003_PEPS_Locale_ Proposta_1_ITA


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Progetto Educativo Pastorale Salesiano
locale 1
(a lungo o medio termine, 3-5 anni)
Modello Operativo Proposta 1
1 L'ambito di questo documento si estende a tutti i membri dell'opera salesiana, soprattutto a coloro che sono i responsabili di
ciascuno degli ambienti. È il progetto direttamente operativo in ogni opera (con un solo ambiente) e di ogni ambiente (in
un’opera complessa). Il PEPS locale raccoglie il PEPS di ogni ambiente e viene individuati annualmente nella Programmazione
Generale Annuale dell’opera salesiana (Quadro di Riferimento PG, 284-285.305).

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Presentazione (breve introduzione del direttore)
[Motivazione, contenuto, finalità e come si è elaborato il testo. Occorre sottolineare che il PEP locale è uno strumento
importante per la convergenza e unità negli obiettivi e nelle linee di azione comuni dell’opera. Bisogna anche dare spazio a
quelle che sono le fonti e i punti di riferimento fondanti: POI, PEPS ispettoriale ed altri]
I. CONTESTO DELL’OPERA SALESIANA “______” (analisi della situazione)
[Una lettura educativa e salesiana della realtà con le sue sfide, emergenza e proposte in 3 o 4 pagine: QdR PGS, pp.
288-290]
1. Osservazione attenta e conoscenza della situazione del nostro territorio e della
«tipicità» dei giovani che lo abitano
[Descrivere e analizzare brevemente: le sfide-tendenze nell’attuale contesto; l'approccio agli ambiti del vissuto giovanile.
Si tratta, appunto, di un tentativo di lettura; non vuole essere un’analisi completa della situazione]
2. Interpretazione educativo-pastorale della situazione
[Impostare e concretare alcune chiavi interpretative dal punto di vista educativo-pastorale, per la nostra missione,
individuando le potenzialità e gli ostacoli che s’incontrano oggi. Si deve evitare sia il «problematicismo» che paralizza sia
«l’ottimismo ingenuo» che sottovaluta le resistenze]
Esempio
L'Opera salesiana deve riscoprire e valorizzare la propria appartenenza alla Chiesa locale, quale elemento
essenziale. I momenti forti della pietà popolare, ad esempio, sono la traccia di un cristianesimo che viene da lontano, e che
nei suoi tratti fondamentali è condiviso intensamente con il resto della diocesi. Molte iniziative di volontariato sociale hanno
trovato slancio significativo proprio nell’ultimo ventennio.
Sotto questo profilo si possono segnalare due urgenze. La prima riguarda il coinvolgimento dell’associazionismo nella vita
della comunità ecclesiale a livello soprattutto parrocchiale; la seconda, invece, coinvolge la cura particolare delle famiglie.
Manca una curata preparazione dei momenti liturgici, spazi di spiritualità, proposte culturali e formative ad esse rivolte […]
3. Opzioni preferite (a lungo e medio termine, 3-5 anni)
[4 o 5 priorità in forma di obbiettivi generali, con una visione di futuro aperta, ispiratrice e positiva per tutti gli
ambienti e settori di animazione pastorale dell’opera]
Esempio
1) Aprirsi alle famiglie che hanno nel loro ambito situazioni di povertà e disabilità, favorendo l’incontro in tutti gli
ambienti e settori di animazione pastorale dell’opera salesiana.
2) Accompagnare gli educatori a rendere testimonianza, in famiglia e nel mondo, della propria fede e delle ragioni che
stanno alla base delle scelte lavorative.
3) Rafforzare la presenza ed il coinvolgimento presso varie realtà cittadine, con iniziative adeguate all’età e alle
esperienze dei giovani dell’opera salesiana.
[…]

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II. COMUNITÀ EDUCATIVO-PASTORALE (CEP) DELL’OPERA SALESIANA “_____”
[Un’opera salesiana può comprendere più ambienti che si completano a vicenda per meglio esprimere la missione
salesiana. Per ciò, qui si parla di CEP in senso ampio, cioè, tutti gli ambienti e settori di animazione pastorale presenti
nell’opera salesiana. QdR PGS, capitolo V]
Obiettivi generali
[1 o 2 dichiarazioni o formulazioni ampie (a partire dell’analisi della situazione!) che segnano le mete prioritarie alle
quali vogliamo arrivare con la nostra azione educativo-pastorale come CEP dell’opera in senso ampio]
Interventi
[3 o 4 per ogni obiettivo, significa l’iniziativa o l’azioni concreta (o serie di azioni) che avvia i progressi sulla via che
indicano gli obbiettivi generali:]
Esempio
1.1.1) Programmazione(1) annuale di un incontro in cui tutte le sezioni(2) dell’Opera possono condividere e scambiare
informazioni sulle attività e sui progetti intrapresi
Calendario (3):___Responsabili (4):___
1.1.2) Elaborazione e convocazione di un seminario su "Gestione e animazione salesiana" indirizzata ai direttori e i
responsabili degli ambienti.
Calendario: ___ Responsabile:___
(1) Senza l’uso di aggettivi ma solo di sostantivi .
(2) Importante segnalare i beneficiari dell’intervento (destinatari). Vengono individuati i soggetti ai quali si
rivolge il progetto, ossia i soggetti sui quali si vuole intervenire.
(3) Esempi:
Triennio 2014-2017
Anno 2014-2015
Primo trimestre dell'anno 20__
Due volte l'anno
Dal primo semestre dell'anno 20__
...
(4) Esempi per l’animazione e il coordinamento locale [QdR PGS, pp. 265-271]:
La comunità SDB
Il Direttore SDB
Il Consiglio della comunità
Il consiglio della CEP e/o dell’opera
Il coordinatore locale della Pastorale Giovanile con un’équipe
Altri organismi e funzioni di animazione e governo nella CEP

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III. DIMENSIONI DEL PEPS LOCALE
1. Dimensione dell’educazione alla fede
[QdR PGS, pp. 142-144]
Obiettivi generali
Processo
Interventi
2. Dimensione educativo-culturale
[QdR PGS, pp. 145-148]
Obiettivi generali
Processi
Interventi
3. Dimensione dell’esperienza associativa
[QdR PGS, pp. 149-152]
Obiettivi generali
Processi
Interventi
4. Dimensione vocazionale
[QdR PGS, pp. 152-154]
Obiettivi generali
Processi
Interventi
IV. ORGANIZAZIONE
1. La Comunità salesiana
(Il direttore ed il consiglio locale. Qui viene indicato: le persone che lo compongono e quali sono le sue funzioni
essenziali: QdR PGS, 265-268]
2. Il Consiglio dell’Opera
[Raduna la comunità religiosa - o almeno la sua espressione di governo: direttore e consiglio locale - e i principali
corresponsabili degli ambienti o settori di attività. Qui viene indicato: le persone che lo compongono e quali sono le
sue funzioni essenziali: QdR PGS, 268-269]
3. L’organizzazione in ogni ambiente e settore di animazione pastorale
[Qui bisogna segnalare gli elementi personali (organismi personali e collegiali):
- Il coordinatore locale di pastorale con un’equipe ed altri organismi della CEP (QfR PGS 269-271)
- la convocazione, la costituzione, la formazione e il funzionamento delle CEP dei diversi ambienti con i loro
Consiglio delle CEP, cioè, l’organismo che anima e coordina l’attuazione del Progetto Educativo-Pastorale.
Se esiste una sola CEP, allora esiste un solo consiglio della CEP che coincide con il Consiglio dell'opera. Se invece
esistono tante CEP quanti gli ambienti dell'opera, ognuno di essi ha il proprio consiglio, mentre esiste il consiglio
dell'opera è costituito dai rappresentanti dei consigli delle diverse CEP. Qui viene indicato: le persone che lo
compongono e quali sono le sue funzioni essenziali]

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4. Criteri, opzioni metodologiche, orientamenti organizzativi e strutturali
[Qui vengono indicati:
- le modalità di coordinamento di tutti gli ambienti e, eventualmente, i settori d’animazione pastorale dell’opera,
con la serie conseguente di criteri e opzioni metodologiche;
- gli elementi organizzativi e strutturali: gli spazi, le risorse e le strutture; l’implicazioni economiche; l’offerte
educative e pastorali comuni per i giovani e per le famiglie; i processi di formazione condivisi; tempi, orari,
calendari]
V. PROGETTO EDUCATIVO-PASTORALE DEI DIVERSI AMBIENTI
DELL’OPERA SALESIANA
VI. VERIFICA DEL PROGETTO EDUCATIVO-PASTORALE LOCALE
[QdR PGS, pp. 289-290]