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Noi dobbiamo aiutare i fratelli a
fine di cooperare alla diffusione
della verità.
(III S . Giov . 8) .
Attendi alla buona lettura, all'e-
sortare e all'insegnare .
(I Tim. iv, 13).
Delle cose divine la più divina
quella si è di cooperare con Dio
a salvare le anime .
(S . DIONIGI) .
Un amor tenero verso il prossimo
è uno dei grandi ed eccellenti
doni, che la divina bontà faccia
agli uomini .
(Il Dott . S . FRANC. DI SALES) .
Chiunque riceverà un fanciullo in
nome mio, riceve me stesso .
(MATT . Xvili, 5)-
Vi raccomando la fanciullezza e
la gioventù ; curatene con gran
premura la educazione cristia-
na ; mettete loro sott' occhio
libri che insegnino a fuggire il
vizio e a praticare la virtù.
(Pio IX) .
Raddoppiate, le forze e i vostri
talenti a ritrarre l' infanzia e la
gioventù dalle insidie della cor-
ruzione e dell'incredulità, ed a
preparare così una generazione
novella .
(LEONE XIII) .
DIREZIONE nell'Oratorio Salesiano - Via Cottoiengo, N . 32, TORINO
SOMMARIO - Il concorso dei Cooperatori alla nuova
Missione Salesiana - La Patagonia e la Terra del
Fuoco - Note sulla Patagonia e sulla Terra del Fuoco
- Opere che si propongono ai Cooperatori pel pros-
simo anno 1879 - Grazia di Maria Ausiliatrice -.
Perchè non si parla più tanto di Pio IX - Una ri-
chiesta che sarà esaudita - Bibliografia Salesiana
- Collegio-Convitto Manfredini in Este - Un buon
ufficio raccomandato ai Cooperatori e Cooperatrici -
- Indulgenze speciali Dei Cooperatori .
IL CONCORSO DEI COOPERATORI
alla NUOVA MISSIONE SALESIANA .
Il primo articolo del N° precedente fu
poi nostri Cooperatori quale una scintilla,
ed accese nei loro cuori il più vivo desi-
derio di concorrere, secondo le proprie forze,
alla nuova Missione Salesiana, raccoman-
data alla loro carità . Le loro offerte e le
care espressioni, con cui ce le accompa-
gnano, ne sono una prova lampante, men-
tre ci edificano e commovono altamente .
Tra gli altri una persona, che non ci volle
rivelare il nome, ci mandava poc'anzi di-
ciassette marenghi con un biglietto conce-
pito in questi termini : « Aveva raccolto
queste poche monete per fare un viaggio
all'estero ; invece desidero che servano per
i Salesiani, che partono per l'America . Re-
verendo D . Bosco, preghi che io possa fare
un buon viaggio per l'Eternità . » Oh! sì,
chiunque tu sii, ti benedica Iddio : la Ver-
gine Ausiliatrice ti spiani la via del Cielo
e i ministri di Satana non osino impedirtene
il passo : ministri Satanae iter tuum, im-
pedire non audeant. Ma tu pure prega per
noi, che Dio ci conceda la sorte di cono-
scerti in Cielo cinto il capo di più brillante
corona per la tua generosa azione, e di go-
dere eternamente con te .
Non mero toccanti sono le parole di un
padre di famiglia da Borzonasca, provincia
di Genova : « Leggendo nel Bollettino, egli
ci scrive, l'articolo L' Anqelo della Patago-
nia e nuova partenza di Missionari Sale-
siani, fui intenerito, e mi sentii inspirato a
rubare uno scudo alla mia povera borsa e
alla numerosa mia famiglia per consacrarlo
ad una impresa così generosa e santa . A-
dunque, caro D . Bosco, accolga la mia te-
nue offerta . Essa è poca cosa, ma io la do
con un cuor grande . Lei non si sgomenti
se dissi d'aver rubato questo scudo alla mia
famiglia ; in pochi giorni io lo risparmierò,
tralasciando qualche inutile spesa . »
Così questi caritatevoli benefattori, intan-
tochè concorrono ad un'opera così esimia,
mostrano ancora la industria da usare per
mettersi in grado di aiutarla . L'industria
è quella stessa da loro adoperata : trala-
sciare le spese inutili, e rinunziare ai
piaceri, ancorché leciti, ma non punto ne-
cessarii . È in siffatta guisa che si glori-
fica Iddio in sulla terra, e si attirano sulla

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famiglia le sue benedizioni, poiché non men-
tisce Egli che disse : Honora Deum de tua
substantia... el implebuntur horrea tua
saturitate : Onora il Signore colle tue fa-
coltà, e i tuoi granai si riempiranno .
Di simili tenerissimi fatti potremmo fini
d'ora infiorare il Bollettino, se volessimo
qui tutti riferirli . Ma non ostante così cor-
diale carità noi siamo tuttavia ancor lungi
dal poter fare fronte alla spesa occorrente :
anzi forte temiamo di vederci costretti a di-
minuire il numero dei Missionarii prima fis-
sato.
In vista di questo pericolo ci pare super-
fluo insistere maggiormente per aver soc-
corsi da quelli che potrebbero darcene, e
per qualche ragionevole motivo ancor no]
fecero . Noi siamo certi che la loro pietà
verso Dio, e lo zelo per la salute delle anime
inspireranno loro il mezzo ed il modo di
porgerci presto la mano in tanta necessità .
Intanto avvertiamo che circostanze impre-
viste fanno anticipare di qualche giorno la
prima partenza . Invece del 14, come ave-
vamo annunziato, i Missionarii Salesiani e
le Suore di Maria Ausiliatrice salperanno
per l'America una parte il 10 di dicembre,
ed il 1° gennaio l'altra .
LA PATAGONIA E LA TERRA DEL FUOCO .
Uno zelante e dotto Missionario francese, resi-
dente in Gerusalemme, avendo avuto contezza delle
nostre missioni americane, ci scrisse in proposito
una graziosa lettera, spronandoci alla impresa e
porgendoci saggi consigli . Alla lettera egli univa
la relazione del viaggio in Oceania di un corag-
gioso capitano di mare, che, costeggiando la Pa-
tagonia e la Terra del Fuoco, fece un primo ten-
tativo di missione tra quei selvaggi . Noi crediamo
che tanto la lettera quanto la relazione torneranno
gradite ai Cooperatori, e gioveranno pure assai
ai nostri confratelli Missionarii, eletti da Dio a por-
tare il suo nome in quelle remote parti . Quindi
non avendole potuto riferire fin da principio, le
pubblichiamo in questo numero tradotte in ita-
liano . La loro lettura darà vie meglio a conoscere
quale opera eccelsa sia mai quella di adoperarsi,
alla evangelizzazione di quelle terre finora inesplo-
rate, e farà concepire la più fondata speranza di un
lieto avvenire per quei miseri popoli, purchè si
trovino persone che vogliano esporre le sostanze
e la vita per la loro salute .
Gerusalemme, 18 settembre 1878 .
REVERENDISSIMO SIGNORE,
La lettura di due articoli pubblicati dal gior-
nale di Lione, Les Missions Catholiques, sopra il
disegno formato da Monsignor Aneyros, Arcive-
scovo di Buenos-Ayres, di evangelizzare la Pata-
gonia coll'aiuto dei Missionaria Salesiani di Torino,
dei quali Ella è il Superiore, mi ha fatto nascere
il desiderio di scriverle a questo soggetto .
Missionario anch'io a Gerusalemme fino dal 1852,
in seguito ad un pellegrinaggio da me fatto ai
Luoghi Santi nel 1850, spesso mi accadde di per-
correre, sopra le carte di un atlante di geogra-
fia, quelle lontane contrade, in cui non fu ancora
annunziato il santo Nome di Gesù, ed un tristo
pensiero mi assaliva in vedendo tante isole e tante
vastissime regioni starsene tuttavia involte nel-
l'ombra della morte, malgrado la loro vicinanza
a paesi cattolici . Fra queste io scorgeva la Pata-
gonia . Che il Signore Iddio sparga abbondanti le
sue Benedizioni sopra la sua Congregazione, che
ha risposto all'appello di Monsignor Aneyros .
Io pure, semplice Missionario, mi faccio cuore
a dar una spinta allo zelo suo già così ardente
per la salute delle anime, onde voglia anche ri-
volgerlo in favore di altre popolazioni selvagge,
fra le quali la predicazione dell'Evangelio non è
ancora penetrata, e che pure sono degne di un
grande interessamento . Questi sono gli abitanti
della Terra del Fuoco al Sud della Patagonia, se-
parata soltanto dallo stretto di Magellano .
Ma preferisco di lasciar la parola in loro favore
ad un illustre convertito, e capitano di fregata,
il quale da più di 30 anni si è consecrato all'opera
dclle missioni straniere . Eccole il fatto .
Nel 1844 il capitano Marceau riuscì a costi-
tuire una Società parte religiosa e parte commer-
ciale, allo scopo di aiutare i Missionarii delle in-
numerevoli terre sparse nei mari dell'Oceania e
di visitarli nel loro isolamento .
Il primo legno di questa Società Marittima fu
l'Arca dell'Alleanza, che ebbe naturalmente per
comandante il nostro zelante Cristiano Marceau,
che aveva concepito il piano di tale gigantesca
impresa . Troverà nel qui unito foglio un estratto
del suo giornale marittimo .
Come l'Angelo della Macedonia apparso notte
tempo a s . Paolo, stans et deprecans cum et di-
cens : transiens in Macedoniam adiuva nos ; tale
il Marceau, l'Angelo dei selvaggi della Terra del
Fuoco, fin dal 1845 supplica i Missionarii e non
si ristà dal ripetere : Passate nella Terra del
Fuoco ed aiutate quei popoli .
Il Signore mi ha ispirato di far sentire a Lei
queste grida supplichevoli . Voglia degnarsi la S . V .
di leggere ciò che il coraggioso capitano scrive
di quei poveri selvaggi, ed io sono certo che Ella
rimarrà colpito dalle loro buone disposizioni, e non
lascierà di suggerire ai suoi Missionarii di stabilire
fra di essi una loro missione . Più conosciuti e
meglio disposti dei Patagoni essi riceveranno con
gioia la buona semenza, che porterà ben presto
i suoi frutti. Quei popoli convertiti potranno aiu-
tare i suoi alunni ad impiantare altre missioni
al di là dello stretto di Magellano sulle terre della
Patagonia, per esempio nelle prossimità di Port-
Galant, ove approdano tutte le navi Europee .
Il più grande ostacolo, che forse si incontrerà
nella conversione dei Patagoni, è il timore che
provano quei selvaggi, nel credere che all'en-
trata dei Missionarii tenga dietro l'invasione de :
loro territorio per parte della Repubblica Argen-
tina e del Chili . Se i nuovi Apostoli riescono a

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convincere quei popoli ch'eglino altro scopo non
hanno che quello dì salvar le loro anime, il loro
apostolato non può fallire .
Se Ella, Rev .mo Signore, avesse da passare per
Lione, potrebbe far conoscenza coi PP . Maristi,
in ispecie col P . Mayer, autore della vita del ca-
pitano Marceau . Essi possedono il giornale del
Viaggio Marittimo di questo Apostolo dell'Ocea-
nia, e le potranno fornire i più minuti ragguagli
sullo stretto di Magellano, sulla Patagonia, sulla
Terra del Fuoco e sulle principali sue isole . Tale
nome le fu dato a cagione dei Vulcani che vi si
trovano in attività . La sua latitudine tra il 52 °
41 e 55° 11 indica un clima assai freddo . Ciò non
impedì che gl'Inglesi piantassero a Hopparo, nel-
l'isola del paese più all'Est della Terra del Fuoco,
uno stabilimento per i loro vascelli, che corrono quei
mari alla pesca delle balene. Anche il Governo
del Chili fondò una colonia, detta di Magellano,
all'estremo Sud-Ovest della Patagonia nella pe-
nisola di Brunswich, vicino al capo Forward a
Porto d'Arenas sullo stretto .
Se gl'Inglesi ed i Chiliani hanno osato fondare
le loro colonie in queste fredde regioni nel solo
interesse del proprio commercio, ben più a ra-
gione i Missionarii cattolici non temeranno di sta-
bilire le loro stazioni per la conversione dei sel-
vaggi .
Senza dubbio i suoi Salesiani troveranno ancor
ritta la gran Croce di 30 piedi d'altezza piantata
da Marceau nel i846 sull'isolato della Baia di
Port-Galant, e forse la tribù dei selvaggi della
Terra del Fuoco visitata da quel capitano, e forse
ancora la piroga Gesù-Maria (1) . Il giornale Les
Missions Catholiques riceverà con trasporto le re-
lazioni che le saranno mandate dai suoi Missio-
narii intorno a queste interessanti ricerche, ed ai
loro tentativi per istabilirvisi .
Il voto più ardente del mio cuore si é di veder
coronati da successo gli sforzi che da Lei si fanno
e da' suoi, per la conversione dei popoli di quelle
contrade, ed a questo fine innalzerò tutti i giorni
al Signore delle Misericordie una fervida preghiera
nella santa Messa .
Suo umilissimo e devotissimo nel N . S. Gesù
POYET, protonotario apostolico
P S. Voglia, Rev . Padre, gradire le due immagini che unisco
a questa mia, quali memorie di Terra Santa, e del suo ser-
Vitore .
NOTE SULLA PATAGONIA
e sulla Terra del Fuoco .
Estratto dal giornale del Viaggio Marittimo nell'Oceania L'atto
negli anni
e 19 dal Capitano Marceau coman-
dante l'Arca dell' Alleanza).
1845 . 30 Agosto . Benedizione dell'Arca dell'Alleanza
nel porto di Havre .
20 Ottobre . Marceau prende il comando del Vascello .
- 15 Novembre . Mette alla vela a 10 ore del mat-
tino . Officiali e marinai 29 - Passeggieri e Missiona-
rii22 .
- 25 Dicembre. Messa di Natale a bordo .
1846 . Febbraio . Entrata nello Stretto di Magellano,
e venti gagliardi .
- 1° Marzo . Fermata a Port-Galant sulle coste della
Patagonia : porto così bello e così sicuro, che Marceau
lo paragona a quello di Brest in Francia .
2 Id . Marceau fa preparare una Croce di 30 piedi
d'altezza, sulla quale molte medaglie formavano il Mo-
nogramma di Cristo Salvatore, e di Maria . Un piccolo
Crocifisso era fissato alle estremità di ciascun braccio
della croce ; al piede erano scritte queste lettere : D . D .
M . Deo Dicavit Marceau ; in alto, Mundi Salus.
- 4 Id. Egli la fece piantare sopra un isolotto nel
mezzo della baia che serve d'entrata a Port-Galant qual
segnodialutprsevgi,chl'arebovdut
dalla cima delle colline, e segno pur anche di ricono-
scimento per i navigatori .
La cerimonia ebbe principio con una salve di 21 colpi
di cannone . Venti uomini con Marceau alla testa pren-
dono sulle spalle la Croce, e la portano processionalmente
attorno all'isola, cantando Christus factus est pro no-
bis obediensViRBelxgnasdzo
Croce . Discorso . Canto del Salmo Ex urgat Deus et
dissipentur inimici eius . . . Salmo Dominus regnavit
ed altri .
Entrando nello stretto di Magellano, l'Arca dell'Al-
leanza era, passata presso un accampamento di Patagoni .
situato all'entrata di un'immensa foresta . Come il vento
era favorevole, Marceau non s'arrestò, sperando di po-
ter più tardi incontrarne degli altri . Ma fu deluso nel-
la sua speranza . Sarebbe forse avvenuto lo stesso a ri-
guardo dei selvaggi della Terra del Fuoco a sinistra,
ed al Sud dello stretto, senza il contrattempo arrivato
al. Vascello dopo la funzione dell'innalzamento della Croce .
- 5 Id . All'uscita dalla Baia di Port-Galant, venti
contrarii e violenti . L'Arca dell'Alleanza sì ripiega
colla poppa sopra un fondo di 5 braccia di profondità .
Per errore lo scandaglio avea segnato la profondità
13 . Si perdono 24 ore in inutili lavori per sollevare la nave .
- 6 Id . All' indomani finalmente verso le ore 6 della
sera, le acque rigonfiate dalla violenza del vento rial-
zano l'Arca dell'Alleanza e la rimettono a galla .
- Gran pericolo evitato .
Marceau intravide in questo accidente una favorevole
occasione mandatagli dalla Provvidenza per mettersi in
relazione cogl'Indigeni della Terra del Fuoco .
Difatti si scorgono in quel punto due piroghe di sel-
vaggi che venivano verso l'Arca dell'Alleanza . E il
Signore che ce li manda, dice un Missionario . Si sven-
tolano i fazzoletti, si grida ad alta voce .galetas (bi-
scotto), tabago (tabacco) . I selvaggi agitano per l'aria
diversi oggetti, ma quando già sono presso alla nave,
presi da diffidenza, mutano direzione, e si volgono verso
terra facendo segno alla nave di avvicinarsi pur essa,
ed agli uomini di discendere .
Marceau con alcuni uomini cala in un canotto ; ma
si tiene ad una certa distanza . Gl' Indigeni sono rac-
colti sulla riva attorno ad un gran fuoco armati ed ab-
bastanza numerosi . Eravi dubbio sul genere di ricevi-
mento che gli volessero' fare .`, . Uno di essi staccandosi
dal gruppo viene verso di lui 'gridando, cherou che-
rou, e facendogli segno di condurre il suo cherou (ca-
notto) nel fiumicello, ;, ove erano riunite le loro piroghe .
Non era prudenza scendere', a terra, ed abbandonare la
barca . Marceau si fece ancora a gridare ;'galetas, ta-
bago . Finalmente 14 selvaggi vinti' dalla attrattiva dei
regali si fecero coraggio e vennero a salire sull'Arca
dell'Alleanza . La miseria loro era assai grande ; por-
tavano sulle spalle una pelle di guanaco (1), alcuni ave-
vano degli avanzi di calzoni .laceri ed a pezzi .
(1) Dicesi piroga la barca dei selvaggi d'America fatta di nn
(1) Il guanaco è un quadrupede dell'.America, che ha qualche
tronco d'albero incavato.
somiglianza col cammello .

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Faia, faia(fa freddo) gridavano, e così dicendo pren-
devano per gli abiti i marinai ed i Missionarii, come
per dire che gliene dessero . Ne furono loro regalati quanti
se ne potè . Essi pernottarono sulla spiaggia, non po-
tendo raggiungere la loro tribù colla piroga a cagione
della corrente e del vento contrario .
- 7 Id . Al domani gli indigeni ritornarono all'Arca
dell'Alleanza, e stettero presenti al sacrifizio della Santa
Messa celebrata a bordo . Il religioso silenzio dei marinai,
gli ornamenti dell'altare, il sacro Ministro colle sue vesti
sacerdotali, tutto era loro cagione di alta sorpresa .
Parvero maggiormente colpiti d'ammirazione al can-
to del Veni Creator - dell' Ave Maris Stella - delle
Litanie dei Santi
che s'innalzò appunto per far
discendere sopra di loro la grazia della loro prossima
conversione.
Cantarono pur essi cogli altri Ora pro nobis, dimo-
strando la grande facilità che hanno a ripetere con pre-
cisione quelle parole che sentivano .
Terminata la Messa furon loro prodigate quante cortesie
si potè, e messi in assetto di pulizia e vestiti, sì fece loro
far prova di molti canti . Per tal guisa si poterono os-
servare da vicino, e studiare le loro costumanze, e ten-
denze . I Missionarii assistettero al loro asciolvere che si
compose di animali a conchiglia raccolti sulla spiaggia,
e di grasso di balena, che essi tagliavano coi gusci delle
conchiglie, servendosene a guisa di coltelli .
Poco prima del termine della giornata uno dei Mis-
sionarii presentò loro un gran Crocifisso alzando gli occhi
al Cielo con espressione di venerazione, ed insegnò loro
a cantare sul tuono dell' Ora pro nobis i santi Nomi
di Gesù e di Maria . Parve che essi comprendessero ciò
ch'Egli volea loro dire, che cioè vi era nella Croce qual-
che cosa di soprannaturale . Più volte vi si misero dinanzi
in ginocchio, e per più di mezz'ora, senza stancarsi, can-
tarono Gesù e Maria . Giunta la notte ritornarono sulla
spiaggia .
- 8 Id . I passeggieri dell'Arca dell'Alleanza furono
al mattino svegliati dalle grida dei loro buoni amici,
gl'indigeni, che si udivano da lungi cantare Gesù, Maria .
Sessanta persone, uomini, donne, ragazzi e vecchi giun-
gevano nelle loro piroghe, portando seco tutto il loro
avere, cani, pollami, freccie, tende . . . .
Gli uomini erano seduti attorno ad un fuoco acceso
sopra di una roccia che sorgeva dall'acqua, circondata
dalle piroghe . La maggior parte delle donne con un bam-
bino al seno o sopra le spalle, avevano pur da remare,
e mantenere acceso il fuoco .
Verso sera Marceau accompagnato da alcuni Missio-
narii si recò a far visita a questo popolo amico . Ei por-
tava seco una Croce alta tre piedi, che voleva piantare
alla prora di una piroga di quei buoni selvaggi per
ricordar loro Gesù e Maria . Alcuni di essi gli vennero
incontro, ed uno dei loro Capi avendo presa la Croce
s'incominciò la processione . Questi camminava alla testa
dei suoi, tenevano loro dietro i marinari del bastimento
col comandante Marceau ed i Missionarii, e cantavano
con forza Gesù, Maria . Tutti i selvaggi uscirono dai loro
bugigattoli per riceverli con segni della più viva gioia .
Dopo la visita e la distribuzione di diversi oggetti, la
tribù si radunò sul luogo . Marceau e il suo seguito s'in-
ginocchiò d'innanzi alla Croce portata dal Capo dei sel-
vaggi, e la baciò con ' gran rispetto, mentre si cantava
0 Crux ave spes unica . Alcuni selvaggi imitandoli
nelle loro prostrazioni, vennero assai gravemente a ba-
ciare essi pure la Croce, stando gli altri attorno accoc-
colati sui proprii talloni . Terminata la cerimonia, la Croce
venne inchiodata alla prora della pirega principale . Quei
buoni selvaggi non sapevano come dimostrare la loro
contentezza .
Era già tardi ; la luna brillava sulle onde ; la cu-
riosità, ed il cinguettio delle donne selvaggie non ave-
vano fine, e tutti parlavano ad una volta insieme . I vi-
sitatori intuonarono le Litanie della SS . Vergine ; tutti
i selvaggi li accompagnarono fino alle loro barchette ri-
spondendo anch'essi Ora pro nobis .
All'Agnus Dei tutti insieme si inginocchiarono sulla
spiaggia . Questo commovente episodio in un viaggio mo-
notono e lungo era un conforto ben degno ad un'anima
cristiana .
Quella popolazione ritornò ancora più volte a far visita
all'Arca dell'Alleanza sulla piroga Gesú Maria, che
tale era il nome che avevano dato alla barca che portava
la Croce . Egli è assai probabile, dice Marceau nel suo
giornale, che questi selvaggi riceverebbero molto bene quei
Missionari, che avessero tale spirito di sacrifizio da por-
tarsi a vivere con loro .
Il fondo del loro carattere parve a Marceau essere di
una grande semplicità, senza ombra di gelosia e di ma-
lizia ; eglino accolsero sempre con affabilità e gioia le
visite che lor fecero quelli dell'Arca dell'Alleanza,
pronti sempre a prestarsi con compiacenza a quei pic-
coli servigi, che loro si domandavano . Si crede che questi
sventurati adorino il Sole ed il Fuoco .
Lo scrittore della vita di Marceau aggiunge ancora :
Non ó ['orse permesso di sperare clle questi buoni sel-
vaggi non abbiano invano innalzato le loro inani suppliche-
voli verso il Cielo e tante volte invocato i cari nomi di
Gesù e di Maria?
O
PERE
che si propongono ai Cooperatori pel prossimo anno 1879 .
Nel mondo si trovano sempre dei buoni cri-
stiani, che memori della grande raccomandazione
fatta da san Paolo : Operiamo il bene mentre ab-
bian tempo, desiderano di compiere qualche buona
azione innanzi che tramonti per loro l'astro della
vita, quando, al dire del divin Salvatore, nemo
potest operari. Ma pur troppo il più delle volte il
loro pio desiderio non viene appagato per la ra-
gione che, ignorando essi i mezzi ed i modi più
atti da ciò, o si rimangono in una perpetua in-
certezza e sospensione di animo, oppure operando
senza norma e senza consiglio non ricavano quel
maggior bene che avrebbero voluto . Ciò è tanto
vero che non pochi dei nostri Cooperatori, usan-
doci ormai quella confidenza che suole passare tra
fratelli ed amici, ci domandano sovente in quali
cose abbiano da esercitare la loro carità, onde
vie meglio concorrere con noi alla maggior gloria
di Dio ed alla salute delle anime . Laonde siì per
rispondere a questi, sì per lasciare a tutti i con-
fratelli e consorelle una regola comune nel promuo-
vere il bene, noi proponiamo loro per l'anno pros-
simo le opere seguenti
L'Associazione alle Letture Cattoliche, di cui
si troveranno nella copertina le condizioni di abbo-
namento .
Nel Bollettino di dicembre dell'anno scorso noi
pubblicavamo un apposito articolo a fine di far pregio di questa mensile pubblicazione,
ed i suoi vantaggi religiosi e morali . Se lo spazio

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ce lo consentisse, di buon grado riporteremmo
qui per intiero quell'articolo pei nuovi Coopera-
tori, che da quel tempo vennero ad ingrossare
le file della Pia Unione, ma per amor di brevità
ci limitiamo a far rilevare che il grande Ponte-
fice Pio IX di veneranda memoria, avendo cono-
sciuto il bene che apportava la diffusione dei li-
bretti delle Letture Cattoliche, lodò quest'opera
scrivendone in questi termini : « Non v'ha cosa
più eccellente di questa, non v'ha cosa più utile
per promuovere ed infiammare la pietà del po-
polo : Nihil excellentius, nihil utilius . »
Ma oltre al vantaggio che si ottiene col leggere
e collo spargere largamente nelle famiglie questi
fascicoletti, gli associati un altro bene promuovono
ancora dei più desiderabili e commendevoli . Ed in-
vero, questa mensile pubblicazione tiene occupate nel-
l'Oratorio di San Francesco di Sales parecchie centi-
naia di poveri giovanetti in qualità di compositori,
tipografi, legatori, librai e via dicendo, i quali sono
perciò tolti dal pericolo di crescere oziosi e va-
gabondi, ed imparano invece un'arte onorata, e in-
tanto si fanno buoni cristiani e uomini probi, ca-
paci di aiutare un giorno le loro famiglie e fare
del bene nella civile società . Or questa folla di
cari ragazzi sono nel detto Istituto provvisti di
vitto e vestito parte dalla carità di persone be-
nefiche, e parte dal guadagno che si ritrae dalla
detta Associazione . Quindi ognuno scorge di leg-
gieri il gran bene che fanno i soci delle Letture
Cattoliche : essi concorrono per un lato alla pro-
pagazione di buone massime tra il popolo, e per
altro lato cooperano efficacemente al mantenimento
ed alla cristiana educazione di tanti poveri gio-
vani, i quali senza questa provvidenza andrebbero
forse perduti pel corpo e per l'anima .
II .
La seconda opera che proponiamo si è l'As-
sociazione alla Biblioteca della Gioventù Italiana .
I primi nostri Cooperatori dall'articolo inserito
nel Bollettino di gennaio dell'anno corrente hanno
già appreso la natura, lo scopo e l'utilità di que-
sta pubblicazione . Essa è destinata specialmente
per le persone studiose, che amano di percorrere
le più belle opere letterarie dei classici italiani
inoffenso pede, cioè senza tema d'incontrarsi in
pagine lubriche od irreligiose .
Noi la raccomandiamo soprattutto ai padri di fa-
miglia, i quali hanno figli, che percorrono o per-
corsero già la via degli studii ; e volgiamo ad un
tempo umile preghiera ai professori delle scuole
secondarie, ai direttori dei Ginnasi e Licei, che
la vogliano far conoscere ai loro scolari ed alunni .
Un illustre letterato dei giorni nostri, il cele-
bre Pietro Fanfani, così si esprime sul pregio
di questa pubblicazione : « Essa è una collezione
dei migliori classici nostri, condotta con ogni di-
ligenza, con note di parecchi valentuomini . Non
si può avere a più buon mercato una biblioteca
di tal genere ; e raramente si vedono i classici
pubblicati con tanta diligenza e perizia . » ( Vedi
le condizioni di associazione nella copertina) .
III .
Se poi taluno fosse in dubbio se debba o no
associarsi all'una o all'altra delle accennate pub-
blicazioni, a motivo che tiene già ricolmi gli
scaffali di libri siffatti, noi lo preghiamo a volersi
mostrare generoso regalandoli a chi non ne ha,
o facendoli correre per le mani di tutti con desi-
derio che non gli ritornino più . Quella bell'anima
di Monsignor Ghilardi vescovo di Mondovì lasciava
a bello studio or qua or là dei buoni libretti, con
preghiera a chi li trovava che se li prendesse pure
senza timore di rubare, purché li leggesse e poi
ad altri li distribuisse ; tanta era la brama e lo
zelo che lo animava nel seminare buone massime
in mezzo alle famiglie .
Coraggio adunque . I Cooperatori e le Coopera-
trici che sono già associati rinnovino per tempo
la loro iscrizione, e coloro che ancor nel sono,
la prendano per la prima volta, ed abbiano fiducia
che Dio saprà largamente ricompensarli in questa e
nell'altra vita .
GRAZIA
di Maria Ausiliatrice .
La signora Antonia Giordano, divenuta madre,
fu sorpresa da gagliardo malore, da una acce-
sissima febbre migliare e da tosse impetuosa ed
ostinata, che la ridussero a tal punto da disperare di
sua vita . L'angosciato consorte non lasciò inten-
tata alcuna via per contrastare al morbo minac-
cioso ; si prodigarono tutte le cure, si fece con-
sulto di più medici, ma questi sentenziarono di
comune accordo che il lusingarsi della guari-
gione sarebbe un volontario illudersi . Derelitto così
d'ogni umana speranza, chi potrebbe descrivere
t'angoscia dello amante marito e dell'intera fa-
miglia? Tutta la casa era un'eco lugubre di do-
lorosi lamenti, non vi era un ciglio che non fosse
bagnato di lacrime amare . Intanto poiché il male
infieriva sempre più, per tema che un repentino
accesso non la rapisse, si ministrarono alla pa-
ziente i ss . conforti della Religione . Ed io non
narrerò l' abbattimento e la desolazione che si ac-
crebbe in tutta la famiglia, la quale vedea rapirsi
al suo amore una madre e una sposa tenerissima .
Ma nelle ambasce di questa tribolazione eccoti
l'angelo della pace e del consiglio . Una persona,
che già sapea di quanti prodigiosi favori si mo-
strasse benigna la Madonna SS . invocata col ti-
tolo Auxilium Christianorum, si fa al marito e
gli dice : Volete voi la guarigione di vostra mo-
glie? - La comprerei colla mia vita, risponde
quegli . - Ebbene, riprende l'altro, vi dico che ci vuol
tanto meno . - E che è questo mai? ripiglia il con-
sorte . - Tanto solo che voi facciate una novena a
Maria Ausiliatrice, colla promessa di un'offerta al
suo Santuario . - La proposta fu accettata a volo ;

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corre il marito al letto dell'inferma, la esorta a
confidare in Maria, e le fa promettere che guarita
porterebbe al suo Santuario in Torino quello che
avesse di più ricco ne' suoi ornamenti da sposa .
Fatta la promessa si comincia una novena . Dio
grande! quanta è mai la potenza di Maria!
Il giorno dopo l' inferma era fuori d' ogni peri-
colo, e dopo breve tempo fu perfettamente rista-
bilita . Memori e grati di una cotanta benignità di
Maria, i coniugi vennero poc'anzi al Santuario
edoferion unacolan d'or acompimento del a
fatta promessa.
Perché non si parla più tanto di Pio IX .
Giorni or sono taluno ci faceva osservare come
sembri raffreddato il fervore destatosi in sulle prime
tra il popolo fedele verso il defunto Pontefice Pio IX .
Difatto da qualche tempo in qua più di rado si
scrive e parla di lui ; più di rado si fa risuonare
l'augusto suo nome ; più di rado eziandio si vanno
pubblicando grazie per sua intercessione ottenute,
e via dicendo .
A chi così ci parlava abbiamo risposto che ciò
era in parte vero, ma che così portava la natura
stessa della cosa . Allo scomparire dalla faccia della
terra di una figura così amabile e tosi amata qual
fu Pio IX, il quale per più di un mezzo secolo
da Sacerdote, da Vescovo, da Papa aveva tirati
e tenuti a sé rivolti i pensieri, gli affetti, gli
sguardi di Roma, dell'Italia e del Mondo, era
impossibile che da principio non si eccitasse in
tutti i cuori una grande commozione . Avvenne al-
lora nei Cattolici quello che in una famiglia alla
morte del padre o della madre : gli amanti figli
vedendosi orbati della cara persona, nei primi giorni
della sua dipartita non sanno darsene pace, e quasi
per consolarsi nell'amara perdita, o lenire almeno
il loro dolore, più non rifiniscono di ricordare le
sue doti, la bontà di cuore, la dolcezza, i -detti
ed i fatti più rivelanti della sua vita, e in siffatto
modo ne accrescono in se stessi e negli altri la
stima, l'ammirazione e l'amore . Così a un di presso
accadde nei primi giorni e mesi dalla morte del
Gran Pio . Appena colla velocità del lampo si
sparse la terribile novella che Pio IX non era
più, non fuvvi cuor ben fatto che non si sentisse
restringere per subito affanno . Quindi si offerse
l'occasione di parlare di lui in tutte le famiglie,
in ogni circolo, in ogni casa, ed ognuno aveva
un fatto edificante da ricordare ad onor suo ; quindi
gli stupendi articoli dei giornali, le dotte pagine
di libri innumerevoli infiorate di ben meritate lodi
alla sua incomparabile persona ; quindi gli elogi
funebri, in cui gli oratori colla eloquenza dei fatti
ne dimostrarono la fortezza, la magnanimità, la
carità, la dolcezza, le virtù eroiche ed ammirabili :
di qui ancora i divoti a riputarlo in gloria, ricor-
rere alla sua intercessione, e fare così a Dio come
una dolce violenza a glorificare con prodigi il fe-
dele suo servo .
Ma questo slancio quantunque ragionevole e santo
era un entusiasmo, vale a dire un eccitamento
gagliardo, un impeto del cuore prodotto dai grandi
pensir,dalgnicosedPIXinque
giorni più eloquentemente predicate, più attentamente
ri.flOetcusa,odirmegl,nuita
l.aEcus,dimnrepdoval'eft
la causa diminuire si doveva, essendo pressoché
impossibile il continuare a lungo il canto delle
gl; oriedunmprgadechis
impos-
sibile ancora che il cuore umano duri gran tempo
in una grande emozione, e resista alla piena di
troppo veementi affetti .
Per altra parte avendo Iddio consolata la sua
Chiesa di un nuovo Padre in Leone XIII, gli scrit-
tori presero ben tosto a farne rilevare le belle
doti di mente e di cuore, ed i Vescovi e Sacer-
dotiaecrfdliatburgoedinza
Ad amore come a Vicario di Cristo . Laonde il cuore
dei cattolici cominciò a palpitare pel nuovo Pa-
dre,laingupetrlsuviù,eamno
ap.orPtegqluiscmvofer
veno frequenti le occasioni di parlare di Pio IX,
a così diminuì ad un tempo il primiero entusiasmo
per lui suscitato .
Ma se questo per le addotte ragioni andò sce-
mando, non scemò per nulla la stima, la venera-
zione, l' affetto al grande Pontefice dell'Immaco-
lata . Le opere insigni da lui compiute, la copia
delle sue splendide virtù, i benefizi immensi spi-
rituali e corporali da lui sparsi in seno a tante
persone per lo spazio di circa un secolo, no, non
permetteranno giammai che ci cada in dimenti-
canza tra i popoli . Dio stesso dispone in due modi
che il sito nome viva quaggiù immortale, e col-
l' inspirare ai suoi beneficati ed ammiratori di eri-
gergli in molte parti del mondo superbi monu-
menti, onde rendere quaggiù imperitura la sua
memoria, e col favorire tuttora di consolazioni e
di grazie i divoti, che ricorrono alla valida sua
protezione .
I Salesiani e loro Cooperatori nella loro po-
chezza non cesseranno dal conservare in se stessi
ed in altri la cara ricordanza dell'insigne loro
Benefattore e Padre, ed arida si farà la loro lin-
gua, e secca la loro destra pria che cessi dal pre-
dicare e dallo scrivere quanto tra i mortali del-
l'antico e del nuovo Mondo possa giovare alla
gloria di Lui . A questo fine mentre attendono
alacremente al compimento della Chiesa ed Ospi-
zio di S . Giovanni in Torino, essi, come fu già
riferito nel passato N°, dedicarono non è guari in
Buenos Ayres una nuova Casa col nome del Sommo
Pio, per mantenerne vivo il ricordo tra gli Ame-
ricani del Sud .
Altre opere si stanno tuttora divisando, delle quali
a tempo opportuno renderemo consapevoli i nostri
Cooperatori .
Questo articolo ci venne inspirato dalla cara im-
magine dell'immortale Pontefice, ognor presente ai
nostri sguardi . Al nostro cuore ella sarebbe parsa
una ingratitudine, se avessimo terminato il 1878
senza più far parola di Lui, che per tanti anni
dalla sublime altezza della Cattedra di Pietro si
degnò di volgere i suoi pensieri e i suoi affetti
alla nostra pochezza, e fu ai Salesiani e loro Coo-
peratori incomparabile Benefattore, avendoci aperta
dei celesti tesori la più larga . vena .

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Una richiesta che sarà esaudita .
Dà molte parti ci si domanda una Storia del-
l'Oratorio di S . Francesco di Sales, che diede la
culla alla Congregazione Salesiana, della quale è
Casa-Madre e centrale . Questi vuol saperne l'ori-
gine, là natura, lo scopo ; quegli desidera co-
noscerne i progressi, le difficoltà incontrate e come
superate ; l'uno c'interpella sui mezzi di sussi-
stenza ; l'altro sul sistema di educazione e via
dicendo . Siccome un libro apposito, che racchiuda
tutte queste ed altre consimili notizie, ancor non
lo possediamo, così à molti o à viva voce o per
iscritto abbiamo dovuto rispondere troppo breve-
mente dà non poterli pienamente appagare ; quindi
nuove richieste, nuove interrogazioni quasi tutti
i giorni . Anzi taluni, Francesi, Inglesi, Tedeschi,
Italiani e Spàgnuoli con ottima intenzione rac-
cogliendo notizie qua e colà disegnarono schizzi
di storia non sempre precisi nei fatti e nelle cir-
costanze di tempo e di luogo .
In vista di ciò noi riputiàmo opportuno di appa-
gare le ripetute istanze con una monografia di que-
sta Casa, onde soddisfare à tutti con ogni esattezza .
Siccome poi desideriamo di dare fatti positivi ed
accertati, così per averne aiuto ci siamo rivolti agli
antichi e tuttora viventi allievi, che videro na-
scere e crescere quest'Oratorio, specialmente ad
uno, che prese parte importante alle sue vicissitu-
dini or prospere or fortunose, potendo meritàmente
ripetere : quorum pars magna fui . Questi è Giu-
seppe Buzzetti, uomo oggimài sui 45 anni, di
grande criterio, e di fedeltà à tutta prova .
Noi pertanto coll'aiuto dei predetti collabora-
tori comincieremo l'anno terzo del Bollettino colla
Storia dell'Oratorio Salesiano, che è pur quella
dei nostri Cooperatori .
losseo, superbi avanzi di Roma pagana ;. le Cata-
combe, S . Pietro, S . Giovanni in Làteràno, Santa
Maria Maggiore e mille altri sontuosi edifizi, do-
vunque celebrati, porgono ricca materia alla fa-
cile sua penna . Queste lettere bellissime quanto
alla sostanza non lasciano nulla à desiderare nep-
pure dal lato estetico ; dàppoichè sono dettate in
buona lingua con uno stile piano, nobile, spigliato
ed elegante ad un tempo . Sicché sono proprio de-
gne d'esser fatte di pubblica ragione, siccome
modelli di bello scrivere .
Il chiarissimo F . Martinengo Prete della Mis-
sione, già conosciuto dài nostri lettori per varie
pregevoli operette, prima di licenziare queste let-
tere per là stampa volle egli stesso rivederle, e
le corredò qua e là di erudite annotazioni dichia-
rative, aggiungendo i migliori squarci del Vàsàri
sui principali monumenti d'architettura, scultura
e pittura della sapienza italiana, che maggiormente
attraggono l'occhio dell'intelligente viaggiatore .
Di questo commendevole opuscoletto caldamente
si raccomanda là diffusione ai bravi Cooperatori
Salesiani . Lo legga chi già contemplò le sovrane
bellezze di Roma, e con grata sorpresa se le ve-
drà ad una ad una rappresentare in bell'ordine
alla fantasia dà lasciargliene nella mente profonda
impressione, e fargliene provare care e gioconde
reminiscenze . Ma soprattutto vuolsi per noi rac-
comandato à coloro, che perànco non ebbero là
sorte di visitar Roma, e teniamo per fermo che
dà questa lettura trarranno profitto e diletto grande .
Trovasi vendibile presso le librerie Salesiane di
Torino e di S . Pier d'Arena al modico prezzo di
Centesimi 50 .
COLLEGIO-CONVITTO MANFREDINI
BIBLIOGRAFIA SALESIANA .
IN ESTE (1) .
Roma, Lettere di Onorina Casale, con note di
F. M. - E questo il fascicolo delle Letture Catto-
liche dei mesi di novembre e dicembre del vol-
gente anno 1878 . E un grazioso libriccino di 218
pagine, contenente 30 lettere, veri gioielli di stile
epistolare . Onorinà Casale che le scrisse era una
di quelle care anime veramente eccezionali, che,
per insito candore d'animo, tenerezza di puri af-
fetti ed illibatezza di santi costumi, paiono emu-
lare in terrà là vita degli àngioli in Cielo . Era il
candido giglio delle convalli, e continuo spandeva
à sè d'intorno i suoi delicati effluvii di soavis-
sima fragranza . Làonde ne' suoi dettati dàpper-
tutto tu ammiri una unzione, che ti alletta e ra-
pisce alle celesti cose .
Ella scrive alla più tenera amica del suo cuore,
nomata Emilia, nobile donzella anch'essa, à do-
vizia fornita delle più belle virtù, e le apre tutto
l'animo suo ; scrive poi dà Roma dove eràsi recata
col babbo e colla mamma à diporto di onesto
sollievo . Quindi il Foro, il Panteon ed il Co-
Nel mese di Giugno fu all'Oratorio di San Fran-
cesco di Sales un degno ecclesiastico, Coopera-
tore Salesiano : era il M . Rev .do D . Agostino
Perin, Parroco di Este . Colà lo movevà il vivo
desiderio che dà molto tempo gli ardeva in petto
di vedere nella sua parrocchia un Collegio-Con-
vitto diretto dài Salesiani . Siccome i numerosi im-
pegni già prima assuntici, non che le spese ed
i gravami di tante opere in corso, formavano quale
un monte di difficoltà non facile à superarsi ; così
(1) Este, città del Veneto, nella provincia di Padova . ai piedi
de.iAmlovntEugpa,coidra10mlbitn
antichi vuolsi che fosse colonia greca, una appartenne in appresso
alla tribù Romiglia. L'anno 452 f u da Attila interamente di-
strutta . I Longobardi la riedificarono, ma in uno spazio più ri-
stretto, poichè rima le sue mura si estendevano per d miglia in
giro. Nei tempi di mezzo era città vescovile, assai forte e co-
spicua.
Questa città è pur celebre per aver dato sul fine del secolo
e sul principio dell'u il nome alla illustre Casa degli Estensi,
la quale col volgere degli anni divenne potentissima, e si di-
vise in molti rami principeschi sparsi in molte parti di Europa
specialmente in Italia ed in Germania . Tra tutti rinomatissimo
fu il ramo degli Estensi, Signori di Ferrara .

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il generoso uomo con uno slancio veramente edi-
ficante ci `disse : « Ebbene, mi promettano di ve-
nire fin di quest'anno, ed io farò per essi l'acquisto
del locale . » Un atto di cotanta carità ci rapi
l'animo, e lo giudicammo degno di essere as-
secondato . Pertanto accettammo il dono, e ci di-
sponemmo a portare le povere nostre tende in
quella città illustre .
lesiana o con mezzi proprii, per es . limo-
sine, offerte, lavori, diffusione di libri, e si-
mili, oppure con beneficenze raccolte presso
a caritatevoli persone, per così giovare al
buon costume ed alla civile società .
4° La Pia Unione non imponendo alcun
obbligo di coscienza, possono parteciparvi
Avuta la sospirata parola, lo zelante Sacerdote
ritornò contento e giulivo ad Este, ove giunto,
tanto s'ingegnò che, col fatto suo e coll'aiuto d i
alcuni altri Cooperatori e benefiche persone, pose
insieme la somma necessaria di comperare un
grande ed ampio palazzo, capace di 200 convittori .
Il Convitto fu aperto il 18 dell'or passato novembre,
e porta il nome di Collegio Manfredini in ossequio
a Monsignor Federico de' Marchesi Manfredini, Ve-
scovo di Padova, nella cui diocesi si trova .
L'insegnamento abbraccia i1 corso elementare
e ginnasiale, e viene impartito a norma dei pro-
grammi governativi da maestri e professori ~ ap-
provati . In quest' anno però saranno solamente
attivate le quattro classi elementari e la prima
ginnasiale .
La pensione è di L . 40 al mese . Le domande
eziandio le persone religiose ; come pure
gli stessi Istituti e Corpi Morali nella per-
sona dei rispettivi Superiori, purchè i sin-
goli membri siano in potere di concorrere
a qualche opera di pietà e di carità, se-
condo il Regolamento .
5 0 Oltre a questi requisiti fondamentali
richiesti per poter essere ascritto tra i Coo-
peratori Salesiani, a fine poi di lucrare le
sacre indulgenze loro concesse, è pur sem-
pre necessario adempiere le opere ingiunte
dalla Santa Chiesa per l'acquisto delle me-
desime . Ma di questo tratteremo più di pro-
posito altre volte
di ammissione si fanno al Sac . D . Agostino Perin,
Parroco in Este, o al Direttore del Collegio Sa-
cerdote Giovanni Tamietti, Dottore in lettere, op-
INDULGENZE SPECIALI
pure a D . Giovanni Bosco in Torino .
Fedelissimo alle sue promesse degnisi Iddio ri-
munerare col centuplo in questo mondo, e colla
Vita Eterna nell'altro coloro tutti, che coopera-
rono all'impianto di questo nuovo Collegio ; e nella
sua misericordia renda pur questo per moltis-
simi giovanetti studiosi quale una scuola di virtù,
ed un vivaio di buoni cristiani e probi citta-
dini .
pei Cooperatori .
Ogni Cooperatore può acquistare indulgenza ple-
naria una volta al giorno, da applicarsi alle anime
del Purgatorio, recitando la terza parte del Ro-
sario di Maria Vergine avanti al SS . Sacramento,
e non potendo avanti al divin Sacramento, reci-
tandola innanzi al Crocifisso .
Indulgenza plenaria ogni volta che si accosta
alla santa Comunione .
Può altresì lucrare moltissime indulgenze ple-
UN BUON UFFICIO
raccomandato ai Cooperatori e Cooperatrici .
Sono molte persone dell'uno e dell'altro
sesso, le quali di buon grado si farebbero
Cooperatori Salesiani, se conoscessero la esi-
stenza di questa Pia Unione. Siccome il
narie nel corso del giorno mediante la recita di
sei Pater, Ave e Gloria, secondo la mente del
Sommo Pontefice . E queste indulgenze, applicabili
alle anime purganti, le può acquistare toties quo-
ties, ossia tutte le volte che recita i suddetti
Pater, Ave e Gloria in qualunque luogo, senza
bisogno di Confessione e Comunione, purchè sia
in grazia di Dio .
Oltre a queste, un'altra plenaria ne può gua-
Santo Padre Pio IX di Santa Memoria col dagnare ogni Domenica, e nei giorni qui sotto
suo Breve del 9 Maggio 1876 aperse la
fonte dei celesti favori per arricchire quanti
più fedeli fosse possibile, così noi racco-
notati, purchè confessato negli otto giorni, e co-
municato, visiti una qualche Chiesa, pregandovi
secondo l' intenzione del Sommo Pontefice .
mandiamo ai nostri lettori che vogliano com- i
piere il buon uffizio di far consapevoli di
Mese di Dicembre.
questa Pia Associazione quelle persone di
loro conoscenza, che ancora la ignorano .
I requisiti, che si richiedono per essere Coo-
3. S . Francesco Zaverio apostolo delle Indie .
8 . Immacolata Concezione di Maria Vergine .
16 . Primo giorno della Novena del SS . Natale .
peratore Salesiano o Cooperatrice, sono i
seguenti
1° Età di 16 anni almeno .
2° Godere buona riputazione religiosa j
21 . S . Tommaso Apostolo .
24 . Ultimo giorno della stessa Novena .
25 . Natività di N . S . G . C .
27 . S . Giovanni Apostolo ed Evangelista .
e morale .
3° Essere in grado di promuovere e
Sampierdarena, 1375 . Tip . di San Vincenzo de' Paoli .
sostenere le opere della Congregazione Sa- Con permesso dell'Aut . Eccl .
FERRARI GIUSEPPE gerente respons .