2016_4_19_VC_regolarizzare_it.doc

SOCIETADI SAN FRANCESCO DI SALES

casa generalizia salesiana

Via della Pisana 1111 - 00163 Roma

Il Vicario del Rettor Maggiore



Roma, 20 aprile 2016

Prot. 16/0139


Ai Reverendi

Ispettori e Superiori

Vicari ispettoriali

Loro Sedi


Per conoscenza

Ai Signori

Segretari ispettoriali

Loro Sedi



Carissimi Ispettore e Vicario ispettoriale,

spero che stiate bene e viviate la gioia del tempo pasquale insieme con i confratelli, i giovani, i laici e la Famiglia salesiana.

Vi segnalo due argomenti riguardanti la disciplina religiosa che si riferiscono alla vita dei confratelli e alla vita delle comunità e che hanno ripercussioni sulla vita dell’Ispettoria. Talvolta queste situazioni non vengono prese in considerazione seriamente, mentre richiedono di essere affrontate senza indugio; attendere a lungo non risolve i problemi, ma li aggrava.



1. Assenze dalla comunità religiosa

Innanzitutto dobbiamo affrontare le situazioni di assenza dalla comunità religiosa che in ogni Ispettoria o Visitatoria si possono verificare. Vi sono tre tipi di assenze dalla comunità: assenze legittime, assenze in processo di definizione, assenze illegittime.


1.1. Assenza legittima: è il caso di confratelli che hanno una posizione regolata da un rescritto. Può trattarsi di assenza dalla comunità religiosa per un anno autorizzata dall’Ispettore e dal consiglio ispettoriale, assenza per motivi di apostolato, esclaustrazione, passaggio in prova ad altro istituto religioso, indulto di lasciare la Congregazione in vista dell’incardinazione “praevio esperimento” in una diocesi.

I confratelli che si trovano nelle suddette situazioni dimorano nella comunità di appartenenza finché non viene emanato il rescritto con il quale si autorizza l’assenza dalla casa religiosa, o il decreto esecutivo del Vescovo che accoglie “ad experimentum”, o la lettera del Superiore generale dell’Istituto religioso al quale il confratello intende passare.

Dopo che sono stati compiuti formalmente gli atti richiesti dalla norme canoniche per ciascuna situazione, i confratelli restano membri della Congregazione e sono ascritti alla casa ispettoriale con la dicitura in nota “temporaneamente assenti”.


1.2. Assenza in processo di definizione: è il caso i confratelli che hanno già presentato domanda di dispensa dal celibato e dagli obblighi derivanti dall’ordinazione o hanno chiesto l’indulto a lasciare la Congregazione. Questi confratelli appaiono nell’elenco finale dell’Annuario 2016 della Congregazione con la sigla “F”. L’istruttoria per affrontare tali situazioni e raccogliere la documentazione necessaria, deve essere avviata tempestivamente e compiersi in tempi ragionevoli, in modo che si giunga sollecitamente a una soluzione.


1.3. Assenza illegittima: è il caso di confratelli che si sono allontanati dalla comunità senza il permesso del Superiore o hanno contratto matrimonio civile. Essi appaiono nell’elenco finale dell’Annuario 2016 con la sigla “F”. I confratelli con tale sigla non sono inseriti in nessuna comunità; sono appunto assenti. Noi vorremmo giungere già per la compilazione dell’Annuario 2017 e comunque prima del prossimo Capitolo Generale a “regolarizzare” tutte queste situazioni.

Occorre essere consapevoli che la loro situazione è irregolare e va affrontata e chiarita celermente, anche al fine di evitare situazioni di palese contro testimonianza rispetto agli obblighi liberamente assunti con la professione religiosa e l’ordinazione presbiterale o diaconale.

Il Segretario generale segnalerà le situazioni e il modo di affrontarle, consultando eventualmente lUfficio giuridico e il Vicario del Rettor Maggiore. E’ bene ricordare che “il religioso che si allontana illegittimamente dalla casa religiosa, con l’intenzione di sottrarsi alla potestà dei Superiori, deve essere da questi sollecitamente ricercato e aiutato, perché ritorni e perseveri nella propria vocazione” (can. 665 §2 CIC).

Qualora la situazione sia irreversibile, occorrerà, caso per caso, invitare a fare domanda di dispensa dal celibato o richiesta di indulto a lasciare la Congregazione. Se tale invito risultasse senza effetto, occorrerà valutare se vi siano le condizioni per avviare il processo di dimissione (cfr. “Elementi giuridici” nn. 104-114).



2. Consistenza delle comunità

In numerose Ispettorie e Visitatorie della Congregazione in questo periodo dell’anno si stanno realizzando i cambiamenti di comunità e di incarico dei confratelli. Questo è allora il tempo per regolarizzare le situazioni delle comunità. Si tratta di mettere in pratica quanto segnalato nellorientamento che ho scritto in ACG 422 circa la consistenza delle comunità.

2.1. Comunità canonicamente erette: occorre rafforzate queste comunità, assicurando in esse gradualmente la presenza di almeno 4 confratelli professi perpetui. Voi potete osservare nell’Annuario 2016 come è la situazione delle vostre comunità canonicamente erette: in alcune Ispettorie esse sono spesso costituite da 2 o 3 confratelli e tra questi vi sono professi temporanei; tali situazioni vanno superate attraverso un rafforzamento delle comunità.

2.2. Comunità non canonicamente erette: occorre rendere autonome le comunità cosiddette “collegate ad altre comunità”, giungendo nel tempo all’erezione canonica. Esse risultano comunità legittimamente costituite, anche se non ancora canonicamente erette; dovranno essere composte da almeno 3 confratelli professi perpetui, uno dei quali sarà l’incaricato, e non dovrà appartenervi nessun professo temporaneo. Anche questo è un altro passo da compiere.

Queste operazioni risultano impegnative e richiedono una attenta distribuzione dei confratelli nellIspettoria o Visitatoria e soprattutto la realizzazione del “ridisegno delle presenze”, anche con l’affidamento di opere alla gestione laicale o con la chiusura di comunità e opere. Gli interventi fatti sulla consistenza delle comunità appariranno già visibilmente nell’Annuario 2017.



Colgo loccasione per porgervi gli auguri di un buon cammino pasquale.

In Don Bosco




Don Francesco Cereda