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BIBLIOGRAFIA SALESIANA
OPERE DI S. ALFONSO MARIA DE'LIGUORI
La Bibliografia Salesiana , nella sua missione di gridare a tutti : prendi e
leggi! prendi e leggi! non trova scritti più opportuni da suggerire, nell'incomin-
ciar dell' anno 1887 , delle Opere di S . Alfonso . In tutti i tempi le Opere di
questo santo Dottore sono utili ad illuminare, sostenere il vero, sventare l'errore ;
ma in quest'anno sono anche particolarmente opportune, perchè cade il primo cen-
tenario dalla morte di detto Santo . Chi adunque vuole onorare e far onorare Sant'Al-
fonso in tal accasione legga e faccia leggere le opere in cui il Santo rivive .
Ad agevolarne l' acquisto la Libreria Salesiana di Torino le mette in corso
di associazione nelli seguenti
Modo e Condizioni d'Associazione :
1° Tutte le opere del Santo saranno comprese in dieci grossi volumi in 8° grande
di 800 a 1000 pagine ciascuno, legati in tela inglese .
2° Il prezzo dei dieci volumi legati in tela è di lire 87 .
3° La spedizione dei volumi verrà incominciata col Gennaio .
4° Gli Associati che manderanno detto importo ri ce;er anno in Novembre e
Dicembre due grossi volumi ; Annali di S. Pictro, i k li, essendo nello stesso
formato e stessa legatura delle Opere di S . Alfonso, vengono a formare una Biblio-
teca in 12 volumi, opportunissima ai tempi presenti . Riceveranno eziandio in dono una
copia della Vita del Santo, che verrà pubblicata come ricordo del suo Centenario .

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BOLLETTINO DI NOVITÀ E D'OPPORTUNITÀ
PUBBLICAZIONI PERIODICHE
ed Opere in corso d'associazione .
Chi fa bene, ben trova ; comedia in tre atti, del sac . G . B . Lemoyne
. . . . L. 0 40
Opportunissima è questa novita letterario-morale del Lemoyne . Il tempo in cui vede la luce, il nome
dell'autore e l'argomento, fanno sperare un grande spaccio . E un libro che raccomanda la collana di cui
è gemma, cioè le :
Letture Drammatiche : - Volumi in-32 . Prezzo annuo L. 4 00
Di esse si pubblicarono già le seguenti, che si raccomandano agli Istituti d'Educazione .
1 . LEMOYNE . Le Pistrine e l'ultima ora del paganesimo in Roma . Dramma in 5 atti . (G 14) 0 40
2 . - Davide unto Re ; dramma in 5 atti in versi
(G . 10) 0 40
3 . - Una speranza, ossia il passato e l'avvenire della Patagonia ; dramma in 5 atti (G . 7) 0 40
4 . BACCi . I Capuani : Dramma in 5 atti in versi
(G . 9) 0 40
5 . GUERRA . Santa Dorotea ; dramma storico in tre atti
(D . 7) 0 40
6 . Antonio : ossia una lezione di morale ; dramma in tre atti (G . 9) . Lo Spazzacamino . (G . 11) 0 40
7 . ALLEGRO . S . Eustachio, ovvero la famiglia dei martiri ; Tragedia
(G . 9) 0 40
8 . Di PIETRO . Idomeneo ; tragedia in 5 atti
(0 . 6) 0 40
9 . - Lo Zio burlato, ma divenuto felice ; commedia in 2 atti
(G . 15) 0 40
10 . LEMOYNE. Il quadro della Madonna ; commedia in tre atti . .
(D . 8) 0 40
11 . - Seiano ; dramma in 5 atti
(G . 8) 0 40
12 . GUERRA . S . Venanzio ; dramma in tre atti
(G . 9) 0 40
13 . WISEMAN . La Perla Nascosta ; dramma in 2 atti
(G . 12) 0 40
14 . FRANCESIA . De Santo Aurelio Augustino ; Dramma latino con la versione inversi martelliani (G . 7) 0 40
15 . ISOLA. Ubaldo stendardo ; dramma in 5 atti
(G . 11) 0 40
16 . CATTANEO . Gli errori del Talbe e le vie del Signore ; dramma in 5 atti .
(G . 15) 0 40
17 . PIOTON. Domenico e la conversione del discolo : dramma in 3 atti . .
(D . 5) 0 40
La lettera e numero tra parentisi e claudite indicano il numero dei giovàni o donzelle ricitanti.
Dono agli Associati : Metti, S. Pietro in Roma ; Dramma .
Biblioteca della Gioventù Italiana : Prezzo annuo (e .) L. 15 00
Nulla presenta questa Biblioteca di Novità in ciò che spetta la sostanza letteraria . Il primo volume
che spedisce ai suoi Associati del 1887, sia per la legatura che pel tempo in cui esce è una vera
opportunità.
Il Messia . Poema di I . A . Klopstock . Versione di G . B . Cereseto; vol . 1° . legato
1 40
Dono agli Associati : Martìnengo, Introduzione allo studio della Poesia ed Almanacco
Letture Cattoliche di Torino. Prezzo annuo
(e.) L . 2 25
Per Novembre e Dicembre 1886 fu pubblicato :
Il Giro del Mondo in 240 giorni . Canadà-Stati Uniti -Giappone-China-Indostan, di Ernesto Michel ; ver-
sione italiana di Luigi Matteucci . Vol . 1° Canadà e Stati Uniti
L . 0 40
JI Galantuomo . Almanacco per l' Anno 1887 . Strenna offerta agli Associati alle Letture Cattoliche di
Tori no del 1886
0 10
Bibliotechina dell'Operaio ; Pubbl. trinlest . Prezzo annuo (e.) L . 1 00
Anche questa Bibliotechina nulla presenta in fatto di Novità, ma opportunissima è l'opera seguente,
e nuovamente ristampata con apposita copertina acconcia a renderla più gradita alla classe operaia .
Vita di N . S . Gesù Cristo del P . Carlo Massini
„ 1 00
Come vedesi dal prezzo della Bibliotechina e da quello delle due prime dispense unite nel volume del
Massini, chi manda lire una, non solo riceve la Vita di Gesù Cristo, ma rimanendo per diritto associato
a detta Bibliotechina, riceverà in più le due altre dispense a suo tempo .
Dono agli Associati : Gallo, La Povertà ricca d'opere ed Almanacco .

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ANNO XI - N . 1 .
Esce una volta al mese.
GENNAIO 1887
BOLLETTIN0 SALESIANO
DIREZIONE nell'Oratorio Salesiano . - Via Cottolengo, N. 32, TORINO
Sommario. - Lettera di D. Bosco ai Cooperatori e Co-
operatrici - La Missione Salesiana per l' America -
La Benedizione della nuova Chiesa del Collegio S. Carlo
in Borgo S . Martino . - Il compimento d'un voto, ossia
la consacrazione della Chiesa del S . Cuore di Gesù . -
LETTERA DI DON BOSCO
ai Cooperatori e alle Cooperatrici .
Benemeriti Cooperatori e
Benemerite Cooperatrici,
La grande bontà di Dio, o benemeriti
Cooperatori e benemerite Cooperatrici, ci
concede ancora l' insigne favore di ritro-
varci in vita sul principio di un nuovo anno,
e a me di scrivere e a voi di leggere que-
sta lettera ; favore che a molti dei nostri
cari non è concesso. Dal mio canto ne rin-
grazio il Signore dal fondo dell' animo, e
invito voi tutti a fare altrettanto, se ancor
non lo avete fatto . Imperocchè la ricono-
scenza, la gratitudine verso Dio per i be-
nefizi che ci concede , oltre all' essere un
dovere, è pure mezzo efficace per ottenere
le sue grazie e le sue benedizioni .
Questa nostra riconoscenza per altro, que-
sta nostra gratitudine non deve consistere
solo in parole, ma passare ai fatti ; epper-
ciò procuriamo che tutti i giorni dell'anno,
che abbiamo ora incominciato, siano giorni
pieni di opere di pietà e di religione, pieni
di opere di carità e di beneficenza', allo
scopo di propagare maggiormente il regno
di Gesù Cristo sulla terra, di ottenere la
salute di un maggior numero di anime, e
soprattutto di salvare migliaia di giovanetti
poveri ed abbandonati, che sono in pericolo
di andare eternamente perduti .
Questo appunto è il lavoro , al quale i
Salesiani col vostro concorso attesero nel-
l'anno poc'anzi spirato, e al quale attende-
ranno nell'anno corrente, mediante l'aiuto
della divina grazia, e l' opera vostra, che
sperano non verrà meno giammai .
Sebbene dal Bollettino Salesiano abbiate
già potuto conoscere in gran parte le opere
compiutesi nell'anno 1886, tuttavia, giusta
la prescrizione del nostro Regolamento, mi
preme di darvene ancora un cenno, almeno
delle principali, in questa lettera, affinché
possiate scorgere come di un sol colpo
d'occhio i frutti della vostra carità, della vo-
stra cooperazione .
Opere compiutesi nel 1886 .
Una delle opere effettuatesi nello scorso
anno, della quale non si è peranco parlato,
è la nuova Casa apertasi nel paese di Fo-
glizzo, diocesi d' Ivrea, destinata a racco-
gliere, istruire e formare capi d'arte, mae-
stri, catechisti, chierici e sacerdoti, onde
provvederne le Case già fondate e quelle a
fondarsi, a pro dei giovanetti, in Italia, in

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Francia, nella Spagna ed altrove, soprat-
tutto per fornire dei necessarii soggetti le
Missioni di America .
Nella città di Torino, nel sobborgo detto
di S . Salvario , si fece acquisto di un fab-
bricato , con annesso cortile ed una bella
chiesetta , dove nei giorni festivi trecento
e più giovanetti di quelle parti si radunano
per compiere le pratiche di pietà, e pas-
sarvi più ore in trastulli onesti, lontani dai
pericoli, che sovrastano alla loro età ine-
sperta .
In Borgo S . Martino presso Casale Mon-
ferrato si termino e si inaugurò al divin
culto la chiesa di S . Carlo, che forma un
grazioso monumento non solo del collegio,
ma del paese .
A Faenza nelle Romagne si pose mano
ad innalzare un nuovo edifizio, per prov-
vedere ai bisogni corporali e spirituali di
molti giovanetti della città e dei dintorni .
Al Torrione tra Ventimiglia e Bordighera
si ripresero i lavori alla chiesa di Maria
Ausiliatrice, sotto la direzione dell'egregio
e caritatevole ingegnere Levrot, e nell'anno
andante speriamo di poterla dedicare al Si-
gnore .
A Nizza Monferrato presso la Casa cen-
trale delle Figlie di Maria Ausiliatrice si
eresse un tratto di fabbrica, che permetterà
di accettare un centinaio di allieve di più .
A Roma la chiesa del Sacro Cuore si portò
a tal punto, che si sarebbe potuta consa-
crare nel passato mese di dicembre, se il
rinomato architetto Conte Francesco Ve-
spignani, che ne dirige i lavori, non avesse
domandato ed ottenuto che se ne trasferisse
la solenne cerimonia nell' anno che corre,
in memoria del glorioso giubileo sacerdo-
tale del Santo Padre Leone XIII .
Ma se non fu ancora consacrata la chiesa,
ben si poté erigere e destinare una parte
di fabbricato ad uso di Ospizio, e racco-
gliervi parecchie decine di giovanetti con-
vittori, e duecento e più esterni, che fre-
quentano le scuole, i quali tutti fanno con-
cepire le più belle speranze .
In Francia non solo si conservarono in
fiore le Case già fondate per la gioventù
di ambo i sessi, ma si accrebbero di fab-
bricato e di numero di allievi quelle di Pa-
rigi e di Lilla ; e per la carità di due ve-
nerande sorelle una nuova se ne aprì a
Guines, presso il passo di Calais, a pro delle
fanciulle, diretta dalle Suore di Maria Au-
siliatrice .
In riguardo alla Spagna mi è dolce rin-
novarvi la notizia, che a suo tempo già vi
venne data, vale a dire che la generosità di
varie persone di quella cattolica nazione,
specialmente della nobile città di Barcel-
lona, ci ha somministrato mezzi , con cui
poter mettere mano ad opere veramente
grandi. Oltre il dono di uno spazioso ter-
reno, per ampliare l' Ospizio già esistente
in Sarrià, sobborgo vicino, e per renderlo
capace di raccogliere più centinaia di gio-
vanetti ; oltre al sopperire alle spese oc-
correnti per detto ingrandimento, ci venne
pur data in proprietà buona parte di una
vasta ed alta montagna, chiamata il monte
Tibi dabo, affinché sopra la sua vetta si
innalzi un santuario in onore del Sacro Cuore
di Gesù, con casa attigua, da servire quale
seminario per le nostre Missioni .
Nè debbo tacere che nel mese di ottobre
sacro alla Serafina del Carmelo, Teresa di
Gesù, una delle sante più illustri della Spa-
gna, si faceva in detto sobborgo la prima
fondazione di nostre Suore , chiamatevi da
una delle più insigni nostre benefattrici di
colà, Donna Dorotea, provvedute da lei e
da altre caritatevoli signore, di casa, di cap-
pella e di ogni cosa occorrente, e accolte
dal Revmo Vescovo di Barcellona con una
benevolenza, e benedette con una effusione
di cuore veramente paterna .
Un'opera degna altresì di particolare me-
moria è la spedizione di 24 Missionarii e
di sei Suore di Maria Ausiliatrice, fattasi
ultimamente per l'America ; spedizione, per
compiere la quale ho fatto appello non solo
alla generosità vostra , ma alla carità di
quante persone benevole potei conoscere di-
sposte ad aiutarmi .
Troppo lungo sarei, se dovessi dirvi al-
tresì gli ampliamenti fatti nelle Case già
stabilite in Europa, delle opere incomin-
ciate e che si stanno compiendo in parecchi
siti, e dei consolanti risultati morali e reli-
giosi pure ottenuti : ond'è che per brevità
lascio il vecchio e mi porto nel nuovo
mondo, e vi esporrò alcune opere compiute
in America .
Colà nella Repubblica Argentina si con-
sacrò con solennissime feste la chiesa di
S. Giovanni Evangelista, eretta in uno dei
più popolati sobborghi di Buenos-Ayres .
Colà nella nuova città chiamata la Plata si
acquistò una casa ed una chiesa, che do-
veva servire ai Protestanti, e si benedisse
e si dedicò invece al culto cattolico , ed i
Salesiani vi attendono con buon successo ad
istruire giovani e vecchi, e a premunirli
contro le mene degli eretici . Colà ancora a
Carmen di Patagones si finì la chiesa par-

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rocchiale incominciata anni sono dal sacer- Bulnes, Concepcion. Qui, trovati varii Coo-
dote D . Giuseppe Fagnano, e venne consa- peratori Salesiani, col loro mezzo gettarono
crata con grande solennità dal Vescovo i principii di una Casa, a vantaggio dei po-
Monsig. Cagliero, Vicario Apostolico della veri giovanetti Chileni . Nel ritorno i Mis-
Patagonia settentrionale .
sionarii toccarono San Rosendo , Los An-
Ma quello, che più mi sta a cuore di ri- geles, Antuco nel Chili, e per compiere vie
ferirvi, sono gli avanzamenti fatti dai nostri meglio la loro esplorazione, ripassate per
Missionari nella Patagonia . Nella sua parte altra parte le Ande, si ricondussero a Nor-
più meridionale, quasi sulla foce del Rio quin, indi a Patagones, dopo un viaggio di
Santa Cruz, si piantò una stazione, si fab- oltre a cinquemila chilometri, dopo aver
bricò una cappella, e i Salesiani già si af- sofferto indicibili stenti, premiati per altro
faticano a chiamare a Dio gli Indii, che lo colla conversione e col battesimo di parec-
ignorano affatto, ed a conservare nella fede chie migliaia di persone .
i cristiani colà trasferitisi, i quali intenti Queste lunghe e pericolose escursioni a-
solo al guadagno ed all'interesse della terra, postoliche fecero sempre meglio conoscere
senza la parola ed il ministero del Sacer- la necessità di fondare residenze di Sacer-
dote, perderebbero di vista i beni del Cielo, doti in più siti, a fine di poter raggiungere
e vivrebbero e morirebbero come i selvaggi . i selvaggi, istruirli, incivilirli, formarne un
Da quel punto i Missionarii si partono popolo cristiano e salvarli nell'anima e nel
pure di quando in quando in cerca degli corpo . E appunto questa necessità, che muove
Indii, disseminati qua e colà a distanze ster- quei Missionarii ad implorare da noi soc-
minate, li istruiscono , li battezzano, li in- corso d'uomini e di mezzi materiali, onde
civiliscono ; anzi il missionario Beauvoir condurre a buon termine la grande impresa,
spinse la sua Missione sino al capo delle a cui si sono consacrati ; è questa neces-
Vergini, sullo stretto di Magellano, che di- sità, che mi obbligò ultimamente ad invo-
vide la Patagonia dalla Terra del Fuoco, e care la carità vostra, per allestire una no-
il prelodato D. Fagnano prefetto apostolico, vella schiera di Missionarii da inviare in
negli ultimi due mesi dell'anno si recò fin quelle remotissime terre, in aiuto di quei
oltre lo stretto e penetrò nella Terra del nostri confratelli .
Fuoco e in alcune isole adiacenti .
Ecco accennato una parte di lavoro, che
Quello che già si cominciò a fare nella si venne operando nell' anno ora decorso .
Patagonia meridionale venne eseguito in Alla vista di questo e d' altro , che passo
più larga proporzione nella settentrionale . sotto silenzio , mi sento in dovere di ren-
In questa Mons . Cagliero accompagnato da dere anzitutto grazie vivissime a Dio, indi
alcunisacerdotiecatehistfecapied
a voi, benemeriti Cooperatori e benemerite
a cavallo duemila e più miglia, per esplo- Cooperatrici, i quali colla paziente e gene-
rare il vastissimo campo alla sua cura af- rosa vostra carità mi avete somministrato
fidato dal Sommo Pontefice . Mentre egli si mezzi per queste opere. E siccome conosco
spingeva innanzi da un lato, altri Missio- che desiderate di partecipare vieppiù alla
narii, tra cui il sacerdote D . Domenico Mi- soave consolazione di salvare delle anime,
lanesio, prendevano la via per altra parte . e di procacciarvi in Cielo la corona degli
Dagli uni e dagli altri si giunse dapprima a apostoli, così passo ora a proporre alcune
Los Andes, ossia alle Cordigliere, catena di opere, a cui nell'anno 1887 dovrebbero in
montagne, che separano la Repubblica Argen- modo particolare mirare i vostri sforzi e la
tina da quella del Chili ; poscia per ben due vostra carità.
altre volte le valicarono e penetrarono in
quest'ultima .
Residenze e centri di Missioni.
I luoghi principali visitati dai Missionarii Metto in primo luogo le Missioni d'Ame-
nello scorso anno, soltanto all'occidente della rica . I luoghi che io ho di sopra passati a
Patagonia settentrionale, lungo il rio Neu- rassegna, ed altri moltissimi per brevità
quen e suoi confluenti, sono, dal forte Roca, taciuti, dovrebbero essere altrettanti centri,
Tratayen, Paso de Indios, Cohunco, Cumco, dove ridurre i selvaggi per ammestrarli ed
Norquin, Malbarco ; e di qui salendo le Cor- incivilirli , e donde partire per andare in
digliere nel versante appartenente alla Re- cerca di quelli, che abitano nei dintorni,
pubblica Argentina e toccando i punti Ja- ma il più delle volte distanti cento ed an-
vier, Faria, e Tomas Castro ne discesero che duecento miglia gli uni dagli altri . Senza
dall'altro spettante al Chili, dove tragittato di queste stazioni riesce pressoché impos-
il Rio Huble visitarono San Carlos, Chillan, sibile la completa evangelizzazione e l' in-

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civilimento di quelle tribù disperse. Or questi
centri e queste stazioni richiedono sacerdoti
e catechisti , richiedono case , ove abitare
e ricevere giovanetti Indii, affinchè istruiti
e fatti cristiani aiutino col tempo il Mis-
sionario a convertire i loro parenti e la
gente di loro tribù ; richiedono cappelle de-
centi e arredi sacri, per celebrare con de-
coro i divini misteri, ed anche per innal-
zare la mente ed il cuore dei neofiti alle
grandezze di Dio e del Cielo, colla magni-
ficenza del culto e del rito cattolico ; richie-
dono i mezzi acconci per percorrere, senza
pericolo della vita, e senza perire o di fame
o di sete, quelle immense regioni . Colà non
essendovi nè vie ferrate, nè vie carrozzabili,
nè vettovaglie, nè alberghi, non si può fare
a meno di molti e buoni cavalli ; che re-
chino in breve tempo il Missionario da un
capo all'altro di quegli sterminati deserti,
per istruire i sani, portare i conforti reli-
giosi ed assistere gli ammalati, per farsi
insomma a tutti amico, padre, angelo con-
solatore .
E qui debbo farvi osservare che se i Mis--
sionarii poterono già esplorare la Patagonia
settentrionale, valicare le Cordigliere e fis-
sare in varii punti stazioni e residenze, non
hanno peranco potuto fare altrettanto nella
Patagonia meridionale, nella Terra del Fuoco,
nè tanto meno nelle isole confinanti . In quella
parte, che costituisce la Prefettura Aposto-
lica assegnata dalla Santa Sede al sacerdote
D. Giuseppe Fagnano, i Salesiani visitarono
bensì il così detto capo delle Vergini, ed
ultimamente portaronsi più oltre ancora, ma
per difetto di mezzi non poterono finora sta
bilirsi che in un sito solo, cioè a Santa Cruz .
E qui notate che quest'ultima residenza è
centro di una estensione, che tra continenti
ed isole sorpassa in superficie parecchie
volte tutta l'Italia ; estensione seminata di
selvaggi , che da secoli e secoli aspettano
invano i benefici frutti della divina Reden-
zione . É quindi necessario fissare altresì in
più luoghi della medesima case di Missioni,
per renderne più facile, e direi meglio per
renderne possibile la coltura.
Già da tempo il prelodato Prefetto apo-
stolico aveva divisato di visitare quelle sue
vaste regioni e operarvi alcun che di sta-
bile . Trovandosi senza mezzi sufficienti si
recò a Buenos-Ayres a domandar soccorso
al Governo della Repubblica Argentina ; ma
poco potè ottenere a fronte del grande bi-
sogno . Perciò è giocoforza aspettare il soc-
corso da ben altre parti, aspettarlo cioè dalle
mani dei Cooperatori e delle Cooperatrici .
Se voi, chi in un modo e chi in un altro,
secondo le proprie forze, non cesserete dal
mandarmi l'obolo della vostra carità, noi da
Torino provvederemo quanto occorre ai no-
stri Missionarii d'America, ed essi saranno
lieti di esporre ad ogni cimento la vita, pur
di recare la luce del Vangelo ai popoli più
lontani, e piantare il vessillo della santa
Croce sugli ultimi confini del mondo, quali
sono appunto la Patagonia meridionale e la
Terra del Fuoco e sue isole (1). Col vostro
aiuto essi stabiliranno una stazione al men-
tovato capo delle Vergini, un' altra a Punta
Arena, ed altre sulle . sponde dei due fiumi
principali, Rio Santa Cruz e il Rio Calle-
gos, ed altre, e poi altre ancora nella vasta
estensione compresa tra i medesimi .
Nè alla sola Patagonia settentrionale e
meridionale si limita il campo, che attende
i sudori dei Missionarii Salesiani . Esso si
estende alla Terra del Fuoco, posta al di
là dello stretto, che prende il nome di Ma-
gellano, che pel primo facendo il giro del
mondo, lo passò nel 1519 . Anzi esso si e-
stende a tutto l'immenso territorio, formato
dalle isole Magellaniche e dalle Maluine .
Tali sono tra le altre l'isola Falchland oc-
cidentale, l'isola Falchland orientale, l'isola
della Desolazione, l'isola Clarencie, l'isola
Hoste, l'isola Navarrino, l'isola degli Stati,
le isole S. Diego ed altre innumerevoli, com-
prese sotto il nome di terre polari . Tutte
queste isole, affidate pure alla cura dei Sa-
lesiani , sono abitate da uomini, creati al
pari di noi per conoscere ed amare Iddio,
per conoscere ed amare Gesù Cristo, ed
aspettano chi vada loro ad annunziarlo, farlo
conoscere, amare e servire.
Ecco quale campo, anzi quali campi im-
mensi, offerti alla nostra carità ed al nostro
zelo, o benemeriti Cooperatori e beneme-
rite Cooperatrici ; campi, i quali attendono
che noi, imitando il buon Padre di fami-
glia del Vangelo, mandiamo schiere di ope-
rai a seminarli della divina parola, a ma-
turarne la messe, a raccoglierla in abbon-
danti manipoli, a riempire insomma la casa
del Padre Celeste di anime elette . Al riflesso
di un tanto bene da operare, io spero che
voi mi vorrete dare un benigno compati-
mento, quando mi udirete ad implorare il
soccorso della vostra cooperazione ; anzi
confido che voi, ancorchè da me non sol-
lecitati, mi verrete nondimeno in aiuto, spinti
da quello zelo della gloria di Dio e della
(1) La Terra del Fuoco fu così chiamata dal capi-
tano Magellano , pei molti fuochi che nello scoprirla
vide accesi dai suoi selvaggi abitanti .

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salute delle anime, che divorava gli apo- zione dell'Ospizio del Sacro Cuore di Gesù
stoli e i primi cristiani .
in Roma è pure una delle opere più in-
signi di religione e di carità, cui possiamo
L'Ospizio del Sacro Cuore in Roma .
attendere nell'anno corrente, e io spero che
Mentre prenderemo particolarmente di vorrete procacciarvi la consolazione ed il
mira la evangelizzazione delle terre pata- merito di aver cooperato efficacemente al
goniche , delle magellaniche e delle isole sospirato suo compimento .
circostanti, non dimenticheremo altra opera,
la quale sta anche molto a cuore al Santo
Terza opera .
Padre Leone XIII . La chiesa del S . Cuore La terza ed ultima opera, che mi preme
di Gesù in Roma si può dire finita, e spero di proporre altresì alla vostra considera-
di potervi tra non molto dare la gradita zione in quest'anno, è quella di prepararci
notizia della sua consacrazione . É vero che degli aiutanti di campo, cioè a dire, dei
gravitano ancora non poche spese fatte per capi d'arte, dei maestri, dei sacerdoti, i quali
la sua decorazione, per le pitture, pel cam- insegnino ai nostri giovanetti operai le arti
panile, per le campane, per l'organo, per ed i mestieri, a cui sono applicati, istrui-
arredi sacri e simili ; ma tutte queste in scano quelli che sono addetti allo studio,
confronto delle spese già fatte ci paiono più predichino il Vangelo ed amministrino i
poca cosa, e la pietà e carità pubblica mi santi Sacramenti ; capi d'arte, maestri, sa-
aiuteranno a soddisfarle presto . Ma l'opera cerdoti per le case d'Europa e per le case
che intendo qui di proporre alla vostra at- e le Missioni di America presenti e future .
tenzione, alla vostra carità, è il termine del Nel solo corso dell'anno passato noi abbiamo
fabbricato presso la detta chiesa, il quale avuto più centinaia di nuove dimande, per
deve servire di Ospizio non solo a poche accettare ed aprir case pressochè in tutte
decine, come in oggi, ma a più centinaia le parti della terra, e con nostro immenso
di poveri giovanetti di tutte le nazioni, che cordoglio, per mancanza di personale, ab-
per varii motivi andando a Roma si tro- biamo dovuto rispondere negativamente .
vassero come abbandonati ed esposti a gravi Quanto bene di più potremmo fare, se
pericoli .
avessimo tanti uomini, quanti ne richiede
Mi è caro il pensare che allora il Cuor il bisogno ! Noi potremmo allora raccogliere
di Gesù sarà molto soddisfatto, quando ac- più migliaia di altri poveri giovanetti, edu-
canto alla sua chiesa siano raccolti a fargli carli, istruirli nella religione, nella scienza,
corona un mezzo migliaio di fanciulli, cui nelle arti, e dopo alcuni anni restituirli alla
possa stringere al suo petto, accarezzarli e famiglia, alla società, alla Chiesa buoni fi-
benedirli, come già faceva in sua vita mor- gliuoli, savii cittadini, esemplari cristiani ;
tale coi giovanetti della Palestina . Mi è noi potremmo allora e conservare e con-
dolce il pensare che allora ne andrà pur durre a Gesù Cristo e paesi e popoli e tribù,
lieto l'animo del Papa, quando saprà che allietare la Chiesa di nuove conquiste, ral-
nella capitale della Chiesa cattolica, tra le legrare il cielo d'innumerevoli anime .
altre case di carità e di beneficenza, erette Dal proprio canto i Salesiani faranno
a sollievo delle umane miserie, ne esiste quanto è in loro potere, per formarsi di
pur una, avente per iscopo di provvedere tali aiutanti ; ma le loro schiere saranno
ai bisogni spirituali e temporali non solo ben più numerose, se a quest'opera salutare
dei poveri giovanetti di Roma, ma di qua- concorreranno eziandio i Cooperatori e le
lunque altra parte del mondo , che si tro- Cooperatrici. E voi potete concorrere con
vino in detta città come nella casa del padre somministrarci i mezzi onde nutrire, cal-
comune . E mi consola altresì il pensare che zare e vestire tanti giovanetti , che sono
detto Ospizio tornerà ancora di conforto gratuitamente raccolti nelle nostre case,
a tante povere famiglie non solo d'Italia, tra i quali per regola ordinaria il Signore
ma di altri popoli, perchè sia che dimo- elegge i nostri compagni di lavoro, inspi-
rino esse medesime in Roma, sia che vi rando loro ad unirsi con noi per fare a pro
abitino solo dei loro cari, avranno sempre di altri quello, che abbiam fatto per essi .
un luogo sicuro, dove sperare che i giova- Voi potete concorrere col suggerire a quelli
netti loro figliuoli o parenti siano ricove- dei vostri figli e soggetti, che mostrano
rati ed assistiti, qualora venissero a trovarsi inclinazione allo stato ecclesiastico e alle
in bisogno .
sacre Missioni, di consacrarvisi con animo
Come adunque vedete, o benemeriti Coo- volenteroso . Voi potete concorrere col fa-
peratori e benemerite Cooperatrici, la ere- vorire le vocazioni religiose tra i parenti

1.8 Page 8

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ed amici , ecol'otenereperquantoviè
possibile che l'interesse, l'amore malinteso,
i pregiudizi del mondo non allontanino dalla
sacra milizia coloro, che avendone i requisiti
domandano di abbracciare questa nobile car-
riera, per farsi seminatori della parola di
Dio, soldati della Chiesa, salvatori di anime,
per continuare insomma sulla terra la mis-
sione di Gesù Cristo e de' suoi apostoli .
A questo fine io sarei a pregarvi che,
quando vi si presenta l'occasione, vogliate
ragionare cogli uni e cogli altri, e far loro
vedere che un padre ed una madre cri-
stiana non dovrebbero avere altro di più
caro in vita che il consacrare un figlio al
servizio del Re dei re ; far vedere che un
tale atto sarà loro di grande consolazione
al punto di morte , di alto conforto e di
grande fiducia nel presentarsi al tribunale
di Gesù Cristo ; far vedere che un giovane
generoso dovrebbe ritenere per il più bel
vanto il dedicare la propria vita ad esten-
dere il regno di Dio in sulla terra, a strap-
pare anime all' inferno, e quale intrepido
capitano condurle alle battaglie del Signore,
condurle alla conquista del Cielo ; far ve-
dere che coloro, i quali si consacrano al
Signore per predicare colla parola e col-
l'esempio il Vangelo, si rendono altamente
benemeriti della stessa civile società e de-
gli Stati, perchè dal canto loro promuo-
vano tra i cittadini la moralità, la virtù, il
buon ordine ; e per tal modo cooperano al
benessere morale e materiale del popolo
più che non possano fare gli eserciti, le
leggi, i tribunali, le prigioni ; far loro ve-
dere ancora che chi impedisce un figlio
dall' entrare nel servizio della Chiesa, op-
pure sentendovisi chiamato vi si ricusa,
sarà da Dio reso responsabile delle anime,
che per un tal fatto andranno perdute , e
che il più delle volte in pena di una tal
colpa accadono nelle famiglie disgrazie e
rovesci spaventosi, e sempre si provano
rimorsi ed inquietudini, che straziano il
cuore . Al contrario chi si mostra generoso,
ne ha dal Signore grandi ricompense in
terra, soavissime gioie in morte, splendide
corone in Cielo .
Conclusione.
Gli anni passati io conchiudeva la mia
lettera, ricordandovi le promesse che Gesù
Cristo nel santo Vangelo fa a tutti coloro,
che praticano la limosina ed esercitano la
carità verso il loro prossimo ; promesse del
cento per uno in sulla terra, promesse di
una vita beata per tutta la eternità . Que-
st'anno mi piace di conchiudere con un fatto,
che si legge nella vita di s. Martino, ve-
scovo di Tours . Essendo questo santo ancor
soldato e catecumeno, ma già pieno di a-
mor di Dio e di carità verso il suo simile,
pasndoiemcl'sritopelacà
di Amiens, incontrò un poverello, quasi
nudo, che tremante dal freddo domandava
soccorso ai soldati . Nessuno di questi l'a-
veva esaudito . Giunto Martino davanti a lui,
si ferma, lo rimira, e pieno di compassione
cerca tosto di dargli aiuto. Mette pertanto
la mano in tasca, ma non trova più da-
naro, perchè già tutto avevalo speso a fa-
vore dei bisognosi. Allora egli depone il
proprio mantello, trae fuori la spada, lo ta-
glia per metà, e dandone una parte al po-
vero, coll'altra alla meglio ricopre se stesso .
Al vederlo con l'abito contraffatto e di panni
squarciati, alcuni de' suoi compagni d'arme
ne ridevano ; ma i più sensati ammirarono
la sua caritatevole azione e ne concepirono
grandissima stima . Iddio medesimo dimo-
strò quanto quell' atto fosse a lui gradito ;
imperciocchè nella seguente notte il Santo
vide apparirglisi Gesù Cristo coperto colla
metà del mantello, che egli aveva donato
a quel miserabile, e lo intese a parlare così
ad una schiera di Angeli che lo circonda-
vano : Martino ancora catecumeno mi ha
ricoperto con questa veste : Martinus ca-
techumenus hac me veste contexit.
Imitiamo, benemeriti Cooperatori e be-
nemerite Cooperatrici, l'esempio di questo
gran Santo, e senza stracciare a mezzo i
nostri abiti procuriamo almeno di far parte
dei nostri beni a chi n'è privo e soffre .
Le riferite parole pronunziate da Gesù
Cristo in lode di san Martino sono una
conferma di quelle, che Egli dice nel Van-
gelo, cioè che la carità, da noi fatta agli
altri, Ei la considera fatta a se medesimo ;
sono una conferma di quelle, che nel giorno
del finale giudizio Egli dirà a coloro, che
saranno alla sua destra : Venite, benedetti
dal Padre mio, prendete possesso del re-
gno a voi preparato sino dalla fondazione
del mondo : imperocchè ebbi fame e mi
deste da mangiare ; ebbi sete e mi deste
da bere ; fui pellegrino e mi accoglieste ;
ignudo e mi rivestiste ; ammalato e mi
visitaste ; carcerato e veniste da me . . . In
verità vi dico : Ogni volta che avete fatto
qualche cosa per uno dei più piccoli di
questi miei fratelli, l'avete fatta a me . Se
Gesù loda e premia come fatte a se me-
desimo le opere di carità corporali, quali
sono le sopra nominate, qual lode, qual

1.9 Page 9

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premio non darà Egli mai per le opere spi-
rituali ? Qual lode e qual premio non darà
egli mai a coloro, che per amor suo a-
vranno tolta la fame e la sete agli igno-
ranti coll'istruirli o farli istruire? col con-
durre o far condurre nella casa e al seno di
Dio le anime, che pellegrine e smarrite ne an-
davano lontane, e col coprirle e farle coprire
della bella veste della grazia santificante ?
col non abbandonarle nei loro vizi e mo-
rali disordini , ma assisterle e con mano
pietosa guarirle o farle guarire dalle spi-
rituali loro malattie ? col non lasciarle ca-
dere in balia del demonio , nella prigione
eterna, e rompere le catene di loro schia-
vitù, e far loro godere la cara e preziosa
libertà dei figliuoli di Dio? Le lodi, i premi,
che darà a tutti costoro saranno ineffabili .
Pertanto il pensiero che la nostra carità
termina alla stessa persona di nostro Signor
Gesù Cristo, il quale per noi diede il san-
gue e la vita ; termina alla persona del Re
del cielo e della terra, ricco in benedizioni
verso tutti coloro, che provvedono ai biso-
gni spirituali e corporali del prossimo ; ter-
mina alla persona di quel Giudice eterno,
il quale ce ne darà amplissime lodi, e pro-
nunzierà sentenza di eterno premio in fac-
cia di tutto il mondo, questo pensiero, dico,
ci stimoli sempre a fare del bene all'anima
e al corpo dei nostri simili, ad esercitare
opere di misericordia spirituale e corporale,
specialmente verso i fanciulli, che più di
ogni altro sono compresi tra quei piccoli
fratelli di Gesù, dei quali Egli parla nel
luogo citato dicendo : Ogni volta che avete
fatto qualche cosa per uno dei più piccoli
di questi miei fratelli, l'avete fatta a me .
La consolante sentenza dei benedetti io
spero che sarà quella appunto, che vi udi-
rete a pronunziare dal divin Giudice, o miei
buoni Cooperatori e mie buone Coopera-
trici , perché ben so che giusta le vostre
forze voi adempite il precetto della limo-
sina ; anzi molti di voi mi scrissero e dis-
sero più volte di essere lieti che le opere
salesiane porgano loro propizia occasione
di adempiere questo dovere, con piena si-
curezza di loro coscienza . Proseguite adun-
que a mostrare viscere di misericordia verso
tanti poveri giovanetti cristiani, che senza
di ciò passerebbero infelici la vita, cadreb-
bero in peccato, farebbero fors' anco nau-
fragio nella fede, e si renderebbero il diso-
nore della famiglia, il flagello della società ;
proseguite a mostrare viscere di miseri-
cordia verso tante migliaia di miseri sel-
vaggi, che dalla vostra carità attendono
Sacerdoti, che li vadano a trarre dall'abisso
della barbarie, dall'orlo della eterna perdi-
zione ; proseguite a mostrare viscere di mi-
sericordia verso la Chiesa cattolica, verso
il supremo suo Capo visibile, il Papa, e
mostrate loro il vostro figliale attaccamento,
non solo colla sottomissione ed obbedienza,
ma pur anche coll'impiego di qualche parte
di vostra sostanza a sostegno della loro causa,
che è la causa di Dio, la causa delle anime .
Ed affinché vi manteniate costanti nel
santo desiderio di alleviare le umane mi-
serie nel modo suddetto , io vi ricorderò
ogni giorno dinanzi alla immagine di Maria
Ausiliatrice, e con me tutti i Salesiani, le
Suore, i giovanetti e le fanciulle posti sotto
la nostra direzione pregheranno Iddio che
spanda sopra di voi, sopra le vostre fami-
glie, e sopra i vostri interessi ogni sorta di
grazie ; pregheranno che infine ogni altra
grazia sia coronata da quella, che è l'unica
importante, l'unica necessaria, vale a dire
passare con Dio e terminare santamente la
vita, per entrare un giorno al possesso del-
l'eterna sua gloria.
Pregate anche voi per me, che colla più
profonda gratitudine mi professo di voi, be-
nemeriti Cooperatori e benemerite Coope-
ratrici,
Torino, 1° gennaio 1887.
Obbl .mo Servitore
Sac . GIOVANNI Bosco .
LA MISSIONE SALESIANA PER L'AMERICA .
L' Osservatore Cattolico di Milano colle se-
guenti parole incominciava a descrivere la par-
tenza dei nostri missionarií .
Torino, 2 dicembre.
« L'Istituto Salesiano ha scritto oggi la più
bella pagina della sua storia . Una missione di 32
persone si è spiccata dal suo seno per le terre
degli infedeli , ed ha compiuto un gran fatto
che da due secoli non si avverava più nella Chiesa :
la partenza da uno stesso centro di un gruppo
così numeroso di missionari.
Il Santo Padre, ricevendo l'11 dello scorso no-
vembre il sacerdote Lasagna, capo della Missione,
diceva : « Annunziatelo per l'onore di Torino e
per la gloria della Congregazione Salesiana, que-
sto fatto m'empie il cuore di contentezza e di
speranza . Io mi riprometto grandi cose per la
Chiesa e per l'umanità dall'Istituto Salesiano » .
In verità D . Bosco opera delle cose mirabili
col solo segreto della carità di Gesù Cristo . Egli
porta in tutti gli angoli dell'universo i frutti

1.10 Page 10

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della sua operosità, e nel desiderio del bene egli
abbraccia tutti i popoli dei due mondi .
Oggi, vedendo quel venerando prete, soave e
modesto nel volto, circondato dalla venerazione
filiale delle più cospicue autorità ecclesiastiche,
ho sentito intenerirmi il cuore e appassionarmi
l'anima per lui .
La funzione d'addio de' suoi missionari si ri-
solse in un inno di gloria, in un plauso d'amore
per D . Bosco . La chiesa di Maria Ausiliatrice ,
assai prima che la funzione incominciasse , era
stipata di pubblico eletto . Nel presbiterio, torno
torno stavano seduti i chierici e il loro clero ;
nei banchi, presso il centro dell'altare i Missio-
nari ; a cornu epistolae stava D . Bosco, tra mon-
signor Manacorda, vescovo di Fossano, e monsi-
gnor Leto, vescovo di Samaria . E poi nella
chiesa, pei coretti, nei corridoi i giovani, il pub-
blico, il clero .
Si cominciò con la lettura di un brano della
storia delle Missioni, quindi il coro dei giovani
cantò un mottetto musicato dal vescovo monsi--
gnor Cagliero . Salì il pulpito il missionario don
Lasagna, che è il capo della Missione .
Il suo discorso, vibrato, potente, limpido, scosse
l'uditorio . La sua conferenza interessantissima
sotto tutti gli aspetti, attrasse fin dalle prime pa-
role l'attenzione dell'uditorio . Con parola facile,
infiammata, descrisse le meraviglie dell'aposto
lato cattolico e il vasto campo aperto alla predi-
cazione dell'Evangelo . Ricordò gli inizi ardimen-
tosi delle missioni Salesiane, delle quali temevasi
un insuccesso, sorte dal cuore immenso di D . Bo-
sco . Accennò a quei tempi in cui il grande fon-
datore dei Salesiani compiacevasi di rivolgere egli
stesso la parola ai Cooperatori e infiammarli
della sua carità operosissima : dimostrò l'impor-
tanza della presente Missione e ringraziò Maria
Ausiliatrice di aver voluto dar pegno di tanta pre-
dilezione alla città di Torino ed alla Casa madre
dei Salesiani.
Esponendo poi lo stato delle regioni a cui sono
diretti i Salesiani, raccontò molti fatti interessan-
tissimi, che aveva visti o di cui era stato parte
nei dieci anni di sua vita da missionario . Nel Bra-
sile, per esempio, a poche leghe dalla capitale
vivono tribù di selvaggi di una ignoranza e fero-
cia che supera i negri dell'Africa, mentre nella
grande città la corruzione e l'immoralità hanno
raggiunta tutta la raffinatezza e la perfidia dei
paesi cosidetti civili. Di qui doppio male da com-
battere.
Nella Patagonia si trovano intieri villaggi di
italiani emigrati in cerca di fortuna, abbandonati
a loro in uno stato quasi di selvatichezza . Miseria
ed abbiezione li opprimono . Un giorno D . Lasagna
giunse in una località occupata tutta da emigrati
della provincia di Vicenza . Da quindici anni non
avevano visto un sacerdote cattolico . Il suo arrivo
li fece impazzir dalla gioia. Levarono al cielo le
braccia gridando ai quattro venti : « Venite, ve-
nite, c'è un prete italiano! » Scene da strappar
le lagrime .
Altrove i lebbrosi sono abbandonati sulla riva
d'un fiume, impediti di accostarsi alla comunione
degli altri uomini, costretti a marcire sopra le
fosse di chi li precedette nella morte .
Altri esempi accennò il D . Lasagna, dimostrando
gl'immensi beni religiosi e civili, che i missionari
possono recare tra quei popoli . Egli parlava con
uri eloquenza piena di vivacissime immagini . Con-
chiuse invocando le preghiere e gli aiuti dei Coo-
peratori . - Pregate per noi che ci avventuriamo
alle opere di evangelizzazione senza meriti, senza
scienza, poveri di braccio e di mente . Noi par-
tiamo volenterosi, ma una cosa sola ci affligge .
Sulle rive dell'Oceano noi predichiamo la Fede
agl'infedeli e tanti ne attiriamo alla verità ; ma
altri infedeli restano qui in patria nemici delle
nostre credenze . Oh! noi pregheremo anche da
quelle terre inospitali perché Iddio non tolga all'I-
talia il dono preziosissimo della sua fede. -
Tra la luce di cento candelabri, tra le nuvole
odorose dell'incenso ardente, tra le maestose
melodie dell'organo e i cantici gravi e solenni
della liturgia, venne quindi impartita la benedi-
zione del SS . Sacramento .
Il cardinale Alimonda sali allora l'altare e ri-
volse ai missionari uno splendido discorso , che
durò poco più di dieci minuti . Disse che la voce
divina, la quale mandò gli Apostoli ad evange-
lizzare il mondo, continua sempre nella Chiesa
cattolica. Il Papa, vicario di Gesù Cristo , ab-
braccia col suo cuore immenso tutti i popoli e
le nazioni : anche D . Bosco ha cuore generoso .
Anche a lui le nazioni d'Europa non bastano .
Spinse i suoi figli prima nella Patagonia ed ora
nella Terra del Fuoco . - Andate , o intrepidi
tironi della Chiesa cattolica . La Terra del Fuoco
aspetta da voi il fuoco del Paracleto che la in-
fiammi santamente . Andate e dite ai selvaggi
che in Italia, in Roma, vi è un Padre comune, il
quale pensa a loro e li ama . Dite che a Torino
ci è D . Bosco e con lui migliaia di cuori cri-
stiani che pregano pei loro fratelli americani .
Andate, Maria SS . Ausiliatrice dei Cristiani vi
guidi nel viaggio . Essa, che vinse il serpente ,
darà forza a voi, perché vinciate gli ostacoli che
lo spirito maligno può avervi preparato . Essa vi
coprirà col suo manto materno . Essa, che già
diede il Dio Salvatore a tutte le genti, ha un
manto che si stende pure a tutte le nazioni ,
copre gli inciviliti, copre i barbari, traendo tutti
alla vita eterna .
Finì con invitare i Missionari a pregare per
gli infedeli che infestano le nostre contrade e
invitò i Missionari a far pregare ed a pregare
dalle loro terre lontane per costoro .
Le parole dell'Emmo, improntate ad un sen-
timento elevatissimo, strapparono le lagrime al
numerosissimo popolo .
Quindi i Missionari passarono ad uno ad uno
dinanzi a D . Bosco e ne ricevettero la benedi-
zione . Si scambiarono il bacio e l'amplesso di
pace, e s'avviarono alla porta, dove trovarono
pronte le vetture per essere condotti alla sta-
zione .
Fuori della chiesa la gente s'accalcava sul pas-
saggio dei Missionari per salutarli e baciar le
mani ai sacerdoti. Le Suore, commosse alle la-

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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grime, s'involarono alle affettuose dimostrazioni
delle numerose signore .
Intanto D. Bosco , sorretto a braccia dai ve-
scovi Manacorda e Leto e da alcuni sacerdoti
suoi fidi, si strascinò - mal reggendosi in
gambe - fino alla sacrestia, dove lo attendeva
il Cardinale, che gli fece le accoglienze più fe-
stose . Le persone a questo punto facevano così
fitta barriera a D . Bosco ed a S . E ., che dovet-
tero intervenire robusti giovani per fare un po'
di largo ed aprire un passaggio agli illustri per-
sonaggi .
I Missionari sono partiti questa sera per la
Francia, via di Modane, per evitare il trasbordo
d'Alassio . Essi vanno a Marsiglia, d'onde salpe-
ranno verso la fine della settimana ventura .
D . Lasagna, che è il capo della Missione, partìrà
da Torino il giorno della Concezione, per prov-
vedere all'allestimento del bagaglio .
La Missione si compone di 5 sacerdoti, 18 chie-
rici, 6 suore e 3 operai (sarto, agricoltore e con-
tadino), e si divideranno a Montevideo per le
Missioni del Chilì, dell'Uruguay , del Brasile e
della Patagenia .
Onore a questi eroi della fede e della civiltà» .
Alla relazione di questa partenza il Corriere di
Torino faceva precedere le seguenti riflessioni .
« Uscendo dalla chiesa di Maria Ausiliatrice, depo
la funzione d'addio dei Missionari Salesiani, ci
sentivamo l'anima scossa da tenera commozione .
E ci tornavano alla mente quelle belle parole di
Vincenzo Gioberti, che parevano scritte aller allora,
tanto son piene di verità e di evidenza : « A che
giovano le imprese guerresche e mercantili non
aiutate né temperate da credenze ideali? Dicanlo
le misere schiatte dell'Australia, della Polinesia,
dell'Africa meridionale e delle due Americhe, che
miseramente si estinguono sotto il giogo dispettoso
o la filantropia improvvida dei nuovi occupatori .
Chi può dubitare che i miracoli delle antiche Mis-
sioni non si rinnoverebbero quando si rimettesse
in piedi, e largamente e sapientemente si ordi-
nasse questo mezzo potente di civiltà ; e il con
corso dei principi e dei popoli secondasse il paci-
fico zele della Chiesa? Qual più bella occasione
di fama e di legittima potenza? »
« E confrontando le opere, i risultati, le conse-
guenze di una Missione cattolica con i frutti delle
occupazioni militari o delle esplorazioni scientifiche
e commerciali, ci parevano così meschine e con-
trastate le glorie di quest'ultime, da non potere
in alcun modo reggere al confronto .
« Così stupendi risultati non sono frutto dell'ar-
dimento umano, avvegnaché - lo scrisse Fénélon --
Dio non accorda alle passioni dell' uomo, anche
quando paiono decisive, altro che quanto lor bi-
sogna ad essere gli strumenti del suo volere .
« E i Missionari Salesiani nel partire l'han detto
alto, che essi non volevano essere se non strumenti
della volontà divina, ch'essi volevano portare ai
barbari la carità di Gesù Cristo, appresa dagli
esempi luminosi di D . Bosco . »
In ultimo l'Unità Cattolica facendosi eco della
voce di un altissimo personaggio concludeva .
< - Valgano le preghiere di tante anime pie ad
ottenervi, o intrepidi missionarii , nella traver-
sata del grande Oceano , un felicissimo viaggio .
Brilli di luce splendidissima la Stella di Maria,
di quella Purissima, che incominciaste ad amare
fanciulli , e che farete conoscere ed amare con
Gesù Cristo ai selvaggi delle Ande, del Rio Co-
lorado, della Terra del Fuoco e del Magellano .
A te, venerando D . Bosco , grazie . Sì, grazie
sincere per avermi invitato a riunione così te-
nera e cara . Nella vasta chiesa di Valdocco he
visto tutta la bellezza della religione cristiana
che affratella i popoli . Il tuo Oratorio mi diede
l'immagine di una Propaganda Fide . Mai come
giovedì sera mi apparvero i tuoi ottocento fan-
ciulli così cari e pietosi : io li vedevo prostrati
a pregar pei loro fratelli Missionarii, che forse
non vedran più . Mai come giovedì sera mi ap-
parvero venerabili le tue Suore ausiliatrici, che
dai molti coretti assistevano, pregando alla pie-
tosa cerimonia. E mai, oso dirlo, mai note così
patetiche e solenni non fecemi gustare il nume-
roso core de' tuoi cantanti! Oh! anima squisita-
mente musicale di Monsignor Cagliero! Possa tu
ai miseri selvaggi delle Pampas sollevare con tue
armonie religiose la mente ed il cuore alla luce
del sovrannaturale, come sollevi quelle de' tuoi
compatrioti : possano gli alunni de' Collegi ame-
ricani, battezzati nella fede di Cristo, moltipli-
carsi rapidamente e formar un coro immenso per
lodare e benedire il Signore » .
COLLEGIO PIO DI VILLA COLON.
19 Settembre 1886 .
AMATISSIMO SIG . DIRETTORE,
« Il giorno 12 dello scorso Settembre sarà me-
morabile nei fasti del Collegio Pio di Villa Co-
lon . » Queste espressioni uscivano dalla bocca di
tutti i Salesiani, e di tutti coloro che ebbero la
sorte di assistere alla festa solennissima che si
celebrò in detto giorno in onore di S . Rosa di
Lima, che, come ben sa la S . V ., è la patrona
principale della nostra Chiesa . In quest'anno però
riuscì più d'ogni altro anno splendida e grandiosa :
al dir d'ognuno giammai s'era vista in Villa
Colon altra solennità eguale .
Ciònondimeno non bisogna tralasciare che varie
circostanze concorsero a farla più solenne e po-
polare, ché del resto, ben sa la S . V., che non
sono poche le belle feste religiose che si fanno
in questa nostra chiesa .
La prima di queste circostanze fu che in questo
anno correva il centinario di S . Rosa di Lima ;
la seconda che un novello sacerdote Salesiano, il
Rev .do Domenico Zatti, cantava la sua prima mes-
sa, la terza che il Circolo degli Operai Cattolici
di Colon festeggiava il primo anniversario della
sua fondazione, e riuscì a festeggiarlo d'un modo
così splendido, che mi sento assolutamente inca-
pace di poterlo descrivere .
Due mesi prima della festa s'era già pensato
di fare una bandiera simbolica, che si sarebbe por-

2.2 Page 12

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tata nella processione il giorno di S . Rosa . Ma
questa prima idea quantunque bella, pareva dif-
ficile di potersi effettuare, poiché per far uso di
detta bandiera, bisognava domandarne il permesso
al governo, e ci era motivo di credere che non sa-
rebbe stato concesso, in vista di certe circostanze,
che non è il caso di far palesi ; e poi il Circolo
Cattolico di Colon sarebbe stato il primo a met-
tere fuori il progetto della bandiera, e quindi era
necessario idearne il disegno, sceglierne i colori
convenienti , presentare il fac-simile al Circolo
Centrale di Montevideo per la sua approvazione .
Tentiamo, sì disse, e il disegno fu eseguito ; pre-
sentato alla Commissione Direttiva di Montevideo,
piacque moltissimo e venne approvato, e non so-
lamente approvato pel Circolo di Villa Colon, ma
fu altresì stabilito che tutti gli altri Circoli non
avrebbero potuto usare altra bandiera dissimile
da quella presentata dal Circolo Cattolico di Co-
lon . Si potè anche ottenere l'approvazione del go-
verno senza grandi difficoltà .
La bandiera riuscì veramente bella, grandiosa,
e d'aspetto imponente . Ha la larghezza di due
metri, di quattro la lunghezza . E divisa in due
campi . Il più alto è di finissima seta azzurra, il
più basso di seta bianca. Nel mezzo, e d'ambo i
lati, campeggia un bellissimo stemma ovale con
cornice in rilievo di velluto color caffè ; il cui
fondo è in seta gialla, e sopra questo una croce
in seta rossa e due mani dipinte su seta che la
tengeno stretta . Dentro lo stemma, tutto all'in-
torno, sullo stesso fondo giallo, vi è scritto a grossi
caratteri in seta azzurra bordati in oro : Circolo
de Obreros Católicos de Villa Colon . Sul fondo
azzurro, e bianco della bandiera si estendono due
grandi rami con foglie in seta verde bordate in
oro, i cui tronchi passano, e s'incrocicchiano per
disotto allo stemma ; uno figura l' olivo, simbolo
di pace, e l'altro la quercia, simbolo di fortezza .
Tutta la bandiera, eguale per ambo i lati, è tem-
pestata da un gran numero di stelle d'argento
sull'azzurro, e d'ore sul fondo bianco . L'asta della
bandiera, alta 5 metri, è coperta di velluto az-
zurro oscuro, e porta nella sua estremità una lancia
di bellissima figura alta 60 cm ., che è di brenzo
di getto e indorata a fuoco . Oh! insomma è una
bandiera tanto ricca e bella, che ha fatto escla-
mare a quanti la videro : é un prezioso gioiello,
un capolavoro .
La Domenica 29 d'Agosto il Circolo degli O-
perai Cattolici fu radunato in Assemblea generale
straordinaria, nella quale si parlò con entusiasmo
della festa in progetto in onore della grande Santa
Americana. S'invitarono tutti i socii per la Do-
menica 12 di Settembre (giorno fissato per la
solennità) a trovarsi riuniti nel gran salone del
Circolo alle 8 e mezzo del mattino, per partire
tutti insieme alla volta del Collegio Pio . Nessuno
mancò all'appello . Alle 8 del mattino del giorno
stabilito, nella sala del Circolo non vi capiva più
persona . Tutti i socii mostravano sul petto una
piccola coccarda di nastro verde come distintivo.
Il sig . Presidente Francesco Laguzzi spiegò allora
la bandiera e consegnandola ai porta bandiera pro-
nunziò brevi, ma così belle e accalorate parole
allusive all'atto, che destarono nell'animo di tutti
un' entusiasmo indescrivibile . Era il principio
di quella gran festa che dovea lasciare così grata
impressione nel cuore di quei buoni operai Cattolici .
Appena la bandiera fece la sua prima appari-
zione all'aria libera, e potè così spiegarsi dinanzi
agli occhi di tutti, mostrandosi in tutto il suo splen-
dore e magnificenza, fu salutata da mille e mille
evviva più volte ripetuti ; la banda di musica
cominciò a suonare allegramente, un'infinità di razzi
fendeano lo spazio scoppiando in alto, e la ban-
diera precedeva maestosamente fiancheggiata da
fanciulli portanti grandi mazzi di fiori, e da otto
soldati in uniforme di gala . Venivan dietro i mem-
bri della Comissione Direttiva del Circolo, il Com-
missario di Melilla, maggiore dell'esercito in gran
tenuta, e altri molti cospicui personaggi di Monte-
video, che erano stati invitati a prender parte a
questa manifestazione . Seguiva la banda, e poi i
socii del Circolo in bell'ordine, e al passo marziale
della musica . Quel gran gruppo di uomini pareva
un esercito che ritornasse vittorioso dalla battaglia .
In meno di mezz'ora aveano percorso quel ma-
gnifico viale di Eucaliptus, che da Colon conduce
al Collegio Pio . L'arrivo fu un quadro impos-
sibile a descriversi . Le campane che suonavano
a festa, la musica che empiva l' aria d'armonie,
per ogni parte lo schioppiettìo continuo di piccoli
razzi, spari di bombe, archi trionfali, numerose
bandiere d'ogni nazione che adornavano il gran
viale che si stende dinanzi alla chiesa, una mol-
titudine di popole in aspettativa, le potranno dare
una piccola idea della solennità di quel momento,
in cui la maestosa bandiera e i duecento socii
del Circolo Cattolico che le facean corona, arriva-
vano come in trionfo alla nostra chiesa di S .
Rosa . Alla porta furono ricevuti dal piccolo clero
formato da più di trenta dei nostri giovanetti ve-
stiti di sottana rossa e rocchetto, e dal Rev .do .
D . Giovanni Isabella in rocchetto e stola, che bene-
disse la bandiera.
Si diede principio alla messa solenne, cantata
da una cinquantina di giovanetti del nostro Col-
legio, con accompagnamento di sceltissima or-
chestra . Il Gloria ed il Credo erano del Quirici ;
ma non devo tralasciare che il nostro valente mu-
sico D . Pietro Rota compose per questa circo-
stanza una parte della Messa, cioè il Kyrie, San-
ctus, e l'Agnus Dei.
La perfetta esecuzione di questi pezzi di musica,
fu qualche cosa di grande, di sublime . Che te-
nerezza di sentimenti, che gravità religiosa, che
armonia di paradiso! All'udire quelle note pene-
tranti fino all'intimo del cuore, lo spirito si sen-
tiva sollevato, lo commozione innondava l'anima .
Ho provato una volta di più che la vera musica
religiosa, come quella che seppe comporre D . Rota,
trasporta ed innalza il cuore a Dio, e l'obbliga,
sebbene per pochi istanti, ad amarlo teneramente .
Il panegirico di S . Rosa fu detto dal nostro D .
Isabella, che per tre quarti d'ora seppe colla sua
eloquenza cattivarsi maravigliosamente l'attenzione
dell'imponente e numeroso uditorio che l'ascoltava.
Fu un discorso degno della solennità .
Finita la messa cantata, si fece la processione,

2.3 Page 13

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che percorse alcuni dei grandi viali che si esten-
Verso sera, dopo una breve visita in chiesa a
dono nei dintorni del nostro Collegio . In essa S . Rosa, gli Operai Cattolici, non contenti ancora,
vi preser parte, in prima fila le figlie di Maria vollero fare ritorno a Colon in corpo, ed al passo
bianco vestite, portando gli stendardi dell'Imma- della banda di musica. Sulla gran piazza di Colon,
colata e di S . Luigi Gonzaga, le suore di Maria dinanzi alla stazione della ferrovia, dove una gran
Ausiliatrice, le Dame del Sacro Cuore di Gesù, moltitudine stava aspettando l' arrivo del treno,
i socii del Circolo degli Operai Cattolici, preceduti diedero il più bello esempio della loro unione fra-
dalla bandiera attorniata dalle autorità civili e dai ternale e del loro entusiasmo religioso . Nel salone
membri più cospicui dello stesso Circolo . In se- del Circolo, prima di deporre la bandiera si fe-
guito venivano i giovanetti del Collegio, e quegli cero altri discorsi ancora, ma la notte, che già ca-
fra essi che fanno parte colla Congregazione di deva, venne finalmente a separare quei bravi O-
S . Luigi col loro prezioso stendardo, l'orchestra, perai Cattolici, obbligandoli a dirigersi ai loro ca-
il piccolo clero con numerosi piccoli stendardi sim- solari, in seno all'altra società più cara e santa
bolici, il Clero che precedeva la statua di S . Rosa, delle loro famiglie . E così finì quella festa che
seguita dal resto della moltitudine in atto rive- destò nel cuore di tutti tanti sentimenti di reli-
rente e portamento religioso .
gione, di unione, e di sincera fraternità, di amore
La processione fu veramente edificante . I sacri vero e santo ; la cui memoria sarà per tutti un
cantici, le preghiere ad alta voce, la musica, le grato ricordo, e un pegno della protezione della
campane suonando a festa, lo spare di fuochi di grande ed ammirabile santa Americana .
artitizio, gli archi trionfali lunge le vie, la mol-
Presenti, signor Direttore, i saluti di tutti i
titudine di popolo, l'ordine perfetto dell'intermi- Salesiani di Colon a tutti i superiori di costì, e
nabìle processione, presentavano un quadro di a- specialmente al loro carissimo padre D . Bosco .
spetto imponente .
Suo aff.mo
Di ritorno alla chiesa si cantò il mottetto di
Monsignor Cagliero : Quasi arcus refulget Rosa
SAc . LORENzo BaCIGALUPO .
e il Tantum ergo con accompagnamento d'orchestra,
e si finì colla benedizione col SS . Sacramento .
E qui sembrerebbe che avesse dovuto aver ter-
LA BENEDIZIONE DELLA NUOVA CHIESA
mine una funzione, che contava gia più di quattro
del Collegio S . Carlo in Borgo S . Martino .
ore di durata. Conchiuse, si, la funzione religiosa,
ma ne cominciò un'altra, nella quale regnò l'en-
tusiasmo, l'allegria, l'unione veramente fraterna, e
l'espansione più sincera . Mi riferisco al banchetto
che fecero gli Operai Cattolici in uno dei grandi
cortili del Collegio . Seduti, ed erano più di 200,
all'intorno da due lunghe file di tavole, quei buoni
operai pranzarono con quell'appetito che loro non
manca mai, e fecero sparire due grosse vacche
arostiteal'Americana (saicdhoenur),
non ci rimasero che le ossa e il cuoio abbrusto-
lito . Fu una seconda edizione di ciò che avean
fatto il giorno di Pasqua, quando compirono tutti
insieme il precetto pasquale , e ci diedero quella
bella consolazione che sa la S . V . Sul finire del
pranzo, quando stridor dentium era cessato, e
cominciava il rumor gentium, si fecero tra i so-
cii alcuni brindisi con l'eloquenza e la schiettezza
Siamo lieti d'aver assistito alla benedizione della
nuova cappella del Collegio di Borgo S . Martino,
testé eretta in onor di S . Carlo . Erano già due
anni dacché si era dato principio alla costruzione,
e D . Bosco ne sollecitava il compimento, a fine
di poter dare al più presto a quei buoni gio-
vanetti un luogo , dove con maggior comodità
esercitar potessero le cerimonie del culto . Nel
giorno 25 novembre finalmente si inaugurò la
nuova Chiesa . Mons . Leto partiva da Torino la
vigilia e giungeva a mezzo giorno alla stazione
di Borgo S . Martino in un coi bravi musici del-
l'ospizio di S . Pier d'Arena, i quali lo accompa-
gnarono fino al Collegio a suon di banda . All'en-
trata stavano schierati i giovani studenti, che con
entusiasmo e fra gli evviva salutarono Monsignore .
Affinché le cose procedessero più regolarmente
popolare che si può immaginare ; ed ecco che all'indomani, sì pensò di benedire la cappella alla
nel più bello di quella così bella espansione com- vigilia e intorno alle quattro dopo mezzodì i gio-
parisce improvvisamente il sig . Bansà Francesco, vanetti si portavano nella nuova Chiesa per as-
presidente generale dei Circoli degli Operai Cat- sistere alla funzione della benedizione . Terminate
tolici, e il Canonico Pons insieme con Lui, si le-
varono tutti in piedi, e un viva d'entusiasmo
scoppiò spontaneo e unanime come un saluto
alle distinte persone, l'arrivo delle quali era, come
tutte le cerimonie, Monsignor indirizzava a quei
buoni giovani alcune parole di occasione : disse
che quello essendo prima un luogo profano, era le-
cito giocare, gridare, fare conversazione ; ora non
dire, il compimento dell'opera . Il signor Bansà più ; e li esortava al rispetto alla casa di
invìtato a parlare con generale acclamazione tosto Dio, alla divozione, alla preghiera, perché quivi
accondiscese, e parlò con tanto calore e commo- abitava il Dio della gloria e della bontà in per-
zione, che ogni sua parola era una scintilla elet- sona, vivo, vero, e suggerendo loro alcuni mezzi
trica che scuoteva le fibre ; ad ogni periodo era per acquistare le indulgenze, chiudeva la funzione
interrotto da fragorosi applausi . Il Rev .do . Cano- colla benedizione episcopale . Verso le otto di sera
nico Pons parlò Egli pure dopo il Sig . Banzà .
Il suo discorso piacque moltissimo, perché sapen-
dosi Egli adattare alla portata degli uditori,
si diede per la prima volta la benedizione col
SS . Sacramento stato trasportato dall'antica cap-
pella . Alla mattina del giovedì Mons . Leto cele-
seppe cattivarsi la più grande simpatia .
brava pel primo la ss . Messa, e tuttì i giovani

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studenti ricevettero la s . Comunione, durante il
qual tempo si eseguirono alcuni mottetti con gra-
zia e precisione . Alle dieci celebrava la Messa so-
lenne Monsignor Francesco Angelino parroco di
Occimiano . Gli allievi del Collegio cantarono con
accompagnamento della banda, e non è a dire con
quale soddisfazione de' molti R .R . Parrochi, sacer-
doti e parenti dei giovani accorsi alla festa
Dopo i vespri D . G . Fracchia viceparroco del
Duomo di Casale parlò con eloquenza di S . Carlo,
di D . Bosco e della Chiesa facendo conoscere
come il Signore benedica e prosperi le opere dei
suoi santi . Dopo la predica Monsignore imparti-
va la benedizione col SS . Sacramento . La sera
fu rallegrata da fuochi di artifizio riusciti a me-
raviglia e da una graziosa rappresentazione tea-
trale che fece molto onore all'abilità degli attori .
All'indomani Mons . Leto benediceva la campana
di una Confraternita di Casale alla presenza di
tutti i convittori e Superiori del Collegio .
Ecco pertanto un nuovo monumento, un altro
ricordo che Don Bosco presenta ai cooperatori
Salesiani, ai quali dice : questo è un frutto delle
vostre offerte ed un effetto della vostra carità .
quei buoni giovanetti trovandosi tutti i giorni
nella nuova cappella ad assistere la S . Messa si
ricorderanno di Don Bosco e di tutti quelli che
cooperano alle sue imprese di santificazione, e
pregheranno Dio affinché li benedica .
IL COMPIMENTO DI UN VOTO,
OSSIA
la Consacrazione della Chiesa del S . Cuore di Gesù.
Siamo lieti di annunziare a' nostri benemeriti
Cooperatori e Cooperatrici che nell'Aprile p . v .
avrà luogo coll' aiuto di Dio la Consacrazione
della Chiesa del Sacro Cuore di Gesù in Roma .
Questa notizia non potrà a meno di riuscire caris-
sima a tutti coloro, che con le preghiere e con le
limosine concorsero a quest'opera così eminente-
mente salutare, carissima a quanti sentono viva e
profonda la divozione al Cuore Amabilissimo di Ge-
sù e attendono e affrettano da Lui il rimedio a' tanti
mali che desolano la società . Abbiam voluto quindi
parteciparla fin d'ora sul principiar dell'anno .
Qualche cosa, è vero, rimane ancora da ulti-
mare, ma noi viviamo certi che in questi pochi
mesi, che precedono, potremo coll' aiuto di Dio
e la continuazione della carità de' buoni condurre
le cose al punto da poter procedere sicuramente
alla consacrazione nel tempo indicato . Da parte
nostra faremo volontieri qualsiasi sacrifizio anche
perche questa consacrazione sarà un grande con-
forto al cuore del S . Padre Leone XIII, che ve-
drà per mezzo di essa condotto a termine quello
che forma oggetto de' suoi santi voti e delle sue
paterne sollecitudini .
Coraggio adunque, o buoni Cooperatori e Co-
operatrici, e prepariamoci alla santa opera . Il
Cuore di Gesù, questo Cuore posto alla salvezza
del mondo, genti ad salutem positum, come canta
la Chiesa, compenserà largamente in questa e nel-
l'altra vita tutto quello che faremo per amor suo .
BIBLIOGRAFIA .
Discorsi Sacri del can . Giuseppe Maria Aldanesi .
Volume Primo .
Ecco un nuovo libro di discorsi sacri testé
uscito dalla Tipografia Salesiana . E ben vero
che sono già tanto numerosi gli scritti di que-
sto genere , ma chi saprebbe dire sotto quanti
diversi aspetti , vuoi per la vastità e profon-
dità delle verità divine , vuoi per le condizioni
di luogo, di tempo , di persone possono essere
svolti tali argomenti? Sarà, se non altro, una
prova di più a testificare quanto sia insulsa la
taccia d'ignorante ed ozioso data al clero catto-
lico . Ma motivi ancora rilevantissimi raccoman-
dano ai sacri oratori l'opera dell'Aldanesi . Egli
ha mostrato nel suo lavoro il vero metodo da
seguirsi nel porgere la parola evangelica ai po-
poli . Ai dì nostri odonsi sovente bandire dai per-
gami Conferenze e polemiche, delle quali dicesi
abbisognare l'età nostra, ma il vero è che il po-
polo cristiano ha bisogno di pane, e va in cerca
di chi glielo spezzi , adatti cioè alla comune in-
telligenza le verità rivelate . Intendiamo dire che
quantunque convenga in alcuni luoghi e circo-
stanze usare la forma apologetica per confutare
i serpeggianti errori, ordinariamente parlando,
però è necessario tener discorsi morali esposti
con semplicità , spiegar con chiarezza le verità
della fede, innamorar di Gesù Cristo le anime da
Lui redente , combattendo i vizi da lui condan-
nati, spronando alle virtù da Lui comandate . Un
popolo che pratica le virtù cristiane non si la-
scierà mai ingannare dalle fiabe dei seduttori, o
si chiamino Anglicani, o Metodisti, o Barbetti, o
Luciferiani . Ce ne appelliamo ai parroci . E l'Al-
danesi, non tralasciando di usare qualche volta
la maniera apologetica, si attiene generalmente
alla morale . Egli ha saputo con istile piano ed
evangelico riuscire veramente all'intento dell'o-
ratore, che si è appunto di dilettare, convincero
e commuovere . Noi lo raccomandiamo perciò e
ai sacri oratori e in generale al popolo .
Si vende presso la Libreria Salesiana di To-
rino al prezzo di lire 4 .
AVVISO_
Coloro che nella loro carità volessero ancora mandarci
offerte in danaro o natura per i nostri missionaria sono an-
cora in tempo poichè noi faremo pervenire a destinazione
quello che avranno la bontà di spedirci . Indirizzo :
A D . Bosco Giovanni Oratorio di S . Francesco di Sales,
Valdocco N . 32. - Torino 1887 .

2.5 Page 15

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Gli associati all'atto che rimettono L . 16 , acquistano il diritto ad una associazione alle Letture
Cattoliche di Torino per l'anno 1887 ed all'Almanacco per lo stesso anno .
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20 discorsi di vario argomento, sulla Passione, sul SS . Sacramento, sul SS. Cuore, sulla Madonna, su S .
Giuseppe ed altri santì . La seconda abbraccia 7 discorsi sull'Avvento . La terza discorsi apologetici . I primi
discorsi servono per i Rev . Predicatori che debbono preparare prediche sulla Passione, sul SS . Cuore e
sul SS . Sacramento . Si raccomanda durante gli ultimi giorni di carnevale .
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Lo stesso in brossura ° 0 40
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Manuale di Divozione per la pia Associazione delle Famiglie consacrate alla sacra Famiglia, contenente
istruzioni, preghiere , laudi , le pratiche del Illese di Gennaio , metodi di Messa e Comunione ,
pubblicato da F . L . N . , approvato dal Card . Arcivescovo di Torino ; in-32 pag . 164 . » 0 40
Il Giovane Provveduto del sac . G. Bosco . Legato in tela, con impressione a oro della Grotta di Be-
tlemme
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La Mistica Città di Dio : 13 Vol . in-32 legati . (e .) L. 25 00
La Mistica Città di Dio : 5 Vol . in-8 legati . (e .) » 30 00
Di ambedue le edizioni è pubblicato il vol . 1° . La lettura d'un tal volume servirà a bene celebrare
le feste dello swìsalizio di Maria SS . e della sua Pur ificaziono .
Dono agli Associati : Bosco, 117aria ^ . Ausiliatrice ; un vol . eleg . legato ed Almanacco .
Cattolico nel Secolo . Trattenimenti famigliari di un padre ce' suoi figliuoli intorno alla religione pel
Sac. Giovanni Bosco ; elegante volume nello stesso formato delle letture Polemiche . . . . » 2 00
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1° Ogni mese uscirà una dispensa di 3 fogli in-16 piccolo, di complessive pagine 48, carta fina e
nitida stampa, con relativa copertina .
2° La materia per l' anno 1887 sarà quella contenuta nei 36 primi fogli del secondo volume della Rete
Diabolica del Gerola .
3° Il prezzo d'associazione alle 12 dispense di quest'anno sarà di L . (e) 2 00 .
4° Coloro che volessero associarsi all'intero volume secondo, mandino lire 4 , e rimarranno associati alle
Letture Polemiche fino a che sia terminato detto volume .
5° Quelli poi che volessero associarsi all' opera intera del Gerola , che venderassi ai non associati a lire
otto, basterà che mandino lire 6 e verrà loro spedito il 1° volume già pubblicato e mensilmente le
dispense del secondo fino ad opera finita .
6° Coloro_ che già pagarono l' opera in ragione di lire 8 riceveranno in compenso una copia delle Let-
ture Cattoliche dell'anno 1887 .

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Stravaganze del Secolo castigate col riso e colla ragìone da F . Martinengo P . D . M, : Un
vol . in-16 piccolo di pag
L . 2 00
« Gli scritti polemici, o, a parlar popolare, battaglieri, che la strenna di Don Meutore ha pub-
blicati pel corso di 30 anni, per castigare col riso, colla ragione e col buon senso le strava-
ganze o dìrem meglio, gli errori di questo nostro famoso secolo decimonono , si ripubblicarono
tutti uniti in questo volume, acciocchè i giovani ed il popolo vi trovino un antidoto efficace contro
il veleno delle false dottrine che e' impestano fin 1' aria, e vedano e tocchino con mano di che
fatta sapienza sia quella per cui i moderni dottori s'argomentano distruggere la santa verità . »
Questo libro, scritto con quella purezza di lingua, festività di stile e briosa vivacità di colo-
rito, di cui è maestro il rinomato Autore, oltre al piacere assai, servirà eziandio salutarmente
a disingannar molti in certi loro giudizi ed opinioni non conformi al vero .
Un'opera assai opportuna sta per compiersi dalla rinomata casa Edìtrice di Musica, Giudici e
Strada di Torino ; pubblicherà essa un periodico mensile di musica religiosa, con una serie `a-
riata di laveri originali per organo, ed anche per organo e canto, di media difficoltà, stretta-
mente inspirati al Regolamento per la musica sacra, emanato per ordine di SS. Leone XIII .
Ne sono redattori due; distìnti e celebrati Maestri, il Cav . Petrali Vincenzo, e l'Arrigoni Cav. Giu-
seppe, già autori di pregiati lavori artistici e didattici . Il fascicolo d'ogni mese sarà di venti pa-
gine, del formato della musica per organo, cioè largo per lungo. Il prezzo d'associazione è di
lire 20 annue. Raccomandiamo caldamente quest'opera ai cultori della musica religiosa .