ACG 365 (1998) Il_direttorio_Ispettoriale.doc

ORIENTAMENTI E DIRETTIVE

ACG – 365

Pagine 46- 52



2.1 IL DIRETIORIO ISPETTORIALE


Don Luc VAN LOOY

Vicario del Rettor Maggiore




L’anno 1998 è marcato, per quasi tutte le Ispettorie e Visitatorie, dall’evento del Capitolo Ispettoriale. Lo dimostra anche il fatto che nella sessione plenaria del Consiglio Generale di giugno-luglio 1998, il Rettor Maggiore con il suo Consiglio ha esaminato e approvato 39 documenti capitolari, facendo le dovute osservazioni, mentre altri, che stanno arrivando, saranno esaminati nella sessione plenaria del dicembre 1998 - gennaio 1999.

Come previsto, le Ispettorie hanno colto l’opportunità per verificare il cammino di coinvolgimento dei laici nella missione salesiana, in applicazione del CG24, ma hanno anche preso in esame situazioni particolari e urgenze della vita e missione ispettoriale. Solo alcune Ispettorie “in caso di necessità, per particolari problemi” - come detto nelle indicazioni date nel numero 361 degli Atti del Consiglio Generale - hanno fatto una revisione del direttorio ispettoriale.

L’approvazione dei Capitoli da parte del Rettor Maggiore riguarda specificamente quelle determinazioni che diventano obbliganti per l’Ispettoria, in applicazione delle Costituzioni e dei Regolamenti Generali o degli orientamenti del Capitolo Generale, nel contesto dell’Ispettoria stessa. Sono le deliberazioni capitolari e le norme contenute nel direttorio ispettoriale, facenti parti del diritto proprio dell’Ispettoria.


Come è noto, il Capitolo ispettoriale è l'assemblea rappresentativa dei confratelli e delle comunità dell’Ispettoria (cfr C 170), che gode di una specifica autorità – assegnatagli dalle Costituzioni – per dare orientamenti e stabilire norme sulle modalità della vita e della missione salesiana nell’Ispettoria, in base al principio di sussidiarietà. Infatti, ai sensi dell'articolo 124 delle Costituzioni, l'autorità superiore «lascia agli organi inferiori ciò che può essere deciso secondo la loro competenza».

Mediante la riflessione comune e il consenso espresso con la votazione, a norma delle Costituzioni, il Capitolo ispettoriale può così dare delle direttive e stabilire degli orientamenti operativi, che acquistano forza di legge nell’Ispettoria dopo l’approvazione del Rettor Maggiore con il suo Consiglio.

Non tutte le deliberazioni capitolari, tuttavia, entrano nel direttorio, ma ne formano parte quelle che hanno un carattere normativo non transitorio, influente in modo stabile e duraturo sulla vita e missione della comunità ispettoriale, sì da essere incluse in quello che può definirsi il codice particolare della Ispettoria. È il Capitolo Ispettoriale che determina quali deliberazioni entrano a far parte del direttorio, tenendo tuttavia conto che su varie materie gli stessi Regolamenti Generali richiedono alle Ispettorie di stabilire norme, inserendole nel direttorio: è chiaro che queste normative dovranno necessariamente entrare nel direttorio ispettoriale.


La celebrazione del Capitolo ispettoriale, ogni tre anni, è una opportunità anche per verificare e aggiornare il diritto proprio, ossia la legge che esso stesso si impone nelle materie in cui ha competenza, attraverso la redazione o la revisione del direttorio ispettoriale (cfr C 191), che diventerà operante nell’Ispettoria dopo l’approvazione da parte del Rettor Maggiore con il suo Consiglio.

Ciò non significa, tuttavia, che ogni Capitolo ispettoriale – pur avendone la facoltà – debba procedere alla revisione completa o al rifacimento del proprio direttorio, che, come si accennava, dovrebbe avere un carattere di stabilità per la vita dell’Ispettoria. Ordinariamente il Capitolo ispettoriale riserverà la verifica e l'aggiornamento del direttorio a quegli elementi ritenuti necessari, sia per l’applicazione del recente Capitolo Generale, sia per questioni particolari importanti e/o urgenti. Solo in determinate circostanze e per seri motivi, si rende necessaria una revisione più ampia del direttorio.


Lo studio dei direttori nella recente sessione del Consiglio Generale ha messo in luce una larga gamma di interpretazioni, che vengono date dalle Ispettorie sulla natura del direttorio. Alcune infatti hanno prodotto un documento lungo e dettagliato, includendo talvolta materie che non sono proprie, altre si accontentano delle norme essenziali, in un testo stringato, limitato alle indicazioni indispensabili.

Può essere utile, perciò, soffermarci un poco su questo aspetto.


La natura del direttorio


Come sopra già si è accennato, il direttorio rappresenta un testo di diritto particolare (cfr C 191), che contiene norme applicative della nostra legislazione generale - Costituzioni e Regolamenti - nella realtà locale, nei contesti propri delle diverse Ispettorie. Non intende ripetere in parole diverse le stesse cose già stabilite dai Regolamenti Generali, ma indicare norme applicative dei principi generali o dare indicazioni specifiche in ciò che Costituzioni e Regolamenti demandano espressamente alla legislazione ispettoriale.


L'ordinamento di alcuni settori della vita dei confratelli e delle comunità, infatti, è lasciato appositamente al giudizio dell’Ispettoria dai Regolamenti Generali, proprio per dare forza al decentramento. L’Ispettoria, attraverso deliberazioni del Capitolo Ispettoriale, assicurerà dunque di stabilire le norme richieste in tali settori (cfr R 58. 65. 72. 74. 87. 88. 106. 190).

Il principio di fondo è quello di dare un aiuto ai confratelli, non un peso, con norme che corrispondano al contesto locale, alla realtà dell’Ispettoria. Si tratta di un codice di norme che regolano la vita e che, pur avendo una certa stabilità, potranno essere verificate e aggiornate nei Capitoli Ispettoriali successivi.

Si deve sottolineare che il direttorio ispettoriale non sostituisce i Regolamenti Generali, non li interpreta, ma solamente, dove è necessario e indicato, determina norme proprie per la loro applicazione nell'Ispettoria. Evidentemente il diritto particolare è subordinato al diritto congregazionale, e quindi non può essere in contrasto con il diritto comune indicato nelle Costituzioni e nei Regolamenti. Può essere più specifico, più concreto, contestualizzato, ma non più largo e non può espandere il quadro di osservanza stabilito nel diritto comune di tutta la Congregazione.


Da questo discorso sulla natura del codice particolare dell'Ispettoria, si capisce che non tutto deve far parte del direttorio. C’è infatti una differenza tra quello che è materia di legge, ben precisa e approvata, e le indicazioni di cammino o di processi che l’Ispettoria vuole seguire, ma che per loro natura non hanno la struttura di una norma giuridica rigida. Così, per esempio, il Progetto Educativo Pastorale ispettoriale non è materia del direttorio ispettoriale, pur essendo di grande importanza per la vita e l'orientamento dell’Ispettoria. Ciò permette una verifica più agevole e costante del Progetto, non dovendo passare per tutti i canali di approvazione.

Al contrario, il diritto proprio deve contenere le norme per la formazione nell’Ispettoria, in una apposita sezione del direttorio (sezione formazione), nella quale sono specificate e applicate al contesto le indicazioni date nella Ratio fondamentale (FSDB). L’articolo 87 dei Regolamenti dice chiaramente che le norme riguardanti il cammino formativo in Ispettoria entrano nel direttorio ispettoriale e devono quindi essere approvate con voto dal Capitolo Ispettoriale e dal Rettor Maggiore con il suo Consiglio.


Qualche punto concreto


Per aiutare le Ispettorie e i Capitoli Ispettoriali a verificare le materie che sono oggetto di normativa del direttorio ispettoriale, ritengo opportuno passare brevemente in rassegna i contenuti che – secondo le indicazioni dei Regolamenti Generali – devono senz'altro far parte del direttorio, essendo demandate alle Ispettorie le modalità di applicazione.

Ecco, dunque, un rapido elenco di norme che devono entrare nel direttorio ispettoriale:


  • La vita di povertà (R 58)

Il Capitolo Ispettoriale deve stabilire un livello di vita modesto, regolando particolarmente l'uso degli strumenti personali che i confratelli possono portare con sé al momento di cambiare casa.

Anche le vacanze dei confratelli sono regolate dal Capitolo Ispettoriale.

Darà pure indicazioni circa la solidarietà fra le case dell’Ispettoria e gli aiuti che le comunità presteranno ai bisogni generali dell’Ispettoria (fermo restando quanto attribuito da R 197 all'Ispettore col suo Consiglio).


  • La verifica della povertà (R 65)

Le comunità devono verificare lo stato di povertà, la testimonianza e i servizi resi. Il Capitolo Ispettoriale deve stabilirne i tempi e le modalità.


  • Gli esercizi spirituali annuali dei confratelli (R 72)

La modalità degli esercizi è stabilita dal Capitolo Ispettoriale e introdotta nel direttorio.


  • La vita di preghiera (R 74)

Le modalità delle pratiche di pietà sono stabilite dal Capitolo Ispettoriale e introdotte nel direttorio.


  • La formazione salesiana (R 87-88. 106)

Tutte le norme del percorso della formazione in Ispettoria, applicando la Ratio, fanno parte del direttorio ispettoriale, compreso ciò che si riferisce alla formazione permanente.


  • Il funzionamento del Capitolo Ispettoriale (R 167,4)

Si tratta di tutto ciò che riguarda gli aspetti orgamzzativi del Capitolo Ispettoriale, non della sua natura.

Spetta infatti allo stesso Capitolo Ispettoriale stabilire le norme per il suo funzionamento, in apposito "regolamento", che ciascun Capitolo può rivedere e aggiornare. Tali norme possono entrare a far parte del direttorio ispettoriale, acquistando così maggior stabilità. Ma in tal caso occorre ricordare che le norme fissate nel direttorio diventano applicabili solo dopo l'approvazione del Rettor Maggiore con il suo Consiglio.


  • L'amministrazione ispettoriale locale (R 190)

Queste indicazioni amministrative possono essere stabilite dal Capitolo Ispettoriale, ma esso le può anche delegare all'Ispettore con il suo Consiglio. In ogni caso, entrano nel direttorio ispettoriale.


Possono entrare nel direttorio, anche se non necessariamente, le seguenti norme:


  • Le modalità della consultazione per la nomina del direttore (R 170)

Il soggetto che stabilisce queste modalità è l’Ispettore con il suo Consiglio, ma il Capitolo Ispettoriale può, e dunque può anche non farlo, dare indicazioni nel direttorio ispettoriale, rispettando le competenze dell'Ispettore e la riservatezza della consultazione, e sempre nei termini fissati dalle Costituzioni interpretate dal Rettor Maggiore col suo Consiglio.

  • La figura e i compiti dei responsabili dei settori di attività, nelle comunità (C 185)

Spetta al Capitolo Ispettoriale stabilire la figura e i compiti dei responsabili dei principali settori di attività nelle case, ma non è necessario che siano introdotti nel direttorio. Il Capitolo Ispettoriale può decidere se introdur li o meno.


Non entra nel direttorio la normativa che si riferisce a:


  • Il delegati al Capitolo Generale (R 162)

Il modo di supplenza al Capitolo Generale è stabilito dal Capitolo Ispettoriale. Si capisce che questa indicazione serve per i Capitoli Ispettoriali che preparano il seguente Capitolo Generale e non rappresenta una norma di diritto proprio per la vita dell’Ispettoria. Non viene perciò introdotta nel direttorio.


Documentazione utile sul tema del direttorio ispettoriale


Da ultimo credo opportuno indicarvi alcuni testi che spiegano la natura e il contenuto del direttorio ispettoriale, ai quali si può ricorrere in occasione della revisione del direttorio stesso:


  • Elementi giuridici e prassi amministrativa nel governo dell’Ispettoria. Roma 1987, n. 22: le competenze del Capitolo Ispettoriale; n. 43-45: materie riguardanti la sezione formazione del direttorio.

  • Il Progetto di vita dei Salesiani di Don Bosco, pag. 884-885.

  • L'Ispettore salesiano, n. 314, sulla vita di preghiera; n. 365, sul settore della formazione; n. 382, sul direttorio ispettoriale.



Penso che queste indicazioni, molto essenziali, possono essere utili non solo a coloro che nei Capitoli Ispettoriali sono direttamente impegnati nella elaborazione delle direttive e delle norme di legge nell'ambito ispettoriale, ma a tutti i confratelli per prendere sempre più coscienza del valore che ha il direttorio, in applicazione delle Costituzioni e dei Regolamenti, per la vita e la missione dell’Ispettoria.


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