2008.06.24 - 150 Anniversario di fondazione della Congregazione RM - italiano.doc

DIREZIONE GENERALE OPERE DON BOSCO

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Il Rettor Maggiore

08.0459

Roma, 24 giugno 2008

Nascita di San Giovanni Battista


Ai Confratelli salesiani

della Congregazione



Oggetto: 150° anniversario di fondazione della Congregazione salesiana




Carissimi Confratelli,


appena concluso il Capitolo Generale 26°, che è stato una vera Pentecoste per tutti noi, ci troviamo a vivere ed a celebrare un nuovo evento di grazia: il 150° anniversario della fondazione della Congregazione salesiana da parte di don Bosco.


La sera del 18 dicembre 1859 all’Oratorio di San Francesco nella camera di don Bosco si radunano alcuni convenuti allo scopo di “promuovere e conservare lo spirito di vera carità che richiedesi nell’opera degli Oratori per la gioventù abbandonata e pericolante”; così scrive don Alasonatti nel verbale di quell’incontro. A continuazione si legge nello stesso verbale: “Piacque pertanto ai Congregati di erigersi in Società o Congregazione che, avendo di mira il vicendevole aiuto per la santificazione propria, si proponessero di promuovere la gloria di Dio e la salute delle anime, specialmente delle più bisognose di istruzione e di educazione”


Il 1859 costituisce perciò l’anno di nascita della nostra Congregazione. Desidero per questo proporre a tutti i Confratelli di vivere il 2009 come un anno di grazia, ricordando da dove veniamo, chi siamo e dove siamo diretti. Con questa celebrazione della nostra identità carismatica inizia anche il pellegrinaggio dell’urna di don Bosco in tutte le Regioni della nostra Congregazione e si apre così la preparazione al bicentenario della sua nascita nel 2015.


Questo avvenimento sarà vissuto da tutti noi come un cammino spirituale e pastorale, che inizierà con la solennità di don Bosco il 31 gennaio 2009, avrà momenti salienti il 24 giugno, giorno del suo onomastico, e il 16 agosto, giorno della sua nascita, e culminerà il 18 dicembre 2009 con la rinnovazione della professione da parte di tutti noi salesiani. Particolare riconoscenza a Maria sarà espressa il 25 maggio, solennità dell’Ausiliatrice. In questo modo ci è offerto di “ripartire da don Bosco”, Fondatore della nostra Congregazione, della Famiglia Salesiana e del vasto Movimento Salesiano.


Si tratta di prendere coscienza della nostra identità di persone consacrate, votate al primato di Dio, alla sequela di Cristo obbediente, povero e casto, pienamente disponibili allo Spirito, e proprio per questo totalmente dedicate ai giovani. È un’identità da vivere con gioia e da manifestare visibilmente nell’ardore evangelizzatore, nell’amore per la salvezza delle anime, nello slancio pastorale, che si ispirano al programma di vita di don Bosco “da mihi animas, cetera tolle”. La nostra identità si deve manifestare quindi nel fuoco della passione apostolica.


Durante l’anno 2009 troveremo tempi e modi per approfondire, meditare e pregare le Costituzioni. Esse ci indicano la via della fedeltà al carisma di don Bosco e alla nostra vocazione. Se nel corso dell’anno avremo ripercorso e riscoperto gli impegni di santificazione tracciati dalla nostra Regola di vita, allora la rinnovazione della professione del 18 dicembre sarà il frutto di un cammino di conversione e il punto di partenza di una rinnovata offerta della nostra vita a Dio per i giovani. Sono da valorizzare particolarmente la preparazione e la celebrazione della professione perpetua di quest’anno. Ci dedicheremo anche allo studio del documento del CG26 per conoscerne la lettera e per assumerne lo spirito. Il documento capitolare è il volto della Congregazione oggi.


La Congregazione salesiana è costituita fin dall’inizio da quei giovani dell’Oratorio che si sono lasciati coinvolgere dalla passione apostolica di Don Bosco e dal suo programma di vita. Il 2009 ci chiede di narrare ai giovani la storia degli inizi della Congregazione, della quale essi sono stati “confondatori” insieme a don Bosco, e ci chiede pure di coinvolgerli sempre più nell’impegno apostolico per la salvezza di altri giovani. Il coinvolgimento apostolico dei giovani è il terreno naturale in cui cresce la vocazione consacrata salesiana. Tanti giovani nel mondo, partendo dall’impegno apostolico, anche oggi si lasciano affascinare da questa vocazione. Abbiamo il coraggio di proporre ai giovani la vocazione consacrata salesiana! Mi auguro che questo sessennio, a partire di questa ricorrenza del 150° anniversario della nostra Società, sia davvero un periodo di grande fecondità vocazionale.


La Strenna del 2009 ci stimola anche a considerare il nostro compito nella Famiglia Salesiana. Nati 150 anni fa come Congregazione, siamo consapevoli che il nostro Padre non ha pensato solo a noi, ma da sempre ha voluto creare un “vasto movimento di persone che, in vari modi, operano per la salvezza della gioventù” (Cost. 5). In esso e nella Famiglia Salesiana abbiamo particolari responsabilità. Noi siamo stati pensati come evangelizzatori dei giovani e come animatori di una famiglia carismatica.


Fin d’ora nei cammini formativi e spirituali personali, comunitari e ispettoriali si potranno tenere presenti queste particolari indicazioni. Ho costituito al riguardo una Commissione, coordinata dal Consigliere per la formazione, che vi offrirà nei prossimi mesi alcuni sussidi al riguardo.


Lo Spirito di Cristo ci animi in questo cammino; Maria Ausiliatrice ci sostenga con la sua sollecitudine materna; Don Bosco sia nostro modello e interceda per noi.


Cordialmente nel Signore



Don Pascual Chávez Villanueva

Rettor Maggiore

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