Politiche 2012 - 2016.doc

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POLITICHE PER LA PRESENZA SALESIANA NELL’EDUCAZIONE SUPERIORE, 2012 - 2016

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DIREZIONE GENERALE OPERE DON BOSCO

ROMA










POLITICHE

PER LA PRESENZA SALESIANA

NELL’EDUCAZIONE SUPERIORE

2012 - 2016










Roma, 14 luglio 2012



I N D I C E



I - INTRODUZIONE


  1. La missione salesiana nell’Educazione Superiore (01 – 03)


  1. Il processo sviluppato dalle Istituzioni Salesiane d’Educazione Superiore (04 – 08)


  1. Sfide alla presenza salesiana nell’Educazione Superiore (09 – 11)


  1. Obiettivi delle politiche per il periodo 2012 - 2016 (12 - 15)


  1. Condizioni per l’applicazione delle politiche (16 – 18)





II – POLITICHE


Premesse (19 – 23)


Politiche riferite all’identità e alla missione delle IUS (24 – 32)


Politiche riferite alla solidità istituzionale delle IUS (33 – 42)


Politiche riferite alla loro incidenza educativa e culturale (43 – 48)


Politiche riferite alle relazioni delle istituzioni (49 – 53)





INTRODUZIONE



  1. La missione salesiana nell’Educazione Superiore



[01] La presenza salesiana nell’Educazione Superiore è cresciuta quantitativamente e qualitativamente sin dall’approvazione dei documenti del Quadro di Riferimento. La Congregazione Salesiana ha riconosciuto questa crescita, manifestata nel crescente numero di salesiani impegnati in questo livello educativo e nel rilevante numero di studenti che frequentano le Istituzioni di Educazione Superiore sotto la sua responsabilità.


[02] Perciò, la Congregazione Salesiana asserisce che la sua presenza nell’ambito dell’Educazione Superiore forma parte della sua missione e che le Istituzioni d’Educazione Superiore, insieme alle scuole e ai centri di formazione professionale, “promuovono lo sviluppo integrale del giovane attraverso l’assimilazione e la rielaborazione critica della cultura e l’educazione alla fede in vista della trasformazione cristiana della società”1.


[03] Questa presenza si realizza attraverso la promozione di centri accademici sotto la diretta responsabilità della Congregazione Salesiana o in corresponsabilità condivisa con altre istituzioni religiose, così come attraverso la presenza di salesiani che lavorano in Istituzioni d’Educazione Superiore assumendo responsabilità di direzione, insegnamento o ricerca. La presenza si allarga, inoltre, all’azione di salesiani che curano la gestione e l’animazione di residenze per universitari o sviluppano un’attività pastorale specifica a favore dei giovani universitari in opere salesiane o in opere appartenenti ad altri.




  1. Il processo sviluppato dalle Istituzioni salesiane d’Educazione Superiore (IUS)


[04] Dall’anno 1997, come parte del programma di governo del sessennio 1996 -2002, e per iniziativa dell’allora Rettore Maggiore dei Salesiani, Don Juan Edmundo Vecchi, è stata creato il servizio della Direzione Generale alle IUS, servizio di animazione e di accompagnamento che dall’anno 2002 fa parte del Dicastero per la Pastorale Giovanile. Il compito specifico affidato all’incaricato di questo servizio favorì lo sviluppo di un’esperienza particolare d’animazione e accompagnamento della presenza salesiana nell’ambito dell’Educazione Superiore.


[05] L’elemento più caratteristico di questa esperienza d’animazione sta nel fatto che essa non è consistita in una serie di eventi sparsi nel tempo, ma piuttosto in un vero processo, sviluppato negli anni attraverso programmi concordati e con una metodologia strategicamente sviluppata.


[06] La sfida principale è stata quella di proporre all’insieme delle Istituzioni d’Educazione Superiore, appartenenti alla Congregazione Salesiana, la costruzione del modello che si vuole realizzare, modello definito dalle stesse Istituzioni e poi sancito dalla massima autorità della Congregazione, il Rettore Maggiore e il suo Consiglio.


[07] La prima fase di questo processo permise di dotare le IUS di un Quadro di Riferimento, consistente in una serie di documenti che sono stati il risultato di un programma comune di azione2. Ciò ha permesso l’adempimento di tre obiettivi fondamentali: conoscere la situazione delle Istituzioni, definire la loro identità comune e proporre orientamenti per lo sviluppo della presenza Salesiana nell’Educazione Superiore.


[08] La seconda fase è consistita nella promozione dell’ideale contenuto nel documento "Identità delle Istituzioni Salesiane di Educazione Superiore", attraverso una serie di orientamenti raccolti nel documento "Politiche per la presenza salesiana nell’Educazione Superiore 2003 - 2008"3. Le politiche sono state messe in pratica attraverso due programmi comuni, questi hanno guidato il lavoro delle IUS nel periodo segnalato.


  1. Sfide alla presenza salesiana nell’Educazione Superiore


[09] Le Istituzioni d’Educazione superiore hanno esperimentato profonde trasformazioni negli ultimi anni, non solo come risultato dei processi di cambiamento che questo livello educativo esperimenta, ma soprattutto come conseguenza dei mutamenti che caratterizzano il contesto sociale, culturale ed economico delle società dove si trovano. Questi cambiamenti hanno prodotto una maggiore complessità nell’organizzazione e nel modello di gestione richiesto loro per rispondere alle esigenze presentate dalla società nell’adempimento delle loro funzioni specifiche.


[10] In quanto Istituzioni d’Educazione superiore d’ispirazione cristiana, natura cattolica e identità salesiana4, le IUS sono tenute a proporre, in coerenza con la missione specifica loro assegnata all’interno della Chiesa, una proposta di vita che, radicata nella fede, entra in dialogo con la conoscenza e la scienza nel contesto della nuova evangelizzazione.


[11] Le IUS si trovano di fronte a una triplice sfida: da una parte, assicurare la qualità della loro proposta formativa e culturale; dall’altra, garantire l’adempimento della loro finalità educativa pastorale, secondo la propria identità carismatica salesiana; e infine, raggiungere la sostenibilità economica e finanziaria che assicuri la loro continuità nel tempo. Queste sfide richiedono dalle IUS, nel loro insieme, di andare avanti nel processo di definire un modello proprio di essere presenti nell’Educazione Superiore e di esercitare le funzioni d’insegnamento, ricerca e servizio alla società.

  1. Obiettivi delle Politiche per il periodo 2012 - 2016


[12] Per questo, in continuità con le politiche promulgate per il periodo 2003 – 2011, le politiche contenute in questo documento hanno come obiettivo:

a) Dare continuità al processo sviluppato dalle Istituzioni Salesiane d’Educazione Superiore nel periodo previo, assicurando la loro identità e consolidamento istituzionale;

b) Garantire l’adempimento della loro finalità educativo pastorale, attraverso l’assicurazione della qualità della formazione e dell’incidenza della proposta educativa e culturale.


[13] L’opzione per la presenza salesiana nell’Educazione Superiore è stata realizzata con la volontà di avere un’incidenza educativa e culturale5. In questo modo si vuole che lo sforzo e l’impegno che caratterizza questo tipo di presenza, deve avere un impatto nella vita degli studenti che la frequentano e una trasformazione della società in cui si trovano.


[14] In primo luogo, è necessario assicurare una formazione di qualità agli studenti, garantendo che i processi di formazione favoriscano la crescita personale e professionale, così come il loro inserimento nella società come cittadini. D’accordo con lo stile educativo salesiano, tale impatto dovrà realizzarsi attraverso una proposta accademica di qualità, ma anche attraverso l’accompagnamento e la relazione personale che devono caratterizzare il processo educativo.


[15] La volontà d’incidenza si manifesta anche nell’aspirazione a offrire un contributo culturale alla Congregazione Salesiana, alla Chiesa e alla società. Questa si realizza principalmente attraverso la formazione degli stessi studenti che sono chiamati a essere promotori del cambiamento sociale, ma anche attraverso la ricerca e il servizio alla società.



  1. Condizioni per l’applicazione di queste politiche


[16] L’applicazione di queste politiche suppone la volontà e l’impegno delle Istituzioni per realizzare, nel loro insieme, un cammino di riflessione e di azione che contribuisca allo sviluppo di un patrimonio educativo comune nel campo dell’Educazione Superiore e al consolidamento de ogni singola presenza d’accordo con i tratti dell’identità comune stabilita6.


[17] L’applicazione di queste politiche si renderà effettiva a partire dal coordinamento delle funzioni e dalle responsabilità che hanno le diverse strutture di governo e di animazione della Congregazione che sono responsabili dell’orientamento delle Istituzioni Salesiane d’Educazione Superiore: il Dicastero per la Pastorale Giovanile, le Ispettorie e le IUS.


[18] Tale applicazione dovrà tener conto della diversità culturale, sociale e religiosa dei territori dove si trovano le Istituzioni. Perciò sarà adottato un modello di applicazione più contestualizzato, il quale, a partire dalle decisioni prese nell’ambito dell’Assemblea Generale, diventi effettivo attraverso le Conferenze Continentali e altri tipi d’incontro, orientati alla riflessione e all’applicazione specifica di queste politiche.








I. POLITICHE



Premesse


[19] Queste politiche, come quelle prima promulgate, sono indirizzate esclusivamente alle Istituzioni d’Educazione Superiore che sono sotto la diretta responsabilità della Congregazione Salesiana. Nel caso di quei centri di responsabilità condivisa, la posizione e il contributo particolare delle ispettorie verso questi centri saranno guidati da questi orientamenti.


[20] L’applicazione di queste politiche, in ogni singola IUS, implica l’impegno di approfondire i principi e le opzioni contenuti nel documento, e di applicarli dentro al proprio progetto istituzionale, tenendo conto delle caratteristiche particolari del contesto sociale e delle opzioni prese da parte della propria ispettoria.


[21] Nello stesso modo del precedente documento, queste politiche sono state elaborate per il periodo 2012 – 2016. Alla fine di questo tempo, l’Assemblea degli ispettori e dei responsabili delle Istituzioni, è chiamata a verificare, confermare e orientare l’attuazione delle scelte operate e la realizzazione dei progetti comuni approvati.


[22] In continuazione con la pratica già esperimentata7, il Dicastero per la Pastorale Giovanile, animerà e orienterà la loro attuazione, favorendo il coordinamento con le altre strutture di governo e animazione delle ispettorie. La responsabilità di pianificazione e applicazione ricadrà sul Coordinatore Generale, sul Consiglio di Direzione e sui Coordinamenti Continentali, i quali dovranno favorire l’attivazione di processi a livello continentale.



POLITICHE RIFERITE ALL’IDENTITÀ E ALLA MISSIONE DELLE IUS



[23] 1. Assicurare una continua riflessione e l’approfondimento sull’identità e sulla missione della presenza salesiana nell’Educazione Superiore.


[24] Ogni IUS individualmente e tutte insieme, s’impegnino a favorire la riflessione e lo sviluppo di un patrimonio comune sullo stile di educare e di essere presenti nell’ambito dell’Educazione Superiore. Il Dicastero di Pastorale Giovanile, attraverso il Coordinatore Generale, promuoverà questo processo e raccoglierà i frutti della riflessione fatta.


[25] La riflessione, così come la prassi sviluppata dalle stesse Istituzioni nello svolgimento della loro missione istituzionale, potranno favorire la definizione degli elementi di un modello educativo-pastorale universitario salesiano.


[26] 2. Assicurare in ogni Istituzione un processo continuo di riflessione e di valutazione dei criteri, dei meccanismi di gestione e delle strutture accademiche in modo tale che queste siano innovative e coerenti con la finalità educativo-pastorale che caratterizza l’identità e la missione delle IUS8.


[27] Ogni IUS precisi nel proprio Progetto istituzionale i criteri, le opzioni e le aree prioritarie che, in concordanza con la missione istituzionale, orientano lo sviluppo dell’attività accademica, in particolare dell’insegnamento, della ricerca e del servizio alla società.

[28] Le IUS si impegnino particolarmente a far sì che gli orientamenti sull’identità e sulla missione salesiana si rispecchino nella vita ordinaria dell’Istituzione.


[29] 3. Garantire in ogni Istituzione una presenza salesiana significativa, quantitativamente e qualitativamente, costituita da religiosi e da laici capaci di orientare e animare un progetto a livello culturale, scientifico e educativo-pastorale.


[30] Le ispettorie s’impegnino nell’assicurare la presenza di salesiani e di laici in grado di testimoniare i valori della fede, del carisma e della missione salesiana, così come di animare e accompagnare i membri della comunità accademica nello sviluppo del Progetto istituzionale.

[31] Le ispettorie nei propri progetti di formazione, prevedano e assicurino la formazione continua e l’accompagnamento di salesiani e di laici con capacità di animare e lavorare nell’ambito dell’Educazione Superiore9. In particolare sia assicurata la formazione specifica di persone nella gestione di questo tipo di presenza e nell’esercizio competente delle funzioni caratteristiche di questo livello educativo10.


POLITICHE RIFERITE ALLA SOLIDITÀ ISTITUZIONALE DELLE IUS


[32] 4. Consolidare il carattere istituzionale delle IUS e la qualità della loro proposta educativa a partire dai bisogni di formazione degli studenti e dalle sfide che si presentano all’Educazione Superiore nella trasformazione della società.


[33] Le ispettorie, attraverso le loro strutture di governo e gli organi di direzione delle IUS, elaborino gli orientamenti e le politiche per assicurare il consolidamento e lo sviluppo istituzionale.


[34] Le IUS provvedano [a] alla formazione specifica del personale nella cultura della qualità e [b] all’adozione di strumenti di pianificazione strategica innovativa, gestione imprenditoriale, valutazione continua e trasparenza di tutti i processi associati alla attività accademica.


[35] Le IUS assicurino, dove esistano i corrispondenti meccanismi e processi, il conseguimento dell’accreditamento istituzionale e/o dei programmi di formazione offerti.


[36] 5. Garantire un’efficiente gestione economico-finanziaria delle IUS in vista dello sviluppo sostenibile dell’Istituzione e all’attenzione preferenziale ai giovani dei settori popolari11.


[37] Ogni IUS realizzi una gestione economica-finanziaria in coerenza con la finalità educativo-pastorale della nostra presenza nell’Educazione Superiore e presti un’attenzione preferenziale agli studenti di scarse risorse. Gli investimenti siano coerenti con gli obiettivi e le scelte derivate della missione e con quelli indicati nel progetto istituzionale.


POLITICHE RIFERITE ALLA LORO INCIDENZA EDUCATIVA E CULTURALE


[38] 6. Assicurare la qualità e la pertinenza della formazione proposta agli studenti e lo sviluppo di un modello educativo universitario orientato dai principi del Sistema Preventivo di Don Bosco, il quale garantisca la loro crescita personale, professionale e l‘esercizio della cittadinanza.


[39] Le IUS analizzino e approfondiscano i processi di formazione degli studenti, assicurando la rilevanza e la pertinenza della formazione offerta. Procurino di conoscere la condizione d’ingresso degli studenti, i fattori che incidono sul loro processo formativo e l’impatto della formazione ricevuta nella loro vita personale e professionale.


[40] La riflessione su questi processi porti ogni Istituzione a definire e applicare un modello educativo contestualizzato e centrato sullo studente, che sia risposta ai loro bisogni formativi e alle sfide che la società presenta in materia d’inserimento lavorativo, sviluppo personale e professionale.


[41] 7. Procurare un’incidenza sociale e culturale attraverso l’attività accademica. Contribuire alla conoscenza della realtà sociale e alla sua trasformazione, sopratutto in quelli aspetti che toccano la condizione di vita dei giovani12 e l’attenzione ai gruppi emarginati della società.


[42] Le IUS promuovano la ricerca con criterio di servizio alla società, contribuendo a una maggiore conoscenza della cultura, delle nuove tecnologie della comunicazione e dell’informazione, dei processi che favoriscono l’inclusione sociale e della cura dell’ambiente a partire dall’Insegnamento sociale della Chiesa.


[43] Le IUS procurino di partecipare alle istanze di costruzione e definizione delle politiche pubbliche in tutti i livelli e ambiti.


POLITICHE RIFERITE AI RAPPORTI DELLE ISTITUZIONI


[44] 8. Favorire il lavoro in rete per lo sviluppo della sinergia tra le IUS e la partecipazione nella società.


[45] La volontà di lavorare sinergicamente in rete, si renda concreto attraverso formule di relazione e di collaborazione tra le IUS attraverso i progetti comuni, multilaterali o bilaterali.


[46] Le IUS in modo individuale, in gruppo o nel loro insieme, s’impegnino a partecipare agli organismi di educazione, ricerca e sviluppo, tanto della società civile come della Chiesa.


[47] 9. Favorire il rapporto e l’articolazione delle IUS con le strutture di governo dell’ispettoria.


[48] Le ispettorie coinvolgano alle IUS con una funzione specifica e significativa nello sviluppo del Progetto Organico Ispettoriale.











1 Regolamenti Generali della Società di San Francesco di Sales, 13

2 Programma comune per la promoziione delle IUS, 1998 – 2001.

3 La validez de este documento se ha ampliado a los años 2008 – 2011, por Acuerdo del Rector Mayor y su Consejo.

4 Cf. Identidad, n. 14.

5 Cf. Identità, nn. 24 e 31. Il documento Polítiche per la presenza salesiana nell’educazione superiore 2003-2008, indicava alcune opzioni permanenti e altre di carattere operativo che erano necessarie per la sua applicazione (nn. 10-14). In continuità con queste politiche e opzioni, nel nuovo documento si sottoline la volontà di ogni IUS di avere un’incidenza educativa e culturale nel contesto in cui si trova.

6 Cf. Identità, n. 18.

7 Cf. Programma comune1, 1998-2002; Programma comune 2, 2003-2007; Programma comune 3, 2007-2011.

8 Cf. Identità, n. 24.

9 Cf. Identità, nn. 29 y 30.

10 Cf. Identità, n. 32.

11 Cf. Identità, n. 19.

12 Identità, n. 12.