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LIBRBRIA SALT`SIANA - TORINO
S . Pier d'Arena - Via S . Martino, 19 .
Roma - Via Porla S . Lorenzo, Al .
Lucca - Piazza Pietro Somaldi .
FIGLIALI
Spezia - Corso Garibaldi .
S . Benigno Canavese - presso l'Oratorio Salesiano .
Torino - Ospizio S . Gio . Evang ., Via Madama Cristina, 1 .
%I ULTIMA P U BBLICAZIONE
GIOVANNI BOSCO
E IL SUO SECOLO
ai funerali di Trigesima
iella Mesa I' Liia usillatrice in Torino
il 1° Marzo 1888
DISCORSO DEL CARDINALE ARCIV . GAETANO ALIMONDA
In-8° gr. di pag . 56
(E) L . 1 00
A benefizio delle opere Salesiane

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LE
GLORIE DI MARIA
:DT
S . ALFONSO MARIA DE' LIGUORI
VESCOVO DI S . AGATA DE' GOTI
FONDATORE DELLA CONGREGAZIONE DEL SS . REDENTORE
L DOTTORE DI S . CHIESA
Due volumi in •3 2°, di pagine :'96 .280 (E) L . 1 10 Legato in tela (D) 2 00
n Lettore mio caro, e fratello in Maria, giacchò la divozione clic lui spinto me a scrivere e nuove voi a leggere questo
libro ci rende ambedue ti ;~li felini di questa buona Madre, se inni udiste da alcuno, elio, io poteva . far di meno di questa mia,
fatica, essendovi già tanti libri dotti e eelcbri illo trattuui di questo soggetto, rispondetegli vi prego, colle parole che lascio
scritto l'abate Sraneone nella Libliotca dei Padri, chc la lode di Maria è una fonte si ampia, elio quanto più si dilata, tanto
più si riempie, e quanto più si riennpie . tanto più si dilata
a Ben io ho osservali iuuumc'rahili libri che trallano delle glorie di Maria, e grandi e piccoli ; ma rnn,ideraando che
questi erano o rari o voluminosi o non secuudn il olio intuito, perciò ho procurito da quanti autori ho potuto aver pur
le Inani, di raccogliere in breve renio he fatto in questo libro, le sent nze più scelte e più Spiritose de' Padri e do' Teologi,
affine di dare il comodo ai lividi con poca fatica e spesa d'infamucirsi colla lezione nell'amor di Maria, e spocialmenlo
di porgere materia ai sacerdoti di pronuevire culle prediche la divozione verso questa divina Madre . n (])alla Pre/aaiaiel
Grignon de Monfort, (Venerabile) Trattato . della vera Divozione alla SS .
\\rerbiiie. - l'Il v olw .ne. inI--1 G°
(E) L. 0 80
tlgnune vede e molti esclamano che si va male, che la società è precipitata in basso ; ma invece di perdersi in parole
rane non sarebbe cosa più ben fatta coadiuvare praticamente chi cerca di apportare l'unico ed infallibile rimedio a tanto
male? E questo rimedio elio può salvare la società, non bisogna c'illudiamo, sta nel ricorrere a Gesù gridando salila nos,
pcrirnucs . Egli telo è il Salvatore e a noi non è lecito sperare elie (la altri possa venire la nostra salvezza . Viva dungne
Gesìn nella societò, viva e regni in modo pratico nei nostri onori e distrutto ancor una volta sarà l'impero di Satana, la-
ceranno le procelle elio sconvolgono le nazioni e sarà fatta trang2cillitas anagna . Ma come può venir Gesù ne' nostri cuori,
cucile può venire in mezzo a noi se non per Maria e con Maria? Pur troppo, bisogna confessarlo : Gesù non è conosciuto,
Gesù non è amato perchè poco si pensa a Maria e pochi hanno in cuor una divozione soda, per questa buona madre non
di puro sentimento o di semplici esteriorità . Oh se davvero si amasse Maria, so davvero crescesse il numero dei suoi veri
divoti, quanto più si amerebbe Gesù! e quanto presto il mondo cambierebbe di aspetto e presto si vedrebbero dileguare gli
errori e i mali innumerevoli che affliggono, spingendo all'ultima rovina tante anime traviate 1
Or bene il dottissimo e piissimo P . Faber scrisse : n lo non credo esservi un' altr'opera più eccellente e più efficace per -
raggiungere questo scopo ehi ; la semplice propagazione di questa divozione particolare (a Maria SS .) del Venerabile Grignon
de A1onfurt . Provi chiunque per se stesso questa divozione e la sorpresa elio gli faranno le grazic che porta con e' stessa,
e le trasformazioni che essa produrrà nell'anima stia, lo convinceranno ben presto della sua efficacia, pressochè incredibile,
per ottenere la salute delle anime e la venuta del regno di Gesù Cristo . n E noi desiderando di cooperare praticamente a
qnesto fine, non contenti di avere acquistato per noi en tesoro cosi grande nell'opera del Venerabile Grignon de Mnnforf,
che tanto bene ha fatto e continua a fare per mezzo de' suoi figli spiritnali, abbiamo pensato di presentarla tradotta nel
nostro idioma dall'originale franceseperchè circoli ne' mostri paesi e così venga più conosciuta una divozione tanto salutare .
in questa sua opera il Venerabile Autore aveva scritto : « Preveggo bene che molte bestie frementi, verranno in tutta
per lacerare coi loro denti diabolici questo piccolo scritto e colui del quale lo Spiriti) Santo si è servito per iscriverlo, o
almeno per farlo rimanere senza lettori avvolto nell'obblìo, aflinchè non apparisca ; assaliranno ancora coloro che lo legge-
ranno e lo metteranno in pratica . Ma non monta t Tanto meglio ! n E malgrado ciò no profetizza l'improvvisa apparizione
e successo : il che tutto poi si avverò alla lettera . L'Autore era morto nel 1716, e conio per caso questo trattato fu tro-
vato da un sacerdote della stia Congregazione a Saint-l.aurent-sur-Sèvro nel 181-2 . Il superiore di allora ha potuto a .tte .ansa
che era del venerabile fondatore e l'autografo fu mandato a Roma per essere esaminato nel processo di canonizzazione eho
no riportò favorevole giudizio il 12 mangio 1853 . Dopo tali attestazioni noi stimiamo superfluo l'aggiungere parola di lodo
per gnest opera ; solo osiamo sperare che sarà bene accolta e produrrà quel frutto che la Divina Provvidenza pare l'abbia
destinata a fare in questi tempi così calamitosi,
TORINO, S . Benigno Can, Lucca - TIPOGRAFIA E LIBRERIA SALESIANA - Spezia,- San Fier d'Arena, ROMA

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Opportunità pel Mese di Maggio
Dalla nostra Tipografia di S. Pier d'Arena vennero testè pubblieate le due sotto annunziate
opere molto opportune pel mese di Maggio . Le medesime trovansi rendibild dalle nostre Li-
brerie Salesiane . (Vedi indirizzo in prima pagina della presente copertina) .
a+' h,') . flIfiVANN I YI}*PON .A.
La buona accoglienza che da ogni parte d'Italia fecero i RR . Sacerdoti, e le lodi che diedero i
più importanti giornali cattolici alle Opere giii pubblicate del Sac . Prof. GIOVANNI V ERDONA . c i in-
coraggiarono a continuare la stampa degli altri manoscritti . - ora è toccata la volta al Volume
'DISCORSI PEL MESE DI MAGGIO,
Nello avvicinarsi del mese Mariano, tempo in cui viene copiosamente bandita la sacra parola, questa
pubblicazione non può che riuscire utile ed opportuna per ì giovati Sacerdoti, per i Predicatorì tutti,
i quali nelle prediche del Sac . VF:KDONA troveranno sicuri modelli di ottima ed efficace eloquenza .
Un volume in-S° pic•e olo L . ;:, 25
ia OPERE U PITBBLICATE DEL MEDESIMO AUTORE
PASTE 1 3 . - PANEGIRICI ; :i col . in-
l' :u!uu voluwr
~P .ax'rE. 2 . 1 -QUARESIMALE ; 2 voi .
AVVENTO
PREDICHE VARIE
r
piccolo
L.10 00
» 2 25
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 4 50
» 2 25
» 2 25
7-n. corso t1i pubblica ione :
/ L'ARTE 3 .a - MESE DI MAGGIO
-
OTTAVAWI E NOVENE
OTTAVAIlII DEI MORTI E NOVENE
» 2 25
» 2 25
» 2 25
1 tra 1 ulunhi uditi L . 6,00 .
IAI, I A
LA PACX3` D1 LL'ANXMA
MESE DI MAGGIO DEDICATO ALLE FIGLIE DI MARIA
Per chiunque ami la Vergine SS . e desideri la pace del cuore, ma specialmente per le Figlie della
Congregazione di Maria hnmacolata, viene ora alla luce questo nuovo mese di Maggio, unico, che noi
sappiamo, per siffatto scopo e perciò tanto a buon diritto desiderato .
1 frutti di benedizione e di salute che sintil libro già produsse in Francia, sia in ogni membro
come in ciascun centro di quella beltetnerita Associazione delle Figlie di Maria, danno a sperare che
noti diverso effetto dovrà recare alche fra noi questo nostro libro, che di quello si può dire sia una
traduzione . essendosene seguito e gli arg'ome .nti e, l'ordine ed i pensieri, troppo avendoli giudicati adatti
allo scopo elle è dí condurre la giovino ti glia medi atte l'imitazione delle virtit della S . Madre al conse-
gulinento di quella pace vera che invano potrebbe altrove rinvestire .
Per questo nutriau fiducia che verrà accolto con piacere, letto con amore, e sopratutto praticato
con fedeltà, primo anzì unico desiderio di chi il mandò alle stampe .
Elegante volume in- .12°, pagine 1 u circa, si vende a L . 0,50 ; acquistandone 10 Copie si avrà 1'undecima gratis,
TORINO, S . Benigno Can . Lucca - `i'IPOIiRAFIA E LIBRERIA SALESIANA - Spezia, San .Pier d'ARENA, ROMA,

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AU] MAn1A >SíS . UN U11X1A I .N V1A(~(~1O
Il Mese di Maggio consacrato a Maria SS . Immacolata, ad uso del popolo, pel Sac . Giov . Bosco . -
12° ediz . . Un fase . in-32° di pag. 204 (L . C. 69)
(E) L . 0 30
- Legato in carta, placca oro
(D) » 0 60
Ecco un bel mese di Maggio di piccola mole, facile, corrispondente ai bisogni presenti, e quant'altro mai opportuno per
mettere nei cuori la divozione a Maria Santissima e toglierne il più capitale nemico che e il peccato . Ad ogni giorno la sua
considerazione e il suo esempio : ma sì l'uno che l'altro scritti bene, con quell'aurea semplicità che è tutta propria di quel-
l'egregio sacerdote nelle sue operette per la gioventù e pel popolo . Il nome di D . Bosco rende superflua ogni nostra rac-
comandazione, e basta a far comprendere come in breve tempo siansiegià fatte di questo Mese quattro edizioni ; o ne me-
rita ben più .
(17nità Cattolica, anno 1873, n . 97) .
Questo è un eccellente lavoro . Piccola è la mole del libro, ma le materie che visi contengono sono trattate con somma
facilità, e corrispondono ai bisogni dei dì correnti . E un lavoro opportunissimo per istillare ne' cuori de' fedeli l'amore e la
divozione verso la nostra cara Madre Maria SS . Egli è D . Bosco che l'ha composto, e sarebbe superfluo il diffondersi nelle
r4laudi verso l'autore, chè il solo suo nome basta per cento elogi .
(Genio Cattolico, 1 luglio 1874)
,II Mese Mariano, ossia pii esercizii da praticarsi per un mese fra l'anno ad onore della B . V . Maria
del P . Luigi Mozzi . - Opus . in-32°, pag. 80 (309)
. (E) » 0 25
,Mese degli amanti di Maria del P . Ales . Ielowichi . Prima traduzione italiana approvata dall'autore .
- Un vol . in 16° picc . di pag . 328 (309)
. (A) » 2 00
Mese di Maria proposto alle persone religiose coll'aggiunta di alcuni documenti e avvisi molto utili
alle medesime, pel Sac . Giuseppe Righetti. - Un vol in-32° di pag. 238 (309) . (C) » 0 40
Mese di Maria del Can . Aristide Sala ; 3' ediz . ricorretta ed aumentata . - Un Vol . in-16° picc . di
pag . 568 (324)
. (A) » 2 20
Mese di Maggio dedicato all'immacolata Concezione di Maria, considerazioni intorno alla sua SS . Vita,
poi Sac . D . Mich . Ferlini. - Un vol . in-32° di pag. 384 (304)
(C) » 0 80
il Mese di Maggio consacrato a Maria secondo la solenne pubblica istituzioneivvenuta in Ferrara nel
1 1784, ricavato da un manoscritto contemporaneo, pubblicato la prima volta in occasione del prìmo cente-
nario, per cura del P. Giuseppe Sommavilla . - Un vol . in-16 ° picc . di pag. 372 (314) (A) » 1 00
Elogio di Maria SS . tessuto da Sant'Ambrogio nei libri per le vergini ed esposto in affettuose consi-
derazioni con esempi presi dalla vita del santo per il mese di Maggio, dal Sac . Giacomo Scurati .
- Un vol . in-32° di pag . 272 (304)
(A) » 0 70
ois de Marie de la piété pratique par V . Postel . - Un vol . in-16° di p . XXX-312 (314) (D) » 2 35
Tre spettacoli per trattenere il giovane cattolico in cose oneste, ossia un nuovo e singolare mese
di Maria ; operetta utile anche ai RR . parrochi e predicatori, del Sac . Gius . Persi. - Un vol . in-64:'
di pag. 248 (304)
(E) » 0 50
Fioretti Emblematici offerti nel Mese di Maggio a Maria Immacolatamente Concetta, ossia raccolta
7 d'orazioni e meditazioni per cadun giorno di detto mese ad onore della B . V. Immacolata . - Un
vol in-16° di pag . 212 (331)
(A) » 2 00
Fiori di Paradiso offerti ai divoti di Maria . - Opus . in-32° di pag. 22 (0 . C . 11) . (E) » 0 05
/Il Mese dei Fiori . Inno . - Opuscolo in-32° di pag . 16 (328)
(C) » 0 05
Ricordi del Mese di Maggio .
cordi materni di Maria SS . sul finir del suo mese e preghiere dell'anima sua devota . -- Opus .
in-32° di pag . 8 (303)
(A) » 0 05
4 scordo del Mese Mariano per una figlia . - 7°. ediz . Opus . in-32° di pag . 32 (0 . C . 25) (E) » 0 05
4 Rimembranza del mese di Maggio_- Opuscolo ° in-32° di pag . 15 (0 . C . 27)
(E) » 0 0
Mariano . Opus . in 32 dl pag. 24 (0 . C . 26) . . . . (E) » 0 05
!iNl1 S Runimnn han Lnrr .a ._ 'I`INCRIFUA R 1IRI2d1RUA SALIì;SlANA
'»p'9, Sau Pier d' Aruna RIMA

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ANNO XII - N . 5 .
Esce una volta al mese.
MAGGIO 1888
DIREZIONE nell'Oratorio Salesiano - Via Cottolengo, N . 32, TORINO
Sommario : La Festa di Maria SS. Ausiliatrice-Novena di Maria Ausi-
liat r i ce -Grazia ottenuta per intercessione di Maria SS .Ausilatrce-Don
Michele Rua-Commemorazioni funebri di Don Bosco- Monsig . Giovanni
Cagliero in Vaticano-La Filosofia, la Storia e le Lettere nel concetto di
Leone XIII -I sentimenti di Don Bosco intorno al Papa-Don Bosco ed il
Cardinale Massaia - Don Bosco ed il P. Denza - Don B OSCO e Cesare Cantù
- I funerali - Grazia ottenuta per invocazione di Don Bosco - Dalla Pata-
gonia - Conferen za ai Cooperatori Salesiani ia Genova .
LA FESTA DI MARIA SS, AUSILIATRICE,
Il giorno 21 maggio celebreremo la festa
di Maria SS. Ausiliatrice nella chiesa di
Valdocco . Con tutta la pompa possibile noi
daremo alla Vergine Madre di Dio quel-
l'onore, quella gloria maggiore che per noi
si potrà.. Ma questa ; in quest'anno, quali
nuovi pensieri non desta nel nostro animo!
Abbiamo udito D . Bosco tante volte annun-
ziarci l'erezione di questo tempio, quando
deserte erano queste regioni, e con parti-
colare compiacenza descriverci la mole che
si sarebbe innalzata, il titolo di Ausiliatrice
col quale sarebbe stata invocata Maria, le
grazie segnalate colle quali sarebbero statì
soccorsi coloro che l'avrebbero invocata . Il
nostro sguardo ancora lo contempla quando
disegnava il luogo, tracciava le fondamenta ;
e quando mancante di ogni sussidio umano
non aveva di che pagare i capi mastri,
esclamava : - Non dubitate : Maria SS . è
quelachsifbreàqustaC,che
aprirà qui la fonte inesauribile delle sue
grazie .
Ci brilla ancora innanzi la gioia profonda
e tranquilla che splendeva in lui nelle feste
solenni della consecrazione, quando in mezzo
a tanti Vescovi, al concorso sterminato dei
fedeli, andava replicando le cento volte
Aedificavit sibi domum Maria . Ci pare
ancora di vederlo nell' annuale occorrenza
di questa festa o all'altare celebrare la santa
Messa circondato da tanti devoti venuti per
unirsi con lui in ispirito di preghiera, o
nella sacrestia, nei cortili cinto da tante
turbe che chiedevano di essere benedette .
Ed ora? Siamo al 1888 ! L'ornamento più
bello di questa festa dunque è scomparso?
Più non vedremo la mano di Don Bosco
alzarsi e benedirci, più non udremo la
sua voce ispirarci inalterabile, vivissima
fiducia nella Madonna?
Ah no ! Lungi da noi ogni pensiero men
lieto . Don Bosco fu lo strumento del quale
si servì la Madonna, volendo essa a nostro
vantaggio aver nuove glorie sopra la terra .
Maria è la causa di tutte le nostre conso-
lazioni . Il ricordo di D. Bosco, le sue im-
prese devono animarci a sempre maggior
confidenza in Maria, poichè esso è una
prova, una testimonianza solenne di quel
m otto che Chiesa Santa mette sulle labbra
della celeste Regina : Ego diligentes me
diligo . Io amo coloro che mi amano . E

1.6 Page 6

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TutisapmoqntDBscoame
laMdon,eciòàragoneftism
d:Qiusperavtquel'arpo
elucidantmvernahbut,
e quindi che il nostro amico, benefattore,
padreosmltpiùcheunavolt
giovarclesubndizoeclsu
pr.eghi
Sia dunque lieta e felice per noi anche
in. quest'aolfde24magio
Con--
tinuiamo in ogni nostra necessità a ricor-
re.alnostcrimaMde,riS
Au.siBloactre,'mpiodD
stimolecnfr,sihéaceprnoi
possa sempre dire e dimostrare la Ver-
gi.:ESnaeotdlsmigo
fc.ihCaomneslant
Comunie,clamosinredal
nostreclpuiamocntersi
presoilSgn,evochiamsnte
MaricoAluxgmatri
Christianorum, ora pro nobis : e anche
per noi si avvererà quella cara promessa :
Qui elucidant me vitam aeternam habe-
bu.nt
lenne ; alla sera verso le 3 1/2 Vespri, predica,
e Benedizione col SS . Sacramento .
Tutte le pratiche religiose, compresa la Messa
delle ore 7, le Comunioni e le preghiere del
giorno festivo che occorre durante la Novena,
sono offerte a Dio secondo la pia intenzione dei
Benefattori e delle Benefattrici della Chiesa e
delle Opere salesiane .
Mercoledì 23 maggio.
Nel mercoledì, 23 maggio, vigilia della festa,
si farà la Conferenza pei Cooperatori e per le
Cooperatrici salesiane nella chiesa di Maria Au-
siliatrice, alle ore 3 1/2 pom .
Il prodotto della questua della Conferenza sarà
pel restauro della chiesa di Maria Ausiliatrice,
danneggiata dal terremoto dello scorso anno .
Alle 6 1/4 pom. Primi Vespri, predica e bene-
dizione col SS . Sacramento .
Giovedì 24 maggio .
SOLENNITA' DI MaRIA aIUTO DEI CRISTIANI .
Mattino . - Alle ore 7 Messa e Comunione ge-
nerale . - Alle ore 10 Messa solenne .
Sera . - Alle ore 6 Vespri solenni, panegirico,
Tantum ergo e Benedizione col SS . Sacramento .
In questo giorno verranno eseguite dagli alunni dell'Ora-
torio Salesiano le seguenti produzioni musicali : La grandiosa
Messa detta di SantaCecilia,l'lnnoSaepedumChristirap-
presentante la battaglia di Lepanto e il Tantum Ergo di
Monsig. CAGLIERO . li Vespro Sarà del M.° CARLO GALLI.
NOVENA DI MARIA AU SILIATRICE .
Diamo qui l'orario delle sacre funzioni durante
laNovendgiroelasnità,ao
ivntamoCperilCoperatcidl
divota città a prendervi parte ad onore dell'Au-
gu.staReindlco
A quelli poi, che non possono intervenirvi,
rcaomndihevglanocbrpivat
ment,rciadopenvgirqualchespi
preghia,ocmndqualhetrpicad
ci.rstAaqnuepoàgivaunpost
lb:Ngciorvnesta o
Au.CgstaMdreiDo ontiene una considera-
zoine,usmpdnarticpeognr
eé.dmoltacnirostanz(1)
Orario delle sacre funzioni .
La Novena comincia il 15 maggio .
In ciascun giorno lungo il mattino sino alle
or1seavàiclbzndMescomità
di accostarsi ai santi Sacramenti della Confes-
si.one Cmu
Nel mattino dei giorni feriali alle 5 1/2 ed
ale71/2MsComuniecpartoli
es;rncilzadptà7cnodi
un. alodescr,piaeBndzoclS
Sa-
cr.amento
Nel dì di Pentecoste l'ordine delle funzioni
cn:agiAlmotes,ur7Mesa
Comunione generale ; alle ore 10 1/2 Messa so-
(1) Si vpenrdeeznezlloa Ldiibrerciea nStal.esi2an0a dli aTorcinoop.iaal
Venerdì 25 maggio .
Alle ore 7 di mattina Messa, Comunione ed al-
tre pratiche di pietà in suffragio delle anime dei
defunti Cooperatori e Cooperatrici e dei Confra-
telli e delle Consorelle di Maria Ausiliatrice.
NB .Chidesiderasefarsiscriverneil'Arcofatni
di Maria Ausiliatrice, troverà persona appositamente
incaricata nella Sacristia della chiesa.
GRAZIA OTTENUTA
per intercessione d i Maria SS. Ausiliatrice.
Coll' animo tuttavia commosso da grata rico-
noscenza, ad onore e gloria della SS . Vergine, e
nell'unico intento di eccitare i fedeli a ricorrere
confidenti al suo patrocinio , espongo pubblica-
mente il pronto soccorso ottenuto dalla potente
intercessione di Lei, come chiaramente le dimo-
stra il fatto seguente .
Erano oltre a cinque mesi che questioni d'in-
teressi preoccupavano due famiglie, cagionando
fra di esse contenzioni e dissapori . Si tentò da
una di esse ogni via per giungere ad amiche-
vole accordo ; ma invano, che anzi ognor più
andava arruffandosi la matassa . La famiglia che
più desiderava la concordia, scorgendo l' impos-
sibilità di buona riuscita in affare di tanta rile-
vanza , si decise di desistere da ogni tentativo
umano, e riporne fiducialmente nelle mani delle
SS . Vergine lo scioglimento .
A taclienainfetsetnatod,i cMoagrliiaeSnSd.o slo'totcocaisliotinteoldoeldlia Avuix-i-

1.7 Page 7

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lium Christianorum , si determinò di farne ad
onor suo la novena . Cosa prodigiosa, ciò che,
umanamente parlando , sembrava impossibile a
conseguire per l'opposizione pertinace dell' altra
famiglia, l'ottenne prontamente la Madonna San-
tissima ; poiché terminata la novena, la famiglia
che osteggiava la conciliazione fu la prima a
chiedere all'altra l'accordo, e felicemente si pose
termine ad ogni dissensione .
Dopo questo fatto , al capo della famiglia sì
confidente e divoto della Beatissima Vergine in-
tervenne una disgrazia, per la quale ebbe a ri-
portare offesa gravissima ad un occhio . Non si
saprebbero dire le sofferenze e le doglie indici-
bili che ebbe a sopportare . Nè valsero le cure
sollecite d' ottimi dottori ad alleviare il dolore,
non le medicine a dargli qualche speranza di gua-
rigione .
Aveva già trascorsi alcuni mesi in preda alle
pìù crudeli e strazianti doglie, quando ebbe ispi-
razione di fare un secondo ricorso alla già spe-
rimentata bontà della divina Madre .
Questa volta però volle recarsi egli stesso a
Torino nel santuario di Maria Ausiliatrice a dop-
pio scopo, cioè per adempire alla fatta promessa
di un'offerta in ringraziamento della prima grazia
ottenuta, ma assai più per isfogare il suo cuore
innanzi al venerato simulacro e supplicarla per
la bramata guarigione . Ascoltò benigna la celeste
Madre le preghiere del suo servo ; cessarono al-
l'istante i dolori dell' occhio, né ebbe più mai a
provare il menomo incomodo .
Oh quanto è potente ed efficace la protezione
della divina Madre, e quanto Ella si mostra be-
nigna verso coloro che con piena fiducia la in-
vocano !
Voglia la Vergine benedetta proteggere me e
la mia diletta famiglia come nelle cose tempo-
rali, così ed assai più nell'importantissimo inte-
resse dell'eterna salvezza .
G. V.
Torino 1887.
D . MICHELE RUA .
Annunziamo con piacere ai nostri Cooperatori
e alle nostre Cooperatrici come il sac . Michele
Rua abbia occupato il posto dell'indimentica-
bile D . Bosco, come Capo di tutte le Istituzioni
fondate dall'uomo di Dio e come padre di tante
migliaia di poveri orfanelli . Non tocca a noi
farne l'elogio : diremo solamente che per le belle
doti di mente e di cuore è ben degno di succe-
dergli . Nato nel 1837, nel 1845 essendogli morto
il padre suo s'incontrò con D . Bosco che inco-
minciava le sue peregrinazioni, e da esso ebbe
ogni attenzione e cura paterna . Assiduo alle ra-
dunanze degli Oratorii festivi e delle scuole se-
rali fin dai primordii , nell' anno 1852 entrava
come alunno interno nell'Oratorio di S . France-
sco di Sales per non uscirne più .
Sua madre, donna di esimia carità, nel 1856
avendo saputo che la mamma di D . Bosco era
gravemente ammalata, venne ad assisterla assi-
duamente fino agli estremi della vita di lei, e
quindi si fermò stabilmente nell'Oratorio per pre-
stare ai giovanetti tutti quei servizi che loro
avea resi la buona defunta, emulandola in ogni
sua virtù, e contraccambiando l'amore che Don
Bosco portava a suo figlio con affetto vivissimo
ed eroico ai poveri orfanelli dell'Oratorio .
Nel 1860 D . Michele Rua veniva ordinato sa-
cerdote ; nel 1863 mandato Direttore nel Collegio
di Mirabello, diocesi di Casale, ove per due anni
fu l'oggetto dell' affezione di quei buoni alunni ;
e richiamato all' Oratorio nel 1865 vi esercitò
l'uffizio di Prefetto della Pia Società, fino al 1885,
nel quale anno il Sommo Pontefice, lo nominava
Vicario di D . Bosco, designandolo a successore
del nostro caro Superiore e Padre. Morto Don
Bosco, il Papa, l'11 febbraio, lo confermava nella
carica di Rettor Maggiore della Pia Società di
S . Francesco di Sales , con giubilo unanime di
tutti i confratelli e con plauso di quanti lo co-
noscono . Esso godeva l' illimitata confidenza di
D . Bosco, e seguirà fedelmente le sue traccie, i
suoi consigli . A non piccole imprese deve certa-
mente accingersi, non è leggiero il peso che gli
gravita sulle spalle .
Alcuni giornali o per malignità o per igno-
ranza osarono dire che D . Bosco lasciò D . Rua
erede di un'immensa fortuna . Se non diremo que-
sta asserzione calunniosa, la chiameremo almeno
ridicola . Come D . Bosco poteva ammassar fortuna
con tanti orfanelli cui doveva provvedere di ogni
cosa necessaria alla vita, coi monumenti innalzati
di carità e di religione, colle missioni già stabilite,
da fondare e da mantenere ? Don Bosco maneg-
giando i milioni della pubblica carità visse povero
e morì povero, e in quello stesso giorno che spirava
non eravi in casa tanto danaro da pagare il pane
giornaliero . D . Michele Rua ebbe sì una bella e
carissima eredità, e sono gli orfanelli innumere-
voli lasciatigli dal nostro Fondatore . In questa
dolorosa circostanza ognuno prevede per quanti
motivi nell' ordine materiale si vada incontro a
maggiori ristrettezze . Ma D . Michele Rua, ma
noi non rinunzieremo a questa eredità . Vi è la
divina Provvidenza, vi sono i nostri Cooperatori,
e ciò basta .
COMMEMORAZIONI FUNEBRI
DI D . BOSCO
NELLE PRINCIPALI CHIESE DA LUI EDIFICATE
Funerale di settima in S . Giovanni Evangelista .
Appena mancato D . Bosco ai vivi fu ardente
desiderio dei Salesiani e dei loro cooperatori di
tributargli quelle onoranze e quei suffragi che i
figliuoli di cuore si sentono in obbligo di rendere
al proprio padre. Perciò D . Rua pubblicava la
seguente circolare .

1.8 Page 8

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Benemeriti signori Cooperatori
e benemerite signor e Cooperatrici,
Mi fo un dovere di annunziare alle SS . VV .
che giovedì prossimo, 9 corrente, nella chiesa di
San Giovanni Evangelista in Torino, avrà luogo
un funerale di settima in suffragio dell'anima del
compianto nostro D . Bosco . In questa medesima
occasione sarà pur tenuta la Conferenza, che era
stata stabilita per giovedì scorso, e che l'agonia,
indi la morte dell'indimenticabile nostro Fonda-
tore e Padre ci obbligavano di sospendere .
La Messa comincierà alle 9 ore e sarà ponti-
ficata da S . E . R .ma Mons . Basilio Leto, Vescovo
titolare di Samaria . Dopo le esequie, Monsignor
Giov . Cagliero salirà il pulpito, e volgerà agli
intervenuti alcune parole di circostanza . In fine
sarà cantato il Deprofundis, ed in tal modo avrà
fine la prima Conferenza, che teniamo dopo la
dolorosa scomparsa di Colui, la cui sola presenza
bastava a consolarci ed infonderci coraggio .
Nella fiducia che i Cooperatori e le Coopera-
trici della città non mancheranno di venire a
pregare con noi la eterna pace all'anima del no-
stro comune amico e Superiore, raccomandando
anche me stesso alla carità delle loro orazioni, e
col più profondo rispetto mi professo,
Delle SS . VV. Benemerite,
1888,
Obbligat .mo servitore
e.rdotMICHELRUAsac
Il giorno 9 febbraio adunque fu celebrato il
funerale di settima nella Chiesa di S . Giovanni
Evangelista in Torino, e i benefattori e le be-
nefattrici dell' estinto e delle grandiose opere
sue intervennero numerosi a pregare la eterna
pace a quell' anima eccelsa . Vi presero parte
parecchie migliaia di persone, e vi figuravano
le più distinte famiglie della città .
Dopo le esequie, in mancanza di Mons . Cagliero
trovatosi nel mattino non poco incomodato, disse
alcune poche, ma commoventi parole il sac . Sa-
lesiano D . Giovanni Bonetti in forma di confe-
renza . Esordi col confronto della placida morte
del patriarca Giacobbe, dopo aver benedetto i
figliuoli che gli facevano corona, con quella pur
calma e tranquilla di D . Bosco, circondato dagli
amorevoli suoi figliuoli in Gesù Cristo . Passò
poscia a mostrare per via di fatto che lo spirito
di D . Bosco era quello di S . Paolo e di S . Fran-
cesco di Sales : Farsi tutto a tutti per salvare
le loro anime : Omnibus omnia factus, ut omnes
faceret salvos .
Raccomandò ai Cooperatori e alle Cooperatrici
che facessero vivere e regnare tra di loro que--
sto spirito medesimo , anzitutto col salvare l' a-
nima propria ; indi di procurare la salute eterna
dei loro cari ; e poi colla limosina continuando
ad aiutare e sostenere le opere salesiane di Don
Bosco, che tutte hanno di mira la eterna sal-
vezza del prossimo , specialmente dei giovanetti
poveri ed abbandonati, e dei miseri selvaggi della
Patagonia e della Tera del fuoco, Terminò di
cendo : - 200 e più mila giovanetti ci lasciò in
eredita il gran Padre Don Bosco , alla maggior
parte dei quali, coll'apprendìmento o della scienza
o di un' arte, dobbiamo provvedere vitto e ve-
stito . Prima di morire egli li assicurò che non
li lasciava orfani , perché li affidava alla carità
de' suoi benefattori . Orbene, Cooperatori Sale-
siani e Cooperatrici, sottentrate all'amore e alla
cura di D . Bosco ; fatevi padri e madri di que-
sti suoi cari fanciulli, e il suo spirito eletto vi
sorriderà dal cielo , e colla Vergine Ausiliatrice
a suo tempo ve ne aprirà le porte .
Funerali di trigesima nella Chiesa di Maria Ausiliatrice .
Ecco ora alcuni ragguagli sul solenne funerale
di trigesima in suffragio del fondatore delle Con-
gregazioni dei Salesiani e delle Suore di Maria
Ausiliatrice .
Il sacro tempio era decorato a lutto per opera
di un egregio tappezziere genovese, il signor
Persico, che non volle altro fuorché le spese di
trasporto e le giornate degli operai . Noi gli
dobbiamo la più sentita riconoscenza per averci
così generosamente aiutati ; e grandissima fu la
sorpresa di tutti nel vedere il suo maestoso ed
elegante lavoro . L'aspetto della chiesa era dav-
vero imponente . La tomba fiammeggiante di
ceri sorgeva in mezzo a quattro candelabri colos-
sali, su d'un piano elevato intorno a cui correva
una balaustrata a colonne, ed a cui si accedeva
per quattro eleganti gradinate . Accanto a queste
si elevavano, in grandi e graziosi vasi, piante
di gigli, simbolo della immacolata purezza del
compianto e venerato D . Bosco . Ai quattro lati
della tomba v'erano adattate le seguenti iscri-
zioni prese dalla Sacra Scrittura e che rappre-
sentavano assai bene D . Bosco ne' suoi detti e
nelle sue opere .
Verso l'altare : EGO MORIOR ET ERIT DEUS
VOBISCUM (Gen . LVIII, 21 ) .
Verso la porta : SINITE PARVULOS VENIRE
AD ME (Marco X, 14 ) .
Sul lato destro : SACERDOS QUI IN DIEBUS
SUIS CORROBORAVIT TEMPLUM . (Eccl . L, i) .
Sul lato sinistro : OMNIBUS OMNIA FACTUS
SUM UT OMNES FACEREM SALVOS (I Cor .
IX, 22 ) .
Il concorso del popolo fu veramente enorme .
Fin dalle cinque del mattino fu chi si recò alla
Chiesa per assicurarsi un posto . Ma ci fu ordine,
compostezza perfetta ; tutti erano, per dir così, di
aspetto qual di gente che pensi a sventura !
Tutti pensavano che DON Bosco non è più fra
noi! . . . Ma tosto ognuno si rinfrancava ricordando
com' Egli oramai benedica e fecondi dal Cielo
la provvidenziale impresa de' suoi sudori terreni.
Vi erano quaranta e più rappresentanze di As-
sociazioni cattoliche, e molte di operai . . . . di quegli
operai che Don Bosco cercò di divinizzare, come
con frase altissima e stupenda disse l'Eminentis-
sD.ioSrcidafes,tioldparce mo Cardinale Alimonda, cioé di richiamare a

1.9 Page 9

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elogio, oltre l'Unione di Torino, quella di Mom-
baruzzo .
Molte delle associazioni intervenute , come
quelle della Gioventù Cattolica, degli Operai Cat-
tolici di Torino, del Coraggio Cattolico, ecc., ave-
vano i loro stendardi, velati a lutto . Che com-
movente spettacolo, quegli stendardi d'attorno a
quel catafalco così elegante, artistico e grandioso,
per onorare D . Bosco, che si dilettava tanto in
vita di salvare la gioventù e gli operai, di gui-
darli al Cielo!
V'erano poi in posti distinti, varie rappresen-
tanze di Associazioni cattoliche di Francia, d'In-
ghilterra e di Scozia, del Chilì, ecc. Vi erano in
numero grandissimo eletti signori e signore della
aristocrazia e di tutta l'alta società torinese, che
con tantissimi altri Cooperatori e Cooperatrici
salesiani attestavano quanta parte prendessero alla
mesta e solenne funzione .
Il Clero era degnamente rappresentato, sia con
moltissime sue cospicue individualità, sia con rap-
presentanze del Capitolo metropolitano, della Col-
legiata della SS . Trinità, di Parrochi e Sacerdoti,
non solo dell'Archidiocesi torinese, ma di altre
Diocesi del Piemonte e della Lombardia .
Celebrò la Messa pontificale di requie S . E .
Mons . Sardi, Vescovo di Pinerolo, ed assistevano
in abiti pontificali l'E .mo Cardinale nostro Arci-
vescovo e le Loro Eccellenze Monsignor Pampirio
Vescovo di Alba ; Monsignor Leto Vescovo titolare
di Samaria; Mons . Cagliero, della Congregazione
Salesiana, Vescovo titolare di Magida e Vicario
Apostolico della Patagonia ; Mons . Semprini, Vi-
cario Apostolico dell'Hu-nan nella Cina, Vescovo
di Tiberiopoli, che saputo di questi funerali venne
espressamente da Milano per onorare Don Bosco
così benemerito anche delle missioni . Più tardi
loro si aggiunse Mons . Bertagna, Vescovo titolare
di Cafarnao ed ausiliare del nostro Cardinale
Arcivescovo .
Si cantò la Messa da requiem di Cherubini a
quattro voci, con accompagnamento a grande or-
chestra . E musica stupenda e fu eseguita in modo
mirabile . Quelle soavissime voci dei giovanetti
dell'Oratorio, unite ai robusti accordi dei tenori
e dei bassi, producevano un incanto di Paradiso .
Quasi tutti i cantori erano antichi allievi di D .
Bosco, ed anche per onorare D . Bosco loro si
unirono alcuni altri egregi artisti di canto della
città : il che pur fecero gli esimii professori d'or-
chestra, gentilmente accorsi per ringraziare così
D . Bosco come l'opera sua, e ricordare la bene-
merenza ch'egli s'acquistò anche nella musica, per
la scuola che egli introdusse .
Terminata la Messa l'E .mo Card . Arcivescovo
le.sEd'ogifunebrdlvaoefunt
ecco come egli esordiva
« Lo so che io non posso più contemplare l' a-
mico, non posso più vedere il vostro benefattore,
o poveri, il vostro padre, o sacerdoti : la sua
do,ilcesmbanzècoprsadglich
sudario della morte lo involse . Dio forse userà
amorosi riguardi al corpo di lui ; la terra gli
tornerà benigna, gli si presterà a mo' di guan-
ciale alla stanca testa. Sì, speratelo, o figli : quella
benedetta salma sarà come tutta un fiore incor-
ruttibile .
Comunque debba essere, il sepolcro si ha di-
vorato l'amico, il benefattore, il padre . Io non
miro più a me dinanzi, come solevo spesso os-
servarlo in questi cari luoghi, il Sacerdote Gio-
vanni Bosco .
Ma Dio non ci diede il cuore solo per pian-
gere, ci diede cuore, mente, fantasia per surro-
gare il pianto col soave conforto , ci diede una
potenza meravigliosa di riparazione, quella di ri-
costrurre nelle nostre idee, nella nostra immagi-
nazione e nel nostro affetto il simulacro delle
persone che non sono più, di rivestirle, di rico-
lorarle come se fossero cosa viva, riportandocele
sotto allo sguardo .
Io voglio dunque vedere l'amico, il benefattore,
il padre, vedere e salutare Giovanni Bosco. Senza
questa visione mi sentirei troppo mesto e deso-
lato al mondo .
Ve lo confesso che dovrò vederlo con maggior
riverenza . La morte, io non so, nel rapircelo,
nel celarlo, lo cinse quasi di un'aureola . Lo ve-
drò pertanto con più di rispetto che non prima,
ma sempre col medesimo cuore innamorato .
E sentite, o cari . Io voglio vedere Don Bosco
tra noi, ma non affatto rinchiuso qui . Da questo
luogo sento ìl bisogno di vederlo guardare al di
fuori, spingere gli occhi lontano ; guardare in
somma là, dove ha trovato voi ; andare là di per-
sona, colà operare e parlare, dove vi ha stesa la
mano ed ha parlato a voi, dove ha raccolto tanto
numero di figliuoli .
Bastate a comprendere il mio pensiero ? Non
ancora, ed io vel dichiaro .
Giuseppe De Maistre ha scritto che il Van-
gelo divinizzò le leggi della natura ; cioè le leggi
di natura divinizzate, ecco il Cristianesimo .
Ebbene nella ricomposizione ideale che io mi
formo di Giovanni Bosco , nel richiamarlo mo-
ralmente in vita qui tra voi, io lo vedo sovrap-
porsi alla debolezza del presente secolo, e in
tutto che il secolo tiene di più pregiato e di più
pericolante divinizzarlo ; divinizzarne le tendenze,
i bisogni, le imprese .
Adunque come si considera Cristo di faccia al
mondo, così nella sua peculiare cerchia io consi-
dero Don Bosco in faccia al secolo XIX .
Ma in qual modo e con qual forza Cristo il
mondo divinizzò ? Questo fece perchè egli è il
Dio della carità .
Similmente Giovanni Bosco dalla sua banda è
un divinizzatore del proprio secolo, cioè tira il
secolo a Dio perchè nell'anima sua a tutto si ac-
comoda, tutto crede, tutto spera e tutto sopporta
la divina carità : Charitas . . . omnia suffert, omnia
credit, omnia sperat, omnia sustinet .
Se la mia parola varrà ad incarnare il santo
concetto, voi, lacrime, che cominciaste ad intor-
bidirmi le pupille, non mi opprimete , mi lasce-
rete tanto di chiaro lume da poter contemplare
il cielo, contemplare disceso come dal cielo Don
Bosco . E voi poveri orfani, non piangerete nep-
pure così dirotto da non vedere un'altra volta
il Padre, da non pigliarne tanto ardore d'imita-

1.10 Page 10

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zione che vi accompagni in mezzo agli uomini e
fra i celesti. »
E fatta meravigliosamente questa dimostrazione
dell' Opera divinizzatrice di Don Bosco nel se-
colo XIX, l'Eminentissimo oratore conchiudeva
« Quel gran giornale di Londra che e' il Times,
nel riferire la morte di Giovanni Bosco, scrisse
che egli era tenuto come il Vincenzo de' Paoli
dei nostri tempi. Perché non chiamarlo l'imma-
gine di Francesco di Sales , il quale si aveva
preso a studio d'imitazione, e ne denominava il
suo sodalizio? Ma forse così l' un santo come
l' altro sta bene di vedere in Giovanni Bosco
che tutti due si riflettono in esso per la carità .
Onde abbiamo tre eroi somiglianti nella spiritual
palestra del divino amore, il De' Paoli, il Sales
e Don Bosco, perché tutti e tre, come i tre gar-
zoni della Bibbia gittati nel fuoco, quasi con una
sola bocca lodarono Dio, lo glorificarono e lo be-
nedissero nella fornace : Hi tres quasi ex uno
ore laudabant et glorificabant et benedicebant
De.(umaI5N1i)nE,LfFvorcp
Sacerdote santo , Sacerdote venerabile! tu te
ne andasti . I sospiri e i singhiozzi de' tuoi, le
suppliche dei devoti , le comuni preghiere pro-
lungate innanzi all'altare non bastarono a ratte-
nerti ; te ne andasti . La fornace del divino a-
more , la quale in Paradiso smisuratamente
arde, ti ha rapito alla primiera fornace che sta
in terra, dove l' anima viatrice brucia, rimando
nella Chiesa . Eri maturo per quella che è sem-
piterna e beata : già lucevi di quel lume, gittavi
di quelle fiamme . Te ne andasti . Dovevo nel mio
ritorno dal Vaticano recarti il paterno bacio di
Leone XIII ; ma tu il bacio del Papa lo ricevesti
anticipato nell'amplesso che fra i celesti ti diede
Iddio . Deh fa di ottenere che la tua dipartita non
sia lontananza : se la stessa carità brucia in
terra gli eletti e gl'immortali in cielo, c'impetra
dal tuo Bene di poterti vedere raggiante nell'a-
nima nostra per amore , raggiante nelle tue o-
pere . Possa non rattristarsi la chiesa del tuo
vuoto : di ciascuno dì noi possa dire il mondo
il Padre suo è morto, ma quasi morto non é
Mortus est pater eius, et quasi non est mor-
tuus . Ecco che è rimasto chi gli somiglia . Simi-
lem enim reliquit sibi post se (EccLESraStico ,
cap . XXX, v. 4) . »
La voce dell'Eminentissimo e venerando Por-
porato era fioca ed affranta per l'interna com-
mozione ; e nessuno all'udirlo poteva astenersi
dal ricordare ciò che il popolo diceva del Salvatore
al sepolcro di Lazzaro : - Vedete quanto l'amava .
Finita l'orazione si cantarono le esequie, com-
posizione di Mons . Cagliero. Tutti i vescovi col
loro seguito salirono sulla piattaforma che soste-
neva il catafalco . Fu un'apparizione uno spettacolo
d'imponenza grandiosa . Quattro Vescovi fecero le
assoluzioni al tumulo, ultima quella del Cardinale
Arcivescovo .
La funzione riuscì a nuovo trionfo della fede e
della carità cristiana .
Funerali di trigesima nella Chiesa del Sacro Cuore
in Rema.
I solenni funerali di trigesima per Don Bosco
celebrati in Roma riuscirono solennissimi nella
Chiesa Parrocchiale al Castro Pretorio .
Nell'altare maggiore parato a lutto, come le
tribune laterali, spiccava la Croce in lama d'oro .
Da un lato era il trono, in violaceo, per l'Emo
Parrocchi, Vicario di S . S . e Protettore dei Sale-
siani, che assisté alla Messa e die' l'assoluzione
di rito . Il tumulo a doppio ordine era attorniato
splendidamente da numerosi doppieri e sul letto
funebre, ricoperto da ricca e nobile coltre, erano
deposte la stola e la berretta, insegne sacerdotali .
Nella parte inferiore leggevansi bellissime iscri-
zioni .
Dopo la recita dell'ufficio dei defunti, una stu-
penda musica, composizione di mons . Cagliero,
accompagnò la messa di requiem, pontificata da
S . E . Reverendissima mons . V. L . Sallua . Ar-
civescovo di Calcedonia .
Mons . Manacorda, Vescovo di Fossano, tessé
l'elogio funebre del defunto D . Bosco, facendene
rilevare l'esimie virtù e sopratutto l'indefessa
carità e lo zelo incessante per la propagazione
della Fede Cattolica ; di che son testimonio pe-
renne i Salesiani fedeli seguaci del suo spirito,
veramente cristiano a pro della gioventù e a
vantaggio delle Missioni . Chiudeva la sua ora-
zione colle seguenti parole
« D . Bosco, questo faro di carità operosa, que-
st'uomo di virtù provata, questo padre degli or-
fani, questo Apostolo e benefattore dei due mondi
ci ha lasciati ! Era di Dio e Dio se lo prese
perché suo . D . Bosco con potenza invisibile operò
grandi cose sulla terra, ora, io penso, da gloria
invisibile è coronato in cielo . Dovrem noi abban-
donarci al pianto a guisa di quelli che speranza
non hanno ? Ne abbiamo tante speranze , e così
fondate che anche quando ci sdebitammo coi di-
ritti della natura le nostre lagrime scendevano
raddolcite nel nostro cuore! S'allietano i Com-
prensori, sta in festa Don Bosco nello spirito, a
noi solo é dato sospirarlo, o meglio aspirare ad
imitarne le virtù per raggiungerlo nella gloria .
A noi restano gli esempi, a noi parlano le opere,
in mezzo a noi par che tuttora aleggi il suo spi-
rito ed in mezzo ai suoi figli diletti stanno le
venerate sue spoglie - mortali! . . . E tratto di prov-
videnza . Quel sacro deposito fu raccolto nel la-
boratorio della carità e della scienza de' suoi figli
che gli fanno corona . Proprio là in Valsalice
dove tre mesi prima apriva con cento e cinquanta
chierici studenti salesiani il seminario delle mis-
sioni, riposa la veneranda salma e l' ombre pro-
teggono l' ombra di lui e lo circondano i salici
del vicino torrente : Protegunt umbrae umbram
eius ; circumdabunt eum salices torrentis (1) .
Gli angeli del cielo e le anime rette della terra
rendono glorioso il sepolcro del nostro D . Bosco .
Il suo corpo di terra si cuopre, ma la fama della
(1) Giobbe, c. xi, v . 17.

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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sua virtù corre di bocca in bocca , e lo spirito
tra gli astri rifulge . Corpus humo tegitur -
Fama per ora volat - Spiritus astra tenet (1) .
« Quanti cuori riconoscenti, innamorati, ammi-
ratori, non sanno distaccarsi da quel sacro avello
e quasi salici piangenti si prostrano su quella
fredda lapide marmorea per rinfrancarsi nella
Fede, per riscaldarsi al fuoco della carità ! Oh se
Dio che tanti doni di grazia prodigava al suo
servo prediletto, sciolti i sigilli del gran libro ci
svelasse il premio donato a colui che fedele ri-
spose ai disegni della Provvidenza ! O anima di-
lt!ea,«ohsuqarciel,scndi
Al tuo cospetto si liquefarebbero i monti (2)
delle nostre ansie e dei nostri voti .
« Ma il libro sta chiuso e dinanzi agli occhi
della nostra mente sta il velo, perciò pur sospi-
rando sia prossimo il giorno della manifestazione
a mezzo dell' infallibile oracolo Vaticano, quando
cioè il Leone di Giuda pieno dello spirito di Dio
sndetiaporlibodegmpntrabil
secreti divini e scioglierne i sigilli, aperire li-
bra(evuc3im)dl,ntsog
e vedi, a noi incombe il dovere di levare al cielo
i sospiri dell'anima nostra perché la misericordia
del Signore faccia strada alla gloria e ne sia
l.odenraLuiel'mtàdsuoerv
« Ho io forse spinta la mia parola oltre i limiti
se?.Egnpaotidluzaedlprunza
candidamente le mie convinzioni , conscio della
mia insufficienza per tratteggiare a dovere la
virtù di un gigante quale fu Don Bosco ... Non
saprei dire invero chi più completamente di lui
abbia trionfato sopra se stesso, nè chi abbia svi-
luppata la potenza della carità con maggior effi-
cacia . In tutta la sua vita ed in tutti i suoi atti
egli si presenta coi caratteri incontestabili di una
missione straordinaria tracciata sui disegni della
d.ivFunasPproetzlmictà,
forte nella calma, indefesso nell'operare, nell'au-
dacia delle sue imprese mansueto e soave, rifles-
sivo ed avveduto sempre . Alla fede invitta diè
forma colla carità, e questa prese forma in lui
dal fine sempre riposto in Dio . Visse nella virtù
egregia, vive di memoria imperitura, vivrà di
gloria eterna, cinto il diadema con cui lo inco-
ronò la madre sua nel giorno dello sposalizio di
lui, e nel giorno della letizia del cuor suo . »
Grandissima fu la commozione destata dalle
sublimi parole dell'eloquente Prelato, commozione
che crebbe anche più nel momento dell' Assolu-
zoi ne del tumulo, fatta dall'Emo Parrocchi, accom-
pagnata da note funebri le più toccanti .
Il vasto tempio era stipato . Nelle bancate in-
tornalumtoPrelai,fquot
Vescovi, Generali e Capi d'Ordini Religiosi, RRmi
Parroci e distinti personaggi, fra cui moltissimi
CoperatiSlsn,goriesngra
numero, nonché gli alunni dell'Istituto, di cui
(1) Iscrizione del vestibolo della Madonna degli An-
geli in Roma .
(2) Isaia c . 64, v . i .
(3) Apocalisse e . v.
alcuni in modo veramente edificante servivano
all'altare nella funebre cerimonia .
Funerale nella Chiesa di Maria Ausiliatrice
Per aura degli antichi allievi .
« Bella, immortal, benefica
» Fede ai trionfi avvezza
Scrivi ancor questo. »
Così il giorno 8 marzo il Rev.mo sig. Cano-
nico Teologo Giacinto Ballesio, prevosto di Mon-
calieri , terminava la sua orazione funebre per
commemorare Don Bosco nelle solenni e supreme
dimostrazioni, che fecero a quel grande estinto
gli Antichi Allievi dell'Oratorio . La mesta ceri-
monia di questi figli primogeniti di Don Bosco
è stata grande quanto quella dello scorso gio-
vedì .
Assisteva solennemente in trono in piviale nero
e mitra bianca S . E . Rev .ma Monsignor Basilio
Leto, Vescovo titolare di Samaria , che fu ami-
cissimo di Don Bosco ; celebrava il M . Rev . si-
gnor Teol . Felice Reviglio, curato di S . Agostino
della nostra città , antico allievo dell'Oratorio ;
assistevano come diacono e suddiacono i Molto
RR . signori Don Giovanni Piano, curato della
Gran Madre di Dio e Teologo Domenico Muriana,
curato di Santa Teresa, essi pure antichi Allievi
dell'Oratorio .
Tali erano eziandio i due canonici che assi-
stevano in trono Mons . Leto ed il cerimoniere
canonico della collegiata di Giaveno .
Assiepavansi intorno al feretro le rappresen-
tanze delle Associazioni cattoliche coi loro ves-
silli, molti parroci della nostra e di altre Dio-
cesi tutti in rocchetto e mozzetta, il Rev .mo Don
Michele Rua , tutto il Capitolo superiore della
pia Congregazione dei Salesiani ed un numero
immenso di antichi allievi dell'Oratorio, fra cui
i sacerdoti che ascendevano a parecchie centinaia
del clero secolare di Torino .
Era scena davvero commovente il vedere que-
sta schiera infinita di uomini di ogni età, di ogni
condizione tutti fraternamente commisti, prostrati
appiè dell' altare di Dio vivo e vero e pregare
tutti la stessa prece per il loro padre venerato
e diletto .
Il teologo Giacinto Ballesio, nella sua teneris-
sima orazione ci narrò la vita intima di D . Bo-
sco ; scrisse l'ultima pagina, e certo non la meno
preziosa di questa stupenda biografia .
Egli parlò di Don Bosco in mezzo ai suoi gio-
vani ; egli ritrasse D . Bosco nel suo Oratorio,
al' confessionale, in chiesa, in iscuola, in refettorio .
nei laboratorii, sempre in mezzo ai suoi giovani ;
egli parlò di D . Bosco in ricreazione, a passeg-
gio, lieto, festoso , ma sempre in mezzo ai suoi
giovani .
E solo un figlio di D . Bosco, un antico allievo
dell' Oratorio poteva condurre per mano il suo
uditorio a contemplare la vita intima di questo
padre amorosissimo della gioventù .
Nè al Canonico Ballesio fu mestieri di invo-
care l' autorità altrui, rammemorare i racconti

2.2 Page 12

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uditi, le cose da altri narrate . Egli parlava di
sé, parlava dei suoi antichi amici , compagni e
discepoli, a cui rivolgeva la parola, mentre pen-
devano dal suo labbro .
Quanta venustà nei suoi racconti ! Quanta fre-
schezza nelle sue narrazioni ! Quante industrie,
quali arti, quale impegno non adoperava Don
Bosco perche si allegrassero di continuo in Dio
i suoi allievi , non si dilungassero giammai dal
sentiero della virtù, e si perfezionassero ognora
nella vita cristiana !
Gli artigiani voleva fossero un giorno tutti
maestri nell' arte loro ; gli studenti voleva che
divenissero un giorno tutti valenti . Ma che val-
gono le arti, le lettere, le scienze, senza la reli-
gione, senza la virtù ? Perciò initium sapientiae
timor Domini, e la base di tutto l' edifizio di
D . Bosco era appunto il timor di Dio .
La sua voce spesso interrotta, le sue parole
spesso dimezzate, manifestavano di quale profondo
affetto per D . Bosco fosse accesa la sua bell'a-
nima .
Sieno paghi gli antichi Allievi dell'Oratorio,
ché con più bel tributo di lodi, con più nobile
dimostrazione di memore affetto essi non pote-
vano esternare l' animo loro alla venerata me-
moria del maestro , dell' educatore, del padre, e
che niuno meglio dell' illustre teologo Ballesio
poteva scrivere l'ultima pagina della vita prodi-
giosa del grande apostolo della carità e dell'a-
more, niuno meglio dell'illustre teologo Ballesio
ci poteva rivelare la vita intima di questo pro-
digioso benefattore della gioventù .
Passeranno gli anni, si succederanno le gene-
razioni ; ma le anime generose avranno un culto
sempre vivo per Don Bosco, la cui memoria ri-
fiorirà ognora nelle opere e nelle istituzioni, su
cui a caratteri d'oro splende fulgentissimo il suo
nome immortale . Così La Difesa di Venezia .
MONSIGNOR GIOVANNI CAGLIERO IN VATICANO .
Roma, 23 marzo 1888 .
S . E . R .ma Mons . Giovanni Cagliero, Vescovo
titolare di Magida e Vicario Apostolico della Pa-
tagonia, ieri ebbe l'onore d'essere ricevuto, in-
sieme col suo Segretario D . Antonio Riccardi,
in udienza particolare dal S . Padre, per presentargli
l'obolo ed i doni del suo Vicariato e della Congre-
gazione Salesiana . Nell'anticamera di S . S . erano
pure convenuti parecchi Arcivescovi e Vescovi,
il Principe Lancellotti, il Generale delle Guardie
Nobili, varii Cavalieri di Malta, i Capi d'Ordini
delle Case e delle Congregazioni Religiose . Con
vivo interesse si stringevano attorno a Mons .
Cagliero, desiderando tutti sapere notizie delle
Missioni della Patagonia, ed ammiravano la bel-
lezza e morbidezza del grande tappeto di guanaco,
mammifero proprio del deserto della Patagonia,
nonchè la finezza degli altri doni .
Il S . Padre lo ricevette con indicibile affabilità,
s'intrattenne con lui intorno alle fatiche ed agli
ostacoli dell'evangelizzazione della Patagonia e
della Terra del Fuoco, e domandò con interesse
il numero degli Indii già convertiti. « Santo Padre,
disse Mons . Cagliero, sono già molti i convertiti,
e comprese le colonie, formiamo una cristianità
di 25 mila . » - Bene, rispose il Papa, bene, oh !
possano presto arrivare al doppio! - Gli presentò
poi il magnifico tappeto lavorato a disegno bianco
e giallo dagli Indii Theuhuelches del Rio S . Cruz,
con pelle di guanaco, cucito con tendini d'ani-
male con una spina di pesce a guisa di lesina,
in mancanza d'altri mezzi .
« Santità, bramerebbero i nostri Neofiti, che
» V. S . usasse di questo povero tappeto per ri-
« pararsi i piedi dal freddo . -
- Oh, ma sì, anzi subito lo userò, stendetelo
voi stesso qui sotto i miei piedi, e cosi farete
loro sapere che il Papa li contentò e di cuore li
benedice . »
E Monsignor Cagliero, aiutato dal suo segretario,
stendeva tosto sotto i suoi piedi e dinnanzi al
trono il bel tappeto . Indi offersero un bellissimo
Indirizzo a nome delle Signore ascritte alla Pia
Società del Sacro Cuore di Gesù, altro delle
Figlie di Maria, ed altro ancora dei giovanetti
della Compagnia di S . Luigi Gonzaga, delle popo-
lazioni di Carmen de Patagones e Mercedes de
Viedma, sulle sponde del Rio Negro . Il S . Padre
esaminò tutto attentamente e gradì questo segno
di filiale affetto de' suoi figli della lontana Pata-
gonia .
Fu commosso al sentire che, quantunque po-
veri ed essi stessi bisognosi di soccorsi, i Neofiti
di quelle Missioni mandarono essi pure l'obolo
al comun Padre, in cinque Boni Pontificii da L .
100 ciascuno .
Quindi Mons . Cagliero presentò i doni della
Congregazione Salesiana, tra cui alcune Opere,
produzione di Sacerdoti Salesiani . Tra queste le due
lettere a D. Rua intorno alle idee di D. Bosco
sull'educazione e sull' insegnamento, recente-
mente tradotte in francese e stampate con ele-
ganza dalla tipografia nostra di Nizza Marittima ;
la traduzione francese della Vita di mamma Mar-
gherita Bosco, stampata da' giovani ricoverati di
Lilla, ed altri in ispagnuolo, saggi dei giovanetti
tipografi del Collegio Salesiano in Buenos-Ayres.
Ma quello che attirò di più l'attenzione e la
lode del S . Padre fu il superbo volume contenente
l'Enciclica AEterni Patris, l'Epistola De Studiis
historicis e l'altra De studiis litterarum col testo
latino e traduzione italiana con prefazione del
prof. D . Cerruti .
La finitezza, eleganza e ricchezza di tal lavoro,
che imita col tipo i molti colori, disegni e dorature
delle più celebri miniature, meriterebbe troppo
lunga descrizione : basti dire che siccome del S .
Padre, così forma quest'Opera l'ammirazione di
quanti visitano l'Esposizione Vaticana .
La stupenda legatura a rilievo è lavoro dei
giovanetti ricoverati nell'Oratorio Salesiano di
San Benigno Canavese . Il S . Padre volle egli
stesso svolgerne i fogli, e sentendo come in essi
v'era il paziente lavoro di sei mesi : « - Dite,
dite ai buoni giovanetti dell'Oratorio, che io li

2.3 Page 13

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abbraccio tutti con affetto, e li benedico . Ma dite, dominandovi però in somma parte il gotico e il
continuò commosso, che queste sono proprio le fiorentino, mentre le Lettere Papali le vedremo
parole del Papa ; che li abbraccio tutti con pa- adorne di un fregio a loro appropriato . Esso varia
terno affetto! »
in tutta l'opera ogni due facciate, ciascuna corri-
S'intrattenne poscia alcuni istanti ricordando spondendo alla rispettiva di fronte . Alla Introdu-
D . Bosco, le opere da lui compiute, la Congre- zione distinta con numeri romani fa seguito un
gazione Salesiana e l'unione ammirabile che dopo grazioso occhiello d' antiporta generale alle tre
la morte del Fondatore continua tra i Socii e, Lettere in pretto gotico, quasi ad annunziare lo
finalmente benedisse di tutto cuore a Monsignore, stile che dovrà dominare in tutta la prima Let-
al Segretario, al novello Rettor Maggiore signor
D . Rua, a tutti i Salesiani, a' loro Alunni e Coo-
peratori . Così ebbe fine quest'udienza . (Corrispon-
denza dell' Unità . Cattolica) .
tera , Encyclica Aeterni Patris, che segue .
Ci appare inverò nelle consecutive due facciate
di fronte il grazioso frontispizio duplicato a mo-
tivo della traduzione italiana, che sta sempre di
fronte al testo latino in tutte ,le lettere . Costi-
tuito questo da una incorniciatura rettangolare,
su cuì si disegnano quattro fascie fermate agli
LA FILOSOFIA, LA STORIA E LE LETTERE
nel concetto di LEONE XIII.
angoli con rosoni e da uno scomparto interno
molto appropriato, spicca per un insieme di linee
e una intonazione di tinte assai concorde collo
Un volume squisitamente elegante in-4 ° grande. stile che si volle adottare . Dopo un occhiello
Torino - Tipografia Salesiana.
eseguito in puro stile seguono le pagine, tutte
contornate, nelle quali vedi la varietà di disegno
Non sarà discara ai nostri lettori una notizia intrecciarsi mirabilmente coll' uniti del formato
particolareggiata di quest'opera, forse più unica e dello stile .
che rara nel suo genere, di cui han parlato pres-
Una graziosa antiporta precede il frontispizio
soché tutti i giornali cattolici d'Italia e che fa della seconda Lettera, in cui deve figurare lo
ora così splendida mostra all'Esposizione Vati- stile romano. Il disegno fantastico e molto ap-
cana., Essa consta di tre documenti pontificii della
più alta importanza per la società in genere e
per la scuola in ispecie . Li precede una introdu-
zione del Prof. D. Cerruti, il quale riassumendo
sinteticamente i nobilissimi insegnamenti del sa-
pientissimo Leone XIII nell'ordine filosofico, sto-
propriato e le delicate tinte lo rendono assai
commendevole . Il titolo della Lettera : Epistola
de studiis historicis , posto su di un listello è
fermato da due riquadri simmetrici . - Il fron-
tispizio che segue nello stile medesimo e che ad
altri piacque chiamare raffaellesco, si compone
rico e letterario, li presenta all' ammirazione ed
imitazione di quanti amano sinceramente il rifio-
rimento degli studi e l'educazione cristiana della
gioventù . Ed eccone ora la descrizione sotto l'a-
spetto artistico .
Anzitutto ci si presenta una splendida antiporta
di un bellissimo basamento, sul quale si elevano
ai fianchi due lesene a disegno variato , ma di
ugual effetto , che sostengono un fregio molto
elegante . Tutto questo fa un magnifico risalto
su di un fondo a punti dorati, i quali danno al-
l'insieme un aspetto gaio e sorprendente . I due
raffigurante un grazioso verone che accoglie in fondi lisci del centro sono l'uno di un colore az-
uno sfondo, aperto da festoni e cortine cascanti,
il titolo accennato dell'opera . Fra colonne binate,
fasciate d' alloro e di quercia , veggonsi in due
nicchie laterali le statuette degli apostoli Pietro
zurro celeste chiaro , e l' altro gialle crema, su
cui è stampata la dicitura del frontispizio stesso .
Segue l'ornamentazione dell' occhiello e dei con-
torni per la conformità di stile al frontispizio,
e Paolo .
Segue l' effigie del Pontefice , maestosamente
seduto sulla cattedra gestatoria coi papali indu-
menti : posa ricavata da una delle più somiglianti
fotografie . Sta dirimpetto un architettonico fron-
tispizio , su cui leggesi la dedica della Società
Salesiana . Questa dedìca è posta in una graziosa
incorniciatura rettangolare fra due gruppi disu-
mentre varia di composizione e di colorito .
Viene infine la terza Lettera annunziata da
un'antiporta quanto semplice altrettanto elegante,
sulla quale sta scritto : Epistola de studiis lit-
terarum . Il frontispizio che segue dinota che in
questa Lettera domina il fregio tipograficamente
detto Fiorentino, sebbene in due riquadri interni
noi vediamo l'Acantea, che l' artista volle inge-
guali di colonne binate, che basando sopra di un gnosamente introdurre in un coi due rosoni se-
solo piedestallo sostengono l'intera trabeazione milunari fiancheggianti per aggiungere grazia al-
soprastante . L'intercolonnio sinistro spicca mira- l'insieme . Quattro fascie disegnate a meandro
bilmente si per lo Stemma Pontificio racchiusovi, dorato su fondo celeste risaltano mirabilmente
fornito dei suoi proprii colori, come per una con- sul campo leggiero della cornice rettangolare che
figurazione tutta propria che gli dà risalto dal sotto vi si disegna, mentre su di un semplice
corpo intero. Basa il tutto su due mensole late-
rali ed ineguali, e spicca il complesso su di un
fondo oscuro . Vien quindi una bella iniziale a
due colori, ricca e fregiata, che dà principio alla
Introduzione, avente per titolo quello dell' opera
stessa, di cui è una dichiarazione ed un commento .
Il testo di questa va adorno di svariati fregi,
fondo centrale leggesi il titolo di questa terza
Lettera . Nell'occhiello poi, che precede il testo,
si volle adottare un largo formato, forse per po-
ter sfoggiare il tipografo compositore in finezza
d'ornato ed in legègierissime e delicate tinte l'im-
pressore . Certo che è di un ottimo effetto.
Dopo tutto corona l'opera un bellissimo scom-

2.4 Page 14

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gralia Salesiana come madre di nove altre, po-
ste attorno in altrettanti riparti.
Noi siamo persuasi che quest'opera, lavoro dei
go.ivadnelt'OprfToin,esguta
tualmchintpografedicuron
stampate solo 500 copie, troverà, quando sia co-
ns.ociPuetra,lgsmnerico
che la esaminarono , ne furono altamente mera-
vigliate e trovarono mite assai il prezzo rispetto
valore suo così intrinseco come estrinseco .
Noineracmdovlentir'acqusoi
nso tri Cooperatori e Cooperatrici e loro cono-
se.acntiurdolhteavngiod
aev r presso di sè un vero gioiello dell' arte, a-
var nno ancora il merito singolarissimo di un' o-
pr. eadliùsqutacrà Imperocche il ri-
cvaotubenfizodmglaipover
gviaonchelrtàdnomaibstz
cm.opiBanstDedlugnoscer
D.Ruacoglie,vstmane,odfrmali
b.uonicrstaevuoictadn
L'elegantissimo volume è in-4° gr . di pag . 156
e si vende alla Libreria Salesiana al prezzo di L . 25
la copia. Chi ne acquista cinque, ha la sesta gratis.
SENTIMENTI DI DON BOSCO INTORNO AL PAPA.
Per le nozze d'oro del Papa vide la luce a
BsEaxunlotemf,gicntola
dvo e si ammira una preziosa raccolta di auto-
ga.rfiEtnoledPaspig
i:.q l«seguntdDoBsc uello che tut-
tvaiposcmerièdconfsare,m
cnofesaltm,cheoisntmeui
di fede, di stima, di rispetto, di venerazione, di
amore inalterabile di s. Francesco di Sales verso
il Sommo Pontefice ; ammetto con giubilo tutti
i gloriosi titoli che egli raccolse dai Santi Padri
e,fodramitCnclueqai
cronadipezsmg,neadoròilcp
dP:Aeaiblp,qusontragli
primato, di Abramo pel patriarcato, di Melchi-
sdeignctoà,prl'ediAonprla
di Mosé per l'autorità, di Samuele per la giu-
dicatur,Peopladstà,iCrope
lue'nzpioù,dPastreiuPastor,
di.40altrnomespdiaropti
« Intendo che gli alunni dell'umile Congrega-
zo.ineFrdacSslnosidct
maidsentiqusogranSt,so
pa;cthreon,vlgsSdeApotlica
prontame,isoamentcsplitàd
mentdicuor,nsledcionlPap
crialdogmeiscplna,mhecos
stedipuablrcinosemplatnz
diluancheomDtrpivao,utsche
opinione di qualunque teologo e dottore del
sondo .
« Ritengo inoltre che questo si debba fare non
slodaiSenlorCpeati,md
t;p uifedl,spcamntedlCro erché ol-
treildovchanifgldrspetail
Padre, oltre il dovere che han o tut i i cristiani
di venerare il Vicario di Gesù Cristo , il Papa
merita ancora ogni nostra deferenza, perché scelto
di mezzo agli uomini più illuminati per dottrina,
più accorti per prudenza, più cospicui per virtù,
e perché nel governo della Chiesa è in modo
particolare assistito dallo Spirito Santo .
« Torino, 18 gennaio 1887 .
« Sac . Gio . Bosco . »
MONSIGNOR PIETRO ROTA
sulla tomba di Don Giovanni Bosco .
Il più che ottuagenario monsignor Pietro Rota,
l'intrepido Vescovo di Guastalla e di Mantova,
ed ora Arcivescovo titolare di Tebe, scrive la
seguente lettera sulla morte di Don Bosco, che
lo ebbe già suo ospite in Torino :
« Roma, 3 febbraio 1888 .
« Carissimo Don Rua Michele,
« La perdita del sempre amato e stimato Don
Bosco credo che avrà recato molto dolore a quanti
lo conoscevano di persona o per fama, come ha
recato troppo dolore a me . Le molte gentilezze
e favori, di cui mi fu prodigo, quando fui a Torino,
me lo rendevano sempre caro, e lo riguardavo
come un altro mio fratello . Tengo nella mia ca-
mera un ritratto, che mi ricorderà sempre i favori,
gli aiuti, i conforti in tempi critici da Lui ricevuti .
Spero che sia già in paradiso, e mi auguro di
andargli a far compagnia fra non molto, giacché
sono vecchio . Dio voglia che ciò sia presto, giacché
processi in diebus multis .
« Intanto batterò alla porta del paradiso, fin-
ché senta quella dolcissima parola : Intra in gau-
dium Domini tui.
« Anche il mio Franzini ricorda i favori da
Lui e dai suoi compagni ricevuti ; ma scriverà
egli stesso, dolente della perdita ; ma sperando
anch'egli di avere un avvocato in paradiso .
Intanto con tutta stima, e nella persuasione
che Ella continuerà a fare il bene che faceva il
perduto Don Bosco, mi dico,
Di Vostra Riverenza,
Devotissimo e sempre affezionatissimo
di « +
PIETRO, Arcivescovo
Tebe e canonico
di San Pietro in Roma . »
Don Bosco ed il Card . Massaia .
Al Vicario gen . della Congr. Salesiana .
Se l'infausta notizia della morte del nostro caro
don Bosco mi abbia grandemente amareggiato ,
il lascio considerare a V. S . Rev .ma ; poiché io
in lui non amava solo il compaesano ed il fra-
tello sacerdote, ma stimava ed ammirava l'Apo-
stpagtoredlmnuavorsptlaieà olo della carità, il padre della gioventù, il pro-

2.5 Page 15

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ed alla cristiana istruzione . Oh se avessi avuto
compagno un tal uomo nella Missione, quanto da
lui non avrei appreso nell'accrescere l'Ovile di
Gesù Cristo, e nel guidare per la via della sa-
lute le anime cristiane! Ma il Signore, che lo
destinò a lavorare in un altro campo, me lo
diede almeno come esempio! poiché anche sin là
giungevano le notizie del suo zelo e della sua
apostolica operosità .
Ora lo piangiamo morto ; ma consoliamoci,
che la sua vita è cominciata adesso fra la glo-
ria di Dio .
Ed anche sulla terra continua a vivere nelle
grandi opere che ha fatto ; negli insegnamenti
che ha dato ; nel religioso istituto che lascia ; ed
in quello innumerevole stuolo di figli, che seppe
educare per la religione e per la società .
Vecchio cadente, non tarderò a raggiungerlo
nella vita che mai finisce ; e spero che, come io
prego per lui, così egli vorrà ricordarsi di ot-
tenermi dal Signore una morte simile alla sua .
Gradisca, Rev .mo Signore, con le mie condo-
glianze, i sensi di stima e di particolare affetto .
Roma (Prop . Fide), 4 febb . 1888,
Di V. S. R .ma
Sac. D. MICHELE RUA
Vic. gen. della Congr. Salesiana, Torino.
Dev .mo servo
+ Fr. G. Card. MASSAIA, cappuccino.
Don Bosco ed il P . Denza .
Roma, li 4 febbraio 1888 .
Carissimo signor D . Rra.,
« Ho appreso qui, a Roma, dove mi trovo da
qualche tempo per l'esposizione vaticana, la tri-
stimanuovdelpritacsmoDn
Bosco, che io venerava ed amava come mio pa-
dre e che teneva in conto di uno dei miei più
affettuosi amici . Può Ella pensare il dolore del-
l'animo mio per la perdita grandissima di tanto
uomo ; ma d'altra parte non posso a meno di non
consolarmi nel pensare che quel sacerdote bene-
fico e promotore di tante e si grandi opere buone
si gode il premio di tante fatiche, di tante pene
sofferte quaggiù, e prega l'ottimo Iddio, che amò
cotan,periutdnmospecialr
sua diletta figlia, la Congregazione Salesiana .
Tuttavia io non lascierò di pregare il Signore
per Lui, e più ancora per la loro Congregazione,
affinché si mantenga con quello spirito e con
quella operosità, che le venne comunicata dal suo
fondatore . La prego, ottimo mio Don Rua, a farsi
interprete presso tutti i suoi confratelli ed amici
miei carissimi di questi miei sentimenti , che
appena ho saputo esporre, e mi raccomandi alle
orazioni di tutti, di cui ho grande bisogno .
« Mi tenga sempre per il suo
Aff.mo P . DENZA .
D . Bosco e Cesare Cantù .
L'illustre Cesare Cantù diresse la lettera se-
guente al molto rev . signor D . Michele Rua e ai
figli di D . Bosco
« Dopo avere per 40 anni ammirato in Don
Giovanni Bosco l'inesauribile carità, il retto senso
evangelico, l'inalterabile pazienza , non mi resta
che pregarlo perche in cielo mi impetri di mo-
rire con altrettanta fede e speranza .
« Il giorno della Purificazione 1888 .
« CESARE CaNTU' . »
I : FUNERALI
Questo pubblico attestato che si volle dare a
D . Bosco in ogni parte d'Italia, Francia, Spagna,
Belgio, Austria, America ecc . riempì l'anima nostra
di riconoscenza verso tutti questi pii Cooperatori .
Crediamo di non errare dicendo che in tutti i paesi
ove si trovava un cooperatore, od un nostro antico
allievo, là si fecero suffragi per l'anima sua, si
promossero preghiere, ci fu compianto . Qui in-
tendiamo di rendere pubbliche grazie a tutti,
avendolo già fatto partitamente e di assicurarli
che non cesseremo mai di pregare per essi e di
ricordarli come specialissimi nostri benefattori .
E nostra intenzione di mettere qui l'elenco di
quei funerali che vennero a nostra conoscenza,
pregando quei Cooperatori che non vedessero
comparire quanto si fece presso di loro, di vo-
lercene avvisare . Si raccoglieranno pure in un
volume i telegrammi spediti, durante la malattia
e dopo la sua morte : come pure i nomi di
quei benemeriti Cooperatori ed amici di To-
rino e di fuori , che, mentre i giornali ne an-
nunziavano le gravi notizie, essi accorrevano
al'Ortoiperasicur,cheprgavnoper
noi e ci aiutavano in quel doloroso momento . Ed
a suo tempo , questi volumi, riveduti dai nostri
posteri, saranno un degno monumento della be-
nevolenza, che si aveva per Don Bosco e della
pietà de' suoi contemporanei . - Vedete come
l'.amvno,esidra
E bella figura faranno i nomi dei più cospicui
cittadini, avvicinati per amore e confusi con i
più comuni ; qui la gran dama presso l'umile ar-
tiera , ed anche il Vescovo ed il Cardinale col
semplice borghese .
Acireale : quell'Illustre vescovo Mons . Gerlando
scriveva al Rev . D . Rua per telegramma : Do-
lentissimo per la perdita del Venerando D . Bosco,
mi associo al lutto suo e della grande famiglia
di sacerdoti, suore ed alunni ordinando un so-
lenne funerale in Seminario .
Acitressa (Sicilia) : gran funerale con preghiere
speciali pei defunti ed esposizione del SS . Sa-
cramento . Ne disse un bell'elogio il sac . De-Maria,
spiegando chi fu D . Bosco .
Alassio (Genova) : Nella chiesa del Collegio si
fece un gran funerale con messa in musica .

2.6 Page 16

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Vi intervennero le autorità civili e municipali e
tutto il clero . S . Ecc. il vescovo di Albenga
malgrado la delicata salute e le molte sue
occupazioni, volle assistere pontificalmente . Alla
sera presiedeva la conferenza dei Cooperatori,
ove pronunziava appropriate parole il nostro
D. Francesco Cerruti già Direttore di quel
Collegio .
Alcoy (Spagna), provincia di Alicante : e si fece
solenne funerale da una pia società di giovani
signori in favore della povera gioventù di quella
città, con comunione generale . Avevano veduto
una volta D . Bosco e lo amarono e piansero
qual padre .
Barcellona (Spagna) : si fecero solennissimi fu-
nerali nella chiesa di Belen con intervento stra-
ordinario di Cooperatori e poi ci fu una grande
Accademia necrologica in commemorazione di
Don Bosco . Fu cosa grandiosa per ogni parte
Mons . Vescovo, che la presiedeva pronunziava
sul finire quelle memorabili parole, che noi
traduciamo dallo spagnuolo .
« Son commosso e quasi non posso parlare .
Mi faccio animo tuttavia . Lasciando a parte
i solenni funerali, che noi abbiamo celebrato
come dappertutto, noi abbiam testé compito
un atto assai solenne, e che forse finora la
prima e la sola Barcellona ha compito in onor
di D . Bosco .
« Chi è Don Bosco? O meglio, chi fu? Don
Bosco fu la gloria dell' umanità, poiché per il
suo bene sacrificò la vita intiera .
« Don Bosco, fu la gloria dei Sacerdoti, perché
nelle sue parole, ne' suoi scritti e nell' opere
sue si diede a vedere ripieno dello spirito di
Gesù Cristo . Don Bosco è la gloria della Chiesa
e di tutti gli ordini Religiosi ; possedendone
tutto lo spirito, tutte le virtù ; e in lui apparì
chiaramente, ciò che possa fare un uomo re-
ligioso per virtù dello spirito Santo .
« Figli miei, oggi abbiamo onorata la memoria
di un grand' Uomo, domani innalzeremo una
Chiesa a un gran Santo » .
Barzaniga : con intervento dei Cooperatori e di
molti altri divoti.
Bairo Canavese : gran funerale per opera di
quel Rev. Parroco, che esortò i padri ad in-
tervenire ad invocare, così egli si espresse,
D . Bosco come loro protettore nell'educazione
della famiglia .
Belvi (Sardegna) : D . Trudu , antico allievo di
Torino, cantò la messa solenne, coadiuvato da
tutto il clero circonvicino . Intervennero gli al-
lievi delle scuole municipali coi loro maestri
e maestre, per onorare D . Bosco che fu detto
il più grande Educatore moderno .
Borgo Masino (Ivrea) : gran funerale, a cui pre-
sero parte le autorità comunali e scolastiche .
Si diede vacanza dalle scuole e dall'asilo ; quel
degnissimo Arciprete per preparare gli animi
volle spiegare alla sua popolazione chi era
D . Bosco, ed il gran bene che aveva fatto .
Per la qual cosa non fece stupire se, il paese
intervenne in massa , e non finiva dal lodare
D . Bosco quasi all'entusiasmo. Le nostre suore
ricevettero da tutti rispettose e cordialissime
condoglianze .
Borgo S . Martino : si fece in collegio con l'in-
tervento di molti Cooperatori. Ne disse l' elogio
funebre il Direttore .
Canale : gran funerale nella parrocchia .
(Continua) .
GRAZIA OTTENUTA
per invocazione di Don Bosco .
Abbiamo sott'occhio varie lettere nelle quali
ci sono riferite grazie anche straordinarie, che
si dicono ricevute da Dio per intercessione di
D. Bosco, dopo sua morte . Fin d'ora le teniamo
in quel maggior conto che le sapienti leggi della
Chiesa prescrivono ; e intanto pregati ne pub-
blichiamo una, che ci viene riferita minutamente
da un Prefetto apostolico dell'Alto Egitto , pre-
mettendo che non intendiamo di darle nè che le
sia data se non quella fede, che si merita un
fatto attestato da persona degna di grande stima
e di alta considerazione .
Dominus det Tibi pacem !
M . R . SIG . DIRETTORE,
Prego la S . V. Reverendissima di pubblicare
a gloria di Dio, di Maria Santissima Ausiliatrice
e del compianto Fondatore dei Salesiani la se-
guente relazione.
Circa la fine del gennaio p . p . una cofta cat-
tolica di Luxor, di nome Guta Abd Mariam, di
anni 25, già madre a tre figli e matrigna a tre
altri, fu assalita da fortissima febbre perniciosa
accompagnata da un attacco di bronchi . Avendo
il marito di essa chiamato il P . Atanasio Ric-
cardo da Firenze e me per la necessaria assi-
stenza spirituale ed anche corporale (mancando
qui il medico per gli indigeni), tanto il suddetto
Padre che io, ci studiammo di aiutare quella
povera madre di famiglia e coi soccorsi della
Chiesa e con le migliori medicine che avevamo
nell'Ospizio . Però il male, nonostante una cura
assidua, andò sempre aggravandosi, la malata
perdé l'udito, la facoltà del parlare, ed allora le
fu amministrata l'Estrema Unzione. Finalmente
nel di 21 febbraio la poveretta era giunta agli
estremi ; tutti i parenti la piangevano già come
disperata, ed il rantolo dell'agonia invitò il Padre
Atanasio a recitarle , nella sera dello stesso di
21, le preghiere dei moribondi .
In tale circostanza il P . Atanasio ebbe la fe-
lice inspirazione di raccomandare quella povera
madre di famiglia alla Vergine Santissima Au-
siliatrice supplicandola di ottenere alla medesima,
se a Dio piacesse , la guarigione corporale , pei
meriti del devotissimo servo della stessa Vergine,
Don Giovanni Bosco , ed obbligandosi a pubbli-
care la grazia, qualora questa venisse concessa .
Avendomi il P . Atanasio , al suo ritorno al-
l'Ospizio, comunicata la suddetta ispirazione , io
mi unii a lui pregando , sebbene indegnamente
per parte mia , la gloriosa Vergine Ausiliatrice,
per intercessione del compianto servo di Lei Don

2.7 Page 17

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Giovanni Bosco, ad aiutare anche nel corpo quella poi pel 20, quindi pel 22 , e più tardi pel
povera inferma, ed obbligandomi io pure a pub- 29 maggio. E non si partiva. Di nessun piroscafo
blicare, in unione al P . Atanasio, la notizia del erano mai corse tante voci sinistre e presenti-
miracolo, se questa si ottenesse .
menti cattivi come sulle sorti future del Ma-
Frattanto nella notte del 22 febbraio dovendo gallanes . Chi diceva rollasse molto, chi aver la
io partire per Kene, presi col P . Atanasio le di- macchina in cattivo stato ; chi lo criticava per
sposizioni necessarie pel trasporto funebre della un difetto, chi per un altro ; gli uni pronostica-
suddetta Guta, qualora questa venisse a morire vano che non sarebbe arrivato al fine del suo
nei due giorni che doveva durare la mia assenza .
viaggio e gli altri sostenevano che non ritor-
La mattina del 22 recatosi il suddetto Padre nerebbe a veder Buenos-Ayres . Tutti profetavano
dall'ammalata, la trovò sempre in uno stato assai disgrazie .
pericoloso, ed allora le pose sul capo in modo Da alcuni giorni albergavo nella nostra casa
permanente, una effigie del venerando Fondatore della Bocca aspettando il giorno della partenza ,
dei Salesiani .
quando finalmente il giorno 5 di giugno giunse
Ebbene , da quel momento la povera donna l'ordine d'imbarcarci . Le mie robe già da due
entrò in via di miglioramento, ed in pochi giorni settimane si trovavano a bordo, quindi senz'altro
si riebbe in maniera, che quanti l' avevano ve- andai al mio posto accompagnato da D . Fagnano,
duta nello stato, nel quale era il 21 febbraio, giunto il dì innanzi dal Chilì , il quale doveva
rimasero attoniti del rapido passaggio di lei, da ancora sbrigare varie faccende in Buenos-Ayres .
una situazione umanamente disperata ad una fe- Il vapore partì verso le 10 ant . Erano poche
lice convalescenza .
ore che ci trovavamo in mare, quando, non so
Ritenendo il P . Atanasio ed io che tutto ciò per quale incaglio dell'elice , il Magallanes si
sia seguito per intercessione di Maria Santis- fermò, e lì siamo stati varie ore alla cappa . Il
sima e di D. Bosco , adempiamo con questa let- giorno appresso si ruppe la catena dell'elice ;
tera la promessa fatta di pubblicare, sempre colla altra fermata .
debita soggezione al giudizio di S . Madre Chiesa, Il terzo giorno si scompose qualche membro
la notizia della grazia ricevuta , in attestazione della macchina, e lasciava scappare tanta quan-
della vivissima nostra riconoscenza e di quella tità di vapore, da appena appena poter muovere
dell'ammalata ristabilita e della famiglia di essa . gli stantuffi, e procedeva in modo : - che le lu-
Le sarò molto grato, reverendo signor Diret- mache al paragon son veltri - direbbe il poeta ;
tore, se si degnerà mandarmi una copia del Bol- e però fu mestieri fermarsi la terza volta per le
lettino che conterrà questa notizia e se si de- riparazioni necessarie . Ma, come Dio volle , il
gnerà di mandarne una copia altresì al Reveren- quarto giorno del nostro viaggio arrivammo a
dissimo Padre Generale dell' Ordine dei Minori, Patagones . Era il giorno 9 di giugno , festa del
Roma, Collegio S . Antonio.
Corpus Domini. Il mio arrivo inaspettato cagionò
Frattanto offro alla S . V . Rev .ma l'umile o- grande gioia in quel Collegio , e non è a dire
maggio del mio ossequio e raccomando me e quanto cordiale sia stata l'accoglienza fattami da
questa missione alle sue ferventi preghiere.
quei confratelli che da lungo tempo non aveva
visti. Quivi potei riposarmi e rinfrancarmi, per-
Dev .mo Servitore
Fr . FRANCESCO ZAMBi da Firenze
Prefetto Apostolico .
ché ero stanco e alquanto indisposto di sanità .
Dopo una stazione di nove giorni, ci rimettemmo
nuovamente in mare con i presentimenti peggiori
che si possano immaginare dopo le avarie sof-
fer.teEdoalcbsìpimnurod
Luxor (Tebe) Alto Egitto, 12 marzo 1888 .
arrivare al mio destino a Santa Cruz, che aveva
rimesso ai miei confratelli alcune messe rice-
vute, dubitando di non poterle più celebrare io
stesso . Appena usciti dal fiume, eccoci sconvolti
DALLA PATAGONIA .
da nuova e più forte agitazione di onde, special-
mente davanti al golfo S . Mattia . Soffrivamo
Santa Cruz, 26 agosto 1887 .
tutti terribilmente, finche, entrati nel golfo nuovo,
SIGNOR DIRETTORE,
riparammo a Porto Rocca per isbarcarvi passeg-
gieri e viveri destinati alla sotto-prefettura e co-
Approfitto di alcune ore di tranquillità per lonia del Chubut .
darle contezza di me e delle peripezie del mio
naufragio mentre navigavo sul vapore argentino
Magallanes.
2 . L'imboccatura del deseado - Il MAGALLANES fra gli
scogli - Lo spavento dei passeggieri.
Il giorno 24 sul far dell'alba, alzate le àncore,
1. Partenza da Buenos-Aires - Il Magallanes - Prime uscimmo dal porto e, ripreso il rumbo sud, na-
peripezie del viaggio .
vigammo tutto il 25 e parte del 26 per il ter-
Incomincio a narrare la mia partenza da Bue- ribile golfo di S . Giorgio . Alle 1 1/2 pomeridiane
nos-Ayres . Era circa da due mesi che annunzia- circa entravamo nell'imboccatura del Deseado e
vasi da giornali come El Magallanes sarebbe par- circa un'ora dopo eravamo in porto . Ed ecco
tito por las reparticiones del Sudametàosul
che mentre si virava di bordo e le àncore erano
finire dal mese di aprile ; poi si disse pel 15 , pronte a calare in acqua ... trrrrrach! Sentiamo

2.8 Page 18

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un colpo violento che ci strammazza gli uni
sopra gli altri . Lo scalo aveva urtato in uno
scoglio sott'acqua detto P.ieIdoralb
stava in coperta col dottore P . Segers , medico
che andava alla Terra del Fuoco, ed alcuni altri,
ciarlando ed aspettando il momento di scendere
a terra . A quello scherzo inaspettato e poco cor-
tese, rialzandoci, in sulle prime ridevamo, ma
subito successe una seria riflessione. -Che cosa
sarà? Che cosa è successo? ci domandavamo a
vicenda . Quale è la causa di questa improvvisa,
sorda, spaventosa scossa? Quehayachocadoen
algunapiedra?.GAuhair!d,moseva
- Tutti impallidiscono... la costernazione è uni-
versale . Succede un istante di repentino univer-
sale silenzio . Un mutuo guardarsi : che occhi ,
mio Dio! Che visi contraffatti dalla paura ! -
Haurtoneglisc,atrbodlfiance
macchina!! Si sente gridare : entra l'acqua a
grandi fiotti nella stiva, siamo perduti ... Ahi
come erano angosciosi questi ahi simultanei, pro-
lungati . - Il M agallanes si piega, si inclina da
un lato, si sprofonda ... mano alle botti, in mare
la lancia a vapore... fuori i salvavita ... afferra
le tavole! - Si grida, si schiammazza per ogni
lato . Quindi un muoversi , un correre per tutti
i versi, un incrocicchiarsi, un urtarsi, un scivo-
lare affannoso . Un marito chiama la sposa, questa
i figli, se li stringe al seno, e con essi forsen-
nata corre, geme, piange . Che scene, che schianti
al cuore! Tutti si slanciano , si aggruppano , si
ammucchiano alla scaletta per discendere i primi .
Intanto si erano tagliate e rotte le catene e le
corde che tenevano sospese la barca a vapore e
le altre scialuppe e già galleggiavano . Ma a
queste mancavano i rematori, a quella il fuoco :
quindi perdita di tempo in tale frangente per
causa del disordine col quale si procedeva . Tutti
comandavano, nessuno obbediva, ognuno operava
a proprio talento .
Il coraggio e l'energia sono qualità indispen-
sabili di un capitano di bastimento . Il nostro
capitano, che d'altronde era assai buono , si era
perduto di animo, e fu la causa colla sua inazione
di così deplorevole confusione . Se non ci siamo
perduti tutti, lo dobbiamo alla Divina Provvi-
denza, che, vegliando su di noi, ritardò il com-
pleto affondamento del vapore finchè tutti ci tro-
vammo in salvo .
3 . L'opera del salvataggio - L'equipaggio e i passeg-
gieri in salvo sul lido .
Io intanto scesi alla mia cuccetta , pigliai la
borsa degli olii santi, una valigia , un fardello
di vesti di A . F. Forcina, nostro coadiutore,
e risalii in coperta . Dopo aver cercato di far
animo a quanti mi fu possibile , incominciai a
pregare Iddio perché nella sua bontà infinita vo-
lesse salvar me e tutti quelli che erano meco
Domine, salva nos, perimus! E invocai la nostra
celeste patrona Maria SS . Ausiliatrice, stella del
mare e sicuro porto ai naufraghi Ciò fatto, mi
sentii tranquillissimo , e, sebbene ignaro affatto
dell'arte di nuotare, mi cinsi col mio salvavita ,
pronto a gettare gli abiti per essere più spiccio
a fare quegli estremi sforzi che le circostanze
mi avrebbero suggerito in tale frangente . For-
cina, che era corso al mio fianco, aveva imitato
il mio esempio, e stemmo lì in aspettativa quasi
un'ora! Che ora angosciosa, mio Dio!
Io stavo immobile al mio posto e innanzi a
me tutto era disordine e confusione . I naviganti
andavano, venivano, correvano, schiamazzavano :
ognuno non pensava, non cercava che la propria
salvezza . Questo si appigliava ad una tavola ,
quello ad un salvavita. Gli uni colle donne scen-
dono per la scaletta alle barche ; gli altri dal
lato opposto della nave si lasciano spenzolare e
correre per i cordami in altre barche venute
in nostro aiuto .
Finalmente, la Dio mercè, la voce di un ma-
rinaio mi invitò a calarmi in una barca, ed io,
afferratomi ad una corda che pendeva dall'albero,
mi lasciai scivolare dall'altezza di cinque o sei
metri e con me feci scendere Forcina. Con noi
due era completo il carico della barca . Afferrati
i remi, ci demmo a vogare, e dopo molti sforzi
arrivammo finalmente alla sponda, parendoci di
rivivere una seconda volta . Nel saltare a terra,
dopo esserci detto a vicenda : - Siamo salvi
- uscì spontaneo dal profondo del nostro cuore
un Deo gratias !
4 . La neve - Il MAGALLANES è inghiottilo dal mare -
L'ultima assoluzione a chi periva - Un marinaio sal-
vato - Perdita di tutta la roba della Missione .
Ma, salvi dalle onde, nuovi patimenti ci aspet-
tavano a terra . Era caduta la neve nei due giorni
antecedenti (24 e 25 giugno), e in quell'ora (le
4 pomeridiane) spirava un vento freddissimo del
sud-est . La maggior parte di noi eravamo ba-
gnati, cosicché i panni ci si gelavano indosso
tuttavia, appena posto piede sulla spiaggia , an-
cora ansanti, ci fermammo, rivolgendo lo sguardo
alle onde . Pensavamo al corso pericolo, e a co-
loro che forse in quel momento lottavano coi
flutti per giungere a salvamento . Vedevamo il
bastimento che a poco a poco si andava inesora-
bilmente affondando . Ed invero non erano pas-
sati quindici minuti, quando con uno spaventoso
strepito e vomitando una formidabile colonna di
nero fumo il Magallanes, trasporto militare della
flotta argentina, si sprofondava negli abissi, in-
ghiottito dai gorghi . Di lui più non si vedeva a
fior d'acqua che la punta della prora ed alcuni
metri dell'albero di trinchetto con la verga del
velaccio in croce, quasi per dire alle navi che
sopravverranno : - Guardate !
Io allora mi avvicinai di alcuni passi alle onde,
alzai la destra e diedi l'assoluzione condizionata
in articulo mortis a quelli che disgraziatamente
si fossero trovati in quell'istante preda dei flutti,
e, recitate alcune altre preghiere di opportunità,
mi ritirai. Quanti videro quest'atto rimasero com-
mossi, e sui lineamenti risoluti del valoroso ca-
pitano Feliz Paz , governatore della Terra del
Funto, brillò una lagrima .
Mentre ci ritiravamo verso la sotto-prefettura,

2.9 Page 19

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distante circa un miglio dal luogo del disastro ,
voltandoci di quando in quando verso il mare,
ci sembrò di vedere un non so che di negro muo-
versi intorno all'albero emergente della nave ,
arrampicarsi fino alla punta , distaccare la ban-
dliera che ancora sventolava e far segnali. Erano
le 5, sul far della notte . Arrestammo il passo ,
guardammo ben bene, e finalmente riconoscemmo
esser quello un negro, marinaio del vapore, che,
salvatosi dal mare ascendendo sull'albero , chia-
mava soccorso . Si staccò subito una barca , la
quale lo raccolse e lo condusse a terra . Due soli
perirono : il maggiordomo ed il mozzo di cucina,
quali avrebbero potuto salvarsi se in quel mo-
mento non fossero stati ubbriachi fradici , e se
non avessero opposto resistenza a chi voleva
trarli nelle barche .
Erano salve le persone, ma perdemmo ogni
cosa, eccettuati i vestiti che avevamo in dosso
al momento del naufragio e quegli oggetti che
avevamo sotto mano facilmente trasportabili . Io
perdetti tutto il mio equipaggio , consistente in
otto casse, tutta roba della missione pel valore
di parecchìe migliaia di lire . Erano arredi sacri
e vestiarii, e medicine ed altri oggetti da distri-
buirsi agli Indii , e mi erano costati più mesi
di sacrifizi, viaggi, visite, fatiche per procacciar-
meli .
5 . Spiaggia deserta - Previdenza generosa di un capi-
tano italiano - La Colonia del Deseado - La caccia
e la pesca .
Eravamo salvi dalle onde, ma come ripararci
dalle intemperie della cruda stagione, in mezzo
aln?C evi,gtnipolar ome provve-
derci di vitto in quel deserto? Duecento per-
sone stavano sul lido , ma quanto pochi pensa-
vano a ringraziar Dio d'aver scampata la vita
anzi risuonavano ben sovente maledizioni e be-
stemmie .
Tuttavia la Provvidenza divina aveva previsti
i nostri bisogni. Un capitano italiano , Antonio
Oneto, prevedendo naufragi in quel luogo, aveva,
dopo molte insistenze, ottenuto dal Governo ar-
gentino lo stabilimento su queste spiaggie di una
colonia pastorizia , provvedendola di viveri per
due anni, ergendovi case e ponendovi una sotto-
prefettura di marina per guardare la costa . Il
Magallanes era il secondo bastimento che inca-
gliavenufricoaquestldinr
anni da che fu stabilita questa stazione, essendo
stato primo il Rochester, nave inglese i cui a-
vanzi stanno a poca distanza .
Noi giungemmo a quella colonia che era prov-
vista di abbondante galletta, riso ed altri viveri
secchi, di circa duemila pecore, di tre o quattro
decine di manzi e vacche . Parte dei viaggiatori
fu ricoverata nell'abitazione del commissario della
colonia sulla spiaggia nord e parte nella casa
della sotto-prefettura al sud di detto porto . Queste
due case erano composte di assi . La seconda a-
veva otto camere che sono dimora ed ufficio del
sotto-prefetto, dell'aiutante, del segretario : ivi è
l'abitazione dei fabbri-ferrai e dei falegnami ;
cucina, bottega, dispensa, ecc . Quivi , come nel
luogo più decente, furono allogati quelli che per -
condizione e dignità in un cogli uffiziali del
disgraziato Magallanes, circa un trenta persone .
formavano, per così dire, il ceto nobile . La prima
casa era divisa in quattro o cinque cameracce ,
abitazione dei marinai e ripostiglio di attrezzi
marini .
Per quattro o cinque notti riposammo assai
malamente, non avendo altro per letto che freddo
e duro suolo e per coprirci niente altro che i
panni che ciascuno indossava . Con tutto ciò non
era poco essere riparati sotto un tetto . In se-
guito ci aggiustammo meglio, facendoci dei ma-
terassi e delle coperte con telo da sacchi e da
vela e con lana greggia . Il cibo non mancava, e
la caccia e la pesca ci procurò occupazione, di-
vertimento e maggior varietà di vivande . Di-
struggemmo una gran quantità di molluschi ma-
rini che, cucinati col riso come da noi le rane,
erano un cibo eccellente .
6 . in attesa di una nave - In cerca di soccorsi - In-
certezze.
Ciò non di meno questa vita , davvero , anzi
troppo, romantica, piaceva a nessuno . Quante
volte io mi allontanava da quella casa ospitale
e passeggiando lungo la marina o seduto su di
uno scoglio, fissava lo sguardo sull'immenso o-
ceano e guardava verso il nord-est per vedere
se per caso mi fosse dato di scoprire alcun ba-
stimento . Quante volte abbiamo gridato : - Una
nave in vista! - e con qual rammarico ci siamo
ben presto disingannati . Quello bianche vele ap-
parse nel lontano orizzonte altro non erano che
le spume dei marosi che si sollevano giganti sul
mare irrequieto, e che dopo pochi istanti spari-
vano . Altre volte ancora ci fu dato di veder ap-
parire dal Capo Bianco al nord del Deseado e
venire alla nostra volta un bastimento , e noi,
pieni di gioia prematura , fargli segni col tele-
grafo internazionale di bandiere ; e quello, quasi
burlandosi, all'improvviso volgere la prora al
sud, passar l'isola Pinguines e scomparire .
Finalmente il governatore e gli altri uffiziali,
vedendo che questo stato di cose poteva durare
chi sa fino a quando , si radunarono a consiglio
ai primi di luglio . Stabilirono di formare una
commissione di individui che andasse per terra
fino a Patagones o a S . Cruz a portare la no-
tizia del naufragio e a domandar soccorso . Ma
come fare? Con quali mezzi? Per andare a Pa-
tagones si deve percorrere la bagatella di 600
e più miglia in linea retta, deserto immenso, mo-
notono da attraversare e in una stagione in cui
i giorni sono brevi,elunghotiml
fredde ; e mancavano i cavalli per così lungo
tragitto . D'altra parte a S . Cruz , distante circa
200 miglia, non vi possono essere soccorsi suf-
ficienti per tanta gente . Dunque che cosa si avrà
da fare? Si stabilisce di mandare qualche mes-
saggero a S . Cruz e di là spedir subito altre
persone a Puntarenas del Chilì per noleggiare
un bastimento con destinazione al Deseado in

2.10 Page 20

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soccorso dei naufraghi . Detto fatto . Si forma la
commissione , si radunano quindici cavalli , in
due giorni si fanno i preparativi necessari, e il
4 di luglio partiva . Erano quattro cavalieri ca-
pitanati dal signor Ramon Lista, governatore di
S . Cruz .
Partiti costoro, siccome questa spedizione ispi-
rava poca sicurezza di pronta riuscita, se ne
formò subito un'altra, che per mare si dirigesse
verso Patagones, in una barca salvavita a vela .
Questa, sebbene piccola, reggeva a portare cin-
que persone cogli attrezzi e viveri necessari per
un mese .
L'impresa era arrischiata assai più della prima,
ma come si deliberò , così si fece . Fatti senza
diladopversilndcogauripùfelc zione i preparativi . la barca partiva il giorno
Arrivo a Santa Cruz .
Lunga fu l'aspettazione dei soccorsi , quando ,
come a Dio piacque, spuntò l'alba del 22 agosto .
Quale non fu la commozione e il giubilo uni-
versale quando, spingendo lo sguardo sulle onde,
scorgemmo lontana lontana una nave . Rapida-
mente si avvicinava , e ben presto la ricono-
scemmo .
Era il vapore Mercurio, mandato dal Governo
argentino a portare aiuto ai poveri naufraghi
del M agallanes in Puerto Deseado ; ma, giunto
colà, ebbe avviso che due altri bastimenti erano
pure naufragati da qualche giorno, l'uno di fronte
alle Isole degli Stati, e l'altro in uno dei molti
falsi stretti nella Terra del Fuoco, a qualche de-
cina di leghe da Usciuuaya .
Il valente capitano Cerisola allora imbarcò
prontamente i naufraghi del Puerto Deseado e
senza indugio spinse il suo legno in soccorso
degli altri sgraziati . E fu provvidenziale la sua
risoluzione, poichè, conosciuti i luoghi della di-
sgrazia, potè giungere ancora in tempo per rac-
cogliere, lottando con molta fatica e prudenza
contro non poche e gravissime difficoltà , una
trentina di poveretti, assiderati omai dal freddo
e senza più che un filo di vita .
Troppo lungo sarebbe il racconto straziante
delle terribili agonie provate da quei naufraghi,
i quali non cessavano di render grazie a Dio ed
al capitano signor Cerisola per averli scampati
da una morte certa ed imminente.
Finalmente giungemmo a Santa Cruz, luogo di
mia residenza.MdoeIvrlcugain27
ripartire per Patagones, sul quale si imbarcava
D. Angelo Savi
Tronco qui la lettera perchè il vapore parte .
Il resto lo scriverò altra volta . I miei saluti a
tutti . Preghi pel
Suo aff.mo in G . C.
D . GIUSEPPE M . BEAUvOIR .
CONFERENZA AI COOPERATORI SALESIANI IN GENOVA .
Il giorno 3 Marzo nella Basilica di S . Siro in
Genova, previo invito del novello superiore dei
Salesiani, D . Michele Rua, si tenne la Confe-
renza ai Cooperatori della città e de' suoi din
torni . Ecco come ne scrisse il valoroso giornale
l'Eco d'Italia :
Sabato ebbe luogo l'annunziata conferenza Sa-
lesiana con intervento dell'amatissimo nostro Ar-
civescovo . Il discorso dell'illustre Mons . Cagliero,
onore e vanto dell'inclita Congregazione Salesiana,
fu veramente splendido, e piacque assaissimo
all'affollato uditorio .
Monsignore incominciò ricordando in modo af-
fettuoso e commovente come alla Conferenza
dello scorso anno 1887 assistevano l'uno accanto
all'altro due venerandi vegliardi, l'Arcivescovo
di Genova e l'amatissimo D . Bosco . Disse come
l'ultimo di essi non era più, ma che a confortar
sè e i cooperatori dell'incomparabile perdita ri-
chiamava alla mente quanto aveva dimostrato il
1° di Marzo l'Eminentissimo Alimonda nella sua
Orazione funebre ai Torinesi, che cioè D . Bosco
non era morto, ma viveva col suo spirito nelle
opere da lui fondate . Ed ispirato a questo pen-
siero passò a trattare brevemente di queste o-
pere, che ridusse a quattro principali : la saggia
istruzione scientifica e letteraria della gioventù ;
la vera e buona educazione della classe operaia ;
l'associazione dei Cooperatori Salesiani ; le mis-
sioni dell'America meridionale . Di quest'ultima
parlo assai diffusamente, mettendo innanzi spe--
cialmente i gravissimi bisogni in cui si trovano
i selvaggi della Patagonia e della Terra del Fuoco .
Finì calorosamente invitando i cooperatori a
continuare il loro affetto ed appoggio al Suc-
cessore di D . Bosco e a tutti i Salesiani, poiché
disse, i Salesiani hanno bisogno di essere soc-
corsi, aiutati ed amati .
Si alzò quindi S . E . Rma Mons . Magnasco e
con parole dettate dal suo ardentissimo zelo per
la salute delle anime pose un magnifico suggello
al discorso di Mons . Cagliero .
Ecco poi quanto aggiunge l'Ottimo Cittadino :
La conferenza piacque molto, riuscì interes-
sante oltre ogni dire . Piacevoli certi particolari
intorno alle missioni, commovente la narrazione
delle opere compiute dai Missionari Salesiani
nella Patagonia . I giovanetti ricoverati dell'Istì
tuto di S . Pier d'Arena cantarono soavemente
con quella intonazione, con quello slancio ammi-
rabile che ripetutamente ebbe il plauso degli
intelligenti della buona musica . La colletta fatta
allo scopo di raccogliere offerte a pro delle o-
pere fondate dal non mai abbastanza compiante
D . Bosco, fruttò la bella somma di 1057 Lire .

3 Pages 21-30

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3.1 Page 21

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38 Catalogo Metodico - Classe I, Teologia - Categoria I, Sacra Scrittura, Maria SS . VI
VI ] VARIA. 0$ . Alf0Il{IA1 IG{+
< Per rimontare alla fonte della devozione a Maria, quale Ausiliatrice del genere umano, converrebbe risalire al giorno in cui, cacciato Adamo dal Paradiso terre-
stre, Iddio lo confortò, promettendogli che sarebbe venuta una Donna, mercò della quale nascerebbe il Salvatore del mondo .
Converrebbe passare a rassegna tutti i simboli e le figure con cui Iddio volle nell'Antico Testamento prefigurare le virtù e I pregi di Maria nelle persone di Sara,
Rebecca, Maria sorella diMosè, Debora, Susanna, Ester, Giuditta, le quali furono l'aiuto e la salvezza del popolo d'Israele,come Maria lo fu di tutto il mondo .
Converrebbe inoltre risalire all'istante in cui annunziatole dall'Angelo ch'essa doveva essere la Madre del Figliuol di Dio, essa rispose umilmente di essere l'ancella
del Signore, perciò si compiesse il voler suo : dal qual momento Ella fu il vero aiuto del genere umano concorrendo a liberarlo dalla schiavitù del demonio in cui giaceva
da tanti secoli .
Quando poi Gesù dall'alto della Croce ci consegnò a Lei come figli nella persona di Giovanni, essa, accettando di diventar nostra Madre, non accettò il solo titolo,
/tua anche tutti i doveri, tutti gli uffizi di una madre, primo dei quali si è il difendere e aiutare i proprii figli . r
(Bosco, Maria Ausiliatrice).
Maria Ausiliatrice . Storia del suo culto, colla racc . di alcune grazie ottenute nel primo settenn . della consacr. .
della Chiesa a Lei dedic . in Tor., pel Sac . G . Bosco . 2' ediz . - Un fase . in-32° , p. 320 (L . e . 269) (E) L . 0 40
- Legato in' carta placca oro
(D) » 0 70
La Stella del mattino, ossia Maria Ausiliatrice nostra speranza nelle miserie della vita, pel Sac . G. B . Le-
moyne . - Un fase . in-32°, pag. 128 (L . e . 364)
(E) » 0 20
L'Arca dell'Alleanza, ossia potenza di Maria Ausiliatrice in favore de' suoi divoti, pel Sac . G . B . Le-
moyne . - Un fase . in-32°, pag. 144 (L . e . 317)
(E) » 0 20
/ La Nuvoletta del Carmelo, ossia la divozione a Maria Ausiliatrice premiata di nuove grazie, pel Sacer-
dote Giovanni Bosco . - Un fase . in-32° , pag. 120 (L . e . 293)
(E) » 0 15
Legato in carta placca oro
(D) » 0 50
La Città di rifugio, ovvero Maria Ausiliatrice, pel sac . G. B . Lemoyne . - Un fase. in-32°, di pag. 160
(L . e . 329)
(E) » 0 20
Legato in carta, placca oro
(D) » 0 50
La Vergine potente, ossia alcune grazie concesse da Maria SS . Ausiliatrice ai suoi divoti, pel Sac . G. B .
Lemoyne . - Un fase . in-32°, pag. 144 (L. e . 389)
(E) » 0 25
I La Madre delle Graz ovvero Maria Ausiliatrice in ogni bisogno spirituale e temporale, pel Sac . G . B .
Lemoyne . - Un fase . in-32°, di pag . 165 (L . e. 340)
(E) » 0 20
- Legato in carta placca oro
(D) » 0 50
Meraviglie della Madre di Dio invocata sotto il titolo di Maria Ausiliatrice, pel Sac . G. Bosco . - Un
fascicolo in-32 ° , pag, i84 con litografia di Maria Ausiliatrice (L . e . 185) . . . . (E) » 0 20
Legato in carta, placca a oro
(D) » 0 50
Associazione dei divoti di Maria Ausiliatrice, canonicamente eretta nella Chiesa a Lei dedicata in Torino,
con ragguaglio storico su questo Titotb pel Sac . Giovanni Bosco . Edizione 4 a. - Un fascicolo iii-32 ° di
pag. 104 (L . e . 197)
(E) » 0 15
- Legato in carta, placca oro
(D) » 0 50
Rimembranza di una solennità in onore di Maria Ausiliatrice, pel Sac . Giovanni Bosco . - Un fascicolo
in-32°, di pag . 172 (L . C . 191)
(E) » 0 20
r - Legato in carta, placca oro
(D) » 0 50
A Maria Ausiliatrice . Discorso, del Com . TesLanera. - Opusc . in-16 ° picc ., p . 15 (305)
(E) » 0 05
/A Maria Ausiliatrice . Inno, del Sac . Giuseppe Balla . - Opusc . in-32°, pag . 30 (310) . . (A) » 0 20
/Maria Auxilium Christianorum, ora pro nobis . Preghiere e pratiche - Un volume in-64° , di pagine 184
(B. E . 20) (388)
(E) » 0 25
Legato in tela
(D) » 0 40
(Nove giorni consacrati all'Augusta Madre del Salvatore sotto il titolo di Maria Ausiliatrice, pel Sa-
cerdote Giovannì Bosco . Seconda ediz . - Un fase . in-32 ° , pag. 116 (L . e . 209)
(E) » 0 15
- Legato in carta, placca oro
(D) » 0 50
r - Tradotto in francese .
. (D) » 0 35
J Solenne novena di preghiere ed opere buone secondo i bisogni dei tempi in preparazione alla festa
di Maria SS . Aiuto dei Cristiani (15-24 maggio) - Opuse . in-32 ° , pag . 32 (o. e . 24) (E) » . 0 05
Auxilium Christianorum, ora pro nobis . Oraz . indulg. dal Vese . d'Acqui. - Fogl . in-16 °, al 100 (E) » 2 00
Maria SS . Ausiliatrice . Silografia, con preghiera di S . Bernardo (1) al 100 . . . . (E) » 2 00
Con pizzo
(E) » 3 50
Maria SS . Ausiliatrice, pregate per noi . Litografia con preglì . di S . Luigi Gonzaga (9) al 100 (l'i) » 2 00
f Con pizzo
(E) » 3 50
Maria Aiuto dei Cristiani . Silogr . con pregh. di Pio IX e di S . Bernardo ed atto di consacr . (6) (1:) , » 2 50
TORINO, S . Benigno Clan ., Lata - TIYOCRAFIA E LII;RERIA SALESIANA - Senia, Sali Cicr d'Arena, LON`A

3.2 Page 22

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VII Catalogo Metodico - Classe 1, Teologia - Categoria I, Sacra Scrittura, Maria SS . 39
t113{I{9TECÀ MARIA A[J ILJATti{J
a Promuovere le glorie della divina Madre del Salvatore per meritarsi la protezione di Lei in vita e particolarmente in
punto di morte o, ecco il primissimo scopo dell'Arciconfraternita dei divoti di Maria Ausiliatrice, costituitasi in Torino il 5
Aprile del 1870 .
a Due mezzi speciali si propongono i Confratelli e le Consorelle dell'Arciconfraternita : dilatare la Divozione alla Beata Ver-
gine e la venerazione a Gesù Sacramentato : ed a tal uopo si adoperano colle parole, col consiglio, colle opere, e special-
mente con ditmondeae buoni libri, immagini, pagelle e medaglie e .
Aiutano mirabilmente le Letture Cattoliche di Torino, fondate dallo stesso D . Bosco, fondatore dell'Arciconfratornita . La
mitezza del prezzo di L . 2,25 annue, ed i molti fascicoli riguardanti iit modo diretto Maria SS . ed il divino Salvatore age-
volano uri tale compito . Oltre alle Lettore Cattoliche si presenta ora una raccolta di letture mariane, scelta dalle stessa
Letture Cattoliche e da altre collezioni, e disposta in modo da agevolare sempre più l'attuazione del nobilissimo scopo che
Si prefigge l' Arciconfrateruila, pigliando perciò il bel titolo di Biblioteca Maria Ausiliatrice .
A meglio riuscire nello scopo prefisso la Biblioteca Maria Ausiliatrice si venderà a collezioni di 24 volumi legati, a serie
di 12 volumi legati, ad opere complete legate, ed a semplici volumi legati, nonchè a volumetti slegati, giusta l'annunzio
particolareggiato . Coloro che gradissero meglio l'acquisto per Associazione, potranno riceverla nel modo seguente :
CONDIZIONI E MODO DI E~BSOCIAZIOSSE .
1 ° La Biblioteca Maria Au~iliataice consta di 24 volumi elegantemente legati in tela con impressione a oro del!' Immagine di Maria Ausiliatrice
venerata in Torino - Valdocco .
2" Letti Volami sorgo divisi in dite serie . La prima contiene la vita della Beata Vergine scritta dalla venerabile d'Agreda . La seconda un
gran numero di letture mariane legate a vol uni di oltre a coo pagine ciaseuno . Ogni serie consta di 12 voltimi .
n° 1.1 prezzo d' as,cociazione alle due serie è di (C) L . 40, con diritte a dite annate alfe Letture Cattoliche .
4" Quello d'ogni singola Serie è di (0o L . 24, con diritto ad un'annata delle Letture Cattoliche, fa l'era direzione del Monfort ed Alenanacco.
5' L'associazione alle due serie dura dite anni .
C Quella ad ogni singola serie dura rm anno, e coloro elle verranno associarsi ia qualunque tempo, all'atto del pagamento riceverannv i volumi
dei mesi arretrati.
Prìma Serie - 12 Vol, legati elegant .
onfrérie du saint Scapulaire
E L . 0 25
Il Sant. della Consolata in Torino (GIr1RARDI) E » 0 30
/MISTICA CITTA DI DIO . Istoria Divina e Vita `4La Madonna di Roccamelone (RosAZ) . . E » 0 20
della \\ergine Madre di Dio Maria Santissima , scritta da 1 Detti 8 volumi legati in uno in tela (5) . D » 2 40
suor Ilaria di Gesù Abbadessa nel Monastero d'Aereda morta
il 24 di Maggio del 4 G 05 . Versione dal testo originale
La nuvoletta del Carmelo ; gr . di M . A. (Bosco) E » 0 15
a Vergine ; Storia della Madre di Dio (ORSIM) E » 1 00
torio N. D . della Mercede . (Mari. L . C. 241) E » 0 5
sP5
di Giovanni Ceresetn . Vol . 12 eleoeantemente Ilne,avallii
Detti 3 volumi legati in uno in tela (6) . 1) » 2 40
in tela
(11) L . 24
'Arca dell'alleanza ; (LEMOYNE) . . . . E » 0 20
_
I maggio in campagna ; (MARTINENGO) . . E » 0 70
Seconda Serie -12 Vol. eleg. leg, in tela.
Valentina o una degna figlia di Maria . . E » ll 25
Avviamento alla div . a Maria ; (FRASSINETTI) E » 0 10
Maria Ausiliatrice e suo culto (Bosco) . . E L . 0 40
Il Figlio divoto di G . S . e di Maria SS . ; (Foci .) E » 0 10
Detti 5 volumi legati in uno in tela (7) . D » 2 40
IM esedi Maggio a Maria Immacolata ; (Bosco) E » 0 30 W La Città di rifugio ; (LEMOYNE) . . .
. E g 0 20
Uffizio della Beata Vergine
. . . E » 0 75 •% 1 sette dolori della Madre di Dio ; (PELLICANi)E » 0 25
Detti tre volumetti legati in uno in tela (1) D » '2 40 w~ a desolazione della Vergine ; (T1tosCL4) . E » 0 40
/Associazione dei divoti di Maria Ausil . (Bosco) E » 0 1 .5 1/1(Settennario sui dolori della Vergine ; (TROSCIA) 1 : » 0 50
i/La Figlia divota di G . S . e di M . SS . (Pogl .) E » 0 10 Salmi ed Inni pel Vespro ecc
E » 0 20
Manuale per l'associazione delle Famiglie . E » 0 40 1 Detti 6 volumi legati in uno in tela (8) . D » 2 40
tl 1 mese del S . Rosario ; (Belasio)
. . . D » 0 40 . 1 La Madre delle grazie ; (LEMOYNE) . . . E » 0 20
Diamo la mano a Maria ; Ricordo (Belasiol . D » 0 15 d I Divoto alla scuola di Maria
. . . E » 0 40
Arpa Mariana ; (L . C. 63i
L » 0 25 Imitazione di Maria SS . ; Versione dal latino E » 0 60
Letti sei volami legati in uno in tela (2)
W,N ove giorni a Maria Ausiliatrice ; (Bosco) .
yf euvaine a Marie Auxiliatrice (Bosco) . .
uovo Manuale di div . alla Madre di Dio ;
D » 2 40
E » 0 15
D » 0 35
E » 0 80
Nostra Signora della Salette ; (BERTHIER) . E » 0 75
Detti 4 volumi legati in uno in tela (9) . D » 2 40
La Vergine potente ; ( LEMOYNE)
. E » 0 25
La Vergine Madre di Dio ; (Bocci
. . E » 0 30
olerne Novena a Maria Ausiliatrice . . E » O 05
toria dell'Arcicenfrat . del Cuor di Maria . E » 0 50
Detti 4 volumi legati in uno in tela. (3) . D » 2 40
isita al SS . Sacr . ed a Maria SS. ; (S . ALF .) E' » 0 20
Meraviglie di Maria SS . Ausiliatrice (Bosco) E » 0 20 Compendio di Dottrina Crisi . Feste di Maria. E » 0 40
aria, la Bibbia ed il Rosario ; (CONTESSA) . E » 0 40 Detti 5 voltimi legati in uno in tela (10) 1) » 2 40
oma
fl
e
Lourdes ;
considerazioni
(VIGO)
.
.
D » 0 20
a Stella dei Mattino ; (LEMOYNE) . . . . E » 0 20
/ I S . Rosario e come recitarlo ; (BEtnstt)
1) »> 0 30
Maria Ausiliatrice. Inno (BALLA .
D » 0 2u
Il Rosario esposto in versi ; (ANGELICI)
. E » 0 20
'Eden riacquistato . (GABELLI)
. E » 0 50
Detti 5 volami legati in uno in tela (4) . D » 2 40 onetti e Canzoni ad onor di Maria SS . . E » 0 50
Rimembranza d'una solennità a M . A . (Bosco)E, » 0 20 Il Quadro della Madonna ; (LEMOYNE)
. F. » 0 40
Apparizione di Maria SS . alla Salette ; (BoscoìE » 0 15
Detti 5 volumi legati in uno in tela (111 . 1) » 2 4o
eraviglie della Madonna a Lourdes ; (Bosco) E » 0 15 Maria nostra Speranza ; (LEMOYNE) . . . E » 0 20
Raccolta di Preghiere in onore dell'Immacol . E » 0 25
La Vergine del Carni . Notizie sulla Coli- . (TEA) E » 0 10
Le Glorie di Maria ; 2 vol . (S. ALFONSS) . . E » 1 40
Detti tre voltimi legati in uno in tela (12) D » 2 40
RIA SALI SIATA - Spezia, San Pier d'Arena, RO LA

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1
Catalogo M etodico - Classe I, Teologia - Categoria I, Sacra Scrittura
33
G) Maria Salatissima - I i vA) in JIo
'Mistica Città di Dio . Istoria Divina e Vita della Vergine Madre di Dio Maria Santissima, scritta
da Suor Maria di Gesù, Abbadessa del Monastero d'Agreda, morta il 24 di maggio del 1665 . Ver-
sione dal testo originale spagnuolo di Giovanni Cereseto . Opera dedicata ultimamente a S. E . RI il
Cardinale Alinionda .
Edizione elegante in 5 vol . in-8 ° a due colonne, carta fina
(E) L . 25 00
- elegant . leg . in tela in 4 vol . con impr . a oro di Maria SS. Ausil . (D) » 30 00
Edizione ordinaria in 13 vol. iii-32 °
(El » 20 00
elegant . leg . in tela coli impr. a oro di, Maria SS . Ausiliatrice (D) » 35 00
a Lettura fu questa, che mi ha cagionato atti di ammirazione quante no sono le linee, anzilpiù ho cavato da lei sola
d'insegnamento, che da quanti libri in molti anni con continua diligenza ho studiato . . . . Se poi tutta quest'opera e piena
di lumi per l'intelletto, non è meno fiamma per la volontà, accendendola e spronandola a passare dalla maggior freddezza
ad infervorarsi delle virtù più sublimi. Chi leggerà questo libro attentamente, senza dubbio riuscirà dotto e si muoverà ad
esser santo n .
In essa usasi di tutta la S . Scrittura con rare notizie, interpretandola in-nuolti luoghi con novità di vedute, senzache
un'ora li Santi-Padri e gli interpreti le abbiano date così singolari esposizioni n . (Così il Gesuita Spagnuolo ANDREA MESTOl .
« Tutto ivi è bello, tutto vi spira nozione, sicchè a diritto puossi chiamare questo libro supplemento del Vangelo, tro-
vandosi in esso ampiamente svilnppato ciò che l' Evangelista S . Giovanni aveva narrato in ristretto ° . (11 francese HuMSOLOT,
Dottore della Sorbona) .
« Non ostante le mie molte occupazioni, colgo tutti i momenti, di cui posso disporre, per leggere qualche tratto della
Storia che mi avete mandata . No ho già letta una gran parte, e mi commove al più alto segno ; la lettura di quest'opera
è molto opportuna pel santo tempo della quaresima n . (FILIPPO IV re di Spagna all'Autrice) .
n
Ed io ringrazio nostro Signore che m'abbia prolungata la vita, porchè avessi la consolazione, che dalla lettura
del prezioso libro ho ricevuto . Tutto ciò che ivi si contiene è così divino che non si può trattenersi dall' elevarsi sopra di
so medesimi al contemplare i prodigi al tutto meravigliosi da Dio operati nella sua SS . Madre n . ($uor MARIA MATILDE del
SS . Sacramento) .
Adl"agevolarne l'acquisto si spedisce anche per associazione .
Condizioni d'Associazione alla Mistica Città .
1° Ogni mese si spedisce un volume legato dell'Edizione Ordinaria in 13 voltimi . Il primo ed il secondo volume sono le-
g ali in uno a fine d'aver l'opera completa in un anno .
2° 11 prezzo d'Askciazione all'edizione ordinaria legata in 12 volumi è di
. (C) I . . 24 00
3° Ogni tre mesi si spedisce uri vohune legato dell'Edizione Elegante, in-4°, in 5 volumi . Anche di questa il primo ed
il secondo volnme sono legati in uno, quindi l'opera si riceve completa in un anno .
4° Il prezzo d'Associazione all'Edizione Elegante in 4 volumi è di
(C) u 30 00
5° Gli associati sì all' una eh e all'altra edizione all'atto in cui rimetteranno l'importo hanno il diritto di ricevere le
otturo Cattoliche del 1888, la Pera divo ione a Maria SS . del Ven . Monfort ed Almanacco .
La Vergine . Storia della Madre di Dio e del suo culto, compilata sulle tradizioni di Oriente, sugli
scritti dei Santi Padri ed . i costumi degli Ebrei . Versione dal francese riveduta o corretta da L . Mat-
teucci. - Un vol . in-32", pag . 532 (C . A . 20) (439)
(E) » 1 00
Legato in tela
(D) » 1 40
- placca oro
(D) » 1 60
~/La Vergine Madre di Dio ; conferenze famigliari del P . Vincenzo Bocci . - Un fascicolo in-32`, pa-
gi ne 256 (r ; . e . 284-~)
(E) » 0 30
Legato in carta placca oro
(D) » 0 60
Il Maggio in campagna, ossia la vita di Maria SS . esposta al popolo da un buon prete alla buona,
pnl P . Francesco lartitiengo . Opera premiala per giudizio dell'Accademia di Religione Cattolica di
Rema . - Un volL ìn-32 ° di pagine 392 (L. e . 304-5)
(E) » 0 70
- legato alla bodoniana
(D) » 0 90
- - in carta con impressione a oro
(D) » 1 00
-- - in tela con impressioni a secco
(D) » 1 20
Edizione fina in-16 °
(E) » 1 20
Legato tela pl ;tcca oro
(p) » 2 40
~La vita di Maria proposta a modello delle anime religiose . Considerazioni e pratiche per il mese di
llaggio di Elisabetta Girelli . - Un vol . in-32°, pag. 104 (315)
(C) » 0 40
ita della SS . Vergine Maria ricavata dalle Sacre Scritture e da' Santi Padri, del P . Carlo Mass ini .
UV
-- Un vol . in-16' . pag . 128 (305)
(C) » 0 75
a Vita di Maria SS . esposta in discorsi morali dal Sac . Giovanni homo . 2 ° edizione riveduta ed enten-
data . - Un vol . iu-16 ° , pag. 32 ,1 (321)
C » 1 50
Frutti dell'Albero della vita eterna, ovvero lezioni morali date da Maria SS . alla veli . Suoi' Maria di Gesù
d'Agreda ; trad . dal P . Auton Maria da Vicenza - Due vol . in-16° picc ., p . 352-344 (325) (C) » 4 00
TORINO, S : Benigno Can ., Lucca - TIPOGRAFIA E LIBRERIA SALESIANA - Spezia, San Pier d'Arena, RONA

3.4 Page 24

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• • TORINO S .Benigno Can . - LIBRERIASALESIANA-Roma S. PIER d'ARENA
~eée>yti//ire ubbli.éàziosye
`IL DNOTO DI MARIA che la onora nel mese di Maggio e nelle feste
a Lei consacrate, coll'aggiunta di altri eser-
cizi di pietà da praticarsi da ogni buon Cristiano per opera del P . LORENZO M .
GEROLA, Missionario Apostolico del Preziosissimo Sangue . - Un elegante volume
in-16° piccolo di pag . 463, edizione 61
( E) L . 2 00
- Legato elegantemente in tela
(D) » 3 00
Questa nuova pubblicazione dell'Autore del Libro per tutti e di Una Rete Diabolica è destinata a fare un
gran bene promuovendo le Glorie di Maria SS . L'indice della materia del doppio corso di meditazioni poi Mese di
Maggio servirà a farne conoscere l'importanza .
Primo corso : Meditazione preparatoria . Motivi che ci deve impegnare a celebrare il mese di Maggio in onore di
Maria . Preghiera . Esempio del B . Giannangelo Porro da Milano . Ossequio . Giaculatoria . - 1° Giorno . La predestina-
zione di Maria SS . Preghiera . Esempio ecc . - 2° L'Immacolata . - 3° La Natività . - 40 Il Nome . - 5° La Presen-
tazione . - 6 0 Vita nel Tempio . - 7 0 L'Annunziazione . - 8° L'Annunziazione . - 90 Virtù praticate nel mistero
dell'Incarnazione . - 10° La salutazione Angelica . - 11 0 La Visitazione . - 12° Grazie operate nella Visitazione . -
13° Dubbio di S . Giuseppe . - 14° Da Nazareth a Betlemme . - 15° La Natività di Gesù . - 16° La Purificazione . -
17° Afflizioni di M . nell'infanzia di Gesù . - 18° Sua Vita in Nazareth . -19° Frutti che M . ricava dalla presenza di
Gesti . - 20° Tre motivi d'afflizione . -- 21 0 L'Addolorata . - 22° Gioie di Maria nella Risurrezione . - 23° Vita dopo
la Risurrezione . - 24° Vita dopo la discesa dello Spirito Santo . - 25° Morte di Maria . - 26° Risurrezione di Maria
- 27° Assunzione . -d 28° Il Sacro Cuore di Maria . - 29° Imitazione di Maria . - 30° Perseveranza nella divozione
di Maria . - 31° Consacrazione di noi stessi a Maria .
Secondo corso : 1° L'affaredella salute . - 2° Preziosità dell' ànima . - 3°lIl peccato mortale . - 40 Veniale. -
5° Castighi . - 6° Il tempo . - 7° La morte . - 8° Il Giudizio Universale . - 9° L'inferno . - 10° Divine ispirazioni
-11° Strada del Paradiso . - 12° I due padroni . - 13° La felicità del corpo . - 14° La malizia del peccato . - 15°
Falsa volontà di salvarsi . - 16° Lo scandalo . - 17° Il rispetto umano . -18° La dilazione della penitenza. -19° Dei
patimenti . - 20° Gesù bambino . - 21° Esempio di Cristo giovane . - 22 1 Esempio di Cristo nel deserto .,- 23° Gesù
Crocifisso . - 24° Maria a' pie'della croce . - 25° Amore a Gesù Cristo . - 26° imitazione di Cristo . --*27 0 Uniformit1
alla volontà di Dio . - 28° L'amore del prossimo . - 29° Dell'amor del prossimo . - 30° Fervore nel sevizio di Dio . -
31° Divezione a Maria SS . Seguono le feste di Maria SS ., le Parafrasi dell'Avo Maria, delle Litanie ed ogni sorta di
esercizi poi divoti di plagia S, .