .
VIAG IO DEI MIS IONARI SALESIANI A QUITO.
(Continuazione) .
Verso le 11 del mattino del 12 gennaio discen-
demmo a terra. Mi presentai al Governatore della
Provincia , il quale già avea istruzione dal Su-
premo Governo di aiutarci in tutti i nostri bi-
sogni, ed egli compì l'ordine mostrandosi qual'è,
uomo gentile, compito . Ci provvide in fretta di
tutto il necessario , perché alle 4 di sera dove-
vamo imbarcarci sul vaporino di fiume . Non ci
fermammo a Guayaquil maggior tempo per
molte ragioni , ma principalmente per iscappare
dalla febbre gialla, che in quei giorni decimava
la popolazione .
Delizioso è quel tratto di viaggio in vaporino,
per i magnifici panorami che ad ogni tratto si
presentano alla vista ; ma noi li abbiamo goduti
poco , sia per la stanchezza che sentivamo , sia
per le zanzare ed altri animaletti che ci perse-
gu.itIalvdnomeprsiamogunt
alBtebrcmihonyàdgs,
nostro viaggio per acqua . Ci presentammo tosto
asl ignor Parroco, il quale ci permise di cele-
brare la s . Messa nella chiesa parrocchiale, e volle
che ci fermassimo con lui fino a tanto che tro-
vassimo, mule e cavalli per seguire il viaggio .
Abbiamo dovuto aspettar qui due giorni per al-
lestire il tutto e finalmente, recitate in chiesa le
orazioni dei viandanti, inforcammo le nostre
mule ed in nomine Domini ci dirigemmo verso
le Ande il giorno 15 gennaio alle 9 del mattino .
Qui incomincia la poesia!
Eravamo otto persone a cavallo, otto poveri
Salesiani, che dopo 40 giorni di penoso viaggio
andavano all'incontro di altri mille pericoli e di-
sagi, però allegri, ancorché stanchi, e confidenti
nel Signore .
Ci accompagnavano quattro uomini semi-indi-
geni, erano los arrieros, ossia i padroni delle be-
stie . Io temeva molto per i confratelli, che non pra-
tici di cavalcare, mi sembrava già di vederli gittati
a terra dalla bestia . Temeva ancora ci sorpren-
dessero le pioggie, ma anche in questo volle il
buon Dio favorirci . Allegri e scherzando, conti-
nuavamo il cammino a passo, a trotto ed anche di
galoppo ; ma dopo qualche ora, passò quasi a tutti
la voglia di ridere ed incominciò a regnare un
malinconico silenzio, interrotto dal rumore mono-
tono dei passi delle mule e dalla voce degli arrie-
ros, aita, sita,che sollecitavano alla corsa le be-
stie . La strada incominciava a perdere la forma
di tale ; poteva chiamarsi con più proprietà canale ;
difatti incominciammo a calpestare pantano , ed
il suolo non era che una successione di fossi
pieni d'acqua fangosa . Verso mezzogiorno, giunti
ad un mucchio di casette in bruttissimo stato,
facemmo sosta , per gettare qualche cosa nello
stomaco : ma . . . non v' erano provviste ! Abbiamo
fatto passare nell'acqua calda alcune uova ; sor-
bitele con gusto , saltammo in groppa e . . . via .
La questione si facea già un po' seria e la fame
e la stanchezza grande ci lasciava addòsso un
certo languore. Abbiamo resistito fino a Playos,
paesello che consiste in tre o quattro casuccie
ed Hótel o Casa Posada .
Deo gratias! Sul far della notte, dunque, siamo
entrati in questo Hótel mondiale ; non guarda-
vamo alla qualità degli alimenti . . . erano buonis-
simi e conditi . . . da un eccellente appetito . Rifo-
cillati, si pensò al riposo, ma non v'erano che
tre letti! Ci adattammo a dormire in terra e le
assicuro che nessuno ebbe bisogno che gli can-
tassero la nanna per addormentarsi . Alla mat-
tina per tempo, ancorché sentissimo le ossa un
po' addolorate, ci allestimmo e continuammo tosto
il nostro viaggio . Il cammino, al principio buono,
ci si presentò più innanzi pessimo. _
Abbiamo costeggiato per più ore un torrente
di limpide acque, il rio Cristal, e qui si inco-
minciò la compra del terreno . Passavamo in
mezzo ad una oscura foresta, fitta fitta di piante
d'ogni specie, e da noi in maggior parte scono-
sciute . V' erano alberi altissimi , dai cui rami
pendevano lunghi fili, che a noi nel principio
sembravano di telegrafo ; osservatili bene, li
giudicai radici di piante parassite che in gran
numero si alimentano sopra questi mostruosi al-
beri . Non cessavamo poi d'ammirare piante di
bananos, di cacaos ecc . cariche di fiori e di
frutti . Che vegetazione! Non ne ho mai visto
dicosìrigogliosaevariatanemenonelBrasile .
Cammin facendo ci siamo trovati come in un

2.5 Page 15

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tunnel oscuro , formato dall' intreccio dei rami
degli alberi che si chiudevano sopra del nostro
capo facendo volta ; io credetti che la retta via
era smarrita .
Poveri noi! La strada consisteva in una suc-
cessione di fossi pieni di fango e le disgraziate
mule sudate e sbuffando appena potevano tirare
fuori le zampe! Ai fossi s' aggiungevano' altri
inciampi maggiori ; grandi sassi, tronchi d'albero,
laghi attraversavano il nostro cammino . . . Ci racco-
mandammo alla Mamma Ausiliatrice, ma proprio di
cuore . Dissi che in questo giorno s'incominciò a
comprar terreno, frase americana, che indica ca-
dere da cavallo . Ebbene, mentre noi tutti eravamo
intenti a guidare bene la mula, a tenerle le redini
tirate o molli, secondo che v'era da saltare, discen-
dere o salire, sento dietro di me un grido e poi
un rumore come di corpo che cade dall' alto
volgo indietro la cavalcatura, e vedo là, lontano,
sotto quella oscura galleria il povero D . Santinelli
nel fango! Inorridii al vedere la mula calpestare il
suo corpo . Ma anche qui, con una gran confi-
denza in Dio e nella cara Maria Ausiliatrice : -
Si alzi, gli dissi, e venga presto che le ho fer-
mato la bestia . - D. Santinelli tutto imbrattato
si alzò, si scosse ed incominciò a correre verso
me . - Si è fatto male? gli domandai .
- Nulla, rispose ; le zampe della mula batte-
rono sulla sottana, ma non toccarono le carni .
- Oh! ne sia ringraziato il Cielo !
Pare che questo genere di salti sia andato a
genio al nostro D . Santinelli, perché, per ben tre
volte, precipitò involontariamente di sella . Ma,
grazie al buon Dio, nessuna di queste gli recò
il minimo danno .
Verso le 10 ant . si giunse ad un mucchio di
cascine (Ceibas), ove pensammo rifocillarci . Non
v'era né pane, né carne, né altro da mangiare,
fuorché uova crude : ordinai ad una donna che
facesse scaldar acqua ; vi gittai dentro le uova
e ce le sorbimmo saporitamente, estinguendo poi
la sete con acqua benché sporca e succo di canna
di zucchero .
- Avanti, dissi, seguitiamo il cammino, fra-
telli, adesso che la macchina è provvista di car-
bone . . . avanti! . . - E camminando, camminando
verso la una pom . potemmo giungere a Balsa-
pamba, paesello ai piedi del monte Tornearo,
abitato da numerosi e buoni Indi . Povera gente !
L'abitazione più bella è, credo, la chiesuola for-
mata di paglia e fango . Uomini e fanciulli ci
correvano attorno dimandando medagliette, e le
madri, inginocchiandosi innanzi a noi, ci presen-
tavano i loro bimbi dicendo : Padre, dia una be-
nedizione a questo piccolino . Invocammo di cuore
sopra di loro mille benedizioni del Cielo, ed a-
vremmo voluto fermarci un po' con questa brava
gente, ma urgeva ascendere presto il monte per
non lasciarci cogliere dalla notte in luogo fo-
resto e disabitato .
Oh caro Padre ! Se avesse visto i suoi figli
salire su per quell' orrido sentiero pieno di pe-
ricoli ! Frane scoscese , precipizi sì spaventevoli
si aprivano ad ogni istante sotto i nostri piedi
che ci facevano tremare le carni addosso . Ad
ogni pericolo, che non erano pochi, alzavamo la
mente a Dio, ci raccomandavamo a Lui e la cara
giaculatoria, Maria Auxilium Christianorum,
ora pro nobis, usciva di frequente dal cuore e
dalle labbra di tutti .
Tra le grazie segnalate concesseci in questo
tratto di viaggio, degne di menzione sono quelle
che ricevettero il capo d'arte Maffeo e D . Mat-
tana . Stando noi oltre la metà del monte in un
passo molto pericoloso ove le mule doveano girare
una costa sopra un orrendo precipizio, la bestia
di Maffeo sdrucciolò con le gambe posteriori verso
la frana fangosa ! Fu un momento terribile! La
povera mula si tenne ferma con le gambe da-
vanti sul sentiero e, facendo uno sforzo supremo,
si alzò e guadagnò la strada, liberando di tal
modo il cavaliere e se stessa da una morte si-
cura . Oh! viva Maria Ausiliatrice !
Più innanzi D . Mattana rotolò a terra, ferman-
dosi sul sentiero e senza farsi male alcuno : in
quel sito, cadendo malamente, oltre il pericolo
grande di rompersi qualche membro, poteva an-
ch'egli sdrucciolare giù pel burrone senza fondo ;
ma il Signore volle mostrarci evidentemente che
vegliava sopra di noi .
Giunti alla vetta del Torneado , credevamo
avesse termine la salita, ma ci accorgemmo in-
vece che eravamo ancora al principio . Si scopri
là in distanza un mucchio di casuccie ed i nostri
arrieros ci dissero essere il paesello di Puzo,
dove avremmo pernottato . - Benissimo, soggiunsi,
abbiamo troppo bisogno di mangiare e di ripo-
sare .
Erano le 4 di sera quando discendevamo dalle
mule con le ossa come slogate e lo stomaco il-
languidito . Ma, poveri noi ! qui ci si preparavano
altri contrattempi : la Casa Posada o locanda, era
chiusa!
Come fare? Dove passar la notte? - Qua , qua ,
Padre, mi grida un uomo ebrio : venga qua, e
sarà ben trattato .- Non l'ascoltai ; però una per-
sona dall'aspetto più decente degli altri mi disse,
che la casa di quell'uomo era l'unico luogo ove
avremmo potuto pernottare meno disagiatamente
che altrove . Giuocoforza fu dunque accettare l'in-
vito .
Degno, per altro, d'una descrizione ben detta-
gliata è questo nostro nuovo alloggio . Il palazzo
consiste in istecche piantate nel suolo alla pri-
mitiva : ha tetto di paglia e due stanze, la cui
tramezza è pure di rustici tronchi . Una di queste
dovea essere per noi ; l'altra era cucina, dormi-
torio ecc . per i padroni di casa . Entriamo nel
nostro appartamento : era ammobigliato ... cioè
trovammo che avea ai lati due rialti di canne
coperti, l'uno con stuoia sucida e sdruscita, l'al-
tro con una vecchia pelle di bue puzzolente, ove
formicolavano certi animaletti . . . V'era inoltre un
cassone pieno di tarli e, sparsi qua e là sul pa-
vimento naturale , sacchi vecchi, stracci, avanzi
di frutta, patate, banane ecc . Non v'erano fine-
stre . e non ve n'era bisogno, perché tra l'una e
l'atrsec,nolpteasriluce,
ma anche la mano ed il braccio intiero .
Tutte queste cose ci andava indicando il pa-

2.6 Page 16

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dronecmpaneos,c'invtòpo
gentilmasdreuqistdmueofin
at.nocheifspratlcen
- Non vogliamo grandi cose, sa, gli dissi ;
preaiuno'dcreblitadunrop'i
ar.osteb
- Padre, non abbiamo carne.
- Avete uova?
- Come no, Padre!
- Scaldi acqua e porti uova .
- Bene, bene, Padre .
- Ma fate presto .
- Sì . rispose, vado a prender acqua .
- E dove?
- Là al ruscello, Padre .
Misericordia! Doveva ancora fare un viaggio
fino alla valle per attingere acqua! Tuttavia se
ne potè poi trovare un poco e la mandammo a
far scaldare .
Intanto di fuori si ammucchiava gente ed in-
cominciavano a fare uno schiamazzo che assor-
da.cvrhEeipnosarl
notte con noi : erano torme di Indi, di donne e
ragazzi che volevano la benedizione de los Pa-
drceomi'tsvan,ecosqualhe
medaglia, immagine o rosario .
Stanchi, famelici, in mezzo a quella moltitu-
d.inaequl'rvni,osapemiùch
fa:rel'cqudnoariv!
- Fratelli, dissi, tiriamo dentro il palazzo i
nostri bauli e procuriamo d'aggiustare i letti .
Detto, fatto : indicai a ciascuno il luogo mi-
surato ove riposare e tosto ingannammo la fame
ed il tempo con un solerte ed allegro lavoro .
Chi strascinava bauli, chi scuoteva la pelle di
bue, chi puliva la stuoia . . . in poco tempo abbiam
assettato quel canile e tutto era in ordine .
Ci giunse una zucca piena d'acqua . sporca e si
fece tosto un po' di brodo con una gallina che
avevamo fatto uccidere prima : altro pollo si ar-
rostì e verso le 7 potemmo rifocillarci .
Era degno d'essere visto come ciascun di noi
seduto sui bauli, sui tavolacci di canna, con un
pezzo di carne in mano, senza piatti, senza for-
chette, attaccava ai denti la sua porzione di carne
e tirava , tirava . . . Regnava profondo silenzio e
solo s'udiva lo stridor dentium .
Rallegrato così lo stomaco, si sentì bisogno di
dar riposo alle ossa ; recitammo le nostre ora-
zioni e ciascuno si adagiò sul letto che s'avea
preparato . Questo era o un baule, o la cassa, o
il rialto di canne .
Prima però di poterci aggiustare dovemmo im-
pegnare una lotta a sangue contro una chioccia
che pretendeva occupare, con la turba dei pul-
cini, il posto nostro : scacciata molte volte, ri-
tornava, passando , non per la porta, ma per le
fessure della nostra abitazione . Cani e gatti ab-
baiavano e miagolavano teneramente di fuori
vicini allo steccato , mossi dal desio di venir a
rosicchiare le ossa che lasciammo per terra .
Per chiudere poi in qualche modo il passo al-
l'aria, che incomìnciava a farsi sentire fresca,
tendemmo alle pareti mantelline e quanti stracci
avevamo, e così, al lume d'un cerino nostro, in
mezzo a mille facezie ed alle più saporite risate,
ci siam rannicchiati sui nostri molli cubili, a-
spettando che venisse il sonno .
Mentre io stava già per addormentarmi, sento
alle mie spalle un rumore strano e muoversi le
stecche cui mi appoggiava . Alzo la testa e : -
Quien va! grido . Mi si risponde con un gru-
gnito ! Ho capito, dissi tra me ; è un porco che
viene a fregarsi contro questi pali ; poverino,
forse glì abbiamo preso il posto !
Si dormi tutto il resto della notte saporita-
mente .
(Continua) .
I FUNERALI
per la morte di D . Bosco.
(Continuazione) .
Modena : I Cooperatori Salesiani di questa città
nel primo giorno di marzo dovendo tenere la
solita annuale Conferenza, pensarono cambiarla
in una funebre commemorazione in suffragio
del venerando Don Bosco, a loro ed altrui
edificazione . In tal giorno pertanto nella chiesa
della B . V . detta del Paradiso, ornata a lutto
con molto buon gusto, previo il canto dell'Uf-
zio dei Morti, vi fu la Messa di requie celebrata
dal M . R . P . Enrico Siccardi dell' Ordine dei
Predicatori, parroco di San Domenico, nella
cui giurisdizione è la chiesa in discorso, dopo
la quale il M . R . Parroco di Sant'Agnese lesse
un lungo discorso sulla vita di Don Bosco, nel
quale applicando a lui le parole di s . Paolo
Charitas Christi urgen:Otodms,iapu
in eo qui me confortat, lo mostrò un vero
eroe di questo secolo, pensiero che era pure
espresso nella bellissima iscrizione del professore
can . Masinelli, posta nella fronte della chiesa,
ove si diceva D . Bosco l'Apostolo del secolo
XIX nello scoprire i grandi bisogni dell'e-
poca ed apprestarvi i più opportuni rimedi,
coll'erigere dalle fondamenta sontuosi templi,
col fondare istituti religiosi, coll'aprir scuole
ed asili, coll' inviare a genti straniere mae-
stri di vera civiltà . - Si chiudeva la mesta
funzione colla parafrasi del salmo- De profun-
dis, cantato dagli allievi della scuola di musica
sacra .
Pandino : I Cooperatori fecero un gran fune-
rale nella chiesa prepositale per mezzo di of-
ferte . Furono anche molte le comunioni fra quei
divoti .
Pantellaria (Isola) : Si fece un solenne fu-
nerale con molto concorso di popolo e di Coo-
peratori, dolenti della grave perdita, e con la
speranza di avere un protettore di più in pa-
radiso .
(Continua).

2.7 Page 17

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I. I B R I S C O I. A S T I C I
III . Latinisti Moderni .
ANFOSSII (Sac . Ioannis) . Comsnentarius (le vita et seriptis VALLAVRII . Epitome Historiae Grecae, cui accedit lexicon
. Vincentii Monti) . - In-16° gr ., di pag . 60 (1026) L . 0 50
latino-italicum . - 9d ediz . accuratamente corretta, ; in-16°,
FRANCESIA (Sac . Dolt . G . B .) . Ife S. Aurelio Augustino .
pagine 146 (1022)
L. 1 -
Actio dramat . in duas partes distincta, colla traduzione in - Epitome Ilistor iae Patriae, cui accedit lexicon latina
versi martelliani (14)
0 40
Edizione fina (1238)
..
. n 0 80
-L(1o I. P . M . Astio dramatica plautinis'versibus conscripta
et italicis nunnei 's in o inium commgdum aptata . - In-32o,
pag . 120 (L . n . 32)
Edizione fina (1236)
u 0 40
.,»1-
LANFRANCI1I (Prof. Vincenzo) . De oratoribus romanis . A-
italicum et princlpum Allobrogicorum stemma . -, 7a ediz .,
accuratamente corretta, in-16°, p . 80 (1022) . . » 0 7n
- Epitome Iiistoriae Rornaraue, ab urbe condita ad Odoacrem
ad usum studiosorum concimnatunl, cui accedit lexicon la-
tino-italicum . - 811 ediz ., in-16°, di pag . 216 (1022) » 1 50
- Inscriptiones . Accediint epistolae dnae de re epigrafica,
eroasis fatta studiis auspicandis litterarum latinarum in et Osvaldi Berrmii appendix do stylo inseriptionnin ex o-
Athenaeo Taurinensi xvi calendas dec . al) . MDCCCLXXXIII
- 111-8°, pag. 24 (1039) .
» 0 50
peribus Stephani Ant . Morcelli deprompta . - 3' 1 edizione
ampliata, in-16° grande, pag. 458 (1023) . . u 2 -
- De poetis epicis roinanorum . Acroasis fatta studiis au- - Orationes habitae in Auditorio Maximo Regii Athenaei
spicandis litterarum latinarum in ithenaeo Taurinonsi X Taurinensis ab anno MDCCCXLII ad annum MDCCCLV . - 16 11
calendas decembres anno aIDCCCI.~xxIv . - 1885 ; in-4°
ediz . in-16° gr ., pag . 244 (1035)
»2-
pagino 24 (1039) . .
..
. i 0 40
LHOMOND (C . F .) Epitoíne Ilistoriae Sacrae, grammaticae
studiosis praescriptum, cui accedit lexicon latino-italicum .
- 5° ediz ., in-16°, pag . 116 (1024) . . . » 0 40
MARENGO (Ioan . A .) . In /iistoriam litterarum lalisnarum
brevior introdnrtio . - In-16°, p . 44 (1036) . . » 0 40
- Opuscula varia . In 16 gr ., di paa . 416 (1038)»
Id . Ediz . su carta fina
»4-
De libris Anthologicon . Acroasis fatta studiis a aspicandis
litterarum latinartun in R . Athenaeo Taurinensì . - in-16
grande, pag . 20 (1026)
» 0 40
PALVMBI (Aloysii) . Afinerval ., comoedia. -- ; in-16° di - De optima ratione Instaurandae lalinitatis . Acroasis
pag . 64 (1036)
. . » 0 40
fatta studiis auspicandis litterarum latinarum in R . Athe-
ROSINII (Ep . Caroli M .) . rl>ArMA.TONllì1I2 seu L«, -iarum
naeo Tauriucnsi . vi cal . decembres, au . ,MD000LXXIV . -
Victor . Comoedia ab Aloysio Palmnbo retractata ; accedit 1n-16° . pag . 20 p025M
..
. i 0 30
chorus . - In-16°, pag . 60 (1036) .
. )1 0 40 - Osserva-ioni critiche sul volgarizzamento di Caio Crispo
SCAVIA (Can . G .) . Carmi latini di Flarninio-Bona- .San-
Sallustio fatto da Vittorio Alfieri . - in-16° grande, di
tenti-Volgarizzati . Testo con vers . in fronte . (961) » 2 -
pagine 32 (1038)
» 0 30
VALLAVRII (ThoIIiae) . Historia critica fitte - «) - r<rii lati- I- .1NNCCCI (Ath .) . Studi storici e ,norali intorno alla 1et-
narum, accedit rzdpep •( ov aliquot monumentornm latini ser-
teratura latina (1049)
n3-
monis vetustioris . - 1 1,11 edizione , in-16°, pagine 204
ldeni legato in tela (1019)
» 4 50
(1035)
» 1 50
LINGUA ITALIANA
Lettura e Lessicografia
BRESCIANI (P. Antonio) . Saggio di alcune voci toscane GRASSI (Gius .) . Saggio intorno ai Sinonimi della lingua
di arti e mestieri e cose dor;cesticlae - In-32°, pag . 138
(s . C . 113)
L . 0 40
CERRUTI (Sac . I>rof. Francesco) . ANaovo Dizionario della
lingua Italiana in servizio della gioventii, compilato sulla
Italiana- 2 11 ediz ., in-32°, p . 216 . (e . G . 89) . . L . 0 60
1I . NNO (Gius .) . Della fortuna delle parole, due libri, -
In-32°, pag . 376 (n . c . 190-1)
n 1 20
scorta dei migliori leosìcografì ; 5 eruzione in-10 . pagine 1 IlAYNERI (Angela) . Letture famigliari . Opera corretta ed
1352 due colonne
(1009) » 2 60
accresc . dall'autrice . Sec . ed . - Torino (1002) (E) L . 1 -
Legato in mezza legatura . . 11009) » 3 60
tela
. . 110111 » 3 60
Leg. per premio o strenna .(1002) . . . (D) » 1 80
Id . tela uso premio o strenna (1011) n 4 60 1 ;ODLOF (Maria) . Libro di lettura poi fanciulli. - 1 vol .
GRASSI E RIANNO . Saggio sui Sinonimi e della fortuna
iin-16°, pag . 208 (1002) . .
. . (D) » i -
delle parole . Compendio proposto ad uso degli scolari da
Legato per premio o strenna (1002)
(D) » 2 -
Angelo Cavalieri
(1014) » 0 60
E) Precetti Rettorici.
Precetti, Elementari di letteratura pubblicati dal sac . prof .
VI . Romanzo ; VII . Storici : VIII . Oratorii ; IX . Componi-
Celestino Durando ; 5 11 edizione .
. (983) L . 0 Co
Leg . in tela per premio o strenna (983) e 1 40
Contiene : Parte 1° . Della elocuzione con appendice
menti in poesia .
Del Perso Italiano . Appendice ai Precetti pel sac . prof .
Celestino Durando : 2' edizione
. (983) » 0 10
Introdu,-ione allo studio della lingua Italiana . per Frane .
sui verso italiano . Parte 2°. Componimenti in prosa . 1. Martinengo
.
.
(983) L . 0 60
Lettere : 11 . Dialoghi ; 111 . Didattica ; IV. Favole : V . Novelle ; I
Leg . in premio o strenna . . . (983) » 1 40
F) Esempi di Buoni Autori .
I. Lettere .
Lettere Famigliari inedite di Silvio Pellico, pubblicate del
sacerdote Prof. Celestino Durando ; 2 vol . (981i) L . 2 60
- Vol . 1° . Lettere Italiane
19861 » 1 -
Legato in tela
19861 » 2 -
- Vol . 2° . Lettere francesi
i089l » 1 60
Legato in tela
tJ361 » - 2 00
Epistolario di Silvie Pellico : 4° edizione . (986) L . 0 75
Legato in tela .
. . . (980) » 1 80
BARETTI (Gin ;; .) Lettere ai suoi fratelli, con appendice di
altre lettere famigli i» i . - 2' editi nie . 2 volumi ii»-32°, di
pag . 432 (e . G . 4i-f)
» 1 20
TORINO, S . Benigno Can ., Lucca - TIPOGRAFIA E LIB SERIA SALESIANA - Spezia, San Pier d'Arena, ROMA

2.8 Page 18

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LIBRI SCOLASTICI
CARO (Annibale) . Lettere scelte . - 3a edizione, 2 volumi PARAVIA (Pier Alessandro) . Lettere alla madre ed alla so
in-32° pag. 464 (e . G . 59-60) . . .
L. 1 -
rella, racc . ed annotate da Iacopo Bernardi . - In-32°, d
CATERINA (S .) DA SIENA . Lettere scelte dal Prof. Augusto
pag . 620 (B . G . 84) . .
. L . 1 2f
Alfani, precedute da un sommario biografico della santa . PELLICO Lettere inedite a suo fratello Luigi, pubblicate
- In-32°, pag . 424 (n. G . 105) .
» 0 60
dal sacerdote prof. Celestino Durando . - 23 edizione,
- Otto lettere scelte con breve notizie intorno la sua vita
in-32°, pag . 270 (B . G . 84)
. » 0 60
e i suoi scritti per cura del Prof. Angusto Alfani . -In-32°, - Lettere inedite al P . Raimondo Feraudi Domenicano,
pag . 86 (L . e . 166) . .
,
» 0 20
pubblicate dal sac. prof . Celestino Durando . 23 edizione
GALILEO GALILEI . Prose scelte ad uso delle scuole . -
in-32°, pag. 205 (B . G . 88)
. » 0 60
in-32 0 , pag . 158 (B . G . 57)
» 0 40 PERGAMINO (Giacomo) . Lettere con brevi notizie sulla vita
GIUSTI Gius .) Lettere scelte poi giovanetti per cura del sac .
e sulle opere dello stesso, per cura del sac . prof . Gaetano
prof . Gaetano Dehò, con appendice di alcune poesie . - Dehò . - in-32°, pagine 364 (B . G . 112) . . » 0 60
2a edizione, 2vol . in-32° . p . 568 (B . G . 146-7) . » 1 20 REDI (Francesco) . Lettere scelte con note del sac . prof . Giov .
GOZZI . Lettere famigliari, con note di Luigi Matteucci . - Darino . - 2 3 ed ., 1881 ; in-32°, p . 208 (e . G . 74) » 0 60
In-32°, pag . 182 (B . G . 185) .
. » 0 60 SASSETTI (Filippo) . Lettera sopra i suoi viaggi nelle
LEOPARDI (Giacomo) . Lettere al conte Monaldo suo padre,
Indie Orientali dal 1578 al 1588 . - in-320 , pagine 266
pubblicate per cura del sac. Antonio Zuccarini . - In-32°,
(B . G . 25)
» 0 60
pag . 282 (B. G . 133)
» 0 60
II. Dialoghi .
BETTI (Salvatore) . La illustre Italia . Dialoghi . -
2 vol . in-32, pag . 600 (B . G . 183-4) . . . . L . 1 20
CESARI (P. Antonio) . Le grazie . Dialogo .
in-32°,
pag. 230 (B . G . 101)
» 0 50
CASTIGLIONE (Conte Baldassar) . Il libro del Cortigiano,
corretto ad uso della gioventù. - in-32°, pagine . 395
(B . G . 186-7)
» 1 20
GELLI . La Circe annotata ad uso della gioventù dal prof . Ales-
sandro Fabre . - in-32°, pag. 245 (B . G . 82) » 0 60
GELLI . I capricci del Bottaio corretti ed annotati ad uso della
gioventù dal prof . Alessandro Fabre . - in-32°, pagine
264 (B . G . 104) . .
..
. . L . 0 60
GOZZI (Conte Gaspare) . L'Osservatore, con cenni intorno
alla sua vita, scritti dal P . Innocente Gobio . - 5 11 ediz .
4 volumi in-32°, pagine 1110 (B . G . 51-4) . . » 2 40
LEOPARDI Prose scelte ed annotate dal sac . prof . Celestino
Durando . - 2a edizione in-32°, pag . 281 (B . G . 85) » 0 60
PANDOLFINI (Agnolo) . Trattato del governo della famiglia .
- 2 1, edizione in-32°, pag . 175 (B . G . 76) .
» 0 60
II. Trattati, Dissertazione, Polemica, ecc .
4 .LFANI (Augusto) . Proverbi e modi proverbiali scelti ed GERSEN . Della imitazione di Cristo . Lib . trad . dal P . An-
annotati . - in-32°, (B . G. 158)
. L . 0 60
tonio Cesari, con una dissertazione del Rohrbacher sull'au-
Idem ediz . su carta fina, 1882 ; in-16° piccolo pagine, tore e sostanza di questo libro . - 3 11 edizione in-32°, pa-
328 (B . G . 4) . . .
. . . L. 1 20
gine 206 (C . A . 26)
.. .
(442) L . 0 40
ARTOLI (Daniele) . L'uomo di lettere difeso ed emendato . MACCHIAVELLI (Nicolò) . Discorsi sopra la prima Deca d2
- In 32°, pag 334 (B . G . 110)
. . . . » 0 60
Tito Livio ridotti ad uso delle scuole . - In-32°, pa-
ARTOLOMEO DA S. cONCOiDro (Fra) . Ammaestramenti degli
gine 504 (B . G . 181-2)
.»i-
antichi, raccolti, volgarizzati, postillati per comodo dei MANNO . Opuscoli varii, ad uso della gioventù studiosa,
giovani da L . Matteucci . - in-32°, di pagine 450
scritti letterarii ripubblicati dal figlio Antonio. Nuova ediz .
;B. G. 123)
. » 0 75
- In-32°, pag . 283 (e. G. 192)
. . » 0 60
OTERO (Giovanni) . Della ragion di *Stato, libri dieci con PALLAVICINO (fard . Sforza) . Arte della perfezione cri-
3 libri delle cause della grandezza e magnificenza delle
stiana, con discorso di Pietro Giordani sulla vita e sulle
città . - 2 vol . in-32°, pag . 368 (B . G . 46-7) . . » 1 20
opere dell'autore .- In-32°,pag . 516 (B . G .154-5) » 1 -
AVALCA (Fra Domenico) . Specchio di croce, con prefazione PASSAVANTI (Fra . lacopo) . Lo specchio di vera penitenza,
e note del sac . prof. Gaetano Dehò . - in-32°, pagine
annotato ad uso dei giov . dal sac . prof . Gaetano Dehò . -
304 (B . G . 117)
» 0 60
ESARI (P . Antonio) . Dissertazione sopra lo stato pre-
sente della lingua italiana . - in-32 0 , di pagine 166
(B . G . 100)
» 0 40
- Prose letterarie scelte dal sac . prof . Gaetano Dehò . -
in-32 0 , pag . 273 (B . G . 114) . . . » 0 60
OLOMBO (Michele) . Prose : v . 1° Lezioni sulle doti di una
cotta favella . - in-32 0 , pagine 250 (B.G.106) . » 0 50
- Prose : vol . 2 0 Lettere, discorsi, ragionamenti e novelle .
- in-35°, pag . 190 (B . G . 107) . . .
» 0 50
- Prose : vol . Tre novelle ed altri scritti vari i . -
in-32 °, pag. 196 (B . G. 108)
» 0 50
Idem tutti i tre volumi
» 1 50
ORNARO (Luigi) . Della vita sobria . LESSIO (Leonardo) .
Della sanità perfetta . - in-32 0 , di pagine 214
(B G . 122)
» 0 40
OSTA (Paolo) . Trattato dell'Elocuzione. - in-32°,
pag. 152 (B. G . 152)
» 0 50
ELLA CASA Il Galateo ed il trattato degli uffizi comuni.
4a ediz ., in-32 ° , pag . 288 (B . G . 29) . . . . » 0 60'
ERSEN (Ven . Giovanni)) Della Imitazione di Cristo . Libri
2 ,1 ediz . - 2 volumi in-32°, pag . 523 (B . G . 66-7) » 1 20
PARAVIA . Tre lezioni sulla vita ed opere di Torquato
Tasso . - 4' ediz ., - In-32 0 , pag . 92 (L . C . 170) » 0 20
PERTICARI (Giulio) . Degli scrittori del trecento e loro imi-
tatori . Libri 2 . - 1876 ; in-32°, p . 244 (B. G . 94) » 0 60
PUOTI (Basilio) . Della maniera di studiare la lingua e l'e-
loquenza italiana . Libri 2 e i Prolegomeni. - In-32°, pa-
gine 224 (B . G . 151)
» 0 60
SEGNERI . Manna dell'anima . - 6 vol . in-32°, pag . 2244
(B . G . 193-8)
»4-
- L'incredulo senza scusa, con prefazione e note del prof .
Giuseppe Allievo . 2a ediz . - 3 . vol . in-32°, pagine 841
(B. G . 91-3) . . .
» 1 80
TAGLIAZUCCIII (Girolamo) . Della maniera di ammaestrare
la gioventù nelle umane lettere . Discorso . - In-32° .
23
cle
» 0 6-
TASSO . LLee prose sscelte ed annotate per cura del prof. Vin-
cenzo Lanfranchi ; 2 vol . Vol . 10 I discorsi del Poema
eroico . Libri vI. - 1872, in-32°, pag . 328 (B . G . 38 » 0 60
- Idem . Vol . 2° Lari accidenti di sua vita -Il padre di
famiglia ; Discorso~ Il Costantino : Dialogo - Allegoria
della Gerusalemme : 18 lettere poetiche . - In-32°, pa--
quattro secondo l'antico volgarizzamento toscano . Testo gine 252 (B . G . 39) .
. » 0 60
di lingua per cura d'un Vercellese . - 2 11 edizione, in-32 0 , TREBBI (Sac . Prof. Giovanni) . Prose letterarie . - In-32°,
pag . 250 con immagine (C . A . 1) . . ( 423) » 0 40
- Della Imitazione di Cristo . Libri 4 secondo l'antico vol-
pag . 316 (B. G . 169)
» 0 60
Idem . Ediz .- elegante su carta fina . - In-16° picc .,
garizzamento toscano. Testo di lingua per cura d'un Ver- pag . 316 (B . A . 6) (971) .
. » 1 20
cellese, preceduti da Cenni sulla vita e scritti del ven . ZAIOTTI (Paride) . Prose Letterarie . - 2 volumi in-32° di
Giovanni Gersen . - 4a ediz . in-32°, p . 440 (B . G. 75) » 0 75
pag . 500 (B . G . 127-8)
» 1 20
TORINO, S. Benigno Can., Lucca - TIPOGRAFIA E LIBRERIA SALESIANA - Spezia, San Pier d'Arena, RO)?IA

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ULTIME NOVITÀ E PUBBLICAZIONI
ISTITUZIONI DI T EOLOGIA MORALE
per D . CARLO GHELARDI
Dottore in Sacra Teologia e Diritto Canonico
-
Terza ediz. accresciuta e corretta dall'autore . - Un vol . in-8` di pag . VIII-510 (D) L . 5,50
Non v'ha dottrina elle in purezza, in santità possa reggere a pari con quella che ci viene
insegnata dalla morale cattolica . Essa è la sola che praticata da tutti, a tutti darebbe il più
alto grado di perfezione e di felicità che si possa conseguire su questa terra ed un' eterna bea-
titudine in cielo .
A voi dunque, giovane e cara milizia del santuario, eletta a conquistare gli spiriti al Vero
e scorgerli al Bene per le vie del giusto e dell'onesto, deve stare grandemente a cuore lo studio
della Morale Teologia che fra tutte le scienze, per la nobiltà e sublimità del fine a cui mira,
vuol dirsi la più utile, la più necessaria .
(Dalla PREFAZIONE)
Le Prediche del P. AGOSTINO
Sotto il titolo : CONFERENZE RELIGIOSE E SOCIALI - RICORDI DEL QUARESIMALE IN TORINO DEL P .
AGOSTINO DA MONTEFELTRO, venne testè pubblicato un volume, ricercatissimo in ogni parte d'Italia :
esso è in vendita dai principali librai al prezzo di L . 4 - L'utile netto è devoluto ad Opere
Pie . - Chi si rivolge direttamente alla Direzione del Corriere Nazionale, Torino, via
Principe Amedeo, 16, potrà con sole L . 15 averne 5 copie.
REGISTRI PER LE SCUOLE ELEMENTARI
in conformità alle nuove disposizioni governative
CON LE NECESSARIE ISTRUZIONI SUL MODO DI COMPILARLI
MoD . 1 . - Registro d'iscrizione . - Prezzo di cadun foglio L . 0 08 al cento L . 6 00
MoD . 2 . - Decuria giornaliera e settimanale . . »
» 0 10 » » 8 00
MoD . 3 . - Registro per gli Esami .
. . .»
» 0 08 » » 6 00
NB. Chi poi desiderasse avere i registri con copertina forte seconao l'uso delle scuole, deve
dare le commissioni per tempo aliinchè si possano preparare, e il prezzo della sola lega-
tura per ogni registro sarebbe : sino a 50 fogli L . 0, 20, da 50 a 100 fogli L . 0, 30 .

2.10 Page 20

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TORINO - S . Benigno Can . - LIBRERIA SALESIANA - Roma - S. PIER d'ARENA
OPPORTUNITÀ PEL MESE DI OTTOBRE
consacrato al SS . Rosario .
II mese del Rosario dedicato a Maria Santissima al cenno del Sommo Pontefice Leone XIII, per Mons . Antonio Be-
lasio ; un volume in-32', pag. 136
L. 0 40
Il Santo Rosario e la maniera di recitarlo : (Spiegazione) del T . M . Antonio Maria Belasio Missionario apo-
stolico Direttore spirituale nel Seminario di Vigevano . Ricordo per le missioni . Tredicesima edizione, 1880 ; in-32', di
pagine 182 (E. D .)
» 0 30
I1 S. Rosario divotamente recitato e la Croce Angelica di S . Tommaso d'Aquino con alcuni fiorellini. Edizione terza.
- 1881, pagine 32 (o . 0 . .15)
» 0 05
Il Rosario e la parola del Sommo Pontefice Leone XIII ; Estratto dal Bollettino Salesiano di Ottobre 1884 . - 1884, ia-16'
piccolo, pagine 24
» 0 05
Le ricchezze del SS . Rosario di Cesare di Castagneto . Seconda ediz . i n carta fina . - 1885, in-16° piccolo di
pagine 50
u 0 40
Il Rosario e il combattimento religioso . Lettera pastorale del Card . Gaetano Alimonda, Arcivescovo di To-
rino, al Clero e al popolo della città ed .arcbidiocesi . - 1884, in-4°, pagine 32 (E . D .) s,
» 0 50
Roma e Lourdes, ossia Babbo e Mamma c'invitano al Rosario . Considerazioni sull'Enciclica di S . S . Papa Leone XIII
I" Settembre 1883 per la dedicazione del mese di Ottobre alla Madonna del Rosario e sulla . storia di nostra Signora di
Lourdes ; pel Sac. Ilario Maurizio Vigo Curato di Santa Giulia ; in-16° piccolo, pag . 64
e 0 20
E il Rosario Menico? L'Enciclica di Leone XIII, spiegata al popolo dal Sac . Ilario Maurizio Vigo ; in-16° piccolo
pagine 46
» 0 20
Il Santo Rosario esposto in versi dal prof. Paolo Can . Angelici . - 1581, in-32°, pag . 130 (L. e . 345) . . » 0 20
Idem in carta fina . - 1881, in-16° piccolo, pag . 130 (n . P .)
» 0 60
I misteri del Rosario . Versi . - 188!, in-32° (0 . e. 28)
» 0 05
Il Santo Rosario e la battaglia di Lepanto estratto dai fiori di D . Mentore . - 1882 ; iu-32° (0 . e. 18) u 0 05
Pensieri per la meditazione da farsi durante la recita del Santo Rosario, dell'ing . Demorra ; opuscolo in-16° . di pa-
gine 32 . - 1887
» 0 10
PIZZARDO (Can . Giuseppe) . Un autunno in campagna, ossia conversazioni sulla vita cristiana . Operetta popolare.
- 1SSO ; in-16° grande, pagine 332 (935)
» 2 00