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ANNO VIII . N. 1 .
Esce una volta al mese .
GENNAIO 1804 .
BOLLETTINO SALE SIANO
Direzione nell' Oratorio Salesiano . - Via Cottolengo, N. 32, TORINO
SOMMARIO.-LaBeotscridCDp
festa e la conferenza di S . Francesco di Sales - Let-
tera delle Cooperatrici di Acqui - La Chiesa e la
festa di S . Giovanni Evangelista in Torino-Recnt
guarigione di un moribondo per invocazione del Sacro
-Cuore di Gesù - Notizie della Patagonia - Storia
del'OratoriodiS.FrancesodiSl-IVescov
del Parà ed un suo discorso - La Patagonia e le terre
Australi del Continente Americano - Bibliografia -
Elenco di Cooperatori e Cooperatrici defunti nel 1833
Il Conte Edoardo Mella - Annunzi .
LETTERA DI D, BOSCO AI COOPERATORI .
noi lavoriamo seriamente a promuovere la
sua gloria e il bene delle anime . Vuole che
facciamo delle opere buone mentre siamo
in tempo : Dum tempus habemus operemur
bonum, dice s . Paolo .
Per la qual cosa, nel cogliere la presente
occasione per darvi un breve ragguaglio
delle cose fatte nell' anno ora decorso , io
intendo massimamente di accennarvi alcune
opere importanti, che aspettano compimento
da noi ; dirvi poscia i mezzi , ai quali do-
vremo appigliarci per condurle a termine .
BENEMERITI COOPERATORI E
BENEMERITE COOPERATRICI,
Sia benedetto il Signore . Sono . queste le
parole, che prime mi corrono sulla penna
nello scrivere questa lettera . Sia benedetto
il Signore , per le molte grazie che ci ha
concesse , ma soprattutto per averci con-
servati in vita sino a questo giorno . Sono
milioni di persone che nell' anno ora spi-
rato scomparvero dalla scena del mondo ,
da Dio chiamati alla vita eterna . Quasi 600
degli stessi nostri Cooperatori e Coopera-
trici dovettero ancor essi pagare questo do-
loroso tributo . In mezzo a tanti funerali
noi invece siamo ancora in vita . Oh ! sia
benedetto il Signore, che per sua bontà e
misericordia ci ha fin qui risparmiati : Mi-
sericordia homini quia non sumus con-
sumpti .
La misericordia del Signore ebbe un gran
fine nel conservarci in vita . Iddio vuole che
Opere compiute nell'anno passato.
Per amor di brevità non mi fermo a
passare minutamente in rassegna le opere,
compiute col vostro concorso nell'anno pas-
sato , perché ne venne già fatta speciale
menzione nel Bollettino Salesiano . Tuttavia,
affinché le vediate come in un sol colpo
d'occhio, ne ricorderò qui alcune princìpali .
Il restauramento della cartiera nel paese di
Mathi, stata due anni sono distrutta per un
grave ed improvviso infortunio ; l'impianto
di una nuova casa nel paese medesimo ; il
compimento della nuova tipografia con 9
macchine, e di parecchi altri laboratorii al
lato destro della Chiesa di Maria Ausilia-
trice in Torino, già pieni di giovanetti ar-
tigiani ; l' incominciamento della fabbrica
per l' Ospizio di S . Giovanni Evangelista
nella città medesima presso a quello dei pro-
testanti ; gli ampliamenti dell' Ospizio in

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Firenze e delle Scuole Salesiane nella città
di Spezia ; l' apertura di un' altra Casa di
educazione nelle vicinanze di Marsiglia ; la
fondazione dell' Ospizio di Santa Rosa a
Nictheroy presso la capitale dell' impero
del Brasile ; la inaugurazione al divin culto
di una bella Chiesa pur dedicata a Maria
Ausiliatrice nella città di Buenos Aires ; le
varie esplorazioni intraprese, le conversioni
ottenute , i battesimi amministrati a più
centinaia di selvaggi nella Patagonia ; so-
prattutto poi la spedizione di Missionarii
per quelle estreme regioni della terra, com-
piutasi solo nello scorso novembre , la più
numerosa delle sei effettuatesi dal 1875 in
qua, sono tutte opere, alle quali nell'anno
decorso consacrarono le loro sollecitudini i
Salesiani .
Nulla poi dico delle Case aperte dalle
Suore di Maria Ausiliatrice a pro delle fan-
ciulle , come quella di Villarboit nel Ver-
cellese, di Borgo Cornalense presso Villa-
stellone e di Cesarò in Sicilia ; nulla delle
200 e più proposte per nuovi Istituti da
aprirsi non solo in Italia , in Francia ed
in varie parti dell'Europa, ma sin nelle In-
die, nella Cina , nel Giappone e nelle più
lontane isole dell' Oceania ; proposte tutte,
alle quali con amaro rincrescimento abbiamo
dovuto rinunziare per mancanza di perso-
nale .
Alla considerazione di questo e di altre
opere consimili , noi dobbiamo ringraziare
di cuore il buon Dio dell' alta benevolenza
e protezione accordataci ; ma nel tempo
stesso io non posso quì dimenticare di vol-
gere ancora una parola di riconoscenza e
di gratitudine a voi , o benemeriti Coope-
ratori e benemerite Cooperatrici , che più
volte e in più guise , quali fortunati stru-
menti nelle mani del Signore, ci veniste in
aiuto colla vostra carità, senza la quale non
avremmo certamente potuto fare tutto quello,
che abbiamo fatto .
Opere da compiersi nel 1884 .
Lasciando a parte quanto col divìno aiuto
si è operato nell'anno decorso, veniamo a
quello, che ci resta a fare per l'anno cor-
rente . Io mi limito a segnalare le opere
più importanti, e che devono stare a cuore
di tutti .
La prima è l'Ospizio del Sacro Cuore di
Gesù in Roma . La Chiesa, come sapete, si
trova già a buon punto e in quest' anno
speriamo di poterla inaugurare o tutta o
almeno in gran parte al divin culto . Ma
quella , a cui è ora necessario di porre la
mano, è la fabbrica di una Casa di carità
e di beneficenza , capace di accogliere al-
meno 500 giovanetti ; Casa che deve sor-
gere accanto alla Chiesa medesima .
A centinaia e a migliaia sono oggidi i
poveri fanciulli , che vagano per le vie e
per le piazze di Roma , in pericolo della
fede e del buon costume . Come già vi fa-
ceva notare in altre occasioni , molti gio-
vanetti o da soli o colle loro famiglie si
recano in detta città non soltanto dalle va-
rie parti dell' Italia , ma eziandio da altre
nazioni, colla speranza di trovare lavoro e
danaro ; ma delusi nella loro aspettazione
cadono ben presto nella miseria e nel ri-
schio di mal fare, e per conseguenza di es-
sere condotti a popolare le prigioni . Altri
poi e della città e forestieri per la miseria
sono esposti quotidianamente al pericolo di
cadere nelle mani de' protestanti, che hanno,
per così dire, invasa la città di S . Pietro,
e tendono specialmente i loro agguati ai
giovanetti poveri e bisognosi, e sotto il co-
lore di porgere loro l' alimento e le vesti
del corpo, propinano invece alle anime loro
il veleno dell'errore e dell'incredulità .
Or bene l'Ospizio del Sacro Cuore di Gesù
avrebbe per iscopo di ricoverare giovanetti
poveri e abbandonati, provenienti da qual-
siasi città d'Italia o di altro paese del mondo,
educarli nella scienza e nella religione ,
istruirli in qualche arte o mestiere, e così
allontanarli dal vestibolo delle prigioni, ri-
donarli alle loro famiglie e alla civile so-
cietà buoni cristiani, onesti cittadini, capaci
di guadagnarsi onorato sostentamento colle
proprie fatiche .
Quest' Ospizio sta molto a cuore al Santo
Padre Leone XIII , il quale , mentre con
apostolico zelo si adopra per dilatare la
fede ed il buon costume in ogni parte del
mondo , lascia nulla d' intentato in favore
dei fanciulli più esposti ai pericoli . Que-
st' Ospizio deve quindi stare a cuore a tutte
le persone , che amano la religione e la
società ; deve stare a cuore soprattutto ai
nostri Cooperatori e alle nostre Cooperatrici,
a cui in modo speciale il Vicario di Gesù Cristo
affidò il nobile incarico e dell'Ospizio mede-
simo e della Chiesa annessa .
Possiamo eziandio ritenere per certo che
tale Ospizio sarà ben gradito al Cuor di
Gesù , così amante della tenera età . Nella
vicina Chiesa il divin Cuore sarà il rifugio
degli adulti , e nell' Ospizio attiguo si mo-
strerà l' amico amorevole, il tenero padre
dei fanciulli . Egli, come già una volta nelle

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città della Palestina e soprattutto nell' an-
tica Gerusalemme, avrà in Roma ogni giorno
Mezzi a cui ricorrere.
un drappello di 500 fanciulli a fargli divota Tralascio più altre opere , delle quali
corona, a pregarlo , a cantargli osanna , a avremo da occuparci nel corso dell' anno ,
domandargli la santa benedizione . Chi co- perché le opere sopraccennate bastano esse
nosce il Vangelo non potrà a meno di sole per eccitare il nostro zelo . Credo in-
persuadersi che questo Ospizio abbia da vece più opportuno l' esporvi il modo, con
tornare carissimo al Cuore di Gesù . Anzi cui fo conto di ricorrere alla piccola be-
questo dolcissimo Cuore ha già per lo avanti neficenza e così non istancare di troppo
concesse, e continuerà certamente in avve- la vostra carità . Una lotteria di piccoli doni,
nire a spandere copiosissime e segnalate comunemente detta di oggetti , verrà atti-
grazie sopra tutti coloro, i quali concorre- vata in Roma, e se ne farà la pubblica
ranno all' innalzamento di quel ricovero esposizione nel sito, dove comincieremo la
della fanciullezza e della pericolante gio- costruzione dell'Ospizio . Questa lotteria sarà
ventù .
cominciata quanto prima, e perciò fin d'ora
Vicariato e Prefettura apostolica nella Patagonia .
a voi mi raccomando per due atti di ca-
rità, o benemeriti Cooperatori e benemerito
Ad un'altra opera di grande importanza Cooperatrici . L'uno è da praticarsi tosto, e
dovremo mettere mano in quest' anno me- l'altro di qui a non molto . Il primo atto di
desimo . Con Breve del 16 scorso novembre carità si è che vogliate avere la bontà di
il Santo Padre Leone XIII erigeva un Vi- cercare presso di voi o presso dei vostri
cariato apostolico ed una Prefettura apo- conoscenti oggetti o doni per la desìgnata
stolica nella Patagonia . Il Vicariato com- lotteria, e spedirli allo scrivente in Torino,
prende per ora la Patagonia settentrionale oppure al Sac . D . Francesco Dalmazzo Par-
e la centrale ; la Prefettura comprende roco del Sacro Cuore di Gesù a Roma .
tutta la Patagonia meridionale, la Terra del Serve qualsiasi dono, anche di poco prezzo,
Fuoco e le isole adiacenti . Forse il Vicariato perché se un oggetto non sarà di grande va-
e la Prefettura formano una estensione lore si unirà con altri per formare un premio
quasi uguale all'Europa .
solo . L'invio dei doni è un atto di carità
La stessa Santità Sua con altro Breve di molta importanza ; imperocchè quanto
del 20 di detto mese aveva poi la degna- più numerosi saranno i premii e quindi
zione di affidare il Vicariato al Teologo Don più alto il loro valore totale, altrettanto sa-
Giovanni Cagliero , e la. Prefettura al Sa- ranno più numerosi i biglietti che saremo
cerdote D . Giuseppe Fagnano, il quale già autorizzati a smaltire . Il secondo atto di
si trova in Patagonia da 4 anni . Il Teologo carità, di cui vi prego , consiste nell' aiu-
Cagliero vi si recherà tra non molto da tarmi poi a distribuire tra il popolo i bi-
Torino, accompagnato da un numero suffi- glietti della lotteria e ritirarne il prezzo .
ciente di evangelici operai . Sono quindi Da me potrei fare ben poco ; onde mi con-
due vastissime diocesi , che il Vicario di fido tutto nella vostra efficace cooperazione .
Gesù Cristo creava di pianta, di cui poneva Il Bollettino Salesiano annunzierà poi quanto
il peso dell'amministrazione sulle spalle dei sia da farsi e per l'invio e per lo spaccio
Salesiani e dei loro Cooperatori .
dei biglietti .
Ora questa pontificia disposizione richiede
da noi opere di una portata immensa . Tra
le altre richiede l' immediato invio di ben
La ricompensa del Signore .
12 Sacerdoti in quei luoghi ; richiede la Se noi lavorassimo per un padrone po-
fabbricazione di chiese nei varii punti del vero e poco disposto a ricompensare i no-
Vicariato e della Prefettura ; richiede ar- stri sacrifizi, avremmo qualche speciosa ra-
redi sacri per la celebrazione dei divini gione di andare anche noi a rilento nelle
misteri ; richiede l' apertura di Seminarii opere nostre ; ma fortunatamente lavoriamo
per lo studio dei chierici, di catecumenati per un padrone ricchissimo , pel padrone
per l'istruzione degli adulti e di Ospizi pei del Cielo e della terra, per un padrone che
fanciulli ed altri per le fanciulle dei sel- può e che vuole darci una mercede , un
vaggi ; richiede mezzi di ogni genere per premio grandissimo : Merces magna nimis .
la erezione degli edifizii e pel mantenimento La ricompensa che ci dà in questo mondo
dei ricoverati, e tutto ciò in paesi, nei quali consiste nel centuplo di quanto avremo
non è ancora attivato il commercio e si fatto per lui : Centuplum accipietis ; e nel-
difetta di tutto .
l' altro mondo consiste nella vita eterna .

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Et vitam aeternam possidebitis . E che cosa pre mantenuto la sua parola . Pel tempo
sarà mai questo centuplo nella vita pre- passato ne abbiamo la prova nelle moltis-
sente? Sono tutte le grazie, tutte le bene- sime grazie, già ottenute da tanti suoi di-
dizioni spirituali e temporali, che Dio suole voti, delle quali vi saranno pur date dì
accordare nella vita mortale . Sono per quando in quando relazioni nel Bollettino ;
es. la conservazione della sanità , la gua- e per l' avvenire ne potrete fare la espe-
rigione dalle malattie , la prosperità dei rienza voi medesimi (1) .
negozi temporali, la preservazione dalle di-
sgrazie, la buona educazione della figliuo-
lanza ; sarà la pace e l' armonia nella fa-
Preghiere e conclusione .
miglia , sarà una vita più lunga , sarà la
perseveranza nella grazia di Dio , sarà la
comodità di ricevere i santi Sacramenti e
cosi fare una buona morte e via dicendo .
-- Ma questa ricompensa e questo premio,
quantunque prezioso , è sempre piccolo in
confronto di quello, che il Signore ci darà
dopo la vita mortale ; premio ché è la vita
etvarln,diCeo,lPardis
pienezza di una felicità interminabile .
Nessuno poi ha da perdersi di coraggio,
pensando forse che questo premio in que-
sta o nell' altra vita Iddio lo conceda sol-
tanto a coloro , i quali avranno fatte per
lui opere grandi e portentose ; imperocchè
egli lo ha promesso a quelli eziandio, che
non potendo altro avessero dato per amor
suo anche solo un bicchiere d' acqua fre-
sca . Il divin Salvatore lodò con grande
compiacenza l'offerta di una povera vedova,
che aveva dato pel decoro del tempio di
Gerusalemme duo minuta, vale a dire due
monete da nulla , diremmo due quattrini ,
due centesimi .
Facciamoci dunque animo, e tutti d' ac-
cordo consacriamo per la gloria di Dio e
Ora che vi ho parlato dei mezzi da ado-
perare, conchiudo questa mia lettera, col-
l'assicurarvi che tutti i Salesiani preghe-
ranno per voi e per le vostre famiglie .
Per voi pregheranno le Suore di Maria
Ausiliatrice ; pregheranno i giovanetti ri-
coverati nelle nostre Case, rendendovi così
il contraccambio di quella carità, che loro
fate colle vostre limosine ed oblazioni ; pre-
gheranno per voi anche i nuovi convertiti
della Patagonia, che voi cooperate a togliere
dalle vie di perdizione, dalle tenebre della
idolatria , e a richiamare nell'ammirabile
luce della fede . Per voi tutti mi farò do-
vere di pregare ogni giorno nella santa
Messa ; pregherò che Dio vi prosperi nelle
cose spirituali e nelle cose temporali ; tenga
lontana da voi e dai vostri cari ogni sorta
di disgrazia ; vi conceda ancora molti anni
di vita felice, e quando giunga per voi il
tempo di partire per la eternità, Maria, la
nostra celeste benefattrice , vi assista , vi
conforti e vi accompagni al possedimento
di quei veri beni, che il mondo non ci potrà
più rapire .
per la salute delle anime la nostra vita, e
quanto le proprie sostanze ci permettono ;
poi con fiducia invochiamo da lui le gra-
zei,chsonearidutlep
(1) Affinchè i lettori rinfreschino meglio la me-
moria delle promesse fatte da Gesù Cristo ai promo-
tori della divozione all'amabilissimo suo Cuore, ne
riferiamo nuovamente le principali in questa nota .
corpo e per l'anima, e proveremo come il Esse sono
Signore sia ricco e generoso verso coloro, che I . Io darò loro tutte le grazie necessarie pel proprio
lo
invocano :
Dives
in omnes,
qui
invocant
-
stato .
II . Metterò la pace nelle loro famiglie .
illum .
III . Li consolerò in tutte le loro afflizioni .
Siccome le opere, delle quali vi ho par- IV . Sarò il loro asilo sicuro in vita e specialmente
lato , riguardano in modo speciale il culto in morte .
dei Sacro Cuore di Gesù, cosi io spero che V . Spargerò abbondanti benedizioni sopra le loro im-
il divin Salvatore prepari delle grazie molte
per tutti quelli, i quali vi prenderanno
parte .
Già altra volta vi furono esposte le pro-
messe, che nostro Signor Gesù Cristo fece
prese .
VI . I peccatori troveranno nel mio cuore la fonte e
l'oceano infinito della misericordia .
VII . Le anime tiepide s'infervoreranno .
VIII . Le anime fervorose giungeranno rapidamente
ad una grande perfezione .
alla Beata Margherita Alacoque in favore IX . Io benedirò le case dove l'immagino del mio
di quelle persone , che avessero cooperato
a promuovere la divozione al suo Sacratis-
simo Cuore, promesse di grazie e di bene-
dízioni spirituali e temporali ; onde qui mi
Divin Cuore verrà esposta ed onorata .
X . Darò ai sacerdoti il dono di commuovere i cuori
più induriti .
XI . Le persone che propagheranno questa devozione
avranno il loro nome scritto nel mio Cuore, e non
liim to solo a ricordarvi che Gesù ha sem- sarà cancellato giammai .

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Dio ci benedica e ci conservi tutti nella
sua santa grazia ; e vogliate anche voi pre-
gare per me, che con gratitudine grande
vi sarò sempre in nostro Signor Gesù Cristo
Di Voi, Benemeriti Cooperatori e Benemerite Cooperatrici,
domenica innanzi alla festa di S . Francesco, cioè
nel giorno 27 .
In Torino per altro ella avrà luogo il giorno
31 nella Chiesa di S . Giovanni Evangelista : e ne
daremo speciale avviso ai Cooperatori della città
e di sue vicinanze .
Torino, il primo giorno dell'anno 1854 .
Obbl .mo Servitore
Sac . GIOVANNI Bosco .
LA FESTA E LA CONFERENZA
di S . Francesco di Sales .
Il 29 di questo mese, giorno di martedì, occorre
la festa del glorioso nostro patrono , del dottore
S . Francesco di Sales . E tanta la divozione che i
Cooperatori e le Cooperatrici nutrono verso di lui,
che ogni anno sogliono celebrarne la festa con so-
lennità particolare ; anzi in certi luoghi i Parrochi
da loro coadiuvati ne avvertono i fedeli in pubblico,
indi si canta la Messa, si tessono le lodi del Santo,
s' imparte la benedizione col SS . Sacramento, e
per tal modo non solamente si onora S . Francesco
e se ne procaccia la protezione , ma si fa ancora
un gran bene a tutto il popolo, proponendogli un
modello da imitare .
Pertanto noi esortiamo i nostri Cooperatori e
le nostre Cooperatrici a fare quanto é in loro po-
tere, affinchè il giorno di S . Francesco di Sales
sia distinto in particolar modo tra tutti gli altri .
Procurino essi pei primi di accostarsi ai Sacra-
menti della Confessione e della Comunione, e di
ascoltare la santa Messa in onore di lui, inducen-
dovi eziandio quelli della loro famiglia . Preghia-
molo soprattutto che ci ottenga da Dio la carità e la
mansuetudine, di cui era così bene adorno . Queste
sono le due virtù, le quali più che ogni altra ci
guadagnano la benevolenza di Dio e quella - degli
uomini, secondo le parole del divin Salvatore che
disse : Beati i mansueti, perché possederanno la
terra ; vale a dire possederanno non solo la terra
dei viventi, che è il Cielo , ma eziandio il cuore
degli uomini, con cui trattiamo in questa terra di
esiglio .
Facciamo poi umile preghiera ai signori Capi e
Decurioni, che nella stessa occasione vogliano rac-
cogliere a Conferenza i proprii Cooperatori e le
proprie Cooperatrici, a norma del Regolamento, sia
per acquistare il tesoro spirituale della Indulgenza
plenaria, sia per trattare di quegli argomenti, che
giudicheranno più conducenti al benessere della re-
ligione , e al vantaggio dell' umile Società di S .
Francesco di Sales .
Fra le opere da raccomandare non si dimentichi
l' Ospizio del Sacro Cuore di Gesù in Roma . Le
offerte, che si faranno nella Conferenza , saranno
devolute alle prime spese per l' incominciamento
del designato Ospizio .
A fine di dare maggior comodità ad intervenire
alla Conferenza, questa si potrebbe tenere nella
LETTERA DELLE COOPERATRICI DI ACQUI .
Le Cooperatrici della città di Acqui, coadiuvate
e dirette da uno zelante Decurione , si mostrano
animatissime a favore delle opere salesiane , che
riguardano come proprie . Esse tengono fedelmente
le due Conferenze annuali prescritte dal Rego-
lamento , e nei bisogni straordinarii si raccol-
gono eziandio straordinariamente . Così fecero per
l' appunto nell' occasione, che dovevano partire i
Missionarii per la Patagonia, ed ebbero la bontà
di spedirci il loro obolo, che ci tornò opportunis-
simo, per sopperire alle grandi spese di quella
sacra spedizione . Le caritatevoli Cooperatrici accom-
pagnavano la loro offerta con una graziosa lettera,
che qui pubblichiamo a comune edificazione .
Acqui, 6 ottobre 1883 .
REv .mo D . Bosco,
E tempo oramai che le sue Cooperatrici Salesiane
Acquesi Le diano una piccola testimonianza della
loro devozione e della parte vivissima , che esse
prendono alle grandi e sante opere sue .
Dopo l' ultima volta che abbiamo avuto la bella
sorte di inviarle la nostra piccola offerta, fatta nella
Conferenza del giorno di Maria SS . Ausiliatrice ,
sebbene abbiano ancora avuto luogo tre adunanze,
non si fece più nessuna colletta, essendoci in esse,
per deliberazione del Rev .mo nostro Direttore ,
occupate di altre cose .
Ieri però, con nostra grande soddisfazione, ebbe
luogo la Conferenza, ed in essa il prelodato nostro
Direttore rivolse le sue fervide parole a coltivare
ed eccitare nei nostri cuori l' amore e lo zelo per
le opere del nostro carissimo Superiore, D . Bosco .
Egli ci parlò della Chiesa del Sacro Cuore di Gesù
in Roma, ci parlò della spedizione dei Missionari,
e ci fece conoscere come anche noi siamo chiamate
dal Signore ad essere strumenti spirituali e ma-
teriali di così alte imprese .
E certamente questo un bell' onore per noi ,
giacchè il Signore che potrebbe in un istante ,
nella sua infinita potenza , procurare da sè ogni
cosa per l' adempimento di tali opere , si degna
invece di chiamare in aiuto le sue povere creature
e le onora , richiedendo all' uopo la loro debole
cooperazione .
Accolga dunque, Rev .mo D . Bosco , la nostra
piccola offerta, e possa essa portar seco il merito
di quella della vedova evangelica .
Intanto La preghiamo di benedirci tutte, mentre
umilmente ci protestiamo sue
Dev .me ed Ubb .me
COOPERATRICI SALESIANE .

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LA CHIESA E LA FESTA
di cui oggi celebriamo la festa, ebbe nell' ultima
cena la felicissima sorte di posare il suo capo sul
di S. Giovanni Evangelista in Torino . petto di Gesù . Or bene questa sorte è pur con-
cessa a voi che vi comunicate .Epervitàch
La Chiesa di S . Giovanni Evangelista, alla cui cosa è il fare la Comunione, se non posare il nostro
erezione efficacemente contribuirono i Cooperatori capo sul cuore di Gesù, stringerlo all'anima nostra,
e le Cooperatrici di S . Francesco di Sales , pre- fare una cosa sola con Lui? Accostatevi pertanto
senta in ogni giorno festivo un gradito spettacolo a Lui con viva fede , accendete nel vostro cuore
di religione e di fede . Dal suono dell'Ave Maria un vivo desiderio di riceverlo, venite con quelle
del mattino sino al suono dell' Ave Maria della disposizioni che vi apportava il discepolo prediletto,
sera si può dire che le sacre funzioni non s'inter-
e questa Comunione sarà pure per voi una sorte
rompono, e ad ognuna prende parte una folla im- felice, e produrrà nei vostri cuori mirabili effetti .
mensa di popolo . Dal mattino per tempo sino a
» E che cosa faceva S . Giovanni in quel momento
mezzogiorno essa è gremita di fedeli, che si rin- sul Cuor di Gesù? - Non dormiva già, ma impa-
novano adognioraperascoltarelasntaMesa;
rava a conoscere vie meglio che Gesù Cristo, Verbo
e nelle ore pomeridiane vi trae la gente per due incarnato, è Dio, coeterno ed eguale al Padre , e
altre funzioni analoghe ; la prima dall'una alle due ; con lui creatore del Cielo e della terra . E di questa
la seconda dalle tre alle cinque .
sublime e divina cognizione egli ne diede prova in
La prima funzione pomeridiana consiste in una tutta la sua vita, nella sua predicazione, nei suoi
religiosa istruzione di circa mezz'ora, preceduta dalla scritti ; ne diede prova luminosissima soprattutto
recita della terza parte del Rosario, cotanto racco- nel Vangelo che ne scrisse . - Sul petto di Gesù
mandato dal Santo Padre Leone XIII, e susseguita S . Giovanni si accendeva ognora più nell'amore verso
dalla Benedizione col SS . Sacramento . Detta fun- di Lui, e proponeva di seguirlo sino alla morte ;
zione fu stabilita da un'ora alle due, a fine di por- e mantenne la parola . Nel tempo della passione
gere comodità di udire la parola di Dio e di santifi- gli altri Apostoli fuggirono, abbandonando il divin
care il giorno festivo a coloro, i quali non possono Maestro ; ma Giovanni non lo abbandonò, e insieme
intervenire alle istruzioni e pratiche di pietà, solite con Maria Vergine e colla Maddalena lo accompagnò
a tenersi nelle parocchie in ora più tarda ; come pure fino al Calvario, e vi rimase intrepido sino alla fine .
di dare agio ai membri di una stessa famiglia di- » Noi dobbiamo imitare S . Giovanni , o miei
avvicendarsi nell' assistere alle medesime , senza cari figliuoli ; e perciò come lui nella Comunione
abbandonare assolutamente la casa, né interrompere dobbiamo imparare a sempre meglio conoscere Gesù,
le occupazioni indispensabili . Ne approfittano ogni ad amare e praticare la sua religione, a farla a-
festa più centinaia di persone, le quali vanno cre- mare e praticare ancora dagli altri e colla parola
scendo in numero di mano in mano che la religiosa e coll'esempio ; dobbiamo in modo speciale confer-
pratica viene a conoscersi dalle famiglie Torinesi . marci nella importante verità di fede che Gesù
La Chiesa poi non è ancora interamente sgombra non è solamente vero uomo, ma che é vero Dio,
di questi fedeli, che già le campane ne chiamano verità che oggidì i nemici della religione vorreb-
altri alla seconda funzione , alla quale accorreno bero strapparci dal cuore . - Noi dobbiamo eziandio
non meno numerosi e frequenti ; anzi in alcune imitare S . Giovanni nel tenerci con Gesù in ogni
solennità a quell' ora è tanta la calca di popolo, tempo e in ogni luogo . Ai giorni nostri vi sono
specialmente degli uomini, che il vasto tempio si molti che lo abbandonano ; chi lo abbandona per
fa incapace di contenerli tutti .
interesse, chi lo abbandona per rispetto umano.E
Di uno spettacolo così consolante Torino fu pure dove sono i Giovanni? dove sono le Marie e le
testimonio il giorno 27 dell'ora scaduto dicembre, Maddalene, che gli tengano dietro, che affrontino
in cui si celebrava la festa titolare dell'Apostolo i disprezzi, che salgano con Lui sino alla cima del
ed Evangelista S . Giovanni . Sua Eminenza Revma, Golgota? Siate voi i Giovanni, siate voi le Marie
il Signor Cardinale Gaetano Alimonda, nostro ve- e le Maddalene , o miei cari figliuoli . Promette-
neratissimo Arcivescovo, aveva la bontà di andarvi teglielo, giurateglielo, ed allora la vostra Comu-
a celebrare la santa Messa verso le 8 del mattino, nione sarà consolante, fruttuosa e santa, sarà una
e distribuire il Pane degli Angeli . Quantunque giorno Comunione, che vi farà gustare un saggio preli-
feriale, tuttavia gli accorsi furono in sì gran nu-
mero, che la sola Comunione durò per quasi un'ora .
Siccome poi dalla pienezza del cuore parla la bocca,
così l'Eminentissimo Cardinale, caldo l' animo di
bato del Paradiso . »
Durante la Comunione i giovani musici dell'O-
ratorio di S . Francesco di Sales cantarono varii
mottetti ; e nella Messa il maestro Giuseppe Do-
santi affetti, li comunicò al suo diletto popolo , gliani eseguì sull'organo una bella suonata, com-
volgendogli brevi, ma fervide parole in prepara- posta appositamente per quella circostanza dal Cav .
zione all' atto sublime . Coll' accento di un padre Arrigo, organista della Chiesa di S . Carlo in Torino .
amorosissimo egli svolse alcuni santi ed opportuni L'Eminentissimo, finita la Messa, accompagnato
pensieri , di cui non sappiamo dare qui che una
s. fumatura
da D . Bosco passava poscia a visitare l' Oratorio
di S . Luigi, e fù dolcemente sorpreso di vedervi
« Quanto é mai dolce e consolante, Ei disse, miei una seconda Chiesa, frequentata ogni festa da circa
cari figliuoli, il fare la Comunione in questo giorno,
sacro all'Apostolo dell'amore, e in questa Chiesa,
che un servo di Dio erigeva in onore di lui! Voi
sapete che S . Giovanni Apostolo ed Evangelista,
500 giovanetti della città . Egli degnavasi ancora
di onorare di sua presenza il presepio, che i fan-
ciulli avevano preparato pel Santo Natale in altra
parte del luogo medesimo , ne ammirò e lodò la

1.7 Page 7

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bellezza e disposizione, e volse ad un drappello di significava la malattia gravissima d' un egregio
loro affettuosissime parole , insegnando che cosa nostro alunno, certo Gentile Giulio da Tortorici,
dovevano fare per compiacere a Gesù Bambino, a il dolore immenso che io ne sentiva , e come la
fuggire cioè il peccato . Ad alcuni del Clero, che guarigione sua la si attendesse solo da un mira-
erano presenti, non pareva possibile che un uomo, colo del S . Cuore di Gesù per l'intercessione di
solito a parlare ai dotti con tanta erudizione, sa- quel caro nostro angelo, del chierico Zappelli, che
pesse in pari tempo abbassare il suo dire da farsi il dì dell' Immacolata Concezione volava a far la
intendere sin dai fanciulli più teneri ; eppure è così, festa di Maria in Paradiso . Ebbene la grazia fu
imitando egli nostro Signore, il quale esponeva e conseguita , e quello che umanamento non si po-
faceva capire ai più semplici le cose più sublimi : teva sperare si ottenne in modo, che si può dire
Et cum simplicibus sermocinatio eius . Sua Em . miracoloso . La S . V . ha dunque da sapere , che
Revma ritornava all' Arcivescovato verso le ore il giovane Gentile fu colpito il 14 corrente da
10, fatta segno ad atti di grande venerazione ed febbre maligna violentissima, che durò senza in-
amore per parte del suo diletto popolo .
termissione alcuna, lo trasse in breve al delirio e
La festa proseguì tutto il giorno con grande ad una spossatezza estrema, che pronosticava una
solennità e molto concorso di fedeli . La Messa ben vicina morte . Furono adoperati tutti i rimedi
fu cantata da Mons . Stanislao Schiapparelli, che dell' arte e gli si prodigò un' assistenza continua
vi aveva pur predicato con frutto nella novena . ed affettuosa di giorno e di notte . Il medico del
Fu eseguita con molta perfezione la musica del Collegio lo visitava tre volte al giorno con la mas-
Maestro Cherubini dai giovani dell'Oratorio Sale- sima cura ed intelligenza, e martedì, 18, chiama-
siano ; alcuni musici della città vi si prestarono vamo pure a consulta uno dei più celebrati medici
eziandio con benevolenza . Alla sera cantati i vespri liguri . Ma il male continuava, anzi si aggravava
in musica, il molto Rev .do Canonico Venck disse di più coll' aggiungersi d'una risipola alla faccia,
da pari suo un forbito discorso ad onore del Santo- la quale complicava la malattia e ne rendeva dif-
e infine Sua Eccellenza Rev .aM.mons Emiliano Ma- ficilissima la cura .
nacorda Vescovo di Fossano, che aveva pur voluto
» Quello che io soffrissi in quei giorni Dio solo
onorare quel giorno colla sua presenza, impartiva lo sa! La vista degli spasimi da cui era straziato
la trina Benedizione col Venerabile . La Chiesa quel caro giovane , il pensiero del dolore che ne
stivata di gente ed illuminata a gaz pareva l'an- provava l'ottimo suo padre, a cui facevamo noto
ticamera del Paradiso , ed eccitava in ogni cuore ogni giorno l'andamento della malattia, mi oppri-
sentimenti di pietà, di religione e di fede .
mevano in modo tale , che davvero non so come
Sia pertanto ringraziato Iddio per tutto il bene non ne ammalassi . Ed è sotto questa impressione
che si è fatto, e che si va facendo nella Chiesa di che io le scriveva mercoledì della settimana p . p .
S . Giovanni Evangelista ; siano ringraziati tutti la mia dolorosa lettera . Vedendo svanire omai
quei benevoli, che ci hanno dato e che ancora ci ogni umana speranza ricorsi al S . Cuore di Gesù,
danno la mano nell'operarlo ; e sia in questa occa- di cui siamo soliti far ogni anno una solennissima
sione in modo speciale ringraziata la nobile Priora festa, ed a cui il giovane Gentile era particolar-
di detta festa , la Ill.maSignora Contessa Car- mente divoto , e lo esortai a porre tutta la sua
lotta Callori, la quale lodevolmente s'impegnò che fiducia in Lui, pregando e facendo pregare .
la solennità riuscisse ordinata e splendida .
» La malattia intanto arrivava agli estremi .
Confessato e comunicato con vera edificazione nei
giorni innanzi l'infermo riceveva l'estrema Unzione .
E poichè tutto omai rivelava in lui una prossima fine
RECENTE GUARIGIONE Dl UN MORIBONDO
ed ogni momento pareva esser l'ultimo, D . Rocca,
che lo assisteva colla più affettuosa cura e colla
per invocazione del S . Cuore di Gesù .
più squisita carità, aveva già cominciato le pre-
Il nostro Collegio -Convitto di Alassio, sullo
scorcio dell' anno poc' anzi spirato, fu spettatore
della consolante e straordinaria guarigione di un
allievo, dopo invocazione al Sacro Cuore di Gesù .
Riceviamo del fatto minuta relazione in una let-
tera, che ci scrisse il Prof . D . Francesco Cerruti
Direttore dell'Istituto, e qui la pubblichiamo, av-
vertendo che intendiamo di ottemperare , così in
questa come in ogni altra consimile pubblicazione,
che facessimo nel corso dell'anno, ai Decreti ema-
nati in proposito dalla Santa Memoria di Urbano
VIII . Ecco la lettera :
ghiere per la raccomandazione dell'anima . Questo
stato di cose continuava il mercoledì, ed umana-
mente parlando non vi era dubbio alcuno che il
moribondo non avrebbe più veduto l'alba del gio-
vedì seguente . Erano le 9 1/2 pom . del mercoledì
19 corrente, ed io mi ritirava dopo le orazioni
della sera nella mia camera, oppresso da una delle
più profonde malinconie, che abbia mai provato in
vita mia . Mi inginocchiai davanti al Crocifisso pian-
gendo e pregando, ma pur troppo confesso la mia
debolezza, la mia fede vacillava . Mi viene allora
alla mente che nella camera vicina era spirato
undici giorni innanzi il nostro chierico Zappelli .
Alassio 28 dicembre 1883 . Mi alzo, percorro frettoloso il corridoio, vado al
balcone che prospetta l' orto, e rivolto con gli
» AMATISSIMO SIG . D . Bosco,
occhi e le mani al cielo profondamente agitato e-
» Le scrivo col cuore consolato una notizia che sclamo : Dolce Zappelli , se sei in Paradiso di-
riescirà pure a lei carissima . Ella ricorderà l'ul- mostralo coll'ottenermi dal S . Cuor di Gesú, dì
tima mia lettera di pochi giorni sono, con cui le cui tu eri tanto divoto, la guarigione del caro

1.8 Page 8

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Giulio . -Amatissimo Sig . D . Bosco, se io ricorreva
al Zappelli in quel doloroso frangente vi era incorag-
giato dal pensiero dell'angelica sua vita e della santa
sua morte . Io non lo conobbi che per soli due
mesi,quantpoeasòinAlo,ma
questo poco tempo ho potuto apprezzare la rara
sua virtù, di cui qualche tratto a me particolar-
mente noto non dimenticherò finchè io viva . E
certo possiamo dirlo uno dei fiori più vaghi, che
la bontà del Signore abbia piantato nel giardino
de.lTanorsitmCngreazio
Cuor di Gesù, la cui divozione aveva così ben ap-
presa e coltivata nella Casa di S . Benigno, tale
si mostrò sino alla morte . Gli si trovò ancora
sotto il capezzale uno dei libretti della Pratic
dei nove uffizi, che aveva poco prima ricevuto da
un suo compagno di quella Casa .
» Ricorsi adunque a lui e non ricorsi invano . Il
mattino seguente, giovedì, domandai ansioso e tre-
mante notizie del Giulio, e seppi che aveva ripo-
sato alcun poco nella notte , e che il medico vi
aveva trovato un sensibile miglioramento. Si te-
meva tuttavia che fosse il miglioramento che precede
la morte , tanto era grave il suo stato , ma il
miglioramento si mantenne e continuò . La febbre
e la risipola si andarono a poco a poco scemando,
tornava pieno ed intero l' esercizio delle facoltà
intellettuali , che aveva già perdute , ritornò in
una parola la vita . Cessato or ogni pericolo, ces-
sata persin la febbre, l' allievo si va rinforzando
felicemente di giorno in giorno . Lo possiam ormai
chiamare il morto risuscitato .
» Ho già dato commissione per una lapide a Zap-
pelli e stiamo preparando la relativa iscrizione . Io
stesso coll' aiuto di Dio condurrò a suo tempo il
Gentile Giulio a pregare sulla tomba di lui e a
ringraziarlo dell'insigne favore ottenuto . Nel mese
poi di giugno faremo la più solenne festa che ci
sarà possibile all' amabilissimo Cuore di Gesù . E
veramente abbiamo un motivo specialissimo di a-
vere in Lui un'illimitata confidenza . L'aver voluto
la Divina Provvidenza scegliere l' umile nostra
Congregazione a suo principale strumento per l'ere-
zione di una Chiesa monumentale al S . Cuore di Gesù
nella Capitale del mondo cattolico mi è sempre
parsa la cosa più consolante per un Salesiano . E
come no , quando si pensa che questa così prodi-
giosa divozione, promossa in modo particolare da
S . Francesco di Sales, propagatasi largamente per
opera di una figlia della Visitazione, la Beata Mar-
gherita Alacoque , doveva ora ricevere come un
suggello di sua consacrazione in un monumento
innalzato per opera di una Congregazione, che del
Salesio appunto prende il nome, e di questa divo-
zione diventa come la custode e la depositaria nella
città di Roma, Sede del Vicario di Gesù Cristo?
» Ma vedo che riesco troppo lungo . Accolga dun-
que i nostri più felici auguri, perchè il Signore ce la
conservi ancora ad plurimos annos, e spanda co-
piosa la sua paterna benedizione sopra i suoi affe-
zionati figli della casa di Alassio, e mi creda quale
mi dico
Di Lei, mio buon Padre
» Dev .mo figlio in G . C.
» Sac. FRANCESCO CERRUTI. »
NOTIZIE DALLA PATAGONIA.
Il nostro confratello D . Giuseppe Fagnano nel
mese di Novembre ci mandava dalla Patagonia
varie notizie . Egli invocava aiuto di confratelli ,
nel tempo stesso che questi salpavano dal porto
di Marsiglia . A quest' ora ne avrà già saputo
l' arrivo , e ne avrà goduto in cuor suo . Il suo
gaudio si accrescerà , quando gli giunga eziandio
la novella della erezione del Vicariato e della
Prefettura Apostolica, e quando veda un drappello
di altri Sacerdoti in suo soccorso . La sua lettera
è del seguente tenore .
Patagones, 15 novembre 1553 . .
CAR.mo D . Bosco,
Il caro D . Costamagna m' ha dato notizie di
Lei, della sua salute e dell' esito del suo viaggio,
e mi fa aprire il cuore a tante belle speranze .
Dio voglia che ci arrivi presto qualche rinforzo .
La Patagonia , la conversione dei selvaggi , una
colonia mista di selvaggi e di Cristiani , la civi-
lizzazione insomma di questa regione deve at-
tirare a sè gli sguardi dell' umile nostra Società
di S . Francesco di Sales, come già la stella polare
quei dei marinai . Finora si è potuto far poco per
iscarsezza di personale , e perché mancano mezzi
di sussistenza, case, chiese e scuole, tanto neces-
sarie in questi paesi .
Ora è tempo di pensarvi seriamente . Il Governo
mandò un centinaio di soldati a cercare selvaggi
e già ne han tratti prigionieri circa trecento, dei
quali cento furono mandati a Buenos-Aires . Ho
visitato il loro capo o cacico , quando passavano
a bordo del vapore Villarino : lo aveva incontrato
qualche volta nelle mie missioni e sempre m' aveva
rispettato . Manifestava il desiderio d'essere in-
struito e battezzato con tuttì i suoi , il che avrà
potuto facilmente ottenere in Buenos-Aires, perché
il vapore partiva subito, ed io non poteva assolu-
tamente in sì breve tempo compire un tale mini-
stero .
Adesso, se il Governo li lascia, sonvi altri due-
cento selvaggi, raccolti da due tribù di Charmatra
e Pichalao, che si sono stabiliti sul piccolo fiume
Valcheta , e che pensano di fissare le loro sedi ,
lasciando la vita nomade a cui erano dati . Don
Domenico Milanesio è partito or sono quattro
giorni per andarli ad istruire . Sono situati alla
distanza di circa quattrocento chilometri. Il diffi-
cile si è che il povero Missionario deve percorrerne
ben 140 senza acqua . Se per caso in questo
frattempo non piove , non so come se la potrà
cavare .
La scarsezza delle pioggie in tutta la Patagonia
e la grande profondità , a cui si deve cercare
l' acqua, è motivo della desolazione di questa terra .
Si figuri che in un porto formato dalla penisola
di S . Giuseppe , chiamato nella Geografia Baia
Nuova e adesso col nome di Porto Fioca , si sta
scavando un pozzo artesiano , ed alla profondità
di 90 metri non s' incontra per anche l' acqua .
Scaveranno ancora trenta metri e poi attenderanno
istruzioni dal Governo .

1.9 Page 9

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In una piccola missione data sulle riva del fiume il Governo ; ma evidentemente i delatori avevano
a duecento chilometri si amministrò il Battesimo presa la camera delle pagnotte per quella delle armi .
a trentadue creature e si benedissero due matri- Spine furono le perquisizioni sulla persona e nel-
monii .
Caro D . Bosco, ieri compieronsi otto anni dacchè
ho baciato la sua mano nel porto di Genova , e
mi pare un secolo d'averla visto . Nutro un desi-
derio ardente di vederla, abbracciarla ancora una
volta prima di morire . Chi sa se il Signore mi
l'abitazione di D . Bosco, poscia le visite alle scuole,
le subdole domande e le morali torture, a cui ven-
nero sottoposti gli allievi, a fine di farli asserire
ciò che non era . Spine furono le minacce d'impri-
gionare colui, che ci provvedeva il pane della vita
e ci procacciava un avvenire onorato, di chiudere
concederà la grazia di poterlo fare?
il nostro Istituto e di sbandirne noi tutti, gettan-
Con tutto il cuore Le auguro buone feste del S . doci sopra una pubblica via o consegnandoci alle
Natale, buon fine e buon capo d'anno, pregandola nostre povere famiglie, troncando a mezzo la no-
a partecipare gli augurii a tutto il Capitolo della stra educazione . Spine insomma furono i prolun-
nostra Congregazione .
Ci prepariamo per la chiusura del mese di
Maria, che sarà il giorno 8 Dicembre, e per gli
gati pericoli di vedere distrutta come da un tur-
bine l' opera dell' Oratorio , che pel corso di 10
anni aveva già costato tante sollecitudini , tante
esami finali , che comincieranno il giorno 17 del
medesimo . Il 23 distribuiremo i premii ai ragazzi
ed il 25 alle ragazze . Per la prima volta i nostri
calzolai presenteranno i loro lavori, sui quali si
fatiche e sudori a D . Bosco e ai suoi collabora-
tori . Vero è che in altre circostanze noi avevamo
già dovuto subire varie noie , come abbiamo ve-
duto nella prima parte di questa istoria ; ma allora
giudicheranno i premii .
Accetti, carìssimo Padre, le felicitazioni di tutti
i suoi figli in Gesù Cristo e mi creda
queste noie provenivano da persone private, e le
pubbliche Autorità sorgevano in nostro aiuto, come
fece lo stesso Re Carlo Alberto ; ma nel 1860 la
Suo Aff .mo
Sac . GIUSEPPE FAGNANO .
cosa mutava di aspetto, poiché entrava in campo
contro di noi chì rappresentava il Governo ed a-
veva in mano la forza .
E che vani non fossero i nostri tìmori ben lo
provavano in quei giorni medesimi e la chiusura
di varie case di educazione, e la prigionia di one-
STORIA DELL' ORATORIO DI S . FRANCESCO DI SALES
sti personaggi dell'uno e dell'altro clero, e il do-
micilio coatto in Torino , al quale nel maggio di
quell'anno medesimo era stato condannato lo stesso
Parte seconda .
Cardinale Corsi, Arcivescovo di Pisa (1) .
Noi dunque diremo alcun che dì queste spine ;
CAPO XI .
ma anzitutto premettiamo che non intendiamo punto
di far qui degli apprezzamenti a sfregio della pub-
Spine - Protesta - Primo incontro coi perquisitori
- Beneficenza e malevolenza - Effervescenza nei
giovani - Parole di D . Bosco - Angustie di Don
Alasonatti - La sciarpa questurale e il Decreto di
perquisizione - Burla fatta riparare - Indagini
sulla persona - Il cestone e l' avvocato - Rivista
della camera - Revisione delle lettere - Episodii
- Le note dei debiti - Il Breve pontificio - I Bol-
la-LIndbicrfsote
- Opportuno incoraggiamento - Le condoglianze
- L Armonia .
blica Autorità . Noi sappiamo distinguere questa
dagli uomini che la esercitano ; gli uomini possono
abusarne ; ma da questo abuso non ne viene punto
per legittima conseguenza che sia da aversi in dis-
pregio l' Autorità medesima , e facciasi lecita ai
sudditi la disubbidienza e la rivolta contro al po-
tere generalmente riconosciuto . San Pietro primo
Papa pel buon ordine comanda di obbedire ai pro-
prii padroni, quantunque questi siano cattivi : Servi,
subditi estote in omni timore dominis, non tantum
bonis et modestis, sed etiam dyscolis (2) . Sappiamo
pure che molte volte non sono tanto i superiori che si
Abbiamo accennate le rose del 1860 ed ora ci
tocca ricordare le spine . E spine per D . Bosco e
per noi tutti furono i sospetti ingenerati nell'animo
di alcuni uomini del Governo , che presso di noi
mostrino tirannici contro i sudditi, quanto i loro su-
balterni o per ignoranza o per finto zelo . In certi
tempi taluni impiegati per acquistar fama d'intre-
pidi, per apparire spregiudicati in fatto di reli-
esistesse un focolare di cospiratori contro lo Stato ; gìone, ed ottenere avanzamento nella carriera, so-
spine furono certi nemici occulti , certi vili dela- gliono travisare fatti ed eseguire ordini in modo
tori, i quali per entrare nelle grazie dei Ministri illegale contro ad innocenti e pacifici cittadini, che
ed aprirsi la via ad onorati impieghi susurrarono la disonesta stampa e la pervertita opinione pub-
loro alle orecchie che D . Bosco teneva segrete e blica traducono per avversarii allo Stato . Siffatte
compromettenti relazioni coi Gesuiti, coll'Arcive- miserie si videro in tutti i secoli e presso tutti i
scovo Fransoni, col Cardinale Antonelli, col Papa Governi ; onde nella sacra Scrittura troviamo che
Pio IX e perfino coll'Austria, allo scopo di semi- di tale sciagura già lamentavasi il grande Assuero
nare il malcontento tra il popolo e preparare una
reazione contro al presente ordine della pubblica
cosa . Si giunse persino a dare ad intendere che
nell'Oratorio vi aveva una camera piena dì fucili,
onde in data circostanza armare i giovani contro
(1) Si chiamava domicilio coatto l'esilio forzato più o
meno lungo in un luogo determinato del regno, a bene-
placito del Governo .
(2) 1 Petr . II. 18 .

1.10 Page 10

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re di Persia , ìl quale ai Governatori delle 127
provincie del suo impero così scriveva : « Molti
hanno abusato della bontà dei Principi ; e a tanta
insania sono giunti , che cogli artifizi della men-
zogna hanno tentato di rovinare quelli , i quali
adempiono con esattezza gli uffizi loro, e si dipor-
tano in tal guisa, che delle lodi di tutti sono de-
gni (1) . » Qualche cosa di simile vogliamo supporre
essere avvenuta nella circostanza di cui parliamo .
Se non fu così, altri sapranno dirlo più tardi e in
altri tempi . - Ciò premesso, poniam mano al rac-
conto .
Era il 26 maggio, vigilia della grande Solennità
di Pentecoste . Dopo il suo pranzo frugale e verso
le due pomeridiane , D . Bosco saliva le scale per
ritirarsi in camera, quando gli si presenta una po-
vera madre, che accompagnava un suo figliuolo con
lettera del Ministero dell' Interno, nella quale ne
si raccomandava a D . Bosco l'accettazione nell'O-
ratorio . Mentre egli la stava leggendo per dare
una risposta , giungono tre uomini signorilmente
vestiti, uno dei quali interrompendolo gli dice
- Abbiamo bisogno di parlare con D . Bosco .
- Eccomi, egli rispose ; abbiano solo pazienza
un momento . Deliberato quanto riguarda a questo
ragazzo, sarò ai loro comandi .
- Non possiamo attendere, ripete colui asciut-
tamente .
- In che li posso dunque servire , se hanno
tanta premura ?
- Dobbiamo parlarle in confidenza .
- Ebbene, vengano qui presso nella camera del
Prefetto .
- Non nella camera del Prefetto, ma nella ca-
mera di lei .
- Ora non posso andare .
Ed ella ci deve andare : è cosa indispensabile .
- Ma chi siete voi e che volete da me?
Noi siamo qui per una visita domiciliare .
Allora D . Bosco capì chiaramente quello , che
in principio aveva solo traveduto ; onde proseguì
- Avete voi qualche scritto?
- No, ma io sono l'avvocato Grasso, delegato
di pubblica sicurezza, e questi due sono l'avvocato
Tua e l' avvocato Grasselli, e rappresentiamo il
fisco .
- E chi vi autorizza a farmi questa visita do-
miciliare ?
- Le Autorità non hanno bisogno di essere au-
torizzate .
- Scusatemi , signori ; io credo che voi siate
galantuomini, ma potrei anche ingannarmi . Fino a
tanto che non mi farete vedere il vostro mandato
coi limiti del medesimo, io non sono tenuto a ri-
cevervi nè in camera mia , nè in altro luogo di
questa casa .
- Vuole adunque costringerci ad usare la forza?
- Voi vi guarderete bene di usare la forza in
casa mia . Lo Statuto garentisce l'inviolabilità del
domicilio ai pacifici cittadini, ed ogni violenza che
mi venisse usata l' avrei come una violazione di
domicilio e ne darei querela .
(1) Est . xvi .
Mentre avveniva questo diverbio tra D . Bosco
e quei signori si sparsero pel cortile e per le scale
18 guardie di pubblica sicurezza, ed un corpo delle
medesime stava in sentinella fuori dell' Oratorio,
impedendo l'entrata agli estranei , e frugando le
tasche di chi usciva . Pareva che la Questura
avesse scambiata una povera casa di orfanelli in
una fortezza di Austriaci da prendersi d'assalto .
Il delegato forse per intimorire D . Bosco fece av-
vicinare alcune di dette guardie e poi con una voce
alta e severa ripigliò
- Ci conduce adunque in sua camera?
- Io non posso condurvi e non vi condurrò sino
a tanto che non mi facciate vedere chi vi manda
e con quale autorità e per quale ragione . E guar-
datevi bene di venire ad opere di fatto, perchè in
tal caso io farei suonare le campane a stormo, chia-
merei i miei cari giovani ed i vicini in aiuto, e
considerandovi come aggressori e violatori del do-
micilio altrui vi forzerei ad allontanarvi di qui con
vostro danno .
A queste parole di D . Bosco una guardia gli si
appressò per mettergli le mani addosso ; ma il de-
legato fattosi più ragionevole ne la impedì sog-
giungendo : - Per quanto è possibile facciamo le
cose senza guai . - Intanto disse ad un collega
- Vada a prendere il Decreto, che abbiamo di-
menticato nell'uffizio del Questore .
In quel lasso di tempo D . Bosco terminò il col-
loquio col ragazzo raccomandato e colla madre che
lo aveva accompagnato , rimasti ambidue sbalor-
diti a quella inaspettata discussione, di cui igno-
ravano la portata . Dal canto suo Don Bosco non
sapeva combinare quella raccomandazione di un
giovinetto, che gli si faceva a nome del Ministro,
con un ordine di perquisizione e minaccia d'arre-
sto da parte del Governo . Era quello un atto d'i-
pocrisia? Era un tranello? Oppure il Decreto ve-
niva emanato da Autorità subalterne e all'insaputa
del Ministro dell'Interno? Ad ogni modo D . Bosco
non esitò un istante ad accogliere definitivamente
il povero fanciullo tra i suoi allievi ; anzi fu lieto
che la divina Provvidenza gli porgesse occasione
di rendere bene per male a coloro, i quali invece
di essergli riconoscenti di quanto ei faceva per di-
minuire il numero dei discoli e per dare alla so-
cietà cittadini istruiti e probi, ne lo ripagavano con
atti ostili , trattandolo quale un cospiratore e per-
turbatore dell'ordine pubblico .
Intanto i giovani dell' Oratorio, suonate le ore
due, eransi ancor essi ritirati quali nelle scuole e
quali nei rispettivi laboratorii . Tuttavia alcuni ri-
masti od usciti di fuori non tardarono ad accor-
gersi che qualche cosa di grosso eravi per aria .
avrebbe bastato a persuaderneli la vista di tante
guardie collocate qua e colà, coim e se attendessero
al varco un ladro od un assassino . Quindi in un
baleno si sparse per ogni dove la voce che vole-
vano condurre D . Bosco in prigione ; infatti alla
porta già ne stava preparata la vettura . Questo
grido gettò l' allarme e la costernazione in tutta
la casa : i giovani agitati come furie non volevano
più rimanere nelle scuole e nei laboratorii ; e quali
schiamazzando e quali piangendo domandavano di
uscire per difendere il proprio padre o per andare

2 Pages 11-20

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2.1 Page 11

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in prigione con lui . La scena per alcuni istanti fu
così commovente che ancora adesso ricordandola
ci fa spuntare sugli occhi le lagrime . I maestri e
i capi d'arte ebbero molto a penare, a fine di ri-
tornare la calma e ingenerare la persuasione che
non eravi alcun pericolo per D . Bosco, e che qua-
lora vi fosse stato eglino stessi ne li avrebbero
avvertiti e guidati alla difesa .
Fu nondimeno concessa l' uscita ad alcuni dei
più adulti, una schiera dei quali si avvicinò a Don
Bosco, ed uno sottovoce gli domandò : - Permette
che ci sbarazziamo di questa canaglia? - No, ri-
spose egli ; anzi vi proibisco ogni parola, ogni tratto
che possa offendere chicchessia . Non abbiate alcun
timore ; io aggiusterò tutto, e voi andate pure a
compiere i vostri doveri, animando i vostri com-
pagni a rimanere tranquilli . - Senza di queste
parole di prudenza e di pace in quella sera sarebbe
di corto succeduto un qualche disastro ; giacché
tale effervescenza regnava in tutti i nostri cuori,
che per difendere D . Bosco ci saremmo fatti met-
tere a pezzi .
Angustiatissimo mostravasi pure il sempre caro
prefetto D . Vittorio Alasonatti, braccio destro di
D . Bosco e nostro secondo padre . Egli temeva la
prigionia di D . Bosco non meno di noi, e ne dava
questa ragione . -Fra tante lettere, che D . Bosco
riceve in questi giorni , può darsi che qualcuna
tratti di politica in senso contrario al Governo, o
disapprovi l'annessione della Romagna . Un simile
scritto quantunque non vergato da lui tuttavia in
questa occasione basterebbe a dare pretesto a co-
storo di usargli violenza . Povero me, se mai av-
venisse questa disgrazia ! Che farei io in questa
casa senza di D . Bosco? Molto meglio sarebbe che
incarcerassero me . - Casi parlando il degno Sacer-
dote s'inteneriva sino allo lagrime, e si proponeva
di andare egli in prigione invece di D . Bosco .
Giunse finalmente il messo spedito a prendere il
Decreto ; e allora il delegato cintosi della sciarpa
questurale e circondato da cinque poliziotti disse
con orribile voce : In nome della legge io intimo
la perquisizione domiciliare al sac . Giovanni Bo-
sco . Ciò detto davagli a leggere il famoso Decreto,
nel quale era pure ordinata la perquisizione al ca-
nonico Ortalda, al sac . D . Cafasso e al conte Cays .
I;ilduterpzoms'balcunigordp
la subiva più tardi nel febbraio del 1862 . Era
forse per non far sapere a D . Bosco questi ordini
che il delegato aveva lasciato in Questura il fa-
moso decreto?
La parte, che riguardava D . Bosco, era così con-
cepita : D'ordine del Ministero dell'Interno si pro-
ceda a diligente perquisizione nella casa del sac . Gio-
vanni Bosco, e siano fatte minute indagini in ogni
angolo dello stabilimento . Egli è sospetto di re-
lazioni compromettenti coi Gesuiti, coll'Arcivescovo
Fransoni e colla Corte Pontificia . Trovata qualche
cosa, che possa gravemente interessare le viste
fiscali, si proceda all'immediato arresto della per-
sona perquisita . »
Lette queste parole, D . Bosco soggiunse : - Così
stando le cose, vi concedo di esercitare la vostra
Autorità, perché mi è imposto colla forza ; andiamo
dunque in mia camera .
Erano fin d'allora scritte sulla fascia o cornice
del muro , alla sommità della porta , che dà in-
grosso alla camera di D . Bosco, le parole, le quali
si leggono tuttora e sono : Lodato sempre sia il
SS. Nome di Gesù e di Maria . Giunti colà, l'av-
vocato Tua le lesse in tono burlesco ; ma D . Bosco
arrestatosi aggiunse : E sempre sia lodato, e, prima
di terminare la giaculatoria solita a cantarsi tra
noi, voltosi indietro intimò a tutti di togliersi il
cappello . Vedendo che niuno obbediva replicò : -
Voi avete cominciato in tono beffardo , e adesso
dovete finire col dovuto rispetto ; onde comando
ad ognuno di scoprirsi il capo . - A queste .pa-
role risolute giudicarono di ottemperare, ed allora
D . Bosco terminò : Il nome di Gesù Verbo in-
carnato .
Entrato in camera con quei tre signori , a cui
si aggiunsero due guardie, D . Bosco si abbandonò
al loro arbitrio, ed allora cominciò la vergognosa
scena . Quei fiscali presero a mettergli le mari in
dosso ; quindi le saccoccie , il taccuino, il porta
monete, la sottana, le brache, il corpetto, gli orli
degli abiti, lo stesso fiocco della berretta fu so—
getto alle indagini , vale a dire alla visita domi-
ciliare, a fine di trovare , come essi dicevano, il
corpo del delitto. Siccome queste operazioni si fa-
cevano in modo grossolano , spingendo il povero
prete e frugandolo in tutti i versi, così egli si
lasciò sfugrgeipre le parole : Et cum sceleratis u-
tatus est . - Che cosa dice? domandò uno di loro .
- Dico che voi fate il servizio, che altra volta
alcuni prestarono al divin Salvatore .
Dopo le indagini sulla persona si passò alla due
camere, una della quali serviva di biblioteca . Primo
a cadere nelle mani fiscali fu un cestone pieno di
carta stracciata, buste, cenci, spazzature e simili .
L'avvocato Grasselli avendo portato gli occhi su
quell'arnese vide una busta di lettera col franco-
bollo dello Stato Pontificio . - A me questo, e-
sclamò tosto ; niuno lo tocchi . - Guardie attente,
aggiunse il delegato, e custodite ogni cosa . - Al-
lora il fiscale assistito dai colleghi si mise a far
passare ad una ad una le buste delle lettere , ì
pezzi di carta ed ogni altro oggetto , razzolando
per buona pezza nella spazzatura e nella polvere,
come se avesse a scopriro un diamante . In quel
basso lavoro il poverino s'insudiciava gli abiti ab-
bastanza eleganti , si lordava la faccia grondante
di sudore, ed appariva simile a quella gente, che
vanno a cercare nelle spazzature delle pubbliche
vie, colla speranza di trovare un soldo, onde com-
perarsi un tozzo di pane e campare la vita .
- Mi rincresce assai, prese a dire D . Bosco .
- Che le rincresce? domandò il Grasselli .
- Mi rincresce il vedere un pari suo a faro
questo vile mestiere .
- Ha ragione ; ma l'impiego, l'onore, il dovere
me lo impongono .
- Io vi compatisco tutti, continuò D . Bosco, e
sono persuaso che se foste in libertà non vi avvi-
lireste a questo modo . In quanto a me vi assicuro
che amerei meglio fare lo spazzino di strada, che
imbrattarmi gli abiti e la persona in questa guisa .
E poi un avvocato , un giudice, un pubblico fun-
zionario, un uomo che alla Regia Università con-

2.2 Page 12

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seuì onoratamente la laurea, vedersi ora costretto
noi legga le lettere e gli altri continuino la per-
a lordarsi così . . . !
quisizione ; - e così fu fatto .
- É vero, è vero . . . . Oh ! maledetta neces-
Qui occorsero alcuni episodii, che giovarono non
sità !
- Olà , ripigliò allora il delegato , è bene di
abbreviare le cose . Don Bosco ci dia le carte che
cerchiamo, e noi ce ne andremo subito .
- Abbiate la compiacenza di dirmi quali carte
desiderate da me .
poco ad esilarare gli animi e a volgere in comedia
una rappresentazione, che aveva l'aria di una tra-
gedia . Nel visitare un cassettone trovarono chiuso
un cancello .
- Che c'è qui ? domandarono con premura-
- Cose confidenziali, cose segrete, rispose Don
- Quelle che possono interessare le viste fi-
scali .
- Non posso darvi quello che non ho .
- Ma ella può forse negare di avere carte, che
possono interessare le viste fiscali? Scritti, per es .,
Bosco dal suo scrittoio; non voglio che alcuno le
sappia .
- Che confidenza, che segreto! venga. tosto ad
aprire .
-- Non voglio assolutamente . Credo che ognuno
riguardanti ai Gesuiti, a Fransoni, al Papa ?
- Vi do piena soddisfazione ; ma voi ditemi
prima se credete a quello che vi dirò .
- Si, crederemo, purché ci dica la verità .
abbia diritto di serbare nascoste quelle cose, che
gli possono tornare ad onore o ad infamia ; perciò
vi prego di passare ad altro ; rispettate i segreti
di famiglia .
- Ciò vuol dire che voi non siete disposti a
- Che segreti d' Egitto ! o venga ad aprire o
credermi, perciò è inutile ogni mia asserzione .
rompiamo il cassetto .
- Ma sì che le crediamo, soggiunse l'avvocato
- Giacché minacciate la forza, io cedo e vi com-
Fumagalli, uno dei cinque .
piaccio .
- Le crediamo come al Vangelo , aggiunsero
gli altri .
- Se voi mi credete, proseguì D . Bosco, an-
datevene pure pei fatti vostri ; poiché nè in questa
In così dire D . Bosco si alzò dal tavolo e andò
ad aprire il cancello . Ciò fatto, ritornò a scrivere,
lasciandoli che esaminassero a loro bell'agio . I cin-
que inquisitori come sicuri di vedere comparire il
camera, né in alcun angolo della casa voi non tro- corpo del delitto si fanno ansiosamente attorno
verete cosa che dìsdica ad onesto sacerdote, per- come per circondarlo onde non isfuggisse, ed a-
ciò niente che vi possa interessare .
prono tanto d' occhi sopra un mazzetto di carte .
- Ma pure , ripigliò l' avvocato Tua , fummo L'avvocato Tua se ne impadroniva tosto di tutte
assicurati che esiste presso di lei il corpo del de- per esaminarle, e gongolante di gioia pareva che
litto, e che a forza d'indagini lo troveremo .
dicesse : E qui, è qui . Comincia pertanto a trarre
- Se non volevate credermi, perché interrogarmi fuori un foglio e legge sì che tutti odano : - Pane
e farmi parlare ? Ma ditemi, in buona grazia, siete somministrato a Don Bosco dal panattiere Magra
persuasi che io sia uno sciocco ?
- No certamente .
- Ma se non sono uno sciocco, non ho di certo
lasciato cose compromettenti, che potessero cadere
nelle vostre mani , e se le avessi avute le avrei
Debito, L . 7,800 .
- Eh . . . questo non interessa le viste fiscali -
dice l'avvocato, e lo mette in un canto . Ne toglie
un altro e legge : - Cuoio somministrato al labora-
torio dei calzolai di D . Bosco : Debito, L . 2,150 .
prima d'ora stracciate o trafugate . Ora continuate
- Ma che carte sono queste ? domando allora
pure la vostra perquisizione, e vedrete coi vostri il perquisitore a D . Bosco .
occhi come io sia sincero .
- Poiché avete incominciato , rispose , conti-
Allora tuttì gli armadi, i bauli, i cancelli, i for- nuate e il saprete .
zieri vennero aperti , ed ogni più minuta carta ,
Aprono un terzo foglio, un quarto e via, e si coprono
ogni oggetto o confidenziale o non confidenziale fu tutti di vergogna , accorgendosi che quelle carte
passato a rivista, con una diligenza degna di mi- altro non erano che note di olio, di riso, di paste,
glior causa .
e simili ; note tutte ancocroasìda pagare!
Don Bosco, scorgendo che la cosa sarebbe an-
Perchè ci corbella
? disse il delegato a
data in lungo , credette di occupare il tempo in Don Bosco, dopo essersi accertato della burla .
cose più utili, e con quella calma, che non mai ab-
- Io non corbello nessuno, questi rispose.Non
bandona l'uomo giusto e confidente in Dio, si pose amava che i miei debiti fossero a voi altri palesi :
allo scrittoio per soddisfare ad alcune lettere, la
voi invece avete voluto vedere e sapere tutto
cui risposta era in ritardo . Visto ciò l' avvocato pazienza ! Se vi compiaceste almeno di pagarmi
Grasselli gli disse : - Ella non può scrivere al- qualcuna di queste note, fareste un'opera di carità .
cuna cosa senza che sia da noi veduta . - Padro- - Quei signori si posero a ridere e passarono ad altro .
nissimi, rispose D . Bosco ; vedete pure e leggete
Tra le varie carte trovarono in altro sito il
quanto io scrivo. - Egli dunque scriveva, ed essi Breve del Santo Padre Pio IX, che abbiamo pub-
in numero di cinque, l'uno dopo l'altro, leggevano blicato nel capo antecedente, e volevano portarlo via .
le sue lettere . Ma avveniva che prima che una
- Non voglio, disse D . Bosco, perché è un te-
fosse letta da ciascuno egli ne avesse già un'altra sto originale.
preparata da presentare ; onde il delegato ebbe a
- Appunto perché è un testo originale, rispose
dire : - Che facciamo noi? Perdiamo il tempo a il delegato, dobbiamo sequestrarlo .
leggere le lettere, che scrive D . Bosco, e non at-
- Piuttosto ve ne do copia .
tendiamo al lavoro, che forma lo scopo della no-
- Dov'è la copia?
stra visita . Facciamo pertanto così : Un solo di
- Eccola stampata .

2.3 Page 13

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- Ma non è l'originale .
- Ma è identica .
- É una traduzione .
- Ma vi è anche il testo preciso .
- Vediamo, soggiunse l' avvocate Grasselli, e
si pese a verificare linea per linea, parola per pa-
rola . Veduto poi che lo stampato era conforme al-
l'originale conchiuse : - Per noi è meglio avere
questa copia, in cui vi è latino e italiano, più fa--
cile ad intendersi ; - e si contentarono dello stam
pato, lasciando l' originale manoscritto , che Don
Bosco custodiva come preziosa memoria .
Incaponendosi di trovare ad ogni costo qualche
cosa , che potesse interessare le viste del fisco ,
onde farsene un vanto presso i loro capi, gli in-
quisitordiasi diedero poscia a cercare nella camera
attigua, che serviva di biblioteca . Mentre gli uni
rovistavano tra gli scaffali, un altro prese in mano
ugnrosvlmediBoanst,edmòaDon
Bosco
- Che libri sono questi
- Sono libri dei Gesuiti, che per niente vi ri-
guardano ; lasciateti stare e si passi ad altro .
- Libri dei Gesuiti ! esclamò colui : siano tutti
sequestrati .
- No, osservò il delegato, son troppo grossi e
ci andrebbe un mulo a portarli : anzitutto si os-
se.rvichoanteg
Quel primo, per non dare a divedere che non
sapevlgrnibos,aperilvoum
che aveva tra mano e continuò a leggere per quasi
una mezz'ora ; infine disse : - Vadano alla malora
questi libri e chi li ha scritti! non se ne capisce
niente : son tutti latini . Se fossi re , vorrei abo-
lire il latino, e proibire di stampare libri in questa
lingua . Insomma che cosa contengono questi vo-
lumi
- Questo che voi leggete , rispose D . Bosco ,
contiene la vita di S . Simone Stilita . Udite un i-
stante tutti : Quest' uomo straordinario atterrito
dal pensiero dell'inferno, pensando che aveva un'a-
nima sola, e temendo di perderla, abbandonò pa-
tria, parenti ed amici e andò a fare vita santa nei
deserti . Salì poscia e visse molti anni sopra una
colonna, gridando sempre contro agli uomini del
mondo, che pensano soltanto a godersela , senza
badare alle pene eterne, che nell'altra vita stanno
preparate a coloro, i quali vivono malamente so-
pra la terra .
- Basta, basta . . . Se continua un poco questa
predica dovremmo andarci tutti a confessare .
- Appunto, appunto, riprese D . Bosco . Oggi è
sabato, e domani la solennissima festa della Pen-
tecoste . Verso le ore cinque cominciano le confes-
sioni de' miei cari giovani . Che bell' esempio da-
reste, se voi faceste i primi!
- Sarebbe cosa veramente degna di essere tra-
mandata alla posterità, osservò l'avvocato Tua, se
la nostra perquisizione andasse a finire nella con-
fe.sion
- Preparatevi dunque, proseguì D . Bosco, e
io impiegherò per voi assai volentieri tutta la
serq.uiszone a, e con maggior vantaggio che non é la per-
Erano già trascorse quasi tre ore d' inutili ri
cerche ; e i cinque perquisitori e per l' affaccen--
darsinelogatufizo,eprlavche
avevano dovuto assorbire nel rimovere e scar-
tabelrvchib,eplcadohfevnla
camera, avevano tutti la gola asciutta ed arsa dalla
sete . Don Bosco se ne accorse e ne ebbe compas-
sione . Era entrato poco prima in camera il giovine
G;iuseppe Buzzetti, sotto colore di fare a D.Bosc
una commissione, ma in realtà per vedere se gli
occorresse qualche cosa, e D . Bosco gli diede or
dine di portare da bere . In quell'ora i giovani stu--
denti erano già usciti dalla scuola, e stavano fa
cendo ricreazione quasi in silenzio . Se ne vedevano
varii gruppi qua e là pei cortile a discorrere tra
il timore e la speranza ; altri andavano e venivano
lla Chiesa a pregare pel buon esito della cosa :
tutti poi erano ansiosi di vedere la fine di quel
l' affare così disgustoso e che ci teneva tutti in
pena . Quando videro Buzzetti entrare nella stanza
di D . Bosco con sottocoppa in mano, con bottiglia
e bicchieri, apersero il cuore alla speranza e die-
dero segni di grandissima gioia, ritenendo che non
vi tosse pericolo per D . Bosco .
I perquisitori ormai convinti che D . Bosco non
era persona da inspirare timori agli uomini del Go-
verno, scorgendo ancora la bontà e cortesia, che
usava loro nell'atto stesso che essi compivano con-
tro di lui un incarico odiosissimo, finirono per con-
cepirne stima ed ammirazione : lo ringraziarono e
bevettero tutti insieme allegramente , brindando
alla sua salute.
Questo fatto, le lepidezze precedenti e le amo-
revoli parole di quando in quando loro rivolte ,
avevano in certo qual modo reso D . Bosco padrone
del cuore dei suoi perquisitori ; onde bevuto che
ebbero ci fece loro notare essere giunta l'ora che
egli si mettesse a confessare . Perciò li pregò o
che lasciassero venire i giovani in sua camera come
erano soliti , oppure cominciassero eglino stessi a
fare la propria confessione .
- Io ne ho bisogno, disse uno ; io anche, sog-
giunse un altro ; e io più di tutti, conchiuse l'av-
vocato Fumagalli .
- Dunque, ripigliò D . Bosco, cominciamo .
- Se facessimo questo, osservò il delegato, che
direbbero mai i giornali?
- E se voi andate a casa del diavolo, ripetè
D . Bosco, i giornali e i giornalisti andranno forse
a liberarvi ?
- Ha ragione, ma . . . contacc. . . basta . . . verremo
poi un'altra volta appositamente per questo .
Tutti infatti gli promisero nel modo più for-
male che sarebbero venuiti il sabato successivo ; e
vennero effettivamente due di loro con tre guar-
die, e sembra con buona volontà, perchè vi ritor-
narono più altre volte ancora .
Intanto tra un discorso e tra un fatto e l'altro
erano trascorse le ore 6 di sera . Si era rifrustato
per ogni angolo della camera di D . Bosco e della
vicina biblioteca, ma le loro indagini erano riuscite
infruttuose . I perquisitori non avevano solamente
più sete, ma appetito . Don Bosco alla sua volta era
chiamato ora dall' uno ora dall' altro della casa ;
anzi i giovani soliti a confessarsi da lui volevano
entrare in camera e cominciavano ad altercare colle

2.4 Page 14

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guardie, che li respingevano . Laonde i fiscali giu- può aver luogo, se non in forza di legge e nelle
dicavano di venire ad un accomodamento e con- forme che ella prescrive? Dove esiste una legge,
chiudere coll'andarsene semplicemente ; ma D . Bo- che autorizzi una visita domiciliare ed una perqui-
sco si oppose .
sizione appoggiata sopra un sospetto ? Il Codice di
- Fate un verbale del vostro operato, diss'e- procedura penale accorda tale facoltà unicamente
gli, e poi partirete .
- Lo faremo in uffizio, rispose il delegato .
- Non conviene nè a voi nè a me , soggiunse
D . Bosco .
al Giudice istruttore, e solo quando esistano gravi
indizii che nel domicilio dell' imputato si possano
trovare oggetti utili allo scoprimento della verità .
Ma qui non vi ha nulla di tutto questo ; qui non
- Perché ?
vi ha nè processo in corso, nè processo iniziato ;
- Perchè voi potreste variare lo stato delle qui non vi ha Giudice istruttore ; qui non vi ha
cose , come potrei fare anch' io ; perciò sia fatto che o l'ignoranza della legge o l'arbitrio portato
qui il dovuto verbale .
alla tirannia . E se si viola così lo statuto dai pub-
- Ma se non abbiamo trovato niente .
blici funzionarii, chi potrà ancora riputarsi sicuro ?
- Fate un verbale negativo, in cui si esprima Davvero certi impiegati fanno un brutto servizio
non essersi trovato nulla .
al Governo, disonorandolo turpemente in Italia e
- Lo sottoscriverà anche lei ?
fuori d'Italia . - Questi erano in sostanza i giu-
- Fatelo qui e secondo verità e lo sottoscri- dizi che si facevano, ed erano pur troppo inappun-
verò ancor io . - E così fu fatto .
tabili .
Verso le ore 6 e mezzo i perquisitori se ne an- Al martedì 29 maggio nell'Armonia usciva alla
davano dall'Oratorio, e le guardie ci levavano l'as- luce un articolo così concepito
sedio . Appena partiti, D . Bosco fu tosto l'oggetto
delle più affettuose attenzioni dei suoi cari giovani,
Perquisizione
i quali fecero tosto con lui quasi come un giorno
gli Angeli nel deserto praticarono col divin Salva-
nell' Oratorio di S. Francesco di Sales .
tore, quando fu lasciato libero da un certo perqui- « Omai non passa giorno che in questa benedetta
sitore, di cui ci parla il Vangelo . Chi pertanto gli terra della libertà non abbiamo da registrare o
domandava se avesse bisogno di qualche cosa, chi qualche arresto di Vescovi o Cardinali, o qualche
piangeva di consolazione per vederlo libero, chi vo- processo o imprigionamento di parrochi , canonici
leva sapere quello, che gli avevano fatto e detto o sacerdoti, o finalmente qualche perquisizione do-
quei signori in quelle lunghissime ore, chi disap- miciliare .
provava quell' atto ostile e via dicendo ; ed egli » Sabato alle due pomeridiane toccò a quel gran
con volto sereno e col sorriso in sulle labbra ri- cospiratore che è il sacerdote Giovanni Bosco , il
spondeva agli uni, consolava gli altri, a chi spar- quale, come tutti sanno, cospira sovvenendo alla
lava imponeva silenzio, e tut i invitava a ringraziare
miseria, ricoverando ed educando i poveri figli del-
Iddio che ci avesse fatti degni di patire qualche l'operaio, e logorandosi la vita nell'esercizio della
cosa per suo amore .
carità e del ministero sacerdotale .
Sparsasi per Torino la notizia della perquisizione, » Il fisco sperò nell' Oratorio di S . Francesco
cominciò all'Oratorio un andirivieni di persone di di Sales potessero ritrovarsi alcune carte da in-
ogni ceto e condizione, ecclesiastici e laici, nobili teressare le viste fiscali . E fu spedito un drap-
e plebei, per fare visita a D . Bosco e condolersi pello di apparitori capitanati da un delegato di pub-
con lui per l'affronto ricevuto . Uno dei più stimati blica sicurezza e due avvocati ispettori, col man-
personaggi della città tentò di compiere questo ca- dato di procedere ad una minuta visita domiciliare .
ritatevole uflizio sin dalla sera stessa, e nell' atto » D . Bosco stava appunto accettando un povero
che si effettuava la perquisizione . Fu questi il Ca- giovine raccomandatogli dal ministro, quando gli
nonico Luigi Anglesio, Superiore della Piccola Casa
giunse inaspettata questa visita . Egli accolse con
della divina Provvidenza , successore del venera- la sua solita affabilità gli incaricati della forza pub-
bile Cottolengo . Il sant'uomo, per la vicinanza del blica, e sebbene v' avesse molto da dire sulla le-
luogo avendo tosto saputa la cosa , si portò im- galità del proprio mandato, tuttavia sciorinò loro
mediatamente al nostro Oratorio per parlare con D .
innanzi le carte e le lettere, che trovavansi nella
Bosco ; ma giunto alla porta gliene fu dai poliziotti sua abitazione .
proibita l'entrata siccome estraneo . Allora egli visto » Le ricerche si protrassero dalle due pomeri-
il chierico Giovanni Boggero gli disse : « Vada da D . diane fino oltre alle sei, e il sacerdote Bosco che
Bosco egli dica da parte mia che si faccia animo, e in quel tempo doveva ascoltare le sante confessioni,
prenda fiducia . Oggi l'Oratorio di S . Francesco di perchè giorno di sabato e vigilia di Pentecoste, fu
Sales è messo dal Signore alla prova ; ma da qui costretto invece al assistere alle operazioni della
innanzi esso prenderà tale sviluppo ed incremento polizia . E vi assistè con quella giovialità , che è
che porterà i suoi benefici influssi fuori di Torino figlia di tranquilla coscienza, cercando di trar frutto
e in molte parti del mondo . » E fu profezia .
da quelle ore d'ozio involontario, col fare ai po-
La serie dei visitatori cominciata dal Canonico
liziotti qualche opportuno e cristiano riflesso , e
Anglesiosiprotraselunghisimapervari giorni .
mostrare agli avvocati che non era molto gloriosa
Molto severi erano i giudizii che ognuno emetteva l'impresa a cui attendevano .
contro gli ordinatori di quell'atto illegale . A che » Non occorre dire che le più minute ricerche
serve, andavano dicendo, che lo Statuto porti scritto : riuscirono a nulla . Non sono i preti che cospirano,
Il domicilio è inviolabile . Niuna visita domiciliare e i ministri sel sanno . Due carte diedero un po'

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da pensare alla polizia tra le tante di D . Bosco .
In una trovavasi una sentenza un po' troppo cle-
ricale . Ma si venne a scoprire che era una sen-
tenza di Marco Aurelio ! Nell'altra contenevasi un
Breve del Papa al sacerdote Bosco , ma trovossi
che quel Breve era già stato pubblicato per le
stampe !
Alle sei passate la polizia abbandonava l' O-
ratorio di S . Francesco di Sales, rilasciando al suo
direttore la seguente dichiarazione
L'anno mille ottocento sessanta, il giorno 20
del mese di maggio , in Torino , nella casa del
M . R . sacerdote D . Giovanni Bosco, tenente con-
vitto di giovani artigiani e studenti, situata in via
Cottolengo, casa propria,
» In esecuzione della riverita odierna ordinanza
dell'IM` sig . Questore di Torino, avvocato Chia-
pussi, con cui venne prescritto di procedere ad una
minuta perquisizione domiciliare nella casa anzi-
detta, ci siamo noi sottoscritti Grasso Savino, de-
legato di pubblica sicurezza, Tua avvocato Stefano
e Grasselli avvocato Antonio, ispettori , il primo
della sezione Borgo Dora e l'altro di quella di Mon-
cenisio, e colla scorta delle guardie di sicurezza
pubblica, trasferiti nella suddetta località, ove giunti,
avuta la presenza del predetto sacerdote D . Gio-
vanni Bosco, si è notificato al medesimo lo scopo
di tale trasferta , e quindi si è passato in di lui
concorso ad una diligente visita in tutti gli angoli,
ripostigli , carte e libri esistenti nelle due stanze
che servono di abitazione del medesimo, ma, a fronte
delle più esatte ricerche, nulla si rinvenne che in-
teressar possa le viste fiscali .
» Di quale operato tutto si è fatto constatare col
presente verbale, che venne in conferma da tutti
quanti gli intervenuti sottoscritto, annotando che
copia eguale venne rilasciata al prelodato sacerdote
dietro sua richiesta . » Così L'Armonia .
La innocenza di D . Bosco e quella di noi tutti
era dunque altamente constatata . Questo verbale
avrebbe quindi dovuto persuadere quei certi rap-
presentanti del Governo di lasciarci in pace ; ma
pur troppo non fu così, come vedremo nel capo se-
guente .
IL VESCOVO DEL PARÀ ED UN SUO DISCORSO .
Ai lettori del Bollettino Salesiano non è sco-
nosciuto il none di Mons . Antonio De Macedo Co-
sta, Vescovo del Parà e delle Amazzoni nell' im-
menso impero del Brasile . Di lui nel settembre del
1882 abbiamo pubblicato una stupenda lettera, nella
quale con espressioni , che non sapremmo dire se
più ammirabili per ardenza di zelo o per umiltà
profonda, l'egregio Pastore pregava D . Bosco che
volesse mandargli dei Salesiani in aiuto . Di lui ci
scrisse bellissime cose e ci parlò pure a viva voce
con entusiasmo il nostro confratello D . Luigi La-
sagna, che fu a trovarlo due anni sono . Di lui ab-
biamo ancora ultimamente ricevuto uno scritto com-
movente, in cui l'esimio Prelato continua a supplicare
Don Bosco per l' implorato soccorso, e sospira di
vedere presto un drappello di Salesiani nella sua
diocesi, affinchè possa, come egli si esprime, into-
nare l'inno del vecchio Simeone e dire al Signore
Nunc dimittis : ora chiamatemi pure a voi , o
mio Dio, chè me ne vengo volontieri .
Facendo pure alla nostra volta ardenti voti che
la divina Provvidenza ci fornisca presto il perso-
nale per esaudire la domanda ed appagare i desi-
derii di quell' Angelo delle Amazzoni , noi inten-
diamo quest'anno regalare ai nostri Cooperatori un
importantissime discorso pronunziato dal celebra-
tissimo Vescovo ; discorso, che insieme con una
maschia eloquenza ci rivela le industrie di uno zelo
veramente apostolico . Egli lo teneva il 21 maggio
dell' anno passato in Manaos nel palazzo dell' As-
semblea provinciale, alla presenza dell'eccellentis-
simo Presidente della Provincia e di un gran nu-
mero di ragguardevoli persone , di cui riscosse i
meritati applausi .
Non potendolo riferire tutto in una volta , noi
lo daremo a più riprese e a brani , premettendo
ad ognuno un titolo , per meglio fissare l' atten-
zione del lettore e facilitargliene l'intelligenza .
Riproduciamo per ora l' assennato giudizio che
ne diede il principe dei periodici, la Civiltà Cat-
tolica, ed è queste
« L'illustre Vescovo del Parà e delle Amazzoni,
il moderno Grisostomo del Brasile e glorioso con-
fe.sAonrtdilaDMc,Costfe'
risuonare testè l' eco della sua voce apostolica in
quel vastissimo impero con una di quelle confe-
renze, che rimarrà monumento immortale della sua
eloquenza e del suo zelo, e sarà il principio di un
nuovo e più fruttuoso apostolato . Noi l' abbiamo
sott'occhio impressa in Manaos e la leggemmo con
crescente avidità e piacere , ammirando lo splen-
dore e il nerbo dì quell' eloquenza che illumina ,
accalora, scuote e dietro sè trascina l' animo del
lettore . In essa l' illustre Prelato tratteggia con
mano maestra il miserando stato, a cui furono ri-
dotte le missioni del Brasile, dopo l'espulsione dei
missionari Gesuiti per opera del marchese di Pom-
bal . Ivi col dolore di un padre che s'impietosisce
sulla sorte dei figli suoi, addita alla nazione ed al
Governo l'abbandono in cui furono lasciati i popoli
abitatori delle foreste e le tribù indiane vedovate
dei loro pastori ; e fa notare lo stato di morale
degradazione e abbrutimento in cui esse sono ca-
dute . Poscia, levando il grido della riscossa e del
risorgimento , passa a trattare del modo pratico
di evangelizzare i gentili e di coltivare i cristiani
sparsi in quell' immense solitudini . Ma qui si do-
manda a se stesso come venire a capo di un' im-
presa sì vasta, di un apostolato che sol nella re-
gione del Parà e delle Amazzoni abbracciar dovrebbe
uno spazio di 180 mila leghe quadrate? I popoli
non sono riuniti, ma sparsi sopra un'immensa su-
perficie ; e però in tanta scarsezza di sacerdoti non
è possibile stabilire dappertutto parrocchie . Che
fare adunque? Convien fondare, egli dice, una mis-
sione permanente, composta di un drappello di apo-
stoli viaggiatori, i quali vadano continuamente di
uno in un altro popolo evangelizzando . E perchè
le vie di terra sono sovente impraticabili, e spesso
anche pericolose, e la mancanza di chiesa in quei
luoghi renderebbe necessario eziandio il trasporto

2.6 Page 16

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delle sacre suppellettili , egli propone di far co-
struire un vapore, che rimontar possa il corso del
gran fiume dalle Amazzoni e de' suoi numerosi af-
fluenti, in riva ai quali per lo più campeggiano le
tribù selvagge e stanziano i popoli a mezzo inci-
viliti . Codesto vapore esser dovrebbe un tempio
natante , assai vasto e splendidamente adornato ,
onde celebrar vi si possano con molta pompa i di-
vini misteri , e ch'egli vorrebbe battezzare con un
nome assai caro al cuore degl' Italiani, col nome
di Cristoforo o portatore del Cristo, a onore del
nostro Cristoforo Colombo . Il suo progetto è stu-
pendo e degno di venir caldeggiato da quanti hanno
a cuore gl'interessi dell' umanità e della Chiesa . Il
zelante Prelato già mise mano a colorirlo coll' i-
stituire un' associazione destinata a raccogliere i
fondi necessari alla grande impresa ; e noi facciam
voti perche il cattolico Brasile assecondi lo zelo
di uno de' suoi più illustri pastori e lo aiuti a in-
carnare un disegno , che tornerà a grande gloria
di Dio, a onor della Chiesa e a sommo vantaggio
morale e materiale del Brasile . »
LA PATAGONIA
e le terre Australi del Continente Americano .
Parte terza .
CAPO QUARTO .
Indole dei Patagoni . - Loro crudeltà .
A compimento del ritratto morale e dell'indole
dei Patagoni è a dire della loro crudeltà . Umani
e maneggevoli quando sono tranquilli e non te-
mono inganni, diventano tutto ad un tratto terri-
bili e brutalmente crudeli appena per la loro indole
sospettosa concepiscono dubbio di qualche sinistro .
I Patagoni del Sud sono più affabili e famigliari di
quelli delle altre parti della contrada, perchè non
impararono ancora a loro spese come la vicinanza
dei corrotti europei, che colà accorrono, sia loro
pericolosa e fatale . Generalmente i selvaggi sospet-
tano sempre quando trattasi di qualche bianco ; laonde
per quanto possono immediatamente lo uccidono o
fanno schiavo, a fine di premunirsi contro di lui .
Allora abbandonansi ad una gioia feroce al vedere
i patimenti dei proprii nemici e mettono grida
selvaggie, e brandendo le loro lancie, le fionde ed
i lazos, li circondano da ogni parte . Uomini, donne
e fanciulli contemplano chi soffre con feroce curio-
sità , senza che nessuno cerchi di procurargli il
minimo sollievo . Il nostro D . Cagliero, mentre era
in Buenos Aires , ci racconta di aver assistito in
morte una signora , la quale , presa schiava, era
stata così maltrattata da non essersi più rifatta in
sanità dopo la sua fuga , e mostrava ancora nei
piedi e nelle mani i segni dei ferri, con cui fu
tenuta incatenata .
A questo stesso riguardo il Guinnard, francese,
che era capitato in quelle terre, racconta così il
modo con cui fu preso esso ed un suo compagno :
«India,grumeoavtsnrechdu
bianchi si trovavano nei contorni, sorsero come
per incanto da tutti i punti del terreno , ed ab-
bandonandosi ad una gioia feroce, emettendo grida
selvaggiee,lbrfainodce
lazos, ci circondarono da ogni parte . Il risultato
di una lotta fra noi due e quella banda non po-
teva esser dubbio . Facemmo fuoco sul più avan-
zato dei nostri nemici . Venne ferito ; ma ciò non
arrestò i suoi compagni, che in massa ci piomba-
rono addosso ; il mio c amerata , ferito da ogni
parte, oppresso dal numero, cadde per non più rial-
zarsi . Io pure, vivamente incalzato, aveva il braccio
sinistro trapassato da un colpo di lancia, quando
una di quelle palle di pietra, che essi attaccano
in cima ad una lunga correggia , mi colpì nella
testa facendomi rotolare come morto al suolo . Rice-
vetti altre ferite e contusioni, delle quali non ebbi
conoscenza se non al cessare del mio svenimento ,
tentai rialzarmi senza riuscirvi . Gli Indiani, da cui
era ancor circondato, vedendo i miei movimenti
convulsivi, si disponevano a porvi un fine, toglien-
domi la vita . Ma uno di essi, pensando certamente
che un uomo, che stentava tanto a morire, sarebbe
stato un utile schiavo , si oppose al disegno dei
suoi compatriotti . Dopo d'avermi totalmente spo-
gliato, mi legarono le mani dietro il dorso , po-
nendomi sopra un cavallo senza sella, al quale mi
avvinghiarono strettamente per le gambe . Fu que-
sto un viaggio veramente doloroso per me , che
ad un secolo d' intervallo ed all' altro capo del
mondo sempre mi resterà impresso nella memoria .
La continua perdita del sangue mi procurò una
successione continua di agonie e di sfinimenti, du-
rante i quali mi trovai palleggiato da una parte
all'altra come inerte fardello, ed abbandonato al
galoppo sfrenato del cavallo selvaggio, che i miei
barbari padroni spronavano di continuo . Ogni notte
mi deponevano a ter a senza slegarmi ,temndo
al certo che, malgrado il misero mio stato, ten-
tassi qualche mezzo di fuga o di suicidio . Giunti
alla meta, mi tolsero alfine quegli stretti legarvi,
che mi avevano torturato le mani ed i piedi al punto
da non potermene più servire . Incapace di muo-
vermi, restai disteso a terra in mezzo ai miei ra-
pitori : uomini, donne, fanciulli mi contemplavano
con feroce curiosità, senza che alcuno mi procurasse
il mini mo sollievo . »
Ecco ancora il racconto, con cui il medesimo
Guinnard, testimonio di veduta, descrive un sup-
plizio inflitto dai Patagoni ad alcuni Argentini
« Due - giovani Argentini, presi dai selvaggi e con-
dannati a morte, furon posti in mezzo ad un cir-
colo d'Indiani a cavallo , che li assassinarono a
colpidlanci .Vidglasnurdoiga
immergere e rigirare la punta delle loro armi in
ognuna delle ferite , di cui crivellavano i corpi
delle loro vittime . Sfilarono in seguito a me dinanzi,
mostrandomi con affettazione quelle armi, da cui
colava ancor fumante il sangue di quegl'infelici, e
minacciandomi la stessa sorte se avessi tentato di
fuggire . Mi fu forza sopportare tacitamente il cupo
dolore, che l' impossibilità in cui mi trovavo di
soccorrere i miei compagni di sventura mi faceva
soffrire , e l'enormità del delitto a cui dovetti
sforzatamente assistere accrebbe in me l'odio e
l'orrore per quei carnefici . Mostrandomi sempre

2.7 Page 17

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calmo ed impassibile in viso, non dava sfogo al scire a guadagnarli a Dio, e farne un popolo di
mio dolore, se non quando mi trovava solo con Dio . » conquistaperlChacivlerpub-
Cl i piace di ai rrecare ancorc a qui un assea nnato .
brano d' un celebre ed accurato viaggiatore e
geografo francese : « Gl' Indigeni, troppo occu-
pati dal procurarsi la loro sussistenza non eb-
bero mai tempo d'iniziarsi ai principii di civiliz-
zazione . D'altra parte l'imprudenza e la condotta
BIBLIOGRAFIA
essenzialmente impolitica dei primitivi Spagnuoli,
stabiliti al loro settentrione, fece loro venire in
odio in modo singolare tutto ciò che sa d' Eu-
ropa ; o la condotta di esterminio , che ancora ANNALI STORICO-POLEMICI
presentemente esercita la Repubblica Argentina, fa
odiare quanto dai popoli inciviliti potrebbero im-
DEGLI APOSTOLI PIETRO E PAOLO .
parare con loro grande interesse . Il solo Missio-
nario colla sua condotta di pace potrebbe a poco Dotti in gran numero hanno scritto di S . Pietro
a poco far deporre l'odio, che si ha contro quanto e di S . Paolo, ma per quanto le loro opere siano
sa d'europeo, ed insieme colla religione introdurre veridiche, pie, e piene di dottrina, non sembrano
in quei paesi la civiltà : ma il crudele strazio, che bastare al bisogno che sente l' umana società, in
ripetute volte fecero del Missionario , il quale a mezzo agli assalti della fallace filosofia del secolo .
loro se ne veniva per evangelizzarli, spaventò tal- Molte di queste , scritte in altra età , quando la
mente ogni corporazione religiosa, che da oltre religione cattolica quasi incarnata nei popoli ne
un secolo più nessuno, per quanto consta, s'inca- formava l' elemento vitale, servivano, come qualun-
ricò della evangelizzazione di quei selvaggi . »
que altro libro pio, di pascolo gustoso e salubre
Così il Lacroix ; ma per divina disposizione da alle anime semplici e timorate, aliene da qualunque
alcuni anni i Missionaria Salesiani si mossero in sofisticheria e dubbiezza . Ma ora che il fervore
loro favore . Forse il sangue e le preghiere di altri dell' antica fede e pietà cristiana va pur troppo
Missionarii scannati in quei luoghi medesimi pla- risolvendosi in un glaciale indifferentismo , non
carono l'ira di Dio ed avvicinarono il momento basta più esporre lo gesta dei due grandi Apostoli,
della loro redenzione . Le molte crudeltà e barbarie ma bisogna confermarle con ineluttabili documenti
summentovate non li spaventano . Si sa bensì che del'AntichitàCristian .
in varie circostanze i Patagoni sono cannibali ed E' perciò che l' illustre Sacerdote Luigi Ferri
antropofagi, cioè mangiatori di carne umana ; si De-Ferrari ha dato mano a scrivere gli annali
sa certo di molti viaggiatori e Missionarii,che
storico-polemici degli Apostoli Pietro e Paolo . Sono
dalla loro rabbia furono barbaramente uccisi , ta- due volumi in-4 ° di circa 500 facciate l' uno, nei
gliati a pezzi e mangiati . Tuttavia pare che a quali con vasta e paziente erudizione l' egregio A .
questi eccessi non vengano , se non quando sono ha raccolti ed uniti ad uno scopo documenti finora
fortemente sdegnati, e il generai Moreno, che in sparsi in volumi immensi e disparati di autori
questi ultimi anni viaggiò per molti mesi sia lungo così sacri come profani . Nè solamente si è con-
il fiume Chubut, sia al Rio Santa Cruz, cioè nei tentato dei tanti monumenti antichi irrefragabili,
punti più centrali della Patagonia, parla della mi- ma per più anni rovistò minutamente le varie e
tezza dei Patagoni, della loro ospitalità verso gli voluminose Biblioteche dei Padri e scrittori anti-
stranieri, assicurando che non havvi a temere of- chi, le Collezioni dei Concilii , gli antichi catalo-
fesa per parte loro, salvo che si trovino in istato ghi , Martirologi , Sacramentari , Lezionari , gli
di ubriachezza ; e nota che se avviene talora che storici cristiani e pagani latini e greci e persino
Europei od altra gente civile siano bistrattati , giudei, e quindi un gran numero di antichi codici
cèiòsempragondiqulcheato,prui
manoscritti soprattutto nella Biblioteca Apostolica
furono giudicati meritevoli di pena . Egli stesso Vaticana . Le sue investigazioni s' aggirarono pure
però avverte di non confondere i Patagoni puri sugli scrittori più insigni dal secolo X fino al
coi selvaggi ammaliziati e pervertiti, che deva- presente, come sullo non poche voluminose colle-
stano i confini ; di quelli accerta che inclinano ad zioni moderne degli antichi Monumenti storici ,
apprendere quelle cognizioni pratiche, che possono raccolti da celebri scienziati, quali p . e . un Eccardo,
riuscire utili alla loro esistenza, ed a rendere più un Muratori, e i dottissimi Cardinali Mai e Pitra .
colpmerdsanhvit,erspano
Il chiar .mo Autore con tanti svariati e profondi
in qualche modo si occupano di loro,,
studi giunse quindi eziandio a rivendicare l' im-
Pare che di queste disposizioni potrà valersi portanza e veracità storica di molti documenti e
molto il Missionario cattolico, che, assecondandolo fatti riguardanti S . Pietro e S . Paolo , che per
troverà agevolata la via per condurre quelle tribù una critica troppo eccessiva erano o dimenticati
ad una vita civile e soprattutto ad abbracciare la o rigettati .
nostra Santa Religione, fonte di ogni bene tempo- L'importanza e l'utilità di quest'opera è adunque
rale ed eterno . Conviene adunque trattarli con la accertata . Lo stesso immortale Pontefice Pio IX,
dolcezza, prendersi a cuore il loro benessere , e conoscendo il profondo sapere dell'Autore ed ecci-
specialmente occuparsi con sollecitudine dei loro tandolo a por mano ad opera così ardua , avealo
figliuoli . È con questi mezzi che la pia Socìetà addetto con benignità singolare alla Biblioteca
Salesiana si pose all'opera, e con essi spera di riu- Vaticana ; e D . Bosco ne lo incoraggiò pure dal

2.8 Page 18

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canto suo, stampando il grave lavoro a totali spese
della tipografia Salesiana . L' opera torna pure op-
portunissima in questi tempi, nei quali il sapien-
tissimo Pontefice Leone XIII caldamente racco-
manda lo studio della Storia specialmente al clero .
In conseguenza noi raccomandiamo quest' opera
a tutti coloro , che amano le glorie della Chiesa
e che desiderano di rendersi capaci a difendere
trionfalmente le verità storiche più essenziali , e
quindi più accanitamente combattute dai nemici
della religione . Questi due volumi , oltre essere
un tesoro per tutti gli studiosi di cose ecclesia-
stiche, sono un bell' ornamento per qualunque bi-
blioteca, e possono servire di premio specialmente
nei Seminarii .
Si vendono nella libreria di S . Francesco di
Sales in Torino, al prezzo di L . 12 .
35 Banchieri Teresa - Quero .
36 Banzi D . Francesco Priore - Tizzano Supe-
riore.
37 Barbieri Vincenzo - Mornese .
38 Barone-Ambrogio Maria Teatina - Tropea .
39 Bartoli D . Giuseppe - Narnali .
40 Bassetti D . Fortunato - Strada (Tirolo) .
41 Battagin D . Giovanni - Cavazzana .
42 Battaglia D . Giovanni - Acqui .
43 Battioli D . Francesco Parr . - Brisino .
44 Bazzani Rosa - Rovereto (Tirolo) .
45 Bazzetta Giuseppe - Omegna .
46 Bazzoli D . Andrea - Desenzano sul Lago .
47 Becia D . Giovanni - Stermizza .
48 Bedotti D . Carlo - Rivara Canavese
49 Bellagarda D . Paolo - Alpignano .
50 Bellezza Teresa - Torino .
51 Bellini D . Vincenzo - Marradi .
52 Belmonte-Raisi March . Teresa - Rimini .
53 Belotti Maria - Pescarzo .
54 Bcnvenuti Angelo - S. Vito al. Tagliamento .
ELENCO
55 Bergonzi D . Antonino - Novara .
56 Bergonzo Vincenzo - Stazzano .
DI COOPERATORI E COOPERATRICI
57 Bernacchi D . Antonio Parr . - Compito .
58 Bernardi D . Giovanni Nepomuceno - Piane .
DEFUNTI NEL 1883 .
59 Bersano D . Clemente Vicario f oraneo - Ronco
Biellese .
1 Adami D . Giovanni Battista - Paroldo .
2 Aglio D . Carlo Parr . - Pallio Inferiore .
3 Aguzzi Carlotta Ved . Provana - S. Vittoria
d'Alba .
60 Bertozzi D . Antonio Cappel . - Coenzo) .
61 Bezzi D . Ambrogio - Pellizzano (Tirolo).
62 Biagini P . Venanzio Cappuccino - Lucca .
63 Biancalana March . Emilia - .L reca .
4 Aimo Adele - Mondovì Piazza .
5 Albera D . Tommaso Vicario - Oddalengo Pic-
colo .
64 Bianchi Clara Ved. Vinea - Torino .
65 Bianziani D . Pellegrino Can . - Mirteto .
66 Billia D . Domenico Prev . - Condove .
6 Albertini Ch . Luca - Rovigo .
7 Albertini D . Michele - Piobesi Torinese .
8 Alebardi D . Pietro - Capriate d'Adda .
9 Alessio Quaglia Felicita - Torino .
10 Alimenti D . Salvatore - Bracciano .
11 Alimonta D . Oddone - Campo (Tirolo) .
12 Allara Margherita - Lu Monferrato .
13 Allora Antonio - Torino .
14 Alovisio D . Francesco Prev. - Polonghera.
15 Anfossi D . Giuseppe Can . - Taggia .
67 Bindi D . Eusebio - Filettole .
68 Biondi Cav . Francesco - Parma .
69 Bocchetti D . Stefano Priore - Bobbio Pellice.
70 Boccolari Cav . Giacomo - Modena .
71 Bogni D . Gio . Battista Parr . - Predore .
72 Bolgeri D . Giuseppe - Banni .
73 Bolla Maria - S . Pier d'Arena .
74 Bologna Francesca n . Carosso - Castelnuovo
Calcca .
75 Bona D . Giuseppo Pr e v . - S . Giusto Cana-
16 Ansaldi D . Antonio Arcip . - Viola .
17 Ansaldi D . Sebastiano - Pietrafraccia .
18 Antico Domenico - Cavarzere .
19 Antonelli D . Giacomo Curato - Raggio .
20 Antonetti D . Francesco Arcip . - Povegliano .
21 Antonietti D . Maurizio Par . - Grassona .
22 Armellini D . Angelo - Gajarine .
23 Armeni Chiara - Casaleto .
24 Arrigo D . Gaetano - Taggia .
25 Artuso D . Giovanni Maria Cappel. - Vetrego.
26 Ascagni Giuditta - Corvino S . Quirico .
27 Asinari di Bernezzo e Clavesana Marchese Carlo
Felice - Torino .
28 Audisio D . Guglielmo Vice Curato - Mon-
tanera .
29 Avogadro Conte Felice di Quinto - Vercelli .
30 Azaglio Felicita - Riva di Pinerolo .
31 Baccheretti Angelo - Lucca .
32 Badariotti D . Simone Par . - Tagliaretto .
33 Baldo D . Pietro - Cavazzana .
34 Ballario D . Giuseppe Can . Arcid . - Asti .
vese .
76 Bonardi D . Giuseppe - Malandriano .
77 Bonato D . Domenico - Alano di Piave .
78 Bonelli D . Giuseppe Arcip . - Stellanello .
79 Bonomi Battista - Malé (Tirolo) .
80 Bonora D . Antonio - Nave .
81 Bonucci D . Pietro Rettore - Serrazzone .
82 Bonelli Cav . Bernardo Avv . - Acqui .
83 Borghero D . Bartolomeo Can . - .Favi Ligure .
84 Borlone D . Alessandro Arcip . - Rocca dei
Giorgi .
85 Borroni D . Giuseppe Can . - Torino .
86 Boscariol Isidero - S. Vito al Tagliamento .
87 Boschelle D . Gio . Battista - Ramon .
88 Bottazzi D . Antonio - Crebbio .
89 Bottea D . Giovanni Antonio - Fondo (Tirolo) .
90 Botto Giacomo - Fiesso Umbertiano .
91 Bozzola D . Giuseppe - Cittadella .
92 Brughera D . Giuseppe Parr . - Contorbia .
93 Brugnoli Agostino - Soave .
94 Bruzzo Cav . Giuseppe -- Genova .

2.9 Page 19

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95 Buffalini Merope - Cesena.
96 Burini Apollonia - Torre de' Busi .
97 Burlando D . Antonio Can . - Genova .
98 Busca Enrichetta - Saluggia .
99 Cacciatori D . Luigi - Cembra (Tirolo) . -
100 Calcagnini Maria - Roma .
101 Calzutti Monsig . Giovanni - Cividale .
102 Camerlo D . Gio . Pietro Prev.-Panclir
103 Camilini D . Carlo Parr . - Colloredo di Prato .
104 Campana D . Pietro - Limisano .
105 Campioni D . Paolo - Fratta di Lendinara.
106 Camporesi D . Adeodato - Lago Forlivese .
107 Can D . Salvatore - Genuri .
108 Canale-Floris Teresa - Valqrana.
109 Canefri D . Giulio Can . - Novi .
110 Canton Cav . Carlo - Torino .
111 Cantonetto D . Giovanni - Coltolo .
112 Cantoni D . Luigi Arcip . - S. Zenone al
Lambro .
113 Cantoni Ch . Pietro - Vigevano .
114 Capitano Calocera - Villalba.
115 Cappugi D . Pio Emilio Can . - Firenze .
116 Capretta D . Domenico - Conegliano .
117 Caramello D . Vincenzo - Baldissero .
118 Carapezzi D . Giovanni - Mandrio .
119 Carbonari D . Luigi Parr . - Perito .
120 Cardini D . Eliseo - Mareno di Piave .
121 Caregnato D . Bernardino - Vicenza .
122 Caretto Eugenio libraio - Torino .
123 Carozza D . Sebastiano Parr . - Palermo .
124 Casali Anna - Butti-io d' Udine .
125 Cascina Pietro - Torino .
126 Cassini Domenico - S. Vito al Tagliamento .
127 Cassini D . Giuseppe - Savorgnano .
128 Castagnino D . Domenico Can . - Lavagna .
129 Castelli Annetta - Casorzo .
130 Castiglioni D . Erasmo - Vnago .
131 Catlinetti Cav . Giovanni - Torino .
132 Cattaneo D . Gio . Battista - Crema .
133 Cattaneo-Perfetti Maria - Crema.
134 Caucino D . Giovanni - Gaglianico .
135 Cavalli Sig . - Minusio (Svizzera) .
136 Cazzola D . Giovanni Parr . - Fontaniva .
137 Celle Luigia - S. Francesco d'Albaro .
138 Cellerari D . Luigi Parr . - Costacciaro .
139 Censi D . Franccsco Parr . - Lizzola .
140 Cerrati Carolina - Alice Castello .
141 Cerrato Giovanni fondatore Ospizio Cronici - Asti.
142 Cerroni D . Antonio - Remondò .
143 Cerruti Francesca - Castagnole Piemonte .
144 Cerruti Luigi - Penango .
145 Chiappa D . Andrea Parr . - Barco .
146 Chiaretto Maria Teresa - S. Raffaele .
147 Ciambellotti D . Ferdinando - Tregole in
Chianti .
148 Ciampi D . Cesare - Rovezzano .
149 Ciccarelli P . Francesco Minore Conventuale
- Fossombrone .
150 Cinera D . Francesco - Montaldo Bormida .
151 Cipolla Monsig . - Roma .
152 Ciuffardi D . Francesco Parr . - Lerici .
153 Civetta D . Antonio Arcip . - Fiano .
154 Colla Monsig . Michele - Genova .
155 Coller Luigia - Torino.
156 Coilio Contessa Adele - S. Severino Marche .
157 Collovati D . Antonio - Teor .
158 Coris D . Cesare Can . - Verona .
159 Cortellazzi D . Pompeo Parr . - S. Matteo
delle Chiaviche .
160 Cossa-cava Maria - S. Giacomo di Veglia .
161 Cossu D . Luigi - Desulo .
162 Costa-Scoffone Marianna - Torino .
163 Cova Luigi - Venezia .
164 Covi D . Vincenzo Can . Vic . Gen . - Ales-
sandria .
165 Covallo D . Gaetano Can . - Medica .
166 Cravosio-Anfussi Cav . Vincenzo - Torino .
167 Cremone,i D . Bartolomeo Arcip . - Mele-
gnanello .
168 Crotta Carolina - Caravaggio .
169 Culos Francesco - Prodolone .
170 Curioni D . Luigi Can . - Piacenza.
171 Da Frè D . Luigi - Conegliano .
172 D'Alessio D . Roberto - Pugliano .
173 Dallavalle D . Lorenzo - Breganze .
174 Dal Maso D . Gio . Paolo Rettore - Campo
S . Martino .
175 Dal Sasso D . Cristiano Rettore - Quero di
Piave .
176 D'Amato D . Giuseppe - Torre del Greco .
177 De Aneli Luigia - Revrò (Tirolo) .
178 De Apollonia D . Antonio Coad . - Romans .
179 De Francesco D . Valentino - Lisignago (Ti-
rolo) .
180 Degani D . Arcangelo - Tregnago .
181 Del Frate D . Giovanni - Cassolnovo .
182 Della Chiesa D . Giuseppe - Cerro Verbano .
183 Dell'Acqua D . Mansueto - Villanterio .
184 Della Valle Matteo - Alassio .
185 Del Monte Luigia - Cividale .
186 Del Piano D . Giuseppe - Portomaurizio .
187 De Luca Antonino Cardinale - Roma .
188 De Luca Pietro Neg . - Torino .
189 Delvecchio D . Giacomo - Trobaso .
190 De Orlandi D . Giovanni - Verzegnís .
191 De Polli D . Pietro - Oderzo .
192 D'Errigo D . Michele Antonio Arcip . - Ca-
stelbaronio .
193 Dessi D . Emmanuele Par . - Senis .
194 Di Grazia D . Domenico Can . - Lucca .
195 Di Lucca D . Francesco Vic . For . - -Castel-
nuovo di Porto .
196 Dinegro D . Giacomo Can . - Spezia .
197 Dinelli D . Gio . Battista - Bar vecchia .
198 Donati D . Pietro - Sacca Parmense .
199 Donato Metilde - Torino .
200 Donna D . Giovanni Can . - Alessandria .
201 Duca Teresa - Rovereto (Tirolo) .
202 Dufour Carolina - Genova .
203 Emprin Cav . Giuliano - Torino .
204 Enrico D . Andrea Can . Prof. - Ivrea .
205 Enrico V di Borbone Conte di Chambord -
Frosdhorf.
206 Fabiani D . Teodoro - Milano .
207 Fagiani D . Emmanuele - Spezia .
208 Fabbroni Can . Biagio - S. Arcangelo di
Romagna.
209 Falchetto D . Domenico Arcip . S. MM. - Ser-
naglia,

2.10 Page 20

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210 Falcinelli D . Federico - M ontegallo .
211 Falzone D . Vincenzo - Clavegna .
212 Falzone Angela - Cilavegna .
213 Fantini Gio. Battista - S. Vito al Taglia-
mento .
214 Fantocchio D . Giovanni Pa rr . - M ortara .
215 Farné Imelda ved . Montebugnoli - Castel San
Pietro (Emilia).
216 Fassi D . Gio . Battista Prev . - Villastellone .
217 Fabio Rosa - Albissola (Genova,
IL CONTE EDOARDO MELLA .
Un telegramma da Vercelli ci dà la dolo-
rosa notizia della morte del Conto Edoardo
Mella, avvenuta il giorno 8 di questo mese .
Il Bollettino essendo già in macchina ci limi-
218 Federicis D . Fabio - Riva di Arcano .
219 Felizzati Catterina - Torino .
220 Ferraris D . Francesco - Pontone .
221 Ferrero Serafino Torino .
222 Ferrea Gaetana - Torino .
223 Ferruglio D . Giovanni - Chiavris .
224 Fietta-Carminati Nob . Laura - Fietta (Tre-
viso) .
223 Figini D . Antonio Parr . - Bienzate .
tiamo a raccomandare alle preghiere dei Co-
operatori l'anima del. compianto gentiluomo,
che quale abilissimo architetto cotanto co-
operò alla erezione della Chiesa di S . Giovanni
Evangelista in Torino . Ne diremo più in lungo
nel prossimo numero ; ma sia fin d'ora pace
all'anima sua .
226 Fignoni Gerolamo - Alassio .
227 Finetti D . Vincenzo Rett . - Pavarano .
228 Fiorina Teresa - Chivasso .
229 Fiorito D . Giuseppe - Rivoli .
230 Fiorini D . Giacinto - Artogne.
231 Fioroli D . Gerardo - Varignano .
232 Focacetti M onsig . Concelto Vescovo - Mon-
tefiascone
233 Foletta Domenico - Gerra Verzasca .
234 Folicaldi Monsig . Francesco Arcivese . d'aifeso
- Roma .
235 Fondra Margarita - Cortabbio .
236 Formia Anna - Lusiglie Canavese .
237 Fornaro Angela - Soave Veronese .
238 Forneris D . Domenico - Candia Canavese .
230 Frasnelli D . Gio . Batt . - Brancolino .
240 Franchina D . Carlo - Poschiavo (Svizzera) .
241 Franchini Ernesto - Caprino Veronese .
242 Franco Maddalena - Volvera .
243 Fran D . Pietro - O rtueri .
244 Fratel Dalmazzo - Genova .
245 Fumeo D . Carlo Parr . - Renate .
246 Fumagalli D . Giuseppe - Como .
247 Furlan D . Girolamo - Morgano .
OPERE PUBBLICATE NEL MESE DI DICEMBRE
dalla TIPOGRAFIA SALESIANA di Torino
LETTURE CATTOLICHE
Pubblicazione mensuale - Prezzo annuo L .
Il Trionfo della grazia ed un Pellegrinaggio al Santua-
rio di Caravaggio, in forma di dialogo - Un vol .
in-32' di pag. 303
L . 0 50
Il Galantuomo, almanacco per l'anno bisestile 1834 -
Un vol . in-32° di pag. 80 . . . . » 0 20
248 Gabriele Angela - Pantelleria .
240 Galanti D . Giuseppe Arcip . - Broni .
250 Galassi D . Giuseppe Prev . - Pieve del Cairo .
251 Galassi D . Michele Teol . Can . - Rimini .
252 Gallizzi D . Eugenio - Almenno S . Salvatore.
253 Gallo Teol . Cav . Avv . - M orano .
254 Gallo D . Carlo - Pralungo .
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256 Gandolfi D . Tommaso Arcip . - S. Michele .
257 Garbari D . Giuseppe - Sarnonico .
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259 Garibotti D . Gio . Batt . - Genova .
260 Garrone D . Pietro Prev . - Pezzana .
261 Gaspardis Monsiq . G . B . - Cividale .
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