Variara|Letture

15 gennaio


Beato LUIGI VARIARA, sacerdote


Memoria

(Per le Figlie di Maria Ausiliatrice e le Volontarie di Don Bosco: Memoria facoltativa)


Luigi Variara nasce a Viarigi (Asti, Italia) il 15 gennaio 1875. All’età di dodici anni entra all’Oratorio di Valdocco, quattro mesi prima della morte di Don Bosco. Il ricordo di Don Bosco influì tanto sull’animo del ragazzo da orientarlo alla vita salesiana. Incominciò il Noviziato nel 1891 e lo concluse con la professione religiosa emessa nelle mani del beato Michele Rua.

Nel 1894 incontra Don Michele Unia, il missionario dei lebbrosi ad Agua de Dios, in Colombia, che lo invita a seguirlo. A poco più di un anno dal suo arrivo ad Agua de Dios, Don Unia muore e il chierico Variara ne raccoglie l’eredità. Nel 1898 è ordinato sacerdote. Pensando al modello dell’Oratorio di Valdocco, egli trasforma quel luogo di sofferenza in una piccola città della gioia, dove si può vivere un’intensa vita spirituale. Come direttore spirituale, vede in alcune giovani lebbrose la disposizione per la vita religiosa; e poiché nessuna Congregazione accetta una lebbrosa o anche solo una figlia di lebbrosi, nasce in lui la prima idea di giovani consacrate, anche se lebbrose. Dà così origine ad un nuovo Istituto religioso, che intitola e pone sotto la protezione dei Sacri Cuori di Gesù e di Maria.

Nel frattempo, inizia per Don Luigi un periodo di sofferenze e di incomprensioni, sì che il Superiore lo trasferisce in diversi luoghi. Ma lo stato di salute va peggiorando. Portato, su consiglio dei medici, a Cúcuta, in Colombia, muore il 1° febbraio 1923, a 48 anni di età. Sepolto a Cúcuta, la salma fu trasportata nel 1932 ad Agua de Dios, dove attualmente si trova.

Giovanni Paolo II lo ha beatificato in piazza san Pietro il 14 aprile 2002, nella terza domenica di Pasqua.


Dal Comune dei Santi: Santi della carità; oppure dal Comune dei Pastori. Salmodia del giorno, dal Salterio.



Ufficio delle letture

Seconda lettura


Dalla “Lettera” 34 del beato Luigi Variara, sacerdote

(Barranquilla, 29 novembre 1919; Casa Generalizia, Archivio generale)


Fare tutto con Gesù, per Gesù ed in Gesù.


Mie amate figlie nel Cuore di Gesù, [...] procurate che tutto quello che si fa sia fatto in ipso, cum ipso et in ipso, voglio dire che dovete procurare di fare tutto con Gesù, per Gesù ed in Gesù; se mi è permesso, vi direi che Gesù deve essere come il condimento che dà sapore a tutte le vostre opere. Ricordate che le varie pratiche di pietà che vi prescrive la Santa Regola ed anche la devozione che ciascuna pratica personalmente non sono se non come piccole sorgenti da cui ciascuna ha attinto per alimentare lo spirito di pietà che deve santificare tutti gli altri momenti della propria vita.

Se voi pensaste di trascorrere un tempo notevole senza esteriorizzare in alcun modo questo spirito, o se per disgrazia somma arrivaste a soffocarlo nel vostro cuore, come si potrebbe sostenere quella intima relazione, quella ineffabile parentela che il medesimo Gesù ha deciso di stabilire fra Lui e le nostre anime per mezzo del Santo Battesimo?

Pertanto non esisterebbe alcuna comunicazione tra quel Dio, che noi chiamiamo col dolcissimo nome di Padre, e noi che abbiamo la fortuna di essere chiamati i suoi figli. In questo triste caso incomincerebbe ad indebolirsi quello spirito di fede viva per mezzo del quale noi siamo profondamente convinti della verità della nostra Santa Religione; in questo modo in qualunque circostanza in cui noi possiamo trovarci, sentiamo l’influenza di questa fede. Senza questo spirito di pietà, non si obbedisce allo Spirito Santo il quale molto sovente ci visita, ci istruisce, ci consola e ci soccorre nelle nostre infermità.

Al contrario, se questo spirito è ben coltivato, allora grazie alla sua influenza, la nostra unione con Dio non è mai interrotta, ma si comunica a tutti i nostri atti, anche ai più comuni, dando loro un carattere intimamente religioso e li eleva ad un merito soprannaturale, facendoli partecipare, come odoroso incenso, a quel culto mai interrotto che noi dobbiamo rendere a Dio. Così facendo, dice San Gregorio Magno, la nostra vita diventa come il principio di quella felicità che godono i beati in cielo.

Però se questa relazione esiste fra Dio e l'anima cristiana, che cosa non succederà fra Dio e l'anima religiosa dal momento che sono così solenni e intimi i vincoli che li legano per la professione religiosa? Nel momento in cui pronuncia i Santi Voti l’anima si sposa con Gesù Cristo, a lui si consacra senza riserve, gli offre tutte le sue facoltà, i suoi sentimenti, la sua vita stessa. L’anima appartiene quindi tutta interamente a Dio. Per questi motivi, non c'è nulla di più importante che la religiosa deve coltivare se non lo spirito di pietà; ella deve possederlo in così alto grado da poterlo comunicare a coloro che le sono accanto.


Responsorio 1Pt 3, 8-9; Rm 12, 10-11


R/. Siate tutti concordi, partecipi delle gioie e dei dolori degli altri, animati da affetto fraterno, misericordiosi, umili; * a questo siete stati chiamati da Dio per avere in eredità la sua benedizione.

V/. Amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda: Non siate pigri nel fare il bene, siate invece ferventi nello spirito, servite il Signore;

R/. a questo siete stati chiamati da Dio per avere in eredità la sua benedizione.


Orazione come alle Lodi mattutine


Lodi mattutine




Lettura breve Rm 12, 1-2


Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale. Non conformatevi a questo mondo, ma lasciatevi trasformare rinnovando il vostro modo di pensare, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto.


Responsorio breve


R/. Il cuore dei santi, * nella legge di Dio.

Il cuore dei santi, nella legge di Dio.

V/. Diritto e sicuro è il loro cammino

* nella legge di Dio.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Il cuore dei santi, nella legge di Dio.


Ant. al Ben. Da questo sapranno che siete miei discepoli,

se avrete amore gli uni per gli altri.


Invocazioni


Uniti nella liturgia di lode, invochiamo il Cristo Signore perché, sull’esempio del beato Luigi Variara, lo serviamo in santità e giustizia tutti i giorni della nostra vita:

Santifica il tuo popolo, Signore.


Sei stato provato in ogni cosa per divenire simile a noi in tutto fuorché nel peccato,

Signore Gesù, abbi pietà del tuo popolo.

Sei venuto per servire e non per essere servito,

Signore Gesù, insegnaci a servirti nei nostri fratelli.

Chiami tutti alla carità perfetta,

Signore Gesù, santifica il tuo popolo.

Hai voluto che i tuoi discepoli siano sale della terra e luce del mondo,

Signore Gesù, illumina il tuo popolo.

Nel beato Luigi Variara ci hai dato un modello di donazione piena ai fratelli e sorelle piagati nel corpo e nello spirito,

Signore Gesù, concedi alle “Figlie dei Sacri Cuori di Gesù e Maria” e a tutti i membri della Famiglia Salesiana eguale amore ai più bisognosi.


Padre nostro.


Orazione


Dio di infinita bontà, che con la morte e la resurrezione del tuo Figlio hai salvato il mondo, concedi benigno, per intercessione del beato Luigi, sacerdote, che anche noi, chiamati a condividere il mistero del dolore, possiamo essere testimoni appassionati del tuo amore di Padre. Per il nostro Signore.



Vespri



Lettura breve Rm 8, 28-30


Noi sappiamo che tutto concorre al bene, per quelli che amano Dio, per coloro che sono stati chiamati secondo il suo disegno. Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto, li ha anche predestinati a essere conformi all'immagine del Figlio suo, perché egli sia il primogenito tra molti fratelli; quelli poi che ha predestinati, li ha anche chiamati; quelli che ha chiamati, li ha anche giustificati; quelli che ha giustificati, li ha anche glorificati.


Responsorio breve


R/. Il Signore è giusto, * ama la giustizia.

Il Signore è giusto, ama la giustizia.

V/. Guarda i buoni con amore,

* ama la giustizia.

Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Il Signore è giusto, ama la giustizia.


Ant. al Magn. Quello che avrete fatto al più piccolo dei miei fratelli, l’avete fatto a me.

Venite, benedetti dal Padre mio, ricevete il regno preparato per voi dall’inizio del mondo.


Intercessioni


Il beato Luigi Variara ha guardato a Cristo, buon samaritano, che si è fatto accanto ad ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito; confidando nella sua intercessione, innalziamo con fiducia la nostra preghiera:

O Signore, ascolta, abbi pietà di noi.


Signore Gesù, tu hai sanato il lebbroso; con lui noi ti preghiamo:

Se tu vuoi, puoi guarirci.

Signore Gesù, tu hai guarito il servo del centurione romano; con lui noi ti preghiamo:

Di’ una sola parola e noi saremo salvi.

Signore Gesù, tu hai camminato sulle acque; con Pietro noi ti preghiamo:

Tu sei il Figlio di Dio: avvicinati a noi peccatori.

Signore Gesù, tu hai ascoltato la donna cananea; con lei noi ti preghiamo:

Vieni in nostro aiuto e donaci il pane dei figli.

Signore Gesù, tu sulla croce hai perdonato il ladrone che moriva con te; con lui noi ti preghiamo”:

Ricordati di noi quando sarai nel tuo regno. Ammetti i nostri fratelli defunti alla contemplazione del tuo volto.


Padre nostro.


Orazione


Dio di infinita bontà, che con la morte e la resurrezione del tuo Figlio hai salvato il mondo, concedi benigno, per intercessione del beato Luigi, sacerdote, che anche noi, chiamati a condividere il mistero del dolore, possiamo essere testimoni appassionati del tuo amore di Padre. Per il nostro Signore.