Rua|Eucaristia (it)

29 ottobre

Beato MICHELE RUA

sacerdote

Le letture si prendono dal Lezionario feriale.

Se lo si ritiene pastoralmente opportuno, si possono scegliere tra quelle che seguono.

PRIMA LETTURA

Due terzi del tuo spirito diventino miei.

Si è davvero discepoli - successori del proprio maestro se si possiede la sua stessa energia spirituale.

Dal secondo libro dei Re2, 1.6-15

Quando Dio voleva rapire in cielo in un turbine Elia, questi partì da Gàlgala con Eliseo. Elia disse: «Rimani qui: perché il Signore mi manda al Giordano». Eliseo rispose: «Per la vita del Signore e per la tua stessa vita, non ti lascerò». E tutti e due si incamminarono.

Cinquanta uomini, tra i figli dei profeti, li seguirono e si fermarono a distanza; loro due si fermarono al Giordano. Elia prese il mantello, l'avvolse e percosse con esso le acque, che si divisero di qua e di là; i due passarono sull'asciutto.

Mentre passavano, Elia disse a Eliseo: «Domanda che cosa io debba fare per te prima che sia rapito lontano da te». Eliseo rispose: «Due terzi del tuo spirito diventino miei». Elia soggiunse: «Sei stato esigente nel domandare. Tuttavia, se mi vedrai quando sarò rapito lontano da te, ciò ti sarà concesso; in caso contrario non ti sarà concesso».

Mentre camminavano conversando, ecco un carro di fuoco e cavalli di fuoco si interposero fra loro due. Elia salì nel turbine verso il cielo. Eliseo guardava e gridava: «Padre mio, padre mio, cocchio d'Israele e suo cocchiere».

Allora afferrò le proprie vesti e le lacerò in due pezzi. Quindi raccolse il mantello, che era caduto a Elia, e tornò indietro, fermandosi sulla riva del Giordano. Prese il mantello, che era caduto a Elia, e colpì con esso le acque, dicendo: «Dov'è il Signore, Dio di Elia?». Quando ebbe percosse le acque, queste si separarono di qua e di là; così Eliseo passò dall'altra parte.

Vistolo da una certa distanza, i figli dei profeti dissero: «Lo spirito di Elia si è posato su Eliseo». E gli andarono incontro e si prostrarono a terra davanti a lui.

Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALEDal Salmo 16 (15)

13t. Il Signore è la mia eredità.

Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.

Ho detto a Dio: «Sei tu il mio Signore, senza di te non ho alcun bene». 1.

Benedico il Signore che mi ha dato consiglio. Io pongo sempre innanzi a me il Signore, sta alla mia destra, non posso vacillare. R.

Mi indicherai il sentiero della vita, gioia piena nella tua presenza,

dolcezza senza fine alla tua destra. R.

Oppure:

PRIMA LETTURA

La carità non avrà mai fine.

Il contrassegno fondamentale dell'apostolo cristiano, sigillo di autenticità di tutte le altre virtù, è la carità.

Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corìnzi12, 31 — 13, 8a

Fratelli, aspirate ai carismi più grandi. E io vi mostrerò una via migliore di tutte.

Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna. E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sono nulla. E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per essere bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova.

La carità è paziente, è benigna; non è invidiosa, non si vanta, non si gonfia; non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità. Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.

La carità non avrà mai fine. Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALEDal Salmo 16 (15)

1. Canterò in eterno l'amore del Signore.

Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.

Ho detto a Dio: «Sei tu il mio Signore, senza di te non ho alcun bene». R.

Benedico il Signore che mi ha dato consiglio. Io pongo sempre innanzi a me il Signore, sta alla mia destra, non posso vacillare. 1.

Mi indicherai il sentiero della vita, gioia piena nella tua presenza,

dolcezza senza fine alla tua destra. Re.

Oppure:

PRIMA LETTURA

A ciascuno è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo.

Edificare il corpo di Cristo, perché tutti giungano all'unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio: questo è l'obiettivo per il quale impiegare i doni che ciascuno ha ricevuto dal Signore.

Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesìni4, 1-7.11-13

Fratelli, vi esorto io, il prigioniero del Signore, a comportarvi in maniera degna della vocazione che avete ricevuto, con ogni umiltà, mansuetudine e pazienza, sopportandovi a vicenda con amore, cercando di conservare l'unità dello Spirito per mezzo del vincolo della pace.

Un solo corpo, un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, agisce per mezzo di tutti ed è presente in tutti.

A ciascuno di noi, tuttavia, è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo. È lui che ha stabilito alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e maestri, per rendere idònei i fratelli a compiere il ministero, al fine di edificare il corpo di Cristo, finché arriviamo tutti all'unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, allo stato di uomo perfetto, nella misura che conviene alla piena maturità di Cristo.

Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALESalmo 23 (22)

1. Il Signore ci guida nella via della pace.

Il Signore è il mio pastore:

non manco di nulla;

su pascoli erbosi mi fa riposare,

ad acque tranquille mi conduce. i.

Se dovessi camminare in una valle oscura, non temerei alcun male, perché tu sei con me. Il tuo bastone e il tuo vincàstro mi dànno sicurezza. i.

Davanti a me tu prepari una mensa sotto gli occhi dei miei nemici; cospargi di olio il mio capo.

Il mio calice trabocca. i,.

Felicità e grazia mi saranno compagne tutti i giorni della mia vita, e abiterò nella casa del Signore per lunghissimi anni. i.

Oppure:

PRIMA LETTURA

Compi la tua opera di annunziato re del Vangelo.

La diffusione del Vangelo avviene mediante l'azione molteplice e continua di annunciatori fedeli, generosi e coraggiosi.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo

1, 13-14; 2, 1-3; 4, 1-2.5

Carissimo, prendi come modello le sane parole che hai udito da me, con la fede e la carità che sono in Cristo Gesù. Custodisci il buon deposito con l'aiuto dello Spirito Santo che abita in noi.

Tu dunque, figlio mio, attingi sempre forza nella grazia che è in Cristo Gesù e le cose che hai udito da me in presenza di molti testimoni, trasmettile a persone fidate, le quali siano in grado di ammaestrare a loro volta anche altri. Insieme con me prendi anche tu la tua parte di sofferenze, come un buon soldato di Cristo Gesù.

Ti scongiuro davanti a Dio e a Cristo Gesù che verrà a giudicare i vivi e i morti, per la sua manifestazione e il suo regno: annunzia la parola, insisti in ogni occasione opportuna e non opportuna, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e dottrina.

Tu però vigila attentamente, sappi sopportare le sofferenze, compi la tua opera di annunziatore del vangelo, adempi il tuo ministero.

Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALEDal Salmo 89 (88)

i. Tu sei fedele, o Signore, nei secoli.

Canterò senza fine le grazie del Signore,

con la mia bocca annunzierò la tua fedeltà nei secoli, perché hai detto: «La mia grazia rimane per sempre»; la tua fedeltà è fondata nei cieli. i,.

Dice il Signore: «Ho stretto un'alleanza con il mio eletto, ho giurato a Davide mio servo:

stabilirò per sempre la tua discendenza, ti darò un trono che duri nei secoli. i.

Ho trovato Davide, mio servo, con il mio santo olio l'ho consacrato; la mia mano è il suo sostegno, il mio braccio è la sua forza. i.

La mia fedeltà e la mia grazia saranno con lui e nel mio nome si innalzerà la sua potenza. Egli mi invocherà: Tu sei mio padre, mio Dio e roccia della mia salvezza». i.

CANTO AL VANGELOMt 6, 20a.21

Alleluia, alleluia.

Accumulatevi tesori nel cielo:

dov'è il tuo tesoro, sarà anche il tuo cuore.

Alleluia.

VANGELO

Cercate il regno di Dio, e Dio vi darà in più tutto il resto.

Lo scopo della vita cristiana è lavorare per il Regno di Dio; altri interessi e valori sono legittimamente perseguiti, ma senza affanno, fidando nella Provvidenza del Padre.

Dal vangelo secondo Matteo6, 25-34

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito?

Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita? E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede?

Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta. Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena».

Parola del Signore.

Oppure:

CANTO AL VANGELOGv 15, 16
n. Alleluia, alleluia.

Dice il Signore: Io vi ho scelti perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga.

Alleluia.

VANGELO

Vendi quello che hai, dallo ai poveri, poi vieni e seguimi.

Per essere discepoli autentici e gioiosi di Gesù è necessario rinunciare a tutto ciò che non è Lui.

Dal vangelo secondo Marco10, 17-23.28-30

Mentre Gesù usciva per mettersi in viaggio, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere la vita eterna?».

Gesù gli rispose: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: "Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non dire falsa testimonianza, non frodare, onora il padre e la madre"». Egli allora gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Allora Gesù, fissandolo, lo amò e gli disse: «Una cosa sola ti manca: va', vendi quello che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi». Ma egli, rattristatosi per quelle parole, se ne andò afflitto, poiché aveva molti beni.

Gesù, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto difficilmente coloro che hanno ricchezze entreranno nel regno di Dio!».

Pietro allora disse: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». Gesù gli rispose: «In verità vi dico: non c'è nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi a causa mia e a causa del Vangelo, che non riceva già al presente cento volte tanto, in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persecuzioni, e nel futuro la vita eterna».

Parola del Signore.

Oppure:

CANTO AL VANGELOCf Mt 10, 5.9
Alleluia, alleluia.

Il regno di Dio è in mezzo a voi, dice il Signore; portate il messaggio di pace a tutti gli uomini.

n. Alleluia.

VANGELO

La messe è molta, ma gli operai sono pochi.

L'apostolo annuncia il Regno di Dio con coraggio e disinteresse, ricco soltanto dei doni del suo Signore.

Dal vangelo secondo Luca10, 1-9

In quel tempo, il Signore designò altri settantadue discepoli e li inviò a due a due avanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. Diceva loro: «La mèsse è molta, ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della mèsse perché mandi operai per la sua mèsse.

Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: Pace a questa casa. Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché l'operaio è degno della sua mercede. Non passate di casa in casa.

Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà messo dinanzi, curate i malati che vi si trovano, e dite loro: È vicino a voi il regno di Dio».

Parola del Signore.